COIFFEUR ASHWAQ - Telefilm Central
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COIFFEUR ASHWAQ - Telefilm Central
magazine amatoriale di www.telefilm-central.org numero 04 - aprile-maggio 2009 tc fanzine la telefilm -central .org E ancora: Intervista al Dr. Reid Il Mondo di Patty al Telefilm Festival Lost e Earth 2 a confronto Cold Case: la verità non muore mai Coiffeur Ashwaq: docu-serial per le donne arabe Speciale: Batman, dal piccolo al grande schermo i personaggi del mese: Dean Winchester, Jack Bauer, Adrianna, Lisa Simpson Editoriale Dopo soli tre numeri, la Telefilm Central Fanzine cambia letteralmente faccia proponendovi qualche rubrica in più ed un look & feel più colorato. Un cambiamento che, siamo sinceri, non era programmato ma vista la pubblicazione del numero doppio, e dunque di più tempo per lavorarci, abbiamo pensato potesse essere per tutti i lettori una simpatica sorpresa. Magazine amatoriale gratuito a cura della redazione di Telefilm-Central.org Anno I Numero 04 www.telefilm-central.org [email protected] Redazione: Valentina Colombo, Mara Dallefrate, Micaela Motta Supervisione: Mara Dallefrate Progetto grafico e impaginazione: Valentina Colombo Hanno collaborato a questo numero: Riccardo Bidoia, Gabriele Guarnieri, Alessio M., Marco Merghetti, Miss*Winchester. © copyright 2009 Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione dei contenuti, totale o parziale, in ogni genere e linguaggio è espressamente vietata. Tutte le immagini e i marchi citati sono di proprietà dei rispettivi aventi diritto. Sì, numero doppio e dunque più ricco di articoli dedicati ai vostri (e nostri) serial preferiti. A cominciare dai “casi freddi” di Cold Case che ci offrono compagnia al sabato sera su RaiDue. A seguire articoli di approfondimento dedicati a quattro beneamini seriali come Dean Winchester, il fratello maggiore di Supernatural, Jack Bauer, eroe e per alcuni carnefice di 24, Adrianna Tate-Duncan, una delle belle e talentuose girl di 90210 e infine Lisa Simpson, la secondogenita della famiglia cartoon più amata al mondo. Tra gli articoli “overview”, ecco Earth 2 – Progetto Eden, telefilm di nicchia che ha riscosso molto successo in tutto il mondo tanto da esser stato citato come uno dei precursori di Lost. Volete saperne di più sulle similitudini tra Earth 2 e Lost? Sfogliando tra le pagine di questo quarto numero troverete anche un piccolo speciale dedicato interamente ai punti salienti (e stranamente simili) dei due serial. Inoltre segnialiamo l’articolo dedicato a Coiffeur Ashwaq, il docu-serial commissionato dall’Unione Europea e trasmesso per la prima volta in Italia al Telefilm Festival. E a seguire uno speciale su Batman che, a partire dalla carta stampata, è giunto sino al piccolo e grande schermo conquistando milioni di ragazzi, giovani e adulti di tutti i paesi, registrando così un enorme seguito. Infine due chicche assolutamente da citare: l’intervista a Matthew Gray Gubler, famoso ai più per il ruolo di Spencer Reid in Ciminal Minds, e le fotografie scattate al Telefilm Festival che ritraggono un’altra eroina del piccolo schermo: Laura Natalia Esquivel del serial-soap argentino Il mondo di Patty - Patito Feo. Come sempre, vi auguriamo una buona lettura! Sommario n. 4 aprile-maggio 2009 PREVIEW Ashwaq 06 diCoiffeur Mara Dallefrate ALTRE SERIE delle serie o d n o m al i collabodedicato d o i s n o a r li e a it id l, portale rima esperienza, des a r t n e C p m nche alla i Telefil a d , e e z n z io a z g a ra La red ragazzi e a c r e c , e del sito. li ia r o televisiv it d ); ntenuti e e italiane rare ai co li a n io z a rn no: ; erial inte s i Le aree so magazine online d ie iz t o i serial) e n r d e e i t p im is li lt n o u o lle ag ) ; - artic te ai prot successo articoli su scelta, old e new) i is i d v v r e e r t lm b ( fi in s i le d te - new telefilm a ll’italiano odi per i a u is s e ( p s i e i n le t g io n s n u ’i ll ss - recen uzioni da chede, ria d s a i r t d ( o e t t n is e im rg - interv lm (inser fi le e central.o t e m s l a fi b e a l t e a t -d il a staff@ a m ’e n u da sato man s e r e t in i Se se Cold Case 08 diITalia: Miss*Winchester Earth 2 14 diVINTAGE: Mara Dallefrate è un remake di 18 Lost Earth 2? di Mara Dallefrate SPECIALE Seriale: Batman 22 Cinema di Marco Merghetti PERSONAGGI Winchester 26 Dean di Valentina Colombo Bauer 30 Jack di Riccardo Bidoia Tate-Duncan 33 Adrianna di Alessio M. Simpson 38 Lisa di Gabriele Guarnieri L’INTERVISTA Gray Gubler 42 Matthew di Valentina Colombo RUBRICHE 20 25 Gossip / Foto dal set Home Video Serie Preview Coiffeur Ashwaq un docu-serial per le donne arabe di Mara Dallefrate I n questo numero vogliamo andare un po’ controcorrente e dunque non parlare di serie televisive provenienti dall’America ma di un nuovo prodotto telefilmico appartenente all’Arabian Wave: “Coiffeur Ashwaq”. Lasciamo dunque alle spalle i temi della moda, i teenager americani viziati e sessualmente repressi, gli investigatori che ogni giorno analizzano pezzi di cervello, dentature e ossa per scoprire l’identità del serial killer di turno... Diamo una pausa alla programmazione a stelle e a strisce per dare il benvenuto alle donne egiziane schiave della discriminazione, della violenza domestica e alla ricerca di diritti più chiari, sanciti dalla legge e soprattutto volti alle pari opportunità. telefilm central La sit-com, realizzata dall’Unione Europea, ha come protagonista la proprietaria di un salone di bellezza - interpretata dalla nota attrice egiziana Mimi Gamal - la quale s’imbatte per lavoro con svariate donne dalle diverse estrazioni sociali che danno spunto, attraverso la loro vita quotidiana, a numerose situazioni ironiche. Ma celato dal divertimento, che è stato definito come “specchietto per le allodole” dagli stessi sceneggiatori, il serial propone temi più importanti incentrati sulla donna e sul suo ruolo nella società araba. Niente temi religiosi o politici, ma spazio ad argo- menti inerenti alla quotidianità femminile come la violenza domestica, i matrimoni combinati, le molestie sessuali e i divorzi. Parallelamente alla messa “on air” del serial, in Internet è apparso un forum ufficiale dedicato a “Coiffeur Ashwaq” per invogliare le donne arabe a commentare in “real time” le puntate e a raccontare le loro esperienze. Unica nota negativa è che, secondo alcuni “rumors”, la “crew” del serial addetta alla sceneggiatura pare sia composta quasi esclusivamente da uomini. Uno degli autori, Mohamed Ismail, intervistato sul fatto ha così commentato: ‘’E’ vero, siamo uomini, ma viviamo in Egitto e quotidianamente assistiamo alla lotta delle donne arabe per affermare e difendere i propri diritti’’. In Italia, “Coiffeur Ashwaq” è stato proiettato in anteprima al Telefilm Festival. In un articolo pubblicato sulla stampa italiana, è apparso anche un commento di Marline L. Khalil, ideatrice della serie: “Credo sia importante utilizzare i media come strumento per lo sviluppo. A questo scopo, con la casa di produzione con cui lavoro da 21 anni, ho creato una Ong che promuove programmi tv a fini educativi. Abbiamo realizzato una serie animata trasmessa in 22 Paesi di lingua araba e un docu-drama su argomenti come la droga e l’ Aids. Con ‘Coiffeur Ashwaq’ la sfida è affrontare temi caldi come quello della violenza domestica, molto sentito in Egitto, usando un tono leggero e l’ arma dell’ ironia. Come ambientazione ho scelto un salone di bellezza: è un luogo dove le donne fanno amicizia, si confidano tra loro, parlano dei loro problemi familiari. La volontà è fare entertainment affrontando problemi di cui purtroppo in televisione si parla troppo poco”. egiziane non hanno forse tanto da apprendere da questo serial oppure potremmo suggerire alla Comunità Europea di guardare anche alle donne europee (Italia in primis) realizzando anche per loro un prodotto seriale con le stesse tematiche di “Coiffeur Ashwaq”. Molti appassionati seriali si stanno però domandando come mai l’UE produca serial di questo genere, come mai voglia far riflettere le donne egiziane su temi come la discriminazione, la violenza domestica e le pari opportunità quando questi argomenti/problemi non sono certo stati superati negli altri paesi definiti “più progrediti”. Ogni giorno, sia sul lavoro sia entro le mura domestiche, assistiamo a casi di discriminazione sessuale, di molestie e di violenze.... Dunque le donne telefilm central Serie Italia Cold Case: la verità non muore mai di Miss*Winchester I l sabato sera è per eccellenza la serata deputata allo svago, alle uscite con gli amici dopo una settimana di lavoro, al cinema e a tutto quel che volete. Da qualche anno il sabato sera della rete cadetta della Rai è deputato alle emozioni in giallo di Cold Case e per gli amanti di questo tipo di serie televisive è un appuntamento immancabile. Allora via! Prima di uscire ci si assicura che sia tutto pronto per registrare le puntate in onda (sì, in tempi di cofanetti dvd è un po’ strana la cosa, ma io sono una nostalgica ancora attaccata al buon vecchio caro Vhs) spesso e volentieri anche se sono repliche, perché non ci si stanca mai di guardarle. Addirittura se per degli imprevisti non si riesce ad andare fuori, non ci si cruccia più di tanto perché si sa con certezza che c’è Cold Case ad aspettarci ed è telefilm central più che una certezza, è la consapevolezza che in tv c’è qualcosa si veramente ottimo che ci consentirà di trascorrere un paio d’ore di fronte ad una delle serie tv poliziesche più belle degli ultimi anni. Tutto questo e altro ancora è Cold Case. Forse per chi non ama le serie tv e chi non le segue appassionatamente può sembrare assurdo, ma per me e molti altri fan C o l d Case è una specie di calamita, un appunta- mento fisso immancabile, una serie che dopo la visione lascia sempre mille emozioni e a volte anche qualche lacrima. Alzi la mano chi non si è commosso almeno una volta sulle note sempre azzeccate di una qualsiasi scena finale, di un episodio a caso della serie. Cold Case: letteralmente i casi freddi ovvero quei casi che per svariate e diverse r a gioni vengono archiviati come irrisolti o p pure scam- telefilm central Serie Italia biati per suicidi, lasciati cadere nel dimenticatoio per mancanza di prove, testimonianze, per mancanza del corpo stesso della vittima o addirittura per incapacità e noncuranza delle autorità. Casi lontani nel tempo o anche più vicini a noi, casi che reclamano ancora una giustizia. E allora come ci ricordano i vari slogan pubblicitari che introducono la serie, rimane sempre una traccia del passato e questa traccia è pronta ad essere raccolta dalla Squadra Omicidi di Philadelphia. Una nuova testimonianza, un nuovo indizio, un corpo ritrovato, un’arma, una traccia di sangue che servono a riaprire il caso e dare giustizia alle vittime e ai loro parenti, a chiarire lo svolgimento di fatti a volte rimasti senza una spiegazione, perché appunto: la verità non muore mai…neanche dopo tanti anni. La serie è arrivata alla 6° stagione (in Italia è stata da poco trasmessa la 5° e si prosegue a trasmettere le repliche sempre con buoni ascolti) e ha affrontato svariati casi: storie di segreti familiari, vecchie storie di amicizia, di guerra, di ambizioni e sogni giovanili interrotti, di discriminazione razziale ma anche casi di serial killer rimasti insoluti per anni. Casi di giustizia sbagliata in cui la persona accusata dell’omicidio era innocente, casi di crudeltà tra adolescenti, di disagio giovanile, dure vicende di omosessualità o di violenze domestiche. La struttura di ogni episodio è pressoché simile: ci viene introdotta la 10 telefilm central vittima (che non sempre deve essere per forza il buono della situazione, in alcuni episodi non è così) con un flashback e ci viene indicato l’anno in cui si svolge la storia il tutto rimarcato da una canzone che è stata la hit del momento. Poi c’è un cambio di scena e la telecamera si sofferma sul cadavere della persona che mano mano va in dissolvenza fino ad introdurre la storia ai giorni nostri dove, per un qualsiasi evento di quelli sopraccitati, il caso viene riaperto. E così i componenti della squadra omicidi ricominciano a scavare nel passato della vittima, tornano a ritroso nel tempo, ricostruendo i suoi ultimi giorni di vita, interrogando e sentendo tutte le persone che le erano vicine e tra le quali spesso si cela l’assassino. L’indagine è tanto più difficile quanto più è vecchio il caso. I nostri investigatori si basano su interrogatori, ricerca intuitiva, analisi degli indagati e delle loro reazioni e spesso alcuni di loro li depistano con falsi racconti delle vicende. Ma alla fine la verità esce sempre fuori. Ogni episodio è un’alternarsi di flashback e presente. I protagonisti delle vicende ci vengono mostrati come erano all’epoca dei fatti e come sono oggi con una rapida sequenza-alternanza tra le immagini degli attori che vengono chiamati ad interpretare lo stesso personaggio oppure dello stesso attore che viene invecchiato e truccato in maniera consona per far comprendere lo scorrere del tempo - questo per i casi con poco scarto temporale - e anche i cambiamenti non solo fisici della sua persona. La scelta degli attori è quasi sempre ottima e azzeccata, se un personaggio all’epoca dei fatti aveva 20 anni e ora ne ha 60, spesso i due attori che lo interpretano si somigliano o per lo meno sono sullo stesso tipo, salvo in alcuni casi - che ho riscontrato in particolare nell’ultima serie - in cui un personaggio che avrebbe dovuto avere, visti i fatti, almeno 8090 anni a volte era interpretato da qualcuno che non dimostrava tutti quegli anni. Ma questa è una piccola pecca che si può perdonare a questo immenso capolavoro in cui tutti gli ingranaggi sono pressoché perfetti. Si,un insieme di ingranaggi perfetti, esaltati da una fotografia magistrale, che ricostruisce - con grande sapienza e maestria - gli anni in cui si svolgono i fatti,curata in ogni dettaglio,è soffusa e ovattata,in tenui colori pastello o in bianco e nero a seconda della lontananza dell’epoca in cui si svolge la vicenda e si rifà agli stili televisivi e cinematografici del tempo. Il tutto sostenuto da una delle più belle colonne sonore che una serie tv possa vantare. Ad ogni episodio fa da sottofondo una o più hit che furono in cima alle classifiche dell’anno in cui si svolge la vicenda, di un cantante o gruppo in auge all’epoca e tantissime belle canzoni di ogni generazione accompagnano lo svolgimento delle indagini, dei flashback e soprattutto la scena finale di ogni episodio (che si svolge solo sulla base musicale senza dialoghi). Un finale che si ripete sempre più o meno con lo stesso schema: il colpevole assicurato alla giustizia, le altre persone coinvolte nel caso tornano alle loro vite (a volte con conseguenze nelle loro vite in cui è stata riaperta una vecchia ferita, ma non sempre conseguenze negative) sempre con un’alternanza dei volti di come sono ora e com’erano un tempo. Infine la vittima che appare come a ringraziare per la giustizia ricevuta e si allontana sotto gli oc- telefilm central 11 chi di uno dei detective che ha indagato sul caso (in genere sempre la protagonista Lilly, ma anche degli altri componenti della squadra) o di un familiare, mentre il suo fascicolo viene una volta per sempre archivi- serie è la detective Lilly Rush interpretata da Kathrine Morris, la prima donna detective di questa speciale sezione della squadra omicidi di Philadelphia. Una donna con un passato difficile alle spalle: un’aggressione subita da ragazzina, un padre che l’ha abbandonata, una madre alcolizzata e il difficile rapporto con la sorella che le rubò il fidanzato alla vigilia delle nozze. ato come caso risolto. In tutto questo sfondo di ricordi, tragedie volontarie o involontarie, e i segreti più torbidi della società americana, agiscono gli agenti della squadra omicidi di Philadelphia, le cui storie personali sono appena accennate e non sono di certo il fulcro come accade per altri serial ma si dipanano lungo il corso delle stagioni e vengono accennate velatamente e riportate in superficie anche a seconda dei casi che coinvolgono ciascuno di loro in maniera maggiore o minore rispetto ad un altro collega. La protagonista principale della Tutto questo si riversa sulla sua personalità; Lilly è infatti una donna schiva e silenziosa, che dedica tutta la sua esistenza al suo lavoro, che entra in empatia con le vittime tanto da tenere una loro foto sul comodino fino a che il caso non viene risolto, che non ha una gran vita sociale e preferisce passare le sue serate con i suoi due gatti, che nel corso delle stagioni avrà anche un paio di relazioni che però non saranno di lunga durata. Accanto a lei abbiamo il capitano John Stillman (John Finn) che nei confronti di Lilly, ma anche del Serie Italia 12 telefilm central suo collega Scotty ovvero i più giovani della squadra, ha una sorta di rapporto paterno, forse per compensare il suo dolore di padre-poliziotto che non ha saputo fermare l’uomo che violentò sua figlia in giovane età, e l’anziano detective di colore Will Jeffries (Thom Barry), una sorta di memoria storica del dipartimento che ricorda i particolari di casi molto vecchi e che soffre per la perdita dell’amata moglie uccisa da un pirata della strada. Poi c’è il simpatico e burbero detective Nick Vera (Jeremy Ratchford) dalla vita sentimentale ingarbugliata dopo che la moglie lo ha lasciato, che con la sua mole corpulenta e i suoi modi un po’ bruschi indurrebbe qualsiasi persona sotto interrogatorio a vuotare il sacco e l’affascinante Scotty Valens (Danny Pino) detective di origine sud americana che entrerà nel cast a metà prima stagione per sostituire Chris Lassing (Justin Chambers) che rimase nella serie solo per pochi episodi. Anche lui ha una vita sentimentale turbolenta, con relazioni disastrose dopo la morte per suicidio della fidanzata Elisa che soffriva di disturbi psichici (avrà anche una storia con la complessa e inaffidabile sorella di Lilly, che rischierà di compromettere la loro amicizia e il loro rapporto di lavoro) e con uno spiccato odio verso i pedofili a causa di una triste storia che coinvolse suo fratello nell’infanzia. Nella terza stagione si unirà a loro la detective Kat Miller (Tracie Thoms), ragazza madre che risolverà brillantemente un caso insieme ai nostri e alla quale verrà chiesto di far parte della squadra. Insieme giorno per giorno, caso per caso, questi uomini e donne torneranno indietro nel tempo, scaveranno nel passato per assicurare alla giustizia un assassino impunito per ridare la pace ai familiari delle vittime e alle vittime stesse, per svelare misteri irrisolti e rimasti sepolti per anni nelle menti e nelle coscienze di molte persone, per riportare alla luce una verità nascosta sotto le ceneri del tempo,ma mai completamente cancellata. Notizie di pochi giorni fa vogliono che questa serie insieme ad un’altra serie della rete CBS, Senza Traccia, rischi la chiusura a causa dell’alto budget di produzione e ad ascolti ritenuti non più soddisfacenti per giustificare le alte spese. Onestamente mi auguro, come tutti i fan della serie, che non sia così perché abbiamo ancora voglia di telefilm come queste, di fare salti nel passato e nella quotidianità della società descritta in ogni puntata, di sentire quelle splendide canzoni che anche per noi sono state le colonne sonore di una vita e di asciugarci una lacrima alla fine di ogni episodio quando finalmente giustizia è stata fatta. telefilm central 13 S iamo nel 2192 e il pianeta Terra, oramai al collasso ecologico, è stato abbandonato dalla maggior parte della popolazione. La gente preferisce vivere in stazioni spaziali sterili orbitanti, dove la temperatura giornalera, nonostante lo scorrere delle stagioni e degli anni, rimane perfettamente costante e la pioggia tossica, i terremoti o qualsiasi altro disastro naturale non possono far danni. Nonostante queste strabilianti sicurezze, una malattia sconosciuta e incurabile sta flagellando inesorabilmente la vita dei bambini: la Sindrome. Secondo alcuni studiosi, la Sindrome è una malattia generata dalla vita nei luoghi sterili che orbitano incessantemente intorno alla Terra e che non offrono ai suoi abitanti l’esposizione alla luce del sole, alla pioggia, all’aria, e a tutti quegli elementi che al contrario il pineta, nonostante il collasso ecologico in corso, riesce ancora ad offrire. Per i piccoli umani affetti da questa strana malattia sembra non esserci nulla da fare, tanto che per i loro genitori Serie Old Progetto Eden di Mara Dallefrate 14 telefilm central resta solamente la speranza di trovare, il più velocemente possibile, una guarigione definitiva in grado di strappare le giovani vite da una morte sicura. Ma tra gli abitanti delle stazioni c’è una madre pronta a tutto pur di salvare suo figlio. Una donna che decide di organizzare una spedizione per se stessa, per suo figlio e per altre 250 famiglie con l’obiettivo di raggiungere un nuovo pianeta (G889) e potervi costruire una colonia per dare un futuro ai piccoli bambini affetti dalla Sindrome, ma soprattutto un futuro per l’intera umanità. Il suo nome è Devon Adair e suo figlio Uly è uno dei tanti ragazzi affetti dalla Sindrome che vivono senza un futuro. Purtroppo Devon scopre ben presto ed amaramente che raggiungere il “Nuovo Eden” non è un obiettivo condiviso da tutta la popolazione delle stazioni orbitanti; il Consiglio, che è il governo in carica, è infatti duramente contrario a questo tentativo di riportare l’umanità su un nuovo pianeta e, per evitare la spedizione, inizia ad “accampare” scuse per ritardare il decollo della navicella. Nonostante queste difficoltà, Devon continua a organizzare la missione e riesce ad allestire due astronavi: una piccola e velo- ce (denominata Eden Advance), in grado di ospitare un primo gruppo di famiglie, e una nave colonia più grande che raggiungerà i primi emigranti ventisei mesi dopo. Il team di avanscoperta guidato da Devon riesce a partire e a tra- scorrere i ventidue anni di viaggio programmati immerso nel “Sonno Freddo”. A causa di un sabotaggio, poco dopo la rianimazione l’intero equipaggio della Eden Advance si trova costretto a dover abbandonare velocemente la nave. I sopravvissuti all’incidente scoprono così di essere atterrati dalla parte opposta del continente rispetto al punto di atterraggio originale in cui dovevano costruire il primo insediamento. Per questo si mettono velocemente in marcia per raggiungere New Pacifica e preparare il campo per l’equipaggio della nave colonia in arrivo tra ventisei mesi. Non resta dunque che raccogliere quel poco che resta, comprensivo di viveri, per intraprendere la strada verso la futura “casa” con la speranza di adattarsi velocemente al nuovo ambiente e riuscire così a sopravvivere. telefilm central 15 Serie Old Originariamente prodotto da Michael Duggan, Carol Flint, Mark Levin e Billy Ray per Universal Studios e Amblin Entertainment (di Steven Spielberg), Earth 2 – Progetto Eden fu uno dei primi show sci-fi a presentare una trama corposa, sviluppata nel corso di tutti gli episodi con continue ripercussioni sulle vite dei protagonisti. Filmata principalmente nel nord del New Mexico intorno all’area di Santa Fe, la serie televisiva ha avuto la fortuna di ottenere delle ottime musiche composte da David Bergeaud e, nonostante la cancellazione precoce (vennero realizzati solamente 21 episodi), fu candidata a svariati premi quali l’Emmy e il Saturn Award. Earth 2 è costituito dunque da pochi episodi ma sono tutti capitoli davvero brillanti, pieni di colpi di scena ed intrighi appassionanti tanto da essere rimasti facilmente e saldamente nel cuore di tutti i fan internazioneli. Con il passare degli anni, le speranze che la serie venga ripresa si fanno sempre più esili, ma il sogno rimane sempre... Se sei anche tu un appassionato di Star Trek, Lost o del genere sci-fi, dovresti dare anche tu un’opportunità a Earth 2 e catapultarti su G889 insieme a Devon e ai suoi compagni di viaggio. 16 telefilm central I Sopravvissuti Devon Adair (Debrah Farentino) Devon è una delle figlie degli ideatori delle stazioni spaziali e per questo u n’a p p a r tenente all’elite della comunità. Invece di adagiarsi e vivere di comodità, la donna decide di organizzare la spedizione con l’unico scopo di dare un futuro a suo figlio, affetto dalla Sindrome. Una donna dal grande coraggio che, nonostante le avversità, riuscirà a mantenere saldo e unito il gruppo di sopravvissuti. Ulysses Adair (Joey Zimmerman) Uly è il figlio di Devon Adair. Un ragazzo che, praticamente dalla nascita, è affetto dalla Sindrome e, proprio a causa di questa malattia, è costretto ad usare strane “armature tecnologiche” per proteggere e reggere il suo corpo. Durante il viaggio sul Nuovo Eden, il ragazzo viene misteriosamente guarito da questa terribile malattia da una specie aliena, i Terriani, ma il suo DNA risulta alterato per sempre tanto da renderlo il capostipite di una nuova razza: l’anello di congiunzione tra gli alieni e gli esseri umani. Yale (Sullivan Walker) Yale è un umano divenuto cyborg dopo aver partecipato allo Yale Program, un progetto designato per riabilitare i criminali. Partecipando a questo programma, i criminali ottengono una cancellazione della loro mente e la memoria viene rimpiazzata da una “card memory” dove è stata registrata tutta la conoscenza enciclopedica umana. Come gli altri criminali che si sono sottoposti al programma, Yale ha subito parallelamente anche la sostituzione del braccio sinistro con un braccio cyborg capace di creare ologrammi e utile per aiutare e istruire i ragazzi delle famiglie benestanti. ambiente sterile come le stazioni orbitanti, è terrorizzato dal metter piede su G889. L’uomo non riesce John Danziger (Clancy Brown) John Danziger è il meccanico del team, colui che era a capo della cura meccanica della Eden Advance. La sua devozione al lavoro e la partecipazione alla missione è il disperato tentativo di sdebitarsi dai debiti accumulati dai suoi nonni e pagarsi così il passaggio dalla Terra alla stazione orbitante. Morgan Martin (John Gegenhuber) Morgan è stato assegnato al Progetto Eden dagli Alti Amministratori e avendo sempre vissuto in un Julia è l’unico dottore della missione ma soprattutto la spia segreta del Consiglio, inserita nel team per osservare le mutazioni genetiche di Uly e per riferire le (dis)avventure del Eden Advance Team sul nuovo pianeta. E’ una donna fredda, logica e professionale ma comunque uno scienziato brillante. Alonzo Solace (Antonio Sabato Jr.) Alonzo è il pilota della missione, l’uomo che ha l’obiettivo di portare l’equipaggio in avanscoperta a New Pacifica. Sul pianeta, l’uomo scopre di poter comunicare con i Terriani attraverso il Piano dei Sogni. Questa abilità prima lo porterà alla crisi e al tentato suicidio, poi gli permetterà di credere maggiormente in se stesso e a rendersi conto che la sua presenza nel team non è secondaria. True Danziger (J. Madison Wright) E’ la figlia di John. Cresciuta senza una madre, la bambina è molto attaccata al padre tanto che decide di viaggiare con lui per evitare di rimanere sulla Terra da sola. True è una bambina molto vivace e impulsiva, ma soprattutto invidiosa di Uly e delle attenzioni che gli vengono riservate. Tra i due bambini nascerà comunque una forte amicizia. Julia Heller (Jessica Steen) ad affiatarsi al gruppo e l’unica sua priorità è la sua sicurazza e la sua sopravvivenza, insieme a quella di sua moglie Bess. Per questo Morgan è la causa di molti problemi che il gruppo è costretto ad affrontare durante il viaggio. Bess Martin (Rebecca Gayheart) Bess è l’unico elemento del team ad essere nata e cresciuta sulla Terra. Proprio per questa sua origine “terrestre”, la donna riesce facilmente ad adattarsi al nuovo pianeta. Reilly (Terry O’Quinn) Come rappresentante del Consiglio, Reilly controlla ogni singolo movimento del team capitanato da Devon attraverso una strana postazione satellitare e all’aiuto di Julia. Il suo obiettivo è mantenere segretamente il contatto con il gruppo e studiare da lontano la trasformazione genetica di Uly, così da permettere al Consiglio di trovare una possibile cura alla Sindrome. telefilm central 17 I sopravvissuti vivono nel luogo dell’incidente/dell’atterraggio solo per poco tempo. Serie Old Lost è un remake di Earth 2? di Mara Dallefrate Secondo alcuni “aficionados” di Earth 2, il serial “Lost” di J.J. Abrams ha molti aspetti che possono ricordare il compianto “Progetto Eden”. Dal sito internet TheMacJedi.com riprendiamo una lista di similitudini che possono avvicinare notevolmente le due serie televisive (http://themacjedi.com/2006/04/23/lost-a-remakeof-earth-2/) e creare molti dubbi tra i fan. Per questa lunghissima lista ringraziamo l’autore del post che ci ha concesso le varie citazioni: Rob Jones “TheMacJedi”. Grazie! 1 In entrambi i serial esiste un progetto alla base: Eden Project (Earth 2)/Dharma Initiative (Lost). I protagonisti, a causa di un incidente aereo, si ritrovano a sopravvivere in un luogo sconosciuto: un pianeta (G889)/un’isola. Entrambi i pilot durano 2 ore, sono incentrati sull’incidente aereo e su un personaggio in particolare. Entrambi gli show hanno un cast principale molto ampio e presentano un gruppo di sopravvissuti inferiore a 50 persone. Sappiamo infine che la nave del Progetto Eden è stata sabotata, alcuni fan di Lost suppongono che anche l’incidente in questo serial non è stato casuale. 18 telefilm central 2 3 Ci sono persone che vivono sul pianeta/sull’isola chiamate Terriani/Altri che risultano molto più forti degli umani. 4 Entrambi i piloti, Seth Norris/Cmdr. Broderick O’Neill, vengono uccisi poco dopo l’incidente. 5 Ulysses Adair/John Locke, entrambi sopravvissuti che in principio mostravano problemi a camminare, vengono guariti sul pianeta/sull’isola. 6 Ulysses Adair/Walt Lloyd hanno una connessione con il pianeta/l’isola ed entrambi mostrano di possedere dei poteri speciali. Inoltre i Terriani vogliono Ulysses Adair, gli Altri al contrario Walt Lloyd. Ulysses Adair/Walt Lloyd non sono comunque i primi bambini ad essere “rapiti” dai Terriani/dagli Altri. In entrambi i serial, il fan continua a conoscere la vita dei protagonisti attraeverso “flashback” sul loro passato. 8 10 I bambini sopravvissuti all’incidente si ritrovano sul pianeta/sull’isola con un solo genitore. 11 I protagonisni hanno strani sogni e allucinazioni che vengono utilizzati per comunicare tra le persone. I protagonisti incontrano della gente che è atterrata sul pianeta/sull’isola in una “location” diversa dalla loro (coppie sposate/ sopravvissuti di coda). 12 In entrambi gli show si incontrano persone all’apparenza pazze, che hanno vissuto sul pianeta/ sull’isola per circa 15 anni e che presentano capelli lunghi e ricci (Gaal/Danielle Rousseau). Sia Gaal siaDanielle Rousseau cercano di rapire uno dei figli dei sopravvissuti e vengono poi uccisi nel corso della stagione. 13 14 James “Sawyer” Ford/Morgan Martin vede grendlers/orsi che nessun altro riesce a vedere e quindi gli altri sopravvissuti pensano che loro stiano impazziti. 7 15 Ci sono alcuni personaggli del gruppo di “regular” che hanno poco spazio e poche battute. 9 Yale/Claire Littleton non hanno ricordi del passato: Yale a causa della partecipazione allo Yale Program, mentre Claire Littleton a causa degli Altri. 16 Il gruppo scopre una base/ una stazione: la base in Earth 2 è una cupola geodetica mentre la stazione del Cigno di Lost ed abitata da Desmond è ubicata sottoterra e contiene una cupola geodetica approssimatamente della stessa dimensione, contenente un computer. 17 Sia la cupola sia la stazione hanno un logo speciale. Entrambi i loghi presentano elementi grafici che ricordano la cupola geodetica. 18 Jack Shephard/Devon Adair hanno visioni su una persona morta. 19 I protagonisti scoprono un messaggio di una donna Dell Curry/ Danielle Rousseau che è stato trasmesso ininterrottamente da più di 10 anni. 20 Il gruppo di sopravvissuti ritrova, in un campo/nella caverna, le ossa di un uomo e una donna in un campo vicino alla cupola/nella caverna. In Lost, i corpi ritrovati da Jack e Kate vengono soprannominati Adamo ed Eva da John Locke, mentre in Earth 2 il gruppo portagonista appartiene al Progetto Eden. 21 Incontriamo una ragazza (Mary/Alex) che è stata cresciuta dai Terriani/ dagli Altri e che ora è una giovane adulta: Mary è la figlia di una coppia della cupola mentre Alex è la figlia di Danielle Rousseau. Entrambe le ragazze aiutano una persona a scappare ed evitare così la punizione dei Terriani/degli Altri. In entrambe le serie è presente una coppia sposata (Bess Martin e Morgan Martin/Sun Kwon e Jin Kwon) che litiga spesso, dove il marito ha problemi a relazionarsi con i suoceri. 22 Martin/James “Sawyer” Ford è spesso irritante e cerca sempre di calcolare quanto può ricavare da ogni situazione. Entrambi i personaggi cercano sempre di fuggire dalle loro responsabilità. 23 24 Shephard/Desmond Hume inviano messaggi a Devon Adair/Penny Widmore attraverso il tempo e lo spazio per salvare le vite nel futuro di Ulysses Adair/ Desmond Hume. 25 John Danziger/Sayid Jarrah sono elettricisti tuttofare ed entrambi hanno i capelli ricci. 26 sia di Lost. Javier Grillo-Marxuach è sceneggiatore e produttore sia di Earth 2 27 Terry O’Quinn ha partecipato ad entrambi gli show televisivi interpretando un personaggio tra i principali: Reilly/John Locke. 28 Clancy Brown ha partecipato ad entrambi i telefilm vestendo i panni di John Danziger/Joe Inman, agente della C.I.A. nell ’episodio “One of them, 2006” e in “Live Together, Die Alone, 2006”). Devon Adair e John Danziger/Jack Shephar e Kate Austen sono intrappolati e il personaggio femminile riesce a prendere il coltello/l’arma che il personaggio maschile tiene alla cintura per utilizzarlo nella fuga. 31 30 Il nome Rom sarebbe stato usato nella seconda stagione di “Earth 2” per un cyborg, mentre quel nome è stato usato per Ethan Rom, un personaggio che agli inizi di “Lost” si spacciava per un sopravvissuto. 32 Broderick O’Neill/Nikki Fernandez e Paulo si pensava fossero morti dopo esser stati punti da un insetto e per questo vennero seppelliti vivi. telefilm central 19 per g i u gno sui piccoli schermi di Italia 1. Serie Old 33 Dr. Julia Heller/ Dr. Juliet Burke sono spie e hanno l’obiettivo di scoprire tutto sui sopravvissuti riportando le informazioni ai loro capi: Reilly (Terry O’Quinn) e Ben Linus (Michael Emerson). Entrambi i personaggi abbandonano la loro missione per unirsi al gruppo dei sopravvissuti. Con così tante similitudini, molti fan di “Earth 2” si domandano oggi come mai il loro serial è stato cancellato dopo una sola stagione, mente “Lost” è diventato lo show del momento. Saranno pure coincidenze, ma il dubbio rimane e soprattutto getta maggiormente nel baratro della tristezza tutti i fan di “Progetto Eden” che si sono ritrovati improvvisamente orfani del loro serial preferito dopo una “season finale” piena di colpi di scena. Patty al Telefilm Festival 2009 di Mara Dallefrate Quest’anno il Telefilm Festival si è fatto “kids” dedicando la maggior parte della programmazione ad anteprime di serial a target pre-teen e non tutti “made in USA”. Dopo “Hannah Montana”, a cui l’Accademia dei Telefilm ha deciso di dare grande risalto incoronando la giovane protagonista Miley Cyrus come “Migliore attrice teen della tv”, ecco un video saluto anche per Miranda Cosgrove, protagonista di “Icarly”, una teen sitcom di successo targata Nickelodeon. Come i serial, anche i cartoon si sono ringiovaniti grazie a “Zoey 101”, “Sonny tra le stelle” e “Cory alla casa Bianca”, in onda su Disney Channel. Ma del 20 telefilm central entral.org la vera star © Telefilm-C week end è stata Laura Esquivel, protagonista del serial argentino “Il mondo di Patty”, che è giunta a Milano per partecipare al festival e incontrare i fan. Più di 600 appassionati si sono così accalcati nelle sale dell’Apollo Spazio Cinema per incontrarla, mostrando ancora una volta l’enorme attesa per il debutto del programmapianificato Per ringraziare l’enorme calore e il forte entusiasmo, Laura ha inaspettatamente offerto ai suoi fan una meravigliosa esibizione canora dal vivo insieme a Mafy, la giovane cantante che le presta la voce nella versione italiana, conquistando così ulteriormente la giovane platea presente all’incontro. Successivamente è stato il momento della stampa durante il quale Laura ha voluto raccontato qualche “curiosità” sul backstage della serie che le sta offrendo enorme visibilità in tutto il mondo. Parlando di sè, Laura ha anche confessato di adorare le serie televisive tanto da essere diventata una grande fan di “Lost”, “Heroes” e “Hannah Montana”. Ad incuriosire i giornalisti presenti è stato anche il racconto della giovane sul “make up” che deve “sopportare” ogni volta prima di andare in scena: una mezz’ora per fare le trecce, truccarsi, indossare gli occhiali... ! p i s s Go gruppo delle studentesse “divine” capitanato dalla perfida Antonella. Ma sarà proprio in questa scuola che Patty riuscirà ad esprimere al meglio il suo innato talento. Il viaggio in Italia di Laura per il Telefilm Festival è stato un evento anche per la stampa argentina che con il suo quotidiano più importante, il Clarin, ha dedicato un articolo alla beniamina de “Il mondo di Patty”. “Mi trattano come una diva! Sono incantata. La gente è buonissima e molto disponibile e si da da fare per ogni cosa io abbia bisogno” ha raccontato Laura al telefono al giornalista argentino. “E il cibo… che buono! Ho mangiato dei ravioli con verdura deliziosi. Sono felicissima! Mi hanno organizzato un sacco di attività. Per prima cosa ho firmato molti autografi a quasi 300 ragazzi. Non parlo italiano, ma ci siamo capiti Ma di cosa parla Il mondo di Patty? Accompagnata dalla travolgente soundtrack sudamericana, la serie narra le (dis)avventure di Patricia “Patty” Castro, una dolce tredicenne dotata di una voce straordinaria ma sopratutto di un’allegria invidiabile. Lasciato il suo paese di campagna, San Carlos de Bariloche (Argentina del Sud), la giovane si trasferisce insieme alla madre Carmen (Griselda Siciliani) a Buenos Aires per ricevere i risultati di alcune analisi. Lì decide di rimanervi e viene così accettata alla “Pretty Land School of Arts”, dove do© Telefilm -Central.o vrà confrontarsi con il rg ugualmente!” Accompagnata dai genitori, l’attrice ha confessato alla giornalista che il viaggio nel nostro Bel Paese è stato come un regalo di compleanno anticipato perchè il 18 maggio ha compiuto 15 anni. Un anno che si prospetta per l’attrice pieno di viaggi e molto emozionante; dopo Milano, Laura è stata in Nicaragua e nella Repubblica Dominicana. “Ovunque vada, canto e recito, le mie grandi passioni. Spero di continuare ad esercitare questa professione perchè è ciò che mi diverte di più”. Per i fan della Telefilm Central Fanzine, ecco alcune immagini scattate dai nostri telefilm maniac presenti al Festival. entral.org © Telefilm-C telefilm central 21 serie sta nel fatto che fosse composta quasi esclusivamente da storie divise in due episodi. Solitamente Batman (oppure il fedele aiutante Robin o magari entrambi) alla fine del primo era lasciato in una situazione che sembrava spacciata, quella Speciale Batman I l fumetto di Batman nasce nel 1939, creato da Bob Kane e Bill Finger. Un personaggio che ha quindi ben 70 anni ma che riesce ancora oggi ad appassionare e ad incuriosire milioni di persone in tutto il mondo. Da quel celebre fumetto vennero in seguito tratti un telefilm negli anni ’60, diverse serie animate e ben 7 lungometraggi per il cinema. Il soggetto è noto. E’ la storia del miliardario Bruce Wayne che, dopo aver assistito da bambino alla morte dei genitori, decide di combattere il crimine. Eroe mascherato e dall’identità nascosta (se non al fedele maggiordomo/assistente Alfred), si tratta di uno dei pochi eroi creati nei fumetti d’oltreoceano che non sia dotato di superpoteri. Un uomo comune che lotta con l’ausilio della più moderna tecnologia. 22 telefilm central La prima volta che l’uomo pipistrello fece la sua comparsa su uno schermo fu nel 1965 quando apparì in quello piccolo con il celebre t e l - di Marco Merghetti efilm che portava il suo nome, replicato per decine di anni. Chi tra i meno giovani (ma neanche tanto) non lo ricorda? Si tratta di un prodotto di una longevità incredibile, considerando anche il fatto che ne vennero girate soltanto 3 stagioni per un totale di 120 episodi della durata di 25’ circa ciascuno. Ben lontano quindi dai serial mode r n i composti da meno episodi ma di maggior durata. Una particolarità delle tipica da “riuscirà il nostro eroe a…?”. Ovviamente tutto si risolveva nell’episodio seguente quando il criminale, uno dei soliti che si ripresentavano ciclicamente, veniva sconfitto. Era un prodotto spassoso, divertente, farsesco, addirittura ridicolo. Molto colorato e, per certi versi, indimenticabile. Come non ricordare gli attori vestiti in calzamaglia, con delle maschere e dei vestiti quantomeno buffi? E la canzone che accompagnava la sigla e le scazzottate? I combattimenti raccontati dai “bang”, “pow”, “sdeng” e “tong” che apparivano in video, le battute e i sorrisi contribuivano a sottolinearne la giocosità. I cattivi, Joker, Catwoman, l’Enigmista, il Pinguino (interpretato da Burgess Meredith, famoso per essere stato Mickey, l’allenatore di Rocky, al cinema) erano caratterizzati in modo fantastico, molto ben congegnati. Dei geni del crimine, crudeli ma dalla battuta pronta, eccessivi, vestiti con abiti sgargianti, sempre gli stessi, nella migliore tradizione fumettistica. Dato il grande successo di quella serie, nel 1966, con gli stessi interpreti, venne tratto il primo, mediocre, film dal titolo omonimo. Il grande schermo iniziò ad occuparsi seriamente dell’uomo pipistrello solamente nel 1989 con l’uscita del primo film diretto da Tim Burton, che ne diresse anche il seguito, Batman – Il ritorno, tre anni più tardi. Il ruolo di Batman venne affidato a Michael Keaton del quale si può dire tutto tranne che sia entrato nella storia del cinema. La scelta dell’attore aveva una motivazione ben precisa, quella di lasciare il campo a Jack Nicholson, Michelle Pfeiffer e Danny De Vito, rispettivamente Joker, Catwoman e il Pinguino. Sono i cattivi le vere star dei film di Burton che cerca di indagare sulle ragioni della malvagità in un cocktail di diversi generi cinematografici. I temi sono quelli della diversità e dell’emarginazione, non solo una banale contrapposizione tra bene e male. I colori di questi film sono forti, nella migliore tradizione dell’autore di Edward – Mani di forbice e Il mistero di Sleepy Hollow; certo il nero la fa da padrone, d’altronde il pipistrello è un animale notturno, ma le tinte sono intense non cupe e sbiadite come saranno negli ultimi due episodi della saga. Batman Forever e Batman e Robin, girati nel ’95 e nel ’97, videro alla regia l’ingresso di Joel Schumacher. Si passò quindi dal talento visionario e dall’originalità di Tim Burton ad un regista che non aveva alcuna peculiarità e che si limitò a girare due banalissimi action m o v ies. I temi diventarono l’azione e il conflitto tra buoni e cattivi per due film chiassosi e decisamente mediocri nonostante l’altissimo budget a disposizione. Anzi forse proprio telefilm central 23 Speciale a causa di quello, si puntò infatti tutto sugli effetti speciali piuttosto che sulla sostanza. Il ruolo dell’eroe mascherato venne assegnato a Val Kilmer prima e a George Clooney poi. Nessuno dei due lasciò il segno. Ancora una volta furono i cattivi ad essere ricordati, dall’Enigmista di Jim Carrey al Due Facce di Tommy Lee Jones senza dimenticare Uma Thurman nel ruolo di Poison Ivy e l’attuale governatore della California Arnold Schwarzenegger (pessimo) nei panni di Mr. Freeze. Da segnalare la presenza di Robin (Chris O’Donnell) e di Batgirl (Alicia Silverstone). Nuove storie, nuovi antagonisti dunque ma le trame iniziavano ad essere ripetitive e un calo negli incassi portò la produzione a sospendere progetti futuri. Fino a quando, passati quasi 24 telefilm central dieci anni, si decise di ripartire da zero affidando regia e ruolo principale (che per la prima volta è proprio quello dell’uomo pipistrello) a Christopher Nolan e a Christian Bale, professionisti apprezzati ma non certo molto noti al pubblico dei blockbuster. E così, ripartendo dalle origini del personaggio (Batman Begins) e sondandone il lato più cupo (Il cavaliere oscuro), grazie anche al solito cast all stars, di supporto e non più al centro della narrazione, l’uomo pipistrello è tornato al successo in tutto il mondo. Grandi meriti vanno al regista che ha saputo confezionare un prodotto che unisse la spettacolarità richiesta a dei film di intrattenimento come questi, alla capacità di sondare l’animo dei protagonisti. Il risultato sono due film bui, notturni, dai colori tenui e, se possibile trattandosi della storia di un eroe mascherato, realistici. Basta confrontare il Joker di Jack Nicholson con quello di Heath Ledger per rendersi conto di quanto lo stile si sia modificato. Nel primo caso Joker è colorato, pulito con un trucco clownesco perfetto, nel secondo è spettinato e sbiadito. Ha giovato dunque la scelta di creare un solco dalle opere di Schumacher creando qualcosa di diverso in un periodo in cui i grandi schermi traboccavano di supereroi. Il pregio dei lungometraggi di Nolan è proprio questo: raccontare qualche cosa di ampiamente già visto con uno sguardo nuovo, profondo che ha accolto anche i favori della critica. Curiosità • Tra le tante star che hanno recitato in almeno uno degli episodi della serie si contano ben 9 attori premio Oscar (Michael Caine, Morgan Freeman, Jack Nicholson, Heath Ledger, Nicole Kidman, Kim Basinger, Jack Palance, Christopher Walken, Tommy Lee Jones) ma solo uno (Ledger ne Il cavaliere oscuro) è stato vinto per l’interpretazione in uno di questi film. • Nella serie hanno lavorato entrambe le signore Cruise, Nicole Kidman e Katie Holmes. • E’ quasi certo che Christopher Nolan dirigerà il prossimo episodio della serie previsto per il 2011. Frequenti rumors danno Megan Fox nella parte di Catwoman. • Nel 2004 venne girato uno spin-off dal titolo Catwoman con protagonista il premio Oscar Halle Barry. Fu un colossale flop. Homevideo ite Le ultime usc 01 Aprile GOSSIP GIRL stagione 1 Box: 5 dvd Video: 1.85:1 Anamorfico Durata: 722’ Distribuzione: Warner Bros Extra: Scene inedite; Dall’idea iniziale alla realizzazione della serie; Gossip Girl: stile e moda; Il matrimonio di una Gossip Girl; Le gag; Video musicale dei The Pierces; Audiobook scaricabille: Cristina Ricci legge il romanzo originale campione d’incassi . STAR TREK Serie Classica stag. 1 Box: 8 dvd Video: 1.33:1 Durata: 1403’ Distribuzione: Paramount Extra: Il forziere di Billy Blackburn: Film rari e ricordi speciali; Passaggio spaziale: Star Trek™ verso il 21º secolo; La vita oltre Star Trek™: William Shatner; Visionari della fantascienza; Riflessioni su Spock; Star Trek™: Oltre l’ultima frontiera. CRIMINAL MINDS, stagione 3 07 Aprile DEAD ZONE, stagione 5 08 Aprile MERLIN, stagione 1 MAGNUM P.I., stagione 8 IL RITORNO DI COLOMBO Mystery Movie Pack FANTAGHIRò Collection 15 Aprile BONES, stagione 3 HOW I MET YOUR MOTHER - E ALLA FINE ARRIVA MAMMA, stagione 1 QUELLI DELL’INTERVALLO, Vol. 1 12 maggio C.S.I., stagione 7 vol. 2 NCIS Naval Criminal Investigative Service, stagione 5 STAR TREK - I Film Della Serie Classica STAR TREK Serie Classica, stagione 1 19 maggio GOSSIP GIRL, stagione 1 EVERWOOD, stagione 1 E.R., anno 14 telefilm central 25 Personaggi del mese attenzione spoiler! Dean Winchester D il fratello maggiore ean è il maggiore dei fratelli Winchester: 30 anni, non molto alto (il fratello Sam lo supera di gran lunga), grandi occhioni verdi in grado di sciogliere un pezzo di ghiaccio e soprattutto la battuta sempre pronta. Insieme all’amico Jared Padalecki (Una Mamma per Amica), che interpreta invece il fratello Sam e con cui divide le attenzioni di pubblico e fans, Jensen Ackles presta il suo volto a quello che ritengo essere uno dei personaggi meglio riusciti in tv. Sarà merito delle assurde situazioni in cui spesso si ritrova, dello script che lo ritrae come la simpatica canaglia che tutti amano, o più probabilmente dei brillanti dialoghi che accompagnano ogni episodio di Supernatural. 26 telefilm central La serie narra di due fratelli, Sam e Dean per l’appunto, che iniziano un viaggio on the road alla ricerca del padre scomparso, combattendo di volta in volta demoni e spiriti che minacciano la vita di cittadini innocenti. La loro madre, Mary, morì uccisa da un demone ventidue anni prima, quando Dean aveva solo 4 anni e Sam era ancora nella culla. Fu quello il giorno in cui l’ossessione del padre per la verità di ciò che accadde quella notte lo allontanò sempre di più dai suoi figli, diventando un cacciatore di demoni sulle tracce del responsabile della morte di sua moglie, e lasciando di fatto i due bambini soli, costretti ad una vita di motel e scuole nuove ogni mese. All’età di 6 anni Dean si esercitava a sparare usando bottiglie come bersagli, ed fiducia nei confronti del padre, di cui segue gli ordini senza mai mettere in discussione la sua parola, e di come sia disposto a tutto pur di proteggere il fratello, proteggerlo dalla verità circa i loro genitori, la vita che conducono e dalle forze del male che circondano i piccoli Winchester. E questa sua devozione per la famiglia è palpabile sin dalla prim a sta- di Valentina Colombo ogni volta che il padre si allontanava toccava a lui badare al piccolo Sammy, proteggerlo dalle strane creature e farne contemporaneamente da padre e madre. Si può quindi capire come Dean, un bambino cresciuto troppo in fretta, privato della sua infanzia, abbia una totale e cieca telefilm central 27 gione, quando nell’unico momento in cui possiamo vedere tutti e tre i Winchester Boys (Sam, Dean e il padre John) combattere fianco a fianco, Dean riflette su ciò che ha fatto poche ore prima (ha ucciso due umani posseduti da demoni che avevano attentato alla vita di Sam e John), ed è spaventato (a ragione): “Killing that guy, killing Meg - I didn’t hesitate, I didn’t even flinch. For you or Dad, the things I’m willing to do or kill, it scares me sometimes.” E ancora: “The three of us, that’s all we have. And it’s all I have. Sometimes I feel like I’m barely holding it together, man. And without you or Dad...” Già, senza Sam o papà sappiamo tutti che cosa farebbe (ha fatto) Dean… “ Behave yourself, would you? No homework. Watch 28 telefilm central re ogni barriera costruita i n t o rno a sé, cessa di essere il più forte, quello che non ha paura di nulla e, colpito nel suo punto più debole, si mostra in tutta la sua fragilità. Nell’ultimo episodio andato in onda negli USA, “The Monster at the End of This Book”, Sam e Dean scoprono che esiste una serie di libri che racconta fin nei minimi dettagli le loro gesta: nell’ufficio della responsabile della pubblicazione di queste opere la donna, che altri non è che la rappresentazione dei fans più accaniti, ammette che le parti migliori “ Personaggi del mese Ed è buffo pensare come l’unico della famiglia che non vuole saperne di mettere radici, di “sistemarsi”, sia proprio quello i cui legami familiari vengono prima di ogni cosa... E’ proprio sul rapporto tra i due fratelli che si basa la serie di Eric Kripke, un rapporto fraterno comparabile solo all’amore di un padre per il proprio figlio. Dean, che dopo più di vent’anni sente ancora il dovere di proteggere il fratello, non dalle spaventose creature che li minacciavano da bambini (in quanto ora sono entrambi cacciatori) ma da un oscuro destino che pare essere inevitabile e da quello stesso demone che molti anni prima uccise la loro madre. Un bisogno fortissimo che lo condurrà a scelte impulsive e letali, come il patto stretto con il demone di Crossroads a cui Dean vendette letteralmente la sua anima in cambio della vita di Sam alla fine some porn. della seconda stagione. Un momento profondamente drammatico, uno dei rari casi in cui Dean lascia cade- di tutta la serie sono quelli in cui i due fratelli Winchester piangono. Io non sono d’accordo! Ciò che rende speciale questa serie, i suoi personaggi e la sua magia, è tra le altre cose l’equilibrio tra l’intensa drammaticità e i momenti estremamente divertenti, lo sdrammatizzare mai banale o forzato, compito che spetta sempre a Dean ovvero al fra- Ë tello maggiore, quello a cui il piccolo Sam ha sempre guardato con ammirazione e che, ancora una volta dopo essere ritornato dagli inferi, si prenderà cura del suo fratellino, in balia di se stesso. Ora ditemi, chi non lo vorrebbe un fratello così? Non conoscete Supernatural? Ecco cinque episodi che vi faranno innamorare di questa splendida serie e dei fratelli Winchester: 1. Home (stagione 1) 2. Born Under a Bad Sign (stagione 2) 3. All Hell Breaks Loose (stagione 2) 4. Bad Day at Black Rock (stagione 3) 5. The Monster at the End of This Book (stagione 4) telefilm central 29 G Personaggi del mese Jack Bauer Eroe o carnefice? 30 telefilm central di Riccardo Bidoia eniale, coraggioso, controverso, duro dal cuore tenero, fedele ai suoi principi e disposto a tutto pur di conseguire i propri obiettivi, anche se questo significa andare contro la legge, contro il buon senso e contro la morale. Questo, e molto altro ancora, è Jack Bauer, indiscusso protagonista di 24, serial di culto giunto ormai alla sua settima stagione (e sarebbero otto, se non fosse stato per lo sciopero degli autori dell’anno scorso). Kiefer Sutherland, dopo anni di film mediocri, parti insignificanti e una vita passata all’ombra dell’irraggiungibile padre, il monumento Donald Sutherland, azzecca il personaggio che darà la svolta alla sua carriera, entrando di diritto nella storia dei serial TV grazie ad uno show originale, scritto splendidamente e capace, dopo ormai otto anni, di restare coinvolgente ed emozionante. Dopo il mediocre Day Six, infatti, Jack Bauer ha ritrovato la forma dei tempi migliori nello strepitoso Day Seven, a cui l’anno di pausa deve aver fatto gran bene, dato che si tratta probabilmente della miglior stagione di 24 da molto tempo a questa parte. Le primissime scene si riallacciano con quello che, da anni, è il vero tallone d’Achille di Jack: la tortura. Un argomento delicato e di grande attualità, da sempre fonte di critiche per lo show, soprattutto in un periodo in cui gli Stati Uniti si son trovati ad affrontarne le conseguenze sulla propria pelle, vedi questioni Guantanamo e maltrattamenti ai prigionieri iracheni. Bauer si ritrova coinvolto in un processo per via dei ripetuti abusi nei confronti dei suoi prigionieri nel corso delle sei stagioni precedenti: di fronte ad una commissione del Senato, dovrà rendere conto delle sue azioni, crude e violente, e dei suoi metodi di interrogazione all’interno del CTU, ormai smantellato. Poco importa, dunque, che grazie a questo modo di operare sia riuscito a salvare milioni di persone. E’ una storia vecchia come il mondo: fino a che punto il fine giustifica i mezzi? Se spezzare una gamba ad un suo nemico può portare alla salvezza di un’intera città, è legittimato a farlo? Più che altro, non ha alternative. Di fronte al pericolo imminente, non c’è regola che tenga. Non che ci provi gusto, intendiamoci. Anzi, Jack stesso ammette più volte di convivere quotidianamente col rimorso per ogni vita da lui spezzata e ogni barbaria compiuta. Ma nella posizione in cui è venuto ripetutamente a trovarsi, è stato costretto a fare delle scelte. A scegliere il male minore. Per sventare una minaccia batteriologica, nel Day Three, Jack è costretto dal cattivone di turno a giustiziare un suo collega a sangue freddo, in quella che è forse la scena emotivamente più potente e straziante di tutto 24. La formula del telefilm, inoltre, non aiuta. La frenesia e il ritmo martellante delle scene costringono i personaggi ad agire in modo rapido ed spesso istintivo, senza avere il tempo materiale di riflettere su quanto sta accadendo. Non c’è “domani”, l’azione è tutta concentrata sul presente, e al povero Jack Bauer non viene concesso neanche il tempo di fare uno spuntino o una capatina al telefilm central 31 Personaggi del mese bagno. Spero per lui che almeno approfitti delle pause pubblicitarie. Come se tutto questo non bastasse a complicargli la vita, Jack ha dovuto affrontare mille problemi famigliari. Sua moglie Teri è stata freddata dalla perfida Nina Meyers durante l’ormai lontano Day One, i rapporti con sua figlia Kim sono sempre stati estremamente tormentati, ogni altra relazione che ha provato a costruire si è rivelata fallimentare (una su tutte, quella con Audrey Raines) e dulcis in fundo nel Day Six ha scoperto che suo padre e suo fratello facevano parte di una spietata organizzazione criminale, in quello che è forse il punto più basso raggiunto da 24 nella sua storia. Riuscirà mai il nostro valoroso eroe a trovare un briciolo di pace? Non in questa vita e non in questa serie. Perché nessuno vuole vedere un Jack Bauer capofamiglia della famiglia del Mulino Bianco. Nessuno vuole vederlo protagonista di una sit-com o di una commedia sentimentale. Jack Bauer è l’ultimo e forse più riuscito erede di una stirpe di action-hero a stelle e strisce capace di infiammare l’immaginario collettivo americano (e non solo) e di affrontare le paure di una società che vive nel terrore. L’idea che da qualche parte ci sia qualcuno come lui pronto a disinnescare un ordigno e a smantellare organizzazioni terroristiche fa dormire sonni più tranquilli all’americano medio. E chissà se quell’americano 32 telefilm central attenzione spoiler! Adrianna Tate-Duncan di Alessio M. medio si rende conto di che razza di asprissima critica al sistema sia nascosta tra le righe di ogni episodio di 24, tra presidenti degli Stati Uniti doppiogiochisti e agenti federali corrotti. Mi spiace non aver potuto approfondire ulteriormente il discorso sul Day Seven, a mio avviso quanto di meglio abbia offerto finora la stagione “telefilmica” americana, ma farlo senza incappare in spoiler era pressoché impossibile. Vi invito dunque a procurarvelo o, in alternativa, ad aspettare la messa in onda italiana, perché l’evoluzione del personaggio Jack Bauer raggiunge nuove, insperate vette. Curiosità • Analogamente ai famosi Chuck Norris Facts, anche Jack Bauer ha le sue perle di saggezza: su http:// www.jackbauerfacts.com infatti potete trovare esilaranti battute dedicate al protagonista di 24. • Al termine della quinta stagione Kiefer Sutherland ha firmato un contratto per altre tre stagioni, con un compenso di ben $40 milioni, rendendolo l’attore più pagato per un TV drama. • Nella terza stagione, quando Jack si fa un tatuaggio, anzichè sottoporsi ad interminabili ore di trucco Kiefer si è fatto un vero tatuaggio sul braccio. • Il coltello che usa Jack Bauer è un Microtech Halo III SA Satin Blade con apertura frontale. • Negli ultimi cinque anni l’attore ha trascorso 15 ore al giorno, sei giorni alla settimana, sul set di 24. M anca ormai poco al debutto italiano di 90210, “rivelazione” telefilmica americana di quest’anno che sarà, prima presentato al Telefilm Festival proiettando l’episodio pilota di due ore e poi in onda nell’estate 2009 da RaiDue in prima serata. La serie, spin-off del celebre Beverly Hills, 90210 che ha cresciuto milioni di teen-agers negli anni ‘90, è partita in USA sul network The CW battendo ogni record del canale con la premiere di una serie inedita più seguita, sbaragliando anche la premiere di Gossip Girl o anche di Smallville; infatti, quasi 6 milioni di spettatori, la sera del 2 settembre 2008, erano sintonizzati per poter vedere, per i nostalgici, i vecchi protagonisti ormai cresciuti (come il tanto atteso ritorno di Shannen telefilm central 33 Personaggi del mese Doherty), mentre altri, curiosi semplicemente di seguire un nuovo telefilm per adolescenti. Con il passare delle settimane, nonostante gli ascolti in leggera discesa e con una programmazione disdicevole (infatti ha dovuto scontrarsi per molte settimane con American Idol della FOX, che ogni sera porta a casa circa 25 milioni di spettatori e che si mangiava in un sol boccone 90210), il suo pubblico di affezionati se l’è costruito e ben solidato con, anche, l’ottimo share registrato nelle fasce giovanili (circa il 10% di share). Ma di che parla esatta- 34 telefilm central mente questo nuovo 90210? E che ruolo avranno gli ormai veterani Kelly Taylor, Brenda Walsh o Donna Martin? Presto ve lo sveleremo, ma prima vediamo una panoramica dei personaggi principali. La famiglia protagonista di questa nuova brand è quella dei Wilson, tra cui compaiono i vettori di questa serie, ovvero Annie (Shenae Grimes, Degrassi Junior High) e Dixon (Tristan Wilds); Annie, è la classica ragazza buona e gentile con tutti che, per un p e riodo nella serie, sarà la prota- gonista di una travagliata love story con il belloccio di turno, Ethan (Dustin Milligan, Runaway), già amici di infanzia quando la allora piccola Annie, che ancora abitava in Kansas e solo d’estate faceva visita alla nonna a Beverly Hills, importava poco e niente dei ragazzi e con lui si scambiò solo un bacio d’arrivederci. Quel bacio, a quanto pare, tenne le porte aperte per la loro relazione che inizierà -ovviamente- con il ritorno di Annie, ma non prima che lei si sia messa e poi lasciata con Ty (Adam Gregory), il ragazzo più carino e ricco della scuola. Terminata la loro storia, Annie si butterà poi su Ethan -come già detto- e questo susciterà le ire della bella Naomi (la bella e brava AnnaLynne McCord, Nip/Tuck) che, come da banale clichè, si vendicherà più avanti sulla povera malcapitata Annie. Come dicevo prima, Annie ha un fratello, adottivo, Dixon, che vive nella famiglia Wilson dopo essere stato ab- bandonato dalla madre perchè quest’ultima era una pazza da manicomio. Dixon nella serie avrà una relazione molto importante con Silver (Jessica Stroup, Prom Night, che la fine abbia inizio): sì, se il nome vi dice qualcosa è perchè è il cognome di David (Brian Austin Green), fratellastro di Kelly nella serie madre. Silver infatti è la sorellastra di Kelly, che sua madre ebbe nella serie originale con il padre di David, appunto. Per evitare di rovinare a tutti la sorpresa, dico solo che Silver toccherà dei punti di isterismo veramente alti sul finire della prima stagione, dopo che tenterà di aggredire il suo professore e spasimante di Kelly, Ryan (Ryan Eggold, Dirt). Chiudiamo ora questa bella parentesi sui due ragazzi Wilson, evitando anche di parlare dei genitori (interpretati da Lori Loughlin e Rob Estes, quest’ultimo fu nel cast di Melrose Place, spin-off di Beverly Hills, 90210) e della nonna, e passiamo direttamente a parlare un po’ più approfonditamente di Naomi, personaggio di rilievo in questa serie. Naomi viene da una famiglia difficile, il cui padre ha una relazione segreta con un’altra donna, che poi tanto segreta non è, come potrete vedere, e con una madre di cui si interessa poco e nulla della figlia; c’è da dire inoltre che la madre di Naomi, assieme al padre di Annie, ebbe un figlio illegittimo che diede poi in adozione per evitare problemi nei loro anni dell’adolescenza, problemi che -peròtorneranno alla luce ben presto. Tornando a parlare di Naomi, lei è la classica bad girl, la cattiva, la vendicatrice, la seduttrice, il personaggio che si ama o che si odia, un po’ come Valerie nella serie madre, la ricordate nostalgici? Ecco, comunque sappiate che Naomi nella serie avrà, più o meno, due love story e più o meno importanti. Nella seconda parte della prima stagione infatti, arriverà quello che do- vrebbe essere il “Luke Perry” della situazione, un certo Liam Court, un ragazzo a cui piace passare le sera- telefilm central 35 Personaggi del mese te a fare gare d’auto clandestine e fare impazzire le ragazze. Naomi verrà presto attratta da questo ragazzone e subito inizierà quindi il corteggiamento da parte di lei verso di lui.. sarebbe troppo disdicevole dire subito come andrà a finire, ma ci sarà una certa scena in un bosco abbastanza intensa tra i due.. Poi troviamo Navid (Michael Steger, Cheetah Girls: OneWorld), il migliore amico di Dixon, un aspirante giornalista con un padre regista di film porno, s a r à coinvolto nella serie grazie alla sua l o v e story con la bella Adrianna. Prima di proseguire parlando di Adrianna, però, vi ho promesso all’inizio che avrei svelato che ruolo hanno in questa serie Kelly Taylor (Jennie Garth), Brenda Walsh (Shannen Doherty) e Donna Martin (Tori Spelling): ebbene, Kel- 36 telefilm central ly è sicuramente il personaggio che probabilmente rimarrà il più a lungo possibile nella serie, in quanto sorella di una delle protagoniste, Silver -come già detto- e in quanto a consulente scolastico, e che probabilmente aiuterà i ragazzi del West Beverly. Kelly ha inoltre un bambino, Sammy, avuto dalla sua relazione con Dylan (Luke Perry), che però non si vedrà nella serie. Brenda Walsh -inveceè apparsa per una manciata di episodi, prima come insegnante e responsabile della recita-musical scolastica e più avanti si scoprirà che vuole avere un figlio ma che non può purtroppo avere. Il personaggio di Donna Martin è quello che apparirà solo sul finire della stagione: ormai Donna è cresciuta, ha avuto un figlio e una carriera di stilista in Giappone che le ha dato parecchi successi… ma sarà ancora insieme a David? Seguite la serie per scoprirlo! Ma, adesso, parliamo del personaggio più riuscito, più drammatico, più tenero, più forte, più sensibile, più emozionante, il migliore insom- ma: parlo del personaggio interpretato dalla bella e talentuosa Jessica Lowndes, Adrianna Tate-Duncan. Adrianna, inizialmente, era soltanto un personaggio di contorno che sarebbe dovuta servire soltanto per qualche episodio all’inizio della serie. Nonostante ciò, la bellezza e la bravura dell’attrice, unite alle sue storyline d’impatto, hanno fatto sì che da metà serie diventasse un personaggio fisso. Ma andiamo con ordine: Adrianna, nell’episodio pilota della serie, viene presentata come un’aspirante attrice in cerca di un ruolo che le faccia guadagnare soldi per poter vivere con sua madre e che, a causa delle pressioni che subisce da parte di lei, inizia a drogarsi (veramente lei è già drogata a inizio serie). I suoi problemi con la droga le causano non pochi problemi, quali varie liti con la sua migliore amica Naomi, che tenterà comunque di aiutarla ad uscire dal tunnel pericoloso della droga, e le liti con Brenda, in quanto quest’ultima non vuole più Ade (chiamata così nella serie) come protagonista del musical. Ma a quanto pare la fortuna gira, riesce ad ottenere un ruolo da professionista, ma per festeggiare finisce in overdose e rischia praticamente la morte. La portano quindi in riabilitazione, e qui scopre che Navid è follemente innamorato di lei. Ade, grazie anche all’affetto di Navid, riesce a superare i suoi momenti più difficili, fino a quando crede di avere contratto l’AIDS nei suoi giorni da drogata. Va quindi in ospedale, dove prima le danno la bella notizia che non è infettata dal virus, e poi però le dicono che è incinta. Inizia quindi la “caccia al padre”, che farà pensare a Navid che tipo di persona era Ade. Riuscirà Navid a superare questo scoglio? Il loro può essere amore? Per scoprirlo, appuntamento con 90210, in onda nell’estate 2009 su RaiDue! telefilm central 37 Personaggi del mese Lisa Simpson Ritratto di un personaggio di Gabriele Guarnieri L isa Marie Simpson, secondogenita di una delle famiglie più note della televisione, appare per la prima volta in televisione il 19 aprile 1987 in una puntata del Tracey Ullman Show. L’autore, Matt Groening, ha tratto il nome da sua sorella Lisa. Soltanto tre anni più tardi i Simpson diventano una serie televisiva a sé stante, che debutta su Fox il 17 dicembre 1989. Ha 8 anni e, come gli altri personaggi, non invecchia mentre la serie va avanti; tutti gli episodi si svolgono infatti apparentemente nello stesso periodo di tempo seguendo la tecnica del “floating timeline” tipica di molte sitcom televisive. Frequenta la seconda elementare, con l’eccezione della puntata “Bart vs. Lisa vs. the Third Grade” della quattor- 38 telefilm central dicesima stagione, dove viene promossa per merito alla terza elementare in seguito agli ottimi risultati ottenuti in una provetta, ritrovandosi in classe con il fratello Bart che al contrario è stato bocciato. È la prima della classe in tutte le materie, tranne in ginnastica, per la quale ha ricevuto una nota negativa nella puntata “Lisa on Ice” della sesta stagione. Teme che il brutto voto possa perseguitarla per tutta la vita e, nel tentativo di recuperare, scopre di avere un talento per l’hockey su ghiaccio. È appassionata di musica jazz e suona il sassofono nella banda della scuola, tanto che un suo assolo (spesso fuori programma) appare in tutti i titoli di testa delle puntate. Spesso la si sente suonare da sola in camera nei momenti in cui si sente triste. La ragazza è inoltre una convinta ambientalista («Mamma, stai mischiando il polietene con il poliuretano!») e nelle diverse puntate della serie la vediamo difendere numerose cause. Se si pensa a Lisa Simpson, un’altra caratteristica che viene subito in mente è il suo essere vegetariana, cambiamento che avviene nella puntata “Lisa the Vegetarian” della settima stagione. Durante una visita ad uno zoo, la secondogenita di casa Simpson gioca con alcuni agnelli. Tornata a casa, Homer serve ad una grigliata delle cotolette di agnello e Lisa, presa dai sensi di colpa, non riesce a mangiarle. Nei giorni successivi a scuola, durante la lezione di scienze (che ha come tema la dissezione di un verme) e in mensa, il “pensiero indipendente” di Lisa costringe il direttore Skinner a prendere provvedimenti di emergenza. I vari tentativi di insegnanti, parenti e amici non riescono tuttavia a riportare Lisa sulla “retta via” e, al tempo stesso, la ragazza cerca di dimostrare la bontà delle sue idee sabotando una grigliata di Homer. In seguito a un incontro con Apu, Paul McCartney e la moglie Linda, anche loro vegetariani, Lisa impara una preziosa lezione di vita: avere idee diverse non è un problema, se si è capaci di tollerare gli altri e non si cerca di imporre loro il proprio modo di pensare. Nonostante la giovane età, Lisa ha già avuto diversi amori, anche se tutti di breve durata. Il suo compagno di scuola Milhouse Van Houten ha una cotta per lei da tempo e ha tentato più volte di farle capire i suoi sentimenti, ma senza successo. Nella puntata “Lisa’s Date with Density” dell’ottava stagione, Lisa confida a Milhouse di essersi innamorata di Nelson, il teppistello della scuola. Alle proteste di Milhouse – che ha preso innumerevoli botte da Nelson – Lisa risponde con le memorabii parole: «Ma scommetto che sotto sotto è dolce e sensibile... come te. Si potrebbe dire che voglio tirar fuori il Milhouse che è in Nelson...». Inutile dire che l’impresa si rivelerà un fiasco completo. Nel film dei Simpson del 2007, Lisa si innamora di Colin, un ragazzo irlandese con vocazione ambientalista e appassionato di musica trasferitosi da poco a Springfield. Nella puntata “Lisa’s telefilm central 39 Personaggi del mese Wedding” della sesta stagione, una cartomante usa i tarocchi per predire a Lisa la storia del suo vero amore: durante l’università, si innamorerà di uno studente inglese di nome Hugh Parkfield e arriverà quasi a sposarlo. La cerimonia verrà annullata all’ultimo momento, quando Hugh esprime giudizi poco lusinghieri sulla famiglia Simpson, suscitando l’ira di Lisa che, nonostante tutto, stima suo padre. Lisa è Buddhista a partire dalla puntata “She of Little Faith” della 40 telefilm central tredicesima stagione. Disgustata per la corruzione della chiesa di Springfield, che ha accettato di vendere spazi pubblicitari (sotto la supervisione di Mr. Burns) per raccogliere fondi, decide di cercare una nuova fede, meno materialista e più vicina ai suoi veri bisogni. Consulta la “Zagat’s Guide to World Religions” (Zagat è una nota collana di guide per ristoranti, alberghi e altri locali) e visita i vari templi della città. Dopo aver preso la sua decisione, la annuncia ad alta voce dalla finestra, suscitando il panico nel vicino Flanders che si rifugia con i figli in un apposito bunker in cantina. Anche in questo caso, la scelta di Lisa crea sconcerto a casa e a scuola, ma alla fine ci si rende conto che la convivenza è possibile e la ragazza, pur mantenendo con forza le sue idee, festeggia il Natale assieme alla famiglia. Che cosa succederà in futuro? Dopo 20 stagioni, 440 episodi e 24 Emmy Awards, la fantasia di Matt Groening ha ancora nuove idee da regalarci. Curiosità • La serie inizialmente era un break di 30 secondi circa tra gli sketch comici del The Tracey Ullman Show del 1987. • I Simpsons è la serie spin-off della durata più lunga nella storia delle serie tv, e quella con maggiore successo. Nel 1997 infatti spodestò I Flinstones del titolo di serie tv animata più longeva. • La serie detiene anche il record di guest stars. • Nancy Cartwright, la voce originale di Bart, fece inizialmente l’audizione per Lisa. • Il personaggio Krusty il Clown è ispirato al presentatore di uno show per bambini di nome Rusty Nails. • Homer, Bart e Lisa sono gli unici personaggi ad avere un dialogo in ogni episodio. • Nell’episodio in cui Lisa viene eletta capoclasse il suo indirizzo email è: smartgirl63_\@yahoo.com • Secondo Bart, è due anni e trentotto giorni più vecchio della sorella Lisa. • La maggior parte dei personaggi della serie hanno gli stessi nomi dei familiari di Matt Groening, compresi Lisa, Homer, Marge e Maggie. • Marge e Lisa hanno quattro ciglia; Maggie solo tre. • Nell’episodio “Duffless”, Lisa ride ad una battuta della serie Herman’s Head (in Italia: Ma che ti passa per la testa?): Yeardley Smith, voce originale di Lisa, era una dei protagonisti di quella serie. A volte l’unico modo per star bene con te stesso è far star mal qualcun altro, e io sono stanco di far star bene gli altri con se stessi! (Homer) I Simpson - Robert, hai un minuto? - Ho una ragazza che perde sangue a litri, ma sì, che ci frega, prendiamoci un caffè! (Dott. Anspaugh, Dott. Romano) E.R. - A una bellissima amicizia! - è bello farsi degli amici. - Dipendi da cosa intendi per “farsi”! (Brian, Bridget) What About Brian Trovare la persona giusta è dificile. è come trovare un paio di jeans: quando trovi quelli che ti piacciono, li porti per tutta la vita. (Amy) Everwood Se sei pronto a correre il rischio, la vita dall’altra parte è spettacolare... (Meredith) Grey’s Anatomy telefilm central 41 I nterviste Matthew Gray Gubler attore per caso di Valentina Colombo P er chi, come me, la domenica sera rimaneva incollato davanti alla tv per seguire le indagini della squadra di profilers dell’FBI, questo nome non suona certo nuovo. In Criminal Minds, infatti, Matthew Gray Gubler è il dottor Spencer Reid, un giovane genio con tre dottorati di ricerca e che lavora appunto per l’FBI. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze: seppure il suo perso- 42 telefilm central naggio in tv sia molto timido e introverso, con una leggera forma di autismo, Matthew in realtà è ben lontano dal suo alter ego. Nato il 9 marzo 1980 in un tranquillo quartiere di Las Vegas, Matthew mostra ben presto la sua grande passione per il mondo del cinema: f re q u e n ta e si diploma all’Academy of Performing Arts di Las Vegas inseguendo il sogno di diventare cineasta. Trasferitosi a New York, prosegue gli studi ed inizia parallelamente la carriera di modello, forse per mantenersi, sfilando sulle passerelle dei marchi più famosi finché non ottiene un ruolo da stagista sul set dell’ultimo film di Wes Anderson, Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou, regista che più stima e che lo aveva incoraggiato a fare il provino. «L’unica cosa che ho in comune con Reid è che sono finito in questa vita per caso. Lui è stato reclutato da Gideon quando era ancora al college, lavora per l’FBI ma non ne ha davvero intenzione, così come fare l’attore è l’ultima cosa che avrei immaginato di fare in vita mia. Ma entrambi cerchiamo di fare del nostro meglio: per telefilm central 43 I nterviste me è divertente, ed allo stesso tempo mi sento molto onorato». Mentre è sul set gira contemporaneamente un documentario, una sorta di backstage che molti critici hanno approvato e considerano addirittura migliore del film stesso. Ma il lato creativo di Matthew non si esaurisce di certo qui. Nel 2005, quando entra nel cast della nuova serie della CBS, nel tempo libero tra un ciak e l’altro, comincia a scarabocchiare sul suo Moleskine dipingendo veri e propri ritratti, che pubblica regolarmente sul suo sito web alquanto insolito (vedere per credere www. matthewgraygubler.com), ricevendo molti complimenti fino ad ottenere alcune esibizioni dei suoi lavori in gallerie d’arte, lavori che vengono venduti in brevissimo tempo. Modello, attore, regista, doppiatore, autore e perfino artista dunque. Laëtitia Wajnapel di Mademoiselle Robot ha avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchiere con l’attore del momento. 44 telefilm central Cosa indossi ora? Mi sono appena svegliato, quindi indosso un pigiama. È uno strano set di piagiama, a dire il vero, con Red Rider BB Gun, cowboy che sparano e cavalli. È assolutamente il mio preferito. Com’è il tuo stile personale? Non così pigiamoso, direi tre gradini sopra il look da senzatetto. Non possiedo molti capi nuovi, la maggior parte dei miei vestiti ce l’ho dal liceo, ed ero molto più grassoccio allora, quindi molti di quelli non mi stanno benissimo, inoltre ogni tanto si strappano e li devo far riparare. Generalmente comunque mi rivolgo al sarto di mio padre, perchè non c’è niente di meglio che un abito fatto su misura per fare bella presenza. E quei tuoi occhiali da dove vengono? Non volevo indossare i miei occhiali in Criminal Minds, ma sfortunatamente avevo uno strano problema agli occhi per cui non potevo portare le lenti a contatto per sei mesi, quindi non avevo scelta. Sono di mio zio quando andava al liceo, hanno quel look da Norman Rockwell, vero? Ne ho molte altre paia. se fossimo in un posto chiassoso e lei cercasse di farmi ballare su una musica R&B con uno strano sguardo. Un po’ come la scena del bar in Ghost World, con Steve Buscami. Cosa indosseresti ad un appuntamento? Un abito di lana grigio, niente di troppo ricercato. Probabilmente anche una cravatta a farfalla, è bello essere eleganti al primo appuntamento. E assolutamente un cappello. Quando hai iniziato a disegnare? Piuttosto di recente. All’incirca quando ho iniziato a girare Criminal Minds. Andavo alla scuola di cinema, e all’improvviso mi ritrovai “intrappolato” sul set senza poter aiutare con le apparecchiature tecniche quindi, passando lunghi momenti seduto a far nulla, iniziai a disegnare così, senza impegno, e il produttore li vide e disse che erano molto belli, così continuai. Credo sia la cosa migliore che abbia ottenuto dal far parte di questo show. Qual è la tua ispirazione principale per i tuoi disegni? A volte la gente è leggermente offesa dai miei ritratti perché pensano che siano tecnicamente “brutti” ma per me sono tutti bellissimi. Il punto è che quelle persone non capiscono che io non le voglio fotografare, né cerco di fare loro un ritratto rinascimentale super esatto, (non voglio sembrare un hippie) ma quello che voglio fare è catturare la loro energia, proprio perchè credo che siano persone uniche e meravigliose e non perché cerchi di metterle in ridicolo. La mia ispirazione la trovo spesso in qualcosa che mi piace particolarmente o che non riesco a immaginare di non poter non disegnare. Ho sempre ritratto persone che ammiro profondamente. Spesso viene anche da un intenso desiderio di possedere una parte di qualcuno o qualcosa. Quando ho cominciato, ero ossessionato da Charles Bukowski e Vincent Gallo, volevo conoscerli più a fondo: così ho cercato di creare la Miglior combinazione di calzini? Beh, se devo andare in un posto di un certo tipo cerco di scegliere una bella combinazione. Mi ricordo che una volta indossai un calzino a strisce rosa e l’altro color argilla: sembravano i maglioni di Bill Cosby che facevano a pugni! Quella è stata un’accoppiata davvero disgustosa. Descrivi il tuo appuntamento ideale. Dovrebbe esserci un museo. A New York. Preferibilmente in autunno perché adoro quella stagione. E dovrebbe esserci anche un mucchio di foglie secche, sidro di mele caldo e un campo di zucche. E l’appuntamento peggiore? Se lei si rivelasse un uomo…anche se sarebbe divertente. O se lei cercasse di uccidermi durante il sonno. Sarebbe orribile anche telefilm central 45 Il mio regista preferito attualmente in vita è Wes Anderson, grandioso. Un regista ormai morto sarebbe Alfred Hitchcock: ha fatto film incredibili. Adoro anche Roman Polanski, i fratelli Cohen… mi piace ogni singolo film, è molto difficile fare un film quindi ho il massimo rispetto per chiunque crei qualcosa che sia guardabile! I nterviste mia versione di questi due personaggi, una versione che potesse essere “mia”. Ora credo di poter dire di disegna- 46 telefilm central re i miei genitori e qualche amico piuttosto bene. Qual è il tuo regista preferito? Com’è stato lavorare con Wes Anderson? Un sogno che diventa realtà. Ho fatto lo stage presso di lui per il credito scolastico. E ancora non posso credere di essere stato in uno dei suoi film. Stavo guardando The Royal Tenenbaums l’altro giorno e all’improvviso ho pensato “Non posso credere di essere in un film di Wes Anderson!”. Non c’è nessuno come lui. Mi ha dato una strana impressione su cosa significhi essere un attore. Lavora in modo molto anticonvenzionale. È l’esatto opposto di lavorare per una serie televisiva. Wes è un regista molto meticoloso e preciso che cerca di raggiungere la perfezione. In TV giriamo un episodio in pochi giorni. Con quali registi ti piacerebbe lavorare in futuro? Come attore o stagista? Mi piacerebbe moltissimo lavorare con John Waters (assolutamente in cima alla lista). David Lynch, Tim Burton, i fratelli Cohen. Tempo fa girai un film indipendente, How to Be a Serial Killer, con Luke Ricci. Lavorare con lui è stato bello. Mi piacciono i registi con una visione unica e precisa. È anche molto divertente lavorare con registi alle prime armi. Sono molto naif nel mondo dello spettacolo! Come ci si sente a far parte di un true crime show come Criminal Minds? Hai qualche interesse per il genere? Ho un certo interesse per i film horror, ma non il genere true crime. Mi piace l’aspetto fantasy di Criminal Minds, il lato magico. Non mi piacciono i serial killers, davvero non sono mai stato appassionato del genere. È uno shock anche per me essere in una serie come questa. È una combinazione alquanto bizzarra, ma sono stato fortunato. Non avrei mai pensato che avrei fatto parte di un true crime show. visita di Patrick Bateman che distribuivo alla gente. - Kurt Cobain poco dopo che si sparò. Qualcuno ne rimase molto offeso e continuò a ripetere “troppo presto, troppo presto”. - Una volta fui un semplice scheletro. Il travestimento era più che altro trucco. - Gli Uccelli: mi coprii di uccelli. Qualche consiglio a chi vuole diventare regista? Continuare a fare film, fare le cose anziché limitarsi alle parole. Se vuoi fare un film, fallo. È molto più semplice oggi con tutta questa tecnologia. Internet è meravigliosa! Sono così felice di vivere in questa era! Propositi per l’anno nuovo? Voglio fare un sacco di cose ogni anno, creativamente parlando. Mi sforzo di dipingere di più, girare più progetti come regista, ecc. Top 5 dei costumi di Halloween che hai indossato: - Cindy Sherman coperta di bambole. Mi incollai delle bambole al vestito e indossai una parrucca. - Quest’anno sono stato un buon Patrick Bateman. Steve (Damstra) mi ha persino fatto dei biglietti da E il costume dei tuoi sogni? Se potessi strapparmi la pelle ed essere uno scheletro per un giorno, un vero scheletro umano. Questa intervista ci è stata gentilmente concessa da www.mademoisellerobot.com Forse non tutti sapevate che... • Nel 2007 ha diretto il video Don’t Shoot Me Santa dei The Killers: il ricavato è stato devoluto in beneficienza. • Non indossa mai calzini dello stesso colore: sua nonna, quando era ancora bambino, gli disse che potrare calzine diversi portava fortna. L’unica volta in cui ha indossato calzini uguali (mentre girava Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou) si è slogato una caviglia. • Nel 2007, durante la pausa di Criminal Minds, Matthew ha scritto il suo primo libro per bambini. telefilm central 47 ...l’avventura continua su www.telefilm-central.org D E D A RELO
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