Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno

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Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 25/07/2015
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INDICE
IN PRIMO PIANO
24/07/2015 IlFarmacistaOnline.it 01:00
Forum riforma Enpaf. La categoria pronta al cambiamento. Base di partenza,
ampiamente condivisa, la proposta della Fofi
8
24/07/2015 QS - QuotidianoSanita.it
Forum riforma Enpaf. La categoria pronta al cambiamento. Base di partenza,
ampiamente condivisa, la proposta della Fofi
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SANITÀ NAZIONALE
25/07/2015 Corriere della Sera - Nazionale
Come avete partorito ? Le domande (in) sensibili
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25/07/2015 Il Sole 24 Ore
Spesa farmaceutica, in bilico un miliardo
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25/07/2015 La Stampa - Nazionale
Via libera dell'Unione europea al primo vaccino anti-malaria
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25/07/2015 Avvenire - Nazionale
Contro la malaria ecco il primo vaccino Via libera in Europa
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25/07/2015 Il Manifesto - Nazionale
Ortoressia del vivere
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25/07/2015 Milano Finanza
La febbre è gialla
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25/07/2015 Milano Finanza
Salute al femminile in un solo test
24
25/07/2015 Milano Finanza
La sanità torna in utile
25
25/07/2015 La Notizia Giornale
Boom di malattie tiroidee Ma pochi noduli sono maligni
26
25/07/2015 La Notizia Giornale
In arrivo il farmaco che mantiene vive le cellule
27
25/07/2015 La Notizia Giornale
Vacanze all'estero con 5 app la salute è salva
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25/07/2015 La Notizia Giornale
Epatite, in Europa fa più vittime dell'Aids
29
25/07/2015 Silhouette Donna
VOGLIO FARE LA COSMETOLOGA
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VITA IN FARMACIA
25/07/2015 Corriere della Sera - Roma
Certificati falsi per Carmine Fasciani Due medici condannati a 10 anni
33
25/07/2015 Corriere della Sera - Bergamo
Bandito in fuga con la targa nascosta Ma viene incastrato dalle telecamere
34
25/07/2015 La Repubblica - Bologna
Alma Mater sempre al top è prima tra i grandi atenei
35
25/07/2015 La Repubblica - Palermo
Ressioni, poltrone, nomine Sanità, le spine di Crocetta
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25/07/2015 La Repubblica - Milano
La cittadella della Asl approda in viale Jenner deciso il maxi trasloco
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25/07/2015 La Stampa - Torino
Il rapinatore delle farmacie incastrato dal filmato
39
25/07/2015 La Stampa - Alessandria
I clienti protestano in piazza contro la privatizzazione della farmacia di via Verdi
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25/07/2015 La Stampa - Biella
Bioglio premiato "Comune 100% verde" In un anno 45 tonnellate di Co2 risparmiate
41
25/07/2015 La Stampa - Novara
Aprirà una nuova farmacia nella club house ex Sporting
42
25/07/2015 Il Messaggero - Ancona
Farmacista arrestato per doping
43
25/07/2015 Il Messaggero - Latina
Una guida contro le truffe agli anziani
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25/07/2015 Il Messaggero - Umbria
Palestre, cupola perugina del doping
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25/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Imola
Farmaco amico Raccolte mille confezioni
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25/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Ferrara
Gli 'invisibili' nella palazzina Ex Agea Bucato e voci allertano i residenti
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25/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia
Il Cup passa al piano terra
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25/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Forli
Toccata e fuga del bandito armato due volte
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25/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Ravenna
Prosa, risate sagaci e tanta danza La stagione del teatro Rossini
51
25/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Rimini
Il Pd fa retromarcia: stoppata la vendita della farmacia
52
25/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Ancona
Giro di anabolizzanti, arrestato farmacista
53
25/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Macerata
FARMACI A DOMICILIO
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25/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Macerata
Il memorial Carestia va a Roma Nettuno vince a Potenza Picena
55
25/07/2015 QN - Il Resto del Carlino - Ascoli
Farmacia di Piane di Morro, il Tar dà ragione al Comune
56
25/07/2015 Avvenire - Milano
SANITÀ Appello dei medici per le cure palliative
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25/07/2015 QN - Il Giorno - Como Lecco
Farmaci al caldo, emergenza all'ospedale Mandic
58
25/07/2015 Il Tempo - Nazionale
Ecco il grande buco finanziario delle aziende romane
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25/07/2015 QN - La Nazione - Prato
Fatta la cura, trovato l'inghippo «Il farmaco in Italia non c'è più»
61
25/07/2015 QN - La Nazione - Umbria Terni
Comprava e vendeva anabolizzanti grazie al ricettario del padre morto
62
25/07/2015 QN - La Nazione - Umbria Terni
«Vado in farmacia e poi mi vedo con... » i clienti
63
25/07/2015 QN - La Nazione - Umbria Terni
Comune, il Pd trova l'accordo con il Pd e la crisi si ricompone
64
25/07/2015 QN - La Nazione - Viareggio
Pensionata smaschera ladra che l'aveva derubata in farmacia
65
25/07/2015 QN - La Nazione - Viareggio
Occhio al venditore di binocoli Si finge amico per spillare soldi
66
25/07/2015 D Repubblica
SOLE energia ftness
67
25/07/2015 Gente
magie d'oro su pelli d'ambra
68
25/07/2015 Salute Naturale
Il gelso bianco riduce gli zuccheri nel sangue e aiuta a perdere peso
69
25/07/2015 Salute Naturale
test utile per valutare i sintomi della tua gastrite
70
25/07/2015 Silhouette Donna
SUMMER MAKE-UP
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25/07/2015 Silhouette Donna
STICK PRET-A-PORTER
73
25/07/2015 Silhouette Donna
PULP FUNCTION
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25/07/2015 Silhouette Donna
TROPICAL BEAUTY THERAPY
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25/07/2015 Silhouette Donna
PERCORSO DETOX CON LAMPONE E GREEN COFFEE
77
PROFESSIONI
25/07/2015 La Stampa - Nazionale
Benvenuti nel Paese delle braccia incrociate
79
25/07/2015 Avvenire - Nazionale
Il caso. Anche gli sport virtuali finiscono nella rete del doping
80
25/07/2015 Salute Naturale
Echinacea e zenzero per la mamma in attesa
81
PERSONAGGI
25/07/2015 Il Giornale - Nazionale
Pensioni, arriva il manuale per fare causa contro i tagli
83
25/07/2015 La Provincia di Cremona - Nazionale
Pensioni, recupero rivalutazione
84
24/07/2015 IlFarmacistaOnline.it 11:27
Pensioni e rimborsi. Mandelli: "Forza Italia al fianco dei cittadini". Ecco il
vedemecum per farsi restituire tutto il dovuto
85
IN PRIMO PIANO
2 articoli
24/07/2015 01:00
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Forum riforma Enpaf. La categoria pronta al cambiamento. Base di
partenza, ampiamente condivisa, la proposta della Fofi
Lavori in corso con il via alle due Commissioni di lavoro dell'ente di previdenza dei farmacisti . Ma non si
parte da zero. La proposta della Federazione raccoglie ampi consensi tra le varie componenti della
professione. Ecco cosa ci hanno detto Assofarm, Conasfa, Fenagifar, Parafarmacie, Cgil e Liberi farmacisti
24 LUG - Prendono il via i lavori che dovranno portare alla riforma dell'Enpaf, l'ente previdenziale dei
farmacisti. A dare la spinta, l'acceso dibattito scaturito tra l'Enpaf e la Fofi in occasione di un'audizione dello
scorso maggio alla Camera, quando la Fofi denunciò i punti deboli del sistema di previdenza dei farmacisti,
resi ancora più marcati dalla crisi economica tanto da diventare per alcuni, a partire dai disoccupati,
addirittura un fardello anziché uno strumento di sostegno della categoria. Superate le polemiche, il Consiglio
Nazionale dell'Enpaf ha accolto la proposta di riformare l'Ente. A questo scopo sono state istituite due
Commissioni, che avranno il compito di elaborare una proposta di riforma dell'assetto previdenziale e
assistenziale della categoria. Proposta che, secondo quanto annunciato dall'Enpaf, dovrebbe essere pronta
ad ottobre. Ma i lavori non partiranno da zero. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti ha infatti avanzato
alcune sue proposte sui contenuti della riforma. E in particolare: • per coloro che sono in stato di
disoccupazione involontaria oppure abbiano altra copertura previdenziale, prevedere la cifra simbolica di
contribuzione di un euro pro capite; • procedere ad una modifica normativa, relativamente alla categoria dei
farmacisti, che preveda per la condizione di disoccupazione involontaria l'iscrizione all'ENPAF ai soli fini
assistenziali; • introdurre, sempre per via legislativa, un esplicito esonero, in caso di altra copertura
previdenziale obbligatoria, dall'iscrizione all'ENPAF, con il conseguente venir meno dell'onere di pagamento
contributivo delle quote previdenziali ed assistenziali; • conseguentemente, in analogia a quanto fatto dalle
altre casse previdenziali, avviare una approfondita riflessione sull'opportunità di passare ad un sistema
contributivo con la correlata attualizzazione della normativa sul contributo dello 0,90 di cui al D.L. 187/1977,
convertito dalla L. 395/1977, in modo tale che le pensioni siano il risultato dei contributi versati dagli iscritti
nell'arco della propria vita lavorativa. Abbiamo chiesto ad Assofarm, alla Filcams-Cgil, alla Fenagifar, al
Conasfa, alla Federazione Nazionale delle Parafarmacie Italiane, al Movimento Nazionale Liberi Farmacisti
cosa ne pensano delle proposte della Fofi. Ma anche quali sono i loro auspici e, se ci sono, ulteriori proposte
da portare sul tavolo della riforma. Ecco cosa ci hanno risposto. Abbiamo richiesto anche le opinioni di
Federfarma, che per il momento non ha voluto rispondere in attesa della definizione di un documento sulla
riforma Enpaf in elaborazione da parte del suo Centro Studi. Nessun commento anche da parte di FisascatCisl e Uiltucs-Uil, anche loro da noi contattati. Assofarm: "Ammodernare l'Enpaf è una necessità inderogabile"
Per l'Associazione delle farmacie comunali, le proposte della Fofi vanno nella giusta direzione. "Si potrebbe
legare l'entità dei contributi al reddito prodotto e ciò con la consapevolezza che la gravità della situazione
economica di tutto il settore impone di operare per attenuare la situazione di bisogno in cui versano numerosi
iscritti", spiega Assofarm. Secondo la quale "non è più derogabile, dopo oltre cento anni della sua istituzione,
un processo di riforma dell'Enpaf, anche alla luce delle mutate condizioni della società italiana. Un necessario
intervento di ammodernamento che accentui il contributo in termini di garanzie della qualità tecnico
professionale dei farmacisti nonché della valorizzazione della componente sociale della professione degli
stessi". Conasfa: "La priorità è abrogare la doppia contribuzione ed introdurre la 'libera scelta' di aderire o
meno all'Enpaf" L'auspicio del Conasfa (Federazione nazionale delle associazioni dei farmacisti non titolari) è
che "finalmente il farmacista dipendente possa esprimere e attuare il principio della 'libera scelta' nell'aderire
o meno all'ENPAF, perché già provvisto di previdenza di primo pilastro. Per i farmacisti dipendenti che hanno
versato ad Enpaf i contributi, e decidono di lasciare l'Enpaf, si chiede che venga applicato l'istituto della
ricongiunzione cioè poter spostare quanto versato, all'INPS o che vengano studiate delle forme di restituzione
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 25/07/2015
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24/07/2015 01:00
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del versato. Questo schema permetterebbe, salvaguardato il principio della 'libera scelta', di rispondere a
tutte le posizioni allo stato attuale in atto: dai i più giovani e quelli a venire (sicuramente i più svantaggiati
vista la situazione occupazionale) sino ai più anziani (oramai anche loro a rischio). La 'libera scelta' di aderire
all'Enpaf per i farmacisti dipendenti - spiega il Conasfa - metterebbe la parola fine a tutta una serie di criticità
ad oggi rilevate, come la finestra di disoccupazione limitata ai 5 anni ma anche tutte le problematiche relative
alla comunicazione ad Enpaf della "esatta", e a molti sconosciuta, 'condizione lavorativa per riuscire a
mantenere la riduzione' (esercizio della professione per 6 mesi e un giorno all'anno di lavoro dipendente o
disoccupazione certificata dal centro per l'impiego o somma delle due condizioni)". Per Conasfa, comunque,
"l'auspicio più grande è che avvenga quindi la stesura e l'approvazione di un disegno di legge che vada
finalmente ad abrogare la legge del 1946 che impone la doppia contribuzione ai medici, veterinari e farmacisti
dipendenti. Infine ci preme rilevare, come le modalità di elezione dei rappresentanti ai vertici, il numero dei
Consiglieri nazionali, dovrebbero essere rivisitati per dar modo ai singoli iscritti di scegliere il proprio
rappresentante direttamente o il proprio delegato al voto". Per la Federazione Conasfa, inoltre, sarebbe
"opportuno" che gli iscritti in stato di disoccupazione "quanto meno venissero esonerati dal pagamento della
quota di solidarietà. I giovani farmacisti che rimarranno legati all'Enpaf, in quanto liberi professionisti,
dovrebbero poter essere esentati da quote previdenziali troppo alte in proporzione al reddito o aiutati nei
momenti di difficoltà con forme di assistenza dell'Enpaf in modo da evitarne la cancellazione dall'Albo". Nel
caso in cui non si prefigurasse una soluzione legislativa per la libera adesione all'ente, il Conasfa esprime
"apprezzamento per il tentativo di soluzione proposto dalla FOFI", della cifra simbolica di contribuzione di
1euro pro capite, "purché il pagamento dell'euro non abbia un limite temporale". La Federazione Conasfa
dice sì anche alla proposta della Fofi di prevedere, per la condizione di disoccupazione involontaria,
l'iscrizione all'ENPAF ai soli fini assistenziali. "Aggiungiamo però che è importante che non venga perso
quanto precedentemente versato all'Enpaf". La Fofi trova sostegno nel Conasfa anche alla proposta di
introdurre, sempre per via legislativa, un esplicito esonero, in caso di altra copertura previdenziale
obbligatoria, dall'iscrizione all'ENPAF, con il conseguente venir meno dell'onere di pagamento contributivo
delle quote previdenziali ed assistenziali. "Da decenni - spiega il Conasfa - la stragrande maggioranza dei
farmacisti dipendenti auspica che l'iscrizione all'Enpaf sia volontaria, quindi non possiamo che essere
favorevoli a tale proposta. Tuttavia ci chiediamo, in caso di approvazione, cosa succederebbe ai farmacisti
inoccupati che non godono di altra copertura previdenziale obbligatoria". Quanto al passaggio ad un sistema
contributivo con la correlata attualizzazione della normativa sul contributo dello 0,90 di cui al D.L. 187/1977,
convertito dalla L. 395/1977, in modo tale che le pensioni siano il risultato dei contributi versati dagli iscritti
nell'arco della propria vita lavorativa, il Conasfa si dice "pienamente d'accordo" con la Fofi. Per il Conasfa,
infatti, "occorre armonizzare il sistema contributivo dei farmacisti liberi professionisti con quello delle altre
casse a patto che questo non comporti un aggravio degli oneri previsti per i farmacisti collaboratori con
vigente CCNL. Si vuole ricordare che lo 0,9 % è sempre stato riconosciuto un 'plus' alla quale contribuiscono
tutti i farmacisti (titolari e collaboratori) all'interno dell'azienda". Fenagifar: "Necessaria una riforma in linea
con la mutata situazione di tutti i farmacisti" Per la Federazione nazionale delle associazioni dei giovani
farmacisti (Fenagifar) "lo stato attuale di crisi ha solo accelerato quello che comunque sarebbe dovuto
divenire una metamorfosi del sistema per adeguarlo alle necessità dell'evoluzione della società odierna.
Riteniamo, che il sistema previdenziale, Enpaf, sia ad una svolta di boa. È necessaria una riforma che tenga
conto della mutata situazione lavorativa e contributiva di tutti i farmacisti". Quanto ai contenuti di questa
riforma, per la Fenagifar "dovrebbe passare tramite alcuni punti fermi del sistema attualmente in vigore che
andrebbero completamente scardinati per portare ad un sistema più snello ed efficiente. Innanzitutto, per
quanto ci riguarda, un primo passo doveroso, attraverso una modifica normativa, è il dover sganciare
l'iscrizione all'Ordine dei Farmacisti dall'iscrizione all'Enpaf, in quanto sia per motivi occupazionali in termini di
quantità, sia per i nuovi sbocchi professionali che il farmacista sta vedendo aprirsi ai propri orizzonti, non ha
più alcun senso essere legati obbligatoriamente ad una cassa previdenziale di categoria. Bisogna oltremodo
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 25/07/2015
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24/07/2015 01:00
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IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 25/07/2015
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tener conto che la situazione occupazionale non permette l'iscrizione ad un ordine che prevede contributi di
'cassa' così onerosi da sostenere. Bisognerebbe infatti pensare ad un contributo di solidarietà simbolico da
versarsi fino a quando la variazione di posizione lavorativa non lo consenta". Inoltre, secondo la Fenagifar
"bisogna ricordare che i dipendenti di farmacia hanno la possibilità di accedere al pagamento del solo
contributo di solidarietà annuo, che comunque per loro non avrà mai un ritorno, mentre chi sceglie di lavorare
in altri settori è tenuto a corrispondere l'intera cifra annua, anche se già regolarmente iscritto all'Inps quale
dipendente o all'Enasarco se inquadrato come agente di commercio. Queste persone dovrebbero come
minimo poter accedere anch'esse al pagamento del solo contributo di solidarietà, che comunque in ogni sua
forma andrebbe abolito. Infatti il pagamento da parte dei dipendenti di farmacia del solo contributo di
solidarietà rappresenta per loro un versamento a fondo perduto annuo obbligatorio a cui l'ente potrebbe
sopperire attuando una rivalutazione e soprattutto una rivalorizzazione del patrimonio immobiliare di cui
dispone". Per quel che riguarda i disoccupati, Fenagifar propone di "eliminare il limite dei 5 anni, e non esteso
a 7, per la possibilità di non pagare nulla; in base ai mesi di occupazione potrà essere richiesto o meno di
essere iscritti ad una cassa previdenziale". "Per quel che riguarda invece la categoria realmente interessata
dal sistema pensionistico dell'Enpaf, cioè i titolari, questi ad oggi corrispondono la quota fissa oltre ad una
quota pari allo 0,9% della distinta mutua mensile. A fine carriera pochi sono i farmacisti che ricevono una
adeguata pensione dall'ENPAF", osserva la Fenagifar, secondo la quale "andrebbe data a tutti i titolari la
facoltà di scegliere la quota di distinta mutua da destinare all'ENPAF, oltre alla quota fissa annua vedendosi
poi ritornare, in base ai versamenti effettuati e agli anni versati, una adeguata pensione". Filcams Cgil:
"Vogliamo una riforma che tenga conto della crisi economica e delle penalizzazioni subite finora dai farmacisti
non titolari" Per la Filcams Cgil, uno dei sindacati firmatari del contratto dei dipendenti di farmacia, "la riforma
dell'Enpaf dovrebbe tener conto delle drammatiche modifiche che la situazione economica, la disattenzione
nei confronti della professionalità dei farmacisti collaboratori protratta per decenni da Federfarma e le riforme
del mercato del lavoro hanno portato al tenore di vita dei farmacisti non titolari. Le retribuzioni sempre più
disallineate rispetto al costo della vita, l'abuso di contratti atipici a bassa retribuzione , senza diritti e senza
copertura previdenziale, i costi sempre maggiori per la formazione, camici ed altri obblighi professionali
hanno reso insostenibile il contributo Enpaf per la maggior parte dei farmacisti non titolari". Secondo il
sindacato, "la volontarietà della contribuzione all'Enpaf sarebbe l'unica soluzione risolutiva per i giovani
farmacisti non titolari. Necessita, quindi, una riforma legislativa che permetta la volontarietà della
contribuzione per chi versa ad altra forma previdenziale obbligatoria, e per i giovani che sono impegnati in
percorsi formativi post lauream per i quali è necessaria l'iscrizione all'Ordine ma la retribuzione è simbolica o
inesistente". Altro elemento "utile per gestire le problematiche dei giovani farmacisti non titolari", secondo la
Filcams Cgil "è rappresentato senza dubbio dalla necessità di rinnovare i Contratti Nazionali delle farmacie
private scaduti oramai da troppo tempo. Nel rinnovo le parti sociali potrebbero infatti individuare, anche
nell'ambito della bilateralità, già costituita e da potenziare, strumenti innovativi di sostegno per affrontare
meglio le difficoltà dei giovani sia sul piano previdenziale che su quello delle tutele più complessive". Infine
"piena condivisione" da parte della Filcams Cgil alle proposte della Fofi. Gullotta (Parafarmacie): "Non è
sostenibile che i titolari di parafarmacia paghino quanto i titolari di farmacia" "E' necessario cambiare il
sistema contributivo dell'Enpaf". Ed è questo l'auspicio di Davide Giuseppe Gullotta, presidente della
Federazione italiana Parafarmacie, secondo il quale "un contributo uguale per tutti i titolari di Parafarmacie e
Farmacia non è poi sostenibile. Come più volte ribadito auspichiamo che si passi ad una contribuzione
parametrata al fatturato, creando dei veri e propri scaglioni di fatturato. Riteniamo sbagliato che il titolare di
una piccola farmacia rurale o di una piccola parafarmacia paghi tanto quanto il titolare della più grande
farmacia italiana. Ovviamente andrebbe anche revisionato il concetto dello 0,90% che ad oggi penalizza di
più le farmacie che fatturano più con le Asp". Per venire incontro in particolare alle difficoltà dei giovani
farmacisti, per Gullotta "innanzitutto una quota simbolica per chi non lavora o è in cerca di lavoro sarebbe un
buon passo in avanti. La cassa previdenziale non può essere il mezzo che blocca l'ingresso alla professione
24/07/2015 01:00
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IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 25/07/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
o all'iscrizione all'ordine". Il presidente delle Parafarmacie italiane propone inoltre di "permettere la
compensazione dei crediti iva con la cassa previdenziale, cosa permessa dalla legge, e che favorirebbe quei
farmacisti titolari di piccole attività". Mnlf: "Lavorare insieme a un progetto complessivo, aperto a modifiche
migliorative" "Il mercato del lavoro e le molteplici realtà soggettive non sono più quelle di 60 anni fa. Oggi
assistiamo ad un proliferare di situazioni lavorative che non possono essere rappresentate da un modello
previdenziale 'statico'. Le diverse fasi della vita lavorative richiedono risposte in termini previdenziali 'veloci',
risposte che una eccessiva rigidità dei regolamenti rischiano di arrivare non in 'tempo utile'". Per questo,
secondo il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (Mnlf), "per i farmacisti è arrivato il tempo di cominciare a
ragionare su un diverso sistema previdenziale che, pur nel rispetto dei vincoli di bilancio, sia in gado di
coniugare attraverso la libera scelta contributiva una sussistenza previdenziale adeguata con un carattere
solidaristico universale". Dunque un modello previdenziale "elastico" in grado di "adattarsi ai cambiamenti che
si susseguono nell'attività professionale e 'pronto' a dare risposte efficaci ai bisogni dei propri iscritti". Per
quanto riguarda l'Enpaf, quindi, il Movimento chiede "una riforma vera il cui percorso andrebbe costruito
assieme a tutti i soggetti più rappresentativi della categoria. Per disegnare questo percorso è necessario
sapere bene dove si vuole andare, valutare i diversi scenari possibili e quindi disegnare la strada che può
anche avere delle tappe intermedie ma una velocità costante. Abbiamo sempre temuto le 'mezze' riforme,
oppure i 'stop and go', la storia della categoria dimostra come questi abbiano creato solo problemi. Vorremmo
un Ente previdenziale la cui adesione sia libera per chi ha già altra forma contributiva e separata
dall'iscrizione all'Ordine provinciale. Non è un caso che molti colleghi oggi non s'iscrivono all'Ordine proprio a
causa dell'obbligatorietà d'iscriversi all'Enpaf". L'obiettivo, ribadisce il Mnlf, è "lavorare ad un progetto
complessivo, renderlo pubblico ed aperto a modifiche migliorative. Se esiste volontà reale in sei/dodici mesi
possiamo cambiare la previdenza di categoria". Il Movimento ricorda quindi che "nel documento che
presentammo nell'ottobre del 2014, abbiamo intitolato un capitolo 'URGENT CHANGES' , cambiamenti
urgenti. Modifiche da far subito per far fronte alle difficoltà dei giovani in questo periodo di grave crisi
economica. Il lavoro si è purtroppo ancor più 'precarizzato' e modelli rigidi di previdenza non danno risposte
adeguate. Una serie di modifiche urgenti sono necessarie". In questo senso, il Mnlf propone anzitutto la
"sospensione del contributo di solidarietà per chi è in stato di disoccupazione indipendentemente dall'anno
d'iscrizione, se lo stato di disoccupazione permane dopo cinque anni applicare il contributo minimo. Per tutti i
lavoratori che hanno contratti particolari come stagisti, ricercatori, parasubordinati, o contratti inferiori a sei
mesi accesso alle forme minime di contribuzione o proporzionali al reddito percepito. Proporzionalità che a
nostro avviso dovrebbe essere inserita come cardine del funzionamento dell'Enpaf. E' chiaro a tutti che un
titolare di farmacia rurale o di parafarmacia non può essere costretto a pagare come un titolare di farmacia
urbana. Quindi, contribuzione su base proporzionale al reddito, non deve più accadere, come accade oggi,
che pagare l'Enpaf per alcuni significa mettere a rischio seriamente il bilancio famigliare o quello dell'azienda
di cui è titolare". Inoltre, per il Movimento, "è impensabile che un lavoratore part-time, iscritto all'Ordine prima
del 2004, debba versare un intero mese di stipendio (riduzione 85%) per l'Enpaf, a questi lavoratori deve
poter essere concessa la scelta di versare il contributo di solidarietà". Quanto alle soluzioni proposte dalla
Fofi, secondo il Movimento nazionale liberi farmacisti "vanno nella giusta direzione e sono quelle da noi
sostenute negli ultimi dieci anni. Cartesio diceva che 'la ragione non è nulla senza l'immaginazione' e noi
abbiamo immaginato un Ente previdenziale percepito come un libero investimento per il futuro non come un
obbligo a cui non potersi sottrarre. Stiamo andando nella giusta direzione, ed è giusto che a decidere siano i
farmacisti, dobbiamo totalmente evitare che l'Enpaf diventi autoreferenziale". In questo senso, ribadisce il
Movimento, "la discussione avviata dalla Fofi è un contributo positivo all'ammodernamento dell'ente di
categoria. Bene le indicazioni per chi si trova in stato di disoccupazione e totale accordo sull'esonero dal
pagamento dell'Enpaf per chi ha altra forma contributiva. Noi pensiamo all' abolizione dell'obbligo contributivo
quale condizione vincolante per l'iscrizione all'Ordine provinciale, poi ad un sistema costituito da due
componenti A) quota fissa, B) quota % sul reddito. Dalla quota totale viene prelevata una piccola percentuale
24/07/2015 01:00
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IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 25/07/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
che diventa quota di solidarietà da utilizzare in favore degli iscritti in difficoltà economica, nella maternità,
nell'assistenza e in tutti i casi in cui sia necessario. La quota totale deve essere completamente deducibile.
Una riforma della contribuzione di questo tipo potrebbe portare anche ad una progressiva e graduale
diminuzione del prelievo dello 0,90% sul SSN sino a sua completa eliminazione. Naturalmente, in caso di
cancellazione dai registri dell'Enpaf, in presenza di altra previdenza, deve poter essere attivato,
compatibilmente con i vincoli di bilancio ed anche dilazionato nel tempo, l'istituto della restituzione che vale
per le quote versate sino al momento della domanda decurtato da quanto dovuto all'Ente e maggiorate degli
interessi di legge. L'obbiettivo è dare pensioni dignitose, proporzionali ai contributi versati, dove il termine
solidarietà ha un significato reale e dove nessuno deve sentirsi obbligato perché una legge impone la
contribuzione come accade oggi, ma semplicemente perché sceglie di progettare serenamente il proprio
futuro". Lucia Conti
24/07/2015
Sito Web
QS - QuotidianoSanita.it
Forum riforma Enpaf. La categoria pronta al cambiamento. Base di
partenza, ampiamente condivisa, la proposta della Fofi
Lavori in corso con il via alle due Commissioni di lavoro dell'ente di previdenza dei farmacisti . Ma non si
parte da zero. La proposta della Federazione raccoglie ampi consensi tra le varie componenti della
professione. Ecco cosa ci hanno detto Assofarm, Conasfa, Fenagifar, Parafarmacie, Cgil e Liberi farmacisti
24 LUG - Prendono il via i lavori che dovranno portare alla riforma dell'Enpaf, l'ente previdenziale dei
farmacisti. A dare la spinta, l'acceso dibattito scaturito tra l'Enpaf e la Fofi in occasione di un'audizione dello
scorso maggio alla Camera, quando la Fofi denunciò i punti deboli del sistema di previdenza dei farmacisti,
resi ancora più marcati dalla crisi economica tanto da diventare per alcuni, a partire dai disoccupati,
addirittura un fardello anziché uno strumento di sostegno della categoria. Superate le polemiche, il Consiglio
Nazionale dell'Enpaf ha accolto la proposta di riformare l'Ente. A questo scopo sono state istituite due
Commissioni, che avranno il compito di elaborare una proposta di riforma dell'assetto previdenziale e
assistenziale della categoria. Proposta che, secondo quanto annunciato dall'Enpaf, dovrebbe essere pronta
ad ottobre.
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Lavoro e Professioni
SANITÀ NAZIONALE
13 articoli
25/07/2015
Pag. 37
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Come avete partorito ? Le domande (in) sensibili
I questionari per iscrivere un bambino a scuola o all'asilo sono cambiati. Molto
Michela Proietti
Il bambino ha iniziato il divezzamento? Casella barrata. Il bambino ha tolto il pannolino? Casella
(semi)barrata. Di giorno sì, ma durante il riposino va fasciato. Il bambino è nato con parto vaginale o parto
cesareo? Sgomento. Cosa ci fa una domanda del genere nel foglio da compilare per l'inserimento all'asilo?
È successo a Cara Paiuk, giornalista del New York Times , che ha raccontato l'insolita vicenda nello spazio
dedicato alle mamme, Motherlode . «Gli insegnanti ci hanno spiegato che un cordone ombelicale stretto
intorno al collo, o un parto stressante, può avere conseguenze sullo sviluppo», scrive l'autrice, che ha
indagato nelle pieghe di quell'insolito questionario. Se la preoccupazione sottostante è l'effetto di alcuni
eventi, perché non chiedere nulla su un possibile regime vegano e sulle conseguenti carenze vitaminiche?
«Non ci piace fare domande sul cibo. I genitori sono molto suscettibili su questo tema», hanno risposto gli
educatori. «Mentre le domande sulle nostre vagine sono ammesse», ha concluso caustica Cara Paiuk.
Il cambiamento dei nuclei familiari, delle abitudini di vita e di quelle alimentari, al di là degli estremismi
americani (non ancora registrati in Italia) hanno a loro volta trasformato il più innocuo dei colloqui: quello
dell'inserimento alla scuola materna. Non si tratta più di capire se il bambino è dormiglione o inappetente:
nella scheda personale compaiono note a margine sconosciute in passato. Non è un caso che sono sempre
più le scuole che ricorrono allo psicologo per l'inserimento. Maria Angela Calenda, psicologa dell'età
evolutiva, cura i colloqui con le famiglie nell'asilo privato «Willy e l'Ape Maia» di Roma. «Il fatto che un
bambino sia nato con cesareo è rilevante solo se questo è avvenuto pre-termine. Ma non siamo noi a
chiederlo, di solito è il genitore che si preoccupa di dircelo, durante un colloquio che è sempre molto privato»,
spiega la dottoressa. A prevalere, durante l'incontro, sono ancora vecchie tematiche, come il sonno, la pappa
e le paure. «Soprattutto nel secondo anno, delicatissimo nel processo evolutivo, si presenta il timore del buio
e degli oggetti che si animano. È molto utile che i genitori ci informino delle ansie dei loro bimbi».
Tra le nuove domande c'è anche quella sullo stato di salute della coppia, o sui dissesti finanziari. «Ma quello
che i genitori confessano davvero malvolentieri sono i vizi dati ai bambini: dall'asilo pretendono rigore
asburgico, ma quando si indaga sui capricci concessi a casa, si stizziscono».
Anche negli asili comunali, si registra il cambiamento. Giuseppe Badolato, direttore area infanzia della
Cooperativa Pianeta Azzurro che gestisce la scuola di via Ruffini a Milano, parla di un'«accoglienza
differente» rispetto al passato. «Oggi indagare sulle abitudini alimentari è doveroso, per non infrangere credo
religiosi o regimi nutrizionali». Sapere se i genitori sono separati, se c'è un affido congiunto, può sembrare
una domanda invadente. «Ma in realtà ci aiuta a comprendere comportamenti aggressivi e immotivati»,
spiegano all'asilo milanese Kids Cot, dove invece dettagli su parto e allattamento sono a discrezione delle
mamme.
«Recentemente si è provato a sostenere la tesi che il cesareo sia associato a fenomeni di autismo o di lieve
diabete.- precisa il dottor Patrizio Antonazzo, responsabile della sala parto dell'Ospedale Sacco di Milano -,
ma ritengo che si tratti di una "moda" passeggera della letteratura medica. Quello che conta è ciò che
avviene nella vita intrauterina». Forse l'odiosa domanda sul parto cela un nuovo tabù delle donne, poco
disposte a parlare del proprio? «Non direi. Il cesareo non è visto più come un fallimento. Anzi, c'è sempre di
più la tendenza delle donne, discutibile, a intervenire sul parto, scegliendo la via chirurgica. Non voler dare
l'informazione è solo una questione di privacy».
procorr
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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Controvetrina Famiglie
25/07/2015
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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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I numeri
Secondo i dati Istat del 2013 il 36,3% dei parti in Italia è cesareo. Primo in Europa, il nostro Paese è seguito
da Portogallo con il 33 per cento, Olanda con il 15 per cento e la Slovenia con il 14 per cento. Nel mondo
l'Italia è seconda solo a Messico e Brasile, dove nel 2012 il 55,6 % dei bimbi, nel pubblico, è nato con taglio
cesareo
25/07/2015
Pag. 1
diffusione:334076
tiratura:405061
Spesa farmaceutica , in bilico un miliardo
Roberto Turno
u pagina 4 Dopo lo stop al pay back a carico delle industrie per la spesa farmaceutica ospedaliera, il Tar
Lazio ha dato l'alt anche al ripiano dei grossisti sulla territoriale. E ora per il Ssn balla almeno 1 mld solo sui
farmaci, senza contare il 2015. Intanto i tecnici del Senato mettono in dubbio anche i tagli a beni e servizi e
dispositivi medici previsti dall'accordo Stato-Regioni all'esame di palazzo Madama: «Irrealizzabili». E così il
conto dei mancati risparmi per la sanità rischia di salire fino a quota 2,5 mld quest'anno. Sui ripiani per la
farmaceutica si interverrà con la legge di Stabilità 2016: al lavoro un tavolo specifico che già a metà
settembre potrebbe arrivare alle prime proposte. pUn'altra, l'ennesima, stoccata del Tar del Lazio fa crescere
le preoccupazioni sulla tenuta dei conti della spesa farmaceutica pubblica. I giudici hanno bocciato il metodo
seguito per il ripiano a carico dei grossisti fin dal 2013. E presto si attende un'analoga pronuncia anche per le
farmacie. Il tutto, mentre già sulla spesa ospedaliera lo stesso Tar del Lazio ha ripetutamente mandato alle
ortiche il ripiano che le industrie dovrebbero pagare fin dal 2013 per il rosso della spesa farmaceutica in
ospedale. Morale per i conti pubblici: sui farmaci, per i mancati ripiani, balla almeno1 mld di euro, conti di
quest'anno esclusi. In grandissima parte per effetto dell'azzeramento dei ripiani dell'ospedaliera a carico delle
industrie farmaceutiche, ma ora anche, sebbene in parte decisamente minore, anche di grossisti e farmacie
per la farmaceutica territoriale. Un macigno che il Governo affronterà da metà settembre, quando il capitolo
scottante del pay back (i ripiani)a carico della filiera del farmaco sarà affrontato in un tavolo tra le parti in vista
della messa a punto della legge di Stabilità 2016. Restano nel frullatorei conti del Servizio sanitario nazionale.
Anche perché la stessa «Intesa» tra Governo e regioni sui tagli da 2,35 mld per quest'anno, ma anche peri
prossimi due anni (salvo ulteriori inasprimenti), rischia di non farcela a far invertire il segno all'andamento dei
bilanci di asl e ospedali, quanto meno nelle formee nell'intensità auspicate dall'accordo. Un accordo, va detto,
che ha sostanzialmente già aperto il laboratorio della spesa sanitaria alla spending review che il Governo ha
in mente di rilanciare dal prossimo anno, come confermato al nostro giornale dal commissario governativo
Yoram Gutgeld. Quasi un tesoretto già messo in cassaforte, almeno nelle intenzioni. Fatto sta che la tenuta
finanziaria dell'intesa sui tagli, confluita con un maxi emendamento nel Dl 78 su enti locali e regioni all'esame
del Senato, è stata appena messa pesantemente in dubbio dai tecnici del Servizio del Bilancio del Senato,
accendendo una spia sulla solidità di quella manovra anche per gli annia venire. Nel mirino del resto sono
finitii due capitoli più "ricchi" quanto a risparmi ipotizzati dall'accordo tra il Governo e i governatori: la stretta
sull'acquisto di benie servizie il giro di vite peri dispositivi medici, che da soli dovrebbero fruttare 1,33 mld
quest'annoe quasi 1,6 mld dal 2016. Ipotesi quanto meno azzardata, però, secondo l'analisi del Servizio del
bilancio di palazzo Madama. Secondo il dossier, sui tagli per l'acquisto di beni e servizi ci sarà «difficoltà a
conseguire un risparmio pieno in corso d'anno». Tanto più, come del resto già segnalato anche dalla
Ragioneria, «non sembra prudenziale ipotizzare di conseguire risparmi calcolati su base annuale nel ristretto
arco di tempo intercorrente tra le date di rinego- ziazione dei contratti», che avverrà dopo l'entrata in vigore
della legge di conversione del decreto, e fine anno. Insomma, risparmiare quelle cifre in 3-4 mesi appena,
rasenta la follia. E così sarà anche in seguito, e non solo per il 2015. Perché davanti alla rinegoziazione dei
contratti all'orizzonte spunteranno verosimilmente valanghe di contenziosi e «l'adozione di comportamenti
degli operatori privati volti a ridimensionare l'impatto della norma fornendo prodotti di minore qualità ovvero
sfruttando, in taluni ambiti, una situazione di sostanziale monopolio». Rischio flop altissimo, insomma.
Ragionamento analogo viene fatto per la manovra sui dispositivi medici, con l'aggiunta che «la possibilità
effettiva di realizzare la correzione di spesa prospettata appare condizionata dal livello di tale correzione, che
già nel 2016 dovrebbe attestarsi al 9% annuo (quasi il doppio di quanto previsto per benie servizi), soprattutto
considerando che nell'arco di due anni si è già registrato un calo di tale aggregato di spesa da 7 a 5,7 mld
circa». In sostanza, sarebbe un massacro per il settore. E per gli assistiti. E dietro l'angolo, il rischio di un
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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CONTI PUBBLICI
25/07/2015
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altro buco nell'acqua sul fronte dei risparmi. Ricostruzioni, quelle dei tecnici del Senato, che non hanno
scalfito la commissione Bilancio di palazzo Madama, che ha trasmesso il testo del decreto all'aula senza nulla
toccare di quelle norme. Ma intanto il Governoè stato messo sull'avviso. Perché tra pay back sui farmaci e
accordo sui tagli, potrebbero mancare all'appello finoa 2,5 mld.E la spending andrebbe rafforzata perfino di
più.
2015
La «manovra sanitaria» prevista nel decreto Enti locali
2.351
2.351 12 106 89 308 130 68 300 308 195 210 12 68 171 106 89 195 308 251 788 550 300 1.338 805 792
308 1.597 Dal 2016 BENI E SERVIZI FARMACEUTICA INAPPROPRIATEZZA
Dati in milioni di euro Rinegoziazione dei contratti di acquisto dei beni e sevizi Rinegoziazione dei contratti di
acquisto dei dispositivi media REGOLAMENTO OSPEDALIERO Riduzione dei r icoveri delle strutture con
meno di 40 posti letto Effetto automatico pay-back der ivante dal mancato incremento del livello del
finanziamento Riduzione dei r icoveri di r iabilitazione ad alto r ischio di inappropr iatezza Riorganizzazione
della rete assistenziale di offerta pubblica e pr ivata Riduzione delle prestazioni inappropr iate di specialistica
ambulator iale* Riduzione della spesa di personale a seguito della razionalizzazione della rete ospedaliera
INVESTIMENTI FINANZIATI CON CONTRIBUTO IN C/ESERCIZIO
25/07/2015
Pag. 16
diffusione:309253
tiratura:418328
Via libera dell'Unione europea al primo vaccino anti-malaria
n L'Agenzia europea dei farmaci (Ema) ha dato il via libera al primo vaccino al mondo contro la malaria,
Mosquirix (conosciuto anche come vaccino RTS,S), giudicandolo efficace per le campagne di vaccinazione
infantile fuori dall'Ue. Il farmaco, sviluppato dalla GlaxoSmithKline (Gsk) in collaborazione con la Path Malaria
Vaccine Initiative, ha superato i test di sicurezza ed efficacia ed è stato approvato per l'uso sui bimbi fra le 6
settimane e i 17 mesi di età. Ora manca il parere dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che
dovrebbe esprimersi entro novembre. La malaria uccide ogni anno 600 mila persone, soprattutto bambini.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Superati i test sui bambini
25/07/2015
Pag. 1
diffusione:105812
tiratura:151233
Contro la malaria ecco il primo vaccino Via libera in Europa
M ATTEO M ARCELLI
La malaria uccide 600mila persone l'anno, per la maggior parte bambini sotto i cinque anni nell'Africa
subsahariana. Arriva ora il primo vaccino contro la malattia, autorizzato dall'agenzia europea del farmaco per
soggetti di età compresa fra le 6 settimane e i 17 mesi. Entro l'anno il parere dell'Organizzazione mondiale
della sanità. A PAGINA 13 on è una «risposta completa» e ad ammetterlo è lo stesso amministratore
delegato di GlaxoSmithKline, Sir Andrew Witty. Ma il primo vaccino al mondo contro la malaria, messo a
punto dall'azienda farmaceutica inglese, resta una pietra miliare nella lotta alla malattia. Un male che ancora
oggi uccide 600mila persone l'anno, per la maggior parte bambini sotto i cinque anni dell'Africa subsahariana.
Il farmaco ha incassato ieri il via libera dell'Agenzia europea dei medicinali per il trattamento su soggetti di età
compresa fra le sei settimane e i 17 mesi, dopo la verifica dei test previsti su sicurezza ed efficacia. L'ultima
parola spetta ora all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), dalla quale si attendono le linee guida per
la somministrazione e l'inserimento ufficiale del vaccino nei programmi di immunizzazione. L'ok dell'Oms è
previsto per fine anno quando arriverà anche l'approvazione delle singole autorità regolatrici nazionali. La
sperimentazione del Mosquirix, questo il nome commerciale del vaccino, ha coinvolto 15mila tra bambini e
neonati in sette Paesi diversi ed è il frutto di una ricerca durata trent'anni. Ciò detto, restano dubbi di natura
tecnica, ma anche etica. Preoccupa in primo luogo la differenza dei risultati a seconda dei casi specifici. Pare,
infatti, che gli esiti migliori si siano avuti nei soggetti tra i cinque e i 17 mesi di età, dopo tre iniezioni nell'arco
di un mese e un richiamo ad altri 20 mesi di distanza. In questo caso il contagio si è ridotto del 46%. Per i
neonati (tra le sei e le dodici settimane), i risultati non sembrano altrettanto confortanti, con un tasso di
riduzione del rischio del 27%. L'inizio della vaccinazione in un'età più avanzata, unito alla necessità di un
richiamo, avrà un impatto maggiore su costi e risorse rispetto a quanto sperato dai ricercatori. Circostanza
che porta al secondo problema perché la GlaxoSmithKline, più volte in passato oggetto di indagini e sanzioni,
non ha ancora fatto sapere il prezzo del vaccino, pur impegnandosi a non ricavarne profitti. M ATTEO M
ARCELLI
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Destinato ai bambini
25/07/2015
Pag. 30
diffusione:24728
tiratura:83923
Ortoressia del vivere
Sarantis Thanopulos
L'anoressia è un disagio psichico così rappresentativo della società che si affaccia al nuovo millennio, da
poter essere usata come metafora del suo modo di funzionamento più profondo. Rappresenta la regres sione
dell'isteria patologica verso un crinale melanconico e porta il narcisismo, che ha dominato la scena sociale
nella seconda metà del nove cento, ai suoi aspetti più mortiferi, devitalizzanti. È una perversione della
soggettività che fa della negazione del desiderio la ragione prima dell'esistenza. Censura severamente la
relazione erotica con la vita, nel punto in cui essa è ferita profondamente. Sancisce un disconoscimento
radicale dell'ogget to desiderato e si difende dal conse guente effetto depressivo, promuo vendo una
trasformazione fallica estrema della struttura psicocorpo rea, che va ben al di là dell'androginia per
raggiungere la sua più profonda essenza. Per quanto si manifesti come rifiuto del cibo, il bersaglio vero
dell'anores sia sono l'intensità, la profondità e l'espressività erotica della struttura psicocorporea, che è
prosciugata e contratta nella sua componente fem minile. Il dimagrimento estremo ten de verso la
configurazione di un'esi stenza spogliata della sua materia viva e funzionante come principio spirituale,
energia pura. La psiche tende a dissociarsi dal corpo ed è sedotta dal l'ideale di un'esistenza autocratica che
può sfidare la morte. L'anoressia è affrontata come patolo gia dell'alimentazione perché si perde di vista che
ciò che è represso, in realtà, è il desiderio sessuale alle sue radici. Il lattante non si alimenta per crescere
sano, né per mantenersi in vita. Sono prospettive che non gli appartengono: il concetto della nutrizione gli è
estraneo e ciò lo protegge da una precoce irruzione dei parametri oggettivi della realtà nella sua vita. La
cessazione dello stimolo della fame è un aspetto importante, ma non è l'aspetto più significativo della sua
esperienza di allattamen to. Vivere esperienze direttamente piacevoli è più importante dell'evitare il
dispiacere. Il bambino può avere una buona poppata, diceva Winnicott, e, nondimeno, sentirsi truffato, se è
mancata la soddisfazione sensuale, erotica nell'incontro della sua bocca con il seno della madre. La
piacevolezza del latte è sovradeterminata dalla qualità sensuale del seno materno, a cui resta per sempre
associata, e per questo il nostro rapporto con il cibo ha sempre una componente erotica (come la sessualità
ha sempre una sfumatura "alimentare"). Nella negazione del piacere che procura il cibo, il soggetto
anoressico colpisce la sua associazione con il piacere erotico e quindi l'attivazione del proprio desiderio che
lo esporrebbe a un'intollerabile frustrazione. La cura dell'anoressia secondo parametri puramente cognitivi
che puntano sull'interesse materiale (ai valori nutritivi e di salute) e ignorano la ferita della soggettività
desiderante, è fallimentare (senza nulla togliere all'impegno necessario dei medici a garantire la
sopravvivenza del malato). Crea un compromesso minimo che da una parte garantisce un'attivi tà limita ta di
vita e dall'altra salva guarda le ragioni dell'anoressia: la prevalenza dello scheletro sulla carne viva. La cultura
dominante nella terapia dell'anoressia, che tratta i soggetti che ne soffrono come una madre che cura i figli
privilegiando i fattori quantitativi, riflette l'ossessione della dieta corretta, l' "ortoressia" del vivere che della
società attuale è una struttura portante. La coltivazio ne di un corpo sempre più disincar nato nella sua deriva
salutistica, che non riesce a vedere nell'anoressia il suo perturbante riflesso.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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VERITÀ NASCOSTE
25/07/2015
Pag. 25 N.145 - 25 luglio 2015
diffusione:100933
tiratura:169909
La febbre è gialla
Franco Canevesio
Quello appena concluso potrebbe essere un accordo chiave per DiaSorin, azienda tutta italiana, basata a
Saluggia in provincia di Vercelli, una delle società biotech più attive, visto che da oltre 40 anni sviluppa,
produce e commercializza kit di reagenti destinati alla diagnostica in vitro. Pochi giorni fa l'azienda guidata dal
ceo Carlo Rosa ha firmato un accordo con un altro gigante del settore, Beckman Coulter Diagnostics, società
americana con sede a Brea, in California, leader mondiale nella diagnostica clinica. L'oggetto della
partnership è la commercializzazione in Cina dei test DiaSorin per l'epatite B, l'epatite C e l'Hiv da effettuarsi
sugli analizzatori Liaison XL Las, strumenti all'interno dei quali gli addetti di laboratorio inseriscono i kit di test
DiaSorin con i campioni di sangue prelevati per l'esecuzione automatica dei test diagnostici. In pratica, si
tratta della combinazione delle piattaforme diagnostiche automatizzate di Beckman Coulter e del menù
DiaSorin per i test delle epatiti e dei retrovirus sul Liaison XL Las ( L a b o r a t o r y a u t o m a t i o n system),
tecnologia proprietaria di DiaSorin, che permette la connessione con altri sistemi per la gestione dei campioni
presenti nei grandi laboratori di analisi: in questo caso, consente di connetterli ai sistemi di automazione
Power express e Power processor di Beckman Coulter nelle strutture sanitarie cinesi in cui la multinazionale
americana è già operativa. L'accordo porta benefici a entrambe le società: con la firma, DiaSorin può
perseguire nella strategia di accesso con i suoi prodotti ai laboratori di grandi dimensioni (classe IIA e III) in
Cina, due tipi di strutture che oggi rappresentano circa 8 mila unità in continuo aumento grazie ai piani di
espansione del governo cinese, che ha un crescente bisogno di soluzioni automatizzate per l'esecuzione di
test diagnostici. Meglio ancora: con l'accordo, l'azienda piemontese può proseguire nella strategia
commerciale che prevede la connessione del Liaison XL Las con i sistemi automatizzati di altri partner,
sfruttando la qualità e l'ampiezza dei test offerti. Dal canto suo, Beckman Coulter, scegliendo DiaSorin come
partner, è agevolata nel fornire ai laboratori cinesi, che devono svolgere grandi volumi di esami, un menù di
test ancora più ampio attraverso soluzioni automatizzate e integrate, rafforzando la sua leadership
nell'importante mercato della diagnostica in vitro in Cina. «La nostra offerta di test per l'epatite B, C e per l'Hiv
è complementare a quella di Beckmann Coulter e ritengo che i nostri menù combinati rendano l'offerta di
prodotti completa e molto competitiva rispetto a quella degli altri grandi player di questo mercato. Questo
accordo conferma la nostra strategia di rafforzare la presenza di DiaSorin nei grandi laboratori di tutto il
mondo, inclusa la Cina», sottolinea Carlo Rosa, ceo del gruppo DiaSorin. Perché questa partnership, non va
dimenticato, ha come sfondo la Cina, Paese nel quale affezioni come epatite B o C si stanno diffondendo a
macchia d'olio. L'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità, ha stimato che nel 2013 in Cina erano affette
da epatite B oltre 120 milioni di persone, e da epatite C quasi 40 milioni, mentre l'Hiv colpiva circa 1 milione di
individui. Secondo i dati divulgati dalla Commissione Nazionale per la Sanità e la Pianificazione Familiare, dal
1985, quando la Cina ha scoperto il primo caso di Hiv, fino alla fine del 2014, il numero degli infetti e dei
malati di Aids ancora vivi ha raggiunto quota 497 mila, e 154 mila sono i casi di decesso. Quello cinese
diventa ora un riferimento anche per DiaSorin, la quale stima che il valore complessivo del mercato locale per
i test di epatite e Hiv superi i 250 milioni di dollari, con un tasso di crescita annuo del 1012%. Attualmente,
l'Asia Pacifico (Cina inclusa) rappresenta per l'azienda il 18% dei ricavi consolidati, un mercato da 80 milioni
di euro atteso in costante espansione, grazie all'importante contributo che il gruppo piemontese si attende
proprio dall'ex Celeste Impero, dove prevede una crescita annua dei ricavi superiore al 20%. Non a caso,
quello cinese si sta dimostrando un mercato chiave per le società del segmento biotech come il gruppo
DiaSorin che ha chiuso il 2014 con 444 milioni di fatturato e prevede di archiviare il 2015 con una crescita tra
il 4 e il 5% a cambi costanti, sia in termini di fatturato che di ebitda, con un giro d'affari previsto tra 484 e 490
milioni a cambi correnti. Ma DiaSorin guarda anche ad altre aree geografiche. «Gli Stati Uniti», spiega Rosa,
«coprono il 25% del nostro fatturato e prevediamo che il giro d'affari cresca dell'11% annuo. Quest'area
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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DIASORIN
25/07/2015
Pag. 25 N.145 - 25 luglio 2015
diffusione:100933
tiratura:169909
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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inoltre rappresenta per noi un mercato allettante, soprattutto per quanto riguarda fusioni e acquisizioni.
L'Europa è invece un mercato maturo», argomenta ancora Rosa, «dove ci aspettiamo una crescita più
contenuta, intorno al 6% annuo di media». (riproduzione riservata)
DIASORIN 24 apr '15 24 lug '15 39 43 42 41 40 44 quotazioni in euro Var. % sul 24 apr '15 42 € +2,14%
Foto: Carlo Rosa
Foto: Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/diasorin
25/07/2015
Pag. 2 N.145 - 25 luglio 2015
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tiratura:169909
Salute al femminile in un solo test
Cristina Cimato
Un unico test per predire il rischio individuale di sviluppare uno dei quattro tumori femminili più frequenti,
ossia seno, ovaio, collo dell'utero ed endometrio.A settembre prenderà il via Forecee, uno studio
internazionale finanziato dalla Commissione europea con il contributo della onlus inglese The Eve Appeal per
un totale di quasi 8,9 milioni di euro che raggrupperà 14 partner in tutta Europa, fra cui l'Istituto europeo di
oncologia, con lo scopo di migliorare la prevenzione su tutti i tumori femminili, quindi non solo quello al seno
(per il quale la mortalità è sempre più bassa). Le cellule prelevate durante il pap test, esame comune che si
esegue per la diagnostica delle displasie cervicali, potranno diventare utili anche per altri accertamenti. Una
ricerca dell'University College London, centro di riferimento per lo studio internazionale, ha infatti dimostrato
che le modifiche molecolari tipiche dei tumori mammarici, ovarici e dell'endometrio possono essere presenti
anche in altre cellule epiteliali, in particolare in quelle cervicali prelevate per il pap test. Per eseguire l'esame,
inoltre, si utilizza una piccola percentuale di cellule per il suo scopo primario. Resta così molto altro materiale
biologico a disposizione degli scienziati. L'obiettivo dello studio quadriennale non sarà solo quello di
determinare la predisposizione genetica alle malattie, ma anche promuovere un approccio di integrazione di
tutti i fattori di rischio, siano essi ambientali o più strettamente legati allo stile di vita capaci di agire a livello
molecolare, così da indicare a ogni donna la probabilità di sviluppare uno dei quattro tumori nei successivi 5 o
10 anni. Il nuovo test si chiamerà Wid, Women's cancer risk Identification. «Lo studio dovrà dimostrare la
potenzialità di rappresentare uno strumento ampio di screening», ha spiegato Nicoletta Colombo, direttore del
programma di ginecologia oncologica allo Ieo e investigatore principale dello studio Forecee in Italia, «per
questo verranno studiate 6 mila donne, suddivise in gruppi per il tipo di neoplasia di cui sono vittime, e poi ci
saranno persone che presentano mutazioni genetiche che predispongono allo sviluppo del tumore e un
gruppo di controllo». Così si potrà osservare la presenza di marcatori molecolari indicativi. «L'implicazione è
enorme perché se il test si rivelasse efficace si potrebbe estendere anche alla popolazione generale e quindi
permettere di capire con un esame poco invasivo chi è a rischio e intervenire con terapie ormonali o, in casi
estremi, chirurgiche». La pillola contraccettiva, per esempio, riduce del 50% la possibilità di ammalarsi di
tumore all'ovaio, uno dei più temibili e insidiosi perché per esso non esiste una diagnostica precoce e il tasso
di mortalità è ancora alto, così come quello di recidive. Grazie a questo test verranno inoltre studiate le
mutazioni genetiche ereditarie. (riproduzione riservata)
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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InLABORATORIO
25/07/2015
Pag. 2 N.145 - 25 luglio 2015
diffusione:100933
tiratura:169909
La sanità torna in utile
Ma a Messina scoppia il caso della cessione Piemonte al Neurolesi. Mentre il dg del Papardo chiede a
Gucciardi di fare luce sui 38 mln spesi per il Polo oncologico
Elisabetta Raffa
Nonostante gli scandali e i casi di malasanità che riempiono le cronache, la sanità siciliana inizia a dare i
primi timidi segni di recupero. Il 2014 si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 29 milioni 163 mila
euro e visto che sono stati raggiunti gli obiettivi previsti per i livelli assistenziali nell'Isola, il ministero della
Salute ha concesso alla Sicilia anche altri 127 milioni di euro, non ancora erogati per il mancato
raggiungimento di alcuni standard. Ma l'Isola ha superato anche gli adempimenti relativi ai Livelli essenziali di
assistenza per il 2014 mantenendo le soglie raggiunte nel 2013, classificandosi così tra le prime 10 regioni
italiane. «I tempi del buco della sanità sono ormai alle spalle», commenta il neoassessore alla Salute Baldo
Gucciardi, «siamo di fronte a risultati positivi fondamentali per il percorso di risanamento avviato. Troppo
spesso la Sicilia fa notizia per la sanità che non va». A confermarsi invece porto delle nebbie è Messina. Al
punto che il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone ha ritenuto opportuno convocare una conferenza stampa
per fare il punto sul Polo Oncologico mai nato e sulla cessione dell'ospedale Piemonte all'Ircss Neurolesi.
Una cessione che ha scatenato le ire dei messinesi, che in una città che si estende per 56 chilometri si
troverebbero con due ospedali, il Policlinico e il Papardo, ai due capi opposti della città e con il centro
completamente sguarnito. Una vera sollevazione di popolo che ha portato a inserire nel protocollo d'intesa tra
l'Azienda PapardoPiemonte e l'Ircss, caldeggiato da diversi deputati locali, Beppe Picciolo e Santi Formica in
testa, anche un presidio di emergenza-urgenza. Presidio assolutamente incompatibile con la mission
aziendale del Neurolesi, la riabilitazione, e che trasforma in carta straccia il disegno di legge che l'Ars dovrà
discutere. «La sola possibilità», ha dichiarato Ardizzone, «è che l'assessore Gucciardi metta attorno a un
tavolo i direttori generali di Irccs, Papardo-Piemonte e Asp 5 e utilizzando la legge Balduzzi, che vieta le
duplicazioni dei reparti, trasferisca a quest'ultima il nosocomio di viale Europa, così da tenere in piedi il pronto
soccorso almeno fino al 31 dicembre 2016. Entro quella data lo si dovrà ovviamente potenziare, ma quello
che i messinesi devono sapere è che il pronto soccorso del quale si parla nel disegno di legge di fatto non
c'è, non ci può essere, perché non è previsto tra gli scopi aziendali dell'Irccs. Il Neurolesi ha avuto assegnati
152 posti letto, ne ha attivi 82 ed è logico che ne cerchi altri. Ma non possono essere quelli del Piemonte». E
sempre restando in tema di porto delle nebbie, proprio due giorni fa Michele Vullo, direttore generale
dell'Azienda Papardo-Piemonte, ha scritto una lettera a Gucciardi. Una nota molto dura e circostanziata, nella
quale chiede conto di tutto quello che non è stato fatto per il Polo Oncologico del Papardo, per il quale sono
già stati inutilmente spesi 38 milioni di euro sui 41 previsti. «Alcuni mesi dopo l'insediamento abbiamo trovato
dispositivi medici e arredi ammassati in angusti locali mai inventariati né utilizzati, con evidente danno
erariale». Vullo ha subito informato l'assessorato, allora guidato da Lucia Borsellino. Nel frattempo, a ottobre
2014 sulla Gazzetta Ufficiale si pubblica un decreto che dirotta 3 milioni e mezzo destinati al Polo Oncologico
per gli adeguamenti per il trasferimento dei servizi del Piemonte al Papardo dopo l'accorpamento. I vertici
aziendali se ne accorgono solo il 21 luglio scorso. »Siamo di fronte a una vera e propria truffa nei confronti
dei cittadini ai quali è stata nascosta la verità», conclude Vullo, «e a risibili tentativi di mascherare ciò con
l'invio di commissioni». (riproduzione riservata)
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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CERTIFICATO UN AVANZO DI 29 MILIONI E RAGGIUNTI GLI OBIETTIVI LEA
25/07/2015
Pag. 12
Boom di malattie tiroidee Ma pochi noduli sono maligni
Le formazioni possono essere solide o liquide Diagnosi più sicura con l'ecografia al doppler L'ago aspirato ha
evitato negli anni molti interventi e ha permesso di individurare prima il carcinoma
andrea fabbri *
Sempre più spesso si sente parlare di tiroide questo anche perché circa il 10 % della popolazione italiana,
soprattutto femminile (rapporto 5/1) presenta noduli alla tiroide. Solidi o a contenuto liquido (cisti), il loro
riscontro è spesso casuale e conseguenza dell'uso sempre più diffuso dello studio ecografico cervicale o
dell'esame color doppler dei vasi del collo. Un nodulo tiroideo può ave re dimensioni che vanno dai pochi
millimetri a diversi centimetri, provo cando in quest'ultimo caso anche tumefazioni visibili ad occhio nudo, o un
aumento generalizzato della ghiandola, detto gozzo. INDAGINI ESSENZIALI Sebbene i noduli tiroidei siano
nella maggior parte dei casi lesioni totalmente benigne, alcuni di essi posso no essere o nascondere al
proprio interno una neoplasia maligna (il 5% di tutti i noduli scoperti incidentalmente). E' necessario, pertanto,
una volta posta diagnosi di patologia nodulare, valutare le caratteristiche dei noduli che possono indicare
l'esecuzione di ulteriori accertamenti. A tal scopo oggi l'ecografia tiroidea con color doppler rappresenta
sicuramente un'indagine essenziale per lo studio delle lesioni nodulari tiroidee, permettendo un'analisi
morfologica della ghiandola, dei noduli, dei linfonodi del collo, oltre ad un'analisi qualitativa e quantitativa dei
flussi ematici tiroidei. Una volta in dividuato con l'ecocolordoppler un nodulo sospetto (ad esempio nodulo
maggiore di 1cm, ipoecogeno e va scolarizzato), il passo successivo per un corretto e accurato procedimento
diagnostico-terapeutico è l'esecuzione di un agoaspirato del nodulo. LESIONI SOSPETTE L'agoaspirato
tiroideo ha permesso di ridurre nel corso degli anni il ricorso alla tiroidectomia per lesioni risultate benigne e,
di contro, ha contribu ito ad aumentare la diagnosi precoce dei carcinomi tiroidei e la loro cura migliore. È una
metodica di semplice esecuzione e di basso co sto, eseguita in regime ambulatoriale sotto guida ecografica e
presenta un rischio pressoché nullo di complicanze. Sui campioni prelevati attraverso l'agoaspirazio ne di un
nodulo si effettua un esame citologico che può porre diagnosi di benignità o malignità. A questo punto si può
o meno porre indicazione all'intervento di tiroidectomia totale.
Foto: * Endocrinologo
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Prevenzione / VIVENDI
25/07/2015
Pag. 13
In arrivo il farmaco che mantiene vive le cellule
Passi avanti nella cura dell'Alzheimer. Un nuovo farmaco potrebbe ritardare del 34% la progressione della
malattia nei pazienti in uno stadio iniziale della malattia. Si tratta della molecola solanezumab, i cui effetti
sono stati descritti in occasione della Conferenza internazionale della Alzheimer's Association in corso a
Washington. I risultati sono stati accolti con cauto ottimismo, in attesa di una nuova fase di sperimentazione
che si svolgerà il prossimo anno e che dovrebbe portare ad una conferma definitiva dell'efficacia del farmaco
. La morte delle cellule cerebrali nei pazienti affetti da Alzheimer, spiegano i ricercatori, è attualmente
inarrestabile ma la nuova molecola potrebbe essere in grado di mantenerle vive e a lungo.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Alzheimer / VIVENDI
25/07/2015
Pag. 13
Vacanze all'estero con 5 app la salute è salva
Per chi ha paura di partire a causa di eventuali problemi di salute, arrivano le App che salvano la vacanza.
"Se parto per" è la prima messa in campo dal Ministero della Salute, consente di avere informazioni
sull'assistenza sanitaria durante un soggiorno all''estero. Per eventuali profilassi e vaccinazioni, in vece, c'è
"Viaggia in salute" della Asl di Milano, per sapere gli esami da fare prima di partire. E ancora: "Universal
Doctor Speaker": per farsi comprendere dai medici in un Paese straniero. "Itriage": è come un Pronto
Soccorso virtuale, disponibile in lingua inglese e ideale per l'estero. In caso di malore si possono inserire i
sintomi per ottenere una diagnosi di massima, infine "Skyzen" una app per chi vola in ae reo, che aiuta a
monitorare la salute prima, dopo e durante il volo.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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VIVENDI
25/07/2015
Pag. 13
Epatite, in Europa fa più vittime dell'Aids
Sempre più persone contagiate. Eppure tanti continuano a ignorarla L'Oms punta il dito contro le trasfusioni
non sicure e invita a vaccinare i bambini per evitare il contagio
federica danesi
Epatite sempre più virale. Questa volta a lanciare l'allarme contro la malattia che causa un milione e mezzo di
morti l'anno nel mondo, è l'Organizzazione mondiale della sanità. Infatti, persino in un'epoca di vaccini e
superfarmaci, questa patologia sembra diventare più forte e contnua a mietere vittime. In particolare, spiega
l'Oms, il focus di quest'anno è sul gruppo delle epatiti B e C, quelle più gravi se si esclude la A prettamnte
alimentare, che da sole causano oiù dell'80% di tutte le morti per tumori al fegato. Solo in Europa, ha stimato
l'Organizzazione, più di 13 milioni di persone hanno un'epatite B cronica, mentre 15 milioni hanno
un'infezione cronica da virus C. Insieme queste due malattie fanno 400 morti al giorno, più dell'Aids."Queste
morti tragiche, spiegano gli esperti, possono essere evitate fermando le nuove infezioni e migliorando
l'accesso a test e trattamenti per le persone infette". Questo significa fermare subito le trasfusio ni non sicure
e le iniezioni pericolose, vaccinare i bambini contro l'epatite B e fare in modo che le persone più a rischio
siano testate e ricevano i farmaci di cui hanno bisogno. I medicinali che sono ora disponibili possono curare
la maggior parte delle persone con epatite C e controllare le infezioni da epatite B, evitando di contrarre il
cancro al fegato. Ecco perchè l'Oms esorta le persone che pensano di poter essere state esposte a questa
malattia a fare il test in modo che possano scoprire se hanno bisogno di un trattamento per migliorare la
salute e ridurre il rischio di trasmissione.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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L'allarme / VIVENDI
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Pag. 56 N.8 - agosto 2015
diffusione:315152
tiratura:444988
VOGLIO FARE LA COSMETOLOGA
Se c'è un settore che non conosce crisi è quello dei prodotti per la bellezza e per ia cura del corpo, dove le
opportunità di lavoro sono davvero tante
Serena Roberti
Sapete quanti prodotti cosmetici dal dentifricio al deodorante, dalle creme al make up - consumiamo in un
giorno senza rendercene conto? Più di 10! L'industria del settore non conosce crisi: secondo una recente
ricerca (Fonte: indagine Ermeneia-Studi & Strategie di Sistema per Cosmetica Italia) la cosmesi made in Italy
è la terza in Europa per fatturato (pari a oltre 9 miliardi di euro, ndr) con un export di circa 3 miliardi. Cosa
significa tutto questo? Che ci sono moltissime opportunità di lavoro! Laurearsi o specializzarsi in questa
materia oggi rappresenta un vero e proprio investimento per il futuro, sicuro e anche piuttosto redditizio. Ma
quale strada intraprendere? Ce lo racconta Umberto Borellini, uno dei più celebri cosmetologi italiani,
professore in 4 università e socio di un'importante azienda cosmetica professionale. «Personalmente sono
farmacista-cosmetologo» spiega Borellini. «Gli iter formativi per seguire la mia strada sono principalmente
due. Il primo, è la Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie Cosmetologiche come quella proposta
dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma: permette di approfondire gli aspetti più tecnici ed è l'ideale
per chi desidera una carriera in laboratorio e dedicarsi al ciclo produttivo, dalla progettazione dei prototipi al
corretto equilibrio delle emulsioni. È un po' come essere in cucina: una sorta di chef che seleziona gli
ingredienti, li pesa, li calibra, li assembla, e poi li rende gradevoli a livello estetico e sensoriale. Il secondo è
laurearsi in Farmacia, Biologia o Chimica e Tecnologia Farmaceutica (CTF) per poi prendere un Master di
secondo livello in Cosmetologia come quello attivato nelle Università di Siena e Ferrara: vi consentirà di
acquisire conoscenze più approfondite sull'anatomia, sulla pelle, sulle allergie... un bagaglio indispensabile
per chi vuole ideare i cosmetici a 360°». Cosa fa esattamente una cosmetologo? Non solo un lavoro tecnico.
Le opportunità sono molte e gli sbocchi professionali variano a seconda del ramo scelto. «La strada più
battuta è, ovviamente, la carriera in laboratorio dove ci si occupa della produzione di creme, bagnoschiuma,
profumi coordinando l'iter produttivo di ricerca e sviluppo, dalla scelta delle materie prime ai test di prodotto
fino alla realizzazione dello stesso. C'è anche chi trova impiego come responsabile commerciale e della
comunicazione nelle ditte che forniscono le materie prime come, ad esempio, l'acido ialuronico, i conservanti
o i pigmenti» spiega Borellini. IN LABORATORIO Ma le opportunità non finiscono qui. «Potreste anche
essere assunte dalle aziende che si occupano della ricerca di nuovi ingredienti, magari rari e all'avanguardia.
Oppure lavorare in farmacia come responsabili del reparto cosmetico. O, ancora, potete specializzarvi in
formazione per estetiste, dottori e farmacisti, insegnare, scrivere libri e tenere conferenze». NUOVI RUOLI
Una figura nuova, infine, è quella del "valutatore di sicurezza": «Dal 2013 è entrato in vigore un nuovo
regolamento europeo sulle leggi cosmetiche molto rigoroso per cui ogni prodotto deve avere il proprio PIF
(Product Information File) con schede tecniche, ingredienti dichiarati e così via. Da qui, l'esigenza di una
figura responsabile dedicata al controllo, oggi richiestissima e ben remunerata» spiega l'esperto. QUANTO SI
GUADAGNA I guadagni? Il primo stipendio si aggira intorno ai 1.400/1.500 euro. «Ma le opportunità di
crescita ci sono» spiega Borellini. «Certo, ci vuole tempo per raggiungere alti livelli, ma le soddisfazioni sono
tante. La più grande? Forse vedere, mentre sei in spiaggia, che la vicina di ombrellone si spalma una crema
che hai formulato tu!». corsi siti Per intraprendere la professione di cosmetologo tra i corsi universitari più
specifici c'è la Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie Cosmetologiche dell'Università Cattolica di Roma
(www.aideco.org/ scienzeetecnologiecosmetologiche/): aperta a 30 studenti, si articola in tre anni al termine
dei quali, secondo un'indagine universitaria elaborata nel 2013, circa l'80% dei laureati trova subito
occupazione nel settore. Ancora, i Master di II Livello in Scienze e Tecnologia Cosmetiche dell'Università di
Siena (www.unisi.it) e di Ferrara (www.unife.it). Infine, una volta completato il ciclo universitario, si possono
frequentare corsi specialistici come quello in ICQ (Informatore Cosmetico Qualificato) organizzato da
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 25/07/2015
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LAVORO
25/07/2015
Pag. 56 N.8 - agosto 2015
diffusione:315152
tiratura:444988
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Cosmetica Italia (www.cosmeticaitalia.it). Infine, una dritta lavorativa è quella di iscriversi alla SICC Società
Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche (www.sicc.it), associazione che raccoglie tutti gli esperti di
settore in un archivio dove le aziende pescano per trovare profili idonei. serve l'amore per la chimica ma
anche per il glamour Classe 1968, Rita Rizzi, farmacista e poi cosmetologo nell'azienda che ha fondato con
sua madre, si occupa di cosmetici a 360°: ricerca, sviluppo, formulazione e produzione. W Come sei
diventata cosmetologo? «La mia è una famiglia di farmacisti da 3 generazioni e anch'io mi sono laureata in
Farmacia, a Bologna. Nessuno però aveva fatto i conti con la mia passione per l'arte e con la mia estrema
sensibilità nei confronti di chi è malato. Risultato? Dopo tre mesi dietro al banco e qualche svenimento
ascoltando le storie dei clienti, ho deciso di iscrivermi al corso di incisione dell'Accademia di belle Arti e ho
capito che la mia passione è più legata alle attività di laboratorio. RF Cosmetici l'ho fondata con mia madre,
nel 1995. Al lavoro in azienda, affianco anche l'insegnamento su e giù per l'Italia». 9 d spieghi il tuo lavoro?
«Ogni giorno valuto innumerevoli sostanze dal punto di vista dell'efficacia e della sicurezza tossicologica. Il
mio lavoro è scegliere un modo seducente e sicuro attraverso cui veicolare queste sostanze, cioè la
"formula". Troppo spesso le aziende si adagiano su formule consolidate che però lentamente invecchiano e
non sono più gradite perché le consumataci sono sedotte da prodotti più innovativi. Stare al passo e seguire
le tendenze è ciò che fa la differenza». W Com'è la tua giornata? «Mi alzo molto presto, fra le 5.30 e le 6.
Leggo le mail e rispondo, faccio colazione con la mia famiglia e alle 8 sono in azienda. Alle 8.30 riunione.
Quindi mi infilo un camice e iniziamo. Durante la giornata valuto i progetti ed elaboro i concept. Sono sempre
stata attratta da ingredienti dal forte impatto sensoriale, quindi progetto le formulazioni per valutarne lo skin
feel e la nota olfattiva, parametri fondamentali per un cosmetico. Se ne sono soddisfatta, do il via alle prove di
stabilità in stufa e in termostato. Se dopo due mesi il prodotto è sopravvissuto a shock di temperatura (che
simulano trasporti in aereo, stoccaggi in magazzini desertici o nelle steppe sibcriane) allora ci siamo. Si può
passare ai test per validare la sicurezza (patch test), le prove sfida microbiologiche (challenge test) e i test di
efficacia». 9 Testate i prodotti anche su di voi? Certo! Abbiamo un grande specchio in laboratorio e mime
cavie siamo noi. E non si contano le foto di occhi prima e dopo l'applicazione di un prodotto per eliminare
borse e occhiaie, o di fronti prima e dopo l'uso di un riempitivo per le rughe». w In quale settore sei
specializzata? «Adoro i cosmetici hi-tech, texturizzanti che sorprendono con il loro tocco di seta, elastomeri
dall'effetto soft focus, agenti che lavorano sulla riflessione della luce. E poi principi attivi che mimano i peptidi
naturali, estratti che lavorano sul ritmo circadiano mantenendo elevati i livelli energetici della pelle. Mi
interessano i fattori di crescita su cui ha lavorato Rita Levi Montalcini per 40 anni, e mi sto specializzando
sull'epigenetica, perché l'invecchiamento non dipende solo dall'ereditarietà, ma anche da aggressioni esterne
e storia personale. La mia ultima specialità sono i prodotti Halal, che seguono un particolare lifestyle, ovvero il
credo nei precetti del Corano». fp Cosa ti soddisfa di più? «La gratificazione più bella è una linea che decolla,
sono i "brava" del cliente, è il prodotto su cui hai lavorato per sei mesi che finalmente esce esattamente come
pensavi, è la linea per cui ti avevano detto "fai tu" e che poi si vende in tutto il mondo».
VITA IN FARMACIA
40 articoli
25/07/2015
Pag. 4 Ed. Roma
diffusione:619980
tiratura:779916
Tangenti per attestare che il boss era in cura per «depressione»
Giulio De Santis
Una tangente di 500 euro per attestare la presenza giornaliera del boss Carmine Fasciani (nella foto) presso
il Day Hospital del Gemelli come paziente in cura per una «depressione cronica». È quanto ha pagato per un
anno il capo della malavita del litorale laziale a due medici del policlinico, Armando Colombo Taranto e Paola
Di Masci, operativi nel reparto di psichiatria e tossicodipendenza. Ieri entrambi i camici bianchi sono stati
condannati a 10 anni di reclusione con l'accusa di corruzione e falso. Nei confronti del boss di Ostia è stato
pronunciato un verdetto di 2 anni e 6mesi di carcere come chiesto dal pm Elisabetta Ceniccola. Il fatto risale
al biennio 2007- 2008. In quel periodo Fasciani è sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di
soggiorno nel comune di Ostia, autorizzato a recarsi presso il Gemelli tutti giorni per curare una depressione
dovuta an trapianto di reni. Dalle indagini però emerge come il boss vada al policlinico solo saltuariamente,
poiché la maggior parte del tempo lo trascorrere sul litorale a organizzare le sue attività. Una libertà
permessa dalle false certificazioni redatte dai due medici in cambio di denaro. Non c'è stato soltanto Fasciani
ad aver sfruttato la centrale delle «scarcerazioni facili» concesse dai dottori dietro mazzetta oscillante tra i
500 e i 5000 euro. Della stessa corsia preferenziale hanno goduto i detenuti Marco Dell'Unto, Stefano
Fantauzzi, Fulvio Giordani, Fabio Porcelli e Francesco Russo, condannati a pene comprese tra 2 e 3 anni di
reclusione. Nei procedimenti è intervenuto pure un consulente esterno dell'ospedale, Armando Urbani,
condannato a 2 anni e 6 mesi.
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Certificati falsi per Carmine Fasciani Due medici condannati a 10 anni
25/07/2015
Pag. 5 Ed. Bergamo
diffusione:619980
tiratura:779916
Bandito in fuga con la targa nascosta Ma viene incastrato dalle telecamere
Aveva coperto la targa dell'auto usata per scappare dopo la rapina alla farmacia, ma le telecamere lo hanno
incastrato ugualmente. È stato arrestato dai carabinieri di Treviglio R.R., 39 anni, di Chiuduno, che il 9
maggio, armato di cacciavite, aveva assaltato la farmacia di Lurano. Preso qualche centinaio di euro era poi
scappato su una Fiat Punto con la targa coperta da stracci. Le immagini delle telecamere hanno comunque
permesso di rintracciare l'auto, risultata intestata al padre, e provare che alla guida c'era proprio il malvivente.
(p.t.)
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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la rapina alla farmacia di lurano
25/07/2015
Pag. 1 Ed. Bologna
diffusione:556325
tiratura:710716
Alma Mater sempre al top è prima tra i grandi atenei
ILARIA VENTURI
Nell'estate delle classifiche accademiche Bologna risulta, ancora una volta, la "meglio Università" d'Italia. E' la
coppia Censis-Repubblica, con la Grande Guida Università 2015-2016, a certificarlo. L'Alma Mater è prima
tra i mega Atenei. E per il sesto anno consecutivo. Bologna ottiene un voto di 95 su 110: staccate di sei punti
Padova e Firenze, mentre La Sapienza di Roma è ottava.
< DI CRONACA Ad essere valutati sono i servizi, le borse di studio, i portali accademici (dove Bologna
ottiene il massimo: 105), le strutture (aule, laboratori e biblioteche) e l'internazionalizzazione. «Un bel
riconoscimento per il lavoro qualificato e generoso di tutta la comunità universitaria e un bel messaggio per la
città», commenta Ivano Dionigi. Classifiche che «non sono il Vangelo, perchè la gara si deve fare con le
università del mondo», frena il rettore uscente. Eppure l'Alma Mater sembra aver trovato la ricetta giusta, a
partire da condizioni non facili: stipendi bloccati dei professori, amministrativi con buste paga «indecenti»,
osserva il rettore, i numeri di una università di massa.
«Credo che funzionino alcuni mix felici l'allenza tra ateneo e città - ragiona Dionigi -: studi scientifici e
umanistici tenuti insieme, l'offerta didattica di qualità, capovolta a favore delle magistrali, la dimensione
internazionale». Primati, aggiunge, «che ora il ministero sta riconoscendo con più fondi al merito».
La Guida, nelle edicole da lunedì, mette a confronto le discipline. Rispetto agli altri Atenei sono primi, per le
lauree triennali, i gruppi Economico-Statistico e Giuridico, risultano secondi Scienze Politiche, Psicologia,
Lettere e il gruppo Agrario-Veterinario; terze Scienze della Formazione e Motorie. Ed ecco come si
posizionano le magistrali a ciclo unico nel confrotno con gli altri Atenei: Architettura (2) Medicina (6),
Veterinaria (6), Giurisprudenza (10), Odontoiatria (17), Farmacia (19).
www.camst.it www.unibo.it PER SAPERNE DI PIÙ
Foto: La nuova edizione della guida
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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LA GUIDA CENSIS/REPUBBLICA
25/07/2015
Pag. 1 Ed. Palermo
diffusione:556325
tiratura:710716
>Ecco i cinque punti emersi dall'inchiesta su Tutino sui quali il governatore deve delle risposte Fascicoli
insabbiati, incarichi agli amici, intese con i privati: le trame del cerchio magico
EMANUELE LAURIA
La lista dei manager, il posto da trovare all'indagato Sampieri, la banca dei tessuti, il procedimento
disciplinare su Tutino "dimenticato", fino al caso della dirigente scomoda ai dioscuri di Villa Sofia che Crocetta
dice di voler «sbagnarla in un altro posto». Sono i cinque punti dolenti per Crocetta che emergono dalle carte
dell'inchiesta dalla Procura di Palermo. Al di là dell'intercettazione, smentita dai magistrati, sulla ormai celebre
frase di Tutino («Lucia Borsellino deve saltare come suo padre») il giallo dell'estate palermitana lascia
almeno cinque quesiti politici a carico del presidente della Regione. SEGUE ALLE PAGINE II E III Tutti
riguardanti i presunti condizionamenti subiti dai suoi amici più stretti nella Sanità. Proviamo a riassumere.
LA LISTA DEI MANAGER Quella di cui parlano, il 23 marzo del 2014, Matteo Tutino e l'allora commissario di
Villa Sofia Giacomo Sampieri parlano. Fanno nomi di candidati direttori generali da inviare, a loro piacimento,
a dirigere ospedali e aziende sanitarie. Parlano anche del peso politico di alcune Asp: «Ad Agrigento c'è da
fare decine di migliaia di voti», dice Sampieri». Il 25 marzo, in vista delle nomine, il commissario dice a un
collaboratore del presidente di essere pronto a portargli «la lista dei pretoriani». Molti dei nomi fatti dal duo
Tutino-Sampieri verranno in effetti nominati. Crocetta dice che lui aveva chiesto solo dei pareri ai due
professionisti, così come fa di solito anche con altre persone di cui si fida. «Ma non ho mai dato ascolto a
suggerimenti nè subito pressioni», precisa il governatore. LA POLTRONA PER SAMPIERI Racconta Lucia
Borsellino, in una lettera scritta l'8 luglio 2014 alla Procura di Palermo, che gli «onorevoli Oddo e Di
Giacinto», deputati regionali del Megafono si erano presentati da lei «su mandato del presidente delal
Regione» per sollecitare la nomina di Giacomo Sampieri, rimasto senza incarico in seguito all'indagine su
Villa Sofia, quale direttore sanitario dell'Asp di Trapani. Crocetta dice di non saperne nulla e aggiunge che
mai, per sua decisione precdente, «un indagato avrebbe potuto ricevere una nomina». LA BANCA DEI
TESSUTI Ci sono due indagati nella vicenda di un progetto, caro a Tutino, di una banca dei tessuti a Villa
Sofia. Sono un ispettore di polizia, Giuseppe Scaletta, e la sua compagna, la biologa Mirta Bajamonte,
referente dell'Ivf mediterrean center, cui Tutino - secondo gli inquirenti - voleva affidare l'iniziativa. Scaletta,
fino a qualche tempo fa in servizio alla Digos e oggi trasferito e sotto processo disciplinare, risulta dalle
intercettazioni essere un grande amico e confidente del chirurgo plastico. Dall'inchiesta viene fuori un quadro
di pressioni indebite sull'assessorato per chiudere la convenzione. «Ho mandato un messaggio a Lucia,
vediamo sta pratica dove e a chi la devono dare», dice Tutino a Crocetta che si limita a dire "ok". La
Borsellino ha poi detto agli investigatori di aver bloccato tutto perchè il partner andava scelto con una gara.
Ma Crocetta è mai intervenuto nella vicenda? Fino a che punto ha ascoltato o assecondato il suo medico
personale? conto di Tutino. «Mi sono sempre chiesta come mai quel procedimento non si sia concluso»,
disse la Borsellino a Repubblica il giorno dell'arresto di Tutino. Crocetta si è mai posta la stessa domanda?
LA DIRIGENTE SCOMODA Il 17 dicembre 2013 Tutino si lamenta al telefono, con Crocetta, di Daniela
Faraoni, allora direttore amministrativo di Villa Sofia. La Faraoni aveva sollevato perplessità sul curriculum del
primario, fino a chiedere al commissario Sampieri la revoca dell'incarico. Il governatore rassicura l'amico: «Le
cose vanno servite con piatti freddi Matteo...». E poi: «Tu devi fare una cosa molto semplice, fare congelare il
provvedimento, aspettare la nomina di cosa, e a questa la sbagniamo in un altro posto va bene? Non creiamo
fibrillazioni in piena finanziaria, in pieno nomina dei manager, capito? Gli creiamo poi problemi a Giacomo
(Giacomo Sampieri ndr)». È un dialogo, questo, che consente a Crocetta di definirsi immune dai consigli del
"cerchio magico"?
I QUESITI
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Ressioni, poltrone, nomine Sanità , le spine di Crocetta
25/07/2015
Pag. 1 Ed. Palermo
diffusione:556325
tiratura:710716
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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I MANAGER Il governatore ha mai dato seguito alle indicazioni di Tutino e Sampieri sulle nomine?
2L'INCARICO A SAMPIERI Crocetta sapeva che 2 deputati del suo partito pressavano per la nomina di
Sampieri a Trapani?
4LA BANCA DEI TESSUTI Il governatore sapeva dei rapporti tra Tutino e la biologa "designata" per la
struttura?
LA SANZIONE INSABBIATA Crocetta sapeva che a Villa Sofia il plico sulla sanzione a Tutino non era stato
neanche aperto?
LA DIRIGENTE SCOMODA Perché Crocetta asseconda Tutino quando accusa una dirigente critica con il
suo CV?
www.ars.sicilia.it http://pti.regione.sicilia.it PER SAPERNE DI PIÙ
Foto: I PROTAGONISTI A destra: Lucia Borsellino e Giovanni Di Giacinto.
Quest'ultimo insieme a Nino Oddo avrebbe fatto pressioni per la nomina di Sampieri a Trapani
Foto: IN CONFERENZA Matteo Tutino, Rosario Crocetta e Giacomo Sampieri a una conferenza A destra,
Nello Dipasquale
25/07/2015
Pag. 4 Ed. Milano
diffusione:556325
tiratura:710716
La cittadella della Asl approda in viale Jenner deciso il maxi trasloco
Tramontata l'ipotesi Paolo Pini, la soluzione definitiva è l'ex Bassi in abbandono da anni
ALESSANDRA CORICA
NON HA ancora confini definiti, visto che in Regione si deve decidere se comprenderà non solo il territorio di
Milano, ma anche di Lodi. Però ha già una sede l'Ats della Città metropolitana che, in base alla riforma,
sostituirà l'attuale Asl di Milano. La Regione ha dato via libera alla realizzazione della nuova sede nell'ex
ospedale infettivologico Agostino Bassi. Che così, dopo quarant'anni di abbandono, avrà nuova vita.
Tramonta quindi l'idea di spostare l'Asl ad Affori, nell'ex Paolo Pini: troppo costosa e difficile da realizzare.
Visto che nel sito ci sono sia stabili dell'Asl, sia del Niguarda e dell'ex Provincia. La proposta dell'ex Bassi è
stata fatta dall'attuale manager dell'Asl, Walter Locatelli, e ha ottenuto l'ok regionale. Alla base, i fondi ricavati
con la vendita a Cassa depositi e prestiti di Palazzo Beretta, la sede storica dell'Asl, e di uno stabile in via
Sassi, per 30 milioni. Di questi 3,5 saranno usati fino al 2017 per permettere all'Asl di restare, in affitto, nello
stabile.
Mentre il resto dovrebbe finanziare l'operazione, «che costerà tra 20 e 25 di milioni e si concluderà in tre
anni», dice Locatelli.
«Così si riqualificheranno le zone intorno a viale Jenner, un'area con forti potenzialità», aggiunge l'assessore
alla Salute Mario Mantovani.
Fino a due anni fa le quattro palazzine Liberty dell'ex ospedale Bassi dovevano diventare sede dell'Arpa, a
cui nel 2011 l'Asl aveva dato gli spazi. Lo studio di fattibilità era pronto, così come il progetto: nel 2013, però,
Arpa ha riconsegnato l'area, decidendo di sistemarsi in uno dei padiglioni del Niguarda. Di qui, l'idea di
riprendere e riadattare il disegno. Stazione appaltante, Infrastrutture Lombarde: «Si partirà dal progetto
realizzato per Arpa, in parte da rivedere: il definitivo sarà pronto entro l'anno - spiega il dg Guido Bonomelli - .
Si dovrebbero mantenere gli edifici Liberty, sistemando i piani interrati per aumentarne la luminosità. E poi
aumentare il verde e realizzare uno stabile di due piani, all'avanguardia sul fronte dei consumi».
Foto: La sede della Asl in corso Italia
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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LA SANITÀ / NUOVA SEDE DOPO CORSO ITALIA
25/07/2015
Pag. 50 Ed. Torino
diffusione:309253
tiratura:418328
Il rapinatore delle farmacie incastrato dal filmato
massimo massenzio
Era diventato il terrore delle farmacie e dei supermercati, che utilizzava come bancomat per procurarsi la
droga. Arresti e denunce collezionati nell'ultimo periodo non sono serviti a fermarlo e, ogni volta che aveva
bisogno di soldi, tornava in azione. Furti o rapine faceva poca differenza. Coltello in pugno e berretto calato
sugli occhi si presentava davanti al bancone del negozio di turno minacciando i titolari e si faceva consegnare
l'incasso della giornata. Oppure rubava la merce dagli scaffali, rompeva i dispositivi antitaccheggio e usciva
senza dare nell'occhio. Rovinato dalla droga
Il mestiere di criminale, però, non fa per Marco Lonis, 48 anni, cresciuto in una buona famiglia della
borghesia torinese e rovinato dalla dipendenza dagli stupefacenti. Nel giro di un mese ha messo a segno due
colpi nella farmacia Santa Maria di corso Roma, a borgo San Pietro, poi ha rapinato un supermercato a
Torino, prima di esser ritrovato svenuto e sanguinante, con un coltello in mano, all'interno di un campo
nomadi del capoluogo. Per due volte si è fatto pizzicare in flagrante dai carabinieri e dalla polizia, ma finora in
carcere è rimasto solo pochi giorni. I colpi
I militari del nucleo operativo di Moncalieri, però, sono finalmente riusciti a raccogliere le prove del suo
coinvolgimento in almeno tre degli ultimi assalti per cui è indagato. Giovedì scorso il gip Loretta Bianco, ha
firmato l'ordine di custodia cautelare, Marco Lonis è finito ai domiciliari. Riconosciuto
A Moncalieri è entrato in azione per due volte, sempre nella stessa farmacia: «Ce lo siamo ritrovate dietro il
bancone, sapeva dov'era la cassa - raccontano le proprietarie - Ci ha puntato il coltello contro e ci ha detto di
stare calme. Poi si è preso i soldi ed è sparito». Dopo qualche tempo, lo scorso 15 giugno, è tornato in
azione: «Questa volta lo abbiamo riconosciuto subito, ci siamo messe a urlare e abbiamo fatto scattare il
dispositivo anti-rapina collegato con i carabinieri. Lui ha capito cosa stava succedendo ed è scappato subito».
I militari lo hanno rincorso e fermato, ma Marco se l'è cavata con una denuncia a piede libero, anche se in
tasca aveva un coltello con una lama di 17 centimetri. A distanza di un mese i fotogrammi della rapina e le
testimonianze lo hanno definitivamente incastrato.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Moncalieri
25/07/2015
Pag. 43 Ed. Alessandria
diffusione:309253
tiratura:418328
I clienti protestano in piazza contro la privatizzazione della farmacia di via
Verdi
Picchetto della Cisl funzione pubblica e di Sel, ieri mattina davanti alla Farmacia comunale di via Verdi, per
evitare la privatizzazione. Al presidio, organizzato nel giorno dell'apertura di un nuovo ingresso, si sono uniti
anche numerosi cittadini, molti dei quali sono pensionati, che hanno formato un «quadrato» di solidarietà nei
confronti dei dipendenti della farmacia, chiedendo all'amministrazione comunale di rivedere il proposito di
cessione. La struttura funziona
«Non riesco a credere che l'amministrazione voglia eliminare un servizio pubblico di grande utilità - dice
Mario Scotti -. Potremmo capire l'eliminazione di un ramo secco, ma non di una struttura che funziona». «La
Farmacia comunale è un punto importante non solo per acquistare medicine - sostiene Giovanna De Maria ma un riferimento che ci offre cordialità e competenza del personale che ormai fa parte del nostro quartiere.
Perderli, per noi significherebbe qualcosa di molto grave». «Vendita per far cassa»
Le perplessità vengono espresse anche da Giulio Bovone: «La ragione della vendita non sarà forse per fare
cassa? Ci sono molte cose a Novi che vengono tenute in piedi ma sono in perdita. Piuttosto si pensi a far
funzionare la farmacia nel modo giusto, visto che comunque rappresenta un utile produttivo, alla pari di quasi
tutte le farmacie private». L'importanza per il rione
«E che dire del presidio importante che la farmacia riveste per tutto il quartiere? - Fa eco Luciano Bocca -.
Abito a due passi e più volte mi sono avvalso per bisogno dei suoi servizi e dei preziosi e disinteressati
consigli da parte del personale». Intanto la possibile alienazione ha scatenato un piccolo terremoto politico a
sinistra. Il partito Sel si è sfilato ieri dalla maggioranza, mentre anche PdCi e Rifondazione (tutte le vecchie
anime della sinistra storica novese ex Pci) minacciano proteste contro l'amministrazione. [G.FO.]
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
picchetto voluto da sel e cisl
25/07/2015
Pag. 41 Ed. Biella
diffusione:309253
tiratura:418328
Bioglio premiato "Comune 100% verde" In un anno 45 tonnellate di Co2
risparmiate
Bioglio è stato incoronato «Comune 100% verde» per il settimo anno consecutivo perché usa energia
elettrica certificata proveniente da fonti rinnovabili per tutti gli immobili comunali e per l'illuminazione pubblica.
La certificazione della Global Power Spa è giunta in occasione della Settimana europea dell'energia e attesta
che le emissioni di anidride carbonica del Comune di Bioglio sono pari a zero. I dati
Secondo le stime del Consorzio energia veneta, di cui il Comune fa parte dal 2009 avendo appaltato ad esso
la fornitura di energia elettrica, quest'anno Bioglio ha emesso finora 45,43 tonnellate di Co2 in meno, mentre
nei sette anni le emissioni evitate ammontano a 442,5 tonnellate. Dal 2009 sono stati usati 916163 Kw di
energia, tutti provenienti da fonti rinnovabili, per illuminare il municipio, le scuole (con i pannelli fotovoltaici), le
strade, le piazze e l'area feste. Opportunità
«Abbiamo scelto questa strada perché a parità di costo rispetto all'energia tradizionale, con quella verde si
inquina meno - spiega il sindaco Stefano Ceffa -. Inoltre, grazie a un'opportunità offerta dal Cev, siamo titolari
di un impianto fotovoltaico a terra da 20 Kw installato a Cianciana, in provincia di Agrigento. L'energia
prodotta da quell'impianto viene stornata da quella consumata a Bioglio e con il risparmio riusciamo a fornire
gratuitamente l'elettricità alle associazioni del paese durante gli eventi che organizzano nell'area dei
festeggiamenti».
Un aiuto importante per le associazioni che spesso sono composte da volontari che mettono a disposizione il
proprio tempo per iniziative benefiche e manifestazioni per la comunità. Il prossimo passo potrebbe essere la
sostituzione dei vecchi lampioni con quelli a Led: è una proposta del Cev che la giunta Ceffa sta valutando.
Abiti usati
Oggi, intanto, al paese sarà piazzato un raccoglitore di abiti usati della Onlus Humana. Gli indumenti saranno
destinati alle persone povere di 43 Paesi di Africa, Asia, Europa e America. Il contenitore di colore giallo sarà
posizionato in centro, a fianco del raccoglitore di pile e farmaci, di fronte alla farmacia. [f. fo.]
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
il sindaco: «merito di pannelli fotovoltaici e led»
25/07/2015
Pag. 41 Ed. Novara
diffusione:309253
tiratura:418328
Aprirà una nuova farmacia nella club house ex Sporting
Una delle 5 farmacie di nuova istituzione in città aprirà nella club house dell'ex Sporting: una soluzione che
qualifica il complesso e fornisce un importante servizio a Sant'Agabio. Ma offre anche al Comune,
proprietario, una ragionevole sicurezza sui pagamenti, dopo che diversi inquilini sono stati sfrattati per
morosità o hanno chiuso lasciando insoluti. Il contratto, 1.501 euro al mese per sei anni, è già stato firmato.
L'avviso pubblico per affittare le quattro unità immobiliari libere, scaduto il 13 luglio, in realtà era andato
deserto. Per le due al primo piano non sono arrivate offerte. Per le due al piano terra c'era quella di un
gruppo di tre farmacisti, interessati a entrambi i locali di 130 e 115 metri quadri.
Ma era firmata solo da uno dei tre proponenti, così è stata esclusa. Gli stessi farmacisti (Antonio Grappone,
45 anni, Laura Cavaliere, 39, e Giulio Fedele, 64, novaresi) pochi giorni dopo sono tornati a chiedere la
stipula del contratto, a trattativa privata, alle medesime condizioni, com'è possibile dopo una gara deserta. Il
Comune ha aderito. [c.b.]
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
CONTRATTO PER SEI ANNI
25/07/2015
Pag. 37 Ed. Ancona
diffusione:210842
tiratura:295190
Alessandro Margutti accusato di ricettazione e compravendita illegale di farmaci
Doveva custodire automobili e attrezzi. Quel garage, invece, nascondeva abusivamente centinaia di
confezioni di sostanze dopanti. Nei guai Alessandro Margutti, 42 anni, farmacista di Falconara, arrestato dai
carabinieri nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Procura di Perugia. L'uomo, finito in manette la notte
scorsa, è accusato di ricettazione e compravendita illegale di farmaci. Nel locale seminterrato custodiva
trenta scatoloni di medicinali, alcuni ad azione stupefacente. Ogni scatola conteneva a sua volta circa
duecento confezioni di farmaci. Molte di queste erano prive della fustella necessaria per il rimborso da parte
del sistema sanitario nazionale. Garage, ma non solo. Dopo la scoperta del deposito abusivo, gli
accertamenti dei militari sono proseguiti anche nella farmacia del professionista. L'indagine prosegue per
accertare con esattezza la natura dei prodotti rinvenuti e l'eventuale ruolo dell'uomo nel presunto "sistema".
Falconara è infatti solo una delle città toccate dall'indagine dei Nas. L'operazione, denominata "Big Bull" ha
visto ben 26 perquisizioni in diverse città italiane. A pag. 49 Doveva custodire automobili e attrezzi. Quel
garage, invece, nascondeva abusivamente centinaia di confezioni di sostanze dopanti. Nei guai Alessandro
Margutti, 42 anni, farmacista di Falconara, arrestato dai carabinieri nell'ambito di un'operazione coordinata
dalla Procura di Perugia. L'uomo, finito in manette la notte scorsa, è accusato di ricettazione e compravendita
illegale di farmaci. Nel locale seminterrato custodiva trenta scatoloni di medicinali, alcuni ad azione
stupefacente. Ogni scatola conteneva a sua volta circa duecento confezioni di farmaci. Molte di queste erano
prive della fustella necessaria per il rimborso da parte del sistema sanitario nazionale. Garage, ma non solo.
Dopo la scoperta del deposito abusivo, gli accertamenti dei militari sono proseguiti anche nella farmacia del
professionista. L'indagine prosegue per accertare con esattezza la natura dei prodotti rinvenuti e l'eventuale
ruolo dell'uomo nel presunto "sistema". Falconara è infatti solo una delle città toccate dall'indagine dei Nas.
L'operazione, denominata "Big Bull" ha visto ben 26 perquisizioni in diverse città italiane. 300 le fiale
sequestrate complessivamente. Steroidi, ormone della crescita e cortisone. Circa mille compresse e farmaci
di ogni tipo. Prodotti che, per la Procura umbra, erano destinati a body builder, modelli, personal trainer e
persino infermieri. Per i carabinieri una vera e propria "cupola", al cui vertice figurerebbero due campioni di
body building. Uno arrestato a settembre in un precedente filone dell'inchiesta,l'altro finito ai domiciliari
proprio la scorsa notte. Si tratta di un 35enne culturista perugino, conosciuto nell'ambiente come "Big Bull".
Proprio da lui prende il nome l'operazione che ha portato all'iscrizione di 25 persone sul registro degli
indagati. Falso e violazione della normativa antidoping sono le accuse che gravano ora sul culturista umbro,
insieme a quella di abuso della professione medica. Il body builder, secondo le accuse, dispensava infatti
consigli su diete, allenamenti, ma anche farmaci capaci di aumentare le prestazioni muscolari. «Un business
notevole - spiegano il comandante dei Nas di Perugia, capitano Marco Vetrulli, e il comandante dei Nas
centro Italia, Giovanni Capasso - Ogni fiala di testosterone sul mercato dei prodotti venduti illegalmente va da
15 a 50 euro». Il testosterone e gli anabolizzanti, secondo la Procura, venivano acquistati perlopiù su internet.
Provenivano da India, Grecia e Macedonia. Gli investigatori sostengono che i farmaci cortisonici,
antinfiammatori e diuretici fossero invece reperiti tramite «farmacisti compiacenti». Tra questi anche il
professionista falconarese. Alcuni dei prodotti sequestrati dai carabinieri
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Farmacista arrestato per doping
25/07/2015
Pag. 41 Ed. Latina
diffusione:210842
tiratura:295190
L'INIZIATIVA
«Se hai un dubbio, chiama subito le forze dell'ordine». Ecco l'invito agli anziani contro le truffe, il consiglio
principale del vademecum con 11 punti, presentato ieri dal Prefetto di Latina, Pier Luigi Faloni, insieme ai
vertici delle Forze dell'ordine e al Vescovo, Mariano Crociata. L'iniziativa nasce da un progetto di
Confartigianato e del ministero dell'Interno, poi sposata da tutti i sindacati, le associazioni di categoria, ordini
professionali, banche, Poste. In ogni parrocchia, esercizio, negozio, sede di sindacato, presso ogni sportello
bancario o postale, presso ogni farmacia e in tutti gli studi medici, sarà distribuito, e soprattutto illustrato, il
vademecum suddiviso negli 11 punti, come non aprire mai la porta di casa a persone che non conosci; non
tenere in casa somme di denaro più dello stretto indispensabile e non mostrare mai denaro o gioielli; non
ritirare pacchi che non hai ordinato; non firmare nulla che non ti sia chiaro; diffida di chi chiede offerte a scopo
benefico; all'uscita da banche o poste non distrarti mai e cammina sul lato più sicuro del marciapiedi, che è
quello più lontano dalla strada. «Gli anziani - ha spiegato il Prefetto - sono tra le persone più deboli che
possono essere vittima di malintenzionati, e bisogna ricordare che i truffatori studiano a fondo le vittime e le
loro famiglie. Quando una truffa capita a un anziano, il danno è duplice: l'anziano non si sente più sicuro, non
dice di essere stato truffato per vergogna, alla fine resta isolato». «Vediamo nelle nostre parrocchie come
spesso gli anziani sono soli», ha osservato il Vescovo Crociata, mentre per il Questore, Giuseppe De Matteis,
«gli anziani hanno spesso mentalità che li portano a usare denaro contante, e un atteggiamento positivo e
non diffidente verso il prossimo», mentre Ivan Simeone, direttore di Confartigianato, ha annunciato
«l'apertura di sportelli di ascolto a partire da ottobre».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Una guida contro le truffe agli anziani
25/07/2015
Pag. 39 Ed. Umbria
diffusione:210842
tiratura:295190
L'INDAGINE
Due arresti, un obbligo di dimora, venticinque indagati con altrettante perquisizioni, mille compresse, trecento
fiale, trenta scatoloni da 500 confezioni l'uno nascosti nel garage di un farmacista a Falconara e pronti a
essere venduti illegalmente per alimentare un mercato che parla di muscoli gonfiati a dismisura e serissimi
rischi per la salute: sono i numeri della nuova offensiva condotta contro il doping e il commercio di farmaci
nelle palestre da parte dei carabinieri del Nas di Perugia, diretti dal capitano Marco Vetrulli.
Numeri che, sommati all'arresto e alle 33 perquisizioni del precedente troncone di indagine dello scorso
settembre, tratteggiano la "cupola" degli anabolizzanti e medicinali dopanti smerciati illegalmente in almeno
dieci palestre perugine, folignati e spoletine. Una cupola al cui vertice, secondo gli investigatori, figurerebbero
due campioni del body building nazionale ed internazionale: lo spoletino Lorenzo Mari, arrestato a settembre,
e il perugino Giorgio Santini, finito in manette assieme al farmacista di Falconara, 42 anni, nel blitz dei
carabinieri scattato nella notte tra giovedì e venerdì.
L'OPERAZIONE
Operazione Big Bull, letteralmente "grande toro". «È il soprannome con cui viene chiamato uno degli
arrestati. Un maestro di body building oggetto di vera e propria venerazione da parte di molti atleti delle
palestre» racconta il capitano Vetrulli. Partita nel 2013 su segnalazione di un farmacista che aveva notato
anomalie su alcune ricette di farmaci (in particolare, il timbro di un medico che il farmacista sapeva essere
morto) l'inchiesta, coordinata dal pm Paolo Abbritti, aveva già avuto sviluppi importanti a settembre con
l'arresto di Mari e altri body builder e istruttori, tra cui lo stesso Santini, finito nel registro degli indagati.
Esaminando i documenti acquisiti in quella fase, i tabulati telefonici e anche i contatti via WhatsApp i
carabinieri del Nas hanno ampliato l'indagine.
È proprio su questa forma di venerazione data dalla partecipazione vittoriosa a molti concorsi nazionali e
internazionali che, secondo quanto spiegato dal capitano Vetrulli e dal colonnello Giovanni Capasso
(comandante del Nas centro Italia), il body builder perugino e quello spoletino avrebbero costruito la base dei
loro affari. «Un business notevole - continua Vetrulli - se si considera che ogni fiala di testosterone sul
mercato nero dei prodotti venduti illegalmente per migliorare le prestazioni sportive va da 15 a 50 euro».
Secondo gli investigatori, tra l'indagine di settembre e il blitz di ieri mattina è stato portato alla luce «uno dei
più grossi canali di rifornimento e approvvigionamento per l'Umbria. Un giro grosso che fa capo a questi due
personaggi».
GLI ALTRI INDAGATI
Venti perquisizioni tra Perugia, Foligno e Terni. Le altre, oltre al deposito del farmacista di Falconara e a casa
dell'ex fidanzata di Santini a Torino, sono state svolte a Milano, Brescia e Ragusa. Anche in questi casi si
parla di umbri residenti fuori regione ma legati al gruppo per quanto riguarda l'approvvigionamento e lo
smercio dei prodotti dopanti. Soprattutto del testosterone e degli anabolizzanti, acquistati su internet e di
provenienza indiana, greca e macedone che arrivavano al gruppo direttamente dall'Inghilterra per tramite di
una persona conosciuta durante una delle gare internazionali cui i body builder avevano partecipato. Gli
investigatori hanno poi evidenziato come i farmaci cortisonici, anti infiammatori e diuretici fossero invece
reperiti attraverso «farmacisti compiacenti» per un giro d'affari importante se si considera che «di soli prodotti
farmaceutici ogni body builder professionista che partecipa a gare e concorsi può spendere in un anno fino a
15mila euro».
Ma chi sono questi altri umbri indagati? Da quanto riferiscono i carabinieri si tratterebbe di frequentatori di
palestre, modelli e personal trainer (per la maggior parte umbri anche se residenti in altre zone d'Italia) tutti
indagati per compravendita illegale e cessione di farmaci anabolizzanti e stupefacenti nonchè per
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Palestre, cupola perugina del doping
25/07/2015
Pag. 39 Ed. Umbria
diffusione:210842
tiratura:295190
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ricettazione.
Michele Milletti
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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25/07/2015
Pag. 13 Ed. Imola
diffusione:165207
tiratura:206221
Farmaco amico Raccolte mille confezioni
MILLE confezioni di medicinali non scaduti donati per beneficenza. Continua Farmaco Amico, progetto per la
raccolta e il riutilizzo dei farmaci che ha segnato un ottimo risultato: in otto mesi, nelle tre farmacie comunali
della città, oltre mille confezioni devolute dai faentini. Il progetto è promosso da Hera e vede il coinvolgimento
dell'amministrazione faentina, il Con.Ami, Sfera Farmacie, l'Associazione Farsi Prossimo, il tutto per creare
una rete solidale coordinata da Last Minute Market (società spin-off dell'Università di Bologna che promuove
la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale) con l'obiettivo di permettere il riutilizzo dei farmaci. Quelli
raccolti corrispondono a un valore economico di oltre 10mila euro. Altrettante confezioni sono state scartate
perchè non rispondevano ai requisiti: farmaci scaduti, mal conservati o senza il 'bugiardino' il foglietto
illustrativo. Una parte dei farmaci è stata usata dall'Ambulatorio Farsi Prossimo.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
SOLIDARIETÀ
25/07/2015
Pag. 3 Ed. Ferrara
diffusione:165207
tiratura:206221
Gli 'invisibili' nella palazzina Ex Agea Bucato e voci allertano i residenti
SOTTO il sole cocente, i panni si asciugano in un battibaleno. Ma gli occupanti della palazzina nell'area ex
Agea evidentemente non hanno fretta di raccoglierli, o forse di giorno non hanno neppure voglia di uscire e
farsi notare. Meglio stendere e ritirare il bucato di notte, quando i passanti sono rari e le voci hanno meno
possibilità di essere udite dai passanti. Ma a pochi giorni dal rinvio a giudizio di 23 persone (di varia
nazionalità: tunisini, serbi, rumeni) che negli ultimi anni avevano occupato abusivamente le proprietà di Coop
Estense negli stabili dell'antico Foro Boario, si scoprono nuovamente le tracce di altre persone insediate nella
palazzina. Una presenza che nel circondario è già stata notata e segnalata; non solo per i panni stesi, ma
anche per le bottiglie ed i secchi contenenti acqua, forse per lavarsi alla meglio in questi giorni di estrema
calura. E poi per le finestre che in alcuni momenti sono aperte, ed in altri invece tamponate da cartoni e altri
materiali per nascondere alla vista la presenza degli occupanti, o per proteggere in qualche modo la
palazzina diroccata dai raggi del sole. AL PIANO SUPERIORE, nella parte posteriore dello stabile, non ci
sono invece più neppure gli infissi; ma nessuno si affaccia, se non fugacemente. Di sera invece, con il buio, si
odono distintamente le voci, l'accento è indiscutibilmente di persone dell'Est europeo. Si sentono i rumori
come di una vita familiare, ed anche i capi di vestiario appesi a stendere tra fili tirati fra le colonne e tubi
arrugginiti, lasciano intendere che non ci siano soltanto uomini. Ma si tratta di una ricostruzione sommaria,
carpita al momento da chi è riuscito a notare gli 'invisibili' che hanno ripreso a popolare l'ex Foro Boario.
Proprio a fianco della palestra di pugilato, ed a pochi metri di distanza dalla sede delle Farmacie Comunali.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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OCCUPAZIONE NUOVE TRACCE DI ABUSIVI IN FORO BOARIO
25/07/2015
Pag. 11 Ed. Reggio Emilia
diffusione:165207
tiratura:206221
Il Cup passa al piano terra
DA LUNEDÌ prossimo è previsto il trasferimento degli sportelli del Cup, il Centro unico prenotazioni, che dal
primo piano dell'arcispedale Santa Maria Nuova viene spostato agli sportelli polifunzionali posti sul lato destro
(entrando) dell'atrio principale dell'ospedale. In questo modo gli utenti potranno prenotare in un'unica sede
tutte le prestazioni erogate con il Servizio sanitario nazionale. Gli orari di apertura, fino al 31 agosto, sono dal
lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 17 e il sabato dalle 7,30 alle 13. Diversa la sede per le visite in Libera
professione, che sono da prenotarsi al punto di accoglienza specifico seguendo il percorso dedicato, situato
ai Poliambulatori e operativo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17, oltre che nella mattinata del sabato dalle
10 alle 13. IL SERVIZIO di Diabetologia di via Monte San Michele, in città, resterà chiuso il pomeriggio di
venerdì 29 luglio, oltre che nelle giornate del 30, 31 luglio e primo agosto per consentire l'effettuazione del
trasloco nella nuova sede della Casa della Salute nord, in Via Gramsci. Eventuali visite urgenti saranno
effettuate presso il Servizio di diabetologia dell'arcispedale Santa Maria Nuova. Nella nuova sede di via
Gramsci gli orari degli ambulatori e della farmacia della diabetologia restano invariati. La direzione generale
dell'Azienda Usl informa inoltre che nella nuova Casa della Salute - al servizio dei cittadini del Nucleo di cure
primarie 5, che interessa la zona nord della città e Bagnolo in Piano, con una superficie di oltre 900 metri
quadrati - sono già operativi il Servizio infermieristico territoriale (che ha mantenuto un ambulatorio in via
Monte San Michele, aperto dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 13, il sabato dalle 7 alle 8,30, con le attuali
funzioni di accettazione per il servizio infermieristico domiciliare che vengono garantite in entrambe le sedi,
ovvero in via Gramsci e in via Monte S.Michele) e le Pediatrie di famiglia che in precedenza avevano sede in
via Adua. La nuova struttura, dotata di parcheggio e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, offre spazi
accoglienti e confortevoli per i cittadini e gli operatori.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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S.MARIA NUOVA DA LUNEDÌ
25/07/2015
Pag. 5 Ed. Forli
diffusione:165207
tiratura:206221
PISTOLA e coltello. Il bandito sguaina tutti e due. Tanto per non essere frainteso. «Ma la pistola sembrava
giocattolo» avrebbe detto il titolare della farmacia Malpezzi ai carabinieri. Giocattolo o no, pistola e coltello
vibrano in mano al bandito che alle otto di ieri sera, all'ora di chiusura, dà l'assalto alla farmacia Malpezzi di
via Andrea Costa, già rapinata il 19 giugno scorso. È il sesto colpo in farmacia consumato a Forlì nel giro di
due mesi e mezzo (primo attacco, l'11 maggio scorso alla farmacia del Ronco). L'UOMO, in meno di un
minuto, minaccia i farmacisti, si fa consegnare il bottino (400 euro circa) e poi scappa su una Fiat Uno rossa.
Qualcuno riesce a prendere la targa dell'auto che fugge verso viale della Libertà: la vettura - rubata poco
prima in città - verrà ritrovata poco dopo nel nuovo parcheggio davanti alla stazione. ALTEZZA media, snello,
vestito con una felpa azzurra con cappuccio, pantaloni scuri e una sciarpa sul viso, l'uomo viene descritto dai
rapinati come «giovane, di carnagione palesemente olivastra, probabilmente nordafricano, data anche la
cadenza, non italiana...». Armato di coltello e pistola, l'uomo minaccia i presenti della farmacia e poi si
avventa sul bottino. Poi, la fuga. Subito dopo scatta l'allarme. Le indagini sono affidate ai carabinieri, che
hanno setacciato l'intera zona senza però riuscire a rintracciare il bandito.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Toccata e fuga del bandito armato due volte
25/07/2015
Pag. 28 Ed. Ravenna
diffusione:165207
tiratura:206221
Prosa, risate sagaci e tanta danza La stagione del teatro Rossini
LA filosofia che avvolge la nuova stagione di prosa del Teatro Rossini è quella di «riportare Lugo all'altezza
delle proprie ambizioni». Ad annunciarlo il sindaco della città, Davide Ranalli, dopo aver anticipato la voglia di
cambiamento che rinnoverà le programmazioni supportata dai 150.000 euro «risparmiati tramite l'operazione
delle farmacie comunali e destinati al teatro. Vogliamo uscire dalla logica che fino ad ora ci ha spinto a
scegliere in base alle risorse disponibili. Ora vogliamo fare il contrario, mettere al centro quello che si vuole
fare». Lo scorso anno la stagione di prosa ha totalizzato 1100 abbonamenti e 8.000 presenze complessive su
sette eventi. «Ciò significa - ha dichiarato Domenico Randi, neo direttore del Teatro - che una percentuale
importante di cittadini frequenta il teatro, luogo che gioco un ruolo fondamentale nella vita della città». La
stagione di prosa partirà il 12 novembre e chiuderà, dopo sei spettacoli, a febbraio. Il primo sipario si aprirà
su 'Notturno di donna con ospiti' interpretato da Giuliana De Sio, tratto dal dramma-capolavoro di Annibale
Ruccello. Il 4 dicembre andrà in scena un classico, il 'Cyrano de Bergerac' di Edmond Rostand con Jurij
Ferrini, seguito il 16 gennaio da un classico della cinematografia, 'Qualcuno volò sul nido del cuculo', adattato
e diretto da Alessandro Gassmann. Il 29 gennaio sarà il turno di Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia
Reale, Elia Schilton protagonisti de 'Il Prezzo' di Arthur Miller. Il buonumore fa capolino dagli ultimi due
spettacoli in programma il 12 febbraio con 'Quei due (Staircase)' che vede per la prima volta insieme
Massimo Dapporto e Tullio Solenghi interpreti di una inedita coppia gay e il 26 febbraio con 'Sogni e bisogni',
già proposto nel 2002 al Rossini dal medesimo protagonista, al contempo anche regista e autore, Vincenzo
Salemme. Il mese di marzo proseguirà con la stagione 'Generazione danza': apre la 'Noche tanguera',
spettacolo di tango, danza e musica dal vivo, seguito l'11 marzo da 'La sagra della primavera/bolero' con
musiche di Stravinskij e Ravel, il 19 marzo 'Electricity' sintesi delle suggestioni provocate da 8 danzatori
acrobati sulla scia di Momix, ed il 24 marzo, in conclusione, 'Cenerentola' con musiche di Gioachino Rossini.
Come da tradizione, sono previsti anche gli incontri con attori e registi organizzati al sabato. Info:
www.teatrorossini.it Monia Savioli
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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A LUGO SUL PALCO GIULIANA DE SIO, MASSIMO DAPPORTO E TULLIO SOLENGHI
25/07/2015
Pag. 18 Ed. Rimini
diffusione:165207
tiratura:206221
Il Pd fa retromarcia: stoppata la vendita della farmacia
IL PD AFFOSSA definitivamente la privatizzazione delle farmacie comunali e nella direzione del 23 luglio
conferma una nuova linea politica per i prossimi mesi. «La direzione del Pd di Cattolica ha visto la votazione
di un documento politico, presentato da membri della direzione del circolo e votato a stragrande maggioranza
e senza voti contrari, sul tema delle farmacie comunali e delle politiche sovracomunali - spiega in un
comunicato il primo partito cittadino - Sulle farmacie, il documento ricorda la presa di posizione del partito a
fine 2014, quando si diede mandato alla Giunta di valutare tutte le possibili soluzioni. Passati oltre sette mesi,
e ormai a ridosso della fine della legislatura, il Pd ritiene che il percorso richiesto non essendo stato concluso
risulti ormai impraticabile, e che occorra usare i mesi che ci separano dalla fine della legislatura per
individuare con trasparenza e condivisione le forme di valorizzazione delle farmacie» lu.pi.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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CATTOLICA
25/07/2015
Pag. 15 Ed. Ancona
diffusione:165207
tiratura:206221
- FALCONARA - L'INCHIESTA 'Big Bull' condotta dai Nas di Perugia, per stroncare un giro illecito di
anabolizzanti e sostanze stupefacenti, colpisce al cuore Falconara. Agli arresti per ricettazione e
compravendita illegale di medicinali è infatti finito il farmacista Alessandro Margutti, quale intestatario della
omonima farmacia di famiglia di via Flaminia, la più antica della città. Nella casa di Barcaglione in cui il
42enne vive con i genitori i carabinieri hanno trovato 32 scatoloni di farmaci, alcuni senza le fustelle, ossia i
codici adesivi che in genere vengono staccati dalla confezione e applicati sulle ricette. Tra le sostanze che
secondo i carabinieri erano detenute illecitamente figurano antidolorifici a base di morfina, diuretici, steroidi,
ormoni, sostanze che in genere vengono assunte dai body builder per incrementare la resa fisica. Gli
scatoloni, ciascuno dei quali con circa 200 confezioni di farmaci, erano in uno scantinato, che è stato
sequestrato. I carabinieri hanno perquisito tanto l'abitazione, quanto la farmacia di via Flaminia. Nei prossimi
giorni le sostanze sequestrate saranno esaminate con più attenzione per arrivare ad un inventario preciso.
Da quanto si apprende, Alessandro Margutti non ha ancora nominato un avvocato. «Ci siamo messi a
disposizione dei carabinieri per le perquisizioni - dice la madre del farmacista - e siamo tranquilli. Può
capitare di restare coinvolti in un'indagine, l'importante è poi chiarire la propria posizione». I medicinali
rinvenuti dai militari potrebbero essere stati accumulati in attesa del ritiro da parte delle case farmaceutiche,
ma l'ipotesi formulata dai carabinieri del Nas di Perugia è che fossero destinati a body builder del centro Italia,
cui venivano venduti sottobanco. Al mercato nero il prezzo di ogni singola pasticca si aggirerebbe tra i 10 e i
15 euro, mentre una fiala arriverebbe fino a 40 euro: il materiale ritrovato nell'abitazione dei Margutti, se
venduto illecitamente, avrebbe potuto fruttare secondo gli investigatori diverse centinaia di migliaia di euro. I
carabinieri perugini, guidati dal capitano Marco Vetrulli, parlano di uno dei più grossi sequestri di farmaci
legati al doping degli ultimi anni. L'operazione dei Nas ha portato in carcere, ieri, il guru del culturismo Giorgio
Santini, 35enne di Assisi, considerato uno dei punti di riferimento dove acquistare i medicinali. In tutto sono
state eseguite 26 perquisizioni tra Milano, Torino, Perugia, Ancona, Brescia e Ragusa, che hanno interessato
anche palestre, modelli e personal trainer, 26 persone in tutto.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Giro di anabolizzanti, arrestato farmacista
25/07/2015
Pag. 2 Ed. Macerata
diffusione:165207
tiratura:206221
DA LUNEDÌ chi è solo e non può recarsi in farmacia per una patologia grave o cronica può usufruire del
servizio gratuito di consegna a domicilio di farmaci, fornito a livello nazionale dalle farmacie aderenti a
Federfarma e patrocinato dal ministero della salute. Apprezzamento per il nuovo servizio è stato espresso dal
ministro Lorenzin, che ne ha sottolineato il valore sociale. «Con questa iniziativa le farmacie si mettono
ancora una volta al servizio della popolazione e in particolare delle fasce più deboli, gli anziani soli e i malati
gravi privi di un'assistenza adeguata», dice Annarosa Racca, presidente Federfarma. I soggetti non in grado
di camminare per una patologia cronica o grave che non abbiano a disposizione persone che possano recarsi
in farmacia, possono chiamare il numero verde 800189521 (attivo nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì dalle
9 alle 18) e fornire all'operatore le generalità e l'indirizzo al quale recapitare il farmaco. Il servizio è gratuito.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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FARMACI A DOMICILIO
25/07/2015
Pag. 5 Ed. Macerata
Sport
diffusione:165207
tiratura:206221
Il memorial Carestia va a Roma Nettuno vince a Potenza Picena
Potenza Picena SUPERANDO in finale i White Sox di Buttrio (Udine), la squadra di Nettuno 2 (Roma) si è
aggiudicata la ventiquattresima edizione del Meeting d'estate, decimo memorial Augusto Carestia, torneo di
baseball riservato alla categoria Under 12. Sul diamante di San Girio, si sono confrontate, oltre alle due
finaliste, anche gli Staranzano Ducks (Gorizia), le Pantere di Potenza Picena, i Tigers di Cervignano del Friuli
(Udine) e gli Angels Macerata giunti, in questo ordine, nella classifica finale. Nettuno 2, società di baseball tra
le più gloriose in campo nazionale, è allenata da Alberto Conti, fratello di quel Bruno che nel 1982 vinse i
Mondiali di calcio in Spagna. La squadra delle Pantere (foto), guidata da Benito Francia Ventura e Luca
Belluccini, ha giocato bene ed ha fatto vedere interessanti progressi dal punto di vista tecnico. Alle
premiazioni sono intervenuti, tra gli altri, l'assessore comunale Ruffini, il presidente della Pro Loco potentina,
Castagna, il presidente e il direttore delle farmacie comunali, Properzi e Mariotti, il consigliere della
federazione nazionale del baseball, Cerchio. Andrea Bovari
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Baseball Torneo Under 12
25/07/2015
Pag. 11 Ed. Ascoli
diffusione:165207
tiratura:206221
Farmacia di Piane di Morro, il Tar dà ragione al Comune
- FOLIGNANO - SI CHIUDE con una prima vittoria del Comune di Folignano la 'querelle' relativa alla vendita
del 99 per cento delle quote della farmacia di Piane di Morro. Il Tar delle Marche, infatti, giovedì scorso ha
discusso la richiesta di sospensiva del bando presentata da Maria Francesca Laganà, il socio privato che
detiene l'1 per cento delle stesse quote, dando ragione all'amministrazione presieduta dal sindaco Angelo
Flaiani e rappresentata per l'occasione dall'avvocato Ortenzi. Il bando per la cessione dell'attività era stato
sospeso ormai da un paio di settimane dal Comune in attesa della decisione del Tar. La Laganà aveva
richiesto la sospensione immediata, lamentando il mancato rispetto del contratto tramite il quale avrebbe
dovuto gestire la farmacia comunale di Piane di Morro fino al 2023. Secondo il ricorso la società sarebbe
dovuta rimanere pubblica nonostante le perdite che hanno caratterizzato gli ultimi anni e gli obblighi di legge
in merito alle dismissioni delle partecipate in perdita . «In via generale - recita infatti nella motivazione il Tar non pare condivisibile l'assunto di parte ricorrente secondo cui il Comune si sarebbe definitivamente e
inderogabilmente autovincolato a mantenere in essere la società fino al 31 dicembre del 2023 potendo, al
contrario, decidere di cedere anticipatamente le proprie partecipazioni, ovvero di sciogliere la società, anche
per ragioni economiche a fronte di ripetute e gravi perdite di esercizio che rendono antieconomica la gestione
di una farmacia». Il sindaco Angelo Flaiani, prendendo atto di tale sentenza, ha immediatamente comunicato
che il bando verrà riaperto già all'inizio della prossima settimana. «Avevamo già deciso di sospendere l'avviso
in via cautelare - ha spiegato Flaiani -. A questo punto, l'obiettivo è quello di chiudere la cessione entro il
mese di agosto. Il Tar nella disposizione ha condiviso la nostra impostazione e di questo siamo soddisfatti. La
decisione di vendita è stata sofferta ma non potevamo fare altrimenti viste le perdite degli ultimi tempi, ed ora
possiamo continuare con il bando di vendita». Il socio privato avrà comunque un diritto di prelazione e potrà
acquisire il restante 99 per cento delle quote al prezzo fissato dal miglior offerente. Si conclude quindi con
una temporanea vittoria del Comune, che potrà procedere con il bando di vendita, questo 'duello' tra soci
della società che gestisce la farmacia di Piane di Morro. Un servizio fondamentale per la frazione che,
nonostante tutto, continuerà ad essere offerto alla popolazione, ma probabilmente con un nuovo gestore.
Matteo Porfiri
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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FOLIGNANO ESAMINATO IL RICORSO DEL SOCIO PRIVATO
25/07/2015
Pag. 2 Ed. Milano
diffusione:105812
tiratura:151233
Il presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano, Roberto Carlo Rossi, ha inviato una
lettera al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in cui esprime grande preoccupazione per l'assenza delle
"cure palliative" tra i servizi che devono essere garantiti in ospedale. Se il servizio diventa discrezionale,
soprattutto in tempi di contenimento dei costi da parte delle strutture ospedaliere, è la preoccupazione
dell'Ordine, «si rischia di mettere in discussione il principio della continuità assistenziale così come previsto
dalla Legge 38/2010 e dalle successive modalità attuative, che ha portato l'Italia a dotarsi di una rete
nazionale per le Cure palliative e per la Terapia del dolore, indicata anche come modello nel corso del
semestre di presidenza italiana dell'Unione europea». A Milano e Provincia sono più di 1.000 le persone che
in media ogni giorno beneficiano dei trattamenti palliativi, ovvero di quelle prestazioni finalizzate al controllo e,
se possibile, all'eliminazione del dolore.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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SANITÀ Appello dei medici per le cure palliative
25/07/2015
Pag. 3 Ed. Como Lecco
diffusione:69063
tiratura:107480
Farmaci al caldo, emergenza all'ospedale Mandic
- MERATE - TEMPERATURA rovente nella farmacia interna del San Leopoldo Mandic, con problemi sia per
gli operatori che lì lavorano ma anche con timori per la corretta conservazione dei farmaci. Per questo i
rappresentanti sindacali della Rsu dei dipendenti dell'Azienda ospedaliera lecchese si sono rivolti ai dirigenti
della sanità locale e ai responsabili della sicurezza per chiedere di intervenire quanto prima. Anche perché è
ormai da parecchio che si sollecita di climatizzare i locali adibiti al servizio, che si trovano in una sorta di
capannone o di rimessa. «Da quando sono divenuto responsabile della struttura periodicamente richiedo la
climatizzazione del locali al fine di garantire la corretta conservazione dei farmaci che per legge devono
essere conservati in luoghi con temperatura al di sotto dei 25° - si legge in una mail il dottor Paolo Corti,
direttore della Farmacia -. Le apparecchiature frigorifere puntualmente vanno in tilt e manca un decente
ambiente lavorativo». Ha spedito lettere, formulato richieste verbali, protocollato istanze, ma nulla, non ha
mai ricevuto risposta. A quanto pare Antonio Mario Franco, responsabile della prevenzione, della protezione
e della sicurezza dell'Ao proviniale non ha preso molto bene le rimostranze e le lamentele. «Sull'argomento è
stato svolto un incontro». Ma si spinge anche oltre: «Per quanto concerne le normative sulla sicurezza negli
ambienti di lavoro si tratta di una questione esclusivamente organizzativa che deve essere concordata con il
medico competente: si pendi ad esempio ai cantieri edili o stradali dove i lavoratori sono esposti anche alle
intemperie ed al sole diretto...». Cosa abbiano a che fare le condizioni della conservazione dei farmaci
destinati ai pazienti e il benessere dei farmacisti incaricati con impalcature e manovali nessuno lo ha in realtà
compreso. In ogni modo lo scambio di battute tra i diversi interlocutori sembra che un primo effetto lo abbia
sortito, ieri è stato effettuato un sopralluogo ed è già stato varato un progetto per installare un sistema di
condizionamento. Quando l'intervento verrà eseguito tuttavia non si sa, difficilmente prima del termine
dell'emergenza estiva, mancherebbero le coperture economiche.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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MERATE «LE APPARECCHIATURE FRIGORIFERE VANNO IN TILT», L'ALLARME LANCIATO DAI
SINDACATI INTERNI
25/07/2015
Pag. 2
diffusione:50651
tiratura:76264
Società partecipate Imprese comunali in perdita per 4 miliardi Alcune sull'orlo del fallimento. Ingresso di Acea
per salvare Ama
Vincenzo Bisbiglia
Non solo Atac. Quasi tutte le società partecipate del Comune di Roma sono in perdita, in molti casi sull'orlo
del fallimento. E governare Roma così diventa se non impossibile alquanto complicato. Basti pensare che le
10 municipalizzate principali, tutte insieme, hanno fatto registrare nel 2014 la bellezza di 3,8 miliardi di debiti,
per la quasi totalità ricoperti grazie a contributi extra del Campidoglio. Un disastro. Tanto è vero che si
prospetta una privatizzazione di massa volta ad alleggerire (se non svuotare) le funzioni del Comune rispetto
all'erogazione dei servizi. La situazione più grave è quella di Atac: anche il 2014, infatti, si è chiuso con
un'esposizione di ben 1,6 miliardi di euro e il passivo registrato è stato di 141 milioni. Alla vicenda Atac va
aggiunta la situazione di Roma Metropolitane, che ha già ricevuto un decreto ingiuntivo da 200 milioni da
parte del Consorzio Metro C. Gravissimo anche il contesto contabile di Ama. La società che gestisce il ciclo
dei rifiuti ad oggi conta la bellezza di 1,2 miliardi di debiti, esposizione che mette in seria difficoltà l'erogazione
dei servizi. Il piano d'emergenza vagliato in queste ore da Ignazio Marino è quello di far confluire Ama
all'interno di Acea Spa, società quotata in borsa nel cui core business c'è anche il trattamento dei rifiuti, e
appaltare all'esterno la raccolta e lo spazzamento. Anche di questo hanno parlato ieri il sindaco e il
governatore Zingaretti, con l'assessore regionale a Trasporti e Rifiuti Civita. «Assicuriamo piena
collaborazione rispetto al trattamento dei rifiuti», hanno ribadito ieri da Acea. La Giunta capitolina è pronta
anche a un ripensamento del settore cultura. L'assessore Giovanna Marinelli starebbe pensando a una
nuova società che inglobi il carrozzone Zetema (debiti per 26 milioni) e le altre aziende museali, come il
Palaexpo (2 milioni di debiti), che nei giorni scorsi ha licenziato i primi 6 dipendenti sui 70 totali. Situazione da
chiarire anche quella di Risorse per Roma, che si occupa di fornire supporto ai dipartimenti capitolini: nel
2014 si sono registrati debiti per oltre 50 milioni di euro. A febbraio scorso, poi, il Campidoglio aveva
deliberato la vendita di una serie di partecipate. Fra queste, spiccano le 44 farmacie di Farmacap, in debito
per 15 milioni, e Roma Multiservizi, che ha accumulato impegni per 37 milioni e i cui lavoratori stanno
lottando contro l'affidamento all'esterno dei servizi, con un bando in cui non è prevista alcuna clausola di
salvaguardia. Clausola che invece è stata concessa ai dipendenti di Assicurazioni di Roma, l'unica società a
garantire ogni anno al Comune la bellezza di 13 milioni di euro di attivo reale ma che è stata comunque
inserita nella lista delle vendite. Infine, la valorizzazione del vecchio sito della Fiera di Roma non salverà,
probabilmente, la Investimenti Spa, esposta per 210 milioni, che ha 74 dipendenti e ha fatto partire le prime
lettere di licenziamento.
I debiti delle società capitoline
ROMA MULTISERVIZI
37 MILIONI Il Ministero dell'Economia ha contestato le proroghe agli affidamenti, il Comune ha ordinato la
dismissione
ATAC
1,6 MILIARDI Il passivo 2014 è di 141 milioni. Sarà salvata anche con un contributo regionale di 300 milioni
AMA
1,2 MILIARDI La raccolta è in crisi: possibile cessione ad Acea ed esternalizzazione dello spazzamento
ZETEMA
26 MILIONI Formalmente però ha un utile di 25.997 euro grazie al contributo annuo del Comune di 55 milioni.
Si pensa alla privatizzazione
ROMA METROPOLITANE
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Ecco il grande buco finanziario delle aziende romane
25/07/2015
Pag. 2
diffusione:50651
tiratura:76264
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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200 MILIONI I debiti sono nei confronti del Consorzio Metro C che sta realizzando la terza linea della
metropolitana
FARMACAP
14,8 MILIONI Il Campidoglio ha deliberato la dismissione delle 44 farmacie comunali
FIERA DI ROMA
210 MILIONI La società Investimenti spa è sull'orlo del fallimento. Conta di recuperare 100 milioni dalla
vendita della vecchia sede di Fiera di Roma
EUR SPA
180 MILIONI 133 milioni di debito sono causati dalla costruzione della Nuvola di Fuksas. Il CdA ha già
deliberato la vendita di alcuni edifici di pregio
RISORSE PER ROMA
51,7 MILIONI Il bilancio è in pareggio grazie ai contributi extra del Comune
ASSICURAZIONI DI ROMA
0 euro È stata messa in vendita nonostante abbia fatto registrare un attivo di 13 milioni di euro. L'unica
azienda comunale in attivo reale
25/07/2015
Pag. 3 Ed. Prato
diffusione:136993
tiratura:176177
Fatta la cura, trovato l'inghippo «Il farmaco in Italia non c'è più»
OLTRE al danno, anche la beffa. La cura farmacologica giusta era stata trovata, ma ad un certo punto quel
tipo di medicina è stato tolto dal commercio, almeno in Italia. E' la a dir poco spiacevole, anche se forse più
generalizzata di quanto si creda, la vicenda di Luciana Perla Ribelli, pratese in cura a Milano, affetta dal
morbo di Parkinson da ormai sei anni. «Aver scoperto all'età di 58 anni questa malattia - si sfoga la donna - è
stato un enorme shock, ed ora non riesco più a trovare i farmaci originali prescritti dal mio medico curante».
La medicina in questione si chiama Requip e la signora da un po' di tempo non riesce a trovarla più
nemmeno alla farmacia del Vaticano, dove spesso si trovano soluzioni a prodotti che in Italia non sono più in
circolazione. «Come cittadina italiana - continua la donna - ho pienamente diritto ad acquistarlo nella mia
regione, ma il farmaco non si trova, è diventato irreperibile in tutta Italia. Qualche volta si riesce a trovarne
qualche confezione in Emilia Romagna ma sono già tutte prenotate e rivolgersi all'estero come in Svizzera e
Germania ha costi per noi insostenibili. Purtroppo trovo solo la versione generica del Requip ma non
funzionano come l'originale». Certo è che non assumendo la dose prevista di principio attivo la povera donna
rischia il graduale e veloce peggioramento fino alla blocco totale del suo corpo. «Avendo un piano terapeutico
da seguire - conclude affranta - non so come potermi curare e ovviare a questo grave problema come me
moltissime persone stanno vivendo questa drammatica situazione. Sono malata ho sempre pagato le tasse e
tutto ciò che lo Stato mi ha sempre chiesto, adesso sto chiedendo allo Stato un aiuto, ma quale sarà l'esito?».
Arianna Fisicaro
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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IL CASO DONNA MALATA DI PARKINSON DISPERATA. LA MEDICINA ADESSO VIENE
COMMERCIALIZZATA SOLO ALL'ESTERO A CARO PREZZO
25/07/2015
Pag. 20 Ed. Umbria Terni
diffusione:136993
tiratura:176177
Erika Pontini PERUGIA E' GIORGIO SANTINI, (foto in basso al centro) 35 anni, di Assisi, il 'guru' del
culturismo internazionale arrestato dai carabinieri del Nas in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare
ai domiciliari emessa dal giudice Lidia Brutti su richiesta del pm Paolo Abbritti. L'altra misura cautelare - ma
solo con l'obbligo di dimora - riguarda la ex ragazza del noto culturista, Y.R.. torinese di 25 anni. Santini era il
«maestro», il «big bull» nell'ambiente del body building che si era creato - secondo l'accusa - una rete di
clienti tra atleti professionisti e non ai quali rivendeva sostanze dopanti di vario genere in concorso con l'allora
compagna. IL GIOVANE - difeso dall'avvocato Gianni Dionigi - è accusato di commercio abusivo di sostanze
biologicamente e farmacologicamente attive come il nandrolone o il testosterone. Riforniva numerosi sportivi
attraverso contatti con gli acquirenti tramite telefono, facebook o whatsapp. Santini è accusato anche di falso.
Gli investigatori della salute hanno infatti accertato che il noto culturista utilizzava false ricette mediche, in
particolare appropriandosi del ricettario del defunto padre endrocrinologo per approvvigionarsi di sostanze ad
azione dopante. Alcune di quelle individuate sono ricomprese anche nelle tabelle degli stupefacenti.
L'INDAGINE venne alla luce grazie alla segnalazione di una farmacia di Ponte Felcino alla quale Santini si
era rivolto con una ricetta in bianco. I farmacisti si resero conto che il medico era defunto e la ricetta non
aveva il nome del paziente. Ma sembra - secondo quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare - che in
almeno altre due farmacie di Perugia Santini riuscì a ottenere i farmaci. L'altro canale utilizzato dalla coppia e su questo sono state fondamentali le intercettazioni telefoniche (« gli ho detto su alcuni prodotti gli faccio 80
ok? Su altri 95... il Winstrol da 10 mg gli ho detto 95») - è quello estero. I carabinieri hanno monitorato, anche
attraverso a sequestri mirati di plichi l'invio alla coppia di farmaci dall'Inghilterra che poi venivano rivenduti nel
giro delle palestre. Dentro i plichi anche il Boldenone uno steroide anabolizzante iniettabile finalizzato alla
crescita muscolare dei cavalli in grado di incrementare la produzione dei globuli rossi e la sintesi
dell'eritropoietina. CONTEMPORANEAMENTE i Nas hanno indagato altre 26 persone, per lo più gli aquirenti
delle sostanze dopanti, tra cui un farmacista di Falconara nel cui garage sono stati trovati 32 scatoloni con
medicinali defustellati e che per questo è stato arrestato in flagranza di reato. Tra i farmaci anche alcuni ad
azione stupefacente. L'OPERAZIONE dei Nas - diretti da Marco Vetrulli - prosegue l'inchiesta del 2013 che
ha già visto 33 perquisizioni e un arresto a settembre a Spoleto.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Comprava e vendeva anabolizzanti grazie al ricettario del padre morto
25/07/2015
Pag. 20 Ed. Umbria Terni
diffusione:136993
tiratura:176177
«Vado in farmacia e poi mi vedo con... » i clienti
PERUGIA C'ERA CHI AL TELEFONO a Giorgio Santini diceva di avere la nausea, di essere diventato
inappetente, di tremare oppure di avere effetti negativi sulla libido e sulla vita sessuale. Sono gli effetti
collaterali dell'assunzione di sostanze dopanti emersi, dalla viva voce degli acquirenti, nell'operazione «Big
Bull». Tra i farmaci usati anche diuretici per le gare. E lui, il «guru», suggeriva pure i rimedi. Scrive il gip Lidia
Brutti: «Talora gli acquirenti delle sostanze dopanti lamentavano gravosi effetti collaterali per i quali l'indagato
prontamente suggeriva ulteriori rimedi farmacologici con effetto compensativo ma parimenti pericolosi per la
salute in assenza di prescrizione mediche e precise finalità terapeutiche». NELLE INTERCETTAZIONI
telefoniche i Nas hanno 'monitorato' i contatti tra Santini e gli acquirenti-sportivi e tra il 'campione' e la
fidanzata insieme alla quale - secondo gli investigatori - gestiva il commercio illeciti e spartivano i guadagni. «
Ho mandato a fanculo quello là... diceva che i prezzi erano troppo alti» dice Y.R., e ancora: «Ho trovato una
ragazza e m'ha detto 'ti posso dare un tot.. sennò scattano i controlli'». E Santini le dice: «Alla fine il discorso
è semplicissimo: ti fai fare la lista, ti fai dare i soldi e se i soldi sono tutti gli dici che lunedì parte il pacco. In tre
giorni ce l'ha». O quando un cliente chiama 'Big bull': «Mi ha chiamato quel mio amico per quelle cose blu che
mi hai già mandato mesi fa». MA AGLI ATTI dell'inchiesta ci sono anche le confessioni che hanno incastrato
il culturista: «Nel mondo delle palestre Santini era conosciuto molto bene - ha raccontato uno degli indagati
della prima ora - essendo un culturista professionista affermato, vincitore di competizione a livello nazionale e
pertanto immaginando che potesse fare uso di farmaci ad azione dopante mi sono rivolto a lui chiedendogli di
procurarmi alcuni prodotti che lo stesso riteneva potessero aioutarmi a raggiungere gli obiettivi. Santini mi
consigliava testosteronem, trenbolone e stanazololo e nei cicli successivi il dianabol, il Gonasi (contiene
ormani che regolano l'attività delle gonadi) e altri farmaci che avete rinvenuto nella mia abitazione,
rappresentandomi la possibilità di acquistarli direttamente da lui in quatno sarebbe stato agevolmente in
grado di reperirli. Gli ordini li facevo verbalmente direttamente a lui non utilizzando mai contatti telefonici per
fissare gli appuntamenti per gli incontri. Ho acquistato dal Santini circa il doppio dei farmaci che mi avete
sequestrato pagandoli mediamente 100 euro a confezione». Eri.P.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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LE INTERCETTAZIONI LA FIDANZATA: 'FACCIO IL PIENO DI ROBA'. GLI ACQUIRENTI CONFESSANO
25/07/2015
Pag. 12 Ed. Umbria Terni
diffusione:136993
tiratura:176177
- FOLIGNO - CRISI di maggioranza, è prevalsa la ragione. E tra le due componenti del Pd si è arrivati a una
soluzione condivisa. «Finalmente - dice Michela Matarazzi (nella foto) della sinistra Dem - sono arrivate
aperture e segnali che reputiamo positivi. Ora non resta che aggiustare il tiro con un documento congiunto
che verrà stilato al termine degli altri due incontri che avremo: il primo lunedì per continuare la discussione in
seno al Pd e il secondo mercoledì 29 con la coalizione». La trattativa, dunque, si avvia alla conclusione e lo
spettro del commissariamento sembra fugato. Le due componenti hanno trovato un accordo che tiene conto
delle richieste messe sul tavolo dalla sinistra Pd. C'è condivisione sulla parte politica dell'emendamento,
ovviamente «addolcito», e la volontà di affrontare entro il 31 dicembre i problemi posti che riguardano le
partecipate e le aree dimesse, in principal modo quella dell'ex zuccherificio. Ci saranno degli appuntamenti e
si affronteranno con determinazione e con soluzioni condivise, le questioni relative all'assetto della Vus, della
Fils e delle farmacie comunali. Perlo zuccherificio l'altra parte del Pd si è impegnata a a prendere in
considerazione anche una variante al Prg, mentre per la parte finanziaria verrà trovata una soluzione in fase
di assestamento di bilancio.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Comune, il Pd trova l'accordo con il Pd e la crisi si ricompone
25/07/2015
Pag. 15 Ed. Viareggio
diffusione:136993
tiratura:176177
Pensionata smaschera ladra che l'aveva derubata in farmacia
UNA PENSIONATA di 84 anni ha messo in fuga una giovane nomade che l'aveva cercata di derubarla
mentre si sta pesando sulla bilancia-medica all'interno di una farmacia di Lido di Camaiore. La giovane
nomade aveva chiesto qualche soldo ma i 20 centesimi donati non sono stati sufficienti alla ragazza che a
quel punto si è impossessata del borsello della pensionata all'interno del quale c'erano cento euro, le chiavi di
casa e il cellulare. La pensionata, una volta accortasi del borseggio, ha però avuto una reazione decisa e
resasi conto del furto ha fermato la ragazza scuotendola, fino a quando da sotto la gonna non è saltato fuori il
borsello rubato. La nomade è fuggita: sull'episodio sono in corso gli accertamenti da parte degli agenti (nella
foto) del commissariato.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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LIDO DI CAMAIORE
25/07/2015
Pag. 18 Ed. Viareggio
diffusione:136993
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Occhio al venditore di binocoli Si finge amico per spillare soldi
OCCHIO alla truffa del venditore di binocoli e cannocchiali. Già alcuni fortemarmini sono caduti nella rete di
un uomo, ben vestito e dai modi affabili e cordiali che alla fine induce all'acquisto, 'spillando' anche 150/200
euro ai malcapitati. Da giorni il malintenzionato è stato avvistato in centro, spesso in prossimità di chiese o
farmacie: avvicina la vittima e con accento livornese e fare spigliato gli va incontro, ricorda vecchie
conoscenze o vacanze comuni e cerca così di creare un momento di confidenza e smarrimento. «Mi
riconosci? Ti ricordi di quando frequentavo tuo figlio?» sono le frasi ricorrenti. Poi, raccontando di aver trovato
un ingaggio a Camp Derby, dalla bauliera dell'auto tira fuori cannocchiali e binocoli con l'iniziale manifestata
intenzione di regalarli. Poi però supplica in cambio un'offerta per pranzare, in omaggio alla vecchia presunta
amicizia. E c'è chi ha sganciato anche 200 euro, confuso dalle belle parole.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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FORTE DEI MARMI
25/07/2015
Pag. 90 N.949 - 25 luglio 2015
diffusione:385198
tiratura:546033
SOLE energia ftness
Le tecnologie solari più adatte agli sport acquatici. Con l'invito di Jennifer Aniston a dimenticare le diete e i
training dell'eccesso
Paola M. Gariboldi Foto di Ben Watts
SOLE energia ftness Alla fne, neanche i segreti della forma fsica di Jennifer Aniston sono più segreti. Di una
delle poche celeb che non aveva ancora fatto coming out , ora si conosce tutta la routine alimentare e
d'allenamento. A dire il vero, non particolarmente ricca di spunti originali: colazione importante, altri 4 tra pasti
e spuntini al giorno, possibilmente a base di verdure e proteine light, 2-3 litri d'acqua. Spicca su tutto l'invito
ad accettare i cambiamenti del corpo e a non eccedere nel training fsico, visto che poi la ex star di Friends ,
oltre a 20-30 minuti di cardio ftness , pratica yoga ed esercizi alla sbarra tutti i giorni. Di certo, se di
professione fai l'attrice o la modella e sulla tua agenda ci sono ogni mattina due ore di allenamento con il
personal trainer, d'estate raccogli i frutti. Com'è evidente dai primi selfe in bikini di Bar Refaeli, Miranda Kerr
(una degli "angeli" di Victoria's Secret) o della statuaria Heidi Klum. Corpi che sono asciutti anche a costo di
faticosissime diete, come quella della cantante e attrice texana Jessica Simpson, famosa per i suoi cinque
giorni con tre frullati al dì e due healthy snack . Ma le cose da sapere per trascorrere ottime vacanze sono
altre. Per esempio, bisogna avere le idee chiare sulle creme solari. Un sondaggio realizzato dalla Royal
Pharmaceutical Society ha infatti messo in evidenza come ci sia ancora una grande confusione riguardo le
loro etichette. Solo l'8% degli intervistati pensa che gli Spf siano collegati alla sola protezione dei raggi Uvb
(quelli che provocano le scottature), mentre riguardano anche gli Uva (devono avere un potere fltrante di
almeno un terzo rispetto agli Uvb). A controllare la protezione Uva - cioè i fltri antiage - quando acquista un
solare è circa un terzo dei consumatori e solo il 13% applica la crema ogni due ore come raccomandano i
dermatologi. Jayne Lawrence, lo scienziato a capo del sondaggio, ha ricordato che entrambi i tipi di raggi
possono causare il cancro della pelle e ha quindi invitato le aziende a un'ulteriore chiarezza in etichetta. I
solari del resto sono creme particolari, che si confrontano non solo con il tipo di pelle, l'intensità e la durata
dell'esposizione, ma anche con la piacevolezza della texture, l'attività svolta in spiaggia, l'età del consumatore
e, non ultimo, l'impatto ambientale. Biotherm, per esempio, ha migliorato quello delle sue formule con una
tecnologia ecosensibile che le rende resistenti all'acqua, nonché appositamente concepita per ridurre la
dispersione del prodotto nel mare. E mantiene alto il suo potere fltrante. Foto di Trunk Archive/Contrasto
La ricerca ha sviluppato fltri Spf con un ridotto impatto ambientale. In difesa del mare
1. Si assorbe rapidamente, ha un'azione nutriente e lenitiva sulla pelle di viso e corpo. Balsamo Doposole
Restitutivo di Korff (in farmacia, 25 euro). 2. Un'acqua che dà luce ambrata a viso e corpo, enfatizza
l'abbronzatura, idrata e protegge dai radicali liberi. Tea to Tan di Terry (69 euro). 3. Monodosi per la doccia
create da Kraig & Carl, artisti noti per le loro opere dallo stile ludico e fumettistico. Capsule de Crème de
Douche Craig & Karl di Sephora (15 euro). 4. Facile da applicare per la sua formula uida. Spray Solaire Lacté
Spf 30 di Biotherm (21 euro). 5. Con burro di karité ed estratto di calendula, nutre e ripara la pelle del corpo e
la illumina. Après Soleil Sunific Crema Comfort Iridescente di Lierac (in farmacia, 25 euro). 6. Un solare per il
corpo con sostanze antiossidanti, idratanti e lenitive. Anti-Ageing Cream Body Protezione Media Spf 15 di
Bakel (53 euro).
Come fa un solare a resistere all'acqua? Utilizzando alcune componenti dell'acqua stessa. Una sorta di
"cavallo di Troia" tecnologico ideato dai laboratori Shiseido per rinforzare la protezione Uv. Si trova per
esempio nel uido Expert Sun Aging Protection Spf 50 WetForce.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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BELLEZZA
25/07/2015
Pag. 127 N.28 - 21 luglio 2015
diffusione:372741
tiratura:488629
magie d'oro su pelli d'ambra
Dalla polvere che dona riflessi iridati al fluido perfetto per esaltare l'abbronzatura, fino alla cipria che illumina il
viso. Ecco i prodotti che vi regalano l'effetto "baciato dal sole"
a cura di Giulia Stolfa
81. Grazie alla polvere di riso della formula, dona riflessi iridati la Terra Compatta Vellutante e Illuminante per
viso, collo e décolleté L'Erbolario (in farmacia e in erboristeria, 19 €). 2. Con gli agenti idratanti, rende la pelle
morbida My Terracotta Poudre Bronzante Hydratante Haute Tenue di Guerlain (48,90 €). 3. È composta da
due tonalità nella stessa cialda per "seguire" l'intensificarsi del colorito, Terra Abbronzante Soleil di Yves
Rocher (21,95 €). 4. Leggera, in gocce, per chi ama le texture quasi impalpabili, Glam Bronze Eau de Soleil
di L'Oréal Paris (12,95 €). 5. Risultato naturale, intenso e luminoso senza macchie e senza effetto maschera
con Teint Idéal Terra Abbronzante di Vichy (in farmacia, 27 €). Con specchio e pennellino per i ritocchi al
volo! 6. Ideale per scolpire e sottolineare i tratti e donare intensità al colorito, Terra Abbronzante Duo di
Collistar (31,50 €). In cofanetto in edizione limitata con lucidalabbra ( Topbalm SPF 15 ) in regalo. 7. Riscalda
il colore delle guance con una leggerezza sorprendente e un effetto "baciato dal sole", Fluid Sheer linea
Maestro Sun di Giorgio Armani (42,50 €). 8. Solare e dorata, perfetta per dare risalto agli zigomi, Cipria
Illuminante Lumière d'Été di Chane l (56 €).
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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BELLEZZA
25/07/2015
Pag. 37 N.196 - agosto 2015
diffusione:63240
tiratura:111323
Il gelso bianco riduce gli zuccheri nel sangue e aiuta a perdere peso
L'assunzione regolare delle compresse dell'integratore alimentare Zuccarin™ blocca la digestione degli idrati
di carbonio e regola il livello di glucosio sanguigno grazie a un nuovo estratto ad alta concentrazione di gelso
bianco giapponese. Ciò è possibile perché le foglie di gelso bianco giapponese contengono la molecola DNJ
(Deoxinojirimicina), che rallenta la trasformazione degli zuccheri alimentari (polisaccaridi) in glucosio: in tal
modo gli zuccheri arrivano nel sangue più lentamente e si evitano i picchi glicemici, che portano a fame
nervosa e sovrappeso. ZUCCARIN™: LE CONFERME DELLA SCIENZA Uno studio giapponese del 1990 ha
evidenziato che le foglie di Gelso bianco (Morus alba L.) sono ricche di DeoPERCHÉ UTILIZZARE
ZUCCARIN™ • Blocca l'assorbimento degli zuccheri • Riduce l'assorbimento delle calorie • Riporta i livelli di
glucosio nel sangue entro limiti normali • Abbassa il colesterolo • Favorisce la perdita di peso xinojirimicina
(DNJ), conosciuta per essere il più potente inibitore della alfa-Glucosidase. Secondo i ricercatori, la
somministrazione orale di 1 g di estratto di gelso bianco, 3 volte al giorno, prima di ogni pasto, per 30 giorni,
riduce significativamente la concentrazione di glucosio nel sangue, e anche di colesterolo e trigliceridi,
stimolando al contempo l'eliminazione del grasso accumulato.
È PARTICOLARMENTE INDICATO... Nei soggetti pre-diabetici e in sovrappeso, una condizione che accade
quando il livello di glucosio nel sangue è più elevato del normale, ma non ancora così alto per essere
diagnosticato un diabete mellito di tipo 2. Ci sono moltissime persone in questa situazione che si manifesta
con sete elevata, urinazione frequente, fatica ed irritabilità, associate a un eccesso di peso. Nei soggetti
affetti da diabete mellito di tipo 2 (dal 3% al 5% della popolazione italiana). Nelle donne con diabete
gestazionale.
Nota.- Zuccarin™ è un integratore alimentare sicuro e naturale. È stato usato per secoli nella
medicina naturale orientale e sudeuropea senza effetti collaterali.
L'integratore giusto per tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue e perdere peso
Zuccarin™ è venduto in Farmacia
NEW NORDIC SRL - [Via Morimondo, 26 - 20143 Milano -Telefono +39 02 89070845 Fax +39 02 89071398 [email protected] - www.newnordic.it
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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a cura della Direzione Programmazione e Sviluppo
25/07/2015
Pag. 45 N.196 - agosto 2015
diffusione:63240
tiratura:111323
test utile per valutare i sintomi della tua gastrite
La parola gastrite viene usata per descrivere un gruppo di disturbi che hanno una caratteristica in comune:
l'infiammazione della mucosa gastrica. Il disturbo può apparire all'improvviso (gastrite acuta) oppure protrarsi
nel tempo (gastrite cronica). Può essere causato da infezione da Helicobacter pylorì, ma anche errori
alimentari, sovrappeso, uso abituale di formaci (soprattutto antinfiammatori), fumo, alcolici e stress possono
esserne alla base. Per la prevenzione di questi problemi, è importante adottare una dieta equilibrata e sana
che comprenda 3 porzioni da 200-250 g di verdura, preferibilmente cotta, 2-3 frutti di stagione al dì, e che
privilegi il consumo di cereali e derivati integrali o semintegrali. Come cibi proteici, sono indicati pesce, carni
bianche, tofu e legumi. Da usare con moderazione le spezie, preferendo zenzero e cannella. È poi
fondamentale una corretta idratazione: si consiglia quindi di bere 8 bicchieri di acqua al dì, 3-4 dei quali di
un'acqua ricca di magnesio, bicarbonato e solfati, dall'azione digestiva e anti acidità. ADESSO TOCCA A TE!
Ecco qui di seguito un test utile per capire se i sintomi della tua gastrite possono essere eliminati. Dopo
averlo fatto, somma i punti e leggi il tuo profilo, scoprendo le soluzioni su misura per te. E ricorda che per la
diagnosi corretta devi rivolgerti al tuo medico. Da 3 a 4 Sì: potresti soffrire di gastrite cronica. Adotta una dieta
sana,evitando fritti, cibi troppo grassi, salati e/o dolci; fai attività fisica moderata e regolare e mantieniti
sempre ben idratato bevendo 2 litri di acqua al dì, a piccoli sorsi, e di questi almeno uno potrebbe essere di
un'acqua ricca di magnesio, bicarbonato e solfati, come l'acqua Lindos delle terme di Bognanco. Leggi il
consiglio su misura per te Da 0 a 2 Sì: per la prevenzione potrebbe essere utile adottare una dieta leggera
(ma non in bianco!), con pochi grassi, soprattutto se di origine animale, e bere mangiando un'acqua ricca di
magnesio, bicarbonato e solfati, come l'acqua Lindos delle terme di Bognanco. Da 5 a 7 Sì: la tua è una
gastrite cronica e devi rivolgerti al medico per il trattamento corretto. In attesa della visita medica, adotta i
suggerimenti dati al punto precedente e mantieniti sempre ben idratato bevendo 2 litri di acqua al dì e, se
possibile, almeno uno di un'acqua ricca di magnesio, bicarbonato e solfati come l'acqua Lindos delle terme di
Bognanco.
1 litro di acqua , 4 bicchieri di ricca di magnesio acqua naturale Quanta acqua bere in un giorno
• Al risveglio hai bocca impastata e nausea? 1.SÌ 2.No
• Mangi poco e ti sembra il contrario? l.Sì 2.No
• Soffri spesso di disturbi digestivi? l.Sì 2.No
• Cibi grassi o speziati ti provocano acidità? I-Sì
• Hai mal di testa, sonnolenza o battito cardiaco accelerato dopo mangiato? l.Sì 2.No
• In genere, dopo i pasti senti un sapore acido in bocca? l.Sì 2.No
• Se stai a digiuno, provi spesso fitte dolorose che passano appena mangi qualcosa? l.Sì 2.No
2.No
lindgis Acqua LINDOS Terme di Bognanco www.bognanco.net - [email protected] tei. +39 0324 234109 800 12.64.53. Puoi trovare l'acqua LINDOS in farmacia, parafarmacia, erboristeria.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Le nostre domande. Le vostre risposte... A CURA DELLA DIREZIONE PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
IN COLLABORAZIONE CON ACQUA LINDOS
25/07/2015
Pag. 102 N.8 - agosto 2015
diffusione:315152
tiratura:444988
SUMMER MAKE-UP
Antonella Bartolini
Hai già conquistato una tintarella chic e dorata? Scopri allora come enfatizzarla e rendere la pelle ancora più
radiosa con il trucco. Bastano pochi alleati strategici: dalle creme colorate ai blush che perfezionano il colore,
ai prodotti illuminanti che creano punti luce su prpo regalando piacevoli effetti speciali. Il tocco di riservato
solo alle labbra... o alle unghie. Punto di partenza: accendere e illuminare il colorito di base. «Per farlo
applicate una crema colorata» spiega Rossano De Cesaris, makeup artist. «Stendetela sul viso pulito come
una normale crema idratante, massaggiandola e distribuendola in modo uniforme. Per aggiungere
all'incarnato bagliori dorati, sfumate con un pennello una terra in polvere iridescente facendo ampi movimenti
circolari su viso, collo e décolleté. Con un luminizer create poi dei punti luce sul viso (sotto l'arcata
sopraccigliare, sugli zigomi, sulla fronte) e sul corpo (spalle, clavicole e punto centrale del seno). Potete
utilizzare lo stesso prodotto anche sulle palpebre al posto dell'ombretto, per dare al trucco un finish fresco e
lucente, molto cool per l'estate». 1 In mousse l'ombretto dal finish brillante Watery Mousse Eyeshadow di
Deborah Milano (profumeria e grande distribuzione, 11,99 euro). 2 Disponibile in 45 tonalità Kiko Power Pro
di Kiko Milano, una linea di smalti facili da applicare, resistenti e long-lasting (4,90 euro). 3 Ipoallergenico,
luminoso e a lunga durata Wonder Nail Brush di Isadora (farmacia e parafarmacia, 13,80 euro). 4 Ciglia dal
volume estremo e dalla lunghezza infinita con Rimmel ScandalEyes XX-Treme Volume & Lenght Mascara
(profumeria, 12,20 euro). 5 Ha una profumazione floreale-fruttata essence nauti girl - like a nauti girl profumo
(grande distribuzione, 3,99 euro). 6 In edizione limitata Eclat Minute Base Illuminatrice de Teint di Clarins
(profumeria, 31 euro). 7 Idratante e a lunga durata il rossetto ricco di principi attivi ristrutturanti Perfect
Moisture Lipstick di Isadora (farmacia e parafarmacia, 17,99 euro). 8 Delinea come una matita, colora come
un ombretto Matitone 24Ore Waterproof Eyeshadow&Pencil di Deborah Milano (profumeria e grande
distribuzione, 9,99 euro). 9 Colore puro e intenso dal finish matt e vellutato l'M Matt Lip Fluid di Pupa. Il
particolare applicatore fioccato consente una stesura precisa (14 euro). 1 0 Texture setosa e colore rossoalbicocca luminoso per essence nauti girl - blush viso (grande distribuzione, 3,79 euro). 11 Finish metallizzato
per i nuovissimi Creamy Eyeshadow di debby (profumeria e grande distribuzione, 5,50 euro). 1 Grazie alla
sua formula hi-tech reagisce alla luce e al pH della pelle creando la tonalità su misura fard pH Matchmaker di
Physicians Formula (Coin, OVS e Upim, 16,90 euro). 2 Microglitter neri in diverse dimensioni impreziosiscono
lo smalto NYC New York Coor Fancy Dotty (grande distribuzione, 1,99 euro). 3 Allunga, dona volume e piega
le ciglia regalando uno sguardo sensuale They're Real Mascara di Benefit (Sephora, 26,50 euro). 4 Regala
luminosità all'incarnato con un effetto wet Jelly Glow Chubby Blush di Pupa (profumeria, 14,90 euro). 5 Per
ciglia più folte e lunghe Organic Wear Mascara di Physicians Formula (Coin, OVS e Upim, 14,90 euro). 6
Regala alle labbra lucentezza e colore Arriba! - lucidalabbra di essence (grande distribuzione, 2,29 euro). 7
Effetti speciali per rendere cool le unghie con essence Arriba! - smalto unghie top coat (grande distribuzione,
2,49 euro). 8 In crema l'ombretto illuminante Shimmering Cream Eye Color di Shiseido (profumeria, 30,50
euro). 9 In due fragranze, fruttata e floreale, il nuovo solidPerfume di debby. Pratico da portare sempre con
sé, anche in viaggio (profumeria e grande distribuzione, 3,50 euro). 1 0 Nuance fresca e delicata con effetto
sparkling per Nail Polish di Emmi-Nail. Ideale con una carnagione baciata dal sole (centri estetici e nail, 3,90
euro). Unica nota di colore del make-up, le labbra rosse. «Scegliete un rossetto a lunga tenuta, adatto alle
alte temperature estive. Delineate prima le labbra con una matita nella stessa nuance del rossetto.
Successivamente sfumatela su tutta la superficie e stendete un gloss (trasparente o rosso)» dice Rossano
De Cesaris. Attenzione però a scegliere la giusta tonalità di rossetto. «Le rosse devono scegliere i toni di
rosso più caldi, tutti quelli tendenti all'arancio, come il rosso scarlatto, il corallo, il geranio, il mattone oltre al
rosso puro (da evitare quelli violacei). Le donne che hanno i capelli neri/ , castano scuro, con pelle ambrata o
' olivastra, si devono orientare verso le tonalità rosso intenso, mattone, fuoco, bordeaux. Le castane con pelle
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
BELLEZZA
25/07/2015
Pag. 102 N.8 - agosto 2015
diffusione:315152
tiratura:444988
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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chiara dovrebbero scegliere nuance ciliegia, prugna e lampone. Per le bionde dorate sono adatti il rosso
rubino, fragola e fuoco, mentre per le bionde cenere meglio orientarsi verso tonalità più rosate e fredde»
conclude il truccatore.
25/07/2015
Pag. 106 N.8 - agosto 2015
diffusione:315152
tiratura:444988
STICK PRET-A-PORTER
Ivan Pestillo
Dimensiom naorte, compatte e tascabili: gli stick solari di ultima generazione scivolano facilmente nel beautycase, nel marsupio, nella borsa da spiaggia e persino in tasca _ e per questo sono perfetti per proteggersi
nelle situazioni più diverse. Il loro plus è anche quello di consentire un'applicazione di precisione e questo li
rende pratici per schermare contorno occhi, naso, tatuaggi e cicatrici. In più non si sciolgono facilmente con le
elevate temperature estive e talvolta contengono anche speciali pigmenti ottici che, in zone come lo zigomo o
il contorno occhi, ìpreano inediti punti luce. Fototipo, età, stile di vita, alimentazione, rendono la capacità di
adattamento al sole diversa da persona a persona. Anche il luogo di esposizione conta: il sole preso sulla
barca è diverso dal sole preso in città (senza contare le diverse latitudini). Il corpo possiede propri
meccanismi di protezione (film idrolipidico, strato corneo e abbronzatura) che però non sono sufficienti
quando il sole è intenso, soprattutto in alcune zone più delicate. Ecco perché la protezione, che comunque
non dovrebbe mai mancare, in alcuni punti deve essere più alta e performante. «Aree come il contorno occhi,
il padiglione auricolare, le labbra, il naso e gli zigomi sono più fragili perché presentano una pelle più sottile
che si scotta e irrita facilmente» spiega Patrizia Perrone, cosmetologo di Mediterranea. La pelle della zona
perioculare, per esempio, è spessa solo 0,44 millimetri e tendenzialmente secca perché quasi
completamente priva di ghiandole sebacee. Il tessuto labiale è, invece, ricco di ghiandole salivari che non
ostacolano certo i raggi Uv. Largo, dunque, ai prodotti specifici, idratanti, nutrienti e con elevato fattore di
protezione in queste zone. soluzioni "over 30" «Le parti più sensibili del viso vanno protette con uno stick
dall'spf superiore o pari a 30. L'applicazione non deve avvenire solo quando ci si espone al sole, al mare o in
montagna, ma anche quando si trascorre del tempo all'aria aperta, tra passeggiate al parco e sport»
sottolinea la cosmetologo. Ed è importante ripeterla durante l'esposizione. Gli stick, in particolar modo, sono
ben tollerati anche dalle pelli più sensibili perché ricchi di minerali, aminoacidi, aloè, calendula e vitamine
dalle virtù nutrienti, lenitive e anti-età e consentono un'applicazione e una copertura molto efficaci.
ATTENZIONE . ai tatuaggi I raggi del sole colorano protezione maggiore. la pelle, ma sui tatuaggi hanno
l'effetto contrario: li fanno sbiadire! L'inchiostro tende a schiarire e diventa meno brillante. Inoltre, le zone del
corpo tatuate diventano più sensibili. Per queste serve una «Consiglio di difenderle dai raggi Uv con stick
solari specifici, dotati di fattore di protezione 50+. Lo stesso vale per chi si sottopone a un trucco permanente,
per esempio sulle labbra» conclude l'esperta. 1 Ideale per la protezione ad ampio spettro (Uva-Uvb) delle
zone più sensibili (labbra, nei, cicatrici), lo stick solare con spf 50+ di Bionike Defence Sun (farmacia, 13,05
euro). 2 #Next Sun è lo stick per le labbra di Taba Cosmetic con spf 50 dalle proprietà anti-age, emollienti e
nutrienti (www.tabacosmetic. com, 8 euro). 3 Un prodotto leggendario, ora anche in versione "solare": è Eight
Hour Cream Targeted Sun Defense Stick spf 50 di Elizabeth Arden per labbra, naso, orecchie e cicatrici
(profumeria, 15 euro). 4 Silky Bronze Cellular Protective Stick spf 30 di Sensai protegge il DNA cutaneo con
una formula resistente all'acqua, arricchita con un derivato del pepe giapponese (profumeria, 53 euro). 5
Contrasta il foto invecchiamento con un filtro anti Uva e Uvb; contiene burro di karité, squalene e tocoferolo
dalle virtù nutrienti e antiossidanti: Sun Stick Viso e Corpo spf 50+ di Mediterranea (mediterranea.it, 6,50
euro). 6 Può essere usato sia per abbronzatura indoor che outdoor, il Tattoo Stick spf 60 di Australian Gold
che mantiene in salute i tatuaggi e previene lo scolorimento dell'inchiostro (profumeria e solarium, 14 euro).
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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BELLEZZA
25/07/2015
Pag. 111 N.8 - agosto 2015
diffusione:315152
tiratura:444988
PULP FUNCTION
Creme, sieri e maschere effetto filler riempiono le rughe per ricompattare e distendere i tratti
Alberta Mascherpa
(...) Prendiamo il coso della perdita di compattezza, volume e levigatezza del viso, conseguenze inevitabili del
processo di invecchiamento che porta la cute a "svuotarsi" progressivamente cedendo in solchi sempre più
profondi. Se la medicina estetica interviene iniettando sostanze che rimpolpanò, la cosmetica affronta il
problema con formulazioni studiate proprio per garantire un effetto filler, pronto a ricolmare, col tempo e la
costanza di utilizzo, le depressioni del viso ripristinando i volumi e la compattezza di una volta. Iniezioni e
cosmetici effetto filler hanno un elemento in comune: l'acido ialuronico. Come spiega Noel Schartz,
dermatalogo parigino e voce autorevole in tema di filler «si tratta di un componente essenziale della pelle,
una sostanza fondamentale della matrice extracellulare e una molecola che presenta una particolarità: è in
grado di trattenere fino a 1000 volte il suo peso in acqua creando un serbatoio che permette alla pelle di
conservare turgore, volume e rotondila». al piccolissimo L'acido ialuronico è la molecola chiave sia dei filler
iniettabili che dei cosmetici che danno nuova pienezza. Ci sono però delle differenze. «Nel caso delle
iniezioni il medico ha a disposizione diverse formulazioni di ialuronico con molecole di dimensioni più o meno
grandi in base alla correzione da eseguire» spiega Luigi Rigano, cosmetologo a Milano. «Nei cosmetici è
importante invece che l'acido ialuronico sia presente in diverse forme: se quello ad alto peso molecolare si
ferma infatti in superficie con un immediato effetto idratante, particelle sempre più piccole di iaiuronico
penetrano facilmente arrivando fino in profondità con un effetto rimpolpante più deciso e visibile». In sostanza
è come se l'acido ialuronico funzionasse al pari di un cuscinetto che si gonfia nel cuore della pelle
riempendola dall'interno e distendendola. Riempiono là dove serve. In più idratano, stimolano, rassodano. La
Sirt 1 stimola l'attività cellulare mentre acido ialuronico e collagene marino idratano e rimpolpano. Si trovano
nella Crema Extra Repulping Contorno Occhi e Labbra di Becos della linea Fili Evolution (istituto, 42 euro).
Completano la linea il Concentrato e la Crema Extra Repulping. Un applicatore di precisione per agire sulla
singola ruga e una formula con otto acidi ialuronici e 39 attivi biorivitalizzanti per Fillerina Doppia Azione di
Lobo (farmacia, da 74 euro). UN SOSTEGNO PER LA PELLE Le formule che distendono non fanno conto
solo sull'acido ialuronico per rimpolpare. Scelgono anche altri ingredienti specifici come polisaccaridi e
complessi vegetali in grado di lavorare in maniera diretta sulle fibre di elastina e di collagene che creano
l'impalcatura di sostegno della pelle. Le proteggono e le rafforzano, ne stimolano la produzione e le rendono
più elastiche in modo che la cute ritrovi la sua naturale compattezza e pienezza. la routine per dare Tra le
proposte cosmetiche effetto filler ci sono le creme e i sieri che si possono applicare su tutto il viso, il collo e
anche il décolleté come trattamento quotidiano, mattina e sera. Sono disponibili anche formule effetto urto
che si presentano con un applicatore di precisione che permette di impiegarle proprio dove serve, ruga per
ruga. Per potenziare l'efficacia di tutti questi trattamenti si può completare la routine di cura con una
maschera specifica da utilizzare con regolarità, da una a due volte alla settimana in base alle necessità.
8Contorno labbra e occhi sono due zone molto fragili dove la perdita di volume e la comparsa delle rughette
spesso avviene prima che in altre parti. La soluzione cosmetica è costituita da formulazioni effetto filler messe
a punto in maniera specifica proprio per agire in modo mirato su di loro. Usate con regolarità, già a partire dai
quarant'anni, mantengono distesa la pelle e ne contrastano il progressivo svuotarsi in modo che il contorno
delle labbra e degli occhi rimanga ben definito anche con il passare del tempo. Il Serum Densifiance di Matis
è studiato nei componenti per rinforzare le fibre di elastina e di collagene, ridensificare, levigare e distendere i
tratti (istituto, 134 euro). Da Resultime la Masque Super Repulpant combina tre tipi di acido ialuronico e un
polisaccaride per aiutare la pelle a trattenere acqua al suo interno (farmacia, 34 euro). Nel Pocket Kit WoW
Effect ci sono il detergente, la maschera e il siero, formulazioni mirate per ricostruire la struttura di sostegno
della cute, renderla più piena e distesa (farmacia, 19,90 euro). Il Siero Concentrato Ri-Volumizzante Revitalift
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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BELLEZZA
25/07/2015
Pag. 111 N.8 - agosto 2015
diffusione:315152
tiratura:444988
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Filler HA de L'Oréal ha un'alta percentuale di acido ialuronico di piccolissime dimensioni più attivi che
stimolano la produzione di fibroblasti (profumeria, 20 euro).
25/07/2015
Pag. 114 N.8 - agosto 2015
diffusione:315152
tiratura:444988
TROPICAL BEAUTY THERAPY
Ispirazioni esotiche per i nuovi trattamenti corpo e capelli al profumo di ananas, vaniglia, cocco e papaya
Ivan Pestiilo
Immaginatevi una gustosa e rigenerante Pina Colada con il suo sapore di cocco e ananas. Oppure un
originale Daiquiri al frutto della passione e banana. Sono gli stessi profumi con cui possiamo viziare e
coccolare la nostra pelle durante le vacanze, anche in città, per evocare rilassanti ed esotiche atmosfere
tropicali. Largo, dunque, alle creme a base di papaya, ai sali da bagno alla vaniglia e ai detergenti al cocco
che regalano scie inebrianti dal potere refresh. In più vantano virtù anti-ossidanti e tonificanti di notevole
efficacia. RELAX ALLA VANIGLIA Originaria del Messico, oggi la pianta della vaniglia cresce in ogni luogo.
Ottima a tavola, è usata anche in molti cosmetici ad azione relax, come gli oli e i sali da bagno. In più, l'olio
essenziale di vaniglia rallenta l'ossidazione delle cellule cutanee, contrasta i radicali liberi e vanta proprietà
antisettiche. CÒC,CO ANTI-ETÀ Tipici dei paesi tropicali, i frutti della palma di cocco sono usati in vario
modo. Lo polpa e il latte apportano numerosi benefici al nostro organismo perché ricchi di potassio, minerali,
vitamine, fibre e zuccheri. Ottimi come alleati cosmetici antiage grazie alle loro elevate concentrazioni di
acido ialuronico. IFICANTE PAPAYA La gustosa papaya cresce solo con un clima caldo e umido. E ricca di
vitamina A, C, K, acido folico, magnesio e flavonoidi, tutte sostanze anti-ossidanti che rallentano
l'invecchiamento cellulare. Utilizzata in campo cosmetico contrasta cellulite e rilassamento cutaneo.
AVOCADO SUPER-NUTRIENTE "'Èìino dei frutti più ricchi di proteine e grassi, ma abbonda anche di
vitamine, zuccheri e sali minerali. Inserita nei cosmetici svolge un'azione idratante e aiuta a mantenere la
tintarella. MANGO PER CAPELLI PIÙ FORTI Per sfruttare al meglio le virtù del mango, viene raccolto prima
della maturazione quando i principi attivi sono al massimo. Estratti con pressione a freddo, vengono
incorporati nei prodotti per capelli. 1 Ligne St. Barth propone un vero elisir di energia vegetale con olio di
avocado: è l'iconico Huile d'Avocat ricco di vitamine (profumeria, 41 euro). 2 Levigante ma delicato sulla pelle
Scrub Salino Papaya Lemon di Greenland (profumeria, 9,95). 3 Fa parte della linea Piacere Avvolgente al
Latte di Cocco e Petali di Gelsomino il Bagnodoccia Nutriente di Dove. Per un momento di puro relax (grande
distribuzione, 2,29 euro). 4 Per un bagno di piacere, lasciati tentare dai Sali da Bagno alla Vaniglia de I
Provenzali a base di sale marino, calcio e vitamine (grande distribuzione, 3,49 euro). 5 Dedicato a chi
preferisce applicare sui capelli una texture sensoriale dall'azione ristrutturante c'è l'Olio Senza Risciacquo di
Klorane (farmacia, 14,90 euro cad.).
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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BELLEZZA
25/07/2015
Pag. 12 N.8 - agosto 2015
diffusione:315152
tiratura:444988
PERCORSO DETOX CON LAMPONE E GREEN COFFEE
Le proprietà di lampone e caffè verde insieme, per un percorso di benessere,disintossicante e depurativo. Si
può seguire con i prodotti di Dietalinea Raspberry Keto 400 liquid, a base di lampone e Green Coffee 400
hot&cold, con caffè verde. Da alternare fra loro per un mese per sgonfiarsi e bruciare più calorie grazie
all'azione drenante e termogenica. Farmacia, parafarmacia, erboristeria.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 25/07/2015
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FLASH
PROFESSIONI
3 articoli
25/07/2015
Pag. 1
diffusione:309253
tiratura:418328
MATTIA FELTRI
Èvero: ieri si è scioperato a Fiumicino, n e l l a m e t ro p o l i t a n a d i Roma e a Pompei, ma si può essere
soddisfatti che non abbiano scioperato i doppiatori di cartoni animati o i bagnini di Rimini. Lo sciopero infatti è
un diritto, e i diritti incontrano le simpatie universali che i doveri si sognano: negli ultimi anni abbiamo seguito
lo sciopero dei tifosi in protesta contro i modesti risultati delle loro squadre, delle prostitute fiorentine contro la
riluttanza dei clienti a usare il preservativo, e degli allevatori abruzzesi in richiesta di un piano ovicaprino
nazionale, altrimenti ci sarebbe stato «lo sciopero generale delle pecore in tutti i presepi». Qui si intravede
almeno dell'ironia invece sconsigliabile se si parla dello sciopero più bizzarro e drammatizzato del mondo,
quello dei parcheggiatori abusivi in centro a Palermo o davanti al Cardarelli di Napoli. «Siamo stanchi di
prendere multe», dicevano i parcheggiatori abusivi rivendi- cando l'onestà di padri di famiglia che
s'arrangiano senza «essere mafiosi». Fermi tutti, dunque: se lo sciopero è un diritto per i parcheggiatori
abusivi, per gli altri assume contorni sacrali e del resto è una celebrazione quotidiana. Dal 2009 al 2014 si
sono calcolati oltre mille scioperi all'anno, non meno di mille e duecento, spesso oltre i mille e trecento, e cioè
circa tre scioperi e mezzo al giorno con quasi duecento giorni di sciopero, l'anno scorso, soltanto nel trasporto
pubblico locale. E qui non si calcolano gli scioperi di treni e aerei e navi e traghetti, di piloti, di hostess, di
personale viaggiante e personale di terra in un groviglio di rivendicazioni che - dicono i dati della
Commissione garanzia sciopero - nell'ottanta per cento dei casi si fanno imperiose soprattutto di venerdì e di
lunedì. L'orgoglio di categoria si scatena in coincidenza con il week end un po' per tutti e di solito è facilmente
prevedibile: se si delinea una riforma della pubblica amminis t r a z i o n e sciopererà la pubblica
amministrazione, se si delinea una riforma della magistratura sciopererà la magistratura, se si delinea una
riforma del lavoro sciopererà chiunque. Questo non ci impedisce di imbatterci in scioperi estemporanei, quello
dei pescatori adriatici contro l'ostile legislazione europea e il caro gasolio, quello dellemogli dei pescatori
siciliani contro le limitazioni di pesca del tonno rosso, quello dei lavoratori delle librerie Feltrinelli contro la
«perdita dell'anima » dei negozi ridotti «centri commerciali» della cultura, quello dei telespettatori contro la
modestia filosofica dei palinsesti, sciopero organizzato a Milano con la graditissima partecipazione ( disse
qualche anno fa) di alcune esasperate famiglie-Auditel. Gli innocenti qui sono pochi. pochi. Lo sciopero fa
parte del nostro orizzonte giornaliero, scioperano i benzinai, scioperano gli infermieri e i portantini, scioperano
i medici, scioperano in Posta, scioperano al ministero e al municipio, scioperano i professori e i bidelli, i
giornalisti e i poligrafici, scioperano i tabaccai se si avanza l'ipotesi di concedere all'edicole la vendita delle
sigarette e i farmacisti se si avanza l'ipotesi di aprire parafarmacie al supermercato. Si arriva in stazione e lo
chef express è in sciopero, si arriva al Colosseo e scioperano i bigliettai, si arriva all'Ikea e - clamoroso! scioperano i dipendenti Ikea. Si è visto scioperare persino i vigili e i commessi l'Oréal, perché in Italia lo
sciopero è quasi una scadenza, una cambiale da pagare pagare a sé stessi, talvolta lo sciopero è un
esercizio di protervia fantasiosa e chi scrive ricorda di aver scioperato da studente perché il preside aveva
negato l'autorizzazione a installare l'albero di Natale in classe, e siccome il medesimo preside negò poi anche
l'autorizzazione allo sciopero fu automatico e inappellabile lo sciopero contro la compressione del diritto di
sciopero. E alla fine il dolore inconsolabile riguarda l'unico sciopero che tutti amavamo alla follia e che,
guarda caso, è anche l'unico a essere scomparso dalla faccia della terra: quello ai caselli dell'autostrada.
Foto: I mezzi È l'incubo di milioni di lavoratori, più o meno pendolari, in Italia All'Ikea Una delle proteste che
hanno segnato l'estate 2015
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Benvenuti nel Paese delle braccia incrociate
25/07/2015
Pag. 24
diffusione:105812
tiratura:151233
Il caso. Anche gli sport virtuali finiscono nella rete del doping
Il doping riguarda anche lo sport "elettronico", e anche nei tornei di videogiochi ci saranno controlli per evitare
l'assunzione di sostanze, soprattutto farmaci che aumentano l'attenzione. Lo ha deciso la Electronic Sports
League, la principale lega mondiale di e-gaming, dopo che un videogiocatore professionista, ha ammesso di
aver fatto uso di Adderall, uno stimolante usato per curare il deficit di attenzione - in un torneo con un
montepremi di 250mila dollari. La Lega, che conta 5 milioni di iscritti, collaborerà con la Wada, l'autorità
mondiale antidoping, nella definizione delle sostanze da vietare. «La visibilità e la popolarità crescenti degli esports - scrive la Lega -, insieme alla crescita dei premi, aumentano le tentazioni dei team di infrangere le
regole».
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 25/07/2015
80
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AGORA`
25/07/2015
Pag. 19 N.196 - agosto 2015
diffusione:63240
tiratura:111323
Echinacea e zenzero per la mamma in attesa
... Ho 29 anni e sono al sesto mese di gravidanza. Adoro le tisane, ma mi è stato consigliato di berle con
molta cautela, adesso e anche quando allatterò. Potete dirmi quali tisane posso bere e quali no? Federico,
Piacenza Cara Federica, la sua domanda mi permette di ricordare che, durante la gravidanza e l'allattamento,
bisogna usare particolare cautela nell'assumere qualsiasi tipo di composto a scopo curativo, naturale o no.
Questo perché, il feto e, più avanti, il neonato hanno delle reazioni del t u t t o individuali riguardo le sostanze
con cui vengono a contatto. Se un pizzico di curry o cannella o altre spezie aggiunto nelle vivande non ci
preoccupa, meglio evitare tisane, fìtoterapici e i rimedi concentrati che non siano stati giudicati innocui. (E.M.)
FAI COSÌ Possiamo dare il via libera a **~ zenzero e cannella, che sono ammessi anche dagli enti di
farmacovigilanza in quanto sono stati testati in graaiutare nella digestione e contro la nausea. L'echinacea,
sempre in infuso, la proteggerà contro riniti, bronchiti e influenze. vidanza. Un infuso di zenzero fa potrà
Come infuso In gravidanza l'infuso di echinacea agisce come un vaccino naturale contro virus e infreddature
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Curati insieme a noi
PERSONAGGI
3 articoli
25/07/2015
Pag. 4
diffusione:192677
tiratura:292798
Pensioni, arriva il manuale per fare causa contro i tagli
Vademecum di un pool di legali organizzati da Forza Italia per «le vittime» della Fornero
Sabrina Cottone
Milano Cari pensionati, nessuno può tagliarvi la rivalutazione del vostro assegno, anche quando è d'oro. Se
qualcuno lo fa, come è accaduto con il governo Monti e la legge Fornero, la soluzione migliore non è
aspettare il rimborso promesso da Renzi ma correre dall'avvocato e far causa all'Inps. L'Istituto è tenuto a
restituirvi tutto. È questo lo spirito e un po' anche la lettera del vademecum gratuito per i pensionati messo a
punto da un pool di legali e presentato nella sede milanese di Forza Italia. Una consulenza legale gratuita che
sarà distribuita ai pensionati (e che si può già scaricare dal sito nazionale di Forza Italia) per aiutarli a
passare all'azione: a organizzare il tutto, il gruppo seniores di Enrico Pianetta e il gruppo professionisti di
Andrea Mandelli. L'oggetto dell'assalto giudiziario non è solo la Fornero ma anche la decisione del governo
Renzi, dopo la sentenza della Consulta, di restituire il «maltolto» con quote proporzionali all'assegno e solo
fino ai 3000 euro di pensione. Secondo i calcoli azzurri, a Milano 320mila pensionati su 420mila non
riceveranno indietro nulla. Un dato che - sostengono da Forza Italia - può essere esteso all'intero Paese.
«Nessun intento di strumentalizzare. Comprendiamo i gravi problemi di bilancio che gravano sulle casse dello
Stato dice Mariastella Gelmini, la coordinatrice lombarda che da Milano progetta di far partire l'offensiva dei
cittadini - Ma il governo Renzi sottovaluta il problema e pensare di lasciar da soli i pensionati in questa
situazione è da matti». Il vademecum parte dall'illegittimità costituzionale della legge Fornero nel prevedere la
rivalutazione solo per i trattamenti pensionistici inferiori a 1500 euro lordi al mese. Ma soprattutto sottolinea
come il decreto legge 65 del 21/0572015, in gergo il decreto Renzi, che prevede un rimborso forfettario a
scaglioni sia «manifestamente iniquo, sia per gli innegabili contrasti con norme ormai di rango costituzionale,
sia perché non prende in considerazione i trattamenti pensionistici superiori ai 3000 euro». Fin qui l'analisi. E
torniamo alla proposta d'azione. «Tra le diverse strade ipotizzate, quella che si ritiene maggiormente incisiva
è promuovere azione monitoria nei confronti dell'Inps... Avanti il tribunale competente in funzione del giudice
del lavoro». Che cosa accade a questo punto? Il pool di legali ipotizza l'emissione del decreto ingiuntivo. È
anche vero che il ricorso può essere rigettato oppure che, anche di fronte a un decreto ingiuntivo, l'Inps può
fare ricorso. Nella seconda e terza ipotesi, il pensionato può ricorrere a sua volta. Sintetizza Mandelli: «Tocca
al cittadino decidere quale sia l'opzione migliore e rivolgersi a esperti di fiducia». Il consiglio del pool azzurro
è però inequivocabile: mettere in croce l'Inps in tribunale.
mila
320 I pensionati milanesi che nonriceverannoalcunrimborsosecondolostudioeffettuato
3.000 L'importolordoineurodelle pensioni oltre le quali non verrà corrisposto alcun rimborso
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Gelmini: «Non li lasciamo soli» il caso
25/07/2015
Pag. 19
diffusione:22748
tiratura:28110
Pensioni, recupero rivalutazione
Un vademecum per informare i pensionati su come potrebbero agire legalmente per recuperare la
rivalutazione delle pensioni dovuta, dopo la bocciatura della norma Fornero da parte delle Consulta e il
successivo decreto del governo Renzi sui rimborsi. Lo ha preparato un pool di avvocati su richiesta di Forza
Italia, secondo cui il decreto non rispetta in pieno la sentenza. Il partito a breve metterà questo studio a
disposizione sul sito internet e lo pubblicizzerà a livello nazionale. L'iniziativa è stata presentata alla sede di
Milano del partito dal coordinatore lombardo Mariastella Gelmini e dai senatori responsabili nazionali dei
dipartimenti FI professioni, Andrea Mandelli , e Seniores, Enrico Pianetta . L'intento è «offrire un servizio
gratuito per seguire quello che avverrà nei tribunali italiani e capire a cosa porteranno le scelte di Renzi», ha
spiegato Gelmini, annunciando a settembre una mobilitazione in Lombardia su questo tema.
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 25/07/2015
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IL VADEMECUM DI FORZA ITALIA
24/07/2015 11:27
Sito Web
IlFarmacistaOnline.it
Per il senatore "la misura con cui Renzi ha risposto in maniera maldestra alla sentenza della Consulta sulle
pensioni, disattende quanto previsto dalla stessa sentenza". E per questo motivo Forza Italia con il contributo
di "illustri" avvocati ha redatto un vademecum per "offrire ai cittadini soluzioni concrete per far valere i loro
diritti ed ottenere ciò che gli è dovuto". IL DOCUMENTO
24 LUG - "La misura con cui Renzi ha risposto in maniera maldestra alla sentenza della Consulta sulle
pensioni, disattende quanto previsto dalla sentenza stessa e lede il diritto di ciascun pensionato ad avere ciò
che gli spetta". Queste le parole del senatore e responsabile delle professioni di Forza Italia Andrea Mandelli,
che nel suo intervento al convegno organizzato dal partito a Milano "Rivalutazione delle pensioni, il Decreto
Renzi non basta", ha sottolineato anche come "invece di restituire tutto il dovuto, il premier ha scelto una
scorciatoia arbitraria: ha reso solo una parte e, per giunta, pretendendo di farla passare come un 'bonus'.
Come se vedersi restituire quello che è stato ingiustamente non erogato fosse un favore per cui ringraziare.
La verità è che questo esecutivo vuole 'fare cassa' sulle certezze degli italiani: la casa e, appunto, le
pensioni". E proprio "per andare incontro ai cittadini il senatore ha anche presentato un vademecum per
ottenere "tutti ciò che è dovuto". "Grazie al rapporto sinergico tra i dipartimenti di Forza Italia, e con il prezioso
intervento di illustri avvocati, oggi - ha spiegato - offriamo ai cittadini delle soluzioni concrete per far valere i
loro diritti ed ottenere ciò che gli è dovuto. E questa è anche la dimostrazione di quanto sia importante
l'impegno diretto dei professionisti e della società civile al servizio dei cittadini, per cambiare davvero questo
Paese".
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 25/07/2015
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Pensioni e rimborsi. Mandelli: "Forza Italia al fianco dei cittadini". Ecco il
vedemecum per farsi restituire tutto il dovuto