Slotti - Associazione Nazionale ETICA E SALUTE
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Slotti - Associazione Nazionale ETICA E SALUTE
CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE CALABRIA Associazione Nazionale Etica e Salute Dipartimento Tutela della Salute Politiche Sanitarie Sanità Digitale ed FSE Pianificazione, Progettazione e Governance Stefano Lotti HL7 Italia – Chair HL7 International – SOA WG Co-Chair HL7 Foundation European Strategy Advisory Board Vice-Chair COSA E’ STATO FATTO IN CALABRIA Catanzaro 14 aprile 2015 Cosa è il Sistema Sanitario Nel 2006 il Software Enginering Institute (SEI) della Carnege Mellon ha pubblicato una report che ridefinisce i termini delle sfide poste dai sistemi IT odierni: «UltraLarge-Scale Systems. The Software Challenge of the future» • L’identificazione di questa classe di sistemi complessi è fondamentale per comprendere quello di cui stiamo parlando Ultra-Large-Scale Systems • • • Un aspetto evidente del sistema sanitario è la complessità intrinseca del sistema: • Ad esempio, ogni centro medico può avere una media di venti/trenta di programmi software più quelli nascosti in dispositivi medici • A questi vanno sommati quelli delle unità più piccole (es. MMG/PLS, Farmacie) • Questa complessità impatta su tutte le organizzazioni del sistema: ASL Ospedali, Farmacie Residenze, Ambulatori, MMG/PLS etc. A questo si somma l'attività di cura degli assistiti, le politiche e l’organizzazione che le realizza ed I relative sistemi software. Il risultato sono migliaia di programmi che devono lavorare insieme tra loro e con migliaia (o milioni) di persone sparse sul territorio «I Sistemi ULS sono amalgami complessi, ad alta intensità di informazione e su larga scala, di persone, organizzazioni, tecnologia, politiche, obiettivi, incentivi, finanze, leggi, e così via, che forniscono servizi che sono essenziali per soddisfare importanti esigenze della società, in settori quali la difesa, la sanità e l'energia» (K. Sullivan, A Cyber-Social Systems Approach to the Engineering of Ultra-Large-Scale National Health Information Systems, University of Virginia e SEI Carnegie-Mellon University, 2011) Il sitema sanitario • • • • • • Gli ULS sono strutturalmente decentralizzati I requisiti sono intrinsecamente in conflitto, non del tutto conoscibili e diversi Sono composti da elementi eterogenei, non consistenti e in cambiamento continuo Erodono i confini tra persone e sistema I guasti sono normali Richiedono, di conseguenza, nuovi modelli di acquisizione e di governo Queste caratteristiche, negli ULS Systems sono dominanti Questa è una caratteristica intrinseca degli ULS È quindi necessario armonizzarli continuamente Il sistema avrà sempre diversi livelli di sviluppo al suo interno Le persone non sono ‘utenti’ del sistema ne sono parte Il sistema non sarà mai perfetto Acquisizione e governance non assomigliano a quelli tradizionali Il sistema sanitario è un Ultra-Large-Scale System Ultra-Large-Scale Systems: caratteristiche • E’ essenziale comprendere questa natura del Sistema Sanitario, come quella della Pubblica Amministrazione in generale, per evitare di considerare soluzioni irrilevanti • La complessità di sistemi di questo tipo non è affrontabile con uno spontaneismo banale: troppa autonomia implica la non sostenibilità e la disgregazione del sistema complessivo • Ugualmente la centralizzazione non ha alcuna speranza: per quanto mi possa illudere di «centralizzare» sistemi di questo tipo questi continuano ad essere distribuiti lo stesso ed abbiamo la conseguente non sostenibilità e la disgregazione del sistema. • Il primo scenario è praticamente esemplificato dalla situazione italiana il secondo è esemplificato dal progetto multimiliardario della Gran Bretagna: inevitabilmente fallito • Ancora: «acquisizione e governance non assomigliano a quelli tradizionali» Tra Scilla e Cariddi • • Il disastroso programma di eHealth della Gran Bretagna, ci ha mostrato che un approccio di progettazione tradizionale (top-down) non ha speranze di successo Ora sappiamo che non è una questione di errori di esecuzione dei programmi di questo tipo ma conseguenza di un approccio strutturalmente errato Sistemi IT sanitari: l’approccio tradizionale • Un esperienza Quasi due anni fa a valle di un Convegno HL7 a Bologna ospitato dalla Regione Emilia Romagna (http://www.hl7italia.it/fse-fm/), si è formato un gruppo di lavoro, promosso da HL7 Italia e CISIS che includeva un insieme di Regioni e Province Autonome (inizialmente 6) e il CNR-ICAR che ha iniziato il lavoro di condivisione necessario alla definizione di un modello funzionale comune dell’FSE che renda evidente e governabile l’Uso Sensato (Meaningful Use) dell’FSE a livello Regionale. • L’obiettivo è stato quello di realizzare un modello funzionale comune per i sistemi FSE Regionali basato sullo standard internazionale HL7/ISO EHR-S FM R2 • Lo standard permette di identificare le funzioni utente che un sistema EHR (come l’FSE) deve realizzare indipendentemente dalla loro implementazione tecnologica e quindi consente di indicare “che cosa” il sistema deve fare a prescindere dalle tecnologie scelte per l’implementazione. Storia del modello funzionale FSE • • – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – CISIS CNR-ICAR HL7 Italia INVITALIA UNINFO Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige/ASDAA Regione Abruzzo / Arit Regione Basilicata Regione Calabria Regione Campania Regione Emilia Romagna / CUP2000 Regione Friuli Venezia Giulia / Insiel Regione Lazio / LAit Regione Liguria / Datasiel Regione Lombardia / Lombardia Informatica Regione Marche / ASUR Regione Piemonte / CSI Piemonte Regione Puglia / InnovaPuglia Regione Autonoma della Sardegna / SardegnaIT Regione Siciliana / Sicilia e-Servizi Regione Toscana Regione Umbria / Webred Regione Autonoma Valle d'Aosta / IN.VA Regione del Veneto / Arsenàl Partecipanti al Gruppo FSE-FM I partecipanti al Gruppo FSE-FM sono progressivamente cresciuti hanno coinvolto 19 Amministrazioni Regionali, 15 tra In-house, Agenzie regionali e Aziende Sanitarie, 4 entità nazionali e HL7 Italia • Il Profilo Funzionale di FSE Regionale è stato realizzato e pubblicato come White Paper HL7 in appena un anno (lo standard di base include 322 funzioni e 2.310 criteri di conformità formali) • Il Profilo è stato poi incluso come modello di riferimento nelle Linee guida per la presentazione dei piani di progetto regionali per il FSE pubblicate dall’AgID Estratto funzioni di «prima applicazione» Linee guida per la presentazione dei piani di progetto regionali per il FSE Il Gruppo FSE-FM Gruppo FSE-FM Profilo Funzionale FSE regionale (WP) Basato su standard EHR-S FM Ci sono due elementi fondamentali che vanno sottolineati: • Creazione di una reale Comunity of Interest (COI) • Uso di metodi e standard formali • Si è creata una effettiva Comunity of Interest (COI) dotata di competenze e punti di vista diversi che hanno potuto cooperare in modo paritario dandosi obiettivi ben definiti. • Questo non è, in generale, del tutto nuovo: internet, il fenomeno dell’opensource, il funzionamento degli standard body adottano da tempo questo approccio, alcuni programmi di eHealth (e.g USA) adottano di fatto la medesima filosofia e cultura organizzativa, tipica degli ULS • Funziona, da risultati rapidi e qualitativamente elevati SE unita all’uso di standard e metodi di progettazione ben definiti Il metodo • Uso di metodi e standard rigorosi • L’uso di metodi e standard formali ha permesso di raggiungere gli obiettivi in tempi ridotti con una qualità elevata. • Si è evitato in questo modo un effetto «tavolo di discussione» in cui spesso il valore della condivisione delle competenze non riesce a trovare sbocco in risultati operativi e praticamente utilizzabili • Questo approccio ha concretamente tagliato i tempi di sviluppo e ha permesso di strutturare le esperienze e le competenze in modo organizzato in una struttura sensata rendendo immediatamente utile la condivisione. Problemi di Governace Sappiamo ora che un tradizionale approccio top down non funziona e che questo non significa che non serva coordinamento. • Gli ULS in realtà non sono caotici, sono invece molto più strutturati delle organizzazioni tradizionali. La cooperazione in un ULS è molto più sofisticata rispetto a quella della vecchia società industriale. • Il modo in cui si è arrivati alla realizzazione delle Linee Guida con una forte cooperazione tra AgiD, Ministero della Salute, Regioni, Agenzie, Ricerca e Organi di standard ha dato risultati obiettivamente impressionanti • Tuttavia questo è avvenuto in modo quasi accidentale, solo per un segmento del processo, mentre la govenance complessiva è problematica. Change the Game? • I problemI della govenance attuale 1/2 Il DPCM attuativo dell’FSE non è stato ancora emesso a fronte dell’istituzione dell’FSE in tutte le regioni prevista dalla legge (DL n179/2012 e ss, mm. Ii.) per giugno. • Manca una definizione chiara degli obiettivi (oltre la «prima appliazione) ed anche una strategia architetturale complessiva di sviluppo • La frammentazione degli attori (MdS, AgID, MEF, Regioni) è evidente nel diagramma appena visto • Manca un mix di competenze adeguato: I diversi tavoli sono spesso formati da personale dell’Amministrazione non supportato direttamente da competenze tecniche e architetturali (ad es. la partecipazione della ricerca in alcune situazione è importante ma non può coprire le esigenze) I problemI della govenance attuale 2/2 • inevitabilmente a scelte di corto respiro e disfunzionali, a prescindere dalle volontà dei singoli attori • standard, metodi, e architetture ed esperienze utili ad affrontare sistemi complessi sono disponibili, ma appare evidente che senza un rapido cambio di approccio alla governace ed una considerazione adeguata delle competenze un fallimento sistemico non è ragionevolmente evitabile Lo spettro del fallimento sistemico • La struttura della governance attuale porta (e porterà) «Strength is irrelevant. Resistance is futile. We wish to improve ourselves. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service ours» (Star Trek, The Next Generation,: “The Best of Both Worlds" ) Resistance is Futile • La vera sfida che abbiamo davanti, come paese, non è una questione tecnologica. Abbiamo tutta la tecnologia e le conoscenze disponibili (basta, letteralmente, andare su internet). • Le conoscenze che non abbiamo, o che abbiamo perso, si costruiscono in modo relativamente fa. • La vera sfida è culturale: dobbiamo essere consapevoli che la tecnologia che abbiamo creato come esseri umani ha cambiato il funzionamento della società e che modi di organizzarci che abbiamo sempre utilizzato in passato, hanno perso il loro senso. • Ne dobbiamo diventare pienamente consapevoli
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