Don Giovanni Jesus Christ Superstar Doppio fronte 7
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Don Giovanni Jesus Christ Superstar Doppio fronte 7
Don Giovanni Jesus Christ Superstar Doppio fronte 7 minuti Edipo in compagnia Orpheus Obelix e Asterix I bambini della Risiera La Fondazione TS Teatro 2014_15 #5.indd 1 foto De Martini Stagione 2014-15 Numero 5 - 12 gennaio 2015 09/01/15 15:54 TS Teatro 2014_15 #5.indd 2 09/01/15 15:54 news FIORELLA MANNOIA RITORNA AL ROSSETTI IL 21 MARZO AL MUSEO TEATRALE LA MOSTRA SUI 60 ANNI DELLO STABILE Fiorella Mannoia ritorna al Rossetti a cinque anni dal suo ultimo concerto: la cantante romana sarà a Trieste sabato 21 marzo nell’ambito del tour teatrale nel quale ripercorre le tappe più importanti della sua carriera non solo attraverso le sue canzoni, ma anche con cambi d’abito ispirati ai diversi stili da lei adottati. Il tour segue l’uscita del doppio cd “Fiorella” nel quale l’artista ha rivisitato le sue hit e duettato con gli autori con cui ha collaborato nel corso degli anni. «A TRIESTE IN SCENA. I sessant’anni del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia nelle collezioni del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”»: è questo il titolo della mostra allestita presso la Sala Selva di Palazzo Gopcevich in occasione del sessantesimo compleanno dello Stabile del Friuli Venezia Giulia. La mostra, realizzata in collaborazione con la Sede Regionale della RAI per il Friuli Venezia Giulia, si integra con il percorso espositivo permanente del Museo ed è dedicata alla produzione teatrale dello Stabile, in un itinerario cronologico - fatto di locandine, fotografie e documenti - scandito dalla presenza dei massimi protagonisti del teatro italiano del secondo Novecento. A partire dalla ripresa televisiva della «Donna di garbo», che inaugurò la prima stagione dello Stabile, e da una selezione di documenti video, si scorre l’impressionante numero di produzioni ed ospitalità, dagli anni del Teatro Nuovo di Via Giustiniano (1954-1962), al trasferimento all’Auditorium di Via Tor Bandena (dalla stagione 1962-63 e fino al 1984), alla ‘nuova casa’ rappresentata dal rinato Politeama Rossetti nel 1969. La mostra sarà visitabile fino a domenica 1 marzo, tutti i giorni (ad eccezione del lunedì) con orario 10-17. PROSEGUONO FINO A MAGGIO LE VISITE AL BACKSTAGE Dopo il successo dei tre appuntamenti organizzati in occasione dei festeggiamenti per il sessantennale del Teatro Stabile ritornano gli “open day”: nelle giornate di venerdì 23 gennaio, venerdì 20 febbraio, venerdì 20 marzo, venerdì 17 aprile e venerdì 22 maggio (con inizio alle 18) sarà possibile accedere al backstage del Rossetti. Per prenotare è necessario inviare una mail a greta.petronio@ ilrossetti.it o chiamare lo 040-3593537. a trieste in scena i S e S S a n t ’a n n i d e l t e a t r o S t a b i l e del friuli venezia giulia nelle collezioni del MuSeo t e at r a l e “ c a r l o S c h M i d l ” 23 dicembre 2014 1 marzo 2015 c i v i c o M u S e o t e at r a l e “ c a r l o S c h M i d l ” Pa l a z zo g o P c e v i c h - v i a r o S S i n i 4 , t r i e S t e da Martedì a doMenica, ore 10-17 w w w. m u s e o s c h m i d l . i t Trieste a Teatro Periodico del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Largo Giorgio Gaber, 1 34126 Trieste tel. 040-3593511 fax 040-3593555 www.ilrossetti.it [email protected] Anno XXIII - numero 236 - 12 gennaio 2015 Aut.Tribunale di Trieste n° 846 del 30.7.1992 - stampa Stella Arti Grafiche - Trieste direttore responsabile Stefano Curti redazione Ilaria Lucari, Greta Petronio Find us on Facebook Badge CMYK / .ai facebook.com/ilrossetti Flora Borghesi Gherbavaz «Il più’ bel regalo ricevuto a Natale! Biglietto per il balletto “Giselle”» TS Teatro 2014_15 #5.indd 3 @ilRossetti @boria_a «C’è un gigante di #Trieste tra gli Addams: Lurch è Filippo Musenga! #teatro #musical @ilpiccolo» lun 12 gennaio mar 13 gennaio 21.00 Sala Bartoli Edipo in compagnia 21.00 Sala Bartoli Edipo in compagnia mer 14 gennaio 20.30 Sala Assicurazioni Generali PRI Don Giovanni 21.00 Sala Bartoli Edipo in compagnia gio 15 gennaio ven 16 gennaio 20.30 Sala Assicurazioni Generali A Don Giovanni 21.00 Sala Bartoli Orpheus 20.30 Sala Assicurazioni Generali B Don Giovanni 21.00 Sala Bartoli Orpheus sab 17 gennaio 20.30 Sala Assicurazioni Generali C Don Giovanni 21.00 Sala Bartoli Orpheus dom 18 gennaio 16.00 Sala Assicurazioni Generali D Don Giovanni 17.00 Sala Bartoli Orpheus mar 20 gennaio 21.00 Sala Bartoli Obelix e Asterix mer 21 gennaio 20.30 Sala Assicurazioni Generali M Jesus Christ Superstar 21.00 Sala Bartoli Obelix e Asterix gio 22 gennaio 20.30 Sala Assicurazioni Generali Jesus Christ Superstar 21.00 Sala Bartoli Obelix e Asterix ven 23 gennaio 20.30 Sala Assicurazioni Generali O Jesus Christ Superstar sab 24 gennaio 16.00 Sala Assicurazioni Generali FAM 20.30 Sala Assicurazioni Generali N Jesus Christ Superstar dom 25 gennaio 16.00 Sala Assicurazioni Generali P Jesus Christ Superstar mar 27 gennaio mer 28 gennaio ven 30 gennaio 19.00 Sala Bartoli I bambini della Risiera 20.30 Sala Assicurazioni Generali AP Doppio Fronte 19.00 Sala Bartoli I bambini della Risiera 20.30 Sala Assicurazioni Generali B 7 minuti 21.00 Teatro Miela La fondazione 09/01/15 15:54 prosa PERSONAGGI INTERPRETI Don Giovanni .............Alessandro Preziosi Sganarello .........................................Nando Paone Donna Elvira .......................Lucrezia Guidone Gusman ........................................ Roberto Manzi Don Carlos.....................................Matteo Guma Don Alonso................................ Roberto Manzi Francisco .................................... Daniele Paoloni Carlotta................................ Barbara Giordano Maturina ..........................................Daniela Vitale Pierino ......................................... Daniele Paoloni Violetta .............................................Daniela Vitale Ragotin ........................................ Daniele Paoloni Il Signor Domenica ................ Roberto Manzi Ramon ...............................................Matteo Guma Uno Spettro...................... Barbara Giordano Don Giovanni 4 TS Teatro 2014_15 #5.indd 4 09/01/15 15:54 La sua ultima, bella interpretazione al Politeama Rossetti lo vedeva rinunciare a sé stesso, ad ogni desiderio in nome della donna amata, nei panni di Cyrano de Bergerac. Per la sua nuova sfida teatrale, Alessandro Preziosi sceglie un personaggio dal segno praticamente opposto: quello di Don Giovanni. In veste di regista e protagonista – affiancato dall’efficace Nando Paone nel ruolo di Sganarello – indaga l’archetipo del seduttore attraverso la scrittura sagace e avvincente di Molière. Datato 1665, il Don Giovanni o il convitato di pietra molièriano, rappresenta una delle più celebri, interessanti e tuttora attuali rivisitazioni di questa figura, la cui fortuna letteraria trovò un iniziatore nel 1630 in Tirso de Molina e non ebbe più fine (si contano oltre 4000 opere ispirate al personaggio). Molière descrive Don Giovanni facendo ricorso a un incalzante susseguirsi di scene di avventura e seduzione, dagli accenti sublimi, inquietanti, misteriosi e spesso atipici per l’autore, tanto che dopo il debutto al Palais-Royal di Parigi, le reazioni non furono univoche. Il clero, ad esempio, trovò riprovevole sia il ritratto del libertinaggio incarnato dal protagonista, sia l’opportunismo mostrato da Sganarello. Questa stessa complessità delle figure concepite da Molière, le loro sfaccettature rendono tuttora il Don Giovanni un testo moderno e coinvolgente: s’intravede nel protagonista, infatti, un’inquietudine esistenziale, un vuoto interiore che molto hanno in comune con certi attuali “mal de vivre”. «La messa in scena _ scrive a questo proposito Alessandro Preziosi nelle sue note di regia – riunisce sotto la sua egida il piano realistico della commedia e quello tragico e fantastico/simbolico del soprannaturale, che racchiude la morale finale tipica del canovaccio di Tirso, tendendo ad esaltarne l’estremo vitalismo anche quando l’invito al godimento dei sensi sembra solo prendere origine dal tedium vitae e dal vuoto interiore. Don Giovanni, con la sua frenesia, il suo essere oltre, il suo slancio vitale e il suo destino di morte, attira tutti gli altri personaggi, sia uomini che donne; anche quando lo odiano o lo negano, non fanno che pensare a lui, parlare di lui, agire per lui. Il protagonista è un personaggio seducente, figura ricca di controluce, sempre in scena, autentico funambolo del trasformismo, come se ad ogni conquista cambiasse pelle, che incarna nel suo continuo muoversi nello spazio intermedio tra vero e falso, la quintessenza di un vizio sempre tristemente di moda, dall’ipocrisia. Il vero peccato di Don Giovanni però non sta nel suo comportamento irrispettoso, bensì nel pensare impunemente di doversi confrontare solo con la giustizia terrena, dove forte dei suoi privilegi riesce sempre ad avere la meglio divenendo l’emblema, dell’intelligenza strategica messa al servizio degli inganni e del disprezzo verso il mistero della vita». Reduce da successi cinematografici e televisivi, Alessandro Preziosi ritorna dunque sulla scena teatrale con una notevole prova artistica: con particolare attesa lo accoglie il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia nelle cui produzioni – dall’Amleto del 1998 alla trilogia eschilea, al Re Lear – ha già così spesso dimostrato il proprio talento. di Ilaria Lucari 70X100consiti_Layout 1 01/10/14 14:11 Pagina 1 presentano traduzione e adattamento tommaso mattei di con scene molière nando paone e con lucrezia guidone barbara giordano roberto manzi daniele paoloni daniela vitale matteo guma fabien iliou www.teatrostabile.abruzzo.it costumi luci musiche originali marta crisolini malatesta valerio tiberi supervisione artistica alessandro maggi regia alessandro preziosi andrea farri una coproduzione tsa Teatro Stabile d’Abruzzo khora.teatro prodotto da alessandro preziosi tommaso mattei aldo allegrini www.khora.it DAL 14 AL 18 GENNAIO 2015 www.ilrossetti.it info +39-040 -3593511 POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE SALA ASSICURAZIONI GENERALI DON GIOVANNI di Molière traduzione e adattamento di Tommaso Mattei diretto e interpretato da Alessandro Preziosi con Nando Paone e con Lucrezia Guidone, Barbara Giordano, Roberto Manzi, Daniele Paoloni, Daniela Vitale e Matteo Guma scene di Fabien Iliou costumi di Marta Crisolini Malatesta luci di Valerio Tiberi musiche originali di Andrea Farri supervisione artistica di Alessandro Maggi coproduzione KHORA.teatro e TSA Teatro Stabile d’Abruzzo prodotto da Alessandro Preziosi, Tommaso Mattei e Aldo Allegrini Politeama Rossetti Sala Assicurazioni Generali dal 14 al 18 gennaio 2015 durata 2h e 15’ con intervallo mer 14 gennaio ore 20.30 - turno PRI gio 15 gennaio ore 20.30 - turno A ven 16 gennaio ore 20.30 - turno B sab 17 gennaio ore 20.30 - turno C dom 18 gennaio ore 16.00 - turno D prezzo dei biglietti Platea A-B Interi € 29, Ridotti € 24 Platea C Interi € 25, Ridotti € 22 I Galleria Interi € 20, Ridotti € 18 II Galleria Interi € 12 5 TS Teatro 2014_15 #5.indd 5 09/01/15 15:54 musical I NUMERI MUSICALI PRIMO ATTO Overture ................................................................................................................................................Orchestra Heaven on Their Minds ................................................................................................................Giuda What’s the Buzz/Strange Thing Mystifying ..................................Apostoli, Gesù, ...........................................................................................................Maria Maddalena, Giuda, Pietro, Donna Everything’s Alright ...........................Maria Maddalena, Donne, Giuda, Gesù, Apostoli This Jesus Must Die .............................................................................Anna, Caifa, Apostoli, Preti Hosanna ..................................................................................................Apostoli, Caifa, Gesù, Ensemble Simon Zealotes/Poor Jerusalem .......................Apostoli, Simone, Gesù, Ensemble Pilate’s Dream...........................................................................................................................................Pilato The Temple...........................................................................................................................Ensemble, Gesù Everything’s Alright (reprise) .......................................................Maria Maddalena, Gesù I Don’t Know How to Love Him ............................................................. Maria Maddalena Damned For All Time/Blood Money ................................Giuda, Anna, Caifa, Coro SECONDO ATTO The Last Supper ................................................................................................ Apostoli, Gesù, Giuda Gethsemane (I Only Want to Say)...................................................................................Gesù The Arrest .............................................Giuda, Gesù, Pietro, Apostoli, Ensemble, Anna, Caifa Peter’s Denial..donna vicino al fuoco, Pietro, Soldato, un vecchio, Maria Maddalena Pilate and Christ.................................................................................Pilato, Anna, Gesù, Ensemble King Herod’s Song (Try it and See) ..........................................................Erode, ballerini Could We Start Again Please?.........................................................Maria, Apostoli, Pietro Judas’ Death......................................................................................................Giuda, Anna, Caifa, Coro Trial Before Pilate (Including the Thirty-Nine Lashes) .........Pilato, Caifa, .................................................................................................................................................Anna, Gesù, Ensemble Superstar ......................................................................................................................Giuda, Sorelle, Angeli The Crucifixion..................................................................................................................Gesù, Ensemble John Nineteen: Forty-One .............................................................................................Orchestra L’ORCHESTRA direttore ..................................Emanuele Friello Tastiera 1.............................Andrea Calandrini Tastiera 2..............................................Angelo Racz Chitarra 1 ....................................Andrea Inglese Chitarra 2 .........................Stefano Mandatori Basso...................................................Massimo Pino Batteria .......................................Stefano Falcone Tromba..........................................Andrea Di Pilla Corno ............................ Alessandro Saraconi Violino 1 ...............................Maurizio Missiato Violino 2 .....................................Monica Canfora Viola .....................................Valeria Chiappetta /Anna Rollando Violoncello ..................... Francesco Marquez Jesus Christ Superstar 6 TS Teatro 2014_15 #5.indd 6 09/01/15 15:54 L’ultima settimana della vita di Gesù, dall’entrata a Gerusalemme alla crocifissione, raccontata a ritmo di rock, in un’atmosfera molto anni Settanta, vibrante di voglia di libertà e di passione… Solo dal genio di Andrew Lloyd Webber e di Tim Rice ci si poteva attendere una rock opera costruita su questi cardini. Jesus Christ Superstar debutta a Broadway nel 1971, nel 1972 è nel West End e il suo successo è tale da imporre subito il musical fra i maggiori successi di Londra dove resterà in scena per otto anni continuativamente. Poi, in successive rinnovate edizioni, ha continuato a raccogliere applausi praticamente fino ad oggi. Ed intanto, nel 1973, ottiene clamoroso successo la trasposizione cinematografica del musical, firmata da Norman Jewison e divenuta un vero e proprio cult, come anche tanti brani della partitura, da I don’t know how to love him a Gethsemane. Ne erano protagonisti Carl Anderson nel fondamentale ruolo di Giuda – lo spettacolo viene sviluppato tutto secondo il suo punto di vista – e, nel ruolo del titolo, da Ted Neeley. È un vero evento per l’Italia che ora, sia proprio quest’ultimo – una vera icona nonché un cantante rock di primo livello – a interpretare Gesù nell’edizione italiana del musical, firmata da un regista coraggioso e visionario come Massimo Romeo Piparo che a questo spettacolo ha dedicato anni di studio e energie. Piparo è stato il primo nel 1994 a mettere in scena il musical sui palcoscenici nazionali e l’esito notevolissimo che lo ha accompagnato fin dall’esordio lo ha spinto a riprendere e riproporre lo spettacolo in edizioni diverse, fino a quella che applaudiremo ora al Politeama Rossetti, con un allestimento privo di chiare connotazioni temporali ma molto curato e vivo di idee e sorprese, ballerini, mangiafuoco, acrobati che fanno da contorno all’interpretazione dei grandi protagonisti supportati dall’orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello. Ted Neeley è il cuore di quest’operazione, un vortice di energia e carisma che il pubblico attende, applaude, omaggia – fin dall’inizio del tour – attendendo ore e ore dopo lo show, in fila, per un suo autografo, una foto o una stretta di mano. «Sognavo di essere in Italia da quando ero un bambino – ha confidato Ted Neeley intervistato recentemente dal Corriere della Sera – ora ho l’opportunità di essere qui chiamato a collaborare con Jesus Christ Superstar: con gratitudine ho accettato questo onore di continuare l’esperienza di una vita». Ed a proposito del film del 1973, girato in Israele commenta «Ricordo ogni cosa del film, è stato un meraviglioso cambiamento di vita, un’esperienza personale e spirituale che non ho mai dimenticato. (…) Ero talmente invaso da un continuo stupore che il pensiero del successo o del fallimento non è mai entrato nella mia testa». Al ruolo di Gesù, però, Neeley è arrivato in modo avventuroso: il provino che sostenne a Broadway era in realtà per il ruolo di Giuda… «Semplicemente – ricorda – il venerato direttore teatrale Tom O’Horgan, con cui ho lavorato precedentemente per tre anni nel musical rock americano Hair, mi aveva avvertito che forse ero più adatto al ruolo di Gesù di Nazareth. Da quel primo avvertimento mi sono tenuto pronto! Anche se a dire il vero questo ruolo mi incute timore continuamente, ancora, ad ogni replica». di Ilaria Lucari DAL 21 AL 25 GENNAIO 2015 INFO&PRENO www.ilrossetti.it info +39-040 -3593511 POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE SALA ASSICURAZIONI GENERALI JESUS CHRIST SUPERSTAR di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber regia Massimo Romeo Piparo con Ted Neeley (Gesù) e con Feysal Bonciani (Giuda), Simona Distefano (Maria Maddalena), Emiliano Geppetti (Pilato), Paride Acacia (Hannas), Francesco Mastroianni (Caifa), Salvador Axel Torrisi (Erode), Claudio Compagno (Simone/Pietro) ed un ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini scene di Teresa Caruso costumi di Cecilia Betona luci di Umile Vainieri suono di Luca Finotti coreografie di Roberto Croce produzione Peep Arrow Entertainment Politeama Rossetti Sala Assicurazioni Generali dal 21 al 25 gennaio 2015 durata 2h 35’ con intervallo mer 21 gennaio ore 20.30 - turno M gio 22 gennaio ore 20.30 - turno libero ven 23 gennaio ore 20.30 - turno O sab 24 gennaio ore 16.00 - turno FAM sab 24 gennaio ore 20.30 - turno N dom 25 gennaio ore 16.00 - turno P prezzo dei biglietti Platea A-B Interi € 59, Ridotti € 56 Platea A-B Under16 € 30 Platea C Interi € 51, Ridotti € 48 Platea C Under16 € 30 I Galleria Interi € 43 , Ridotti € 40 I Galleria Under16 € 20 II Galleria Interi € 33 , Ridotti € 29 II Galleria Under16 € 15 Loggione Interi € 20 7 TS Teatro 2014_15 #5.indd 7 09/01/15 15:54 prosa PERSONAGGI INTERPRETI Bianca .............................................Ottavia Piccolo Sabina .............................................. Eleonora Bolla Olivia..............................................Paola Di Meglio Arianna.................................................Silvia Piovan Fatou................................................Balkissa Maiga Rachele........................................... Cecilia Di Giuli Aneta............................................................Olga Rossi Mirella...............Stefania Ugomari Di Blas Lorena.....................................Arianna Ancarani Sevgi ................................................... Stella Piccioni Sofia .............................................. Vittoria Corallo 7 minuti 8 TS Teatro 2014_15 #5.indd 8 09/01/15 15:54 «7 minuti di Stefano Massini, basato su un episodio realmente accaduto in una fabbrica francese è, in questo passaggio storico, il testo che andavo cercando» sostiene Alessandro Gassmann. «Parliamo di lavoro, di donne, di diritti, lo faremo dando voce ed anima a undici protagoniste operaie che ci permetteranno di raccontare con le loro diverse personalità, le paure per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, le rabbie inconsulte che situazioni di precarietà lavorative possono scatenare, le angosce che il mondo del lavoro dipendente vive in questo momento. Il linguaggio di Massini è vero, asciutto, credibile, coinvolgente, molto attento e preciso nel descrivere i rapporti ed i percorsi di vita di undici donne, madri, figlie, tutte appunto diverse tra loro, ma capaci di raccontarci una umanità che tenta disperatamente di reagire all’incertezza del futuro». Ha colpito nuovamente nel segno della contemporaneità più viva e problematica, della drammaturgia più efficace e incisiva, Alessandro Gassmann nello scegliere il nuovo spettacolo su cui concentrare la propria attenzione. Stefano Massini – Premio Ubu Speciale 2013 “Per il complesso della sua drammaturgia” e autore della Lehman Trilogy che a breve Luca Ronconi porterà in scena al Piccolo Teatro di Milano – ha vissuto la creazione di 7 minuti con il fremito quasi di una “persecuzione”: «Ci sono storie – racconta – che ti vengono a cercare. Sembra che facciano davvero di tutto per essere raccontate, per essere scritte. Una di queste ha raggiunto e conquistato me, ed ha a che fare con le operaie tessili di Yssingeaux, nell’Alta Loira. Il fatto di cronaca risale al gennaio 2012, e ha riempito i giornali d’Oltral- pe: d’altra parte poteva passare inosservato quel braccio di ferro così spietato fra le dipendenti – tutte donne – di uno dei massimi colossi industriali francesi e i nuovi dirigenti subentrati al controllo?» Verità ed intensità: ecco qual è stato, fin dal recente debutto, il risultato del lavoro di Gassmann e delle undici emozionanti attrici capitanate da Ottavia Piccolo su questa drammaturgia. I “7 minuti” del titolo sono l’oggetto del contendere e il fulcro dello spettacolo che si svolge in unità di tempo, di azione e di luogo. Negli spogliatoi di una fabbrica, dieci operaie – ognuna con un proprio portato umano e familiare – attendono con ansia di conoscere il loro destino da Bianca, la loro portavoce in riunione con la nuova proprietà. La minaccia sembra essere quella di una riduzione di posti di lavoro: c’è dunque sollievo quando Bianca riferisce che la proprietà non licenzierà nessuno ma propone la riduzione della pausa fra i turni da 15 a 7 minuti. Le operaie del consiglio, sembrano pronte ad accettare. Tranne Bianca: con logica sottile le convince che cedere su quella che, presa singolarmente, sembra una piccolezza, può significare aprire la strada alla demolizione di ben altri diritti... Lo spettacolo ci pone innanzi a un dibattito avvincente, al confronto fra questi undici punti di vista e – in una dinamica che già ne ì aveva conquistato il pubblico – alla necessità di ponderare seriamente sull’etica del lavoro, come se anche noi ci trovassimo assieme a loro in quel consiglio di fabbrica… Che peraltro ci lascia nel dubbio: l’azione infatti s’interrompe quando l’ultima operaia, quella che determinerà la maggioranza dei sì o dei no, sta per dare la propria dichiarazione di voto. (i.lu.) DAL 30 GENNAIO AL 1° FEBBRAIO 2015 www.ilrossetti.it info +39-040 -3593511 POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE SALA ASSICURAZIONI GENERALI 7 MINUTI di Stefano Massini uno spettacolo di Alessandro Gassmann con Ottavia Piccolo e Paola Di Meglio, Silvia Piovan, Olga Rossi, Balkissa Maiga, Stefania Ugomari Di Blas, Cecilia Di Giuli, Eleonora Bolla, Vittoria Corallo, Arianna Ancarani, Stella Piccioni scenografia di Gianluca Amodio costumi di Lauretta Salvagnin light designer Marco Palmieri musiche originali di Aldo e Pivio De Scalzi videografie di Marco Schiavoni produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile del Veneto Politeama Rossetti Sala Assicurazioni Generali dal 30 gennaio al 1° febbraio 2015 durata 1h e 30’ senza intervallo ven 30 gennaio ore 20.30 - turno B sab 31 gennaio ore 20.30 - turno C dom 1° febbraio ore 16.00 - turno D prezzo dei biglietti Platea A-B Interi € 29, Ridotti € 24 Abbonati Prosa € 10 Platea C Interi € 21, Ridotti € 17 Abbonati Prosa € 10 I Galleria Interi € 12 9 TS Teatro 2014_15 #5.indd 9 09/01/15 15:54 altri percorsi Edipo in compagnia EDIPO IN COMPAGNIA di Alberto Bassetti con Paolo Graziosi e Elisabetta Arosio musiche di Francesco Verdinelli luci di Michele Forni produzione Associazione Culturale Zerkalo Sala Bartoli dal 12 al 14 gennaio 2015 durata 1h senza intervallo lun 12 gennaio ore 21.00 mar 13 gennaio ore 21.00 mer 14 gennaio ore 21.00 prezzo dei biglietti Posto unico Interi € 19 Posto unico Ridotti € 16 Posto unico Last Minute € 12 Rovine classiche e desolazione. Su questo sfondo si stagliano le figure di un Uomo e una Donna, Edipo ed Antigone sicuramente, dialogano del loro passato, della fuga da Tebe, del rifugio a Colono dove il sovrano ormai cieco e distrutto dal destino è sostenuto dalla figlia devota… Ma se non fosse lei? Se si trattasse invece dell’altra figlia, Ismene? O ancora, se la figura femminile appartenesse ad una nuova amata? Si sconnettono e si moltiplicano i punti di vista in Edipo in compagnia, rilettura del più celebre dei miti firmata da Alberto Bassetti: «Affrontarlo – ha dichiarato – dopo le innumerevoli versioni che si succedono da secoli (tra le ultime citerò almeno Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini), richiede una buona dose di coraggio: io l’ho fatto prendendone così il distacco di un sotterraneo gioco sulla gioia di vivere, comunque e nonostante tutte le possibili avversità». L’autore – che allo Stabile regionale è già stato apprezzato per premiati inediti come I due fratelli, diretto da Antonio Calenda e per adattamenti di classici come L’Affarista di Balzac e lo sveviano Senilità – affida a questo “gioco” la struttura e la tensione dello spettacolo: d’ipotesi in ipotesi, di personaggio in personaggio, l’Uomo e la Donna finiscono forse per apparire semplicemente come attori, costretti a reiterare la propria storia, quella di Edipo, il più sfortunato tra i mortali; o magari del più fortunato, colui che pur nella sofferenza è assurto a Simbolo di molte sfumature della personalità umana, tra cui il coraggio di affrontare il proprio Destino. Straordinari gli interpreti impegnati nei due ruoli: la versatile Elisabetta Arosio è la Donna mentre ad Edipo il grande Paolo Graziosi – che ritorna a Trieste dopo l’eccellente prova nella Trilogia della villeggiatura di Servillo nel 2010 – assicura profondità, intensità e raffinata emozione. 10 TS Teatro 2014_15 #5.indd 10 09/01/15 15:54 altri percorsi Orpheus «Mi considero un cittadino del mondo. La mia carriera mi ha fatto incontrare molte altre culture» asseriva qualche mese fa, intervistato dal Piccolo, Ismaila Mbaye percussionista senegalese virtuoso del djembe, inserito nella compagnia di Finis Terrae, produzione che ha inaugurato la stagione del Teatro Stabile. «I media occidentali – continuava – descrivono il mio come un continente di povertà, malattie, conflitti. Sono cose che esistono, ma l’Africa non è solo questo. È un continente bello, positivo, pieno di risorse. Gli europei potrebbero imparare un sacco di cose, conoscendola meglio». Una riflessione preziosa, in un momento in cui violenza ed estremismi rischiano di ergere muri invalicabili là dove dovrebbero regnare la tolleranza e il rispetto. Orpheus – scritto, diretto e interpretato da Daniela Giordano e impreziosito dalle musiche composte ed eseguite dal vivo da Ismaila Mbaye e Djibril Gningue e dalla danzatrice Jean Ndiaye – trasmette proprio questo messaggio: la necessità di creare legami fra culture, la loro interdipendenza, anche fra quelle più lontane. Già apprezzato in Algeria, Egitto, Marocco oltre che in Italia, Orpheus trae ispirazione dal mito che vede Orfeo sfidare gli Inferi e la morte con la sua musica, pur di riavere l’amata: si sviluppa come un viaggio iniziatico guidato dall’amore, attraverso un’affascinante koinée di linguaggi tutti seducenti. Ne è orchestratrice un’artista dagli orizzonti aperti e dalle grandi capacità di sintesi e intuizione come Daniela Giordano, attrice, regista, membro e docente dell’International Theatre Institute - UNESCO, che ha fatto dell’interculturalità e della contaminazione il proprio segno. Si deve a lei e al suo impegno la rassegna “Festa d’Africa - Festival Internazionale delle Culture dell’Africa Contempranea” che si tiene a Roma ogni anno. (i.lu.) ORPHEUS scritto, diretto e interpretato da Daniela Giordano danza Jean Ndiaye coreografia di Lamine Dabo musiche composte ed eseguite da Ismaila Mbaye e Djibril Gningue costumi di Patrizia Pitzalis luci di Giuseppe Falcone foto di Claudia Papini produzione CRT Scenamadre - Festa d’Africa Festival Politeama Rossetti Sala Bartoli dall’8 all’11 gennaio 2014 durata 1h senza intervallo gio 15 gennaio ore 21.00 ven 16 gennaio ore 21.00 sab 17 gennaio ore 21.00 dom 18 gennaio ore 17.00 prezzo dei biglietti Posto unico Interi € 19 Posto unico Ridotti € 16 Posto unico Last Minute € 12 11 TS Teatro 2014_15 #5.indd 11 09/01/15 15:54 altri percorsi Obelix e Asterix OBELIX E ASTERIX liberamente tratto da “Asterix e il Regno degli dei” di Goscinny-Uderzo drammaturgia e regia di Claudio Misculin con Claudio Misculin, Dario Kuzma, Giuseppe Feminiano, Giuseppe Denti, David Murcia Gonzalez, Francesca Hagelskamp, Daniela Candeli, Giuliana Zidaric, Marzio Esposito, Barbara Busdon, Victor Guraziu, Erika Cei, Edi Meola tecnico audio/luci Ian Meola assistente tecnico Marco Vecchiet produzione Velemir Accademia con il sostegno del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste Sala Bartoli dal 20 al 22 gennaio 2015 durata 1h 30’ con intervallo mar 20 gennaio ore 21.00 mer 21 gennaio ore 21.00 gio 22 gennaio ore 21.00 prezzo dei biglietti Posto unico Interi € 19 Posto unico Ridotti € 16 Posto unico Last Minute € 12 C’era una volta un piccolo villaggio di Galli, ed erano irriducibili e assolutamente imbattibili anche davanti alle forze paurose del grande Giulio Cesare… Il temibile condottiero era molto seccato della situazione e per piegarli agli usi e costumi di Roma dominatrice, decise di far costruire attorno al villaggio una imponente città romana. Addio alle foreste selvagge, addio alla pace e alla natura, e via alla costruzione di un complesso residenziale di villeggiatura, chiamato “Il Regno degli dei”. Ma i Galli si lasceranno sopraffare da tanto scempio? Chi conosce la furbizia di Asterix e la forza di Obelix ed i magici effetti della loro pozione, potrà certo dubitarne e prepararsi alla divertente avventura che portano in scena – dopo un’applaudita anteprima la scorsa stagione – gli attori dell’Accademia della Follia, diretti da Claudio Misculin. Progetto nato nel mondo del disa- gio mentale, l’Accademia della Follia è frequentemente ospite del Teatro Stabile regionale e di certo – dopo Stravaganza e Crucifige – il pubblico accoglierà con calore questo loro Obelix & Asterix, che rappresenta per loro anche una significativa svolta di repertorio. Spiega infatti Claudio Misculin: «Noi Accademia, teatralmente nati ben più drammatici perché ci era più confacente, adesso, dopo 35 anni di “catastrooofa”, ci è più confacente il comico per snellire l’animo. E Asterix e Obelix ci “stavano di brutto”. Il fumetto, oltre tutto, è di una attualità impressionante: parla di ecologia, di sostenibilità, con toni molto oggettivi. Il fumetto, cioè lo spettacolo, parla di lavoro, ci sono i sindacati ed anche in questo caso visto da un’angolatura critica. Ma soprattutto si svela il gioco del potere che con la scusa della tecnica (che oggi è tecnologia, internet…) che migliora la qualità della vita, sfrutta meglio e di più i lavoratori». 12 TS Teatro 2014_15 #5.indd 12 09/01/15 15:54 altri percorsi La Fondazione «Gli oggetti usati lungo tutta una vita, lampadine, tappi, cartine delle arance, stuzzicadenti e altro sono per il protagonista del monologo La Fondazione, un personaggio ritagliato nel sole e nelle brume romagnole dal poeta Raffaello Baldini, pezzi della sua persona, brandelli della sua vita da conservare, dai quali è difficile separarsi» scrive Magda Poli, critica del Corriere della Sera. «Per questo – continua – il protagonista sogna di creare una Fondazione che tenga in vita le cose di poco conto e i pensieri sfuggenti, quelli che attraversano un’esistenza e non interessano i filosofi. È un uomo di struggente tenerezza che non riesce a vivere il suo presente se non alla luce dell’accumulo di un passato che è simile a milioni di altri». È proprio questo il ritratto dell’anziano e solitario protagonista de La Fondazione, ultimo testo di Raffaele Baldini, affidato poco prima di morire dallo stesso autore a Ivano Marescotti, che così spesso e sapientemente ha dato voce alle sue apprezzate poesie. Anche in quest’occasione l’attore – dalla notevole carriera teatrale, televisiva e cinematografica – costruisce un delicato ritratto di questo personaggio, così vicino ai protagonisti ruvidi e solitari di Thomas Bernhard, ma colorato anche da qualche accento di clownerie beckettiana. Lavora con sensibilità, sostenuto fin nei più minimi dettagli dall’accurata regia di Valerio Binasco che lo inserisce in una scena dai cromatismi forti, dove diviene facile per il pubblico immaginare grazie alla perizia interpretativa di Marescotti – quel cumulo di oggetti insignificanti che il protagonista ha assurto a compagni di una vita altrimenti desolata, dato che nessuno, nemmeno la moglie, gli è rimasto al fianco. Egli si muove lungo percorsi labirintici, borbottando, confessando il proprio animo con pudore e umanità toccanti e mai patetici. LA FONDAZIONE di Raffaello Baldini con Ivano Marescotti regia di Valerio Binasco scene di Carlo De Marino musiche di Arturo Annecchino luci di Vincenzo Bonaffini costumi di Elena Dal Pozzo suono Giampiero Berti regista assistente Roberto Turchetta produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Miela dal 30 gennaio al 1° febbraio 2015 durata 1h 20’ senza intervallo ven 30 gennaio ore 21.00 sab 31 gennaio ore 21.00 dom 1° febbraio ore 17.00 prezzo dei biglietti Posto unico Interi € 19 Posto unico Ridotti € 16 Posto unico Last Minute € 12 13 TS Teatro 2014_15 #5.indd 13 09/01/15 15:54 altri percorsi I bambini della Risiera I BAMBINI DELLA RISIERA scritto e diretto da Noemi Calzolari con Sara Alzetta al violino Tony Kozina e con gli allievi dell’Associazione Culturale StarTS Lab Loris Alberti, Alessio Bernardi, Evita Bertolini, Angela Cotterle, Erin Dorci, Margherita Girardelli, Sofia Rosie Myers, Virginia Lanza, Sofia Maiola, Elisa Manzin, Giulio Marino, Matilde Marino, Nicolas Pecar, Francesca Radoicovich, Jennifer Stigliani, Riccardo Tamaro, Caterina Trevisan, Anna Vlacci, Giulia Zerjal, Caterina Zoppolato, Filippo Zoppolato produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Associazione Culturale StarTs Lab in collaborazione con il Comune di Trieste Area Educazione Università e Ricerca Sala Bartoli dal 27 al 30 gennaio 2015 durata 1h 15’ senza intervallo mar 27 gennaio ore 19.00 mer 28 gennaio ore 14.30 (scuole) gio 29 gennaio ore 14.30 (scuole) ven 30 gennaio ore 19.00 prezzo dei biglietti Posto unico Interi € 5 Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e il Comune di Trieste, nell’ambito delle manifestazioni legate al Giorno della Memoria, presentano alla Sala Bartoli I bambini della Risiera, una produzione dello Stabile in collaborazione con l’Associazione StarTS Lab. Scritto e diretto da Noemi Calzolari, lo spettacolo è interpretato da Sara Alzetta con cui sono in scena il violinista Antonio Kozina e naturalmente, gli allievi di StarTs Lab di cui è stato recentemente apprezzato Il Mago di Oz. Saranno dunque in gran parte i giovanissimi, a farsi portavoce verso i loro coetanei, dell’importante messaggio de I bambini della Risiera che viene proposto in particolare agli allievi delle scuole, ma anche a tutto il pubblico interessato. Noemi Calzolari vi ripercorre una dolorosa pagina della storia di Trieste e del Novecento: «Sulle vicende della Risiera di San Sabba c’è una memorialistica non molto ricca, ma sono ancora vive persone che da piccole sono passate da San Sabba con destinazione altri campi, principalmente Auschwitz» spiega infatti la regista e autrice. «I bimbi e i ragazzi per i quali la Risiera è stata il luogo in cui hanno lasciato l’infanzia, la famiglia e ogni riferimento affettivo ed esistenziale per entrare nella notte concentrazionaria di Auschwitz, ma anche di Bergen Belsen e Ravensbruck, sono stati numerosi. Sappiamo anche, da testimonianze ed evidenze storiche, che, nello stabilimento triestino, dei bambini sono stati uccisi. Del resto, in tutti i territori occupati o annessi al Reich, i piccoli erano il primo bersaglio. Prima dei vecchi, dei malati, degli inadeguati ad essere sfruttati come forza lavoro». Avvenimenti terribili, di cui a lungo non si è voluto parlare, di cui si è parlato a volte in termini scorretti: lo spettacolo, fra l’altro, propone una “decontaminazione” della memoria storica del nostro territorio. 14 TS Teatro 2014_15 #5.indd 14 09/01/15 15:54 altri percorsi I MUSICISTI clarinetto..............................................Paolo Rocca tromba ......................................Massimo Marcer fisarmonica................Albert Florian Mihiai contrabbasso .......................Luca Garlaschelli Doppio fronte Ha rappresentato un momento significativo, nel programma del Ravenna Festival 2014, il debutto di Doppio Fronte scritto e interpretato da Lucilla Galeazzi e Moni Ovadia, a cui si affianca un quartetto di raffinati musicisti ed il Coro giovanile FREEVOICES diretto da Manuela Marussi. Un dispiegamento di forze e di contributi artistici rilevante per affrontare in una sorta di spettacolo-oratorio intessuto di musica e narrazione, il dramma del primo conflitto mondiale. «Lo spettacolo racconta la Prima guerra mondiale – anticipano Ovadia e Galeazzi – quella combattuta dal nostro esercito nelle trincee sui monti e quella vissuta da un’Italia che via via andava impoverendo sempre di più, in cui le donne condussero da sole una quotidiana battaglia di sopravvivenza per mantenere la famiglia. I testi sono tratti dalle lettere dal fronte, dalle memorie dei combattenti (tra cui Gadda e Ungaretti) e dai diari di chi visse la guerra “in casa”, come i veneti e i friulani: questi ultimi, arruolati nel ’14 dall’esercito austriaco, nel ’15 si trovarono in trincea contro l’esercito italiano. I canti sono patriottici o pacifisti, anonimi e d’autore (da Trilussa, a E.A. Mario, cui si deve La leggenda del Piave). La Prima guerra mondiale fu imposta all’Italia da una minoranza avventuriera e fanatica, contro una maggioranza sfavorevole. Tra sogni di espansione e irredentismo, motore di una “fatale e irrinunciabile” chiamata alle armi furono l’ambizione e l’ambiguità del primo ministro Salandra, del suo ministro degli esteri Sonnino, del generale Cadorna, ed infine del titubante Vittorio Emanuele III, Re d’Italia. Mentre trattavano con gli imperi centrali la “non belligeranza” italiana, con altri giocavano al rialzo. Fu così che il 26 aprile 1915 l’Italia firmò in segreto il Patto di Londra con cui si impegnava ad entrare in guerra al fianco di francesi e inglesi». DOPPIO FRONTE ORATORIO PER LA GRANDE GUERRA di e con Lucilla Galeazzi e Moni Ovadia e con il “Coro giovanile Freevoices” diretto dal M° Manuela Marussi suono di Mauro Pagiaro luci di Nino Annaloro concept video di Elisa Savi realizzazione video Andrea Bocca ricerca musicale di Lucilla Galeazzi e Moni Ovadia elaborazione drammaturgica Lucilla Galeazzi e Elisa Savi coordinamento musicale di Paolo Rocca arrangiamenti di Paolo Rocca, Luca Garlaschelli e Gianni Del Zotto produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo in collaborazione con Promo Music e Ravenna Festival 2014 Politeama Rossetti Sala Assicurazioni Generali il 28 gennaio 2014 durata 2h senza intervallo mer 28 gennaio ore 20.30 prezzo dei biglietti Platea A-B Interi € 25, Ridotti € 22 Platea C Interi € 19, Ridotti € 16 I Galleria Interi € 12 15 TS Teatro 2014_15 #5.indd 15 09/01/15 15:54 la cultura, Ci sono infiniti buoni motivi per incoraggiare e sostenere la cultura in tutte le sue migliori espressioni. La Fondazione lo crede da sempre. quasi un processo di “geminazione” Leggere un libro. Visitare una mostra. Ascoltare un concerto. Raramente si pensa che si tratta di autentici “privilegi”: oggi condivisi da molti, ma ancora (anche se può apparire strano) preclusi ai più. La cultura, per progredire, richiede continue “chiavi di accesso”. Dalle più elementari (come il saper leggere) ad altre più sofisticate, che la cultura stessa, quasi per “geminazione”, crea di continuo. Chiavi che ci consentono di scrutare orizzonti sempre più affascinanti e impegnativi (percepire l’enigma di una statua greca, di un quadro astratto o di un brano musicale, al di là della mera contemplazione). Chiavi che durano per sempre. Che affinano gusto e capacità di giudizio. Che non possiamo smarrire e che nessuno ci potrà mai rubare. Che potremo condividere e scambiare con altri. La cultura, innegabile segno di benessere sociale. Ma anche matrice di autentica felicità individuale. TS Teatro 2014_15 #5.indd 16 Fondazione.cultura.150x210.cmyk.indd 1 il colore del benessere sociale 09/01/1512:55:27 15:54 1-12-2008
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