norme tecniche di compilazione scheda

Transcript

norme tecniche di compilazione scheda
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro
“CARTA DEL RISCHIO DEL PATRIMONIO CULTURALE”
NORME TECNICHE DI COMPILAZIONE
SCHEDA ANAGRAFICO-IDENTIFICATIVA
(BENE COMPLESSO, INDIVIDUO-COMPONENTE)
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
1
INDICE
SEZIONE 0: INTRO – DEFINIZIONE ............................................................................... 3
SEZIONE 1: DATA AGGIORNAMENTO – CODICI .......................................................... 4
SEZIONE 2: LOCALIZZAZIONE ...................................................................................... 4
SEZIONE 3: DATI CATASTALI ........................................................................................ 7
SEZIONE 4: OGGETTO ................................................................................................... 8
SEZIONE 5: GEOREFERENZIAZIONE............................................................................ 9
SEZIONE 6: DATAZIONE .............................................................................................. 10
SEZIONE 7: ALLEGATI.................................................................................................. 11
APPENDICE 1. - DESCRIZIONE DELLE PROCEDURE DI IDENTIFICAZIONE DELLE
GERARCHIE DEI BENI ARCHITETTONICI ................................................................... 12
APPENDICE 2 - VOCABOLARIO TIPOLOGIE ARCHITETTONICHE ............................ 14
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
2
SEZIONE 0: INTRO – DEFINIZIONE
La creazione dei metacodici nel sistema nazionale avviene attraverso la compilazione della
scheda anagrafico-identificativa e, in particolare, attraverso i campi: Tipo Immobile e Tipo
Bene/livello (gerarchia).
E’ molto probabile che alcuni metacodici debbano essere ricontrollati a seguito dei
sopralluoghi. E’ stato infatti verificato, in seguito a precedenti campagne di rilevamento, che
alcuni beni complesso sono stati identificati come beni-individuo, o viceversa, o che
comunque non siano stati individuati tutti i componenti di un complesso.
Il rilevatore dovrà quindi, sul campo, verificare e/o correggere e/o integrare le informazioni
presenti nel sistema.
Tipo Immobile
Lo schedatore dovrà distinguere obbligatoriamente a quale “Tipo” appartiene il monumento
da analizzare, se cioè trattasi di bene archeologico, architettonico o Museo Moderno.
bene archeologico
bene architettonico
Museo moderno (si intende un contenitore di beni mobili strutturato (luogo della
cultura, ovvero con un sistema di fruizione organizzato di interesse culturale
“storico”.
(Vocabolario chiuso)
-
Tipo Bene
Il sistema Carta del Rischio, identifica ogni bene attraverso un Metacodice alfanumerico, in
cui le ultime 4 cifre indicano se si tratta di un bene individuo, complesso o componente
(…AAAA per i beni individuo; ….0000 per i beni complesso; …. 0001, ….0002, ….0003,
ecc.. per i beni componenti del complesso ….000)..
Si richiede di identificare correttamente la gerarchia del bene da schedare all’interno delle
tre scelte offerte dal sistema:
- bene individuo
- bene complesso
- bene componente
La definizione del Tipo di bene segue differenti criteri rispetto al tipo di immobile, per i quali
si rimanda all’Appendice 1.
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
3
SEZIONE 1: DATA AGGIORNAMENTO – CODICI
Data di aggiornamento
E’ la data di compilazione della scheda di rilevamento nella forma gg /mm/ aa. Si genera in
automatico attraverso il software di cui è dotato lo strumento di rilevazione (palmare).
Codice di Servizio (metacodice)
Campo non compilabile dal rilevatore. E’ un codice univoco alfanumerico di 15 campi
generato dal Sistema Carta del Rischio (IsCR) e serve da "chiave" per identificare un bene
univocamente. Si riferisce al METACODICE del bene che può essere già precaricato nello
strumento di rilevazione o si genererà in automatico all’interno del Sistema una volta
identificato un nuovo bene compilando i dati della sezione 0 e 5.
Codice ICCD
Indica il Numero di catalogo generale di otto cifre assegnato dall'ICCD a ciascuna scheda
di catalogo, secondo un ordine progressivo, relativo ad una determinata Regione. Il codice
viene inserito solo nella fase di validazione ove acquisito e/o presente nel sistema.
CODICE UNIVOCO PROVVISORIO (in automatico)
Campo non compilabile dal rilevatore. E’ un codice univoco provvisorio che viene
automaticamente attribuito al bene durante la fase di imputazione su palmare
SEZIONE 2: LOCALIZZAZIONE
Insieme di informazioni che localizzano il bene all'interno dell'organizzazione territoriale
statale.
Regione
Codice ISTAT in cui è situato il bene catalogato.
Campo obbligatorio, da selezionare attraverso menù a tendina su palmare.
Vocabolario chiuso precaricato su sistema
Provincia
Codice ISTAT in cui è situato il bene catalogato.
Campo obbligatorio, da selezionare attraverso menù a tendina su palmare.
Vocabolario chiuso precaricato su sistema
Comune
Nome del comune in cui è situato il bene catalogato, riportato senza alcuna abbreviazione.
Per le aree bilingui si adotti la denominazione in lingua italiana.
Campo obbligatorio, da selezionare attraverso menù a tendina su palmare.
Vocabolario chiuso precaricato su sistema
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
4
Frazione
Denominazione della frazione riconosciuta come tale dall'Amministrazione comunale in cui
è situato il bene catalogato. La denominazione viene riportata senza alcuna abbreviazione.
Si adotti la denominazione in lingua italiana anche in caso di varianti in altra lingua o
dialetto.
Il campo è obbligatorio nel caso esista tale suddivisione amministrativa.
Es.: Monte Vibiano
Dimensione: 50 caratteri alfanumerici.
Vocabolario aperto
Località/toponimo
Denominazione della località o del toponimo in cui è situato il bene catalogato, se diversa
dal centro municipale o dalle frazioni comunali. La denominazione viene riportata senza
alcuna abbreviazione. Si adotti la denominazione in lingua italiana anche in caso di varianti
in altra lingua o dialetto. Nel caso di località o toponimi non riportati dall'ISTAT la
denominazione va citata indicando fra parentesi la fonte.
Es.:
Ponticello
Civitucola (Catasto)
Castellaccio (IGM)
Dimensione: 50 caratteri alfanumerici.
Il campo è obbligatorio se non viene riportato l'indirizzo.
Vocabolario aperto
Indirizzo
Nome con cui viene indicato dall'Amministrazione comunale lo spazio viabilistico sul
quale insiste l'affaccio principale del bene catalogato; il nome deve essere riportato
senza alcuna abbreviazione.
Es.:
piazza del Colosseo
viale della Domus Aurea
Il campo è obbligatorio se non è stato compilato quello precedente.
Dimensione: 50 caratteri alfanumerici.
Vocabolario aperto
Tipo numerazione
Specifica del tipo di numerazione tramite la quale viene identificato lo spazio viabilistico
sul quale insiste l'affaccio principale del bene catalogato. Si riferisce ai successivi campi
numero civico e indicazione chilometrica.
Es.:
civico
chilometro
incrocio
Vocabolario chiuso
Numero civico
Numeri e/o lettere assegnati dalla civica Amministrazione agli accessi dello spazio
viabilistico, nonché individuazione degli accessi principali. Si riporta la numerazione (nel
caso seguita da termini del tipo bis, ter, "rosso") avendo cura di far seguire dalla lettera '"P",
posta tra parentesi, i numeri corrispondenti agli ingressi principali.
Es.:
28C
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
5
6 rosso (P)
40
17 (P)
17bis
Dimensione: 50 caratteri alfanumerici.
Vocabolario aperto
Indicazione chilometrica
Numeri interi o decimali secondo la progressione chilometrica assegnata alla strada
dall'Ente a cui appartiene o, in assenza, valutata a partire dal punto di innesto più
significativo.
Es:
Km 25 della via Appia
Il campo è obbligatorio solo quando non esistano altri dati che consentano di ubicare
più precisamente il bene catalogato.
Dimensione: 50 caratteri alfanumerici.
Vocabolario aperto
Tipo Zona
Selezionare l'informazione corrispondente alla situazione reale constatata dallo schedatore
al momento del sopralluogo.
Nel caso di bene architettonico scegliere tra:
centro storico in zona urbana
centro storico in zona extraurbana-rurale
zona urbana
zona extraurbana-rurale
Campo obbligatorio.
Vocabolario chiuso
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
6
SEZIONE 3: DATI CATASTALI
Dati necessari per l'individuazione del bene all'interno della ripartizione catastale. Per più
informazioni si utilizzerà la ripetitività dei campi relativi.
In genere precaricati ma devono essere verificati, ove possibile dal rilevatore.
Foglio
Numero del foglio catastale in cui ricade la particella relativa al bene catalogato. In
presenza di più fogli catastali sarà utilizzata la ripetitività del campo per l'inserimento
dei numeri corrispondenti ai singoli fogli.
Es.:
012
Dimensione: max 255 caratteri alfanumerici.
Data foglio
Indicazione dell'anno di formazione del foglio di mappa catastale o del suo più recente
aggiornamento nel caso che ciò si sia verificato. In presenza di più fogli catastali sarà
utilizzata la ripetitività del campo per l'inserimento delle rispettive date di formazione dei
singoli fogli.
Es.:
1987
Dimensione: 4 caratteri numerici.
Vocabolario: serie di numeri superiori a 1900
Particella
Elenco dei numeri o lettere delle particelle catastali che individuano il bene catalogato.
Es.:
1
8
10
A
Dimensione: max.150 caratteri alfanumerici.
Vocabolario: la serie dei numeri da 1 a 9999; la serie delle lettere dell'alfabeto
Sezione di censimento
Determinata attraverso i fascicoli ISTAT delle stazioni censuarie in cui è situato il bene .
Vocabolario aperto
Dimensione: max 10 caratteri alfanumerici.
Tavola IGM
Identificazione degli estremi della tavoletta IGM nella quale è presente il bene catalogato.
Se il bene ricade su più tavolette si utilizzerà la ripetitività del campo.
Vocabolario aperto
Dimensione: max 20 caratteri alfanumerici.
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
7
SEZIONE 4: OGGETTO
Informazioni miranti all’identificazione dell’oggetto della scheda, che ne consentono la
corretta e precisa individuazione sotto l’aspetto della tipologia architettonica e della
denominazione.
Tipo oggetto
Individuazione della tipologia architettonica alla quale può essere riferito il bene catalogato.
L’indicazione sarà riferita alla tipologia originaria del bene, con riferimento alla
configurazione attuale, prescindendo, quindi, da eventuali preesistenze e da utilizzazioni di
carattere contingente.
Al fine di garantire omogeneità di dati ed agevolare le operazioni di consultazione della
Banca Dati, è stato elaborato un lessico per le tipologie dei Monumenti architettonici (v.
all’Appendice 2).
Il lessico, strutturato su due differenti livelli, è stato elaborato accorpando le varie definizioni
in base a considerazioni di ordine funzionale e/o tipologico.
Es.:
campanile
Dimensione 50 caratteri alfanumerici.
Vocabolario chiuso
Denominazione
Nome proprio, quando esista, o denominazione corrente o titolo del bene (anche se la
denominazione comprende gli stessi termini usati nel sottocampo “Tipo oggetto”). Per la
denominazione si fa riferimento, ove possibile, a fonti ufficiali, come l’edizione più
aggiornata delle Guide d’Italia, del Touring Club Italiano, o gli Annuari Diocesani per gli
edifici ecclesiastici.
Es.: Campanile della Chiesa della SS. Annunziata
Oratorio di S. Giovanni Decollato
Palazzo Farnese
Ospedale degli Innocenti
Dimensione 60 caratteri alfanumerici.
Vocabolario aperto
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
8
SEZIONE 5: GEOREFERENZIAZIONE
La compilazione dei campi e dei sottocampi che afferiscono a questo paragrafo è relativa
ad un processo che prevede la georeferenziazione del punto di ingresso (portone
principale) del bene.
Le coordinate saranno generate automaticamente dal sistema (geodatabase) una volta
identificato il punto da rilevare mediante GPS. Nell’eventualità di accertata mancanza di
copertura satellitare del segnale, l’acquisizione del punto potrà essere rilevata dal palmare
attraverso un puntatore collegato ad una base raster (ortofoto o CTR 5.000/ 10.000) già
opportunamente georiferita.
Sistema di riferimento
Indicazione del sistema di coordinate geografiche preso a riferimento. Tale campo
obbligatorio è definito in automatico dal software del sistema interfaccia palmare (GAUSS
BOAGA OVEST),
Longitudine da GPS (Y)
Indicazione della longitudine del punto di accesso del bene catalogato, nel sistema di
riferimento scelto. Si tenga presente che, nei fogli catastali, per indicare la longitudine si
utilizza la coordinata variabile “Y”. Campo obbligatorio, definito in automatico dal software
del sistema interfaccia palmare, e generato al momento che si procede a rilevare il punto di
accesso del bene (accesso principale).
Es.: 2044432,38
Dimensione massima 11 caratteri.
Latitudine da GPS (X)
Indicazione della latitudine di un punto del bene catalogato, nel sistema di riferimento
scelto. Si tenga presente che, nei fogli catastali, per indicare la latitudine si utilizza la
coordinata variabile “X”. Campo obbligatorio, definito in automatico dal software del
sistema interfaccia palmare , e generato al momento che si procede a rilevare il punto di
accesso del bene (accesso principale).
Es.: 4240245,02
Dimensione massima 11 caratteri.
Altitudine significativa (Z)
Indicazione dell’altitudine in metri s.l.m.
Campo obbligatorio, definito in automatico dal software del sistema interfaccia palmare, e
generato al momento che si procede a rilevare il punto di accesso del bene (accesso
principale).
Es.:
32
Dimensione 11 caratteri numerici.
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
9
SEZIONE 6: DATAZIONE
Si tratta di indicare, l’ambito cronologico al quale è riferibile la fondazione originaria del
bene catalogato attraverso l’utilizzo di guide, decreti di vincolo, informazioni certe acquisite
in situ (altre guide o cartellonistica ), schede di catalogo ICCD, nonché attraverso la
descrizione, se presente, relativa all’anamnesi sismica del bene
L’informazione riportata può essere riferibile ad un periodo esteso nel tempo oppure ad un
singolo anno; nel primo caso si indicano gli estremi cronologici nei rispettivi campi
“CRONOLOGIA ESTREMO REMOTO” e “CRONOLOGIA ESTREMO RECENTE”, nel
secondo caso è sufficiente riempire il campo “CRONOLOGIA ESTREMO REMOTO”.
Cronologia estremo remoto
Indicazione del momento iniziale del periodo di tempo in cui si colloca la datazione
originaria del bene in oggetto.
da secolo
Viene indicato il secolo in numeri romani e definita la specifica a.C. o
d.C.
Es.:
II a. C.
XIX d.C.
Dimensione 10 caratteri alfanumerici.
da frazione di secolo
Eventuale specifica che permette di circoscrivere maggiormente il
momento iniziale del periodo a cui si rapporta la data storica. Il presente
sottocampo non si compila quando sia nota con maggior precisione la
data iniziale che deve, invece, essere indicata nel successivo
sottocampo “anno”.
Vocabolario chiuso
fine
inizio
metà
prima metà
seconda metà
primo quarto
secondo quarto
terzo quarto
ultimo quarto
Dimensione 15 caratteri.
anno
Indicazione, se nota, della data nella forma gg/mm/aa. Nel caso in cui
anziché la data completa sia noto solo l’anno, i mesi e/o i giorni saranno
indicati con due zeri.
Es.:
12/09/1750
00/00/1820
Dimensione 15 caratteri alfanumerici.
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
10
cronologia estremo recente
Estremo finale del periodo di tempo in cui si colloca la datazione del bene in oggetto.
a secolo
Vedi quanto precedentemente specificato.
a frazione di secolo
Vedi quanto precedentemente specificato.
anno
Vedi quanto precedentemente specificato.
SEZIONE 7: FOTOGRAFIE
Si riportano in questo campo i dati relativi ad un unica presa fotografica digitale che deve
essere allegata alla scheda. Tale immagine, particolarmente significativa (visione d’insieme
o facciata principale), deve poter consentire l’identificazione del bene da catalogare.
Nome file
Campo generato automaticamente dal software della fotocamera.
Il codice per la ripresa fotografica digitale sarà generato progressivamente dal software
della fotocamera collegata al palmare.
Es.:
MTA00200000219.jpg
Dimensione 250 caratteri alfanumerici.
Descrizione
Campo obbligatorio. Indicazione e descrizione del soggetto della fotografia
Es.
prospetto principale
veduta d'insieme della navata laterale destra
Dimensione 250 caratteri alfanumerici.
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
11
APPENDICE 1. - DESCRIZIONE DELLE PROCEDURE DI IDENTIFICAZIONE
DELLE GERARCHIE DEI BENI ARCHITETTONICI
Si intende per Complesso architettonico l’insieme di più corpi di fabbrica, ovvero
unità edilizie, distinguibili per caratteristiche architettoniche specifiche (beni
componenti), ma che presentino, ancora oggi, le originarie caratteristiche di
aggregazione funzionale, tipologica, costruttiva. Ad esempio un
complesso
conventuale sarà costituito da diversi componenti quali sono chiesa, convento,
campanile, chiostro , analogamente un castello sarà costituito da torri, mura di cinta,
corpo centrale, ponte levatoio, cortile, etc.
Ciascun bene componente genera nel sistema un’entità autonoma con un proprio
metacodice, da analizzare separatamente.
Si intende per Bene architettonico (individuo) un monumento, ovvero unità edilizia,
con le stesse caratteristiche architettoniche di un bene componente, svincolato però,
sia originariamente che attualmente, da qualsiasi tipo di aggregazione e/o gerarchia,
funzionale, tipologica, costruttiva da altre fabbriche. Possiamo intendere come bene
architettonico un teatro, un palazzo, una chiesa , un oratorio, un chiostro ecc..
Per aiutare lo schedatore nella corretta identificazione si riporta di seguito un esempio
grafico che illustra la differenza tra bene complesso e bene individuo e suggerisce le
modalità di divisione del complesso in beni componenti.
12
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
12
0000
0001
0002
0003
AAAA
Convento – Bene complesso
Chiostro – Bene componente
Chiesa – Bene componente
Refettorio – Bene componente
Palazzo – Bene Individuo
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
13
13
APPENDICE 2 - VOCABOLARIO TIPOLOGIE ARCHITETTONICHE
Individuazione della tipologia architettonica alla quale può essere riferito il bene
catalogato (Tipo oggetto). I termini in MAIUSCOLO sono stati integrati estrapolando le
voci presenti nell’elenco forniteci dalI’SCR.
14
abbazia
ABITAZIONE
ACQUEDOTTO
ACROPOLI
ANFITEATRO
ANTIQUARIUM
ARCO(VOLTO/VOLTA)
AREA(RECINTO SACRO)
ARSENALE
BASILICA
BASTIONE
battistero
biblioteca
campanile
CANALE
(OPERE
IDRAULICHE)
canonica
cappella
CARCERE
casale
cascinale
caseificio
caserma
castello
carcere
casa
casa a schiera
casa-torre
casa in linea
CATACOMBA
CENTRO ANTICO (BORGO)
CENTRO URBANO
CERTOSA
Chiesa (SANTUARIO)
CHIOSTRO
Cimitero
CINEMA
CINTA MURARIA
CISTERNA
COLLEGIATA
COLLEGIO
COLONNA
(GUGLIA
/OBELISCO)
COMPLESSO EDILIZIO
Convento
CORTILE
CRIPTA
CURIA
(VESCOVATO/PRIORATO)
DUOMO (CATTEDRALE)
Edicola
EREMO (ROMITORIO)
ESEDRA
Fattoria
FARO
FONTANA
FONTE
FORO
Fortezza
(ROCCAFORTE/FORTILIZIO)
GALLERIA (TRAFORO)
GROTTA
INSULA
IPOGEO
LATOMIA (CAVA)
LAVATOIO
Lazzaretto
LOGGIA (PORTICO/TRIBUNA)
MAGAZZINO
mattatoio
monastero
masseria (CASA COLONICA)
MONUMENTO
(SEPOLCRO/TOMBA)
MOSCHEA
mercato
mulino ad acqua
mulino a vento
MURA (CINTA MURARIA)
MUSEO
(PINACOTECA/GALLERIA)
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
14
NECROPOLI
opificio
oratorio
ospedale
ospizio
palazzo
PALESTRA (GINNASIO)
PIAZZA
PIEVE (BADIA)
PINACOTECA
PISCINA (PESCHIERA)
Ponte
PORTA(ACCESSO/PORTALE)
PORTICO (PERISTILIO)
PORTO
QUARTIERE
reggia
ricetto
sacro monte
SACRESTIA (CANONICA)
SALA CAPITOLARE
SCALA
SCUDERIA
scuola
seminario
serra (PADIGLIONE)
SINAGOGA
STATUA
stazione
teatro
TERME
TERRAZZA
Torre (TORRIONE/RONDELLA)
Villa
RTPS:
RPA - Consorzio Protecno - Intersistemi - SGA
15
15