n. 245 settembre 2011 - Legacoop Reggio Emilia
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n. 245 settembre 2011 - Legacoop Reggio Emilia
N. 245 – 15 settembre 2011 Per la Corte di Giustizia del Lussemburgo la fiscalità cooperativa non è aiuto di Stato “Una sentenza che segna un punto a favore della specificità e della distintività delle imprese cooperative e smentisce le spinte omologatrici che vorrebbero uniformare le imprese cooperative agli altri modelli d’impresa”. E’ questo il commento di Giuseppe Alai e Simona Caselli, presidenti di Confcooperative e Legacoop, sulla sentenza della Corte di Giustizia del Lussemburgo, per la quale il regime fiscale delle cooperative, legato alla loro attività mutualistica, non rappresenta un aiuto di Stato. “La Corte di Giustizia del Lussemburgo - spiegano i presidenti di Confcooperative e Legacoop - era stata chiamata a pronunciarsi dalla Corte di Cassazione italiana sui casi di tre cooperative risalenti addirittura agli anni ’80: nello specifico, la Corte di Giustizia rimanda la decisione ai giudici nazionali che dovranno valutare sulla base della legislazione degli anni ’80, con norme non più in vigore nella formulazione e nei contenuti, mentre con grande soddisfazione constatiamo che la Corte di Giustizia nelle sue motivazioni accoglie e riconosce principi fondamentali per la politica cooperativa in Europa e in Italia". La Corte, infatti, riconosce alle cooperative il carattere di imprese rette da principi di funzionamento peculiari che le differenziano nettamente dagli altri operatori privati, confermando che i regimi normativi e fiscali legati all’attività mutualistica non rappresentano aiuto di Stato. “L’Europa – osservano Giuseppe Alai e Simona Caselli – non offre dunque né pretesti né legittimazioni per chi in Italia, nella politica e in ogni campo di responsabilità vanta atteggiamenti punitivi e strumentali verso la cooperazione. Anche a fronte dei risultati scaturiti dal lavoro delle imprese cooperative, che in dieci anni hanno aumentato l’occupazione del 40% (+ 5,5% anche nell’ultimo biennio segnato dalla crisi) e hanno accresciuto il loro peso nell’economia reale, tanto che la loro incidenza sul Pil nazionale è passata dal 2,5 al 7,5% – concludono i presidenti di Confcooperative e Legacoop – sono dunque inaccettabili le posizioni di chi, per proprio calcolo politico o economico, colpendo la cooperazione va contro l’interesse dell’Italia e penalizza donne e uomini impegnati in percorsi imprenditoriali che esprimono anche e pienamente quella funzione sociale che la stessa Costituzione riconosce alle cooperative”. La presidente di Legacoop esprime preoccupazione per la situazione del Paese e critica la manovra del Governo La presidente di Legacoop Reggio Emilia Simona Caselli, al rientro da Roma dove il 7 settembre si è tenuta una riunione straordinaria della Direzione nazionale di Legacoop, ha espresso tutta la sua preoccupazione per la grave situazione che sta attraversando il nostro Paese. Nel suo intervento, che ha aperto il dibattito nella Direzione, Simona Caselli ha affermato che è incredibile come sia stata gestita e conclusa la manovra, a dimostrazione dell’incapacità del Governo di affrontare la crisi economica e finanziaria che abbiamo di fronte. “Manca in particolare – spiega la presidente di Legacoop – la volontà di reagire con decisione”. Legacoop verifica ogni giorno le gravi difficoltà che anche le cooperative incontrano nella loro attività quotidiana, come riflesso diretto di processi innescati dalla crisi: calo dei consumi, problematicità del rapporto con le pubbliche amministrazioni sul piano del mantenimento delle attività in appalto, crisi drammatica di alcuni settori (in particolare costruzioni ed immobiliare). Preoccupano la capacità di tenuta complessiva del Paese e le sue conseguenze su un sistema, quello cooperativo, che per difendere l’occupazione a fronte della crisi ha operato significative riduzioni dei margini: una situazione sopportabile nel breve termine, ma che nel mediolungo, traducendosi nella concreta impossibilità di nuovi investimenti, determinerebbe situazioni di criticità e di perdita di prospettiva per gran parte delle imprese cooperative. “La manovra – aggiunge la presidente di Legacoop Reggio Emilia – avrà effetti pesanti sulle cooperative, e ci costringerà ad aumentare la velocità per riorganizzare il sistema delle imprese cooperative. (Segue in 2.a) W&W 1 (Segue dalla 1.a) Inoltre, quello che colpisce, è l’attacco proprio al modello cooperativo, che va ben oltre i problemi innescati dall’aumento del prelievo fiscale. La Direzione di Legacoop – prosegue Simona Caselli – ha giustamente ribadito le posizioni espresse dall’Alleanza delle Cooperative Italiane sul merito dell’intervento deciso dal Governo sulla fiscalità cooperativa”. Legacoop sottolinea come sia inaccettabile, nel momento in cui anche l’Unione Europea indica la necessità urgente di definire misure che aiutino la crescita, aumentare il prelievo fiscale nei confronti delle cooperative che anche negli ultimi due anni, in controtendenza con il dato complessivo del sistema produttivo, hanno salvaguardato l’occupazione, il reddito dei lavoratori ed il potere di acquisto delle famiglie. Con un provvedimento del genere, secondo l’organismo dirigente di Legacoop Nazionale, si maschera, dietro la necessità di reperire risorse, un attacco alle cooperative, al principio di solidarietà tra persone e tra generazioni che esse realizzano, rendendo così possibile quel pluralismo delle forme di impresa che è una ricchezza per il mercato. A tale proposito, Legacoop esprime apprezzamento per il lavoro svolto dall’Alleanza delle Cooperative Italiane, la cui efficacia è stata testimoniata anche dalle molte voci che, a livello politico e sociale, si sono levate per criticare l’iniziativa del Governo e in difesa del valore dell’esperienza cooperativa nel nostro paese. Legacoop ritiene necessaria una manovra equa che invece di colpire i cittadini – sia direttamente con l’aumento delle aliquote Iva sia con tagli pesanti agli enti locali che si tradurranno in un drastico ridimensionamento dei servizi alla collettività – intervenga, ad esempio, sui capitali scudati ed i grandi patrimoni; una manovra che metta in sicurezza i conti pubblici ma nello stesso tempo reperisca risorse da destinare al sostegno dello sviluppo. In proposito Legacoop ritiene che, anziché tartassarle, lo Stato dovrebbe stare al fianco delle imprese che investono e promuovere azioni che incoraggino i cittadini ad investire anche i propri risparmi: ad esempio con una riduzione dei tassi dei mutui, che potrebbe stimolare una decisa ripresa dell’edilizia abitativa e rimettere in moto il settore delle costruzioni che è, anche per l’indotto industriale e di servizi che determina, un importante volano per il rilancio dell’economia nazionale. “E’ netto – conclude Simona Caselli – anche il nostro giudizio negativo sull’art. 8 della manovra”. La posizione che era stata espressa congiuntamente dal tavolo delle parti sociali negli incontri e nel documento consegnato al Governo era chiara: lungi dall’essere regolate per decreto, le materie inerenti i rapporti di lavoro e la contrattazione debbono essere lasciate al libero confronto ed all’autonomia negoziale delle parti sociali. Bellacoopia: il 28 settembre la premiazione delle ricerche Il 28 settembre alle 15:30 è in programma nella Sala Magnani di via Meuccio Ruini 74/d la presentazione e la premiazione delle ricerche realizzate nell'anno scolastico 2010/2011 dalle otto classi delle scuole medie reggiane nell'ambito del progetto "Bellacoopia Ricerca" promosso da Legacoop Reggio Emilia. Il programma prevede il saluto di Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia, la presentazione del progetto da parte di Daniela Cervi, responsabile di Bellacoopia, la proiezione del video sulle otto ricerche, e una lezione di Maria Teresa Rabitti, docente di Didattica della Storia all'Università di Bolzano. Seguiranno le premiazioni delle ricerche vincitrici. Lavorare nelle cooperative: una ricerca dell'Università di Modena e Reggio Emilia tra i lavoratori italiani e stranieri Cooperative e immigrati. Una relazione relativamente poco conosciuta anche se ormai estremamente rilevante sia per il numero di lavoratori di origine straniera impiegati dalle cooperative reggiane sia per l’apporto qualitativo fornito da questi lavoratori al successo delle aziende cooperative. Boorea e Legacoop Reggio Emilia, insieme al centro di ricerca RIMILab del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, hanno promosso una ricerca, condotta dal professor Dino Giovannini, Loris Vezzali e Stefano Campani, dal titolo “Lavorare in aziende cooperative a Reggio Emilia. Relazioni multiculturali, climi lavorativi e modelli di integrazione”. L’indagine si è focalizzata su tre grandi imprese cooperative a forte presenza di lavoratori immigrati: Cir Food, Coopservice e Unipeg. I risultati della ricerca sono stati presentati il 9 settembre nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte, oltre agli autori, Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia, Ildo Cigarini, presidente di Boorea, Fabrizio Guidetti, presidente di Unipeg, Chiara Nasi vicepresidente di Cir Food, e Lino Zanichelli, responsabile delle politiche sociali di Coopservice. I lavoratori e le lavoratrici delle tre cooperative che hanno preso parte alla ricerca, attraverso interviste e compilazione di questionari, sono stati 314: 172 di nazionalità italiana e 142 stranieri. Complessivamente, sia tra gli italiani che tra gli stranieri, le donne sono in netta maggioranza e costituiscono circa i 2/3 del campione, anche se in Unipeg circa l’85% dei rispondenti è di sesso maschile. Osservando i 314 lavoratori di Cir Food, Coopservice e Unipeg che hanno partecipato all’indagine, l’età media dei soggetti che hanno risposto al questionario somministrato è di circa 42 anni e mezzo per gli italiani e di 40 anni e mezzo per gli stranieri. (Segue in 3.a) W&W 2 (Segue dalla 2.a) Per quanto concerne la specificità cooperativa, la grande maggioranza delle persone intervistate ritiene che sia preferibile lavorare in una cooperativa piuttosto che in una azienda privata, con due motivazioni prevalenti: perché si ritiene che sia più tutelata la sicurezza del posto di lavoro e perché è diffusa la percezione dell’azienda cooperativa come una sorta di grande famiglia. Da sinistra: Giovannini, Guidetti, Caselli, Cigarini, Nasi e Zanichelli Anche se la grande maggioranza dei rispondenti ritiene che essere socio della cooperativa sia meglio che non esserlo, più problematici invece risultano gli aspetti che attengono al rapporto sociale, alla partecipazione alle assemblee sociali, alla conoscenza degli elementi che caratterizzano la figura del socio: su questi temi molti tra i rispondenti denotano un livello di consapevolezza che lascia spazio a margini di crescita. L’indagine rivela che nelle tre cooperative esistono, con caratteristiche e modalità leggermente diverse da azienda ad azienda, contesti lavorativi sostanzialmente favorevoli all’integrazione dei lavoratori stranieri. Sia il livello di coesione tra italiani e stranieri che il clima lavorativo sono abbastanza buoni. In generale risulta diffuso in maniera sostanzialmente omogenea un atteggiamento moderatamente favorevole all’uguaglianza tra i gruppi di nazionalità diverse, e positive sono anche le relazioni con i membri di gruppi diversi da quello di appartenenza. La ricerca inoltre mette in evidenza che gli immigrati tendono a vedere nell’azienda cooperativa la presenza di condizioni favorevoli a una buona coesistenza con gli italiani. Per quanto concerne il clima aziendale, la presenza di condizioni favorevoli all’integrazione con le persone di altri gruppi etnici, il sostegno organizzativo percepito da parte dei dirigenti aziendali, nonché le possibilità di carriera, si può affermare che i risultati che si osservano per gli immigrati sono migliori di quelli rilevati tra gli italiani. Italiani e stranieri sono comunque concordi nel considerarsi sostanzialmente soddisfatti del proprio lavoro. Dalla ricerca emerge un dato di fondamentale importanza: la percezione che al lavoro siano presenti condizioni ottimali nel contatto con gli immigrati, l’esistenza di un clima sereno, il sostegno da parte dei dirigenti sono fattori chiave associati alla soddisfazione lavorativa e all’idea che vi siano possibilità di crescita personale all'interno dell’azienda. Il 30 settembre un seminario di Legacoop sulle cooperative di comunità Legacoop Reggio Emilia organizza il 30 settembre 2011 un seminario di studio sulle cooperative di comunità: l'iniziativa si terrà alle 9:30 presso la Sala Magnani di Legacoop, in via Meuccio Ruini 74/d a Reggio Emilia. Dopo il convegno dello scorso anno a Succiso, si ritiene utile proseguire nell’approfondimento di questa particolare esperienza cooperativa, che ha visto e sta vedendo sull’Appennino emiliano significative esperienze. Il progetto “Cooperative di Comunità”, approvato dalla presidenza nazionale di Legacoop, vuole promuovere, a partire dalle realtà esistenti, una rete di cooperative legate a specifiche comunità e finalizzate prioritariamente alla soddisfazione di bisogni dei cittadini e alla conservazione e valorizzazione delle comunità stesse. Cooperative di utenza, cooperative sociali, cooperative di lavoro, cooperative miste, ma sempre costituite dai cittadini delle comunità di riferimento. All’iniziativa interverranno Bruno Busacca, responsabile delle Relazioni istituzionali di Legacoop Nazionale, e Mauro Iengo, responsabile nazionale dell'Ufficio legislativo di Legacoop. Sarà presente anche Maurizio Davolio, responsabile nazionale di Legacoop Turismo. Presiede il seminario Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia. Interverrà al seminario la presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini. Il seminario è aperto alle strutture di Legacoop della regione, e a coloro che sono interessati ad approfondire l’argomento. “La sostenibilità della qualità sociale in Appennino” Un convegno promosso da Legacoop e Coopselios Martedì 4 ottobre dalle 9:30 alle 13:00 al Foyer Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti si terrà il convegno “La sostenibilità della qualità sociale in Appennino. La cooperazione sociale come risorsa”, promosso da Legacoop Reggio Emilia e dalla cooperativa sociale Coopselios con il patrocinio del Comune di Castelnovo ne’ Monti. Introdurrà i lavori Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne’ Monti e responsabile del coordinamento dei sindaci del Distretto Montano Ausl. Seguiranno la relazione di Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia, gli interventi delle cooperative sociali aderenti a Legacoop, Coopselios, Il Ginepro e Alti Monti, l’intervento di Fausto Nicolini, direttore generale dell’Ausl di Reggio Emilia, e quello di Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia. Dopo il dibattito concluderà i lavori Teresa Marzocchi, assessore alle Politiche sociali della Regione EmiliaRomagna. W&W 3 Eclats d’Afrique: allo Spazio Gerra un progetto promosso dal Comune di Reggio Emilia con Boorea Sarà inaugurato il 17 settembre alle 18:30 allo Spazio Gerra di Reggio Emilia, il progetto Eclats d'Afrique, tre mostre fotografiche che presentano i recenti conflitti del continente africano. Per l’inaugurazione sarà presente Mohamed Dahir, il giovane fotoreporter che ha documentato, per i più importanti organi di informazione del mondo, le recenti vicende della Somalia. Eclats d’Afrique: frammenti e bagliori che nascono da collisioni. Con questo termine francese si intende indicare le schegge generate da esplosioni di bombe ma anche le azioni clamorose che destano scalpore e che fanno notizia per la loro dirompenza sulla società. Ma éclat è anche lo splendore, la luce in cui è immerso un continente giovane e pieno di conflitti, esplosi in maniera dirompente negli ultimi tempi. Partendo da questa suggestione lo Spazio Gerra, dal 17 settembre al 30 ottobre, apre le porte a Eclats d’Afrique, un progetto di carattere espositivo e geopolitico, promosso dal Comune di Reggio Emilia in partnership con Boorea, che si propone di documentare l’attualità dei “clamori” africani e contemporaneamente di riannodare il filo di un dialogo che la città di Reggio Emilia ha tenuto, a partire dagli anni settanta (grazie soprattutto all’impegno dell’allora assessore comunale Giuseppe Soncini), con il Mozambico e altri paesi africani, di cui oggi rimane il segno nei tanti progetti di cooperazione, negli scambi e nei gemellaggi attuati e in corso di attuazione. Eclats d’Afrique, realizzato con la fattiva collaborazione di Reggio nel Mondo e di Terre di tutti Film Festival, Gvc, Fiera Tutta un’altra cosa, e con il contributo di Unieco e di Ccpl, si inserisce sullo sfondo e nel contesto del recente “tavolo” “ReggioAfrica”, istituito con l’intento di coordinare le diverse iniziative realizzate ogni anno con l’Africa. La fotografia è il filone espressivo prescelto per dar voce al progetto Eclats d’Afrique, in particolare la scelta è caduta sul fotoreportage con la presentazione dei lavori di giovani fotoreporter che operano con grande coraggio in zone di guerra nel continente africano. Eclats d’Afrique è incentrata sulla tragedia della Somalia in guerra: la mostra Fighters raccoglie le fotografie di Mohamed Dahir, il giovane fotoreporter (Mogadiscio 1984) che ha documentato, per i più importanti organi di informazione del mondo, le recenti vicende della Somalia e della sua capitale Mogadiscio, ritraendo gli shabaab, i giovani combattenti delle milizie islamiche, i soldati governativi, i pirati che assalgono le navi nell’Oceano Indiano, ma anche le scene dei campi profughi e della vita quotidiana in un contesto sconvolto dalla guerra. Mohamed Dahir, che sarà presente all’inaugurazione, ha vinto nel 2009 il premio come miglior giovane fotoreporter al festival di Bayeux Calvados, promosso da Reporters sans frontières, e al festival europeo del Giornalismo di Angers, probabilmente i due più prestigiosi riconoscimenti al mondo per il fotoreportage di guerra. Ha lavorato per le agenzie Afp e Reuters, fornendo una copertura ad ampio raggio delle notizie e delle storie di questa area geografica. Attualmente lavora nell’Africa orientale. Egli è rappresentato da Reportage Getty Images. Dalla Somalia si passa poi alla Tunisia con l’esposizione Artocracy in Tunisia. Arte, Persone e Libertà, uno dei più ambiziosi e coraggiosi progetti di streetart contemporanea che ha voluto sostituire le più persuasive fotografie presidenziali con un mosaico di foto di vita quotidiana di tunisini anonimi, diventati gli autentici protagonisti delle immagini. In mostra i ritratti di uomini e donne, giovani e vecchi, del Nord, Sud, Est o Ovest, ricchi o poveri, funzionari pubblici, imprenditori, operai, contadini, disoccupati per un progetto del famoso artista di strada francese conosciuto come JR, avviato da Slim Zeghai e Marco Berebi, realizzato insieme a un gruppo di sei fotografi: Sophia Baraket Tunisia, Rania Dourai, Wissal Dargueche, Aziz Tnani, Hichem Driss e Hela Ammar. E’ dedicato invece ad uno sguardo generale sul continente africano l’originale progetto fotografico del collettivo piacentino CesuraLab, dal titolo Ado che documenta i tumulti del cosiddetto ‘uprising nordafricano’ spaziando dalla Tunisia al Libano, dall’Egitto all’Italia con Lampedusa, dall’Algeria alla Libia con i lavori di Arianna Arcara, Gabriele Micalizzi, Andy Rocchelli, Gabriele Stabile e Luca Santese. Le videoproiezioni dai Rencontres de Bamako, l’importante biennale africana di fotografia e il live di Sourakhata Dioubate completano il programma della giornata inaugurale. Eclats d’Afrique è anche l’occasione per approfondire la storia e le vicende recenti di Paesi di cui si ha una conoscenza superficiale, sicuramente carente ed anche per riflettere sulla storia del nostro Paese. I tre progetti fotografici, visitabili fino al 30 ottobre, sono accompagnati per tutto il mese di ottobre da workshop, incontri con i fotografi coinvolti, con giornalisti ed esperti di geopolitica come, tra gli altri, Lucio Caracciolo, direttore di Limes e Federico Cresti, docente dell’Università di Catania, dove dirige il Centro per gli studi sul mondo islamico contemporaneo e l’Africa. Informazioni: Spazio Gerra, piazza XXV Aprile 2, Reggio Emilia, tel. 0522-455716 / 0522-456557 [email protected], www.spaziogerra.it. Lunezia / 1 La cooperativa sociale Lunezia, mentre era in corso il Festivaletteratura, ha organizzato a Mantova una bella iniziativa, assieme alla cooperativa sociale La.Co.Sa. e al Consorzio Agriturismo Mantovano. Dal 7 all’11 settembre è stato allestito in Lungorio IV Novembre “Ambiente, solidarietà, natura”, un merca- to di prodotti tipici, ecosostenibili, realizzati anche da cooperative sociali, con contorno di animazioni e spettacoli musicali, che hanno visto protagonista il gruppo rock “Miatralvia”, nato tra gli operatori di Lunezia, che suona strumenti realizzati con prodotti riciclati. W&W 4 Lunezia /2: la cooperativa a “Tuttaunaltracosa” L’Associazione Botteghe del Mondo, in collaborazione con la cooperativa sociale Ravinala organizza, con il patrocinio del Comune e la Provincia di Reggio Emilia e della Regione Emilia-Romagna, la diciassettesima edizione della Fiera “Tuttaunaltracosa” che quest’anno avrà sede a Reggio Emilia alle ex Officine Reggiane dal 30 settembre al 2 ottobre. L’Associazione Italiana Botteghe del Mondo è l’unica associazione che raccoglie oltre 300 gruppi che commercializzano i prodotti del Commercio Equo e Solidale. La fiera nazionale Tuttaunaltracosa vede la partecipazione di gran parte del movimento del Commercio Equo e negli ultimi anni si è caratterizzata per una forte presenza di pubblico. Le ultime edizioni si sono attestate su un numero di espositori di circa 70, mentre i visitatori sono circa 40.000. Ogni edizione della Fiera Nazionale del Commercio Equo e Solidale, pur mantenendo la sua identità, propone dei focus su tematiche specifiche. L’edizione del 2011 vuole concentrare la sua attenzione sulla “conoscenza”. Da sempre – spiegano gli organizzatori – diciamo che un altro mondo è possibile con il Commercio Equo, oggi crediamo sia giunto il momento per comprendere che l’Equo è un modo di pensare, una relazione, un modo di porsi verso la vita e i consumi indipendentemente dall’origine geografica dei prodotti che acquistiamo. Comperare con coscienza, con consapevolezza è il tratto essenziale del Commercio Equo e Solidale, che non è solo un movimento di opinione ma piuttosto uno strumento che rende il nostro fare un gesto politico. Non è solo un prodotto che arriva dal “sud del mondo” ma è piuttosto la storia del prodotto che acquistiamo sia che venga dal sud sia che arrivi da piccoli produttori italiani, sia bio o a km zero. L’edizione di quest’anno vedrà poi realizzarsi, in modo complementare all’evento fieristico, un’altra iniziativa particolarmente significativa: il V campo europeo del Commercio Equo per i giovani che si svolgerebbe nei giorni precedenti e si concluderebbe con la partecipazione alla fiera. Si prevedono circa 40 giovani provenienti da tutto il mondo. Tuttaunaltracosa a Reggio Emilia vede una fattiva collaborazione del Comune, della Provincia e della Regione Emilia-Romagna. Esistono inoltre numerose partnership per rendere l’evento un’occasione concreta di riflessione e conoscenza per tutta la cittadinanza e in particolare per le scuole, grazie alle numerose iniziative dedicate agli studenti. L’iniziativa ha avuto anche il sostegno delle cooperative Boorea e Unieco. Tuttaunaltracosa collabora inoltre con DarVoce, LabTerre (coordinamento reggiano dell’economia solidale), il coordinamento dei Gas provinciale e numerose realtà che in tutta Italia si occupano di sensibilizzare, informare, formare sui temi della giustizia, della multiculturalità e della solidarietà tra i popoli. Area Tessile. In collaborazione con il coordinamento dei Gas all’interno di Tuttaunaltracosa ci sarà uno spazio dedicato al tessile Equo, etico e bio che oltre ad un grande spazio espositivo vedrà la presenza di laboratori tematici e performance dedicate ad adulti e bambini. Io viaggio Equo e Solidale. In collaborazione con il Cies verrà allestita dentro a Tuttaunaltracosa la Mostra io viaggio Equo e saranno organizzate visite di scolaresche, di gruppi scout e di gruppi parrocchiali. Le iniziative di formazione per i ragazzi e i bambini saranno diverse: mostre, laboratori, atelier e la possibilità di sperimentare le arti dei produttori del sud del mondo. A Tuttaunaltracosa sarà presente anche la cooperativa sociale Lunezia con due stand, che faranno animazione ed educazione alla sostenibilità. Ci sarà uno stand promozionale delle attività di Lunezia collegate all'educazione e all'animazione ambientale e musicale. Ci sarà un laboratorio musicale in cui i bambini potranno suonare gli strumenti riciclati con i nostri operatori. Inoltre le prime due mattine i “Miatralvia” faranno un concerto per le scolaresche e la sera dell'ultimo giorno, concerto sul palco principale per tutto il pubblico. Ci sarà anche lo stand della cooperativa sociale La.Co.Sa., cooperativa mantovana nata su incentivo di Lunezia, dove saranno presentate le attività di atelier moda con vendita dei prodotti riciclati in Pvc e con un laboratorio interattivo di produzione degli stessi. Info: www.tuttaunaltracosa.it. “Gli appalti pubblici di servizi: problemi e prospettive”: il 20 settembre a Roma una tavola rotonda di Legacoop Servizi Legacoop Servizi organizza per martedì 20 settembre 2011 la tavola rotonda “Gli appalti pubblici di servizi: problemi e prospettive. Codice e regolamento appalti, ritardi di pagamento, costo del lavoro, mercato”. L'iniziativa si terrà dalle 10:00 alle 13:30 presso la Sala Basevi nella sede di Legacoop, in via Guattani 9 a Roma. Introdurrà i lavori Ferdinando Palanti, presidente di Legacoop Servizi. Seguirà la tavola rotonda con gli interventi di Fabrizio Bolzoni, responsabile settore servizi integrati Legacoop Servizi, Brenno Peterlini, presidente Consiglio di gestione CNS, Anna Fiorenza, direttore Intercenter Emilia-Romagna, Prof. Michele Tiraboschi, direttore del Centro Studi Marco Biagi – Adapt, on. Osvaldo Napoli, parlamentare Pdl, on. Paolo Baretta, parlamentare Pd. Alle 13:00, dopo un’ora dedicata al dibattito, concluderà i lavori Giuliano Poletti, presidente di Legacoop. Coordinerà l’incontro Alberto Armuzzi, vicepresidente Legacoop Servizi. Per informazioni e iscrizioni contattare la segreteria organizzativa di Legacoop Servizi: tel. 06/84439300, [email protected]. W&W 5 “Podere in festa” con Lo Stradello e Zora: il 18 settembre grande festa a Scandiano E’ ormai una tradizione la grande festa organizzata dalle cooperative sociali Lo Stradello e Zora nel podere di Pratissolo di Scandiano. L’appuntamento di “Podere in Festa” quest’anno è fissato per domenica 18 settembre, presso il podere dove hanno sede le due cooperative, in via Munari 7. Sempre ricca di sorprese la festa, che ogni anno richiama moltissime persone. Dalle 10:00 al tramonto sarà possibile passare una bella giornata per conoscere le due cooperative e partecipare alle numerose iniziative. Alle 10:00 inizia “Le mani in pasta”, laboratorio della farina (dal grano fino al pane) organizzato dal gruppo volontari. Alle 11:00 è prevista l’inaugurazione della scultura “Il Volo”, opera realizzata dal grande scultore Vasco Montecchi e donata dallo stesso alle due cooperative. Alle 16:00 per i bambini ci sarà Gimkabimbi e alle 18:00 arrivano i clown. Nel corso della giornata sarà possibile assistere nel maneggio al trofeo Bruno Casini. E poi lungo il viottolo che attraversa il podere ci sarà il mercatino dell’usato domestico “Uso e riuso”, oltre agli stand con gnocco fritto e lambrusco, giochi da sagra paesana e alla mostra di attrezzi agricoli. Per i bambini animazioni, laboratorio creativo, visita alla fattoria didattica. Per informazioni: www.lostradello.it e www.coopzora.it. Una nuova convenzione per i soci tra Coop Consumatori Nordest e Centro Cuore & Salute Da settembre è attiva per i soci di Coop Consumatori Nordest e per i loro famigliari una nuova convenzione con il Centro Cuore & Salute di Via Largo Giambellino 8 a Reggio Emilia, che garantirà loro condizioni preferenziali sui servizi erogati dal centro semplicemente esibendo la carta socio coop. L’accordo segue altre importanti collaborazioni che la cooperativa ha deciso di sviluppare sul territorio per permettere a tutti i suoi soci di accedere a prezzi privilegiati a servizi medici consolidando così l’opera di prevenzione e di cura di alcune patologie. Cuore & Salute è un centro di medicina cardiovascolare e medicina sportiva con una palestra in cui è possibile svolgere attività fisica sotto costante controllo medico e strumentale. Il centro nasce con l’obiettivo di promuovere i benefici dell’attività fisica in tutte le fasce di età, anche nei soggetti che devono usare il movimento come prevenzione o terapia svolgendolo in ambiente protetto e in condizioni di sicurezza. La struttura si avvale di un’equipe di medici appartenenti a diversi ambiti ed è perciò in grado di fornire un ampio raggio di prestazioni per una diagnosi completa (cardiologia, angiologia, medicina sportiva, reumatologia, scienza dell’alimentazione endocrinologia, fisiatria). La convenzione stipulata con la cooperativa prevede non soltanto il 10% di sconto sul tariffario delle prestazioni ambulatoriali, ma anche una serie di pacchetti appositamente dedicati: un’offerta per migliorare le problematiche muscolo-scheletriche legate alle posizioni scorrette e un check up cardiologico che prevede, secondo le diverse fasce di età, tipi differenti di controlli e tariffe diversificate ma sempre convenienti. Coop non è nuova nel dedicare attenzione alla promozione di corretti stili di vita: da tempo si occupa di educazione al consumo consapevole nelle scuole e ha realizzato nei propri punti di vendita iniziative informative relative sia alla corretta alimentazione che alla pratica amatoriale dello sport. La cooperativa, oltre a offrire beni di buona qualità alle migliori condizioni possibili, da tempo propone convenzioni e servizi riservati ai propri soci a condizioni esclusive, attraverso accordi con importanti e qualificati partner. L’obiettivo è la creazione di una vera e propria Carta dei Servizi che consenta ai soci di acquisire tutta una serie di vantaggi oltre a quelli già erogati (dalla scontistica su alcuni negozi e servizi alle prestazioni dell’avvocato o di professionisti per la manutenzione di casa in grado di operare a prezzi vantaggiosi e con la garanzia comunque del marchio Coop). Storie cooperative Coopservice e i Viaggi della memoria I Viaggi della Memoria, legati agli orrori del nazifascismo e gestiti da Coopservice in collaborazione con Istoreco (Istituto Storico della Resistenza di Reggio Emilia) sono giunti alla terza meta dopo aver toccato negli anni scorsi le città di Monaco di Baviera e di Berlino. Di questa importante iniziative ne parla Elio Susani, della Divisione Sicurezza di Coopservice, che ha partecipato direttamente ai viaggi. “Dal 25 al 28 agosto anche quest’anno un gruppo di oltre quaranta giovani e giovanissimi con diversi Soci di Coopservice, hanno potuto visitare la città tedesca di Norimberga, conosciuta e famosa in tutto il mondo soprattutto come luogo che ha visto la celebrazione del processo ai capi nazisti al termine della Seconda Guerra Mondiale. Il gruppo dei visitatori, assistiti dai responsabili del settore Soci dell’azienda e dalle guide di Istoreco, sia italiane che tedesche, hanno potuto visitare la città bavarese (oggi con mezzo milione di abitanti) e scoprirne le vestigia medioevali, oltre che il recente passato reso ancora più drammaticamente noto per essere stata città di elezione del Partito Nazista (NSDP) capeggiato da Adolf Hitler. (Segue in 7.a) W&W 6 (Segue dalla 6.a) Infatti una delle prime zone che il gruppo ha potuto visitare é stata la vasta area che negli anni ’30 era servita alle adunate oceaniche della Gioventù Hitleriana, delle SS e della Wehrmacht, in pratica le più importanti organizzazioni naziste e dell’esercito. L’area, di parecchi chilometri quadrati, oggi in parte costituita da parchi verdissimi, dal 1935 al 1940 ha visto il tentativo del regime di costruire immensi altari di consenso di massa verso il nazismo: anfiteatro, palazzo dei congressi, arena delle manifestazioni di massa, spianate per le esercitazioni militari, dove Hitler arringava le folle delle organizzazioni paramilitari ed i gerarchi nazisti si pavoneggiavano davanti agli inviati stampa di tutto il mondo. Nel rispetto dell’ambiente e della natura il nostro Gruppo della Memoria si é avvalso di biciclette a noleggio che hanno consentito visite efficaci e complete anche in queste aree molto vaste. Su uno di tali siti, reso incompleto dallo scatenarsi della guerra voluta da Hitler, sorge oggi un interessante Centro di Documentazione delle attività propagandistiche naziste e dei progetti di grandezza ed espansione nazionale della Germania hitleriana, nonché della ferocia con la quale il regime nazista ha condotto la sua campagna di annientamento avverso il popolo ebraico. E’ peraltro da sottolineare come proprio a Norimberga nel 1935 vennero promulgate le leggi sulla purezza della razza che di fatto sancivano la persecuzione degli ebrei. La visita al Centro avviene con audioguide che accompagnano il visitatore lungo un percorso iconografico molto suggestivo ed assai efficace dal punto di vista didattico. In un’altra giornata di visite e di studio il Gruppo di Coopservice ha potuto entrare nel Palazzo di Giustizia di Norimberga, nel cui tribunale dal 1945 al 1949 si sono svolti i famosi Processi voluti dalle nazioni alleate di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Unione Sovietica, non soltanto per comminare severe condanne nei confronti dei più irriducibili e responsabili vertici nazisti, ma anche e soprattutto per porre le basi giuridiche e morali affinché atti e crimini di guerra, dall’orrenda esperienza della Seconda Guerra Mondiale, potessero essere documentati e perseguiti da una Corte di Giustizia sovranazionale, ciò che oggi é l’alta Corte dell’Aja, emanazione delle Nazioni Unite, per i crimini di guerra e i crimini contro la Pace e l’Umanità. Il gruppo di Coopservice ha avuto accesso anche alla famosa aula “600” dove i processi di Norimberga hanno avuto luogo, ed ha effettuato una visita completa al Centro di Documentazione del Tribunale, una vera e propria mostra audiovisiva riaperta al pubblico con l'attuale impostazione storico-iconografica da pochissimi mesi, e che rappresenta una sorta di Memoriale dei processi, delle motivazioni che li hanno prodotti, delle ricerche effettuate, delle testimonianze escusse, e delle conseguenze storiche degli eventi. Nelle quattro giornate del Viaggio non sono mancati momenti di approfondimento e di discussione coordinati da Istoreco che i ragazzi hanno vissuto con interesse assai manifesto, e altre visite dedicate alla Norimberga attuale, e di come la terrificante parentesi storica del nazismo venga oggi ricordata quale incubo per fortuna lontano, ma le cui cicatrici storiche, ancorché richiuse, continuano ad essere documentate e documentabili, spiegate, evidenti. Una esperienza indimenticabile anche questo terzo Viaggio della Memoria di Coopservice in Germania, che sottolinea l’importanza di questi momenti per trasmettere alle nuove generazioni quei valori di pace e democrazia e di contrasto alle ideologie xenofobe che sono più che mai di attualità”. W&W 7