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MALIKA AYANE: UN’ESIBIZIONE DI CLASSE ○ FAUSTO LEALI:
LA FORZA DELLA VOCE ○ TECNOFUTURO: LA TUA BANCA SEMPRE APERTA ○ MODA: TRENDISSIMAMENTE ○ EVENTI: SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO ○ PROTAGONISTI: ENRICO
REMMERT E MARCO PRESTA ○ TERRITORIO: TORINO PORTA
SUSA, STAZIONE APERTA VERSO IL FUTURO ○ MAPPAMONDO: VIAGGIO IN GIAPPONE: METROPOLI, GIARDINI, FILOSOFIE.
PLUS MAGAZINE
RUBRICHE:
MEDICINA E SALUTE
GUSTI E PIACERI
COMUNICAZIONE E IMMAGINE
SALUTE E BENESSERE
IDEE E SERVIZI
RECENSIONI FILM, LIBRI, FUMETTI,
MOSTRE, MUSICA, TEATRI
GLI ESPERTI RISPONDONO
LA PAROLA AI LETTORI
PROPOSTE:
VISITE GUIDATE
CONFERENZE E CORSI
CONVENZIONI
GITE BIGLIETTERIA
22
Malika Ayane
Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero
Pubblicazione quadrimestrale Numero XXII- marzo 2013
IN QUESTO NUMERO
PLUS MAGAZINE
Periodico quadrimestrale dell’Associazione
Fabi Plus per la cultura e il tempo libero
Numero 22 - marzo 2013
Reg. presso il tribunale di Torino
n. 5919 dell’8/11/2005
Redazione e Amministrazione
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
www.fabiplus.org/magazine.html
[email protected]
2 Copertina
6 Protagonisti
10 Tecnofuturo
20 Moda
28 Eventi
Malika Ayane: un’esibizione di classe
30 Protagonisti
40 Protagonisti
48 Territorio
72 Mappamondo
78 Itinerari
Enrico Remmert: il mio stile picaresco
Direttore editoriale
Paola Gomiero
Direttore responsabile
Mauro Bossola
Caporedattore
Pietro Gentile
Segreteria di redazione
Milena Lagnese
Fausto Leali: la forza della voce
La tua banca sempre aperta
Trendissimamente
Salone Internazionale del Libro: la creatività, il Cile e D’Annunzio
Marco Presta, il piantagrane del ruggito del coniglio
Torino Porta Susa: stazione aperta verso il futuro
Viaggio in Giappone: metropoli, giardini, filosofie
Torino, secondo noi... una giornalista e un fotografo alla scoperta del territorio
Photo editor
Alessandro Lercara, Cosimo Torraco
Hanno collaborato a questo numero:
Dario Migliardi, Barbara Odetto,
Mariangela Salvalaggio, Giuliana Rebaudo,
Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi
Fotografie
Carla Milone, Roberto Morzone, Mario Sofia,
Archivio Festival di Sanremo, Archivio Il Tucano,
Archivio Stilisti, Archivio Teatro Regio,
Archivio Comune di Torino.
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Pubblicità
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10123 Torino
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Grafica e impaginazione
Fantinel Graphic Designers – Torino
Stampa
Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese
La redazione non si assume alcuna responsabilità per
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Il materiale inviato non viene restituito.
È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi
della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore.
In copertina
Malika Ayane
LE RUBRICHE
14 Medicina e salute
34 Gusti e piaceri
44 Comunicazione e Immagine 52 Salute e benessere
58 Idee e servizi
62 Recensioni: film, libri,
fumetti, mostre, musica, teatri
91 Gli esperti rispondono
96 La parola ai lettori
LE PROPOSTE
80 Visite guidate
82 Conferenze e corsi
84Convenzioni
87 I luoghi del gusto
88Gite
89Spettacoli
Paola Gomiero
direttore Fabi Plus
Il Festival
di Sanremo
alla prova della crisi
C
Torino, Piazza Statuto
(foto F. Zanelli)
he il 2013 sia l’anno di uscita dalla crisi o che si debba attendere ancora prima di
vedere la fine del tunnel, la certezza del Festival della Canzone Italiana rimane intatta.
Nonostante le polemiche ed il clamore di una campagna elettorale sopra le righe che ha
ipotizzato persino uno suo spostamento (“E dove?” Ha risposto sibillinamente Fazio), il Festival si terrà, anzi, quando leggerete queste righe sarà già terminato.
In effetti è una sorta di magia quella che da 63 edizioni tiene incollati milioni di telespettatori davanti alla televisione per seguire la kermesse canora più importante del bel paese, perfino
nelle edizioni considerate di minor successo.
Si susseguono i conduttori e cambiano le formule della competizione ma l’emozione resta;
non solo quella degli artisti in gara che si esibiscono sul palco dell’Ariston, ma anche quella del
pubblico che segue la manifestazione e la vive con passione.
Per due settimane un’atmosfera elettrizzante avvolge la Riviera dei Fiori: cantanti, presentatori, celebrità, giornalisti
e fotografi danno spettacolo
anche fuori dal teatro, proponendo lo show dello show.
E che dire delle polemiche
… cosa sarebbe Sanremo senza le polemiche!
Un susseguirsi di notizie,
scoop, scommesse e pronostici, alimentati da più di 1000
tra giornalisti e fotografi accreditati in rappresentanza delle
199 testate italiane e 35 straniere, contribuiscono a tenere
vivo l’interesse sulla rassegna e
ad arricchirne il fascino.
E nonostante pregi e difetti, critiche ed elogi il Festival è senza tempo e rimane un grande evento mediatico che con la
sua anima nazional-popolare ogni anno si rinnova e ci coinvolge.
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | EDITORIALE
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COPERTINA
MALIKA AYANE,
UN’ESIBIZIONE
O
k di DARIO MIGLIARDI
foto Archivio Festival
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ra che tutto è passato cosa rimane della 63a edizione di Sanremo? Chi ha vinto e chi ha perso? Anche quest’anno gli autori hanno
scelto di indicare soltanto i nomi dei primi tre artisti. Marco Mengoni, il vincitore, Elio e le Storie Tese e I Modà. Quarta si è classificata
Malika Ayane che è il risultato del televoto e del voto della Giuria di
Qualità nella quale è giunta seconda dopo Elio.
Le note positive del Festival sono l’audacia di Rai Uno, che ha vinto una scommessa difficile, quella di cambiare un format che con
Gianni Morandi aveva raggiunto un alto share e il gradimento da
parte della critica.
Migliorare un’idea vincente era la cosa più complicata. Fabio Fazio e Luciana Littizzetto erano un rischio. Grandi ascolti su Rai Tre,
ma come avrebbe risposto il pubblico “popolare” della rete ammiraglia?
COPERTINA
Il primo lavoro di Fabio Fazio è stato quello di costruire una squadra
affiatata e preparata. La prima pietra è stato il direttore artistico, Mauro
Pagani, ex PFM, uno degli artisti e arrangiatori più bravi e preparati della
musica italiana che ha potuto scegliere in completa libertà.
È stata una collaborazione tra i mondi, racconta Mauro Pagani, “Tutti
hanno collaborato e gli arrangiatori sono stati un’interazione tra il mondo
dei cantanti e il mondo discografico. Perché molto spesso i discografici si lamentano per quello che chiede la Rai e viceversa. Credo che le performance dal
vivo mi abbiano fatto cambiare idea rispetto all’ascolto del brano registrato. Il
disco una volta era il motore di tutto, ora per tanti motivi non è più così. Ora è
importante l’esibizione dal vivo per dare importanza al progetto discografico”.
C’è stato poi il vero colpo di scena nella scelta della canzoni. Ogni
cantante avrebbe portato due brani, un po’ come il lato A e il lato B dei
vecchi 45 giri. E la giuria avrebbe scelto uno dei brani, permettendo in
questo modo a tutti i cantanti di partecipare alla finale e nessuno avrebbe subito l’umiliazione dell’eliminazione. – “Ma perché non ci avevano
pensato prima,” – ha detto Fabio Fazio rivolto al direttore di rete Giancarlo
Leone, un attimo prima di salire sul palco della prima puntata. Questa
scelta poteva non essere accettata e a Sanremo l’errore vale doppio: “Il
festival di Sanremo ha un potere diverso rispetto alle altre trasmissioni, se uno
sbaglia, tutto quello che aveva fatto nella precedente carriera non conta niente.
È un rischio grande, se dovesse andare male prendo il motoscafo che ho pronto
a motore accesso e scappo.”
Luciana Littizzetto ha saputo dare prova di grande professionalità misurandosi con un diverso registro comico: “Non potevo fare i monologhi
che faccio a «Che tempo che fa», dovevo fare la conduttrice, dovevo far ridere e
c’era anche la par condicio. Tutti ostacoli che in qualche modo dovevo superare”. E li ha superati brillantemente, anche quando ha tenuto il monologo
sulla violenza contro le donne. Un momento che rimarrà nella storia del
festival per come è riuscita a raccontare questa tragedia. Tenendo alta
l’attenzione senza scivolare in un prevedibile fuori spettacolo e facendo-
DI CLASSE
Fabio Fazio e Luciana Littizzetto
lo diventare un tutt’uno anche quando, un po’
impacciata, si è esibita nella danza collettiva di
One Billion Rising, indetta in tutto il mondo per
trasformare il 14 febbraio in una giornata festosa e non violenta ma anche di riscatto contro
le ingiustizie che subiscono le donne di tutto
il mondo.
Poi ci sono stati gli ospiti che hanno dato lustro: undici milioni di persone hanno ascoltato
uno dei più grandi e apprezzati jazzisti italiani
Stefano Bollani, che si è esibito in una emozionante performance al pianoforte, da far ricordare il grande Keith Jarret.
C’è stato poi il Sanremo Story con la presentazione dei grandi brani del passato. Da Cosa
hai messo nel caffè, cantata da Malika Ayane, a
Per Elisa interpretata dalle amiche Annalisa ed
Emma. Ma la migliore di tutti, quella che ha fatto rabbrividire tutti è stata Ciao amore ciao, di
Luigi Tenco cantata dal vincitore Marco Mengoni al quale ha poi dedicato il premio.
Marco Mengoni, vincitore del 63º Festival di Sanremo.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | COPERTINA
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COPERTINA
vuol dire poco, certo avrei preferito vincere ma mi
sono reso conto che la mancata vittoria è come un
voto di laurea che poi nessuno ti chiede più. Era
una canzone internazionale e comunque è andata
benissimo così.
Ma la sua voce è straordinaria: “Chi ha una bella
voce ha un dono e non è un merito. Lo studio è una
ricompensa a chi ci ha fatto questo dono”.
E l’emozione di risalire sul palco dell’Ariston è
stata grande perché quest’anno è stato accompagnato da suo figlio, non ancora maggiorenne: “Mio figlio Amos suona il pianoforte e studia
al conservatorio ma un domani non penso canterà
anche lui”.
Amos e Andrea Bocelli
Andrea Bocelli, star internazionale è stato uno degli ospiti dell’ultima
serata, gli altri erano la bellissima e simpatica Bianca Balti e il “Pilone”
della Nazionale di Rugby Martin Castrogiovanni.
A Bocelli è piaciuta la canzone di Maria Nazionale, perché è una canzone
che si ispira alla tradizione e il festival di Sanremo è tradizionalista, e se
non fosse così sarebbe come quegli aerei che perdono la rotta.
A Sanremo “Con te partirò” era arrivata quarta e poi ha venduto circa venti
milioni di copie. “Credo che la posizione in classifica non abbia una grande
rilevanza. La musica è fatta per unire e non per dividere. Perciò la vittoria
Bianca Balti e Fabio Fazio
4
Tra i cantanti in gara non si può non citare
Elio e le Storie Tese che hanno rivoluzionato il
modo di cantare e di presentarsi in scena ogni
sera con costumi diversi e trucchi degni di Hollywood.
I più scaricati e i più gettonati alla radio sono I
Modà con la canzone Se si potesse non morire e
che partiranno fra poco con un tour già sold out.
Ma chi può essere considerata la regina del festival? Negli anni passati tantissime hanno potuto sfoggiare lo scettro; da Nilla Pizzi, ad Alice,
ad Anna Oxa, a Giorgia, a Elisa…
COPERTINA
Malika Ayane
Anche se si dimostra sempre sicura di se’, ha confessato: “Ho sognato che
alla prima esibizione di «E se poi» dimenticavo le parole del brano e il Maestro
Daniele Davide Parziani mi guardava interrogativo e ricominciava”.
Luca Dondoni de La Stampa, dice: “Bisognerebbe trovare dei nuovi aggettivi
per descrivere Malika, di una biondezza biondissima, di una classe classissima”. Sicuramente è stata una delle voci più belle e particolari, presenti a
Sanremo quest’anno.
Chi è la nuova sovrana? Colei che può rappresentare l’Italia che cambia? Quella che ama i
colori, che apprezza le sfumature e tollera le
differenze?
Chi ha seguito Malika Ayane fin dal suo primo
esordio al Festival, ricorda di non averla mai
trovata imbarazzata dalle interviste e dal fatto
di trovarsi in un luogo dove tantissime e tantissimi sono state delle meteore.
Coloro che sono stati “belli” per una stagione,
una canzone che ha dato loro la notorietà e poi
sono spariti. In pochi anni Malika è cresciuta
in fretta, con l’orgoglio del proprio cognome e
a chi le chiedeva come si pronunciava, rispondeva “Ayàne, come Zinedine Zidane” convinta
che da lì a poco avrebbero tutti imparato la pronuncia.
E invece, anche ora che è una stella della musica, Fabio Fazio in diretta tv, nel corso della
prima puntata l’ha sbagliato, come succedeva
all’inizio della sua carriera. Dal punto di vista
sentimentale ha trovato la propria tranquillità
con Federico Brugia, il regista pubblicitario, e
si sono sposati a Las Vegas in un bel giorno di
“delirio e follia”, per dirla alla Terry Gilliam.
Le tappe fondamentali di Malika sono state l’incontro con Caterina Caselli
nel 2007 che ha subito intuito la sua grande personalità e lo stile fresco
e originale. Paolo Conte si spinge oltre e definisce la sua voce «speziata»
“Il colore di questa voce è un arancione scuro che sa di spezia amara e rara”.
Erano tre anni che mancava da Sanremo, dove in molti si aspettavano di
vederla vincitrice, con il brano “Come foglie”, a scapito di Valerio Scanu
(ormai disperso e meteora della musica nata dai talents). Per giustizia
divina quell’anno vinse il Premio della Critica e divenne la canzone più
gettonata dalle radio. Questo le permise di avere un trampolino per il suo
secondo album “Grovigli”, che la portò a vendere oltre centomila copie.
Il mantra di Malika è: “Sanremo ti dà tutto, ma ti toglie tutto appena sbagli
un passo. So che c’è stata una grande pressione su di me perché non c’era più
l’effetto stupore, non era più la prima volta. La stima che mi ero guadagnata
ora la devo conservare ed è dura. Ho dato il meglio di me anche se con grande
ansia”.
È stato il festival del rinnovamento, ora si è ritornati alla normalità –
“È stato come essere su una astronave, e ora ritorno a fare la mia televisione
artigianale, su Raitre, dove c’è ancora il bianconero”. Così alla fine della
Kermesse scherzava e ironizzava nell’ultima conferenza stampa un soddisfatto Fabio Fazio.
ottobre 2012 | Plus Magazine 21 | COPERTINA
5
PROTAGONISTI
IL primo
“soul man” italiano,
in una maniera
tutta sua,
da oltre 40 anni
canta amore
e momenti di vita
Fausto Leali,
la forza
di MARIANGELA SALVALAGGIO
foto di Mario Sofia
R
isponde al telefono con la sua voce un po’ roca. Impossibile non riconoscerlo. Reduce da ben sette apparizioni a “Tale
e quale show”, prima serata su Rai Uno con gara canora condotta da
Carlo Conti, Fausto Leali è entusiasta: “Ultimamente ho fatto molta tv
e quella di ‘Tale e quale’ è stata una bellissima esperienza. Credo, però, che
non si ripeterà perché non saprei più chi imitare…”. Scherza. Il suo timbro,
inconfondibile, è un marchio di qualità a cui, difficilmente, chi produce
un programma musicale potrebbe rinunciare.
Fausto Leali
Nato nel bresciano, nel 1944, Leali ha al suo attivo sedici album, brani indimenticabili come “A chi”, “Deborah” e “Io amo” e tredici partecipazioni a Sanremo, dove vinse con ‘Ti lascerò’ in coppia con Anna
Oxa. Dopo i concerti di fine d’anno dal vivo e la televisione, continua ad
esibirsi nei locali frequentati dagli appassionati di musica. “I concerti
invernali sono più intimi. Il pubblico viene a cantare con te le tue canzoni.
Da maggio fino a settembre inizierò la tournée estiva con le grandi piazze, da
5 mila a 20 mila persone”.
Il suo ultimo singolo recita “Sono tornato”, cosa ci dobbiamo attendere?
In realtà è un brano del 2011. Da allora, purtroppo, non c’è niente di
6
PROTAGONISTI
della voce
nuovo. Il titolo è stata una scelta manageriale vissuta poi senza entusiasmo.
Nella sua vita sono state tante le emozioni, dalla partecipazione alla
tournée italiana dei Beatles a Sanremo…
Da quando, a undici anni, ho preso in mano la mia prima chitarra, ad oggi,
sì sono state tante. Ho un ricordo eccezionale dei Beatles. Facevo parte di
uno dei gruppi che si esibivano nella parte iniziale. Salire invece sul palco di
Sanremo mi mette sempre un po’ di paura, quella paura che ti dà emozione.
O anche è quell’emozione che ti fa paura.
Ha visto che nel cast del Festival di quest’anno ci sono soprattutto giovani. Cosa ne pensa?
Non penso mai al cast quando non sono a Sanremo. Quando ci vado mi
prendo le mie responsabilità, vivo le mie emozioni e le mie paure. Quando
non ci sono me lo guardo a casa, in poltrona. Andare lì a commentare quello
che succede è un errore che non commetterei mai.
L’anno scorso aveva detto che avrebbe avuto una canzone adatta per
Sanremo. Che cosa è successo?
In quella occasione c’è stato un fraintendimento con un suo collega che inter-
pretò male le mie parole, una mia confidenza. Io
dissi: ‘Sì, avrei per le mani una canzone molto interessante’ ma dire ‘avrei’ non è dire ‘ho’. È mancata l’onestà perché detto in quel modo è sembrato
come se avessi presentato un pezzo che poi è stato
rifiutato.
Al suo ultimo Sanremo, nel 2009, portò “Una
piccola parte di te”, una canzone scritta da Fasano sulla complessità del rapporto genitorifigli. Che rapporto ha con i suoi figli?
Come interprete so entrare in un ruolo anche
quando questo non mi appartiene. Essendo padre
anche io posso entrare meglio in quel racconto. So
che esiste un rapporto così ma non riguarda me e
i miei figli. Quella canzone non fa più parte del
mio repertorio perché sento che non rende bene
sul palco. Presentai quel pezzo a Sanremo, ne
ero convinto e ne erano convinti tutti, da Bonolis
all’intero entourage.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | PROTAGONISTI
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PROTAGONISTI
detto: ‘c’è un pezzo che vorrei cantare con te’. Un grande onore. Pensi che
sono quasi svenuto anche quando, sempre al telefono, Gianni Minà mi chiese
se volevo cantare con Ray Charles in una serata televisiva in suo onore. Ecco
sono svenuto ma poi ci sono andato: sono queste le cose che succedono con i
duetti.
E tra i big di oggi c’è qualcuno con cui le piacerebbe duettare?
Forse non mi ripeterei con un’altra interprete donna ma non mi dispiacerebbe duettare, ad esempio, con ‘Elio e le storie tese’. Niente è impossibile in
questo campo.
Per lei che ha al suo attivo una lista infinita di 45 giri, sarà stato bello
vedere che le sue canzoni sono usate come biglietto d’amore su You
Tube.
Questa è una cosa molto bella.
Che rapporto ha con i social network?
Forse non andò bene perché, nella maggioranza
dei casi, le persone hanno dei figli che si comportano bene.
Difficile intercettare sempre i gusti del pubblico. Sicuramente sono stati un successo i suoi
duetti con le voci più belle di una generazione.
Avrebbe voglia di farne ancora? Mi racconta
cosa successe con Mina?
I duetti che sono nati con me sono accaduti tutti
spontaneamente. Mina mi ha telefonato e mi ha
Tappa del tour invernale a ‘Le Roi’, storico locale torinese.
8
Quando ho tempo e sono in linea rispondo. Quando mi arrivano richieste,
ad esempio, di esordienti che mi chiedono di ascoltare dei loro brani o cose
simili, oppure quando molte persone mi fanno domande, mando dei saluti
rispondendo con dei messaggi un po’ generalizzati.
Rivedendola a “Tale e quale show”, la sua performance è sempre tale e
quale in quanto a forza scenica. Del suo privato non si sa nulla o quasi
ma ci può dire qual è il suo segreto?
Mangio e bevo molto bene, sono un buongustaio. Ho una vita movimentata
ma riesco a non manifestare lo stress quando mi esibisco. Nei concerti dal vivo
la tranquillità me la dà il mio gruppo, tutti, musicisti e persone che lavorano
con me. Grazie a loro so benissimo cosa posso fare e dove posso arrivare.
TECNOFUTURO
La tua banca
Sono passati circa 15 anni da quando le prime banche italiane sono
“sbarcate” su Internet. La vera rivoluzione informatica nelle banche
del Bel Paese ha avuto il suo picco massimo tra il 1999 ed il 2001. In questi tre anni praticamente tutte le banche italiane, anche le più piccole,
hanno adottato una strategia online con l’offerta dei propri servizi ad
una clientela telematica.
di PIETRO GENTILE
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TECNOFUTURO
A più di 15 anni
dall’inizio della rivoluzione
telematica, in Italia
le prime reali conseguenze
dell’offerta di servizi online
M
a in quegli anni poco è cambiato in Italia per quanto riguarda la
percentuale di penetrazione dei servizi online tra la popolazione in termini di
utilizzo in sostituzione dello sportello.
E così, mentre nei paesi del Nord Europa all’inizio degli anni 2000, al progredire delle percentuali di accesso ad Internet corrispondeva un incremento dell’utilizzo dei servizi Online, in Italia l’evoluzione stagnava. Nel Regno Unito, Scandinavia, Germania, iniziavano a ridursi il numero di filiali a favore dell’Online.
sempre aperta
In Italia invece, paradossalmente, proprio in quegli anni si assisteva ad un
incremento del numero di agenzie bancarie presenti sul territorio (anche se di
ridotta dimensione), in perfetta controtendenza rispetto a tutto il resto d’Europa.
Nei primi anni della crisi, dal 2008 al 2009, quando ancora la ricaduta era prettamente di tipo finanziario/speculativo, nei paesi del Nord Europa la riduzione del numero di sportelli si è arrestata: gli analisti di marketing
in quel periodo ritenevano che nei momenti di difficoltà
i clienti volessero avere un contatto diretto, quasi fisico,
con la propria banca.
Poi la crisi da finanziaria si è trasformata in crisi economica ed infine in recessione e la necessità di ridurre
i costi sia da parte degli Istituti Finanziari che da parte
delle Famiglie, ha prevalso anche sul bisogno di “vedere”
il proprio interlocutore.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | TECNOFUTURO
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TECNOFUTURO
In Italia, dove la riduzione degli sportelli non era avvenuta, ha avuto
inizio dal 2011 un drastico fenomeno di ridimensionamento che sta ora
toccando le più grandi realtà nazionali. Il “colpo di grazia” alle “agenzie”
è stato inferto dall’uso massiccio di tablet e smartphones da parte degli
italiani, che hanno iniziato ad usare Internet come non mai, negli ultimi
due anni.
I risvolti di questa rivoluzione sono sotto gli occhi di tutti: secondo
la FABI, il primo sindacato dei bancari in Italia, nel triennio 2012-2015
sono a rischio 35.000 posti di lavoro nel settore.
Nell’ultimo periodo del 2012 abbiamo avuto l’opportunità di intervistare in vari eventi a livello internazionale, prestigiosi esperti che ci
hanno disegnato vari scenari su come la tecnologia potrà influenzare
nei prossimi anni il mondo del lavoro nel settore bancario.
Secondo Rachel Hunt responsabile della Ricerca ICT (Information
& Communication Technology) nel settore Bancario a Livello Europeo
per IDC (la più grande Società di Ricerca tecnologica al mondo), la prospettiva di una riduzione del numero di filiali anche in Italia è ormai
una realtà.
Nel corso dell’European Banking Forum organizzato da IDC, la Dottoressa Hunt ci ha indicato in 11.000 i posti di lavoro che sicuramente
saranno tagliati in banca da qui al 2015 a causa della chiusura delle filiali ed all’utilizzo sempre più attivo delle nuove tecnologie. Tra queste
spiccano le nuove offerte di alcune banche europee anche via Facebook
ed altri Social Networks, ulteriormente ottimizzate per i nuovi devices,
quali Tablet e SmartPhones.
Dopo aver disegnato tale scenario, Rachel Hunt ha però ammonito
le banche italiane nel voler eccedere con i tagli in particolare nelle Sedi
Centrali che erogano direttamente i Servizi Online.
Nelle banche anglosassoni ed in generale del Nord Europa, dopo i
corposi ridimensionamenti nella Rete di Filiali avvenuti nei primi anni
del 2000, sono state effettuate dal 2009 ad oggi anche forti riduzioni di
personale nelle Sedi Centrali.
Questi tagli, a volte indiscriminati, ed unicamente orientati alle riduzioni dei costi (favoriti peraltro da leggi sul Lavoro molto “permissive”
tipiche del modello nordico), hanno portato alla repentina cancellazione
di skills estremamente importanti.
Rachel Hunt
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Il fenomeno, a sua volta, ha creato un effetto domino sui livelli di servizio causando per
la prima volta nella storia, in grandi banche
del Nord Europa dalla solida immagine e dalla
dimensione multinazionale, interruzioni generali del servizio mai verificatesi in precedenza.
Ma la tecnologia ha favorito in questi anni
(fino all’inizio della crisi) anche le grandi fusioni tra banche: grazie alla creazione di imponenti Centri di Calcolo estremamente efficienti ed
in grado di generare economie di scala impensabili fino al decennio precedente, oggi grandi
Gruppi Bancari europei sono in grado di erogare il servizio a decine di milioni di clienti.
Di questo ed altro abbiamo parlato con
Nouriel Roubini, Professore di Economia alla
New York University, nel corso del World Business Forum di Milano.
Viste le voci di fusioni bancarie all’interno
delle singole nazioni, non pensa che sarebbe
più produttivo per tutta l’Europa procedere - anche grazie alle nuove tecnologie ed alle recenti
normative sull’Unione Bancaria - alla ripresa
delle fusioni Cross Border ferme dall’inizio della
crisi?
“L’unione bancaria in Europa è necessaria e
utile per stabilizzare il processo di balcanizzazione delle banche in Eurolandia e per mantenere la
concorrenza tra i Paesi.
Con l’unione bancaria ci saranno più controllo, regole sui fallimenti e sui crediti non sicuri. Ci
vorrà comunque tempo per questo processo a fronte dell’atteggiamento dei Governi, che mostrano
resistenza a rinunciare all’effettivo controllo del
sistema bancario nei loro Paesi.“
Nouriel Roubini
TECNOFUTURO
Sempre nel corso del World Business Forum
abbiamo avuto l’opportunità di poter intervistare il Professor Romano Prodi, oggi in cattedra
presso la CHEIBS di Shanghai (China Europe
International Business School) nonché inviato
speciale delle Nazioni Unite per il Sahel.
Romano Prodi ha tenuto uno speech dal titolo “Europe’s future and identity as shaped by politics and the economy”. Il professore è stato da
noi intervistato in merito alla situazione geopolitica mondiale ed alla rielezione di Obama
negli Stati Uniti.
Con il Professor Prodi abbiamo tra l’altro
parlato di Cina, avanzamento tecnologico e
rischio di un acquisto indiscriminato di Asset
italiani da parte del Dragone.
Dobbiamo avere paura delle banche cinesi,
che, sia per capitali che per innovazione tecnologica stanno crescendo a vista d’occhio? E’ ancora una soluzione valida quella dell’autodifesa
attraverso le fusioni interne?
“Se noi continuiamo con politiche europee limitate o poco lungimiranti non possiamo lamentarci se “ci comprano” a cominciare dalle squadre
di calcio per poi continuare con le banche o altre
industrie: la colpa non è dei cinesi è nostra.
Si tratta di applicare anche in Italia il “Sistema Tedesco” a partire dal Modello Aziendale, proseguendo con la creazione di Strutture Tecniche di
eccellenza ed ambiti diffusi di Ricerca Applicata.”
Nella citazione del Professor Prodi relativa
a “chi potrebbe comprare le banche italiane” vi è
anche un accenno agli Emirati Arabi.
E proprio con gli Emirati Arabi concludiamo questo articolo, in particolare con gli aggiornamenti dal Gitex 2012, la più grande fiera
informatica del mondo Arabo e seconda a livello mondiale dopo il C.E.S. di Las Vegas, dove la
ripresa economica è ormai una realtà.
Infatti, mentre i dati per l’ICT italiano sono
ancora sconfortanti, per il resto del mondo la
situazione è ben diversa. Per quanto riguarda
il Bel Paese, gli ultimi numeri forniti nell’ambito del Rapporto Assinform, pubblicati a fine
2012, ci dicono che nel primo semestre del
2012 il mercato dell’Information Technology
ha subìto, dopo la perdita del 2011 (-1,7%),
un’ulteriore contrazione, pari a -3,8% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente.
Purtroppo anche le previsioni per il 2013
non sono certo quelle che avremmo voluto
sperare.
Romano Prodi
Diversa, come detto, è invece la situazione nel resto del mondo: la
“crisi” di cui tanto noi italiani “amiamo” discutere ormai ininterrottamente da quasi 4 anni, nei paesi BRICS è durata poco meno di due
anni e dall’anno scorso ad oggi anche a Dubai le “ultime ferite” si sono
completamente rimarginate, almeno per quanto riguarda il settore ICT.
Il problema è che il divario tra Italia e resto del mondo, nel settore
tecnologico e nella Ricerca, si sta allargando ancora oggi invece di restringersi.
A Dubai come in Cina la crisi è durata meno, non tanto per un mercato molto più “liquido” tipico dei paesi anglosassoni, ma semplicemente perché la scelta di investire in nuove tecnologie ed in ricerca è stata
fatta più di quindici anni fa e perché tutto ciò che è stato creato da questa
visione non è andato perso negli ultimi anni.
A riprova di ciò sono molte le banche premiate per l’innovazione
tecnologica nel corso dell’Arab Technology Awards, il premio per l’innovazione più importante del Medio Oriente.
In questi ultimi mesi anche le banche italiane stanno reagendo alla
concorrenza internazionale riducendo il numero di sportelli ed allungando gli orari di servizio: si va verso una Banca “sempre aperta”.
Fortunatamente, in Italia, gli investimenti in tecnologie nel settore bancario non sono stati drasticamente ridimensionati in questi anni
come avvenuto invece in altre nazioni (soprattutto attraverso esternalizzazioni e delocalizzazioni): le banche non devono dimenticare che
buona parte della concorrenza oggi giunge attraverso nuovi strumenti
tecnologici quali Tablet e SmartPhones e che proprio su questo piano
si giocheranno le sfide future. Gli Istituti di credito nazionali dovranno
quindi continuare ad investire in nuove tecnologie, soprattutto internamente, sviluppando i tasselli mancanti nell’erogazione del servizio Online ad esempio attraverso gli ormai consolidati Social Networks.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | TECNOFUTURO
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MEDICINA E SALUTE
INDAGINI
RICERCHE
MEDICHE
Scoprire e curare allergie e intolleranze
si può
di Barbara Odetto
(foto A. Lercara)
Non per tutti il paesaggio bucolico dei
prati fioriti è fonte di poesia; le persone
allergiche o intolleranti, per esempio,
vivono la primavera con timore. Questa
stagione, tuttavia, non è la sola causa
dei fastidiosi disturbi che colpiscono
circa quindici persone su cento; tra i
fattori ci sono anche l’inquinamento,
l’alimentazione e lo stile di vita. Presso il
laboratorio Indagini Ricerche Mediche è
possibile effettuare visite e test specifici
per individuare le cause di asma, riniti,
dermatiti, gastroenteriti e altri sintomi
che affliggono molti pazienti. Il centro
dispone infatti di un’équipe altamente
preparata in questo settore composta
dalla Dott.ssa Corradino, Direttore
Sanitario, dal Dott. Furno, specialista
in Allergologia, dalla Dott.ssa Barberis,
specialista in Dermatologia, e dalla
Dott.ssa Galligani, Direttore Tecnico del
Laboratorio di Analisi.
14
Dott.ssa Corradino, che cos’è l’allergia?
È una risposta inadeguata dell’organismo
al contatto con una sostanza estranea,
chiamata allergene. L’allergene è una sostanza che, pur risultando innocua per
la maggior parte degli individui, diventa
nociva in caso di soggetti allergici. L’allergene si lega ad un particolare tipo di anticorpi chiamati reagine o immunoglobuline E; questo legame innesca all’interno
dell’organismo processi patologici che si
manifestano in forma più o meno grave,
quali rinite, asma, orticaria, fino ad arrivare allo shock anafilattico.
Quali sono i principali allergeni e quale
forma di allergia provocano?
Le sostanze inalate come il polline, gli
acari, le spore dei funghi, i peli degli animali, i gas o i fumi sono all’origine di riniti
e asma, quelle ingerite, cioè gli alimenti e i
composti chimici che si trovano nei cibi o
nei medicinali, sono alla base di allergie e
intolleranze. Le sostanze iniettabili come
il liquido di contrasto o il veleno di imenotteri quali api, vespe e calabroni possono provocare invece gravi manifestazioni
cutanee, con asma, rinite, e shock anafilattico, mentre le sostanze che sono a
contatto con la pelle, ad esempio il makeup o il nichel presente nei bijoux o le fibre
tessili, causano dermatiti da contatto.
Dott. Furno, come si prevengono o si
individuano le allergie?
Poiché una manifestazione allergica può
dipendere da più fattori e i sintomi essere
sfumati, il centro IRM Indagini Ricerche
Mediche ha lo scrupolo di considerare
tutti gli aspetti; per questo, se necessario,
al paziente viene consigliato di sottoporsi, oltre alla visita allergologica, a controlli
specialistici che possono coinvolgere, a
seconda della diagnosi, il dermatologo,
l’oculista, l’otorinolaringoiatra, il gastroenterologo.
Presso IRM effettuate dei test specifici?
I test che proponiamo ai pazienti sono
mirati in base ai sintomi. Il Prick test è il
test allergologico per eccellenza; si esegue
collocando sull’avambraccio del Paziente
alcune gocce dell’estratto allergenico e,
con un’apposita lancetta, si pratica una
piccola perforazione della cute al fine di
far penetrare le varie sostanze negli strati
superficiali della stessa, osservandone poi
la reazione. Il Patch test consiste nell’applicare un cerotto sul dorso per 24-48 ore e
nuovamente si verifica la reazione, mentre
Rast e Prist sono esami del sangue per misurare le immunoglobuline E. Nel nostro
centro effettuiamo anche il Cytotoxic Test,
prove tossiche alimentari sul sangue che
possono dare una risposta positiva anche
MEDICINA E SALUTE
per più alimenti alla volta; il livello di attendibilità del test è elevato e risulta di estrema utilità nella diagnosi delle intolleranze
alimentari. Molto efficace anche l’H2 Breath Test, utile per individuare l’intolleranza
al lattosio, presente in circa il 50% della
popolazione mondiale. Il paziente beve 50
grammi di lattosio e per tre ore, ogni 20
minuti, soffia in una sacca dalla quale vengono prelevati nove campioni di aria, successivamente analizzati per verificare se
c’è idrogeno nell’espirato prima e dopo il
test. Tra gli esami di secondo livello, mirati
all’analisi specifica di allergie e intolleranze
alimentari, si segnala la gastroduodenoscopia, efficace ad esempio per la diagnosi
della celiachia. Ricordo infine i test di provocazione in cui il soggetto allergico viene
a contatto con l’allergene sospetto per verificarne la reazione.
Esiste un periodo dell’anno in cui fare
i controlli?
Si possono fare sempre, anche in primavera quando l’allergia al polline è all’apice.
Non solo consiglio di farli, ma anche di
ricorrere, laddove necessario, alla somministrazione del vaccino che risulta scevro
da rischi e garantisce un rapido effetto
benefico.
pazienti consigliamo di eliminare una famiglia biologica e non il singolo alimento;
con l’aiuto dei nostri nutrizionisti, poi, è
possibile integrare la dieta con alimenti
appartenenti a famiglie diverse e non considerate a rischio per evitare il depauperare dell’organismo.
Dott.ssa Galligani, che cos’è l’intolleranza alimentare e come si manifesta?
L’intolleranza è un progressivo accumulo
di sostanze non tollerate dall’organismo
che dipende da fattori quali una dieta ripetitiva, i conservanti dei cibi, lo stress
fisico, la disbiosi intestinale e cioè l’alterazione della normale flora batterica intestinale. I disturbi più comuni sono mal
di testa frequente, scarsa concentrazione,
sfoghi cutanei, fatica cronica e disturbi
gastrointestinali come nausea, gonfiore e
difficoltà digestiva.
Esistono differenze tra allergie e intolleranze alimentari?
Allergie e intolleranze sono patologie
completamente distinte originate da
meccanismi differenti. Le intolleranze
hanno un tempo di reazione più lungo rispetto alle allergie e possono essere risolte con la temporanea sospensione dell’alimento che le causa. Tra i cibi più comuni
alla base delle intolleranze ci sono pane,
grano, uovo, latte, cacao, caffè, pomodori, peperoni, patate e carne di maiale. Ai
Oltre ai test standard, utilizzate altre
indagini per individuare allergie specifiche da contatto?
I pazienti possono portare nel nostro
centro il prodotto che ritengono provochi
in loro l’allergia ed integrare con esso il
pannello di allergeni “standard” utilizzato per il patch test; il test viene eseguito
con le stesse modalità ma l’impiego della sostanza ritenuta nociva consente allo
specialista di analizzarne eventuali effetti
sul Paziente.
Centro IRM Indagini Ricerche Mediche
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Dott.ssa Barberis, quali sono le dermatiti da contatto più diffuse?
Le cause alla base delle dermopatie sono
tante: i detersivi, i metalli come il nichel,
utilizzato molto nella produzione di bigiotteria, e il cromo, le materie prime che
si adoperano in alcuni settori lavorativi,
ma anche i prodotti di cosmesi e alcuni
tipi di conservanti che si trovano nei profumi, nelle creme e nei farmaci ad uso
topico.
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Corso Regina Margherita 304 – Torino
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MEDICINA E SALUTE
15
MEDICINA E SALUTE
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
Consigli per una dieta
appropriata
Come sempre un tema di interesse comune è la dieta
e per tornare in forma abbiamo il piacere di parlarne con
la dott.ssa Etta Finocchiaro, medico chirurgo specialista
in dietologia e scienza dell’alimentazione.
D
ottoressa Finocchiaro, qual è il
metodo più corretto per riprendere la linea dopo una gravidanza?
Dopo la gravidanza ci può essere un aumento di peso principalmente dovuto
alla ritenzione idrica indotta dalle alterazioni ormonali della gestazione.
Anche il giro vita aumenta a causa della
dilatazione uterina. Per i primi due mesi
bisogna pazientare e dare tempo all’organismo di stabilizzarsi poi è possibile
riprendere l’attività fisica e l’allenamento
dei muscoli addominali. La riduzione
degli zuccheri a rapido assorbimento
favorisce una ridistribuzione positiva
dei liquidi nel tessuto adiposo ma la
dieta deve iniziare solo al termine
del periodo di allattamento poiché
la restrizione calorica causa una
diminuzione della lattazione fino alla
sua scomparsa. Questo è
l’unico periodo nella
vita in cui la
donna può
consumare
800-1000
calorie in più.
Terminato l’allattamento consiglio di ridurre i
carboidrati, soprattutto
quelli a rapido assorbimento come zucchero e dolci.
Pasta e riso sono consentiti due o tre
volte alla settimana, preferibilmente so-
16
stituiti dalle versioni integrali che aumentano il senso di sazietà e apportano fibre
che riducono l’assordimento degli amidi.
Bisogna eliminare gli snack, i prodotti da
forno come crackers e biscotti assunti
spesso durante la giornata per tamponare la fame tra un pasto e l’altro. Anche la
frutta, peraltro ricca di vitamine e minerali, va limitata alla giusta quantità.
Quanto incide la ritenzione idrica nelle
diverse fasi della vita di una donna?
L’assetto ormonale è strettamente collegato alla fisiologia del tessuto linfatico.
Inevitabilmente l’aumento di estrogeni
e progestinici causato dalla gravidanza
rende la parete dei vasi più permeabile e
i liquidi tendono a riversarsi nel tessuto
sottocutaneo, generando il caratteristico
gonfiore. I liquidi si localizzano in determinati distretti preferenziali, come caviglie, mani e tessuti perioculari.
Dal punto di vista dietologico dobbiamo
mangiare molta verdura e assumere sali
minerali per rinforzare le pareti vasali.
Si possono aggiungere integratori a base
di sostanze vegetali come betulla, ortica,
orthosiphon, semi d’uva, flavonoidi e altre piante per rinforzare questa azione. Se
il vaso è più solido, l’acqua trova maggiore difficoltà a diffondersi. La sedentarietà
è il vero nemico da sconfiggere. Bisogna
camminare, nuotare, passare dal caldo al
freddo: sono tutte azioni che stimolano la
circolazione linfatica ed ematica e contrastano l’insorgere della ritenzione.
È utile bere molte tisane?
Diciamo prima di tutto che bisogna bere
molto. Molte donne durante il giorno bevono pochissimo o non bevono affatto ed
è sbagliato. Meno si beve, meno si berrebbe. Chi non ama bere solo acqua può
bere tisane: malva, finocchio hanno effetto antiedemigeno. Naturalmente non
vanno zuccherate! Una donna di 60 Kg
ha un fabbisogno idrico giornaliero di circa due litri. Il secondo consiglio è quello
di non eccedere con il sale. Ad esempio
mangiare una bella focaccia molto salata
è quanto di più sbagliato si possa fare.
MEDICINA E SALUTE
La somma del sale con i carboidrati genera proprio quella funzione di cattura e
incarceramento dei liquidi nei tessuti che
vogliamo evitare.
Lei ha sempre sottolineato l’importanza dell’attività fisica. Quali tipi di sport
sono consigliati in associazione al regime
dietetico?
Per vivere sani non è sufficiente seguire
un corretto regime alimentare, bisogna
bandire la sedentarietà e praticare qualche disciplina sportiva con continuità,
almeno 150 minuti di attività distribuiti
in tre giorni alla settimana. Per misurare
l’intensità si controlla la frequenza cardiaca che deve raddoppiare rispetto alla condizione di riposo. Con tale sollecitazione
si consuma realmente di più. Al di sotto
di questi parametri l’utilità dell’allenamento è scarsa. L’esercizio fisico ormai
viene considerato un atto medico, si
parla di prescrizione di esercizio fisico.
Detto questo, è ovvio che il programma
che può svolgere un ventenne che pratica
agonismo è diverso da quello del soggetto sedentario sovrappeso di mezza età.
Bisogna scegliere il giusto mix di attività
aerobica e di potenziamento muscolare,
alternandole.
Allora cosa possiamo dire a tutte quelle
persone che camminano con il cane nel
parco e pensano che sia sufficiente per
tornare in forma?
Magari! Camminando non avviene
quell’accelerazione della frequenza cardiaca necessaria per elevare il metabolismo e bruciare i grassi e anche l’azione
di rinforzo del tessuto muscolare è pressoché nulla. Sono preferibili la corsa,
la bici, il nuoto, la danza, il tone-up, il
pilates ben fatto oppure la corsa di tipo
fitwalking o nordic walking o la palestra.
L’esercizio deve essere continuativo, diventare uno stile di vita.
Oggi i disturbi dell’alimentazione sono
fortemente sentiti nei giovani. Come è
possibile riconoscerli tempestivamente ed
affrontarli?
Se il problema si fa serio va affrontato in
modo serio. Ciò avviene quando il disturbo in un senso o nell’altro persiste per
almeno sei mesi. Se una ragazza man-
gia in maniera smodata o rifiuta il cibo
con continuità possiamo rilevare anche
una serie di disturbi psicologici quali un
atteggiamento di chiusura nei confronti del mondo esterno, di fissazione su
alcuni aspetti comportamentali che devono mettere in allarme. In questi casi
il rapporto con il cibo diventa ossessivo
ed è sintomo di altri malesseri, diventa il
capro espiatorio. Gli psichiatri che si occupano di questo sono concordi nel dire
che il disturbo va affrontato più precocemente possibile. Se si lascia incancrenire
diventa di difficile risoluzione. L’approccio
terapeutico deve essere multidisciplinare
e coinvolgere sia il dietologo sia lo psichiatra.
La scelta etica di non mangiare carne
coinvolge sempre più persone, come la
commenta?
La credenza che rinunciare alla carne
comporti un deficit proteico è un mito da
sfatare. Ci sono molte persone che vivono una vita in perfetta salute praticando la
dieta vegetariana. Il pluricampione olimpico Carl Lewis è un esempio eccellente.
Le proteine si possono assumere anche
dalle sostanze vegetali come i legumi e i
cereali. Chi non mangia carne deve stare
un po’ più attento agli abbinamenti per
garantire all’organismo il giusto apporto
di ferro e altri aminoacidi. Oggi abbiamo
il problema opposto, i danni maggiori
sono provocati dalle diete iperproteiche
che non danno disturbi a vent’anni ma ne
provocano di gravissimi nel tempo.
E i fast-food che piacciono tanto ai giovani?
Preferibilmente sono da evitare, si possono frequentare una volta ogni tanto.
L’elevato contenuto di grassi saturi e di
sodio e la mancanza fibre sono dannosi.
Meglio una buona pizza, a patto che non
si debba dimagrire!
L’utilizzo degli integratori a base di
aminoacidi che va molto di moda tra gli
sportivi è realmente utile?
Assolutamente no, a meno che l’organismo ne sia carente per cause patologiche. Noi dietologi li contestiamo anche
nel mondo sportivo, si sono già verificati
casi di insufficienza renale in atleti che ne
Etta Finocchiaro
hanno abusato. Sono pratiche superate
senza fondamenti biologici.
Ricordiamo ai lettori la conferenza della
dott.ssa Finocchiaro il 16 Aprile: tratterà
il tema dell’alimentazione come prevenzione delle malattie dismetaboliche e
oncologiche.
Dott.ssa ETTA FINOCCHIARO
Medico Chirurgo Specialista in
Dietologia e Scienza dell’Alimentazione
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MEDICINA E SALUTE
17
MEDICINA E SALUTE
DENSITOMETRIA OSSEA
con metodica DEXA
Apparecchiatura Utilizzata
per il Servizio
L’apparecchiatura utilizzata per la Densitometria Ossea è il Densitometro
Lunar DPX PRO della General Electric
con metodica DEXA (Dual Energy XRay Absorptiometry), che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è la
tecnica in uso più precisa e affidabile per
la valutazione della densitometria ossea, con insignificanti dosi di radiazioni
per il Paziente.
Questa metodica si basa sulla valutazione della densità minerale ossea (BMD)
e fornisce due indicatori molto importanti: il T-Score (deviazione della densità minerale rispetto al valore normale
Responsabile: Dott. Nicola Gallo
Specialista in Radiologia
scansione misure precise di densità ossea e composizione corporea (tessuto
grasso, magro e osseo).
Modalità di Accesso al Servizio
L’accesso al Servizio di Densitometria
Ossea può avvenire in regime Privato o
Convenzionato con Enti Privati.
C.D.C. è convenzionato con i più importanti Fondi Sanitari Integrativi, Casse
Mutue di Assistenza, Compagnie Assicurative, Società di Servizi Sanitari, Associazioni di Categoria.
I Pazienti iscritti ad uno di questi Enti
hanno la possibilità di sottoporsi ad
esami specialistici gratuitamente o con
franchigia.
Presso la Sede C.D.C. di Via Fabro 12b
a Torino è attivo il Servizio di Densitometria Ossea o Mineralometria Ossea
Computerizzata (MOC) con metodica
DEXA.
Finalità del Servizio
La Densitometria Ossea consente la
determinazione della densità ossea
nei distretti a maggior rischio di frattura (colonna vertebrale e femore) e che
supporta il Medico nella diagnosi dell’osteoporosi, nella valutazione del rischio
di frattura e nel monitoraggio della risposta alla terapia.
Destinatario del Servizio
La Densitometria Ossea è rivolta ai
soggetti più a rischio di sviluppare una
osteoporosi:
○donne con alterazioni ormonali in
grado di provocare un’accelerata perdita di calcio (menopausa, irregolarità
mestruali, amenorree, anoressia, alterazioni tiroidee e paratiroidee, etc.)
○uomini con alterazioni dell’assorbimento e del metabolismo del calcio e
della vitamina D.
18
che si ha all’età di 30 anni) e lo Z-Score
(deviazione della densità minerale rispetto a soggetti di pari età).
Seguendo la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è
possibile suddividere i dati rilevati nelle categorie di normalità, osteopenia e
osteoporosi.
L’apparecchiatura è in grado di effettuare misurazioni a livello vertebrale lombare, femorale e total body. Quest’ultima applicazione fornisce in un’unica
CDC - CENTRO DIAGNOSTICO CERNAIA
CENTRO UNIFICATO PRENOTAZIONI
prestazioni in regime privato
o convenzionato con enti privati
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MODA
di BARBARA ODETTO
(foto Archivio Stilisti)
Trendissi
Lo sappiamo: la parola non esiste, ma di sicuro rende bene l’idea di quanto sia forte la
voglia di glamour in questa prima parte dell’anno in cui sboccia il desiderio di osare,
colorare e, perché no, ammaliare. Gli stilisti lo sanno e propongono tinte energiche
e decise, texture insolite e accostamenti davvero creativi. >>>>> Lets’go, dunque: che
abbia inizio il gioco della moda e che sia una primavera t r e n d i ss i m a m e n t e fashion!
MODA
La collezione Liu Jo Luxury propone non solo gioielli di alta
gamma, ma anche declinazioni accessibili che regalano un
tocco glamour al proprio look. Chi ama lo stile classico può
scegliere catenine dal contenuto romantico e dal lettering
aggraziato oppure girocolli, collane multicatena, bracciali,
anelli e orecchini con quadrifogli “porte-bonheur” in smalto.
Chi preferisce i bijoux del passato può optare per i
ciondoli a forma di fiocchi, orsetti
e cuori bombati con dettagli
smaltati color pastello, vero
must di questa primavera.
LIU•JO
GLI ACCESSORI?
LUXURY, OF COURSE
mamente
Per chi invece non vive senza orologio, Liu Jo Luxury - Time
Collection propone due linee: una dai colori funky e dal look
fresco e contemporaneo ed una più preziosa che rivisita i classici in chiave attuale, per un risultato raffinato ed elegante.
Qualunque sia il vostro stile, dunque, il brand lo interpreta
alla perfezione regalando un twist unico che fa la differenza.
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MODA
21
ERMANNO SCERVINO
MODA
22
BOHO-CHIC
Per la primavera targata 2013 la donna di Ermanno
Scervino sceglie il lusso sartoriale e gioca con i colori
e con le materie in modo nuovo, creando un incontro
armonioso tra Mediterraneo e Atlantico. Vuole tinte
decise quali becco d’oca, viola, giallo, corallo, fucsia e
le mixa allegramente; abbina con disinvoltura ricami
macramè, disegni floreali, arabesque e trame di reti.
Opta anche per il bianco e il nero che enfatizzano i
motivi geometrici e fanno capolino dalle trasparenze,
dalle reti e dai patchwork. Non disdegna le piume di
organza fatte a mano, le balze lavorate a laser, le nappe e le frange che rendono uniche le giacche smoking
senza maniche con reverse. Per la sera la signora boho-chic vuole invece abiti monospalla con colori contrapposti e trasparenze che lasciano intravedere brassier e coulotte, magari abbinate ai sandali zeppa in legno sagomato con intrecci di pelle bicolore.
Per essere unica all day long.
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NUNZIA
PALMIERI
IL BUSINESS
ELEGANTE
Nunzia Palmieri firma una collezione di borse da viaggio e per il business pratiche, funzionali e davvero
innovative. Tutti i modelli sono caratterizzati infatti da una tasca disegnata su misura che custodisce e
protegge l’iPad e gli altri tablet grazie ad un cuscinetto double-face estraibile. Togliendolo, si può utilizzare
il dispositivo elettronico e la “window bag” si trasforma in una comoda base d’appoggio che permette
di lavorare ovunque senza rovinare il computer. Realizzate artigianalmente e curate in ogni dettaglio, le
borse in pelle Nunzia Palmieri uniscono il fascino di un design esclusivo ad un nuovo modo di concepire
le business bag, diventando un accessorio unico e ricercato dai clienti di tutto il mondo.
Declinate in tre nuances bicolore – nero e
cappuccino, marrone e cappuccino, fuxia
e crema – queste borse non sono quindi
un semplice accessorio per iPad, ma un
esempio di stile che aggiunge fascino
alla tecnologia.
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ASSN.
FOOTWEAR CLUB ...
Sono i valori e la tradizione dell’Orange County Polo Club e del Memphis Polo Club ad ispirare
la collezione footwear primavera-estate di U.S. Polo Assn. che per la donna propone zeppe, plateau e sandali di diverse altezze declinate sia in morbida pelle vacchetta e suede dalle nuances
pastello sia in vernice dai colori vitaminici. Oltre alle chaussures con dimensioni più o meno vertiginose si affianca una proposta ultra flat abbellita da tomaie in pelle dai toni naturali oppure
in divertente rafia colorata o ancora in raffinato raso dalle tonalità delicate. Non mancano poi
gli stivali dal sapore texano realizzati in pelli morbidissime e proposti in diverse tonalità naturali.
Per chi ama unire confort ed eleganza, il brand propone anche le sneaker in tela e i morbidi mocassini in suede. Tanto i colori quanto i dettagli sono accuratamente studiati per una lei sempre
più attenta alle tematiche ambientali, perché oggi lo stile green è un must.
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MODA
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CARACTÈRE
MODA
24
PER UN DONNA
CON... CARACTÈRE
Ancora una volta il brand convince e conquista il gentil sesso per le sue proposte eclettiche,
contemporanee e dal sapore internazionale.
La collezione per i mesi più caldi sceglie toni
iper femminili come il giallo, il rosa, il viola, ma
anche nuances più glam quali il verde, l’azzurro pastello e il fango. Non manca
poi l’intramontabile abbinamento del bianco e del blu, in perfetto stile cruise.
Alle tinte unite si accostano le fantasie ricercate e chic che regalano un’allure
grintosa e raffinata. Lo street wear punta su pantaloni dalle linee fluide e avvolgenti, su trench sofisticati e su sandali ultra flat oltre che su vestiti in seta
impalpabili, allacciati da cinture dal twist grintoso. La sera, invece, impone sia
gli intramontabili tubini sia abiti lunghi e leggeri che creano un gioco di volumi
dall’eleganza senza pari. Il tutto rigorosamente black or white.
 www.caractere.it
CURVY EVOLUTION
ELENA MIRÒ
MODA
Le donne curvy piacciono e tanto i registi quanto i couturier le considerano muse ispiratrici. A loro Elena Mirò
dedica la collezione For.Me che punta sulla seduzione
enfatizzando il giro vita, i fianchi e il décolleté. Gli abiti,
proposti nelle taglie 44-46 e 48, hanno stampe che richiamano sia il safari in maniera non banale sia l’ikat:
un particolare procedimento per la tintura dei filati di
origine indonesiana. I colori spaziano dal bluette al viola
senza dimenticare il nero mixato con il bianco e il cremisi e senza trascurare i toni naturali più caldi. Le proposte
da indossare dopo il tramonto vanno invece dall’abito
icona “Marilyn”, una rivisitazione in chiave moderna
del classico tubino con tagli shaping che plasmano il
corpo, allo smocking nero proposto in rafia ribattuta e
icona di una femminilità che non passa certo inosservata. Perché oggi più che mai essere curvy significa essere
trendy.
 www.forme.elenamiro.com
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MODA
25
GINO BAUDINO
MODA
LA MODA SECONDO
GINO BAUDINO, DAL 1956
LA LOBBIA
DONNA
Brebis Noir, Canali, Jaggy, Corneliani e ancora Brema, Tagliatore, Fred Perry e molti altri: da quasi sessant’anni la Gino
Baudino propone alla clientela i migliori brand della moda
internazionale sia per lei sia per lui. Nel suo negozio situato
in Crocetta è possibile scegliere tra una vasta gamma di abiti
da giorno, vestiti da cerimonia, accessori, ma anche abiti da
lavoro. Per l’uomo pantaloni casual, pull, capi spalla, completi
e ancora scarpe inglesi e americane, cravatte e cinture per un
total look che spazia dal business al tempo libero. Per la donna, invece, accanto ai raffinati abiti da sera si collocano pratici
outfit perfetti per l’ufficio e, allo stesso tempo, ideali per una
colazione con le amiche. Il tutto, naturalmente, selezionato
per assicurare alla clientela qualità, comfort e stile. Perché da
sempre Gino Baudino… investe in vestiti.
 www.ginobaudino.it
LA LOBBIA DONNA
Situata nella centralissima via Bertola, La Lobbia donna è un punto di riferimento per la donna che non ricerca
semplici capi di abbigliamento, ma dettagli di stile capaci di renderla unica. L’elegante boutique propone alla clientela collezioni esclusive di stilisti e brand quali Marella, Add, Gaia, Charlott, Fabrizio Lenzi, Gaia D’este, Rose & Lini
per citarne alcuni. In un’ambiente raffinato e dal design accurato la donna può trovare un’ampia varietà di abiti da
cerimonia, da sera, outfit, giacche, trench oltre che borse, calzature, foulard e numerosi altri accessori moda. Per un
total look che non passa certo inosservato e che la titolare sa rendere sempre nuovo, stagione dopo stagione.
 www.lalobbiadonna.it
26
MODA
di Barbara Odetto
Atelier Il Sogno
L’abito da sposa ideale?
Sì, lo voglio!
C
iascuna donna ha disegnato nel
proprio cuore il wedding dress dei
sogni: ne è certa la Signora Maura
Brandino, che da quasi vent’anni
esaudisce il desiderio di stile delle
future spose.
Nell’elegante Atelier situato nel
palazzo d’epoca Monteu Beccaria, all’interno del centralissimo
Quadrilatero Romano, la titolare
e il marito accolgono la clientela
con discrezione e competenza per
accompagnarla verso uno dei momenti più emozionanti della vita.
L’Atelier Il Sogno propone infatti esclusive collezioni di abiti per
la sposa, per lo sposo e da cerimonia, oltre che raffinati accessori e
cadeaux de mariage. Accurata la
selezione delle griffe internazionali
proposte: per lei Peter Langner, Leila Hafzi, Giuseppe Papini, Domo
Adami, Tosca e Roberta Lojacono;
per lui T.G. di Fabio, Dormeuil,
Zegna, MTD, Caccioppoli e Bristol. Esempi di haute coûture scelti
per regalare alla coppia eleganza e
charme.
possono giocare con texture e colori
e veder coronato il loro sogno più
bello: indossare l’abito da sposa
che avevano immaginato sin da
piccole.
Per chi desidera invece l’unicità
di un abito, l’Atelier Il Sogno propone una collezione propria dalle
linee sartoriali, frutto di creatività,
esperienza e passione, ma anche
frutto della capacità della Signora
Brandino di interpretare al meglio
il desiderio di ogni fanciulla. Pizzi, tulle, merletti, svasature, tagli
destrutturati, linee ora morbide
ora sinuose: nel “salotto” di via
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MODA
27
EVENTI
Dal 16 al 20 maggio il Salone del Libro al Lingotto
La creatività,
il Cile e D’Annunzio
di MARIANGELA SALVALAGGIO
Forte dei 317 mila visitatori dell’ultima
edizione, il Salone rilancia con l’idea
di far partire da Torino
la “rete delle città del libro”
D
are vita, per dirla alla Rodari, a una “grammatica della fantasia”, con occasioni di confronto che stimolino soprattutto i giovani a reinventarsi, rileggendo la tradizione e guardando al
futuro, per superare le difficoltà. È la creatività
il tema conduttore della 26a edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, sviluppato
attraverso le testimonianze di grandi maestri
delle scienze, delle lettere e delle arti, chiamati
a raccontare la loro esperienza creativa, i segreti
di bottega, le tecniche, le innovazioni linguistiche di cui si sono resi protagonisti.
Nella “fabbrica delle idee” torinese, è la cultura del Cile l’ospite d’onore, a quarant’anni
dal colpo di Stato di Pinochet e dalla morte di
Pablo Neruda. Nell’elenco degli invitati ci sono
le grandi signore della scrittura, Isabel Allende
e Marcela Serrano. Al Lingotto sono attesi Luis
Sepúlveda e Antonio Skármeta. Non mancheranno i riferimenti alla poesia cilena con le due
poetesse, il Nobel Gabriela Mistral e Violetta
Parra.
28
6
EVENTI
Nel centocinquantenario della nascita di
Gabriele D’Annunzio, sarà visitabile una mostra di oggetti, autografi, documenti e libri rari,
provenienti dalle collezioni del Vittoriale.
Il Salone ospiterà poi un convegno sulle
nuove tecnologie che, in omaggio alle sperimentazioni dannunziane, metterà a fuoco le
nuove risorse capaci di valorizzare il patrimonio dei beni culturali italiani, a partire dal progetto della digitalizzazione di tutta l’opera del
Vate.
Occhio di riguardo del Salone Internazionale del Libro 2013 per i piccoli editori, con una
serie di iniziative per sostenere la partecipazione di queste case editrici nonostante la crisi:
tariffe agevolate e sconti, dai trasporti ai pasti,
oltre al layout espositivo. Per le nuove realtà
che si affacciano sul mercato editoriale prosegue il progetto dell’Incubatore, dedicato alle
case editrici con meno di 24 mesi di vita e non
legate a grandi gruppi editoriali.
Guardare ai piccoli editori e, contemporaneamente, alle nuove frontiere di social e digitale, in pieno spirito glocal. Riconfermata per
il terzo anno Book to the future, l’area dedicata
all’editoria digitale e alle nuove tecnologie di
fruizione. Una vetrina per i protagonisti dell’editoria hi-tech: editori, distributori, produttori
di ebook, portali, librerie online.
Novità del 2013, la partnership attivata con
il Digital Festival, la manifestazione nazionale
che, dopo due edizioni milanesi, sarà ospitata
nel mese di maggio per il secondo anno consecutivo a Torino.
Altra novità: l’istituzione di una Regione
come ospite d’onore che punta molto sul dialogo con le scuole. Saranno a Torino, tra gli
altri, Carmine Abbate, recente vincitore del
Campiello, e Mimmo Gangemi, autore de La
signora di Ellis Island.
Premiate con 8000 euro sei scuole che parteciperanno alla finale
nella giornata di chiusura del Salone.
Terza edizione per Dimensione Musica, l’area dedicata al Made in
Italy del settore musicale.
Presenza ormai irrinunciabile, torna nel Padiglione 5 il Bookstock
Village: la sezione del Salone Internazionale del Libro dedicata ai giovani
dagli 0 ai 20 anni, promossa e sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
Al Salone 2013 è atteso il grande happening finale dell’undicesima
edizione di Adotta uno scrittore, dedicato agli allievi delle classi secondarie del Piemonte. Per questa edizione l’Associazione delle Fondazioni
delle Casse di Risparmio Piemontesi mette a disposizione 12 mila biglietti gratuiti d’accesso al Salone.
Prima edizione anche per Comix Games
School, il gioco on line che coinvolge le scuole
medie italiane. Una gara di abilità promossa da
Panini Editore in collaborazione con Repubblica@Scuola, il portale dove saranno pubblicati
i cinque acrostici a tema “Salone Libro Torino”.
Un esempio di acrostico di epoca più recente, ispirato alle vicende della prima e della seconda guerra del Golfo, è quello ironicamente
ricalcato sulle lettere della parola BUSH: Bisogna Uccidere Saddam Hussein.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | EVENTI
29
PROTAGONISTI
U
IL SUO ULTIMO
ROAD NOVEL,
STRADE BIANCHE
EDITO DA MARSILIO,
È USCITO IN FRANCIA
E IL GIORNO PRIMA
C’È STATA
UNA RECENSIONE
MOLTO POSITIVA
SU LE MONDE.
na mattina, nella sua sconfinata biblioteca, incontriamo
Enrico Remmert. Stesso cognome del vicepresidente della
Compagnia di San Paolo, sorride nel raccontare che “una volta un tale
mi chiese di scrivere per lui perché credeva fossimo parenti”. Ascoltare lo
scrittore torinese parlare di sé è come sentire il racconto di un entusiasta
protagonista di una delle sue storie.
Ha pubblicato il suo primo romanzo a 28 anni, “Rossenotti”. Cinque anni
dopo, con “La ballata delle canaglie” è finalista al Dublin Literary Award e
al prestigioso premio anglosassone Indipendent Foreign Fiction Prize.
Negli anni seguenti, insieme a Luca Ragagnin, ha curato la trilogia dedicata a Bacco, Tabacco e Venere, tra cui il riuscito “Elogio della sbronza
consapevole”, il libro di Remmert che in Italia ha venduto di più, uscito
in cinque edizioni ed anche in tascabile. Insieme a Ragagnin ha scritto
anche un libro per bambini che si chiama “Il viaggio semiasciutto di Ulisse il pesce volante”, con cui Paolo D’Altan ha vinto il Premio Andersen
come miglior illustratore. I suoi libri sono stati tradotti in una decina di
lingue, dall’ebraico al russo. E poi varie collaborazioni per programmi
televisivi, numerose riviste, spettacoli teatrali e per la pubblicità.
ENRICO REMMERT
Il mio stile picaresco
di MARIANGELA SALVALAGGIO
Lavoro con la scrittura dai tempi della penna e della macchina da scrivere.
Gabriel Garcia Màrquez ha dichiarato che avrebbe scritto molto di più se
avesse avuto il pc. Io sono così, scrivo di tutto e in continuazione. Sono una
persona molto curiosa, aperta, piena di voglia di fare.
Enrico è al suo terzo romanzo, “Strade bianche”. È la storia di Vittorio, un
orchestrale in viaggio con due donne, da Torino a Bari, dove va per sostituire un collega. Sorprese e cambi di strada inattesi sono una costante
del viaggio dei tre compagni di avventura che attraversano l’Italia lungo
le statali, d’inverno, a bordo di una macchina dell’autoscuola. Il viaggio
diventa per ciascun protagonista un’occasione per cercarsi e smarrirsi.
Un romanzo rocambolesco nei fatti, avventurosi, e nell’anima.
Come mai le statali?
Enrico Remmert
30
Le conosco bene, non scrivo mai di argomenti che non conosco, come suggerisce Orazio nella sua Poetica. Sono stato in vespa in Sicilia. Ho viaggiato
tantissimo e posso dire di conoscere veramente bene l’Italia. Mi manca solo la
Basilicata. In “Strade bianche” tutte le storie sono legate un po’ allo smarrimento, ad azioni in cui si girovaga, si vaga senza sapere bene dove andare.
Ora che ne parliamo, sto realizzando che evidentemente mi piace narrare
storie picaresche. Anche quello che sto scrivendo adesso è molto così: non suc-
PROTAGONISTI
cede niente ma in una stanza, concatenate, succedono mille cose.
Tra numerosi reportage, tra cui gli ultimi per La
Stampa con notti trascorse con i senza tetto, i
tanti articoli per noti magazine e alcuni testi di
canzoni, Enrico ha scritto ben trenta racconti.
I racconti – spiega – servono per sbarcare il lunario, è una committenza molto frequente.
Tra questi, uno è stato inserito in un’antologia
sui Mondiali di calcio che andò molto bene.
Da undici anni esiste la nazionale scrittori che
si chiama l’Osvaldo Soriano Football Club, che
ha pubblicato tre antologie.
Nazionale di cui mi onoro di avere la maglia numero 3, anche se sono più uomo da pub e decisamente uno dei più scarsi. Solo due miei racconti
mi sono davvero piaciuti, uno è inedito e lo sto
scrivendo da anni; l’altro è quello del parrucchiere
giapponese inserito proprio nell’antologia intitola-
ta ‘Era l’anno dei Mondiali’, una storia vera. Quest’anno abbiamo
presentato un testo che si chiama ‘Fuga dalla vittoria’, un lavoro che
abbiamo fatto con la Fondazione di Stefano Borgonovo per sostenere i
malati di Sla che è anche uno spettacolo teatrale.
Lo scorso dicembre è uscito “Il minchionario universale”, una raccolta
di frasi idiote dette negli ultimi anni da politici, celebrità, veline.
Un esempio?
Cristina Aguilera che chiede dove sarà quest’anno il festival di Cannes.
Gli americani sono i primi della classe in questo ma anche i nostri si
difendono bene, dal Trota a Flavia Vento; poi c’è super Silvio, dei politici
non si salva nessuno. Una grande fonte sono i calciatori e i vip in genere.
Le recensioni sui tuoi lavori sono ricche di aggettivi come soave,
acuto, valido. Aggettivo sì o aggettivo no?
Aggettivo medio, sono flaubertiano, per cui c’è solo un aggettivo ed è
quello esatto.
Come per le canzoni, anche nei libri è difficile dire se venga prima
la storia o la “melodia”, la forma narrativa?
Sì, ognuno ha il suo metodo. Sono appassionato di sceneggiatura e ho
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | PROTAGONISTI
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PROTAGONISTI
scito. È la biografia di un personaggio vero, irritante e affascinante.
Per vicende incredibili, la sua vita viaggia a fianco alla storia con la S
maiuscola: è in Serbia a sparare, è a New York con Wahrol.
Prima barbone, poi domestico di un miliardario a Manhattan,
scrittore alla moda a Parigi e così via. Una vita romanzesca e
spericolata. Picaresca, così come il tema scelto da Remmert per il
Dizionario ‘affettivo’ della lingua italiana, un esperimento a cui
si sono sottoposti molti scrittori.
Sì, la parola significativa per me è inquietudine. Cito a memoria la
definizione: parola di sei sillabe che descrive un percorso dell’anima
che mi appartiene. Buffo: inquietudine non ha sei sillabe ma cinque.
Nessuno se ne è accorto, ma potrebbe voler dire che un’anima inquieta
è sempre in movimento.
letto molti libri sulla struttura della sceneggiatura più
che sulla struttura letteraria.
Prima di scrivere cosa succede?
Penso molto a poche cose. Però, alla struttura dei capitoli penso tanto e preparo molto bene i miei personaggi,
anche con delle schede non scritte ma riassunte mentalmente. Quando si hanno ben in testa i personaggi,
quando questi hanno una faccia, allora è fatta. Inserire
in una storia personaggi con un preciso riferimento, magari a una persona vivente, li rende molto reali, fino ad
andare avanti da soli. Non è raro che mentre scrivo cosa
deve fare un personaggio, questo fa un’altra cosa e in
effetti va bene così.
E i testi delle canzoni come nascono?
Con Samuel dei Subsonica abbiamo scritto insieme
tutti i testi dei Motel Connection. Una volta partivamo dai testi, adesso in genere dalla melodia anche se mi
capita ancora di scrivere una frase molto musicale e di
sentirla, grazie a Samuel, diventare musica al pianoforte, una magia.
Dopo le puntate di Cartoon magic, un programma
per bambini, hai scritto ancora per la tv?
L’anno scorso è stato confermato un reality per aspiranti
piloti di auto che guidano le Abarth. È andato in onda
su Sky, in Italia e in Germania, e su Mtv in Svizzera. I
migliori sei hanno partecipato a una gara ufficiale. Ha
vinto un universitario torinese, Alberto Fontana, che
non aveva la macchina ma è fanatico di simulatori di
guida.
Qual è il miglior libro del 2012?
Nei giorni scorsi ho messo su Facebook che per me il libro
dell’anno è “Limonov” di Emmanuel Carrère, edito da
Adelphi. Tre giorni dopo scrivevano lo stesso il Corriere
della Sera e La Stampa, segno che il testo è molto riu-
32
Anche Remmert sembra volersi muovere, deve ritornare alla
scrittura. Anche a voler sbirciare non si capisce a cosa si stia
dedicando.
È una novità assoluta, stranamente nessuno ci ha mai pensato prima
e non posso dire molto di più, se non che sto collaborando con il pittore Daniele Galliano, pinerolese di nascita e cosmolita di formazione.
Stiamo lavorando a un’idea molto particolare, un po’ bambinesca.
Enrico ci saluta così, con la curiosità di chi legge l’ultima riga di un
capitolo e non vede l’ora di cominciare il prossimo.
GUSTI E PIACERI
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
DELFINO BLU
un raffinato angolo di mare
a Torino
Quale clientela frequenta il suo
locale?
I nostri clienti sono affezionati e ci
scelgono da tempo per la qualità del
cibo e per l’atmosfera accogliente che li
fa sentire come a casa. Mi capita spesso di occuparmi del pranzo di nozze di
giovani che venivano a mangiare qui
sin da piccoli con i genitori.
D
a oltre venticinque anni il Delfino
Blu è il punto di rifermento per quanti
amano gustare un menù di pesce ricco
di proposte creative e stuzzicanti. Il titolare cura personalmente ogni portata
e coordina il suo staff composto da otto
persone tra sala e cucina che collaborano con lui da quindici anni. Conosciuto e stimato nell’ambito dell’alta ristorazione, in quarant’anni di carriera
è stato insignito di numerosi premi e
attestati ed è anche Commendatore e
Cavaliere della Repubblica.
34
Potrebbe quindi avere la supponenza
dell’uomo di successo, eppure il Cavalier Peter non ama parlare di sé e preferisce focalizzare l’attenzione sul suo
ristorante perché, dice, questo non è
un lavoro, ma la passione di una vita o
meglio, la sua stessa vita.
Commendator Peter, perché Delfino Blu?
Per rendere omaggio a questo animale che da sempre è considerato amico
dell’uomo oltre che simbolo di forza.
Come definirebbe il suo stile culinario?
La mia è una cucina mediterranea di
pesce, ma rivisitata in base ai gusti dei
torinesi. Tutte le proposte sono caratterizzate infatti da un tocco personale
che le rende particolari nei gusti e nei
sapori.
Quali sono i piatti più amati dai suoi
clienti?
Piace molto il plateau royal rivisitato
con i frutti di mare italiani e francesi
realizzato più di 30 anni fa. Nei due
acquari di acqua marina della sala superiore ci sono le ostriche, i granchi, le
aragoste, gli scampi ma anche l’astice
jumbo che è una vera rarità.
Tutto il pescato è rigorosamente fresco
e selezionato.
Oltre al coquillages sono molto apprezzati anche il sauté di cozze e vongole,
gli spaghetti al cartoccio, la paella, la
zuppetta di frutti di mare e ancora
la grigliata mista del giorno, il fritto
misto, l’aragosta ai profumi dell’orto
e l’insalata di astice tiepida. Oltre al
menù di mare abbiamo quello di terra
per accontentare anche chi non ama il
pesce o chi vuole assaggiare qualche
ricetta diversa.
Tra le nostre proposte, quelle che incontrano maggiore successo sono il risotto allo champagne, altri piatti legati
alla stagione e, tra i dessert, i sorbetti
preparati da noi e tante altre varietà di
dolci.
GUSTI E PIACERI
sia sul lato della
strada, è arredato
con diversi tappeti
persiani e sembra
un salotto parigino
d’altri tempi.
La sala royal è
adibita agli eventi?
Esatto. I salotti e il
pianoforte la rendono un salone per
le feste più che una
sala ristorante e il
fatto che non sia
visibile dalla strada
fa sì che sia intima
e quindi perfetta
per delle cerimonie private di circa
sessanta persone.
Per questo molti la
scelgono per matriLa foto degli anni ’80 ritrae il Signor Peter con il suo celebre Plateau Royal.
moni, anniversari,
feste di compleVedo che nelle teche in legno fanno anno oppure per cene congressuali e
lavorative.
capolino molte etichette interessanti…
La cantina dei vini comprende bianchi
Commendator Peter, oltre alla quae rossi di diversa qualità e provenienza
e tra le bollicine non manca lo cham- lità delle proposte enogastronomiche
pagne, ideale per accompagnare un lei è attento anche all’immagine del suo
locale? Ce ne parla?
evento speciale.
Curo personalmente i contenuti del
sito in cui fornisco informazioni sul
Ci descrive il suo locale?
Il ristorante si divide in tre ambienti: ristorante, sul menù e in cui trovano
al piano superiore ci sono la sala degli spazio le news, la gallery fotografica
acquari e il dehor riscaldato, mentre a delle portate più amate dalla clientela,
quello inferiore c’è la sala royal. Sempre sotto trova spazio anche il mio
studio, che ho arredato con mobili del
‘500 e dell’800; questo è il luogo in cui
mi rilasso e in cui nascono le idee e le
ricette. In tutti gli ambienti ho scelto
colori caldi che tendono all’oro per le
pareti, sedie in velluto e tovaglie rosso scuro per una corretta ed elegante
mise en place. Mi piace che il cliente
si senta a casa e si faccia coccolare non
solo da una cucina curata, ma anche
da un’atmosfera elegante e avvolgente.
Dalla scelta dei quadri alle candele ai
fiori, ogni particolare è studiato proprio per regalare agli ospiti una parentesi di buon cibo e, perché no, di relax.
Per la stessa ragione il dehor, benché
ma anche i premi e i riconoscimenti che ho ricevuto nel corso di quarant’anni di carriera. L’indirizzo web è
www.ristorantedelfinoblu.com.
Per essere in linea con le nuove esigenze del mercato ho anche una pagina facebook che aggiorno con immagini e
novità curiose e stuzzicanti.
Il Delfino Blu è aperto tutti i giorni:
una scelta impegnativa.
Sicuramente, ma credo che il cliente
debba poter contare su un ristorante
di fiducia e capace di accoglierlo ogni
volta che abbia voglia di coccolarsi con
una ricetta speciale.
Il rapporto di stima che c’è tra me e il
personale, che comunque ruota perché ha il diritto di riposare, è tale per
cui tutti partecipano con piacere al successo del locale e questa atmosfera di
rispetto e collaborazione è avvertita dai
nostri ospiti.
DELFINO BLU
Corso Orbassano 277
Tel. 011 3115080
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Aperto tutti i giorni dalle 12.00
alle 14.30 e dalle 19.30 alle 23.30
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | GUSTI E PIACERI
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GUSTI E PIACERI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
Ristorante La Pergola Rosa
atmosfere e sapori sublimi
Tina, Angelo Castrovilli e Fabio
L
a Pergola Rosa ha come titolare lo
Chef Angelo Castrovilli: entrato in importanti cucine a 14 anni, ne è uscito
grande Chef: una carriera esaltante e
ricca di riconoscimenti.
Lei ha un lungo excursus sig. Castrovilli, ci racconti la sua storia.
Ho iniziato con grande passione la mia
formazione al Regina Palace di Stresa. Dopo un breve periodo trascorso
nel varesotto, zona che mi ha ispirato
nuove idee di servizio, ho fatto ritorno
a Torino affrontando un duro percorso presso i migliori ristoranti come Il
Cambio, Sitea, Turin Palace. Il primo
impegno importante è stato il catering
del Cambio. Il catering è una grande
scuola, ti allena all’improvvisazione,
sviluppa la capacità di affrontare imprevisti ed essere sempre reattivo. Poi
sono passato a Stratta, dove ho seguito
importanti famiglie torinesi come personal Chef. Sono tornato a esercitare
nei ristoranti, a La Pista del Lingotto
come Executive Chef, per mettere a
punto le esperienze maturate fino a
quel momento: far sentire l’Ospite a
casa. Ho raggiunto tutti i traguardi a
cui uno Chef può aspirare, tra cui il
cavalierato. Nel 2011 ho realizzato con
mia moglie il desiderio di prendere un
piccolo ristorante ricco di storia dove
coniugare in libertà le competenze acquisite: La Pergola Rosa.
Anche se rinnovato negli interni non
abbiamo voluto snaturare l’ambientazione, a cominciare dalle insegne storiche. È un locale ricco di fascino che ci
ha conquistato con la bellezza del suo
stile déco.
Sig. Castrovilli, perché definisce il
suo ristorante “la casa dell’Ospite”?
Perché da noi deve sentirsi a casa propria e anche la scelta del personale è
stata mirata sulla nostra filosofia, privilegiando educazione e discrezione. In
sala ci sono mia moglie Tina e il giovane Fabio, che interpreta perfettamente
quell’educazione al lavoro a noi cara.
I suoi piatti sono sublimi creazioni,
sia sotto il profilo del gusto sia per l’aspetto coreografico. Come può definire
la sua cucina?
Sicuramente molto legata al Piemon-
te, per anni ho seguito quasi con assillo l’antica cucina piemontese e alcuni
piatti ricordano le tradizioni, anche
se rimodernate: le pappardelle con il
battuto di fassone, il finto tonno di coniglio, i tortelli con la crema di zucca
abbinati alla fonduta di castelmagno.
Privilegio la genuinità delle preparazioni e cambio proposte seguendo la
stagionalità degli ingredienti.
Non solo piatti tradizionali, ma sempre accompagnati a una nota territoriale, come il pesce abbinato al flan di
cardi. Cuciniamo tutto al momento,
anche le salse e questo ci consente di
essere molto attenti a qualsiasi allergia
degli Ospiti e per i celiaci prepariamo
tutto separatamente.
Si potrebbe definire una cucina internazionale?
Più che internazionale la definirei mediterranea, cerco di esaltare i sapori
del nostro paese. Il pescespada con il
pistacchio, la zuppetta di pesce nel tegamino di ceramica, il tataki di tonno
con tè nero, sesamo e pepe sono piatti
che ricordano la Sicilia. Ha presente il
filetto alla Rossini, con il fois gras e il
tartufo nero? Lo preparo con gli stessi
ingredienti su uno chateau di tonno.
Poi curo l’abbinamento con i vini sfatando molti pregiudizi e proponendo
nebbiolo o barbera in abbinamento al
tonno.
La nostra cantina abbraccia oltre 140
etichette di grande qualità. Per le colazioni di lavoro si può scegliere un
piatto dal menù, cucinato al momento,
abbinato a un calice di vino e la spesa
varia dai 10 ai 15€euro. Per la sera consigliamo di prenotare avendo a disposizione 35 coperti.
LA PERGOLA ROSA
di Angelo Castrovilli
Via XX Settembre 18 – Torino
Tel. 011 537562
Chiuso il martedì
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36
GUSTI E PIACERI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
L
a mitologia ha emblematicamente
assegnato a due divinità contrapposte
l’interpretazione dell’esistenza terrena
dell’uomo: Apollo, il dio che rappresenta la parte razionale e Dioniso, testimone della parte emozionale e del piacere.
A Torino, in via delle Rocca, troviamo
una perfetta simbiosi dei due aspetti
nella boutique Dioniso 41 dove la titolare Antonella Di Lullo, con maestria, olfatto e gusto raffinati seleziona per noi
vini pregiati, distillati e champagne.
Dioniso 41
Il piacere del buon vino
franciacorta, i prosecchi, i piemontesi
e altre etichette del territorio italiano.
Antonella, ci racconti il percorso che
l’ha portata a occuparsi di una raffinatissima enoteca.
La sua massima ricorrente è bere
poco e bere bene e per diffondere questa cultura organizza serate per la degustazione.
Fin da giovanissima ho sempre avuto
una forte passione per il buon bere che
mi ha portato a diventare assaggiatrice
di vino diplomata all’ONAV e successivamente, a seguire il corso dell’AIS,
l’Associazione Italiana Sommeliers.
Ma la scuola più importante l’ho fatta
frequentando per molti anni i buoni
ristoranti e le cantine della nostra penisola...
Di cosa si occupava, per viaggiare
così tanto?
Negli anni ‘80 ho lavorato per un’azienda multinazionale americana
dove il mio ruolo direzionale prevedeva anche l’organizzazione di eventi
e la regalistica aziendale. Questo mi
ha permesso di conoscere diverse realtà vitivinicole di medio e alto livello.
L’assiduità con ottimi ristoranti ha affinato il mio dono naturale dell’olfatto
e del gusto. In seguito con un amico
del settore ho aperto una società di
comunicazione, specializzandomi ulteriormente nella regalistica aziendale
di prestigio, avendo così l’opportunità
di conoscere le migliori cantine italiane, internazionali e le grandi maison
di champagne, contemporaneamente
alla ricerca sul territorio italiano di tante piccole realtà alimentari artigianali.
Per alcuni anni ho rappresentato alcune aziende di vini italiane e straniere
leader sul mercato dove ho acquisito
ulteriore esperienza sia nell’ambito
vini che distillati. Nel 2010 ho avvertito
la voglia di fermarmi e di creare una
mia boutique, ed ecco Dioniso 41!
Antonella Di Lullo
Può farci qualche esempio di vini
particolarmente originali da lei selezionati?
Il Pecorino che, a dispetto del nome,
è un vino bianco di buona mineralità
originario delle Marche ma adottato
a tutti gli effetti dall’Abruzzo. Poi l’Aglianico del Molise “Contado” di Di Majo
Norante, il Lambrusco Vecchio Moro di
Rinaldini e qui è doveroso ricordare
che il lambrusco è un vino secco. Per
finire andiamo in Sicilia, con il Favinia
dell’Isola di Favignana di casa Firriato,
un blend di uve siciliane con tutta l’originalità organolettica di un vitigno
cresciuto a 50 metri dal mare. La prima produzione in vendita nel 2011
dopo 100 anni che non si coltivava più
sull’isola. Una menzione particolare
meritano gli champagne e le bollicine
italiane, delle quali curo un’ampia selezione. Da me gli appassionati troveranno le migliori cantine internazionali, i
Il mio suggerimento è bere poco
privilegiando la qualità e per affinare il palato organizzo degli incontri.
Quest’anno inizieranno I Mercoledì di
Dioniso, dedicati ad argomenti a tema
come i distillati, le bollicine o i passiti a
cui possono partecipare non più di 10
persone. Ai nostri incontri presenzia
Alessandro Felis, giornalista esperto
enogastronomico che collabora con La
Stampa e diverse riviste specializzate.
Li posso definire “corsi bonsai” e la
similitudine è per la validità e completezza dei percorsi, se pur in una sola
serata.
Nella sua boutique propone anche
una raffinata scelta di specialità alimentari.
Prediligo le aziende piccole che lavorano ancora artigianalmente e in Italia,
fortunatamente, troviamo moltissime
specialità con i sapori genuini del passato. Per qualsiasi acquisto il Cliente
trova da Dioniso 41 un’accurata scelta
di prodotti enogastronomici e una consulenza per conoscere meglio ciò che
beve o regala.
DIONISO 41
Via Della Rocca 41 B – Torino
Tel. 011 8390809
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | GUSTI E PIACERI
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GUSTI E PIACERI
DULCINEA: Maestri pasticceri dal 1979
V
arcando la porta di Dulcinea il
cliente viene subito avvolto da uno
squisito profumo di dolci, per un tripudio non solo dell’olfatto, ma di tutti
i sensi. Anche la vista, infatti, è coccolata dai colori della pasticceria fresca
mignon e dalle numerose prelibatezze che rendono questo luogo un vero
tempio per i golosi di tutte le età.
Basta un piccolo assaggio, poi, per conquistare anche il gusto.
In linea con la grande tradizione dolciaria torinese, Gianni Bacciu produce
artigianalmente deliziose creme, squisite torte come la Sacher e la Langarola
alle nocciole, morbidi torroni e un vasto
assortimento non solo di pasticceria
secca, ma anche di salatini preparati
rigorosamente in giornata.
Naturalmente non mancano le uova di
Pasqua realizzate con cioccolato finissimo e proposte alla clientela in diverse
dimensioni e con delicate decorazioni
che le rendono davvero uniche.
Il tutto viene preparato in laboratorio
con grande passione e con una rigorosa attenzione ai dettagli e alla qualità
delle materie impiegate. Aspetti fondamentali che rendono la pasticceria Dulcinea una realtà artigiana di alto livello
che dal 1979 ad oggi ha saputo portare avanti la storia e la cultura dell’arte
bianca.
Il titolare, impegnato in laboratorio
con i suoi collaboratori, è affiancato
dalla sorella Maria che accoglie i clienti e li consiglia nella scelta del dolce
giusto per ogni ricorrenza. Oltre alla
vendita al dettaglio, il Signor Bacciu si
occupa anche di ricevimenti che cura
personalmente in tutti gli aspetti. I
committenti sono per lo più torinesi,
ma di recente ha firmato anche la regia
di eventi organizzati da alcune aziende
farmaceutiche di Milano. L’attività di
catering e di banqueting è cominciata
negli anni ’90, quando la sua clientela
più affezionata ha iniziato a richiedergli questo tipo di servizio in occasione
di eventi quali battesimi, comunioni e
matrimoni.
Nel tempo Dulcinea si è specializzata
sempre più ed oggi si pone come un
punto di riferimento cittadino nel settore. Tra i party organizzati da questa
prestigiosa pasticceria ve ne sono alcuni commissionati dall’Ordine dei Medici e da aziende note all’ombra della
Mole come Sirt, Toro Assicurazioni e
molte altre. Il titolare sottolinea che vi
è una differenza sostanziale tra il catering, che corrisponde alla fornitura del
cibo e delle bevande, e il banqueting ovvero il servizio chiavi in mano che cura
l’allestimento di un ricevimento a trecentosessanta gradi con la fornitura di
sedie, tavoli, tovaglie e tutto l’occorrente per rendere indimenticabile una manifestazione e in questo Dulcinea può
vantare di essere una vera specialista.
L’alta qualità del servizio è data dalla
cura di ogni aspetto: dalla scelta dei
fiori alle decorazioni, dalla selezione del
personale alla definizione del menù e,
naturalmente, dall’individuazione della
location più adatta a rendere un evento
indimenticabile e anche in questo caso
il titolare ha una vasta rosa di castelli,
ville e palazzi da proporre alla clientela.
Che si tratti di un meeting aziendale o
di una cerimonia, Dulcinea sa rendere
indimenticabile ogni appuntamento
così come, che si tratti di un pasticcino
o di un uovo di Pasqua, di un salatino
o di un cioccolatino, questo laboratorio
artigianale sa trasformare ogni assaggio in un tripudio di sapori.
DULCINEA
Corso Francia 207 – Torino
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PROTAGONISTI
di DARIO MIGLIARDI
S
vegliarsi la mattina per correre in ufficio è sempre un momento delicato. Poi bisogna buttarsi veloci nel traffico caotico
della città, tra cantieri stradali perennemente aperti e zone a traffico limitato che ti obbligano a giri vorticosi.
È qui che la radio diventa un’ancora di salvezza, un inno alla speranza,
un momento in cui poter distrarsi dai grattacapi che ci affliggono.
Sono ormai diciotto anni che esiste una delle trasmissioni radiofoniche
più surreali e divertenti di Rai Radio 2: Il ruggito del coniglio. Condotto da Antonello Dose e Marco Presta, negli anni è cresciuto con nuovi
autori e con l’apporto di Max Paiella e Giancarlo Ratti. Ma forse i veri
protagonisti sono i radioascoltatori, che riescono a intervenire come se
fossero autori affermati e con ironia prendono in giro i propri difetti.
Il primo libro di Marco Presta è stato una raccolta di racconti divertenti
e surreali; Il paradiso terrestre. L’anno scorso ha pubblicato il suo primo
romanzo Un calcio in bocca fa miracoli, la storia di un uomo ormai
anziano che fa i conti con ciò che la vita gli concede.
Marco Presta
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PROTAGONISTI
MARCO PRESTA,
Il Piantagrane
del ruggito del coniglio
Marco, oltre alla tua carriera di conduttore
e autore radiofonico, hai intrapreso anche l’attività di scrittore. Il piantagrane è il tuo terzo
libro e il più completo; non sono racconti brevi, ma è un vero e proprio romanzo. Di cosa
parla?
E’ un libro che se non fosse ambientato in Italia sarebbe una semplice storia di quotidianità.
In Italia invece diventa una storia devastante,
terrificante, diventa addirittura un thriller. Perché nel nostro caro Paese se c’è una cosa che
ci manca è proprio la normalità. Siamo bravi
in tutto il resto, abbiamo un’ottima cucina,
abbiamo dei bravi poeti, ce la caviamo anche
nel calcio, ma nella normalità diciamo che non
siamo competitivi.
Chi è il protagonista del romanzo e cosa
combina?
Si chiama Giovanni, un nome semplice, e possiede un’anomalia, che come tutte le anomalie
può diventare pericolosa, perché suscita reazioni da parte dell’ambiente circostante. Lui,
involontariamente, è un terrorista della normalità, perché non sa di avere questo potere e
nemmeno lo vorrebbe.
Quindi Giovanni è un eroe?
No, assolutamente. Lui gira per il proprio paese e, quando si trova di fronte a qualcosa che
stride con la normalità, interviene in maniera
casuale e tutto diventa normale, come acca-
drebbe in un paese appunto normale. Ma una cosa del genere in Italia
è fortemente eversiva. Quindi qualcuno se ne accorge e iniziano a perseguitarlo.
Ci fai un esempio, quali sono queste reazioni? Che cosa accade?
C’è una donna prosperosa e con il seno rifatto. Basta che Giovanni le
lanci casualmente uno sguardo per farle scoppiare le tette siliconate e
tutto ritorna alla normalità delle cose. Ritorna la logica del buonsenso e
della propria coscienza.
Però c’è qualcuno che sta dalla sua parte, sembra quasi un angelo
custode che parla con un linguaggio tutto particolare, un po’ arcaico.
Usa delle vecchie parole tirate fuori dal dialetto romanesco, sono parole
che non si usano più, un po’ come parlare la lingua degli aztechi. Hanno
un fascino straordinario, soprattutto il fascino dell’estinto. Sono vecchie
parole che sentivo dire da mia nonna e che nessuno usa più. Alcune
sono dei neologismi e si può dire che sia una lingua violentemente suburbana. E’ un personaggio che potrebbe tranquillamente stare in un
libro o in un film di Pasolini. Una volta ce n’erano molte di persone così,
persone schiette, simpatiche, ma anche violente.
Come si chiama il coprotagonista e qual è la sua psicologia?
Ha un nome che è tutto un programma, si chiama Granchio, ed è l’ultimo prodotto di quella periferia estinta. È un personaggio grottesco,
buffo e spaventoso al tempo stesso. Un omino forzutissimo che frulla le
parole storpiate dall’ignoranza con oscura sapienza e, nonostante non
sia il protagonista, prende sempre più importanza nel corso della storia.
Hai presentato il libro in una sala strapiena del Piccolo Teatro Regio
di Torino, in compagnia di Luciana Littizzetto che ti ha fatto i complimenti, perché il tuo libro è un vero romanzo, e non sono aneddoti raccolti qua e là. Ti aspettavi tutto questo successo?
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | PROTAGONISTI
41
PROTAGONISTI
uscito di pista a Fiumicino. Vi ricordate che hanno cancellato il logo con
degli adesivi bianchi? Ebbene, noi abbiamo chiesto ai radioascoltatori di
raccontarci che cosa hanno cancellato e le risposte sono state tantissime.
E poi c’è anche la Top Vergognation!!!
Sì, è un altro modo per raccontare le cose che ci scandalizzano. Anche
se facciamo fatica a vergognarci, siamo abituati a tutto, siamo diventati
immuni alle vergogne. Ma poi c’è la Coppa Rimetti, l’attore Giancarlo
Ratti che scende in campo con “Ratti ma non troppo vicini”, ci sono le
Grandi Invenzioni della Storia dell’Umanità, il Divino Fangoria!
Sì, è vero, sta andando bene.
Ti sei chiesto il motivo di questo interesse?
Credo che sia una storia che riesce a raccontare in maniera leggera ciò che siamo diventati,
credo che Giovanni e il suo compare Granchio
trasformino in commedia la tragedia della loro
vita comune.
Era quello che mi ero prefissato di fare e credo
di esserci moderatamente riuscito.
Leggendo il libro si trovano delle iperbole
che ricordano Il Ruggito del Coniglio. Quanto
è stata importante l’esperienza radiofonica per
arrivare a questo tipo di scrittura?
Credo che sia stata molto importante. La lettura dei quotidiani in diretta ti porta ad una tale
esasperazione rispetto alla realtà, che la voglia
di creare un personaggio del genere viene quasi spontaneamente.
Poi ci sono le telefonate del pubblico da casa
che ti danno un indirizzo preciso. Comunque
è vero nel libro c’è tanta esperienza de Il Ruggito del Coniglio.
Ne Il Ruggito del Coniglio prendete suggerimenti dalla quotidianità per raccontare le
vicissitudini di quello che accade a ognuno
di noi. Da cosa prendete spunto per trovare il
tema da trattare?
Dalla lettura dei giornali. I quotidiani sono la
nostra fonte di informazione e di ispirazione.
Leggiamo una notizia e la riproponiamo in
maniera ironica e satirica.
Per esempio?
Tutti ricordiamo l’aereo rumeno che aveva in
appalto dall’Alitalia le tratte interne e che è
42
Negli anni settanta la trasmissione che ha fatto epoca era Alto Gradimento di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. È durata pochi anni e ha
scoperto tanti personaggi. Voi l’avete superata, ne siete consapevoli?
È una domanda che ci hanno già fatto. L’accostamento con due grandissimi della radio ci inorgoglisce, ma la nostra strada è diversa, i tempi
sono diversi, gli anni settanta sono stati mitici, anni di contestazioni e di
creatività. Vedremo cosa diranno le generazioni future di questi nostri
anni.
Lo sapete che tu e Antonello Dose siete un bene per la società? Ci
sono delle mamme che, portando i bambini a scuola, fanno sentire la
vostra trasmissione, che acquieta e diverte i bimbi.
(ride) Abbiamo rovinato varie generazioni di italiani, ormai è diventato
un rito collettivo e di questo sono molto felice, siamo una tribù. I radioascoltatori ci considerano nel modo migliore che potremmo volere.
È come se fossimo parte della loro famiglia, siamo i cugini scemi – sai,
in ogni famiglia c’è il cugino un po’ balengo – Ecco noi siamo quel parente lì. Ma questo ci riempie di orgoglio, naturalmente.
COMUNICAZIONE E IMMAGINE
di Barbara Odetto
In questa foto,
Bianca Toesca
e Fosca Lagattolla
in riunione nella
boutique Comme Toi
a Torino.
Easyeventi si è
infatti occupata
dell’inaugurazione
del negozio
di via Cavour 1, dopo
la ristrutturazione
nel settembre
del 2011.
EASYEVENTI: l’arte
di organizzare un meeting
perfetto
L
a riuscita di un evento, di qualsiasi
natura esso sia, dipende da molteplici
fattori, ognuno fondamentale. Curare
il singolo dettaglio, avere una visione
globale di tutti gli aspetti dell’organizzazione e considerare i diversi partner
che devono essere coinvolti non è dunque così immediato come si potrebbe
pensare. Non solo, un happening di
successo vanta una rosa di ospiti selezionati e richiede un certo savoir faire
da parte di chi ne segue la regia. Lo
sanno bene Bianca Toesca e Fosca Lagattolla, socie fondatrici di Easyeventi,
brand professionale nell’organizzazione di meeting di carattere aziendale,
culturale e privato non solo a Torino,
ma anche in Italia e all’estero.
di un evento di successo e per scoprire quanto il bon ton sia fondamentale
tanto nel privato quanto nel business.
Le due imprenditrici, infatti, organizzano anche interessanti corsi su questo
tema.
Qual è il core business di Easyeventi?
La nostra società di servizi propone
un insieme di competenze altamente
qualificate per la promozione dell’im-
Tra i loro numerosi incarichi, i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, il
G8 di Genova e il Vertice Nato di Pratica
di Mare. Abbiamo incontrato le titolari, che sono anche madre e figlia, nel
loro studio all’ombra della Mole in una
mattinata di sole per conoscere i segreti
Bianca Toesca
44
magine di aziende, istituzioni, brand,
luoghi, professionisti e privati. I clienti
ci forniscono un brief che noi traduciamo in un evento personalizzato e
strutturato in ogni singolo dettaglio in
relazione alle specifiche esigenze. A
differenza di quanto si possa credere,
infatti, non esiste un format standard
per creare eventi e ognuno deve essere
studiato su misura, proprio come fosse
un abito sartoriale.
COMUNICAZIONE E IMMAGINE
In cosa vi distinguete particolarmente?
Disponiamo di una mailing list piuttosto corposa che vanta nomi di grande
prestigio del jet set nazionale e abbiamo una buona capacità di problem solving per cui siamo in grado di gestire
ogni situazione con la massima professionalità. Il singolo evento è studiato in
ogni particolare, così come le location
sono selezionate per essere la cornice perfetta e indimenticabile. Inoltre
offriamo un servizio completo che include la segreteria, l’attivazione di una
mail e di numero telefonico dedicato, la
selezione delle interpreti, dei fotografi e
dei video maker, la scenografia e molto
altro. Non solo: siamo particolarmente
attente alle evoluzioni della società e
per questo ci avvaliamo anche del web.
Oltre al sito, a breve sarà infatti online
il nostro blog per fornire idee e consigli sul bon ton e sull’arte del ricevere,
requisiti fondamentali non solo per chi
opera nel nostro settore o nel mondo
del lavoro in generale, ma anche per la
vita quotidiana.
Quanto è importante il design dell’evento?
Moltissimo perché crea il mood dell’evento e lo rende unico, innovativo e di
successo. Per questa ragione ci avvaliamo della direzione artistica di Costanza
de Chastenay, che vanta collaborazioni
con L’Oreal, Lolita Lempicka, Galeries
Lafayette e Christian Dior Haute Couture
Joaillerie et Prêt-à-Porter, oltre che di un
team di professionisti altamente preparato e con idee innovative e di grande
effetto.
Quale ruolo ha la location nella riuscita di un evento?
Un ruolo fondamentale, ecco perché
noi abbiamo un catalogo ricco e articolato che spazia dai palazzi storici alle
ville seicentesche e settecentesche immerse nel verde, dai casali tra i vigneti ai manieri e ai castelli, dalle gallerie
d’arte alle case private. Ogni happening
ha un suo stile e tutto deve concorrere a
sottolinearlo.
Quali tipi di happening organizzate?
Ci occupiamo, tra gli altri, di appuntamenti istituzionali quali premiazioni
o visite di personaggi autorevoli, congressi, incontri aziendali che spaziano
dal lancio di prodotti alle conferenze
stampa, dal teambuilding al road show e
ancora eventi privati e di charity. Grazie anche ad una consolidata rete di
rapporti con i massimi esperti d’arte e i
principali artisti del panorama contemporaneo, curiamo anche diversi meeting di carattere culturale.
Ci spiegate cosa sono gli itinerari per
eccellenza?
Sono programmi di ospitalità creati ad
hoc sia per gruppi di persone sia per
colazioni o pranzi a casa con i clienti.
Aprire la propria dimora è un atto di
grande disponibilità e altruismo che richiede una buona dose di energia e di
savoir faire, per questo tutto deve essere
perfetto e curato nel minimo dettaglio.
I nostri incontri offrono interessanti
spunti da applicare nel quotidiano e
non sono legati all’etichetta del passato,
ma ben radicati nel presente. Le buone
maniere, d’altronde, non dovrebbero
passare mai di moda.
Terrete anche dei corsi per gli associati Fabi Plus?
Bianca Toesca e Fosca Lagattolla
singoli individui; tutte le destinazioni
sono di grande appeal e puntano su
percorsi turistici e culturali personalizzati secondo le esigenze e gli interessi
dei diversi referenti. Si tratta di un’esperienza unica e indimenticabile che
è molto richiesta e apprezzata dagli
stranieri, ma anche dagli Italiani.
In primavera avremo tre appuntamenti
presso la sede torinese di via Guarini 4.
Uno tratterà l’arte del ricevere, un secondo parlerà dell’arte della tavola e un
altro avrà per argomento l’abito giusto
per ogni occasione.
Voi, tra gli altri, tenete corsi di bon
ton. Ce ne parlate?
Più che corsi li chiamiamo suggerimenti pratici per chi ama l’arte del ricevere. Accogliere gli ospiti è un segnale
di generosità, ma talvolta nascono dei
dubbi come ad esempio in quale modo
assegnare i posti a tavola o come presentare in maniera corretta gli invitati, soprattutto quando si organizzano
EASYEVENTI
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | COMUNICAZIONE E IMMAGINE
45
COMUNICAZIONE E IMMAGINE
foto R. Morzone
La fiducia: atto
di fede verso se stessi
In questi anni ho seguito molti soggetti con profili professionali diversi e,
grazie al supporto di un training mirato, essi hanno potuto raggiungere
una migliore consapevolezza di sé e
apprendere la capacità di “presentarsi
bene”, indipendentemente dal tipo di
impegno: impiegati, chef, insegnanti,
imprenditori, copywriter, medici e la
lista è veramente lunga ed eterogenea.
Emanuela Truzzi
È
difficile usare questo termine in un
momento storico dove le persone provano preoccupazione verso il futuro.
Forse è più facile sostenere che molti
hanno poca fiducia nelle istituzioni e
si sentono traditi nei principi, rievocati illusoriamente ad ogni campagna
elettorale. L’interesse del termine è per
il tema sociale e, come sostiene il filosofo Montesquieu, “se nessuno avesse
fiducia di nessuno non sarebbe nemmeno
possibile prendere in considerazione l’esistenza di una comunità”.
Ma la fiducia è anche un atto di fede verso se stessi. Quando non siamo forti
della nostra identità la confidenza negli altri ci espone a pericoli e condizionamenti. E quanto confidiamo in noi
stessi? Credere nelle nostre capacità
ci consente di raggiungere gli obiettivi e lottare per essi mentre coloro che
non hanno fiducia di sé si sentono dei
perdenti e cercano sempre dei capri
espiatori per giustificare i fallimenti
della vita.
Ecco perché è importante diventare “imprenditori della propria identità sociale”
e per attuare questo processo la chiave
interpretativa è credere in se stessi.
46
Cosa vuol dire sapersi presentare bene?
Nella selezione del personale, per scegliere il candidato noi selezionatori ci
basiamo su tre principi fondamentali
che racchiudono il senso dell’identità
sociale individuale: sapere, saper fare e
saper essere.
Il sapere è certamente legato alla formazione, che comprende il percorso
di studi e di aggiornamento ma per
essere un buon professionista non è
determinante conseguire la laurea con
il massimo dei voti! Il saper fare a volte supera il sapere e significa mettere
in pratica nella realtà contingente le
conoscenze acquisite per trasformarle
in competenze. Il saper essere è quella
marcia in più che determina la differenza, la capacità soggettiva nell’affrontare le situazioni difficili.
Il problem solving è fortemente legato
alla fiducia nelle proprie capacità e ad un
altro importante atteggiamento: l’attitudine a osare.
Chi ha fiducia nelle proprie capacità non
teme il giudizio degli altri e osa; a volte
uscendo dai protocolli per assumere
su di sè la responsabilità del proprio
operato e, credetemi, quando si parla
di medici, questo atteggiamento determina la possibilità di salvare una vita!
Ma portiamo esempi diversi dove osare comporta egualmente dei rischi, se
pur legati ad aspetti oggettivi.
La persona che ha fiducia nelle proprie
capacità si esprime in modo assertivo,
sostiene le proprie idee e, naturalmente, le propone in modo persuasivo.
Chi si identifica nel ruolo sociale rappresentato dalla sua identità professionale
sa esercitarlo bene e in modo carismatico: riflette, rappresenta e realizza.
Un buon insegnante è quello che rappresenta il saper essere nella relazione
con gli allievi e riesce a coinvolgerli,
un valido chef rappresenta suggestioni emotive nella realizzazione dei suoi
piatti, un bravo impiegato rappresenta
l’eccellenza dell’efficienza svolgendo il
proprio lavoro con partecipazione e responsabilità, un copywriter rappresenta immagini attraverso le parole trasferendo stupore e magnificenza nei suoi
messaggi.
In questo nuovo anno pieno di incognite e di perplessità verso un futuro
instabile, iniziamo a coltivare la fiducia
in noi stessi.
La fiducia nelle nostre capacità si acquisisce con la consapevolezza di noi stessi
in un processo di miglioramento continuo e si manifesta nella voglia di apprendere e sperimentare senza mai sentirci
“arrivati”, ma forti della nostra identità.
Dr.ssa Emanuela Truzzi
docente in comunicazione
e coach motivazionale
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TERRITORIO
TORINO
PORTA SUSA:
stazione aperta verso
La storia della stazione di Porta Susa inizia nella metà del
1800. Il nome originario era “Stazione Ferrovia di Novara” ed
era un elemento fondamentale per lo sviluppo dell’allora capitale Sabauda. In quegli anni il Regno di Sardegna fu l’unico
tra gli Stati italiani a mettere in atto un progetto di investimenti nelle infrastrutture ferroviarie e nel maggio 1855 venne inaugurato il primo tratto da Novara alle porte di Torino.
L’edificio storico della ormai vecchia Stazione di Porta Susa fu
progettato come stazione di testa e divenne di transito quando la strada ferrata si estese fino a Milano.
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TERRITORIO
il futuro
di DARIO MIGLIARDI
L
a nuova stazione è situata tra corso Bolzano e il viale alberato della “Spina”, ed è una
scenografica galleria in acciaio e vetro fotovoltaico, lunga quasi quattrocento metri e larga
circa 30 metri.
Il progetto degli architetti Silvio d’Ascia e
Agostino Magnaghi reinterpreta in chiave moderna le magnifiche gallerie urbane delle città
del XIX secolo, vedasi la galleria Sabauda a Torino o la Galleria Vittorio Emanuele di Milano,
e le hall ferroviarie delle stazioni ottocentesche, come la Stazione Centrale di Milano o la Gare de Lyon di Parigi o la stazione di Porta Nuova
alle origini.
Si articola in quattro ambienti:
• il sistema treni: banchine di accesso e binari, realizzati al di sotto del
fabbricato della stazione;
• il sistema servizi ai viaggiatori: biglietterie, sale d’attesa, informazioni
e gli altri servizi primari destinati alla clientela ferroviaria;
• il sistema servizi: attrezzature di pubblica utilità, intrattenimento, culturali, commerciali e di ristoro,
• il sistema trasporto integrato: la stazione della metropolitana, al di sotto del piano dei binari ferroviari, parcheggi, raccordo con le linee bus
di superficie.
Con l’apertura di Porta Susa prende piede l’idea madre del PRG di
Torino, nato nel 1995, che prevede la trasformazione della città a partire
dalle infrastrutture, con l’interramento della ferrovia e la sua sostituzione con il grande boulevard della Spina Centrale, che quando sarà completato raggiungerà i 12 km.
La forma sinuosa della galleria in acciaio e vetro è stata pensata in
funzione dei flussi interni della stazione. Nell’ingresso nord, quello da
piazza diciotto dicembre, si scende con un dolce dislivello fino al livello
della banchina, tuttora in costruzione, dedicata ai treni ad Alta velocità,
per poi continuare la discesa (fino a 21 metri sottoterra) fino all’accesso
della metropolitana.
Efficienza energetica e architettura bio-climatica
I grandi pannelli di vetro della stazione sono quasi interamente equipaggiati da celle fotovoltaiche monocristalline che producono energia
elettrica. Per dare comfort ambientale sia in estate, che in inverno, sono
posizionati a terra dei pannelli radianti per la ventilazione fredda/calda.
Successivamente saranno piantate delle alberature su vaso, che permetteranno di ombreggiare le aree di circolazione interne.
La stazione è appena nata, ma vanta già la vittoria del Premio Solare
Europeo 2012, assegnato per la volta di copertura, costruita con un sistema fotovoltaico che consente di recuperare parte del fabbisogno elettrico
dell’intero corpo stazione.
Arte e storia
Nella galleria centrale della stazione viene ricordato l’importante ruolo di Torino nell’Unità d’Italia con una stele su cui è inciso il Decreto
Fondamentale dell’8 febbraio 1848 alla base dello Statuto Albertino, promulgato da Carlo Alberto di Savoia.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | TERRITORIO
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TERRITORIO
Un’opera progettata da Annalaura Spalla e
realizzata per ricordare I Luoghi della Memoria.
Il monolite, alto 12 metri, è realizzato in ferro
nero e acciaio ed è collocato sull’asse del percorso lineare della stazione.
Abbiamo chiesto al critico d’arte e di architettura Fortunato D’Amico di spiegarci quali
opportunità questa nuova, avveniristica costruzione offre alla città di Torino.
La Spina Uno è una grande possibilità per
Torino di rimodernare il patrimonio dismesso
della città con strutture e architetture adatte a
soddisfare le nuove esigenze dei centri urbani.
In questo modo si affronteranno i prossimi decenni attrezzati di un equipaggiamento intelligente e sostenibile.
Perché si è partiti da quello che era un lungo
corridoio della città?
Eravamo in presenza di un corridoio percorribile ambiguo e variegato, con architetture
degli anni sessanta e settanta e di fine ottocento lungo Corso Inghilterra e Corso Bolzano,
strutture industriali e di detenzione carceraria
miste a costruzioni novecentesche di basso
valore rappresentativo in Corso Mediterraneo.
In queste circostanze, l’architettura contemporanea deve diventare strumento e soluzione
ideale per risanare la complessità del caos, procurato dall’accumulo non controllato dell’inurbamento.
La nuova stazione di Porta Susa sorge in
mezzo a un contesto storico e moderno; da
un lato il vecchio palazzo della Rai, dall’altro
il riqualificato edificio ora sede della Provincia
di Torino. In Corso Vittorio Emanuele II angolo
corso Inghilterra, la costruzione del grattacielo
IntesaSanpaolo.
50
Quanto dialoga la stazione con il paesaggio che le sta accanto?
Sicuramente questo lunghissimo percorso, realizzato là dove prima
correva la strada ferrata, cambia la percezione del territorio da parte dei
cittadini, e soprattutto riabilita un asse prima semi sconosciuto agli abitanti, ora diventato centro della rinascita di Torino.
Non tutti sono d’accordo con la costruzione del nuovo grattacielo IntesaSanpaolo. Dal momento che a fianco dovrà sorgerne uno gemello,
non crede che questo porti a sventrare il tessuto storico della città?
Inevitabilmente ogni cosa che modifica l’assetto del paesaggio conosciuto genera malumori da parte di alcuni utenti, abituati allo standard
percettivo precedente, assunto come consuetudine mentale e culturale e ora indotto ad una trasformazione delle abitudini e del pensiero.
Negli anni scorsi l’inserimento delle nuove aule del Politecnico lungo
la Spina aveva lasciato aperte delle perplessità che ora, completati per
buona parte i lavori, sembrano rientrate se non addirittura convertite
in apprezzamenti.
La crisi economica attuale potrebbe scoraggiare anche i più ottimisti.
Infatti il grattacielo progettato da Renzo Piano è stato criticato sotto
molti punti di vista, soprattutto per il particolare momento storico in cui
si inserisce il progetto, caratterizzato dalla decrescita, dalla fine del capitalismo, della finanza e dalla dismissione delle strutture architettoniche.
Bisogna però considerare i numerosi vantaggi che questo grattacielo
porta alla città di Torino; altamente sostenibile e progettato per assicurare al paesaggio urbano, liberato dalla visione della vecchia ferrovia, un
elemento di riferimento e d’identità visiva.
Ma a lei piace la nuova Stazione di Porta Susa?
L’idioma del treno assume figuratività teutonica, disciplinando il dialogo del circostante, scagliandosi a ponte e collegando le sponde di un
luogo vissuto da barriera per decenni. Il vetro caratterizza le facciate di
molti edifici ai lati della stazione e integra perfettamente la nuova struttura nell’ambiente. La forma semicircolare del prospetto è in assonanza
con quella della Stazione Porta Nuova, e trasmette un senso di familiarità al manufatto che sfida i tempi di assimilazione del metabolismo
cittadino, e propone un profilo amichevole, ma di contrasto alla linearità
della città.
La stazione di Torino Porta Susa non è ancora stata ultimata, vi sono
ancora molti lavori da realizzare: per citarne uno, l’apertura dei binari
1 e 2 dedicati all’Alta Velocità, che saranno accessibili direttamente dal
piano di accesso della metropolitana. Entro dicembre sarà smantellato il
cantiere operativo nella vecchia stazione, mentre l’area fra Corso Matteotti e Corso Vittorio rimarrà ancora delimitata in attesa che si dipani la
matassa per la realizzazione del nuovo grattacielo gemello.
Torino si trasforma e sembra sempre più una città europea.
SALUTE E BENESSERE
di Barbara Odetto
(foto A. Lercara)
BERNARDINO
DI CINTIO
Vi spiego perchè lo Shiatsu
aiuta a vivere meglio
L
a frenesia della vita quotidiana può essere causa di
tensioni che, se trascurate,
degenerano in malattie. Tra
i diversi metodi di prevenzione, lo shiatsu è uno dei più
naturali perché è una tecnica
manuale che agisce attraverso delle pressioni effettuate
sul corpo del ricevente con
pollici, palmi delle mani, gomiti e ginocchia.
Di origine antichissima, ha
effetti benefici sullo stress e
su patologie gravi e per questo in Giappone viene praticata anche negli ospedali.
Abbiamo incontrato Bernardino Di Cintio, operatore Shiatsu stimato in Torino,
per approfondire questo argomento interessante e scoprire qualcosa in più sulla
sua professionalità.
Cosa significa essere Shiatsuka?
Significa agire su diversi livelli energetici: fisico, emozionale, mentale e spirituale. Significa avere un approccio rispettoso nei confronti del ricevente attraverso
la semplicità del tocco, che non deve
essere invasivo, e prendere in considerazione la persona da un punto di vista olistico. Gli individui, infatti, sono
corpo, mente ed energia. Lo Shiatsuka
inoltre ascolta e non giudica, ma crea
un colloquio non verbale utile per rilassare il ricevente durante la seduta.
Che cos’è lo Shiatsu?
Inizio col precisare che non è un massaggio, né una terapia alternativa né
un trattamento estetico o sportivo. È
invece un metodo per preservare e
riacquistare il benessere riequilibrando i sistemi energetici del corpo. Nella
medicina orientale, infatti, i sintomi
sono considerati in relazione ad uno
sbilanciamento dell’equilibrio energetico della persona a livello fisico,
emozionale, mentale e spirituale. Attraverso la pressione e le tecniche di
stiramento dello Shiatsu si rilassa la
muscolatura, si liberano le articolazioni e si riallinea la struttura del corpo,
ma soprattutto si riequilibra l’energia,
favorendo così un naturale processo di
auto guarigione.
Ci descrive un trattamento?
Il ricevente, vestito con abiti comodi,
si sdraia su un materasso chiamato fouton. Inizio facendo una verifica
energetica di hara, l’addome per la
medicina tradizionale cinese, ed effettuo delle pressioni lungo le linee
dei meridiani scelti dopo la verifica
in modo da far fluire l’energia vitale
là dove necessario e ripristinare così
l’equilibrio energetico dell’individuo.
Durante la prima seduta mi informo
sulle condizioni di salute della perso-
52
SALUTE E BENESSERE
na e al termine domando come si sente. Spesso
chi riceve avverte dei cambiamenti, anche solo
un senso di rilassamento, altre volte non prova
nulla, ma anche in questo caso lo Shiatsu ha
agito dove serve.
Cosa sono i meridiani?
Sono i canali in cui prevalentemente scorre l’energia Ki o Qi lungo il corpo; i principali sono
dodici e sono gli stessi usati nell’agopuntura.
Esiste un solo tipo di Shiatsu?
In realtà no; questa disciplina è nata in Giappone ed ha radici nella medicina tradizionale
cinese e nella filosofia zen. Con il tempo si è
modificata ed è stata interpretata in maniera
diversa. Io pratico lo zen shiatsu, metodo Masunaga, ma anche altre tecniche fondamentali
per il benessere della persona: moxabustione,
shin tai, do-in, qi cong, correzione posturale,
massaggio connettivale, massaggio tradizionale tailandese.
A chi lo consiglia?
A tutti, per la sua azione preventiva. Lo Shiatsu
ha un effetto distensivo o rivitalizzante a seconda delle persone e aiuta sia a conservare lo
stato di salute sia ad affrontare i momenti di
malessere sia a guarire più in fretta.
Chi prende medicine o è soggetto a terapie
può quindi ricevere?
Come spiego nel mio blog “Il nostro shiatsu
quotidiano” (www.lastampa.it/shiatsu), questa
tecnica è propedeutica alla medicina allopatica
ufficiale e può aiutare a ridurre gli effetti collaterali dei farmaci e di alcune terapie invasive.
Quante sedute consiglia per avere dei risultati?
Dipende da un soggetto ad un altro. In media cinque o sei trattamenti consecutivi, uno a settimana. Ciascuno risponde in maniera individuale, per questo il
vero lavoro lo fa chi riceve: è lui che avverte il cambiamento e talvolta modifica
addirittura il proprio stile di vita.
Lei pratica anche lo Shiatsu sulla sedia: di cosa si tratta?
È un trattamento di 15-20 minuti, invece dei 50 di una seduta normale, e coinvolge la testa, il collo, la schiena e gli arti superiori. La peculiarità sta nella semplicità
di esecuzione. In Nord Europa e negli Stati Uniti è molto praticato negli ambienti di lavoro, dove si sono visti gli effetti benefici sui dipendenti che lo hanno provato, è diffuso anche nelle aziende perché rilassa e previene lo stress e le malattie.
Ultima domanda: come è nata la passione per lo Shiatsu?
Mi sono sempre occupato del benessere dell’individuo: ho seguito prima un corso sull’igiene alimentare ed ho aperto un negozio di alimenti naturali, quindi
sono passato allo studio dello shiatsu e mi sono diplomato. Sono iscritto al Registro Italiano Operatori Shiatsu (RIOS) presso la Federazione Italiana Shiatsu
e pratico lo Shiatsu dal 2000. Ho collaborato con la Società Canottieri Armida
di Torino, con il Gruppo Abele e con
alcuni centri fisioterapici, oltre che
con una scuola di shiatsu. Da alcuni
mesi ho trasferito il mio studio in Via
Saluzzo 54. Questa disciplina è la mia
vita: aiutare gli altri a stare bene mi fa
star bene.
BERNARDINO DI CINTIO
Operatore Shiatsu
Via Saluzzo, 54 – Torino
Tel. 335 5634576
[email protected]
www.lastampa.it/shiatsu
Convenzione associati FABI Plus:
sconto del 20%
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | SALUTE E BENESSERE
53
SALUTE E BENESSERE
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
IL REGNO DELLE DONNE:
per essere
sempre protagoniste
Antonella, Mery, Jany e Elvia.
O
gni anno Antonella ci propone interessanti novità nei trattamenti estetici con l’utilizzo degli straordinari cosmetici Phytomer e Vie Collection, una
casa francese avantgarde che sceglie
di dare i prodotti solo a centri estetici
qualificati.
Ci illustri Antonella in cosa consiste
il trattamento rassodante e perché è
utile.
Il rilassamento cutaneo, tipico nelle
donne dopo gli “anta”, è maggiormente evidente sulle zone come interno
cosce, braccia, glutei, addome. Differenziamo tra cause interne che dipendono da fattori genetici e ormonali
come la menopausa e cause esterne
54
come lo stress, fumo, uso di detergenti troppo aggressivi, esposizione
solare e lampade, abuso di farmaci e
creme al cortisone, che per eccedenza
di ormoni corticosteroidi, sono anche
causa di smagliature. Per superare i
primi strati dell’epidermide e penetrare in profondità arrivando al derma
reticolare utilizziamo un complesso di
nanosfere a base di acido jaluronico,
elastina e minerali particolarmente efficaci. Il trattamento consiste nell’avvolgere il corpo con una maschera
composta da succaride che stimola il
rinnovamento cellulare ristrutturando le fibre del derma, sfere di acqua
di sorgente marina ricche di calcio e
ferro che lavorano sul restringimento
cutaneo, fitostimolante che stimola la
produzione di fibre collagene e spirulina ricca di vitamina A, B, C ed E per
il ringiovanimento cellulare; infine
viene aggiunto un siero con principi
attivi che permette di veicolare il tutto in profondità. Mentre la maschera
rimane in posa per dieci minuti la
Cliente riceve un piacevole massaggio
ai piedi per eliminare tensioni e favorire l’efficacia dei composti e l’assorbimento viene ulteriormente stimolato
da un massaggio al corpo eseguito con
tecniche particolari e personalizzato a
seconda delle specifiche esigenze.
Il trattamento dura un’ora e fino al
30 aprile lo riserviamo alle lettrici a
€ 59,00 invece di € 119,00. Questo
trattamento rassodante è utile a chi
segue un regime dietetico e anche alle
sportive che, pur avendo un buon allenamento e tono muscolare, in certi
punti non riescono a prevenire il rilassamento tessutale inevitabile con
il passare degli anni. Dopo una sola
seduta si ottiene già uno straordinario
risultato duraturo.
Antonella, la fama del Il Regno delle
Donne è arrivata a livello nazionale,
l’ha contattata la Rai per un suo programma.
Sono rimasta sorpresa per la telefonata ricevuta a dicembre da un regista
della Rai per girare nel nostro centro
alcune scene che sono state inserite
nel programma Superbrain, condotto
da Paola Perego e andato in onda il 5
gennaio.
Dopo la sorpresa, sicuramente la
soddisfazione…
Certo, anche per i complimenti ricevuti sia dalla concorrente che ha effettuato il trattamento viso, mani e trucco,
sia da tutta la troupe che ha apprezzato Il Regno delle Donne e il nostro staff
di cui siamo molto orgogliosi. Come
ben sa, Emanuela, il successo di un’azienda è determinato da chi ci lavora
e Jany, Elvia e Mery sono delle ottime
professioniste e bravissime estetiste.
IL REGNO DELLE DONNE
Corso Francia 17 – Torino
Tel. 011 4341010
www.centroesteticoilregnodelledonne.com
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• diagnosi morfologica viso e corpo e
gratuita
• Trattamento rassodante € 59,00
(promo benvenuto)
• sconto del 10% su tutti i trattamenti
SALUTE E BENESSERE
di Emanuela Truzzi
IL CHICCO D’ORO
e il Parco Babi per week end
di relax e sport
A
60 km da Torino nella pianura
vercellese troviamo Castell’Apertole,
un antico borgo del ‘700 dove Palazzo Chiablese, ex residenza dei Savoia,
è diventato sede di una moderna spa:
Il Chicco d’Oro. Con quattro camere e
due suite chiamate del re e della regina
per il fascino che evocano, la spa è un
vero gioiellino con un suggestivo percorso Kneipp, vasca idromassaggio,
bagno turco, sauna, doccia emozionale, secchio svedese, zona relax con tisane e grotta con sale himalayano rosa
che apporta i benefici dello iodio come
un soggiorno di tre giorni al mare. Troviamo tre cabine dedicate ai trattamenti con una particolare attenzione al benessere dell’epidermide che utilizzano
prodotti naturali a base di riso e, grazie
ai benefici della grotta del sale, rendono la pelle del viso e del corpo luminosa e ossigenata.
Chi pernotta a Palazzo Chiablese ha
l’ingresso alla spa e la prima colazione
nel salone ricco di storia e di squisite
prelibatezze. Le antiche scuderie oggi
ospitano Queen Isabel e Pony Club per
dare l’opportunità agli ospiti de Il Chicco d’Oro e del Residence di praticare
gli sport equestri o anche rilassanti
passeggiate a cavallo nel parco. L’Antica Osteria del Borgo è l’ideale per romantiche cene a lume di candela e il
ristorante de Il parco Il Babi prepara
grigliate di carne e pizza.
56
Nel parco c’è una grande piscina estiva con solarium e il parco giochi per i
bimbi. Il titolare di questo contesto che
racchiude in sé diverse strutture, tutte curate nei minimi dettagli, è il sig.
Guglielmo Sella Boggio e la direzione
della spa Il Chicco d’Oro è affidata alla
beauty manager, sig.ra Laura.
Per invogliare noi associati Fabi
Plus a scoprire questi luoghi affascinanti cosa propone, Laura?
Abbiamo pensato a un fine settimana
rigenerante per la coppia che, arrivando il sabato sera, cena all’Antica Osteria. Poi pernottamento, prima colazione e ingresso alla spa comprensivo di
due trattamenti: per lei il rituale Chicco
d’Oro nella grotta del sale, un massaggio veramente rigenerante e per lui un
massaggio decontratturante schiena e
cervicale, sempre nella grotta per beneficiare dello iodio. Tutto questo solo per
i soci Fabi Plus fino al 30 maggio a e
195,00!
Direi che non possiamo farci scappare questa occasione e avendo apprezzato personalmente la struttura
non posso che consigliarla… E per la
famiglia, sig. Boggio?
Per avvicinare le famiglie al mondo
equestre proponiamo il pernottamento
nel residence con un miniappartamento per tre persone, cena all’Antica Osteria dove la cucina piemontese è regina
e la domenica mattina passeggiata a
cavallo con pranzo al Ristorante del
Parco dove scoprire un’ottima pizza.
Il tutto a e 225,00! Se poi la mamma
preferisce l’ingresso alla spa alla passeggiata a cavallo basta parlare con la
nostra responsabile.
Spesso le persone vanno in altre regioni e in realtà non conoscono bene il
Piemonte e tutto quello che può offrire. La pianura vercellese è affascinante
ancora oggi per le sue risaie e vi assicuro che da noi mangerete dei risotti
straordinari e potrete acquistare tanti
prodotti tipici della zona, partendo dal
buon riso che è ben diverso da quello
industriale. Tra l’altro, il Babi in piemontese significa ranocchio.
E parlando di fascino, sicuramente
dormire in una delle dimore preferite
da re Carlo Felice e dalla regina Maria
Cristina per poi rilassarsi nella spa o
immergersi nella natura con una spettacolare passeggiata a cavallo è un sogno realizzabile per tutti, considerati i
costi veramente contenuti.
Invito i lettori a visitare il sito www.parcoilbabi.it sezione Il Chicco d’Oro per
vedere come l’antico Palazzo Chiablese
sia oggi una moderna e confortevole
spa.
IL CHICCO D’ORO
Frazione Castell’Apertole
Livorno Ferraris (Vc)
Tel. 0161.478613
www.parcoilbabi.it
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scanto del 10% da listino sui soggiorni
e sui trattamenti del Centro Benessere
Chicco d’Oro
IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi
vastissimo, non ci affidiamo soltanto a un
fornitore. Cerchiamo sempre prodotti e idee
nuove, creative partecipando tutti gli anni
alla fiera più importante del settore, la PSI di
Dusseldorf e poi alla PTE di Milano. A fronte di un briefing con il Cliente che ci spiega
qual è l’evento, il target al quale si deve riferire e il budget di spesa, noi siamo in grado di
selezionare una rosa di oggetti esclusivi da
operatori di livello mondiale. L’elemento vincente è offrire un prodotto di grande impatto
per il Cliente ad un costo competitivo. Inoltre poniamo sempre una grande attenzione
GOLDFISH: idee promozionali
per valorizzare l’immagine aziendale
all’impatto ambientale, richiediamo ai nostri
fornitori la certificazione a norma europea
per tutti i prodotti in catalogo.
La Goldfish nasce nel 2009 e ha potuto
fruire dell’esperienza professionale maturata
con importanti aziende del settore della sua
titolare Flora Maritano.
Un’esperienza ventennale importante e
determinante, Flora.
Sì, ho lavorato per Pineider e Jakala seguendo istituti come Banca Intermobiliare,
Cassa di Risparmio di Asti, Credito Cooperativo di Cherasco, Banca di Savigliano. Creando
la Goldfish ho consolidato un importante
portafoglio Clienti già costituito e sviluppato
un servizio più moderno, attento alle esigenze di comunicazione del brand aziendale
attraverso gadget originali. Inizialmente la
nostra attività era costituita dalla vendita di
regalistica. Gli istituti bancari avevano l’esigenza specifica di fare un omaggio e noi
sceglievamo il prodotto più adatto dai migliori produttori internazionali, lo facevamo
arrivare a Torino dove i nostri stampatori di
fiducia lo personalizzavano con il logo e lo
consegnavamo. In seguito la nostra attività
si è evoluta. La Goldfish si occupa globalmente di promozione dell’immagine aziendale, supportiamo il nostro Cliente a veicolare il proprio marchio tramite un oggetto che
deve emozionare, sorprendere e coinvolgere
il destinatario.
Si tratta di una comunicazione tangibile e concreta, legata alla fruizione di un
oggetto prestigioso capace di ricordare il
brand aziendale.
58
Flora Maritano
Non solo oggetti di prestigio, oggi il settore si è evoluto e verte maggiormente sulla
richiesta di gadget aziendali. In qualunque
tipo di evento come un consiglio di amministrazione, una conferenza stampa, il lancio
di un prodotto, la promozione di un servizio,
una riunione della rete commerciale, una
partecipazione ad una fiera all’estero piuttosto che in Italia si sta diffondendo l’abitudine
di fornire ai propri stakeholder dei gadget,
piccoli e di costo unitario contenuto come
una chiavetta, una penna, uno shopper, un
post-it sui quali l’azienda mette il proprio
logo. Il nostro scopo è quello di proporre
oggetti carini e simpatici che a fronte di un
costo contenuto abbiano un valore percepito più alto. Oggi vanno di moda i gadget
tecnologici.
In che cosa vi distinguete, Flora, rispetto ai competitor?
Siamo in grado di offrire un catalogo
Può elencarci una selezione di aziende
che si affidano ai vostri servizi?
Abbiamo un portafoglio eterogeneo che
spazia dal grande istituto bancario alla piccola carrozzeria. Siamo fornitori di Banca
Intesa, Santander, Banca Europea Azimut,
Eurogroup, Unionfidi, Avio, Dualsanitaly, CSI
Piemonte, Sorin Group, Raspini, Molteco,
Provincia di Torino, Camera di Commercio e
tante piccole e medie aziende. La Goldfish
è un team di professionisti che apportano
valore aggiunto nel promuovere l’immagine
aziendale e nel nostro showroom il Cliente
trova un’ampia campionatura di oggetti
esposti e tanti suggerimenti per interpretare
al meglio la comunicazione del suo brand.
GOLDFISH Idee promozionali
Showroom
Via M. Buonarroti 10 – Torino
Tel. e fax 011 6686898
www.goldfish-idee.com
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Sconto del 10%
Una nuova concezione dell’abitare
Via Gorizia 106 - 10137 Torino
Tel. 011 19.71.11.33
www.formetorino.it
IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi
la carrozzeria
a cinque stelle
Abbiamo definito AutoGiannini la clinica
dell’auto perché è sorprendente l’ordine e
la pulizia che regnano in questa officina, sia
nella sede di oltre 800 mq. in Via Servais sia
in quella di 1000 mq in Via Scapacino angolo Corso Telesio.
All’AutoGiannini siete in molti, una
vera squadra. Come fate a lavorare così bene
insieme?
Consideri che compresa la direzione siamo
venti persone. Da noi ognuno ricopre ruoli
ben definiti con specifiche competenze e siamo sempre pronti ad aiutarci e confrontarci, qualora sia necessario. Ci piace pensare
l’AutoGiannini come una squadra esperta
e affiatata, dove la coordinazione e la sinergia create in molti anni di attività riescono
a superare la semplice somma dei singoli
talenti.
Abbiamo avuto molte segnalazioni dai
nostri associati, particolarmente soddisfatti
del servizio. Gianluca, qual è il segreto del
vostro successo?
Mi fa molto piacere, è la migliore ricompensa
per un’azienda che punta tutto sulla qualità.
Le racconto il caso di un associato: lamentava un fastidioso problema di cattivo odore
60
nell’abitacolo che
nessuna officina
voleva risolvere,
sconsigliando di
affrontare un intervento lungo e
oneroso per correggere quel piccolo difetto. Bene,
noi siamo riusciti
ad accontentarlo.
Al ritiro dell’auto il cliente è rimasto decisamente sorpreso e soddisfatto! All’AutoGiannini cerchiamo sempre di andare incontro al Cliente e ci facciamo carico anche
di quelle riparazioni dispendiose in termini
orari e poco remunerative che altri colleghi
preferiscono evitare. Per noi il lavoro è prima
di tutto passione.
Questa vocazione renderà i vostri Clienti
molto fidelizzati.
Riteniamo fondamentale che il Cliente sia
sempre soddisfatto e motivato a consigliare i nostri servizi. Lavoriamo molto sul passaparola, crediamo sia la migliore forma di
pubblicità. La qualità del servizio non è solo
riferita alla competenza ma anche al rapporto umano che si genera con le persone.
E se qualcuno volesse riparare l’auto in
economia? Mi riferisco soprattutto ai giovani che spesso guidano vecchi modelli di seconda o terza mano.
L’AutoGiannini è anche proprietaria di
un’autodemolizione e, qualora sia il Cliente
a chiederlo espressamente, siamo in grado
di montare un ricambio usato.
Ci capitano sempre più frequentemente casi
in cui la vettura vale duemila euro e la ripa-
razione quasi il doppio! Il mercato sta cambiando, il parco auto circolante è sempre più
vecchio e l’esigenza di risparmiare più sentita. Per venire incontro a questa richiesta
e disporre di un canale senza intermediari
siamo entrati in società con un’autodemolizione, così abbiamo la certezza dell’approvvigionamento e controlliamo direttamente la
corretta provenienza delle vetture e la qualità
dei ricambi da montare.
In caso di incidente avete la possibilità di
recuperare l’auto con il carro attrezzi?
Certamente, abbiamo i nostri mezzi e se l’incidente avviene in ore notturne siamo collegati con una società che opera 24 ore su
24. Se la riparazione viene effettuata da noi
il servizio è gratuito. Il Cliente FABI Plus può
fare sonni tranquilli, con noi non avrà mai alcun tipo di problema per qualsiasi necessità
che riguardi l’auto, dalla carrozzeria all’officina, dal servizio pneumatici alle pratiche di
risarcimento o demolizione. Offriamo anche
consulenza, dai preventivi ai consigli per gli
acquisti su nuovo e usato.
Per i lettori appassionati di auto e moto, ricordiamo la convenzione con l’Autodromo
di Lombardore, gestito sempre dai fratelli
Potenza: gli associati FABI Plus potranno
girare in pista in una struttura completamente attrezzata e in piena sicurezza
fruendo di uno sconto del 10%.
CARROZZERIA AUTOGIANNINI
Via Servais, 88 – Torino
tel. 011 726000
www.autogiannini.com
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Convenzione associati FABI Plus:
Sconto del 10% su tutti i servizi
(tranne le revisioni).
In caso di spesa superiore a € 300,00
viene offerto lavaggio e lucidatura
della vettura (del valore di € 130,00).
CINEMA
FILM
primavera
s Il grande Gatsby
Data di uscita: 16 maggio 2013
Cast: Leonardo DiCaprio,
Joel Edgerton, Isla Fisher,
Carey Mulligan, Tobey Maguire, Callan McAuliffe, Amitabh Bachchan, Jason Clarke,
Gemma Ward.
Il romanzo Il Grande Gatsby,
scritto da F. Scott Fitzgerald
nel 1925, torna sul grande
schermo sotto la regia di Baz
Luhrmann.
Nella primavera del 1922, l’a-
s G.I. Joe: la vendetta
Data di uscita: 28 marzo 2013
s I Croods
Data di uscita: 22 marzo 2013
Un film d’animazione che
segue l’affascinante viaggio
di una famiglia preistorica
attraverso un mondo nuovo,
travolgente e colorato quando
la caverna che la protegge da
sempre dai pericoli dell’esterno viene distrutta.
Viaggiando attraverso un panorama spettacolare, I Croods scopriranno un nuovo
incredibile mondo popolato
da creature fantastiche - e il
loro sguardo sarà cambiato
per sempre.
Tra humour e avventure,
scopriremo che le famiglie
preistoriche non erano tanto
diverse dalle attuali.
62
Cast: Channing Tatum, Bruce Willis, Dwayne Johnson,
Adrianne Palicki, Ray Stevenson, Joseph Mazzello,
Walton Goggins, Byung-hun
Lee, Ray Park, Arnold Vosloo,
Blind Master, Elodie Yung.
La squadra dei G.I. Joe torna per stupirci con nuove
avventure ed effetti speciali.
Chunning Tatum questa volta
è affiancato da Bruce Willis e
Dwayne Johnson.
In questo sequel, i G.I. Joe
non dovranno solo scontrarsi
con il loro acerrimo nemico
Cobra, ma dovranno affrontare anche la minaccia rappresentata dal governo, che è finito nelle mani degli avversari
e mette in pericolo l’esistenza
degli agenti speciali.
Dopo l’apparente distruzione
dell’organizzazione terroristica internazionale nota con il
nome di Cobra, i membri del
gruppo speciale G.I. Joe sono
coinvolti in una lotta per la sopravvivenza contro il comandante Cobra evaso, contro
Zartan, il misterioso assassino esperto di travestimenti,
Storm Shadow e Firefly, lo
spietato sabotatore mercenario esperto in esplosivi.
s Oblivion
Data di uscita: 11 aprile 2013
Cast: Tom Cruise, Morgan
Freeman, Olga Kurylenko,
Andrea Riseborough, Nikolaj
Coster-Waldau, Melissa Leo,
Zoe Bell.
In un futuro in cui la superficie della Terra è stata irradiata
tanto da non essere più riconoscibile, l’umanità vive sulle
nuvole, al sicuro dai brutali
alieni Scavenger che si aggirano tra le rovine.
Jack Harper (Tom Cruise),
è uno degli ultimi umani
la cui missione è rimanere
sulla Terra e riparare i droni
che proteggono l’umanità: il
ritrovamento di un’astronave distrutta e della sua unica
superstite lo trascinerà in
un’avventura che metterà in
discussione tutto ciò che crede di conoscere sul suo mondo, sulla sua missione e su se
stesso. In un inseguimento
per terra, aria e spazio, Jack
sarà costretto a un confronto
con i suoi superiori per conoscere la verità.
spirante scrittore Nick Carraway (Tobey Maguire) lascia
il Midwest per trasferirsi in
una New York dominata dalla
musica jazz e da un allentamento delle rigide norme morali. Inseguendo il suo grande
sogno americano, Nick entra
in contatto con il mondo del
plurimilionario Jay Gatsby
(Leonardo Di Caprio), un
tempo amante di sua cugina
Daisy, andata poi in moglie al
nobile e donnaiolo Tom Buchanan. Così Nick, introdotto
nel mondo affascinante dei
super ricchi, si ritrova testimone di una realtà fatta di
lotte, illusioni, amori, inganni
e tradimenti e resta coinvolto
in una storia d’amore tragica
e impossibile.
LETTURE
recensioni
LIBRI
Amore, ragione, sentimento
di Kim Izzo
Sono tempi duri per Clare:
alla soglia dei quarant’anni,
ha il conto in rosso e neanche
l’ombra di un fidanzato.
E così che le viene un’idea che
non sarebbe dispiaciuta alla
sua scrittrice preferita, Jane
Austen: prendere due piccioni
con una fava e mettersi seriamente alla ricerca di un marito ricco.
Letto di ossa
di Patricia Cornwell
Alberta, Canada. Quando una
famosa paleontologa scompare da uno scavo in cui ci
sono i resti di un dinosauro,
Kay Scarpetta capisce immediatamente che questo sarà il
suo nuovo caso.
Nel frattempo a Boston viene
ritrovato un corpo che rivela
degli indizi legati alla sparizione della paleontologa, in particolare delle tracce di creature
risalenti all’era dei dinosauri,
nonché ad altri casi insoluti
che sembrano non avere niente in comune tra loro.
Cosa e chi c’è dietro tutto questo? E di chi si può fidare Kay
Scarpetta? Il collega investigatore Pete Marino e il marito
Benton Wesley sono entrambi
insoddisfatti per come stanno
andando le cose al Cambridge Forensic Center e la nipote Lucy ha un atteggiamento
più riservato e misterioso del
solito.
Sentendosi tradita da quelli
più vicini a lei, Kay teme questa volta di essere davvero
sola di fronte a un nemico
scaltro, potente e temibile che
sembra impossibile sconfiggere.
Così, dopo aver aggiunto
disinvoltamente il titolo di
“Lady” al suo nome, Clare
inizia a frequentare gli ambienti “giusti”: i tornei di polo
a Palm Beach, le piste di sci
a Saint Moritz, antichi castelli
di austeniana memoria nella
campagna scozzese.
Riuscirà a mettere insieme le
ragioni del cuore con quelle
del portafoglio, proprio come
insegna la cara vecchia Jane?
Vendetta di Sangue
di Wilbur Smith
Hector Cross non è un eroe: è
soltanto un uomo. Ma quando un uomo come Hector
Cross perde tutto quello che
ha, il suo dolore e la sua furia
possono essere devastanti.
Una mano assassina ha spezzato la vita di Hazel Bannock,
la donna che amava e che
stava per dargli una figlia. Ora
Hector è rimasto solo...
E come unica compagna ha
un’indomabile sete di vendetta e di giustizia. È il momento di riunire la squadra di un
tempo, i membri della Cross
Bow Security.
È il momento di tornare nella
terra del nemico, che sia il deserto dell’Africa nordorientale
o la City di Londra.
È il momento di combattere
qualcuno che Hector credeva
di aver sconfitto e che, invece,
pare aver rialzato la coda velenosa come uno scorpione.
Ma bastano pochi passi nella
follia e nella violenza perché
Cross capisca che il nemico
ha molte facce.
La mia vita con papà
di M. Carla Fruttero
Questo libro ha il sottofondo
del battito di una macchina
per scrivere, un’Olivetti, verde. Ha l’odore della carta (dei
libri, dei taccuini, dei fogli
sparsi ovunque) e del fumo di
Gitanes e Nazionali.
Ha il sapore del tè freddo fatto in casa, scelto fra specialissime miscele che vengono
dall’India, dall’Inghilterra, dalla Cina.
Il 15 gennaio 2012 se ne andava Carlo Fruttero. Nei mesi
che sono seguiti, la figlia Maria Carla ha iniziato a raccogliere le memorie di una vita
accanto lui e a metterle in
questo libro.
Lei che, “nata geneticamente
compromessa”, educata al severo rispetto delle parole, ha
con la scrittura un rapporto
naturale.
Il risultato è una biografia intima e ravvicinata, in cui si
entra nel magico regno di uno
scrittore, nel suo laboratorio
professionale ed emotivo.
E fra un aneddoto con nomi
illustri e il ricordo di una battuta ironica o di un lampo di
intelligenza, regala a tutti i
lettori la sensazione di vivere
privatamente un pezzo della
nostra storia culturale.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | RECENSIONI
63
FUMETTI & CARTOONS
F&C
recensioni
di Salvatore Taormina (il Tao)
MARCELLO
Dante - La Vita
Foxtrot Edizioni
Cartonato € 12,00
In libreria e fumetteria
Della vita di Dante Alighieri
non si sa molto. Mettendo insieme gli scarsi dati storici esistenti e quel poco che il sommo Poeta racconta di sé nelle
sue opere, il senese Marcello
ha realizzato questa completa
e ben documentata biografia
dantesca.
Lo fa naturalmente alla sua
maniera, con l’ineguagliabile tecnica narrativa a strisce umoristiche. A suon di
fulminanti battute, l’autore
toscano, ci porta a fare conoscenza di quei due simpatici
usurai di Nonno Bellincione e
Babbo Alighiero, della graziosa quanto civettuola Beatrice,
del pragmatico frequentatore
di taverne Cecco Angiolieri,
dell’erpetofilo Papa Bonifacio
VIII e dei signori e signorotti di mezza Italia che hanno
offerto ospitalità all’esiliato
Dante.
Un volume esilarante senza
tempo, da non perdere.

Appuntamenti

Torino Comics
12/14 aprile 2013
Torino Lingotto
(Via Nizza n. 280 Padiglione 3)
Una mostra principalmente
dedicata a tutti gli amanti del
fumetto, ma anche di disegni
e tavole originali. Ampi spazi
gratuiti dedicati ai giochi di ruolo etc. etc. Presenti anche molti
rivenditori di alto e medio antiquariato. Per tutta la famiglia.

Napoli Comics
25/28 aprile 2013
Fiera d’Oltremare (P.le Tecchio)
Dopo la fiera di Lucca, il Comicon (la Fiera del fumetto
di Napoli) è considerato per
importanza il secondo appuntamento, specialmente per gli
appassionati del sud. La fiera
di Napoli rappresenta infatti
64
il centro fieristico di una certa
rilevanza più vicino per tutti gli
appassionati meridionali.
Proiezioni di film e cartonati
animati, nonché la presenza di
numerosi autori ed Editor stranieri contribuiscono a dare lustro a quella che è considerata
a tutti gli effetti la vera mostra
del sud.
di stato del 1967, perde sempre più credibilità. In Italia,
l’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano,
segna l’inizio del terrorismo e
della strategia della tensione.
BEPI VIGNA
E MATTIA SURROZ
Pinelli e Calabresi,
la storia sbagliata
001 Edizioni
Brossurato con alette,
112 pagine a colori € 16,50
In libreria e fumetteria
È il 1969, infuria la guerra in
Vietnam e il governo americano deve contrastare una forte
opposizione interna.
In Grecia, il regime dei “Colonnelli”, al potere dopo il colpo

Reggio Emilia
Solo sabato 1º giugno 2013
Centro Fieristico Mancasale
Via Filangieri 15 - Reggio Emilia
Un tempo solo mostra per
l’antiquariato, la manifestazione si è evoluta offrendo motivi
di interesse a un pubblico variegato interessato sia al collezionismo d’antan che a pubblicazioni più moderne legate alle
nuove generazioni.
CARLO BAZAN
E LELE VIANELLO
Sentiero di Guerra
Deerfield 1704
Edizioni Segni D’autore
Cartonato € 26,00
In libreria e fumetteria
Prende l’avvio una tragica
fase storica che verrà ricordata come “Gli anni di piombo”. Giuseppe Pinelli e Luigi
Calabresi sono il simbolo e,
nello stesso tempo le vittime,
di quel momento cruciale del
nostro Paese: due personaggi
che rappresentano la doppia
faccia di una tragedia che ha
coinvolto l’intera nazione.
È questa storia ”Sbagliata”,
ingiusta e menzognera, che
viene raccontata partendo da
una prospettiva nuova e inedita, che mette l’accento sugli
aspetti umani e privati dei due
personaggi. Un affresco in cui i
destini del ferroviere anarchico
e del poliziotto s’incrociano indissolubilmente come in una
tragedia greca.
La lotta senza tregua fra gli
opposti schieramenti lungo
la frontiera del New England,
in una storia ricca di colpi di
scena e battaglie.
Una storia struggente e avventurosa, raccontata con dovizia
di particolari e abilità narrativa
e disegnata da uno dei più
grandi Maestri contemporanei
del fumetto. Vivamente consigliato.
ARTE, SCIENZA E COSTUME
primavera
MOSTRE
quali L’Armata Brancaleone (1966) e Brancaleone alle Crociate (1970) di Monicelli.
Museo Nazionale del Cinema
Via Montebello 20 - Torino
Fino al 12/05/2013
TESORI DEL PATRIMONIO
CULTURALE ALBANESE
La mostra propone un itinerario attraverso il patrimonio storico-culturale dell’Albania dalla Preistoria al XVII secolo e consente di riscoprire le componenti europee
di alcune delle civiltà.
Le 150 opere raccolte nella mostra, organizzata per il centenario dell’indipendenza dell’Albania, raccontano la millenaria
vicenda della sedimentazione e della trasformazione della cultura di un popolo
che affonda le sue radici nell’età preistorica per poi aprirsi alle influenze grecoellenistiche, a quelle della Roma imperiale
e, nel medioevo, accogliere i segni della
civiltà dei comuni italiani, fino all’ingresso
nell’orbita dell’impero ottomano.
Palazzo Madama
Piazza Castello - Torino
Fino al 7/04/2013
GIANINI E LUZZATI
CARTONI ANIMATI
Per la prima volta è possibile ammirare quasi tutti i materiali originali dei film
realizzati da Giulio Gianini e Emanuele
Luzzati.
L’esposizione raccoglie più di duecento disegni, bozzetti e storyboard realizzati dai
due maestri dell’animazione italiana. Le
opere di Gianini e Luzzati sono conosciute in tutto il mondo per il loro stile inconfondibile, pur trattandosi sia di film d’arte
veri e propri sia di filmati pubblicitari, senza dimenticare i titoli animati per pellicole
internazionali come Marilyn Monroe, Esther Williams e il premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini: i loro abiti rappresentano un percorso di grande fascino
che attraversa la seconda metà del Novecento sul tema della moda e del lusso.
LORENZO LOTTO NELLE MARCHE
Una mostra di grande raffinatezza e rigore con una ventina di opere di seducente bellezza per un omaggio all’artista
più vicino alla sensibilità e alle inquietudini contemporanee, e al tempo stesso
un affascinante viaggio nella produzione
marchigiana del pittore. Le opere di Lotto per le Marche segnano, infatti, uno dei
momenti più importanti della sua poetica
e del Cinquecento italiano. Pittura di devozione, di destinazione sia pubblica sia
privata, ritratti e allegorie di carattere profano per rappresentare lo straordinario ed
eccentrico percorso biografico e stilistico
del grande artista.
La Venaria Reale
Piazza della Repubblica 4
Venaria Reale (To)
Fino al 7/07/2013
ROBERTO CAPUCCI.
LA RICERCA DELLA REGALITÀ
Un’occasione unica per meravigliarsi con
oltre 50 abiti creati dal grande stilista Roberto Capucci appositamente per regine,
star e dame del “gran mondo” dagli anni
Cinquanta a oggi.
A lui si rivolsero, tra le altre, le principesse
Borghese, Odescalchi e Colonna, le attrici
Valentina Cortese e Silvana Mangano, la
cantante lirica Raina Kabajvanska, le star
La Venaria Reale
Piazza della Repubblica 4
Venaria Reale (To)
Fino all’8/09/2013
ARTE E INDUSTRIA A TORINO. Dodici
capolavori di Mario Sturani per la Lenci
Mario Sturani è stato l’artista più innovativo e geniale che ha operato alla Lenci, capace di una straordinaria ricchezza inventiva. A due anni di distanza dalla mostra
“L’avventura Lenci” che ha riportato l’attenzione sul patrimonio della manifattura
e sul ruolo e l’eredità di Sturani, Palazzo
Madama presenta ed espone per un anno
una selezione di 12 capolavori di questo
artista, vanto della cultura torinese del Novecento.
Palazzo Madama
Piazza Castello - Torino
Fino al 1/09/2013
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | RECENSIONI
65
MUSICA
MUSICA
Bon Jovi
VHAT ABOUT NOW
A quasi 30 anni dal disco d'esordio, la
rock band si prepara a tornare sulla scena
con "What About Now", un album che è
un invito ad agire per cambiare le cose.
Nel 2014 il primo, omonimo disco dei
Bon Jovi compirà trent'anni. Ma la storica
rock band ha ancora molto da dire, tanto che il 25 marzo uscirà con un nuovo
album, intitolato What About Now, che
è stato anticipato dal singolo Because
We Can e sarà arricchito da un'app per
smartphone.
E per non farsi mancare niente, il gruppo
partirà per un tour mondiale che li porterà
a spasso per i cinque continenti, passando il 29 giugno per Milano in occasione
dell'unica data italiana.
Depeche Mode
DELTA MACHINE
Il nuovo album dei Depeche Mode uscirà
nei negozi il 26 marzo prossimo anche in
versione deluxe con quattro bonus tracks
e un libro di 28 pagine con le foto di Anton
Corbijn.
Il disco, registrato lo scorso anno tra Santa
Barbara e New York City è stato prodotto
da Ben Hillier e mixato da Flood. Stando
alle parole di Martin Gore, avrà sonorità
quasi blues, vicine a dischi come “Violator” e “Songs of Faith and Devotion” e sarà
anticipato dal singolo “Heaven”.
Per supportare l’uscita del disco la band di
Dave Gahan sarà protagonista di un tour
negli stadi europei, con partenza il 7 Maggio a Tel Aviv per proseguire in 34 stadi di
25 nazioni. Le date italiane saranno il 18
Luglio a Roma e il 20 Luglio a Milano.
Renato Zero
AMO. CAPITOLO 1
Si intitola Amo Capitolo 1 il nuovo album
di Renato Zero, la cui data di rilascio è
fissata al 12 marzo 2013.
L’opera di inediti, è composta da 14
tracce ed arriva a 4 anni dall’ultima fati-
66
primavera
ca “Presente”, che venne pubblicata nel
2009 e che stazionò per 59 settimane in
classifica.
Il disco è stato registrato tra Londra, Budapest e l'Italia, con la partecipazione di
grandi musicisti quali Phil Palmer, Celso
Valli e Danilo Madonia, già noti per aver
partecipato ai precedenti lavori di Renato
Zero. Da segnalare la straordinaria partecipazione del mito della musica internazionale Trevor Horn, diventato famoso
come produttore tra gli altri di Pet Shop
Boys, Frankie Goes to Hollywood, Seal,
Tina Turner, Lisa Stansfield, Tom Jones,
Paul McCartney, Mike Oldfield, Simple
Minds.
Nick Cave & The Bad Seeds
PUSH THE SKY AWAY
Si intitola Push the Sky Away il nuovo album della storica band alternative rock australiana dei Nick Cave and the Bad Seeds.
L’opera in questione, è la quindicesima
della loro lunga carriera, e fa seguito
all’ultima fatica risalente al 2008 intitolata Dig, Lazarus, Dig!!!.
Il disco conterrà 9 tracce per quel che riguarda la versione standard, ma sarà disponibile anche la Deluxe limited edition
contenente altri 2 brani, più una traccia
bonus iTunes.
L’artista australiano non si è focalizzato
molto sul sound del disco definito semplicemente “meraviglioso“. L’unico dettaglio sul nuovo disco che emerge è un
radicale distacco da quanto proposto nel
passato. Il nuovo disco sarà presumibilmente accompagnato da un tour internazionale che speriamo toccherà anche
l’Italia.
TEATRO
recensioni
TEATRO
La Traviata
La traviata è un'opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave tratto dalla pièce teatrale di
Alexandre Dumas (figlio), «La signora delle camelie»; viene
considerata l'opera più significativa e romantica di Verdi e
fa parte della "trilogia popolare" assieme a Il trovatore e a
Rigoletto. La prima rappresentazione avvenne al Teatro La
N
ell’allestimento del Regio l’opera è firmata da Laurent Pelly.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio il maestro Corrado
Rovaris, Direttore musicale della Philadelphia Opera Company dal
2005 e Direttore principale ospite de I Virtuosi Italiani.
I protagonisti dell’opera: Patrizia Ciofi (Violetta), Piero Pretti (Alfredo Germont), Nicola Alaimo (Giorgio Germont), Silvia Beltrami
(Flora Bervoix), Enrico Iviglia (Gastone), Paolo Maria Orecchia (il
barone Douphol) e Scott Johnson (il marchese D’Obigny); la regia è
di Anna Maria Bruzzese, i costumi di Laurent Pelly, le scene di Chantal Thomas e le luci, di Gary Marder, sono riprese da Andrea Anfossi.
Il Maestro del Coro è Claudio Fenoglio.
In quanto a successi, sia di critica sia di pubblico, questo allestimento ha fatto l’en plein. Dopo la “prima” che inaugurò la
Stagione 2009-2010, con la direzione del Direttore musicale
Gianandrea Noseda e con Elena Mosuc nel ruolo del titolo,
Paolo Gallarati su La Stampa parlò di «successo trionfale per
tutti» lodando sia la splendida direzione di Noseda sia la performance degli interpreti.
Il Regio ha portato questa Traviata a Tokyo, in occasione della
tournée in Giappone e Cina dell’estate 2010, con quattro recite,
tutte esaurite al Bunka Kaikan, con Nathalie Dessay nel ruolo
di Violetta e il maestro Noseda sul podio.
Diciotto minuti di applausi hanno salutato la conclusione
dell’opera dopo l’ultima replica e importanti riconoscimenti
Teatro Regio
da martedì 5 marzo
a mercoledì 13 marzo
2013
Fenice di Venezia il 6 marzo
1853 ma, a causa soprattutto d’interpreti non all’altezza
e della scabrosità dell'argomento, si rivelò un sonoro
fiasco; ripresa l’anno successivo con l’interpretazione di un
cast più valido e retrodatando l'azione di due secoli riscosse
finalmente il meritato successo. Nel tempo La traviata non
ha mai smesso d’appassionare, entrando a far parte del cosiddetto "repertorio", diventando presto una delle opere più
amate dal pubblico di tutto il mondo.
sono arrivati dai due più autorevoli quotidiani giapponesi: The Asahi Simbun l’ha
premiata come «una delle
tre migliori esecuzioni musicali tra tutte quelle ascoltate nel
2010 in Giappone» e il critico
Okada Minoru del The Nikkei
«una delle tre migliori produzioni d’opera viste in Giappone
nel 2010». Per Ongaku No
Tomo, una delle più prestigiose riviste musicali giapponesi, La traviata del Regio si è classificata al primo posto tra le produzioni liriche e quarta in assoluto
tra i complessi stranieri che si sono esibiti in Giappone.
TEATRO REGIO
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | RECENSIONI
67
MAPPAMONDO
di Barbara Odetto
Gavio Soluzioni Immobiliari
A Loano, i professionisti
del mattone
se “A”, edificata secondo i canoni della
bio-edilizia e del risparmio energetico,
antisismica e situata in prossimità del
mare e del centro storico.
Edgardo Gavio
D
efinita a pieno titolo “isola del Ponente” per il clima mite, Loano offre un
bel mare, chilometri di spiagge attrezzate, la nuova passeggiata ed il caratteristico porto.
Loano è una tra le poche località turistiche in Italia a potersi fregiare di due
Bandiere Blu: oltre a quella ormai storica per le spiagge, per il secondo anno
consecutivo viene assegnata al porto
turistico “Marina di Loano” la Bandiera
Blu che certifica la qualità ambientale
degli approdi.
Ecco perché la cittadina ligure da sempre ha una forte vocazione turistica che
le permette di resistere bene al tanto
temuto calo del mercato immobiliare.
A confermare questa tendenza è Edgardo Gavio, titolare insieme con il padre
dell’omonima agenzia che da anni è un
punto di riferimento nel settore edilizio
di Loano sia nella compravendita sia
nelle locazioni turistiche.
Forte dell’esperienza in campo finanziario del papà, che per lungo tempo
ha lavorato nel settore bancario, e della
professionalità che entrambi ripongono
nel proprio lavoro, la Gavio Soluzioni
Immobiliari offre servizi esclusivi di
compra-vendita e si occupa anche di
ristrutturazioni e della costruzione di
edifici nuovi come la prestigiosa “Villa
Italia”: una residenza signorile in clas-
68
Oltre alla clientela locale, l’agenzia vanta numerosi acquirenti provenienti dalla Lombardia e dal Piemonte, dove la
famiglia Gavio è conosciuta e stimata
da sempre, ma anche dall’estero, soprattutto dal Nord Europa, dalla Germania e dalla Gran Bretagna.
“Gli stranieri – spiega Edgardo Gavio
– preferiscono le frazioni dell’entroterra
ligure, anche se lontane dal mare, per la
bellezza del paesaggio e anche in questo
caso la Gavio Immobiliare garantisce un
servizio di alto livello che passa dalla selezione dei borghi sino alla ristrutturazione degli stessi secondo le norme vigenti e
secondo i dettami della Sovrintendenza
ai Beni Architettonici”.
L’obiettivo è duplice: “da un lato salvaguardare il recupero conservativo di
questi edifici e delle frazioni nella loro
interezza, dall’altro ricostruire secondo
caratteristiche specifiche che vanno dalla scelta della pietra e di tutti i materiali
sino alla realizzazione di abitazioni dotate di giardino, piscina e centro benessere. Per una casa-vacanza all’insegna del
confort e, perché no, del wellness”.
Gavio assicura ottime convenzioni per
la stipula di mutui e finanziamenti, garantisce inoltre la promozione immobiliare sia sulla piazza di Loano, sia sul
Ponente Ligure e suo entroterra, attraverso diversi strumenti quali il web, la
carta stampata e la pubblicità.
Chi acquista gode invece della consulenza tecnica gratuita per il disbrigo
delle pratiche amministrative, dell’assistenza per l’apertura o la rinegoziazione dei mutui e di una supervisione
per la ristrutturazione, per la personalizzazione e per la proposta di arredo
dell’abitazione.
La Gavio Soluzioni Immobiliari si avvale infatti anche di professionisti specializzati quali architetti, designer e artigiani edili per offrire ai propri interlocutori
un servizio di alto livello sotto tutti gli
aspetti. Ed è proprio la costante attenzione al cliente che fa di questa agenzia
una firma nel panorama della compravendita e della locazione sia della prima
che della seconda casa.
I punti di forza che rendono questa
agenzia rinomata e scelta da molti
clienti locali e da numerosi turisti sono
molteplici: ad esempio chi vende in
esclusiva ha il vantaggio di vedere dedotti dalla provvigione i costi di adeguamento della documentazione catastale
e dell’attestato di certificazione energetica (ACE).
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MAPPAMONDO
di Barbara Odetto
I Viaggi delle Pleiadi presentano...
Cappadocia e Costa del Sol
L
a primavera risveglia in molti di noi
il desiderio di scoprire paesi nuovi, così
come il tepore del sole rievoca il ricordo
del mare e delle spiagge. Perché allora
non prenotare uno dei soggiorni proposti
dal tour operator I Viaggi delle Pleiadi di
Imperia, che dal 1982 rende indimenticabili le vacanze dei propri clienti. Forte di
un’esperienza maturata “sul campo” attraverso la visita dei luoghi e delle strutture
ricettive e grazie al rapporto diretto con i
referenti locali, il titolare Francesco Paolo
Basili sostiene che lavorare nel turismo significa conoscere le destinazioni, promuoverle in tutte le loro molteplici possibilità,
cercare sempre il servizio più adeguato per
la clientela e garantire tariffe accessibili a
tutti. La sua tesi è confutata dal fatto che
I Viaggi delle Pleiadi nel tempo hanno
stretto dei solidi rapporti con i tour operator e con i governi dei paesi ospitanti
per garantire dei pacchetti viaggio a costi
davvero imbattibili. Tra le numerose mete
suggerite da Basili e dal suo staff per la primavera targata 2013 segnaliamo l’offerta
Speciale Spagna Senior dedicata agli over
55, già proposta con successo negli anni
precedenti ed ora aperta a tutti senza limiti
d’età. L’operatore in passato ha infatti vinto una gara d’appalto indetta dal governo
70
spagnolo per la concessione in esclusiva
all’Italia di soggiorni studiati specificatamente per i senior in prestigiosi hotel
a quattro stelle, ma a costi decisamente
contenuti che comprendono trattamento
di pensione completa, bevande incluse ai
pasti, volo aereo andata e ritorno, trasferimenti dall’aeroporto all’albergo e numerosi altri benefit. Le affascinanti destinazioni
sono la Costa del Sol, la Costa Blanca, la
Costa de La Luz e Palma di Maiorca. Per vivere una Spagna all’insegna del relax e del
divertimento. Altri due viaggi imperdibili
sono la Costa turchese con l’escursione di
una notte a Pamukkale, famosa per le sor-
genti termali che hanno formato nei secoli
un paesaggio simile alle cascate di ghiaccio, e il tour Cappadocia e Costa Turchese,
per godere delle meraviglie che la natura
offre in questa riviera del Mediterraneo ricca di fascino e suggestioni. Il primo è valido sino al 29 aprile, il secondo sino al 30
giugno e per entrambi la quota comprende volo e tasse aeroportuali, trasferimento
dall’aeroporto all’albergo, guida parlante
italiano, sistemazione in hotel a quattro e
cinque stelle con trattamento di pernottamento e prima colazione, mezza bottiglia
d’acqua all’arrivo e cocktail di benvenuto
in hotel. Anche in questo caso l’offerta ha
tariffe concorrenziali grazie alla collaborazione, in esclusiva per l’Italia, de I Viaggi
delle Pleiadi con i corrispondenti turchi.
Un altro plus è che in Italia ben 4200 operatori turistici propongono i cataloghi del
tour operator ligure, che possono essere
consultati anche online sul sito e che offrono un ventaglio di destinazioni a corto,
medio e lungo raggio. Chi sceglie questo
tour operator non si rivolge quindi a semplici venditori, ma a consulenti di viaggio
che propongono mete interessanti a tariffe
concorrenziali perché, sottolinea il titolare,
tutti devono poter vivere la vacanza come
un’esperienza unica, ricordando ogni momento trascorso e condividendo la filosofia del poeta iraniano Omar Khayyam che
disse: “la vita è un viaggio e viaggiare è vivere due volte”.
Il valore aggiunto dei viaggi finanziati
proposti dal tour operator I Viaggi delle
Pleiadi è che queste tariffe permettono di
fare vacanze di lusso a prezzi talmente
contenuti da non influire negativamente
sulle segnalazioni d’obbligo per il redditometro.
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MAPPAMONDO
di Barbara Odetto
A
mate il contatto con la natura? La bicicletta è da sempre la vostra grande passione? Vi piacciono l’arte e la cultura italiana, ma siete sensibili anche al fascino
dei paesi stranieri? Se avete risposto in
maniera affermativa a tutte le domande,
il vostro tour operator ideale è Due ruote
nel vento che da oltre dieci anni si pone
come autorevole punto di riferimento per
il turismo ecologico e sostenibile. Con
più di duecentocinquanta viaggi all’attivo
per un totale di ventisei nazioni, questa
originale travel agency torinese propone
un’offerta ampia e articolata, suddivisa in
tour individuali, di gruppo, per le famiglie
Due Ruote nel Vento
Il tour operator dalla parte dell’ambiente
e per le scuole medie inferiori e superiori sia in Italia sia all’estero. Gli itinerari,
adatti a tutti e senza limiti di età, sono
selezionati per essere non solo tranquilli
e relativamente facili, ma anche interessanti e ricchi di cultura, storia, arte e ovviamente natura. Tra le novità “Made in
Italy” di questa prima parte del 2013 segnaliamo la formula bici e benessere nel
marchesato di Saluzzo e il viaggio lungo
il Po da Torino a Pavia: il primo è un itinerario che alterna castelli, abbazie e borghi
con alture coperte di vigne e frutteti e che
la sera riporta ad una residenza nobiliare
immersa nel verde e dotata di piscina e
centro benessere; il secondo è un viaggio
che fa parte di Bicitalia, la rete di percorsi
ciclabili italiani ideati dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), e
che si snoda lungo la riva del Po attraverso oasi naturalistiche, paesi arroccati
sulle colline e città d’arte. Tra le nuove
mete internazionali segnaliamo invece
il mix bicicletta e battello sul fiume Mosella, tra le colline e i castelli medioevali
della Germania, la formula chiatta e bici
in Lorena – splendida zona della Francia
nordorientale – oltre che il tour da Parigi
a Londra attraverso l’Avenue Verte inaugurata lo scorso 23 giugno in occasione
delle Olimpiadi tenutesi in Inghilterra. A
queste new entry si aggiungono la vacanza in Cornovaglia, in Finlandia, in Portogallo, in Andalusia e un interessante percorso a piedi: il cammino di Shakespeare
nella suggestiva campagna inglese.
Sì perché Due ruote nel vento non è solo
specializzato in viaggi su bike, ma organizza anche divertenti trekking in Norvegia, Spagna, Svizzera, Francia, Gran
Bretagna, Irlanda, Italia ed escursioni
con le ciaspole, con gli sci di fondo e addirittura con i pattini a rotelle. Dalla gita
breve alla vacanza di una settimana, dai
viaggi individuali a quelli di gruppo con
accompagnatore, dal solo noleggio della
bicicletta alla proposta completa, il tour
operator garantisce quindi formule tailor
made capaci di soddisfare le esigenze e
i desideri di ognuno. Per chi – torinese
oppure no – vuole scoprire il fascino del
capoluogo piemontese, l’agenzia propone infine pedalate a tema, le stesse che
organizza anche a Milano e in altre città della penisola. Due ruote nel vento
è dunque il punto di riferimento per chi
sceglie il turismo ecologico e sostenibile,
per chi ama il connubio con il paesaggio
e per chi non può fare a meno della sensazione di libertà che solo un viaggio en
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MAPPAMONDO
71
MAPPAMONDO
Metropoli,
Viaggio in Giappone
Un Paese intrigante e poco noto, dove la cultura e le
tradizioni ancestrali sopravvivono intatte, anche se,
talvolta, all’ombra dei grattacieli. Ideale per chi cerca atmosfere particolari e insolite, per chi vuole stupirsi di fronte ai contrasti e meravigliarsi al cospetto
dell’armonia e della raffinatezza di cui si trova traccia ovunque, anche nelle piccole cose.
72
MAPPAMONDO
STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI
giardini,
filosofie
“in questo mondo
anche la vita della farfalla
è frenetica”
— Kobayashi Issa
fine XVIII secolo
foto di Carla Milone
“In questo mondo anche la vita della farfalla è
frenetica”. Mai un haiku è risultato più incisivo
per descrivere il Giappone delle città, crocevia di
mondi, di culture, di mode e di modi. Ma anche
ricche di una spiritualità profonda, essenziale,
rarefatta, vestita di riti lontanissimi e difficili.
Non è difficile innamorarsi del Giappone. È un’attrazione fatale quella che ci coglie non appena si
arriva, un insieme di curiosità, frenesia, stupore,
un dépaysement che stordisce ed affascina.
Una donna in kimono scivola silenziosa in una
stradina, le tremule luci delle ochaya – le “onorevoli case da tè”, le case delle ultime geishe – si
accendono al tramonto: siamo nel quartiere di
Gion a Kyoto oppure tra le pagine di “Memorie
di una geisha”? Un impiegato in serissima tenuta
d’ufficio si piega in un inchino al cospetto di un
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MAPPAMONDO
73
MAPPAMONDO
altare shintoista, offre una tavoletta devozionale
e batte ritualmente le mani due volte: invoca la
buona fortuna. Siamo nel cuore di Tokyo o dentro un racconto di Murakami?
Un mondo rovesciato, una sintesi di avanguardia e tradizione, di dolcezza e di frenesia, di silenzi e di frastuono, di cybercafé e giardini in miniatura. Il Giappone è sorprendente, è un luogo
per viaggiatori curiosi, attratti dalla promessa di
un Paese intrigante e poco noto, dove la cultura
e le tradizioni ancestrali sopravvivono intatte; è
per chi cerca atmosfere particolari e insolite, per
chi vuole immergersi nella modernità o meravi-
In alto: I giardini dei templi giapponesi riflettono la
visione buddhista, così come gli edifici dei templi.
Anche semplicemente visitando un tempio e il suo
ambiente si viene in contatto con gli insegnamenti
del Buddismo.
Al centro: Takayama: tempio Sakurayama.
74
gliarsi al cospetto dell’armonia e della raffinatezza di cui si trova traccia
ovunque, nei decori dei palazzi e dei templi, in alcuni dettagli dell’arredo
urbano delle città, così come nella domestica intimità delle case private.
Tutto in Giappone è all’insegna della ricerca dell’armonia, concetto difficile
da esprimere, quasi incomprensibile per l’occidentale. L’idea ad esempio di
racchiudere in poche sillabe – un haiku, l’essenza di un’emozione o di un
concetto, così come l’idea che durante la cerimonia del tè si possa esprimere l’equilibrio perfetto tra la natura e l’uomo, il rispetto e la gratitudine verso
ogni cosa esistente, o ancora che la composizione floreale assurga a filosofia
ed esprima l’armonia dell’universo, sono difficili da spiegare, ma tangibili
e reali. E l’amore per l’estetica qui si riflette anche nella cucina, i piatti si
gustano prima con gli occhi poi con il palato: una leggerissima frittura di
crisantemi, una delicata minestra di alghe rare, deliziose mattonelle con
semi di ginko, radici di loto, spuntature di felci… piatti dai nomi poetici che
non si ricorderanno, come un’atmosfera, fluttuante, sottile e misteriosa.
MAPPAMONDO
A fianco: Il portalettere di una vecchia stazione di posta
della valle di Kiso con l’inconfondibile divisa compie le sue
consegne di casa in casa. Oggi come cento anni fa.
In basso: A Kyoto, nel quartiere di Gion, le maiko
si affannano per le strade, raggiungono le okiya
dove apprenderanno il canto, la danza, le regole di
comportamento. Inseguendo il sogno di diventare geishe.
Non è necessario compiere lunghi tragitti per scoprire i molti volti del
Giappone, che si rivelano nel cuore delle stesse città, nei piccoli villaggi
rurali, lungo i percorsi sacri allo shintoismo e al buddismo zen.
Alcuni piccoli borghi conservano l’atmosfera di un lontano passato feudale, quando qui transitavano i signori e i loro samurai. Ovunque si scoprono botteghe e angoli preziosi, piccoli capolavori di architettura rurale che
iniziano a descrivere i tratti distintivi del viaggio: l’armonia e la semplicità
delle forme, la delicatezza dei colori giustapposti, la gentilezza degli abitanti. Qui una piccola casa-museo, là una bottega che espone capolavori di
artigianato, tessuti delicati, lavori in bambù…
Ed è proprio la casa a rivelare l’animo gentile e meditativo del Giappone.
Dall’interno – essenziale, frugale, spoglio – si scopre il mondo; le grandi
pareti scorrevoli aprono magici scorci sui giardini, le finestre scorrono sui
telai a slitta e lasciano scoprire un paesaggio continuamente mutevole, che
cambia al cambiare della luce, della stagione, del
momento: ora un bocciolo si apre, ora una foglia
ondeggia nella trasparenza dell’autunno, ora il
riflesso della neve sul giardino illumina la stanza
e la rende un paesaggio nuovo e fantastico. Kyoto, l’antica capitale imperiale, resta ancora oggi
l’anima della cultura giapponese. Il castello Nijojo, antica dimora famigliare costruita dall’illustre
Shogun Ieyasu Tokugawa è il trionfo dei secoli
squisiti: la bellezza dei dipinti di Kano Tanyu ci
fanno volare in un altro tempo, in un’altra dimensione. Cieli dorati, danze di ventagli, inverni
nevosi, fiori di ciliegio, rami flessuosi di bambù,
uccelli che spiccano il volo: intensità vibranti,
commoventi.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MAPPAMONDO
75
MAPPAMONDO
Templi e santuari celano riti e tradizioni antichissimi.
A centro pagina:
Tokyo: le luci del quartire di Ginza, città vitale, energica e sfavillante.
Kyoto, Kinkaku-ji, il Tempio d’oro.
E poi la vecchia Kyoto e Gion, il quartiere degli spettacoli tradizionali, il kabuki, il bunraku, dove è ancora possibile incontrare geishe e maiko, i templi
di Kiyomizu con la caratteristica piattaforma lignea sospesa sulla vallata, di
Kodai-ji, edificato nel 1605 in memoria dello shogun Toyotomi Hideyoshi
per volontà della moglie e il tempio di Kinkaku-ji, tra le mete più famose
del Giappone, dove l’immagine del Padiglione d’Oro che si riflette nelle acque del laghetto antistante crea uno scorcio di grande bellezza soprattutto
quando gli alberi si tingono dei colori dell’autunno.
Nel XIV secolo fu la splendida dimora dello shogun Ashikaga Yoshimitsu,
trasformata in tempio alla sua morte; quella che possiamo ammirare è la
fedele riproduzione dell’originale, dopo che un incendio doloso lo distrusse completamente nel 1950.
Ma lasciamo Kyoto per un salto nel futuro.
Osaka è una città dagli stupefacenti contrasti: svettanti grattacieli, tra cui le
torri gemelle dell’Umeda Sky Building, animati quartieri come Dotonbori,
Shinsaibashi e Americamura, affollati di negozi e ristoranti, il parco ai piedi
del castello, ultimo testimone di un lontano passato feudale.
Una strada di Osaka. Le grandi metropoli del Giappone
sono un crocevia di mondi, di culture, di mode.
Tokyo è sconfinata e nevrotica, è una città dove disordine e armonia convivono fianco a fianco, dove le ultime case di legno tradizionali sopravvivono
all’ombra di vertiginosi grattacieli di vetro, dove i giardini da meditazione,
di pietra e di sabbia, hanno come sfondo una foresta di torri… Tokyo è una
metropoli ruggente, quieta, folle, meditativa, sorridente, caotica, complicata, rumorosa, silenziosa, pensosa, affannata: è tutto e il suo contrario, è
un crocevia di mondi, è l’espressione del samsara, del vortice del divenire.
Tokyo è bella? È brutta? Ciascuno scopre la sua Tokyo, considerando che
in Giappone le grandi città non nascono per essere belle, ma piuttosto funzionali. La città è uno strumento di vita e di lavoro, la bellezza è un’isola, ha
la durata di un attimo. E poi, la notte, che a Tokyo è il regno dell’effimero,
quando le luci trasformano la città in un caleidoscopio rutilante e i ristoranti ammiccano con le loro proposte.
Oltre alle grandi realtà di Tokyo, Kyoto, Osaka, c’è un mondo riposto e silenzioso, fatto di sentieri nei boschi di cedri e di aceri, meta di pellegrinag-
76
MAPPAMONDO
Giardini zen: la ghiaia diventa acqua, le pietre isole.
I giardini di pietra e di sabbia sono luoghi di meditazione.
La materia si contrappone al vuoto.
entrano in collisione con altre logiche, si scontrano con differenze culturali incommensurabili, linguaggi misteriosi e criptici e noi, privi
della chiave per aprire le porte di quell’universo
rischiamo di restarne fuori per sempre. Meglio
dunque lasciarsi andare nel vortice di questo
mondo sorprendente, scorrere nel suo flusso
osservandolo, senza la pretesa di decifrarlo completamente.
Le rocce sono montagne, la ghiaia è il mare: ogni
forma è un simbolo, ogni oggetto una metafora.
Anche questo è il Giappone.
“Di fronte al giardino di roccia si fa ciò
che naturalmente deve essere fatto: si fanno
le righe con il rastrello, si raccolgono le foglie,
i rami secchi.
Fondersi con lo spirito intimo della pietra,
accettare che non vi sia un motivo e un fine,
farsi parte della pietra, diventare il vuoto”
IL GIAPPONE
DEL TUCANO
gi di devoti al buddismo che compiono a piedi
le tappe del percorso di 88 templi nell’isola di
Shikoku o raggiungono solitari sacrari e monasteri nei boschi sulle pendici del Monte Koya: è
il volto mistico del Giappone, quello della ricerca
della frugalità e della purezza interiore. E c’è il
mondo dove si esprimono le immani forze della
natura: isole di fuoco in cui la terra dà origine
a sorgenti d’acqua calda che diventano onsen,
oasi di paradiso per deliziare il corpo e la mente. “Non scordare: noi camminiamo sopra l’inferno,
guardando i fiori”, dice ancora Kobayashi Issa.
Non è facile, il Giappone. Occorre avvicinarlo
con un atteggiamento di rispetto e senza la pretesa di capire tutto utilizzando parametri che qui
Dalla “Via degli Shogun” ai “Luoghi della perfetta
armonia”, da “Luci del Sol Levante”
ai “Giardini e vulcani del Kyushu” e ancora
“I due volti del Giappone”: Il Tucano Viaggi Ricerca
illustra un’ampia scelta di proposte studiate per
scoprire i molti aspetti del Giappone nel catalogo
Lontano Oriente e Giappone consultabile sul sito
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MAPPAMONDO
77
ITINERARI
TORINO,
secondo noi
Barbara Odetto
AlessanDro Lercara
Una giornalista e un fotografo
alla scoperta della città
ARTE, CULTURA, STORIA E DESIGN, MA ANCHE BUSINESS, MODA E APPUNTAMENTI GLAM. AREE VERDI,
ZONE INDUSTRIALI, PUNTI IN CUI CONVIVONO ETNIE E
TRADIZIONI DIVERSE: TORINO HA MILLE ANIME AFFASCINANTI E NOI VE LE FAREMO SCOPRIRE.
I
l nostro primo appuntamento alla scoperta della città è in
Crocetta e più precisamente nella zona definita San Secondo. L’abbiamo scelta perché, rispetto al quartiere vero
e proprio, è meno blasonata, ma altrettanto interessante. Qui
si possono scovare portoni liberty risalenti al periodo che va
dall’Ottocento alle prime due decadi del Novecento, qui si
respira un’atmosfera ibrida che unisce la vita del mercato
rionale e delle botteghe artigiane all’allure delle boutique e,
ancora, qui confluiscono i turisti che arrivano nella vicina
stazione ferroviaria di Porta Nuova.
Passeggiando tra le vie si possono scoprire scorci della
Torino ottocentesca e angoli della città industriale, edifici
con i ballatoi e condomini signorili, ma soprattutto si può
ammirare la splendida chiesa di San Secondo Martire, al
numero 8 dell’omonima via. Iniziata a costruire nel 1872 e
consacrata al culto nel 1882, aveva lo scopo di accogliere i
numerosi fedeli della zona, che si era ingrandita grazie alla
costruzione dello scalo ferroviario di Porta Nuova che univa
Torino a Genova.
Un tempo chiamato borgo “dij Sagrìn”, poi “di Garibaldi”
e successivamente “di San Secondo”, di giorno è una zona
commerciale fiorente e dinamica, di sera un centro resi-
78
ITINERARI
denziale oltre che un’importante area
ricettiva che vede la presenza di numerosi alberghi.
Tra questi segnaliamo l’Hotel Residence Liberty, incastonato tra i palazzi
al civico 37 di via Vincenzo Gioberti.
Elegante e accogliente, ospita una sala
riunioni e un centro benessere dotato
di bagno turco, vasca idromassaggio,
doccia emozionale e area relax. La cura
del dettaglio e del servizio, uniti all’atmosfera confortevole, fanno di questo
Hotel de Charme un luogo rilassante
e piacevole.
I turisti, ma non solo, che vogliono
uno squisito souvenir di Torino hanno
come meta la pasticceria Pfatisch, in
via Sacchi 42. Inserita tra i locali storici d’Italia, dal 1915 ad oggi delizia i
golosi con le sue tavolette di cioccolata,
le creme da spalmare, oltre quaranta
tipi di torte e un’ampia selezione di pasticceria fresca e secca oltre che salatini e torte gastronomiche. Non stupisce
dunque che annoveri tra i suoi clienti
il Duca d’Aosta, Mario Soldati, Indro
Montanelli, Norberto Bobbio, Michele
Placido e molti altri nomi celebri.
La zona di San Secondo accoglie diversi locali per chi ama la buona cucina e il Ristorante Marcello (corso Stati
Uniti 4) ne è un esempio. Gestito da
cinquantun’anni dalla famiglia Grazzini, propone un menù del territorio
– ma non solo – modulato secondo le
specialità di stagione e rigorosamente
casalingo e lo affianca ad una carta dei
vini ricca di etichette prestigiose. L’ambiente informale lo rende un punto di
riferimento per la clientela abituale
che lo “affolla” sia a pranzo sia a cena.
Non solo meta gastronomica, ma
anche di shopping, segnaliamo due location per i cultori dello stile: la boutique Speed Ball di corso Stati Uniti 7bis
e la gioielleria Montegrandi di via San
Secondo 13/b. La prima da trent’anni
cura il total look maschile proponendo
griffe rinomate e abiti confezionati con
il brand Speed Ball, che si distingue
per i tagli sartoriali, la cura dei dettagli
e i costi contenuti. Una curiosità: da
ventidue anni il titolare è un appassionato della Vespa e ne custodisce alcuni
esemplari nello showroom.
La gioielleria Montegrandi è invece un atelier intimo e raffinato dove
trovano spazio oggetti preziosi e rigo-
rosamente rari. Nata dall’esperienza
di Elena Varetto, appassionata di antiquariato, e da Giuseppe Massimiliano
Tomasi, esperto d’arte, è specializzata
in gioielli e oggetti antichi, effettua
perizie e valutazioni e si avvale della
collaborazione di due laboratori orafi che restaurano gioielli seguendo le
tecniche della tradizione più antica.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | ITINERARI
79
VISITE GUIDATE
Scoprire Torino e non solo
to, espressione grandiosa della politica
assolutistica sabauda. Il monumentale
palazzo in stile barocco è stato progettato da Michelangelo Garove a partire dal
1712 e portato a termine entro gli anni
trenta con contributi di Antonio Bertola,
Giovanni Antonio Ricca e Filippo Juvarra.
Data e orario:
giovedì 11 aprile ore 18,10
LA SINAGOGA DI TORINO
via San Pio V, 12
Si farà una pausa nell’ex ufficio di frutteria di Palazzo Reale, recentemente riadattato a caffetteria.
La visita alla Sinagoga di Torino, realizzata dall’architetto Enrico Petiti tra il
1879 e il 1884 – a seguito del rifiuto della
Mole Antonelliana da parte della comunità israelitica a causa dei contrasti sorti
con Alessandro Antonelli - sarà arricchita
dall’incontro con un membro della comunità ebraica di Torino che illustrerà gli
aspetti salienti della tradizione religiosa
e culturale e ebraica.
Data e orario:
sabato 25 maggio ore 10,00
Data e orario:
domenica 17 marzo ore 10,00
CASTELLO DI RACCONIGI
Visita guidata al Castello Reale di Racconigi, residenza extraurbana della famiglia
Savoia-Carignano nata come dimora fortificata all’inizio dell’XI secolo e trasformata in un moderno complesso barocco
a partire dalla seconda metà del Seicento
con i progetti di Guarino Guarini e André
le Notre.
Data e orario:
domenica 21 aprile ore 10,00
BOTTEGHE STORICHE
PALAZZO DELL’UNIVERSITÀ
DI TORINO – via Po, 17
Visita guidata al Palazzo della Regia Università di Torino realizzato per volere di
Vittorio Amedeo II in occasione delle
riforme del sistema scolastico dello sta-
80
Visita guidata alla scoperta di alcune tra
le più suggestive ed eleganti botteghe
storiche del centro di Torino. Il percorso,
interamente a piedi, comprende la visita
alla Regia Farmacia di via XX Settembre,
la storica passamaneria artigiana Massia, l’antica cereria di piazza Solferino, la
bottega di antichi giocattoli Balocco Arte
e altre antiche botteghe cittadine.
Mostra temporanea “TESORI
DELL’ERMITAGE” a Palazzo Madama
Visita guidata alla mostra di Palazzo Madama, che inaugura lo scambio culturale
promosso dall’amministrazione civica di
Torino tra la terra che fu dei Savoia e il
museo che custodisce i tesori degli Zar.
La mostra propone una selezione di opere dalla grandiosa collezione di Alexander Basilewsky.
Data e orario:
domenica 9 giugno ore 10,10
Per prenotazione alle visite rivolgersi a
FABI Plus tel. 011 5611153
[email protected]
Vasto parco auto: Volkswagen Phaeton, Mercedes classe E, Audi A6, Lancia Phedra, Lancia Voyager, Lancia Thema, Chrysler 300C, Minibus, Autobus Iveco e Mercedes.
Noleggio auto bus e minibus con autista
Servizi di rappresentanza e cerimonia
Professionalità e cortesia al servizio del passeggero
Servizi ad aziende per turismo e grandi eventi
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CONFERENZE E CORSI
CONFERENZE E CORSI
Primavera 2013
Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino nelle date sotto
indicate dalle ore 18,00 alle ore 19,30.
La partecipazione è gratuita per gli associati e loro familiari.
Al termine di ogni conferenza viene offerto un aperitivo ai partecipanti.
Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected]
Appuntamenti
5 marzo 2013
“Theta Healing: una potente tecnica
olistica per il benessere fisico, psichico
e spirituale – cambia le tue credenze e
cambierai la tua vita”
Relatrice: Carla Forno
Insegnante certificata DNA Base e avanzato Theta Healing.
12 marzo 2013
“Lo shiatsu: cosa, come e perché?”
Relatore: Dino Di Cintio
Operatore Shiatsu iscritto al Registro Italiano Operatori Shiatsu (RIOS) presso la
Federazione Italiana Shiatsu.
9 aprile 2013
“Fisioterapia e osteopatia: approccio
multidisciplinare nelle patologie ortopediche e posturali”
Relatore: Dr. Guido Benedetto
Centro Fisio G.M. Fisioterapia e Riabilitazione.
16 aprile 2013
“Come prevenire le malattie dismetaboliche e oncologiche con l’alimentazione”
Relatrice: Dr.ssa Etta Finocchiaro
Medico Chirurgo Specialista in Dietologia e Scienza dell’Alimentazione.
7 maggio 2013
“Parola d’ordine: Check – up!”
Relatrici:
Dr.ssa Alessandra Giraudo, Direzione
IRM Indagini Ricerche Mediche
Dr.ssa Rosa Corradino, Direttore Sanitario dell’IRM.
CORSI BON TON
Easyeventi offre attraverso un ciclo di
incontri l’opportunità di confrontarsi
sul tema del Galateo rivisitato in chiave
moderna sia nel pubblico che nel privato per affrontare la vita di tutti i giorni
nel pieno rispetto di se stessi e delle
stesse regole imposte dall’etichetta.
82
Gli incontri si svolgono presso la sede
di Via Guarini 4 a Torino nelle date sotto
indicate dalle ore 18,00 alle ore 20,00. Il
costo di partecipazione è di € 20,00 a
persona per ogni serata.
Al termine di ogni appuntamento viene
offerto un aperitivo ai partecipanti.
Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus
tel. 011 5611153 – [email protected]
21 marzo 2013
“L’arte del ricevere”
Relatrici: Dr.ssa Bianca Toesca e Dr.ssa
Fosca Lagattolla di Easyeventi
4 aprile 2013
“L’arte della tavola”
Relatrici: Dr.ssa Bianca Toesca e Dr.ssa
Costanza de Chastenay di Easyeventi
16 maggio 2013
“L’abito giusto in ogni occasione”
Relatrici: Dr.ssa Bianca Toesca e Dr.ssa
Fosca Lagattolla di Easyeventi
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marzo 2013 | Plus Magazine 22 | CONVENZIONI
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SISTEMI HS PROGETTO ANTARES
Prodotti informatici
Per gli associati FABI Plus vendita online di prodotti informatici e di telecomunicazione tramite l’apposito link
ospitato nel sito www.nani.it/fabiplus.
Via P. Losa – Collegno (To)
Tel. 011 4049405 – Cell. 335 8063960
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TEATRO REGIO
Per gli associati FABI Plus sconto del
10% sul prezzo dei singoli biglietti
d’ingresso agli spettacoli d’Opera e di
Concerto.
Piazza Castello 215 – Torino
Tel. 011 8815241
www.teatroregio.torino.it
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TUCANO VIAGGI
Viaggi ad alto contenuto culturale, naturalistico ed etnografico.
Per gli associati FABI Plus
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• sconto del 10% su preventivi per
viaggi individuali, su misura
• sconto del 12% su gruppi di minimo
4 persone
• su tutti non verrà applicato alcun
diritto di iscrizione
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Tel. 011 5617061 - Fax 011 5158105
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I LUOGHI DEL GUSTO
I LUOGHI DEL GUSTO
RISTORANTE DELFINO BLU
Il ristorante Delfino Blu e
le sue specialità ai frutti di
mare sono tra le più conosciute e apprezzate all’interno del panorama della ristorazione torinese. D’altronde
il Cavalier Peter con i suoi
35 anni di attività alle spalle può essere considerato,
a pieno titolo, un punto di
riferimento dell’alta enogastronomia torinese.
Potrete trovare piatti per
ogni palato, specialità ai
frutti di mare (come il tipico
e noto Plateau Royal) e una
rifornitissima cantina con
vini bianchi e rossi, di tutti i
gusti, qualità e provenienze.
FABI Plus consiglia:
RISTORANTE
LA PERGOLA ROSA
Il Ristorante La Pergola Rosa
nasce nel 1938, ed è stato
recentemente oggetto di un
restyling che gli ha permesso di mantenere la sua affascinante impronta Art Decò
anni ‘40.
Una cena alla Pergola Rosa
vuol dire cordialità, intimità
cucina tradizionale, non solo
Piemontese, e una costante
attenzione nella ricerca della
qualità dei prodotti, carni,
pesce e verdure principalmente di stagione.
La Carta dei vini abbraccia
l’internazionalità con predominanza piemontese.
Ristorante Delfino Blu
C.so Orbassano 277 - Torino – Tel. 011 3115080
www.ristorantedelfinoblu.com
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Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10%
Ristorante La Pergola Rosa
Via XX Settembre 18/A – Torino – Tel. 011 537562
www.lapergolarosa.it
[email protected]
Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% a cena
PASTICCERIA DULCINEA
IL BRIC
Ristorante, Piano Bar,
Gelateria
La Pasticceria Dulcinea da
30 anni diffonde dolcezza a
Torino. Pasticceria fresca e
secca, cioccolatini, torroni,
panettoni, colombe e uova
di cioccolato sono alcune
delle prelibatezze artigianali
che troverete alla Pasticceria
Dulcinea di Torino.
Alla base di tanta bontà ci
sono la qualità della materia
prima e la maestria del pasticciere.
Dulcinea è in grado di fornire
un eccellente servizio di catering a Torino, dolce e salato.
Torte nuziali e cesti regalo
personalizzati per ogni occasione.
Pasticceria Dulcinea
Corso Francia 207 – Torino
Tel. 011 7767843
Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10%
Il Ristorante – Un ambiente
prestigioso, unito ad una cucina di alta qualità e ad una
carta dei vini di assoluta eccellenza, che si rivela il luogo
ideale per regalare ad ogni
evento speciale uno scenario
di raro fascino ed esclusività.
Il Pianobar – Sorseggiare
un cocktail o uno dei whisky
d’autore cullati dalle note di
uno splendido pianoforte a
coda e dalle amonie del sax.
La Gelateria – Fiore all’occhiello del Bric, è il laboratorio di gelateria che propone
giornalmente esclusivi gusti
realizzati con prodotti di primissima qualità.
Il Bric
Strada Colle della Maddalena 170 – Moncalieri (To)
Tel. 011 8610342
www.barbric.it – [email protected]
Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10%
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | I LUOGHI DEL GUSTO
87
GITE
gite
21 Aprile 2013
GARDALAND
Gardaland è il Parco divertimenti n°1 in Italia,
quello da più tempo presente nel nostro Paese e uno dei
maggiori a livello europeo.
La grande varietà di attrazioni e spettacoli
è in grado di soddisfare un pubblico molto vasto: dalla
prima infanzia all’adolescenza alla terza età,
dal gruppo di teenager alla famiglia.
11 e 12 Maggio 2013
FIRENZE
Attraverso la spiegazione della Prof.ssa Rebaudo, storica
dell’arte, verrà effettuato un itinerario dedicato in
particolare ai capolavori di Michelangelo, ripercorrendo
le tappe della sua esperienza artistica e visitando luoghi
indissolubilmente legati alla sua memoria. Pernottamento
sulla collina di Fiesole, ambita meta turistica per le sue
terrazze panoramiche dalle quali scorgere un paesaggio
indimenticabile delle colline circostanti.
31 Agosto 2013
VENEZIA
Week-end dedicato alla visita della città e delle isole
lagunari in occasione della famosa Regata Storica,
una spettacolare sfilata di antiche imbarcazioni
cinquecentesche e personaggi in costume.
Una fedele ricostruzione del passato glorioso di una delle
Repubbliche Marinare più potenti e influenti
del Mediterraneo.
88
Per prenotazioni
rivolgersi a FABI Plus Tel. 011 5611153
[email protected]
SPETTACOLI
Tramite il circuito ticket.it vendita di biglietti per gli
spettacoli:
EMELI SANDÉ
LANA DEL REY
Torino
Palaolimpico ex Isozaki
3 maggio 2013
ore 21.00
Torino - Teatro Colosseo
16 marzo 2013
ore 21.00
Galleria € 28,75
Platea 1º settore € 40,25
Platea 2º settore € 34,50
1° anello numerato € 48,30
Parterre € 36,80
MAX GAZZÈ
Torino
Palaolimpico ex Isozaki
4 maggio 2013
ore 21.00
Torino
Hiroshima Mon Amour
21 marzo 2013
ore 22.00
2º anello numerato frontale € 40,25
2º anello numerato laterale € 31,05
Parterre in piedi € 34,50
Posto unico € 17,25
ELIO E LE STORIE TESE
Torino - Teatro Colosseo
18 aprile 2013
ore 21.00
Platea 1º settore € 75,00
Platea 3º settore € 42,00
Galleria € 30,00
GIANNA NANNINI
1º anello numerato € 47,15
2º anello numerato frontale € 41,40
2º anello numerato laterale € 40,25
Parterre € 37,95
RENZO ARBORE
Torino – Teatro Alfieri
6 maggio 2013
ore 21.00
Galleria A € 31,00
Galleria B € 25,00
Poltronissima € 36,80
Poltrona € 31,00
Torino
Palaolimpico ex Isozaki
30 aprile 2013 –ore 21.00
MODÀ
COLORADO TOUR
Torino
Palaolimpico ex Isozaki
19 maggio 2013 – ore 21.00
1º anello numerato frontale € 34,50
1º anello numerato laterale € 28,75
1ª platea numerata € 40,25
2ª platea numerata € 34,50
Per prenotazioni e ritiro biglietti
rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected]
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | SPETTACOLI
89
730
730 - ISEE - RED
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7 linee r.a.
NOVA LABOR SERVIZI srl
10123 Torino – via Guarini, 4
Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00
È gradito appuntamento
L’ARCHITETTO RISPONDE
L’architetto Giovanna Furbatto collabora con Plus Magazine per offrire ai lettori il suo parere e i suoi consigli relativi a ristrutturazione di
residenze private, uffici e negozi, realizzazione di nuove costruzioni,
classificazione energetica, accatastamenti, pratiche edilizie. Potete
inviare le vostre domande a [email protected].
Ho un appartamento di 100 mq in
zona San Paolo e vorrei sapere se per
modificare la disposizione interna del
mio alloggio così da ricavare un secondo bagno, devo chiedere un permesso
al Comune, oppure no.
Veronica
Sì, se vuole cambiare la distribuzione
interna del suo alloggio, demolendo e
ricostruendo anche solo alcuni muri
interni, deve richiedere all’Ufficio
Tecnico del Comune di Torino un
permesso denominato C.I.L. (Comunicazione di Iniziativa Libera).
La pratica deve essere necessariamente firmata da un professionista
abilitato e i lavori possono iniziare
subito dopo la presentazione della
pratica stessa.
◆◆◆
Vorrei cambiare i serramenti esterni in
zona Santa Rita, cosa devo fare? Simona
Per poter sostituire i serramenti
esterni nella forma/colore/dimensione, è necessario chiedere un permesso all’Ufficio Tecnico del Comune di
Torino e allegare la scheda tecnica
relativa ai nuovi serramenti, inoltre,
se il suo alloggio fa parte di un condominio, è necessaria una lettera di approvazione da parte
dell’amministratore
dello stabile.
Se invece i serramenti restano uguali
a quelli esistenti, ciò
rientra nella manutenzione ordinaria e
non si deve richiedere nessun permesso.
◆◆◆
Devo mettere in vendita il mio alloggio e
mi è stato detto che
è necessario fornire
il Certificato Energetico; di che cosa si
tratta?
Massimo
Il Certificato Energetico è il documento
che attesta la Classe
Energetica di ogni
singola unità immobiliare. Si va dalla
classe A+, con le prestazioni migliori, alle
classi G / N.C., con
le peggiori prestazioni. Con Decreto
Ministeriale del 26 giugno 2009, la
legge impone al proprietario di munirsi di questo documento ogni volta
che l’unità immobiliare è oggetto di
compravendita o affitto.
Inoltre, da circa un anno è entrata in
vigore una nuova norma in cui si prevede che la classe energetica venga
sempre indicata in tutte le forme di
pubblicizzazione per la vendita o l’affitto (giornali, siti di settore, cartelli o
altro).
L’attestato può essere rilasciato solo
da un professionista abilitato, iscritto
all’albo dei certificatori energetici.
◆◆◆
Ho un alloggio in centro a Torino, con
i soffitti alti.
Posso edificare un soppalco?
Marco
Per edificare un soppalco bisogna
avere a disposizione un’altezza minima di mt. 2,20, da terra al soppalco,
e di mt. 2,00 dal soppalco al soffitto.
Bisogna inoltre tenere conto delle seguenti indicazioni relative all’altezza
interna previste per le diverse destinazioni d’uso: da mt. 2,00 a mt. 2,39
uso deposito; da mt. 2,40 a mt. 2,69
uso servizio igienico, disimpegno,
lavanderia, ripostiglio; altezza superiore a mt. 2,70 per uso residenziale,
camere o soggiorno.
Sul tema specifico inoltre, si può consultare il regolamento edilizio – Art.
55. Rimango comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | GLI ESPERTI RISPONDONO
91
IL NOTAIO RISPONDE
Il notaio Remo Bassetti, titolare dell’omonimo studio torinese, collabora con la nostra rivista, per fornire ai lettori chiarimenti su problematiche e pratiche inerenti per esempio a successioni, donazioni,
compravendita di immobili, costituzione di associazioni e fondazioni, convenzioni matrimoniali e costituzione di fondi patrimoniali,
mutui e altri tipi di finanziamento. Per le vostre domande scrivete a
[email protected].
Mio marito è intestatario della casa
dove abitiamo, acquistata prima del
matrimonio. Siamo in seconde nozze:
lui non ha parenti stretti, ma solo due
cugini di primo grado, mentre io ho
una figlia.
Vorrei sapere se in caso di sua morte
sarò unica erede o possono intervenire i cugini; in caso di mia morte cosa
può essere fatto perché l’eredità vada
a mia figlia?
Vi ringrazio, Tiziana
La moglie e i cugini? Non confondiamo
la lana con la seta! Certo che sarà unica
erede.
Per la figlia il discorso è diverso: se viene
a mancare prima suo marito, sua figlia
erediterà quello che lei ha ereditato da
suo marito. Se venisse a mancare prima
lei, sua figlia erediterebbe da suo marito
solo se lui la istituisce con testamento
(sul cui contenuto può però cambiare
idea fino all’ultimo minuto). Se volete
invece regolamentare in vita, di comune accordo, il passaggio dei beni di suo
marito a sua figlia, dopo la morte di entrambi, si potrebbe pensare a un trust.
È uno strumento moderno e in espansione, tant’è vero che ne parlo anche
nella risposta successiva.
Ma sarei poco serio se pretendessi di
fargliene capire il funzionamento, in
relazione ai suoi obiettivi, nelle poche
righe di questa risposta.
◆◆◆
Buongiorno, sono una nonna con 2 nipoti e vorrei lasciare a ciascuno di loro
una somma di denaro per i loro studi
futuri. Uno però è un minore, con due
genitori pieni di debiti per una attività
andata male....
Vorrei assicurarmi che i soldi vadano
proprio a lui per il suo futuro, come
posso fare per evitare che i soldi venga-
no pignorati per i debiti dei genitori?
Grazie e saluti, Adele
Se il suo intento è quello di lasciarglieli
alla sua morte può provvedere così con
testamento. Se invece vuole destinare
questa somma prima (oppure vincolare le somme ad alcuni scopi specifici,
come l’istruzione), lo strumento idoneo
al suo scopo è il trust.
È un istituto proveniente dal diritto anglosassone che ormai sta prendendo
piede in Italia, rivelandosi un ottimo sistema per risolvere le questioni più varie, fra le quali certamente rientra anche
la sua. Scelga un notaio per entrare nel
dettagli, chiedendogli prima con franchezza: lei ne capisce di trust?
La risposta non è così scontata perché la
materia è nuova e complessa.
◆◆◆
Buonasera, mio padre è deceduto a
marzo 2011. A maggio 2011, è arrivato
un avviso di pagamento per un bollo
auto non pagato nel 2009. Nel 2010
il bollo è stato pagato regolarmente
e successivamente l’auto è stata venduta. Gli eredi (io e mia madre) sono
tenuti a pagare la sanzione?
Grazie, Paolo
Gentili signori, l’erede subentra nei crediti e nei debiti del defunto, e la data in
cui si considera sorto il debito tributario
è quello del fatto che ha originato il debito stesso.
In altre parole, il debito del defunto, nel
vostro caso, non risale a maggio 2011
ma al 2009, anno in cui andava pagato
il bollo. Siete dunque tenuti a pagare la
sanzione.
92
L’ESPERTO FISCALE RISPONDE
Paolo Quaglia, responsabile della sezione fiscale della Nova Labor
Servizi /Caaf Fabi srl, collabora con la nostra rivista per rispondere
ai quesiti posti dai lettori relativi a redditi, detrazioni e deduzioni
inerenti alla compilazione del Modello 730. Potete inviare le vostre
domande a [email protected].
rarla fiscalmente a mio carico anche
se non convive con me che risiedo a
Torino?
Vincenzo - pensionato
Posso detrarre la spesa di frequenza
e di alloggio di un corso universitario
che mio figlio sta per frequentare in
Canada?
Michele
La risposta è parzialmente affermativa. Si per quel che riguarda la spesa
di frequenza a condizione che il corso
frequentato all’estero sia qualificabile
come corso universitario o post-universitario. Per le università straniere,
pubbliche o private, l’importo detraibile non potrà essere superiore alle
tasse stabilite per le Università pubbliche italiane che presentano identità o affinità di indirizzo di studi.
No per quanto concerne le spese di
locazione: la possibilità di detrazione
è prevista solo per gli studenti iscritti
a un corso di laurea presso un’università ubicata nel territorio di uno
Stato membro dell’Unione europea o
in uno degli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo
e considerata, nei limiti previsti pari
a 2633,00 euro annui, per i canoni
derivanti da contratti di locazione e
di ospitalità, da atti di assegnazione
in godimento stipulati, ai sensi della
normativa vigente nello Stato in cui
l’immobile è situato.
Le spese funebri possono essere detratte da più familiari, anche se la fattura
è intestata a uno solo di essi?
Gianluca - Unicredit
Le spese funebri sostenute in occasione della morte di familiari (anche
non a carico) sono detraibili in misura non superiore a 1549,37 euro. Il
limite è riferito a ciascun decesso; la
spesa, sempre entro il predetto limite, può essere detratta in modo frazionato da più familiari anche se la ricevuta o fattura è intestata a una sola
persona ma a condizione che sulla
medesima sia annotata una dichiarazione di ripartizione della spesa.
I familiari che possono essere considerati sono:
• il coniuge anche se legalmente ed
effettivamente separato
• i figli
• i discendenti dei figli
• i genitori
• i generi e le nuore
• il suocero e la suocera
• i nonni e le nonne
• i fratelli e le sorelle
◆◆◆
Mia figlia, non sposata, risiede per motivi di studio a Roma: posso conside-
Certamente: il requisito della convivenza non è richiesto per i figli.
Per essere considerati fiscalmente a
carico, i figli debbono solo possedere
un reddito complessivo, computando
anche le retribuzioni corrisposte da
enti e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari
e missioni, nonché quelle corrisposte
dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa cattolica, non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri
deducibili.
◆◆◆
Se opto per la cedolare secca per quanto resto vincolato all’applicazione di
tale regime?
Loredana
Il regime facoltativo di tassazione
dei redditi derivanti dalla locazione
di immobili a uso abitativo (cedolare
secca) è stato introdotto dall’articolo 3
del Dlgs n. 23 del 2011.
L’opzione la vincola per l’intero periodo di durata del contratto o della
proroga o per il residuo periodo nei
casi in cui l’opzione viene esercitata
per le annualità successive. Lei ha,
tuttavia, la facoltà di revocare l’opzione durante ciascuna annualità contrattuale successiva a quella in cui è
stata esercitata l’opzione.
La revoca deve essere effettuata entro
il termine previsto per il pagamento
dell’imposta di registro relativa all’annualità di riferimento e la obbliga al
versamento della stessa imposta.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | GLI ESPERTI RISPONDONO
93
L’ESPERTO IMMOBILIARE RISPONDE
Il Dottor Cesare Furbatto, titolare dell’omonimo studio immobiliare
torinese, collabora con la nostra rivista per dare la possibilità ai lettori di avere risposte esaustive alle domande inerenti il settore casa.
Potete inviare le vostre richieste a [email protected].
Mi chiede il signor Battista di Settimo
Torinese:
Ho ereditato un alloggio e sono indeciso se venderlo o affittarlo. In linea
di massima preferirei venderlo ma mi
sembra che non sia un momento molto favorevole. Cosa ne pensa?
Concordo con lei che non sia un momento favorevole. Spesso mi fanno
questa domanda e la risposta non è mai
molto facile perché dipende dalla propria situazione personale. In linea di
massima si vende se si ha o si avrà nel
breve/medio periodo una buona motivazione (acquisto di altro immobile – divisione tra comproprietari – necessità economiche aziendali o private – mancanza
di liquidità per ristrutturare l’immobile
da mettere poi a reddito, ecc.). In mancanza di una buona ragione il consiglio
è quello di tenere l’immobile e di non
venderlo. Tuttavia se la scelta è quella di
tenere sfitto l’immobile per un paio di
anni in attesa che le quotazioni risalgano consiglio di vendere oggi. In effetti
ritengo che i costi fiscali, condominiali,
di riscaldamento, di eventuali lavori straordinari e la mancata rendita finanziaria
dal capitale investito difficilmente compenseranno un’incertissima risalita dei
prezzi.
◆◆◆
Devo far stimare un mio alloggio e vorrei sapere se ci sono delle fonti attendibili da cui desumere il suo valore.
Anna Maria
Le fonti ufficiali sono: Agenzia del Territorio (Ente del Ministero dell’Economie e
delle Finanze), Osservatorio Immobiliare
Città di Torino (Dipartimento Case-Città
del Politecnico di Torino).
Le consiglio inoltre il “Borsino Immobiliare Furbatto 2013”. Si tratta di una pubblicazione (giunta alla 3a edizione) che
rileva in maniera attendibile i prezzi di
Torino. Abbiamo suddiviso la nostra città in 24 zone e a ciascuna corrisponde
una tabella (suddivisa per tipologia di
immobile) con rispettivi prezzi minimi
e massimi.
Preciso inoltre che i prezzi sono stati rilevati per lo più da immobili venduti o
periziati dallo Studio Furbatto o da una
nostra indagine prezzi su cantieri in corso d’opera. Il Borsino è visionabile su
internet (www.furbatto.it) o su richiesta
possiamo spedirlo a casa.
◆◆◆
Posso vendere soltanto la cantina senza vendere il mio appartamento?
Anna Maria
Non ho una risposta certa, tuttavia nella
maggior parte dei Regolamenti di Condominio sussiste una clausola ben specifica che vieta la vendita della cantina
se non a persone dello stesso stabile.
Consiglio quindi di leggere con attenzione il regolamento di condominio e di
consultare l’amministratore di Condominio e magari anche il suo legale. Se
lo scorporo fosse possibile, tenga conto
che occorrerà procedere a una pratica
catastale e a una risuddivisione della tabella millesimale.
◆◆◆
Vorrei comprare un alloggio e un’agenzia immobiliare mi ha presentato un
modulo di “proposta d’acquisto”. Per
legge quanto tempo deve valere la mia
proposta ed è giusto che mi si chieda un
assegno per bloccare l’appartamento?
Collega di Unicredit
La legge non prevede una durata minima o massima di validità di una proposta d’acquisto immobiliare.
Come sempre vale il buon senso e quelle che sono le proprie esigenze di ricevere una risposta. Tuttavia, normalmente
una proposta ha validità di 15 giorni e
questo per dare il tempo di convocare
il proprietario, sottoporgli la proposta e
dargli il tempo di pensarci.
Per quel che riguarda la richiesta dell’assegno è assolutamente lecita dal momento che testimonia concretamente
l’interesse all’acquisto.
94
L’AVVOCATO RISPONDE
Pubblichiamo alcuni dei quesiti posti dai nostri lettori all’avvocato
Giuseppina Verduci alla quale abbiamo chiesto, per ciascuno di essi,
di esprimere il suo parere. Come al solito tra le richieste pervenute in
redazione si è cercato di scegliere quelle con una valenza di interesse
generale. Potete inviare le vostre domande per l’avvocato Verduci direttamente a [email protected].
Scrive il sig. Pasquale: “Sono separato
consensualmente da mia moglie, desideravo sapere se, in caso di morte di
uno dei coniugi, spetterebbe all’altro la
pensione di reversibilità“.
Egregio Pasquale,
la pensione di reversibilità spetta sempre al coniuge, anche se separato o divorziato, e anche se ritenuto colpevole
della cessazione del vincolo matrimoniale, alla sola condizione che non abbia
contratto un nuovo matrimonio.
Nel caso in cui, invece, il coniuge deceduto si sia sposato nuovamente, l’assegno di reversibilità spetta sia al coniuge
superstite e sia a quello divorziato, da
ripartirsi in funzione “della durata legale dei singoli rapporti matrimoniali”
(come disposto dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 20079/04).
Il diritto al trattamento pensionistico
è poi subordinato alla presenza di altri
due requisiti: la titolarità di un assegno
divorzile da parte del coniuge superstite
e l’iscrizione all’Inps (o ad altro ente previdenziale) del coniuge deceduto, in data
anteriore a quella del divorzio. Per godere di tale trattamento i casi sono dunque
due: rimanere separati senza fare poi il
divorzio, oppure stabilire un assegno di
mantenimento in caso di divorzio.
Ricevo la seguente lettera
dalla sig.ra Antonella
“Buongiorno Avvocato, le vorrei sottoporre il seguente caso.
Ho di recente sottoscritto un contratto di locazione ad uso transitorio, che
avrebbe dovuto decorrere dal mese
di dicembre, tuttavia, al momento
dell’ingresso, l’appartamento era privo
di allacciamento alle utenze di luce e
gas che, al contrario, erano garantite
in contratto.
Dopo mille peripezie sono riuscita ad
ottenere dal proprietario l’installazione di quanto mancava, soltanto
a metà di gennaio del corrente anno
e, pertanto, non ho potuto utilizzare
l’appartamento per oltre un mese e
mezzo.
Il proprietario pretende comunque il
pagamento del canone di dicembre e,
per quanto ho capito, di tutto quello
del mese di gennaio.
Come devo comportarmi?”
La somma richiesta dal proprietario non
è per nulla giustificata, posto che il lo-
catore è venuto meno agli obblighi posti
dalla legge a suo carico.
In particolare l’art. 1575 del codice civile
impone al proprietario di consegnare al
conduttore la cosa locata in buono stato
di manutenzione, di mantenerla tale al
fine di servire all’uso convenuto, di garantirne il pacifico godimento durante la
locazione.
Nel caso da Lei descritto, invece, risulta
evidente che il locatore non ha osservato tali obblighi, consegnandole un bene
che, sino all’allacciamento delle utenze,
era di fatto inservibile.
Inoltre, il mancato godimento del bene,
oltre a non dare diritto al corrispettivo a
favore del locatore, Le ha senza dubbio
creato un danno, individuabile, da un
lato, nei costi sostenuti per l’alloggiamento nel periodo di inutilizzo e, dall’altro lato, nei patimenti da stress e disagio
che la situazione ha comportato.
In conclusione, non solo il proprietario
di casa non ha diritto ai canoni richiesti,
ma sarà anche tenuto a risarcire tutti i
danni da lei subiti, sia di natura patrimoniale, sia di natura esistenziale.
marzo 2013 | Plus Magazine 22 | GLI ESPERTI RISPONDONO
95
La parola ai lettori
9
Sono un pensionato che ha mantenuto l’iscrizione al
Sindacato e a FABI Plus. Ho molto tempo a disposizione durante
la giornata, e come me altri ex colleghi.
Siamo interessati alle conferenze che proponete, ma alla sera
può risultare difficoltoso partecipare.
Non sarebbe possibile ripetere queste iniziative anche in orario pomeridiano? Credo che la partecipazione sarebbe numerosa,
grazie.
Piero
Gentile Piero,
Mi fa piacere che le nostre conferenze siano di interesse.
Magari si accordi con qualche collega e ci faccia sapere a quali
argomenti del programma primaverile siete maggiormente
interessati; proveremo a consultare il relatore per proporre
anche una data pomeridiana.
9
Volevo approfittare dello spazio dedicato a ‘La Parola ai
lettori’ non per chiedere, o peggio per lamentare qualche disservizio, ma per sottolineare invece la cortesia e disponibilità del vostro
servizio di segreteria.
In un momento di fredde segreterie automatiche o di voci
umane infastidite, è piacevole sentire all’altro capo del filo qualcuno che ti dà effettivamente ascolto.
Giuliano
Grazie Giuliano,
Girerò i complimenti alle addette all’ufficio.
9
Ho iniziato l’anno scorso a partecipare alle visite guidate
organizzate dalla vostra associazione, e ho così scoperto un modo
diverso per trascorrere il mio tempo libero… ultimamente però
non riesco più a trovare posto o probabilmente prenoto quando i
96
gruppi sono già completi. Sarebbe possibile incrementare il numero degli appuntamenti per ogni proposta?
Fausto
Gentile Fausto,
per le mostre di grande richiamo gli organizzatori
ci richiedono la prenotazione con molti mesi di anticipo e non ci danno la possibilità di prenotare molte date. Diverso è per visite ad altri luoghi torinesi
dove sicuramente incrementeremo il numero degli
incontri per dare la possibilità a tutti di partecipare.
9
Visto l’approssimarsi della dichiarazione dei
redditi, vorrei sapere se anche per quest’anno posso
rivolgermi a voi per la compilazione.
Nei prossimi mesi sarò fuori città per lavoro e quindi non potrò prendere un appuntamento come di consueto: come posso fare per farvi avere la documentazione e per ritirare il 730?
Gianni Unicredit
Gentile Gianni,
può inviare direttamente i documenti presso i
nostri uffici via fax al numero 011 540096, oppure
tramite mail a [email protected]; se invece preferisce tramite posta sono necessarie le fotocopie.
Sarà nostra cura informarla quando il 730 sarà elaborato.
IN QUESTO NUMERO
PLUS MAGAZINE
Periodico quadrimestrale dell’Associazione
Fabi Plus per la cultura e il tempo libero
Numero 22 - marzo 2013
Reg. presso il tribunale di Torino
n. 5919 dell’8/11/2005
Redazione e Amministrazione
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
www.fabiplus.org/magazine.html
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2 Copertina
6 Protagonisti
10 Tecnofuturo
20 Moda
28 Eventi
Malika Ayane: un’esibizione di classe
30 Protagonisti
40 Protagonisti
48 Territorio
72 Mappamondo
78 Itinerari
Enrico Remmert: il mio stile picaresco
Direttore editoriale
Paola Gomiero
Direttore responsabile
Mauro Bossola
Caporedattore
Pietro Gentile
Segreteria di redazione
Milena Lagnese
Fausto Leali: la forza della voce
La tua banca sempre aperta
Trendissimamente
Salone Internazionale del Libro: la creatività, il Cile e D’Annunzio
Marco Presta, il piantagrane del ruggito del coniglio
Torino Porta Susa: stazione aperta verso il futuro
Viaggio in Giappone: metropoli, giardini, filosofie
Torino, secondo noi... una giornalista e un fotografo alla scoperta del territorio
Photo editor
Alessandro Lercara, Cosimo Torraco
Hanno collaborato a questo numero:
Dario Migliardi, Barbara Odetto,
Mariangela Salvalaggio, Giuliana Rebaudo,
Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi
Fotografie
Carla Milone, Roberto Morzone, Mario Sofia,
Archivio Festival di Sanremo, Archivio Il Tucano,
Archivio Stilisti, Archivio Teatro Regio,
Archivio Comune di Torino.
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10123 Torino
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Grafica e impaginazione
Fantinel Graphic Designers – Torino
Stampa
Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese
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Il materiale inviato non viene restituito.
È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi
della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore.
In copertina
Malika Ayane
LE RUBRICHE
14 Medicina e salute
34 Gusti e piaceri
44 Comunicazione e Immagine 52 Salute e benessere
58 Idee e servizi
62 Recensioni: film, libri,
fumetti, mostre, musica, teatri
91 Gli esperti rispondono
96 La parola ai lettori
LE PROPOSTE
80 Visite guidate
82 Conferenze e corsi
84Convenzioni
87 I luoghi del gusto
88Gite
89Spettacoli
MALIKA AYANE: UN’ESIBIZIONE DI CLASSE ○ FAUSTO LEALI:
LA FORZA DELLA VOCE ○ TECNOFUTURO: LA TUA BANCA SEMPRE APERTA ○ MODA: TRENDISSIMAMENTE ○ EVENTI: SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO ○ PROTAGONISTI: ENRICO
REMMERT E MARCO PRESTA ○ TERRITORIO: TORINO PORTA
SUSA, STAZIONE APERTA VERSO IL FUTURO ○ MAPPAMONDO: VIAGGIO IN GIAPPONE: METROPOLI, GIARDINI, FILOSOFIE.
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RUBRICHE:
MEDICINA E SALUTE
GUSTI E PIACERI
COMUNICAZIONE E IMMAGINE
SALUTE E BENESSERE
IDEE E SERVIZI
RECENSIONI FILM, LIBRI, FUMETTI,
MOSTRE, MUSICA, TEATRI
GLI ESPERTI RISPONDONO
LA PAROLA AI LETTORI
PROPOSTE:
VISITE GUIDATE
CONFERENZE E CORSI
CONVENZIONI
GITE BIGLIETTERIA
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Malika Ayane
Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero
Pubblicazione quadrimestrale Numero XXII- marzo 2013