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Università degli Studi di Sassari Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche classe LM-54 - classe delle lauree magistrali in Scienze Chimiche Corso di Laurea Specialistica in Chimica classe 62/S - classe delle lauree specialistiche in Scienze Chimiche A. A. 2009/2010 Consiglio di riferimento: Consiglio dei corsi di laurea in Chimica e laurea magistrale in Scienze Chimiche. Presidente del Consiglio di corso di studio prof. Serafino Gladiali e-mail [email protected] Vice-presidente del Consiglio di corso di studio prof. Pierfranco Demontis e-mail [email protected] Sito web del corso di laurea http://scienzemfn.uniss.it/chimica_specialistica_index.html CHIMICA FISICA CAT. SETTORE B CHIM/02 INSEGNAMENTO Chimica Fisica CFU 8 LF 6 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre I ES 2 LAB 64 136 Curricula Organico/Analitico e Inorganico/Chimico Fisico Docente Stefano Enzo Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229557 - 329 3605841 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum Interessi di ricerca Il docente ha contribuito allo sviluppo di tecniche numeriche per la descrizione degli spettri di dif frazione a raggi X e neutroni dei solidi sottoposti a trattamento meccanico, che storicamente ha fornito un valido metodo di sviluppo di materiali nanocristallini in quantità massive. L’attività di ri cerca di SE si focalizza soprattutto sulla determinazione delle strutture atomiche e sulle proprietà spettroscopiche dei di composti solidi innovativi e fasi metastabili con applicazioni in campo tecno logico ed energetico. Recenti ulteriori sviluppi toccano argomenti utili alla indagine forensi e di re perti archeometrici in collaborazione con gli archeologi dell’Università di Sassari. curriculum Orario di ricevimento Giovedì e venerdì: ore 16 - 18. Organizzazione della didattica Lezioni frontali. Modalità di frequenza Frequenza fortemente consigliata. Obiettivi formativi Saper trattare i fenomeni dell’interferenza di onde in termini di diffrazione per sistemi a singola particella e per aggregati a natura poli- o monocristallina. Saper derivare le equazioni base della diffrazione e inquadrare le relazioni tra spazio diretto e spa zio reciproco tramite gli strumenti di trasformata di Fourier. Trattare i fondamenti della meccanica e chimica quantistica per quanto riguarda la struttura atomi ca e molecolare. Applicare correttamente la terminologia e le metodiche spettroscopiche nell’in tervallo di competenza, avendo idea della strumentazione coinvolta per le osservazioni corrette degli spettri, con particolare riguardo al processo di convoluzione. Risultati di apprendimento attesi Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di apprezzare gli aspetti essenziali dei prin cipali metodi di ricerca nel campo fisico, chimico, biologico e tecnologico e saper individuare le più collaudate metodiche di studio dei fenomeni in laboratorio. Programma La teoria ondulatoria della luce. La classificazione dei sistemi cristallini e l’interazione della materia con onde e fotoni. Reticoli mono- bi e tri-dimensionali. Reticolo diretto e reticolo reciproco. La tra sformata di Fourier. La sfera di Ewald. La proiezione di un reticolo reciproco tridimensionale lungo una direzione scelta. Il diffrattogramma a polveri. Indicizzazione e risoluzione della struttura dallo spettro di diffrazione e a polveri. La teoria dei quanti di Planck. Il problema del corpo nero. L’esperienza di Frank Hertz e l’effetto fo toelettrico. La teoria di Bohr e lo spettro di emissione dell’idrogeno. Il postulato di De Broglie. L’e quazione d’onda di Schrödinger. La particella in una scatola monodimensionale L’effetto Tunnel. La spettroscopia delle microonde. La spettroscopia Infrarossa. Spettroscopia elettronica e a raggi X. Le spettroscopie di risonanza magnetica nucleare e di spin elettronico. Tecniche spettroscopiche e trasformate di Fourier. La spettroscopia laser. Fluorescenza e fosforescenza. Metodo di valutazione Esame orale. Testi di riferimento e materiale didattico R. Chang, Chimica Fisica, Vol. 1, Zanichelli, Bologna P. W. Atkins, Chimica Fisica, Zanichelli, Bologna Dispense delle lezioni in formato Power Point Calendario degli esami 3 febbraio 2010, ore 16 3 giugno 2010, ore 16 7 settembre 2010, ore 16 25 febbraio 2010, ore 16 29 giugno 2010, ore 16 30 settembre 2010, ore 16 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N., via Vienna 2. METODOLOGIE CHIMICO-FISICHE CAT. B SETTORE CHIM/02 CFU 3 INSEGNAMENTO Metodologie Chimico-Fisiche LF 3 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre Inorganico-Chimico Fisico ES LAB 24 51 Curricula Docente Giueppe B. Suffritti Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229552 - 229554 Fax 079/229559 e-mail [email protected] curriculum Orario di ricevimento Dal lunedì al venerdì: ore 15 - 17 (o allo stesso orario telefonare per chiedere un appuntamento). Obiettivi formativi Il corso intende integrare ed approfondire gli argomenti svolti nei corsi precedenti della laurea triennale, tenendo conto anche delle necessità delle conoscenze di base di carattere chimico-fisico utili per gli altri insegnamenti del corso di studio. Fra le altre tematiche, saranno trattati in partico lare i principi della teoria dello stato solido, che non fanno parte dei programmi della laurea trien nale. Programma Parte 1. Meccanica Statistica e Processi Dinamici Richiami di meccanica classica e quantistica dei sistemi. L'ensemble canonico ed altri tipi di ensem ble. Fluttuazioni. Statistiche di Fermi e di Bose-Einstein. Teoria dello stato di transizione e interpretazione dell'energia di attivazione. Fenomeni di trasporto. Diffusione: leggi di Fick. Interpretazione meccanico-statistica dei fenomeni dinamici e della diffusione: funzioni di correlazione, relazioni di Green-Kubo, formula di Einstein. Dipendenza della diffusività dalla temperatura. Parte 2. Complementi di Meccanica Quantistica dei Sistemi Molecolari Teoria del funzionale densità e sue applicazioni al calcolo delle proprietà molecolari e delle reazioni chimiche. Pseudopotenziali. Parte 3. Lo Stato Solido Richiamo sulla struttura dei cristalli. Proprietà meccaniche. La definizione di stress e strain. Le curve stress-strain. Il modulo di Young. Vibrazioni di reticolo e fononi. Proprietà termiche degli isolanti. Densità degli stati vibrazionali. Mo dello di Debye. Equazione di stato dei solidi. Energie elettroniche e stato solido: gas di Fermi, superficie di Fermi, bande di energia elettronica. Bande di valenza e bande di conduzione. La funzione di distribuzione elettronica nello spazio dei momenti. Conduttori, isolanti, semiconduttori. Conduzione intrinseca. Drogaggio: conduttori di tipo n e p. Giunzioni p ed n e densità di carica. Energia radiante ed energia fotovoltaica. Strutture nanocristalline e fasi amorfe. Cenni sulla chimica fisica delle superfici. Parte 4. Tecniche di Calcolo e di Simulazione (cenni) Principî dei metodi Montecarlo, dinamica molecolare (Classica, Car-Parrinello, ab initio), dinamica reticolare, automi cellulari. Applicazioni: simulazione di reazioni chimiche, di adsorbimento su su perfici, diffusione, proprietà strutturali, vibrazionali e termodinamiche di liquidi, solidi e sistemi complessi. Metodo di valutazione Per quanto riguarda le modalità di esame, sono previste prove intermedie scritte con domande sul la teoria e semplici applicazioni numeriche, che costituiranno elemento di valutazione. L'esame fi nale consiste in una discussione orale. L’esame è integrato con quello dell'insegnamento di Meto dologie Chimico-Fisiche (totale: 8 CFU). Testi di riferimento e materiale didattico Parte 1 D.A. McQuarry - Statistical Mechanics. Harper and Row. J.W. Moore, R.G. Pearson - Kinetics and Mechanism. John Wiley and Sons. Appunti su Internet e forniti dal docente. Parte 2 Appunti su Internet e forniti dal docente. Articoli e reviews su periodici scientifici. Parte 3 C. Kittel - Introduzione alla Fisica dello Stato Solido. Boringhieri. Parte 4 Frenkel and Smit - Understanding Molecular Simulations. Academic Press. METODI MATEMATICI IN CHIMICA CAT. SETTORE C MAT/06 CFU 4 INSEGNAMENTO Metodi Matematici in Chimica LF 4 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre I Inorganico-Chimico Fisico ES LAB 32 68 Curricula Docente Giovanni Stegel Ricercatore universitario Università degli Studi di Sassari Struttura Dipartimentale di Matematica e Fisica Via Vienna 2 Tel. 079/229585 Fax 079/229482 e-mail [email protected] Curriculum Interessi di ricerca Analisi armonica su strutture discrete. curriculum Orario di ricevimento Mercoledì: ore 15 - 18. Organizzazione della didattica Lezioni frontali Modalità di frequenza Consigliata. Obiettivi formativi e risultati di apprendimento attesi Capire il concetto di soluzione di un'equazione differenziale e di un problema di Cauchy. Saper risolvere equazioni differenziali in forma normale (principalmente lineari) secondo vari me todi. Saper applicare metodi di algebra lineare e di calcolo matriciale alla soluzione di equazioni di ordi ne superiore e di sistemi. Propedeuticità Nessuna Programma Equazioni differenziali: problemi di Cauchy e condizioni iniziali. Soluzione approssimata. Esistenza e unicità. Equazioni autonome. Equazioni lineari: struttura dello spazio delle soluzioni Il metodo della separazione delle variabili. Il metodo della variazione delle costanti. Formula risolu tiva di un'equazione lineare del primo ordine. Equazioni lineari del secondo ordine. Equazioni lineari omogenee a coefficienti costanti. Applicazio ni fisiche: studio di sistemi oscillanti. Proprietà del wronskiano. Sistemi di equazioni differenziali del primo ordine: Teorema di esistenza e unicità. Sistemi autono mi. Integrali primi del moto. Matrici diagonalizzabili. Forma di Jordan di una matrice. Struttura del l'insieme delle soluzioni di un sistema lineare. Metodo risolutivo per sistemi lineari a coefficienti costanti. Uso dell'esponenziale di una matrice per la soluzione di un sistema omogeneo a coeffi cienti costanti. Applicazione a sistemi non omogenei. Metodo di valutazione Esame scritto (esercizi) e successiva prova orale Testi di riferimento e materiale didattico Frank Ayres jr: Equazioni Differenziali (McGraw-Hill) Pagani-Salsa: Analisi Matematica (vol. 2) (Masson) oppure Bramanti-Pagani-Salsa: Analisi Matematica (vol. 2) (Zanichelli) Dispense. Calendario degli esami 2 febbraio 2010, ore 10 15 giugno 2010, ore 10 8 settembre 2010, ore 10 16 febbraio 2010, ore 10 6 luglio 2010, ore 10 22 settembre 2010, ore 10 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N., via Vienna 2. CHIMICA INORGANICA CAT. SETTORE B CHIM/03 INSEGNAMENTO Chimica Inorganica CFU 8 LF 6 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre II ES 2 LAB 64 136 Curricula Organico/Analitico e Inorganico/Chimico Fisico Docente Antonio Zucca Ricercatore universitario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229493 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum Interesssi di ricerca La sua attività di ricerca è rivolta verso aspetti fondamentali della chimica metallorganica, come l’attivazione di legami C-H, la formazione e lo studio della reattività di legami metallo-carbonio, la sintesi di nuovi derivati organometallici e lo studio delle proprietà delle specie ottenute. Gli studi riguardano in particolare la chimica di metalli nobili con molecole eterocicliche azotate, leganti al fosforo e leganti ibridi (P,S, P,N ed N,O). curriculum Orario di ricevimento Martedì: ore 12 - 13. Tutti gli altri giorni previo accordo telefonico o via e-mail. Organizzazione della didattica Lezioni frontali ed esercitazioni in aula. Attività di supporto alla didattica Nessuna Modalità di frequenza La frequenza alle lezioni non è obbligatoria ma è vivamente consigliata. Obiettivi formativi Il corso si prefigge lo scopo di fornire conoscenze su aspetti fondamentali della chimica dei metalli di transizione con particolare riferimento a sintesi, reattività e proprietà dei composti inorganici e metallorganici dei metalli del blocco d. Il corso si prefigge inoltre di fornire le conoscenze di base per la caratterizzazione dei composti di coordinazione. Risultati di apprendimento attesi Conoscenza e comprensione degli aspetti fondamentali della chimica dei complessi dei metalli di transizione e dei fattori che li regolano. Capacità da parte dello studente di correlare gli aspetti di struttura, reattività e proprietà dei composti inorganici e metallorganici dei metalli del blocco d. Capacità di caratterizzare un composto di coordinazione attraverso metodi strumentali (ad es. NMR, IR). Propedeuticità Nessuna Obiettivi formativi Il corso, destinato a tutti gli studenti del primo anno della laurea specialistica, si prefigge lo scopo di fornire conoscenze su aspetti fondamentali della chimica dei metalli di transizione con particola re riferimento agli aspetti di sintesi e reattività. Alcuni degli argomenti trattati come il legame me tallo-idrogeno e il legame metallo-carbonio (derivati organometallici) sono di interesse generale. Programma Richiamo dei concetti fondamentali della chimica di coordinazione: numeri di coordinazione e geo metrie molecolari, classi di leganti. Formalismi, regola dei 18 elettroni e suoi limiti. I metalli di transizione (blocco d). Confronto tra i metalli della prima serie di transizione e le succes sive. Andamenti periodici verticali e orizzontali lungo la tavola periodica. Considerazioni generali sui legami metallo-metallo e metallo-legante. Considerazioni termodinamiche: previsioni di stabili tà dei complessi dei metalli di transizione; teoria acido/base hard e soft. Materiali inorganici. Classi di complessi e reattività. Sintesi dei composti di coordinazione e reattività: reazioni di sosti tuzione, di ossido-riduzione, di dissociazione termica. Reattività sul metallo e reattività del legante coordinato. Complessi con leganti π accettori. Complessi carbonilici: sintesi, caratterizzazione spet troscopica e strutturale, reattività. Anioni carbonilato: sintesi e reattività. Altri leganti π accettori: leganti al fosforo (mono e polidentati), leganti eterociclici azotati; effetti sterici ed elettronici. Reazioni di addizione ossidativa ed eliminazione riduttiva. Idruri classici mono- e poli-nucleari: esempi di sintesi, reattività di legami metallo- idrogeno terminali. Idruri non classici. Derivati organometallici con legami σ metallo-carbonio (alchili,vinili, arili): preparazione, stabilità/ labilità e proprietà di metallo-alchili. Derivati carbenici e carbinici. Complessi con leganti π: alcheni e alchini. Metalloceni e derivati arenici. Reazioni di inserzione di molecole insature (CO, alcheni etc.) in legami metallo-carbonio e metalloidrogeno. Caratterizzazione spettroscopica di composti di coordinazione. Catalisi omogenea: esempi di applicazioni di complessi metallici in processi di interesse industriale. Esercitazioni: conto degli elettroni con i formalismi del legame covalente e del legame ionico. Ca ratterizzazione spettroscopica di composti di coordinazione: spettroscopia IR ed NMR, strutture ai raggi X. Caratterizzazione di sistemi flussionali. Metodo di valutazione Prova orale. Testi di riferimento e materiale didattico Testi principali: Dispense fornite dal docente J.E. Huheey, E.A. Keiter, R.L. Keiter - Chimica Inorganica. Piccin, Padova, 1999. Altri testi consigliati: R.H. Crabtree - The Organometallic Chemistry of the Transition Metals. J. Wiley. M. Bochmann - Organometallics, 1 e 2. Oxford Science Publications, 1999. F.A. Cotton, G. Wilkinson - Advanced Inorganic Chemistry. V Edition, J.Wiley. S.F.A. Kettle - Coordination Compounds. T. Nelson and Sons Ltd. Calendario degli esami 5 febbraio 2010, ore 9.30 7 giugno 2010, ore 9.30 10 settembre 2010, ore 9.30 26 febbraio 2010, ore 9.30 9 luglio 2010, ore 9.30 30 settembre 2010, ore 9.30 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N., via Vienna 2. METODOLOGIE IN CHIMICA INORGANICA CAT. SETTORE B CHIM/03 CFU 3 INSEGNAMENTO Metodologie in Chimica Inorganica LF 3 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre II Inorganico/Chimico Fisico ES LAB 24 51 Curricula Docente Sergio Stoccoro Professore associato Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica via Vienna 2 Tel. 079/229545 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum Interessi di ricerca Le ricerche svolte riguardano, in generale, l'interazione di ioni di metalli di transizione in configura zione d8 e d10, Pd(II), Pt(II) Au(III), Au(I), con molecole eterocicliche azotate. I leganti sintetizzati ed i corrispondenti complessi sono stati caratterizzati, mediante diverse tecniche spettroscopiche NMR, mono- e bidimensionale IR, MS FAB ed analitiche. curriculum Orario di ricevimento Tutti i giorni feriali previo accordi via telefono o preferibilmente via e-mail. Organizzazione della didattica Il corso prevede solo lezioni svolte in aula accompagnate da discussioni con gli studenti. La prima parte riguarderà una panoramica dei leganti più comuni in chimica organometallica, mentre la se conda sarà interamente dedicata ai meccanismi nelle reazione di sostituzione con particolare riferi mento ai complessi quadrato-planari di Pt(II). Modalità di frequenza E’ vivamente consigliata una frequenza assidua alle lezioni. Obiettivi formativi Il corso, destinato a tutti gli studenti del primo anno della laurea specialistica, si prefigge lo scopo di fornire conoscenze su aspetti fondamentali della chimica organometallica dei metalli di transizio ne con particolare riferimento agli aspetti cinetici (meccanismi di reazioni di sostituzione in sistemi quadrato planari e ottaedrici). Risultati di apprendimento attesi Conoscere la struttura e reattività di composti organometallici di metalli di transizione e dei leganti più tipici. Propedeuticità Nessuna Programma Excursus storico della chimica metallorganica. Cenni alla teoria di Werner dei composti di coordina zione. Leganti classici vs leganti non classici. Formalismi in chimica organometallica: stato di ossida zione e configurazioni dn. Regola dei 18e- o del numero atomico effettivo. Metodi per il conto del numero di elettroni: metodo ionico e metodo covalente. Leganti tipo L, tipo X o misti L nX. Elenco dei leganti più comuni in chimica organometallica in base a carica e numero di elettroni donati. Concetto di legante non innocente. Effetti elettronici e sterici dei leganti. Cenni di cinetica. Reazioni di sostituzione. Generalità e definizioni. Sviluppo della terminologia se condo Hughes-Ingold, Basolo-Pearson, Langford-Gray. Principali tipologie meccanicistiche: processi dissociativi, associativi, di interscambio. Meccanismo e profili di reazione. Introduzione al concetto di lifetime per l’intermedio di reazione. Tipologia di processi associativi. Meccanismo intimo della sostituzione. La reattività di complessi carbonilici mononucleari. Relazione tra meccanismo e satu razione elettronica e coordinativa. Configurazione elettronica del metallo e velocità di estrusione del carbonile. Caratteristiche dell’intermedio. Eccezioni alla regola dei 18-elettroni: complessi ni trosilici e ciclopentadienilici. Effetto dell’indenile. Legge di velocità e parametri extra-cinetici per la definizione del meccanismo di reazione. Sostituzione in complessi quadrato-planari. Legge di velo cità e meccanismo: percorsi k1 e k2. Stereochimica della sostituzione. Effetti sterici. Effetto cis. Effet to trans e meccanismo. Effetto trans e sintesi inorganica. Trans influenza. Aspetti quantitativi della trans influenza. Labilità del gruppo uscente. Reattività nucleofila. Costanti di reattività nucleofila. Discriminazione nucleofila. Sostituzione nucleofila dissociativa. Distinzione tra meccanismo solvoli tico e dissociativo. Fattori che favoriscono la dissociazione. Sostituzione in complessi ottaedrici. Reazioni di scambio di solvente. Sistemi inerti e labili: classifi cazione. Metodi sperimentali per la misura della velocità. Dipendenza della velocità dalla natura del metallo. Gli elementi del blocco d. Volumi di attivazione e meccanismo: diagramma di Merba ch. Solvolisi: effetto del gruppo uscente. Labilità e stabilità. Relazione Lineare di Energia Libera (LFER). Decorso stereochimico della sostituzione. Catalisi basica. Evidenze per il meccanismo SN2cb. Cinetica e meccanismo di reazione di alcune reazioni di addizione ossidativa. Metodo di valutazione Prova orale. Esame integrato con quello di Laboratorio di Metodologie Inorganiche (totale 8 CFU). Testi di riferimento e materiale didattico J.P. Collmann, L.S. Hegedus, J.R. Norton, R.G. Finke - Principles and Applications of Organotrans ition Metal Chemistry, University Science Books, Mill Valley, California, 1987. R.H. Crabtree - The Organometallic Chemistry of the Transition Metals. J.Wiley, 2004. M.L. Tobe, J. Burgess - Inorganic Reaction Mechanism. A Wesley Longman: Essex, England, 1999. R.G. Wilkins - Kinetics and Mechanisms of Reactions of Transition Metal Complexes. 2nd Ed. VCH, Wenheim (Germany), 1991. J.D. Atwood - Inorganic and Organometallic Reaction Mechanisms. 2nd Ed. VCH, Wenheim (Germa ny), 1997. R.B. Jordan - Reaction Mechanism of Inorganic and Organometallic Systems. 3rd Ed. Oxford Univer sity Press, 2007. Dispense (fotocopie dei lucidi) Altro (siti internet) Calendario degli esami 5 febbraio 2010, ore 9.30 7 giugno 2010, ore 9.30 10 settembre 2010, ore 9.30 26 febbraio 2010, ore 9.30 9 luglio 2010, ore 9.30 30 settembre 2010, ore 9.30 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N., via Vienna 2. LABORATORIO DI METODOLOGIE INORGANICHE CAT. SETTORE B/C CHIM/03 INSEGNAMENTO Laboratorio di Metodologie Inorganiche CFU 5 LF 2 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre II Inorganico-Chimico Fisico ES LAB 3 16 54 55 Curricula Docente Sergio Stoccoro Professore associato Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica via Vienna 2 Tel. 079/229545 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum Interessi di ricerca Le ricerche svolte riguardano, in generale, l'interazione di ioni di metalli di transizione in configura zione d8 e d10, Pd(II), Pt(II) Au(III), Au(I), con molecole eterocicliche azotate. I leganti sintetizzati ed i corrispondenti complessi sono stati caratterizzati, mediante diverse tecniche spettroscopiche NMR, mono- e bidimensionale IR, MS FAB ed analitiche. curriculum Orario di ricevimento Tutti i giorni feriali previo accordi via telefono o preferibilmente via e-mail. Organizzazione della didattica Il corso prevede sia lezioni svolte in aula sia esercitazioni di laboratorio accompagnate da discussio ni con gli studenti. In laboratorio si lavorerà a gruppi di due, massimo, tre studenti. Il laboratorio si svolgerà in due pomeriggi consecutivi per settimana. Nel primo pomeriggio di solito si farà la sinte si del composto e la sua eventuale purificazione. Il secondo sarà invece dedicato alla sua caratteriz zazione analitica e spettroscopica ed in qualche caso a prove di reattività. Alla fine dell’esperienza (in totale sono sette) ogni gruppo dovrà preparare una relazione scritta firmata da ciascun compo nente. Modalità di frequenza E’ vivamente consigliata una frequenza assidua alle lezioni ed al laboratorio. Obiettivi formativi Obbiettivo principale del corso è fornire la conoscenza delle tecniche fondamentali di laboratorio per la sintesi e la caratterizzazione di composti di metallorganici e di coordinazione. Risultati di apprendimento attesi Conoscere la struttura e proprietà dei composti organometallici di metalli di transizione e dei le ganti più tipici. Propedeuticità Nessuna Programma Sicurezza in laboratorio: misure di protezione e comportamento in casi d’emergenza. Sintesi di al cuni composti inorganici e metallorganici. Purificazione dei complessi: cristallizzazione, cromato grafia etc. Operazioni in atmosfera inerte: linea da vuoto e tecniche "Schlenk". Purificazione di sol venti e reagenti. Caratterizzazione di composti inorganici e metallorganici con metodi fisici e spet troscopici: spettroscopia NMR multinucleare (1H, 31P, 13C) ed FT-IR. Attività di Laboratorio svolta negli anni scorsi Esercitazioni di Laboratorio: Sintesi di [Pt(DMSO)2Cl2]. Sintesi di [Pd(acac)2] e [Pd(acac)2(PPh3)]. Sintesi di [Ni(PPh3)2Cl2]. Sintesi di [Ni(dppe)Cl2] Sintesi del Ferrocene. Sintesi di [Cr(η6-anisolo)(CO)3]. Sintesi di cis-[Mo(PPh3)2(CO)4]. Isomerizzazione cis/trans-[Mo(PPh3)2(CO)4]. Metodo di valutazione Prova orale. Esame integrato con quello di Metodologie Inorganiche (totale: 8 CFU). Lo studente dovrà preparare una relazione scritta di ogni esperienza svolta (di solito si lavora in gruppi di due studenti). L’esame verterà sulla discussione delle esperienze di laboratorio, seguita da domande sulle modalità operative, sulle reazioni chimiche studiate, e sui metodi spettroscopici utilizzati nella caratterizzazione dei complessi. Testi di riferimento e materiale didattico J.D. Woollins - Inorganic Experiments. VCH, 1994. Dispense (fotocopie dei lucidi). Altro (siti internet). Calendario degli esami 5 febbraio 2010, ore 9.30 7 giugno 2010, ore 9.30 10 settembre 2010, ore 9.30 26 febbraio 2010, ore 9.30 9 luglio 2010, ore 9.30 30 settembre 2010, ore 9.30 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N., via Vienna 2. CHIMICA ORGANICA CAT. SETTORE B CHIM/06 INSEGNAMENTO Chimica Organica CFU 8 LF 6 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre II ES 2 LAB 64 136 Curricula Organico/Analitico e Inorganico/Chimico Fisico Docente Andrea Porcheddu Ricercatore universitario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/22 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum Interessi di ricerca Sintesi di amminoacidi otticamente attivi non naturali contenenti eterocicli aromatici e non, aventi potenziale attività farmacologica e/o biologicamente attivi. Sintesi di building blocks contenenti nuclei eterociclici eteroaromatici, per la preparazione di peptidomimetici. Sviluppo di strategie sin tetiche a basso impatto ambientale mediante impiego di derivati della triclorotriazina. Ap plicazione di nuove metodologie per la chimica organica combinatoria in soluzione ed in fase sol ida: preparazione di librerie di molecole organiche. Progettazione e sintesi di analoghi di PNA a mo bilità conformazionale ridotta. curriculum Orario di ricevimento Martedì e Venerdì dalle 11.30 alle 13.30 salvo impegni didattici. Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire allo studente conoscenze specifiche sulla reattività e la sintesi di sist emi eterociclici a 3-7 membri (ad anelli semplici e condensati) contenenti uno o più eteroatomi, principalmente azoto, ossigeno e zolfo. Propedeucità Una comprensione degli argomenti affrontati in questo corso non può prescindere dai principi fon damentali appresi nei corsi precedenti. E' richiesta una buona conoscenza della Chimica Organica. Organizzazione della didattica Il corso sarà essenzialmente tenuto mediante lezioni frontali, integrate con appropriate eser citazioni in aula allo scopo di migliorare la conoscenza di taluni argomenti. Modalità di frequenza Frequenza facoltativa. Programma Nomenclatura Nomi comuni e nomenclatura dei sistemi fusi. Aromaticità nei composti eterociclici. Densità elet tronica π, densità di carica e ordine di legame. Sistemi elettron-ricchi ed elettron-poveri. Confronto del momento dipolare tra semplici sistemi eteroaromatici e i corrisponenti alifatici. Generalità e peculiarità della sintesi di composti eterociclici: reazioni di condensazione, reazioni radicaliche, reazioni pericicliche. Pirrolo, furano, tiofene. La sintesi di Paal-Knorr. Sintesi di furani da pentosani. Le sintesi di Knorr e Hantzsch del pirrolo. La sintesi di Feist del furano. La sintesi di Hinsberg del tiofene. La sintesi del tiofene da idrocarburi e zolfo. Basicità ed acidità del pirrolo. Confronto della reattività tra pirrolo, furano e tiofene per le reazioni di sostituzione elettrofila aromatica ed addizione. Reazioni con acidi protici. La reazione di nitrazione. La reazione di solfonazione. La reazione di alogenazione. L’alchilazione e l’acilazione di Friedel-Crafts. Reazioni di elettrofili con i derivati di Na/K e Mg del pirrolo. La reazione di Gatter man. La reazione di Vilsmeier. La reazione di Mannich. La reazione con sali di diazonio. Orientazio ne in sistemi mono-sostituiti. Reazioni di sostituzione nucleofila: reattività generale. Reazioni di ci cloaddizione. Reazioni con carbeni: ciclopropanazioni e inserzioni in legami C-H. Eterocicli a 5 atomi con più di un eteroatomo. Sintesi dei pirazoli: da composti β-dicarbonilici; da reazioni di cicloaddizione 1,3-dipolari con diazo composti. Sintesi degli imidazoli: dal gliossale e da composti α-dicarbonilici; da α-idrossi e α-aloge no chetoni. Sintesi degli ossazoli: da α-idrossi chetoni; da α-ammino chetoni. Sintesi dei tiazoli: la sintesi di Hantzsch. Sintesi degli isossazoli: da composti β-dicarbonilici; da composti α,β-acetilenici; da addizioni 1,3-dipolari con nitrilossidi. Basicità ed acidità degli eterocicli sopra menzionati. Acidi tà di eterocicli a 5 termini con 1,2,3 e 4 atomi di azoto. Reattività generale di pirazolo, isossazolo e isotiazolo in reazioni di sostituzione elettrofila e nucleofila. Reattività generale di imidazolo, ossazolo, tiazolo in reazioni di sostituzione elettrofila e nucleofila. Reazioni di alchilazione e acilazione all’eteroatomo. Preparazione ed impiego in sintesi del carbonil diimidazolo. Uso dei sali di tiazolio in reazioni tipo condensazione benzoinica. Derivati metallici sul l’anello e in catena dei tiazoli. Tautomeria dell’anello e dei sostituenti in eterocicli a 5 termini. Derivati benzocondensati degli eterocicli a 5 atomi. Sintesi degli indoli: la sintesi di Fisher; la sintesi di Madelung: la sintesi di Reissert. Reattività gene rale di indoli, benzofurani e benzotiofeni in reazioni di sostituzione elettrofila. Reattività degli anio ni dell’indolo. Reazioni di indoli e benzofurani con carbeni. Reazioni di ossidazione degli indoli. Piridine. Sintesi delle piridine: la sintesi di Hantzsch; dall’acetilene. Basicità delle piridine ed effetto dei sosi tuenti sulla basicità. Reattività delle piridine in reazioni di sostituzione elettrofila. Reazioni di sosti tuzione nucleofila con alogenopiridine: competizione tra il meccanismo di addizione/eliminazione ed eliminazione/addizione. Sostituzione nucleofila diretta. La reazione di Chichibabin. Reazioni di ossidazione di fenil- ed alchilpiridine. Anioni di alchilpiridine. Tautomeria di idrossi- ed ammino-pi ridine. Reattività generale dei piridoni. Chinolina ed isochinolina. Sintesi delle chinoline: la sintesi di Skraup; la sintesi di Combes; la sintesi di Doebner-Miller. Sintesi delle isochinoline: la sintesi di Bischler-Napieralski; la sintesi di Pictet-Gams; la sintesi di PictetSpengler; la sintesi di Pomeranz-Fritsch.Reattività generale di chinoline ed isochinoline in reazioni di sostituzione elettrofila e nucleofila. N-ossidi di sistemi piridinici. Struttura elettronica degli N-ossidi. Metodi di preparazione. Reazioni di nitrazione, solfonazione, alogenazione degli N-ossidi. Reazioni di sostituzione nucleofila. Sostituzioni nucleofile deossigena tive: clorurazione, cianurazione, reazione con anidride acetica. Acidità degli N-ossidi: reazioni degli anioni in α. Acidità dei derivati alchilici e reazioni dei loro anioni con elettrofili. Reazioni di deossi genazione. Diazine. Sintesi delle piridazine: da composti 1,4-dicarbonilici; da acidi 2-osso-1,5-dicarbossilici. Sintesi delle pirazine: da α-amminoesteri: da α-ammino-chetoni ed -acetali; da α-dichetoni e αchetoesteri. Sintesi delle pirimidine: da composti 1,3-dicarbonilici e da malonati. Preparazione del l’acido barbiturico. Reattività generale in reazioni di sostituzione elettrofila e nucleofila. Reattività degli acidi barbiturici. Eterocicli aromatici contenenti un atomo di ossigeno. Catione pirilio, 2- e 4-pironi, cumarina, cro mano: struttura e reattività. Sintesi di cationi pirilio, di cumarine e di cromani. Reazioni con nucleo fili. Metodo di valutazione Prova orale. Testi di riferimento e materiale didattico T. Eicher, S. Hauptman - The Chemistry of Herocycles, Wiley-VCH, 2003. J.A. Joule and K. Mills - Heterocyclic Chemistry, Blackwell Science, 2000. T.L. Gilchrist - Heterocyclic Chemistry, Longan, 1997. G. Broggini, G. Zecchi - Chimica degli Eterocicli, LaScientifica.it. Jie-Jack Li, E.J. Corey - Name Reactions in Heterocyclic Chemistry, John Wiley & Sons. Calendario degli esami 1 febbraio 2010, ore 9.30 24 giugno 2010, ore 10.30 6 settembre 2010, ore 10.30 22 febbraio 2010, ore 9.30 8 luglio 2010, ore 10.30 23 settembre 2010, ore 10.30 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N. e Dipartimento di Chimica, via Vienna 2. METODOLOGIE IN CHIMICA ORGANICA CAT. SETTORE B CHIM/06 CFU 4 INSEGNAMENTO Metodologie in Chimica Organica LF 4 ES Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre II Organico/Analitico LAB 32 68 Curricula Docente Giampaolo Giacomelli Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica via Vienna 2 Tel. 079/229531 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum (sintetico) Interesssi di ricerca Catalisi omogenea. Sintesi e reattivita' di composti organometallici. Sintesi asimmetrica. curriculum Orario di ricevimento Dal lunedì al venerdì: ore 10.30 -12 (escluse le ore delle lezioni). Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti una visione delle nuove ed affascinanti problematiche della sintesi in chimica organica. Il corso verrà pertanto finalizzato alla conoscenza e all'approfondi mento di nuove metodologie utili alla moderna sintesi organica. Alla fine del corso lo studente do vrà essere in grado di affrontare tematiche di sintesi concernenti il suo futuro internato di tesi e nel contempo aver acquisito conoscenze specifiche nel campo delle moderne metodologie applicative. Propedeuticità Nessuna. Organizzazione della didattica Lezioni in aula. Modalità di frequenza Non obbligatoria. Programma Organizzazione di un processo di sintesi organica. Borani: reattività ed impiego in reazioni organiche. Idroborazione, formazione di alcoli, alogenuri, ammine e chetoni. Idroborazione ossifativa asimmetrica. Impiego di borani nella formazione di le gami carbonio-carbonio. Impiego di acidi boronici e boronati. Reazioni di Petasis e Matteson. Rea zione con ossido di carbonio. Reazioni con borani in presenza di catalizzatori metallici. Reazione di Suzuki. Reazioni catalizzate da sali di palladio. Reazione di Heck, di Stille e Sonogashira. Reazioni con mo nossido di carbonio. Reazioni di allipalladio con nucleofili. Reazioni di ossidazione di substrati organici: principali metodologie. Sintesi asimmetrica: reazioni enantio e diastereoselettive. Epossidazioni asimmetriche. Reazioni Ja cobsen-Katsuki. Amminoidrossilazione. Chimica combinatoriale: principi ed applicazione. Sintesi organiche in fase solida. Reattivi suppor tati. Tecniche “catch & release”. Metodo di valutazione L'esame si svolgerà come esame orale. Esame integrato con quello di Laboratorio di Metodologie Organiche (8 CFU). Testi di riferimento e materiale didattico Appunti ed articoli di riviste internazionali forniti dal docente. Calendario degli esami 9 febbraio 2010, ore 10 16 giugno 2010, ore 10 15 settembre 2010, ore 10 26 febbraio 2010, ore 10 7 luglio 2010, ore 10 30 settembre 2010, ore 10 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Dipartimento di Chimica, via Vienna 2. LABORATORIO DI METODOLOGIE ORGANICHE CAT. SETTORE B CHIM/06 INSEGNAMENTO Laboratorio di Metodologie Organiche CFU 4 LF 1 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre II Organico/Analitico ES LAB 3 8 54 38 Curricula Docente Antonio Saba Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica via Vienna 2 Tel. 079/229538 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum L’attuale interesse di ricerca del docente concerne la preparazione sempre più concisa, di alcaloidi 1-azabiciclici e triciclici enantiopuri ad alto valore aggiunto, a partire da semplici reagenti poco co stosi e facilmente reperibili, utilizzando protocolli di sintesi “one pot” del tipo “a cascata” o “domi no” e di metatesi catalitica, in particolare RCM. curriculum Orario di ricevimento Lunedì: ore 12:15 – 13:15. Risultati d’apprendimento previsti - Preparazione alla tesi sperimentale con esercitazioni in laboratorio di sintesi organiche di compo sti organici noti e non e con approfondimenti nelle spettroscopie di uso corrente. - Conoscenza dei moderni metodi di Spettrometria di Massa applicata ai composti organici. - Capacità di identificare un composto organico incognito tramite spettroscopie comparate. Programma Spettrometria di Massa (MS) Organica. Generalità. Metodi di formazione di ioni: EI, CI, FAB, FD, PD, ESI, MALDI. Informazioni ottenute dall’analisi dello Ione molecolare e dai picchi isotopici. Analisi dei frammenti di ioni molecolari organici. Generalità. Analisi dei frammenti ionici ottenuti per scissione alfa, benzilica e allilica di ioni molecolari organici. Frammentazione ionica per ciclo-reversione di Diels-Alder e con shift di idrogeno. Trasposizione di Mc Lafferty e “onio”. Utilizzo della MS in accoppiata con altre tecniche analitiche (GC/MS, HOLC/MS). Tandem MS (MS/ MS). Laboratorio (54 ore di didattica assistita con turni di tre ore ogni pomeriggio per 1 - 2 studenti). Metodo di valutazione Prova scritta e orale. Esame integrato con Metodologie in Chimica Organica (totale: 8 CFU). Testi di riferimento e materiale didattico M. Hesse, H. Meier, B. Zeeh, “Metodi spettroscopici nella Chimica Organica” EdiSES, 2000. Calendario degli esami 9 febbraio 2010, ore 10 16 giugno 2010, ore 10 15 settembre 2010, ore 10 26 febbraio 2010, ore 10 7 luglio 2010, ore 10 30 settembre 2010, ore 10 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Dipartimento di Chimica, via Vienna 2. CHIMICA ANALITICA CAT. B SETTORE CHIM/01 INSEGNAMENTO Chimica Analitica CFU 8 LF 6 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre I ES 2 LAB 64 136 Curricula Organico/Analitico e Inorganico/Chimico Fisico Docente Gavino Sanna Professore associato Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229500 - 329 3605868 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum (sintetico) Interessi di ricerca - Approcci innovativi di tipo elettrochimico e cromatografico alla caratterizzazione di alimenti tipici sardi (es: prodotti caseari e miele). - Nuovi metodi elettrochimici per la determinazione accurata in matrici biologiche di analiti inorga nici d'interesse nella ricerca odontoiatrica. - Sintesi, caratterizzazione elettrochimica e proprietà di polimeri conduttivi a base tiofenica e di po limeri redox: applicazioni in campo analitico e dell’immagazzinamento dell’energia. - Elettroanalisi con microelettrodi. Determinazioni di tracce di analiti in matrici naturali, biologiche ed ambientali. - Elettrochimica molecolare. Sintesi e caratterizzazione elettrochimica, spettroelettrochimica e spettroscopica di composti organici, metallorganici e di coordinazione. - Analisi ambientale. determinazione di composti tossici organici ed inorganici in corpi idrici, suoli e sedimenti. curriculum Orario di ricevimento Lunedi ore 16 - 18. Il docente è a disposizione anche in altri orari , previo appuntamento telefonico o via email. Organizzazione della didattica Lezioni frontali ed esercitazioni in aula Modalità di frequenza La frequenza ai corsi, caldamente suggerita e comprovabile dalle firme di presenza raccolte a lezio ne, permette di accedere agli scritti in itinere che, se superati, esonerano dalla relativa prova finale d’esame. Obiettivi formativi Il corso si prefigge di fornire agli studenti un panorama sufficientemente completo ed attuale delle tecniche elettroanalitiche a potenziale controllato. Risultati di apprendimento attesi - Conoscere i principi fondamentali su cui si basano i metodi elettroanalitici a potenziale controlla to. - Essere in grado di esporre con sufficiente cognizione di causa i principi su cui si basano i metodi voltammetrici e le loro maggiori applicazioni nell’analisi strumentale. - Essere in grado di trarre le informazioni fondamentali da un semplice responso di voltammetria ciclica. - Essere in grado di selezionare, in funzione della tipologia di un certo problema analitico, l’approc cio elettroanalitico più adatto. Propedeuticità Nessuna. Programma Tecniche a Potenziale Controllato Aspetti Generali: Richiami di concetti già noti: celle elettrochimiche, polarizzazione, sovratensione. Classificazione delle tecniche a potenziale controllato. Elettrodi polarizzabili ed impolarizzabili, cir cuitazione a 2 o a 3 elettrodi, definizione e compensazione della caduta ohmica in una cella vol tammetrica. Definizione e significato della costante cinetica standard omogenea e della corrente di scambio (cenni). Concetto di reversibilità nei trasferimenti elettronici. Trasporto di materia all'elet trodo: meccanismi operanti, prima e seconda legge di Fick, profili di concentrazione. Cenni sulle tecniche cronoamperometriche. Polarografia. Generalità. Classificazione delle tecniche polarografiche. L´elettrodo a goccia di mer curio: morfologia, caratteristiche di funzionamento, campo di applicazione e vantaggi rispetto ad altri elettrodi. Curve corrente-tempo e corrente-tensione. Equazione di Ilkovic. Il potenziale di se mionda e la corrente limite di diffusione. Analisi di una curva polarografica i-V. Corrente capacitiva, corrente residua, corrente faradica. Tecniche polarografiche: Normal DC, Rapid DC, Sampled DC, Normal Pulse, Differential Pulse Polarography. AC Polarography. Strumentazione polarografica. Aspetti operativi della polarografia. Analisi qualitativa e quantitativa. Metodi di stripping catodico ed anodico (voltammetrico o potenziometrico). Microelettrodi: princìpi di funzionamento, costruzione di un microelettrodo, materiali elettrodici, responsi caratteristici, applicazioni. Voltammetria: Generalità. Differenze tra tecniche polarografiche e voltammetriche. Voltammetria a scansione lineare del potenziale, voltammetria ciclica. Cenni sull’analisi di un responso in voltam metria ciclica: sistemi reversibili, chimicamente irreversibili, elettrochimicamente irreversibili, e sul le relazioni tra velocità di scansione e reversibilità/irreversibilità di un responso voltammetrico. Pa rametri e grandezze tipiche di un voltammogramma. Metodi coulombometrici: Elettrogravimetria, coulombometria a potenziale controllato, titolazioni coulombometriche. Impiego dei mediatori redox. Applicazioni di metodi elettrochimici: Misurazione ossigeno disciolto (celle di Keidel, sensore di Clark), titolazioni amperometriche, titolazioni biamperometriche, metodo di Karl Fischer per la de terminazione dell’acqua in solventi organici e sali idrati. Metodo di valutazione L’esame, orale, potrà essere completamente o in parte vicariato dai risultati di prove scritte in itine re alle quali saranno ammessi gli studenti che frequentano regolarmente le lezioni. Testi di riferimento e materiale didattico R. Kellner, J.-M. Mermet, M. Otto, H.M. Widmar - Chimica Analitica. Edises, Napoli. R. Cozzi, P. Protti, T. Ruaro - Analisi Chimica Strumentale. Seconda Edizione, Volumi 1, 2 e 3, Zani chelli, Bologna. D.A. Skoog, J.J. Leary - Chimica Analitica Strumentale. Edises, Napoli. Fotocopie dei lucidi proiettati a lezione. Calendario degli esami 4 febbraio 2010, ore 10 10 giugno 2010, ore 10 2 settembre 2010, ore 10 25 febbraio 2010, ore 10 1 luglio 2010, ore 10 23 settembre 2010, ore 10 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N., via Vienna 2. METODOLOGIE IN CHIMICA ANALITICA CAT. SETTORE B CHIM/01 CFU 3 INSEGNAMENTO Metodologie in Chimica Analitica LF 3 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre I Organico-Analitico ES LAB 24 51 Curricula Docente Gavino Sanna Professore associato Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229500 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum (sintetico) Interessi di ricerca - Approcci innovativi di tipo elettrochimico e cromatografico alla caratterizzazione di alimenti tipici sardi (es: prodotti caseari e miele). - Nuovi metodi elettrochimici per la determinazione accurata in matrici biologiche di analiti inorga nici d'interesse nella ricerca odontoiatrica. - Sintesi, caratterizzazione elettrochimica e proprietà di polimeri conduttivi a base tiofenica e di po limeri redox: applicazioni in campo analitico e dell’immagazzinamento dell’energia. - Elettroanalisi con microelettrodi. Determinazioni di tracce di analiti in matrici naturali, biologiche ed ambientali. - Elettrochimica molecolare. Sintesi e caratterizzazione elettrochimica, spettroelettrochimica e spettroscopica di composti organici, metalloorganici e di coordinazione. - Analisi ambientale. determinazione di composti tossici organici ed inorganici in corpi idrici, suoli e sedimenti. curriculum Orario di ricevimento Lunedì ore 16 - 18. Il docente è a disposizione anche in altri orari, previo appuntamento telefonico o via e-mail. Organizzazione della didattica Lezioni frontali. Modalità di frequenza La frequenza ai corsi, caldamente suggerita e comprovabile dalle firme di presenza raccolte a lezio ne, permette di accedere agli scritti in itinere che, se superati, esonerano dalla relativa prova finale d’esame. Obiettivi formativi Fornire un quadro abbastanza esauriente della spettrometria di massa e delle tecniche analitiche interfacciate allo spettrometro di massa. Risultati di apprendimento attesi - Conoscere il principio di funzionamento e le principali parti costituenti di uno spettrometro di massa. - Valutare le performances e l’applicabilità ad un certo problema analitico di un determinato spet trometro di massa. - Conoscere le problematiche di interfacciamento degli spettrometro di massa con i diversi tipi di apparati cromatografici strumentali. - Conoscere le caratteristiche, le problematiche e le potenzialità della strumentazione ICP-MS. - Esser in grado di porre in relazione strumenti e loro possibili applicazioni analitiche. Propedeuticità Nessuna. Programma Lo spettrometro di massa Principio di funzionamento, schema a blocchi ed applicazioni di uno spettrometro di massa. Siste mi di vuoto. Sistemi di ionizzazione: EI, CI, FAB,FI, PD, MALDI, ESI. Sistemi di introduzione del cam pione. Analizzatori: a settore magnetico, a quadrupolo, a tempo di volo, a trappola ionica, a trasformata di Fourier. Rivelatori. Spettrometria di massa tandem. Determinazione della formula molecolare. Generalità sull’interfacciamento dello spettrometro di massa con dispositivi cromato grafici. Interfacciamento tra GC e MS Caratteristiche desiderabili di un’interfaccia GC-MS: interfaccia a getto, a permeazione, open split, a capillare diretto. Strategie di lavoro in GC-MS: SCAN, SIM, marcatura isotopica. Applicazioni. Interfacciamento tra HPLC e MS Problematiche connesse all’interfacciamento. Interfaccia thermospray, particle beam, a nebulizza tore separato, electrospray, ion spray. Applicazioni. Cromatografia in fase supercritica Definizione e proprietà cromatografiche delle “fasi supercritiche”. Il cromatografo SF. Applicazioni. Interfacciamento tra SFC e MS Tecniche di interfacciamento. DFI, ICP, tecniche API. Applicazioni. Interfacciamento tra EC e MS Cenni storici, interfacce ESI, ISP, e CF-FAB. Applicazioni. Interfacciamento tra ICP e MS Lo strumento: nebulizzatore, spray chamber, la torcia ICP, l’interfaccia. Accoppiamento capacitivo, vantaggi di un’interfaccia ottimizzata. Le lenti ioniche. Analizzatori a quadrupolo, TOF, a settore magnetico in doppia focalizzazione, a cella di collisione reazione. Differenti configurazioni, vantaggi e svantaggi di ciascun tipo di analizzatore. Detectors per ICP-MS. Interferenze spettrali, chimiche, isobariche in ICP-MS. Limitazioni dei sistemi tradizionali di campionamento. Sistemi di campiona mento accessori. Ablazione Laser, Flow injection analysis, vaporizzazione elettrotermica, sistemi a desolvatazione, tecniche di separazione cromatografica. Metodo di valutazione L’esame, orale, potrà essere completamente o in parte vicariato dai risultati di prove scritte in itine re alle quali saranno ammessi gli studenti che frequentano regolarmente le lezioni. Esame integra to con Laboratorio di Metodologie in Chimica Analitica (totale 8 CFU). Testi di riferimento e materiale didattico R. Kellner, J.-M. Mermet, M. Otto, H.M. Widmar - Chimica Analitica, Edises, Napoli. Fotocopie dei lucidi proiettati a lezione e dispense del docente. Calendario degli esami 4 febbraio 2010, ore 10 10 giugno 2010, ore 10 2 settembre 2010, ore 10 25 febbraio 2010, ore 10 1 luglio 2010, ore 10 23 settembre 2010, ore 10 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N., via Vienna 2. LABORATORIO DI METODOLOGIE ANALITICHE CAT. SETTORE B CHIM/01 INSEGNAMENTO Laboratorio di Metodologie Analitiche CFU 5 LF 2 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre I Organico/Analitico ES LAB 3 16 54 55 Curricula Docente Gavino Sanna Professore associato Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229500 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum (sintetico) Interessi di ricerca - Approcci innovativi di tipo elettrochimico e cromatografico alla caratterizzazione di alimenti tipici sardi (es: prodotti caseari e miele). - Nuovi metodi elettrochimici per la determinazione accurata di analiti inorganici in matrici bio logiche d'interesse nella ricerca odontoiatrica. - Sintesi, caratterizzazione elettrochimica e proprietà di polimeri conduttivi a base tiofenica e di po limeri redox: applicazioni in campo analitico e dell’immagazzinamento dell’energia. - Elettroanalisi con microelettrodi. Determinazioni di tracce di analiti in matrici naturali, biologiche ed ambientali. - Elettrochimica molecolare. Sintesi e caratterizzazione elettrochimica, spettroelettrochimica e spettroscopica di composti organici, metallorganici e di coordinazione. - Analisi ambientale. determinazione di composti tossici organici ed inorganici in corpi idrici, suoli e sedimenti. curriculum Orario di ricevimento Lunedi ore 16 - 18. Il docente è a disposizione anche in altri orari, previo appuntamento telefonico o via email. Organizzazione della didattica Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio e visite guidate. Modalità di frequenza La frequenza alle lezioni frontali, caldamente suggerita e comprovabile dalle firme di presenza rac colte a lezione, permette di accedere agli scritti in itinere che, se superati, esonerano dalla relativa prova finale d’esame. La frequenza alle esercitazioni di laboratorio è invece obbligatoria. Obiettivi formativi Il corso si prefigge di poter impratichire gli studenti all’impiego delle più moderne tecniche elettroanalitiche a potenziale controllato affrontate nel parallelo nel corso di Chimica Analitica (I anno della laurea magistrale), di poter illustrare "dal vivo" la strumentazione cromatografica e spettroscopica interfacciata con la spettrometria oggetto del corso di Metodologie in Chimica Ana litica, e di fornire i lineamenti essenziali del percorso di validazione di una metodica analitica. Risultati di apprendimento attesi - Conoscere I principi fondamentali su cui si basano i criteri di validazione di una metodica analiti ca. - Essere in grado di realizzare semplici esperienze di tecniche a potenziale controllato (es: voltam metria ciclica, differential pulse polarography, misurazione dell’ossigeno disciolto con la cella di Clark). - Apprendere -almeno per linee generali - il funzionamento di strumentazione cromatografia (GC, HPLC) interfacciata con uno spettrometro di massa. Propedeuticità Nessuna. Programma Le lezioni teoriche saranno prevalentemente incentrate sugli aspetti relativi al percorso di valida zione di una metodica analitica. Attività di Laboratorio -Esercitazioni di laboratorio su polarografia, voltammetria elettrogravimetria, misurazione dell’ossi geno disciolto. - Visite guidate presso strutture laboratoriali in possesso di strumentazione ifenata con spettrome tro di massa. Le lezioni teoriche saranno prevalentemente incentrate sugli aspetti relativi al per corso di validazione di una metodica analitica. Metodo di valutazione L’esame, orale, potrà essere completamente o in parte vicariato dai risultati di prove scritte in itine re alle quali saranno ammessi gli studenti che frequentano regolarmente le lezioni. Saranno valuta te sia le relazioni sull’attività sperimentale svolta che quelle prodotte su casi studio riguardanti le tecniche interfacciate. Esame integrato con Metodologie in Chimica Analitica (totale: 8 CFU). Testi di riferimento e materiale didattico R. Kellner, J.-M. Mermet, M. Otto, H.M. Widmar - Chimica Analitica. Edises, Napoli. R. Cozzi, P. Protti, T. Ruaro -Analisi Chimica Strumentale. Seconda Edizione. Volumi 1, 2 e 3. Zani chelli, Bologna. D.A. Skoog, J.J. Leary - Chimica Analitica Strumentale. Edises, Napoli. Fotocopie dei lucidi proiettati a lezione. Calendario degli esami 4 febbraio 2010, ore 10 10 giugno 2010, ore 10 2 settembre 2010, ore 10 25 febbraio 2010, ore 10 1 luglio 2010, ore 10 23 settembre 2010, ore 10 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N., via Vienna 2. CHIMICA DELL'AMBIENTE CAT. C SETTORE CHIM/12 CFU 4 INSEGNAMENTO Chimica dell'Ambiente LF 4 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno I Semestre I Organico-Analitico ES LAB 32 68 Curricula Docente Giovanni Micera Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229541 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum Interessi di ricerca Si occupa principalmente di tematiche inerenti la chimica dei metalli di transizione, la chimica bioi norganica, e l’applicazione di tecniche spettroscopiche allo studio di composti di coordinazione. curriculum Orario di ricevimento Dal lunedì al venerdì: ore 15 - 16. Organizzazione della didattica Le lezioni sono di tipo frontale. Attività di supporto alla didattica Nessuna. Modalità di frequenza La frequenza al corso non è obbligatoria. Obiettivi formativi Il corso ha lo scopo di: - introdurre i comparti dell'ambiente e descriverne le caratteristiche; - descrivere i principali fenomeni di inquinamento. Risultati di apprendimento attesi Lo studente dovrà acquisire conoscenze adeguate sui diversi comparti dell'ambiente, sulla chimica dell'atmosfera, sulla chimica acquatica e sui principali inquiannti. Propedeuticità Nessuna. Programma Il comparto atmosfera L'atmosfera. Composizione e stratificazione dell'atmosfera. Bilanci energetici e flussi di radiazioni. Effetto serra e sue cause. Inquinamento dell'atmosfera. Inquinanti primari e secondari Radicali atti vi nella rimozione di inquinanti atmosferici. CO. Ciclo degli ossidi di azoto. Ciclo fotolitico di NO2. Composti dello zolfo. Particolato. Processi di deposizione. Deposizioni acide e loro impatto sull’am biente. Composti del carbonio. IPA. Ozono troposferico e sorgenti endogene. Smog fotochimico. Ozono della stratosfera. Cicli catalitici X/XO di distruzione dell’ozono. Fonti naturali ed antropiche di X/XO. CFC. Halons. Sostituti dei CFC. Buco dell’ozono nella stratosfera polare antartica: processo globale. Il comparto acqua La chimica dei corpi d'acqua. Proprietà dell'acqua e dei corpi d'acqua. Specie ioniche. Salinità. Nu trienti e oligoelementi. Gas disciolti. Il pH dei corpi idrici. Sistema CO2-carbonati. Inquinamento idrico. Fonti e tipi di inquinamento. Inquinanti “non degradabili”. Biomagnificazione e bioaccumu lo. Le varie classi di inquinanti dell'acqua. Nutrienti ed eutrofizzazione. BOD e COD. Trattamento delle acque reflue. Idrocarburi. Pesticidi, DDT. Policlorodifenili. Diossine. Polibromodifenili. Difenile teri polibromurati. I sedimenti come fonti di inquinanti. Composti organometallici (i derivati di me tilmercurio). Metodo di valutazione Prova orale. Testi di riferimento e materiale didattico C. Baird - Chimica Ambientale. Zanichelli, Bologna. Materiale didattico fornito dal docente. Calendario degli esami 2 febbraio 2010, ore 9.30 15 giugno 2010, ore 9.30 1 settembre 2010, ore 9.30 23 febbraio 2010, ore 9.30 6 luglio 2010, ore 9.30 28 settembre 2010, ore 9.30 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N., Via Vienna, 2. CATALISI STEREOSELETTIVA CAT. SETTORE B CHIM/04 INSEGNAMENTO Catalisi Stereoselettiva CFU 6 LF 6 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno II Semestre I Curricula Organico - Analitico, Inorganico-Chimico Fisico Docente Serafino Gladiali Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229546 Fax 079/229559 e-mail [email protected] curriculum Orario di ricevimento Mercoledì: ore 16 - 19. Programma Stereoisomeria. Chiralità e prochiralità. Chiralità centrale, assiale e planare: definizioni e nomenclatura. Reazioni stereo-, enantio- e diastereo- selettive. Metodi per ottenere composti otticamente attivi. Trasformazioni asimmetriche termodinamicamente controllate. Trasformazioni asimmetriche cineticamente controllate. Risoluzione cinetica. Sintesi asimmetrica. Processi asimmetrici stechiometrici e catalitici. Il fenomeno della catalisi. Catalisi omogenea ed eterogenea. Catalisi acido-base. Catalisi organometallica. Biocatalisi. Catalisi stereoselettiva. Genesi della stereoselettività. Leganti chirali. Idrogenazione asimmetrica di olefine con complessi chirali di rodio. Processi industriali fondati sulla catalisi asimmetrica. Principi di catalisi omogenea. Processi elementari nella chimica di coordinazione. Interazioni donatore-accettore. Electron-transfer. Coordinazione e dissociazione di leganti. Reazioni di addizione ossidativa e di eliminazione riduttiva. Reazioni di inserzione migratoria. ES LAB 48 102 Struttura dei leganti chirali. Preparazione della DIOP, DIPAMP e JOSIPHOS. Sintesi della BINAP. Il processo Takasago di sintesi del mentolo. Idrogenazione asimmetrica di deidroamminoacidi. Ciclo catalitico. Testi di riferimento e materiale didattico Y. Izumi, A. Tai - Stereodifferentiating Reactions. Academic Press, 1977. J.D. Morrison, H.S. Mosher - Asymmetric Organic Reactions. Prentice-Hall, 1971. A. Nakamura, M. Tsutsui - Homogeneous Catalysis. Wiley, 1980 R. Noyori - Asymmetric Catalysis in Organic Synthesis. J. Wiley, 1993. Calendario degli esami 10 febbraio 2010, ore 9.30 15 giugno 2010, ore 9.30 9 settembre 2010, ore 9.30 25 febbraio 2010, ore 9.30 5 luglio 2010, ore 9.30 28 settembre 2010, ore 9.30 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N., Via Vienna, 2. CHIMICA AGRARIA CAT. SETTORE C AGR/13 INSEGNAMENTO Chimica Agraria CFU 4 LF 4 Ore dedicate alle attività didattiche assistite in aula Ore dedicate alle attività didattiche assistite in laboratorio Ore dedicate allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Anno II Semestre I ES LAB 32 68 Curricula Organico-Analitico e Inorganico-Chimico Fisico Docente Giovanni Micera Professore ordinario Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Chimica Via Vienna 2 Tel. 079/229541 Fax 079/229559 e-mail [email protected] Curriculum Interessi di ricerca. Si occupa principalmente di tematiche inerenti la chimica dei metalli di transizione, la chimica bioi norganica, e l’applicazione di tecniche spettroscopiche allo studio di composti di coordinazione. curriculum Orario di ricevimento Dal lunedì al venerdì: ore 15 - 16. Organizzazione della didattica Le lezioni sono di tipo frontale. Attività di supporto alla didattica Nessuna. Modalità di frequenza La frequenza al corso non è obbligatoria. Obiettivi formativi Il corso ha lo scopo di introdurre il suolo e descriverne i principali costituenti e le loro caratteristi che. Risultati di apprendimento attesi Lo studente dovrà acquisire conoscenze sulla costituzione e sulle proprietà del suolo e delle sue componenti. Propedeuticità Nessuna. Programma Introduzione allo studio della chimica del suolo: Le fasi del suolo. I costituenti inorganici del suolo: Minerali primari e secondari. Minerali argillosi. I fillosilicati. Sosti tuzione isomorfa. Carica di strato. Carica variabile. Ossidi di ferro e alluminio. I costituenti organici del suolo: Natura e origine della sostanza organica. Caratteristiche chimica della frazione non umica. Processi di degradazione. Processi di umificazione. Acidi umici, acidi fulvi ci, umine. Lo scambio cationico: Il fenomeno e le caratteristiche. Teorie del doppio strato. Affinità dei cationi per lo scambiatore. Carica ed energia di idratazione degli ioni. Serie liotropiche. Affinità dello scam biatore per lo ione. Isoterme di scambio. Adsorbimento anionico. Adsorbimento di tipo fisico e chimico. Scambio di legante. Il pH del suolo. Suoli acidi, neutri, alcalini e salini: cause, proprietà e caratteristiche. Metodo di valutazione Prova orale. Testi di riferimento e materiale didattico P. Sequi - Chimica del Suolo. Patron Editore. Materiale didattico. Calendario degli esami 2 febbraio 2010, ore 9.30 15 giugno 2010, ore 9.30 1 settembre 2010, ore 9.30 23 febbraio 2010, ore 9.30 6 luglio 2010, ore 9.30 28 settembre 2010, ore 9.30 (vedasi il calendario degli esami per eventuali variazioni) Sede esami: Complesso Didattico della Facoltà di Scienze M.F.N., Via Vienna, 2.