Allegato 1 - Settore Tecnico
Transcript
Allegato 1 - Settore Tecnico
La valutazione dell’atleta infortunato: analisi biomeccanica ed elettromiografica dopo ricostruzione del L.C.A. E. Castellini 2, M. D’Elia 2 , O. Spencer 1, M. Levi Micheli 2, M. Marella 2, S. Fiorini 3, M. Gesi 1, A. Paparelli 1 Dipartimento di Anatomia Umana e Biologia Applicata, Università di Pisa1; Laboratorio di Metodologia dell’Allenamento e Biomeccanica Applicata, Centro Tecnico Federale F.I.G.C., Coverciano, Firenze2; Istituto Prosperius, Firenze 3 Introduzione Durante il processo riabilitativo dopo un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA), la valutazione svolge un ruolo fondamentale al fine di garantire una ottimale ripresa della funzionalità dell’articolazione. Attualmente la metodica più utilizzata per monitorare il paziente durante tale fase è la valutazione isocinetica che permette, attraverso particolari attrezzature computerizzate, di misurare la forza espressa dai muscoli agonisti ed antagonisti durante la flesso-estensione della gamba sulla coscia. Uno dei limiti dell’isocinetica è però quello di effettuare un movimento stereotipato a velocità costante, situazione che non si riscontra in nessun gesto motorio. Partendo da questi presupposti si è cercato di creare un protocollo che potesse valutare la ripresa della funzionalità del ginocchio attraverso gesti semplici, automatici e comuni come il cammino e la corsa. Obiettivi La valutazione isocinetica è di solito prevista a quattro mesi di distanza dall’intervento chirurgico. L’obiettivo dello studio è dunque monitorare e valutare attraverso l’analisi biomeccanica ed elettromiografica del cammino lo stato di avanzamento del processo riabilitativo in seguito alla ricostruzione del legamento crociato anteriore nel periodo che intercorre tra il 1° ed il 4° mese dall’intervento. Materiali e Metodi Il campione analizzato è composto da 6 calciatori, con un’ età media di 23 ± 4,9 anni. I test sono stati effettuati a 40 e 100 giorni circa dall’intervento. La ricerca è stata sviluppata presso il Laboratorio di Metodologia dell’Allenamento e Biomeccanica Applicata del Settore Tecnico F.I.G.C. di Coverciano (Fi) grazie all’utilizzo del sistema di analisi del movimento “SMART-e 900 BTS”, composto da 6 telecamere a infrarosso con una frequenza di acquisizione di 120 Hz (fig. 1), ed il “Pocket EMG BTS”, elettromiografo portatile di superficie a 16 canali (fig. 4). Fig. 1 Laboratorio di analisi del movimento Fig. 2 Applicazione di marker ed elettrodi sul soggetto Creazione del modello: sono stati utilizzati 15 marker passivi posizionati sui seguenti punti di repere: Processo acromiale, Processo spinoso di L5, Spina iliaca antero-superiore, Grande trocantere, Condilo laterale del femore, Malleolo laterale, Tallone, Falange distale dell’alluce (fig. 2-3). Posizionamento degli elettrodi di superficie: attraverso l’analisi elettromiografica sono stati monitorati i seguenti muscoli dell’arto infortunato e del controlaterale sano: Grande gluteo, Retto femorale, Tibiale anteriore e Soleo. Fig. 3 Modello biomeccanico Fig. 4 Elettromiografo portatile di superficie (“Pocket EMG BTS”) Analisi biomeccanica Analisi elettromiografica Tra tutti i parametri cinematici presi in considerazione nella “Gait Analisys” (studio del cammino) solo due risultano essere i più indicativi per la valutazione dello stato funzionale dell’arto operato. Alla prima prova l’escursione angolare del ginocchio durante la prima parte (dal 15% al 45%) della fase di “stance” (in cui l’arto è a contatto con il terreno), risulta essere nettamente inferiore nell’arto operato. Tale differenza diviene pressoché nulla nel re-test a due mesi di distanza (fig. 5). Un risultato simile si ottiene analizzando l’andamento verticale di L5 (baricentro); infatti alla prima prova la sua fluttuazione sull’asse verticale, nella prima parte della fase di “stance” (1545%), risulta essere nettamente ridotta durante l’appoggio dell’arto operato. Alla seconda prova, i grafici relativi a tale parametro nei due appoggi consecutivi (arto sano ed arto operato) sono del tutto sovrapponibili (fig. 6 ). In seguito alla registrazione i tracciati elettromiografici sono stati rettificati, filtrati (“filtro passa alto”) ed integrati. Le sequenze di attivazione muscolare nei quattro muscoli monitorati nell’arto sano ed in quello infortunato non si differenziano in nessuna delle due prove effettuate dai soggetti: i patterns di attivazione neuromuscolare di grande gluteo, retto femorale, tibiale anteriore e soleo durante il cammino sono normalizzati già ad un mese di distanza dall’intervento chirurgico (fig. 7). Fig. 5 Escursioni angolari delle articolazioni delle ginocchia nelle due prove Fig. 6 Andamento verticale di L5 nelle due prove Fig. 7 “Report” tracciato elettromiografico