Scrivo un racconto Fantasy Il mondo dei dolci: Candyland Sofia e

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Scrivo un racconto Fantasy Il mondo dei dolci: Candyland Sofia e
Scrivo un racconto Fantasy
Il mondo dei dolci: Candyland
Sofia e Sarah si erano riunite a casa di Giulia per fare un pigiama-party. Le tre ragazze avevano tredici anni e
si erano conosciute alla scuola media di Fall Church, il piccolo paesino di montagna dove abitavano.
Sofia era una ragazza alta, dai capelli biondi, i suoi occhi erano di un verde intenso simile al colore degli
smeraldi, erano molto sinceri e chiunque la guardasse si perdeva nei suoi occhi così profondi. Sofia era una
ragazza molto timida e si spaventava molto facilmente.
Sarah, era la più saggia di tutte e tre le ragazze, adorava stare a contatto con la natura e le piaceva molto
leggere. Non era molto alta, i suoi capelli ricci di colore castano scuro che le arrivavano fino alle spalle,
contornavano il suo volto pieno di lentiggini.
Infine , c’era Giulia, lei adorava fare sport ed era molto atletica, non per questo portava sempre i suoi
capelli rosso ramati legati in una splendida coda di cavallo. Giulia era gentile con tutti ed era pronta ad
aiutare chiunque in ogni situazione.
Arrivate le ore 20.00 i genitori di Giulia salutarono le due ragazze da poco arrivate e andarono a comprare
la pizza per la cena.
Le ragazze, così, rimasero sole, Giulia propose di salire in soffitta per prendere dei vecchi album di foto.
Arrivate in quel luogo impolverato, pieno di ragnatele e scatoli vari, videro uno specchio.
Che strano, non ricordo questo specchio – disse Giulia e fece per avvicinarsi quando, appena lo toccò le tre
ragazze scomparvero dalla soffitta.
Si ritrovarono in uno strano posto, erano su una collina che sembrava fatta di caramelle e fiori di zucchero,
da lì potevano ammirare un bellissimo paesaggio. Si vedevano tante piccole casette fatte di panna,
marzapane, caramelle e altri dolci vari, circondare un grande castello cinto di mura di torrone, le pareti
erano fatte da piccoli cubetti di cioccolata, e le cupole, gli archi e il tetto erano costruiti con della glassa
rosa.
Il paesaggio appariva strano ma meraviglioso.
Le ragazze stupite da questo mondo in cui si trovavano si guardarono. Sofia alzò lo sguardo al cielo: Nuvole di zucchero filato – esclamò. Le altre due ragazze non credevano ai propri occhi. Dove si trovavano?
Che strano posto – disse Giulia
Che ne dite di avvicinarci al castello? – propose Sarah
Certo ottima idea – le risposero le due ragazze.
Lungo la strada fatta di cioccolata videro una piccola casa diversa dalle altre, aveva la forma di una fragola
fatta di zucchero e glassa rosa e rossa ed il tetto era interamente fatto di panna. Le ragazze si avvicinarono
e dalla porta dell’abitazione uscì un’elfa vestita interamente di rosa, sul suo vestitino erano disegnate delle
fragole.
E voi chi siete? – chiese
Siamo Sofia, Sarah e Giulia – risposero insieme.
Piacere di conoscervi, io sono Fragolina e come avrete capito adoro le fragole, ma ditemi come siete
arrivate fin qui?
Siamo passate attraverso uno specchio – rispose Giulia.
Oh, ho capito, voi siete le prescelte, il nostro mondo sta andando in rovina, da queste parti vive un orco che
va ghiotto per i dolci e così ha deciso di mangiare le nostre case e molti elfi stanno rimanendo senza un
posto dove poter vivere. La regina degli elfi è spaventata, non sa cosa si può fare per sistemare la
situazione, le fabbriche di dolci non riescono più a produrre i componenti per ricostruire le case e così ha
deciso di chiamare tre ragazze in nostro aiuto e quelle siete voi –
Raccontò alle ragazze Fragolina.
Come previsto Sofia iniziò a piangere per quei poveri elfi.
E noi per aiutarvi cosa dovremmo fare? – Chiese Giulia.
La regina sa che voi tre avete grandi qualità così ha pensato che voi potreste aiutarci – rispose Fragolina –
Ora se volete seguirmi la regina mi ha incaricata di accompagnarvi al suo castello - aggiunse.
Così dopo essere passate dalla via principale, aver oltrepassato via delle caramelle e aver svoltato in via
dello zucchero filato, arrivarono al castello.
Loro sono le tre ragazze venute in nostro aiuto, dobbiamo vedere la regina Clara – disse Fragolina alle
guardie che subito si spostarono e la fecero passare.
Se il castello visto da fuori appariva bello e sfarzoso, l’interno era ancora meglio. La pavimentazione era
fatta di glassa, le porte erano biscotti al cioccolato e le stanze, molto grandi, erano ornate da quadri.
Fragolina condusse le tre “eroine”, così Giulia pensava che lei e le sue amiche apparissero, nella sala più
grande di tutte, la sala del trono. Qui la regina le attendeva.
La regina Clara non era un elfo ma una fata, indossava un lungo abito blu e i suoi capelli erano ornati da
fiori viola e blu.
Finalmente siete arrivate. Benvenute a Candy-land, io sono la regina Clara. Vi ho chiamate qui perché
speravo che ci poteste aiutare, come vi avrà già detto Fragolina dobbiamo dare una bella lezione a
quell’orco – disse la regina.
Certo signora e io credo di avere già un’idea – annunciò Giulia.
Immaginavo Giulia, che la tua saggezza ci avrebbe aiutate – disse la regina. – E di cosa si tratta?
E così Giulia espose il piano.
Vedete regina, ho visto che voi siete una fata, quindi credo che vi occupiate di magia bianca. Pensavo
dunque che voi potreste creare una pozione velenosa per l’orco e cospargere di essa le abitazioni così
quando le mangerà la pozione farà effetto e ve ne libererete.
-Ottima idea – disse la regina – vado subito a preparare la pozione, deve essere pronta entro la sera, l’orco
agisce solo di notte. Nel frattempo Fragolina vi porterà a fare un giro della città.
Certo che vorrei restare in questo mondo – disse Giulia.
E già…… - rispose Sofia.
La sera le ragazze aiutarono la regina e i suoi sudditi a cospargere le case con la pozione. L’orco non tardò,
ma, appena tentò di mangiare una casa si iniziò a sentire male, un forte mal di pancia forse.
Si mise ad urlare così forte che tutti si spaventarono, ma ad un certo punto se ne andò via correndo e
urlando.
La pozione ha fatto effetto, gli ha causato un forte mal di pancia, così forte che non si farà più vedere! –
Esclamò la regina esultando – Grazie ragazze.
Di niente vostra maestà – disse Giulia.
La regina così le portò nel suo laboratorio dove era posto uno specchio uguale a quello della soffitta.
Passate attraverso lo specchio e tornerete a casa di Giulia, mi raccomando venite a trovarci. –
Certo, vostra maestà – dissero le ragazze. – Arrivederci –
E così passando attraverso esso si ritrovarono di nuovo in soffitta.
Che bell’avventura! – esclamò Sofia.
Ragazze, siamo a casa, dove siete? Abbiamo preso la pizza per cena! – Urlò la mamma girovagando per casa
alla ricerca delle ragazze.
Mamma, siamo in soffitta, stiamo scendendo – disse Giulia.
-Allora vi siete divertite? – domandò il padre.
Le tre ragazze si guardarono e insieme risposero: Si!