tour myanmar - Padova Viaggi

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tour myanmar - Padova Viaggi
TOUR MYANMAR
in occasione della festa di Phaung Daw U sul lago Inle
in compagnia dell’ esperto fotografo Orazio Garbo
Programmato regolarmente negli ultimi anni, quello in Birmania in occasione della festa
di Phaung Daw U (la festa della Luna) sul Lago Inle, è stato, secondo il giudizio di tutti
coloro che vi hanno partecipato, uno dei nostri viaggi più belli. Nel 2010 abbiamo voluto
ulteriormente arricchirlo con la presenza di un fotografo professionista molto esperto,
sia per la parte tecnica, sia nella ripresa delle fotografie di viaggio. Con la sua simpatia,
disponibilità e competenza potrà aiutare con semplici consigli tutti i viaggiatori e
perfezionare le conoscenze dei più esperti e di coloro che vorranno diventarlo negli
appositi momenti previsti. Sono stati individuati 5 scenari molto suggestivi e dopo cena,
con coloro che sono interessati, si analizzeranno gli scatti effettuati e verranno suggeriti
gli strumenti più utili e i segreti per valorizzarli.
Alberto Benini
DOIT VIAGGI
DAL 22 OTTOBRE AL 7 NOVEMBRE
PROGRAMMA DI 17 GIORNI, 14 NOTTI
IN PENSIONE COMPLETA E CON GUIDA LOCALE PARLANTE ITALIANO
“Ecco la vecchia Shwedagon”, disse il mio compagno.
La cupola dorata sembrava dire: “Questa è la Birmania, ed è
diversa da qualsiasi paese tu abbia visitato”
R.Kipling
1° giorno: 22 ottobre PADOVA – BANGKOK
Ritrovo dei partecipanti e partenza con pullman G. T. per l’aeroporto di Venezia in tempo utile per
la partenza con il volo Air One 6361 per Roma alle 10:20. Proseguimento con il volo di linea Thai
Airways 945 alle ore 13:55 per Bangkok. Pasti e pernottamento a bordo.
2° giorno: 23 ottobre BANGKOK – YANGON
Arrivo a Bangkok alle ore 05:35. Partenza con il volo TG 303 alle ore 08:00 e arrivo a Yangon alle
ore 08:45. Disbrigo delle formalità doganali, ritiro dei bagagli e incontro con i nostri assistenti
locali. Trasferimento al CHATRIUM HOTEL ***** e assegnazione delle camere riservate
(camera superior). Cena e pernottamento.
Yangon venne fondata nel 1755 ed è una delle più affascinati capitali asiatiche. Il traffico qui è
contenuto rispetto alle moderne capitali asiatiche, e le strade del centro pullulano di gente
multicolore: indiani, cinesi, birmani di varie etnie. Originariamente la città era un villaggio
fondato dai Mon e distrutto durante la seconda guerra anglo-birmana. Yangon è risorta in
questo secolo. Il centro di Yangon si snoda attorno al quartiere della Pagoda di Sule, in un
grandioso stile coloniale: grandi viali da est ad ovest e strade numerate che li intersecano. Il
fiume Irrawady scorre parallelo ai boulevards ed è un po’ il baricentro della città. A Yangon
vivono 5 milioni di abitanti di etnie diverse che convivono pacificamente: indiani, birmani, cinesi
principalmente, ed è un affascinante misto di costruzioni di diversi stili: inglese del periodo
vittoriano, cinese, birmano, indiano.
Pranzo in ristorante locale. Le visite cominciano con il grande Buddha reclinato (Chaukhtatgy),
lungo 70 metri, custodito in un grande capannone a forma di pagoda, e poco distante
dall'imponente pagoda Shwedagon, il simbolo del paese, interamente ricoperta d’oro, che si visiterà
nel momento più bello, durante il tramonto. Quando, nel 486 a.C., Buddha morì, le sue reliquie
furono suddivise in otto parti, per custodire le quali furono costruiti otto grandi stupa.
1° grande set fotografico
La Shwedagon Pagoda è la più venerata perché, come dice il nome con cui spesso è citata, "La
pagoda dei sacri capelli vivi" contiene otto capelli donati dal Buddha durante la sua vita terrena a
un mercante in cambio di un po’ di miele. Qui, con un filo di vento il tintinnio delle campanelle
d’oro e d’argento spediscono ai quattro angoli della terra meriti e preci raccolti all’ombra dello
stupa ricoperto da 8.688 lastre d’oro massiccio, circa 2 tonnellate, coronato da un pinnacolo dove
sono incastonati 5.448 diamanti e 2.317 rubini, zaffiri e topazi. Nel mezzo, un enorme smeraldo
riceve i primi e ultimi raggi di sole. Tutto questo è montato su un hti (ombrello) di dieci metri
costruito su sette supporti ricoperti d’oro, decorati con 1.065 campane d’oro e 420 d’argento. Nella
pagoda, immensa e con infiniti spazi dedicati ai riti, vive, giorno e notte, una fervente umanità e
non solo in preghiera. Qui si gioca, si conversa, ci si libera dei condizionamenti e tutto in
un’atmosfera di grande armonia e semplicità. Nel 1920 Somerset Maugham la descriveva così: "La
Shwedagon si erge superba, luccicante nel suo oro, come una improvvisa speranza nella notte scura
dell'anima". Cena e pernottamento in Hotel.
3° giorno: 24 ottobre YANGON – HEHO – LAGO INLE
Prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per Heho dove si trova l’unico aeroporto
della regione Shan. Proseguimento in pullman per Pindaya. Lungo la strada si può ammirare lo
stupendo panorama con le montagne che circondano l’altopiano: un mosaico con i suoi campi ben
coltivati. Si attraversano alcuni villaggi di contadini e si incontrano popolazioni di etnie diverse
come Pa-o, Danu e Taung-yo nei loro costumi tradizionali molto colorati. Durante il percorso sosta
al “mercato dei 5 giorni”.
Durante il tragitto in pullman verranno riassunti gli aspetti legati ai temi fotografici e alle
esperienze che saranno affrontate durante il viaggio.
Pranzo in ristorante locale. Visita alle famose grotte di Pindaya, sacre ai buddisti, in cui sono state
messe, nel corso dei secoli, più di 9000 statue di Buddha. Il luogo è profondamente sacro e
frequentato da pellegrini che provengono da ogni parte della regione. In prevalenza i Birmani
seguono la dottrina del buddismo theravada o del piccolo veicolo che si rifà all’insegnamento
originale del Buddha il quale invita a compiere un cammino personale di purificazione per
raggiungere il Nirvana. Ricordiamo invece che la dottrina del grande veicolo o mahayana, forse più
semplicisticamente, sostiene che il cammino verso la salvezza è collettivo e non dipende
dall’impegno personale. Infatti alla salvezza di tutti basta l’impegno dei Bodhisatva, santi mistici e
maestri impegnati totalmente nella dottrina. Pindaya è anche famosa per il suo pittoresco lago e i
maestosi baniani di oltre 250 anni. Molto apprezzato è anche l’artigianato locale per la carta
ricavata dalla corteccia di gelso e i famosi ombrellini parasole. Si parte per Mine Thauk sul lago
Inle. Cena e pernottamento all’Inle Resort****(Deluxe Villa Cottage).
4° giorno: 25 ottobre LAGO INLE
LA FESTA DI PHAUNG DAW U
Questo viaggio è organizzato per partecipare alle più importanti processioni sul lago Inle per la
festa di Phaung Daw U. Ogni anno si celebra questa festa religiosa che ha insieme il gusto del
soprannaturale, quasi incomprensibile dalla mente umana, ed il senso concreto dei fatti degli
uomini.
"Youk kyar", "youk kyar" che si pronuncia "iaut chaua" e significa "uomo, uomo!" è lo slogan
scandito a gran voce dai rematori ad una gamba delle due imbarcazioni che si sfidano nel canale
di fronte alla pagoda di Paung Daw U. E' la regata che conclude la festa più importante del Lago
Inle, probabilmente la più bella di tutto il Myanmar. Il pubblico accalcato lungo il percorso
dentro almeno quattro file di canoe che i militari hanno spinto con difficoltà ai margini delle rive
del canale, si ripara con gli ombrelli dal sole quasi a picco della tarda mattinata e urla il proprio
incitamento agli oltre ottanta uomini molto eleganti con le camicie bianche e i pantaloni
arancioni suddivisi in due file per ogni lunga canoa che scivola velocemente verso il traguardo.
Ogni anno nella luna di Thadingyut che cade fra la fine di settembre e la metà di ottobre si
svolgono grandi cerimonie per portare nei villaggi le immagini dei cinque Buddha divenuti ormai
palle d'oro, dal momento che sono state e continuano tuttora ad essere ricoperte di lamine d'oro
votive. Giungono pellegrini nei loro abiti più belli da tutto il paese per partecipare a questo
evento annuale; i Buddha sono trasportati su una splendida imbarcazione dorata che riproduce
le forme dell'uccello mitologico "karawaik" ed è scortata da centinaia di barche colorate di tutti i
villaggi. Ciascuno di essi dedica intere settimane alla preparazione dei festeggiamenti per
accogliere le statue che restano per una notte in ciascuno di essi e alla fine ritornano nella pagoda
principale.
I pochi turisti che assistono alla Festa della luna sul Lago Inle si recano davanti alla Pagoda di
Phaung Daw U nell’ultimo giorno quello più solenne che conclude il mese di peregrinazione nei
villaggi del lago. Quest’anno ciò avviene il 26 di ottobre e noi abbiamo riservato come sempre negli
ultimi anni i posti migliori sulla terrazza di un ristorante in posizione strategica per assistere sia
all’arrivo dell’imbarcazione con i Buddha sia alle successive regate finali.
Il giorno prima cioè oggi 25 ottobre il corteo si sposta dal villaggio di Nyaung Taw per andare alla
Inn Paw Khone da dove partirà il giorno successivo per l’ultima tappa. Sempre oggi si svolgono le
prove delle regate del giorno dopo. Avremo modo di vivere gli avvenimenti di questa giornata in
tutta calma da punti di osservazione privilegiati con pochissimi turisti come dei veri reporter.
All’alba ha inizio il giro del lago sulle caratteristiche lance a motore. In mattinata si seguirà
dapprima il corteo da Nyaung Taw alla Inn Paw Kone fermandosi ai margini dei canali per vederlo
scorrere da posizione ottimale e successivamente all’arrivo delle statue nella pagoda si andrà ad
assistere alle prove delle regate. Lo spettacolo naturalistico è molto interessante: il lago è coperto di
ninfee, gigli d’acqua ed è circondato da una rigogliosa natura tropicale. Sulle sponde del lago gli
Intha vivono in case su palafitte esercitando la loro attività di coltivazione su orti e giardini
galleggianti e di pesca con nasse (trappole coniche) e reti stando in piedi sulle fragili imbarcazioni e
remando con una gamba in modo davvero singolare. Il lago e' molto pittoresco. Pranzo in
ristorante locale sul lago.
Nel pomeriggio dopo una bella passeggiata a piedi nel villaggio di Khaung Daing dove è posizionato
l’Hotel alla ricerca di volti e situazioni interessanti, avremo modo in Hotel di visionare il lavoro
svolto e apprendere i segreti per migliorare le proprie immagini già dal giorno successivo.
Cena e pernottamento in Hotel.
5° giorno: 26 ottobre LAGO INLE
Presto all’alba ci si reca sulla terrazza di un ristorante locale in posizione strategica.
2° grande set fotografico
Si assiste alle cerimonie finali della festa di Phaung Daw U: l’arrivo del corteo e le finali delle
regate. Dopo il pranzo si visita il monastero Nga Phe Kyaung, costruito su palafitte sopra il lago
detto “dei gatti che saltano” e si prosegue attraversando il canale principale fino al villaggio dei
tessitori di In Paw Khone dove, con più di 200 telai manuali, si producono bellissimi tessuti in seta
e cotone. Rientro al tramonto. Cena e pernottamento in Hotel.
Dopo cena in Hotel si visionerà nuovamente il lavoro svolto per ulteriori approfondimenti.
6° giorno: 27 ottobre LAGO INLE
Dopo colazione partenza sulle motolance per una emozionante navigazione lungo il canale
emissario del lago che scorre fino alle splendide colline di Indein, passando chiuse e dislivelli e
schivando bufali al bagno, diretti a Nyaung Ohak, un firmamento di 1054 stupa e pagode risalenti
al 1700/1800, dimenticate fra banyan e boscaglia, con statue e occhi di pietra che emergono tra le
foglie, che circondano l’antica Inlay Shwe In Tain Pagoda. Questo luogo in una splendida posizione
dominante, di rara bellezza, è stato reso accessibile da poco. Dopo una breve camminata di circa 15
minuti nel villaggio si arriva nella zona archeologica. Al rientro si ritorna al pontile attraversando
una incredibile foresta di alti bambù. Pranzo in ristorante locale sul lago. Nel pomeriggio si andrà
ancora un po’ a zonzo sul lago alla ricerca delle ultime immagini interessanti. Cena e
pernottamento in Hotel.
7° giorno: 28 ottobre
LAGO INLE – HEHO – MANDALAY
8° giorno: 29 ottobre
MANDALAY – AMARAPURA – AVA - SAGAING
Dopo colazione partenza in pullman per Mandalay. Il viaggio non viene fatto come di solito usa in
aereo per permettere di vedere una parte vera del paese con diverse soste fotografiche nei punti più
interessanti del percorso. Arrivo in serata. Sistemazione presso l’Hotel Mandalay Hill
Resort*****(camera superior).
L'ultima capitale del regno birmano, prima che l'occupazione britannica ne decretasse la fine
mandando in esilio lo sfortunato re Thibaw, è oggi la seconda città del Paese con una popolazione
che si aggira intorno al milione e una nuova ricchezza che si sta rapidamente espandendo.
Fu re Mindon, dopo aver ispezionato l'intera area insieme a monaci e astrologi di corte per
trovare il luogo più favorevole alle fortune del regno, a iniziarne la costruzione nel 1857.
Fondazione peraltro profetizzata da Buddha Gautama come testimonia anche una statua sulla
sommità della Mandalay Hill. La città divenne presto così importante che tutti i re successivi vi
fecero costruire numerosi templi ora sparsi dappertutto. Mandalay fu l’ultima capitale della
Birmania prima della colonizzazione inglese. E’ considerata la culla della cultura e del buddhismo
del Paese, essendo qui i più importanti monasteri e oltre il 60% dei monaci.
La giornata comincia con la visita alla pagoda Mahamuni dal grande Buddha ricoperto di foglie
d’oro. Nei dintorni potremo vedere anche alcuni negozi e laboratori artigianali per la produzione di
arazzi, longyi e statue in marmo. Poco fuori dalla città di Mandalay visiteremo i luoghi dove
sorgevano le antiche capitali dei regni birmani. Visita di Amarapura, antica capitale sulla costa
orientale del fiume Irrawaddy a pochi Km da Mandalay. Vi si visita il più grande monastero del
Paese, il Mahagandhayon che ospita 1000 monaci. Sagayng dista 21 Km da Mandalay e si trova
sulla riva occidentale del fiume Ayeyarvady ai piedi delle sue colline costellate di templi e pagode.
E’ un centro per gli studiosi del buddismo e per gli amanti della meditazione. Poco fuori dalla città
si trova il tempio Kaunghmudaw Paya che è costruito con una grande cupola di forma
perfettamente semisferica ed è alto 46 m. Pranzo in ristorante locale. Accanto al Mahagandhayon le
acque poco profonde di un lago che durante la stagione secca si prosciuga sono attraversate da un
vecchio ponte pedonale tutto in legno di tek chiamato U Bein, lungo 2 km. Ancora oggi è il ponte in
teak più lungo del mondo: per la sua costruzione, che richiese due anni, fu usato il legno
proveniente da residenze in disuso di Sagaing e Ava. Resiste sulle sue 1086 colonne nonostante i
danni derivati da due gravi inondazioni avvenute nel 1946 e nel 1973. Qui dove passeggiano
monaci, anziani, e giovani coppie, in un’atmosfera di grande serenità si assisterà al tramonto. Cena
in ristorante locale e pernottamento in Hotel.
9° giorno: 30 ottobre
MANDALAY – MINGUN
Visita al Mandalay Palace, l’ultima residenza dei re birmani. Seguono poi la pagoda Kuthodaw
dove sono custodite le scritture con le regole buddiste incise su 730 lastre di marmo poste ognuna
su un piccolo stupa e infine il monastero Shwenandaw dai bellissimi intarsi di legno. L'edificio
originale, il cui nome significa "Palazzo d'Oro", era l'appartamento privato di re Mindon. Alla sua
morte avvenuta nel palazzo, il figlio Thibaw (lo sfortunato ultimo re) decise di smantellarlo per
ricostruirlo ai piedi della Mandalay Hill e farne un luogo di meditazione. Il monastero, un
meraviglioso esempio di arte tradizionale birmana, è anche l'unico superstite degli edifici del
Palazzo Reale andati completamente distrutti durante la seconda guerra mondiale. Si conclude con
un panorama su tutta la città, dalla collina di Mandalay alta 239 metri che garantisce uno
spettacolo di straordinaria bellezza. Disseminati ai fianchi della stessa, piccoli templi e scalinate
coperte, dove una moltitudine colorata di monaci, astrologi, venditori ambulanti pregano,
mercanteggiano e divinano. Vicino alla sommità si trova una particolare statua del Buddha, unica
al mondo per il suo mudra (posizione simbolica delle mani). Ritorno a Mandalay per il pranzo in
ristorante locale. Nel pomeriggio con una piacevole gita in barca lungo il fiume Ayeyarwady si
raggiunge Mingun, antica città reale a soli 11 km da Mandalay sulla sponda opposta del fiume. Bei
panorami e scorci sulla vita lungo il fiume. Sul posto vi è un piccolo villaggio, un’enorme pagoda di
mattoni rimasta incompiuta, Mingun Paya, simile ad una montagna, una campana in bronzo di
dimensioni colossali, Mingun Bell, dal peso di 90 tonnellate, considerate la più grande del mondo,
e la bianca pagoda Myatheindan, con 8 terrazze concentriche, fatta costruire nel 1816 dal Re
Bagyidaw in memoria di una delle sue mogli più amate. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento.
10° giorno: 31 ottobre MANDALAY – BAGAN
Nelle prime ore del mattino trasferimento in aeroporto e partenza per Bagan. Questa località che
ha una estensione di 42 Kmq. lungo un'ansa dell'Ayeyarwady e annovera più di 2000 templi e
pagode è certamente uno dei siti archeologici più interessanti dell’Asia, una delle meraviglie del
mondo definita patrimonio culturale mondiale dall'Unesco.
Capitale dell'impero birmano per oltre due secoli, fu fondata nel 1044 da re Anawrahta, artefice
dell'unificazione politica e culturale del Paese. Fu però solo dopo la conquista del regno Mon nel
1057 che Bagan raggiunse l'apice del suo splendore. Anawrahta riportò da Thaton non solo le
sacre scritture Theravada, ma anche il re deposto Manuha con tutta la sua corte di architetti,
artisti e artigiani. Questo diede inizio a una spinta religiosa e creativa che portò alla costruzione
di migliaia di templi i cui muri interni erano per la maggior parte decorati da splendidi affreschi.
Nel 1287 giunsero le orde di Mongoli che dettero alle fiamme la città; gran parte degli edifici, in
legno, andarono bruciati. Ciò che non fecero i mongoli lo fece il terremoto del 1975, e dell’antico
splendore oggi restano solo gli edifici in pietra. I monumenti di Bagan si possono raggruppare in
due categorie: templi e pagode. I primi sono strutture nelle quali i pellegrini entrano per
meditare davanti ai simulacri del Buddha, mentre le seconde sono edifici sacri costruiti per
custodire le reliquie del Buddha intorno ai quali i pellegrini girano pregando (in senso orario).
La visita inizia con la pagoda Shwezigon del 1057, il cui stupa è diventato il prototipo per tutte le
altre pagode in Birmania; il tempio Shwegugyi, famoso per i suoi stucchi finemente lavorati e per la
stupenda vista sulla pianura e il Thatbyinnyu Pahto alto 61 m. Pranzo al Ristorante Sunset Garden
in riva al fiume. Si ritorna poi nella zona archeologica, a Mincaba, per visitare il tempio in stile
indiano Gubyaukgyi, costruito nel 1113, adorno internamente di affreschi raffiguranti la storia di
Buddha; il particolare tempio Manuha, pagoda che secondo la leggenda venne costruita nel 1059 da
Manuha, il re mon fatto prigioniero da Anawratha dopo la conquista di Thaton, per rappresentare
la sua insofferenza alla reclusione (all'interno, le tre statue del Buddha seduto che guardano
l'ingresso dell'edificio e quella reclinata in nirvana nel retro, schiacciate dai muri che le circondano,
simboleggiano la tensione e la sofferenza sopportate da Manuha); Nanpaya. La giornata si conclude
alla Mingalazedi, la pagoda da cui si può vedere a oriente tutta la distesa dei templi di Bagan.
Indimenticabile il tramonto che si potrà ammirare dall’alto di una pagoda. Si vedranno i templi
tingersi delle varie sfumature del sole calante, mentre nel silenzio rotto solo dallo spirare del vento
attraverso le antiche pietre, sembrerà come se il tempo si sia fermato e si sia portati in qualche
dimensione magica. Cena e pernottamento all’ Amazing Bagan Resort Hotel ****(Camera
Deluxe).
Dopo cena ci aspetta un incontro in Hotel per visionare il lavoro fin qui svolto e nuovi
approfondimenti.
11° giorno: 1 novembre
BAGAN
Dopo colazione il tour inizia con il
3° grande set fotografico
la visita del colorato mercato tipico di Nyaung U. E’ uno dei mercati all’aperto più belli della
Birmania e ci sarà quindi modo durante una lunga sosta di cogliere espressioni, volti e situazioni
molto vivaci e pittoreschi.
Si prosegue con la Dammayazika Paya, un tempio molto originale e complesso che presenta un
imponente cono dorato simile a quello della Shwezigon pagoda. Si prosegue attraversando il
villaggio di Minnanthu, dove è possibile conoscere come vive la popolazione locale; visita alle
Payathonzu (tre pagode) e alla Tayokpye Paya. Pranzo al Ristorante Bougain Villea. Nel pomeriggio
visita ad un laboratorio di produzione delle famose lacche birmane dove è possibile assistere anche
a una dimostrazione della tecnica di lavorazione. Il tour continua con la visita di altri importanti
templi fra i quali Gawdawpalin e Dhammayangyi; l’Ananda Pahto, risalente al 1100, voluto dal re
Kyanzittha, figlio di Anwaratha, costruito con bianche guglie a voler simboleggiare le cime innevate
delle montagne himalayane, che ospita all’interno 4 statue di Buddha in piedi alte 9 metri, un
magnifico esempio dell’arte Mon dalla struttura a croce greca. Nell'ora del tramonto, dall'alto della
pagoda Shwesandaw si può ammirare, a 360 ° di orizzonte e in una cornice incantevole, la vasta
distesa dei templi di Bagan. Cena al Ristorante Nanda dove si assisterà ad uno spettacolo di
marionette. Rientro in Hotel. Pernottamento.
12° giorno: 2 novembre BAGAN - YANGON – SITTWE
Nelle prime ore del mattino trasferimento in aeroporto e partenza per Sittwe via Yangon.
Sittwe è la capitale dello stato del Rakhaing, situato nella Birmania Occidentale, ai confini col
Bangladesh. La città sorge nel punto in cui il fiume Kaladan sfocia nel golfo del Bengala. Data la
sua posizione geografica, durante l’impero britannico era stata un importante centro mercantile
con un porto molto attivo. La maggioranza degli abitanti appartiene all’etnia Rakhaing, una
delle tante che compongono il mosaico di popoli che vivono in Birmania, che ha molto in comune
con le popolazioni bengalesi dell’india orientale e del Bangladesh. L’economia della città è basata
principalmente sulla pesca e sul commercio.
Arrivo nel pomeriggio e trasferimento all’Hotel Sittwe ***. Si inizia con la visita del Museo della
Cultura per avere una introduzione ai costumi e alle tradizioni delle etnie di questa zona di confine.
Si prosegue con il Monastero Buddista dove vi si conservano molte reliquie di venerati monaci
buddisti, alcuni di essi legati a pratiche esoteriche, e la pagoda Thet Kya Muni. Poco prima del
tramonto ci si reca al “View Point”, estrema punta della città, affacciata sul mare, molto apprezzata
anche dalla gente del posto, per assistere al tramonto. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento.
13° giorno: 3 novembre SITTWE -MRAUK U
Il cuore di Sittwe, è il mercato, situato lungo il fiume. Alle prime luci dell’alba, i pescherecci che
hanno gettato le loro reti nel golfo del Bengala durante la notte, iniziano a risalire il fiume con il
loro carico mentre le strade si riempiono di una varia umanità pronta a partecipare ad un evento
che scandisce l’inizio di ogni giorno: il mercato del pesce. Le ceste cariche di pesce vengono
trasportate a riva con metodi abbastanza artigianali e, subito, iniziano vere e proprie aste. I pesci
vengono appoggiati per terra o su tavole di legno e si formano dei capannelli di gente che vuole
vedere da vicino, toccare, prima di fare un’offerta.
4° grande set fotografico
Non ci sono ancora molti stranieri che assistono di solito a queste scene di vita quotidiana e
l’essersi alzati molto presto verrà ripagato dagli scatti che avremo modo di effettuare. Il sole non è
ancora alto quando il mercato inizia a svuotarsi mentre le strade circostanti si riempiono di risciò.
Trasferimento al porto e imbarco per Mrauk U. Navigazione, in barca privata locale lungo il fiume
Kaladan fino a raggiungere l’antica capitale del regno arakanese, fondata nel 1430. Pranzo in barca.
Arrivo dopo circa 6 ore. Trasferimento all’Hotel Mrauk U Princess (camera superior). Cena
e pernottamento.
Dopo cena ci aspetta un incontro in Hotel per visionare il lavoro svolto a Sittwe e nuovi
approfondimenti.
14° giorno: 4 novembre MRAUK U
Intera giornata dedicata alla visita di innumerevoli costruzioni sacre e profane che punteggiano
l’imponente zona archeologica: Shitethaung, Anndaw Thein, Htukkant-Thein e Lemyathna, l’area
del Palazzo reale e il Museo, i laghi e il Monastero Pandoola, l’antico insediamento di Vesali. Solo
una piccola parte dell'imponente insediamento è stata portata alla luce e restaurata. Pranzo in
ristorante locale. Cena e pernottamento in Hotel.
15° giorno: 5 novembre MRAUK U
5° grande set fotografico
Intera giornata dedicata all'escursione in barca privata sul fiume fino ad un villaggio dell'etnia
Chin. Per visitarlo è richiesto un permesso speciale da ottenere in anticipo. Alcune donne di questa
etnia hanno una caratteristica saliente che le rende immediatamente riconoscibili: i loro volti sono
completamente tatuati. Una sorta di fitta ragnatela, sottili linee a formare raggi concentrici e strani
disegni di colore nero ricoprono completamente il volto ed il collo delle donne più anziane. Oggi le
giovani donne non seguono più la tradizione, a parte rari casi. Si può ragionevolmente supporre
che questa caratteristica andrà sparendo in tempi brevi. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento.
Dopo cena ci aspetta l’ultimo incontro in Hotel per visionare il lavoro svolto a Mrauk U e nuovi
approfondimenti.
16° giorno: 6 novembre MRAUK U – SITTWE – YANGON
Dopo colazione si ritorna in barca a Sittwe. Dopo il pranzo, trasferimento in aeroporto per il volo
da Sittwe a Yangon. Partenza con il volo TG 306 alle ore 19:45 e arrivo a Bangkok alle ore 21:30.
Pasti e pernottamento a bordo.
17° giorno: 7 novembre YANGON – BANGKOK – ITALIA
Partenza con il volo TG 944 alle ore 00:20 e arrivo a Roma alle ore 06:50. Pasti e pernottamento a
bordo. Proseguimento con il volo Alitalia AZ 1471 in partenza alle ore 08:30 con arrivo a Venezia
alle ore 09:35. Rientro a Padova con pullman G. T.
Prezzi a persona in doppia:
Gruppo di 20 persone
Supplemento singola base
Euro 2990
Euro 550
CAMBIO APPLICATO: 1 Dollaro (USD) = 0,73 Euro
1 Euro (EUR) = 1,35 Dollaro
Il viaggio include:
• trasferimento in Pullman Gran Turismo da Padova a Milano Malpensa e viceversa;
• volo intercontinentale di linea Thai Airways, in classe economica da Milano Malpensa;
• voli interni con linea aerea privata Yangon Airways, Air Mandalay, Bagan Air;
• navigazione in battello privato da Mandalay a Bagan;
• tasse aeroportuali in vigore ad oggi (€ 270,00);
• facchinaggi;
• sistemazione in camere doppie negli hotel indicati nel programma;
• trattamento di pensione completa;
• trasferimenti ed escursioni con guida parlante italiano, come da programma;
• ingressi ai luoghi indicati nel programma;
• assicurazione Medico/Bagaglio;
• set da viaggio agenzia;
• accompagnatore dall’Italia.
Il viaggio non include:
• le mance (Euro 50,00) da consegnare all’accompagnatore in loco;
• gli extra in genere di carattere personale;
• eventuali aumenti prezzo del carburante e tasse di sicurezza verranno fissati al momento del
saldo del viaggio;
• le tasse di utilizzo videocamere / macchina fotografica nelle pagode;
• le tasse d’uscita dalla Birmania pagabili in loco e soggette a variazione senza preavviso
(attualmente pari a USD 10,00 per persona);
• tutto quanto non espressamente indicato nel “la quota di partecipazione comprende”;
• spese per l’ottenimento del visto d’ingresso pari ad EURO 50,00.
• assicurazione contro l’annullamento facoltativa pari ad EURO 60,00