Rassegna del 13/01/2015
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Rassegna del 13/01/2015 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 13/01/2015 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 13 Ciclopedonale o discarica? La Angeli-Belfiore dei rifiuti 1 Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 29 Vent'anni fa a Mogadiscio 2 La Voce Di Mantova 13/01/15 P. 19 Villa Poma, più lune = sicurezza Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 17 Info sui rifiuti all'ufficio tributi 4 Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 23 Raccolta dei rifiuti C'è l'ecocalendario 5 La Voce Di Mantova 13/01/15 P. 20 Discarica, torchio alza la voce Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 10 Venduta la centrale di Ostiglia I cechi subentrano ai tedeschi 7 La Voce Di Mantova 13/01/15 P. 18 Auspico il mantenimento dei dipendenti 8 Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 10 Energia ed edifici: venerdì il convegno 9 Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 16 Nuova caldaia ecologica nelle scuole 10 Nicola Antonietti 3 RIFIUTI Giacomo Lasagna 6 ENERGIA POLITICA LOCALE Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 13 D sindaco: stop al far west Arrivano le regole Unesco 11 Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 17 Domani assemblea sull'unione Comuni 12 La Voce Di Mantova 13/01/15 P. 9 La Regione in soccorso alle Provincie 13 Acquedotti e depurazione, servono 26 milioni 14 ACQUA: SCENARIO Giornale Di Brescia 13/01/15 P. 18 RIFIUTI: SCENARIO Brescia Oggi 13/01/15 P. 45 I costi di raccolta e di smaltimento 15 Giornale Di Brescia 13/01/15 P. 14 San Martino della discarica 16 ENERGIA: SCENARIO Avvenire 13/01/15 P. 19 Il caso. E.On inizia a dire addio all'Italia Messaggero 13/01/15 P. 18 Goldman vede il barile a 42 dollari, Saipem rotola Roberta Amoruso 18 17 Repubblica 13/01/15 P. 31 Schiaffo tedesco alle ambizioni di Edison E.on vende le centrali ai cechi di Eph Luca Pagni 19 Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 10 Imu e Tasi: ravvedimento entro giovedì 20 Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 13 Secondo lotto per la Conca Oggi si decide l'assegnazione 21 Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 13 Via ai lavori, il traffico si adegua 22 Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 15 Nuova pista ciclabile di Porto Voi: «I costi lievitati troppo» 23 Gazzetta Mantova 13/01/15 P. 23 Meno inquinamento nel Basso Mantovano 24 La Voce Di Mantova 13/01/15 P. 6 Montedison, motivazioni kolossal La Voce Di Mantova 13/01/15 P. 9 Elettrosmog, Mantova drizza le antenne 27 La Voce Di Mantova 13/01/15 P. 18 E agli altri rami d'azienda? 28 SEGNALAZIONI Indice Rassegna Stampa Carlo Doda 25 Pagina I Cicli vale o discarica? La AñgeiBeffiore dei rifiuti «Sono un residente di via Pascoli, a Belfiore, che essendo stanco di vedersi accumulare nel tempo rifiuti lungo il sentiero ciclopedonale che collega Belfiore agli Angeli senza esiti significativi, mi sono munito di stivali e guanti e domenica ho raccolto alcuni grandi sacchi di rifiuti depositandoli successivamente in un'ex piazzola rifiuti, apponendo su ogni sacco un foglio con scritto "Rifiuti raccolti lungo la ciclabile da un residente" in modo da segnalare ai vicini che non si tratta di rifiuti abbandonati da altri e comunicando alla Tea via mail la loro presenza». La segnalazione ci arriva da un lettore, Luca Rinaldi, che ha provveduto anche a documentare gli effetti della maleducazione di chi abbandona rifiuti: lattine di birra, scatole per esche/pastura per pescare, bottiglioni di vino, bottiglie di plastica di varie dimensioni. «Tra l'altro i rifiuti - segnala il lettore - non sono solo sul terreno ma se ne trovano anche in acqua dove, tra le altre cose, ho riscontrato la presenza di una grande tanica di plastica chiusa abbandonata vicino al ponte di legno». Chi dovrebbe intervenire? «Il Parco - annota il lettore - mi aveva risposto che: per i rifiuti in acqua la responsabilità è della Provincia, su aree demaniali dei Comuni e per il tratto di sponda Angeli- Belfiore la manutenzione è a nostro carico. Le guardie spesso intervengono per pulire così come varie organizzazioni di volontariato durante l'anno attivano giornate di pulizia. Evidentemente lo sforzo di enti e volontari non è sufficiente: la grande tanica è lì dal 2012». Incuria testimoniata anche dai sacchetti di spazzatura che si accumulano nei fossi dopo l'entrata in vigore della raccolta porta a porta: «Saranno le generazioni future a beneficiarne? Nel frattempo noi dobbiamo subire un degrado ambientale costante». Rifiuti nel lago : maleducazione e degrado che pagano tutti i cittadini II eindnen: si op al rar ca „ . ,i ,•F ,i, i .,- Si parla di noi Pagina 1 TEAT RO MARMI RO LO Vent'anni fa a Mogadiscio Sono aperte le prenotazioni per lo spettacolo in programma sabato alle 21 al Teatro Comunale di Marmirolo. Città Teatro, Regione Emilia Romagna e Associazione Ilaria Alpi presentano infatti "La strada di Ilaria" una performance teatrale con musiche dal vivo che racconta i fatti sui quali avevano indagato Ilaria Si parla di noi Alpi e Miran Hrovatin, assassinati vent'anni fa a Mogadiscio. La stagione è organizzata da Fondazione Aida e assessorato alla Cultura del Comune con il supporto di Coop Consumatori Nordest, Apindustria, Gruppo Tea, Cir Food e Euro e Promos Group. Biglietti da 8 euro (ridotto galleria) a 14 euro (intero platea). Pagina 2 Il Comune intende realizzare alcuni attraversamenti pedonali protetti Villa Poma, più lupe usicurezza Il sindaco Borsari: "L' idea è parte di un progetto molto più ampio" di Nicola Antonietti VILLA POMA "Più luce per Villa Poma": questo potrebbe essere lo slogan adatto per definire la serie di progetti che l'amministrazione comunale del piccolo paese dell'Oltrepò ha in animo di realizzare nei prossimi mesi. lutti caratterizzati dalla necessità di dare maggiore illuminazione alle vie del paese e, come ha sottolineato con forza il sindaco Alberto Borsari, maggiore sicurezza. Uno dei progetti più interessanti che Villa Poma vuole porre in essere, anche se al momento siamo ancora nella fase "embrionale" del progetto stesso, riguarda la realizzazione di una serie di attraversamenti pedonali protetti da dislocare lungo tutto il tratto strada che attraversa il paese: «Villa Poma ha una conformazione che possiamo definire "allungata" - ci ha spiegato il primo cittadino - dalla frazione di Ghisione fino alla zona residenziale posta sul confine con Poggio Rusco, abbiamo un paese distribuito su più di quattro chilometri di strada molto trafficata; e lungo questo tratto sono parecchi i punti scarsamente illuminati e che necessitano di essere resi più visibili e più sicuri» Secondo quanto spiegato dal sindaco, l'attraversamento pedonale protetto potrebbe essere realizzato partendo dalla posa di un asfalto più ruvido con la funzione di rallentare le auto in arrivo e successivamente con l'installazione di una illuminazione "potenziata" in grado da rendere perfettamente sicuro e ben visibile l'attraversamento. Dove saranno posizionati questi attraversamenti e soprattutto quanti ne verranno realizzati? In questo caso Alberto Borsari è chiaro: uno di essi sarà sistemato da- Si parla di noi II sindaco Alberto Borsari vanti alle scuole mentre per gli altri occorrerà valutare la disponibilità economica che il Comune potrà dedicare a questo progetto: «Nel frattempo aggiunge Borsari - stiamo provvedendo a mettere in sicurezza anche un altro punto critico, ovvero l'incrocio di via Pomponazza, anche questo mediante la posa di una illuminazione adeguata. Finora abbiamo posto in essere una nuova aiuola, della cui manutenzione si occuperà, senza costi aggiuntivi per il Comune e in cambio di pubblicità, la ditta che l'ha realizzata. E in futuro intendiamo anche realizzare l'illuminazione di una zona in via Ovara, al confine con Poggio Rusco» Tutti i progetti, ha spiegato il sindaco sono resi possibili anche grazie al contratto di servizio che recentemente il Comune ha firmato con Tea, e fanno parte di un più ampio progetto che Villa Poma intende portare a termine per migliorare, più in generale, la sicurezza viabilistica del paese: "Che dovrebbe culminare - ha concluso Borsari - con l'installazione, entro la fine del 2015, delle prime telecamere di videosorveglianza» Pagina 3 i Infosui rifiuti all'ufficio tributi Dal 7 gennaio ogni informazione inerente l'iscrizione, variazione o cancellazione dalla tassa sui rifiuti - Tari, potrà essere richiesta all'Ufficio tributi comunale di via Battisti n.4, telefonando ai n.0376679320-229-258-23 6, via mail all'indirizzo tributi ahcomune.castiglion e.mn.it o all'ufficio nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle ore 12.50, il lunedì pomeriggio dalle 14.30 alle ore 18. (l.c.) n rre., r--A AOiJw , I larnn Rifiuti Pagina 4 AGI L Raccolta dei rifiuti C'è l'ecocalendario I I Comune di Magnacavallo ha pubblicato sul sito internet l'ecocalendario del 2015.1 cittadini possono scaricare e stampare le istruzioni per la corretta raccolta dei rifiuti e le istruzioni per separare adeguatamete vetro, plastica, carta, lattine e rifiuti organici, oltre ai giorni, mese per mese, dei relativi ritiri. Pn ~i- j- il -1v~ il :iiuuu eriminulivlrllu .Cill.rr Rifiuti Pagina 5 Duro il sindaco di Bozzolo: "Pronto ad interrompere le relazioni con San Martino" D isca ric a, to rchio a lza l a voce BOZZOLO - «Alla luce di quanto avvenuto, sono pronto ad interrompere ogni rapporto col Comune di San Martino dall'Argine». Non usa mezzi termini il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio dopo l'ennesimo attacco subito dal gruppo consiliare "Noi di Bozzolo" sulla questione discarica di Strada Giardino. Perchè queste dichiarazioni? Facciamo un passo indietro. La notizia risale allo scorso fine settimana quando parte della minoranza, attraverso un comunicato, ha denunciato le condizioni di degrado e abbandono in cui versava Strada Giardino, una zona non lontana dall'argine dell'Oglio. Rifiuti di ogni genere, un armadio e addirittura parti di eternit: ecco il materiale che si troverebbe abbandonato sul lato destro dello stradello. La minoranza ha aggiunto che della situazione il comune di Bozzolo ne era stato messo al corrente addirittura tre mesi fa ma che nonostante tutto Torchio non se ne fosse mai occupato. «Ad avviso dei tecnici il materiale risulta abbandonato almeno da un anno e quindi da prima che la nuova giunta si insediasse - attacca il sindaco Torchio -. Innanzitutto tendo a specificare che si tratta di 0,80 metri cubi di terreno che sono occupati per la maggior parte da pietre, cumuli di calce, un piccolo armadietto e due/tre pezzi di materiale non ancora identificato. Chi di dovere è già all'opera per capire di che cosa si tratti e solo tra qualche giorno potremmo vederci più chiaro. Mi preme sottolineare poi che nessuna segnalazione è mai giunta dal Comune di San Martino. In ogni caso trovo ridicolo il fatto che gli addetti ai lavori preferiscano parlare segretamente con la minoranza per tenderci imboscate di questo tipo. La cosa certa è una sola: queste persone stavolta non la passeranno liscia perchè ho intenzione di denunciare tutto alla Procura della Repubblica. Non si possono dare colpe a caso seminando il panico tra la gente». Giacomo Lasagna ( )I_t rn PO Del iHo FroIdi : ergastolo per Agaph Rifiuti Pagina 6 Venduta la centrale di Ostiglia I cechi subentrano ai tedeschi E.On ha annunciatola cessione a Eph entro giugno, in attesa del via libera da parte dell'Ue Spezzatino per il gruppo: operazione da oltre 300 milioni per il pacchetto impianti a gas e a carbone La centrale termoelettrica di Ostiglia cambia proprietario, ma resta sempre in mani straniere. Il gruppo tedesco E.On l'ha ceduta ai cechi di Energeticki a Prumyslovi holding assieme agli altri cinque impianti a gas di Livorno Ferraris (Vercelli), Tavazzano (Lodi), Cef (Ferrara, Trapani e Scandale (Crotone) e alla centrale a carbone di Fiume Freddo in Sardegna. Complessivamente, si tratta di una capacità di generazione pari a circa 4.500 megawatt, di cui 3.900 delle sei centrali a gas. Ancora top secret le cifre dell'affare, anche se, secondo alcune indiscrezioni, il valore si aggirerebbe sui 300 milioni di euro (alcuni analisti ipotizzano una cifra di 500-600 milioni di euro). Per l'impianto ostigliese, che conta 67 dipendenti, si tratta della quinta vendita dagli anni 60, quando fu costruito. E.On l'aveva acquistata da Enel nell'aprile 2008. La notizia della cessione ai cechi, che così sbarcano in Italia, è stata data da E.On. Ehp, riferisce una nota, «si è pienamente impegnata per l'ulteriore sviluppo a lungo termine» dei due asset, «contribuendo così a garantire la sicurezza della fornitura energetica per il Paese». La società ceca, con sede a Praga, è un gruppo energetico presente in Repubblica ceca, Germania, Slovacchia, Polonia e Regno unito. Conta circa 8rnila dipendenti con un Ebitda, nel 2012 (ultimo dato disponibile) di oltre 1,5 miliardi di euro. La vendita è soggetta all'approvazione della direzione antitrust della Commissione europea, ma si prevede che l'operazione si possa concludere entro giugno. L'ad di E.On, Johannes Teyssen ha assicurato che lavorerà «strettamente col nuovo proprietario, i nostri sindacati e i loro rappresentanti per determinare un percorso di successo per il futuro degli asset e dei nostri dipendenti». Il presidente e ad di E.On Italia, Miguel Antoanzas, ha detto che «la cessione non comporterà alcuna riduzione di personale». Dal can- Energia to suo l'ad di Eph, Daniel Kretinski, proprietario anche della squadra di calcio dello Sparta Praga, ha confermato che la strategia del suo gruppo «è a lungo termine e focalizzata sullo sviluppo. Confidiamo di collaborare per questo obiettivo insieme a dipendenti, sindacati e altri stakeholder». I sindacati, per ora, stanno alla finestra e attendono di conoscere nel dettaglio i termini dell'accordo. «Speravamo - dice Luciano Donadello della Flaei Cisl - che E.On vendesse per filiera e non facesse uno spezzatino. Quanto a Eph, auspichiamo che i rapporti sindacali vengano mantenuti ad alto livello come sempre. Cosa potrebbe cambiare per la centrale di Ostiglia? E prematuro parlarne. La situazione attuale del settore termoelettrico è pesante, ma finora Ostiglia non ha avuto problemi e nei mesi scorsi ha prodotto parecchio». Per Marco Sambenedetto della Cigl «se l'acquirente fosse stato Edison sarebbe stato meglio perché era una presenza che in Italia già conosciamo. Aspettiamo, però, i termini dell'accordo prima di esprimerci». (Sa.Mor.) \endut, 4icentnledi O,liglia Imchisubcntr m aìmdc iri Pagina 7 Auspico il mantenimento dei dipendenti II sindaco Valerio Primavori A seIIuito della notizia appresa oggi. della vendita da parte di L..on dei suoi asset di IIenerazione elettrica a carbone e a >as in Italia. tra cui anche la centrale elettrica di Osti ilia. al L>rnppo ener«etico ceco LnerLleticl:y a pr.mtislov holding, (Lph). il sindaco di Osti«lia. Valerio Primavori dichiara: Aupico che anche in flittiro. coli la nuova proprieta. ven>a mantenuto lo standard occupazionale attuale. o che possa essere incrementato. e che prose >ua il percorso di riconversione del quarto >ruppo a ciclo combinato per una sempre mai giure tutela del l'ambiente e di tutto il territorio,. 11 olo ukdexo ede dn,hequellodi Osfiqllo Energia Pagina 8 51L Energia ed edifici: venerdì il convegno REE I l Movimento 5 Stelle organizza per il 16 alle 18 nella sala isabella D'Este di via Giulio Romano, a Mantova, un convegno dal titolo "Riqualificazione energetica degli edifici e accesso al credito. Come realizzare un progetto di sostenibilità ambientale ed economica in provincia di Mantova?". Fra i relatori, anche Ermete Realacci, presidente della commissione ambiente alla Camera. V eaA,na ia '-"A' Ai O>I ial iuvhisnb.ntr.uwallyd Energia Pagina 9 ® VILLIMPENTA Sono terminati a tempo di record i lavori di riqualificazione tecnologica e di efficienza energetica negli edifici scolastici di Villimpenta, che sostanzialmente hanno portato alla sostituzione della vecchia caldaia (che qualche problema negli ultimi anni stava dando) con una nuova di tipo "a condensazione", alimentata a metano e dotata di termovalvole di controllo sui radiatori. Un'opportunità che l'amministrazione, socia del Cev (Consorzio Energia Veneto), ha voluto cogliere, aderendo al progetto "Sicurezza e rispar- Energia mio". Alla ripresa delle lezioni scolastiche, la nuova caldaia era regolarmente in funzione, con monitoraggio diretto anche dell'ufficio tecnico. re rispetto a una caldaia tradizionale e le emissioni in atmosfera risulteranno inferiori, garantendo un'alta efficienza termica». «Il progetto rientra nella serie di adempimenti che l'amministrazione comunale si è data per la tutela dell'ambiente, e rientra nell'elenco di piccole cose che Villimpenta farà anche in relazione alle misure per il risparmio energetico da realizzare entro il 2020, come indicato dalla Comunità Europea - ha spiegato il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Matteo Vincenzi -. Con questo intervento la quantità di gas utilizzata sarà molto mino- L'intervento ha portato anche alla sostituzione di tutte le apparecchiature termoidrauliche. Soddisfatto, ovviamente, anche il sindaco con delega al bilancio Simone Zaghini: «In totale l'intervento è stato di 48.690 mila euro, somma che sarà pagata in sette rate annuali. L'apparecchiatura era ormai obsoleta, perciò abbiamo pensato di non aspettare oltre per sostituirla». Soddisfatte pure le insegnanti delle scuole coinunali. (r. a.) Pagina 10 40 aco: step al far west ¡vano le regole U nesco Sodano annuncialo spostamento elle bancarelle dai portici Broletto in via Gito «E per cartelloni e insegne metteremo un freno a quello che stona con il centro» di Enrico Comaschi «Anche noi ci siamo resi conto del far west dei cartelli pubblicitari in centro, come ha riportato anche fotograficamente la Gazzetta. Ma ora basta, ora si cambia. Fra gennaio e febbraio, dopo aver incontrato i commercianti, vareremo un nuovo regolamento che ci manterrà in linea con le prescrizioni dell'Unesco». Il sindaco Nicola Sodano annuncia novità sull'arredo urbano di un centro storico che, ad oggi, è in balia di ogni genere di attentato cromatico alla sua bellezza. Di più: Sodano annuncia che a breve le bancarelle dei portici Broletto saranno spostate in via Goito e dovranno avere strutture omogenee e adeguate. Ma tornando al far west in centro, se è vero che in un anno i vigili urbani hanno multato una ventina di esercenti che hanno esposto cartelli e menù senza autorizzazione, è altrettanto vero che la sanzione, in base ai regolamenti comunali, è bassa. Il rischio di una multa di 168 euro, infatti, vale probabilmente la candela di un guadagno più alto. Ecco allora che si spiegano vere e proprie sfide al decoro, con colori sgargianti e cartelli pubblicitari che spesso varcano i confini del plateatico autorizzato e arrivano in strada o sui marciapiedi. «Noi e la futura amministrazione - prosegue il sindaco saremo impegnati in un cambiamento epocale sul fronte dell'arredo urbano. Mettendo a frutto un finanziamento dell'Unesco, siamo pronti a varare nuove regole. Regole che vogliamo prima condividere con i commercianti in un incontro in programma il 26 Politica locale di questo mese. In febbraio, invece, ci sarà un convegno internazionale Unesco nel corso del quale spiegheremo le novità». Uno dei primi interventi ad essere realizzati sarà il trasloco delle bancarelle dai portici Broletto. «Prima le bancarelle - precisa Sodano - erano un po' dappertutto fra i portici e piazza Erbe e, ora, sono state sistemate sotto i portici. Il problema che ci poniamo è quello di trasferire le bancarelle in una zona più adatta, aiutando magari gli ambulanti a comprare strutture più in linea con la bellezza del nostro centro storico Unesco. Vogliamo che le bancarelle siano uniformi per struttura e che non siano presenti saltuariamente: serve una regolamentazione anche per questo aspetto». Il primo cittadino promette novità anche per i famigerati cartelloni che pubblicizzano i menù dei ristoranti: «La normativa deve essere rispettata e formuleremo nuove regole sull'estetica dei cartelloni. Per andare incontro ci commercian ti, poi, daremo loro il tempo necessario per cambiarli o rifarli nuovi». Sodano non dimentica che il 2012 è stato un anno disastroso per il turismo. «Solo nel 2014 c'è stata una forte ripresa e molte aziende sono andate in difficoltà. Forse anche per questo in molti hanno deciso di utilizzare strategie più aggressive. Però c'è chi lo ha fatto senza autorizzazioni e prometto che d'ora in avanti ci sarà più attenzione perché non vogliamo che il nostro centro storico sia deturpato». L'idea, insomma, è quella di fermare una deriva che da tempo è evidente a chiunque frequenti il centro storico. Se certi cartelli e certe insegne vanno bene per una località balneare, non vanno invece bene per una città che vorrebbe puntare sulla valorizzazione del suo patrimonio storico e artistico. Il sindaca: stop al (ar nc<t Arrie,mo Ir rcgole. f'nrscu Pagina 11 CAVREANA Domani assemblea sull'Unione Comuni Domani sera si svolgerà in sala civica a Cavriana l'assemblea pubblica, voluta dall'amministrazione Cauzzi, per informare i cittadini sulla nascita dell'Unione con il Comune di Monzambano. L'assemblea si svolge in sala civica a partire dalle 20.45. (l.c.) n e. ,ra„-A Politica locale Pagina 12 Intesa per il personale La Regione in soccorso alle Provincie MILANO- II riconoscimento (Iella necessità di assicurare continuità di erOLizione dei ,enizi rivolti alle persone e al territorio e di tutelare pali attuali livelli OCCnpazionili dei IivOld[Oli dipendenti delle Province in Lombardia: l'istituzione di un Tavolo reeionale di confronto e monítoraccio. che rimarrà attiv O lino i Completo compimento del processo di riordino. compresa la nHOv i Collocazione del perhonile. Sono einehti i due punti principini del protOCO]lo d'intesa sottoscrivo perii da Reeione I-omhardia.Anci. t!pl e Orçani//d/ioni sindacali della funzione puhhlica (Cci]. Cisl e tlii ). leLtliv O alla hitnizione del personale delle Province lombarde. I Ian110 firmato il documento. per Regione Lombardia. l'assessore all'Economia. Crescita e Semplificazione Alassimo Garaaglia e i sottoheçretali Daniele l\as a (Riforme ihtiWzionali. Enti locali. Sedi territoriali e P10,-mamma/ione) e Giulio Gallera (Rapporti per rimediare. Unica Reeione in Italia. abbiamo tentato e tentiamo di limitare i danni. anche firmando questo protocollo d'intesa condiviso da tutti. Per compierei prossimi passi. come ad esempio le decisioni leLate alle funzioni deler!ate. continueremo a lavorane insieme. Cercando anche di capire Cosa succede nel sistema paese e cosa hanno intenzione di fare le altre Recioni». La situazione - ha acI-'iunto Nav a - è tutt'altro che chiara e deriva da scelte nazionali elle non dipendono in plimih da noi e che siamo impegnati ad alTrontare Con senso di responsahiliLi. Con l'intesa abbiamo Concordato liti metodo di lavoro: lo scorso 30 dicembre abbiamo approv alo la delibera che cettav a le hihi per il riordino delle competenze. a\ \ iando un percorso che [I-O\ erà Compimento nei prossimi mesi: OM la nostra preoCCnpaziOne. oltre a garantire prioritariamente le prestazioni. è dare continuità ii rapporti di lavoro del perhonile». con la Città metropolitana e Coordinamento dei progevi speciali alTerenti allo stesso territorio). «La LeLce Delrio e la i elce di Stabilità- ha dichiarato l'assessore Gara- celia- hanno creato un pasticcio di dimensione colossali. per Cui ci \ Orrinno anni Elettrosn,og,Manteva drizzale antenne Politica locale Pagina 13 irazione, servono 2 t i ! 6 ® ✓ /n/ Questa la stima per ultimare le opere necessarie in Valle. Senza contare le manutenzioni VALCAMONICA Che il tema della depurazione e della gestione del ciclo idrico integrato sia uno dei principali problemi della Valcamonica è noto. Quello che in molti si chiedono, però, è quando la situazione verrà risolta, collettando tutto il territorio camuno e, di conseguenza, garantendo un miglioramento delle acque del Sebino e dell'intero sistema ambientale provinciale. Una macro stima parla della necessità di quasi 16 milioni di euro per realizzare gli investimenti necessa- II depuratore consortile di Esïne Acqua: Scenario ri per captazione, stoccaggio, trattamento, distribuzione e misura del comparto acquedottistico camuno. Per quanto riguarda invece il collettamento e la depurazione delle acque, dopo l'avvio dell'impianto di depurazione intercomunale di Esine di qualche anno fa, la copertura del servizio è arrivata a circa il 58% dei residenti, arrivando poi al 71 col potenziamento del sistema di collettamento e depurazione della media Valle. Per il rinforzo del depuratore di Esine a 40mila abitanti equivalenti e i collettori fognari da Breno a Berzo Demo e da Esine a Prestine, attualmente in corso, la copertura finanziaria è tuttavia solo parziale (circa l'80%); per concludere il progetto mancano poco meno di tre milioni e mezzo, in particolare per i lavori dei paesi più a nord. Nel frattempo, qualcosa si è mosso per il depuratore di Malomlo, Edolo e Sonico, ma, anche in questo caso, manca una parte dei fondi per circa 6,5milioni. Sommando le due necessità, si parla quindi di almeno 10 milioni. Non è finita qui: sebbene il sistema fognario camuno abbia una buona copertura, è costituito per la maggior parte da reti miste in cattivo stato di conservazione, che hanno superato i trent'anni di vita: per questo sarebbe necessario un piano di manutenzione straordinaria, molto costoso. Infine, se l'erogazione di acqua potabile dagli acquedotti non ha criticità, lo stato qualitativo e il servizio di misura delle acque presentano numerosi problemi per le perdite di rete dovute alla vetustà delle infrastrutture e dei sistemi di misura, per la necessità di realizzare nuovi impianti di potabilizzazione e ricerca delle perdite e perla non efficienza di quelli di disinfezione e captazione. Pagina 14 I costi cli raccolta e dì smaltimento Un tema molto dibattuto in questo periodo è relativo al sistema di cui debba avvalersi il Comune di Brescia per la raccolta dei rifiuti. A tal fine l'Assessore Fondra è molto impegnato nel consegnare ai cittadini bresciani la miglior soluzione possibile sia per aumentare la raccolta differenziata che per minimizzare i disagi ai cittadini, ferma restando l'attenzione ai costi. Sono più che convinto che la decisione, qualunque sia, non sarà influenzata da spinte piuttosto che orientamenti ideologici provenienti dall'esterno. Su questo tema è in atto lo scontro tra le varie fazioni, chi a sostegno del sistema eli raccolta porta a porta, chi per la calotta, ed infine altri ancora per un sistema misto tra i due precedenti. Su questo, nessun commento da parte mia, ritengo che ognuno sialibero di portare avanti le proprie idee. Quello che invece non condivido assolutamente è l'utilizzo dei media per diffondere informazioni errate, tendenziose o parziali, con lo scopo di convincere gli altri a sostenere le loro idee. E' molto importante, particolarmente in questo periodo di difficoltà economica generale, essere chiari e trasparenti, è essenziale la sincerità nel rapporto con i cittadini, i quali devono sapere la verità sui costi sostenuti per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Questo anche e soprattutto in considerazione del fatto che la legge obbliga i Comuni a recuperare dai cittadini il 100% delle spese sostenute tramite la 'TARI', per cui devono essere correttamente informati visto che il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è pagato interamente da loro. A tale proposito, il 24 dicembre u.s. è apparso su Bresciaoggi un articolo che riportava delle dichiarazioni fatte da Marco Apostoli e Carmine Trecroci, esponenti del Forum delle Associazioni. Marco Apostoli ha dichiarato di aver analizzato alcuni dati: con rifiuti separati in casa, in un comune della provincia di Brescia, la vendita per il riciclo frutta 12 euro per abitante, a Concesio con il sistema misto 0,75. Apostoli Rifiuti: Scenario avrebbe dovuto dire che il Comune, a cui lui fa riferimento, introita il 100% dei ricavi per la vendita dei rifiuti avviati a riciclo. A Concesio invece i ricavi dallavenditavengono incassati dal gestore del servizio, che poi gira al Comune i1 20% del totale introitato. Questa somma viene utilizzata dal Comune per iniziative e progetti di carattere ambientale e la promozione della differenzazione dei rifiuti. Leggendo però i dati, così come sono stati presentati da Apostoli, è lecito domandarsi il perché anche il Comune di Concesio non incassi il 100% della vendita dei rifiuti avviati a recupero, limitandosi ad introitare il 20% dal gestore che invece incassa il100%. Fa tal fine necessario portare un po' di chiarezza sui costi: quasi tutti i Comuni Italiani danno in appalto servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti tramite gara ad evidenza pubblica, così han fatto sia Concesio che anche il Comune citato daApostoli. Nel contratto è fissato che al Comune venga dato il 20% dei ricavi della vendita dei rifiuti avviati a recupero. Si poteva chiedere il 100% come anche lo 0%, ma questo si era configurato come abbastanza irrilevante in quanto l'aspetto fondamentale, alla fine, è il costo totale del servizio completo al Comune e, di conseguenza, al Cittadino. Quello che voglio dire è che l'appaltatore, nel formulare l'offerta, ha tenuto conto di quali costi e ricavi sarebbero derivati previsti dal bando, per cui, se fosse venuto meno il ricavo del riciclo, l'offerta non sarebbe statala stessa. Detto questo, e come anticipato, se si parla di costi, l'unico costo che conta è il costo a carico dei cittadini per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il9 dicembre 2014, la Provincia di Brescia, tramite l'Osservatorio Provinciale Rifiuti, ha pubblicato sul proprio sito i costi sostenuti da tutti i comuni della provincia nel 2013. Da tale analisi ufficiale, si evidenzia che a Concesio il costo del servizio e smaltimento dei rifiuti è stato di 97,0 euro/abitante mentre nel comune citato da Apostoli di euro 123,20. Dal i ottobre 2013, a Concesio è attivo il sistema di raccolta con calotta, nel 2014 la raccolta differenziata è passata dal 48% al 74% con una spesa di 87,66 euro/abitante. Giova osservare che a Concesio c'è stata una riduzione della spesa, nonostante che, con l'introduzione del servizio a calotta, sono stati sostenuti costi per la promozione della raccolta differenziata, il miglioramento del servizio e dell'arredo urbano, oltre all'introduzione del sistema di videosorveglianza. Gli Amministratori hanno il dovere e l'obbligo di restituire ai propri cittadini il miglior servizio a costi minori. A Concesio siamo convinti di averlo fatto, grazie anche all'appoggio dei consiglieri di minoranza che all'unanimità hanno condiviso con la maggioranza la scelta del sistema a calotta. Come ultima considerazione, sul recupero e riutilizzo dei prodotti, credo che sia necessario riflettere sul fatto che per aumentare i rifiuti avviati al riciclo, non serva soffermarsi sul sistema di raccolta, dibattendo su quale sia meglio rispetto a quale. Servirebbe invece fare in modo che tutti i prodotti utilizzati per gli imballaggi siano riciclabili e riutilizzabi- li, e magari costituiti da un unico materiale, e non composti da materiali misti che finiscono nell'indifferenziato. Differenziare i rifiuti già in ambito domestico è importante, ma è altrettanto importante trovare un sistema che garantistica la separazione e lo smistamento anche a valle della raccolta domestica. Gli attuali impianti di trattamento e separazione dei rifiuti devono essere sostituiti da impianti tecnologicamente avanzati. In Francia è già attivo un impianto che permette ai cittadini di dividere i rifiuti in 2 grandi categorie, umido/organico e' differenziabile'; ricevendo i rifiuti riciclabili tutti insieme, per poi separarli a valle della raccolta cittadina. E' indispensabile che questi tipi di impianti siano attivati anche per tutti tipi di rifiuti, in modo da avviare al riciclo la maggior parte dei rifiuti e ridurre quelli indifferenziati, avviati al termovalorizzatore. Giampietro Belleri ASSESSORE ALL'AMBIENTE E LAVORI PUBBLICI COMUNE DI CONCESIO Pagina 15 SA Desenzano: nel territorio di quello che dovrebbe diventare il «parco della battaglia» i di immondizia, cartoni, plastica e scarti dell'edilizia tanti piccoli c D ESENZANO Tante piccole discariche. Fatte di immondizia, cartoni, plastica e polistirolo, ma anche di residui edili. Sono stati accumulati sul ciglio delle stradine interne, negli slarghi di accesso ad alcune cascine storiche. E la nostra ricognizione conferma l'esistenza di un certo stato di degrado provocato da chi evidentemente trova più comodo lasciare il sacchetto dei rifiuti sul bordo della strada piuttosto che smaltirlo secondo le regole del porta a porta. Ma il risultato è che l'area del Plis (parco locale di interesse sovracomunale) non si presenta proprio nel migliore dei modi. L'idea di realizzare il parco della battaglia è sul tappeto da più di dieci anni. L'aveva lanciata anche la Soprintendenza bresciana attraverso una proposta che tuttavia è diventata una scelta concreta del Comune solo molto tempo dopo con l'approvazione del Piano di governo del territorio. L'istituzione del parco era prevista nella prima versione del Pgt approvato dalla Giunta di centrodestra del sindaco Anelli ed è stata mantenuta, ampliandone la superficie, nellaversione definitiva approvata dall'attuale amministrazione di centrosinistra. A due anni di distanza dall'approvazione del Piano di governo del territorio tuttavia non è ancora stato formalizzato l'incarico (pur annunciato) di predisposizione della documentazione necessaria alla costituzione, la cui decisione chissà se spetta ancora alla Provincia di Brescia, dopo le recenti modifiche legislative sulle competenze dell' ente. Insomma, per ora il parco rimane sulla carta, delimitato sulla grande mappa del territorio oltre che in uno studio preliminare fatto due inverni fa. Nel frattempo la situazione non appare delle migliori. Rifiuti: Scenario Non solo perché parecchie cascine teatro della battaglia del 1859 sono in stato d'abbandono e semicrollate. Ora si aggiunge anche il degrado dovuto all'uomo. La conferma arriva dal nostro breve viaggio dentro il perimetro di un Plis da 150 ettari che ruota attorno alla torre di San Martino ed ai luoghi storici dello scontro. Ingloba un ambiente collinare ricco di storia, oggi coltivato a vigneti, ben tenuti ed in queste settimane in fase di potatura. Superate le grandi sagome in ferro che annunciano al casello d'uscita di San Martino l'ingresso nella zona della battaglia, il viaggio nell'entroterra svela subito una doppia mini discarica di rifiuti edili, residui pare di demolizioni. Poco più avanti ci imbattiamo in una distesa di scatoloni di cartone, cassette di plastica, polistirolo, sacchetti neri dell'immondizia, residui vegetali sparsi ovunque. E poi ecco, a lato di un altro edificio, una nuova piccola discarica di materiale edile, compresa quella che appare, seppur semicoperta, una colonna (antica?) in pietra. E ancora immondizia, sacchetti singoli, cartacce. Altro che parco. mor. 4 Ad'-`I `Ità Due piccole «discariche» create dalla maleducazione di chi abbandona rifiuti e scarti edili lungo le stradine e nei campi vicino alla Torre Pagina 16 w m EOn inizia a dire addio all 'Italia a ceca Eph pronta a sbarcare in Italia. A pochi mesi dall'acquisizione della centrale a carbone inglese di Eggborough, il gruppo energetico di Praga (presente anche in Slovacchia, Germania e Polonia), ha raggiunto un accordo con il gruppo tedesco E.On per rilevare le sue sette centrali a gas e a carbone in Italia, pari a 4.500 Megawatt di capacità complessiva. Il prezzo è ancora top secret, anche se un analista di una banca d'affari straniera ha stimato una transazione che dovrebbe aggirarsi sui 500600 milioni di euro, di cui circa la metà - 200300 milioni - per la centrale a carbone di Fiume Santo, in Sardegna. E così adesso inizia quello che molti hanno già ribattezzato «lo spezzatino E.On Italia». Per il gruppo tedesco si tratta del primo passo nella direzione dell'addio all'Italia, dove è rimasto nemmeno sette anni: era il 2008 quando i tedeschi giunsero nel nostro Paese, acquisendo alcuni asset di Endesa in una Energia: Scenario sorta di contropartita per la rinuncia a competere con l'Enel per la società spagnola. Tuttavia l'abbandono del nucleare da parte della Germania ha costretto il gruppo a cambiare radicalmente rotta e a cedere asset, con l'obiettivo di tagliare il debito. E così anche le attività italiane, il cui valore totale si aggirerebbe sui 2-2,5 miliardi, sono finite sul mercato: sistematala partita delle "vecchie" centrali, ora E.On potrà concludere anche sul parco rinnovabili, sul rigassificatore offshore Olt e sui circa 900mila clienti, asset per i quali sono diversi i soggetti che si sono fatti avanti. L'accordo annunciato ieri prevede in particolare la cessione della centrale a carbone di Fiume Santo e delle sei centrali a gas che si trovano a Livorno Ferraris (Vercelli), Tavazzano (Lodi), Ostiglia (Mantova), Cef (Ferrara), Trapani e Scandale (Crotone). Al palo Edison, controllata al 100% da Edf, che puntava a tutti gli asset di E.On Italia in un'ope- razione definita di sistema, con un progetto industriale alle spalle e che non avrebbe avuto contraccolpi sull'occupazione, secondo una fonte vicina a Foro Buonaparte. «Evidentemente l'obiettivo dei tedeschi era quello di fare cassa subito», è stato il commento. Con questa mossa il gruppo ceco Eph, che fa capo al patron dello Sparta Praga Daniel Kretinsky, prosegue la sua campagna di acquisizioni in Europa, che potrebbe tra l'altro non fermarsi qui. Dopo essersi aggiudicato una centrale e una miniera di lignite in Germania, la già citata centrale a carbone di Eggborough, ma soprattutto il 49% di Eustream, società che porta il gas russo in Europa attraverso la Slovacchia, l'uomo d'affari ceco punterebbe anche agli asset slovacchi che l'Enel ha messo in vendita, proponendosi così come il nuovo operatore forte in un settore travolto dalla crisi tra Russia e Ucraina e dal crollo dei consumi. © RIPRUUUZJtME RISERVATA Pagina 17 Goldman vede il barile a 42 dollari, Saipem rotola ROMA Il prezzo del petrolio scenderà ancora. E non risalirà per un bel po' di tempo. Perchè il taglio della produzione tanto atteso dall'Opec non è affatto all'orizzonte. È la prima volta che piomba sui mercati una previsione così pesante. Immaginare il prezzo del petrolio intorno a 40 dollari il barile non è un affare da poco. Eppure gli analisti di Goldman Sachs ne sono convinti. La caccia «al nuovo equilibrio del mercato del petrolio» sarà più lunga del previsto. «Crediamo che i prezzi debbano rimanere bassi più a lungo per ridurre gli investimenti nel business dell'estrazione americana di shale gas», sostengo- no gli esperti. Il riferimento è al surplus dell'offerta legato alla guerra Usa-Opec e all'elevata capacità di stoccaggio negli Stati Uniti. Due variabili andate ben oltre qualunque previsione. Di qui la decisione degli analisti di dimezzare l'outlook a tre mesi del Brent di Londra, che passa da 80 a 42 dollari il barile . Bisognerà aspettare 12 mesi, pare, per rivedere il Brent a quota 70 dollari secondo Goldman Sachs, che aveva fotografato finora quota 90 dollari . Per il Wti si parla di quota 41 dollari per i prossimi tre mesi (da 70 dollari) e di 65 dollari tra un anno (da 80 dollari). Numeri difficili da ignorare per il mercato che ieri ha visto sprofondare il Wti Usa a 46 dollari (-4,7%), segnando nuovi minimi da aprile 2009 (con il Brent a 47). Una reazione eccessiva ? Forse no visto che ieri il principe saudita Alwaleed bin Talal ha annunciato che «non si rivedrà più il petrolio a 100 dollari», rispedendo poi al mittente le accuse di boicottaggio alla Russia che tanto dipende dall'oro nero (come Iran e Venezuela) e a un pareggio di bilancio a oltre 100 LA SOCIETA DI ESTRAZIONE CROLLA IN BORSA DEL % ANCHE SULL ' IPOTESI DI UN A . r' &'_ NTO Di CAPITALE LE VENDI E ALLO SCOPERTO dollari il barile. Anche l'Arabia Saudita è tra i maggiori esportatori di petrolio, ma ha costi di estrazione bassi e risorse adeguate per sostenere l'economia. La Russia no. Intanto a rifare i conti sul petrolio sono costretti anche gruppi come Saipem, che da giorni paga già in Borsa lo stop al gasdotto South Stream e il rallentamento dell'ipotesi di vendita da parte di Eni, che ora potrebbe anche portare a un aumento di capitale. Risultato: l'azienda di estrazione sospesa a più riprese per eccesso di ribasso, ieri ha ceduto il 9,7% a 7,2 euro, un valore che non vedeva da oltre 10 anni. Per oggi la Consob ha vietato le vendite allo scoperto. Roberta Amoruso RIPRODUZIONE RISERVATA Energia: Scenario Pagina 18 Schiaffo tedesco alle ambizioni di Edison E.on vende le centrali ai cechi di Eph Passano di mano cinque gruppi per un totale di 4.800 megawatt La società boema è guidata da un ex avvocato d'affari patron dello Sparta Praga LUCA PAGNI Soffia il vento dell'est sull'energia italiana. Piuttosto che vendere in blocco ai concorrenti francesi di Edf (che agiscono attraverso la controllata italiana Edison), il gruppo tedesco E.on ha deciso di procedere con lo spezzatino delle sue attività in Italia. Si parte conla cessione delle centrali elettriche: cinque impianti (uno a carbone e quattro a gas) per un totale di 4.800 megawatt, che sono andati a Eph, gruppo della Repubblica Ceca, per una cifra che potrebbe aggirarsi sui 250-300 milioni di euro. A questo punto è facile aspettarsi a breve anche le altre operazioni. La Erg della famiglia Garrone dovrebbe presentare l'offerta vincolante per le centrali idroelettriche di E.oninprovincia di Terni, mentre il gruppo Energia: Scenario H era è in lizz a per i 900mila clienti dell'azienda di Dusseldorf. Resta da vedere che fine faranno le offerte per gli asset delle rinnovabili, per cui era sempre interessata Edison: la società milanese era in solitario per il fotovoltaico e in joint venture con il fondo F2i per l'eolico. Ieri, è circolata l'indiscrezione per cui le offerte potrebbero essere ancora ritirate, in seguito allo "schiaffo" dei tedeschi che hanno rifiutato l'offerta sulla totalità degli asset. I francesi di Edf avevano anche fatto pressioni sul governo italiano, sostenendo che la loro proposta avrebbe dato più garanziesulfronte occupazionale e sulla tenuta del sistema energetico italiano. Ma, evidentemente, o non sono stati abbastanza convincenti oppure Palazzo Chigi non ha voluto interferire in una trattativa tra privati. Non a caso, il numero uno di E.on, Johannes Tayssen, ha subito fatto sapere che «la cessione non comporterà riduzione di personale». Del resto, è la prima volta di una azienda del settore energia del centro-Europa in Italia, con tutte le incognite del caso. Non si tratta di una utility con anni di esperienza alle spalle, ma di un conglomerato figlio delle privatizzazioni che nei paesi dell'ex blocco socialista ha creato enorme ricchezz e nelle mani di chi h a saputo sfruttare al meglio la situazione. Eph è ora guidata da un ex avvocato d'affari, Daniel Kretinsky, che si è associato alla J&t, società ceca di investimenti. Kretinsky - seguendo l'esempio di altri oligarchi - ha conquistato notorietà comprando lo Sparta Praga, una delle società di calcio più amate nel suo paese. AcreareEphèstatoperòunaltro personaggio già noto alle cronache finanziarie italiane. Si tratta di Petr Kellner, che con Generali ha dato vita a uno dei gruppi assicurativi di punta in Europa centrale. Un anno fa ha venduto il suo 44% di Eph a Kretinsky e J&T per 1,1 miliardi di euro, circa dieci volte quanto gli era costato mettere assieme le società di distribuzione del gas e dell'elettricità in Slovacchia egli impianti di stoccaggio, andando porta a porta dai piccoli risparmiatori che avevano comprato le azioni dal governo. Nell'ultimo anno Eph (oltre 8mila dipendenti) è cresciuta ancora rilevando il gasdotto che porta il gas dalla Russia, miniere di carbone in Germania e, da poco, una centrale a carbone in Inghilterra. Ma conl'ItaliaEph faun altro salt o di qualit à,raddoppiando isuoi megawatt di energia totali. 0 RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 19 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI Ravvedimento per Imu e Tasi. E' possibile avvalersi delle sanzioni ridotte per regolarizzare l'insufficiente pagamento di Imu e Tasi da parte di coloro che non hanno rispettato la scadenza del 16 dicembre scorso. Entro il 15 gennaio è possibile versare l'imposta e gli interessi con la sanzione del 3% mentre se si versa entro il 16 marzo, sono dovute le sanzioni nella misura del 3,33%. Canone Rai: entro il 31 gennaio occorre versare il canone Rai di 113,50 euro in unica soluzione, o in rate trimestri o semestrali. Polizze casalinghe: entro il 31 gennaio deve essere versato il premio di 12,91 euro a favore dell'Inail da parte di chi, in età compresa tra i 18 ed i 65 anni, svolge lavori domestici in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione. Reverse charge. Dal 2015 le prestazioni di servizi relative alla pulizia, alla demolizione, alla installazione di impianti ed al completamento relative agli immobili, sono soggette al meccanismo del reverse charge e quindi le fatture devono essere emesse senza Iva con l'annotazione "inversione contabile". Per tali prestazioni il meccanismo non si applica solo nel campo dell'edilizia, ma va applicato da chiunque le effettui, purchè relative ad immobili. Il reverse charge è un meccanismo che obbliga acquirente o committente a versare l'imposta mentre il cedente ed il prestatore emettono fattura senza Iva. Moratoria debiti: nuova moratoria dei debiti per il triennio 2015 2017. Le piccole e medie imprese e le famiglie possono chiedere la sospensione del pagamento della quota capitale di tnutui e finanziamenti, restando dovuti gli interessi. Riduzione tasso legale: dal i gennaio 2015 gli interessi legali si dimezzano, passando dall' 1% allo 0,50. Tale riduzione incide anche sui ravvedimenti operosi . Aumento contributi: aumentano in misura consistente le aliquote dei contributi dovuti da coloro che sono iscritti nella gestione separata Inps che salgono al 30.72% ed al 23,50 per i pensionati o lavoratori in possesso di altra copertura previdenziale. Aumentano dello 0.45% anche i contributi di artigiani e commercianti. Roberto Marchini Geremia Patrizia Scade il 15 il termine per il ravvedimento per Imu e Tasi ve ,d,nT ee i r,,e dr o.re, i- h,—b.>,, e, Segnalazioni Pagina 20 VAL DARO Secondo lotto per la Conca Oggì sì decide l'assegnazione È attesa per oggi l'assegnazione definitiva del secondo lotto di lavori per la Conca di Valdaro, opera che livellerà il salto tra il Lago Inferiore e il canale Mantova-Adriatico, consentendo alle navi in partenza (e in arrivo) dalle darsene del polo industriale d'imboccare direttamente l'autostrada liquida per il mare. Senza più passare dal Mincio. Ad aggiudicarsi la gara in via provvisoria, lo scorso maggio, era stata il raggruppamento temporaneo d'imprese Wsr-Cavicchini Costruzioni Generali (con uno sconto del 14% su una base d'asta di 7,2 milioni, e un taglio sui tempi previsti di 5 mesi su 16), seguìto dal tandem Consorzio cooperativo costruzioni-Reggiani srl. Gli altri concorrenti sono Riccoboni spa-Flumar srl e Coseam Italia spa-Cooperativa Edilterrazzieri. Provvisoria, l'assegnazione, in attesa della verifica delle congruità dei prezzi offerti, per cui la commissione tecnica ha incaricato il Rina (Registro Navale Italiano). Che nei mesi scorsi ha messo sotto la lente i giustificativi dei prezzi, dando alle aziende l'opportunità di argomentare le offerte. Già costruita la "vasca", con il primo lotto di lavori, adesso è tempo di apri re la Conca, scavando i mandracchi a valle e a monte. Accollandosi pure la bonifica (a chilometri zero) della terra contaminata da mercurio e idrocarburi. II eindaen: si op al rar ca „ . ,i ,•F ,i, i .,- Segnalazioni Pagina 21 Via ai lavori, il traffico si adegua Via ai lavori per il teleriscaldamento che dureranno in viale Vesci, in Valletta Paiolo, per una dozzina di giorni. Gli automobilisti in arrivo da viale Montenero sono obbligati a svoltare in via Boschetti, quelli in arrivo daviale Montello costretti a proseguire. II eindaen: si op al rar ca „ . ,i ,•F ,i, i .,- Segnalazioni Pagina 22 Nuova pista ciclabile di Porto Voi: «I costi lievitati troppo» PORTO MANTOVANO «L'assessore Pier Claudio Ghizzi, durante la sua risposta alla mia interpellanza dove chiedevo chiarimenti sul percorso e sull'aumento dei costi della ciclabile, mi aveva assicurato che non ci sarebbero stati incrementi, invece si è passati dai 250.000 giuro della prima variante, agli attuali 307mila euro». Il capogruppo di opposizione Giampaolo Voi torna ad accendere i riflettori sulla discussa ciclabile di Porto Mantovano, e questa volta punta il dito contro l'amministrazione a causa dell' aumento dei costi dovuto al miglioramento del progetto, per far fronte ai precedenti errori strutturali. «Da sempre ci siamo detti contrari a questo tracciato e a questa spesa - ricorda Voi basti vedere le lunghe colonne di auto in ingresso a Porto. Le risorse andavano utilizzate in ben altro modo, penso ad esempio a Soave, che da anni attende la sistemazione della sua via Segnalazioni Giampaolo Voi principale o alle strade ammalorate di Bancole e Sant'Antonio». Nei giorni scorsi l'amministrazione ha approvato la perizia suppletiva e di variante della ciclabile per un importo di 289.200 euro, a cui ne andranno aggiunti altri 17.600 che serviranno a realizzare due parapetti lungo il ponte del Diversivo, dal lato del fiume e dal lato della strada, per garantire massima sicurezza. «La priorità - spiega il vicesindaco Ghizzi - è stata di superare il più velocemente possibile le criticità progettuali, e le maggiori spese sono relative in parte ad opere di miglioramento del tracciato, in parte ad opere legate alla specificità dell' area di intervento del Diversivo. In meri lo alle criticità che andavano risolte, assumeremo gli atti necessari per recuperare i danni economici». La variante prevede in particolare la costruzione del tracciato di fianco al Diversivo «con nuova tipologia costruttiva, con fondazioni in cemento armato e passerella in metallo a sbalzo», e dei parapetti lungo entrambi i lati, il senso unico nel tratto di via Don Sturzo compreso travia De Gasperi e viale Favorita, su cui sono previsti dei semafori a chiamata per l'attraversamento, la modifica del tracciato lungo via Sturzo con l'allargamento della sede ciclabile. (ele.car) Pagina 23 ento nel Bas so Mantovano / SERMIDE ti rimangono leggermente superiori al limite di legge. «Nel 2014 anche nel Basso Mantovano la situazione dello smog è migliorata sia per quanto riguarda la media delle concentrazioni sia per il numero degli sforamenti. Il meteo favorevole ha contribuito a determinare l'andamento positivo dei valori»: ad affermarlo è Vittorino Malagò, vicesindaco di Felonica. Tali dati sono evidenziati dalle due centraline di rilevamento Arpa situate a Sermide e a Borgofranco sul Po. Per quanto riguarda Sermide è la prima volta, negli ultimi 5 anni, che il numero delle giornate di sforamento delle polveri sottili «Ricordo - prosegue Malagò che la normativa sulle polveri sottili PM10 fissa come soglia da non superare quella di 35 giornate annue con valori medi giornalieri superiori a 50 microgrammi per metro cubo. Il valore più basso, pari a 2 microgrammi per inc, si è rilevato a Sermide in alcune giornate di maggio, giugno e luglio, mentre a Borgofranco il dato medio giornaliero più basso è di 4 microgramgni. Dai report delle due centraline ARPA si evince che l'inquinamento è più elevato nella zona di Borgofranco rispetto a quella di Sermide. (a.g.) "ii// /// //4 Una centralina dell'Arpa PM 10, pari a 30, è stato inferiore rispetto al valore massimo consentito dalla normativa. A Borgofranco il miglioramento è stato meno marcato: i 40 sforamen- ieempree per jr oe „ej«e Segnalazioni Pagina 24 MoNdison1 motivuil oni 0105101 di Carlo Doda Settecento pagine (701 per l'esattezza): tante sono quelle in cui il giudice Matteo Grimaldi ha scritto le motivazioni della sentenza del processo Montedison, che sono state depositate ieri dal giudice, con due giorni d'anticipo sui 90 che si era preso quando aveva emesso la sentenza di primo grado lo scorso 14 ottobre. Una sentenza-labirinto, quello dello scorso ottobre, e un labirinto di 700 pagine sono di conseguenza le motivazioni di quella sentenza storica per Mantova e non solo. motivazioni che ora passerano al vaglio della Procura, dei legali delle difese e delle parti civili. E tra i meandri di questo labirinto si potrebbe ora nascondere il ricorso della Procura. L'indomani della lettura della sentenza il procuratore capo di Mantova Antonino Condorelli aveva detto: «E' stata provata la volontà di non fare manutenzione, scrivendo una sentenza storica». Il dibattito, ora, prenderà la strada dell'analisi degli inquinanti ritenuti mortali dal giudice. Ma soprattutto dovranno essere letti i motivi delle assoluzioni. Se dovessero prestare il fianco al ricorso della Procura via Poma potrebbe impugnare il dolo nel reato e recuperare in sede di appello tutte le morti prescritte dalle indagini. E anzi allargare la base delle vittime al numero impressionante di ottomila casi. Ma restando alle motivazioni ci sono almeno due aspetti che destano interesse da tutte le IL GIUDICE MATTEO GRIMALDI HA MESSO NERO SU BIANCO IN 701 PAGINE I PERCHÉ DELLA SENTENZA DI UN PROCESSO STORICO PER MANTOVA E NON SOLO parti in causa. Uno di questi è quello relativo alla condanna per omicidio colposo nei confronti di Francesco Negri, unico caso per cui è stato riconosciuto il nesso di causalità tra il suo decesso e l'esposizione a benzene. Si tratta del primo caso riconosciuto in Italia a livello giudiziario per morte da leucemia mieloide causata da esposizione al benzene. Qui, secondo il giudice, è stata raggiunta la piena prova della "incontestata riconducibilità della leucemia mieloide acuta (a livello di causalità generale) all'esposizione a benzene", il LA CONDANNA PER LEUCEMIA DA BENZENE E LE ASSOLUZIONI PER OMISSIONE DI CAUTELE ANTI-INFORTUNI: 45 GIORNI PER FARE APPELLO fatto che Negri abbia lavorato nei reparti ST3 e ST4/40 in cui è stata accertata la presenza di benzene. C'è poi il capitolo che riguarda le assoluzioni di tutti gli imputati dall'accusa di omissione dolosa di cautele per la prevenzione di infortuni sul posto di lavoro (articolo 437 c.p., ndr). Da quanto si legge nelle motivazioni del giudice Grimaldi, se da un lato sussistono evidenze di omissione dolosa di tali cautele, dall' altro "manca totalmente", come scrive lo stesso giudice, "la prova in ordine all'elemento psicologico doloso in capo a ciascun imputato". In pratica non sarebbe emersa la prova della consapevolezza da parte degli imputati "che le cautele omesse servissero a evitare il verificarsi degli eventi infortunio concretamente realizzatisi". Ancora, prosegue Grimaldi, "l'impostazione è evidentemente erronea: l'accusa avrebbe dovuto provare per ogni singolo imputato la consapevolezza che che le cautele di volta in volta omesse servissero a evitare il verificarsi di eventi dannosi (infortuni) dello stesso tipo di quelli realizzatisi, e soprattutto, la consapevolezza in capo ad ognuno di essi del potere tossi-cancerogeno delle sostanze cui, a causa dell'omissione di cautele, i lavoratori venivano esposti". Le parti ora hanno 45 giorni di tempo per presentare gli eventuali ricorsi in appello. \4 \, -rov tuoPz '`i Segnalazioni Pagina 25 RICHIESTE DELLA PROCURA CONDANNA DI 1° GRADO Giorgio Mazzanti 9 anni 5 anni Pier Giorgio Gatti 8 anni 6 mesi 7 anni 6 mesi Paolo Morrione 7 anni 3 mesi 5 anni 6 mesi Riccardo Rotti 7 anni 3 mesi 6 anni 5 mesi Andrea Mattiussi 6 anni 6 mesi 4 anni 3 mesi Gianluigi Diaz 6 anni 8 mesi 4 anni 6 mesi Amleto Cirocco 8 anni 8 anni 10 mesi Gaetano Fabbri 7 anni 2 mesi 7 anni 8 mesi Gianni Paglia 6 anni 6 mesi 5 anni 7 mesi Francesco Ziglioli 5 anni 5 mesi 2 anni 4 mesi Giorgio Porta 7 anni 3 mesi ASSOLTO Sergio Schena ASSOLUZIONE ASSOLTO Segnalazioni Pagina 26 Per l'assessore Dall'Oglio sono rispettati i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità a lungo termine Elettrosmog, M a ntova drizza le a ntenne Onde "sicure" nella prima campagna di monitoraggio delle emissioni di telefonia Se potevano esserci dubbi sulla pericolosità delle stazioni riceventi della telefonia mobile, non dovrebbero più esserci argomenti di allarme per le stazioni emittenti, ossia le proverbiali antenne. La prima campagna di monitoraggio effettuata dal Comune (dati riferiti al 2014) rassicura tutto e tutti: sono pienamente rispettati tanto i valori di attenzione dei campi elettromagnetici quanto gli obiettivi di qualità. A rendere noti i dati del lavoro effettuato dall'Arpa provinciale, di concerto col settore edilizia del Comune di Mantova è l'assessore alla partita ing. Celestino Dall'Oglio, che carte alla mano risponde alle numerosissime istanze della cittadinanza; parliamo di gentepreoccupata - e si può ben capire per l'effetto sugli organismi più sensibili prodotto dalle tanto temute "antenne" della telefonia mobile. Il caso di Borgo Angeli, venuto agli onori della cronaca lo scorso anno unitamente a una serie di criticità del quartiere, ha fatto da apripista a una perlustrazione a volo d'aquila compiuta dai tecnici dell'Arpa sull' intera città, ovviamente attraverso campionamenti significativi e mirati. «Tre sono le zone che abbiamo preso in considerazione e monitorate con l'Arpa - spiega Dall'Oglio -: oltre a Borgo Angeli, anche piazza Cavallotti e piazza Sordello (peraltro con stazione di rilevamento proprio dove avete sede voi della Voce in palazzo Bonacolsi-Castiglioni). In tutti e tre i casi il risultato è stato confortante in termini di intensità di campo elettrico. La media rilevata risulta nettamente sotto il limite di 6 Volt per metro lineare». Tra le aree ritenute "a rischio" dalla cittadinanza e dai numerosi comitati civici sorti al riguardo, figurano alcune interessate da plessi scolastici e parchi. Prima tra tutte quella di Borgo Angeli su cui insiste la materna "Ricordo ai Caduti" e la scuola elementare "Don Segnalazioni Minzoni". «Altre rilevazioni aggiunge Dall'Oglio - sono state compiute in strada Circonvallazione Sud e in corrispondenza dlel' area verde pubblica di via Fratelli Cervi. In tutti questi casi i valori riscontarti dall'Arpa, con équipe coordinata dall'ing. Ivano Sarzi Sartori, figurano sotto i valori di attenzione e rispettano gli obiettivi di qualità definiti come misure di cautela per la protezione, a lungo termine, dagli effetti dei campi elettromagnetici ad alta frequenza». Insomma, in soldoni, non esistono argomenti per sospettare al momento una manifesta pericolosità delle antenne. Sonni sicuri? «Premetto che quando si parla di tecnologia qualsiasi trionfalismo è fuori luogo - commenta l'assessore -. Col conforto di questa campagna di monitoraggio abbiamo più elementi per valutare le continue richieste di nuove stazioni radio base (Srb) che vengono inoltrate dai vari gestori telefonici. Questa prima campagna, iniziata lo scorso anno grazie anche alle mediazioni tra il nostro dirigente Alberto Rosignoli e l'Arpa provinciale, farà da guida anche alle successive mappature delle antenne in città». Pagina 27 Potrebbe ora apparire sul mercato anche l'idroelettrico E agli altri rami d'azienda? OSTIGLIA - Ma il gruppo E.On come si è accennato prima non è solo padrone, o meglio ex padrone, di asset a gas e garbone. Il gruppo con una capacità installata di circa 6 GW da fonti tradizionali e da rinnovabili, e circa 800.000 clienti complessivi tra energia elettrica e gas, E.ON è oggi uno dei principali operatori energetici in Italia nella generazione e nella vendita di energia elettrica. Per non palare degli altri asset che possiede come quello idroelettrico e quello eolico e solare. Con questa vendita, in effetti, il gruppo tedesco ha dato il via a tutti gli effetti alla smembramento delle sue attività in Italia. Basta leggere, in effetti, tra le righe della dichiarazione rilasciata, subito dopo la notizia della vendita delle centrali. dall' amministratore delegato di E.On Johannes Teyssen, il quale dopo aver ringraziato i dipendenti coinvolti in Italia per l'eccellente lavoro svolto come parte di E.ON, ha detto il gruppo sta Johannes Teyssen valutando la possibile cessione delle altre attività in Italia, quelle più pregiate come l'idroelettrico di Temi e i 900mila clienti. Per questi rami d'azienda pare che ci siano sul tavolo diverse offerte tra le quali Erg (Edoardo Raffinerie Garrone) ed Hera (Holding Energia Risorse Ambiente). Quando si era iniziato a parlare dell'eventuale vendita da parte dell'E.On, era apparsa anche l'ipotesi di una cessione in blocco a Edison. Ipotesi a questo, punto fallita nonostante la stessa Edison pare avesse fatto pressioni sul Governo affinchè intervenisse nella trattativa. NmleFwkdeuaæde u i`bb ime an,M1eque%edi0fiqllo 0 !-1 d , Segnalazioni .,Un. i w*. 3, -, . .. .. Ea laNrlr®aid'edendo? Pagina 28