Sommario Allegati - Comune di Angera
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Sommario Allegati - Comune di Angera
COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica Sommario 1. PREMESSA.......................................................................................................................................... 2 2. RIFERIMENTI NORMATIVI ............................................................................................................... 3 2.1 Identificazione del Reticolo Idrico Minore ....................................................................................... 3 2.2 Individuazione delle fasce di rispetto ............................................................................................. 3 3. METODOLOGIA DI LAVORO ............................................................................................................... 5 4. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO .................................................................................................... 7 5. IDROGRAFIA SUPERFICIALE ............................................................................................................ 9 6. DETERMINAZIONE DEL RETICOLO MINORE ................................................................................ 10 7. 6.1 Determinazione del Reticolo Idrico Minore.................................................................................... 10 6.2 Descrizione dei corsi d’acqua appartenenti al Reticolo Idrico Minore ........................................... 13 6.3 Determinazione delle fasce di rispetto.......................................................................................... 19 CONCLUSIONI................................................................................................................................... 22 Allegati Tavola 1 - Individuazione del reticolo idrografico – 1:5.000 Tavola 2a/2b - Sovrapposizione della mappa catastale con la cartografia comunale – 1:5000 Tavola 3 - Carta delle fasce di rispetto del Reticolo idrografico Minore – 1:5.000 Pag. 1 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica 1. PREMESSA Con la D.G.R. 01 Agosto 2003 n. 7/13950, di modifica alla D.G.R. 25 Gennaio 2002 n. 7/7868, viene trasferita ai comuni la funzione di definire il reticolo idrografico appartenente al Reticolo Idrico Minore di propria competenza, per il quale si dovrà provvedere allo svolgimento delle funzioni di manutenzione ed all’adozione dei provvedimenti di polizia idraulica. Lo scopo del presente lavoro pertanto è stato quello di definire il reticolo idrografico presente nel territorio comunale di Angera (VA), suddividendolo in: - Reticolo principale; - Reticolo minore. I corsi d’acqua appartenenti al reticolo principale sono stati individuati a livello regionale (Allegato A D.G.R. precedentemente menzionata), quindi il Reticolo Idrico Minore viene definito per sottrazione del reticolo principale da quello totale. Per i corsi d'acqua identificati come Reticolo Idrico Minore vengono definite delle fasce di rispetto, nonché le norme di polizia idraulica e delle attività vietate o soggette ad autorizzazione, ai fini della tutela ambientale e della pubblica sicurezza. Sono poi state elaborate quattro tavole grafiche di sintesi riguardanti l’individuazione preliminare del reticolo idrico come rappresentati nella cartografia ufficiale (IGM,CTR, aerofotogrammetrico comunale e carta catastali, e come risultano del rilevamento di campagna dell’attuale reticolato idrografico -Tavola 1), la sovrapposizione della mappa catastale con la cartografia comunale (Tavola 2a e 2b), e infine la perimetrazione delle fasce di rispetto del reticolo idrico comunale (Tavola 3). Sono inoltre state redatte le “Norme di Polizia Idraulica”, che sono parte integrante del presente studio. Pag. 2 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 2.1 Identificazione del Reticolo Idrico Minore Per l'identificazione dei corsi d'acqua ricadenti entro il Reticolo Idrico Minore, si è fatto riferimento alla seguente normativa: - Regolamento attuativo della Legge 36/94 – art. 1 comma 1 e 2 “Appartengono allo Stato e fanno parte del Demanio Pubblico tutte le acque sotterranee e le acque superficiali...Le disposizioni di cui al primo comma non si applicano a tutte le acque piovane non ancora convogliate in un corso d'acqua...” - Delibera del Comitato Internazionale Ambiente del 04.02.1977 – Cap. I art. 2: “Con la denominazione di corsi d'acqua si identificano sia i corsi d'acqua naturali (fiumi, torrenti, rii, etc.) che quelli artificiali (come i canali irrigui, industriali, navigabili, reti di scolo, etc.) fatta però esclusione dei canali appositamente costruiti per lo smaltimento di liquami e di acque reflue industriali”. 2.2 Individuazione delle fasce di rispetto Per la definizione delle fasce di rispetto si è fatto riferimento alla seguente normativa: - R.D. 25 luglio 1904 n. 523 - “Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie”. Esso regolamenta le attività di polizia idraulica individuando le attività e le azioni vietate (art. 96) e quelle che necessitano di autorizzazione alla realizzazione (art. 97) all’interno di ben definite fasce di rispetto. - D.M. 20 agosto 1912 - “Approvazione delle norme per la preparazione dei progetti di lavori di sistemazione idraulico-forestale nei bacini montani”. - R.D. 11 dicembre 1933 n. 1775 - “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici”. Norme di attuazione del Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI) Legge 18 maggio 1989 n. 183 – art. 17, comma 6 ter adottato con Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 18 in data 26 aprile 2001 ed in particolare art. 9. “Limitazioni alle attività di trasformazione e uso del suolo derivanti dalle condizioni di dissesto idraulico e idrogeologico”. - Legge 5 gennaio 1994 n. 36 - “Disposizioni in materia di risorse pubbliche”. - Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12 - “Legge per il governo del territorio”. Pag. 3 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica - Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 153 - “Norme in materia ambientale”. - D.G.R. n. 6/47310 del 22 dicembre 1999 – con la quale sono state date indicazioni agli uffici del Genio Civile della Regione Lombardia per la redazione degli elenchi dei corsi d'acqua che costituiranno il reticolo idrico principale sui quali esercitare le funzioni di polizia idraulica...nonchè modalità di esercizio dell'attività di controllo sul reticolo idrico minore. - L.R. 1/2000 in attuazione del D.Lgs. n. 112/98, prevede l’obbligo per la Regione di individuare il reticolo principale su cui continuerà a svolgere la funzione di polizia idraulica, trasferendo ai comuni le competenze sul reticolo idrico minore. - D.G.R. 11 dicembre 2001 n. 7/7365 - “Attuazione del Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico del Fiume Po (PAI) in campo urbanistico” art. 7, comma 5 della Legge 18 maggio 1989 n. 183. - D.G.R. 25 gennaio 2002 n. 7/7868 - “Determinazione del reticolo idrico principale. Trasferimento delle funzioni relative alla polizia idraulica concernenti il Reticolo Idrico Minore come indicato dall'art. 3 comma 114 della L.R. 1/2000 – Determinazione dei canoni di polizia idraulica”. - D.G.R. 01 agosto 2003 n. 7/13950 di modifica della D.G.R. 25 gennaio 2002 n. 7/7868; contiene le linee guida per la determinazione del reticolo idrico principale e stabilisce il trasferimento delle funzioni relative alla polizia idraulica concernenti il reticolo idrico minore, come indicato dall’art. 3 della L.R. 1/2000, ai Comuni e alle Comunità Montane per quanto di loro competenza, oltre che a determinare i canoni regionali di polizia idraulica. - Decreto direttore generale 3 agosto 2007 n. 8943 - “Linee guida di polizia idraulica”. Quindi anche in riferimento a quanto espresso nel R.D. 523/1904, in merito alle distanze di rispetto e relative norme, i Comuni hanno facoltà di procedere a nuova determinazione tramite le indicazioni contenute nella delibera, recependo le modifiche tramite apposita variante allo strumento urbanistico. Su tutte le acque pubbliche, come definite dalla legge 36/94, valgono le disposizioni di cui al R.D. 523/1904, in particolare il divieto di edificazione ad una distanza inferiore ai 10 m. Tali norme possono essere derogate solo se previsto da discipline locali, quali norme urbanistiche vigenti a livello comunale. Pag. 4 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica 3. METODOLOGIA DI LAVORO La metodologia di lavoro adottata nel presente studio è stata quella di acquisire ed esaminare, preliminarmente, le cartografie di base esistenti facenti parte della cartografia ufficiale. In particolare si è raccolta la seguente documentazione: - Mappe catastali del Catasto Terreni vigente; - Carta IGM a scala 1:25.000 – Foglio Angera; - Carta Tecnica Regionale scala 1:10.000 – Sezioni A4a5, A4b5, A5a1;A5b1. - Basi topografiche per l'individuazione preliminare dell'andamento dei corsi d'acqua appartenenti al Reticolo Idrico Minore (Aerofotogrammetrico Comunale alla scala 1:5.000). Nella successiva fase di studio si è proceduto a: - Identificare i corsi d'acqua riportati su ciascuna delle basi cartografiche acquisite e quelli presenti sulle Mappe Catastali; - Valutare i criteri di identificazione del reticolo idrico minore e delle relative fasce di rispetto, secondo la normativa vigente. Raccolta la documentazione cartografica esistente e individuato il reticolo idrografico presente si è proceduto, in fase operativa, a: - verificare sul terreno l'andamento dei corsi d'acqua precedentemente individuati, identificandone il reale tracciato; - esaminare i dati acquisiti sul terreno confrontandoli con quanto riportato sulla cartografia ufficiale e sulle mappe catastali; - definire i tratti di corsi d'acqua già individuati come “Reticolo Idrico Principale” dalla normativa vigente; - definire le fasce di rispetto e la relativa normativa di riferimento. Pag. 5 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica Nella fase conclusiva del lavoro, si è proceduto - alla redazione dell’elaborato grafico Tavola 1- Individuazione preliminare del reticolo idrografico, alla scala 1:5.000, su base aerofotogrammetrica, in cui sono stati riportati, a confronto, i tracciati dei corsi d'acqua individuati nella cartografia ufficiale (Mappe catastali, CTR, IGM), le risultanze del rilevamento di campagna, distinguendo i corsi d’acqua temporanei, le scoline ed i tratti tombinati; - alla redazione dell’elaborato grafico Tavola 2- Sovrapposizione della mappa catastale con la cartografia comunale, distinguendo il Reticolo Idrico Principale, i corsi d’acqua presenti in mappa e nella cartografia ufficiale, i tratti demaniali non computati in quanto privi di riscontro sul terreno; - alla redazione dell’elaborato grafico Tavola n. 3 – Carta delle fasce di rispetto del reticolo idrografico, alla scala 1:5.000, su base aerofotogrammetrica, in cui sono stati riportati i tracciati dei corsi d'acqua individuati come appartenenti al Reticolo Idrico Minore e le relative fasce di rispetto; - alla redazione delle Norme che regolamentano le attività di Polizia Idraulica. Pag. 6 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica 4. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO Il Comune di Angera ha una superficie di 17,6 Km2 , e si trova nel settore centro-occidentale della Provincia di Varese, lungo le rive del Lago Maggiore. Confina a Nord con il Comune di Ranco e Ispra, a Nord-Est con il Comune di Cadrezzate e Sesto Calende, a Est con il Comune di Taino, e a Sud con il Comune di Sesto Calende. Il confine occidentale è invece rappresentato dal Lago Maggiore. Il territorio si presenta pianeggiante nella sua parte centrale, e collinare agli estremi occidentale e orientale, e risulta compreso tra i 193 m s.l.m. (Punta Motto della Forca) e i 409 m s.l.m. (San Quirico). Comune di Angera (Carta Tecnica Regionale, sezioni A4a5-A4b5-A5a1-A5b1) Pag. 7 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica Il Comune è caratterizzato dalla presenza di un nucleo urbano discontinuo sul territorio, dato dall'abitato piuttosto irregolare del capoluogo di Angera (sede comunale), da due frazioni (Barzola e Capronno). Vi sono inoltre numerosi piccoli agglomerati isolati, tra i quali si distinguono le loc. Bruschera, Campaccino, C.na Padova, C.na Baranzini, Campaccio, Fornetto, C.na Vigane. Numerosi anche gli insediamenti rurali sui pendii collinari terrazzati e ricchi di vigneti. A confine con il Comune di Taino, si trova un'ampia area produttiva/industriale. All'interno dei confini comunali, principalmente lungo le sponde del Lago Maggiore, a sud del capoluogo, si sviluppano aree naturalistiche di notevole valore vegetazionale e faunistico nonché paesaggistico, come i territori del SIC "Paludi della Bruschera" e la ZPS "Canneti del Lago Maggiore", La zona umida del canneto, le foreste alluvionali e i boschi mesofili della Bruschera rappresentano una delle zone più interessanti dal punto di vista naturalistico della sponda lombarda del Lago Maggiore, poiché la fascia costiera prospiciente l’isolino Partegora, la Punta detta "Motto della Forca" e la "Punta della Conca", costituiscono la zona umida più ampia e significativa di tutto il Verbano. Questa zona umida riveste un'importanza internazionale per la presenza di habitat e specie animali e vegetali di interesse comunitario, e in quanto collocata su un'importante rotta migratoria di numerose specie ornitiche, che qui sostano tra i fitti canneti del lago, come moriglioni, morette, strolaghe, folaghe o il tarabuso. Pag. 8 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica 5. IDROGRAFIA SUPERFICIALE Il reticolo idrografico del comune di Angera si presenta discretamente sviluppato e uniformemente distribuito sull'intero territorio comunale. I corsi d'acqua sono generalmente del primo ordine e raramente del secondo ordine, con andamento principalmente rettilineo e debolmente meandreggiante per i corsi d'acqua nella parte meridionale. Il sistema idrografico comunale è schematicamente inquadrabile in due distinti ambiti territoriali: il settore centrale e il settore delle colline. Il settore centrale, morfologicamente pianeggiante e costituito da depositi lacustri wurmiani e postglaciali, si caratterizza per un reticolo idrografico ben sviluppato costituito anche (area circostante a C.na Paludi) da fossi e canali, presumibilmente ad utilizzo agricolo o realizzati per la bonifica delle aree acquitrinose. La sviluppata idrografia che caratterizza questa porzione di territorio è da mettere in relazione alla natura morfologica e litologica dei terreni che, a generale bassa permeabilità, favoriscono lo scorrimento superficiale delle acque a discapito dell'infiltrazione verso gli strati più profondi. L'associazione morfologia-litologia fa si che quest'area si presenta anche caratterizzata da frequenti ristagni e paludi. Nella zona a sud del capoluogo (zona Bruschera) si riscontra un numero “relativamente” esiguo di rogge e canalizzazioni artificiali. I corsi d'acqua più significativi sono rappresentati dalla Roggia delle Bruschera, che segna il confine tra Angera e Lisanza, la Roggia dei Sacri Cuori e Case Nuove, e la Roggia della Vepra, che attraversa la zona umida della Bruschera e sfocia nel lago e nell'insenatura antistante l'isolino Partegora. Per quanto riguarda invece il settore delle colline, ad est e a ovest del territorio comunale, si caratterizza per corsi d'acqua rettilinei che hanno spesso origine da sistemi sorgentizi (es. loc. Aicardi-Magatta) impostati al contatto tra i depositi glaciali superficiali e il sottostante substrato roccioso. Nella zone periferiche del capoluogo scorrono la Roggia delle Vigane, del Fornetto, il Rio delle Vigne Secche ed il Torrente Roggione, mentre nella frazione di Capronno, i torrenti di maggiore interesse sono il S.Ambrogio e la Lenza. Pag. 9 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica 6. DETERMINAZIONE DEL RETICOLO MINORE 6.1 Determinazione del Reticolo Idrico Minore In Allegato A alla D.G.R. 01 Agosto 2003 n. 7/13950 di modifica alla D.G.R. 25 Gennaio 2002 n. 7/7868 è contenuto l'elenco dei corsi d'acqua appartenenti al reticolo idrico principale per i quali l'attività di Polizia Idraulica è di competenza regionale. Il reticolo idrico minore è pertanto ricavato per differenza dal suddetto elenco e diviene pertanto di competenza comunale, il quale applica i criteri per l'esercizio delle attività di Polizia Idraulica definiti nell'Allegato B. Relativamente al territorio comunale di Angera, nell'Allegato A – individuazione del reticolo idrico principale, compaiono due soli corsi d’acqua: Num. progr. Denominazione VA035 Torrente Vepra VA055 Torrente Lencia o Lenza Comuni interessati Taino, Angera Angera, Sesto Calende Foce o sbocco Tratto classificato come principale Dallo sbocco alla strada da Lago Maggiore Barzola a Capronno Dallo sbocco alla strada da Ticino Lentate a Capronno N. iscr. el. AAPP. 219/C 224/C Constatata la presenza delle aste appartenenti al reticolo principale e individuate dalle strutture regionali nel Torrente Vepra e Torrente Lenza, per la determinazione del reticolo idrografico minore (Tav. n. 3 – Carta delle fasce di rispetto del reticolo idrografico minore), sono state definite tutte le acque superficiali integrando le informazioni contenute sulle basi cartografiche con l’analisi territoriale. Ulteriori criteri per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore sono contenuti al punto 4 dell'Allegato B della suddetta normativa, ove di specifica che questo risulta costituito da tutte le acque superficiali ad esclusione di tutte le acque piovane non ancora convogliate in un corso d'acqua, ed in particolare dovranno essere inseriti i corsi d'acqua, indicati come demaniali nelle carte catastali, che siano stati oggetto di interventi di sistemazione idraulica con finanziamenti pubblici, siano interessati da derivazioni di acqua o siano rappresentati come corsi d'acqua nelle cartografie ufficiali. In relazione alla normativa vigente e all'analisi incrociata di quanto riportato nella cartografia ufficiale, a cui a fatto seguito una verifica diretta di quanto effettivamente esistente sul territorio, e controllato il reale andamento delle aste idrografiche individuate a tavolino, viene definito, per il Comune di Angera, il Reticolo Idrico Minore di propria competenza. Il reticolo di piccoli fossi e canali, che in zona Paludi e Zona Bruschera, erano stati realizzati per la bonifica delle aree acquitrinose, presenti solo nell’aerofotogrammetrico comunale ma non sulle mappe catastali, non è stato inserito come appartenente al Reticolo Idrico Minore, perchè si è ritenuto non avere alcuna funzionalità idraulica di rilievo. Pag. 10 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica La cartografia di riferimento è costituita dalle Carte Catastali (scala 1:2.000) del Comune di Angera in formato digitale. Le informazioni in esse contenute, riguardanti il reticolo idrografico sono state integrate tramite l’individuazione di tutti quei torrenti non mappati ma riportati sulla cartografia ufficiale (CTR scala 1:10.000 e IGM scala 1:25.000) e con rilevamenti in sito. Il tutto è stato trasposto, per un maggior dettaglio, sul rilievo aerofotogrammetrico in scala 1:5.000 dell'intero territorio comunale (Tav.1 Individuazione preliminare del reticolo idrografico). I corsi d'acqua sono stati denominati secondo quanto indicato sulle mappe. A quei corsi d'acqua privi di nomenclatura, è stato assegnato un nome facendo riferimento ad un toponimo ubicato presso il tracciato dell'alveo. Inoltre per quei corsi d'acqua costituenti un affluente, è stato assegnato un codice identificativo formato dalle prime tre lettere dell'alveo principale seguito da una numerazione progressiva. In tal modo si è creato un database (cfr. Tab. 1) nel quale per ogni asta cartografata viene specificato il nome o il codice identificativo, la lunghezza dell'asta (intesa come lunghezza complessiva dell'asta principale e di tutti i suoi tributari), e la provenienza del dato cartografico. Per la rappresentazione cartografica (Tav. n. 3 – Carta delle fasce di rispetto del reticolo idrografico minore) si è scelto di utilizzare la base aerofotogrammetrica comunale, che meglio identifica l'andamento attuale dell'idrografia superficiale. Pag. 11 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica Nome corso d’acqua Roggia Case Nuove Roggia Sacri Cuori Roggia delle Bruschere Roggia delle Bruschere II (*) Roggia del Campeggio (*) Roggia Vevra Roggia Molino Roggia Barzola Roggia Campagnola Roggia Campaccino (*) Roggia Fornetto Roggia Vigne Secche Torrente Roggione Rog1* Rog2* Lunghezza asta (metri) Foce o sbocco Provenienza del dato 2019 Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) 469 233 Lago Maggiore Roggia Case nuove Lago Maggiore Lago Maggiore 590 (di cui 155 intubati) Lago Maggiore 1118 2566 Lago Maggiore 557 Roggia Vevra 436 330 Roggia Vevra 540 Lago Maggiore 904 Lago Maggiore 557 1915 (di cui 678 intubati) 138 T. Roggione 200 Roggia Aicardi (*) Roggia Ronchi Torrente Vallone delle Vigane Roggia Monte Albano (*) Roggia C.na Giulia (*) Giu1 (*) Fosso C.na Paludi (*) Fosso della Palude Fosso dell’Acqua Negra Cavo Re Solco delle Paludi Torrente S.Ambrogio(*) Roggia S.Ambrogio(*) Torrente La Villa Torrente C.na Alberino Alb1(*) Alb2(*) Roggia Tripoli Torrente Vepra Roggia Casello (*) Cas1 (*) Torrente Corte (*) Torrente Lenza T. Roggione 648 (di cui 153 intubati) 920 (di cui 570 intubati) 180 434 296 Roggia Ronchi Lago Maggiore Lago Maggiore Roggia 110 Cna.Giulia Fosso dell’Acqua 1194 Negra Fosso dell’Acqua 1129 Negra 1105 1016 T.Vepra 1437 Cavo Re Roggia 1639 S.Ambrogio 662 T. Lenza 1327 (di cui 63 intubati) Roggia Tripoli 1016 T.Vepra 320 T.Cna. Alberino 193 T.Vepra 646 2926 (di cui 1441 appartenenti al Reticolo Lago Maggiore Idrografico Principale) 573 T.Vepra 270 Roggia Casello 318 - 1067 (di cui 855 appartenenti al Reticolo Idrografico Principale) Lago Maggiore Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Rilievo in sito Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Carta aerofotogrammetrica Mappa catastale Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Aerofotogrammetrico comunale Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Rilievo in sito Rilievo in sito Rilievo in sito Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Aerofotogrammetrico comunale Rilievo in sito Mappa catastale Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Rilievo in sito Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Mappa catastale Mappa catastale Aerofotogrammetrico comunale Cartografia Ufficiale (IGM,CTR) Tabella 1 riassuntiva del reticolo idrico minore individuato in territorio di Angera (VA) (*corso d'acqua denominato dallo scrivente) Pag. 12 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica 6.2 Descrizione dei corsi d’acqua appartenenti al Reticolo Idrico Minore Viene di seguito fornita una descrizione di massima dello stato del Reticolo Idrografico minore riconosciuto in territorio comunale di Casale Litta e riassunto nella tabella 1. Si ricorda che i corsi d'acqua sono stati denominati secondo quanto indicato sulle mappe; a quei tratti di corso d'acqua privi di nomenclatura (identificati con il simbolo di *) è stato assegnato un nome facendo riferimento ad un toponimo ubicato presso il tracciato dell'alveo. Roggia delle Bruschere La Roggia delle Bruschere ha origine in comune di Taino, dal versante settentrionale della collina denominata “Le Motte” (rif. CTR B5b1) e sfocia a lago; scorre in territorio di Angera per un tratto di 469 metri segnandone il confine meridionale. Presenta andamento rettilineo e debolmente meandreggiante verso la foce; l'alveo risulta poco inciso. L'alveo attraversa la linea ferroviaria Novara-Luino e la SS 629 con un ponte. Roggia delle Bruschere II(*) Si tratta di un piccolo corso d'acqua poco inciso, ubicato nella parte meridionale del territorio comunale; trae origine da un'area acquitrinosa e si sviluppa per 233 metri prima di sfociare a lago. La cartografia ufficiale riporta questo corso d'acqua molto più esteso, mentre verifiche sul terreno hanno evidenziato il suo reale e attuale sviluppo. Roggia Sacri Cuori La Roggia Sacri Cuori ha origine poco al di fuori del territorio di Angera, in Comune di Taino; attraversa il Comune di Angera per un tratto di 1118 metri immettendosi nella Roggia Case Nuove. Presenta un alveo poco inciso e spesso occupato da vegetazione, alberi caduti, rami e fogliame, soprattutto nel suo tratto più prossimo alla foce. È attraversato dalla linea ferroviaria Novara-Luino e dalla SS 629, nonché da piccoli passaggi per uso agricolo nei pressi di C.na Paietta. Roggia Case Nuove Ha origine in Comune di Taino dove prende il nome di Roggia Zinesco e sfocia a lago. Presenta un andamento debolmente meandreggiante, con alveo discretamente inciso e ben delineato, con lunghezza complessiva in territorio di Angera di poco più di 2 Km. L'alveo si presenta spesso ostruito da alberi caduti, rami e foglie soprattutto nel suo tratto terminale, da C.na Paietta al lago. È inoltre attraversato Pag. 13 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica dalla linea ferroviaria Novara-Luino e dalla SS 629 all'altezza di Cà Nova e da altri passaggi a ponte di strade ad uso agricolo nei dintorni di C.na Paietta. Roggia del Campeggio (*) Costituiva probabilmente una derivazione della Roggia Vevra, infatti il suo tratto di monte, tra l'altro riportato in cartografia ufficiale, ha origine da un ansa della Roggia Vevra stessa. Attualmente questo tratto di monte si presenta come un leggero avvallamento privo di qualsiasi significato idrografico. Il vero corso d'acqua ha origine all'altezza dell'ultima curva prima del rettilineo che costeggia il campeggio di Angera; in questo punto vengono convogliate le acque provenienti da scoline, che drenano le acqua da una zona acquitrinosa, e quelle provenienti dalla sede stradale. Il corso d'acqua ha un andamento rettilineo, considerato reticolo minore per un tratto di 590 metri; presenta un alveo poco inciso e con sezione ridotta, in pessimo stato di manutenzione con foglie ed erba che impediscono in più punti il naturale scorrimento idrico; inoltre in più punti riceve le acque da fossetti provenienti dall'interno dell'area campeggio. Presenta inoltre un tratto di 155 metri tombinato in corrispondenza dell'ingresso principale al campeggio. Roggia Vevra La Roggia Vevra ha origine il territorio di Taino ed entra in territorio di Angera all'altezza del Cotonificio Bernocchi, sfociando poi a lago di fronte all'Isolino Partegora. Corre in territorio di Angera per poco più di 2500 metri, con andamento a tratti rettilineo e a tratti meandreggiante. L'alveo si presenta sempre ben inciso e con sezione di larghezza variabile da 1.5 metri a 2.5 metri; spesso la sezione del corso d'acqua è ridotta a causa della presenza di alberi e rami caduti con vegetazione infestante che occupa interamente le sponde. Si hanno diversi attraversamenti a ponte i principali del quali sono quelli con la SP 49 (via Verdi), con la SS 629, con la strada per il campeggio all'altezza di C.na Bruschera e con due strade sterrate che da C.na Padovino si dirigono, verso Ovest, al lago. Roggia Campagnola La Roggia Campagnola è un alveo immissario della Roggia Vevra, che ha origine in territorio di Taino presso la località “Ranzitt”. Scorre in territorio di Angera per 330 metri con alveo ad andamento rettilineo o debolmente meandreggiante. Pag. 14 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica Roggia Molino La Roggia Molino costituisce una derivazione della Roggia Vevra le cui acque venivano utilizzate per far funzionare il mulino di Cascina Bruschera. Attualmente si ha una blanda incisione a tratti inerbita e a tratti con fondo in cemento (nei pressi del mulino), priva di circolazione idrica. La Roggia Molino ha origine all'altezza della SS 629 e si immette a valle nuovamente nella Roggia Vevra dopo un percorso di circa 550 metri. Roggia Campaccino (*) Questo corso d'acqua ha origine dall'area boscata posta poco a sud di via Caduti Angeresi, e scorre per un tratto di 540 metri prima di sfociare a lago di fronte all'Isolino Partegora. L'alveo, come tutti i corsi d'acqua della piana della Bruschera, precedentemente descritti, presenta una sezione spesso ristretta e ostruita da vegetazione infestante e rami e alberi caduti. Roggia Fornetto La Roggia Fornetto ha origine da un'area sorgentizia presso via Gerbio posta ad una quota di 246,70 m s.l.m., taglia le pendici della collina di San Quirico e scorre per un buon tratto nella piana antistante dove riceve, tra l'altro, le acque di una serie di piccole scoline; all'altezza della strada che collega via delle Carrozze e via per Ranco, l'alveo taglia il versante che si affaccia a lago formando una profonda forra con altezza dal ciglio al greto di 4-6 metri. In quest'ultimo tratto l'alveo si presenta spesso occupato da rami e alberi caduti e da vegetazione infestante. Il corso d'acqua scorre interamente in territorio di Angera per una lunghezza complessiva di circa 900 metri; attraversa la via per Ranco con una tombinatura e viale Libertà con un ponte. Roggia Vigne Secche Si tratta di un corso d'acqua che taglia il versante meridionale della collina di San Quirico; ha origine a quota di circa 390 m s.l.m. e termina bruscamente nella piana antistante all'altezza di via Vigne Secche. L'alveo si presenta rettilineo, privo attualmente di alcuna circolazione idrica; il suo tratto di monte si presenta ben inciso, mentre l'ultimo tratto, quando attraversa l'area pianeggiante, si presenta come un piccolo canale a sezione ridotta, circa 1,00 metri di profondità e 1,5 metri di larghezza. Scorre interamente in territorio di Angera per una lunghezza di circa 550 metri. Torrente Roggione Si tratta di una importante corso d'acqua che drena le acque del versante orientale della collina di San Quirico; ha origine poco a Nord della località Ronco Ferrazzi da due rami distinti che confluiscono Pag. 15 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica all'altezza di Cascina Auriga. Il Torrente Roggione rimane a cielo aperto fino a via Cervino, dopo di che risulta intubato fino allo sbocco a lago che avviene tra Piazza Garibaldi e il campo sportivo. Nel tratto di monte l'alveo si presenta ben inciso con sezione molto ampia; nel tratto di pianura l'alveo si presenta invece non molto inciso e con una sezione stimata di 2-4 metri di larghezza. In linea generale il corso d'acqua si presenta libero da ostruzioni significative, ad eccezione del tratto terminale prossimo al tombinamento, dove il greto di presenta occupato da vegetazione infestante. L'intero percorso del Torrente Roggione scorre in territorio di Angera per una lunghezza complessiva di circa 2200 metri di cui stimati 678 intubati. Roggia Aicardi (*) La Roggia Aicardi prende origine da un sistema sorgentizio e scorre nel suo tratto iniziale seguendo una strada sterrata; dopo di che scorre in una profonda valle fino alle pendici della collina all'altezza di via Ronchi. In questo primo tratto l'alveo di presenta in pessime condizioni, spesso ostruito da vegetazione e alberi caduti e da situazioni di instabilità morfologica lungo i fianchi della valle. Il corso d'acqua è poi intubato all'altezza di via Castabbio per immettersi poi nel corso d'acqua denominato Roggia Ronchi (*) all'incrocio tra via Castabbio e via Varesina. Roggia Ronchi (*) Si tratta di un corso d'acqua di modeste dimensioni con sezione in alcuni punti di larghezza non superiore ad un metro, attualmente privo di circolazione idrica ma che si attiva in concomitanza di intense precipitazioni. In cima a via Ronchi è poi intubato fino alla SS 629 per ritornare a cielo aperto in un breve tratto e tombinarsi nuovamente seguendo via Varesina. Il percorso della tombinatura è stato seguito fino circa l'incrocio tra la via Varesina e via Castellana dopo di che non è dato saperne l'andamento anche se si ipotizza convogli nella pubblica fognatura. Torrente Vallone delle Vigane Corso d'acqua di modesto sviluppo (180 metri) ad andamento rettilineo, che drena parte delle acque del versante occidentale della collina di San Quirico prospiciente a lago, ove poi sfocia. Roggia Monte Albano (*) Corso d'acqua ad andamento rettilineo che taglia il versante nord occidentale della collina di San Quirico; ha origine a quota di circa 360 m s.l.m. e si sviluppa per circa 430 metri fino a sfociare a lago in Comune di Ranco. Pag. 16 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica Roggia C.na Giulia (*) Corso d'acqua ad andamento rettilineo che segna parte del confine settentrionale con il Comune di Ranco. Presenta un alveo che scorre in una valle ben incisa, in stato di degrado con rami e alberi caduti e vegetazione sui fianchi e nel greto del corso d'acqua. Nel suo tratto terminale, prima di venire intubato, riceve le acque di un piccolo immissario. La Roggia C.na Giulia (*) ha uno sviluppo complessivo di circa 290 metri. Corsi d'acqua nell'area della palude (Fosso C.na Paludi(*), Fosso della Palude, Fosso dell'Acqua Negra, Cavo Re, Solco delle Paludi, Roggia Casello(*), Torrente Vepra) L'idrografia dell'area della palude, ad Ovest della frazione di Barzola, è costituita da un sistema di corsi d'acqua, piccoli fossi e scoline ad andamento rettilineo che spesso si intersecano ad angolo retto. Questo sistema di corsi d'acqua è probabilmente in parte di origine antropica, usato come in passato come reticolo irriguo e/o realizzato come sistema di drenaggio e bonifica delle aree paludose e acquitrinose che caratterizzano questa porzione del territorio di Angera. I corsi d'acqua a maggior valenza idrica ascritti al reticolo idrografico minore hanno sviluppo rettilineo e tagliano da Nord a Sud il territorio. Nelle porzioni di territorio a Nord, dove i corsi d'acqua scorrono attraverso aree boscate, questi si presentano in stato di abbandono, con vegetazione infestante che cresce sulle sponde e rami e foglie che ostruiscono e ostacolano la circolazione idrica. Il Fosso dell'Acqua Negra, dopo aver ricevuto anche le acque del Fosso della Palude e del Fosso di C.na Paludi(*), spaglia formando un'area acquitrinosa prossima al Torrente Vepra. Un tratto del Torrente Vepra, ascritto al Reticolo Idrografico Principale, scorre nell'area della Palude da Sud a Nord; si presenta con sezione ampia (2-4 metri) ma mai molto inciso con altezza dal ciglio al greto di 1-2 metri. Da notare che circa 200 metri prima di entrare in territorio di Ispra, in corrispondenza di una strada sterrata uso agricolo, in sponda idrografica sinistra si ha rottura dell'argine, con esondazione delle acqua che vanno a loro volta ad alimentare l'area acquitrinoso detta in precedenza per il Fosso dell'Acqua Negra. Torrente S. Ambrogio (*) Questo corso d'acqua taglia il versante Nord orientale della collina denominata “Monte della Croce”; scorre in territorio di Angera dal confine comunale con Taino fino ad immettersi nel Torrente Lenza, per una lunghezza di circa 1600 metri. Ha andamento rettilineo e nella sua parte terminale, dove scorre in un area pianeggiante, vicino la foce, si presenta ad andamento squadrato quasi abbia subito una sorta di regimazione. In quest'area il Torrente S. Ambrogio (*) riceve anche le acque di un sistema di scoline che drenano parte delle acque della piana paludosa. Il tratto che costeggia la via S. Ambrogio e la mulattiera che da essa si diparte presenta pessima manutenzione e pulizia, con vegetazione infestante e occlusioni di rami e fogliame che spesso rallentano e rendono difficoltoso lo scorrimento idrico. Pag. 17 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica Roggia S. Ambrogio (*) Rappresenta il sistema di fossi a maggior significato idrico che drenano le acque dell'area pianeggiante posta a confine con il Comune di Cadrezzate. Si tratta di corsi d'acqua di modeste dimensioni, ad andamento rettilineo che per un certo tratto seguono la via S. Ambrogio fino ad immettersi nel Torrente Lenza. Corsi d'acqua di Capronno (Torrente Villa(*), Roggia Tripoli(*), Torrente Alberino(*), Torrente Vepra, Torrente Corte(*)) Si tratta di un sistema di corsi d'acqua che drenano le acque del versante settentrionale della collina retrostante la frazione di Capronno fino ad immettersi nel Torrente Vepra. Hanno andamento grossomodo rettilineo, con alveo ben inciso nel tratto di monte, mentre si presentano come piccole scoline poco incise (ad eccezione del Torrente Villa(*) e della Roggia Tripoli(*)) nel tratto pianeggiante, dove si presuppone che il loro corso sia stato nel tempo “indirizzato” a scopo agricolo. Quest'area pianeggiante è anche attraversata da un sistema di piccole scoline e fossetti di scarso significato idrico che avvalorano l'ipotesi di un controllo antropico sul drenaggio dell'area per scopi agricoli e/o di bonifica di un'area a difficile smaltimento idrico. Pag. 18 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica 6.3 Determinazione delle fasce di rispetto Una volta individuati i corsi d'acqua costituenti il Reticolo Idrico Minore si è provveduto alla delimitazione delle fasce di rispetto secondo quanto prescritto nella normativa vigente (R.D. 523/1904 e seguenti), nonché da quanto indicato dalla DGR 1 agosto 2003 n° 7/13950. Tramite l’utilizzo di sistemi GIS, e sulla base della cartografia aerofotogrammetrica comunale e di sopralluoghi diretti in sito, è stato possibile determinare con precisione l’esatta ubicazione degli argini torrentizi di ciascun corso d’acqua a partire dai quali sono state individuate le fasce di rispetto mediante l’applicazione di comandi informatizzati (buffers) per una accurata collocazione della fascia di rispetto. Verificata l’eventuale presenza (peraltro non riscontrata) di altre fasce di rispetto fluviale conseguenti ad altre disposizioni normative, ed in particolare quelle contenute nei Piani Stralcio di Bacino approvati ai sensi della L183/89, si ritiene di poter individuare due fasce di rispetto: FASCIA 1 (rossa) – consistenti limitazioni: ¾ ampiezza pari a 10 metri , per i corsi d'acqua identificati come Reticolo Idrico Minore, lungo i tratti scoperti; ¾ ampiezza pari a 4 metri , per i corsi d'acqua identificati come Reticolo Idrico Minore, lungo i tratti tombinati e/o coperti o che interessano centri abitati. E’ individuabile su tutti i corsi d’acqua definiti come reticolo idrografico minore con distanza dagli argini esterni di 10 m. In corrispondenza di centri abitati, la fascia 1 è stata ridotta a 4 m, mentre in corrispondenza dei tratti tombinati viene proposta una sua riduzione da 10 a 4 metri previa verifica idraulica che accerti il corretto dimensionamento della sezione di imbocco e del tratto coperto. L'efficacia della proposta di riperimetrazione cosi elaborata è subordinata comunque alla preventiva approvazione del competente S.TER. FASCIA 2 (verde) – modeste limitazioni ¾ ampiezza pari a 6 metri ,(dal limite di fascia 1) per i soli corsi d'acqua, identificati come Reticolo Idrico Minore, che interessano centri abitati. In base alla vigente giurisprudenza, la distanza dai corsi d’acqua e pertanto l’individuazione dell’ampiezza delle Fasce di rispetto, deve intendersi misurata orizzontalmente in situ dal piede arginale esterno (a) o in assenza di rilevato arginale, dalla sommità della sponda fluviale incisa (b). Nel caso di sponde stabili o protette le distanze possono essere calcolate con riferimento alla linea individuata dalla piena ordinaria (c). Pag. 19 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica Schema esplicativo della delimitazione delle fasce di rispetto Pag. 20 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica Schema esplicativo della delimitazione delle fasce di rispetto (Fascia 1) Schema esplicativo della delimitazione delle fasce di rispetto (Fascia 2) Pag. 21 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380 COMUNE DI ANGERA (VA) Studio per l’individuazione del reticolo idrico minore (D.G.R. VII/7868 modificata dalla D.G.R. VII/13950) Relazione tecnica 7. CONCLUSIONI Il presente studio fornisce una cartografia completa, alla scala 1:5.000, del reticolo idrografico presente nel territorio comunale di Angera (cfr Tav. n. 1 – Individuazione preliminare del reticolo idrografico), costituito da corsi d'acqua ben sviluppati a carattere perenne e stagionale, più un reticolo di fossi e canali di una passata opera di bonifica di aree acquitrinose. Evidenziati i corsi d’acqua classificati come “reticolo principale” secondo l’elenco dell’Allegato A alla D.G.R. 01 Agosto 2003 n. 7/13950 (modifica alla D.G.R. 25 Gennaio 2002 n. 7/7868), per i quali l'attività di Polizia Idraulica è di competenza regionale, sono stati individuati quei corsi d'acqua, che per importanza e valenza idrologica, si è ritenuto opportuno classificare come Reticolo Idrico Minore. Sono stati inseriti i corsi d'acqua indicati come demaniali nelle carte catastali e quelli riportati nella cartografia ufficiale (IGM, CTR ) previa verifica di dettaglio diretta di quanto effettivamente esistente sul territori, rilevando l’attuale andamento delle aste idrografiche preliminarmente individuate a tavolino. Il nome di ogni corso d'acqua è stato attribuito secondo le indicazioni riportate sia nelle mappe catastali sia in cartografia ufficiale. Per quei corsi d'acqua privi di nomenclatura si è provveduto all'attribuzione di un nome sulla base di un toponimo rappresentativo. Inoltre per quei corsi d'acqua costituenti un affluente, è stato assegnato un codice identificativo formato dalle prime tre lettere dell'alveo principale seguito da una numerazione progressiva. Nel territorio comunale, distribuiti su una superficie di 17,6 Km2 sono presenti quindi complessivamente 39 corsi d'acqua (cfr Tab.1) classificati come Reticolo Idrico Minore, con una lunghezza complessiva di circa 29.7 Km. Per tutti questi corsi d'acqua, sono stati definite delle fasce di rispetto (cfr Tav. n. 2 – Carta delle fasce di rispetto del reticolo idrico minore) per consentirne l'accessibilità ai fini della sua manutenzione, fruizione e riqualificazione ambientale. Rimane comunque inteso che la validità dalla presente proposta di identificazione del Reticolo Idrico Minore, di competenza comunale e la relativa perimetrazione con fasce di rispetto, è subordinata comunque alla preventiva approvazione del competente S.TER. Pag. 22 Studio Tecnico Dott. Geol. MARIO LOLLA Via Valdona, 4 – Sesto Calende (VA) - tel. 0331 - 921380