- Parrocchia di Castello

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Bett “Il Raccontastorie” presenta:
La mattina di Martina
Drin, drin, driiiin!” suonava la sveglia, come ogni mattina. Erano le 5 in
punto e Martina doveva alzarsi, Si alzava svogliatamente dal letto con i
capelli tutti arruffati. La mamma e il papà erano ancora a letto,
rientravano molto tardi dal lavoro, non sapeva l’ora esatta; lei dormiva
già. Dopo essersi vestita velocemente, facendo piano per non svegliare i
genitori, andava in cucina a prendere la mela e la sacca con il libro per la
scuola. La città era avvolta dal buio. Solo qualche cinguettio si udiva in
lontananza. Martina si incamminava lentamente per il viottolo che
conduceva alla strada principale. Due isolati più in là si fermava dal
panettiere, per comprare la pagnotta per la nonna.
La nonna di Martina abitava in aperta campagna e, come ogni mattina,
Martina si recava alla sua casupola a portarle il cibo necessario per la
giornata. La nonna era malata, non riusciva ad alzarsi dal letto e, poiché
la mamma e il papà non avevano tempo a causa del lavoro, era proprio
Martina ad occuparsi di lei. La casupola distava circa due ore di cammino
dalla città, e da lì ci voleva ancora una buona mezz’ora per arrivare alla
scuola. A Martina piaceva studiare: si divertiva a imparare i nomi dei
mari, gli aggettivi qualificativi, le tabelline. Ma la materia che la
affascinava di più era il disegno: da grande, si diceva sempre, costruirò
una casa tutta per me e ad ogni parete appenderò i miei disegni!
Intanto però c’era un’altra cosa da progettare e riorganizzare: il
sacrestano si era trasferito da poco tempo, e aveva lasciato liberi i locali
sopra alla chiesa parrocchiale dove viveva prima. Il parroco aveva avuto
la brillante idea di donarli al gruppo chierichetti, che li avrebbe
sicuramente usati per le riunioni e gli incontri. Per mancanza di fondi
visto il periodo di carestia, il don aveva invitato ciascun chierichetto a
dare il suo contributo per la sistemazione delle stanze. Il sacrestano si
era praticamente portato via tutto e toccava ai bambini stessi darsi da
fare se volevano ottenere ciò che stava loro a cuore. I lavori da portare a
termine erano numerosi e ognuno si dava da fare come meglio poteva.
Il muratore del paese aveva messo in vendita molte piastrelle diverse
per rifare il pavimento: ciascuno poteva acquistarne un determinato
numero a scelta e secondo le sue possibilità economiche, fino a quando
la pavimentazione non fosse stata completata.
Martina, che era appena entrata nel gruppo, era molto entusiasta e ci
teneva molto a dare il suo contributo. La sera stessa, prima di andare a
letto, lasciò un biglietto ai suoi genitori in cui chiedeva se avrebbero
potuto darle gli spiccioli indispensabili per l’acquisto di almeno una
piastrella. Convinta della bontà dei suoi, iniziò a pensare agli oggetti che
sarebbero potuti tornare utili per la nuova sede e si addormentò felice. La
mattina seguente, alle 5, trovò però una spiacevole sorpresa: il suo
biglietto era stracciato e i frammenti di carta erano sparsi per tutta la
cucina. Come ogni mattina prese la mela e la sacca e, demoralizzata,
uscì di casa per recarsi dalla nonna. Cattivi pensieri le turbinavano nella
mente: cos’avrò fatto di male per meritarmi questo? Ho causato dispiaceri
a mamma e papà? O forse non possono darmi niente per colpa della
carestia?
Lemme lemme e un po’ più tardi del solito, giunse alla casupola della
nonna. Dopo averle preparato la colazione e rassettato la cucina, Martina
venne chiamata dalla nonna, che la invitava ad avvicinarsi al letto: “Cara
Martina...sono vecchia...tu sei giovane e hai ancora tutta la vita
davanti...e sei una bravissima bambina...ascoltami, ho qualcosa da
darti...vedi quella piastrella più piccola delle altre sotto il tavolo? Ecco,
sollevala, vi troverai i miei ultimi spiccioli, ormai a me non servono
più...sono molto pochi però, vedi, quella piastrella ha un significato
particolare, perché li ha custoditi dai ladri e dalla polvere...se vuoi prendi
anche quella...”. Martina non voleva sentirsi dire altro: balzò in piedi,
estrasse la piastrella, baciò la nonna e di corsa, sia per la gioia che per il
ritardo, si diresse verso la sede, dove sentì il parroco che diceva: “Ottimo
lavoro, però c’è ancora quel piccolo spazio lì vicino alla porta, ci vorrebbe
una piastrella più piccola del normale, non so se si trovano. Ho chiesto
anche ai più ricchi della città se potevano procurarmene una
ma...purtroppo temo che...” “Eccola!” esclamò Martina, raggiante. Il
parroco sobbalzò. Martina diede la piastrella al muratore che la sistemò
vicino alla porta, in quello spazio. Combaciava perfettamente.
Quella mattina, Martina era davvero felice.
Ridiamoci su…
Il professore all'alunno:
-qual è la formula chimica dell'acido solforico??
-mmm....professore, ce l'ho sulla punta della lingua!
-allora sputalo subito! è velenoso....!!!!
Qual è la cosa più distratta??
la pioggia...perché cade sempre dalle nuvole!!
Qual è il dolce preferito a Barcellona?
il pan di.... SPAGNA!
Una signora chiama l'idraulico perché il suo lavandino sgocciola
e dice:
-il mio lavandino perde!
-e chi è che vince?
Qual è il colmo per un boia?
Non riuscire ad ammazzare il tempo....
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METTETECI LA
FACCIA!
Mancano ancora un po’ di mesi alla fine di questo fantastico
concorsone ma già sono iniziate ad arrivare in redazione le
prime foto pazze! Tu non l’hai ancora inviata? Cosa aspetti?
Spedisci una tua originale fotografia a [email protected] o
inseriscila nella cassetta in sacrestia! Le più belle verranno
premiate con un super premio cioccolatoso! Ma non finisce
qui…Tutte, e dico tutte, le fotografie che ci invierete verranno
inserite in un quadro speciale che verrà appeso nella nuova sede
chierichetti! Cosa aspettati dunque? Mettici la faccia!
N°13-Febbraio 2011
Salam a tutti cari chierichetti!
Ben ritrovati ad un nuovo e speciale numero del periodico più
letto da tutti i ministranti della terra. Natale è ormai alle spalle
e il nostro gruppo si sta preparando ad affrontare importanti
appuntamenti e celebrazioni primaverili. Ma prima di tutto,
eccovi un doveroso aggiornamento: i lavori, nella nuova sede
chierichetti,
procedono a meraviglia, e grazie al
contributo
economico ottenuto dalla
vendita pane,
riusciremo
a
coprire tutte le spese
di restauro!
Ma ecco invece un’anteprima di ciò
che troverete
in queste fantasmagoriche 4 pagine: il The Sant’s
vi
offre barzellette strappa risate (made in Joe) e una singolare
storia stappa lacrime! Nelle pagine interne infatti, troverete
una bellissima fiaba tratta dalla nuova saga “Le mille e un
Buratti”. Questa storia ha evidenti collegamenti con il nostro
gruppo chierichetti, dove ad ognuno di voi è chiesto di porre la
propria “piastrella” per la costruzione di un futuro migliore.
Non perdetevi quindi questa nuova novella di Bett, il racconta
storie ufficiale del nostro gruppo!
Salutandovi la redazione coglie l’occasione per fare i propri
complimenti al Sommo Paul, che il prossimo 2 aprile si
sposerà! Mi raccomando: non potete mancare a questo evento
che sarà trasmesso in mondovisione!
Stefano Gotti, Matteo Bettega, Giorgia Saguto