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Anno 12° 5-7/1999 L' TANNER rende la tecnica comprensibile Come realizzare, presentare e spiegare la tecnica Scrittura strutturata e standardizzata con unità funzionali Nessuna redattrice tecnica, nessun redattore tecnico presso la TANNER produce testi „così, semplicemente scrivendoli”, senza la guida d‘una tecnica di composizione. Ora vi mostreremo come potrete produrre la vostra documentazione in forma unitaria ed efficientemente, a partire da unità strutturali. Ci avvarremo di esempi per rendervi chiaro come potrete realizzare i vostri documenti con tecniche „amichevoli“. Ecco un esempio dell‘ottimizzazione di un testo partendo da considerazioni di natura funzionale. Il seguente testo può essere compreso soltanto con una certa fatica: Porre l‘interruttore A sulla posizione 1. La lampada spia verde si accende. In tale constesto fate attenzione che nel recipiente non sia presente liquido. Con ciò, la pompa è pronta all‘uso, potete iniziare con l‘aspirazione. Dobbiamo fare qualcosa, ma dobbiamo contemporaneamente fare attenzione a qualcos‘altro. Né l‘avvertenza, né le manovre sono chiaramente comprensibili. Indice Scrittura strutturata e standardizzata con unità funzionali................1 Festa di immagini alla Rendering Farm ............................4 Il CBT fa scuola ............................5 Gruppo di lavoro "Software della Costruzione di Macchine" nella VDMA ..........................................5 Navigare con l'occhio ..................5 Collaborazione tra Charles F. Goldfarb e TANNER ....................6 1o passo: Dare un nome alle funzioni Iniziamo con lo sbrogliare il testo dal punto di vista funzionale. Sebbene raramente ciò sia oggetto di riflessione cosciente, noi siamo ottimamente in grado di riconoscere e separare l‘una dall‘altra, la funzione ed il contenuto d‘una frase: Richiesta operativa: Porre l‘interruttore A sulla posizione 1. Risultato: La lampada spia verde si accende. Avvertenza: In tale constesto fate attenzione che nel recipiente non sia presente liquido. Risultato: Con ciò, la pompa è pronta all‘uso, potete iniziare con l‘aspirazione. 2o passo: Ordinare correttamente le funzioni, integrare le informazioni mancanti • Già soltanto la denominazione funzionale ci fa capire che l‘avvertenza è collocata erroneamente. Dunque, dobbiamo disporre i diversi elementi funzionali nella loro sequenza corretta. Nella nuova struttura, l‘avvertenza verrà chiaramente prima della richiesta di azione. • Nell‘originale, lo scopo di questo paragrafo non è precisato con chiarezza. Orienteremo il lettore anteponendo questo scopo nella forma d‘un titolo informativo: „Preparazione della pompa”. Editoriale Il concetto della scrittura strutturata con unità funzionali poggia sul metodo del Funktionsdesign, impiegato alla TANNER con logica consequenzialità. Padre del Funktionsdesign è il nostro SeniorPartner Prof. Robert Schäflein-Armbruster. Egli ha sviluppato, perfezionato e provato praticamente il Funktionsdesign insieme con il Prof. Jürgen Muthig e numerosi collaboratori TANNER. La base teorica del Funktionsdesigns è costituita dalla teoria del linguaggio e dalla ricerca sulla comprensibilità a livello psicologico, il cui uso pratico per la comunicazione tecnica è stato reso possibile dal Prof. Schäflein-Armbruster sulla base della sua propria ricerca empirica. Il Funktionsdesign rientra tra i fattori essenziali del successo della TANNER. La nostra grande affermazione presso i nostri clienti risale al 1996, con la raffigurazione del Funktionsdesign sui pannelli operativi – prima con l‘ausilio di progetti di documenti Word, poi con l‘SMGL. Grazie al nostro lavoro giornaliero, e al lavoro di molti dei nostri clienti, non è più possibile ignorare il Funktionsdesign. Infatti, esso non ci garantisce soltanto la qualità dei documenti, ma anche l‘efficienza nella loro produzione. In una serie di contributi ABZ, illustreremo singoli aspetti pratici del Funktionsdesign. Entreremo nell‘argomento descrivendo innanzitutto, esaminandone parti esemplificative, come sia possibile realizzare una documentazione sulla base di considerazioni funzionali, e quali vantaggi ciò comporta per voi, quali produttori, e per i lettori della vostra documentazione. Per chiudere, desidero ringraziare vivamente i nostri Professori per il loro contributo al successo della TANNER. Vostro Helmut Tanner 3° passo: Ottimizzazione della struttura interna, della formulazione e del layout • L‘avvertenza può essere strutturata conformemente alle norme internazionali. In tale contesto, ci orienteremo alla norma ANSI Z 535: Evidenzieremo l‘avvertenza con un pictogramma e la classificheremo con una parola segnale (“Attenzione”); inoltre, citeremo tipo e origine del pericolo, e la misura da prendere per eliminarlo. • Le richieste di azione le caratterizzeremo chiaramente con una freccia e le formuleremo unitariamente usando il verbo all‘infinito. • Tutto il superfluo, ad esempio gli articoli, e prefissi non necessari, lo tralasceremo. Quindi, una formulazione ottimizzata del testo potrebbe essere come segue (a destra la denominazione delle unità funzionali): delle numerose unità funzionali che compongono testi tecnici: indicazioni di obiettivi (in forma di titoli o di indicazioni a margine), presupposti, liste di componenti, didascalie in calce alle figure, aiuti in caso di problemi, ecc. Alla Tanner di regola definiamo da 15 a 20 unità funzionali per preparare l‘intera scorta tecnica necessaria per la composizione del testo. Per l‘Avvertenza” avevamo una base precostituita di supporto; nella standardizzazione delle altre unità funzionali, non abbiamo leggi o direttive che ci supportino. Qui, le autrici e gli autori dovranno prendere le loro proprie decisioni, sulla base della loro capacità e della loro esperienza. In questi primi passi attinenti la tecnica della composizione dei testi, il Funktionsdesign altro non è che la somma di tutte le unità funzionali Preparazione della pompa Attenzione Scopo Pericolo di danni materiali da traboccamento di liquido! ➜ Prima dell‘accensione, vuotare il contenitore. Avvertenza ➜ Porre l‘interruttore A sulla Pos. 1. La lampada spia verde si accende. La pompa è pronta a operare. Richiesta d‘azione Risultato Risultato Aspirazione … Struttura, formulazione e realizzazione tipografica si basano su una serie di decisioni che sono state fissate preliminarmente. Prima decidere e poi usare con consequenzialità logica! La via allo standard specifico d‘impresa Nell‘esempio “Preparazione della pompa” abbiamo potuto sfruttare per la standardizzazione di un‘unità funzionale – l‘avvertenza – la direttiva ANSI Z 535. Questa determina di quali componenti l‘avvertenza deve essere costituita. Essa prescrive anche che nelle avvertenze siano prescritti gli accorgimenti che l‘utilizzatore deve adottare per eliminare le fonti di pericolo. Tuttavia, la direttiva non dice come questi accorgimenti devono essere formulati e realizzati. Inoltre, l‘avvertenza è soltanto una Scopo Richiesta d‘azione necessarie, e delle decisioni documentate che sono state prese per queste unità. Strutture più grandi possiamo comporle a partire dalle unità funzionali semplici come in una scatola delle costruzioni, le associazioni dei mattoncini Lego sono un esempio pertinente. Le strutture più grandi, sempre ripetitive, le chiamiamo „Sequenze Tipo“. Così ad esempio un testo di istruzioni d‘uso tipicamente si compone di un‘indicazione degli scopi, di una o più premesse, una o più avvertenze, una o più richieste d‘azione e uno o più risultati. Le sequenze di istruzioni d‘uso rientrano tra le componenti più importanti delle documentazioni tecniche (relative ai componenti). Altre strutture tipo ripetitive sono ad esempio le descrizioni funzionali, le descrizioni dei componenti, la ricerca/eliminazione guasti, le descrizioni delle maschere (in 2 particolare nella documentazione relativa al software) o le informazioni generali per la sicurezza. Quali strutture tipo si troveranno in una documentazione, dipenderà tra l‘altro da leggi e disposizioni in materia, dalla struttura del prodotto e dalla necessità d‘informazione dei gruppi bersaglio. Nel seguente esempio d‘una sequenza di istruzioni d‘uso, mostriamo come tali sequenze o strutture tipo si compongono delle unità funzionali. In tale contesto vediamo come determinate decisioni a livello aziendale conducono a standard di formulazione dei testi e di realizzazione diversi. L‘esempio è desunto da un manuale d‘istruzioni di programmazione. Il testo originale è poco strutturato: Azionando il tasto di comando della macchina „Riposizionamento“ o „Riavviamento“, si selezionerà la funzione desiderata. Il movimento di riposizionamento o riavviamento viene iniziato premendo il tasto Start, e gli assi NC vengono spostati in una sequenza predeterminata alla rispettiva Posizione bersaglio. Allo scopo di fornire all‘utilizzatore le informazioni di cui egli necessita, poniamoci le domande che l‘utilizzatore stesso si porrebbe. Dalle risposte, ricaviamo le unità funzionali dalle quali costituiremo la sequenza delle istruzioni d‘uso: Cosa posso conseguire? Indicazione dello scopo (“Riposizionamento” o “Riavviamento”) Cosa devo fare per conseguire il mio scopo? Richiesta d‘azione (“Premere il tasto Start”) Ho fatto tutto nel modo giusto? Indicazione del risultato (“gli assi NC vengono spostati in una sequenza predeterminata alla rispettiva posizione bersaglio”) Soluzioni Variante 1: Incontro preliminare con il Cliente La vostra impresa dà particolare valore alla vicinanza al Cliente. Perciò, per rivolgervi personalmente all‘utilizzatore, per le richieste di azione usate l‘imperativo. Inoltre, decidete di mettere tra virgolette i nomi degli elementi di comando della macchina. Per la sicurezza del riferimento – cioè, allo scopo di dire con precisione all‘utilizzatore quale è l‘oggetto citato – ogni volta citate il ripo dell‘elemento di comando (ad esempio, “tasto”, “leva”, “Pannello di manovra”). Le richieste d‘azione contrassegnatele con una freccia (A). I singoli passi operativi, formulati all‘attivo, distanziateli nel layout con un‘interlinea maggiorata. In questo modo, perveniamo alla seguente variante di formulazione e realizzazione della sequenza di istruzioni d‘uso: Riposizionamento e Riavviamento A Premete il tasto “Riposizionamento”. –o– Premete il tasto “Riavviamento”. A Premete il tasto “Start”. Gli assi NC si spostano raggiungendo la posizione bersaglio. Variante 2: In forma concisa Molte imprese sono d‘accordo con i loro Clienti per realizzare documentazioni in forma concisa. Il loro criterio di qualità decisivo è l‘economicità. In questo caso, formuleremo il testo in modo più compatto e più breve. Quale struttura tipo di formulazione per l‘unità funzionale „richiesta d‘azione“ sceglieremo perciò l‘infinito. Rinunceremo ad indicare il tipo di elemento (qui il tasto). Tuttavia, allo scopo di garantire la chiarezza del riferimento, decideremo di mettere sempre in una cornice le denominazioni dei tasti. Le singole richieste d‘azione saranno numerate allo scopo di poter fare riferimento ai singoli passi operativi. Così, otterremo una variante „alleggerita“: Riposizionamento e Riavviamento 1. Premere Riposizionamento. –o– Premere Riavviamento. 2. Premere Start. Gli assi NC si spostano raggiungendo la posizione bersaglio. Nella documentazione tecnica, meno è spesso di più. Per molti gruppi di bersaglio possiamo rinunciare al prolisse formule di cortesia. Questi utilizzatori saranno lieti se si spiega loro concisamente, ma inequivocabilmente, come possono conseguire il loro scopo. Quale strutture Muster di formulazione e regole di contrassegnatura scegliere per la vostra documentazione, dipende dai vostri gruppi di bersaglio e obiettivi aziendali. Questi obiettivi li dovete formulare ad ogni livello della vostra documentazione. Nella pianificazione o nella ristrutturazione della vostra documentazione determinate la struttura e le funzioni specifiche di tutti i componenti della struttura. Utensili per la scrittura strutturata Se, nella vostra qualità di redattrice o redattore, lavorate con unità funzionali, inserite le informazioni nell‘ambito d‘una struttura chiaramente defnita. In questo modo, non dovrete più porvi domande circa la formulazione e la realizzazione, che definite una volta per tutte all‘atto del fissaggio dello standard. Nella scrittura del testo, vi concentrate su vostro vero compito: trasmettere informazioni con completezza, in modo corretto, in modo comprensibile, e con capacità didattica. Allo scopo di rendere le determinazioni necessarie vincolanti per voi e il vostro team di redattori, avete diverse possibilità: potete determinare la vostra provvista di unità funzionali, definirne la struttura interna e i rapporti con le altre unità funzionali, nonché fissare i Formulierungsmuster e la realizzazione tipografica in un Manuale di redazione. Tuttavia, potete anche incorporare le vostre regole di strutturazione e realizzazione direttamente nei vostri strumenti di scrittura. Se, ad esempio, lavorate con il Microsoft Word, potete programmare i vostri originali della documentazione che vi offrono tutte le unità funzionali necessarie in una lista di menu per la selezione. Il sistema verifica addirittura, fino ad un determinato grado, se state rispettando le regole di strutturazione. I esempi di formulazione e altri supporti mnemonici potete depositarli in 3 Autotesti o in forma di un sistema di aiuti online. Il layout delle vostre unità funzionali viene determinato automaticamente tramite formati di paragrafo assegnati. L‘Adobe FrameMaker e altri programmi DTP supportano lo standard ISO SGML. Le unità funzionali della vostra struttura potete disegnarle su una struttura SGML (DTD) e rappresentarle nell‘editor in forma di albero delle strutture. Con ciò, non soltanto raggiungerete un supporto e un controllo particolarmente efficiente nella scrittura. Creerete anche la possibilità di un collegamento ad un data base e un livello massimo di automazione della produzione delle vostre documentazioni. Con il Funktionsdesign lavorerete più efficientemente Se strutturerete e scriverete la vostra documentazione con logica consequenzialità secondo punti di vista funzionali, non soltanto aumenterete la vostra efficienza. Getterete anche le basi per poter conseguire più facilmente ulteriori obiettivi: • modularizzare le informazioni in modo tale che le documentazioni potranno essere generate automaticamente con i vostri diversi tipi di documenti • Gestire le informazioni con qualsiasi granularità in data base e riutilizzarle in documenti diversi. • con formulazioni uniformi facilitare il lavoro dei traduttori, e garantire che le informazioni non verranno tradotte più volte. • Armonizzare le documentazioni alle specifiche esigenze dei diversi gruppi bersaglio (utilizzatori, tecnici d‘installazione e assistenza, ecc.). • Garantire uno standard uniforme di qualità – anche se ad uno stesso progetto lavorano più redattrici o redattori. Il Funktionsdesign TANNER è un metodo chiaramente definito che si è dimostrato molto valido e ha dato buoni risultati in molti progetti. Anche per voi, esso può rappresentare un componente essenziale per consentirvi di conseguire i vostri obiettivi. Festa di immagini alla Rendering Farm Le animazioni al computer stanno acquisendo un‘importanza costantemente crescente nella documentazione dei prodotti. Proprio nei classici mercati esportatori (USA, mercati asiatici) le immagini in movimento non raramente vengano concepite senza parlato. Esse sono adatte in maniera eccellente per la descrizione funzionale – proprio in quei casi in cui le parole possono descrivere funzioni e processi soltanto con prolissità, e comunque con fatica. Tuttavia, le animazioni sono gradite non soltanto per la loro maggiore chiarezza. Loro ulteriori vantaggi: • Esse superano le barriere linguistiche e perciò sono utilizzabili immediatamente sui mercati stranieri. • Mettono in rilievo eventi che una fotografia non può mostrare (ad es., i processi interni di un motore). • Esse consentono accentuazioni individuali: È possibile sia evidenziare o tralasciare determinate funzioni, a volontà, sia spostare il punto di ripresa ad hoc (zoom). • Consentono la trasmissione di informazioni in documentazioni online con rapidità ancora maggiore. Molti utilizzatori non soltanto annettono importanza al massimo realismo della riproduzione dei prodotti e ad un‘alta qualità dell‘animazione, ma chiedono soprattutto una consegna rapida. Sono determinanti il know-how del realizzatore, e il costo della realizzazione. Rapido da calcolare, geometria semplice Oneroso da calcolare, geometria complessa l‘abbiano. La TANNER Baas Film GmbH è attrezzata in modo ottimale per evadere ordini di animazioni in tempi brevissimi: Dieci computer ad alta potenza collegati in rete – una cosidetta “Rendering Farm”, fattoria del rendering – lavorano 24 ore al giorno e possono consegnare un‘animazione dell‘entità indicata sopra già dopo due giorni. Sorvegliante che provvede a tutto Di centrale importanza nella Rendering Farm è il Rendering Manager – un server centrale che sorveglia il lavoro in corso. Esso mantiene costantemente il contatto Nella catena del rendering… Talvolta, tuttavia, il lavoro deve procedere più velocemente che mai. Allora, anche le workstation dei nostri specialisti di animazioni in 3D – con processori Pentium Pro a 500 MHz, RAM di da 0,5 a 1 Gigabyte, e scheda grafica da 32 MB – vengono inseriti nella catena del rendering. I turni di notte sono cose di tutti i giorni; all‘occorrenza, perfino i calcolatori della Tanner Dokuments di Lindau vengono impiegati per l‘espletamento di questi lavori. Il Rendering Con il termine „rendering“, mutuato dall‘inglese, s‘intende il calcolo fisico d‘una singola immagine a partire da oggetti e scene tridimensionali. Follia del rendering ... Un esempio: Tre minuti di un‘animazione secondo la norma europea (PAL), a 25 immagini al secondo, si compongono di complessivamente 4500 immagini. Allo scopo di realizzare un‘immagine con una scena di media complessità, un computer grafico con processore Pentium Pro a 200 MHz ed una RAM di 128 MB necessita di circa un quarto d‘ora. L‘animazione completa occuperà dunque questo computer per 1125 ore nonstop – e cioè, un mese e mezzo! Pochi dei nostri Clienti vorrebbero e potrebbero avere così tanta pazienza. In realtà, non è neanche necessario che con tutti i calcolatori disponibili e determina quello in cui si liberano capacità di calcolo. Su questo calcolatore esso distribuisce poi il suo “Rendering Job”, cioè il compito di calcolare un‘immagine. Il Rendering Manager controlla l‘ingresso e la qualità delle immagini fornite, e le memorizza. Se un calcolatore si ferma, esso riassegna il suo compito al successivo calcolatore libero. Sul Rendering Manager come “Sorvegliante che provvede a tutto” si può fare affidamento. Punto di partenza del rendering è la geometria dell‘oggetto, che viene suddiviso in numerose superfici e viene rappresentato come modello a griglia di fili. La veste conclusiva degli oggetti con le caratteristiche dei materiali, le strutturazioni, nonché il calcolo dell‘angolo d‘incidenza della luce, della luminosità e delle ombre generate, obbediscono ad algoritmi molto complessi che mettono a dura prova la capacità di calcolo delle potenti macchine usate. Vista in dettaglio dal modello a griglia di fili Oltre agli effetti superficiali, vengono calcolati anche gli effetti di luce e d‘ombra degli oggetti. Ogni variazione della sorgente luminosa, telecamera o oggetto genera una nuova scena, che Vista risultato del rendering dev‘essere ricalcolata. 4 Da Stoccarda in tutta Europa Il CBT fa scuola - l'esempio di Bosch e Renault Come si può spiegare in modo comprensibile ad un largo target un sistema tecnico complesso, per esempio una pompa ad iniezione per motori diesel? Da un anno la Robert Bosch GmbH di Stoccarda, Divisione Sistemi ad iniezione per motori diesel (K5) punta sul CBT (= Computer Based Training), su programmi che sono stati sviluppati da ISIS TANNER (ABZ 10/98). Questo progetto ha fatto letteralmente scuola: Bosch inoltre rende disponibile il CBT gratuitamente ai propri clienti e il prodotto viene utilizzato, per esempio, anche per la formazione professionale dei collaboratori in altre aziende. L'esempio più recente: il Renault Institut, responsabile per l'addestramento presso la Deutsche Renault AG. Per la Renault, ISIS TANNER ha dovuto fare un adattamento del CBT: ora lo Screendesign corrisponde al Corporate Design della Renault. Il CBT è disponibile anche in versione ibrida, cioè il programma gira anche sui computer Macintosh. Renault ha inserito il CBT in quattro lingue nel proprio catalogo internazionale di addestramento, mettendolo a disposizione in tutta Europa. Il CBT conviene per raggiungere in contemporanea più obiettivi. L'Acquirente non lo utilizza soltanto per l'addestramento in relazione ai nuovi prodotti e per la garanzia della qualità, ma anche nel marketing. Clienti e fornitori a loro volta imparano a conoscere un prodotto finale in modo chiaro, il che aumenta la loro soddisfazione e permette di stringere un legame certo con l'Acquirente. Gruppo di lavoro "Software della Costruzione di Macchine" nella VDMA (Associazione dei Costruttori Tedeschi di Macchine e Impianti) Il software assume una crescente importanza per la competitività di macchine e impianti: software quale componente integrale di macchine, software quale prodotto accessorio per macchine e software per la fornitura di servizi per il settore della costruzione di macchine. Nel novembre 1997 l'Associazione dei Costruttori Tedeschi di Macchine e Impianti - VDMA - ha costituito il Gruppo di lavoro "Software della Costruzione di Macchine". Obiettivo del nuovo Gruppo di lavoro è l'intensificazione della collaborazione tra costruttori di macchine e società di software e di garantire i reciproci interessi tecnici ed economici. Un'impresa che utilizza, sviluppa o commercializza software può diventare membro di questo Gruppo di lavoro: anche Tanner Dokuments GmbH & Co in qualità di specialista per l'Information Management è dall'aprile 1999 membro del Gruppo di lavoro "Software della Costruzione di Macchine" della VDMA. Qualora foste interessati a diventarne un membro e collaborarvi attivamente, rivolgeteVi direttamente al Gruppo di Lavoro "Software della Costruzione di Macchine", tel. 0049/69/66 03-13 60. attraverso i disegni costruttivi delle macchine: un clic con il mouse su un singolo componente è sufficiente per visualizzarlo in modo ingrandito sullo schermo. Risultato: non solo il cliente trova velocemente la parte di ricambio che sta cercando, ma "vive" l'intero prodotto e le sue singole parti in modo chiarissimo. Il catalogo è un progetto elaborato in comune con la società Winterhalter Gastronom di Meckenbeuren, un costruttore leader di macchine lavastoviglie industriali. Ordinate il CD Demo IsoDraw gratuitamente per E-mail ([email protected]) alla ITEDO Software. E' sufficiente indicare il Vostro indirizzo e citare come riferimento "ABZ:ITEDO-Demo-CD". Navigare con l'occhio Un CD Demo di ITEDO Software presenta i vantaggi delle grafiche IsoDraw. A questo CD Demo la TANNER ha contribuito con un catalogo per parti di ricambio che utilizza le grafiche IsoDraw per la navigazione. Grazie ad un IsoViewPlugin per browser HTML (Netscape Navigator o Microsoft Internet explorer) l'utilizzatore naviga con il mouse 5 Scadenzario Collaborazione tra Charles F. Goldfarb e TANNER A TANNER al Simposio EDM/PDM '99 internazionale TANNER porta l'SGML nel Web e ne scrive un case study per il noto XML Handbook di Charles Goldfarb. La nuova edizione ampliata uscirà nelle librerie nel prossimo mese di settembre. Come si è arrivati a questa collaborazione? Charles F. Goldfarb, l'inventore dell’SGML, ha fatto la TANNER presenterà le applicazioni EDM/PDM al Simposio internazionale EDM/EPM '99 che si terrà a Heidelberg dal 22 al 23 settembre prossimo. Nel nostro stand Vi illustreremo soluzioni già sperimentate ed esempi pratici per l'integrazione e l'utilizzo di dati elettronici di prodotti per il Management di documentazioni e informazioni. InformateVi nel sito www.edm-symposium.com I vostri partner nel CBT E LA DOCUMENTAZIONE TECNICA A Tutte le strade portano alla OMAT ROMA '99 TANNER presenta i propri servizi dal 27 al 29 ottobre a Roma, alla OMAT ROMA '99. La OMAT – Optical Memory: Application & Technologies – si è sviluppata dalla prima manifestazione nel 1990 e oggi è considerata in Italia la più importante esposizione per l'Information management. Ulteriori notizie si trovano in www.iter.it ISIS Innovative Software für Information und Schulung GmbH Dr. M. Boldin, R. Witschel Moosdorfstraße 7-9, 12435 Berlin Tel. 0049 (0) 30 / 53 63 66 - 0, Fax 0049 (0) 30 / 53 63 66 - 38 e-mail: [email protected] Tanner Dokuments München GmbH+Co Gerhard P. Hann, Gregor Deck Planegger Straße 121, D-81241 München Tel. 0049 (0) 89 / 82 99 84 - 0 Fax 0049 (0) 89 / 82 99 84 - 29 e-mail: [email protected] FILM E VIDEO Baas Film GmbH Michael Baas Bahnhofplatz 8, D-88131 Lindau (B) Tel. 0049 (0) 83 82 / 9 49 66 - 0 Fax 0049 (0) 83 82 / 9 49 66 - 99 e-mail: [email protected] impressum TRADUZIONI TECNICHE Editore TANNER Dokuments GmbH+Co Bregenzer Str. 11-13 D-88131 Lindau (B) Telefon +49 (0) 83 82 / 9 12 - 0 Telefax +49 (0) 83 82 / 2 50 24 e-mail [email protected] http://www.tanner.de Comitato di redazione di questa Edizione Sabine Waizenegger, Christoph Albrecht, Michael Baas, Kurt Frech, Andreas Hett, Robert SchäfleinArmbruster, Andreas Schlenkhoff, Helmut Tanner Tanner Translations GmbH+Co Kerstin Haberstroh, Gabriele Krullmann Markenstr. 7, D-40227 Düsseldorf Tel. 0049 (0) 2 11 / 99 20 30 0 Fax 0049 (0) 2 11 / 78 02 05 5 e-mail: [email protected] DESIGN INDUSTRIALE CaderaDesign Tom Cadera Sedanstr. 27, 97082 Würzburg Tel. 0049 (0) 9 31 / 41 94 - 195 Fax 0049 (0) 9 31 / 41 94 - 196 e-mail: [email protected] Stampa Stamperia Kling Riproduzione – anche parziale – consentita solo tramite preventiva autorizzazione scritta dell'editore. La Tanner Dokuments GmbH+Co non si assume nessuna responsabilità per manoscritti e fotografie non richiesti. L'ABZ esce da 6 a 8 volte all'anno ed è distribuita gratuitamente agli interessati. Pertanto, non sussiste alcun diritto a ricevere la rivista. conoscenza di TANNER in aprile, in occasione dell'esposizione XML Europe '99 a Granada. Goldfarb è rimasto convinto dai nostri progetti per cataloghi online. In questi cataloghi le informazioni vengono standardizzate con il linguaggio SGML, memorizzate in modo strutturato e archiviate in banche dati SGML. DOCUMENTAZIONE TECNICA Tanner Dokuments GmbH+Co Thomas Abele, Karl-Ludwig Blocher Bregenzer Str. 11-13, D-88131 Lindau (B) Tel. 0049 (0) 83 82 / 9 12 - 0 Fax 0049 (0) 83 82 / 2 50 24 e-mail: [email protected] Tanner Dokuments AG Hans-Rudolf Hartmann Grütstraße 15, CH-8625 Gossau-Zürich Tel. 0049 (0) 1-936 16 74 Fax 0049 (0) 1-935 39 20 e-mail: [email protected] Tanner Dokuments Nürnberg GmbH+Co Werner Schneider Marienstr. 16, D-90402 Nürnberg Tel. 0049 (0) 9 11 / 2 14 50 - 0 Fax 0049 (0) 9 11 / 2 14 50 - 10 e-mail: [email protected] Tanner Dokuments Reutlingen GmbH+Co Gunnar Beschle Am Heilbrunnen 99, D-72766 Reutlingen Tel. 0049 (0) 71 21 / 14 49 34 - 0 Fax 0049 (0) 71 21 / 14 49 34 - 20 e-mail: [email protected] Tanner Consulting GmbH+Co Helmut Tanner Bregenzer Str. 11-13 , D-88131 Lindau (B) Tel. 0049 (0) 83 82 / 9 12 - 0 Fax 0049 (0) 83 82 / 2 50 24 e-mail: [email protected] SISTEMI DI GESTIONE DI DOCUMENTI Tanner DMS GmbH+Co Karsten Schrempp Bregenzer Str. 11-13, D-88131 Lindau (B) Tel. 0049 (0) 83 82 / 9 12 - 2 91 Fax 0049 (0) 83 82 / 2 50 24 e-mail: [email protected] CATALOGHI ELETTRONICI DI PEZZI DI RICAMBIO TANNER RENDE LA TECNICA COMPRENSIBILE Tanner Parts GmbH+Co Wilfried Sompek Bregenzer Str. 11-13, D-88131 Lindau (B) Tel. 0049 (0) 83 82 / 9 12 - 1 75 Fax 0049 (0) 83 82 / 2 50 24 e-mail: [email protected]
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