Rassegna del 13/01/2015

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Rassegna del 13/01/2015
Rassegna del 13/01/2015
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 13/01/2015
SI PARLA DI NOI
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 13
Ciclopedonale o discarica? La Angeli-Belfiore dei rifiuti
1
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 29
Vent'anni fa a Mogadiscio
2
La Voce Di Mantova
13/01/15 P. 19
Villa Poma, più lune = sicurezza
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 17
Info sui rifiuti all'ufficio tributi
4
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 23
Raccolta dei rifiuti C'è l'ecocalendario
5
La Voce Di Mantova
13/01/15 P. 20
Discarica, torchio alza la voce
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 10
Venduta la centrale di Ostiglia I cechi subentrano ai tedeschi
7
La Voce Di Mantova
13/01/15 P. 18
Auspico il mantenimento dei dipendenti
8
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 10
Energia ed edifici: venerdì il convegno
9
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 16
Nuova caldaia ecologica nelle scuole
10
Nicola Antonietti
3
RIFIUTI
Giacomo Lasagna
6
ENERGIA
POLITICA LOCALE
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 13
D sindaco: stop al far west Arrivano le regole Unesco
11
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 17
Domani assemblea sull'unione Comuni
12
La Voce Di Mantova
13/01/15 P. 9
La Regione in soccorso alle Provincie
13
Acquedotti e depurazione, servono 26 milioni
14
ACQUA: SCENARIO
Giornale Di Brescia
13/01/15 P. 18
RIFIUTI: SCENARIO
Brescia Oggi
13/01/15 P. 45
I costi di raccolta e di smaltimento
15
Giornale Di Brescia
13/01/15 P. 14
San Martino della discarica
16
ENERGIA: SCENARIO
Avvenire
13/01/15 P. 19
Il caso. E.On inizia a dire addio all'Italia
Messaggero
13/01/15 P. 18
Goldman vede il barile a 42 dollari, Saipem rotola
Roberta Amoruso
18
17
Repubblica
13/01/15 P. 31
Schiaffo tedesco alle ambizioni di Edison E.on vende le centrali ai cechi di Eph
Luca Pagni
19
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 10
Imu e Tasi: ravvedimento entro giovedì
20
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 13
Secondo lotto per la Conca Oggi si decide l'assegnazione
21
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 13
Via ai lavori, il traffico si adegua
22
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 15
Nuova pista ciclabile di Porto Voi: «I costi lievitati troppo»
23
Gazzetta Mantova
13/01/15 P. 23
Meno inquinamento nel Basso Mantovano
24
La Voce Di Mantova
13/01/15 P. 6
Montedison, motivazioni kolossal
La Voce Di Mantova
13/01/15 P. 9
Elettrosmog, Mantova drizza le antenne
27
La Voce Di Mantova
13/01/15 P. 18
E agli altri rami d'azienda?
28
SEGNALAZIONI
Indice Rassegna Stampa
Carlo Doda
25
Pagina I
Cicli
vale o discarica?
La AñgeiBeffiore dei rifiuti
«Sono un residente di via Pascoli, a Belfiore, che essendo
stanco di vedersi accumulare
nel tempo rifiuti lungo il sentiero ciclopedonale che collega
Belfiore agli Angeli senza esiti
significativi, mi sono munito di
stivali e guanti e domenica ho
raccolto alcuni grandi sacchi di
rifiuti depositandoli successivamente in un'ex piazzola rifiuti,
apponendo su ogni sacco un foglio con scritto "Rifiuti raccolti
lungo la ciclabile da un residente" in modo da segnalare ai vicini che non si tratta di rifiuti abbandonati da altri e comunicando alla Tea via mail la loro
presenza». La segnalazione ci
arriva da un lettore, Luca Rinaldi, che ha provveduto anche a
documentare gli effetti della
maleducazione di chi abbandona rifiuti: lattine di birra, scatole per esche/pastura per pescare, bottiglioni di vino, bottiglie
di plastica di varie dimensioni.
«Tra l'altro i rifiuti - segnala il
lettore - non sono solo sul terreno ma se ne trovano anche in
acqua dove, tra le altre cose, ho
riscontrato la presenza di una
grande tanica di plastica chiusa abbandonata vicino al ponte
di legno». Chi dovrebbe intervenire? «Il Parco - annota il lettore
- mi aveva risposto che: per i rifiuti in acqua la responsabilità
è della Provincia, su aree demaniali dei Comuni e per il tratto
di sponda Angeli- Belfiore la
manutenzione è a nostro carico. Le guardie spesso intervengono per pulire così come varie
organizzazioni di volontariato
durante l'anno attivano giornate di pulizia. Evidentemente lo
sforzo di enti e volontari non è
sufficiente: la grande tanica è lì
dal 2012». Incuria testimoniata
anche dai sacchetti di spazzatura che si accumulano nei fossi
dopo l'entrata in vigore della
raccolta porta a porta: «Saranno le generazioni future a beneficiarne? Nel frattempo noi
dobbiamo subire un degrado
ambientale costante».
Rifiuti nel lago : maleducazione e degrado che pagano tutti i cittadini
II eindnen: si op al rar ca
„ . ,i ,•F ,i, i .,-
Si parla di noi
Pagina 1
TEAT RO
MARMI RO LO
Vent'anni fa a Mogadiscio
Sono aperte le prenotazioni per
lo spettacolo in programma sabato alle 21 al Teatro Comunale
di Marmirolo. Città Teatro, Regione Emilia Romagna e Associazione Ilaria Alpi presentano
infatti "La strada di Ilaria" una
performance teatrale con musiche dal vivo che racconta i fatti
sui quali avevano indagato Ilaria
Si parla di noi
Alpi e Miran Hrovatin, assassinati vent'anni fa a Mogadiscio. La
stagione è organizzata da Fondazione Aida e assessorato alla Cultura del Comune con il supporto
di Coop Consumatori Nordest,
Apindustria, Gruppo Tea, Cir Food e Euro e Promos Group.
Biglietti da 8 euro (ridotto galleria) a 14 euro (intero platea).
Pagina 2
Il Comune intende realizzare alcuni attraversamenti pedonali protetti
Villa Poma, più lupe usicurezza
Il sindaco Borsari: "L' idea è parte di un progetto molto più ampio"
di Nicola Antonietti
VILLA POMA
"Più luce per Villa Poma":
questo potrebbe essere lo slogan adatto per definire la serie
di progetti che l'amministrazione comunale del piccolo
paese dell'Oltrepò ha in animo
di realizzare nei prossimi mesi.
lutti caratterizzati dalla necessità di dare maggiore illuminazione alle vie del paese e,
come ha sottolineato con forza
il sindaco Alberto Borsari,
maggiore sicurezza.
Uno dei progetti più interessanti che Villa Poma vuole
porre in essere, anche se al momento siamo ancora nella fase
"embrionale" del progetto
stesso, riguarda la realizzazione di una serie di attraversamenti pedonali protetti da dislocare lungo tutto il tratto strada che attraversa il paese: «Villa Poma ha una conformazione
che possiamo definire "allungata" - ci ha spiegato il primo
cittadino - dalla frazione di
Ghisione fino alla zona residenziale posta sul confine con
Poggio Rusco, abbiamo un
paese distribuito su più di quattro chilometri di strada molto
trafficata; e lungo questo tratto
sono parecchi i punti scarsamente illuminati e che necessitano di essere resi più visibili
e più sicuri»
Secondo quanto spiegato dal
sindaco, l'attraversamento pedonale protetto potrebbe essere realizzato partendo dalla posa di un asfalto più ruvido con
la funzione di rallentare le auto
in arrivo e successivamente
con l'installazione di una illuminazione "potenziata" in
grado da rendere perfettamente sicuro e ben visibile l'attraversamento. Dove saranno posizionati questi attraversamenti e soprattutto quanti ne verranno realizzati? In questo caso Alberto Borsari è chiaro:
uno di essi sarà sistemato da-
Si parla di noi
II sindaco Alberto Borsari
vanti alle scuole mentre per gli
altri occorrerà valutare la disponibilità economica che il
Comune potrà dedicare a questo progetto: «Nel frattempo aggiunge Borsari - stiamo
provvedendo a mettere in sicurezza anche un altro punto
critico, ovvero l'incrocio di via
Pomponazza, anche questo
mediante la posa di una illuminazione adeguata. Finora
abbiamo posto in essere una
nuova aiuola, della cui manutenzione si occuperà, senza costi aggiuntivi per il Comune e
in cambio di pubblicità, la ditta
che l'ha realizzata. E in futuro
intendiamo anche realizzare
l'illuminazione di una zona in
via Ovara, al confine con Poggio Rusco»
Tutti i progetti, ha spiegato il
sindaco sono resi possibili anche grazie al contratto di servizio che recentemente il Comune ha firmato con Tea, e
fanno parte di un più ampio
progetto che Villa Poma intende portare a termine per migliorare, più in generale, la sicurezza viabilistica del paese:
"Che dovrebbe culminare - ha
concluso Borsari - con l'installazione, entro la fine del 2015,
delle prime telecamere di videosorveglianza»
Pagina 3
i
Infosui rifiuti
all'ufficio tributi
Dal 7 gennaio ogni
informazione inerente
l'iscrizione, variazione o
cancellazione dalla tassa
sui rifiuti - Tari, potrà essere
richiesta all'Ufficio tributi
comunale di via Battisti n.4,
telefonando ai
n.0376679320-229-258-23
6, via mail all'indirizzo
tributi ahcomune.castiglion
e.mn.it o all'ufficio nei
seguenti orari: dal lunedì al
venerdì dalle 9 alle ore
12.50, il lunedì pomeriggio
dalle 14.30 alle ore 18. (l.c.)
n rre., r--A
AOiJw , I larnn
Rifiuti
Pagina 4
AGI
L
Raccolta dei rifiuti
C'è l'ecocalendario
I I Comune di
Magnacavallo ha
pubblicato sul sito internet
l'ecocalendario del 2015.1
cittadini possono scaricare
e stampare le istruzioni per
la corretta raccolta dei
rifiuti e le istruzioni per
separare adeguatamete
vetro, plastica, carta, lattine
e rifiuti organici, oltre ai
giorni, mese per mese, dei
relativi ritiri.
Pn ~i- j- il -1v~
il :iiuuu eriminulivlrllu .Cill.rr
Rifiuti
Pagina 5
Duro il sindaco di Bozzolo: "Pronto ad interrompere le relazioni con San Martino"
D isca ric a, to rchio a lza l a voce
BOZZOLO - «Alla luce di quanto avvenuto, sono pronto ad interrompere ogni rapporto col
Comune di San Martino dall'Argine». Non usa mezzi termini il
sindaco di Bozzolo Giuseppe
Torchio dopo l'ennesimo attacco subito dal gruppo consiliare
"Noi di Bozzolo" sulla questione discarica di Strada Giardino.
Perchè queste dichiarazioni?
Facciamo un passo indietro.
La notizia risale allo scorso fine
settimana quando parte della minoranza, attraverso un comunicato, ha denunciato le condizioni di degrado e abbandono in cui
versava Strada Giardino, una zona non lontana dall'argine
dell'Oglio. Rifiuti di ogni genere, un armadio e addirittura
parti di eternit: ecco il materiale
che si troverebbe abbandonato
sul lato destro dello stradello. La
minoranza ha aggiunto che della
situazione il comune di Bozzolo
ne era stato messo al corrente
addirittura tre mesi fa ma che
nonostante tutto Torchio non se
ne fosse mai occupato.
«Ad avviso dei tecnici il materiale risulta abbandonato almeno da un anno e quindi da
prima che la nuova giunta si insediasse - attacca il sindaco Torchio -. Innanzitutto tendo a specificare che si tratta di 0,80 metri
cubi di terreno che sono occupati
per la maggior parte da pietre,
cumuli di calce, un piccolo armadietto e due/tre pezzi di materiale non ancora identificato.
Chi di dovere è già all'opera per
capire di che cosa si tratti e solo
tra qualche giorno potremmo
vederci più chiaro. Mi preme
sottolineare poi che nessuna segnalazione è mai giunta dal Comune di San Martino. In ogni
caso trovo ridicolo il fatto che gli
addetti ai lavori preferiscano
parlare segretamente con la minoranza per tenderci imboscate
di questo tipo. La cosa certa è
una sola: queste persone stavolta
non la passeranno liscia perchè
ho intenzione di denunciare tutto
alla Procura della Repubblica.
Non si possono dare colpe a caso
seminando il panico tra la gente».
Giacomo Lasagna
( )I_t rn PO
Del iHo FroIdi : ergastolo per Agaph
Rifiuti
Pagina 6
Venduta la centrale di Ostiglia
I cechi subentrano ai tedeschi
E.On ha annunciatola cessione a Eph entro giugno, in attesa del via libera da parte dell'Ue
Spezzatino per il gruppo: operazione da oltre 300 milioni per il pacchetto impianti a gas e a carbone
La centrale termoelettrica di
Ostiglia cambia proprietario,
ma resta sempre in mani straniere. Il gruppo tedesco E.On l'ha
ceduta ai cechi di Energeticki a
Prumyslovi holding assieme agli
altri cinque impianti a gas di Livorno Ferraris (Vercelli), Tavazzano (Lodi), Cef (Ferrara, Trapani e Scandale (Crotone) e alla
centrale a carbone di Fiume
Freddo in Sardegna. Complessivamente, si tratta di una capacità di generazione pari a circa
4.500 megawatt, di cui 3.900 delle sei centrali a gas. Ancora top
secret le cifre dell'affare, anche
se, secondo alcune indiscrezioni, il valore si aggirerebbe sui
300 milioni di euro (alcuni analisti ipotizzano una cifra di
500-600 milioni di euro). Per
l'impianto ostigliese, che conta
67 dipendenti, si tratta della
quinta vendita dagli anni 60,
quando fu costruito. E.On l'aveva acquistata da Enel nell'aprile
2008.
La notizia della cessione ai cechi, che così sbarcano in Italia, è
stata data da E.On. Ehp, riferisce
una nota, «si è pienamente impegnata per l'ulteriore sviluppo
a lungo termine» dei due asset,
«contribuendo così a garantire
la sicurezza della fornitura energetica per il Paese». La società
ceca, con sede a Praga, è un
gruppo energetico presente in
Repubblica ceca, Germania, Slovacchia, Polonia e Regno unito.
Conta circa 8rnila dipendenti
con un Ebitda, nel 2012 (ultimo
dato disponibile) di oltre 1,5 miliardi di euro. La vendita è soggetta all'approvazione della direzione antitrust della Commissione europea, ma si prevede che
l'operazione si possa concludere entro giugno. L'ad di E.On,
Johannes Teyssen ha assicurato
che lavorerà «strettamente col
nuovo proprietario, i nostri sindacati e i loro rappresentanti per
determinare un percorso di successo per il futuro degli asset e
dei nostri dipendenti». Il presidente e ad di E.On Italia, Miguel
Antoanzas, ha detto che «la cessione non comporterà alcuna riduzione di personale». Dal can-
Energia
to suo l'ad di Eph, Daniel Kretinski, proprietario anche della
squadra di calcio dello Sparta
Praga, ha confermato che la strategia del suo gruppo «è a lungo
termine e focalizzata sullo sviluppo. Confidiamo di collaborare per questo obiettivo insieme a
dipendenti, sindacati e altri
stakeholder». I sindacati, per
ora, stanno alla finestra e attendono di conoscere nel dettaglio i
termini dell'accordo. «Speravamo - dice Luciano Donadello
della Flaei Cisl - che E.On vendesse per filiera e non facesse
uno spezzatino. Quanto a Eph,
auspichiamo che i rapporti sindacali vengano mantenuti ad alto livello come sempre. Cosa potrebbe cambiare per la centrale
di Ostiglia? E prematuro parlarne. La situazione attuale del settore termoelettrico è pesante,
ma finora Ostiglia non ha avuto
problemi e nei mesi scorsi ha
prodotto parecchio». Per Marco
Sambenedetto della Cigl «se l'acquirente fosse stato Edison sarebbe stato meglio perché era
una presenza che in Italia già conosciamo. Aspettiamo, però, i
termini dell'accordo prima di
esprimerci».
(Sa.Mor.)
\endut, 4icentnledi O,liglia
Imchisubcntr m aìmdc iri
Pagina 7
Auspico il
mantenimento
dei dipendenti
II sindaco Valerio Primavori
A seIIuito della notizia
appresa oggi. della vendita da parte di L..on dei
suoi asset di IIenerazione
elettrica a carbone e a
>as in Italia. tra cui anche la centrale elettrica
di Osti ilia. al L>rnppo
ener«etico ceco LnerLleticl:y a pr.mtislov
holding, (Lph). il sindaco di
Osti«lia. Valerio Primavori dichiara:
Aupico
che anche in flittiro. coli
la nuova proprieta. ven>a mantenuto lo standard occupazionale attuale. o che possa essere
incrementato. e che prose >ua il percorso di riconversione del quarto
>ruppo a ciclo combinato per una sempre
mai giure tutela del l'ambiente e di tutto il territorio,.
11 olo ukdexo ede
dn,hequellodi Osfiqllo
Energia
Pagina 8
51L
Energia ed edifici:
venerdì il convegno
REE I l Movimento 5 Stelle
organizza per il 16 alle 18
nella sala isabella D'Este di
via Giulio Romano, a
Mantova, un convegno dal
titolo "Riqualificazione
energetica degli edifici e
accesso al credito. Come
realizzare un progetto di
sostenibilità ambientale ed
economica in provincia di
Mantova?". Fra i relatori,
anche Ermete Realacci,
presidente della
commissione ambiente alla
Camera.
V eaA,na ia '-"A' Ai O>I ial
iuvhisnb.ntr.uwallyd
Energia
Pagina 9
® VILLIMPENTA
Sono terminati a tempo di record i lavori di riqualificazione
tecnologica e di efficienza
energetica negli edifici scolastici di Villimpenta, che sostanzialmente hanno portato alla
sostituzione della vecchia caldaia (che qualche problema
negli ultimi anni stava dando)
con una nuova di tipo "a condensazione", alimentata a metano e dotata di termovalvole
di controllo sui radiatori.
Un'opportunità che l'amministrazione, socia del Cev
(Consorzio Energia Veneto),
ha voluto cogliere, aderendo
al progetto "Sicurezza e rispar-
Energia
mio". Alla ripresa delle lezioni
scolastiche, la nuova caldaia
era regolarmente in funzione,
con monitoraggio diretto anche dell'ufficio tecnico.
re rispetto a una caldaia tradizionale e le emissioni in atmosfera risulteranno inferiori, garantendo un'alta efficienza termica».
«Il progetto rientra nella serie di adempimenti che l'amministrazione comunale si è
data per la tutela dell'ambiente, e rientra nell'elenco di piccole cose che Villimpenta farà
anche in relazione alle misure
per il risparmio energetico da
realizzare entro il 2020, come
indicato dalla Comunità Europea - ha spiegato il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Matteo Vincenzi -. Con questo intervento la quantità di
gas utilizzata sarà molto mino-
L'intervento ha portato anche alla sostituzione di tutte le
apparecchiature termoidrauliche. Soddisfatto, ovviamente,
anche il sindaco con delega al
bilancio Simone Zaghini: «In
totale l'intervento è stato di
48.690 mila euro, somma che
sarà pagata in sette rate annuali. L'apparecchiatura era ormai obsoleta, perciò abbiamo
pensato di non aspettare oltre
per sostituirla». Soddisfatte pure le insegnanti delle scuole coinunali.
(r. a.)
Pagina 10
40
aco: step al far west
¡vano le regole U nesco
Sodano annuncialo spostamento elle bancarelle dai portici Broletto in via Gito
«E per cartelloni e insegne metteremo un freno a quello che stona con il centro»
di Enrico Comaschi
«Anche noi ci siamo resi conto
del far west dei cartelli pubblicitari in centro, come ha riportato anche fotograficamente
la Gazzetta. Ma ora basta, ora
si cambia. Fra gennaio e febbraio, dopo aver incontrato i
commercianti, vareremo un
nuovo regolamento che ci
manterrà in linea con le prescrizioni dell'Unesco». Il sindaco Nicola Sodano annuncia
novità sull'arredo urbano di
un centro storico che, ad oggi,
è in balia di ogni genere di attentato cromatico alla sua bellezza. Di più: Sodano annuncia che a breve le bancarelle
dei portici Broletto saranno
spostate in via Goito e dovranno avere strutture omogenee
e adeguate.
Ma tornando al far west in
centro, se è vero che in un anno i vigili urbani hanno multato una ventina di esercenti
che hanno esposto cartelli e
menù senza autorizzazione, è
altrettanto vero che la sanzione, in base ai regolamenti comunali, è bassa. Il rischio di
una multa di 168 euro, infatti,
vale probabilmente la candela
di un guadagno più alto. Ecco
allora che si spiegano vere e
proprie sfide al decoro, con colori sgargianti e cartelli pubblicitari che spesso varcano i
confini del plateatico autorizzato e arrivano in strada o sui
marciapiedi.
«Noi e la futura amministrazione - prosegue il sindaco saremo impegnati in un cambiamento epocale sul fronte
dell'arredo urbano. Mettendo
a frutto un finanziamento
dell'Unesco, siamo pronti a
varare nuove regole. Regole
che vogliamo prima condividere con i commercianti in un
incontro in programma il 26
Politica locale
di questo mese. In febbraio,
invece, ci sarà un convegno internazionale Unesco nel corso del quale spiegheremo le
novità».
Uno dei primi interventi ad
essere realizzati sarà il trasloco delle bancarelle dai portici
Broletto. «Prima le bancarelle
- precisa Sodano - erano un
po' dappertutto fra i portici e
piazza Erbe e, ora, sono state
sistemate sotto i portici. Il problema che ci poniamo è quello di trasferire le bancarelle in
una zona più adatta, aiutando
magari gli ambulanti a comprare strutture più in linea
con la bellezza del nostro centro storico Unesco. Vogliamo
che le bancarelle siano uniformi per struttura e che non siano presenti saltuariamente:
serve una regolamentazione
anche per questo aspetto».
Il primo cittadino promette
novità anche per i famigerati
cartelloni che pubblicizzano i
menù dei ristoranti: «La normativa deve essere rispettata
e formuleremo nuove regole
sull'estetica dei cartelloni. Per
andare incontro ci commercian ti, poi, daremo loro il tempo necessario per cambiarli o
rifarli nuovi».
Sodano non dimentica che
il 2012 è stato un anno disastroso per il turismo. «Solo nel
2014 c'è stata una forte ripresa
e molte aziende sono andate
in difficoltà. Forse anche per
questo in molti hanno deciso
di utilizzare strategie più aggressive. Però c'è chi lo ha fatto senza autorizzazioni e prometto che d'ora in avanti ci sarà più attenzione perché non
vogliamo che il nostro centro
storico sia deturpato».
L'idea, insomma, è quella di
fermare una deriva che da
tempo è evidente a chiunque
frequenti il centro storico. Se
certi cartelli e certe insegne
vanno bene per una località
balneare, non vanno invece
bene per una città che vorrebbe puntare sulla valorizzazione del suo patrimonio storico
e artistico.
Il sindaca: stop al (ar nc<t
Arrie,mo Ir rcgole. f'nrscu
Pagina 11
CAVREANA
Domani assemblea
sull'Unione Comuni
Domani sera si
svolgerà in sala civica a
Cavriana l'assemblea
pubblica, voluta
dall'amministrazione
Cauzzi, per informare i
cittadini sulla nascita
dell'Unione con il Comune
di Monzambano.
L'assemblea si svolge in
sala civica a partire dalle
20.45. (l.c.)
n e. ,ra„-A
Politica locale
Pagina 12
Intesa per il personale
La Regione
in soccorso
alle Provincie
MILANO- II riconoscimento (Iella necessità di assicurare continuità di erOLizione
dei ,enizi rivolti alle persone e al territorio e di tutelare pali attuali livelli OCCnpazionili dei IivOld[Oli
dipendenti delle Province in
Lombardia: l'istituzione di
un Tavolo reeionale di confronto e monítoraccio. che
rimarrà attiv O lino i Completo compimento del processo di riordino. compresa
la nHOv i Collocazione del
perhonile. Sono einehti i due
punti principini del protOCO]lo d'intesa sottoscrivo perii
da Reeione I-omhardia.Anci. t!pl e Orçani//d/ioni sindacali della funzione puhhlica (Cci]. Cisl e tlii ). leLtliv O alla hitnizione del
personale delle Province
lombarde. I Ian110 firmato il
documento. per Regione
Lombardia. l'assessore all'Economia. Crescita e Semplificazione Alassimo Garaaglia e i sottoheçretali Daniele l\as a (Riforme ihtiWzionali. Enti locali. Sedi territoriali e P10,-mamma/ione)
e Giulio Gallera (Rapporti
per rimediare. Unica Reeione in Italia. abbiamo tentato
e tentiamo di limitare i danni. anche firmando questo
protocollo d'intesa condiviso
da tutti. Per compierei prossimi passi. come ad esempio
le decisioni leLate alle funzioni deler!ate. continueremo a lavorane insieme. Cercando anche di capire Cosa
succede nel sistema paese e
cosa hanno intenzione di fare le altre Recioni». La situazione - ha acI-'iunto Nav a
- è tutt'altro che chiara e deriva da scelte nazionali elle
non dipendono in plimih da
noi e che siamo impegnati
ad alTrontare Con senso di
responsahiliLi. Con l'intesa
abbiamo Concordato liti metodo di lavoro: lo scorso 30
dicembre abbiamo approv alo la delibera che cettav a le
hihi per il riordino delle
competenze. a\ \ iando un
percorso che [I-O\ erà Compimento nei prossimi mesi:
OM la nostra preoCCnpaziOne. oltre a garantire prioritariamente le prestazioni. è
dare continuità ii rapporti di
lavoro del perhonile».
con la Città metropolitana e
Coordinamento dei progevi
speciali alTerenti allo stesso
territorio). «La LeLce Delrio
e la i elce di Stabilità- ha
dichiarato l'assessore Gara-
celia- hanno creato un pasticcio di dimensione colossali. per Cui ci \ Orrinno anni
Elettrosn,og,Manteva drizzale antenne
Politica locale
Pagina 13
irazione, servono 2
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6
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/n/
Questa la stima per ultimare le opere necessarie in Valle. Senza contare le manutenzioni
VALCAMONICA Che il tema della depurazione e della gestione del
ciclo idrico integrato sia uno dei
principali problemi della Valcamonica è noto. Quello che in molti si
chiedono, però, è quando la situazione verrà risolta, collettando tutto il territorio camuno e, di conseguenza, garantendo un miglioramento delle acque del Sebino e
dell'intero sistema ambientale provinciale.
Una macro stima parla della necessità di quasi 16 milioni di euro per
realizzare gli investimenti necessa-
II depuratore consortile di Esïne
Acqua: Scenario
ri per captazione, stoccaggio, trattamento, distribuzione e misura
del comparto acquedottistico camuno. Per quanto riguarda invece
il collettamento e la depurazione
delle acque, dopo l'avvio dell'impianto di depurazione intercomunale di Esine di qualche anno fa, la
copertura del servizio è arrivata a
circa il 58% dei residenti, arrivando
poi al 71 col potenziamento del sistema di collettamento e depurazione della media Valle.
Per il rinforzo del depuratore di Esine a 40mila abitanti equivalenti e i
collettori fognari da Breno a Berzo
Demo e da Esine a Prestine, attualmente in corso, la copertura finanziaria è tuttavia solo parziale (circa
l'80%); per concludere il progetto
mancano poco meno di tre milioni
e mezzo, in particolare per i lavori
dei paesi più a nord. Nel frattempo, qualcosa si è mosso per il depuratore di Malomlo, Edolo e Sonico,
ma, anche in questo caso, manca
una parte dei fondi per circa 6,5milioni. Sommando le due necessità,
si parla quindi di almeno 10 milioni.
Non è finita qui: sebbene il sistema
fognario camuno abbia una buona
copertura, è costituito per la maggior parte da reti miste in cattivo
stato di conservazione, che hanno
superato i trent'anni di vita: per
questo sarebbe necessario un piano di manutenzione straordinaria,
molto costoso.
Infine, se l'erogazione di acqua potabile dagli acquedotti non ha criticità, lo stato qualitativo e il servizio
di misura delle acque presentano
numerosi problemi per le perdite
di rete dovute alla vetustà delle infrastrutture e dei sistemi di misura,
per la necessità di realizzare nuovi
impianti di potabilizzazione e ricerca delle perdite e perla non efficienza di quelli di disinfezione e captazione.
Pagina 14
I costi cli raccolta
e dì smaltimento
Un tema molto dibattuto in
questo periodo è relativo al sistema di cui debba avvalersi il
Comune di Brescia per la raccolta dei rifiuti. A tal fine l'Assessore Fondra è molto impegnato nel consegnare ai cittadini bresciani la miglior soluzione possibile sia per aumentare
la raccolta differenziata che
per minimizzare i disagi ai cittadini, ferma restando l'attenzione ai costi. Sono più che convinto che la decisione, qualunque sia, non sarà influenzata
da spinte piuttosto che orientamenti ideologici provenienti
dall'esterno.
Su questo tema è in atto lo
scontro tra le varie fazioni, chi
a sostegno del sistema eli raccolta porta a porta, chi per la
calotta, ed infine altri ancora
per un sistema misto tra i due
precedenti. Su questo, nessun
commento da parte mia, ritengo che ognuno sialibero di portare avanti le proprie idee.
Quello che invece non condivido assolutamente è l'utilizzo
dei media per diffondere informazioni errate, tendenziose o
parziali, con lo scopo di convincere gli altri a sostenere le loro
idee. E' molto importante, particolarmente in questo periodo di difficoltà economica generale, essere chiari e trasparenti, è essenziale la sincerità
nel rapporto con i cittadini, i
quali devono sapere la verità
sui costi sostenuti per il servizio di raccolta e smaltimento
dei rifiuti. Questo anche e soprattutto in considerazione
del fatto che la legge obbliga i
Comuni a recuperare dai cittadini il 100% delle spese sostenute tramite la 'TARI', per cui
devono essere correttamente
informati visto che il servizio
di raccolta e smaltimento dei
rifiuti è pagato interamente
da loro.
A tale proposito, il 24 dicembre u.s. è apparso su Bresciaoggi un articolo che riportava delle dichiarazioni fatte da Marco
Apostoli e Carmine Trecroci,
esponenti del Forum delle Associazioni. Marco Apostoli ha
dichiarato di aver analizzato alcuni dati: con rifiuti separati
in casa, in un comune della
provincia di Brescia, la vendita
per il riciclo frutta 12 euro per
abitante, a Concesio con il sistema misto 0,75. Apostoli
Rifiuti: Scenario
avrebbe dovuto dire che il Comune, a cui lui fa riferimento,
introita il 100% dei ricavi per
la vendita dei rifiuti avviati a
riciclo. A Concesio invece i ricavi dallavenditavengono incassati dal gestore del servizio,
che poi gira al Comune i1 20%
del totale introitato. Questa
somma viene utilizzata dal Comune per iniziative e progetti
di carattere ambientale e la
promozione della differenzazione dei rifiuti. Leggendo però i dati, così come sono stati
presentati da Apostoli, è lecito
domandarsi il perché anche il
Comune di Concesio non incassi il 100% della vendita dei
rifiuti avviati a recupero, limitandosi ad introitare il 20%
dal gestore che invece incassa
il100%.
Fa tal fine necessario portare un po' di chiarezza sui costi:
quasi tutti i Comuni Italiani
danno in appalto servizio di
raccolta e smaltimento dei rifiuti tramite gara ad evidenza
pubblica, così han fatto sia
Concesio che anche il Comune
citato daApostoli. Nel contratto è fissato che al Comune venga dato il 20% dei ricavi della
vendita dei rifiuti avviati a recupero. Si poteva chiedere il
100% come anche lo 0%, ma
questo si era configurato come
abbastanza
irrilevante
in
quanto l'aspetto fondamentale, alla fine, è il costo totale del
servizio completo al Comune
e, di conseguenza, al Cittadino. Quello che voglio dire è che
l'appaltatore, nel formulare
l'offerta, ha tenuto conto di
quali costi e ricavi sarebbero
derivati previsti dal bando, per
cui, se fosse venuto meno il ricavo del riciclo, l'offerta non sarebbe statala stessa. Detto questo, e come anticipato, se si parla di costi, l'unico costo che
conta è il costo a carico dei cittadini per il servizio di raccolta
e smaltimento dei rifiuti.
Il9 dicembre 2014, la Provincia di Brescia, tramite l'Osservatorio Provinciale Rifiuti, ha
pubblicato sul proprio sito i costi sostenuti da tutti i comuni
della provincia nel 2013. Da tale analisi ufficiale, si evidenzia
che a Concesio il costo del servizio e smaltimento dei rifiuti
è stato di 97,0 euro/abitante
mentre nel comune citato da
Apostoli di euro 123,20. Dal i
ottobre 2013, a Concesio è attivo il sistema di raccolta con calotta, nel 2014 la raccolta differenziata è passata dal 48% al
74% con una spesa di 87,66 euro/abitante. Giova osservare
che a Concesio c'è stata una riduzione della spesa, nonostante che, con l'introduzione del
servizio a calotta, sono stati sostenuti costi per la promozione della raccolta differenziata,
il miglioramento del servizio e
dell'arredo urbano, oltre all'introduzione del sistema di videosorveglianza. Gli Amministratori hanno il dovere e l'obbligo di restituire ai propri cittadini il miglior servizio a costi
minori. A Concesio siamo convinti di averlo fatto, grazie anche all'appoggio dei consiglieri
di
minoranza
che
all'unanimità hanno condiviso con la maggioranza la scelta
del sistema a calotta.
Come ultima considerazione, sul recupero e riutilizzo dei
prodotti, credo che sia necessario riflettere sul fatto che per
aumentare i rifiuti avviati al riciclo, non serva soffermarsi
sul sistema di raccolta, dibattendo su quale sia meglio rispetto a quale. Servirebbe invece fare in modo che tutti i prodotti utilizzati per gli imballaggi siano riciclabili e riutilizzabi-
li, e magari costituiti da un unico materiale, e non composti
da materiali misti che finiscono nell'indifferenziato. Differenziare i rifiuti già in ambito
domestico è importante, ma è
altrettanto importante trovare un sistema che garantistica
la separazione e lo smistamento anche a valle della raccolta
domestica. Gli attuali impianti di trattamento e separazione dei rifiuti devono essere sostituiti da impianti tecnologicamente avanzati. In Francia è
già attivo un impianto che permette ai cittadini di dividere i
rifiuti in 2 grandi categorie,
umido/organico e' differenziabile'; ricevendo i rifiuti riciclabili tutti insieme, per poi separarli a valle della raccolta cittadina. E' indispensabile che
questi tipi di impianti siano attivati anche per tutti tipi di rifiuti, in modo da avviare al riciclo la maggior parte dei rifiuti
e ridurre quelli indifferenziati,
avviati al termovalorizzatore.
Giampietro Belleri
ASSESSORE ALL'AMBIENTE E LAVORI PUBBLICI COMUNE DI CONCESIO
Pagina 15
SA
Desenzano: nel territorio di quello che dovrebbe diventare il «parco della battaglia»
i di immondizia, cartoni, plastica e scarti dell'edilizia
tanti piccoli c
D ESENZANO Tante piccole
discariche. Fatte di immondizia, cartoni, plastica e polistirolo, ma anche di residui edili. Sono stati accumulati sul ciglio delle stradine interne, negli slarghi di accesso ad alcune cascine storiche. E la nostra ricognizione conferma
l'esistenza di un certo stato di
degrado provocato da chi evidentemente trova più comodo lasciare il sacchetto dei rifiuti sul bordo della strada
piuttosto che smaltirlo secondo le regole del porta a porta.
Ma il risultato è che l'area del
Plis (parco locale di interesse
sovracomunale) non si presenta proprio nel migliore
dei modi.
L'idea di realizzare il parco
della battaglia è sul tappeto
da più di dieci anni. L'aveva
lanciata anche la Soprintendenza bresciana attraverso
una proposta che tuttavia è diventata una scelta concreta
del Comune solo molto tempo dopo con l'approvazione
del Piano di governo del territorio. L'istituzione del parco
era prevista nella prima versione del Pgt approvato dalla
Giunta di centrodestra del
sindaco Anelli ed è stata mantenuta, ampliandone la superficie, nellaversione definitiva approvata dall'attuale
amministrazione di centrosinistra.
A due anni di distanza dall'approvazione del Piano di governo del territorio tuttavia
non è ancora stato formalizzato l'incarico (pur annunciato) di predisposizione della
documentazione necessaria
alla costituzione, la cui decisione chissà se spetta ancora
alla Provincia di Brescia, dopo le recenti modifiche legislative sulle competenze
dell' ente.
Insomma, per ora il parco rimane sulla carta, delimitato
sulla grande mappa del territorio oltre che in uno studio
preliminare fatto due inverni
fa. Nel frattempo la situazione non appare delle migliori.
Rifiuti: Scenario
Non solo perché parecchie cascine teatro della battaglia
del 1859 sono in stato d'abbandono e semicrollate. Ora
si aggiunge anche il degrado
dovuto all'uomo. La conferma arriva dal nostro breve
viaggio dentro il perimetro di
un Plis da 150 ettari che ruota
attorno alla torre di San Martino ed ai luoghi storici dello
scontro. Ingloba un ambiente collinare ricco di storia, oggi coltivato a vigneti, ben tenuti ed in queste settimane in
fase di potatura.
Superate le grandi sagome in
ferro che annunciano al casello d'uscita di San Martino l'ingresso nella zona della battaglia, il viaggio nell'entroterra
svela subito una doppia mini
discarica di rifiuti edili, residui pare di demolizioni. Poco
più avanti ci imbattiamo in
una distesa di scatoloni di cartone, cassette di plastica, polistirolo, sacchetti neri dell'immondizia, residui vegetali
sparsi ovunque.
E poi ecco, a lato di un altro
edificio, una nuova piccola discarica di materiale edile,
compresa quella che appare,
seppur semicoperta, una colonna (antica?) in pietra. E ancora immondizia, sacchetti
singoli, cartacce. Altro che
parco.
mor.
4 Ad'-`I `Ità
Due piccole
«discariche»
create dalla
maleducazione
di chi
abbandona
rifiuti e scarti
edili lungo le
stradine e nei
campi vicino alla
Torre
Pagina 16
w
m EOn inizia a dire addio all 'Italia
a ceca Eph pronta a sbarcare in Italia.
A pochi mesi dall'acquisizione della
centrale a carbone inglese di Eggborough, il gruppo energetico di Praga (presente anche in Slovacchia, Germania e Polonia), ha raggiunto un accordo con il gruppo
tedesco E.On per rilevare le sue sette centrali a gas e a carbone in Italia, pari a 4.500 Megawatt di capacità complessiva. Il prezzo è
ancora top secret, anche se un analista di una banca d'affari straniera ha stimato una
transazione che dovrebbe aggirarsi sui 500600 milioni di euro, di cui circa la metà - 200300 milioni - per la centrale a carbone di Fiume Santo, in Sardegna.
E così adesso inizia quello che molti hanno
già ribattezzato «lo spezzatino E.On Italia».
Per il gruppo tedesco si tratta del primo passo nella direzione dell'addio all'Italia, dove è
rimasto nemmeno sette anni: era il 2008
quando i tedeschi giunsero nel nostro Paese, acquisendo alcuni asset di Endesa in una
Energia: Scenario
sorta di contropartita per la rinuncia a competere con l'Enel per la società spagnola. Tuttavia l'abbandono del nucleare da parte della Germania ha costretto il gruppo a cambiare radicalmente rotta e a cedere asset, con
l'obiettivo di tagliare il debito. E così anche
le attività italiane, il cui valore totale si aggirerebbe sui 2-2,5 miliardi, sono finite sul mercato: sistematala partita delle "vecchie" centrali, ora E.On potrà concludere anche sul
parco rinnovabili, sul rigassificatore offshore Olt e sui circa 900mila clienti, asset per i
quali sono diversi i soggetti che si sono fatti
avanti.
L'accordo annunciato ieri prevede in particolare la cessione della centrale a carbone di
Fiume Santo e delle sei centrali a gas che si
trovano a Livorno Ferraris (Vercelli), Tavazzano (Lodi), Ostiglia (Mantova), Cef (Ferrara), Trapani e Scandale (Crotone). Al palo Edison, controllata al 100% da Edf, che puntava a tutti gli asset di E.On Italia in un'ope-
razione definita di sistema, con un progetto
industriale alle spalle e che non avrebbe avuto contraccolpi sull'occupazione, secondo
una fonte vicina a Foro Buonaparte. «Evidentemente l'obiettivo dei tedeschi era quello di fare cassa subito», è stato il commento.
Con questa mossa il gruppo ceco Eph, che fa
capo al patron dello Sparta Praga Daniel Kretinsky, prosegue la sua campagna di acquisizioni in Europa, che potrebbe tra l'altro
non fermarsi qui. Dopo essersi aggiudicato
una centrale e una miniera di lignite in Germania, la già citata centrale a carbone di Eggborough, ma soprattutto il 49% di Eustream,
società che porta il gas russo in Europa attraverso la Slovacchia, l'uomo d'affari ceco
punterebbe anche agli asset slovacchi che
l'Enel ha messo in vendita, proponendosi così come il nuovo operatore forte in un settore travolto dalla crisi tra Russia e Ucraina e
dal crollo dei consumi.
© RIPRUUUZJtME RISERVATA
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Goldman vede il barile a 42 dollari, Saipem rotola
ROMA Il prezzo del petrolio scenderà ancora. E non risalirà per un bel
po' di tempo. Perchè il taglio della
produzione tanto atteso dall'Opec
non è affatto all'orizzonte. È la prima volta che piomba sui mercati
una previsione così pesante. Immaginare il prezzo del petrolio intorno a 40 dollari il barile non è un
affare da poco. Eppure gli analisti
di Goldman Sachs ne sono convinti. La caccia «al nuovo equilibrio
del mercato del petrolio» sarà più
lunga del previsto. «Crediamo che
i prezzi debbano rimanere bassi
più a lungo per ridurre gli investimenti nel business dell'estrazione
americana di shale gas», sostengo-
no gli esperti. Il riferimento è al
surplus dell'offerta legato alla
guerra Usa-Opec e all'elevata capacità di stoccaggio negli Stati Uniti.
Due variabili andate ben oltre qualunque previsione. Di qui la decisione degli analisti di dimezzare
l'outlook a tre mesi del Brent di
Londra, che passa da 80 a 42 dollari il barile . Bisognerà aspettare 12
mesi, pare, per rivedere il Brent a
quota 70 dollari secondo Goldman
Sachs, che aveva fotografato finora quota 90 dollari . Per il Wti si
parla di quota 41 dollari per i prossimi tre mesi (da 70 dollari) e di 65
dollari tra un anno (da 80 dollari).
Numeri difficili da ignorare per
il mercato che ieri ha visto sprofondare il Wti Usa a 46 dollari
(-4,7%), segnando nuovi minimi da
aprile 2009 (con il Brent a 47). Una
reazione eccessiva ? Forse no visto
che ieri il principe saudita Alwaleed bin Talal ha annunciato che
«non si rivedrà più il petrolio a 100
dollari», rispedendo poi al mittente le accuse di boicottaggio alla
Russia che tanto dipende dall'oro
nero (come Iran e Venezuela) e a
un pareggio di bilancio a oltre 100
LA SOCIETA DI ESTRAZIONE
CROLLA IN BORSA DEL %
ANCHE SULL ' IPOTESI
DI UN A . r' &'_ NTO Di CAPITALE
LE VENDI E ALLO SCOPERTO
dollari il barile. Anche l'Arabia
Saudita è tra i maggiori esportatori
di petrolio, ma ha costi di estrazione bassi e risorse adeguate per sostenere l'economia. La Russia no.
Intanto a rifare i conti sul petrolio sono costretti anche gruppi come Saipem, che da giorni paga già
in Borsa lo stop al gasdotto South
Stream e il rallentamento dell'ipotesi di vendita da parte di Eni, che
ora potrebbe anche portare a un
aumento di capitale. Risultato:
l'azienda di estrazione sospesa a
più riprese per eccesso di ribasso,
ieri ha ceduto il 9,7% a 7,2 euro, un
valore che non vedeva da oltre 10
anni. Per oggi la Consob ha vietato
le vendite allo scoperto.
Roberta Amoruso
RIPRODUZIONE RISERVATA
Energia: Scenario
Pagina 18
Schiaffo tedesco alle ambizioni di Edison
E.on vende le centrali ai cechi di Eph
Passano di mano cinque
gruppi per un totale
di 4.800 megawatt
La società boema è guidata
da un ex avvocato d'affari
patron dello Sparta Praga
LUCA PAGNI
Soffia il vento dell'est
sull'energia italiana. Piuttosto
che vendere in blocco ai concorrenti francesi di Edf (che agiscono attraverso la controllata italiana Edison), il gruppo tedesco
E.on ha deciso di procedere con
lo spezzatino delle sue attività in
Italia. Si parte conla cessione delle centrali elettriche: cinque impianti (uno a carbone e quattro a
gas) per un totale di 4.800 megawatt, che sono andati a Eph,
gruppo della Repubblica Ceca,
per una cifra che potrebbe aggirarsi sui 250-300 milioni di euro.
A questo punto è facile aspettarsi a breve anche le altre operazioni. La Erg della famiglia
Garrone dovrebbe presentare
l'offerta vincolante per le centrali idroelettriche di E.oninprovincia di Terni, mentre il gruppo
Energia: Scenario
H era è in lizz a per i 900mila clienti dell'azienda di Dusseldorf. Resta da vedere che fine faranno le
offerte per gli asset delle rinnovabili, per cui era sempre interessata Edison: la società milanese era in solitario per il fotovoltaico e in joint venture con il
fondo F2i per l'eolico. Ieri, è circolata l'indiscrezione per cui le
offerte potrebbero essere ancora ritirate, in seguito allo
"schiaffo" dei tedeschi che hanno rifiutato l'offerta sulla totalità degli asset.
I francesi di Edf avevano anche fatto pressioni sul governo
italiano, sostenendo che la loro
proposta avrebbe dato più garanziesulfronte occupazionale e
sulla tenuta del sistema energetico italiano. Ma, evidentemente, o non sono stati abbastanza
convincenti oppure Palazzo Chigi non ha voluto interferire in
una trattativa tra privati. Non a
caso, il numero uno di E.on,
Johannes Tayssen, ha subito fatto sapere che «la cessione non
comporterà riduzione di personale».
Del resto, è la prima volta di
una azienda del settore energia
del centro-Europa in Italia, con
tutte le incognite del caso. Non si
tratta di una utility con anni di
esperienza alle spalle, ma di un
conglomerato figlio delle privatizzazioni che nei paesi dell'ex
blocco socialista ha creato enorme ricchezz e nelle mani di chi h a
saputo sfruttare al meglio la situazione. Eph è ora guidata da
un ex avvocato d'affari, Daniel
Kretinsky, che si è associato alla
J&t, società ceca di investimenti. Kretinsky - seguendo l'esempio di altri oligarchi - ha conquistato notorietà comprando lo
Sparta Praga, una delle società
di calcio più amate nel suo paese.
AcreareEphèstatoperòunaltro personaggio già noto alle cronache finanziarie italiane. Si
tratta di Petr Kellner, che con
Generali ha dato vita a uno dei
gruppi assicurativi di punta in
Europa centrale. Un anno fa ha
venduto il suo 44% di Eph a Kretinsky e J&T per 1,1 miliardi di
euro, circa dieci volte quanto gli
era costato mettere assieme le
società di distribuzione del gas e
dell'elettricità in Slovacchia egli
impianti di stoccaggio, andando
porta a porta dai piccoli risparmiatori che avevano comprato
le azioni dal governo. Nell'ultimo anno Eph (oltre 8mila dipendenti) è cresciuta ancora rilevando il gasdotto che porta il gas
dalla Russia, miniere di carbone
in Germania e, da poco, una centrale a carbone in Inghilterra.
Ma conl'ItaliaEph faun altro salt o di qualit à,raddoppiando isuoi
megawatt di energia totali.
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ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI
Ravvedimento per Imu e Tasi. E' possibile avvalersi delle
sanzioni ridotte per regolarizzare l'insufficiente pagamento
di Imu e Tasi da parte di coloro
che non hanno rispettato la
scadenza del 16 dicembre
scorso. Entro il 15 gennaio è
possibile versare l'imposta e
gli interessi con la sanzione
del 3% mentre se si versa entro
il 16 marzo, sono dovute le
sanzioni nella misura del
3,33%. Canone Rai: entro il 31
gennaio occorre versare il canone Rai di 113,50 euro in unica soluzione, o in rate trimestri
o semestrali. Polizze casalinghe: entro il 31 gennaio deve
essere versato il premio di
12,91 euro a favore dell'Inail
da parte di chi, in età compresa tra i 18 ed i 65 anni, svolge
lavori domestici in via non occasionale, gratuitamente e
senza vincolo di subordinazione. Reverse charge. Dal 2015
le prestazioni di servizi relative
alla pulizia, alla demolizione,
alla installazione di impianti
ed al completamento relative
agli immobili, sono soggette al
meccanismo del reverse charge e quindi le fatture devono essere emesse senza Iva
con l'annotazione "inversione
contabile". Per tali prestazioni
il meccanismo non si applica
solo nel campo dell'edilizia,
ma va applicato da chiunque
le effettui, purchè relative ad
immobili. Il reverse charge è
un meccanismo che obbliga
acquirente o committente a
versare l'imposta mentre il cedente ed il prestatore emettono fattura senza Iva. Moratoria debiti: nuova moratoria
dei debiti per il triennio 2015 2017. Le piccole e medie imprese e le famiglie possono
chiedere la sospensione del
pagamento della quota capitale di tnutui e finanziamenti, restando dovuti gli interessi. Riduzione tasso legale: dal i
gennaio 2015 gli interessi legali si dimezzano, passando
dall' 1% allo 0,50. Tale riduzione incide anche sui ravvedimenti operosi . Aumento contributi: aumentano in misura
consistente le aliquote dei contributi dovuti da coloro che sono iscritti nella gestione separata Inps che salgono al
30.72% ed al 23,50 per i pensionati o lavoratori in possesso di
altra copertura previdenziale.
Aumentano dello 0.45% anche
i contributi di artigiani e commercianti.
Roberto Marchini
Geremia Patrizia
Scade il 15 il termine per il ravvedimento per Imu e Tasi
ve ,d,nT ee i r,,e dr o.re,
i- h,—b.>,, e,
Segnalazioni
Pagina 20
VAL DARO
Secondo lotto
per la Conca
Oggì sì decide
l'assegnazione
È attesa per oggi l'assegnazione definitiva del secondo lotto di lavori per la Conca di
Valdaro, opera che livellerà il
salto tra il Lago Inferiore e il
canale
Mantova-Adriatico,
consentendo alle navi in partenza (e in arrivo) dalle darsene del polo industriale d'imboccare direttamente l'autostrada liquida per il mare.
Senza più passare dal Mincio.
Ad aggiudicarsi la gara in via
provvisoria, lo scorso maggio, era stata il raggruppamento temporaneo d'imprese Wsr-Cavicchini Costruzioni Generali (con uno sconto
del 14% su una base d'asta di
7,2 milioni, e un taglio sui
tempi previsti di 5 mesi su
16), seguìto dal tandem Consorzio cooperativo costruzioni-Reggiani srl. Gli altri concorrenti
sono
Riccoboni
spa-Flumar srl e Coseam Italia spa-Cooperativa Edilterrazzieri. Provvisoria, l'assegnazione, in attesa della verifica delle congruità dei prezzi
offerti, per cui la commissione tecnica ha incaricato il Rina (Registro Navale Italiano).
Che nei mesi scorsi ha messo
sotto la lente i giustificativi
dei prezzi, dando alle aziende
l'opportunità di argomentare
le offerte. Già costruita la
"vasca", con il primo lotto di
lavori, adesso è tempo di apri re la Conca, scavando i mandracchi a valle e a monte. Accollandosi pure la bonifica (a
chilometri zero) della terra
contaminata da mercurio e
idrocarburi.
II eindaen: si op al rar ca
„ . ,i ,•F ,i, i .,-
Segnalazioni
Pagina 21
Via ai lavori, il traffico si adegua
Via ai lavori per il teleriscaldamento che dureranno in viale
Vesci, in Valletta Paiolo, per una dozzina di giorni. Gli automobilisti in arrivo da viale Montenero sono obbligati a svoltare in via
Boschetti, quelli in arrivo daviale Montello costretti a proseguire.
II eindaen: si op al rar ca
„ . ,i ,•F ,i, i .,-
Segnalazioni
Pagina 22
Nuova pista ciclabile di Porto
Voi: «I costi lievitati troppo»
PORTO MANTOVANO
«L'assessore Pier Claudio Ghizzi, durante la sua risposta alla
mia interpellanza dove chiedevo chiarimenti sul percorso e
sull'aumento dei costi della ciclabile, mi aveva assicurato che
non ci sarebbero stati incrementi, invece si è passati dai 250.000
giuro della prima variante, agli
attuali 307mila euro».
Il capogruppo di opposizione
Giampaolo Voi torna ad accendere i riflettori sulla discussa ciclabile di Porto Mantovano, e
questa volta punta il dito contro
l'amministrazione a causa dell'
aumento dei costi dovuto al miglioramento del progetto, per
far fronte ai precedenti errori
strutturali. «Da sempre ci siamo
detti contrari a questo tracciato
e a questa spesa - ricorda Voi basti vedere le lunghe colonne
di auto in ingresso a Porto. Le risorse andavano utilizzate in
ben altro modo, penso ad esempio a Soave, che da anni attende
la sistemazione della sua via
Segnalazioni
Giampaolo Voi
principale o alle strade ammalorate di Bancole e Sant'Antonio».
Nei giorni scorsi l'amministrazione ha approvato la perizia suppletiva e di variante della
ciclabile per un importo di
289.200 euro, a cui ne andranno
aggiunti altri 17.600 che serviranno a realizzare due parapetti
lungo il ponte del Diversivo, dal
lato del fiume e dal lato della
strada, per garantire massima sicurezza. «La priorità - spiega il
vicesindaco Ghizzi - è stata di
superare il più velocemente possibile le criticità progettuali, e le
maggiori spese sono relative in
parte ad opere di miglioramento del tracciato, in parte ad opere legate alla specificità dell'
area di intervento del Diversivo.
In meri lo alle criticità che andavano risolte, assumeremo gli atti necessari per recuperare i
danni economici».
La variante prevede in particolare la costruzione del tracciato di fianco al Diversivo «con
nuova tipologia costruttiva, con
fondazioni in cemento armato e
passerella in metallo a sbalzo»,
e dei parapetti lungo entrambi i
lati, il senso unico nel tratto di
via Don Sturzo compreso travia
De Gasperi e viale Favorita, su
cui sono previsti dei semafori a
chiamata per l'attraversamento, la modifica del tracciato lungo via Sturzo con l'allargamento
della sede ciclabile.
(ele.car)
Pagina 23
ento nel Bas so Mantovano
/ SERMIDE
ti rimangono leggermente superiori al limite di legge.
«Nel 2014 anche nel Basso Mantovano la situazione dello smog
è migliorata sia per quanto riguarda la media delle concentrazioni sia per il numero degli
sforamenti. Il meteo favorevole
ha contribuito a determinare
l'andamento positivo dei valori»: ad affermarlo è Vittorino Malagò, vicesindaco di Felonica.
Tali dati sono evidenziati dalle
due centraline di rilevamento
Arpa situate a Sermide e a Borgofranco sul Po. Per quanto riguarda Sermide è la prima volta, negli ultimi 5 anni, che il numero delle giornate di sforamento delle polveri sottili
«Ricordo - prosegue Malagò che la normativa sulle polveri
sottili PM10 fissa come soglia da
non superare quella di 35 giornate annue con valori medi giornalieri superiori a 50 microgrammi per metro cubo. Il valore più basso, pari a 2 microgrammi per inc, si è rilevato a
Sermide in alcune giornate di
maggio, giugno e luglio, mentre
a Borgofranco il dato medio
giornaliero più basso è di 4 microgramgni. Dai report delle due
centraline ARPA si evince che
l'inquinamento è più elevato
nella zona di Borgofranco rispetto a quella di Sermide. (a.g.)
"ii// /// //4
Una centralina dell'Arpa
PM 10, pari a 30, è stato inferiore
rispetto al valore massimo consentito dalla normativa. A Borgofranco il miglioramento è stato meno marcato: i 40 sforamen-
ieempree per jr oe „ej«e
Segnalazioni
Pagina 24
MoNdison1 motivuil oni 0105101
di Carlo Doda
Settecento pagine (701 per
l'esattezza): tante sono quelle
in cui il giudice Matteo Grimaldi
ha scritto le motivazioni della
sentenza del processo Montedison, che sono state depositate
ieri dal giudice, con due giorni
d'anticipo sui 90 che si era preso quando aveva emesso la sentenza di primo grado lo scorso
14 ottobre.
Una sentenza-labirinto, quello
dello scorso ottobre, e un labirinto di 700 pagine sono di
conseguenza le motivazioni di
quella sentenza storica per
Mantova e non solo. motivazioni che ora passerano al vaglio della Procura, dei legali
delle difese e delle parti civili.
E tra i meandri di questo labirinto si potrebbe ora nascondere il ricorso della Procura.
L'indomani della lettura della
sentenza il procuratore capo di
Mantova Antonino Condorelli aveva detto: «E' stata provata
la volontà di non fare manutenzione, scrivendo una sentenza storica». Il dibattito, ora,
prenderà la strada dell'analisi
degli inquinanti ritenuti mortali
dal giudice. Ma soprattutto dovranno essere letti i motivi delle
assoluzioni. Se dovessero prestare il fianco al ricorso della
Procura via Poma potrebbe impugnare il dolo nel reato e recuperare in sede di appello tutte
le morti prescritte dalle indagini. E anzi allargare la base
delle vittime al numero impressionante di ottomila casi.
Ma restando alle motivazioni ci
sono almeno due aspetti che
destano interesse da tutte le
IL GIUDICE MATTEO GRIMALDI HA MESSO NERO SU
BIANCO IN 701 PAGINE I PERCHÉ DELLA SENTENZA
DI UN PROCESSO STORICO PER MANTOVA E NON SOLO
parti in causa. Uno di questi è
quello relativo alla condanna
per omicidio colposo nei confronti di Francesco Negri, unico caso per cui è stato riconosciuto il nesso di causalità tra il
suo decesso e l'esposizione a
benzene. Si tratta del primo caso riconosciuto in Italia a livello giudiziario per morte da
leucemia mieloide causata da
esposizione al benzene. Qui,
secondo il giudice, è stata raggiunta la piena prova della "incontestata riconducibilità della
leucemia mieloide acuta (a livello di causalità generale)
all'esposizione a benzene", il
LA CONDANNA PER LEUCEMIA DA BENZENE E
LE ASSOLUZIONI PER OMISSIONE DI CAUTELE
ANTI-INFORTUNI: 45 GIORNI PER FARE APPELLO
fatto che Negri abbia lavorato
nei reparti ST3 e ST4/40 in cui
è stata accertata la presenza di
benzene.
C'è poi il capitolo che riguarda
le assoluzioni di tutti gli imputati dall'accusa di omissione
dolosa di cautele per la prevenzione di infortuni sul posto di
lavoro (articolo 437 c.p., ndr).
Da quanto si legge nelle motivazioni del giudice Grimaldi,
se da un lato sussistono evidenze di omissione dolosa di
tali cautele, dall' altro "manca
totalmente", come scrive lo
stesso giudice, "la prova in ordine all'elemento psicologico
doloso in capo a ciascun imputato". In pratica non sarebbe
emersa la prova della consapevolezza da parte degli imputati
"che le cautele omesse servissero a evitare il verificarsi degli
eventi infortunio concretamente realizzatisi". Ancora, prosegue Grimaldi, "l'impostazione
è evidentemente erronea: l'accusa avrebbe dovuto provare
per ogni singolo imputato la
consapevolezza che che le cautele di volta in volta omesse servissero a evitare il verificarsi di
eventi dannosi (infortuni) dello
stesso tipo di quelli realizzatisi,
e soprattutto, la consapevolezza in capo ad ognuno di essi del
potere tossi-cancerogeno delle
sostanze cui, a causa dell'omissione di cautele, i lavoratori venivano esposti". Le parti ora
hanno 45 giorni di tempo per
presentare gli eventuali ricorsi
in appello.
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Segnalazioni
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RICHIESTE
DELLA PROCURA
CONDANNA
DI 1° GRADO
Giorgio Mazzanti
9 anni
5 anni
Pier Giorgio Gatti
8 anni 6 mesi
7 anni 6 mesi
Paolo Morrione
7 anni 3 mesi
5 anni 6 mesi
Riccardo Rotti
7 anni 3 mesi
6 anni 5 mesi
Andrea Mattiussi
6 anni 6 mesi
4 anni 3 mesi
Gianluigi Diaz
6 anni 8 mesi
4 anni 6 mesi
Amleto Cirocco
8 anni
8 anni 10 mesi
Gaetano Fabbri
7 anni 2 mesi
7 anni 8 mesi
Gianni Paglia
6 anni 6 mesi
5 anni 7 mesi
Francesco Ziglioli
5 anni 5 mesi
2 anni 4 mesi
Giorgio Porta
7 anni 3 mesi
ASSOLTO
Sergio Schena
ASSOLUZIONE
ASSOLTO
Segnalazioni
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Per l'assessore Dall'Oglio sono rispettati i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità a lungo termine
Elettrosmog, M a ntova drizza le a ntenne
Onde "sicure" nella prima campagna di monitoraggio delle emissioni di telefonia
Se potevano esserci dubbi sulla
pericolosità delle stazioni riceventi della telefonia mobile,
non dovrebbero più esserci argomenti di allarme per le stazioni emittenti, ossia le proverbiali antenne. La prima campagna di monitoraggio effettuata dal Comune (dati riferiti
al 2014) rassicura tutto e tutti:
sono pienamente rispettati
tanto i valori di attenzione dei
campi elettromagnetici quanto
gli obiettivi di qualità.
A rendere noti i dati del lavoro
effettuato dall'Arpa provinciale, di concerto col settore edilizia del Comune di Mantova è
l'assessore alla partita ing. Celestino Dall'Oglio, che carte
alla mano risponde alle numerosissime istanze della cittadinanza; parliamo di gentepreoccupata - e si può ben capire per l'effetto sugli organismi più
sensibili prodotto dalle tanto temute "antenne" della telefonia
mobile.
Il caso di Borgo Angeli, venuto
agli onori della cronaca lo scorso anno unitamente a una serie
di criticità del quartiere, ha fatto
da apripista a una perlustrazione a volo d'aquila compiuta dai
tecnici dell'Arpa sull' intera città, ovviamente attraverso campionamenti significativi e mirati. «Tre sono le zone che abbiamo preso in considerazione
e monitorate con l'Arpa - spiega Dall'Oglio -: oltre a Borgo
Angeli, anche piazza Cavallotti
e piazza Sordello (peraltro con
stazione di rilevamento proprio
dove avete sede voi della Voce
in palazzo Bonacolsi-Castiglioni). In tutti e tre i casi il risultato è stato confortante in
termini di intensità di campo
elettrico. La media rilevata risulta nettamente sotto il limite
di 6 Volt per metro lineare».
Tra le aree ritenute "a rischio"
dalla cittadinanza e dai numerosi comitati civici sorti al riguardo, figurano alcune interessate da plessi scolastici e
parchi. Prima tra tutte quella di
Borgo Angeli su cui insiste la
materna "Ricordo ai Caduti" e
la scuola elementare "Don
Segnalazioni
Minzoni". «Altre rilevazioni aggiunge Dall'Oglio - sono
state compiute in strada Circonvallazione Sud e in corrispondenza dlel' area verde pubblica di via Fratelli Cervi. In
tutti questi casi i valori riscontarti dall'Arpa, con équipe
coordinata dall'ing. Ivano Sarzi Sartori, figurano sotto i valori di attenzione e rispettano
gli obiettivi di qualità definiti
come misure di cautela per la
protezione, a lungo termine,
dagli effetti dei campi elettromagnetici ad alta frequenza».
Insomma, in soldoni, non esistono argomenti per sospettare
al momento una manifesta pericolosità delle antenne. Sonni
sicuri?
«Premetto che quando si parla
di tecnologia qualsiasi trionfalismo è fuori luogo - commenta
l'assessore -. Col conforto di
questa campagna di monitoraggio abbiamo più elementi
per valutare le continue richieste di nuove stazioni radio base
(Srb) che vengono inoltrate dai
vari gestori telefonici. Questa
prima campagna, iniziata lo
scorso anno grazie anche alle
mediazioni tra il nostro dirigente Alberto Rosignoli e l'Arpa
provinciale, farà da guida anche alle successive mappature
delle antenne in città».
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Potrebbe ora apparire sul mercato anche l'idroelettrico
E agli altri rami d'azienda?
OSTIGLIA - Ma il gruppo
E.On come si è accennato
prima non è solo padrone, o
meglio ex padrone, di asset a
gas e garbone. Il gruppo con
una capacità installata di circa
6 GW da fonti tradizionali e da
rinnovabili, e circa 800.000
clienti complessivi tra energia
elettrica e gas, E.ON è oggi
uno dei principali operatori
energetici in Italia nella generazione e nella vendita di
energia elettrica. Per non palare degli altri asset che possiede come quello idroelettrico e quello eolico e solare.
Con questa vendita, in effetti,
il gruppo tedesco ha dato il via
a tutti gli effetti alla smembramento delle sue attività in
Italia. Basta leggere, in effetti,
tra le righe della dichiarazione
rilasciata, subito dopo la notizia della vendita delle centrali. dall' amministratore delegato di E.On
Johannes
Teyssen, il quale dopo aver
ringraziato i dipendenti coinvolti in Italia per l'eccellente
lavoro svolto come parte di
E.ON, ha detto il gruppo sta
Johannes Teyssen
valutando la possibile cessione delle altre attività in Italia,
quelle più pregiate come
l'idroelettrico di Temi e i
900mila clienti. Per questi rami d'azienda pare che ci siano
sul tavolo diverse offerte tra le
quali Erg (Edoardo Raffinerie
Garrone) ed Hera (Holding
Energia Risorse Ambiente).
Quando si era iniziato a parlare dell'eventuale vendita da
parte dell'E.On, era apparsa
anche l'ipotesi di una cessione
in blocco a Edison. Ipotesi a
questo, punto fallita nonostante la stessa Edison pare avesse
fatto pressioni sul Governo
affinchè intervenisse nella
trattativa.
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