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L AVO RO ARSENIO L.1, FREGA N.2, LITTARRU G.P.3 PROGRESS IN NUTRITION VOL. 7, N. 3, 183-191, 2005 TITLE Plasmatic levels of CoQ10 after assumption of foods supplemented with antioxidants CoQ10 and vitamin E KEY WORDS Coenzyme Q10, food, peroxidation PAROLE CHIAVE Coenzima Q10, alimenti, perossidazione S.S.D. Malattie del Ricambio e Diabetologia dell’Azienda Ospedaliera di Parma 2 Dipartimento di Scienze degli Alimenti, Università Politecnica delle Marche, Ancona 3 Istitutodi Biochimica, Università Politecnica delle Marche, Ancona ([email protected]) 1 Indirizzo per la corrispondenza: Prof. Leone Arsenio S.S.D. Malattie del Ricambio e Diabetologia dell’Azienda Ospedaliera di Parma via Gramsci, 14 43100 Parma E-mail: [email protected] ORIGINALE Livelli sierici di CoQ10 dopo l’assunzione di alimenti integrati con gli antiossidanti CoQ10 e vitamina E Riassunto Il coenzima Q (ubichinone) è un benzochinone endogeno sostituito ad una catena formata da un numero variabile (6-10) di unità isopreniche. Nell’uomo e nella maggior parte degli animali la forma predominante è il Coenzima Q10 (CoQ10), contenente 10 unità isopreniche. Tale forma di coenzima è presente in piccole quantità anche in molti alimenti. Il CoQ10 gioca un ruolo primario nel processo di produzione dell’energia (fosforilazione ossidativa), essendo un componente della catena respiratoria mitocondriale. È anche un potente antiossidante (soprattuto nella sua forma ridotta) che agisce sia direttamente che attraverso la rigenerazione della vitamina E. Il CoQ10, con questa duplice funzione, contribuisce a prevenire i processi di invecchiamento cellulare: gli effetti protettivi sono stati dimostrati sull’apparato cardiovascolare, nelle malattie neurodegenerative, sulla pelle (invecchiamento cutaneo), nell’infertilità maschile. Una carenza può essere determinata da ridotta biosintesi, da eccessivo consumo, da insufficiente apporto dietetico. Il contenuto di CoQ10 nell’organismo varia con l’età: è massimo intorno ai 20 anni con un successivo declino. Il presente studio è stato eseguito al fine di verificare se una supplementazione di CoQ10 e di vit. E, attraverso i prodotti alimentari (linea Jeunesse, Parmalat), può incrementare il livello plasmatico di queste sostanze ed influenzare positivamente lo stato di ossidazione dei lipidi poliinsaturi. Lo studio ha avuto una durata complessiva di 35 giorni: i partecipanti hanno consumato per i primi 14 gg alimenti di base e per i successivi 21 alimenti addizionati con CoQ10 e vit. E. Le quantità assunte sono state tali da determinare un apporto di circa 20mg/die di CoQ10. I risultati preliminari, relativi solo ai livelli di CoQ10 plasmatico, mostrano che piccole dosi giornaliere, frazionate nell’arco della giornata e assunte attraverso gli alimenti, determinano un incremento medio di CoQ10 ematico del 100%. Tali risultati vengono discussi alla luce delle loro possibili implicazioni fisiopatologiche. Summary Coenzyme Q is an endogenous benzoquinone derivative compound with a varying lengh of the isoprenoid side chain (6-10 units). The predominant form of coenzyme Q in humans is coenzyme Q10, containing 10 isoprenoid units. It is present in low quantities in foods. It plays a role of primary 183 VOLUME 7 importance in the process of mitochondrial oxidative fosforilation. In addition it has been shown that CoQ10 (mainly in the reduced form) can act as an antioxidant, both directly and by rigenerating vitamin E. CoQ10, with this double role, contribuites to prevent ageing processes: the protective effects of CoQ10 have been shown on cardivascular apparatus, on skin ageing, in neuro-degenerative deseases and in man infertility. Deficiency may be due to reduced synthesis, overconsumption, inadequate dietetic intake of CoQ10 or its precursors. The amount of CoQ10 in the body varies with the age: it reaches the maximum around 20 years with a subsequent decline. In the present study the effects of an increased dietary supplementation of CoQ10 and vit. E, through the consumption of enriched food products ( Jeunesse, Parmalat) was evaluated. The total amount of CoQ10 introduced through the four daily assumptions was about 20 mg. Twenty healthy subjects in the age between 18 and 30 partecipated to the clinical study, which lasted 35 days. The participants consumed basic food during the first 14 days of the trial and Jeunesse food, added with CoQ10 and vit. E, for the remaining 21 days. The preliminary results, concerning only CoQ10 plasma levels, point out an average 100% increase in hematic CoQ10. These findings are discussed regarding their possible pathophisiological implications. Introduzione Il coenzima Q è un chinone con una catena laterale isoprenoide di lunghezza variabile nelle varie specie animali: nell’uomo è presente il coenzima Q10 (CoQ10), che possiede appunto 10 unità isoprenoidi per una lunghezza della catena di 50 atomi di carbonio. Esso è noto anche come ubichinone o ubidecarenone. È stato scoperto nei mitocondri di cuore bovino nel 1957 (1) ed è presente anche in altri organelli subcellulari e nel plasma. Già ne- 184 gli anni sessanta fu accertato il ruolo essenziale del CoQ10 nella fosforilazione ossidativa. Oltre ad avere un ruolo fondamentale nella produzione di ATP, il CoQ10 agisce da potente antiossidante; ha pertanto la capacità di bloccare i radicali liberi, in grado di danneggiare i lipidi strutturali e le proteine presenti nelle membrane, mediante il passaggio forma ridotta-ossidata (ubichinolo-ubichinone). È pure noto il suo ruolo di cofattore nella funzione delle proteine disaccopianti e di modulatore dei pori di transizione (2). Infine è stato recentemente scoperto che il CoQ10 influenza l’espressione dei geni coinvolti in funzioni di segnale a livello di varie tappe del metabolismo (3). Il CoQ10 viene sintetizzato in tutti i tessuti e la biosintesi rappresenta la principale fonte di tale coenzima: il processo parte dalla tirosina e richiede almeno 7 vitamine (B1, riboflavina, niacinamide, B6, acido folico, B12 e acido pantotenico), numerosi elementi traccia e si sviluppa in 17 tappe. La fisiologica concentrazione del CoQ10 a livello PROGRESS IN NUTRITION 3/2005 della membrana interna mitocondriale non è tale da giustificare la velocità massima dei complessi I, II, III della catena respiratoria, essendo piuttosto vicino al K M (4). Questo spiega perché piccole diminuzioni di concentrazione di CoQ10 possono tradursi in una velocità respiratoria rallentata. Attraverso la somministrazione di coenzima Q10 esisterebbe quindi la possibilità di massimizzare il lavoro dei mitocondri e quindi la produzione di energia a livello muscolare. Il CoQ10 è presente in piccole quantità in numerosi cibi, carni (fegato, rene, manzo), olio di soia, sardine, sgombro, arachidi. Una carenza di coenzima Q10 può essere causata da insufficiente apporto dietetico, da ridotta biosintesi, da eccessivo consumo o dalla combinazione di questi tre fattori. Ridotto apporto dietetico è possibile nelle malnutrizioni croniche e nella cachessia. Un accresciuto consumo è la presunta causa di bassi livelli ematici nell’eccessivo esercizio, nell’ipermetabolismo e negli stati di shock acuti. Il contenuto di ubichinone varia con l’età: è massimo intorno ai 20 anni con successivo declino. La vitamina E è una vitamina liposolubile. Le sue fonti principali sono i semi in generale, alcuni cereali, la frutta e gli oli vegetali. La sua azione biologica è dovuta principalmente alle sue proprietà antiossidanti: essa previene la propagazione dell’ossidazione degli acidi grassi poliinsaturi (PUFA), sequestrando i perossiradicali. Il fabbisogno di vitamina E è strettamente legato all’apporto di altri nutrienti, ed in particolare di acidi grassi poliinsaturi (PUFA). Il livello di assunzione raccomandato per la popolazione media italiana è intorno ai 10 mg/die. Il coenzima Q10 e la vitamina E, essendo entrambe sostanze liposolubili, sono prevalentemente localizzate a livello delle membrane biologiche. La quantità dei due composti varia da membrana a membrana e insieme rappresentano una formidabile difesa antiossidante. Numerosi studi hanno infatti dimostrato che il coenzima Q10 e la vitamina E non agiscono in modo indipendente nello svolgimento della loro azione protettiva nei confronti degli attacchi ossidativi, ma sono strettamente integrati in un ciclo di rigenerazione. In questo ciclo la vitamina E, che interagendo con l’agente ossidante dà origine al suo derivato radicalico (Vit EO•), viene ripristinata nella sua forma attiva dalle forme ridotte del coenzima Q10. In vari paesi il CoQ10 è presente nella Farmacopea Ufficiale con indicazioni cardiologiche, ma, nella maggior parte dei casi, è diffuso come integratore alimentare, con le finalità di migliorare la bioenergetica cellulare, combattere lo stress ossidativo e rallentare alcune patologie legate all’invecchiamento (2). Questo studio ha l’obiettivo di verificare se l’assunzione protratta per alcune settimane di prodotti alimentari arricchiti con CoQ10 e di vit. E ( Jeunesse, Parmalat) si traduce effettivamente in un incremento del livello plasmatico di queste sostanze ed influenza positivamente lo stato di ossidazione dei lipidi poliinsaturi. Nel presente lavoro vengono riportati i dati preliminari, relativi ai livelli plasmatici di CoQ10. Materiali e metodi Sono stati arruolati 20 soggetti, 10 maschi e 10 femmine, di età compresa tra 19 e 30 anni, età media 22,2 anni, sani, volontari, scelti secondo criteri di casualità nell’ambiente studentesco-universitario. Criteri di esclusione sono stati la presenza di allergia e/o intolleranza verso gli alimenti proposti ed un peso corporeo eccessivo (sovrappeso-obesità) o carente (magrezza). Tutti i partecipanti hanno letto, accettato e sottoscritto il consenso informato. Al momento di inizio dello studio i volontari sono stati misurati (peso e statura) ed istruiti su come assumere giornalmente gli alimenti consegnati (di base e Jeunesse) e cioè: 1) colazione 250 ml di latte scremato, 2) metà mattinata (10,30-11), spuntino 330 ml di bevanda, 3) pomeriggio, spuntino con vasetto di yogurt magro 125g 4) 185 VOLUME 7 dopo cena, dessert magro 110 g. Tutti gli Alimenti di base e Jeunesse sono stati forniti nelle quantità necessarie allo studio da Parmalat alla SSD dell’ Azienda Ospedaliera che si è incaricata di fornirli ai Soggetti: latte e yogurt di base erano in confezioni già presenti in commercio, con caratteristiche simili ai prodotti Jeunesse, tranne che per il contenuto di CoQ10 e di vitamina E; bevande e dessert sono stati confezionati appositamente per lo studio e sono gli stessi prodotti Jeunesse, privati del CoQ10 e della vitamina E, nelle stesse confezioni del commercio, rese riconoscibili per il fatto che l’etichetta è stata barrata, in quanto non esistevano in commercio preparati con caratteristiche simili. Ai soggetti è stato raccomandato di continuare ciascuno con il proprio abituale stile di vita. In particolare potevano continuare a praticare eventuali attività sportive, purchè non modificassero tipo, frequenza e durata del loro gesto atletico in modo discontinuo ed occasionale. Relativamente all’alimentazione, dovevano integrare all’interno delle loro abitudini dietetiche gli alimenti previsti e forniti gratuitamente, prima di base, non addizionati, e quindi gli omologhi addizionati. La raccomandazione principale era, quindi, di non stravolgere durante tutto lo studio con rilevanti variazioni dietetiche o improvvise ed impreviste attività fisiche i profili emato-chimici. 186 Nei giorni in cui i soggetti venivano visti in occasione del prelievo ematico è stata verificata l’aderenza alle raccomandazioni ricevute e non sono state evidenziati particolari discostamenti dagli schemi previsti.. I partecipanti, suddivisi in gruppi di 5 soggetti, sono afferiti alla SSD Malattie del Ricambio e Diabetologia presso l ’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, al mattino, a digiuno dalla mezzanotte precedente. Dopo un primo prelievo ematico basale (tempo zero), sono stati consegnati gli alimenti indicati, nella quantità necessaria e sufficiente per 2 settimane (alimenti di base, cioè non supplementati con CoQ10 e vit. E) da assumersi secondo lo schema sopra riportato. All’8° giorno, i soggetti sono stati sottoposti ad un secondo prelievo ematico a digiuno dalle ore 24. Al 14° giorno è stato effettuato un terzo prelievo a digiuno ed un altro alle ore 12,00, dopo assunzione della prima dose di latte supplementato (alle ore 8,00) e del succo supplementato (alle ore 10,30). Tale prelievo verrà di seguito riferito come prelievo post-colazioni. In questa occasione i soggetti hanno ricevuto gli alimenti integrati (alimenti della linea “Jeunesse”), da assumere nelle successive 3 settimane. Al giorno 28° è stato eseguito un ulteriore prelievo a digiuno e uno post-colazioni. Gli stessi venivano ripetuti al 35° giorno. I prelievi di sangue, numerati in ordine progressivo e contraddistinti dalle sole iniziali dei volontari, venivano anticoagulati con EDTA e immediatamente centrifugati e separati. La parte corpuscolata è stata immediatamente distrutta dagli operatori della SSD; il plasma è stata congelato a -20°C presso il Laboratorio della SSD e, quindi, inviato mediante corriere all’Università Politecnica delle Marche. In questa sede è stato effettuato il dosaggio del coenzima Q10, con tecnica HPLC (High performance liquid chromatography) e rivelazione UV, secondo il metodo di Littarru et al. (5), ed è in corso lo studio dell’indice di perossidazione (malondialdeide), con tecnica spettrofotometrica. Il dosaggio della vitamina E, con tecnica HPLC (High performance liquid chromatografic) e rivelazione UV e la determinazione della composizione quali-quantitativa degli acidi grassi con tecnica GC-massa (gas-cromatografia con rivelatore di massa), sono in corso di esecuzione presso i Laboratori di Tecnologie Alimentari della Facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche. Questi campioni ematici non saranno mai utilizzati per indagini genetiche. La composizione e i valori nutrizionali dei 4 prodotti Jeunesse somministrati sono quelli che appaiano negli schemi sottostanti PROGRESS IN NUTRITION 3/2005 Tabella 1 - Bevanda Jeunesse: Tabella Nutrizionale Valori nutrizionali medi per 100 ml Valore energetico kcal kJ 27 113 Proteine 0,2 g Carboidrati 6,2 g Grassi 0,1 g Fibra alimentare Vitamina E Vitamina C Provitamina A (beta carotene) Coenzima Q10 0,6 g 1,5 mg 30,0 mg 0,4 mg % RDA* Risultati 15 50 1,5 mg *RDA = Fabbisogno giornaliero raccomandato Tabella 2 - Latte Jenunesse:Tabella Nutrizionale Valori nutrizionali medi per 100 ml % RDA Valore energetico kcal kJ 34 143 * Proteine 3,3 g Carboidrati 4,9 g Grassi 0,1 g Calcio 120 mg Vitamine: E Biotina Coenzima Q10 1,6 mg 0,024 mg 2 mg * RDA = Fabbisogno giornaliero raccomandato (Tabb. 1-4). I prodotti non supplementati, di base, assunti per le prime 2 settimane erano di composizione del tutto simile tranne che per il contenuto del CoQ10 e vit E, praticamente assenti. Le variazioni della concentrazione di CoQ10 rispetto ai valori basali sono state valutate mediante il “t di Student per dati appaiati”. Come appare dalla tabella 5 i soggetti avevano dei valori basali (tempo 0), pari a 0,73 µg/ml, che non variavano significativamente al prelievo dell’8°giorno e a quello del 14° a digiuno (B). Si verificava un leggero aumento, per altro significativo, nei prelievi post-colazione del 14° giorno. I valori del 28° e 35° giorno raggiungono livelli circa doppi rispetto a quelli basali. Nell’ambito del 28° e del 35° giorno i valori di post-colazioni (2 ore) risultavano pure lievemente più elevati nei confronti dei rispettivi prelievi a digiuno. Discussione 38 40 40 Come appare dalla tabella 5 e dalla figura 1 i valori plasmatici di CoQ10 basali si sono mantenuti invariati dopo 8 e 14 giorni di somministrazione dei prodotti non supplementati di CoQ10. Tale dato 187 VOLUME 7 Tabella 3 - Yogurt Jeunesse: Tabella Nutrizionale Valori nutrizionali medi per 100 ml % RDA* Valore energetico kcal Kj 48 203 Proteine 4,2 g Carboidrati 7,5 g Grassi 0,1 g Calcio 160 mg 20 Vitamina A 160 µg 20 Vitamina D3 1 µg 20 Vitamina E 2 mg 20 Coenzima Q10 4 mg *RDA = Fabbisogno giornaliero raccomandato Tabella 4 - Dessert Jeunesse: Tabella Nutrizionale Valori nutrizionali medi per 100 ml Valore energetico kcal kJ 102 431 Proteine 2,4 g Carboidrati 21,0 g Grassi 0,9 g Calcio 80 mg Vitamina E 2 mg Coenzima Q10 4 mg *RDA = Fabbisogno giornaliero raccomandato 188 % RDA* 20% sottolinea il contenuto praticamente trascurabile di CoQ10 nei prodotti di base nonché la bassa variabilità biologica del parametro in esame. Al 14° giorno, subito dopo le prime 2 somministrazioni dei prodotti arricchiti (2 h dal 14° giorno) i valori passavano da 0,69 a 0,80 µg/ml, variazione significativa rispetto al prelievo a digiuno. Dopo 2 settimane di assunzione di prodotti arricchiti le concentrazioni plasmatiche raggiungevano un livello di 1,31 µg/ml, cioè quasi doppio rispetto ai valori di partenza. Tali valori restavano quasi invariati al 35° giorno, dopo 3 settimane di assunzione, e comunque si dimostravano leggermente più alti al prelievo 2 h post-colazioni. La cinetica di assorbimento di CoQ10 è stata descritta in vari lavori (6-8). Pur essendo la prova più rigorosa quella basata sulla determinazione della A.U.C. (area sotto la curva, dopo singola somministrazione), i livelli raggiunti dopo 2 o 3 settimane di somministrazione continuata di CoQ10 rappresentano un indice attendibile di biodisponibilità. È stato dimostrato che prodotti nei quali il CoQ10 è disciolto in una matrice grassa generano livelli plasmatici superiori rispetto a quelli raggiunti dopo somministrazione del CoQ10 cristallino (9). Infatti, data la natura lipidica del CoQ10 esso viene assorbito meglio se veicolato da lipidi, se pur presenti in bassissime concentra- PROGRESS IN NUTRITION 3/2005 Tabella 5 - Concentrazioni plasmatiche di CoQ10 nelle varie fasi dello studio (mg/ml): a) 0, 8, 14, 28, 35 indicano il giorno del prelievo; b) B significa a digiuno; 2 h indica il secondo prelievo della giornata, dopo 2 ore il consumo della bevanda (post colazioni) 14 Sog. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 28 35 0 8 B 2h B 2h B 2h 0,36 0,58 0,64 0,88 1,07 0,76 1,01 0,50 0,92 0,81 0,92 0,34 0,65 0,84 0,46 0,81 1,10 0,68 0,60 0,68 0,31 0,72 0,71 0,78 0,95 0,50 0,86 0,49 0,95 0,69 0,92 0,34 0,93 0,77 0,46 0,60 0,76 0,51 0,60 0,61 0,41 0,50 0,64 0,80 1,10 0,66 1,03 0,60 1,00 0,70 0,73 0,31 0,73 0,78 0,47 0,68 0,88 0,58 0,68 0,53 0,30 0,71 0,71 0,80 1,11 0,90 1,10 0,67 1,08 0,80 0,88 0,56 0,98 0,83 0,76 0,80 1,06 0,77 0,62 0,56 0,57 1,01 1,09 1,81 1,73 1,28 1,59 1,04 2,04 1,41 1,31 0,72 1,48 1,80 0,76 1,35 1,31 1,34 1,21 1,28 0,74 1,04 1,09 2,13 1,79 1,46 1,66 1,00 2,14 1,56 1,34 0,90 2,00 2,29 1,12 1,54 1,84 1,48 1,22 1,51 0,70 1,37 1,23 1,76 1,38 1,40 1,82 1,03 1,92 1,28 1,35 0,86 1,30 1,87 0,90 1,51 2,14 1,38 1,28 1,20 0,77 1,43 1,25 1,66 1,34 1,54 1,63 1,00 2,23 1,34 1,59 1,17 1,79 2,17 0,90 1,52 2,34 1,54 1,43 1,62 0,69 0,20 0,061 * 0,80 0,21 0,027 ** 1,31 0,38 0,000 ** 1,49 0,44 0,000 ** 1,38 0,37 0,000 ** 1,51 0,41 0,000 P<0,05* P<0,001** Media 0,73 DS 0,22 P rispetto al tempo 0 0,67 0,20 0,074 zioni. È stato anche dimostrato che, a parità di dose, la distribuzione della dose stessa in 2 somministrazioni giornaliere conduce a livelli plasmatici più elevati (10). Sebbene non esista una sistematica dimostrazione di ciò, diverse osservazioni indicano che la percentuale di CoQ10 assorbito è inversamente proporzionale all’entità della dose stessa. I soggetti da noi studiati assumevano un totale di circa 20 mg/die di CoQ10, suddivisi nelle 4 dosi rappresentate dai singoli prodotti. Essi assumevano cioè una dose relativamente bassa di CoQ10, se comparata a quelle comunemente somministrate come adiuvante della terapia in diverse situazioni patologiche. Pur presagendo che una bassa dose venga considerevolmente assorbita, ancor di più perché suddivisa in 4 piccole dosi, i livelli medi raggiunti nel 189 VOLUME 7 Figura 1 - Variazione percentuale delle medie dei valori di CoQ10 pla- smatico, nelle varie fasi dello studio, rispetto al valore basale: c) 0, 8, 14, 28, 35 indicano il giorno del prelievo; d) B significa a digiuno; 2h indica il secondo prelievo della giornata, dopo 2 ore il consumo della bevanda (post colazioni) presente studio, che si avvicinano a 1,5 µg/ml sono risultati significativamente più elevati rispetto ai valori basali. Verosimilmente ciò è anche legato a una buona veicolazione dovuta alla composizione dei prodotti somministrati. Da un punto di vista delle ripercussioni fisiologiche tali livelli sono potenzialmente importanti. Essi infatti sono comparabili a quelli che, sulla base di precedenti lavori, si sono dimostrati capaci di migliorare la resistenza alla perossidazione delle lipoproteine plasmatiche a bassa densità (LDL); la perossidazione di tali lipoproteine è notoriamente implicata nella patogenesi della arteriosclerosi (11). 190 Come dimostrato da Stocker all’inizio degli anni 90 il coenzima Q10 ridotto è il principale antiossidante nel proteggere le LDL dalla perossidazione (12). Si mise subito in evidenza che le LDL isolate da soggetti supplementati con CoQ10 diventavano più resistenti alla perossidazione lipidica. Kontush ha messo in evidenza alcuni anni più tardi che, nella ossidazione in vitro delle LDL, la resistenza delle stesse aumenta con l’aumentare del rapporto Q10/PUFA (13). Studi condotti nel nostro laboratorio hanno infine mostrato (14) che la sottofrazione più densa delle LDL, che è pure quella più prona alla perossidazione, possiede conte- nuti inferiori di CoQ10 rispetto alle sottofrazioni più leggere. Dopo la somministrazione di 100 mg di CoQ10 al giorno per 4 settimane, con una monodose giornaliera, i soggetti raggiungevano un livello plasmatico medio di 1,5 microgrammi/ml (contro 0,6 basale): le varie sottofrazioni di LDL isolate dopo supplementazione mostravano una diminuzione della perossidabilità, statisticamente significativa. Il fenomeno era più evidente nelle LDL 3, la sottofrazione più densa che nativamente era quella a più basso contenuto di CoQ10. Livelli ematici di CoQ10 pari a quelli da noi riscontrati nel presente studio si sono pure dimostrati capaci di implementare significativamente il contenuto di CoQ10 nello strato corneo della cute (15). In quello studio i soggetti che ricevevano l’applicazione topica di CoQ10 e la concomitante supplementazione orale miglioravano appunto il contenuto in CoQ10 dello strato corneo, mentre nel gruppo di controllo, trattato solo per via topica, il contenuto di CoQ10 aumentava solo nel sebo. Nel gruppo che riceveva la supplementazione orale uno studio della pelle mediante profilometria rivelava un più significativo miglioramento dell’aspetto cutaneo. Sono in corso le analisi per valutare i livelli di vitamina E e i paramentri di perossidazione lipidica. PROGRESS IN NUTRITION 3/2005 Bibliografia 1. Crane FL, Hatefi Y, Lester PL, Widmer C: Isolation of a quinone from beef heart mitochondria. Biochimica et Biophysica Acta 1957; 25: 220-1. 2. Dallner G, Stocker R: Coenzyme Q. Encyclopedia of Dietary Supplements 2005: 121-31. 3. Groneberg DA, Kindermann B, Althammer M, et al: Coenzyme Q10 affects expression of genes involved in cell signalling, metabolism and transport in human CaCo-2 cells. 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