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MALIKA AYANE: UN’ESIBIZIONE DI CLASSE ○ FAUSTO LEALI: LA FORZA DELLA VOCE ○ TECNOFUTURO: LA TUA BANCA SEMPRE APERTA ○ MODA: TRENDISSIMAMENTE ○ EVENTI: SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO ○ PROTAGONISTI: ENRICO REMMERT E MARCO PRESTA ○ TERRITORIO: TORINO PORTA SUSA, STAZIONE APERTA VERSO IL FUTURO ○ MAPPAMONDO: VIAGGIO IN GIAPPONE: METROPOLI, GIARDINI, FILOSOFIE. PLUS MAGAZINE RUBRICHE: MEDICINA E SALUTE GUSTI E PIACERI COMUNICAZIONE E IMMAGINE SALUTE E BENESSERE IDEE E SERVIZI RECENSIONI FILM, LIBRI, FUMETTI, MOSTRE, MUSICA, TEATRI GLI ESPERTI RISPONDONO LA PAROLA AI LETTORI PROPOSTE: VISITE GUIDATE CONFERENZE E CORSI CONVENZIONI GITE BIGLIETTERIA 22 Malika Ayane Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero Pubblicazione quadrimestrale Numero XXII- marzo 2013 IN QUESTO NUMERO PLUS MAGAZINE Periodico quadrimestrale dell’Associazione Fabi Plus per la cultura e il tempo libero Numero 22 - marzo 2013 Reg. presso il tribunale di Torino n. 5919 dell’8/11/2005 Redazione e Amministrazione Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 www.fabiplus.org/magazine.html [email protected] 2 Copertina 6 Protagonisti 10 Tecnofuturo 20 Moda 28 Eventi Malika Ayane: un’esibizione di classe 30 Protagonisti 40 Protagonisti 48 Territorio 72 Mappamondo 78 Itinerari Enrico Remmert: il mio stile picaresco Direttore editoriale Paola Gomiero Direttore responsabile Mauro Bossola Caporedattore Pietro Gentile Segreteria di redazione Milena Lagnese Fausto Leali: la forza della voce La tua banca sempre aperta Trendissimamente Salone Internazionale del Libro: la creatività, il Cile e D’Annunzio Marco Presta, il piantagrane del ruggito del coniglio Torino Porta Susa: stazione aperta verso il futuro Viaggio in Giappone: metropoli, giardini, filosofie Torino, secondo noi... una giornalista e un fotografo alla scoperta del territorio Photo editor Alessandro Lercara, Cosimo Torraco Hanno collaborato a questo numero: Dario Migliardi, Barbara Odetto, Mariangela Salvalaggio, Giuliana Rebaudo, Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi Fotografie Carla Milone, Roberto Morzone, Mario Sofia, Archivio Festival di Sanremo, Archivio Il Tucano, Archivio Stilisti, Archivio Teatro Regio, Archivio Comune di Torino. LUS IP FAB SU Pubblicità Nova Labor Servizi srl Via Guarini, 4 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 Grafica e impaginazione Fantinel Graphic Designers – Torino Stampa Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti. Il materiale inviato non viene restituito. È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore. In copertina Malika Ayane LE RUBRICHE 14 Medicina e salute 34 Gusti e piaceri 44 Comunicazione e Immagine 52 Salute e benessere 58 Idee e servizi 62 Recensioni: film, libri, fumetti, mostre, musica, teatri 91 Gli esperti rispondono 96 La parola ai lettori LE PROPOSTE 80 Visite guidate 82 Conferenze e corsi 84Convenzioni 87 I luoghi del gusto 88Gite 89Spettacoli Paola Gomiero direttore Fabi Plus Il Festival di Sanremo alla prova della crisi C Torino, Piazza Statuto (foto F. Zanelli) he il 2013 sia l’anno di uscita dalla crisi o che si debba attendere ancora prima di vedere la fine del tunnel, la certezza del Festival della Canzone Italiana rimane intatta. Nonostante le polemiche ed il clamore di una campagna elettorale sopra le righe che ha ipotizzato persino uno suo spostamento (“E dove?” Ha risposto sibillinamente Fazio), il Festival si terrà, anzi, quando leggerete queste righe sarà già terminato. In effetti è una sorta di magia quella che da 63 edizioni tiene incollati milioni di telespettatori davanti alla televisione per seguire la kermesse canora più importante del bel paese, perfino nelle edizioni considerate di minor successo. Si susseguono i conduttori e cambiano le formule della competizione ma l’emozione resta; non solo quella degli artisti in gara che si esibiscono sul palco dell’Ariston, ma anche quella del pubblico che segue la manifestazione e la vive con passione. Per due settimane un’atmosfera elettrizzante avvolge la Riviera dei Fiori: cantanti, presentatori, celebrità, giornalisti e fotografi danno spettacolo anche fuori dal teatro, proponendo lo show dello show. E che dire delle polemiche … cosa sarebbe Sanremo senza le polemiche! Un susseguirsi di notizie, scoop, scommesse e pronostici, alimentati da più di 1000 tra giornalisti e fotografi accreditati in rappresentanza delle 199 testate italiane e 35 straniere, contribuiscono a tenere vivo l’interesse sulla rassegna e ad arricchirne il fascino. E nonostante pregi e difetti, critiche ed elogi il Festival è senza tempo e rimane un grande evento mediatico che con la sua anima nazional-popolare ogni anno si rinnova e ci coinvolge. [email protected] marzo 2013 | Plus Magazine 22 | EDITORIALE 01 COPERTINA MALIKA AYANE, UN’ESIBIZIONE O k di DARIO MIGLIARDI foto Archivio Festival 2 ra che tutto è passato cosa rimane della 63a edizione di Sanremo? Chi ha vinto e chi ha perso? Anche quest’anno gli autori hanno scelto di indicare soltanto i nomi dei primi tre artisti. Marco Mengoni, il vincitore, Elio e le Storie Tese e I Modà. Quarta si è classificata Malika Ayane che è il risultato del televoto e del voto della Giuria di Qualità nella quale è giunta seconda dopo Elio. Le note positive del Festival sono l’audacia di Rai Uno, che ha vinto una scommessa difficile, quella di cambiare un format che con Gianni Morandi aveva raggiunto un alto share e il gradimento da parte della critica. Migliorare un’idea vincente era la cosa più complicata. Fabio Fazio e Luciana Littizzetto erano un rischio. Grandi ascolti su Rai Tre, ma come avrebbe risposto il pubblico “popolare” della rete ammiraglia? COPERTINA Il primo lavoro di Fabio Fazio è stato quello di costruire una squadra affiatata e preparata. La prima pietra è stato il direttore artistico, Mauro Pagani, ex PFM, uno degli artisti e arrangiatori più bravi e preparati della musica italiana che ha potuto scegliere in completa libertà. È stata una collaborazione tra i mondi, racconta Mauro Pagani, “Tutti hanno collaborato e gli arrangiatori sono stati un’interazione tra il mondo dei cantanti e il mondo discografico. Perché molto spesso i discografici si lamentano per quello che chiede la Rai e viceversa. Credo che le performance dal vivo mi abbiano fatto cambiare idea rispetto all’ascolto del brano registrato. Il disco una volta era il motore di tutto, ora per tanti motivi non è più così. Ora è importante l’esibizione dal vivo per dare importanza al progetto discografico”. C’è stato poi il vero colpo di scena nella scelta della canzoni. Ogni cantante avrebbe portato due brani, un po’ come il lato A e il lato B dei vecchi 45 giri. E la giuria avrebbe scelto uno dei brani, permettendo in questo modo a tutti i cantanti di partecipare alla finale e nessuno avrebbe subito l’umiliazione dell’eliminazione. – “Ma perché non ci avevano pensato prima,” – ha detto Fabio Fazio rivolto al direttore di rete Giancarlo Leone, un attimo prima di salire sul palco della prima puntata. Questa scelta poteva non essere accettata e a Sanremo l’errore vale doppio: “Il festival di Sanremo ha un potere diverso rispetto alle altre trasmissioni, se uno sbaglia, tutto quello che aveva fatto nella precedente carriera non conta niente. È un rischio grande, se dovesse andare male prendo il motoscafo che ho pronto a motore accesso e scappo.” Luciana Littizzetto ha saputo dare prova di grande professionalità misurandosi con un diverso registro comico: “Non potevo fare i monologhi che faccio a «Che tempo che fa», dovevo fare la conduttrice, dovevo far ridere e c’era anche la par condicio. Tutti ostacoli che in qualche modo dovevo superare”. E li ha superati brillantemente, anche quando ha tenuto il monologo sulla violenza contro le donne. Un momento che rimarrà nella storia del festival per come è riuscita a raccontare questa tragedia. Tenendo alta l’attenzione senza scivolare in un prevedibile fuori spettacolo e facendo- DI CLASSE Fabio Fazio e Luciana Littizzetto lo diventare un tutt’uno anche quando, un po’ impacciata, si è esibita nella danza collettiva di One Billion Rising, indetta in tutto il mondo per trasformare il 14 febbraio in una giornata festosa e non violenta ma anche di riscatto contro le ingiustizie che subiscono le donne di tutto il mondo. Poi ci sono stati gli ospiti che hanno dato lustro: undici milioni di persone hanno ascoltato uno dei più grandi e apprezzati jazzisti italiani Stefano Bollani, che si è esibito in una emozionante performance al pianoforte, da far ricordare il grande Keith Jarret. C’è stato poi il Sanremo Story con la presentazione dei grandi brani del passato. Da Cosa hai messo nel caffè, cantata da Malika Ayane, a Per Elisa interpretata dalle amiche Annalisa ed Emma. Ma la migliore di tutti, quella che ha fatto rabbrividire tutti è stata Ciao amore ciao, di Luigi Tenco cantata dal vincitore Marco Mengoni al quale ha poi dedicato il premio. Marco Mengoni, vincitore del 63º Festival di Sanremo. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | COPERTINA 3 COPERTINA vuol dire poco, certo avrei preferito vincere ma mi sono reso conto che la mancata vittoria è come un voto di laurea che poi nessuno ti chiede più. Era una canzone internazionale e comunque è andata benissimo così. Ma la sua voce è straordinaria: “Chi ha una bella voce ha un dono e non è un merito. Lo studio è una ricompensa a chi ci ha fatto questo dono”. E l’emozione di risalire sul palco dell’Ariston è stata grande perché quest’anno è stato accompagnato da suo figlio, non ancora maggiorenne: “Mio figlio Amos suona il pianoforte e studia al conservatorio ma un domani non penso canterà anche lui”. Amos e Andrea Bocelli Andrea Bocelli, star internazionale è stato uno degli ospiti dell’ultima serata, gli altri erano la bellissima e simpatica Bianca Balti e il “Pilone” della Nazionale di Rugby Martin Castrogiovanni. A Bocelli è piaciuta la canzone di Maria Nazionale, perché è una canzone che si ispira alla tradizione e il festival di Sanremo è tradizionalista, e se non fosse così sarebbe come quegli aerei che perdono la rotta. A Sanremo “Con te partirò” era arrivata quarta e poi ha venduto circa venti milioni di copie. “Credo che la posizione in classifica non abbia una grande rilevanza. La musica è fatta per unire e non per dividere. Perciò la vittoria Bianca Balti e Fabio Fazio 4 Tra i cantanti in gara non si può non citare Elio e le Storie Tese che hanno rivoluzionato il modo di cantare e di presentarsi in scena ogni sera con costumi diversi e trucchi degni di Hollywood. I più scaricati e i più gettonati alla radio sono I Modà con la canzone Se si potesse non morire e che partiranno fra poco con un tour già sold out. Ma chi può essere considerata la regina del festival? Negli anni passati tantissime hanno potuto sfoggiare lo scettro; da Nilla Pizzi, ad Alice, ad Anna Oxa, a Giorgia, a Elisa… COPERTINA Malika Ayane Anche se si dimostra sempre sicura di se’, ha confessato: “Ho sognato che alla prima esibizione di «E se poi» dimenticavo le parole del brano e il Maestro Daniele Davide Parziani mi guardava interrogativo e ricominciava”. Luca Dondoni de La Stampa, dice: “Bisognerebbe trovare dei nuovi aggettivi per descrivere Malika, di una biondezza biondissima, di una classe classissima”. Sicuramente è stata una delle voci più belle e particolari, presenti a Sanremo quest’anno. Chi è la nuova sovrana? Colei che può rappresentare l’Italia che cambia? Quella che ama i colori, che apprezza le sfumature e tollera le differenze? Chi ha seguito Malika Ayane fin dal suo primo esordio al Festival, ricorda di non averla mai trovata imbarazzata dalle interviste e dal fatto di trovarsi in un luogo dove tantissime e tantissimi sono state delle meteore. Coloro che sono stati “belli” per una stagione, una canzone che ha dato loro la notorietà e poi sono spariti. In pochi anni Malika è cresciuta in fretta, con l’orgoglio del proprio cognome e a chi le chiedeva come si pronunciava, rispondeva “Ayàne, come Zinedine Zidane” convinta che da lì a poco avrebbero tutti imparato la pronuncia. E invece, anche ora che è una stella della musica, Fabio Fazio in diretta tv, nel corso della prima puntata l’ha sbagliato, come succedeva all’inizio della sua carriera. Dal punto di vista sentimentale ha trovato la propria tranquillità con Federico Brugia, il regista pubblicitario, e si sono sposati a Las Vegas in un bel giorno di “delirio e follia”, per dirla alla Terry Gilliam. Le tappe fondamentali di Malika sono state l’incontro con Caterina Caselli nel 2007 che ha subito intuito la sua grande personalità e lo stile fresco e originale. Paolo Conte si spinge oltre e definisce la sua voce «speziata» “Il colore di questa voce è un arancione scuro che sa di spezia amara e rara”. Erano tre anni che mancava da Sanremo, dove in molti si aspettavano di vederla vincitrice, con il brano “Come foglie”, a scapito di Valerio Scanu (ormai disperso e meteora della musica nata dai talents). Per giustizia divina quell’anno vinse il Premio della Critica e divenne la canzone più gettonata dalle radio. Questo le permise di avere un trampolino per il suo secondo album “Grovigli”, che la portò a vendere oltre centomila copie. Il mantra di Malika è: “Sanremo ti dà tutto, ma ti toglie tutto appena sbagli un passo. So che c’è stata una grande pressione su di me perché non c’era più l’effetto stupore, non era più la prima volta. La stima che mi ero guadagnata ora la devo conservare ed è dura. Ho dato il meglio di me anche se con grande ansia”. È stato il festival del rinnovamento, ora si è ritornati alla normalità – “È stato come essere su una astronave, e ora ritorno a fare la mia televisione artigianale, su Raitre, dove c’è ancora il bianconero”. Così alla fine della Kermesse scherzava e ironizzava nell’ultima conferenza stampa un soddisfatto Fabio Fazio. ottobre 2012 | Plus Magazine 21 | COPERTINA 5 PROTAGONISTI IL primo “soul man” italiano, in una maniera tutta sua, da oltre 40 anni canta amore e momenti di vita Fausto Leali, la forza di MARIANGELA SALVALAGGIO foto di Mario Sofia R isponde al telefono con la sua voce un po’ roca. Impossibile non riconoscerlo. Reduce da ben sette apparizioni a “Tale e quale show”, prima serata su Rai Uno con gara canora condotta da Carlo Conti, Fausto Leali è entusiasta: “Ultimamente ho fatto molta tv e quella di ‘Tale e quale’ è stata una bellissima esperienza. Credo, però, che non si ripeterà perché non saprei più chi imitare…”. Scherza. Il suo timbro, inconfondibile, è un marchio di qualità a cui, difficilmente, chi produce un programma musicale potrebbe rinunciare. Fausto Leali Nato nel bresciano, nel 1944, Leali ha al suo attivo sedici album, brani indimenticabili come “A chi”, “Deborah” e “Io amo” e tredici partecipazioni a Sanremo, dove vinse con ‘Ti lascerò’ in coppia con Anna Oxa. Dopo i concerti di fine d’anno dal vivo e la televisione, continua ad esibirsi nei locali frequentati dagli appassionati di musica. “I concerti invernali sono più intimi. Il pubblico viene a cantare con te le tue canzoni. Da maggio fino a settembre inizierò la tournée estiva con le grandi piazze, da 5 mila a 20 mila persone”. Il suo ultimo singolo recita “Sono tornato”, cosa ci dobbiamo attendere? In realtà è un brano del 2011. Da allora, purtroppo, non c’è niente di 6 PROTAGONISTI della voce nuovo. Il titolo è stata una scelta manageriale vissuta poi senza entusiasmo. Nella sua vita sono state tante le emozioni, dalla partecipazione alla tournée italiana dei Beatles a Sanremo… Da quando, a undici anni, ho preso in mano la mia prima chitarra, ad oggi, sì sono state tante. Ho un ricordo eccezionale dei Beatles. Facevo parte di uno dei gruppi che si esibivano nella parte iniziale. Salire invece sul palco di Sanremo mi mette sempre un po’ di paura, quella paura che ti dà emozione. O anche è quell’emozione che ti fa paura. Ha visto che nel cast del Festival di quest’anno ci sono soprattutto giovani. Cosa ne pensa? Non penso mai al cast quando non sono a Sanremo. Quando ci vado mi prendo le mie responsabilità, vivo le mie emozioni e le mie paure. Quando non ci sono me lo guardo a casa, in poltrona. Andare lì a commentare quello che succede è un errore che non commetterei mai. L’anno scorso aveva detto che avrebbe avuto una canzone adatta per Sanremo. Che cosa è successo? In quella occasione c’è stato un fraintendimento con un suo collega che inter- pretò male le mie parole, una mia confidenza. Io dissi: ‘Sì, avrei per le mani una canzone molto interessante’ ma dire ‘avrei’ non è dire ‘ho’. È mancata l’onestà perché detto in quel modo è sembrato come se avessi presentato un pezzo che poi è stato rifiutato. Al suo ultimo Sanremo, nel 2009, portò “Una piccola parte di te”, una canzone scritta da Fasano sulla complessità del rapporto genitorifigli. Che rapporto ha con i suoi figli? Come interprete so entrare in un ruolo anche quando questo non mi appartiene. Essendo padre anche io posso entrare meglio in quel racconto. So che esiste un rapporto così ma non riguarda me e i miei figli. Quella canzone non fa più parte del mio repertorio perché sento che non rende bene sul palco. Presentai quel pezzo a Sanremo, ne ero convinto e ne erano convinti tutti, da Bonolis all’intero entourage. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | PROTAGONISTI 7 PROTAGONISTI detto: ‘c’è un pezzo che vorrei cantare con te’. Un grande onore. Pensi che sono quasi svenuto anche quando, sempre al telefono, Gianni Minà mi chiese se volevo cantare con Ray Charles in una serata televisiva in suo onore. Ecco sono svenuto ma poi ci sono andato: sono queste le cose che succedono con i duetti. E tra i big di oggi c’è qualcuno con cui le piacerebbe duettare? Forse non mi ripeterei con un’altra interprete donna ma non mi dispiacerebbe duettare, ad esempio, con ‘Elio e le storie tese’. Niente è impossibile in questo campo. Per lei che ha al suo attivo una lista infinita di 45 giri, sarà stato bello vedere che le sue canzoni sono usate come biglietto d’amore su You Tube. Questa è una cosa molto bella. Che rapporto ha con i social network? Forse non andò bene perché, nella maggioranza dei casi, le persone hanno dei figli che si comportano bene. Difficile intercettare sempre i gusti del pubblico. Sicuramente sono stati un successo i suoi duetti con le voci più belle di una generazione. Avrebbe voglia di farne ancora? Mi racconta cosa successe con Mina? I duetti che sono nati con me sono accaduti tutti spontaneamente. Mina mi ha telefonato e mi ha Tappa del tour invernale a ‘Le Roi’, storico locale torinese. 8 Quando ho tempo e sono in linea rispondo. Quando mi arrivano richieste, ad esempio, di esordienti che mi chiedono di ascoltare dei loro brani o cose simili, oppure quando molte persone mi fanno domande, mando dei saluti rispondendo con dei messaggi un po’ generalizzati. Rivedendola a “Tale e quale show”, la sua performance è sempre tale e quale in quanto a forza scenica. Del suo privato non si sa nulla o quasi ma ci può dire qual è il suo segreto? Mangio e bevo molto bene, sono un buongustaio. Ho una vita movimentata ma riesco a non manifestare lo stress quando mi esibisco. Nei concerti dal vivo la tranquillità me la dà il mio gruppo, tutti, musicisti e persone che lavorano con me. Grazie a loro so benissimo cosa posso fare e dove posso arrivare. TECNOFUTURO La tua banca Sono passati circa 15 anni da quando le prime banche italiane sono “sbarcate” su Internet. La vera rivoluzione informatica nelle banche del Bel Paese ha avuto il suo picco massimo tra il 1999 ed il 2001. In questi tre anni praticamente tutte le banche italiane, anche le più piccole, hanno adottato una strategia online con l’offerta dei propri servizi ad una clientela telematica. di PIETRO GENTILE 10 TECNOFUTURO A più di 15 anni dall’inizio della rivoluzione telematica, in Italia le prime reali conseguenze dell’offerta di servizi online M a in quegli anni poco è cambiato in Italia per quanto riguarda la percentuale di penetrazione dei servizi online tra la popolazione in termini di utilizzo in sostituzione dello sportello. E così, mentre nei paesi del Nord Europa all’inizio degli anni 2000, al progredire delle percentuali di accesso ad Internet corrispondeva un incremento dell’utilizzo dei servizi Online, in Italia l’evoluzione stagnava. Nel Regno Unito, Scandinavia, Germania, iniziavano a ridursi il numero di filiali a favore dell’Online. sempre aperta In Italia invece, paradossalmente, proprio in quegli anni si assisteva ad un incremento del numero di agenzie bancarie presenti sul territorio (anche se di ridotta dimensione), in perfetta controtendenza rispetto a tutto il resto d’Europa. Nei primi anni della crisi, dal 2008 al 2009, quando ancora la ricaduta era prettamente di tipo finanziario/speculativo, nei paesi del Nord Europa la riduzione del numero di sportelli si è arrestata: gli analisti di marketing in quel periodo ritenevano che nei momenti di difficoltà i clienti volessero avere un contatto diretto, quasi fisico, con la propria banca. Poi la crisi da finanziaria si è trasformata in crisi economica ed infine in recessione e la necessità di ridurre i costi sia da parte degli Istituti Finanziari che da parte delle Famiglie, ha prevalso anche sul bisogno di “vedere” il proprio interlocutore. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | TECNOFUTURO 11 TECNOFUTURO In Italia, dove la riduzione degli sportelli non era avvenuta, ha avuto inizio dal 2011 un drastico fenomeno di ridimensionamento che sta ora toccando le più grandi realtà nazionali. Il “colpo di grazia” alle “agenzie” è stato inferto dall’uso massiccio di tablet e smartphones da parte degli italiani, che hanno iniziato ad usare Internet come non mai, negli ultimi due anni. I risvolti di questa rivoluzione sono sotto gli occhi di tutti: secondo la FABI, il primo sindacato dei bancari in Italia, nel triennio 2012-2015 sono a rischio 35.000 posti di lavoro nel settore. Nell’ultimo periodo del 2012 abbiamo avuto l’opportunità di intervistare in vari eventi a livello internazionale, prestigiosi esperti che ci hanno disegnato vari scenari su come la tecnologia potrà influenzare nei prossimi anni il mondo del lavoro nel settore bancario. Secondo Rachel Hunt responsabile della Ricerca ICT (Information & Communication Technology) nel settore Bancario a Livello Europeo per IDC (la più grande Società di Ricerca tecnologica al mondo), la prospettiva di una riduzione del numero di filiali anche in Italia è ormai una realtà. Nel corso dell’European Banking Forum organizzato da IDC, la Dottoressa Hunt ci ha indicato in 11.000 i posti di lavoro che sicuramente saranno tagliati in banca da qui al 2015 a causa della chiusura delle filiali ed all’utilizzo sempre più attivo delle nuove tecnologie. Tra queste spiccano le nuove offerte di alcune banche europee anche via Facebook ed altri Social Networks, ulteriormente ottimizzate per i nuovi devices, quali Tablet e SmartPhones. Dopo aver disegnato tale scenario, Rachel Hunt ha però ammonito le banche italiane nel voler eccedere con i tagli in particolare nelle Sedi Centrali che erogano direttamente i Servizi Online. Nelle banche anglosassoni ed in generale del Nord Europa, dopo i corposi ridimensionamenti nella Rete di Filiali avvenuti nei primi anni del 2000, sono state effettuate dal 2009 ad oggi anche forti riduzioni di personale nelle Sedi Centrali. Questi tagli, a volte indiscriminati, ed unicamente orientati alle riduzioni dei costi (favoriti peraltro da leggi sul Lavoro molto “permissive” tipiche del modello nordico), hanno portato alla repentina cancellazione di skills estremamente importanti. Rachel Hunt 12 Il fenomeno, a sua volta, ha creato un effetto domino sui livelli di servizio causando per la prima volta nella storia, in grandi banche del Nord Europa dalla solida immagine e dalla dimensione multinazionale, interruzioni generali del servizio mai verificatesi in precedenza. Ma la tecnologia ha favorito in questi anni (fino all’inizio della crisi) anche le grandi fusioni tra banche: grazie alla creazione di imponenti Centri di Calcolo estremamente efficienti ed in grado di generare economie di scala impensabili fino al decennio precedente, oggi grandi Gruppi Bancari europei sono in grado di erogare il servizio a decine di milioni di clienti. Di questo ed altro abbiamo parlato con Nouriel Roubini, Professore di Economia alla New York University, nel corso del World Business Forum di Milano. Viste le voci di fusioni bancarie all’interno delle singole nazioni, non pensa che sarebbe più produttivo per tutta l’Europa procedere - anche grazie alle nuove tecnologie ed alle recenti normative sull’Unione Bancaria - alla ripresa delle fusioni Cross Border ferme dall’inizio della crisi? “L’unione bancaria in Europa è necessaria e utile per stabilizzare il processo di balcanizzazione delle banche in Eurolandia e per mantenere la concorrenza tra i Paesi. Con l’unione bancaria ci saranno più controllo, regole sui fallimenti e sui crediti non sicuri. Ci vorrà comunque tempo per questo processo a fronte dell’atteggiamento dei Governi, che mostrano resistenza a rinunciare all’effettivo controllo del sistema bancario nei loro Paesi.“ Nouriel Roubini TECNOFUTURO Sempre nel corso del World Business Forum abbiamo avuto l’opportunità di poter intervistare il Professor Romano Prodi, oggi in cattedra presso la CHEIBS di Shanghai (China Europe International Business School) nonché inviato speciale delle Nazioni Unite per il Sahel. Romano Prodi ha tenuto uno speech dal titolo “Europe’s future and identity as shaped by politics and the economy”. Il professore è stato da noi intervistato in merito alla situazione geopolitica mondiale ed alla rielezione di Obama negli Stati Uniti. Con il Professor Prodi abbiamo tra l’altro parlato di Cina, avanzamento tecnologico e rischio di un acquisto indiscriminato di Asset italiani da parte del Dragone. Dobbiamo avere paura delle banche cinesi, che, sia per capitali che per innovazione tecnologica stanno crescendo a vista d’occhio? E’ ancora una soluzione valida quella dell’autodifesa attraverso le fusioni interne? “Se noi continuiamo con politiche europee limitate o poco lungimiranti non possiamo lamentarci se “ci comprano” a cominciare dalle squadre di calcio per poi continuare con le banche o altre industrie: la colpa non è dei cinesi è nostra. Si tratta di applicare anche in Italia il “Sistema Tedesco” a partire dal Modello Aziendale, proseguendo con la creazione di Strutture Tecniche di eccellenza ed ambiti diffusi di Ricerca Applicata.” Nella citazione del Professor Prodi relativa a “chi potrebbe comprare le banche italiane” vi è anche un accenno agli Emirati Arabi. E proprio con gli Emirati Arabi concludiamo questo articolo, in particolare con gli aggiornamenti dal Gitex 2012, la più grande fiera informatica del mondo Arabo e seconda a livello mondiale dopo il C.E.S. di Las Vegas, dove la ripresa economica è ormai una realtà. Infatti, mentre i dati per l’ICT italiano sono ancora sconfortanti, per il resto del mondo la situazione è ben diversa. Per quanto riguarda il Bel Paese, gli ultimi numeri forniti nell’ambito del Rapporto Assinform, pubblicati a fine 2012, ci dicono che nel primo semestre del 2012 il mercato dell’Information Technology ha subìto, dopo la perdita del 2011 (-1,7%), un’ulteriore contrazione, pari a -3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Purtroppo anche le previsioni per il 2013 non sono certo quelle che avremmo voluto sperare. Romano Prodi Diversa, come detto, è invece la situazione nel resto del mondo: la “crisi” di cui tanto noi italiani “amiamo” discutere ormai ininterrottamente da quasi 4 anni, nei paesi BRICS è durata poco meno di due anni e dall’anno scorso ad oggi anche a Dubai le “ultime ferite” si sono completamente rimarginate, almeno per quanto riguarda il settore ICT. Il problema è che il divario tra Italia e resto del mondo, nel settore tecnologico e nella Ricerca, si sta allargando ancora oggi invece di restringersi. A Dubai come in Cina la crisi è durata meno, non tanto per un mercato molto più “liquido” tipico dei paesi anglosassoni, ma semplicemente perché la scelta di investire in nuove tecnologie ed in ricerca è stata fatta più di quindici anni fa e perché tutto ciò che è stato creato da questa visione non è andato perso negli ultimi anni. A riprova di ciò sono molte le banche premiate per l’innovazione tecnologica nel corso dell’Arab Technology Awards, il premio per l’innovazione più importante del Medio Oriente. In questi ultimi mesi anche le banche italiane stanno reagendo alla concorrenza internazionale riducendo il numero di sportelli ed allungando gli orari di servizio: si va verso una Banca “sempre aperta”. Fortunatamente, in Italia, gli investimenti in tecnologie nel settore bancario non sono stati drasticamente ridimensionati in questi anni come avvenuto invece in altre nazioni (soprattutto attraverso esternalizzazioni e delocalizzazioni): le banche non devono dimenticare che buona parte della concorrenza oggi giunge attraverso nuovi strumenti tecnologici quali Tablet e SmartPhones e che proprio su questo piano si giocheranno le sfide future. Gli Istituti di credito nazionali dovranno quindi continuare ad investire in nuove tecnologie, soprattutto internamente, sviluppando i tasselli mancanti nell’erogazione del servizio Online ad esempio attraverso gli ormai consolidati Social Networks. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | TECNOFUTURO 13 MEDICINA E SALUTE INDAGINI RICERCHE MEDICHE Scoprire e curare allergie e intolleranze si può di Barbara Odetto (foto A. Lercara) Non per tutti il paesaggio bucolico dei prati fioriti è fonte di poesia; le persone allergiche o intolleranti, per esempio, vivono la primavera con timore. Questa stagione, tuttavia, non è la sola causa dei fastidiosi disturbi che colpiscono circa quindici persone su cento; tra i fattori ci sono anche l’inquinamento, l’alimentazione e lo stile di vita. Presso il laboratorio Indagini Ricerche Mediche è possibile effettuare visite e test specifici per individuare le cause di asma, riniti, dermatiti, gastroenteriti e altri sintomi che affliggono molti pazienti. Il centro dispone infatti di un’équipe altamente preparata in questo settore composta dalla Dott.ssa Corradino, Direttore Sanitario, dal Dott. Furno, specialista in Allergologia, dalla Dott.ssa Barberis, specialista in Dermatologia, e dalla Dott.ssa Galligani, Direttore Tecnico del Laboratorio di Analisi. 14 Dott.ssa Corradino, che cos’è l’allergia? È una risposta inadeguata dell’organismo al contatto con una sostanza estranea, chiamata allergene. L’allergene è una sostanza che, pur risultando innocua per la maggior parte degli individui, diventa nociva in caso di soggetti allergici. L’allergene si lega ad un particolare tipo di anticorpi chiamati reagine o immunoglobuline E; questo legame innesca all’interno dell’organismo processi patologici che si manifestano in forma più o meno grave, quali rinite, asma, orticaria, fino ad arrivare allo shock anafilattico. Quali sono i principali allergeni e quale forma di allergia provocano? Le sostanze inalate come il polline, gli acari, le spore dei funghi, i peli degli animali, i gas o i fumi sono all’origine di riniti e asma, quelle ingerite, cioè gli alimenti e i composti chimici che si trovano nei cibi o nei medicinali, sono alla base di allergie e intolleranze. Le sostanze iniettabili come il liquido di contrasto o il veleno di imenotteri quali api, vespe e calabroni possono provocare invece gravi manifestazioni cutanee, con asma, rinite, e shock anafilattico, mentre le sostanze che sono a contatto con la pelle, ad esempio il makeup o il nichel presente nei bijoux o le fibre tessili, causano dermatiti da contatto. Dott. Furno, come si prevengono o si individuano le allergie? Poiché una manifestazione allergica può dipendere da più fattori e i sintomi essere sfumati, il centro IRM Indagini Ricerche Mediche ha lo scrupolo di considerare tutti gli aspetti; per questo, se necessario, al paziente viene consigliato di sottoporsi, oltre alla visita allergologica, a controlli specialistici che possono coinvolgere, a seconda della diagnosi, il dermatologo, l’oculista, l’otorinolaringoiatra, il gastroenterologo. Presso IRM effettuate dei test specifici? I test che proponiamo ai pazienti sono mirati in base ai sintomi. Il Prick test è il test allergologico per eccellenza; si esegue collocando sull’avambraccio del Paziente alcune gocce dell’estratto allergenico e, con un’apposita lancetta, si pratica una piccola perforazione della cute al fine di far penetrare le varie sostanze negli strati superficiali della stessa, osservandone poi la reazione. Il Patch test consiste nell’applicare un cerotto sul dorso per 24-48 ore e nuovamente si verifica la reazione, mentre Rast e Prist sono esami del sangue per misurare le immunoglobuline E. Nel nostro centro effettuiamo anche il Cytotoxic Test, prove tossiche alimentari sul sangue che possono dare una risposta positiva anche MEDICINA E SALUTE per più alimenti alla volta; il livello di attendibilità del test è elevato e risulta di estrema utilità nella diagnosi delle intolleranze alimentari. Molto efficace anche l’H2 Breath Test, utile per individuare l’intolleranza al lattosio, presente in circa il 50% della popolazione mondiale. Il paziente beve 50 grammi di lattosio e per tre ore, ogni 20 minuti, soffia in una sacca dalla quale vengono prelevati nove campioni di aria, successivamente analizzati per verificare se c’è idrogeno nell’espirato prima e dopo il test. Tra gli esami di secondo livello, mirati all’analisi specifica di allergie e intolleranze alimentari, si segnala la gastroduodenoscopia, efficace ad esempio per la diagnosi della celiachia. Ricordo infine i test di provocazione in cui il soggetto allergico viene a contatto con l’allergene sospetto per verificarne la reazione. Esiste un periodo dell’anno in cui fare i controlli? Si possono fare sempre, anche in primavera quando l’allergia al polline è all’apice. Non solo consiglio di farli, ma anche di ricorrere, laddove necessario, alla somministrazione del vaccino che risulta scevro da rischi e garantisce un rapido effetto benefico. pazienti consigliamo di eliminare una famiglia biologica e non il singolo alimento; con l’aiuto dei nostri nutrizionisti, poi, è possibile integrare la dieta con alimenti appartenenti a famiglie diverse e non considerate a rischio per evitare il depauperare dell’organismo. Dott.ssa Galligani, che cos’è l’intolleranza alimentare e come si manifesta? L’intolleranza è un progressivo accumulo di sostanze non tollerate dall’organismo che dipende da fattori quali una dieta ripetitiva, i conservanti dei cibi, lo stress fisico, la disbiosi intestinale e cioè l’alterazione della normale flora batterica intestinale. I disturbi più comuni sono mal di testa frequente, scarsa concentrazione, sfoghi cutanei, fatica cronica e disturbi gastrointestinali come nausea, gonfiore e difficoltà digestiva. Esistono differenze tra allergie e intolleranze alimentari? Allergie e intolleranze sono patologie completamente distinte originate da meccanismi differenti. Le intolleranze hanno un tempo di reazione più lungo rispetto alle allergie e possono essere risolte con la temporanea sospensione dell’alimento che le causa. Tra i cibi più comuni alla base delle intolleranze ci sono pane, grano, uovo, latte, cacao, caffè, pomodori, peperoni, patate e carne di maiale. Ai Oltre ai test standard, utilizzate altre indagini per individuare allergie specifiche da contatto? I pazienti possono portare nel nostro centro il prodotto che ritengono provochi in loro l’allergia ed integrare con esso il pannello di allergeni “standard” utilizzato per il patch test; il test viene eseguito con le stesse modalità ma l’impiego della sostanza ritenuta nociva consente allo specialista di analizzarne eventuali effetti sul Paziente. Centro IRM Indagini Ricerche Mediche Via Torino 19 – Pianezza (TO) Tel. 011 9662585 www.ricerchemediche.it [email protected] Dott.ssa Barberis, quali sono le dermatiti da contatto più diffuse? Le cause alla base delle dermopatie sono tante: i detersivi, i metalli come il nichel, utilizzato molto nella produzione di bigiotteria, e il cromo, le materie prime che si adoperano in alcuni settori lavorativi, ma anche i prodotti di cosmesi e alcuni tipi di conservanti che si trovano nei profumi, nelle creme e nei farmaci ad uso topico. ES - Essersani Corso Regina Margherita 304 – Torino Tel. 011 7499617 www.essersani.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: 20% di sconto su visite specialistiche private – 10% di sconto su esami diagnostici privati marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MEDICINA E SALUTE 15 MEDICINA E SALUTE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) Consigli per una dieta appropriata Come sempre un tema di interesse comune è la dieta e per tornare in forma abbiamo il piacere di parlarne con la dott.ssa Etta Finocchiaro, medico chirurgo specialista in dietologia e scienza dell’alimentazione. D ottoressa Finocchiaro, qual è il metodo più corretto per riprendere la linea dopo una gravidanza? Dopo la gravidanza ci può essere un aumento di peso principalmente dovuto alla ritenzione idrica indotta dalle alterazioni ormonali della gestazione. Anche il giro vita aumenta a causa della dilatazione uterina. Per i primi due mesi bisogna pazientare e dare tempo all’organismo di stabilizzarsi poi è possibile riprendere l’attività fisica e l’allenamento dei muscoli addominali. La riduzione degli zuccheri a rapido assorbimento favorisce una ridistribuzione positiva dei liquidi nel tessuto adiposo ma la dieta deve iniziare solo al termine del periodo di allattamento poiché la restrizione calorica causa una diminuzione della lattazione fino alla sua scomparsa. Questo è l’unico periodo nella vita in cui la donna può consumare 800-1000 calorie in più. Terminato l’allattamento consiglio di ridurre i carboidrati, soprattutto quelli a rapido assorbimento come zucchero e dolci. Pasta e riso sono consentiti due o tre volte alla settimana, preferibilmente so- 16 stituiti dalle versioni integrali che aumentano il senso di sazietà e apportano fibre che riducono l’assordimento degli amidi. Bisogna eliminare gli snack, i prodotti da forno come crackers e biscotti assunti spesso durante la giornata per tamponare la fame tra un pasto e l’altro. Anche la frutta, peraltro ricca di vitamine e minerali, va limitata alla giusta quantità. Quanto incide la ritenzione idrica nelle diverse fasi della vita di una donna? L’assetto ormonale è strettamente collegato alla fisiologia del tessuto linfatico. Inevitabilmente l’aumento di estrogeni e progestinici causato dalla gravidanza rende la parete dei vasi più permeabile e i liquidi tendono a riversarsi nel tessuto sottocutaneo, generando il caratteristico gonfiore. I liquidi si localizzano in determinati distretti preferenziali, come caviglie, mani e tessuti perioculari. Dal punto di vista dietologico dobbiamo mangiare molta verdura e assumere sali minerali per rinforzare le pareti vasali. Si possono aggiungere integratori a base di sostanze vegetali come betulla, ortica, orthosiphon, semi d’uva, flavonoidi e altre piante per rinforzare questa azione. Se il vaso è più solido, l’acqua trova maggiore difficoltà a diffondersi. La sedentarietà è il vero nemico da sconfiggere. Bisogna camminare, nuotare, passare dal caldo al freddo: sono tutte azioni che stimolano la circolazione linfatica ed ematica e contrastano l’insorgere della ritenzione. È utile bere molte tisane? Diciamo prima di tutto che bisogna bere molto. Molte donne durante il giorno bevono pochissimo o non bevono affatto ed è sbagliato. Meno si beve, meno si berrebbe. Chi non ama bere solo acqua può bere tisane: malva, finocchio hanno effetto antiedemigeno. Naturalmente non vanno zuccherate! Una donna di 60 Kg ha un fabbisogno idrico giornaliero di circa due litri. Il secondo consiglio è quello di non eccedere con il sale. Ad esempio mangiare una bella focaccia molto salata è quanto di più sbagliato si possa fare. MEDICINA E SALUTE La somma del sale con i carboidrati genera proprio quella funzione di cattura e incarceramento dei liquidi nei tessuti che vogliamo evitare. Lei ha sempre sottolineato l’importanza dell’attività fisica. Quali tipi di sport sono consigliati in associazione al regime dietetico? Per vivere sani non è sufficiente seguire un corretto regime alimentare, bisogna bandire la sedentarietà e praticare qualche disciplina sportiva con continuità, almeno 150 minuti di attività distribuiti in tre giorni alla settimana. Per misurare l’intensità si controlla la frequenza cardiaca che deve raddoppiare rispetto alla condizione di riposo. Con tale sollecitazione si consuma realmente di più. Al di sotto di questi parametri l’utilità dell’allenamento è scarsa. L’esercizio fisico ormai viene considerato un atto medico, si parla di prescrizione di esercizio fisico. Detto questo, è ovvio che il programma che può svolgere un ventenne che pratica agonismo è diverso da quello del soggetto sedentario sovrappeso di mezza età. Bisogna scegliere il giusto mix di attività aerobica e di potenziamento muscolare, alternandole. Allora cosa possiamo dire a tutte quelle persone che camminano con il cane nel parco e pensano che sia sufficiente per tornare in forma? Magari! Camminando non avviene quell’accelerazione della frequenza cardiaca necessaria per elevare il metabolismo e bruciare i grassi e anche l’azione di rinforzo del tessuto muscolare è pressoché nulla. Sono preferibili la corsa, la bici, il nuoto, la danza, il tone-up, il pilates ben fatto oppure la corsa di tipo fitwalking o nordic walking o la palestra. L’esercizio deve essere continuativo, diventare uno stile di vita. Oggi i disturbi dell’alimentazione sono fortemente sentiti nei giovani. Come è possibile riconoscerli tempestivamente ed affrontarli? Se il problema si fa serio va affrontato in modo serio. Ciò avviene quando il disturbo in un senso o nell’altro persiste per almeno sei mesi. Se una ragazza man- gia in maniera smodata o rifiuta il cibo con continuità possiamo rilevare anche una serie di disturbi psicologici quali un atteggiamento di chiusura nei confronti del mondo esterno, di fissazione su alcuni aspetti comportamentali che devono mettere in allarme. In questi casi il rapporto con il cibo diventa ossessivo ed è sintomo di altri malesseri, diventa il capro espiatorio. Gli psichiatri che si occupano di questo sono concordi nel dire che il disturbo va affrontato più precocemente possibile. Se si lascia incancrenire diventa di difficile risoluzione. L’approccio terapeutico deve essere multidisciplinare e coinvolgere sia il dietologo sia lo psichiatra. La scelta etica di non mangiare carne coinvolge sempre più persone, come la commenta? La credenza che rinunciare alla carne comporti un deficit proteico è un mito da sfatare. Ci sono molte persone che vivono una vita in perfetta salute praticando la dieta vegetariana. Il pluricampione olimpico Carl Lewis è un esempio eccellente. Le proteine si possono assumere anche dalle sostanze vegetali come i legumi e i cereali. Chi non mangia carne deve stare un po’ più attento agli abbinamenti per garantire all’organismo il giusto apporto di ferro e altri aminoacidi. Oggi abbiamo il problema opposto, i danni maggiori sono provocati dalle diete iperproteiche che non danno disturbi a vent’anni ma ne provocano di gravissimi nel tempo. E i fast-food che piacciono tanto ai giovani? Preferibilmente sono da evitare, si possono frequentare una volta ogni tanto. L’elevato contenuto di grassi saturi e di sodio e la mancanza fibre sono dannosi. Meglio una buona pizza, a patto che non si debba dimagrire! L’utilizzo degli integratori a base di aminoacidi che va molto di moda tra gli sportivi è realmente utile? Assolutamente no, a meno che l’organismo ne sia carente per cause patologiche. Noi dietologi li contestiamo anche nel mondo sportivo, si sono già verificati casi di insufficienza renale in atleti che ne Etta Finocchiaro hanno abusato. Sono pratiche superate senza fondamenti biologici. Ricordiamo ai lettori la conferenza della dott.ssa Finocchiaro il 16 Aprile: tratterà il tema dell’alimentazione come prevenzione delle malattie dismetaboliche e oncologiche. Dott.ssa ETTA FINOCCHIARO Medico Chirurgo Specialista in Dietologia e Scienza dell’Alimentazione Studio Medico Solferino Gran Madre Via Gioannetti 7/A – Torino Tel. 011 8399088 Studio Associati Via Lamarmora 35 – Torino Tel. 011 501607 Studio Medico Beaumont Via Beaumont 42 – Torino Tel. 011 4342651 www.dietologaettafinocchiaro.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 15% su visita e controlli marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MEDICINA E SALUTE 17 MEDICINA E SALUTE DENSITOMETRIA OSSEA con metodica DEXA Apparecchiatura Utilizzata per il Servizio L’apparecchiatura utilizzata per la Densitometria Ossea è il Densitometro Lunar DPX PRO della General Electric con metodica DEXA (Dual Energy XRay Absorptiometry), che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è la tecnica in uso più precisa e affidabile per la valutazione della densitometria ossea, con insignificanti dosi di radiazioni per il Paziente. Questa metodica si basa sulla valutazione della densità minerale ossea (BMD) e fornisce due indicatori molto importanti: il T-Score (deviazione della densità minerale rispetto al valore normale Responsabile: Dott. Nicola Gallo Specialista in Radiologia scansione misure precise di densità ossea e composizione corporea (tessuto grasso, magro e osseo). Modalità di Accesso al Servizio L’accesso al Servizio di Densitometria Ossea può avvenire in regime Privato o Convenzionato con Enti Privati. C.D.C. è convenzionato con i più importanti Fondi Sanitari Integrativi, Casse Mutue di Assistenza, Compagnie Assicurative, Società di Servizi Sanitari, Associazioni di Categoria. I Pazienti iscritti ad uno di questi Enti hanno la possibilità di sottoporsi ad esami specialistici gratuitamente o con franchigia. Presso la Sede C.D.C. di Via Fabro 12b a Torino è attivo il Servizio di Densitometria Ossea o Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) con metodica DEXA. Finalità del Servizio La Densitometria Ossea consente la determinazione della densità ossea nei distretti a maggior rischio di frattura (colonna vertebrale e femore) e che supporta il Medico nella diagnosi dell’osteoporosi, nella valutazione del rischio di frattura e nel monitoraggio della risposta alla terapia. Destinatario del Servizio La Densitometria Ossea è rivolta ai soggetti più a rischio di sviluppare una osteoporosi: ○donne con alterazioni ormonali in grado di provocare un’accelerata perdita di calcio (menopausa, irregolarità mestruali, amenorree, anoressia, alterazioni tiroidee e paratiroidee, etc.) ○uomini con alterazioni dell’assorbimento e del metabolismo del calcio e della vitamina D. 18 che si ha all’età di 30 anni) e lo Z-Score (deviazione della densità minerale rispetto a soggetti di pari età). Seguendo la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è possibile suddividere i dati rilevati nelle categorie di normalità, osteopenia e osteoporosi. L’apparecchiatura è in grado di effettuare misurazioni a livello vertebrale lombare, femorale e total body. Quest’ultima applicazione fornisce in un’unica CDC - CENTRO DIAGNOSTICO CERNAIA CENTRO UNIFICATO PRENOTAZIONI prestazioni in regime privato o convenzionato con enti privati Per gli associati FABI Plus sconto del 10% sul tariffario privato MODA di BARBARA ODETTO (foto Archivio Stilisti) Trendissi Lo sappiamo: la parola non esiste, ma di sicuro rende bene l’idea di quanto sia forte la voglia di glamour in questa prima parte dell’anno in cui sboccia il desiderio di osare, colorare e, perché no, ammaliare. Gli stilisti lo sanno e propongono tinte energiche e decise, texture insolite e accostamenti davvero creativi. >>>>> Lets’go, dunque: che abbia inizio il gioco della moda e che sia una primavera t r e n d i ss i m a m e n t e fashion! MODA La collezione Liu Jo Luxury propone non solo gioielli di alta gamma, ma anche declinazioni accessibili che regalano un tocco glamour al proprio look. Chi ama lo stile classico può scegliere catenine dal contenuto romantico e dal lettering aggraziato oppure girocolli, collane multicatena, bracciali, anelli e orecchini con quadrifogli “porte-bonheur” in smalto. Chi preferisce i bijoux del passato può optare per i ciondoli a forma di fiocchi, orsetti e cuori bombati con dettagli smaltati color pastello, vero must di questa primavera. LIU•JO GLI ACCESSORI? LUXURY, OF COURSE mamente Per chi invece non vive senza orologio, Liu Jo Luxury - Time Collection propone due linee: una dai colori funky e dal look fresco e contemporaneo ed una più preziosa che rivisita i classici in chiave attuale, per un risultato raffinato ed elegante. Qualunque sia il vostro stile, dunque, il brand lo interpreta alla perfezione regalando un twist unico che fa la differenza. www.liujo.it marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MODA 21 ERMANNO SCERVINO MODA 22 BOHO-CHIC Per la primavera targata 2013 la donna di Ermanno Scervino sceglie il lusso sartoriale e gioca con i colori e con le materie in modo nuovo, creando un incontro armonioso tra Mediterraneo e Atlantico. Vuole tinte decise quali becco d’oca, viola, giallo, corallo, fucsia e le mixa allegramente; abbina con disinvoltura ricami macramè, disegni floreali, arabesque e trame di reti. Opta anche per il bianco e il nero che enfatizzano i motivi geometrici e fanno capolino dalle trasparenze, dalle reti e dai patchwork. Non disdegna le piume di organza fatte a mano, le balze lavorate a laser, le nappe e le frange che rendono uniche le giacche smoking senza maniche con reverse. Per la sera la signora boho-chic vuole invece abiti monospalla con colori contrapposti e trasparenze che lasciano intravedere brassier e coulotte, magari abbinate ai sandali zeppa in legno sagomato con intrecci di pelle bicolore. Per essere unica all day long. www.ermannoscervino.it MODA NUNZIA PALMIERI IL BUSINESS ELEGANTE Nunzia Palmieri firma una collezione di borse da viaggio e per il business pratiche, funzionali e davvero innovative. Tutti i modelli sono caratterizzati infatti da una tasca disegnata su misura che custodisce e protegge l’iPad e gli altri tablet grazie ad un cuscinetto double-face estraibile. Togliendolo, si può utilizzare il dispositivo elettronico e la “window bag” si trasforma in una comoda base d’appoggio che permette di lavorare ovunque senza rovinare il computer. Realizzate artigianalmente e curate in ogni dettaglio, le borse in pelle Nunzia Palmieri uniscono il fascino di un design esclusivo ad un nuovo modo di concepire le business bag, diventando un accessorio unico e ricercato dai clienti di tutto il mondo. Declinate in tre nuances bicolore – nero e cappuccino, marrone e cappuccino, fuxia e crema – queste borse non sono quindi un semplice accessorio per iPad, ma un esempio di stile che aggiunge fascino alla tecnologia. www.nunziapalmieri.it U.S. POLO ASSN. FOOTWEAR CLUB ... Sono i valori e la tradizione dell’Orange County Polo Club e del Memphis Polo Club ad ispirare la collezione footwear primavera-estate di U.S. Polo Assn. che per la donna propone zeppe, plateau e sandali di diverse altezze declinate sia in morbida pelle vacchetta e suede dalle nuances pastello sia in vernice dai colori vitaminici. Oltre alle chaussures con dimensioni più o meno vertiginose si affianca una proposta ultra flat abbellita da tomaie in pelle dai toni naturali oppure in divertente rafia colorata o ancora in raffinato raso dalle tonalità delicate. Non mancano poi gli stivali dal sapore texano realizzati in pelli morbidissime e proposti in diverse tonalità naturali. Per chi ama unire confort ed eleganza, il brand propone anche le sneaker in tela e i morbidi mocassini in suede. Tanto i colori quanto i dettagli sono accuratamente studiati per una lei sempre più attenta alle tematiche ambientali, perché oggi lo stile green è un must. www.uspoloassn.com marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MODA 23 CARACTÈRE MODA 24 PER UN DONNA CON... CARACTÈRE Ancora una volta il brand convince e conquista il gentil sesso per le sue proposte eclettiche, contemporanee e dal sapore internazionale. La collezione per i mesi più caldi sceglie toni iper femminili come il giallo, il rosa, il viola, ma anche nuances più glam quali il verde, l’azzurro pastello e il fango. Non manca poi l’intramontabile abbinamento del bianco e del blu, in perfetto stile cruise. Alle tinte unite si accostano le fantasie ricercate e chic che regalano un’allure grintosa e raffinata. Lo street wear punta su pantaloni dalle linee fluide e avvolgenti, su trench sofisticati e su sandali ultra flat oltre che su vestiti in seta impalpabili, allacciati da cinture dal twist grintoso. La sera, invece, impone sia gli intramontabili tubini sia abiti lunghi e leggeri che creano un gioco di volumi dall’eleganza senza pari. Il tutto rigorosamente black or white. www.caractere.it CURVY EVOLUTION ELENA MIRÒ MODA Le donne curvy piacciono e tanto i registi quanto i couturier le considerano muse ispiratrici. A loro Elena Mirò dedica la collezione For.Me che punta sulla seduzione enfatizzando il giro vita, i fianchi e il décolleté. Gli abiti, proposti nelle taglie 44-46 e 48, hanno stampe che richiamano sia il safari in maniera non banale sia l’ikat: un particolare procedimento per la tintura dei filati di origine indonesiana. I colori spaziano dal bluette al viola senza dimenticare il nero mixato con il bianco e il cremisi e senza trascurare i toni naturali più caldi. Le proposte da indossare dopo il tramonto vanno invece dall’abito icona “Marilyn”, una rivisitazione in chiave moderna del classico tubino con tagli shaping che plasmano il corpo, allo smocking nero proposto in rafia ribattuta e icona di una femminilità che non passa certo inosservata. Perché oggi più che mai essere curvy significa essere trendy. www.forme.elenamiro.com marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MODA 25 GINO BAUDINO MODA LA MODA SECONDO GINO BAUDINO, DAL 1956 LA LOBBIA DONNA Brebis Noir, Canali, Jaggy, Corneliani e ancora Brema, Tagliatore, Fred Perry e molti altri: da quasi sessant’anni la Gino Baudino propone alla clientela i migliori brand della moda internazionale sia per lei sia per lui. Nel suo negozio situato in Crocetta è possibile scegliere tra una vasta gamma di abiti da giorno, vestiti da cerimonia, accessori, ma anche abiti da lavoro. Per l’uomo pantaloni casual, pull, capi spalla, completi e ancora scarpe inglesi e americane, cravatte e cinture per un total look che spazia dal business al tempo libero. Per la donna, invece, accanto ai raffinati abiti da sera si collocano pratici outfit perfetti per l’ufficio e, allo stesso tempo, ideali per una colazione con le amiche. Il tutto, naturalmente, selezionato per assicurare alla clientela qualità, comfort e stile. Perché da sempre Gino Baudino… investe in vestiti. www.ginobaudino.it LA LOBBIA DONNA Situata nella centralissima via Bertola, La Lobbia donna è un punto di riferimento per la donna che non ricerca semplici capi di abbigliamento, ma dettagli di stile capaci di renderla unica. L’elegante boutique propone alla clientela collezioni esclusive di stilisti e brand quali Marella, Add, Gaia, Charlott, Fabrizio Lenzi, Gaia D’este, Rose & Lini per citarne alcuni. In un’ambiente raffinato e dal design accurato la donna può trovare un’ampia varietà di abiti da cerimonia, da sera, outfit, giacche, trench oltre che borse, calzature, foulard e numerosi altri accessori moda. Per un total look che non passa certo inosservato e che la titolare sa rendere sempre nuovo, stagione dopo stagione. www.lalobbiadonna.it 26 MODA di Barbara Odetto Atelier Il Sogno L’abito da sposa ideale? Sì, lo voglio! C iascuna donna ha disegnato nel proprio cuore il wedding dress dei sogni: ne è certa la Signora Maura Brandino, che da quasi vent’anni esaudisce il desiderio di stile delle future spose. Nell’elegante Atelier situato nel palazzo d’epoca Monteu Beccaria, all’interno del centralissimo Quadrilatero Romano, la titolare e il marito accolgono la clientela con discrezione e competenza per accompagnarla verso uno dei momenti più emozionanti della vita. L’Atelier Il Sogno propone infatti esclusive collezioni di abiti per la sposa, per lo sposo e da cerimonia, oltre che raffinati accessori e cadeaux de mariage. Accurata la selezione delle griffe internazionali proposte: per lei Peter Langner, Leila Hafzi, Giuseppe Papini, Domo Adami, Tosca e Roberta Lojacono; per lui T.G. di Fabio, Dormeuil, Zegna, MTD, Caccioppoli e Bristol. Esempi di haute coûture scelti per regalare alla coppia eleganza e charme. possono giocare con texture e colori e veder coronato il loro sogno più bello: indossare l’abito da sposa che avevano immaginato sin da piccole. Per chi desidera invece l’unicità di un abito, l’Atelier Il Sogno propone una collezione propria dalle linee sartoriali, frutto di creatività, esperienza e passione, ma anche frutto della capacità della Signora Brandino di interpretare al meglio il desiderio di ogni fanciulla. Pizzi, tulle, merletti, svasature, tagli destrutturati, linee ora morbide ora sinuose: nel “salotto” di via Sant’Agostino 23H le future spose IL SOGNO Via Sant’Agostino, 23 H – Torino Tel. 011 4365669 www.ilsognoatelier.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% su abiti da sposa e da sposo marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MODA 27 EVENTI Dal 16 al 20 maggio il Salone del Libro al Lingotto La creatività, il Cile e D’Annunzio di MARIANGELA SALVALAGGIO Forte dei 317 mila visitatori dell’ultima edizione, il Salone rilancia con l’idea di far partire da Torino la “rete delle città del libro” D are vita, per dirla alla Rodari, a una “grammatica della fantasia”, con occasioni di confronto che stimolino soprattutto i giovani a reinventarsi, rileggendo la tradizione e guardando al futuro, per superare le difficoltà. È la creatività il tema conduttore della 26a edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, sviluppato attraverso le testimonianze di grandi maestri delle scienze, delle lettere e delle arti, chiamati a raccontare la loro esperienza creativa, i segreti di bottega, le tecniche, le innovazioni linguistiche di cui si sono resi protagonisti. Nella “fabbrica delle idee” torinese, è la cultura del Cile l’ospite d’onore, a quarant’anni dal colpo di Stato di Pinochet e dalla morte di Pablo Neruda. Nell’elenco degli invitati ci sono le grandi signore della scrittura, Isabel Allende e Marcela Serrano. Al Lingotto sono attesi Luis Sepúlveda e Antonio Skármeta. Non mancheranno i riferimenti alla poesia cilena con le due poetesse, il Nobel Gabriela Mistral e Violetta Parra. 28 6 EVENTI Nel centocinquantenario della nascita di Gabriele D’Annunzio, sarà visitabile una mostra di oggetti, autografi, documenti e libri rari, provenienti dalle collezioni del Vittoriale. Il Salone ospiterà poi un convegno sulle nuove tecnologie che, in omaggio alle sperimentazioni dannunziane, metterà a fuoco le nuove risorse capaci di valorizzare il patrimonio dei beni culturali italiani, a partire dal progetto della digitalizzazione di tutta l’opera del Vate. Occhio di riguardo del Salone Internazionale del Libro 2013 per i piccoli editori, con una serie di iniziative per sostenere la partecipazione di queste case editrici nonostante la crisi: tariffe agevolate e sconti, dai trasporti ai pasti, oltre al layout espositivo. Per le nuove realtà che si affacciano sul mercato editoriale prosegue il progetto dell’Incubatore, dedicato alle case editrici con meno di 24 mesi di vita e non legate a grandi gruppi editoriali. Guardare ai piccoli editori e, contemporaneamente, alle nuove frontiere di social e digitale, in pieno spirito glocal. Riconfermata per il terzo anno Book to the future, l’area dedicata all’editoria digitale e alle nuove tecnologie di fruizione. Una vetrina per i protagonisti dell’editoria hi-tech: editori, distributori, produttori di ebook, portali, librerie online. Novità del 2013, la partnership attivata con il Digital Festival, la manifestazione nazionale che, dopo due edizioni milanesi, sarà ospitata nel mese di maggio per il secondo anno consecutivo a Torino. Altra novità: l’istituzione di una Regione come ospite d’onore che punta molto sul dialogo con le scuole. Saranno a Torino, tra gli altri, Carmine Abbate, recente vincitore del Campiello, e Mimmo Gangemi, autore de La signora di Ellis Island. Premiate con 8000 euro sei scuole che parteciperanno alla finale nella giornata di chiusura del Salone. Terza edizione per Dimensione Musica, l’area dedicata al Made in Italy del settore musicale. Presenza ormai irrinunciabile, torna nel Padiglione 5 il Bookstock Village: la sezione del Salone Internazionale del Libro dedicata ai giovani dagli 0 ai 20 anni, promossa e sostenuta dalla Compagnia di San Paolo. Al Salone 2013 è atteso il grande happening finale dell’undicesima edizione di Adotta uno scrittore, dedicato agli allievi delle classi secondarie del Piemonte. Per questa edizione l’Associazione delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Piemontesi mette a disposizione 12 mila biglietti gratuiti d’accesso al Salone. Prima edizione anche per Comix Games School, il gioco on line che coinvolge le scuole medie italiane. Una gara di abilità promossa da Panini Editore in collaborazione con Repubblica@Scuola, il portale dove saranno pubblicati i cinque acrostici a tema “Salone Libro Torino”. Un esempio di acrostico di epoca più recente, ispirato alle vicende della prima e della seconda guerra del Golfo, è quello ironicamente ricalcato sulle lettere della parola BUSH: Bisogna Uccidere Saddam Hussein. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | EVENTI 29 PROTAGONISTI U IL SUO ULTIMO ROAD NOVEL, STRADE BIANCHE EDITO DA MARSILIO, È USCITO IN FRANCIA E IL GIORNO PRIMA C’È STATA UNA RECENSIONE MOLTO POSITIVA SU LE MONDE. na mattina, nella sua sconfinata biblioteca, incontriamo Enrico Remmert. Stesso cognome del vicepresidente della Compagnia di San Paolo, sorride nel raccontare che “una volta un tale mi chiese di scrivere per lui perché credeva fossimo parenti”. Ascoltare lo scrittore torinese parlare di sé è come sentire il racconto di un entusiasta protagonista di una delle sue storie. Ha pubblicato il suo primo romanzo a 28 anni, “Rossenotti”. Cinque anni dopo, con “La ballata delle canaglie” è finalista al Dublin Literary Award e al prestigioso premio anglosassone Indipendent Foreign Fiction Prize. Negli anni seguenti, insieme a Luca Ragagnin, ha curato la trilogia dedicata a Bacco, Tabacco e Venere, tra cui il riuscito “Elogio della sbronza consapevole”, il libro di Remmert che in Italia ha venduto di più, uscito in cinque edizioni ed anche in tascabile. Insieme a Ragagnin ha scritto anche un libro per bambini che si chiama “Il viaggio semiasciutto di Ulisse il pesce volante”, con cui Paolo D’Altan ha vinto il Premio Andersen come miglior illustratore. I suoi libri sono stati tradotti in una decina di lingue, dall’ebraico al russo. E poi varie collaborazioni per programmi televisivi, numerose riviste, spettacoli teatrali e per la pubblicità. ENRICO REMMERT Il mio stile picaresco di MARIANGELA SALVALAGGIO Lavoro con la scrittura dai tempi della penna e della macchina da scrivere. Gabriel Garcia Màrquez ha dichiarato che avrebbe scritto molto di più se avesse avuto il pc. Io sono così, scrivo di tutto e in continuazione. Sono una persona molto curiosa, aperta, piena di voglia di fare. Enrico è al suo terzo romanzo, “Strade bianche”. È la storia di Vittorio, un orchestrale in viaggio con due donne, da Torino a Bari, dove va per sostituire un collega. Sorprese e cambi di strada inattesi sono una costante del viaggio dei tre compagni di avventura che attraversano l’Italia lungo le statali, d’inverno, a bordo di una macchina dell’autoscuola. Il viaggio diventa per ciascun protagonista un’occasione per cercarsi e smarrirsi. Un romanzo rocambolesco nei fatti, avventurosi, e nell’anima. Come mai le statali? Enrico Remmert 30 Le conosco bene, non scrivo mai di argomenti che non conosco, come suggerisce Orazio nella sua Poetica. Sono stato in vespa in Sicilia. Ho viaggiato tantissimo e posso dire di conoscere veramente bene l’Italia. Mi manca solo la Basilicata. In “Strade bianche” tutte le storie sono legate un po’ allo smarrimento, ad azioni in cui si girovaga, si vaga senza sapere bene dove andare. Ora che ne parliamo, sto realizzando che evidentemente mi piace narrare storie picaresche. Anche quello che sto scrivendo adesso è molto così: non suc- PROTAGONISTI cede niente ma in una stanza, concatenate, succedono mille cose. Tra numerosi reportage, tra cui gli ultimi per La Stampa con notti trascorse con i senza tetto, i tanti articoli per noti magazine e alcuni testi di canzoni, Enrico ha scritto ben trenta racconti. I racconti – spiega – servono per sbarcare il lunario, è una committenza molto frequente. Tra questi, uno è stato inserito in un’antologia sui Mondiali di calcio che andò molto bene. Da undici anni esiste la nazionale scrittori che si chiama l’Osvaldo Soriano Football Club, che ha pubblicato tre antologie. Nazionale di cui mi onoro di avere la maglia numero 3, anche se sono più uomo da pub e decisamente uno dei più scarsi. Solo due miei racconti mi sono davvero piaciuti, uno è inedito e lo sto scrivendo da anni; l’altro è quello del parrucchiere giapponese inserito proprio nell’antologia intitola- ta ‘Era l’anno dei Mondiali’, una storia vera. Quest’anno abbiamo presentato un testo che si chiama ‘Fuga dalla vittoria’, un lavoro che abbiamo fatto con la Fondazione di Stefano Borgonovo per sostenere i malati di Sla che è anche uno spettacolo teatrale. Lo scorso dicembre è uscito “Il minchionario universale”, una raccolta di frasi idiote dette negli ultimi anni da politici, celebrità, veline. Un esempio? Cristina Aguilera che chiede dove sarà quest’anno il festival di Cannes. Gli americani sono i primi della classe in questo ma anche i nostri si difendono bene, dal Trota a Flavia Vento; poi c’è super Silvio, dei politici non si salva nessuno. Una grande fonte sono i calciatori e i vip in genere. Le recensioni sui tuoi lavori sono ricche di aggettivi come soave, acuto, valido. Aggettivo sì o aggettivo no? Aggettivo medio, sono flaubertiano, per cui c’è solo un aggettivo ed è quello esatto. Come per le canzoni, anche nei libri è difficile dire se venga prima la storia o la “melodia”, la forma narrativa? Sì, ognuno ha il suo metodo. Sono appassionato di sceneggiatura e ho marzo 2013 | Plus Magazine 22 | PROTAGONISTI 31 PROTAGONISTI scito. È la biografia di un personaggio vero, irritante e affascinante. Per vicende incredibili, la sua vita viaggia a fianco alla storia con la S maiuscola: è in Serbia a sparare, è a New York con Wahrol. Prima barbone, poi domestico di un miliardario a Manhattan, scrittore alla moda a Parigi e così via. Una vita romanzesca e spericolata. Picaresca, così come il tema scelto da Remmert per il Dizionario ‘affettivo’ della lingua italiana, un esperimento a cui si sono sottoposti molti scrittori. Sì, la parola significativa per me è inquietudine. Cito a memoria la definizione: parola di sei sillabe che descrive un percorso dell’anima che mi appartiene. Buffo: inquietudine non ha sei sillabe ma cinque. Nessuno se ne è accorto, ma potrebbe voler dire che un’anima inquieta è sempre in movimento. letto molti libri sulla struttura della sceneggiatura più che sulla struttura letteraria. Prima di scrivere cosa succede? Penso molto a poche cose. Però, alla struttura dei capitoli penso tanto e preparo molto bene i miei personaggi, anche con delle schede non scritte ma riassunte mentalmente. Quando si hanno ben in testa i personaggi, quando questi hanno una faccia, allora è fatta. Inserire in una storia personaggi con un preciso riferimento, magari a una persona vivente, li rende molto reali, fino ad andare avanti da soli. Non è raro che mentre scrivo cosa deve fare un personaggio, questo fa un’altra cosa e in effetti va bene così. E i testi delle canzoni come nascono? Con Samuel dei Subsonica abbiamo scritto insieme tutti i testi dei Motel Connection. Una volta partivamo dai testi, adesso in genere dalla melodia anche se mi capita ancora di scrivere una frase molto musicale e di sentirla, grazie a Samuel, diventare musica al pianoforte, una magia. Dopo le puntate di Cartoon magic, un programma per bambini, hai scritto ancora per la tv? L’anno scorso è stato confermato un reality per aspiranti piloti di auto che guidano le Abarth. È andato in onda su Sky, in Italia e in Germania, e su Mtv in Svizzera. I migliori sei hanno partecipato a una gara ufficiale. Ha vinto un universitario torinese, Alberto Fontana, che non aveva la macchina ma è fanatico di simulatori di guida. Qual è il miglior libro del 2012? Nei giorni scorsi ho messo su Facebook che per me il libro dell’anno è “Limonov” di Emmanuel Carrère, edito da Adelphi. Tre giorni dopo scrivevano lo stesso il Corriere della Sera e La Stampa, segno che il testo è molto riu- 32 Anche Remmert sembra volersi muovere, deve ritornare alla scrittura. Anche a voler sbirciare non si capisce a cosa si stia dedicando. È una novità assoluta, stranamente nessuno ci ha mai pensato prima e non posso dire molto di più, se non che sto collaborando con il pittore Daniele Galliano, pinerolese di nascita e cosmolita di formazione. Stiamo lavorando a un’idea molto particolare, un po’ bambinesca. Enrico ci saluta così, con la curiosità di chi legge l’ultima riga di un capitolo e non vede l’ora di cominciare il prossimo. GUSTI E PIACERI di Barbara Odetto (foto A. Lercara) DELFINO BLU un raffinato angolo di mare a Torino Quale clientela frequenta il suo locale? I nostri clienti sono affezionati e ci scelgono da tempo per la qualità del cibo e per l’atmosfera accogliente che li fa sentire come a casa. Mi capita spesso di occuparmi del pranzo di nozze di giovani che venivano a mangiare qui sin da piccoli con i genitori. D a oltre venticinque anni il Delfino Blu è il punto di rifermento per quanti amano gustare un menù di pesce ricco di proposte creative e stuzzicanti. Il titolare cura personalmente ogni portata e coordina il suo staff composto da otto persone tra sala e cucina che collaborano con lui da quindici anni. Conosciuto e stimato nell’ambito dell’alta ristorazione, in quarant’anni di carriera è stato insignito di numerosi premi e attestati ed è anche Commendatore e Cavaliere della Repubblica. 34 Potrebbe quindi avere la supponenza dell’uomo di successo, eppure il Cavalier Peter non ama parlare di sé e preferisce focalizzare l’attenzione sul suo ristorante perché, dice, questo non è un lavoro, ma la passione di una vita o meglio, la sua stessa vita. Commendator Peter, perché Delfino Blu? Per rendere omaggio a questo animale che da sempre è considerato amico dell’uomo oltre che simbolo di forza. Come definirebbe il suo stile culinario? La mia è una cucina mediterranea di pesce, ma rivisitata in base ai gusti dei torinesi. Tutte le proposte sono caratterizzate infatti da un tocco personale che le rende particolari nei gusti e nei sapori. Quali sono i piatti più amati dai suoi clienti? Piace molto il plateau royal rivisitato con i frutti di mare italiani e francesi realizzato più di 30 anni fa. Nei due acquari di acqua marina della sala superiore ci sono le ostriche, i granchi, le aragoste, gli scampi ma anche l’astice jumbo che è una vera rarità. Tutto il pescato è rigorosamente fresco e selezionato. Oltre al coquillages sono molto apprezzati anche il sauté di cozze e vongole, gli spaghetti al cartoccio, la paella, la zuppetta di frutti di mare e ancora la grigliata mista del giorno, il fritto misto, l’aragosta ai profumi dell’orto e l’insalata di astice tiepida. Oltre al menù di mare abbiamo quello di terra per accontentare anche chi non ama il pesce o chi vuole assaggiare qualche ricetta diversa. Tra le nostre proposte, quelle che incontrano maggiore successo sono il risotto allo champagne, altri piatti legati alla stagione e, tra i dessert, i sorbetti preparati da noi e tante altre varietà di dolci. GUSTI E PIACERI sia sul lato della strada, è arredato con diversi tappeti persiani e sembra un salotto parigino d’altri tempi. La sala royal è adibita agli eventi? Esatto. I salotti e il pianoforte la rendono un salone per le feste più che una sala ristorante e il fatto che non sia visibile dalla strada fa sì che sia intima e quindi perfetta per delle cerimonie private di circa sessanta persone. Per questo molti la scelgono per matriLa foto degli anni ’80 ritrae il Signor Peter con il suo celebre Plateau Royal. moni, anniversari, feste di compleVedo che nelle teche in legno fanno anno oppure per cene congressuali e lavorative. capolino molte etichette interessanti… La cantina dei vini comprende bianchi Commendator Peter, oltre alla quae rossi di diversa qualità e provenienza e tra le bollicine non manca lo cham- lità delle proposte enogastronomiche pagne, ideale per accompagnare un lei è attento anche all’immagine del suo locale? Ce ne parla? evento speciale. Curo personalmente i contenuti del sito in cui fornisco informazioni sul Ci descrive il suo locale? Il ristorante si divide in tre ambienti: ristorante, sul menù e in cui trovano al piano superiore ci sono la sala degli spazio le news, la gallery fotografica acquari e il dehor riscaldato, mentre a delle portate più amate dalla clientela, quello inferiore c’è la sala royal. Sempre sotto trova spazio anche il mio studio, che ho arredato con mobili del ‘500 e dell’800; questo è il luogo in cui mi rilasso e in cui nascono le idee e le ricette. In tutti gli ambienti ho scelto colori caldi che tendono all’oro per le pareti, sedie in velluto e tovaglie rosso scuro per una corretta ed elegante mise en place. Mi piace che il cliente si senta a casa e si faccia coccolare non solo da una cucina curata, ma anche da un’atmosfera elegante e avvolgente. Dalla scelta dei quadri alle candele ai fiori, ogni particolare è studiato proprio per regalare agli ospiti una parentesi di buon cibo e, perché no, di relax. Per la stessa ragione il dehor, benché ma anche i premi e i riconoscimenti che ho ricevuto nel corso di quarant’anni di carriera. L’indirizzo web è www.ristorantedelfinoblu.com. Per essere in linea con le nuove esigenze del mercato ho anche una pagina facebook che aggiorno con immagini e novità curiose e stuzzicanti. Il Delfino Blu è aperto tutti i giorni: una scelta impegnativa. Sicuramente, ma credo che il cliente debba poter contare su un ristorante di fiducia e capace di accoglierlo ogni volta che abbia voglia di coccolarsi con una ricetta speciale. Il rapporto di stima che c’è tra me e il personale, che comunque ruota perché ha il diritto di riposare, è tale per cui tutti partecipano con piacere al successo del locale e questa atmosfera di rispetto e collaborazione è avvertita dai nostri ospiti. DELFINO BLU Corso Orbassano 277 Tel. 011 3115080 www.ristorantedelfinoblu.com [email protected] Aperto tutti i giorni dalle 12.00 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 23.30 Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% marzo 2013 | Plus Magazine 22 | GUSTI E PIACERI 35 GUSTI E PIACERI di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) Ristorante La Pergola Rosa atmosfere e sapori sublimi Tina, Angelo Castrovilli e Fabio L a Pergola Rosa ha come titolare lo Chef Angelo Castrovilli: entrato in importanti cucine a 14 anni, ne è uscito grande Chef: una carriera esaltante e ricca di riconoscimenti. Lei ha un lungo excursus sig. Castrovilli, ci racconti la sua storia. Ho iniziato con grande passione la mia formazione al Regina Palace di Stresa. Dopo un breve periodo trascorso nel varesotto, zona che mi ha ispirato nuove idee di servizio, ho fatto ritorno a Torino affrontando un duro percorso presso i migliori ristoranti come Il Cambio, Sitea, Turin Palace. Il primo impegno importante è stato il catering del Cambio. Il catering è una grande scuola, ti allena all’improvvisazione, sviluppa la capacità di affrontare imprevisti ed essere sempre reattivo. Poi sono passato a Stratta, dove ho seguito importanti famiglie torinesi come personal Chef. Sono tornato a esercitare nei ristoranti, a La Pista del Lingotto come Executive Chef, per mettere a punto le esperienze maturate fino a quel momento: far sentire l’Ospite a casa. Ho raggiunto tutti i traguardi a cui uno Chef può aspirare, tra cui il cavalierato. Nel 2011 ho realizzato con mia moglie il desiderio di prendere un piccolo ristorante ricco di storia dove coniugare in libertà le competenze acquisite: La Pergola Rosa. Anche se rinnovato negli interni non abbiamo voluto snaturare l’ambientazione, a cominciare dalle insegne storiche. È un locale ricco di fascino che ci ha conquistato con la bellezza del suo stile déco. Sig. Castrovilli, perché definisce il suo ristorante “la casa dell’Ospite”? Perché da noi deve sentirsi a casa propria e anche la scelta del personale è stata mirata sulla nostra filosofia, privilegiando educazione e discrezione. In sala ci sono mia moglie Tina e il giovane Fabio, che interpreta perfettamente quell’educazione al lavoro a noi cara. I suoi piatti sono sublimi creazioni, sia sotto il profilo del gusto sia per l’aspetto coreografico. Come può definire la sua cucina? Sicuramente molto legata al Piemon- te, per anni ho seguito quasi con assillo l’antica cucina piemontese e alcuni piatti ricordano le tradizioni, anche se rimodernate: le pappardelle con il battuto di fassone, il finto tonno di coniglio, i tortelli con la crema di zucca abbinati alla fonduta di castelmagno. Privilegio la genuinità delle preparazioni e cambio proposte seguendo la stagionalità degli ingredienti. Non solo piatti tradizionali, ma sempre accompagnati a una nota territoriale, come il pesce abbinato al flan di cardi. Cuciniamo tutto al momento, anche le salse e questo ci consente di essere molto attenti a qualsiasi allergia degli Ospiti e per i celiaci prepariamo tutto separatamente. Si potrebbe definire una cucina internazionale? Più che internazionale la definirei mediterranea, cerco di esaltare i sapori del nostro paese. Il pescespada con il pistacchio, la zuppetta di pesce nel tegamino di ceramica, il tataki di tonno con tè nero, sesamo e pepe sono piatti che ricordano la Sicilia. Ha presente il filetto alla Rossini, con il fois gras e il tartufo nero? Lo preparo con gli stessi ingredienti su uno chateau di tonno. Poi curo l’abbinamento con i vini sfatando molti pregiudizi e proponendo nebbiolo o barbera in abbinamento al tonno. La nostra cantina abbraccia oltre 140 etichette di grande qualità. Per le colazioni di lavoro si può scegliere un piatto dal menù, cucinato al momento, abbinato a un calice di vino e la spesa varia dai 10 ai 15€euro. Per la sera consigliamo di prenotare avendo a disposizione 35 coperti. LA PERGOLA ROSA di Angelo Castrovilli Via XX Settembre 18 – Torino Tel. 011 537562 Chiuso il martedì www.lapergolarosa.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% a cena 36 GUSTI E PIACERI di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) L a mitologia ha emblematicamente assegnato a due divinità contrapposte l’interpretazione dell’esistenza terrena dell’uomo: Apollo, il dio che rappresenta la parte razionale e Dioniso, testimone della parte emozionale e del piacere. A Torino, in via delle Rocca, troviamo una perfetta simbiosi dei due aspetti nella boutique Dioniso 41 dove la titolare Antonella Di Lullo, con maestria, olfatto e gusto raffinati seleziona per noi vini pregiati, distillati e champagne. Dioniso 41 Il piacere del buon vino franciacorta, i prosecchi, i piemontesi e altre etichette del territorio italiano. Antonella, ci racconti il percorso che l’ha portata a occuparsi di una raffinatissima enoteca. La sua massima ricorrente è bere poco e bere bene e per diffondere questa cultura organizza serate per la degustazione. Fin da giovanissima ho sempre avuto una forte passione per il buon bere che mi ha portato a diventare assaggiatrice di vino diplomata all’ONAV e successivamente, a seguire il corso dell’AIS, l’Associazione Italiana Sommeliers. Ma la scuola più importante l’ho fatta frequentando per molti anni i buoni ristoranti e le cantine della nostra penisola... Di cosa si occupava, per viaggiare così tanto? Negli anni ‘80 ho lavorato per un’azienda multinazionale americana dove il mio ruolo direzionale prevedeva anche l’organizzazione di eventi e la regalistica aziendale. Questo mi ha permesso di conoscere diverse realtà vitivinicole di medio e alto livello. L’assiduità con ottimi ristoranti ha affinato il mio dono naturale dell’olfatto e del gusto. In seguito con un amico del settore ho aperto una società di comunicazione, specializzandomi ulteriormente nella regalistica aziendale di prestigio, avendo così l’opportunità di conoscere le migliori cantine italiane, internazionali e le grandi maison di champagne, contemporaneamente alla ricerca sul territorio italiano di tante piccole realtà alimentari artigianali. Per alcuni anni ho rappresentato alcune aziende di vini italiane e straniere leader sul mercato dove ho acquisito ulteriore esperienza sia nell’ambito vini che distillati. Nel 2010 ho avvertito la voglia di fermarmi e di creare una mia boutique, ed ecco Dioniso 41! Antonella Di Lullo Può farci qualche esempio di vini particolarmente originali da lei selezionati? Il Pecorino che, a dispetto del nome, è un vino bianco di buona mineralità originario delle Marche ma adottato a tutti gli effetti dall’Abruzzo. Poi l’Aglianico del Molise “Contado” di Di Majo Norante, il Lambrusco Vecchio Moro di Rinaldini e qui è doveroso ricordare che il lambrusco è un vino secco. Per finire andiamo in Sicilia, con il Favinia dell’Isola di Favignana di casa Firriato, un blend di uve siciliane con tutta l’originalità organolettica di un vitigno cresciuto a 50 metri dal mare. La prima produzione in vendita nel 2011 dopo 100 anni che non si coltivava più sull’isola. Una menzione particolare meritano gli champagne e le bollicine italiane, delle quali curo un’ampia selezione. Da me gli appassionati troveranno le migliori cantine internazionali, i Il mio suggerimento è bere poco privilegiando la qualità e per affinare il palato organizzo degli incontri. Quest’anno inizieranno I Mercoledì di Dioniso, dedicati ad argomenti a tema come i distillati, le bollicine o i passiti a cui possono partecipare non più di 10 persone. Ai nostri incontri presenzia Alessandro Felis, giornalista esperto enogastronomico che collabora con La Stampa e diverse riviste specializzate. Li posso definire “corsi bonsai” e la similitudine è per la validità e completezza dei percorsi, se pur in una sola serata. Nella sua boutique propone anche una raffinata scelta di specialità alimentari. Prediligo le aziende piccole che lavorano ancora artigianalmente e in Italia, fortunatamente, troviamo moltissime specialità con i sapori genuini del passato. Per qualsiasi acquisto il Cliente trova da Dioniso 41 un’accurata scelta di prodotti enogastronomici e una consulenza per conoscere meglio ciò che beve o regala. DIONISO 41 Via Della Rocca 41 B – Torino Tel. 011 8390809 [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto dell’8% su tutti i prezzi esposti marzo 2013 | Plus Magazine 22 | GUSTI E PIACERI 37 GUSTI E PIACERI DULCINEA: Maestri pasticceri dal 1979 V arcando la porta di Dulcinea il cliente viene subito avvolto da uno squisito profumo di dolci, per un tripudio non solo dell’olfatto, ma di tutti i sensi. Anche la vista, infatti, è coccolata dai colori della pasticceria fresca mignon e dalle numerose prelibatezze che rendono questo luogo un vero tempio per i golosi di tutte le età. Basta un piccolo assaggio, poi, per conquistare anche il gusto. In linea con la grande tradizione dolciaria torinese, Gianni Bacciu produce artigianalmente deliziose creme, squisite torte come la Sacher e la Langarola alle nocciole, morbidi torroni e un vasto assortimento non solo di pasticceria secca, ma anche di salatini preparati rigorosamente in giornata. Naturalmente non mancano le uova di Pasqua realizzate con cioccolato finissimo e proposte alla clientela in diverse dimensioni e con delicate decorazioni che le rendono davvero uniche. Il tutto viene preparato in laboratorio con grande passione e con una rigorosa attenzione ai dettagli e alla qualità delle materie impiegate. Aspetti fondamentali che rendono la pasticceria Dulcinea una realtà artigiana di alto livello che dal 1979 ad oggi ha saputo portare avanti la storia e la cultura dell’arte bianca. Il titolare, impegnato in laboratorio con i suoi collaboratori, è affiancato dalla sorella Maria che accoglie i clienti e li consiglia nella scelta del dolce giusto per ogni ricorrenza. Oltre alla vendita al dettaglio, il Signor Bacciu si occupa anche di ricevimenti che cura personalmente in tutti gli aspetti. I committenti sono per lo più torinesi, ma di recente ha firmato anche la regia di eventi organizzati da alcune aziende farmaceutiche di Milano. L’attività di catering e di banqueting è cominciata negli anni ’90, quando la sua clientela più affezionata ha iniziato a richiedergli questo tipo di servizio in occasione di eventi quali battesimi, comunioni e matrimoni. Nel tempo Dulcinea si è specializzata sempre più ed oggi si pone come un punto di riferimento cittadino nel settore. Tra i party organizzati da questa prestigiosa pasticceria ve ne sono alcuni commissionati dall’Ordine dei Medici e da aziende note all’ombra della Mole come Sirt, Toro Assicurazioni e molte altre. Il titolare sottolinea che vi è una differenza sostanziale tra il catering, che corrisponde alla fornitura del cibo e delle bevande, e il banqueting ovvero il servizio chiavi in mano che cura l’allestimento di un ricevimento a trecentosessanta gradi con la fornitura di sedie, tavoli, tovaglie e tutto l’occorrente per rendere indimenticabile una manifestazione e in questo Dulcinea può vantare di essere una vera specialista. L’alta qualità del servizio è data dalla cura di ogni aspetto: dalla scelta dei fiori alle decorazioni, dalla selezione del personale alla definizione del menù e, naturalmente, dall’individuazione della location più adatta a rendere un evento indimenticabile e anche in questo caso il titolare ha una vasta rosa di castelli, ville e palazzi da proporre alla clientela. Che si tratti di un meeting aziendale o di una cerimonia, Dulcinea sa rendere indimenticabile ogni appuntamento così come, che si tratti di un pasticcino o di un uovo di Pasqua, di un salatino o di un cioccolatino, questo laboratorio artigianale sa trasformare ogni assaggio in un tripudio di sapori. DULCINEA Corso Francia 207 – Torino Tel. e Fax 011 7767843 Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% 38 Ora Scavolini non è più solo sinonimo di cucina. Da oggi la nuova collezione Blu Scavolini si prende cura anche del tuo bagno. Vieni in negozio e scopri i vantaggi della CONVENZIONE FABI sull’intera gamma SCAVOLINI! La Passione per la Casa. Esposizione di 1.500 mq a TROFARELLO in VIA TORINO 137 tel 011 6498982 - 011 6499248 Visita il sito www.euromarredamenti.it e seguici su Facebook www.facebook.com/Euromarredamenti PROTAGONISTI di DARIO MIGLIARDI S vegliarsi la mattina per correre in ufficio è sempre un momento delicato. Poi bisogna buttarsi veloci nel traffico caotico della città, tra cantieri stradali perennemente aperti e zone a traffico limitato che ti obbligano a giri vorticosi. È qui che la radio diventa un’ancora di salvezza, un inno alla speranza, un momento in cui poter distrarsi dai grattacapi che ci affliggono. Sono ormai diciotto anni che esiste una delle trasmissioni radiofoniche più surreali e divertenti di Rai Radio 2: Il ruggito del coniglio. Condotto da Antonello Dose e Marco Presta, negli anni è cresciuto con nuovi autori e con l’apporto di Max Paiella e Giancarlo Ratti. Ma forse i veri protagonisti sono i radioascoltatori, che riescono a intervenire come se fossero autori affermati e con ironia prendono in giro i propri difetti. Il primo libro di Marco Presta è stato una raccolta di racconti divertenti e surreali; Il paradiso terrestre. L’anno scorso ha pubblicato il suo primo romanzo Un calcio in bocca fa miracoli, la storia di un uomo ormai anziano che fa i conti con ciò che la vita gli concede. Marco Presta 40 PROTAGONISTI MARCO PRESTA, Il Piantagrane del ruggito del coniglio Marco, oltre alla tua carriera di conduttore e autore radiofonico, hai intrapreso anche l’attività di scrittore. Il piantagrane è il tuo terzo libro e il più completo; non sono racconti brevi, ma è un vero e proprio romanzo. Di cosa parla? E’ un libro che se non fosse ambientato in Italia sarebbe una semplice storia di quotidianità. In Italia invece diventa una storia devastante, terrificante, diventa addirittura un thriller. Perché nel nostro caro Paese se c’è una cosa che ci manca è proprio la normalità. Siamo bravi in tutto il resto, abbiamo un’ottima cucina, abbiamo dei bravi poeti, ce la caviamo anche nel calcio, ma nella normalità diciamo che non siamo competitivi. Chi è il protagonista del romanzo e cosa combina? Si chiama Giovanni, un nome semplice, e possiede un’anomalia, che come tutte le anomalie può diventare pericolosa, perché suscita reazioni da parte dell’ambiente circostante. Lui, involontariamente, è un terrorista della normalità, perché non sa di avere questo potere e nemmeno lo vorrebbe. Quindi Giovanni è un eroe? No, assolutamente. Lui gira per il proprio paese e, quando si trova di fronte a qualcosa che stride con la normalità, interviene in maniera casuale e tutto diventa normale, come acca- drebbe in un paese appunto normale. Ma una cosa del genere in Italia è fortemente eversiva. Quindi qualcuno se ne accorge e iniziano a perseguitarlo. Ci fai un esempio, quali sono queste reazioni? Che cosa accade? C’è una donna prosperosa e con il seno rifatto. Basta che Giovanni le lanci casualmente uno sguardo per farle scoppiare le tette siliconate e tutto ritorna alla normalità delle cose. Ritorna la logica del buonsenso e della propria coscienza. Però c’è qualcuno che sta dalla sua parte, sembra quasi un angelo custode che parla con un linguaggio tutto particolare, un po’ arcaico. Usa delle vecchie parole tirate fuori dal dialetto romanesco, sono parole che non si usano più, un po’ come parlare la lingua degli aztechi. Hanno un fascino straordinario, soprattutto il fascino dell’estinto. Sono vecchie parole che sentivo dire da mia nonna e che nessuno usa più. Alcune sono dei neologismi e si può dire che sia una lingua violentemente suburbana. E’ un personaggio che potrebbe tranquillamente stare in un libro o in un film di Pasolini. Una volta ce n’erano molte di persone così, persone schiette, simpatiche, ma anche violente. Come si chiama il coprotagonista e qual è la sua psicologia? Ha un nome che è tutto un programma, si chiama Granchio, ed è l’ultimo prodotto di quella periferia estinta. È un personaggio grottesco, buffo e spaventoso al tempo stesso. Un omino forzutissimo che frulla le parole storpiate dall’ignoranza con oscura sapienza e, nonostante non sia il protagonista, prende sempre più importanza nel corso della storia. Hai presentato il libro in una sala strapiena del Piccolo Teatro Regio di Torino, in compagnia di Luciana Littizzetto che ti ha fatto i complimenti, perché il tuo libro è un vero romanzo, e non sono aneddoti raccolti qua e là. Ti aspettavi tutto questo successo? marzo 2013 | Plus Magazine 22 | PROTAGONISTI 41 PROTAGONISTI uscito di pista a Fiumicino. Vi ricordate che hanno cancellato il logo con degli adesivi bianchi? Ebbene, noi abbiamo chiesto ai radioascoltatori di raccontarci che cosa hanno cancellato e le risposte sono state tantissime. E poi c’è anche la Top Vergognation!!! Sì, è un altro modo per raccontare le cose che ci scandalizzano. Anche se facciamo fatica a vergognarci, siamo abituati a tutto, siamo diventati immuni alle vergogne. Ma poi c’è la Coppa Rimetti, l’attore Giancarlo Ratti che scende in campo con “Ratti ma non troppo vicini”, ci sono le Grandi Invenzioni della Storia dell’Umanità, il Divino Fangoria! Sì, è vero, sta andando bene. Ti sei chiesto il motivo di questo interesse? Credo che sia una storia che riesce a raccontare in maniera leggera ciò che siamo diventati, credo che Giovanni e il suo compare Granchio trasformino in commedia la tragedia della loro vita comune. Era quello che mi ero prefissato di fare e credo di esserci moderatamente riuscito. Leggendo il libro si trovano delle iperbole che ricordano Il Ruggito del Coniglio. Quanto è stata importante l’esperienza radiofonica per arrivare a questo tipo di scrittura? Credo che sia stata molto importante. La lettura dei quotidiani in diretta ti porta ad una tale esasperazione rispetto alla realtà, che la voglia di creare un personaggio del genere viene quasi spontaneamente. Poi ci sono le telefonate del pubblico da casa che ti danno un indirizzo preciso. Comunque è vero nel libro c’è tanta esperienza de Il Ruggito del Coniglio. Ne Il Ruggito del Coniglio prendete suggerimenti dalla quotidianità per raccontare le vicissitudini di quello che accade a ognuno di noi. Da cosa prendete spunto per trovare il tema da trattare? Dalla lettura dei giornali. I quotidiani sono la nostra fonte di informazione e di ispirazione. Leggiamo una notizia e la riproponiamo in maniera ironica e satirica. Per esempio? Tutti ricordiamo l’aereo rumeno che aveva in appalto dall’Alitalia le tratte interne e che è 42 Negli anni settanta la trasmissione che ha fatto epoca era Alto Gradimento di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. È durata pochi anni e ha scoperto tanti personaggi. Voi l’avete superata, ne siete consapevoli? È una domanda che ci hanno già fatto. L’accostamento con due grandissimi della radio ci inorgoglisce, ma la nostra strada è diversa, i tempi sono diversi, gli anni settanta sono stati mitici, anni di contestazioni e di creatività. Vedremo cosa diranno le generazioni future di questi nostri anni. Lo sapete che tu e Antonello Dose siete un bene per la società? Ci sono delle mamme che, portando i bambini a scuola, fanno sentire la vostra trasmissione, che acquieta e diverte i bimbi. (ride) Abbiamo rovinato varie generazioni di italiani, ormai è diventato un rito collettivo e di questo sono molto felice, siamo una tribù. I radioascoltatori ci considerano nel modo migliore che potremmo volere. È come se fossimo parte della loro famiglia, siamo i cugini scemi – sai, in ogni famiglia c’è il cugino un po’ balengo – Ecco noi siamo quel parente lì. Ma questo ci riempie di orgoglio, naturalmente. COMUNICAZIONE E IMMAGINE di Barbara Odetto In questa foto, Bianca Toesca e Fosca Lagattolla in riunione nella boutique Comme Toi a Torino. Easyeventi si è infatti occupata dell’inaugurazione del negozio di via Cavour 1, dopo la ristrutturazione nel settembre del 2011. EASYEVENTI: l’arte di organizzare un meeting perfetto L a riuscita di un evento, di qualsiasi natura esso sia, dipende da molteplici fattori, ognuno fondamentale. Curare il singolo dettaglio, avere una visione globale di tutti gli aspetti dell’organizzazione e considerare i diversi partner che devono essere coinvolti non è dunque così immediato come si potrebbe pensare. Non solo, un happening di successo vanta una rosa di ospiti selezionati e richiede un certo savoir faire da parte di chi ne segue la regia. Lo sanno bene Bianca Toesca e Fosca Lagattolla, socie fondatrici di Easyeventi, brand professionale nell’organizzazione di meeting di carattere aziendale, culturale e privato non solo a Torino, ma anche in Italia e all’estero. di un evento di successo e per scoprire quanto il bon ton sia fondamentale tanto nel privato quanto nel business. Le due imprenditrici, infatti, organizzano anche interessanti corsi su questo tema. Qual è il core business di Easyeventi? La nostra società di servizi propone un insieme di competenze altamente qualificate per la promozione dell’im- Tra i loro numerosi incarichi, i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, il G8 di Genova e il Vertice Nato di Pratica di Mare. Abbiamo incontrato le titolari, che sono anche madre e figlia, nel loro studio all’ombra della Mole in una mattinata di sole per conoscere i segreti Bianca Toesca 44 magine di aziende, istituzioni, brand, luoghi, professionisti e privati. I clienti ci forniscono un brief che noi traduciamo in un evento personalizzato e strutturato in ogni singolo dettaglio in relazione alle specifiche esigenze. A differenza di quanto si possa credere, infatti, non esiste un format standard per creare eventi e ognuno deve essere studiato su misura, proprio come fosse un abito sartoriale. COMUNICAZIONE E IMMAGINE In cosa vi distinguete particolarmente? Disponiamo di una mailing list piuttosto corposa che vanta nomi di grande prestigio del jet set nazionale e abbiamo una buona capacità di problem solving per cui siamo in grado di gestire ogni situazione con la massima professionalità. Il singolo evento è studiato in ogni particolare, così come le location sono selezionate per essere la cornice perfetta e indimenticabile. Inoltre offriamo un servizio completo che include la segreteria, l’attivazione di una mail e di numero telefonico dedicato, la selezione delle interpreti, dei fotografi e dei video maker, la scenografia e molto altro. Non solo: siamo particolarmente attente alle evoluzioni della società e per questo ci avvaliamo anche del web. Oltre al sito, a breve sarà infatti online il nostro blog per fornire idee e consigli sul bon ton e sull’arte del ricevere, requisiti fondamentali non solo per chi opera nel nostro settore o nel mondo del lavoro in generale, ma anche per la vita quotidiana. Quanto è importante il design dell’evento? Moltissimo perché crea il mood dell’evento e lo rende unico, innovativo e di successo. Per questa ragione ci avvaliamo della direzione artistica di Costanza de Chastenay, che vanta collaborazioni con L’Oreal, Lolita Lempicka, Galeries Lafayette e Christian Dior Haute Couture Joaillerie et Prêt-à-Porter, oltre che di un team di professionisti altamente preparato e con idee innovative e di grande effetto. Quale ruolo ha la location nella riuscita di un evento? Un ruolo fondamentale, ecco perché noi abbiamo un catalogo ricco e articolato che spazia dai palazzi storici alle ville seicentesche e settecentesche immerse nel verde, dai casali tra i vigneti ai manieri e ai castelli, dalle gallerie d’arte alle case private. Ogni happening ha un suo stile e tutto deve concorrere a sottolinearlo. Quali tipi di happening organizzate? Ci occupiamo, tra gli altri, di appuntamenti istituzionali quali premiazioni o visite di personaggi autorevoli, congressi, incontri aziendali che spaziano dal lancio di prodotti alle conferenze stampa, dal teambuilding al road show e ancora eventi privati e di charity. Grazie anche ad una consolidata rete di rapporti con i massimi esperti d’arte e i principali artisti del panorama contemporaneo, curiamo anche diversi meeting di carattere culturale. Ci spiegate cosa sono gli itinerari per eccellenza? Sono programmi di ospitalità creati ad hoc sia per gruppi di persone sia per colazioni o pranzi a casa con i clienti. Aprire la propria dimora è un atto di grande disponibilità e altruismo che richiede una buona dose di energia e di savoir faire, per questo tutto deve essere perfetto e curato nel minimo dettaglio. I nostri incontri offrono interessanti spunti da applicare nel quotidiano e non sono legati all’etichetta del passato, ma ben radicati nel presente. Le buone maniere, d’altronde, non dovrebbero passare mai di moda. Terrete anche dei corsi per gli associati Fabi Plus? Bianca Toesca e Fosca Lagattolla singoli individui; tutte le destinazioni sono di grande appeal e puntano su percorsi turistici e culturali personalizzati secondo le esigenze e gli interessi dei diversi referenti. Si tratta di un’esperienza unica e indimenticabile che è molto richiesta e apprezzata dagli stranieri, ma anche dagli Italiani. In primavera avremo tre appuntamenti presso la sede torinese di via Guarini 4. Uno tratterà l’arte del ricevere, un secondo parlerà dell’arte della tavola e un altro avrà per argomento l’abito giusto per ogni occasione. Voi, tra gli altri, tenete corsi di bon ton. Ce ne parlate? Più che corsi li chiamiamo suggerimenti pratici per chi ama l’arte del ricevere. Accogliere gli ospiti è un segnale di generosità, ma talvolta nascono dei dubbi come ad esempio in quale modo assegnare i posti a tavola o come presentare in maniera corretta gli invitati, soprattutto quando si organizzano EASYEVENTI Via Bava 5 Torino Tel. 011 8138088 – 0118154299 Cell. 340 7837858 Fax 011 19837846 www.easyeventi.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto 10% marzo 2013 | Plus Magazine 22 | COMUNICAZIONE E IMMAGINE 45 COMUNICAZIONE E IMMAGINE foto R. Morzone La fiducia: atto di fede verso se stessi In questi anni ho seguito molti soggetti con profili professionali diversi e, grazie al supporto di un training mirato, essi hanno potuto raggiungere una migliore consapevolezza di sé e apprendere la capacità di “presentarsi bene”, indipendentemente dal tipo di impegno: impiegati, chef, insegnanti, imprenditori, copywriter, medici e la lista è veramente lunga ed eterogenea. Emanuela Truzzi È difficile usare questo termine in un momento storico dove le persone provano preoccupazione verso il futuro. Forse è più facile sostenere che molti hanno poca fiducia nelle istituzioni e si sentono traditi nei principi, rievocati illusoriamente ad ogni campagna elettorale. L’interesse del termine è per il tema sociale e, come sostiene il filosofo Montesquieu, “se nessuno avesse fiducia di nessuno non sarebbe nemmeno possibile prendere in considerazione l’esistenza di una comunità”. Ma la fiducia è anche un atto di fede verso se stessi. Quando non siamo forti della nostra identità la confidenza negli altri ci espone a pericoli e condizionamenti. E quanto confidiamo in noi stessi? Credere nelle nostre capacità ci consente di raggiungere gli obiettivi e lottare per essi mentre coloro che non hanno fiducia di sé si sentono dei perdenti e cercano sempre dei capri espiatori per giustificare i fallimenti della vita. Ecco perché è importante diventare “imprenditori della propria identità sociale” e per attuare questo processo la chiave interpretativa è credere in se stessi. 46 Cosa vuol dire sapersi presentare bene? Nella selezione del personale, per scegliere il candidato noi selezionatori ci basiamo su tre principi fondamentali che racchiudono il senso dell’identità sociale individuale: sapere, saper fare e saper essere. Il sapere è certamente legato alla formazione, che comprende il percorso di studi e di aggiornamento ma per essere un buon professionista non è determinante conseguire la laurea con il massimo dei voti! Il saper fare a volte supera il sapere e significa mettere in pratica nella realtà contingente le conoscenze acquisite per trasformarle in competenze. Il saper essere è quella marcia in più che determina la differenza, la capacità soggettiva nell’affrontare le situazioni difficili. Il problem solving è fortemente legato alla fiducia nelle proprie capacità e ad un altro importante atteggiamento: l’attitudine a osare. Chi ha fiducia nelle proprie capacità non teme il giudizio degli altri e osa; a volte uscendo dai protocolli per assumere su di sè la responsabilità del proprio operato e, credetemi, quando si parla di medici, questo atteggiamento determina la possibilità di salvare una vita! Ma portiamo esempi diversi dove osare comporta egualmente dei rischi, se pur legati ad aspetti oggettivi. La persona che ha fiducia nelle proprie capacità si esprime in modo assertivo, sostiene le proprie idee e, naturalmente, le propone in modo persuasivo. Chi si identifica nel ruolo sociale rappresentato dalla sua identità professionale sa esercitarlo bene e in modo carismatico: riflette, rappresenta e realizza. Un buon insegnante è quello che rappresenta il saper essere nella relazione con gli allievi e riesce a coinvolgerli, un valido chef rappresenta suggestioni emotive nella realizzazione dei suoi piatti, un bravo impiegato rappresenta l’eccellenza dell’efficienza svolgendo il proprio lavoro con partecipazione e responsabilità, un copywriter rappresenta immagini attraverso le parole trasferendo stupore e magnificenza nei suoi messaggi. In questo nuovo anno pieno di incognite e di perplessità verso un futuro instabile, iniziamo a coltivare la fiducia in noi stessi. La fiducia nelle nostre capacità si acquisisce con la consapevolezza di noi stessi in un processo di miglioramento continuo e si manifesta nella voglia di apprendere e sperimentare senza mai sentirci “arrivati”, ma forti della nostra identità. Dr.ssa Emanuela Truzzi docente in comunicazione e coach motivazionale MODERNACOMUNICAZIONE Torino – Via Magenta 49 www.modernacomunicazione.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto 10% TERRITORIO TORINO PORTA SUSA: stazione aperta verso La storia della stazione di Porta Susa inizia nella metà del 1800. Il nome originario era “Stazione Ferrovia di Novara” ed era un elemento fondamentale per lo sviluppo dell’allora capitale Sabauda. In quegli anni il Regno di Sardegna fu l’unico tra gli Stati italiani a mettere in atto un progetto di investimenti nelle infrastrutture ferroviarie e nel maggio 1855 venne inaugurato il primo tratto da Novara alle porte di Torino. L’edificio storico della ormai vecchia Stazione di Porta Susa fu progettato come stazione di testa e divenne di transito quando la strada ferrata si estese fino a Milano. 48 TERRITORIO il futuro di DARIO MIGLIARDI L a nuova stazione è situata tra corso Bolzano e il viale alberato della “Spina”, ed è una scenografica galleria in acciaio e vetro fotovoltaico, lunga quasi quattrocento metri e larga circa 30 metri. Il progetto degli architetti Silvio d’Ascia e Agostino Magnaghi reinterpreta in chiave moderna le magnifiche gallerie urbane delle città del XIX secolo, vedasi la galleria Sabauda a Torino o la Galleria Vittorio Emanuele di Milano, e le hall ferroviarie delle stazioni ottocentesche, come la Stazione Centrale di Milano o la Gare de Lyon di Parigi o la stazione di Porta Nuova alle origini. Si articola in quattro ambienti: • il sistema treni: banchine di accesso e binari, realizzati al di sotto del fabbricato della stazione; • il sistema servizi ai viaggiatori: biglietterie, sale d’attesa, informazioni e gli altri servizi primari destinati alla clientela ferroviaria; • il sistema servizi: attrezzature di pubblica utilità, intrattenimento, culturali, commerciali e di ristoro, • il sistema trasporto integrato: la stazione della metropolitana, al di sotto del piano dei binari ferroviari, parcheggi, raccordo con le linee bus di superficie. Con l’apertura di Porta Susa prende piede l’idea madre del PRG di Torino, nato nel 1995, che prevede la trasformazione della città a partire dalle infrastrutture, con l’interramento della ferrovia e la sua sostituzione con il grande boulevard della Spina Centrale, che quando sarà completato raggiungerà i 12 km. La forma sinuosa della galleria in acciaio e vetro è stata pensata in funzione dei flussi interni della stazione. Nell’ingresso nord, quello da piazza diciotto dicembre, si scende con un dolce dislivello fino al livello della banchina, tuttora in costruzione, dedicata ai treni ad Alta velocità, per poi continuare la discesa (fino a 21 metri sottoterra) fino all’accesso della metropolitana. Efficienza energetica e architettura bio-climatica I grandi pannelli di vetro della stazione sono quasi interamente equipaggiati da celle fotovoltaiche monocristalline che producono energia elettrica. Per dare comfort ambientale sia in estate, che in inverno, sono posizionati a terra dei pannelli radianti per la ventilazione fredda/calda. Successivamente saranno piantate delle alberature su vaso, che permetteranno di ombreggiare le aree di circolazione interne. La stazione è appena nata, ma vanta già la vittoria del Premio Solare Europeo 2012, assegnato per la volta di copertura, costruita con un sistema fotovoltaico che consente di recuperare parte del fabbisogno elettrico dell’intero corpo stazione. Arte e storia Nella galleria centrale della stazione viene ricordato l’importante ruolo di Torino nell’Unità d’Italia con una stele su cui è inciso il Decreto Fondamentale dell’8 febbraio 1848 alla base dello Statuto Albertino, promulgato da Carlo Alberto di Savoia. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | TERRITORIO 49 TERRITORIO Un’opera progettata da Annalaura Spalla e realizzata per ricordare I Luoghi della Memoria. Il monolite, alto 12 metri, è realizzato in ferro nero e acciaio ed è collocato sull’asse del percorso lineare della stazione. Abbiamo chiesto al critico d’arte e di architettura Fortunato D’Amico di spiegarci quali opportunità questa nuova, avveniristica costruzione offre alla città di Torino. La Spina Uno è una grande possibilità per Torino di rimodernare il patrimonio dismesso della città con strutture e architetture adatte a soddisfare le nuove esigenze dei centri urbani. In questo modo si affronteranno i prossimi decenni attrezzati di un equipaggiamento intelligente e sostenibile. Perché si è partiti da quello che era un lungo corridoio della città? Eravamo in presenza di un corridoio percorribile ambiguo e variegato, con architetture degli anni sessanta e settanta e di fine ottocento lungo Corso Inghilterra e Corso Bolzano, strutture industriali e di detenzione carceraria miste a costruzioni novecentesche di basso valore rappresentativo in Corso Mediterraneo. In queste circostanze, l’architettura contemporanea deve diventare strumento e soluzione ideale per risanare la complessità del caos, procurato dall’accumulo non controllato dell’inurbamento. La nuova stazione di Porta Susa sorge in mezzo a un contesto storico e moderno; da un lato il vecchio palazzo della Rai, dall’altro il riqualificato edificio ora sede della Provincia di Torino. In Corso Vittorio Emanuele II angolo corso Inghilterra, la costruzione del grattacielo IntesaSanpaolo. 50 Quanto dialoga la stazione con il paesaggio che le sta accanto? Sicuramente questo lunghissimo percorso, realizzato là dove prima correva la strada ferrata, cambia la percezione del territorio da parte dei cittadini, e soprattutto riabilita un asse prima semi sconosciuto agli abitanti, ora diventato centro della rinascita di Torino. Non tutti sono d’accordo con la costruzione del nuovo grattacielo IntesaSanpaolo. Dal momento che a fianco dovrà sorgerne uno gemello, non crede che questo porti a sventrare il tessuto storico della città? Inevitabilmente ogni cosa che modifica l’assetto del paesaggio conosciuto genera malumori da parte di alcuni utenti, abituati allo standard percettivo precedente, assunto come consuetudine mentale e culturale e ora indotto ad una trasformazione delle abitudini e del pensiero. Negli anni scorsi l’inserimento delle nuove aule del Politecnico lungo la Spina aveva lasciato aperte delle perplessità che ora, completati per buona parte i lavori, sembrano rientrate se non addirittura convertite in apprezzamenti. La crisi economica attuale potrebbe scoraggiare anche i più ottimisti. Infatti il grattacielo progettato da Renzo Piano è stato criticato sotto molti punti di vista, soprattutto per il particolare momento storico in cui si inserisce il progetto, caratterizzato dalla decrescita, dalla fine del capitalismo, della finanza e dalla dismissione delle strutture architettoniche. Bisogna però considerare i numerosi vantaggi che questo grattacielo porta alla città di Torino; altamente sostenibile e progettato per assicurare al paesaggio urbano, liberato dalla visione della vecchia ferrovia, un elemento di riferimento e d’identità visiva. Ma a lei piace la nuova Stazione di Porta Susa? L’idioma del treno assume figuratività teutonica, disciplinando il dialogo del circostante, scagliandosi a ponte e collegando le sponde di un luogo vissuto da barriera per decenni. Il vetro caratterizza le facciate di molti edifici ai lati della stazione e integra perfettamente la nuova struttura nell’ambiente. La forma semicircolare del prospetto è in assonanza con quella della Stazione Porta Nuova, e trasmette un senso di familiarità al manufatto che sfida i tempi di assimilazione del metabolismo cittadino, e propone un profilo amichevole, ma di contrasto alla linearità della città. La stazione di Torino Porta Susa non è ancora stata ultimata, vi sono ancora molti lavori da realizzare: per citarne uno, l’apertura dei binari 1 e 2 dedicati all’Alta Velocità, che saranno accessibili direttamente dal piano di accesso della metropolitana. Entro dicembre sarà smantellato il cantiere operativo nella vecchia stazione, mentre l’area fra Corso Matteotti e Corso Vittorio rimarrà ancora delimitata in attesa che si dipani la matassa per la realizzazione del nuovo grattacielo gemello. Torino si trasforma e sembra sempre più una città europea. SALUTE E BENESSERE di Barbara Odetto (foto A. Lercara) BERNARDINO DI CINTIO Vi spiego perchè lo Shiatsu aiuta a vivere meglio L a frenesia della vita quotidiana può essere causa di tensioni che, se trascurate, degenerano in malattie. Tra i diversi metodi di prevenzione, lo shiatsu è uno dei più naturali perché è una tecnica manuale che agisce attraverso delle pressioni effettuate sul corpo del ricevente con pollici, palmi delle mani, gomiti e ginocchia. Di origine antichissima, ha effetti benefici sullo stress e su patologie gravi e per questo in Giappone viene praticata anche negli ospedali. Abbiamo incontrato Bernardino Di Cintio, operatore Shiatsu stimato in Torino, per approfondire questo argomento interessante e scoprire qualcosa in più sulla sua professionalità. Cosa significa essere Shiatsuka? Significa agire su diversi livelli energetici: fisico, emozionale, mentale e spirituale. Significa avere un approccio rispettoso nei confronti del ricevente attraverso la semplicità del tocco, che non deve essere invasivo, e prendere in considerazione la persona da un punto di vista olistico. Gli individui, infatti, sono corpo, mente ed energia. Lo Shiatsuka inoltre ascolta e non giudica, ma crea un colloquio non verbale utile per rilassare il ricevente durante la seduta. Che cos’è lo Shiatsu? Inizio col precisare che non è un massaggio, né una terapia alternativa né un trattamento estetico o sportivo. È invece un metodo per preservare e riacquistare il benessere riequilibrando i sistemi energetici del corpo. Nella medicina orientale, infatti, i sintomi sono considerati in relazione ad uno sbilanciamento dell’equilibrio energetico della persona a livello fisico, emozionale, mentale e spirituale. Attraverso la pressione e le tecniche di stiramento dello Shiatsu si rilassa la muscolatura, si liberano le articolazioni e si riallinea la struttura del corpo, ma soprattutto si riequilibra l’energia, favorendo così un naturale processo di auto guarigione. Ci descrive un trattamento? Il ricevente, vestito con abiti comodi, si sdraia su un materasso chiamato fouton. Inizio facendo una verifica energetica di hara, l’addome per la medicina tradizionale cinese, ed effettuo delle pressioni lungo le linee dei meridiani scelti dopo la verifica in modo da far fluire l’energia vitale là dove necessario e ripristinare così l’equilibrio energetico dell’individuo. Durante la prima seduta mi informo sulle condizioni di salute della perso- 52 SALUTE E BENESSERE na e al termine domando come si sente. Spesso chi riceve avverte dei cambiamenti, anche solo un senso di rilassamento, altre volte non prova nulla, ma anche in questo caso lo Shiatsu ha agito dove serve. Cosa sono i meridiani? Sono i canali in cui prevalentemente scorre l’energia Ki o Qi lungo il corpo; i principali sono dodici e sono gli stessi usati nell’agopuntura. Esiste un solo tipo di Shiatsu? In realtà no; questa disciplina è nata in Giappone ed ha radici nella medicina tradizionale cinese e nella filosofia zen. Con il tempo si è modificata ed è stata interpretata in maniera diversa. Io pratico lo zen shiatsu, metodo Masunaga, ma anche altre tecniche fondamentali per il benessere della persona: moxabustione, shin tai, do-in, qi cong, correzione posturale, massaggio connettivale, massaggio tradizionale tailandese. A chi lo consiglia? A tutti, per la sua azione preventiva. Lo Shiatsu ha un effetto distensivo o rivitalizzante a seconda delle persone e aiuta sia a conservare lo stato di salute sia ad affrontare i momenti di malessere sia a guarire più in fretta. Chi prende medicine o è soggetto a terapie può quindi ricevere? Come spiego nel mio blog “Il nostro shiatsu quotidiano” (www.lastampa.it/shiatsu), questa tecnica è propedeutica alla medicina allopatica ufficiale e può aiutare a ridurre gli effetti collaterali dei farmaci e di alcune terapie invasive. Quante sedute consiglia per avere dei risultati? Dipende da un soggetto ad un altro. In media cinque o sei trattamenti consecutivi, uno a settimana. Ciascuno risponde in maniera individuale, per questo il vero lavoro lo fa chi riceve: è lui che avverte il cambiamento e talvolta modifica addirittura il proprio stile di vita. Lei pratica anche lo Shiatsu sulla sedia: di cosa si tratta? È un trattamento di 15-20 minuti, invece dei 50 di una seduta normale, e coinvolge la testa, il collo, la schiena e gli arti superiori. La peculiarità sta nella semplicità di esecuzione. In Nord Europa e negli Stati Uniti è molto praticato negli ambienti di lavoro, dove si sono visti gli effetti benefici sui dipendenti che lo hanno provato, è diffuso anche nelle aziende perché rilassa e previene lo stress e le malattie. Ultima domanda: come è nata la passione per lo Shiatsu? Mi sono sempre occupato del benessere dell’individuo: ho seguito prima un corso sull’igiene alimentare ed ho aperto un negozio di alimenti naturali, quindi sono passato allo studio dello shiatsu e mi sono diplomato. Sono iscritto al Registro Italiano Operatori Shiatsu (RIOS) presso la Federazione Italiana Shiatsu e pratico lo Shiatsu dal 2000. Ho collaborato con la Società Canottieri Armida di Torino, con il Gruppo Abele e con alcuni centri fisioterapici, oltre che con una scuola di shiatsu. Da alcuni mesi ho trasferito il mio studio in Via Saluzzo 54. Questa disciplina è la mia vita: aiutare gli altri a stare bene mi fa star bene. BERNARDINO DI CINTIO Operatore Shiatsu Via Saluzzo, 54 – Torino Tel. 335 5634576 [email protected] www.lastampa.it/shiatsu Convenzione associati FABI Plus: sconto del 20% marzo 2013 | Plus Magazine 22 | SALUTE E BENESSERE 53 SALUTE E BENESSERE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) IL REGNO DELLE DONNE: per essere sempre protagoniste Antonella, Mery, Jany e Elvia. O gni anno Antonella ci propone interessanti novità nei trattamenti estetici con l’utilizzo degli straordinari cosmetici Phytomer e Vie Collection, una casa francese avantgarde che sceglie di dare i prodotti solo a centri estetici qualificati. Ci illustri Antonella in cosa consiste il trattamento rassodante e perché è utile. Il rilassamento cutaneo, tipico nelle donne dopo gli “anta”, è maggiormente evidente sulle zone come interno cosce, braccia, glutei, addome. Differenziamo tra cause interne che dipendono da fattori genetici e ormonali come la menopausa e cause esterne 54 come lo stress, fumo, uso di detergenti troppo aggressivi, esposizione solare e lampade, abuso di farmaci e creme al cortisone, che per eccedenza di ormoni corticosteroidi, sono anche causa di smagliature. Per superare i primi strati dell’epidermide e penetrare in profondità arrivando al derma reticolare utilizziamo un complesso di nanosfere a base di acido jaluronico, elastina e minerali particolarmente efficaci. Il trattamento consiste nell’avvolgere il corpo con una maschera composta da succaride che stimola il rinnovamento cellulare ristrutturando le fibre del derma, sfere di acqua di sorgente marina ricche di calcio e ferro che lavorano sul restringimento cutaneo, fitostimolante che stimola la produzione di fibre collagene e spirulina ricca di vitamina A, B, C ed E per il ringiovanimento cellulare; infine viene aggiunto un siero con principi attivi che permette di veicolare il tutto in profondità. Mentre la maschera rimane in posa per dieci minuti la Cliente riceve un piacevole massaggio ai piedi per eliminare tensioni e favorire l’efficacia dei composti e l’assorbimento viene ulteriormente stimolato da un massaggio al corpo eseguito con tecniche particolari e personalizzato a seconda delle specifiche esigenze. Il trattamento dura un’ora e fino al 30 aprile lo riserviamo alle lettrici a € 59,00 invece di € 119,00. Questo trattamento rassodante è utile a chi segue un regime dietetico e anche alle sportive che, pur avendo un buon allenamento e tono muscolare, in certi punti non riescono a prevenire il rilassamento tessutale inevitabile con il passare degli anni. Dopo una sola seduta si ottiene già uno straordinario risultato duraturo. Antonella, la fama del Il Regno delle Donne è arrivata a livello nazionale, l’ha contattata la Rai per un suo programma. Sono rimasta sorpresa per la telefonata ricevuta a dicembre da un regista della Rai per girare nel nostro centro alcune scene che sono state inserite nel programma Superbrain, condotto da Paola Perego e andato in onda il 5 gennaio. Dopo la sorpresa, sicuramente la soddisfazione… Certo, anche per i complimenti ricevuti sia dalla concorrente che ha effettuato il trattamento viso, mani e trucco, sia da tutta la troupe che ha apprezzato Il Regno delle Donne e il nostro staff di cui siamo molto orgogliosi. Come ben sa, Emanuela, il successo di un’azienda è determinato da chi ci lavora e Jany, Elvia e Mery sono delle ottime professioniste e bravissime estetiste. IL REGNO DELLE DONNE Corso Francia 17 – Torino Tel. 011 4341010 www.centroesteticoilregnodelledonne.com [email protected] Convenzione associati FABI Plus: • diagnosi morfologica viso e corpo e gratuita • Trattamento rassodante € 59,00 (promo benvenuto) • sconto del 10% su tutti i trattamenti SALUTE E BENESSERE di Emanuela Truzzi IL CHICCO D’ORO e il Parco Babi per week end di relax e sport A 60 km da Torino nella pianura vercellese troviamo Castell’Apertole, un antico borgo del ‘700 dove Palazzo Chiablese, ex residenza dei Savoia, è diventato sede di una moderna spa: Il Chicco d’Oro. Con quattro camere e due suite chiamate del re e della regina per il fascino che evocano, la spa è un vero gioiellino con un suggestivo percorso Kneipp, vasca idromassaggio, bagno turco, sauna, doccia emozionale, secchio svedese, zona relax con tisane e grotta con sale himalayano rosa che apporta i benefici dello iodio come un soggiorno di tre giorni al mare. Troviamo tre cabine dedicate ai trattamenti con una particolare attenzione al benessere dell’epidermide che utilizzano prodotti naturali a base di riso e, grazie ai benefici della grotta del sale, rendono la pelle del viso e del corpo luminosa e ossigenata. Chi pernotta a Palazzo Chiablese ha l’ingresso alla spa e la prima colazione nel salone ricco di storia e di squisite prelibatezze. Le antiche scuderie oggi ospitano Queen Isabel e Pony Club per dare l’opportunità agli ospiti de Il Chicco d’Oro e del Residence di praticare gli sport equestri o anche rilassanti passeggiate a cavallo nel parco. L’Antica Osteria del Borgo è l’ideale per romantiche cene a lume di candela e il ristorante de Il parco Il Babi prepara grigliate di carne e pizza. 56 Nel parco c’è una grande piscina estiva con solarium e il parco giochi per i bimbi. Il titolare di questo contesto che racchiude in sé diverse strutture, tutte curate nei minimi dettagli, è il sig. Guglielmo Sella Boggio e la direzione della spa Il Chicco d’Oro è affidata alla beauty manager, sig.ra Laura. Per invogliare noi associati Fabi Plus a scoprire questi luoghi affascinanti cosa propone, Laura? Abbiamo pensato a un fine settimana rigenerante per la coppia che, arrivando il sabato sera, cena all’Antica Osteria. Poi pernottamento, prima colazione e ingresso alla spa comprensivo di due trattamenti: per lei il rituale Chicco d’Oro nella grotta del sale, un massaggio veramente rigenerante e per lui un massaggio decontratturante schiena e cervicale, sempre nella grotta per beneficiare dello iodio. Tutto questo solo per i soci Fabi Plus fino al 30 maggio a e 195,00! Direi che non possiamo farci scappare questa occasione e avendo apprezzato personalmente la struttura non posso che consigliarla… E per la famiglia, sig. Boggio? Per avvicinare le famiglie al mondo equestre proponiamo il pernottamento nel residence con un miniappartamento per tre persone, cena all’Antica Osteria dove la cucina piemontese è regina e la domenica mattina passeggiata a cavallo con pranzo al Ristorante del Parco dove scoprire un’ottima pizza. Il tutto a e 225,00! Se poi la mamma preferisce l’ingresso alla spa alla passeggiata a cavallo basta parlare con la nostra responsabile. Spesso le persone vanno in altre regioni e in realtà non conoscono bene il Piemonte e tutto quello che può offrire. La pianura vercellese è affascinante ancora oggi per le sue risaie e vi assicuro che da noi mangerete dei risotti straordinari e potrete acquistare tanti prodotti tipici della zona, partendo dal buon riso che è ben diverso da quello industriale. Tra l’altro, il Babi in piemontese significa ranocchio. E parlando di fascino, sicuramente dormire in una delle dimore preferite da re Carlo Felice e dalla regina Maria Cristina per poi rilassarsi nella spa o immergersi nella natura con una spettacolare passeggiata a cavallo è un sogno realizzabile per tutti, considerati i costi veramente contenuti. Invito i lettori a visitare il sito www.parcoilbabi.it sezione Il Chicco d’Oro per vedere come l’antico Palazzo Chiablese sia oggi una moderna e confortevole spa. IL CHICCO D’ORO Frazione Castell’Apertole Livorno Ferraris (Vc) Tel. 0161.478613 www.parcoilbabi.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: scanto del 10% da listino sui soggiorni e sui trattamenti del Centro Benessere Chicco d’Oro IDEE E SERVIZI di Emanuela Truzzi vastissimo, non ci affidiamo soltanto a un fornitore. Cerchiamo sempre prodotti e idee nuove, creative partecipando tutti gli anni alla fiera più importante del settore, la PSI di Dusseldorf e poi alla PTE di Milano. A fronte di un briefing con il Cliente che ci spiega qual è l’evento, il target al quale si deve riferire e il budget di spesa, noi siamo in grado di selezionare una rosa di oggetti esclusivi da operatori di livello mondiale. L’elemento vincente è offrire un prodotto di grande impatto per il Cliente ad un costo competitivo. Inoltre poniamo sempre una grande attenzione GOLDFISH: idee promozionali per valorizzare l’immagine aziendale all’impatto ambientale, richiediamo ai nostri fornitori la certificazione a norma europea per tutti i prodotti in catalogo. La Goldfish nasce nel 2009 e ha potuto fruire dell’esperienza professionale maturata con importanti aziende del settore della sua titolare Flora Maritano. Un’esperienza ventennale importante e determinante, Flora. Sì, ho lavorato per Pineider e Jakala seguendo istituti come Banca Intermobiliare, Cassa di Risparmio di Asti, Credito Cooperativo di Cherasco, Banca di Savigliano. Creando la Goldfish ho consolidato un importante portafoglio Clienti già costituito e sviluppato un servizio più moderno, attento alle esigenze di comunicazione del brand aziendale attraverso gadget originali. Inizialmente la nostra attività era costituita dalla vendita di regalistica. Gli istituti bancari avevano l’esigenza specifica di fare un omaggio e noi sceglievamo il prodotto più adatto dai migliori produttori internazionali, lo facevamo arrivare a Torino dove i nostri stampatori di fiducia lo personalizzavano con il logo e lo consegnavamo. In seguito la nostra attività si è evoluta. La Goldfish si occupa globalmente di promozione dell’immagine aziendale, supportiamo il nostro Cliente a veicolare il proprio marchio tramite un oggetto che deve emozionare, sorprendere e coinvolgere il destinatario. Si tratta di una comunicazione tangibile e concreta, legata alla fruizione di un oggetto prestigioso capace di ricordare il brand aziendale. 58 Flora Maritano Non solo oggetti di prestigio, oggi il settore si è evoluto e verte maggiormente sulla richiesta di gadget aziendali. In qualunque tipo di evento come un consiglio di amministrazione, una conferenza stampa, il lancio di un prodotto, la promozione di un servizio, una riunione della rete commerciale, una partecipazione ad una fiera all’estero piuttosto che in Italia si sta diffondendo l’abitudine di fornire ai propri stakeholder dei gadget, piccoli e di costo unitario contenuto come una chiavetta, una penna, uno shopper, un post-it sui quali l’azienda mette il proprio logo. Il nostro scopo è quello di proporre oggetti carini e simpatici che a fronte di un costo contenuto abbiano un valore percepito più alto. Oggi vanno di moda i gadget tecnologici. In che cosa vi distinguete, Flora, rispetto ai competitor? Siamo in grado di offrire un catalogo Può elencarci una selezione di aziende che si affidano ai vostri servizi? Abbiamo un portafoglio eterogeneo che spazia dal grande istituto bancario alla piccola carrozzeria. Siamo fornitori di Banca Intesa, Santander, Banca Europea Azimut, Eurogroup, Unionfidi, Avio, Dualsanitaly, CSI Piemonte, Sorin Group, Raspini, Molteco, Provincia di Torino, Camera di Commercio e tante piccole e medie aziende. La Goldfish è un team di professionisti che apportano valore aggiunto nel promuovere l’immagine aziendale e nel nostro showroom il Cliente trova un’ampia campionatura di oggetti esposti e tanti suggerimenti per interpretare al meglio la comunicazione del suo brand. GOLDFISH Idee promozionali Showroom Via M. Buonarroti 10 – Torino Tel. e fax 011 6686898 www.goldfish-idee.com [email protected] Convenzione associati FABI Plus: Sconto del 10% Una nuova concezione dell’abitare Via Gorizia 106 - 10137 Torino Tel. 011 19.71.11.33 www.formetorino.it IDEE E SERVIZI di Emanuela Truzzi la carrozzeria a cinque stelle Abbiamo definito AutoGiannini la clinica dell’auto perché è sorprendente l’ordine e la pulizia che regnano in questa officina, sia nella sede di oltre 800 mq. in Via Servais sia in quella di 1000 mq in Via Scapacino angolo Corso Telesio. All’AutoGiannini siete in molti, una vera squadra. Come fate a lavorare così bene insieme? Consideri che compresa la direzione siamo venti persone. Da noi ognuno ricopre ruoli ben definiti con specifiche competenze e siamo sempre pronti ad aiutarci e confrontarci, qualora sia necessario. Ci piace pensare l’AutoGiannini come una squadra esperta e affiatata, dove la coordinazione e la sinergia create in molti anni di attività riescono a superare la semplice somma dei singoli talenti. Abbiamo avuto molte segnalazioni dai nostri associati, particolarmente soddisfatti del servizio. Gianluca, qual è il segreto del vostro successo? Mi fa molto piacere, è la migliore ricompensa per un’azienda che punta tutto sulla qualità. Le racconto il caso di un associato: lamentava un fastidioso problema di cattivo odore 60 nell’abitacolo che nessuna officina voleva risolvere, sconsigliando di affrontare un intervento lungo e oneroso per correggere quel piccolo difetto. Bene, noi siamo riusciti ad accontentarlo. Al ritiro dell’auto il cliente è rimasto decisamente sorpreso e soddisfatto! All’AutoGiannini cerchiamo sempre di andare incontro al Cliente e ci facciamo carico anche di quelle riparazioni dispendiose in termini orari e poco remunerative che altri colleghi preferiscono evitare. Per noi il lavoro è prima di tutto passione. Questa vocazione renderà i vostri Clienti molto fidelizzati. Riteniamo fondamentale che il Cliente sia sempre soddisfatto e motivato a consigliare i nostri servizi. Lavoriamo molto sul passaparola, crediamo sia la migliore forma di pubblicità. La qualità del servizio non è solo riferita alla competenza ma anche al rapporto umano che si genera con le persone. E se qualcuno volesse riparare l’auto in economia? Mi riferisco soprattutto ai giovani che spesso guidano vecchi modelli di seconda o terza mano. L’AutoGiannini è anche proprietaria di un’autodemolizione e, qualora sia il Cliente a chiederlo espressamente, siamo in grado di montare un ricambio usato. Ci capitano sempre più frequentemente casi in cui la vettura vale duemila euro e la ripa- razione quasi il doppio! Il mercato sta cambiando, il parco auto circolante è sempre più vecchio e l’esigenza di risparmiare più sentita. Per venire incontro a questa richiesta e disporre di un canale senza intermediari siamo entrati in società con un’autodemolizione, così abbiamo la certezza dell’approvvigionamento e controlliamo direttamente la corretta provenienza delle vetture e la qualità dei ricambi da montare. In caso di incidente avete la possibilità di recuperare l’auto con il carro attrezzi? Certamente, abbiamo i nostri mezzi e se l’incidente avviene in ore notturne siamo collegati con una società che opera 24 ore su 24. Se la riparazione viene effettuata da noi il servizio è gratuito. Il Cliente FABI Plus può fare sonni tranquilli, con noi non avrà mai alcun tipo di problema per qualsiasi necessità che riguardi l’auto, dalla carrozzeria all’officina, dal servizio pneumatici alle pratiche di risarcimento o demolizione. Offriamo anche consulenza, dai preventivi ai consigli per gli acquisti su nuovo e usato. Per i lettori appassionati di auto e moto, ricordiamo la convenzione con l’Autodromo di Lombardore, gestito sempre dai fratelli Potenza: gli associati FABI Plus potranno girare in pista in una struttura completamente attrezzata e in piena sicurezza fruendo di uno sconto del 10%. CARROZZERIA AUTOGIANNINI Via Servais, 88 – Torino tel. 011 726000 www.autogiannini.com [email protected] Convenzione associati FABI Plus: Sconto del 10% su tutti i servizi (tranne le revisioni). In caso di spesa superiore a € 300,00 viene offerto lavaggio e lucidatura della vettura (del valore di € 130,00). CINEMA FILM primavera s Il grande Gatsby Data di uscita: 16 maggio 2013 Cast: Leonardo DiCaprio, Joel Edgerton, Isla Fisher, Carey Mulligan, Tobey Maguire, Callan McAuliffe, Amitabh Bachchan, Jason Clarke, Gemma Ward. Il romanzo Il Grande Gatsby, scritto da F. Scott Fitzgerald nel 1925, torna sul grande schermo sotto la regia di Baz Luhrmann. Nella primavera del 1922, l’a- s G.I. Joe: la vendetta Data di uscita: 28 marzo 2013 s I Croods Data di uscita: 22 marzo 2013 Un film d’animazione che segue l’affascinante viaggio di una famiglia preistorica attraverso un mondo nuovo, travolgente e colorato quando la caverna che la protegge da sempre dai pericoli dell’esterno viene distrutta. Viaggiando attraverso un panorama spettacolare, I Croods scopriranno un nuovo incredibile mondo popolato da creature fantastiche - e il loro sguardo sarà cambiato per sempre. Tra humour e avventure, scopriremo che le famiglie preistoriche non erano tanto diverse dalle attuali. 62 Cast: Channing Tatum, Bruce Willis, Dwayne Johnson, Adrianne Palicki, Ray Stevenson, Joseph Mazzello, Walton Goggins, Byung-hun Lee, Ray Park, Arnold Vosloo, Blind Master, Elodie Yung. La squadra dei G.I. Joe torna per stupirci con nuove avventure ed effetti speciali. Chunning Tatum questa volta è affiancato da Bruce Willis e Dwayne Johnson. In questo sequel, i G.I. Joe non dovranno solo scontrarsi con il loro acerrimo nemico Cobra, ma dovranno affrontare anche la minaccia rappresentata dal governo, che è finito nelle mani degli avversari e mette in pericolo l’esistenza degli agenti speciali. Dopo l’apparente distruzione dell’organizzazione terroristica internazionale nota con il nome di Cobra, i membri del gruppo speciale G.I. Joe sono coinvolti in una lotta per la sopravvivenza contro il comandante Cobra evaso, contro Zartan, il misterioso assassino esperto di travestimenti, Storm Shadow e Firefly, lo spietato sabotatore mercenario esperto in esplosivi. s Oblivion Data di uscita: 11 aprile 2013 Cast: Tom Cruise, Morgan Freeman, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Nikolaj Coster-Waldau, Melissa Leo, Zoe Bell. In un futuro in cui la superficie della Terra è stata irradiata tanto da non essere più riconoscibile, l’umanità vive sulle nuvole, al sicuro dai brutali alieni Scavenger che si aggirano tra le rovine. Jack Harper (Tom Cruise), è uno degli ultimi umani la cui missione è rimanere sulla Terra e riparare i droni che proteggono l’umanità: il ritrovamento di un’astronave distrutta e della sua unica superstite lo trascinerà in un’avventura che metterà in discussione tutto ciò che crede di conoscere sul suo mondo, sulla sua missione e su se stesso. In un inseguimento per terra, aria e spazio, Jack sarà costretto a un confronto con i suoi superiori per conoscere la verità. spirante scrittore Nick Carraway (Tobey Maguire) lascia il Midwest per trasferirsi in una New York dominata dalla musica jazz e da un allentamento delle rigide norme morali. Inseguendo il suo grande sogno americano, Nick entra in contatto con il mondo del plurimilionario Jay Gatsby (Leonardo Di Caprio), un tempo amante di sua cugina Daisy, andata poi in moglie al nobile e donnaiolo Tom Buchanan. Così Nick, introdotto nel mondo affascinante dei super ricchi, si ritrova testimone di una realtà fatta di lotte, illusioni, amori, inganni e tradimenti e resta coinvolto in una storia d’amore tragica e impossibile. LETTURE recensioni LIBRI Amore, ragione, sentimento di Kim Izzo Sono tempi duri per Clare: alla soglia dei quarant’anni, ha il conto in rosso e neanche l’ombra di un fidanzato. E così che le viene un’idea che non sarebbe dispiaciuta alla sua scrittrice preferita, Jane Austen: prendere due piccioni con una fava e mettersi seriamente alla ricerca di un marito ricco. Letto di ossa di Patricia Cornwell Alberta, Canada. Quando una famosa paleontologa scompare da uno scavo in cui ci sono i resti di un dinosauro, Kay Scarpetta capisce immediatamente che questo sarà il suo nuovo caso. Nel frattempo a Boston viene ritrovato un corpo che rivela degli indizi legati alla sparizione della paleontologa, in particolare delle tracce di creature risalenti all’era dei dinosauri, nonché ad altri casi insoluti che sembrano non avere niente in comune tra loro. Cosa e chi c’è dietro tutto questo? E di chi si può fidare Kay Scarpetta? Il collega investigatore Pete Marino e il marito Benton Wesley sono entrambi insoddisfatti per come stanno andando le cose al Cambridge Forensic Center e la nipote Lucy ha un atteggiamento più riservato e misterioso del solito. Sentendosi tradita da quelli più vicini a lei, Kay teme questa volta di essere davvero sola di fronte a un nemico scaltro, potente e temibile che sembra impossibile sconfiggere. Così, dopo aver aggiunto disinvoltamente il titolo di “Lady” al suo nome, Clare inizia a frequentare gli ambienti “giusti”: i tornei di polo a Palm Beach, le piste di sci a Saint Moritz, antichi castelli di austeniana memoria nella campagna scozzese. Riuscirà a mettere insieme le ragioni del cuore con quelle del portafoglio, proprio come insegna la cara vecchia Jane? Vendetta di Sangue di Wilbur Smith Hector Cross non è un eroe: è soltanto un uomo. Ma quando un uomo come Hector Cross perde tutto quello che ha, il suo dolore e la sua furia possono essere devastanti. Una mano assassina ha spezzato la vita di Hazel Bannock, la donna che amava e che stava per dargli una figlia. Ora Hector è rimasto solo... E come unica compagna ha un’indomabile sete di vendetta e di giustizia. È il momento di riunire la squadra di un tempo, i membri della Cross Bow Security. È il momento di tornare nella terra del nemico, che sia il deserto dell’Africa nordorientale o la City di Londra. È il momento di combattere qualcuno che Hector credeva di aver sconfitto e che, invece, pare aver rialzato la coda velenosa come uno scorpione. Ma bastano pochi passi nella follia e nella violenza perché Cross capisca che il nemico ha molte facce. La mia vita con papà di M. Carla Fruttero Questo libro ha il sottofondo del battito di una macchina per scrivere, un’Olivetti, verde. Ha l’odore della carta (dei libri, dei taccuini, dei fogli sparsi ovunque) e del fumo di Gitanes e Nazionali. Ha il sapore del tè freddo fatto in casa, scelto fra specialissime miscele che vengono dall’India, dall’Inghilterra, dalla Cina. Il 15 gennaio 2012 se ne andava Carlo Fruttero. Nei mesi che sono seguiti, la figlia Maria Carla ha iniziato a raccogliere le memorie di una vita accanto lui e a metterle in questo libro. Lei che, “nata geneticamente compromessa”, educata al severo rispetto delle parole, ha con la scrittura un rapporto naturale. Il risultato è una biografia intima e ravvicinata, in cui si entra nel magico regno di uno scrittore, nel suo laboratorio professionale ed emotivo. E fra un aneddoto con nomi illustri e il ricordo di una battuta ironica o di un lampo di intelligenza, regala a tutti i lettori la sensazione di vivere privatamente un pezzo della nostra storia culturale. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | RECENSIONI 63 FUMETTI & CARTOONS F&C recensioni di Salvatore Taormina (il Tao) MARCELLO Dante - La Vita Foxtrot Edizioni Cartonato € 12,00 In libreria e fumetteria Della vita di Dante Alighieri non si sa molto. Mettendo insieme gli scarsi dati storici esistenti e quel poco che il sommo Poeta racconta di sé nelle sue opere, il senese Marcello ha realizzato questa completa e ben documentata biografia dantesca. Lo fa naturalmente alla sua maniera, con l’ineguagliabile tecnica narrativa a strisce umoristiche. A suon di fulminanti battute, l’autore toscano, ci porta a fare conoscenza di quei due simpatici usurai di Nonno Bellincione e Babbo Alighiero, della graziosa quanto civettuola Beatrice, del pragmatico frequentatore di taverne Cecco Angiolieri, dell’erpetofilo Papa Bonifacio VIII e dei signori e signorotti di mezza Italia che hanno offerto ospitalità all’esiliato Dante. Un volume esilarante senza tempo, da non perdere. Appuntamenti Torino Comics 12/14 aprile 2013 Torino Lingotto (Via Nizza n. 280 Padiglione 3) Una mostra principalmente dedicata a tutti gli amanti del fumetto, ma anche di disegni e tavole originali. Ampi spazi gratuiti dedicati ai giochi di ruolo etc. etc. Presenti anche molti rivenditori di alto e medio antiquariato. Per tutta la famiglia. Napoli Comics 25/28 aprile 2013 Fiera d’Oltremare (P.le Tecchio) Dopo la fiera di Lucca, il Comicon (la Fiera del fumetto di Napoli) è considerato per importanza il secondo appuntamento, specialmente per gli appassionati del sud. La fiera di Napoli rappresenta infatti 64 il centro fieristico di una certa rilevanza più vicino per tutti gli appassionati meridionali. Proiezioni di film e cartonati animati, nonché la presenza di numerosi autori ed Editor stranieri contribuiscono a dare lustro a quella che è considerata a tutti gli effetti la vera mostra del sud. di stato del 1967, perde sempre più credibilità. In Italia, l’attentato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano, segna l’inizio del terrorismo e della strategia della tensione. BEPI VIGNA E MATTIA SURROZ Pinelli e Calabresi, la storia sbagliata 001 Edizioni Brossurato con alette, 112 pagine a colori € 16,50 In libreria e fumetteria È il 1969, infuria la guerra in Vietnam e il governo americano deve contrastare una forte opposizione interna. In Grecia, il regime dei “Colonnelli”, al potere dopo il colpo Reggio Emilia Solo sabato 1º giugno 2013 Centro Fieristico Mancasale Via Filangieri 15 - Reggio Emilia Un tempo solo mostra per l’antiquariato, la manifestazione si è evoluta offrendo motivi di interesse a un pubblico variegato interessato sia al collezionismo d’antan che a pubblicazioni più moderne legate alle nuove generazioni. CARLO BAZAN E LELE VIANELLO Sentiero di Guerra Deerfield 1704 Edizioni Segni D’autore Cartonato € 26,00 In libreria e fumetteria Prende l’avvio una tragica fase storica che verrà ricordata come “Gli anni di piombo”. Giuseppe Pinelli e Luigi Calabresi sono il simbolo e, nello stesso tempo le vittime, di quel momento cruciale del nostro Paese: due personaggi che rappresentano la doppia faccia di una tragedia che ha coinvolto l’intera nazione. È questa storia ”Sbagliata”, ingiusta e menzognera, che viene raccontata partendo da una prospettiva nuova e inedita, che mette l’accento sugli aspetti umani e privati dei due personaggi. Un affresco in cui i destini del ferroviere anarchico e del poliziotto s’incrociano indissolubilmente come in una tragedia greca. La lotta senza tregua fra gli opposti schieramenti lungo la frontiera del New England, in una storia ricca di colpi di scena e battaglie. Una storia struggente e avventurosa, raccontata con dovizia di particolari e abilità narrativa e disegnata da uno dei più grandi Maestri contemporanei del fumetto. Vivamente consigliato. ARTE, SCIENZA E COSTUME primavera MOSTRE quali L’Armata Brancaleone (1966) e Brancaleone alle Crociate (1970) di Monicelli. Museo Nazionale del Cinema Via Montebello 20 - Torino Fino al 12/05/2013 TESORI DEL PATRIMONIO CULTURALE ALBANESE La mostra propone un itinerario attraverso il patrimonio storico-culturale dell’Albania dalla Preistoria al XVII secolo e consente di riscoprire le componenti europee di alcune delle civiltà. Le 150 opere raccolte nella mostra, organizzata per il centenario dell’indipendenza dell’Albania, raccontano la millenaria vicenda della sedimentazione e della trasformazione della cultura di un popolo che affonda le sue radici nell’età preistorica per poi aprirsi alle influenze grecoellenistiche, a quelle della Roma imperiale e, nel medioevo, accogliere i segni della civiltà dei comuni italiani, fino all’ingresso nell’orbita dell’impero ottomano. Palazzo Madama Piazza Castello - Torino Fino al 7/04/2013 GIANINI E LUZZATI CARTONI ANIMATI Per la prima volta è possibile ammirare quasi tutti i materiali originali dei film realizzati da Giulio Gianini e Emanuele Luzzati. L’esposizione raccoglie più di duecento disegni, bozzetti e storyboard realizzati dai due maestri dell’animazione italiana. Le opere di Gianini e Luzzati sono conosciute in tutto il mondo per il loro stile inconfondibile, pur trattandosi sia di film d’arte veri e propri sia di filmati pubblicitari, senza dimenticare i titoli animati per pellicole internazionali come Marilyn Monroe, Esther Williams e il premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini: i loro abiti rappresentano un percorso di grande fascino che attraversa la seconda metà del Novecento sul tema della moda e del lusso. LORENZO LOTTO NELLE MARCHE Una mostra di grande raffinatezza e rigore con una ventina di opere di seducente bellezza per un omaggio all’artista più vicino alla sensibilità e alle inquietudini contemporanee, e al tempo stesso un affascinante viaggio nella produzione marchigiana del pittore. Le opere di Lotto per le Marche segnano, infatti, uno dei momenti più importanti della sua poetica e del Cinquecento italiano. Pittura di devozione, di destinazione sia pubblica sia privata, ritratti e allegorie di carattere profano per rappresentare lo straordinario ed eccentrico percorso biografico e stilistico del grande artista. La Venaria Reale Piazza della Repubblica 4 Venaria Reale (To) Fino al 7/07/2013 ROBERTO CAPUCCI. LA RICERCA DELLA REGALITÀ Un’occasione unica per meravigliarsi con oltre 50 abiti creati dal grande stilista Roberto Capucci appositamente per regine, star e dame del “gran mondo” dagli anni Cinquanta a oggi. A lui si rivolsero, tra le altre, le principesse Borghese, Odescalchi e Colonna, le attrici Valentina Cortese e Silvana Mangano, la cantante lirica Raina Kabajvanska, le star La Venaria Reale Piazza della Repubblica 4 Venaria Reale (To) Fino all’8/09/2013 ARTE E INDUSTRIA A TORINO. Dodici capolavori di Mario Sturani per la Lenci Mario Sturani è stato l’artista più innovativo e geniale che ha operato alla Lenci, capace di una straordinaria ricchezza inventiva. A due anni di distanza dalla mostra “L’avventura Lenci” che ha riportato l’attenzione sul patrimonio della manifattura e sul ruolo e l’eredità di Sturani, Palazzo Madama presenta ed espone per un anno una selezione di 12 capolavori di questo artista, vanto della cultura torinese del Novecento. Palazzo Madama Piazza Castello - Torino Fino al 1/09/2013 marzo 2013 | Plus Magazine 22 | RECENSIONI 65 MUSICA MUSICA Bon Jovi VHAT ABOUT NOW A quasi 30 anni dal disco d'esordio, la rock band si prepara a tornare sulla scena con "What About Now", un album che è un invito ad agire per cambiare le cose. Nel 2014 il primo, omonimo disco dei Bon Jovi compirà trent'anni. Ma la storica rock band ha ancora molto da dire, tanto che il 25 marzo uscirà con un nuovo album, intitolato What About Now, che è stato anticipato dal singolo Because We Can e sarà arricchito da un'app per smartphone. E per non farsi mancare niente, il gruppo partirà per un tour mondiale che li porterà a spasso per i cinque continenti, passando il 29 giugno per Milano in occasione dell'unica data italiana. Depeche Mode DELTA MACHINE Il nuovo album dei Depeche Mode uscirà nei negozi il 26 marzo prossimo anche in versione deluxe con quattro bonus tracks e un libro di 28 pagine con le foto di Anton Corbijn. Il disco, registrato lo scorso anno tra Santa Barbara e New York City è stato prodotto da Ben Hillier e mixato da Flood. Stando alle parole di Martin Gore, avrà sonorità quasi blues, vicine a dischi come “Violator” e “Songs of Faith and Devotion” e sarà anticipato dal singolo “Heaven”. Per supportare l’uscita del disco la band di Dave Gahan sarà protagonista di un tour negli stadi europei, con partenza il 7 Maggio a Tel Aviv per proseguire in 34 stadi di 25 nazioni. Le date italiane saranno il 18 Luglio a Roma e il 20 Luglio a Milano. Renato Zero AMO. CAPITOLO 1 Si intitola Amo Capitolo 1 il nuovo album di Renato Zero, la cui data di rilascio è fissata al 12 marzo 2013. L’opera di inediti, è composta da 14 tracce ed arriva a 4 anni dall’ultima fati- 66 primavera ca “Presente”, che venne pubblicata nel 2009 e che stazionò per 59 settimane in classifica. Il disco è stato registrato tra Londra, Budapest e l'Italia, con la partecipazione di grandi musicisti quali Phil Palmer, Celso Valli e Danilo Madonia, già noti per aver partecipato ai precedenti lavori di Renato Zero. Da segnalare la straordinaria partecipazione del mito della musica internazionale Trevor Horn, diventato famoso come produttore tra gli altri di Pet Shop Boys, Frankie Goes to Hollywood, Seal, Tina Turner, Lisa Stansfield, Tom Jones, Paul McCartney, Mike Oldfield, Simple Minds. Nick Cave & The Bad Seeds PUSH THE SKY AWAY Si intitola Push the Sky Away il nuovo album della storica band alternative rock australiana dei Nick Cave and the Bad Seeds. L’opera in questione, è la quindicesima della loro lunga carriera, e fa seguito all’ultima fatica risalente al 2008 intitolata Dig, Lazarus, Dig!!!. Il disco conterrà 9 tracce per quel che riguarda la versione standard, ma sarà disponibile anche la Deluxe limited edition contenente altri 2 brani, più una traccia bonus iTunes. L’artista australiano non si è focalizzato molto sul sound del disco definito semplicemente “meraviglioso“. L’unico dettaglio sul nuovo disco che emerge è un radicale distacco da quanto proposto nel passato. Il nuovo disco sarà presumibilmente accompagnato da un tour internazionale che speriamo toccherà anche l’Italia. TEATRO recensioni TEATRO La Traviata La traviata è un'opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio), «La signora delle camelie»; viene considerata l'opera più significativa e romantica di Verdi e fa parte della "trilogia popolare" assieme a Il trovatore e a Rigoletto. La prima rappresentazione avvenne al Teatro La N ell’allestimento del Regio l’opera è firmata da Laurent Pelly. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio il maestro Corrado Rovaris, Direttore musicale della Philadelphia Opera Company dal 2005 e Direttore principale ospite de I Virtuosi Italiani. I protagonisti dell’opera: Patrizia Ciofi (Violetta), Piero Pretti (Alfredo Germont), Nicola Alaimo (Giorgio Germont), Silvia Beltrami (Flora Bervoix), Enrico Iviglia (Gastone), Paolo Maria Orecchia (il barone Douphol) e Scott Johnson (il marchese D’Obigny); la regia è di Anna Maria Bruzzese, i costumi di Laurent Pelly, le scene di Chantal Thomas e le luci, di Gary Marder, sono riprese da Andrea Anfossi. Il Maestro del Coro è Claudio Fenoglio. In quanto a successi, sia di critica sia di pubblico, questo allestimento ha fatto l’en plein. Dopo la “prima” che inaugurò la Stagione 2009-2010, con la direzione del Direttore musicale Gianandrea Noseda e con Elena Mosuc nel ruolo del titolo, Paolo Gallarati su La Stampa parlò di «successo trionfale per tutti» lodando sia la splendida direzione di Noseda sia la performance degli interpreti. Il Regio ha portato questa Traviata a Tokyo, in occasione della tournée in Giappone e Cina dell’estate 2010, con quattro recite, tutte esaurite al Bunka Kaikan, con Nathalie Dessay nel ruolo di Violetta e il maestro Noseda sul podio. Diciotto minuti di applausi hanno salutato la conclusione dell’opera dopo l’ultima replica e importanti riconoscimenti Teatro Regio da martedì 5 marzo a mercoledì 13 marzo 2013 Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 ma, a causa soprattutto d’interpreti non all’altezza e della scabrosità dell'argomento, si rivelò un sonoro fiasco; ripresa l’anno successivo con l’interpretazione di un cast più valido e retrodatando l'azione di due secoli riscosse finalmente il meritato successo. Nel tempo La traviata non ha mai smesso d’appassionare, entrando a far parte del cosiddetto "repertorio", diventando presto una delle opere più amate dal pubblico di tutto il mondo. sono arrivati dai due più autorevoli quotidiani giapponesi: The Asahi Simbun l’ha premiata come «una delle tre migliori esecuzioni musicali tra tutte quelle ascoltate nel 2010 in Giappone» e il critico Okada Minoru del The Nikkei «una delle tre migliori produzioni d’opera viste in Giappone nel 2010». Per Ongaku No Tomo, una delle più prestigiose riviste musicali giapponesi, La traviata del Regio si è classificata al primo posto tra le produzioni liriche e quarta in assoluto tra i complessi stranieri che si sono esibiti in Giappone. TEATRO REGIO Biglietteria Piazza Castello 215 – Torino Tel. 011 88.15.241/242 www.teatroregio.torino.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% sui singoli biglietti marzo 2013 | Plus Magazine 22 | RECENSIONI 67 MAPPAMONDO di Barbara Odetto Gavio Soluzioni Immobiliari A Loano, i professionisti del mattone se “A”, edificata secondo i canoni della bio-edilizia e del risparmio energetico, antisismica e situata in prossimità del mare e del centro storico. Edgardo Gavio D efinita a pieno titolo “isola del Ponente” per il clima mite, Loano offre un bel mare, chilometri di spiagge attrezzate, la nuova passeggiata ed il caratteristico porto. Loano è una tra le poche località turistiche in Italia a potersi fregiare di due Bandiere Blu: oltre a quella ormai storica per le spiagge, per il secondo anno consecutivo viene assegnata al porto turistico “Marina di Loano” la Bandiera Blu che certifica la qualità ambientale degli approdi. Ecco perché la cittadina ligure da sempre ha una forte vocazione turistica che le permette di resistere bene al tanto temuto calo del mercato immobiliare. A confermare questa tendenza è Edgardo Gavio, titolare insieme con il padre dell’omonima agenzia che da anni è un punto di riferimento nel settore edilizio di Loano sia nella compravendita sia nelle locazioni turistiche. Forte dell’esperienza in campo finanziario del papà, che per lungo tempo ha lavorato nel settore bancario, e della professionalità che entrambi ripongono nel proprio lavoro, la Gavio Soluzioni Immobiliari offre servizi esclusivi di compra-vendita e si occupa anche di ristrutturazioni e della costruzione di edifici nuovi come la prestigiosa “Villa Italia”: una residenza signorile in clas- 68 Oltre alla clientela locale, l’agenzia vanta numerosi acquirenti provenienti dalla Lombardia e dal Piemonte, dove la famiglia Gavio è conosciuta e stimata da sempre, ma anche dall’estero, soprattutto dal Nord Europa, dalla Germania e dalla Gran Bretagna. “Gli stranieri – spiega Edgardo Gavio – preferiscono le frazioni dell’entroterra ligure, anche se lontane dal mare, per la bellezza del paesaggio e anche in questo caso la Gavio Immobiliare garantisce un servizio di alto livello che passa dalla selezione dei borghi sino alla ristrutturazione degli stessi secondo le norme vigenti e secondo i dettami della Sovrintendenza ai Beni Architettonici”. L’obiettivo è duplice: “da un lato salvaguardare il recupero conservativo di questi edifici e delle frazioni nella loro interezza, dall’altro ricostruire secondo caratteristiche specifiche che vanno dalla scelta della pietra e di tutti i materiali sino alla realizzazione di abitazioni dotate di giardino, piscina e centro benessere. Per una casa-vacanza all’insegna del confort e, perché no, del wellness”. Gavio assicura ottime convenzioni per la stipula di mutui e finanziamenti, garantisce inoltre la promozione immobiliare sia sulla piazza di Loano, sia sul Ponente Ligure e suo entroterra, attraverso diversi strumenti quali il web, la carta stampata e la pubblicità. Chi acquista gode invece della consulenza tecnica gratuita per il disbrigo delle pratiche amministrative, dell’assistenza per l’apertura o la rinegoziazione dei mutui e di una supervisione per la ristrutturazione, per la personalizzazione e per la proposta di arredo dell’abitazione. La Gavio Soluzioni Immobiliari si avvale infatti anche di professionisti specializzati quali architetti, designer e artigiani edili per offrire ai propri interlocutori un servizio di alto livello sotto tutti gli aspetti. Ed è proprio la costante attenzione al cliente che fa di questa agenzia una firma nel panorama della compravendita e della locazione sia della prima che della seconda casa. I punti di forza che rendono questa agenzia rinomata e scelta da molti clienti locali e da numerosi turisti sono molteplici: ad esempio chi vende in esclusiva ha il vantaggio di vedere dedotti dalla provvigione i costi di adeguamento della documentazione catastale e dell’attestato di certificazione energetica (ACE). Gavio Soluzioni Immobiliari Via Aurelia 306 - Loano (SV) Tel. 019 6766607 338 2160787 – 333 3857510 www.gavioimmobiliare.it [email protected] Grazie agli stretti contatti con le banche e con gli istituti di credito, la famiglia Convenzione associati FABI Plus: provvigioni di vendita dell’1,5% PROVVIGIONI DI VENDITA ASSOCIATI FABI: 1,5% Il nostro obiettivo è offrire le soluzioni migliori per chi vuole comprare o investire nella Riviera Ligure di Ponente e in Costa Azzurra. Assistenza completa fino all’atto notarile. LOANO NUOVA COSTRUZIONE A 100 MT. DAL MARE PREZZI A PARTIRE DA e 280.000 Per questa iniziativa nessun costo di mediazione per gli associati FABI AGENZIA IMMOBILIARE GAVIO di Gavio dr. Edgardo Loano (SV) – via Aurelia 306 Tel.- Fax: 019/6766607 – Cell. 338 2160787 - 333 3857510 [email protected] - www.gavioimmobiliare.it MAPPAMONDO di Barbara Odetto I Viaggi delle Pleiadi presentano... Cappadocia e Costa del Sol L a primavera risveglia in molti di noi il desiderio di scoprire paesi nuovi, così come il tepore del sole rievoca il ricordo del mare e delle spiagge. Perché allora non prenotare uno dei soggiorni proposti dal tour operator I Viaggi delle Pleiadi di Imperia, che dal 1982 rende indimenticabili le vacanze dei propri clienti. Forte di un’esperienza maturata “sul campo” attraverso la visita dei luoghi e delle strutture ricettive e grazie al rapporto diretto con i referenti locali, il titolare Francesco Paolo Basili sostiene che lavorare nel turismo significa conoscere le destinazioni, promuoverle in tutte le loro molteplici possibilità, cercare sempre il servizio più adeguato per la clientela e garantire tariffe accessibili a tutti. La sua tesi è confutata dal fatto che I Viaggi delle Pleiadi nel tempo hanno stretto dei solidi rapporti con i tour operator e con i governi dei paesi ospitanti per garantire dei pacchetti viaggio a costi davvero imbattibili. Tra le numerose mete suggerite da Basili e dal suo staff per la primavera targata 2013 segnaliamo l’offerta Speciale Spagna Senior dedicata agli over 55, già proposta con successo negli anni precedenti ed ora aperta a tutti senza limiti d’età. L’operatore in passato ha infatti vinto una gara d’appalto indetta dal governo 70 spagnolo per la concessione in esclusiva all’Italia di soggiorni studiati specificatamente per i senior in prestigiosi hotel a quattro stelle, ma a costi decisamente contenuti che comprendono trattamento di pensione completa, bevande incluse ai pasti, volo aereo andata e ritorno, trasferimenti dall’aeroporto all’albergo e numerosi altri benefit. Le affascinanti destinazioni sono la Costa del Sol, la Costa Blanca, la Costa de La Luz e Palma di Maiorca. Per vivere una Spagna all’insegna del relax e del divertimento. Altri due viaggi imperdibili sono la Costa turchese con l’escursione di una notte a Pamukkale, famosa per le sor- genti termali che hanno formato nei secoli un paesaggio simile alle cascate di ghiaccio, e il tour Cappadocia e Costa Turchese, per godere delle meraviglie che la natura offre in questa riviera del Mediterraneo ricca di fascino e suggestioni. Il primo è valido sino al 29 aprile, il secondo sino al 30 giugno e per entrambi la quota comprende volo e tasse aeroportuali, trasferimento dall’aeroporto all’albergo, guida parlante italiano, sistemazione in hotel a quattro e cinque stelle con trattamento di pernottamento e prima colazione, mezza bottiglia d’acqua all’arrivo e cocktail di benvenuto in hotel. Anche in questo caso l’offerta ha tariffe concorrenziali grazie alla collaborazione, in esclusiva per l’Italia, de I Viaggi delle Pleiadi con i corrispondenti turchi. Un altro plus è che in Italia ben 4200 operatori turistici propongono i cataloghi del tour operator ligure, che possono essere consultati anche online sul sito e che offrono un ventaglio di destinazioni a corto, medio e lungo raggio. Chi sceglie questo tour operator non si rivolge quindi a semplici venditori, ma a consulenti di viaggio che propongono mete interessanti a tariffe concorrenziali perché, sottolinea il titolare, tutti devono poter vivere la vacanza come un’esperienza unica, ricordando ogni momento trascorso e condividendo la filosofia del poeta iraniano Omar Khayyam che disse: “la vita è un viaggio e viaggiare è vivere due volte”. Il valore aggiunto dei viaggi finanziati proposti dal tour operator I Viaggi delle Pleiadi è che queste tariffe permettono di fare vacanze di lusso a prezzi talmente contenuti da non influire negativamente sulle segnalazioni d’obbligo per il redditometro. Via Dei Mirti 5 – Imperia Tel. 0183 299283 – Fax 0183 290616 www.viaggidellepleiadi.com [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% sui viaggi MAPPAMONDO di Barbara Odetto A mate il contatto con la natura? La bicicletta è da sempre la vostra grande passione? Vi piacciono l’arte e la cultura italiana, ma siete sensibili anche al fascino dei paesi stranieri? Se avete risposto in maniera affermativa a tutte le domande, il vostro tour operator ideale è Due ruote nel vento che da oltre dieci anni si pone come autorevole punto di riferimento per il turismo ecologico e sostenibile. Con più di duecentocinquanta viaggi all’attivo per un totale di ventisei nazioni, questa originale travel agency torinese propone un’offerta ampia e articolata, suddivisa in tour individuali, di gruppo, per le famiglie Due Ruote nel Vento Il tour operator dalla parte dell’ambiente e per le scuole medie inferiori e superiori sia in Italia sia all’estero. Gli itinerari, adatti a tutti e senza limiti di età, sono selezionati per essere non solo tranquilli e relativamente facili, ma anche interessanti e ricchi di cultura, storia, arte e ovviamente natura. Tra le novità “Made in Italy” di questa prima parte del 2013 segnaliamo la formula bici e benessere nel marchesato di Saluzzo e il viaggio lungo il Po da Torino a Pavia: il primo è un itinerario che alterna castelli, abbazie e borghi con alture coperte di vigne e frutteti e che la sera riporta ad una residenza nobiliare immersa nel verde e dotata di piscina e centro benessere; il secondo è un viaggio che fa parte di Bicitalia, la rete di percorsi ciclabili italiani ideati dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), e che si snoda lungo la riva del Po attraverso oasi naturalistiche, paesi arroccati sulle colline e città d’arte. Tra le nuove mete internazionali segnaliamo invece il mix bicicletta e battello sul fiume Mosella, tra le colline e i castelli medioevali della Germania, la formula chiatta e bici in Lorena – splendida zona della Francia nordorientale – oltre che il tour da Parigi a Londra attraverso l’Avenue Verte inaugurata lo scorso 23 giugno in occasione delle Olimpiadi tenutesi in Inghilterra. A queste new entry si aggiungono la vacanza in Cornovaglia, in Finlandia, in Portogallo, in Andalusia e un interessante percorso a piedi: il cammino di Shakespeare nella suggestiva campagna inglese. Sì perché Due ruote nel vento non è solo specializzato in viaggi su bike, ma organizza anche divertenti trekking in Norvegia, Spagna, Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Italia ed escursioni con le ciaspole, con gli sci di fondo e addirittura con i pattini a rotelle. Dalla gita breve alla vacanza di una settimana, dai viaggi individuali a quelli di gruppo con accompagnatore, dal solo noleggio della bicicletta alla proposta completa, il tour operator garantisce quindi formule tailor made capaci di soddisfare le esigenze e i desideri di ognuno. Per chi – torinese oppure no – vuole scoprire il fascino del capoluogo piemontese, l’agenzia propone infine pedalate a tema, le stesse che organizza anche a Milano e in altre città della penisola. Due ruote nel vento è dunque il punto di riferimento per chi sceglie il turismo ecologico e sostenibile, per chi ama il connubio con il paesaggio e per chi non può fare a meno della sensazione di libertà che solo un viaggio en plein air sa offrire. Corso Tassoni 50 – Torino Tel. 011 4372057 www.dueruotenelvento.com [email protected] Per gli associati FABI Plus sconti diversificati fino all’8% su tutti i viaggi marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MAPPAMONDO 71 MAPPAMONDO Metropoli, Viaggio in Giappone Un Paese intrigante e poco noto, dove la cultura e le tradizioni ancestrali sopravvivono intatte, anche se, talvolta, all’ombra dei grattacieli. Ideale per chi cerca atmosfere particolari e insolite, per chi vuole stupirsi di fronte ai contrasti e meravigliarsi al cospetto dell’armonia e della raffinatezza di cui si trova traccia ovunque, anche nelle piccole cose. 72 MAPPAMONDO STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI giardini, filosofie “in questo mondo anche la vita della farfalla è frenetica” — Kobayashi Issa fine XVIII secolo foto di Carla Milone “In questo mondo anche la vita della farfalla è frenetica”. Mai un haiku è risultato più incisivo per descrivere il Giappone delle città, crocevia di mondi, di culture, di mode e di modi. Ma anche ricche di una spiritualità profonda, essenziale, rarefatta, vestita di riti lontanissimi e difficili. Non è difficile innamorarsi del Giappone. È un’attrazione fatale quella che ci coglie non appena si arriva, un insieme di curiosità, frenesia, stupore, un dépaysement che stordisce ed affascina. Una donna in kimono scivola silenziosa in una stradina, le tremule luci delle ochaya – le “onorevoli case da tè”, le case delle ultime geishe – si accendono al tramonto: siamo nel quartiere di Gion a Kyoto oppure tra le pagine di “Memorie di una geisha”? Un impiegato in serissima tenuta d’ufficio si piega in un inchino al cospetto di un marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MAPPAMONDO 73 MAPPAMONDO altare shintoista, offre una tavoletta devozionale e batte ritualmente le mani due volte: invoca la buona fortuna. Siamo nel cuore di Tokyo o dentro un racconto di Murakami? Un mondo rovesciato, una sintesi di avanguardia e tradizione, di dolcezza e di frenesia, di silenzi e di frastuono, di cybercafé e giardini in miniatura. Il Giappone è sorprendente, è un luogo per viaggiatori curiosi, attratti dalla promessa di un Paese intrigante e poco noto, dove la cultura e le tradizioni ancestrali sopravvivono intatte; è per chi cerca atmosfere particolari e insolite, per chi vuole immergersi nella modernità o meravi- In alto: I giardini dei templi giapponesi riflettono la visione buddhista, così come gli edifici dei templi. Anche semplicemente visitando un tempio e il suo ambiente si viene in contatto con gli insegnamenti del Buddismo. Al centro: Takayama: tempio Sakurayama. 74 gliarsi al cospetto dell’armonia e della raffinatezza di cui si trova traccia ovunque, nei decori dei palazzi e dei templi, in alcuni dettagli dell’arredo urbano delle città, così come nella domestica intimità delle case private. Tutto in Giappone è all’insegna della ricerca dell’armonia, concetto difficile da esprimere, quasi incomprensibile per l’occidentale. L’idea ad esempio di racchiudere in poche sillabe – un haiku, l’essenza di un’emozione o di un concetto, così come l’idea che durante la cerimonia del tè si possa esprimere l’equilibrio perfetto tra la natura e l’uomo, il rispetto e la gratitudine verso ogni cosa esistente, o ancora che la composizione floreale assurga a filosofia ed esprima l’armonia dell’universo, sono difficili da spiegare, ma tangibili e reali. E l’amore per l’estetica qui si riflette anche nella cucina, i piatti si gustano prima con gli occhi poi con il palato: una leggerissima frittura di crisantemi, una delicata minestra di alghe rare, deliziose mattonelle con semi di ginko, radici di loto, spuntature di felci… piatti dai nomi poetici che non si ricorderanno, come un’atmosfera, fluttuante, sottile e misteriosa. MAPPAMONDO A fianco: Il portalettere di una vecchia stazione di posta della valle di Kiso con l’inconfondibile divisa compie le sue consegne di casa in casa. Oggi come cento anni fa. In basso: A Kyoto, nel quartiere di Gion, le maiko si affannano per le strade, raggiungono le okiya dove apprenderanno il canto, la danza, le regole di comportamento. Inseguendo il sogno di diventare geishe. Non è necessario compiere lunghi tragitti per scoprire i molti volti del Giappone, che si rivelano nel cuore delle stesse città, nei piccoli villaggi rurali, lungo i percorsi sacri allo shintoismo e al buddismo zen. Alcuni piccoli borghi conservano l’atmosfera di un lontano passato feudale, quando qui transitavano i signori e i loro samurai. Ovunque si scoprono botteghe e angoli preziosi, piccoli capolavori di architettura rurale che iniziano a descrivere i tratti distintivi del viaggio: l’armonia e la semplicità delle forme, la delicatezza dei colori giustapposti, la gentilezza degli abitanti. Qui una piccola casa-museo, là una bottega che espone capolavori di artigianato, tessuti delicati, lavori in bambù… Ed è proprio la casa a rivelare l’animo gentile e meditativo del Giappone. Dall’interno – essenziale, frugale, spoglio – si scopre il mondo; le grandi pareti scorrevoli aprono magici scorci sui giardini, le finestre scorrono sui telai a slitta e lasciano scoprire un paesaggio continuamente mutevole, che cambia al cambiare della luce, della stagione, del momento: ora un bocciolo si apre, ora una foglia ondeggia nella trasparenza dell’autunno, ora il riflesso della neve sul giardino illumina la stanza e la rende un paesaggio nuovo e fantastico. Kyoto, l’antica capitale imperiale, resta ancora oggi l’anima della cultura giapponese. Il castello Nijojo, antica dimora famigliare costruita dall’illustre Shogun Ieyasu Tokugawa è il trionfo dei secoli squisiti: la bellezza dei dipinti di Kano Tanyu ci fanno volare in un altro tempo, in un’altra dimensione. Cieli dorati, danze di ventagli, inverni nevosi, fiori di ciliegio, rami flessuosi di bambù, uccelli che spiccano il volo: intensità vibranti, commoventi. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MAPPAMONDO 75 MAPPAMONDO Templi e santuari celano riti e tradizioni antichissimi. A centro pagina: Tokyo: le luci del quartire di Ginza, città vitale, energica e sfavillante. Kyoto, Kinkaku-ji, il Tempio d’oro. E poi la vecchia Kyoto e Gion, il quartiere degli spettacoli tradizionali, il kabuki, il bunraku, dove è ancora possibile incontrare geishe e maiko, i templi di Kiyomizu con la caratteristica piattaforma lignea sospesa sulla vallata, di Kodai-ji, edificato nel 1605 in memoria dello shogun Toyotomi Hideyoshi per volontà della moglie e il tempio di Kinkaku-ji, tra le mete più famose del Giappone, dove l’immagine del Padiglione d’Oro che si riflette nelle acque del laghetto antistante crea uno scorcio di grande bellezza soprattutto quando gli alberi si tingono dei colori dell’autunno. Nel XIV secolo fu la splendida dimora dello shogun Ashikaga Yoshimitsu, trasformata in tempio alla sua morte; quella che possiamo ammirare è la fedele riproduzione dell’originale, dopo che un incendio doloso lo distrusse completamente nel 1950. Ma lasciamo Kyoto per un salto nel futuro. Osaka è una città dagli stupefacenti contrasti: svettanti grattacieli, tra cui le torri gemelle dell’Umeda Sky Building, animati quartieri come Dotonbori, Shinsaibashi e Americamura, affollati di negozi e ristoranti, il parco ai piedi del castello, ultimo testimone di un lontano passato feudale. Una strada di Osaka. Le grandi metropoli del Giappone sono un crocevia di mondi, di culture, di mode. Tokyo è sconfinata e nevrotica, è una città dove disordine e armonia convivono fianco a fianco, dove le ultime case di legno tradizionali sopravvivono all’ombra di vertiginosi grattacieli di vetro, dove i giardini da meditazione, di pietra e di sabbia, hanno come sfondo una foresta di torri… Tokyo è una metropoli ruggente, quieta, folle, meditativa, sorridente, caotica, complicata, rumorosa, silenziosa, pensosa, affannata: è tutto e il suo contrario, è un crocevia di mondi, è l’espressione del samsara, del vortice del divenire. Tokyo è bella? È brutta? Ciascuno scopre la sua Tokyo, considerando che in Giappone le grandi città non nascono per essere belle, ma piuttosto funzionali. La città è uno strumento di vita e di lavoro, la bellezza è un’isola, ha la durata di un attimo. E poi, la notte, che a Tokyo è il regno dell’effimero, quando le luci trasformano la città in un caleidoscopio rutilante e i ristoranti ammiccano con le loro proposte. Oltre alle grandi realtà di Tokyo, Kyoto, Osaka, c’è un mondo riposto e silenzioso, fatto di sentieri nei boschi di cedri e di aceri, meta di pellegrinag- 76 MAPPAMONDO Giardini zen: la ghiaia diventa acqua, le pietre isole. I giardini di pietra e di sabbia sono luoghi di meditazione. La materia si contrappone al vuoto. entrano in collisione con altre logiche, si scontrano con differenze culturali incommensurabili, linguaggi misteriosi e criptici e noi, privi della chiave per aprire le porte di quell’universo rischiamo di restarne fuori per sempre. Meglio dunque lasciarsi andare nel vortice di questo mondo sorprendente, scorrere nel suo flusso osservandolo, senza la pretesa di decifrarlo completamente. Le rocce sono montagne, la ghiaia è il mare: ogni forma è un simbolo, ogni oggetto una metafora. Anche questo è il Giappone. “Di fronte al giardino di roccia si fa ciò che naturalmente deve essere fatto: si fanno le righe con il rastrello, si raccolgono le foglie, i rami secchi. Fondersi con lo spirito intimo della pietra, accettare che non vi sia un motivo e un fine, farsi parte della pietra, diventare il vuoto” IL GIAPPONE DEL TUCANO gi di devoti al buddismo che compiono a piedi le tappe del percorso di 88 templi nell’isola di Shikoku o raggiungono solitari sacrari e monasteri nei boschi sulle pendici del Monte Koya: è il volto mistico del Giappone, quello della ricerca della frugalità e della purezza interiore. E c’è il mondo dove si esprimono le immani forze della natura: isole di fuoco in cui la terra dà origine a sorgenti d’acqua calda che diventano onsen, oasi di paradiso per deliziare il corpo e la mente. “Non scordare: noi camminiamo sopra l’inferno, guardando i fiori”, dice ancora Kobayashi Issa. Non è facile, il Giappone. Occorre avvicinarlo con un atteggiamento di rispetto e senza la pretesa di capire tutto utilizzando parametri che qui Dalla “Via degli Shogun” ai “Luoghi della perfetta armonia”, da “Luci del Sol Levante” ai “Giardini e vulcani del Kyushu” e ancora “I due volti del Giappone”: Il Tucano Viaggi Ricerca illustra un’ampia scelta di proposte studiate per scoprire i molti aspetti del Giappone nel catalogo Lontano Oriente e Giappone consultabile sul sito www.tucanoviaggi.com Per informazioni e prenotazioni IL TUCANO VIAGGI RICERCA Piazza Solferino 14 G – 10121 Torino Tel. 011 5617061 www.tucanoviaggi.com [email protected] Convenzione Fabi Plus sconto 10% marzo 2013 | Plus Magazine 22 | MAPPAMONDO 77 ITINERARI TORINO, secondo noi Barbara Odetto AlessanDro Lercara Una giornalista e un fotografo alla scoperta della città ARTE, CULTURA, STORIA E DESIGN, MA ANCHE BUSINESS, MODA E APPUNTAMENTI GLAM. AREE VERDI, ZONE INDUSTRIALI, PUNTI IN CUI CONVIVONO ETNIE E TRADIZIONI DIVERSE: TORINO HA MILLE ANIME AFFASCINANTI E NOI VE LE FAREMO SCOPRIRE. I l nostro primo appuntamento alla scoperta della città è in Crocetta e più precisamente nella zona definita San Secondo. L’abbiamo scelta perché, rispetto al quartiere vero e proprio, è meno blasonata, ma altrettanto interessante. Qui si possono scovare portoni liberty risalenti al periodo che va dall’Ottocento alle prime due decadi del Novecento, qui si respira un’atmosfera ibrida che unisce la vita del mercato rionale e delle botteghe artigiane all’allure delle boutique e, ancora, qui confluiscono i turisti che arrivano nella vicina stazione ferroviaria di Porta Nuova. Passeggiando tra le vie si possono scoprire scorci della Torino ottocentesca e angoli della città industriale, edifici con i ballatoi e condomini signorili, ma soprattutto si può ammirare la splendida chiesa di San Secondo Martire, al numero 8 dell’omonima via. Iniziata a costruire nel 1872 e consacrata al culto nel 1882, aveva lo scopo di accogliere i numerosi fedeli della zona, che si era ingrandita grazie alla costruzione dello scalo ferroviario di Porta Nuova che univa Torino a Genova. Un tempo chiamato borgo “dij Sagrìn”, poi “di Garibaldi” e successivamente “di San Secondo”, di giorno è una zona commerciale fiorente e dinamica, di sera un centro resi- 78 ITINERARI denziale oltre che un’importante area ricettiva che vede la presenza di numerosi alberghi. Tra questi segnaliamo l’Hotel Residence Liberty, incastonato tra i palazzi al civico 37 di via Vincenzo Gioberti. Elegante e accogliente, ospita una sala riunioni e un centro benessere dotato di bagno turco, vasca idromassaggio, doccia emozionale e area relax. La cura del dettaglio e del servizio, uniti all’atmosfera confortevole, fanno di questo Hotel de Charme un luogo rilassante e piacevole. I turisti, ma non solo, che vogliono uno squisito souvenir di Torino hanno come meta la pasticceria Pfatisch, in via Sacchi 42. Inserita tra i locali storici d’Italia, dal 1915 ad oggi delizia i golosi con le sue tavolette di cioccolata, le creme da spalmare, oltre quaranta tipi di torte e un’ampia selezione di pasticceria fresca e secca oltre che salatini e torte gastronomiche. Non stupisce dunque che annoveri tra i suoi clienti il Duca d’Aosta, Mario Soldati, Indro Montanelli, Norberto Bobbio, Michele Placido e molti altri nomi celebri. La zona di San Secondo accoglie diversi locali per chi ama la buona cucina e il Ristorante Marcello (corso Stati Uniti 4) ne è un esempio. Gestito da cinquantun’anni dalla famiglia Grazzini, propone un menù del territorio – ma non solo – modulato secondo le specialità di stagione e rigorosamente casalingo e lo affianca ad una carta dei vini ricca di etichette prestigiose. L’ambiente informale lo rende un punto di riferimento per la clientela abituale che lo “affolla” sia a pranzo sia a cena. Non solo meta gastronomica, ma anche di shopping, segnaliamo due location per i cultori dello stile: la boutique Speed Ball di corso Stati Uniti 7bis e la gioielleria Montegrandi di via San Secondo 13/b. La prima da trent’anni cura il total look maschile proponendo griffe rinomate e abiti confezionati con il brand Speed Ball, che si distingue per i tagli sartoriali, la cura dei dettagli e i costi contenuti. Una curiosità: da ventidue anni il titolare è un appassionato della Vespa e ne custodisce alcuni esemplari nello showroom. La gioielleria Montegrandi è invece un atelier intimo e raffinato dove trovano spazio oggetti preziosi e rigo- rosamente rari. Nata dall’esperienza di Elena Varetto, appassionata di antiquariato, e da Giuseppe Massimiliano Tomasi, esperto d’arte, è specializzata in gioielli e oggetti antichi, effettua perizie e valutazioni e si avvale della collaborazione di due laboratori orafi che restaurano gioielli seguendo le tecniche della tradizione più antica. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | ITINERARI 79 VISITE GUIDATE Scoprire Torino e non solo to, espressione grandiosa della politica assolutistica sabauda. Il monumentale palazzo in stile barocco è stato progettato da Michelangelo Garove a partire dal 1712 e portato a termine entro gli anni trenta con contributi di Antonio Bertola, Giovanni Antonio Ricca e Filippo Juvarra. Data e orario: giovedì 11 aprile ore 18,10 LA SINAGOGA DI TORINO via San Pio V, 12 Si farà una pausa nell’ex ufficio di frutteria di Palazzo Reale, recentemente riadattato a caffetteria. La visita alla Sinagoga di Torino, realizzata dall’architetto Enrico Petiti tra il 1879 e il 1884 – a seguito del rifiuto della Mole Antonelliana da parte della comunità israelitica a causa dei contrasti sorti con Alessandro Antonelli - sarà arricchita dall’incontro con un membro della comunità ebraica di Torino che illustrerà gli aspetti salienti della tradizione religiosa e culturale e ebraica. Data e orario: sabato 25 maggio ore 10,00 Data e orario: domenica 17 marzo ore 10,00 CASTELLO DI RACCONIGI Visita guidata al Castello Reale di Racconigi, residenza extraurbana della famiglia Savoia-Carignano nata come dimora fortificata all’inizio dell’XI secolo e trasformata in un moderno complesso barocco a partire dalla seconda metà del Seicento con i progetti di Guarino Guarini e André le Notre. Data e orario: domenica 21 aprile ore 10,00 BOTTEGHE STORICHE PALAZZO DELL’UNIVERSITÀ DI TORINO – via Po, 17 Visita guidata al Palazzo della Regia Università di Torino realizzato per volere di Vittorio Amedeo II in occasione delle riforme del sistema scolastico dello sta- 80 Visita guidata alla scoperta di alcune tra le più suggestive ed eleganti botteghe storiche del centro di Torino. Il percorso, interamente a piedi, comprende la visita alla Regia Farmacia di via XX Settembre, la storica passamaneria artigiana Massia, l’antica cereria di piazza Solferino, la bottega di antichi giocattoli Balocco Arte e altre antiche botteghe cittadine. Mostra temporanea “TESORI DELL’ERMITAGE” a Palazzo Madama Visita guidata alla mostra di Palazzo Madama, che inaugura lo scambio culturale promosso dall’amministrazione civica di Torino tra la terra che fu dei Savoia e il museo che custodisce i tesori degli Zar. La mostra propone una selezione di opere dalla grandiosa collezione di Alexander Basilewsky. Data e orario: domenica 9 giugno ore 10,10 Per prenotazione alle visite rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 [email protected] Vasto parco auto: Volkswagen Phaeton, Mercedes classe E, Audi A6, Lancia Phedra, Lancia Voyager, Lancia Thema, Chrysler 300C, Minibus, Autobus Iveco e Mercedes. Noleggio auto bus e minibus con autista Servizi di rappresentanza e cerimonia Professionalità e cortesia al servizio del passeggero Servizi ad aziende per turismo e grandi eventi Disponibilità per lunghi e brevi percorsi Reperibilità 24 ore su 24 Aeroporto Sandro Pertini – piano arrivi 10072 Caselle Torinese (TO) tel. 011 9963090 – tel./fax 011 9915743 – N. Verde 848788711 [email protected] – www.cta-to.com CONFERENZE E CORSI CONFERENZE E CORSI Primavera 2013 Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino nelle date sotto indicate dalle ore 18,00 alle ore 19,30. La partecipazione è gratuita per gli associati e loro familiari. Al termine di ogni conferenza viene offerto un aperitivo ai partecipanti. Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected] Appuntamenti 5 marzo 2013 “Theta Healing: una potente tecnica olistica per il benessere fisico, psichico e spirituale – cambia le tue credenze e cambierai la tua vita” Relatrice: Carla Forno Insegnante certificata DNA Base e avanzato Theta Healing. 12 marzo 2013 “Lo shiatsu: cosa, come e perché?” Relatore: Dino Di Cintio Operatore Shiatsu iscritto al Registro Italiano Operatori Shiatsu (RIOS) presso la Federazione Italiana Shiatsu. 9 aprile 2013 “Fisioterapia e osteopatia: approccio multidisciplinare nelle patologie ortopediche e posturali” Relatore: Dr. Guido Benedetto Centro Fisio G.M. Fisioterapia e Riabilitazione. 16 aprile 2013 “Come prevenire le malattie dismetaboliche e oncologiche con l’alimentazione” Relatrice: Dr.ssa Etta Finocchiaro Medico Chirurgo Specialista in Dietologia e Scienza dell’Alimentazione. 7 maggio 2013 “Parola d’ordine: Check – up!” Relatrici: Dr.ssa Alessandra Giraudo, Direzione IRM Indagini Ricerche Mediche Dr.ssa Rosa Corradino, Direttore Sanitario dell’IRM. CORSI BON TON Easyeventi offre attraverso un ciclo di incontri l’opportunità di confrontarsi sul tema del Galateo rivisitato in chiave moderna sia nel pubblico che nel privato per affrontare la vita di tutti i giorni nel pieno rispetto di se stessi e delle stesse regole imposte dall’etichetta. 82 Gli incontri si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino nelle date sotto indicate dalle ore 18,00 alle ore 20,00. Il costo di partecipazione è di € 20,00 a persona per ogni serata. Al termine di ogni appuntamento viene offerto un aperitivo ai partecipanti. Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected] 21 marzo 2013 “L’arte del ricevere” Relatrici: Dr.ssa Bianca Toesca e Dr.ssa Fosca Lagattolla di Easyeventi 4 aprile 2013 “L’arte della tavola” Relatrici: Dr.ssa Bianca Toesca e Dr.ssa Costanza de Chastenay di Easyeventi 16 maggio 2013 “L’abito giusto in ogni occasione” Relatrici: Dr.ssa Bianca Toesca e Dr.ssa Fosca Lagattolla di Easyeventi Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected] CONVENZIONI convenzioni AGENZIA IMMOBILIARE GAVIO Intermediazione nella compravendita e nella locazione di immobili turistici residenziali e commerciali nelle zone della Riviera Ligure e in Costa Azzurra. Per gli associati FABI Plus provvigioni di vendita dell’1,5% Via Aurelia 306 – Loano (Sv) Tel. e fax 019 6766607 Cell. 333 3857510 – 338 2160787 www.gavioimmobiliare.it [email protected] ALPITOURWORLD Gruppo leader in Italia per i viaggi organizzati. 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Per richiedere il codice identificativo della convenzione rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 - [email protected] BERNARDINO DI CINTIO Operatore Shiatsu diplomato presso l’Istituto Europeo Shiatsu e Iscritto alla Federazione Italiana Shiatsu Per gli associati FABI Plus sconto del 20% Via Saluzzo 54 Torino Tel. 335 5634576 www.lastampa.it/shiatsu [email protected] BIVERBROKER srl Società specializzata sul mercato nazionale per la gestione dei servizi assicurativi e di risk management. Per gli associati FABI Plus polizza RC Auto in convenzione. Possibilità per i dipendenti bancari di aderire a prezzi convenzionati alle polizze R.C. Ammanchi di cassa e R.C. professionali stipulate dalla FABI e Biverbroker srl. 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Per gli associati FABI Plus diagnosi morfologica viso e corpo gratuita Trattamento rassodante € 59,00 Sconto 10% su tutti i trattamenti Corso Francia 17 – Torino Tel. 011 4341010 www.centroesteticoilregnodelledonne.com [email protected] IL SOGNO ATELIER Eleganza e stile per la sposa e lo sposo, propone alcuni tra i brand più sofisticati dell’alta sartoria internazionale. Per gli associati FABI Plus sconto del 10% su abiti da sposa e da sposo Via Sant’Agostino, 23 H – Torino Tel. 011 011 4365669 www.ilsognoatelier.it [email protected] IMPERATORE TRAVEL Viaggi e vacanze Per gli associati FABI Plus sconti diversificati sui cataloghi 2013 Via Provinciale Panza 296 Forio d’Ischia (Na) – Tel. 081 3339550 www.imperatore.it [email protected] IRM SRL Indagini Ricerche Mediche Azienda sanitaria privata accreditata in fascia A operante da oltre trent’anni sul territorio piemontese. 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Potrete trovare piatti per ogni palato, specialità ai frutti di mare (come il tipico e noto Plateau Royal) e una rifornitissima cantina con vini bianchi e rossi, di tutti i gusti, qualità e provenienze. FABI Plus consiglia: RISTORANTE LA PERGOLA ROSA Il Ristorante La Pergola Rosa nasce nel 1938, ed è stato recentemente oggetto di un restyling che gli ha permesso di mantenere la sua affascinante impronta Art Decò anni ‘40. Una cena alla Pergola Rosa vuol dire cordialità, intimità cucina tradizionale, non solo Piemontese, e una costante attenzione nella ricerca della qualità dei prodotti, carni, pesce e verdure principalmente di stagione. La Carta dei vini abbraccia l’internazionalità con predominanza piemontese. Ristorante Delfino Blu C.so Orbassano 277 - Torino – Tel. 011 3115080 www.ristorantedelfinoblu.com [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% Ristorante La Pergola Rosa Via XX Settembre 18/A – Torino – Tel. 011 537562 www.lapergolarosa.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% a cena PASTICCERIA DULCINEA IL BRIC Ristorante, Piano Bar, Gelateria La Pasticceria Dulcinea da 30 anni diffonde dolcezza a Torino. Pasticceria fresca e secca, cioccolatini, torroni, panettoni, colombe e uova di cioccolato sono alcune delle prelibatezze artigianali che troverete alla Pasticceria Dulcinea di Torino. Alla base di tanta bontà ci sono la qualità della materia prima e la maestria del pasticciere. Dulcinea è in grado di fornire un eccellente servizio di catering a Torino, dolce e salato. Torte nuziali e cesti regalo personalizzati per ogni occasione. Pasticceria Dulcinea Corso Francia 207 – Torino Tel. 011 7767843 Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% Il Ristorante – Un ambiente prestigioso, unito ad una cucina di alta qualità e ad una carta dei vini di assoluta eccellenza, che si rivela il luogo ideale per regalare ad ogni evento speciale uno scenario di raro fascino ed esclusività. Il Pianobar – Sorseggiare un cocktail o uno dei whisky d’autore cullati dalle note di uno splendido pianoforte a coda e dalle amonie del sax. La Gelateria – Fiore all’occhiello del Bric, è il laboratorio di gelateria che propone giornalmente esclusivi gusti realizzati con prodotti di primissima qualità. Il Bric Strada Colle della Maddalena 170 – Moncalieri (To) Tel. 011 8610342 www.barbric.it – [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% marzo 2013 | Plus Magazine 22 | I LUOGHI DEL GUSTO 87 GITE gite 21 Aprile 2013 GARDALAND Gardaland è il Parco divertimenti n°1 in Italia, quello da più tempo presente nel nostro Paese e uno dei maggiori a livello europeo. La grande varietà di attrazioni e spettacoli è in grado di soddisfare un pubblico molto vasto: dalla prima infanzia all’adolescenza alla terza età, dal gruppo di teenager alla famiglia. 11 e 12 Maggio 2013 FIRENZE Attraverso la spiegazione della Prof.ssa Rebaudo, storica dell’arte, verrà effettuato un itinerario dedicato in particolare ai capolavori di Michelangelo, ripercorrendo le tappe della sua esperienza artistica e visitando luoghi indissolubilmente legati alla sua memoria. Pernottamento sulla collina di Fiesole, ambita meta turistica per le sue terrazze panoramiche dalle quali scorgere un paesaggio indimenticabile delle colline circostanti. 31 Agosto 2013 VENEZIA Week-end dedicato alla visita della città e delle isole lagunari in occasione della famosa Regata Storica, una spettacolare sfilata di antiche imbarcazioni cinquecentesche e personaggi in costume. Una fedele ricostruzione del passato glorioso di una delle Repubbliche Marinare più potenti e influenti del Mediterraneo. 88 Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus Tel. 011 5611153 [email protected] SPETTACOLI Tramite il circuito ticket.it vendita di biglietti per gli spettacoli: EMELI SANDÉ LANA DEL REY Torino Palaolimpico ex Isozaki 3 maggio 2013 ore 21.00 Torino - Teatro Colosseo 16 marzo 2013 ore 21.00 Galleria € 28,75 Platea 1º settore € 40,25 Platea 2º settore € 34,50 1° anello numerato € 48,30 Parterre € 36,80 MAX GAZZÈ Torino Palaolimpico ex Isozaki 4 maggio 2013 ore 21.00 Torino Hiroshima Mon Amour 21 marzo 2013 ore 22.00 2º anello numerato frontale € 40,25 2º anello numerato laterale € 31,05 Parterre in piedi € 34,50 Posto unico € 17,25 ELIO E LE STORIE TESE Torino - Teatro Colosseo 18 aprile 2013 ore 21.00 Platea 1º settore € 75,00 Platea 3º settore € 42,00 Galleria € 30,00 GIANNA NANNINI 1º anello numerato € 47,15 2º anello numerato frontale € 41,40 2º anello numerato laterale € 40,25 Parterre € 37,95 RENZO ARBORE Torino – Teatro Alfieri 6 maggio 2013 ore 21.00 Galleria A € 31,00 Galleria B € 25,00 Poltronissima € 36,80 Poltrona € 31,00 Torino Palaolimpico ex Isozaki 30 aprile 2013 –ore 21.00 MODÀ COLORADO TOUR Torino Palaolimpico ex Isozaki 19 maggio 2013 – ore 21.00 1º anello numerato frontale € 34,50 1º anello numerato laterale € 28,75 1ª platea numerata € 40,25 2ª platea numerata € 34,50 Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected] marzo 2013 | Plus Magazine 22 | SPETTACOLI 89 730 730 - ISEE - RED 0115611153 7 linee r.a. NOVA LABOR SERVIZI srl 10123 Torino – via Guarini, 4 Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00 È gradito appuntamento L’ARCHITETTO RISPONDE L’architetto Giovanna Furbatto collabora con Plus Magazine per offrire ai lettori il suo parere e i suoi consigli relativi a ristrutturazione di residenze private, uffici e negozi, realizzazione di nuove costruzioni, classificazione energetica, accatastamenti, pratiche edilizie. Potete inviare le vostre domande a [email protected]. Ho un appartamento di 100 mq in zona San Paolo e vorrei sapere se per modificare la disposizione interna del mio alloggio così da ricavare un secondo bagno, devo chiedere un permesso al Comune, oppure no. Veronica Sì, se vuole cambiare la distribuzione interna del suo alloggio, demolendo e ricostruendo anche solo alcuni muri interni, deve richiedere all’Ufficio Tecnico del Comune di Torino un permesso denominato C.I.L. (Comunicazione di Iniziativa Libera). La pratica deve essere necessariamente firmata da un professionista abilitato e i lavori possono iniziare subito dopo la presentazione della pratica stessa. ◆◆◆ Vorrei cambiare i serramenti esterni in zona Santa Rita, cosa devo fare? Simona Per poter sostituire i serramenti esterni nella forma/colore/dimensione, è necessario chiedere un permesso all’Ufficio Tecnico del Comune di Torino e allegare la scheda tecnica relativa ai nuovi serramenti, inoltre, se il suo alloggio fa parte di un condominio, è necessaria una lettera di approvazione da parte dell’amministratore dello stabile. Se invece i serramenti restano uguali a quelli esistenti, ciò rientra nella manutenzione ordinaria e non si deve richiedere nessun permesso. ◆◆◆ Devo mettere in vendita il mio alloggio e mi è stato detto che è necessario fornire il Certificato Energetico; di che cosa si tratta? Massimo Il Certificato Energetico è il documento che attesta la Classe Energetica di ogni singola unità immobiliare. Si va dalla classe A+, con le prestazioni migliori, alle classi G / N.C., con le peggiori prestazioni. Con Decreto Ministeriale del 26 giugno 2009, la legge impone al proprietario di munirsi di questo documento ogni volta che l’unità immobiliare è oggetto di compravendita o affitto. Inoltre, da circa un anno è entrata in vigore una nuova norma in cui si prevede che la classe energetica venga sempre indicata in tutte le forme di pubblicizzazione per la vendita o l’affitto (giornali, siti di settore, cartelli o altro). L’attestato può essere rilasciato solo da un professionista abilitato, iscritto all’albo dei certificatori energetici. ◆◆◆ Ho un alloggio in centro a Torino, con i soffitti alti. Posso edificare un soppalco? Marco Per edificare un soppalco bisogna avere a disposizione un’altezza minima di mt. 2,20, da terra al soppalco, e di mt. 2,00 dal soppalco al soffitto. Bisogna inoltre tenere conto delle seguenti indicazioni relative all’altezza interna previste per le diverse destinazioni d’uso: da mt. 2,00 a mt. 2,39 uso deposito; da mt. 2,40 a mt. 2,69 uso servizio igienico, disimpegno, lavanderia, ripostiglio; altezza superiore a mt. 2,70 per uso residenziale, camere o soggiorno. Sul tema specifico inoltre, si può consultare il regolamento edilizio – Art. 55. Rimango comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | GLI ESPERTI RISPONDONO 91 IL NOTAIO RISPONDE Il notaio Remo Bassetti, titolare dell’omonimo studio torinese, collabora con la nostra rivista, per fornire ai lettori chiarimenti su problematiche e pratiche inerenti per esempio a successioni, donazioni, compravendita di immobili, costituzione di associazioni e fondazioni, convenzioni matrimoniali e costituzione di fondi patrimoniali, mutui e altri tipi di finanziamento. Per le vostre domande scrivete a [email protected]. Mio marito è intestatario della casa dove abitiamo, acquistata prima del matrimonio. Siamo in seconde nozze: lui non ha parenti stretti, ma solo due cugini di primo grado, mentre io ho una figlia. Vorrei sapere se in caso di sua morte sarò unica erede o possono intervenire i cugini; in caso di mia morte cosa può essere fatto perché l’eredità vada a mia figlia? Vi ringrazio, Tiziana La moglie e i cugini? Non confondiamo la lana con la seta! Certo che sarà unica erede. Per la figlia il discorso è diverso: se viene a mancare prima suo marito, sua figlia erediterà quello che lei ha ereditato da suo marito. Se venisse a mancare prima lei, sua figlia erediterebbe da suo marito solo se lui la istituisce con testamento (sul cui contenuto può però cambiare idea fino all’ultimo minuto). Se volete invece regolamentare in vita, di comune accordo, il passaggio dei beni di suo marito a sua figlia, dopo la morte di entrambi, si potrebbe pensare a un trust. È uno strumento moderno e in espansione, tant’è vero che ne parlo anche nella risposta successiva. Ma sarei poco serio se pretendessi di fargliene capire il funzionamento, in relazione ai suoi obiettivi, nelle poche righe di questa risposta. ◆◆◆ Buongiorno, sono una nonna con 2 nipoti e vorrei lasciare a ciascuno di loro una somma di denaro per i loro studi futuri. Uno però è un minore, con due genitori pieni di debiti per una attività andata male.... Vorrei assicurarmi che i soldi vadano proprio a lui per il suo futuro, come posso fare per evitare che i soldi venga- no pignorati per i debiti dei genitori? Grazie e saluti, Adele Se il suo intento è quello di lasciarglieli alla sua morte può provvedere così con testamento. Se invece vuole destinare questa somma prima (oppure vincolare le somme ad alcuni scopi specifici, come l’istruzione), lo strumento idoneo al suo scopo è il trust. È un istituto proveniente dal diritto anglosassone che ormai sta prendendo piede in Italia, rivelandosi un ottimo sistema per risolvere le questioni più varie, fra le quali certamente rientra anche la sua. Scelga un notaio per entrare nel dettagli, chiedendogli prima con franchezza: lei ne capisce di trust? La risposta non è così scontata perché la materia è nuova e complessa. ◆◆◆ Buonasera, mio padre è deceduto a marzo 2011. A maggio 2011, è arrivato un avviso di pagamento per un bollo auto non pagato nel 2009. Nel 2010 il bollo è stato pagato regolarmente e successivamente l’auto è stata venduta. Gli eredi (io e mia madre) sono tenuti a pagare la sanzione? Grazie, Paolo Gentili signori, l’erede subentra nei crediti e nei debiti del defunto, e la data in cui si considera sorto il debito tributario è quello del fatto che ha originato il debito stesso. In altre parole, il debito del defunto, nel vostro caso, non risale a maggio 2011 ma al 2009, anno in cui andava pagato il bollo. Siete dunque tenuti a pagare la sanzione. 92 L’ESPERTO FISCALE RISPONDE Paolo Quaglia, responsabile della sezione fiscale della Nova Labor Servizi /Caaf Fabi srl, collabora con la nostra rivista per rispondere ai quesiti posti dai lettori relativi a redditi, detrazioni e deduzioni inerenti alla compilazione del Modello 730. Potete inviare le vostre domande a [email protected]. rarla fiscalmente a mio carico anche se non convive con me che risiedo a Torino? Vincenzo - pensionato Posso detrarre la spesa di frequenza e di alloggio di un corso universitario che mio figlio sta per frequentare in Canada? Michele La risposta è parzialmente affermativa. Si per quel che riguarda la spesa di frequenza a condizione che il corso frequentato all’estero sia qualificabile come corso universitario o post-universitario. Per le università straniere, pubbliche o private, l’importo detraibile non potrà essere superiore alle tasse stabilite per le Università pubbliche italiane che presentano identità o affinità di indirizzo di studi. No per quanto concerne le spese di locazione: la possibilità di detrazione è prevista solo per gli studenti iscritti a un corso di laurea presso un’università ubicata nel territorio di uno Stato membro dell’Unione europea o in uno degli Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo e considerata, nei limiti previsti pari a 2633,00 euro annui, per i canoni derivanti da contratti di locazione e di ospitalità, da atti di assegnazione in godimento stipulati, ai sensi della normativa vigente nello Stato in cui l’immobile è situato. Le spese funebri possono essere detratte da più familiari, anche se la fattura è intestata a uno solo di essi? Gianluca - Unicredit Le spese funebri sostenute in occasione della morte di familiari (anche non a carico) sono detraibili in misura non superiore a 1549,37 euro. Il limite è riferito a ciascun decesso; la spesa, sempre entro il predetto limite, può essere detratta in modo frazionato da più familiari anche se la ricevuta o fattura è intestata a una sola persona ma a condizione che sulla medesima sia annotata una dichiarazione di ripartizione della spesa. I familiari che possono essere considerati sono: • il coniuge anche se legalmente ed effettivamente separato • i figli • i discendenti dei figli • i genitori • i generi e le nuore • il suocero e la suocera • i nonni e le nonne • i fratelli e le sorelle ◆◆◆ Mia figlia, non sposata, risiede per motivi di studio a Roma: posso conside- Certamente: il requisito della convivenza non è richiesto per i figli. Per essere considerati fiscalmente a carico, i figli debbono solo possedere un reddito complessivo, computando anche le retribuzioni corrisposte da enti e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa cattolica, non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. ◆◆◆ Se opto per la cedolare secca per quanto resto vincolato all’applicazione di tale regime? Loredana Il regime facoltativo di tassazione dei redditi derivanti dalla locazione di immobili a uso abitativo (cedolare secca) è stato introdotto dall’articolo 3 del Dlgs n. 23 del 2011. L’opzione la vincola per l’intero periodo di durata del contratto o della proroga o per il residuo periodo nei casi in cui l’opzione viene esercitata per le annualità successive. Lei ha, tuttavia, la facoltà di revocare l’opzione durante ciascuna annualità contrattuale successiva a quella in cui è stata esercitata l’opzione. La revoca deve essere effettuata entro il termine previsto per il pagamento dell’imposta di registro relativa all’annualità di riferimento e la obbliga al versamento della stessa imposta. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | GLI ESPERTI RISPONDONO 93 L’ESPERTO IMMOBILIARE RISPONDE Il Dottor Cesare Furbatto, titolare dell’omonimo studio immobiliare torinese, collabora con la nostra rivista per dare la possibilità ai lettori di avere risposte esaustive alle domande inerenti il settore casa. Potete inviare le vostre richieste a [email protected]. Mi chiede il signor Battista di Settimo Torinese: Ho ereditato un alloggio e sono indeciso se venderlo o affittarlo. In linea di massima preferirei venderlo ma mi sembra che non sia un momento molto favorevole. Cosa ne pensa? Concordo con lei che non sia un momento favorevole. Spesso mi fanno questa domanda e la risposta non è mai molto facile perché dipende dalla propria situazione personale. In linea di massima si vende se si ha o si avrà nel breve/medio periodo una buona motivazione (acquisto di altro immobile – divisione tra comproprietari – necessità economiche aziendali o private – mancanza di liquidità per ristrutturare l’immobile da mettere poi a reddito, ecc.). In mancanza di una buona ragione il consiglio è quello di tenere l’immobile e di non venderlo. Tuttavia se la scelta è quella di tenere sfitto l’immobile per un paio di anni in attesa che le quotazioni risalgano consiglio di vendere oggi. In effetti ritengo che i costi fiscali, condominiali, di riscaldamento, di eventuali lavori straordinari e la mancata rendita finanziaria dal capitale investito difficilmente compenseranno un’incertissima risalita dei prezzi. ◆◆◆ Devo far stimare un mio alloggio e vorrei sapere se ci sono delle fonti attendibili da cui desumere il suo valore. Anna Maria Le fonti ufficiali sono: Agenzia del Territorio (Ente del Ministero dell’Economie e delle Finanze), Osservatorio Immobiliare Città di Torino (Dipartimento Case-Città del Politecnico di Torino). Le consiglio inoltre il “Borsino Immobiliare Furbatto 2013”. Si tratta di una pubblicazione (giunta alla 3a edizione) che rileva in maniera attendibile i prezzi di Torino. Abbiamo suddiviso la nostra città in 24 zone e a ciascuna corrisponde una tabella (suddivisa per tipologia di immobile) con rispettivi prezzi minimi e massimi. Preciso inoltre che i prezzi sono stati rilevati per lo più da immobili venduti o periziati dallo Studio Furbatto o da una nostra indagine prezzi su cantieri in corso d’opera. Il Borsino è visionabile su internet (www.furbatto.it) o su richiesta possiamo spedirlo a casa. ◆◆◆ Posso vendere soltanto la cantina senza vendere il mio appartamento? Anna Maria Non ho una risposta certa, tuttavia nella maggior parte dei Regolamenti di Condominio sussiste una clausola ben specifica che vieta la vendita della cantina se non a persone dello stesso stabile. Consiglio quindi di leggere con attenzione il regolamento di condominio e di consultare l’amministratore di Condominio e magari anche il suo legale. Se lo scorporo fosse possibile, tenga conto che occorrerà procedere a una pratica catastale e a una risuddivisione della tabella millesimale. ◆◆◆ Vorrei comprare un alloggio e un’agenzia immobiliare mi ha presentato un modulo di “proposta d’acquisto”. Per legge quanto tempo deve valere la mia proposta ed è giusto che mi si chieda un assegno per bloccare l’appartamento? Collega di Unicredit La legge non prevede una durata minima o massima di validità di una proposta d’acquisto immobiliare. Come sempre vale il buon senso e quelle che sono le proprie esigenze di ricevere una risposta. Tuttavia, normalmente una proposta ha validità di 15 giorni e questo per dare il tempo di convocare il proprietario, sottoporgli la proposta e dargli il tempo di pensarci. Per quel che riguarda la richiesta dell’assegno è assolutamente lecita dal momento che testimonia concretamente l’interesse all’acquisto. 94 L’AVVOCATO RISPONDE Pubblichiamo alcuni dei quesiti posti dai nostri lettori all’avvocato Giuseppina Verduci alla quale abbiamo chiesto, per ciascuno di essi, di esprimere il suo parere. Come al solito tra le richieste pervenute in redazione si è cercato di scegliere quelle con una valenza di interesse generale. Potete inviare le vostre domande per l’avvocato Verduci direttamente a [email protected]. Scrive il sig. Pasquale: “Sono separato consensualmente da mia moglie, desideravo sapere se, in caso di morte di uno dei coniugi, spetterebbe all’altro la pensione di reversibilità“. Egregio Pasquale, la pensione di reversibilità spetta sempre al coniuge, anche se separato o divorziato, e anche se ritenuto colpevole della cessazione del vincolo matrimoniale, alla sola condizione che non abbia contratto un nuovo matrimonio. Nel caso in cui, invece, il coniuge deceduto si sia sposato nuovamente, l’assegno di reversibilità spetta sia al coniuge superstite e sia a quello divorziato, da ripartirsi in funzione “della durata legale dei singoli rapporti matrimoniali” (come disposto dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 20079/04). Il diritto al trattamento pensionistico è poi subordinato alla presenza di altri due requisiti: la titolarità di un assegno divorzile da parte del coniuge superstite e l’iscrizione all’Inps (o ad altro ente previdenziale) del coniuge deceduto, in data anteriore a quella del divorzio. Per godere di tale trattamento i casi sono dunque due: rimanere separati senza fare poi il divorzio, oppure stabilire un assegno di mantenimento in caso di divorzio. Ricevo la seguente lettera dalla sig.ra Antonella “Buongiorno Avvocato, le vorrei sottoporre il seguente caso. Ho di recente sottoscritto un contratto di locazione ad uso transitorio, che avrebbe dovuto decorrere dal mese di dicembre, tuttavia, al momento dell’ingresso, l’appartamento era privo di allacciamento alle utenze di luce e gas che, al contrario, erano garantite in contratto. Dopo mille peripezie sono riuscita ad ottenere dal proprietario l’installazione di quanto mancava, soltanto a metà di gennaio del corrente anno e, pertanto, non ho potuto utilizzare l’appartamento per oltre un mese e mezzo. Il proprietario pretende comunque il pagamento del canone di dicembre e, per quanto ho capito, di tutto quello del mese di gennaio. Come devo comportarmi?” La somma richiesta dal proprietario non è per nulla giustificata, posto che il lo- catore è venuto meno agli obblighi posti dalla legge a suo carico. In particolare l’art. 1575 del codice civile impone al proprietario di consegnare al conduttore la cosa locata in buono stato di manutenzione, di mantenerla tale al fine di servire all’uso convenuto, di garantirne il pacifico godimento durante la locazione. Nel caso da Lei descritto, invece, risulta evidente che il locatore non ha osservato tali obblighi, consegnandole un bene che, sino all’allacciamento delle utenze, era di fatto inservibile. Inoltre, il mancato godimento del bene, oltre a non dare diritto al corrispettivo a favore del locatore, Le ha senza dubbio creato un danno, individuabile, da un lato, nei costi sostenuti per l’alloggiamento nel periodo di inutilizzo e, dall’altro lato, nei patimenti da stress e disagio che la situazione ha comportato. In conclusione, non solo il proprietario di casa non ha diritto ai canoni richiesti, ma sarà anche tenuto a risarcire tutti i danni da lei subiti, sia di natura patrimoniale, sia di natura esistenziale. marzo 2013 | Plus Magazine 22 | GLI ESPERTI RISPONDONO 95 La parola ai lettori 9 Sono un pensionato che ha mantenuto l’iscrizione al Sindacato e a FABI Plus. Ho molto tempo a disposizione durante la giornata, e come me altri ex colleghi. Siamo interessati alle conferenze che proponete, ma alla sera può risultare difficoltoso partecipare. Non sarebbe possibile ripetere queste iniziative anche in orario pomeridiano? Credo che la partecipazione sarebbe numerosa, grazie. Piero Gentile Piero, Mi fa piacere che le nostre conferenze siano di interesse. Magari si accordi con qualche collega e ci faccia sapere a quali argomenti del programma primaverile siete maggiormente interessati; proveremo a consultare il relatore per proporre anche una data pomeridiana. 9 Volevo approfittare dello spazio dedicato a ‘La Parola ai lettori’ non per chiedere, o peggio per lamentare qualche disservizio, ma per sottolineare invece la cortesia e disponibilità del vostro servizio di segreteria. In un momento di fredde segreterie automatiche o di voci umane infastidite, è piacevole sentire all’altro capo del filo qualcuno che ti dà effettivamente ascolto. Giuliano Grazie Giuliano, Girerò i complimenti alle addette all’ufficio. 9 Ho iniziato l’anno scorso a partecipare alle visite guidate organizzate dalla vostra associazione, e ho così scoperto un modo diverso per trascorrere il mio tempo libero… ultimamente però non riesco più a trovare posto o probabilmente prenoto quando i 96 gruppi sono già completi. Sarebbe possibile incrementare il numero degli appuntamenti per ogni proposta? Fausto Gentile Fausto, per le mostre di grande richiamo gli organizzatori ci richiedono la prenotazione con molti mesi di anticipo e non ci danno la possibilità di prenotare molte date. Diverso è per visite ad altri luoghi torinesi dove sicuramente incrementeremo il numero degli incontri per dare la possibilità a tutti di partecipare. 9 Visto l’approssimarsi della dichiarazione dei redditi, vorrei sapere se anche per quest’anno posso rivolgermi a voi per la compilazione. Nei prossimi mesi sarò fuori città per lavoro e quindi non potrò prendere un appuntamento come di consueto: come posso fare per farvi avere la documentazione e per ritirare il 730? Gianni Unicredit Gentile Gianni, può inviare direttamente i documenti presso i nostri uffici via fax al numero 011 540096, oppure tramite mail a [email protected]; se invece preferisce tramite posta sono necessarie le fotocopie. Sarà nostra cura informarla quando il 730 sarà elaborato. IN QUESTO NUMERO PLUS MAGAZINE Periodico quadrimestrale dell’Associazione Fabi Plus per la cultura e il tempo libero Numero 22 - marzo 2013 Reg. presso il tribunale di Torino n. 5919 dell’8/11/2005 Redazione e Amministrazione Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 www.fabiplus.org/magazine.html [email protected] 2 Copertina 6 Protagonisti 10 Tecnofuturo 20 Moda 28 Eventi Malika Ayane: un’esibizione di classe 30 Protagonisti 40 Protagonisti 48 Territorio 72 Mappamondo 78 Itinerari Enrico Remmert: il mio stile picaresco Direttore editoriale Paola Gomiero Direttore responsabile Mauro Bossola Caporedattore Pietro Gentile Segreteria di redazione Milena Lagnese Fausto Leali: la forza della voce La tua banca sempre aperta Trendissimamente Salone Internazionale del Libro: la creatività, il Cile e D’Annunzio Marco Presta, il piantagrane del ruggito del coniglio Torino Porta Susa: stazione aperta verso il futuro Viaggio in Giappone: metropoli, giardini, filosofie Torino, secondo noi... una giornalista e un fotografo alla scoperta del territorio Photo editor Alessandro Lercara, Cosimo Torraco Hanno collaborato a questo numero: Dario Migliardi, Barbara Odetto, Mariangela Salvalaggio, Giuliana Rebaudo, Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi Fotografie Carla Milone, Roberto Morzone, Mario Sofia, Archivio Festival di Sanremo, Archivio Il Tucano, Archivio Stilisti, Archivio Teatro Regio, Archivio Comune di Torino. LUS IP FAB SU Pubblicità Nova Labor Servizi srl Via Guarini, 4 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 Grafica e impaginazione Fantinel Graphic Designers – Torino Stampa Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti. Il materiale inviato non viene restituito. È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore. In copertina Malika Ayane LE RUBRICHE 14 Medicina e salute 34 Gusti e piaceri 44 Comunicazione e Immagine 52 Salute e benessere 58 Idee e servizi 62 Recensioni: film, libri, fumetti, mostre, musica, teatri 91 Gli esperti rispondono 96 La parola ai lettori LE PROPOSTE 80 Visite guidate 82 Conferenze e corsi 84Convenzioni 87 I luoghi del gusto 88Gite 89Spettacoli MALIKA AYANE: UN’ESIBIZIONE DI CLASSE ○ FAUSTO LEALI: LA FORZA DELLA VOCE ○ TECNOFUTURO: LA TUA BANCA SEMPRE APERTA ○ MODA: TRENDISSIMAMENTE ○ EVENTI: SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO ○ PROTAGONISTI: ENRICO REMMERT E MARCO PRESTA ○ TERRITORIO: TORINO PORTA SUSA, STAZIONE APERTA VERSO IL FUTURO ○ MAPPAMONDO: VIAGGIO IN GIAPPONE: METROPOLI, GIARDINI, FILOSOFIE. PLUS MAGAZINE RUBRICHE: MEDICINA E SALUTE GUSTI E PIACERI COMUNICAZIONE E IMMAGINE SALUTE E BENESSERE IDEE E SERVIZI RECENSIONI FILM, LIBRI, FUMETTI, MOSTRE, MUSICA, TEATRI GLI ESPERTI RISPONDONO LA PAROLA AI LETTORI PROPOSTE: VISITE GUIDATE CONFERENZE E CORSI CONVENZIONI GITE BIGLIETTERIA 22 Malika Ayane Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero Pubblicazione quadrimestrale Numero XXII- marzo 2013