La Voce

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La Voce
www.umbriaradio.it
1,10 euro
N. 28
Venerdì 26 Luglio 2013
SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UMBRIA
Periodico settimanale - Poste Italiane S.p.A.
Spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P
GIORNALE LOCALE ROC
www.lavoce.it
PERUGIA
Tutto sulle campane
della zona grazie
a un appassionato
LIPPIANO
Pia Tavernelli
ora riposa nel
“suo” paese
17
18
DIOCESI ORVIETO
Esperienze estive
degli oratori
e degli scout
20-21
TERNI
Volontariato cattolico
e Comune contro
l’emergenza povertà
22
Fin dalle prime battute
la Gmg di Rio de
Janeiro con Papa
Francesco si è rivelata
memorabile. Lo scopo
del viaggio nelle
parole del Papa, la
festa e i valori difesi
dai giovani nella
messa iniziale a
Copacabana, l’omelia
del Papa al santuario
di Aparecida, la
Madonna più amata
dai brasiliani
di Elio Bromuri
I
nutilmente qualcuno tenta di fare il conto
sul numero di persone che, direttamente
o indirettamente, sono venute a contatto
in questi giorni con la figura e la parola di
Papa Francesco nella sua visita a Rio de
Janeiro. Non si tratta solo dei giovani. Il
mondo intero in tutte le sue componenti sta
affacciato alla finestra per osservare e
ascoltare. Un giornale brasiliano ha scritto
che Bergoglio può cambiare la storia e un
altro lo invita a parlare e a dire la verità
contro le menzogne del potere e
dell’ideologia liberista dominante che ignora
24
Famiglia
Arriva sul tavolo del
Parlamento la legge
contro l’omofobia.
Giusta esigenza, che
però potrebbe discriminare chi difende la
famiglia tradizionale
GUBBIO
Con il Commissario
si parla di Tares
e di turismo
26
3
&11&15
10
l’editoriale
Il messaggio di
Francesco da Rio
ASSISI
Rinasce la locale
sezione dei Medici
cattolici (Amci)
EVENTO SPECIALE
Chiesa in Umbria
Sport
In concomitanza con la festa del Perdono,
e tra le tappe di preparazione al 4 ottobre,
il 1° agosto si tiene ad Assisi l’incontro
regionale delle famiglie, con testimonianze in prima persona di famiglie
“salvate” dalla capacità di perdonare
Il caso della frode del
“castello” in diocesi di
Terni, che coinvolge due
ex uomini di Curia.
Intervento di mons.
Ernesto Vecchi
La morte dell’asso del motociclismo Andrea Antonelli, di origini umbre, solleva ancora una
volta, tragicamente, la domanda sui limiti etici delle
competizioni sportive
le aspettative dei poveri. Sembra giusto
pensare che tutti costoro abbiano sentito il
fascino del personaggio e si siano lasciati
contagiare dall’entusiasmo della folla.
Interessante - anche se per ora vano - è il
tentativo di misurare l’effetto che questa
visita possa conseguire sulla Chiesa
latinoamericana e sulla stessa società. È
lecito e spontaneo fare degli auspici e
avanzare qualche previsione. La presenza di
un personaggio sorprendente e carismatico
qual è Papa Francesco, nella sua specchiata
fede cattolica connotata da forte
attaccamento alla tradizione mariana e
francescana di sapore popolare, è destinata a
ridare slancio e coraggio alla comunità
cattolica corrosa dall’avanzare della galassia
magmatica del movimento evangelicale e dal
proselitismo delle sette. Di ciò abbiamo preso
coscienza in questi giorni in cui sono stati
forniti i dati numerici e le indagini qualitative
dello “stato di salute” del cattolicesimo
9
brasiliano (vedi dati numerici a pag.10). Si è
stimato che negli ultimi venti anni il mondo
cattolico abbia subito una forte emorragia.
Sul quotidiano Il Sole 24 Ore di mercoledì il
viaggio di Bergoglio in terra latinoamericana
è messo a confronto con quello di Wojtyla in
Polonia nel 1979. Nella sua patria, il polacco
Giovanni Paolo II pronunciò parole di sfida al
vigente oppressivo sistema comunista:
“Nessuno ha il diritto di escludere Cristo
dalla storia!”. Questo grido fu accolto da 16
minuti di applausi. Sedici minuti. Con parole
e segni diversi, l’argentino Bergoglio sembra
voler dire oggi: nessuno ha il diritto di
escludere il cristianesimo cattolico dal
Brasile e dall’America Latina. “Qui noi siamo
di casa, insieme alla Madre Aparecida”
sembra voglia dire. E come per Wojtyla, il cui
messaggio religioso andava a toccare la sfera
del sociale e del politico, così per papa
Francesco: il suo discorso e il suo
atteggiamento verso i poveri va a toccare la
4
6
sfera della libertà e della giustizia.
Nell’omelia fatta nella chiesa della Madonna
Nera, l’Aparecida, il Papa ha dettato un
criterio per la vita della Chiesa: lo stretto
legame tra i Pastori e i fedeli (vedi testo a p.
15), tra il magistero episcopale e la pietà
popolare, tra la dottrina della fede e
l’esperienza concreta di sofferenza e
marginalità di molta gente. Giunge a dire che
i pellegrini che si recano al santuario della
Madonna sostengono, incoraggiano e
“ispirano” la riflessione dei Vescovi, e
possono essere considerati il punto di
partenza per l’elaborazione dei piani
pastorali, che a loro volta possono ispirare
anche le scelte in ambito sociale e politico.
Tutto ciò nel contesto di una riunione
mondiale di giovani, che Francesco non
cessa di invitare a non farsi rubare la
speranza e ad avere il coraggio di
sorprendersi per quanto il Signore della
storia opera nella loro esistenza.
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LA VOCE ATTUALITÀ
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
SOCIETÀ/SESSUALITÀ.
Arriva oggi in
Parlamento il
provvedimento che
introduce in Italia il
reato di omofobia.
Una giusta tutela, che
però potrebbe avere
contraccolpi pericolosi
ABAT JOUR
A cura di Angelo M. Fanucci
Chissà se
A
rriva in aula questo venerdì 26
luglio il provvedimento che
introduce in Italia il reato di
omofobia. Dopo che la Commissione ha
approvato l’emedamento che elimina il
riferimento alla definizione di “gender”
contenuto nella bozza iniziale, il
provvedimento, composto di un solo
articolo, estende anche all’omofobia e
alla transfobia gli effetti previsti dalla
legge Macino che punisce con la
reclusione il reato di “discriminazione,
odio o violenza per motivi razziali, etnici,
nazionali o religiosi”. Di fatto, avverte il
fronte contrario al provvedimento, se il
testo non cambia l’effetto sarebbe quello
di discriminare coloro che credono nel
matrimonio tra uomo e donna, e si
rischierebbe il carcere anche a ricordare
la condanna delle relazioni omosessuali
contenuta nella Bibbia. Quattro deputati
del Pdl hanno proposto la moratoria
legislativa sui temi etici per “evitare
l’introduzione di elementi divisivi nel
senso comune del popolo”, proposta
respinta dal Pd. Per Francesco
D’Agostino, ordinario di Filosofia del
diritto all’Università di Roma Tor
Vergata, la moratoria può essere una
“manovra tattica che può servire a
raffreddare gli animi per rinviare il
dibattito ed evitare che prima delle ferie
estive si possano accelerare decisioni
poco ponderate”, ma non risolutiva.
Che significato antropologicoculturale può avere questa proposta?
“Una richiesta di moratoria su temi che
riguardano il bene comune, e preciso
che non si tratta di bene confessionale
dei cattolici, ha solo una valenza tattica:
il dibattito sull’omofobia è importante ma
mi sembra che alcuni dei promotori ne
auspichino l’approvazione con toni
esasperati. Il rischio è una legislazione
frettolosa. Il nostro Paese ha invece
bisogno di un salto di qualità”.
In che senso?
“Come cittadino, prima ancora che come
cattolico, vorrei finalmente capire la
reale strategia dei nostri cattolici in
Parlamento. Si sentono già sconfitti a
priori, e proprio per questo non ne
hanno alcuna? Vorrei che, cattolici e non,
tutti quelli che prendono sul serio il
problema antropologico - non religioso! della sessualità e della famiglia,
chiarissero la propria linea strategica”.
Manifestazione contro l’omofobia (Foto di Daniela Tomasino)
Qual è la sua opinione sul
provvedimento sull’omofobia?
“Non ho paura di una legislazione che
sanzioni i residui di aggressività
omofoba. Essi meritano di essere puniti,
ma non voglio che una legislazione
sanzionatoria dell’omofobia si trasformi
in modo subdolo in una legge che limiti
la libertà di espressione, pensiero e
ricerca sui temi della sessualità e
dell’omosessualità. Approviamo pure
una buona legge sull’omofobia, oggi
mancante e sollecitata anche dall’Ue e
dal Presidente della Repubblica, a
“Non vorrei - dice il filosofo del Diritto
Francesco D’Agostino - che una
legislazione sanzionatoria dell’omofobia
si trasformasse in modo subdolo
in una legge che limitasse la libertà di
espressione, pensiero e ricerca”
condizione che garantisca libertà di
espressione e di ricerca, secondo le linee
della nostra Costituzione”.
Che cosa chiede, in concreto?
“L’inserimento di una clausola di
garanzia per evitare il rischio che chi
afferma - in base alle sue ricerche
scientifiche, antropologiche, religiose che l’omosessualità è una patologia,
venga perseguito come omofobo, e che
assicuri il rispetto della sua opinione.
Non un ‘no’, ma un ‘sì’ detto con
intelligenza e proposte calibrate,
auspicabile anche in altri ambiti”.
Ad esempio?
“Pensando ai molti disegni di legge sulle
unioni gay presenti in Parlamento, alla
dilagante apertura in tutto l’Occidente ai
matrimoni omosessuali e all’enorme
pressione sociale e psicologica sul tema,
non condivido l’idea, da più parti
affermata, che l’omoaffettività, di per sé,
meriti tutela. Potrebbero meritarla
invece nuove forme di convivenza,
sessuate o non sessuate, che oggi creano
problemi sul piano del diritto come le
‘convivenze senili’ di chi coabita per
condividere le spese, o le forme di
convivenza presenti in alcune nuove
espressioni di vita consacrata. Non si
tratta di riconoscere forme alternative di
famiglia, perché la famiglia è una sola: la
famiglia generativa uomo-donna che
progetta un futuro inter-generazionale e
meriterebbe ulteriori tutele e forme di
appoggio. Occorre però una legge
intelligente che tuteli nuove forme di
convivenza, non in chiave di alternativa
o allargamento della famiglia
tradizionale, ma come nuovo istituto
giuridico giustificato da nuove esigenze
sociali. All’interno di queste forme
potrebbero rientrare anche le coppie
omosessuali. E c’è un altro discorso,
difficilissimo ma necessario…”.
Che è...
“Nel nostro Paese aumenta
costantemente la popolazione islamica,
al cui interno esistono forme di rapporti
poligamici. Non dobbiamo assimilare la
poligamia riconoscendola come
alternativa al matrimonio monogamico sarebbe tradire la nostra tradizione - ma
bisogna garantire anche alle eventuali
seconde o terze conviventi, che, se
venissero ripudiate, si troverebbero in
mezzo alla strada, una tutela oggi non
riconosciuta dal nostro ordinamento che
le considera semplicemente ‘ospiti’
dell’uomo. Più che di tattica, abbiamo
insomma bisogno di una nuova
intelligenza giuridica a 360 gradi, volta a
tutelare i soggetti più deboli per
anticipare tensioni sociali che, una volta
prodotte, sarebbero difficili da gestire”.
Giovanna Pasqualin Traversa
Già raccolte 800.000 firme
in Europa a difesa dell’embrione
Giornata
nazionale di
raccolta firme
per la
campagna
“Uno di Noi”
L
3
e firme per “Uno di noi”, la campagna tesa a riconoscere nell’embrione un essere umano, a livello
europeo sono arrivate a 802.408. Il dato è
di venerdì 19 luglio, e merita una menzione perché sta evidenziando non soltanto il progredire della raccolta, molto
costante e significativo, ma anche una
crescita progressiva della presa di coscienza culturale ed etica, su scala europea, del valore della vita umana. È questo infatti il commento che si sente a vari livelli, tra le associazioni ed i movimenti italiani ed europei che stanno ani-
mando la raccolta di firme per la campagna “Uno di noi”, e che naturalmente si
accentua al passaggio di livelli simbolici,
quale è quello delle 800 mila firme: simbolico perché alto, simbolico e bene augurante perché sempre più vicino al milione di firme che è ora a portata di mano, forse con largo anticipo rispetto al termine del 31 ottobre.
Ma questo risultato, oltre a una presa di
coscienza, evidenzia anche l’azione conseguente che si sta materializzando e che
induce il Comitato promotore nazionale
a esprimere soddisfazione. Infatti le
802.408 firme mostrano chiaramente che
c’è tanta gente che crede al valore della
vita umana racchiusa nell’embrione e
nella sua inviolabile dignità, che quindi
non può essere manipolata a piacere per
finalità quali la ricerca, lo sfruttamento
economico, sanitario o di “brevetto” di ricerche sul Dna.
A cosa si deve questo slancio progressivo
nella raccolta firme? Al risveglio di alcuni Paesi, in particolare, oltre che alla tenuta e all’ascesa continua di nazioni quali l’Italia (+521,67%) e la Polonia
(+374,20%) che hanno superato di 4 o 5
volte i rispettivi “minimi” fissati dalla
Commissione europea per il conseguimento del requisito di 7 Paesi che superino la propria “asticella”. Superato il minimo anche in Francia, Austria, Spagna,
Ungheria, Lituania, Olanda, Slovacchia.
Si stano muovendo anche Romania e Portogallo mentre, notano al Comitato europeo, la Germania è ferma al 41,86%. Si
attende la discesa in campo delle associazioni laicali per dare uno slancio più
forte alla raccolta: con il loro contributo
la campagna potrebbe avvicinare il traguardo finale molto in fretta.
Si può firmare online dal sito
www.oneofus.eu/it.
Anch’io ho lavorato a lungo,
come Gèremek, non alla storia della povertà, ma alla storia del rapporto fra Chiesa e
poveri. L’ho fatto durante i
dieci anni (1999-2009) nel
corso dei quali ho insegnato
Teologia II nella Didattica decentrata della Lumsa a Gubbio, sul tema “Chiesa e poveri nella storia”, e ho continuato a lavorarci anche dopo; forgiando anch’io per il mio futuribile parto mentale un titolo che non ha nulla da
invidiare (ma - ahimè! - solo
nel titolo) a quello cesellato da
Gèremek: Un amore lungo e
problematico, questo il titolo
del mio potenziale libro sul
secolare rapporto tra Chiesa e
poveri.
Che storia, ragazzi miei!,
quella del rapporto fra Chiesa
e poveri, che storia!
Ma come fanno, i cristiani, a
chiamare “grande storia della
Chiesa” quella dei piccoli conflitti di potere tra Imperatore e
Papa, angosciante riprova di
come il potere troppo a lungo
e troppo dannosamente abbia
indebitamente intasato la vera
storia della Chiesa; o la storia
delle dispute teologiche che in
realtà erano solo coperture
ideologiche di interessi inconfessati, che puntavano - come
fece l’antico Giacobbe nei
confronti di quel trombone di
suo fratello Esaù - a rubarsi
questa o quella primogenitura
che agli occhi di Dio non valeva nulla? E come fanno gli
uomini a chiamare “grande
storia” quella della beghe di
confine tra nazione e nazione,
i cui paletti, come diceva don
Milani nella Lettera ai giudici,
sono stati sempre in viaggio?
Bah! Anch’io, nel seguire il più
fedelmente che mi era possibile l’evolversi delle relazioni
fra la Comunità dei discepoli e
quei soggetti deboli che il Signore aveva loro affidato come il tesoro più prezioso, insieme con l’eucaristia, mi sono chiesto se esisteva una legge che stringesse o allentasse
quel legame, e mi sono piaciuti i termini nei quali l’ha individuata il gesuita Gonzalez
Ruiz: quando nella teologia e
nella prassi cristiana è vivo e
appassionante il tema dell’umanità di Cristo, i poveri sono
sul piedistallo, quando invece
la teologia devia verso le indagini “scientifiche” sul sesso
degli angeli e i cristiani devoti corrono dietro alle apparizioni di san Pisterno da Roccacannucia, i poveri vengono
o dimenticati oppure conservati nel retrocucina.
Mi piacerebbe che quel libro
venisse pubblicato. E che
qualcuno lo leggesse. E che
tra quelli che l’avranno letto
ce ne fosse almeno uno che si
esprimesse come si espresse
il prof. Giuseppe Calzoni, allora magnifico rettore dall’Università di Perugia, quel giorno che, a Prevalle, Lina e Carlo Colaiacovo, ex vicepresidente del “mio” Movimento
studenti eugubino, vollero che
celebrassi la messa del loro
25° di matrimonio. Al termine
della messa il Prof mi chiamò
da una parte, si grattò la barbicchia, commentò favorevolmente l’omelia che avevo tenuto e concluse: “V’avessi da
di’, ’n me pare proprio che sete ’n cojone!”.
LA VOCE ACCADE IN UMBRIA
4
SetteGIORNI
a cura di Enzo Ferrini
L’UMBRIA PIACE SÌ
AGLI STRANIERI, MA...
L’Umbria piace agli stranieri, ma... Da
un’indagine nazionale della Confesercenti
risulta che cultura, ambiente e agriturismo
sono i motivi principali che spingono gli
stranieri a scegliere la nostra regione per
trascorrervi una vacanza. Nella classifica
dei giudizi complessivi dei turisti stranieri
l’Umbria si classifica al terzo posto dopo
Toscana e Valle d’Aosta. Tutto bene dunque? Non proprio, perché, quanto alla cortesia, nei giudizi degli ospiti stranieri si trova al 12° posto, per la facilità di reperire
informazioni al 10° e per la sicurezza
all’11° posto. Insomma, si potrebbe fare di
più e meglio. Ci sono poi anche i dati del
2013 che non sono del tutto positivi. Da
gennaio a maggio c’è stato un calo sia negli arrivi (meno 2 per cento rispetto allo
stesso periodo del 2012) che nelle presenze (meno 4%). C’è però stata una significativa ripresa a maggio (più 4% negli arrivi e
7,4 nelle presenze) e anche la stagione estiva dovrebbe essere cominciata bene, visto
il grande successo di pubblico di Umbria
Jazz e del Festival di Spoleto.
TRASIMENO PROMOSSO,
PIEDILUCO QUASI
Trasimeno promosso a pieni voti dalla “Goletta dei laghi”, la campagna di Legambiente che da otto anni controlla lo stato di
salute dei bacini lacustri italiani. È risultato che tutti i campioni d’acqua prelevati rispettano i parametri di legge. Dati incoraggianti anche per il lago di Piediluco, dove solo un campione su quattro è risultato
inquinato. Commentando la situazione del
piccolo ma suggestivo lago vicino a Terni,
Legambiente rileva che “restano alcune criticità, ma sono stati fatti significativi passi
avanti nella qualità delle acque”.
1.500 KM A PIEDI
OLANDA - TRASIMENO
Troverà così un Trasimeno perfettamente
balneabile anche il turista olandese che per
venire a fare le vacanze in Umbria ha scelto il mezzo più antico: le sue gambe. Peer
Van Bakel ha impiegato 84 giorni per percorrere i 1.500 chilometri tra Uden, la sua
città, e la frazione di Casalini, sulle colline
del Trasimeno, dove ha una casa. Ad attenderlo venerdì scorso, sotto una fitta
pioggia, c’erano i familiari, tanti amici e la
banda musicale di Paciano che ha suonato
gli inni nazionali italiano e olandese. “Camminare da soli è riflettere - ha dichiarato
van Bakel al Corriere dell’Umbria - e nella
vita prendersi una pausa fa bene”.
LE VACANZE INIZIANO
DALL’AEROPORTO
Per chi invece è un po’più pigro del camminatore olandese, le vacanze al mare, in
rinomate località del Mar Rosso, Grecia e
Baleari potranno cominciare comodamente dall’aeroporto “San Francesco di Assisi”.
Dallo scalo umbro sono infatti in programma voli charter per Sharm El Sheik dal 7
agosto, per Creta e per Rodi dal 24 luglio e
per Palma di Maiorca e Ibiza dal 25 luglio.
ANTONELLI, CAMPIONE
NELLO SPORT E NELLA VITA
Campione nella vita e nello sport: Andrea
Antonelli, il giovane pilota di Superbike di
Castiglione del Lago morto domenica scorsa durante una gara in Russia, era un donatore di sangue e testimonial dell’Avis di
Castiglione del Lago. “Oggi - lo ha ricordato il presidente dell’associazione, Paolo
Brancaleoni - abbiamo perso un grande uomo, un donatore che con il suo impegno e
la sua immagine ha fatto avvicinare all’Avis
di Castiglione del Lago tanti giovani. Invitiamo tutti a venire a donare nel nome di
Andrea, il campione che rimarrà per sempre nei nostri cuori”.
Diocesi Terni.
La vicenda che
ha coinvolto due
ex funzionari
di Curia
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
“Fantastico castello”
che puzza di truffa
V
olevano rivendere il castello di
San Girolamo, alle porte di Narni,
dopo che una società da loro gestita lo aveva acquistato dal Comune
con un’asta ritenuta truccata da polizia
e Guardia di finanza. Così, due ormai ex
funzionari della Curia di Terni e un dirigente dell’Amministrazione narnese
sono stati arrestati con l’accusa di associazione per delinquere. È finito sotto
sequestro preventivo il complesso descritto come “il fantastico castello di
San Girolamo” nella “verde e calda
Umbria”.
Si tratta di una complessa operazione
immobiliare, che risale all’ottobre del
2010, nella quale la Curia ternana è
considerata parte lesa. Dalle indagini è
infatti emerso che il locale Istituto per
il sostentamento del clero, nonostante
fosse uscito dalla “costituenda” società
che si era aggiudicata l’asta, aveva versato oltre un milione di euro per l’acquisto.
Gli accertamenti condotti dalla Squadra
mobile di Terni e dal nucleo speciale
Polizia valutaria della Guardia di
finanza di Roma - coordinati dalla procura di Terni - sono stati
infatti avviati dopo che nelle casse della Chiesa ternana è emer-
so un buco di bilancio di diversi milioni di euro. Le indagini si sono così concentrate su Luca Galletti, già direttore
dell’Ufficio tecnico della Curia nonché
presidente dell’Istituto per il sostentamento del clero, e Paolo Zappelli, ex
economo (al quale per ragioni di salute sono stati concessi gli arresti domiciliari). Entrambi si erano dimessi dopo
gli avvisi di garanzia ricevuti a marzo.
Secondo gli investigatori, Galletti e Zappelli hanno svolto nel corso degli anni
“un’infinità” di operazioni immobiliari
sospette. Ora polizia e Guardia di finanza vogliono chiarire se abbiano attinenze con i problemi di bilancio della
Curia. Al momento comunque l’attenzione si concentra sulla vendita del castello per un milione e 740 mila euro, il
10 per cento da versare in anticipo e
con l’impegno a realizzare una struttura turistica. Squadra mobile e fiamme
gialle ritengono che l’asta sia stata caratterizzata da numerose anomalie.
Dalla ricostruzione emerge, tra l’altro,
che dopo l’uscita dell’Istituto di sosten-
tamento del clero dal gruppo di imprese, queste, guidate a quel punto dalla
società gestita dai due ex tecnici della
Curia, avevano perso i requisiti per partecipare alla gara. La procedura era
però andata avanti “grazie anche alla
complicità di alcuni amministratori del
Comune di Narni”. Con l’ente che aveva infine stipulato la cessione con la sola “Iniziative immobiliari” srl di Galletti e Zappelli. Secondo gli inquirenti,
della presunta associazione - finalizzata alla turbativa d’asta e alla truffa - faceva parte anche Antonio Zitti, dirigente del Comune di Narni, anche lui
arrestato.
Dagli accertamenti è, tra l’altro, emerso che Galletti e Zappelli hanno tentato più volte di vendere il castello, per 6
milioni di euro, per “garantirsi” l’intero
profitto “senza avere tirato fuori un
centesimo”, sottolineano gli investigatori. Gli arrestati, tramite i loro legali,
hanno respinto le accuse e definito “ingiustificata” la misura cautelare.
E. Q.
“Proseguiamo
con il lavoro di
chiarificazione”
L’intervento
dell’amministratore
apostolico mons.
Vecchi sulla vicenda e
il futuro della Curia
Castello di San Girolamo a Narni
S
ulla vicenda che ha interessato la diocesi di Terni - Narni
- Amelia e ha portato all’arresto di alcuni ex
amministratori della stessa è intervenuto anche il
vescovo amministratore apostolico mons. Ernesto Vecchi,
inviato a Terni nel febbraio scorso per far fronte al momento
di crisi. “Non sono troppo sorpreso - afferma mons. Vecchi -:
sapevo che queste persone erano indagate dalla magistratura,
ed evidentemente le indagini sono arrivate a qualche
conclusione. Proprio per questo appena giunto a Terni, in
febbraio, ho accettato le loro dimissioni a seguito degli avvisi
di garanzia da loro ricevuti, nominando un sacerdote, don
Tiziano Presezzi, come economo aggiunto, coadiuvato da
esperti che in parte ho portato da Bologna. La Chiesa
diocesana ha subìto un danno notevole, ma proseguiamo con
il lavoro di chiarificazione avviato sul debito che esiste. Una
situazione piuttosto complessa, per la quale stiamo cercando
soluzioni adeguate. Da parte nostra abbiamo messo tutte le
carte a disposizione della magistratura, e anche noi stiamo
verificando la situazione”. Sulla questione del debito della
diocesi, il vescovo Vecchi ha precisato alcuni aspetti legati al
suo ruolo di amministratore apostolico: “I tempi della mia
permanenza a Terni si prolungano, forse altri sei mesi, perché
è necessario creare le condizioni per dare respiro alle finanze
della diocesi, cercando un prestito a tasso favorevole. Il debito
c’è, e va dai 20 ai 23 milioni di euro. Ho parlato a Papa
Francesco della situazione durante la visita ad limina dei
Vescovi umbri e poi all’incontro di preghiera della Cei a San
Pietro. È stato lui che mi ha suggerito di chiedere un prestito
decennale, senza interessi, per risolvere la situazione. Io
stesso sto girando per ottenerlo e ho fondate speranze che
arriverà presto. Poi abbiamo anche un pacchetto di immobili
che dovranno esseri venduti in un periodo più congruo, ma
non svenduti”. Quanto alla questione dei dipendenti, mons.
Vecchi non nega che “il problema esiste, sono molti”, ma
assicura che “non licenzieremo nessuno, a meno che non si
trovino altre soluzioni”.
Iniziative per lo speciale Anno francescano compostellano
Con san Francesco a Santiago
S
ta per iniziare l’“Anno
francescano compostellano”, per
ricordare la tradizione del
pellegrinaggio di san Francesco a
Santiago de Compostela, che secondo alcuni studiosi - sarebbe
avvenuto tra il 1213 e il 1215. Manca
una prova storica decisiva, tuttavia
esiste, lungo il Cammino di Santiago e
a Santiago stessa, una tradizione
molto forte. Anche la confraternita
umbra di San Jacopo de Compostela
parteciperà a questo evento, al quale
il Comune di Assisi, la Xunta de
Galicia e l’Ordine francescano
intendono dare grande rilievo. Si
tratterà di un pellegrinaggio “a
staffetta” che partirà da Assisi il 2
agosto 2013 e arriverà a Santiago il 24
luglio 2014. Nelle soste tra una tappa
e l’altra si terranno conferenze,
mostre fotografiche, incontri, eventi di
natura culturale. Il pellegrinaggio è
aperto a tutti, confratelli e non, ma è
necessario che chi intende
partecipare si rivolga agli indirizzi
indicati sul sito web
www.confraternitadisanjacopo.it. Su
sito della confraternira sarà aperto
uno spazio speciale per informare sui
vari passaggi. Ulteriore iniziativa è
programmata per il 22 agosto, quando
verrà inaugurata ad Assisi una mostra
sull’iconografia francescana nell’arte
spagnola. E infine, il 23 agosto partirà
un volo diretto dall’aeroporto “San
Il santuario di Santiago de Compostela
Francesco” Perugia per Santiago de
Compostela. Questo pellegrinaggio è
guidato dall’Arcivescovo di Perugia e
dal vicario generale don Paolo
Giulietti, con la collaborazione diretta
del Comune di Assisi e della
confraternita. Per adesioni:
[email protected], tel. 331
6659203.
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
LA VOCE ACCADE IN UMBRIA
5
❖ TRASIMENO
❖ PROVINCIA DI PERUGIA
❖ FEDE E SCIENZA
Il lago meno inquinato d’Italia
Bambini “di Chernobyl” in vacanza
Ad Assisi il congresso Aiempr
Il Comune di Tuoro, ricevendo le ambite 5 vele, si è aggiudicato il
primo posto nella classifica della “Guida blu” stilata da Legambiente e
Touring club. A distanza di poche posizioni Castiglione del Lago, al
quale sono state assegnate 4 vele. Ma è tutto il Trasimeno a
distinguersi a livello nazionale, risultando il primo lago italiano senza
valori di inquinamento che oltrepassino le soglie consentite dalla
legge. Dalla campagna “Goletta dei laghi” 2013 di Legambiente giunge
dunque una promozione a pieni voti per il lago umbro, che può
vantare il rispetto dei limiti in tutti i punti campionati. I tecnici di
Legambiente hanno monitorato anche il lago di Piediluco: su quattro
punti campionati, uno è risultato inquinato. Restano alcune criticità
ma significativi passi in avanti sono stati fatti nella qualità delle acque.
Dopo il terribile incidente nucleare di Chernobyl, avvenuto nell’aprile
1986, molti soggetti, associazioni ed enti in Umbria hanno dato vita a
programmi di accoglienza e aiuto rivolti ai bambini delle zone colpite.
Anche la Provincia di Perugia fa la sua parte. Il 22 luglio il presidente
Guasticchi e l’assessore alle Attività culturali e sociali Donatella Porzi
hanno ricevuto un folto numero di bambini provenienti dalla
Bielorussia. L’incontro che, rientra nel progetto “Vacanza terapeutica”, è
stato realizzato in collaborazione con l’associazione “Orizzonti” di Assisi.
“È un dovere - hanno affermato Guasticchi e Porzi - sostenere iniziative
umanitarie che, purtroppo, vedono protagonisti i bambini, coinvolti in
una tragedia di cui ancora si pagano le conseguenze”. Guasticchi ha
donato ai presenti alcuni volumi che raccontano la storia dell’Umbria.
È in corso ad Assisi il 19° congresso dell’Aiempr (alla
Cittadella, dal 23 al 27 luglio) avente per tema “Oltre le
identità. Polifonie, diverse umanità”. L’Aiempr è
un’associazione internazionale, senza fini di lucro, nata in
ambito cattolico negli anni Cinquanta per studiare i
problemi di frontiera tra le scienze medico-psicologiche e
le scienze religiose. Apertasi successivamente a protestanti
e ortodossi, è oggi a-confessionale. Successivamente ha
esteso i suoi interessi ad altre scienze umane come
l’antropologia culturale, la sociologia, la filosofia, la storia,
la pedagogia, ecc. Il Congresso vede la partecipazione di
studiosi e professionisti di livello internazionale.
AMBIENTE. In continua crescita la gestione “virtuosa”
dei rifiuti, grazie ai cittadini, ai Comuni e ai gestori
L’Umbria è sempre
più “riciclona”
M
entre continua il dibattito
Gualdo Cattaneo, Campello sul
in Umbria sulla possibile
Clitunno e Attigliano.
utilizzazione dei camini
“Solo tre anni fa - ha aggiunto Rodei cementifici e altri impianti inmetti - la raccolta differenziata sudustriali per bruciare i rifiuti che
perava di poco il 30% e le diffinon possono essere riciclati, l’ascoltà di riorganizzazione dei sersessore regionale all’Ambiente
vizi, in particolare nelle zone denSilvano Rometti ha espresso sodsamente abitate, sembravano indisfazione per la continua crescisormontabili. Al contrario, i risulta nella nostra regione del servizio
tati di oggi confermano che,
di raccolta differenziata. Lo ha fatquando sono rispettate le modato lunedì scorso a palazlità di raccolta previste
zo Donini in occasione
dal Piano regionale, in
della consegna di un at- Premiati i 17
particolare per i rifiuti
testato di merito ai 17 i Comuni che
organici, è possibile
Comuni umbri che nel
conseguire lo scopo.
primo semestre 2013 hanno
Di questo dobbiamo
hanno raggiunto o supe- superato
rendere merito ai Corato l’obiettivo del 65%
muni che, pure in un
di differenziata, così co- il 65% di
quadro drammatico
me previsto dal Piano re- differenziata.
della finanza pubblica,
gionale di gestione dei ri- La media
hanno creduto e invefiuti.
stito risorse importan“Grazie all’impegno dei regionale è
ti del bilancio comunacittadini, delle Ammini- del 50%. Per
le”.
strazioni comunali e dei
Per Rometti è “di partigestori del servizio - ha l’assessore
colare rilevanza è il
detto Rometti - si è rag- Rometti,
fatto che, per la prima
giunto un risultato ecce- “risultato
volta, fanno parte delzionale rispetto allo stall’elenco dei cosiddetti
lo degli anni precedenti, eccezionale
‘virtuosi’ cinque Coche pone ora l’Umbria al rispetto allo
muni di medie dimenprimo posto fra le Regiosioni (Bastia Umbra,
ni dell’Italia centrale per stallo degli
Marsciano, Todi, Umla raccolta differenziata anni
bertide, Corciano) con
dei rifiuti”.
risultati che vanno anprecedenti”
I 17 Comuni che in Umche oltre il 70% e che
bria hanno superato il
portano, nel mese di
65% di raccoltà differengiugno, la media reziata sono: Umbertide, Lisciano
gionale di raccolta differenziata al
Niccone, Bastia Umbra, Fratta To50%”.
dina, Giano dell’Umbria, MarsciaL’assessore ha ricordato che la Reno, Monte Castello di Vibio, Todi,
gione “ha fatto e continuerà a faPiegaro, Torgiano, Cannara, Dere la sua parte”, destinando risorruta, Massa Martana, Corciano,
se del proprio bilancio, anche se
“E
I rappresentanti dei
diciassetti
comuni
premiati
LEGAMBIENTE
La situazione non è così rosea.
Ecco come migliorarla
purtroppo “largamente insufficienti”, al cofinanziamento della
riorganizzazione dei servizi di raccolta domiciliare da estendere nei
prossimi mesi in tutti i Comuni.
Il trend di crescita annuo della
raccolta differenziata in Umbria è
del 6% - ha ricordato il dirigente
del servizio regionale Qualità dell’ambiente Andrea Monsignori ed ora più della metà dei rifiuti
prodotti viene avviata a recupero e
non finisce in discarica. “Bisogna
continuare su questa strada, senza abbassare la guardia - ha detto
l’assessore Rometti - seguendo l’esempio dei 17 Comuni premiati riguardo alle modalità e all’efficacia della riorganizzazione dei servizi”.
Gli amministratori dei Comuni
“virtuosi” si sono detti preoccupati sui possibili effetti negativi della Tares, la nuova tassa su rifiuti e
servizi, e hanno sollecitato a introdurre benefici economici e forme di agevolazione per quei cittadini particolarmente attenti alla
riduzione e selezione dei rifiuti. È
questo un aspetto - ha assicurato
Rometti - che verrà approfondito
nelle prossime settimane nell’ambito del percorso che porterà all’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti.
Enzo Ferrini
I
l giudizio della Regione sulla raccolta diferenziata non
è condiviso da Legambiente. In occasione della
consegna dei premi ai 1.293 “Comuni ricicloni” avvenuta
a Roma all’inizio di luglio, l’associazione aveva definito
“desolante” la situazione umbra, con solo 4 Comuni
premiati in questa sua classifica nazionale che valuta la
percentuale della raccolta differenziata ma anche la
“buona gestione” dei servizi. Comuni virtuosi che
rappresentano appena il 4,32% di quelli umbri, contro il
19,51% nelle Marche e il 7,32% in Toscana. Quelli umbri
premiati in questa classifica nazionale sono solo 4. Il più
“riciclone” è Giano dell’Umbria, al 18° posto della
classifica nazionale dei Comuni del Centro al di sotto dei
10.000 abitanti, con una raccolta differenziata del 70,1%.
Seguono Torgiano al 33° posto (raccolta differenziata del
73,7%), al 43° Fratta Todina (68,1%) e Monte Castello Vibio
al 52° (67,4%). “Anche da questa edizione di Comuni
Ricicloni - ha dichiarato il presidente di Legambiente
Umbria, Alessandra Paciotto - emerge come l’Umbria
stenti a raggiungere risultati eccellenti. Conosciamo con
chiarezza i punti dolenti della gestione dei rifiuti in
Umbria, su cui occorre concentrarsi: le città più grandi e
ampie zone della regione, come Spoleto, Foligno e la
Valnerina, ma anche il Ternano e l’Orvietano, dove
ancora il peso delle discariche e i volumi della raccolta
indifferenziata tengono l’Umbria lontana dall’essere una
regione virtuosa. Dobbiamo spingere per ridurre i rifiuti
prodotti - ha proseguito Paciotto -, passare al porta a
porta spinto su tutto il territorio regionale, a cominciare
dalla frazione organica, che non può più essere stradale e
comprendere i pannolini, come invece avviene a Perugia
(unica città d’Italia ad adottare questa modalità), dire
stop ai termovalorizzatori vecchi e nuovi, costruire e
rendere più efficienti gli impianti di riciclaggio”.
Educare alla democrazia per
costruire la Città dell’uomo
ducare la democrazia.
Costruire e abitare la città” era
il tema del primo seminario
estivo di formazione politica organizzato,
anche quest’anno, dall’associazione dei
cattolici democratici
“Agire politicamente”,
tenutosi a Massa Martana
I temi al centro del
dal 18 al 21 luglio. Un
seminario estivo di
seminario destinato
formazione politica
particolarmente ai
giovani desiderosi di
organizzato a
“educarsi alla
Massa Martana
democrazia”, al quale
hanno partecipato, oltre
dall’associazione
ad alcuni aderenti
cattolica democratica
all’associazione
“Agire politicamente”
dell’Umbria, numerosi
Tommaso Campanella
giovani in gran parte
studenti o laureati della
Facoltà di scienze della formazione
è stato il coordinatore nazionale
dell’Università di Perugia. A spiegare il
dell’associazione, Lino Prenna, docente
senso del titolo del seminario, “educare
di Filosofia dell’educazione presso
la politica” e non “educare alla politica”,
l’Università di Perugia, che ha ripreso
l’espressione da Tocqueville. La
democrazia, infatti, si configura come un
processo aperto, un sistema di strutture,
di regole, di valori che ha bisogno di
coltivazione, di crescita, di sviluppo.
Perché - ha evidenziato Prenna -,
insediare la democrazia, non significa
che sia compiuto il processo di
democratizzazione. Il seminario si è
articolato su quattro relazioni: Prenna su
“La modernità politica: dalla Città del
sole alla Città dell’uomo”, Silvia Fornari,
docente di Sociologia, su “Ai margini
della città: la periferia sociale”, il
domenicano Alessandro Cortesi su “Una
spiritualità della città” e Roberta Platoni
su “La formazione come dinamismo
coscienziale”. Tutti i partecipanti hanno
quindi approfondito le varie tematiche
attraverso il lavoro di gruppo. Prenna ha
analizzato le varie accezioni della
“modernità”: quella temporalestoriografica contrassegna un periodo
che si fa iniziare con il Rinascimento e
arriva alla prima metà del ’900. Sul piano
politico, il progresso s’identifica con il
processo di democratizzazione.
Tommaso Campanella nel 1602 scrive La
Città del sole, come città di tutti, come
comunità, ma rigidamente monocratica,
governata dal “sole”, cui Prenna
contrappone la Città dell’uomo: una città
che ha per fine la persona umana, una
città nella quale la vita è regolata dalle
grandi aspirazioni dell’umanità di oggi, e
che innanzitutto assicuri il principio della
giustizia, intesa anche come “virtù”. Per
cui tutti sono chiamati a essere giusti, e
ciascuno è riconosciuto per ciò che è, e
non per quello che ha.
Alvaro Bucci
LA VOCE SPORT
6
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
Cuore e motore
Motociclismo. La tragica scomparsa a Mosca
di Andrea Antonelli, giovane promessa delle
due-ruote, originario di Castiglione del Lago
L
a pioggia battente è l’unico rumore ormai: il cuore di Andrea si è fermato e il motore si è spento. Sono
le 13.32 di domenica 21 luglio, e dalla
nebbia in fondo al rettilineo finale della
pista di Mosca esce un corpo sballottato
ed esanime, ormai privato della sua moto che scivola in direzione diversa. È
l’immagine conclusiva di un’esistenza
che per Andrea Antonelli, un ragazzo
25enne di Castiglione del Lago, si era dipanata a cavallo di quel motore e aggrappato a quel manubrio.
Come racconta il padre di Andrea a 24
ore di distanza dalla tragedia, nessuno
avrebbe mai potuto “staccarlo” da quella motocicletta e dal suo sogno.
Andrea era convinto e felice, aspirava a
raggiungere la classe regina, la Superbike, e nella sua umiltà di ragazzo semplice desiderava arrivarci con il merito e
i risultati. Aveva iniziato da ragazzino a
coltivare questa passione, e piano piano
si era affermato nelle Minimoto, poi passando alle 125 e ai campionati mondiali
Superstock 600 e 1000. Da due anni correva nella classe Supersport, l’anticamera della Superbike.
Nel mondiale 2013 era al settimo posto e
la distanza da quel sogno ormai si era così assottigliata che poteva quasi toccarlo.
Era sorridente e fiducioso, Andrea, anche per la gara di Mosca. Sebbene le con-
dizioni meteorologiche fossero state incerte per tutto il fine settimana, era soddisfatto del suo quarto tempo.
Intanto la gara viene posticipata di qualche ora perché una serie di rovesci si abbatte con insistenza sul circuito. Poi la
partenza viene data, anche se le condizioni meteo sono analoghe. Il diluvio e
la nebbia sollevata dalle ruote lanciate
nel primi giri trasformano l’atmosfera in
un girone dantesco. Tutti sanno che qualcosa può succedere da un momento all’altro.
La tragedia si materializza in un istante.
Andrea scivola in uscita dall’ultima curva, cade e prosegue la sua corsa “nuda”
sull’asfalto intriso come se pattinasse sul
ghiaccio. Potrerebbe essere una classica
scivolata, ma sopraggiungono dietro di
lui altri piloti, uno dei quali non può evitarlo e a 250 km/ora lo colpisce in pieno.
I momenti successivi sono frenetici ma
l’impressione, come racconterà papà Arnaldo, è che Andrea fosse già morto nell’impatto.
A poche ore da quel momento, anche la
pioggia si è fermata. Rimangono le lacrime del papà, il silenzio composto della
mamma, il pellegrinaggio degli amici increduli e il cordoglio del mondo del motociclismo colpito ancora una volta da
una morte così cruenta.
Rimane il rumore delle polemiche fero-
LE PAROLE DI MONS. BASSETTI DA RIO
“H
ci sugli organizzatori che hanno autorizzato l’inizio della gara impensabile, come
hanno confessato altri piloti, soprattutto
su quel circuito sprovvisto di asfalto drenante, non compatibile con le fredde
temperature invernali di Mosca.
Le polemiche si placheranno in fretta e le
ruote ricominceranno a correre presto.
Il coraggio di ribellarsi “prima”
A
Il giovane
pilota
di Castiglione
del Lago
Andrea
Antonelli
ndrea Antonelli
correva nella
categoria
Supersport in una
bufera di pioggia: il
25enne, come i suoi
colleghi andava alla
cieca a 250 orari
sull’asfalto di Mosca,
sperando in una sorte
amica, che
improvvisamente ha
girato il volto al ragazzo di
Castiglione del Lago, colpito alla
testa da un’altra moto. Poi si può
discutere sulla dinamica, sul
modo di correre e sulla
tempestività dei soccorsi, perfino
sulle coincidenze tragiche che
legano questo dramma a quello
di Marco Simoncelli: resta il
punto fermo di quel ragazzo a
terra, con i medici attorno che
scuotono il capo e con il papà
Arnaldo che lo vede morire dai
box, proprio come era accaduto a
Paolo, padre del “Sic”. Di fronte a
tutto questo, diventa quasi
offensiva la levata di scudi dei
piloti, che ora s’indignano perché
con quella pioggia non si vedeva
nulla e ci si doveva fermare per
tempo. Prima o poi qualcuno avrà
il coraggio di ribellarsi prima, e
non dopo, all’arroganza e al
cinismo di quello che alcuni
chiamano ancora sport. Il
paradosso è che Andrea non era
una star del circuito, non godeva
di ingaggi milionari. Era la
passione a farlo correre: una
passione sana, che aveva paletti
ben piantati, tant’è vero che
aveva aderito come testimonial a
una campagna sulla guida sicura.
Ma che alla fine è stata travolta,
come la sua Kawasaki impazzita,
in una nube d’acqua.
Gmg con Papa Francesco insieme a un folto
numero di giovani umbri. “Insieme con i
ragazzi che sono qui a Rio - prosegue il
messaggio del presule -, prego il Signore
perché accolga Andrea nella sua pace e
doni tanta consolazione e pace ai suoi
genitori Rossella e Arnaldo. Il mio ricordo e
la mia benedizione per la cara comunità
parrocchiale di Sanfatucchio, così
duramente provata da questa tragedia”. I
funerali del giovane Antonelli si sono tenuti
giovedì 25 luglio presso il campo sportivo
in Sanfatucchio di Castiglione del Lago (Pg)
e sono stati presieduti dall’arcivescovo
emerito mons. Giuseppe Chiaretti.
o appreso con dolore la notizia
della morte del caro Andrea
mentre mi trovo a Rio de Janeiro per la
Giornata mondiale della gioventù. Anche i
giovani perugini, che sono qui con me,
sono rimasti profondamente colpiti da
questa tragica, assurda, morte di Andrea
Antonelli, grande campione di
motociclismo, apprezzato e amato da tanti
amici ed estimatori” è il messaggio di
cordoglio che mons. Gualtiero Bassetti,
arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e
presidente della Ceu, ha fatto pervenire alla
famiglia Antonelli attraverso il parroco,
mentre è in Brasile per partecipare alla 28a
Andrea non c’è più: il suo cuore non batte più e il suo motore è spento. Con lui è
svanito il suo sogno, forse per responsabilità di chi quel sogno doveva custodire
e regolare.
Non solo i familiari, ma un paese intero
lo piange.
Andrea Franceschini
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA
ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
DI PERUGIA
BORSA MERCI DI PERUGIA
Listino del giorno 23-07-13
QUOTAZIONI RIFERITE A TONNELLATA, SALVO DIVERSA INDICAZIONE
DENOMINAZIONE DELLE MERCI
Prezzi del 23.07.13
da euro
a euro
FRUMENTI
produzione Provincia di Perugia
a) teneri
fino (peso spec. 79 kg/hl - glutine di
buona qualità - c.e. 1%) umidità
13% ....................................................
buono mercantile (peso spec. 76/78
kg/hl- c.e. 2%) - umidità 13% ............
mercantile (p. spec. 74/75 kg/hl - c.e.
2%) - umidità 13% ............................
FARINE DI FRUMENTO
a) di grano tenero:
(con caratteristiche di cui all’art. 7 della
Legge 4-7-1967, n. 580)
farina tipo 00 .....................................
farina tipo 0 .......................................
farina tipo integrale ..........................
farina tipo 00 - sfarinato granulare
(granito) .............................................
b) di grano tenero ad alto tenore di
glutine:
farina tipo 00 (cenere 0,45 - glutine
11-12, consistente) ...........................
c) di grano duro:
(con caratteristiche di cui all’art. 9 della
Legge 4-7-1967, n. 580)
semola ..............................................
186,000
191,000
181,000
185,000
175,000
180,000
DENOMINAZIONE DELLE MERCI
b) altre provenienze:
olio extra vergine di oliva,naz. con non
più dell’8% in peso di acidità al kg.
olio di oliva, con non più del 2% in
peso di acidità .......................... al kg.
olio extra vergine di oliva, est. con non
più dell’0,8% in peso di acidità al kg.
Prezzi del 23.07.13
da euro
a euro
3,200
3,520
2,600
2,650
2,900
2,950
2,800
2,850
1,900
1,950
OLII DI OLIVA RAFFINATI
olio di oliva raffinato, con non più dello
0,5% in peso di acidità ..... al kg.
olio di sansa raffinato, con non più
dello 0,5% in peso di acidità
...................................................al kg.
435,000
430,000
430,000
440,000
435,000
435,000
440,000
445,000
OLII DI SEMI
olio di semi vari ........................ al kg.
olio di arachidi........................... al kg.
0,990
1,780
0,995
1,790
595,000
605,000
olio di girasole .......................... al kg.
olio di soja ................................ al kg.
1,050
0,980
1,055
0,990
417,000
423,000
209,000
168,000
165,000
210,000
169,000
166,000
198,000
162,000
167,000
200,000
163,000
188,000
GRANTURCO
locale - umidità 14% ........................
212,000
218,000
CEREALI MINORI E
LEGUMINOSE
orzo vestito nazionale p.hl. sop. 65. *
orzo vestito nazionale p.hl. 60-64 ... *
avena nazionale tipo Maremma ..... *
avena estera (nazionalizzata) ........ *
favino palombino per uso zootecnico
fave per uso zootecnico.....................
sorgo per uso zootecnico bianco ......
sorgo per uso zootecnico rosato ......
* impurità
175,000
170,000
145,000
n. q.
n. q.
n. q.
246,000
251,000
180,000
174,000
150,000
n. q.
n. q.
n. q.
249,000
254,000
SEMI OLEAGINOSI
girasole .............................................
----
n. q.
FARINE PER USO ZOOTECNICO
farina estrazione di girasole..............
farina estrazione di soia nazionale...
farina integrale di granturco ..............
268,000
477,000
269,000
270,000
480,000
270,000
CASCAMI DI FRUMENTO
a) tenero:
farinaccio .........................................
crusca e cruschello tenero...............
crusca e cruschello cubettato tenero
b) duro:
farinaccio duro..................................
crusca e cruschello duro...................
crusca e cruschello cubettato............
OLIO DI OLIVA
(Legge 13-11-1960, n. 1407)
a) produzione Provincia di Perugia:
olio extra vergine di oliva, con non più
del 0,8% in peso di acidità G.P... al kg.
6,000
SEMENTI
b) selezionate - esenti da cuscuta,
purezza e germinazione e male erbe
previste dalla legge per le singole specie - certificate - a seconda della
varietà o ecotipo:
erba medica varietale con calo 10%
avena di 2a moltiplicazione
orzo di 2a moltiplicazione .................
frumenti teneri di 2a riproduzione .......
favino di 2^ moltiplicazione .......
c) categoria commerciale
selezionate - esenti da cuscuta, purezza e germinazione e male erbe previste dalla legge per le singole specie certificate - a seconda della varietà o
ecotipo:
favino ..................................................
lupinella sgusciata ...........................
UVE - MOSTI - VINI
(di produzione Provincia di Perugia)
Uva bianca sana, base ....................
Uva nera sana, base .......................
Grechetto..............................................
Mosto bianco base ............................
Mosto rosso base .............................
Vino da tavola bianco fino a 11° a
gr./q.le ................................................
Vino da tavola bianco oltre a 11° a
gr./q.le ................................................
Vino da tavola rosso fino a 11° a
gr./q.le ................................................
Vino da tavola rosso oltre 11° a
gr./q.le .................................................
–
–
–
470,000
–
–
–
–
–
500,000
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
4,000
4,500
4,500
5,000
3,300
3,700
3,800
4,200
6,500
Variazioni percentuali indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (già indice costo vita)
PERIODO
Maggio 2011 - Maggio 2012
Giugno 2011 - Giugno 2012
Luglio 2011 - Luglio 2012
Agosto 2011 - Agosto 2012
Settembre 2011 - Settembre 2012
Ottobre 2011 - Ottobre 2012
NAZION.
+
+
+
+
+
+
3,0
3,1
2,9
3,1
3,1
2,7
Capoluogo PERIODO
prov. di PG
+
+
+
+
+
+
2,9
3,2
2,9
3,3
3,4
2,7
Novembre 2011 - Novembre 2012
Dicembre 2011 - Dicembre 2012
Gennaio 2012 - Gennaio 2013
Febbraio 2012 - Febbraio 2013
Marzo 2012 - Marzo 2013
Aprile 2012 - Aprile 2013
NAZION.
+ 2,4
+ 2,4
+ 2,2
+ 1,8
+ 1,6
....+ 1,1
Capoluogo
prov. di PG
+ 2,7
+ 2,8
+ 2,4
..+ 2,0
+ 1,7
..+ 1,2
LA VOCE CULTURA
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
❖ PREMIO
“Poesia per Dio, quasi
una preghiera”
La casa editrice La Zisa indice un concorso
per la selezione di opere poetiche a tema
religioso, per promuovere la cultura, la
poesia e la fede quali mezzi idonei a
valorizzare gli ideali umani. La
partecipazione è riservata a componimenti
inediti (massimo 30 righe) a tema religioso su
ogni aspetto della fede e valore cristiano e vi
possono partecipare autori italiani e stranieri.
I lavori devono essere indirizzati a: Edizioni
La Zisa, via Lungarini 60 – 90133 Palermo e
inviati entro e non oltre il 30 novembre 2013;
in alternativa è possibile spedirli all’indirizzo
e-mail: [email protected], in formato
doc o pdf, inserendo anche le proprie
generalità, l’indirizzo e-mail, il proprio
recapito e numero telefonico. Si consiglia
anche di allegare all’elaborato un breve
profilo dell’autore. La segreteria comunicherà
tempestivamente le opere selezionate che
andranno a comporre l’antologia poetica di
raccolta di tutti i lavori finalisti, antologia
edita dalla casa editrice La Zisa che avrà per
titolo“Poesia per Dio, quasi una preghiera”.
Per richiedere ulteriori informazioni inviare
una mail [email protected] oppure telefonare al
numero 0915509295
7
❖ MOSTRA
❖ FRANCESCANESIMO
“Segni magici” dell’ass.
padre Diego Donati
Corso su “L’identità
del cammino” ad Assisi
Dal 18 luglio al 4 agosto presso l’ex
chiesa S. Maria della Misericordia, in via
Oberdan, a Perugia, sarà aperta la
mostra “Segni magici”, collettiva di
grafica della Biennale di Grafica
contemporanea Edizione 2012, a cura
dell’associazione “Padre Diego Donati”.
Orario: lunedì-sabato:16.30-19.30; chiuso
festivi. Info:
[email protected] –
tel. 339 2545351
Dal 23 al 27 settembre, ad Assisi (sala Romanica del Sacro
Convento) si terrà un corso, promosso dalle Famiglie
francescane dell’Italia centrale, Istituto teologico di Assisi su
“L’identità in cammino ...” Le Costituzioni dei frati minori e
l’osservanza di alcuni grandi temi della Regola. Tra i relatori fr.
Luigi Pellegrini, frate minore cappuccino; don Felice Accrocca,
della diocesi di Latina - Terracina - Sezze - Priverno; Pietro
Maranesi, frate minore cappuccino; Luciano Bertazzo, frate
minore conventuale; Giuseppe Buffon, frate minore. Per info
Istituto teologico di Assisi, tel. 075.813061, fax 075.815421, email [email protected].
Vita di un cattolico
(e) del nostro tempo
A
l termine di un lungo filato
racconto della sua vita disteso in
180 pagine, l’autore Nicola Molè
si domanda perché e per chi l’abbia
scritto e con disarmante sincerità scrive:
“Ne sentivo il bisogno”. Questa è la
risposta vera, primaria, intima e
profonda. Chi l’ha
frequentato Molè ha
potuto constatare
Le memorie
presente nelle sue
autobio“esternazioni” il
grafiche di
bisogno di
comunicare almeno a
Nicola Molè
sprazzi, la sua vicenda
rimandano a
umana e cristiana. A
questa risposta si
una stagione
affiancano le altre:
della politica
perché me l’hanno
e della Chiesa
chiesto gli amici,
perché rimanesse una
di cui si ha di
dell’esperienza
nuovo urgente traccia
fatta, e soprattutto per
far sapere ai giovani
necessità
che si può avere una
vita piena seguendo
Cristo e che questa sequela non
mortifica la libertà, la gioia e la
possibilità di agire politicamente. Un
motivo, in altre parole, non narcisistico
e autocelebrativo, ma apologetico e
testimoniale. L’autore si sente “uno dei
tanti”, ma non di tutti. Non è una vita
qualunque quella che viene raccontata,
e “i tanti” sono tra loro tutti diversi.
Quindi è una storia singolare,
individuale, personale specificamente
distinta da tutte le altre storie, anche
quelle più simili per età, ambiente
Artigianato
I giorni del vetro
a Piegaro
P
er l’estate sono numerose le
iniziative promosse dal Museo del
vetro di Piegaro. Tornano i
Laboratori
creativi:
ogni
giovedì
fino alla
fine di
settembre,
Il museo del vetro
alle 16,
spazio alla
fantasia e ai colori, con le infinite
possibilità che il vetro offre: piccole
vetrate, mosaici, bijoux, perline, pittura e
tanto altro. Dal 7 all’11 agosto, il paese
sarà in festa con “I giorni del vetro”,
organizzati dall’associazione Il Borgo in
collaborazione con il museo. In
programma eventi, spettacoli, incontri:
per l’occasione il Museo del vetro
proporrà “Riflessi e riflessioni”, una
mostra dedicata a giovani artisti, che
nello stesso periodo saranno anche
docenti di alcuni workshop: vetrofusione,
pittura a grisaglia, soffiatura del vetro.
Per info: [email protected].
sociale e credo religioso. Vi sono
qua e là spiragli di
imprevedibilità e di
occasionalità che fanno pensare
a una vita non priva di quei
segni o segnali che non sono
stati gestiti se non dall’alto, da
una mano invisibile e sapiente.
L’aneddoto del berretto
dimenticato che sta all’inizio, e
apre - per così dire - tutta la
successiva vicenda di
formazione spirituale, ed è come la
porta d’ingresso di tutta la vicenda
personale di Molè; così come le
dimissioni da presidente della Giac date
al Vescovo e dopo alcuni giorni ritirate,
quando però era troppo tardi, in quanto
il Vescovo aveva già dichiarato
pubblicamente di accettarle... insieme
ad altre situazioni impreviste e
imprevedibili, stanno a indicare che la
vita di Molè non è stata piatta e liscia
ma ricca di novità e aperta al soffio
dello Spirito.
Che cosa vuol far sapere quindi Molè?
A me pare che in fondo vi sia una certa
nostalgia per un mondo di cui oggi non
si ha traccia, e di una Chiesa che non
riesce più a formare personalità
cristiane adulte e mature, capaci di
prendere responsabilità in ambito
sociale e politico con la libertà che lor
compete. Il tipo di cristiano maturo,
secondo Molè, è quello di chi è
consapevole di essere chiamato, per la
forza del battesimo, ad essere un
testimone e di operare nelle realtà
In primo piano Molè in occasione della visita di Scalfaro alle acciaierie di Terni nel 1998
umane considerate nella loro
autonomia alla luce del vangelo. Il testo
magisteriale che emerge in tutto il libro,
e che sembra agli occhi dell’autore
giustificare le legittimità delle sue scelte
politiche, è il n. 76 della Gaudium et
spes, riportato a p. 72, in cui si afferma
la distinzione tra sfera religiosa e sfera
politica, per cui la Chiesa e la società
politica sono ambedue autonome nel
loro ambito proprio. Ciò costituisce la
base della legittimità di scelte politiche
diverse da parte dei cristiani. Il volume,
però, non fa trattazioni o discussioni
teoriche, quanto narrazione di fatti che
si legano insieme a ciò che Molè
chiama “militanza religiosa e impegno
politico”. La parte più felice e originale
mi pare la preparazione formativa della
militanza e dell’impegno, quella scuola
dell’Azione cattolica che ha dato
un’indelebile strutturazione alla ricca e
tenace personalità dell’autore, rimasto
nel proprio cuore, pur nell’evolversi
delle stagioni, sempre quell’aspirante
che insegue il sogno di essere “primo in
tutto per l’onore di Cristo Re”. La
minuziosa ricostruzione dei momenti
storici dell’esperienza cristiana e
umana di Molè è come una linea guida
per la rivisitazione degli snodi della
storia ecclesiale e politica del nostro
Paese, a partire dal concreto svolgersi
dei fatti di un territorio ben definito. In
questo modo il libro può essere
considerato non solo una memoria, ma
anche una profezia, o - se non si vuole
usare una parola così impegnativa - un
messaggio necessario per il nostro
presente e il prossimo futuro: un
messaggio né ovvio né comune.
Opportunamente Mario Tosti nella
Presentazione scrive: “In un’epoca quale
quella in cui viviamo, la sua
testimonianza disinteressata appare una
provocazione, attraente, eloquente, ma
soprattutto confortante”.
Elio Bromuri
Nicola Molè, Uno dei tanti. Memorie
tra militanza religiosa e impegno
politico, editrice Ave, 2013 euro 10
ARTE. Un aspetto insolito del surrealista spagnolo
L’Umbria di Salvador Dalí
Q
uesto articolo nasce da una
scommessa. Data la passione, anzi la monomania del sottoscritto
per l’arte di Salvador Dalí, mi è stato
consentito di affrontare l’argomento sulle pagine de La Voce “a patto di” trovare qualche legame del grande pittore
surrealista spagnolo con l’Umbria. Più
facile a dirsi che a farsi, ma alla fine si è
riusciti a spuntarla per il rotto della cuffia.
In teoria l’impresa non sembrava troppo
ardua. Dalí ha dipinto un’enorme quantità di quadri, circa 1.500, e dal 1951 in
poi è stato colto da una crisi mistica sui
generis, dedicandosi prevalentemente a
soggetti di tipo religioso. In più, come il
suo conterraneo Pablo Picasso, anche
Dalí aveva una “cultura visiva” strepitosa, per cui nelle sue opere abbondano i
riferimenti alla storia dell’arte di tutti i
tempi. A queste condizioni, vuoi non trovare da qualche parte un san Francesco,
o magari un personaggio ispirato a qualche affresco di Giotto?
E invece, macché. Per quanto riguarda
il Poverello di Assisi, non poteva essere
in cima alle preferenze di Dalí, il quale
amava un cristianesimo rinascimentale
e barocco, trionfale, anche eccessivo, tra
le pulsioni sanguigne della spiritualità
spagnola e una reinterpretazione del
Credo alla luce della Fisica quantistica.
Il soggetto sacro per eccellenza raffigurato dall’artista catalano è la Madonna
(avendo per modella la moglie Gala),
che sia quella di Port Lilgat, l’Assunta o
la Vergine di Guadalupe. Tra parentesi,
la Madonna di Port Lligat del 1949 la
portò a vedere a Pio XII, ma non sappiamo che giudizio ne abbia dato Papa
Pacelli. In altri casi Salvador Dalí ha raffigurato santi delle sue parti, come san
Narciso con il suo paradossale “miracolo delle mosche”.
Neppure Giotto era un autore “citabile”
per Dalí, perché a suo avviso la “vera”
pittura è nata con la tecnica a olio, che
consente di rendere in maniera perfetta
le atmosfere luminose e l’incarnato
umano. In pratica, dalla pittura olandese di fine Quattrocento in poi, un secolo
e mezzo dopo Giotto.
Ma Dalí, a quanto pare, ha riservato una
“bella sorpresa umbra” agli ultimissimi
anni della sua vita. Alla Fondazione Dalí
La “Afrodite di Cnido” di Dalí
di Figueras è conservato un quadro del
1981, largo un metro e alto un metro e
mezzo circa, dal titolo Apparizione del
volto della Afrodite di Cnido in un paesaggio. Afrodite è bellissima, ma a lasciare di stucco è il paesaggio. Un tipo di
ambiente che il pittore spagnolo non
aveva mai raffigurato prima: un terreno
verdeggiante, visto dall’alto, su cui si
susseguono file e file di laghetti rotondi,
tra alberi e piccoli borghi. Un tardivo
omaggio alla aeropittura del nostro Gerardo Dottori, futurista? Scommetterei
di sì.
Dario Rivarossa
LA VOCE CHIESA&RELIGIONE
8
Riflessioni sulla figura
delle due sorelle
Marta e Maria e il loro
modo di stare
di fronte a Gesù
PAPA FRANCESCO.
L’Angelus prima
della partenza per
la Gmg di Rio
I
nnanzitutto il luogo: la casa di Marta e
Maria, sorelle di Lazzaro, a Betania. E
poi il clima che si vive in quella casa:
regnano grande pace e armonia. È qui che
entra Gesù, come racconta Luca nel suo
Vangelo. Se domenica scorsa abbiamo imparato ad agire in modo misericordioso
come il buon samaritano, oggi troviamo
un verbo che accompagna il discepolo:
ascoltare. Maria che si siede ai piedi di Gesù e ascolta la sua parola. Luca distingue
il modo di avvicinarsi a Gesù delle due sorelle. Commenta Papa Francesco: “Entrambe offrono accoglienza al Signore di
passaggio, ma lo fanno in modo diverso.
Maria si pone ai piedi di Gesù, in ascolto,
Marta invece si lascia assorbire dalle cose
da preparare, ed è così occupata da rivolgersi a Gesù dicendo: ‘Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi
aiuti’”.
La risposta di Gesù è un rimprovero fatto
con dolcezza, non per condannare ma per
sottolineare, appunto, l’atteggiamento del
discepolo: “Marta, tu ti affanni e ti agiti per
molte cose, ma di una sola c’è bisogno”. La
differenza è proprio qui, perché le due sorelle sono impegnate ad accogliere al meglio l’ospite: Maria si pone in ascolto, quasi mendicante che si presenta bisognoso
di tutto; Marta pone in primo piano il servire. Maria mette al centro l’ascolto della
Parola, Marta rende esplicita con i suoi gesti l’affermazione di Gesù, venuto non per
essere servito ma per servire.
Non c’è contrapposizione tra i due atteggiamenti, commenta il Papa all’Angelus,
Cristo nella casa di Marta e Maria. JanVermeer (1654-55)
“L’ascolto della Parola e il servizio
concreto al prossimo - dice Francesco non sono atteggiamenti contrapposti
ma, al contrario, sono entrambi
essenziali per la nostra vita cristiana”
l’ultimo prima della partenza per il Brasile, primo viaggio internazionale per la
Giornata mondiale della gioventù, a Rio de
Janeiro. Afferma infatti Francesco: “L’ascolto della parola del Signore, la contemplazione, e il servizio concreto al prossimo
non sono due atteggiamenti contrapposti,
ma, al contrario, sono due aspetti entrambi essenziali per la nostra vita cristiana.
Aspetti che non vanno mai separati, ma
vissuti in profonda unità e armonia”.
Allora perché Marta è rimproverata? Ci
viene in soccorso san Benedetto, che ai
suoi monaci dava una precisa indicazione
di stile di vita: ora et labora, prega e opera. Marta, in sostanza, vuole offrire al Signore il meglio della sua casa, e nella sua
generosità mette al centro tutto ciò che
possiede e che può dare: “Ha ritenuto essenziale solo quello che stava facendo, era
cioè troppo assorbita e preoccupata dalle
cose da fare”, dice Francesco. Maria ha un
altro passo: si siede ai piedi di Gesù nell’atteggiamento del discepolo che si pone
in ascolto e si prepara a ricevere il dono
della parola: “In un cristiano, le opere di
servizio e di carità non sono mai staccate
Commento alla liturgia della Parola di Bruno Pennacchini*
Le parole giuste per pregare
I
l Vangelo secondo Luca
dedica ben undici capitoli alla
salita di Gesù e dei discepoli
verso Gerusalemme (9,51-19,27):
la liturgia ne fa la lettura quasi
continua in queste domeniche
d’estate. Durante questa “lunga
marcia” Gesù prepara i discepoli
– e oggi anche noi – alla futura
missione di testimoni. In questo
quadro di formazione
permanente si inserisce
l’insegnamento sulla preghiera.
Anche oggi l’introduzione al
brano evangelico è tutt’altro che
superflua. Gesù sta pregando. Da
altri brani sappiamo che
solitamente la sua preghiera era
molto prolungata. Questo dovette
impressionare i discepoli, che
chiesero di imparare anche loro.
Aggiungono che anche Giovanni
Battista aveva istituito una scuola
di preghiera per i suoi discepoli.
Questo lascia trasparire la
difficoltà che tutti avevano a
farlo. Il problema non era la
mancanza di formule: i discepoli,
come ogni altro ebreo
osservante, avevano a
disposizione l’intero Salterio,
composto di 150 Salmi, tutte le
bellissime preghiere sinagogali e
altro ancora. Al Maestro
chiedevano di imparare un modo
semplice ed efficace di
relazionarsi con Dio. Avvertiamo
anche noi oggi che utilizzare
formule di preghiera è
relativamente semplice; le
difficoltà nascono quando
vediamo le nostre domande
restare senza risposta, nel non
sapere come parlare con un Dio
invisibile e spesso ignoto. La
risposta di Gesù fu il Padre
nostro. Colpisce la diversità del
Pater, come lo conosciamo da
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
Nel “Padre
nostro” Gesù non
offre delle formule
ma ci insegna
quale
atteggiamento anche insistente! Dio vuole da noi
una formula precisa, ma
piuttosto gli elementi essenziali
che devono comporre ogni
preghiera.
Anzitutto l’invocazione: Padre.
L’uomo non può nemmeno
provare a immaginare Dio, che è
al di fuori della sua portata; ma
deve pur cercare un’attitudine di
fronte a Lui. Nel prologo del suo
Vangelo, Giovanni afferma che
“Nessuno ha mai visto Dio; il
Figlio unigenito, che è Dio ed è
nel seno del Padre, è lui che lo
sempre, con questo che
ha rivelato”. Che cosa ci ha
ascoltiamo oggi. La forma
rivelato Gesù? Che Dio è il
adottata dalla Chiesa Cattolica
Padre. Noi siamo i figli. Negli
fin dagli antichi tempi, e che
ultimi versetti del Vangelo di
abbiamo imparato da bambini, è
oggi, questa rivelazione è resa
quella tramandata dal Vangelo
plasticamente: “Quale padre tra
secondo Matteo. Come si vede, le
voi, se il figlio gli chiede un
due formule differiscono nei
pesce, gli darà una serpe al posto
particolari, ma sono uguali nella
del pesce? O se gli chiede un
sostanza. La forma tramandata
uovo, gli darà uno scorpione? Se
da Luca è più breve ed
voi dunque, che siete cattivi,
essenziale. Gli studiosi si
sapete dare cose buone ai vostri
domandano quale abbia
figli, quanto più il Padre vostro
insegnato Gesù. I pareri sono
del cielo darà lo Spirito santo a
discordi; qui non abbiamo spazio
quelli che glielo chiedono!”.
per elencarli. Alcuni pensano
Come tutti sappiamo, il Pater è
che Gesù non abbia insegnato
diviso in due
parti. Nella
prima
chiediamo che
tutti al mondo lo
della Domenica
riconosciamo
come l’Unico,
PRIMA LETTURA
da cui tutti
Dal libro della Genesi 18,20-32
dipendiamo e
che a tutti dona
SALMO RESPONSORIALE
esistenza,
Salmo 137
energia e vita.
SECONDA LETTURA
Nel linguaggio
biblico Egli è il
Dalla Lettera di Paolo ai Colossesi 2,12-14
Nome.
VANGELO
Chiediamo
Dal Vangelo secondo Luca 11,1-13
anche che si
LA PAROLA
dalla fonte principale di ogni nostra azione: cioè l’ascolto della parola del Signore,
lo stare - come Maria - ai piedi di Gesù,
nell’atteggiamento del discepolo”. Maria
ha capito e mette in pratica il vero atteggiamento di chi vuole seguire Gesù, e cioè
il Signore si accoglie stando davanti a lui
senza pensare troppo alle cose da fare, da
dire o da dare, prendendole dalle proprie
ricchezze. Perché “di una sola cosa c’è bisogno”
Preghiera e azione sono profondamente
unite, dice il Papa: “Una preghiera che non
porta all’azione concreta verso il fratello
povero, malato, bisognoso di aiuto, il fratello in difficoltà, è una preghiera sterile e
incompleta. Ma, allo stesso modo, quando
nel servizio ecclesiale si è attenti solo al
fare, si dà più peso alle cose, alle funzioni,
alle strutture, e ci si dimentica della centralità di Cristo, non si riserva tempo per il
dialogo con Lui nella preghiera, si rischia
di servire se stessi e non Dio presente nel
fratello bisognoso”.
Il brano di Luca ci dice che l’ospitalità è
duplice: bisogna accogliere l’altro non solo nella propria casa, ma anche nella propria vita; ed è solo da “un forte rapporto di
amicizia con il Signore che nasce in noi la
capacità di vivere e di portare l’amore di
Dio, la sua misericordia, la sua tenerezza
verso gli altri. E anche il nostro lavoro con
il fratello bisognoso, il nostro lavoro di carità nelle opere di misericordia, ci porta al
Signore, perché noi vediamo proprio il Signore nel fratello e nella sorella bisognosi”.
Fabio Zavattaro
XVII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Vangelo
G
esù disse loro: “Quando pregate, dite: Padre, sia
santificato il tuo nome; venga il tuo regno; dacci ogni
giorno il nostro pane quotidiano; e perdonaci i nostri
peccati, perché anche noi perdoniamo a ogni nostro debitore;
e non ci esporre alla tentazione”. Poi disse loro: “Se uno di voi
ha un amico e va da lui a mezzanotte e gli dice: ‘Amico,
prestami tre pani, perché un amico mi è arrivato in casa da
un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti’; e se quello dal
di dentro gli risponde: ‘Non darmi fastidio; la porta è già
chiusa, e i miei bambini sono con me a letto, io non posso
alzarmi per darteli’, io vi dico che se anche non si alzasse a
darglieli perché gli è amico, tuttavia, per la sua importunità,
si alzerà e gli darà tutti i pani che gli occorrono”.
realizzi il Suo piano nella storia e
che nessuno vi metta ostacoli.
Nella seconda parte chiediamo di
avere quotidianamente il cibo
che ci alimenta: non solo quello
che riempie lo stomaco, ma
anche quello nutre il cuore, la
mente, la vita. Poi chiediamo di
essere perdonati, perché anche
noi perdoniamo ai nostri simili.
Sapere di essere perdonati e
perdonare a nostra volta è la
garanzia di un vivere sereno e
pacificato. In ultimo chiediamo
che non ci lasci soli, in balia
della prova. Sono prove non solo
le istigazioni al peccato, ma
anche le difficoltà, le
contraddizioni e tutte quelle
circostanze che chiamiamo
“croci”. Dopo la preghiera del
Pater, Luca riporta una breve
parabola, sulla certezza che “a
chi bussa sarà aperto”, prima o
poi. La narrazione è
immaginaria, ma del tutto
verosimile. C’è un tale a cui
arriva un ospite improvviso
durante la notte. Il tale non sa
come fargli accoglienza, perché
la dispensa momentaneamente è
vuota. Senza farsi scrupoli, va
casa di un amico, lo chiama da
fuori e gli chiede tre pani.
Giustamente scocciato a causa
dell’ora importuna, gli risponde
che è impossibile, perché a
quell’ora tutti dormono:
sveglierebbe moglie e figli. Ma
l’amico insiste e alla fine, per
levarselo dai piedi, si alza e lo
accontenta. Per renderci conto
del realismo della scena, non
dobbiamo immaginare qualcosa
di simile ai nostri appartamenti.
Le case della gente comune
erano formate da un’unica
stanza, in genere a pianterreno,
che di giorno serviva per
mangiare e di notte per dormire,
su stuoie distese a terra. Per
arrivare alla madia del pane e
poi alla porta d’ingresso, l’amico
ha dovuto scavalcare diverse
persone, fare rumore e sentire
mugugni e proteste. Ma
l’invadenza dell’amico l’ha avuta
vinta. Sembra incredibile, ma
Dio si aspetta di essere scocciato.
* Esegeta, già docente
all’Ita di Assisi
(Il commento al Vangelo è
anche sul sito
www.lavoce.it. Collegati
utilizzando il QR code)
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
LA VOCE PRIMO PIANO
9
L’incontro per le
famiglie apre il
percorso di
preparazione
delle diocesi
umbre alla festa
di san Francesco
quando l’Umbria
offrirà l’olio per la
lampada votiva
Il perdono in famiglia
L
’itinerario di preparazione alla festa del 4 ottobre,
quando l’Umbria tutta
porterà l’olio per la lampada
sulla tomba di san Francesco,
inizia con un incontro dedicato
alle famiglie. La data scelta dai
vescovi umbri è quella della festa del Perdono che san Francesco chiese al Papa per permettere anche ai poveri, a coloro che non potevano andare nei
santuari di Terra Santa o di Santiago e neppure di Roma, di ricevere il dono della Misericordia di Dio. Una festa, dunque,
perchè il perdono, quello ricevuto da Dio ma anche quello
donato dagli uomini, è sempre
un atto che porta la vita e lo testimonieranno le persone invitate a portare la loro esprienza
di perdono in famiglia, storie
che vi anticipiamo in questa
pagina.
Giovedì 1 agosto, alle 21, nella
basilica di Santa Maria degli
Angeli, si terrà la veglia penitenziale pensata per le famiglie,
in particolare per gli sposi che
saranno invitati a rinnovare le
promesse matrimoniali.
“Sarà una bella opportunità per
invocare il perdono del Signore
sulla nostra vita, sulla nostra famiglia, sulla nostra comunità, e
se il cuore e gli occhi della fede
saranno aperti potremo anche
sperimentare la gioia del perdono, esperienza di cui nei se-
I
n concomitanza con la festa
del Perdono di Assisi, ma
anche come momento di
preparazione alla festa di san
Francesco del 4 ottobre, la sera
del 1° agosto (ore 21.30) nella
basilica di Santa Maria degli
Angeli si terrà l’incontro regionale
“Famiglia: il perdono è la
tenerezza di Dio”. In
quell’occasione, oltre al rinnovo
delle promesse nuziali, alcune
famiglie presenteranno
l’esperienza concreta di perdono
che hanno vissuto all’interno del
proprio nucleo. Proponiamo qui di
seguito alcuni passaggi delle
testimonianze.
Giulia e Simone
Quando ci siamo sposati, eravamo
certi della forza del nostro legame
e del nostro sentimento
reciproco... La crisi poi è arrivata
realmente, ed è cresciuta a
dismisura, tanto che non siamo
più riusciti a contenerla, e la
nostra vita insieme non era certo
quella che avevamo immaginato.
Abbiamo toccato la sofferenza che
il matrimonio non va da sé, non si
basa sui forti sentimenti e sulle
grandi emozioni. Abbiamo
sperimentato un dolore continuo
coli hanno vissuto la ricchezza
uomini e donne senza numero”
ha scritto il delegato Ceu per la
pastorale familiare mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio, nella lettera inviata per invitare gli sposi a partecipare, in
particolare le coppie che hanno
un impegno di pastorale familiare e quelle che hanno partecipato alle giornate regionali di
formazione che si sono succedute dopo il Convegno regionale di pastorale familiare del
2008 coinvolgendo decine di
Il 1 agosto nella basilica
di Santa Maria degli
Angeli una veglia con
testimonianze e il
rinnovo delle promesse
nunziali
coppie delle otto diocesi umbre.
La veglia del 1 agosto è l’ultimo
evento curato dall’équipe guidata dai coniugi Elio e Letizia
Giannetti assistiti da padre Luciano Temperilli cp della Madonna della Stella. La nomina
dei nuovi coordinatori della
Commissione, infatti, è giunta
poche settimane fa quando la
preparazione era già iniziata.
Sono stati anni proficui per la
pastorale familiare regionale
seguita fin dall’inizio con attenzione e interesse dal corrispondente Ufficio pastorale Cei. I
contenuti affrontati sono stati
sempre presentati da relatori di
alto livello ma si è data sempre
attenzione agli aspetti “operativi”. Quest’anno, per esempio, il
tema del come raccontare la fede ai bambini, agli adolescenti e
nella società è stato affrontato
anche nei “laboratori” tenuti da
Maria Filomia sui “linguaggi”
dei giovani ovvero Facebook e
quant’altro offre il web. Il percorso fatto in questi anni, sottolinea padre Temperilli, ha permesso agli operatori di pastorale familiare delle diverse diocesi di “fare esperienza di Chiesa,
di conoscersi e confrontarsi” e
allo stesso tempo “testimoniare
Cristo nella e per la famiglia”. Si
è preso coscienza - aggiunge p.
Temperilli - dell’importanza
della famiglia nell’annuncio di
Cristo nella società di oggi, poichè la famiglia è quella che può
dare forza all’annuncio cristiano con il suo modo di vivere, così come avveniva nelle prime
comunità cristiane”.
Ora il testimone passa ai nuovi
coordinatori della Commissione regionale di pastorale familiare Stefano e Barbara Rossi
con l’assistente don Fabrizio
Crocioni.
Maria Rita Valli
Così le diocesi
umbre si
preparano
al 4 ottobre
“I
l 4 ottobre 2013 l’Umbria
sarà di turno alla basilica
di San Francesco in Assisi, per
accendere la lampada votiva con
cui l’intera nazione,
rappresentata ogni anno da una
regione, rende omaggio al Santo
Patrono d’Italia”. Lo ricordano i
Vescovi umbri nella Lettera
pastorale del 1 gennaio 2013 “I
passi della fede sulle orme di San
Francesco”, nella quale
invitavano i fedeli a “coniugare la
Grazia dell’Anno della fede” con
le “provvidenziali circostanze” del
Giubileo eucaristico della diocesi
di Orvieto-Todi e, appunto, della
festa di san Francesco. In
preparazione all’appuntamento
che vede protagonisti i fedeli
delle diocesi umbre di comune
accordo con le Famiglie
francescane sono stati preparati
degli eventi comuni.
Giovedì 1 agosto
“Famiglia: il perdono è la
tenerezza di Dio” incontro
regionale delle famiglie per la
Festa del Perdono. Basilica di
Santa Maria degli Angeli
giovedì 1 agosto, ore 21.30
Sabato 31 agosto - domenica 1
settembre
VIII Giornata per la custodia del
creato
Si celebra ad Assisi la 8a Giornata
nazionale per la custodia del
creato con il convegno nazionale
sul tema “La famiglia educa alla
custodia del creato” in
programma il 31 agosto e con, il
1° settembre, l’inizio della quinta
edizione del pellegrinaggio a
piedi “Il Sentiero di Francesco” da
Assisi a Gubbio e la XXXIV
edizione della Cavalcata di
Satriano.
Sabato 21 settembre
“Fede, perdono, riconciliazione”
evento regionale di
evangelizzazione: otto incontri
nelle piazze delle città umbre,
richiamandosi alla predicazione
francescana itinerante.
Sabato 28 settembre
Presentazione del volume
L’Umbria e il francescanesimo
realizzato al fine di mostrare
come l’eredità di fede, cultura e
arte lasciata da Francesco d’Assisi
operi ancora nella società
attuale.
La testimonianza delle famiglie ad Assisi
Perdono, la forza capace di
salvare il nostro matrimonio
e opprimente, come se non ci
fosse possibilità di riprendere il
respiro, perché ogni giorno si
aggiungeva una ferita in più che
ci rendeva sempre più estranei,
fino a diventare nemici... Lasciarsi
sarebbe stata quindi la scelta
“giustificata” dal pensiero
comune di quasi tutti intorno a
noi. Diciamo “quasi” perché in
tutto questo la nostra comunità
parrocchiale ha sempre fatto il
tifo per noi, ha pregato, ci ha
sostenuto e ha permesso alla
speranza di farsi largo tra le
macerie della nostra storia. Oggi
possiamo dire che è stato
sicuramente il primo dono della
grazia del sacramento affidata a
noi il giorno delle nozze. È grazie
al sostegno della comunità che
abbiamo avuto la forza di
accogliere il programma di
Retrouvaille come occasione per
riprendere in mano il nostro
matrimonio.
Renata
Durante la sua grave malattia,
mio marito mi chiedeva sempre di
aiutarlo a guarire, prima, e a
morire, poi. Una mattina mi dice:
“Perché non mi aiuti a guarire?
Non te ne importa niente di me, e
hai ragione. Ho tanto sbagliato;
quando non ci sarò più, potrai
vivere in pace, cosa che non hai
potuto fare con me in vita”. Gli ho
risposto: “Io voglio vivere in pace
con te in vita, perché io ti ho
perdonato tutto il passato. E sono
contenta che tu viva, non che
muoia”. La parola “perdonato
tutto” ha suscitato in lui una
reazione. Mi è venuto vicino, mi
ha preso la mano e mi ha invitato
a pregare insieme, iniziando a
recitare il Padre nostro. Abbiamo
continuato con altre preghiere
spontanee, ringraziando il Signore
per tutti i doni ricevuti e
chiedendo perdono per tutte le
nostre mancanze... Mentre la fine
si avvicinava, lui disse: “Ti auguro
di avere sempre dei buoni
rapporti con i figli e i nipoti.
Dammi la mano e stammi vicino.
Qual è la data stabilita?”. “Di che
data parli?”. “Quella in cui vado
da Dio”. “Non la conosco, ma
promettimi che, quando vedrai
Gesù, gli porterai i miei saluti”.
Carmen e Michele
Le nostre famiglie facevano
pressioni perché non ci
sposassimo, perfino qualche
giorno prima delle nozze! Dopo il
matrimonio, venivamo invitati a
non avere figli per non “rovinare”
le nostre situazioni lavorative. I
piani di Dio erano diversi: l’arrivo
di Francesco in un momento di
precarietà non è stato accolto
bene. Ma abbiamo avuto il
coraggio di fidarci di Dio, che
pensa a tutto: il giorno dopo, è
arrivato tutto quello che serviva
per Francesco! Abbiamo
continuato a intessere e
recuperare rapporti con le nostre
famiglie, fondando tutto sul
dialogo, anche se spesso
unilaterale. Sentivamo che
qualcosa stava cambiando, e che
l’arrivo di nostro figlio avrebbe
sconvolto, travolto tutti, facendoci
rinascere a vita nuova.
LA VOCE
10
IL DIARIO DI VIAGGIO
di Maria Teresa
GIOVANI UMBRI A RIO
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
IL PAPA ALLA GMG. Gli interventi da lunedì 22 (in viaggio) a mercoledì 24 (Aparecida)
22 LUGLIO
nostri ragazzi oggi si sono svegliati presto
per iniziare la giornata con una
celebrazione eucaristica, alla quale hanno
partecipato anche i giovani di Maricà che
accompagnavano la messa con canti in lingua
italiana e portoghese. Terminato questo
momento di preghiera, come ogni mattina, li
attendeva una colazione preparata per loro
dai parrocchiani. Dopo essersi rifocillati sono
partiti alla volta di Porto Negro dove hanno
trascorso con gioia l’intera giornata assieme
agli stessi ragazzi con i quali hanno trascorso
momenti indimenticabili per tutta la
settimana. Porto Negro è un posto molto
suggestivo, la sua bellezza rimarrà impressa
nella mente dei nostri giovani, così come il suo
sole cocente d’inverno e le onde dell’Oceano.
Da Maricà è tutto, o quasi, boa noite!!
I
I cattolici in Brasile
S
“F
Festa a Maricà
21 LUGLIO
a giornata di oggi è iniziata per i nostri
giovani con un bellissimo momento di
Adorazione e di confessione, durato fino
all’ora di pranzo. Successivamente sono partiti
alla volta di Itaipu, quartiere di Niteroi, per
prendere la messa domenicale con altri
ragazzi provenienti da tutto il mondo,
incorniciati da un suggestivo paesaggio. Le
bandiere cubane, messicane, argentine,
polacche, italiane, brasiliane, paraguajane
sventolavano al ritmo dei canti tutte insieme,
simbolo di un’unità che va oltre la differenza
etnica. Boa noite a todos!
01.10 Maricà - 06.10 Italia
L
Incontro con la parrocchia
20 luglio 2013
ggi è per il Brasile la giornata
dell’amicizia, che i nostri ragazzi a Maricà
festeggiano anche come giornata della
famiglia. Ogni ragazzo infatti è stato tutto il
giorno con le persone che lo ospitano, fino a
sera, per ritrovarsi tutti insieme e festeggiare.
La maggior parte delle famiglie ha portato i
ragazzi a visitare posti chiave del paesaggio
vicini a Maricà, la gran parte dei quali si
specchiavano sull’Oceano. Questa giornata ha
rafforzato la bellezza dell’accoglienza e della
spontaneità che questi giovani hanno avuto
l’opportunità di ricevere sin dal loro arrivo.
Una riflessione che viene spontanea ai ragazzi
è quella di mettersi nei panni delle famiglie e
pensare se, a ruoli inversi, loro avrebbero fatto
lo stesso. Sarebbero stati disponibili a ogni ora
con il sorriso sulle labbra? Sarebbero stati un
anno ad organizzare l’accoglienza per i giovani
che avrebbero eventualmente ospitato?
Avrebbero rinunciato al loro tempo per
dedicarsi agli altri con gioia e serenità?
Avrebbero seguito un corso di lingua per
andare incontro a loro? E questi interrogativi
hanno anche portato ad una conseguente
riflessione sul tempo e su quanto in Italia sia
tutto tremendamente frenetico. La giornata si
è conclusa con un emozionante Padre nostro a
due lingue … Boa noite e bom dia Umbria!
00.00 Maricà - 05.00 Italia
O
rancesco, Francesco, ti accogliamo con amore!” è il ritornello che il coro ha intonato al
santuario di Aparecida al termine della
messa celebrata dal Papa mercoledì mattina (pomeriggio in Italia; una sintesi dell’omelia si trova a pag. 15). Francesco ha
concluso la liturgia benedicendo i fedeli
tenendo in mano la statuina della Madonna più venerata dai brasiliani.
Sceso dall’altare, si è poi a lungo intrattenuto con l’assemblea riunita all’interno
della chiesa, soprattutto abbracciando i
malati e gli anziani. Si è anche fermato a
scambiare qualche parola con i rappresentanti delle altre confessioni cristiane e
religioni presenti ad Aparecida.
“Pregate per me. Che Dio vi benedica”: al
termine della messa al santuario nazionale di Aparecida, Papa Bergoglio, dal
balcone del seminario adiacente, ha salutato l’immensa folla che ha seguito la
celebrazione sul piazzale antistante. Si è
scusato: “Non parlo brasiliano” e in spagnolo ha ringraziato tutti i presenti, ai
quali ha poi chiesto: “Una madre può dimenticarsi dei suoi figli? No, perché una
Madre ama i suoi figli”. Il Pontefice ha
quindi benedetto i presenti stringendo la
piccola effige della Madonna di Aparecida, quindi l’ha posta su una colonna e le
ha rivolto un battimani, seguito dai fedeli. “Che Nostra Signora pensi a voi, ai vostri figli, ai vostri cari e vi benedica”, ha
concluso.
Giovedì 25 è stata la volta di un altro ge-
econdo alcune statistiche (Pew Forum), il
Brasile, pur restando la nazione con il più
alto numero di cattolici, ha subito un calo
impressionante tra i fedeli alla Chiesa di Roma.
Oggi i cattolici brasiliani sono 123 milioni; se nel
1970 erano il 92% della popolazione, oggi sono il
65%. I protestanti - in particolare le nuove Chiese
pentecostali, ecc. - invece sono aumentati
vertiginosamente, passando dal 5 al 22%. Sono
poi passati da 6 milioni del 2000 ai 10 milioni
del 2010 gli aderenti alle fedi afroamericane;
mentre gli agnostici e gli atei sono passati da un
milione del 1970 ai 15 milioni del 2010.
sto di grande valore umano, cristiano, profetico: la visita a una favela.
Oggi, venerdì, la
Via crucis lungo la
spiaggia di Copacabana. Sabato 27,
la veglia a Campus
Fidei, con testimonianze di giovani, esibizioni artistiche e
numerose cappelle allestite per l’adorazione eucaristica. Infine, domenica 28, la
messa del “mandato missionario”. Ricordiamo che gli eventi potranno essere seguiti in diretta sia su internet dal sito
www.vatican.va, sia in televisione su
Tv2000.
Fin dal viaggio in aereo verso il Brasile,
lunedì 22, Papa Francesco aveva cominciato ad affrontare le tematiche giovanili. “È vero - aveva affermato - che la crisi
mondiale non fa cose buone con i giovani. Abbiamo il rischio di avere una generazione che non ha avuto lavoro, e dal lavoro viene la dignità della persona”. Il Papa ha quindi salutato i giornalisti del seguito, uno per uno, ricordando che in
questo suo primo viaggio internazionale
vuole andare a trovare i giovani nella
concretezza del tessuto sociale in cui vivono.
“Giovani non isolati dalla loro vita, perché
quando noi isoliamo i giovani noi facciamo un’ingiustizia: i giovani appartengono
a una famiglia,
una
patria,
una cultura,
una fede, hanno un’appartenenza.
Non
dobbiamo isolarli, loro davvero sono il futuro di un popolo... Noi siamo abituati a questa
cultura dello scarto: con gli anziani si
fa troppo spesso. Ma anche adesso
con tanti giovani senza lavoro, anche
a loro arriva la cultura dello scarto.
Dobbiamo finire con questa abitudine di scartare! No! Cultura della inclusione, cultura dell’incontro, fare
uno sforzo per portare tutti alla società! È questo un po’ il senso che io
voglio dare a questa visita ai giovani”.
La maggior parte dei partecipanti alla Gmg ha meno di 25 anni; sono in
355 mila, in maggioranza ragazze, e
vengono da 175 Paesi del mondo. Gli
italiani - con 7.700 iscritti - si posizionano al 4° posto nella graduatoria stilata per nazionalità e per numero di
partecipanti. Sono il gruppo europeo
più numeroso, seguito dalla Francia.
Ma, oltre agli iscritti, sono migliaia le
persone arrivate spontaneamente per
seguire il primo viaggio di Papa Francesco in terra latino-americana.
Sir
La messa di inizio sulla spiaggia di Copacabana
E
rano in 600 mila, martedì, al primo
appuntamento sulla spiaggia
attorno all’arcivescovo di Rio de
Janeiro, dom Orani Joao Tempesta: “È
tempo di risvegliare fiducia e speranza! ha esclamato. - Un altro mondo è
possibile!”. Divertimento ma anche
intensi momenti di preghiera e silenzio.
Copacabana si è trasformata in un
immenso palcoscenico a cielo aperto
carico di emozioni, colori, luci. È iniziata
così la Giornata mondiale della gioventù.
La festa non ha impedito di pregare in
modo speciale per i giovani perseguitati,
emarginati, che soffrono per qualche
dipendenza, oppressi della vita. Per i
giovani che hanno perso la propria vita a
causa della violenza. Per tutti coloro che
credono che un mondo nuovo è
possibile. Tra i pellegrini ci sono anche
dei giovani iracheni. “La guerra – dicono
– toglie la luce dagli occhi e getta
nell’oscurità”. Sono qui in 168,
accompagnati da don Saad Sirop Hanna,
il sacerdote caldeo iracheno rapito a
Baghdad il 15 di agosto 2006 e liberato
un mese dopo. A Copacabana hanno
incontrato i giovani degli Stati Uniti e
hanno unito le loro bandiere per inviare
“ai loro rispettivi governanti un
messaggio di pace”. La festa ha avuto
inizio alle 15 ed è stata animata dai dj.
Poi alle 18 improvvisamente la musica è
cessata, le luci si sono spente e sul palco
è apparso un enorme mappamondo con
giovani vestiti di bianco che
sventolavano bandiere colorate. Una
coreografia trascinante che ha
accompagnato con la musica
dell’Emmanuel - inno della Gmg di Roma
2000 - la processione della Croce
pellegrina e l’icona di Nostra Signora,
simboli della Gmg. La messa presieduta
dall’Arcivescovo di Rio si è conclusa con
un saluto del card. Stanislaw Rylko,
presidente del Pontificio consiglio per i
laici: “Il Signore ha in serbo per ciascuno
di noi tante sorprese! Per tutti voi
saranno giorni indimenticabili, giorni di
importanti scoperte, giorni di scelte
decisive per la vostra vita!”.
Il giorno dopo, mercoledì, Papa
Francesco ha inaugurato a Rio de
Janeiro un polo sanitario specializzato
all’interno dell’ospedale “São Francisco
de Assis na Providência de Deus”, nel
popoloso quartiere di Tijuca. Un esempio
concreto, sottolinea mons. Giovanni
Battista Gandolfo, responsabile del
Comitato per gli interventi caritativi a
favore del terzo mondo, di come la
Cerimonia di apertura della Gmg
Chiesa italiana utilizzi i fondi dell’8 per
mille. La nuova sezione dell’ospedale
inaugurata dal Papa è il “Polo di
attenzione integrale alla salute mentale”,
destinato soprattutto alla cura e al
recupero dei giovani tossicodipendenti. A
Rio il problema si è amplificato
sensibilmente con la diffusione, a partire
dal 2000, del “crack”, una sostanza che
genera elevata dipendenza e istinti
violenti, disinibendo i principali centri di
controllo del sistema nervoso. Di
conseguenza, spesso porta
all’alienazione sociale o comunque a
forme di psicosi.
LA VOCE
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
GIOVANI UMBRI A RIO
“Se verrai in Italia,
conta su di me”
Maria Teresa ha tenuto un diario
di viaggio sulla nostra pagina
Facebook e sul nostro sito web.
Questo è l’ultimo racconto che
abbiamo ricevuto mercoledì,
ma il racconto continua
È
Sulla spiaggia di Copacabana si svolge la cerimonia
di apertura della Giornata mondiale della Gioventù
ormai giunta al termine la settimana missionaria per i nostri giovani
umbri. La mattina del 23 luglio, infatti, hanno salutato le famiglie dalle quali sono stati ospiti in questo periodo e la
città di Maricà.
Il distacco ha significato molto per i nostri ragazzi. La mattina si è respirato un
clima di grande emozione, scaturito dal
forte legame instauratosi in questi giorni:
la dolcezza, la bellezza dei momenti trascorsi, la grande accoglienza hanno portato tutti a dire: “Mi casa es tu casa, quando vuoi venire in Italia sai che ci sarò”.
La commozione è stata quasi necessaria,
soprattutto dopo il video che i ragazzi di
Maricà hanno montato in questi giorni,
con le foto della loro preparazione alla
settimana missionaria e della settimana
stessa con i nostri giovani. I saluti sono
stati molto lunghi, ma necessari. Verso le
10 i tre pullman con i nostri ragazzi sono
partiti alla volta di Rio de Janeiro.
Questi sette giorni hanno significato molto per i nostri giovani e per quelli della
parrocchia di Maricà; la stessa frase ri-
portata nel video tratta dal libro di Siracide: “Un amico fedele è una protezione
potente, chi lo trova, trova un tesoro”,
identifica la dolcezza degli attimi indimenticabili e sinceri vissuti da questi ragazzi.
Dopo un’ora e mezzo di viaggio l’Umbria
è scesa a Rio. L’accoglienza non è stata
come quella trovata a Maricà e, al contrario di quanto si pensava, i giovani non
staranno in una palestra e, per varie incomprensioni e problemi organizzativi,
sono stati divisi tardi nelle famiglie che li
dovranno accogliere in questa settimana
di Gmg; anche in questa occasione, molto più che a Maricà, è evidente la condizione della famiglia, e per i ragazzi toccare con mano questa povertà dilaniante
alle volte è quasi inconcepibile.
Dopo essere stati assegnati si sono ritrovati alla chiesa di “Nossa Senhora do Rosario” per partire insieme per Copacabana, dove hanno preso la messa con tutto
il mondo, uniti dalla preghiera e dal freddo. Per tutta la celebrazione c’è stata una
pioggia fitta e leggera che ha accompagnato i nostri ragazzi da quando sono
scesi dal pullman fino al termine della
messa.
Dalla giornata di domani inizieranno a
vivere le catechesi e saranno una piccola goccia nell’oceano di folla formatasi a
Rio per pregare assieme a Papa Francesco.
Maria Teresa Cappannini
Rio de Janeiro, 24 luglio
GMG. I tanti modi di vivere l’evento anche
restando in Umbria e regioni limitrofe
S
tiamo seguendo con grande
partecipazione il viaggio dei
circa 300 giovani umbri a Rio
de Janeiro, ma molti di più sono
quelli che vivranno in modi diversi
la “loro” Gmg. Ci sono i giovani
della diocesi di Orvieto - Todi che a
Bolsena vivranno l’evento
seguendo in diretta notturna la
Veglia con il Papa (il programma a
pag. 21). Un appuntamento
diocesano, ma aperto agli amici
delle altre diocesi umbre,
nell’anno del Giubileo eucaristico
per il miracolo che proprio a
Bolsena trasformò il vino in
sangue davanti agli occhi di un
prete incredulo. C’è poi un altro
evento che si svolge quasi in
contemporanea con la Gmg, e che
da 33 anni spinge i giovani ad
affrontare a piedi una lunga strada
per giungere alla Porziuncola di
Assisi nel giorno del Perdono. È la
Marcia francescana organizzata
dai Frati minori d’Italia per giovani
dai 18 ai 32 anni circa, che
desiderano impegnarsi in un breve
itinerario spirituale per dare luce
alla propria vita interiore.
“Elementi portanti e irrinunciabili
del percorso saranno - spiegano gli
organizzatori -, oltre al cammino
giornaliero, lo spirito di fraternità e
di sobrietà, la preghiera e l‘ascolto
della Parola di Dio, la condivisione
del poco o del tanto che portiamo
nello zaino della nostra esistenza,
il confronto sulle scelte di vita e
sugli ideali che coltiviamo nel
nostro cuore”. Ogni anno la Marcia
presenta una tematica - pensata
insieme dai Frati minori delle
diverse regioni d’Italia - con lo
scopo di poter approfondire man
mano il tema del perdono e la
riconciliazione che ciascuno è
chiamato a vivere. Infine i giovani
italiani ed europei che hanno
scelto di accogliere l’invito del
santuario di Lourdes che apre le
porte ai giovani dal 23 al 28 per
vivere in contemporanea la Gmg di
Rio, troveranno ad accoglierli
anche il vescovo di Foligno mons.
Gualtiero Sigismondi.
M. R. V.
GMG. Le catechesi di mons. Bassetti ai giovani italiani
Le Beatitudini della speranza
S
ta vivendo la sua Gmg insieme ai
ragazzi dell’Umbria anche l’arcivescovo di Perugia - Città della Pieve
mons. Gualtiero Bassetti. È uno dei 15
Vescovi invitati a tenere le tre catechesi
che precedono la grande veglia con Papa Francesco. Non è la prima volta che
mons. Bassetti partecipa, e di ciascuna
delle cinque Gmg che ha vissuto ha ricordi vivi sia dei Pontefici che le hanno
presiedute sia dei giovani che ha incontrato: da Roma nel 2000 con Giovanni
Paolo II, a Colonia nel 2005 e Madrid nel
2007 con Benedetto XVI, e ora Rio de Janeiro con Papa Francesco.
Ne ha parlato in una lunga intervista rilasciata a Umbria Radio prima di partire (si può riascoltare in pod cast sul sito
www.umbriaradio.it), in cui ha sottoli-
neato il clima che si crea nelle catechesi tenute davanti a centinaia di giovani.
“Da parte dei ragazzi - ha detto - ho sempre visto, più che un’attenzione, una tensione, anche perché i ragazzi, quando
arrivano alle catechesi, sono già stati
preparati, sono già da una settimana e
più nei vari luoghi della Gmg e hanno
avuto esperienze o nelle parrocchie o
con gruppi”. Ai Vescovi è chiesto di fare
una riflessione di 15-20 minuti per poi
lasciare spazio alle domande. Ed è questa la parte che mons. Bassetti preferisce, perché “i ragazzi ti fanno delle domande di senso, essenziali e sulla loro
vita e anche sulle loro difficoltà” al punto di fare quasi confessioni pubbliche, e
“questo vuol dire che veramente la Parola di Dio aveva maturato dentro i ragazzi”.
Mons. Bassetti è partito avendo preparato le tracce delle tre catechesi (scaricabili dal sito www.lavoce.it) che quest’anno seguivano il tema della Gmg
“Andate e fate discepoli tutti i popoli”,
ma siamo certi che, com’è sua abitudine,
guardando negli occhi i giovani davanti
a lui, avrà lasciato qua e là il testo scrit-
to per far parlare il cuore.
La prima catechesi, mercoledì, era sulla speranza e mons. Bassetti ha invitato
i giovani a considerare se essa possa essere valutata dal risultato o no; li ha invitati ad andare alla fonte e a “sposare la
Speranza che è Cristo”. La seconda catechesi, giovedì, era sull’“Essere discepoli di Cristo”, su come sapere se si stia
camminando sulla giusta via. La terza
catechesi, venerdì, è sull’“Essere missionari”: è la catechesi dell’invito ad
“annunciare Cristo con la nostra vita”,
che, ricorda Bassetti, è quello che Papa
Francesco chiederà a conclusione di
questa Gmg.
Per ciascuna catechesi mons. Bassetti
propone ai giovani delle parole-chiave
su cui riflettere e personaggi che prima
di loro hanno vissuto la fede, chiudendo
con le sue Beatitudini “della speranza”,
“del discepolo di Cristo”, “del giovane
missionario consapevole”. “Sono beato
quando riconosco le braccia aperte del
Cristo Redentore, quello sulla montagna
del Corcovado, nell’ultima persona della mia città che aspetta me!”.
Maria Rita Valli
11
IL DIARIO DI VIAGGIO
di Maria Teresa
Preghiera dei giovani italiani a Maricà
19 LUGLIO
ggi per i nostri ragazzi è stata una giornata
nella quale il clima della Jmj ha iniziato ad
emergere, grazie alla messa conclusiva della
giornata che ha reso possibile la preghiera
comune di messicani, brasiliani, cubani, polacchi
e italiani, in un anfiteatro di Maricà. La mattina si
sono ritrovati per la catechesi, che ha
approfondito il tema della croce, altra parola
lasciata da Papa Francesco durante la messa della
domenica delle palme; fra Salvio di Assisi ha
ricordato la frase centrale per comprendere
l’importanza di questa parola per un cristiano “La
croce è il trono di Gesù, voi siete principi di un Re
crocifisso”, parola che non identifica un segno
bensì un simbolo. Nel pomeriggio hanno avuto
l’occasione di visitare il municipio e la casa di
cultura, una sorta di museo che raccoglie al suo
interno cimeli e ospita al piano inferiore varie
foto dell’Amazzonia.
Quella di oggi era per Maricà la giornata della
cultura, infatti la città era ricca di bancarelle che
consentivano ad ogni venditore di esprimersi e
farsi conoscere attraverso gli oggetti che egli
stesso aveva fabbricato. La giornata si è conclusa
con la messa multietnica, come sempre portatrice
di forti emozioni, poiché anche se non si
comprende la lingua con la quale viene trasmessa
la Parola, questa arriva comunque al cuore.
00.00 Maricà - 05.00 Italia
O
In cima al Corcovado
18 LUGLIO
ui sono le una di notte, quindi in realtà è
ormai l’alba del 19! Per i nostri giovani
umbri si è conclusa un’altra intensa e
stupenda giornata verdeoro! La mattina
presto alle 6.00 sono andati alla messa, al
termine della quale sono saliti sui pullman
per recarsi a Rio de Janeiro, per visitare il
monte Corcovado a vedere l’imponente ed
affascinante statua del Cristo Redentore e la
vista a 360° che un’altezza del genere (710m)
consente di avere sulla città. Arrivati in cima
verso mezzogiorno hanno dedicato tutto il
tempo
necessario ed
opportuno per
ammirare la
bellezza di quel
luogo: i laghi,
l’Oceano, le
isole, il monte
chiamato Pao de
Açucar, l’infinito
La ricca colazione a Rio
traffico aereo, le
favelas
affiancate da palazzi, le spiagge di
Copacabana e Ipanema e, ovviamente la
scultura facente parte delle sette meraviglie
del mondo moderno: il Cristo Redentore. I
nostri ragazzi sono più di cento e uno
spettacolo del genere richiede molto tempo
se vuole essere ammirato correttamente, così
si sono ritrovati a pranzare verso le tre in un
locale italiano chiamato “Mamma Rosa”,
terminato il quale sono ripartiti alla volta di
Maricà dove li attendeva una festa sulla
spiaggia organizzata dai ragazzi della
parrocchia. Anche questa, come quella della
sera precedente in pieno clima
latinoamericano! Boa noite a todos!
Q
Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano
esclusivamente il pensiero di chi le scrive.
12
“A mia insaputa”
Ma com’è possibile?
IL PUNTO
Immigrazione:
cosa è e cosa no
S
enza arrivare agli estremi
dell’“orango” di Calderoli
(ma, lui, si è mai guardato
allo specchio?), moltissimi
cittadini italiani dotati di buona
fede e di buone intenzioni
guardano con occhio ostile
all’immigrazione e agli
immigrati. Le motivazioni,
almeno quelle dichiarate, sono
molto diverse. C’è chi dice che
sono tutti delinquenti; chi dice
che rubano il posto di lavoro agli
italiani; chi dice che cambiano il
volto delle nostre città
cancellando tradizioni e spirito
civico. Sul fronte opposto ci sono
il Papa e tutti i buoni credenti
suoi seguaci, che
all’immigrazione applicano la
parabola del buon samaritano e il
concetto del “farsi prossimo”. A
questi ultimi qualcuno obietta che
un conto è predicare e un conto è
governare. Bene, parliamone con
l’ottica di chi deve governare,
badando agli interessi collettivi e
non ai moralismi. Che vediamo,
allora? Semplice: che
l’immigrazione, piaccia o no, è un
dato di fatto e di massa. Ci sono
spostati e delinquenti, ma anche
tantissimi lavoratori seri, che non
rubano il posto a nessuno ma
riempiono i vuoti lasciati dagli
italiani che preferiscono fare
altro. Cercate una badante, un
manovale, un bracciante (ma
anche un prete o una suora, un
centravanti della nazionale), e
vedete chi risponde all’appello. E
una volta che sono qui, che ne
facciamo? Li teniamo segregati?
Vietiamo loro di sposarsi, di fare
figli, di mandarli a scuola?
Integrarli, cioè farli diventare a
tutti gli effetti membri della
nostra comunità, prima che un
dovere morale è una necessità
imposta dalla storia. Ma, si dice,
la nostra identità nazionale e la
nostra civiltà sono in pericolo.
Vero, sono in pericolo, anzi hanno
già un piede nella fossa, ma non
per colpa degli immigrati: per
colpa degli italiani di centesima
generazione, ai quali non importa
più nulla dei valori culturali e
civici, del passato dell’Italia e del
suo futuro, importa solo fare soldi
per comprarsi il telefonino di
ultima generazione e scambiarsi
messaggi idioti. Ci sono molti
oranghi (bianchi) fra loro.
Pier Giorgio Lignani
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LA VOCE LETTERE&OPINIONI
Città di Castello
Moreno Migliorati,
piazza Gabriotti,10
Tel. 075 8550167
[email protected]
La discarica (dis)umana
I
l ministro dell’Interno Alfano per
difendersi dallo scandalo Kazako
(sequestro ed espulsione della
moglie e della figlioletta di un
dissidente) ha dichiarato: “La triste
vicenda del rimpatrio forzoso si è
svolta a mia insaputa”. Una
giustificazione bizzarra (come
insegna la vicenda dell’ex ministro
Claudio Scajola) che non sempre
ottiene risultati positivi. Purtroppo il
dichiararsi “insaputi” è diventato
ormai indegno costume di numerosi
esponenti politici. L’ex ministro dello
Sport Josefa Idem di recente ha
detto: “A mia insaputa non è stata
pagata l’Ici per una palestra di mia
proprietà ma, come qualunque
cittadino, se ci sono state irregolarità
pagherò con gli interessi”. Umberto
Bossi reagì così alla inchiesta sull’uso
dei fondi del partito: “Denuncerò
chi, a mia insaputa, ha utilizzato i
soldi della Lega per sistemare casa
mia”. Francesco Rutelli dichiarò: “Le
attività di Luigi Lusi sono state
condotte per il suo tornaconto
personale, a totale insaputa mia e
del gruppo dirigente della
Margherita”. Vittorio Sgarbi (sindaco
di Salemi, prov. di Trapani), quando
il suo Comune venne sciolto per
infiltrazione mafiosa, precisò: “Io
non mi sono mai accorto di niente”.
Anche in quel caso tutto,
ovviamente, è accaduto “a sua
insaputa”. In modo analogo Fini, a
proposito della svendita della casa di
Montecarlo, disse che gli intrighi del
cognato erano avvenuti a sua
insaputa. Carlo Malinconico, ex
sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio: “Chiesi con insistenza
all’albergo chi, a mia insaputa,
avesse pagato il conto del mio
soggiorno. Mi fu risposto che non era
possibile dirlo per ragioni di
privacy”...
P. L. G.
Perugia
Qualche volta può succedere
pure, ma un così alto ricorso a
dichiararsi ignari è sospetta ed
inoltre per chi è tenuto a sapere
e a controllare la scusa diviene
un’aggravante.
Se vai in vacanza, non
abbandonare... l’anziano
C
aro Direttore,
anche quest’anno è arrivato, per
chi se lo può ancora permettere, il
tempo delle vacanze e spunta il
solito, giustissimo richiamo:
attenzione, non abbandonate gli
animali! Infatti molti che non
possono portare i loro cani in
vacanza, li lasciano sulle strade,
quasi per liberarsene. Persone che
fanno questo, a mio parere, sono più
bestie di quelle di cui sono padroni!
Sposo in pieno la buona volontà di
chi si adopera sia pubblicamente
che in privato, per porre soluzione e
freno a questa deplorevole
costumanza. Terence Hill nelle vesti
di guardia forestale a cavallo ci
ricorda che gli incendi sono
pericolosi perché distruggono ettari
di bosco e uccidono animali,
dimenticandosi però che spesso
negli incendi, dolosi e non, muoiono
anche persone innocenti. Vorrei
Materiale fotografico
- Archivio La Voce
- Enrico Milanesi (Città
di Castello)
- Gavirati (Gubbio)
- Giancarlo Belfiore
ASSOCIATO
ALL’UNIONE
DELLA STAMPA
PERIODICA
ITALIANA
ISCRITTO ALLA
FEDERAZIONE
ITALIANA
SETTIMANALI
CATTOLICI
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
Si raccomanda di non superare
le trenta righe dattiloscritte
T
roppo spesso le
nostre vite e,
peggio, quelle dei
nostri giovani,
vengono
consegnate alle
soluzioni distruttive
delle droghe, del
gioco legalizzato,
della
banalizzazione del
male e della cura feticista del corpo. Parallelamente
i nostri anziani, i migranti, gli extracomunitari ecc.,
a causa di questo narcisismo e consumismo
diventano “materiale di scarto”, vengono
abbandonati nella “discarica esistenziale”. È la
mancanza di amore che instaura la “cultura della
discarica”. Quello che non serve, si butta via. È una
cultura crudele che assimila cose e persone in base
alla “ideologia del profitto” che nella società
occidentale divide cose e persone in “quelle che
servono” e “quelle che non servono più”… così
l’esistenza delle persone può diventare “materiale di
scarto”. Al riguardo Papa Francesco ha suggerito di
fare una visita al Cottolengo. “Lì sono le frontiere
esistenziali. Passare un po’ di tempo con il ritardato
ricordare che nelle famiglie che
vanno in vacanza ci sono, oltre e più
spesso degli animali, le persone
anziane oppure ammalate, che non
si sentono di allontanarsi dalla loro
casa e dalle loro
abitudini.Nemmeno loro, a maggior
ragione dei cani, si devono
abbandonare!
Umberto Benini
Passignano sul Trasimeno
Non è bello dover mettere in
competizione uomini e animali.
L’amore agli animali dovrebbe
favorire l’amore agli uomini e
viceversa. Siamo infatti tutti
nella stessa barca, creature di
Dio, soggette alla sofferenza e
alla morte. Naturalmente
l’uomo ha un livello più alto e
diverso di coscienza che lo
rende responsabile delle sue
azioni ed anche soggetto a
maggiore fragilità e sofferenza.
Il matrimonio gay
va contro la biologia
G
entile Direttore,
ormai, tramite la legge sulla
cosidetta omofobia (che altro non è
che una legge liberticida), si punta
sempre più a sdoganare il cosidetto
matrimonio gay. Eppure, così
facendo, non si va solo contro Dio e
la Chiesa, come dicono alcuni; si va
contro la biologia e i fatti. La
biologia: un bambino nasce da un
uomo e da una donna, da un ovulo
e da uno spermatozoo. Un motivo ci
sarà? O la natura va rispettata solo
se parliamo di inquinamento o
simili? Quanto ai fatti, basterebbe
citare una testimonianze molto
significativa, di Robert Oscar Lopez,
professore alla California State
University, che lo scorso 12 marzo ha
dato testimonianza davanti al
Parlamento del Minnesota chiamato
a legiferare sul matrimonio
omosessuale, in quanto cresciuto da
due lesbiche. Lopez ha detto: “I
bambini sentono potentemente la
mancanza di un padre o di una
mentale, il cerebroleso o il malato terminale…
significa toccare la carne di Gesù, e invece quello che
il mondo vuole fare sparire è proprio la carne di
Cristo”. Ecco alcune recenti notizie di cronaca che
fanno rabbrividire: “La polizia ha scoperto una
bimba di sette mesi, appena partorita, e gettata in
un cassonetto dei rifiuti”. “Donna massacrata di
botte e chiusa nel sacco della spazzatura”. Uccisa dal
compagno e nascosta nel congelatore. Profughi
morti come tonni (cercavano di resistere al mare
aggrappati a una gabbia per l’allevamento dei tonni.
Sono morti così, intrappolati in quella che
credevano fosse un’ancora di salvezza al traino di un
motopeschereccio tunisino). Davvero sono molte le
atrocità quotidiane, ma il male peggiore, come ha
ricordato Papa Francesco a Lampedusa, è
l’indifferenza. È l’indifferenza che procura l’anestesia
dei cuori: siamo una società che ha dimenticato
l’esperienza del piangere, del “patire con”, non
sappiamo piangere nemmeno per le vittime. Solo la
fede fa scoprire che l’uomo è custode della natura, e
fonda una “ecologia della prossimità” che vede ogni
essere umano al centro del creato, e mai come un
rifiuto da discarica.
Pier Luigi Galassi
Perugia
madre” e “provano una grande
frustrazione, perché non sono in
grado di fermare chi decide di
privarli del padre o della madre”.
Inoltre ha aggiunto: “Inquietante e
classista, la posizione dei gay che
pensano di poter amare senza
riserve i loro figli dopo aver trattato
la madre surrogata come un
incubatore, o delle lesbiche che
credono di amare i propri figli
incondizionatamente dopo aver
trattato il loro padre-donatore di
sperma come un tubetto di
dentifricio”.
Lucio Visentin
via e-mail
Attualmente la discussione è
sulla legge contro l’omofobia.
Una legge in questa materia
dovrebbe tener conto di una
doppia esigenza: non offendere
nessuno per il fatto che sia gay,
lesbica o altro; non impedire a
nessuno di potersi esprimere
liberamente dichiarandosi
contrario per ragioni etiche e
sociali alle posizioni gay.
Grandi figure laiche,
giornali cattolici così così
H
o letto il bell’articolo di Lignani
su Lazzati, su La Voce del 12
luglio. Mi spiace che alla fine,
citando alcuni amici di Lazzati
(Paolo VI, Dossetti) non abbia
nominato il grande Giorgio La Pira,
di cui dal 1986 è avviata la causa di
beatificazione. Mi auguro vivamente
che queste bellissime figure di
Pastori (Paolo VI) e di laici impegnati
(oltre ai citati metterei anche De
Gasperi, Armida Barelli ecc.) nel
politico e nel sociale vengano presto
poste ad esempio e imitazione di
tutti noi, che abbiamo perso per
strada la lucentezza e l’entusiasmo
umano e cristiano per l’uomo e la
polis, la Città dell’uomo. Nota di
cronaca: il vostro giornale me lo
procura una cara amica di Ancona.
Io ho poca, pochissima stima dei
settimanali diocesani. Il vostro ha
Direttore responsabile: Elio Bromuri
Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugia
tel. 075/57.27.871 • fax 075/57.31.066
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Semestrale
Sostenitore
Benemerito
almeno il merito di servire tutte le
diocesi dell’Umbria. Nelle Marche si
salva un po’solo Il nuovo amico di
Pesaro, che almeno serve, con tutti i
limiti e i difetti, tre diocesi: Pesaro,
Fano e Urbino. Ho proposto varie
volte di fare, almeno per la nostra
Metropolia, un unico settimanale,
anche come frutto del Cen del 2011,
organizzato appunto dalla
Metropolia che comprende AnconaOsimo, Loreto, Senigallia, Jesi e
Fabriano. Mi è stato risposto, anche
da qualche amico vescovo, che ogni
diocesi è... gelosa del proprio
giornale. Bel concetto di Chiesa! E i
frutti si vedono. I settimanali uno
più scarso dell’altro.
Valerio T.
Ancona
Grazie del suo intervento.
Faremo tesoro dei suoi
suggerimenti. Quanto ai
settimanali cattolici, mi creda,
non è facile per nessuno
portarli avanti. I limiti e le
inefficienze dipendono anche
dallo scarso sostegno dei
lettori, soprattuto di quelli,
moltissimi, che non esistono.
Siamo d’accordo con la
Boldrini: stop Miss Italia!
S
ono d’accordo con la presidente
della Camera Laura Boldrini:
Miss Italia è uno “spettacolo datato”.
È da febbraio che noi dell’Aiart
chiedevamo lo stop a Miss Italia. Le
dichiarazioni della Boldrini ci
trovano quindi del tutto d’accordo.
Uno spettacolo datato che sempre
meno italiani seguivano con
interesse. Diciamocelo chiaro: la
trasmissione di Miss Italia in tv
poteva andare bene negli anni ’6070. Ma nel 2000 non aveva più
senso. Bisognerebbe mettere fine a
tutte quelle trasmissioni che hanno
come principale motivo conduttore
gli aspetti estetici delle donne.
Luca Borgomeo
presidente dell’associazione
di telespettatori Aiart
43 e
55 e
35 e
23 e
68 e
150 e
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in c/c postale n. 11941069
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LA VOCE UMBRIA&DINTORNI
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
Corciano festival al borgo
Quest’anno si tiene
all’insegna dei 500 anni
della pala dell’Assunta a cui
è dedicata una mostra. Il 15
agosto corteo storico del
Gonfalone
La manifestazione si
svolgerà dal 3 al 18
agosto tra musica, arte,
teatro, poesia e ...
Medioevo
È
ricco di iniziative e proposte il Corciano festival, che
dal 3 al 18 agosto animerà
lo splendido borgo medievale
umbro, ricco di storia e di vestigia antiche. E proprio il 3 agosto,
alle ore 17.30, presso i giardini
del Torrione di Porta Santa Maria, verrà celebrata la riapertura
del Torrione dopo il restauro,
emblema di Corciano e da più di
40 anni l’elemento fondante delle rievocazioni storiche che si
svolgono per la festa dell’Assunta di mezz’agosto. Il restauro è
stato sovvenzionato da Brunello
Cucinelli.
Ma veniamo al programma della
manifestazione che anche quest’anno seguirà la consueta scansione tematica. Ci sarà la sezione
arti visive, di musica, i “Salotti
dell’Umbria del cuore”, teatro, letteratura e poesia, sezione “Rievocazioni storiche: Corciano tra medioevo e rinascimento”. Dal 15 al 18 agosto “A spasso nel Medioevo”: lungo
le vie del centro, impreziosite da
bandiere e stendardi, si allestirà un
grande campo medievale dove artigiani, cavalieri, armigeri offrono
scene di vita quotidiana al castello,
cene alla Taverna del Duca. Il 13
agosto Serenate dei menestrelli il 14
agosto la Processione del Lume, il
15 agosto il corteo storico del Gonfalone in ricordo di un’antica processione religiosa che si svolgeva nel
borgo fin dal XVI secolo, ogni 15 agosto. Nei pomeriggi del 16 - 17 agosto
i gruppi di figuranti provenienti da
tutta Italia per rendere omaggio alla
Madonna di mezz’agosto si sfideranno alle armi nel “Palio dell’Assunta”.
Quest’anno Corciano ospiterà anche
la mostra per i 500 anni della Pala
dell’Assunta: “Con oro e colori preziosi e buoni. Perugino a Corciano.
1513 - 2013. Due le sedi espositive: la
chiesa di Santa Maria Assunta (dove
si trova la pala) e l’ex - chiesa di San
Francesco.
Difficile riportare qui l’intera proposta del festival. Per questo rimandiamo al sito del comune www.comune.corciano.pg.it.Tra le proposte più
interessanti c’è il concerto di apertura del 3 agosto in piazza Coragino
con la Corciano Festival Ensamble: anche quest’anno il tema
sarà Verdi, in particolare il Balletto. Le musiche dell’Ensamble
faranno da sfondo all’esibizione
del corpo di ballo del Liceo musicale coreutico “International
Montessori school” di Perugia e
del Centro danza di Perugia. E
poi serate con musica etnica,
jazz, concerti per il 150° dell’organo Morettini della chiesa parrocchiale. La sezione musicale si
chiuderà il 18 agosto con il concerto di chiusura del Corciano
festival orchestra. Per i “Salotti
dell’Umbria del cuore, incontri
con personaggi che hanno scelto l’Umbria come luogo stabile i
residenza o solo per vacanze:
quest’anno saranno ospiti tra gli
altri Giorgio Ferrara, Silvano
Spada, Peppe Vessicchio, Antonio
Lubrano, Marco Materazzi e Ilario
Castagner.
Per la sezione Teatro torna il Farneto teatro con il teatro di piazza. Due
gli spettacoli che andranno in scena:
il Mistero buffo di Dario Fo e La
Mandragola di Niccolò Machiavelli.
Infine per la sezione Letteratura e
poesia una serata dedicata alla Pala
del Perugino: compositori d’oggi
scrivono ispirandosi all’opera e al
personaggio con testi critico - letterali sul Perugino. a cura di Antonio
C. Ponti, che curerà anche lo Scaffale umbro, presentazione di libri di
autori umbri.
Manuela Acito
EVENTI in Umbria
MONTONE
Domenica 28 luglio, a
Montone, alle ore 16.30
nell’ambito di Percorsi
d’estate “Il Narratore
animato” (per bambini
dai 7 agli 11 anni). Un
pomeriggio per bambini
per conoscere le vicende
e i personaggi che hanno
fatto la storia di
Montone. Un simpatico
personaggio proporrà ai
giovani partecipanti
divertenti attività e
avvincenti sfide per
rievocare le gesta del
grande condottiero
Braccio Fortebraccio da
Montone. Al termine sarà
offerta una merenda.
Quota di partecipazione
euro 5.
TREVI
Dal 25 al 28 luglio e
dall’11 al 22 agosto 2013,
nell’ambito di “Estate a
Trevi 2013” a Trevi si
terrà l’International
Guitar Festival. A Villa
Fabri e alla chiesa di S.
Francesco, mostra di
liuteria, master class e
tanti concerti.
Nell’ambito
dell’International Guitar
Festival saranno coinvolti
anche gli allievi della
classe di chitarra
dell’istituto “T. Valenti” di
Trevi, gli allievi del
conservatorio di Terni e
della scuola Comunale di
musica di Gubbio”. Info
www.treviturismo.it
TRASIMENO
Dal 21 luglio al 22
settembre, “Navigando il
Trasimeno”, itinerari alla
scoperta dei segreti del
lago. L’obiettivo consiste
nel valorizzare questa
area territoriale ad alta
vocazione turistica
attraverso
l’organizzazione di
“crociere”, percorsi ed
itinerari, rivolti sia ai
turisti, sia ai residenti
delle città umbre. Eventi,
spettacoli, sport,
passeggiate itinerari,
musica, minicrociere,
visite guidate e tanto
altro ancora. Info
www.lagotrasimeno.net.
13
14
LA VOCE EVENTI IN UMBRIA
ISOLA MAGGIORE
Il 29 luglio alle ore 18.30, per
“Music For Sunset Replay, l’isola
che suona al tramonto” - presso
Isola Maggiore (Pg) concerto di Jon
Hassell. Il celebre trombettista e
compositore statunitense
musicherà a suo modo il tramonto
dell’isola nel cuore dello specchio
d’acqua umbro. Per info:
www.musicforsunset.it
FOLIGNO
L’estate
in città
e al lago
Per chi non va in
vacanza e per chi sta
per tornare le occasioni
per passare piacevoli
giornate tra musica,
teatro, arte e altro
ancora. Occasione per
gustare piatti tipici
della nostra regione
in forma di “Apericena” con vini
locali, birre artigianali e acque
minerali. Il ritrovo è previsto alle
ore 18 presso il sentiero 5 ai
Campacci di Marmore. Si inizierà
Mercoledì 31 luglio, a palazzo
Trinci di Spoleto, per Serata a
corte, alle ore 19 visita a Palazzo
“guidati” da Costanza per scoprire
come si viveva in una corte del
Quattrocento. Alle ore 20 aperitivo.
Ore 21 concerto finale degli allievi
e insegnanti del IV Corso
internazionale di musica
medievale. La musica di Machaut
ed il repertorio del ’300 italiano.
Canto arpa gotica, Viella e Ribeca,
percussioni, liuto, strumenti a fiato
medievali.
ASSISI
Il 10 agosto, (si chiuderà il 6
gennaio) ad Assisi presso il Palazzo
Monte Frumentario verrà
inaugurata alle ore 18 la mostra
“Antonio Canova: sculture, dipinti,
e incisioni in mostra ad Assisi”
provenienti dal museo e dalla
Gipsoteca di Possagno. Al suo
interno sarà allestito un laboratorio
didattico che dimostrerà il modo di
operare dello scultore.
con l’introduzione all’evento e
visita al sito oggetto del tema della
serata. L’iniziativa è a numero
chiuso ed è obbligatoria la
prenotazione. Per info e
prenotazioni: Andrea 3286557331;
Antonio 3285743017; Emanuele
3288413702, [email protected]
ALLERONA
nell’antico borgo medievale di
Allerona (Tr). La partecipazione è
stata ristretta alle sole opere di
autori italiani. Accanto ad opere di
autori classici e contemporanei di
sicuro richiamo vengono
gradatamente proposti anche
autori meno noti o comunque
meno rappresentati ed opere di
giovani autori alle loro prime
esperienze. Martedì 30 luglio la
serata sarà dedicata al concorso
“Stella d’Argento” per i migliori
monologhi il cui tema sarà la
violenza sulle donne. L’incasso
verrà devoluto a favore di una
struttura protetta che accoglie le
vittime della violenza. Info
www.stelladoroallerona.it
VALNERINA
Il 31 agosto e il 1 settembre le
strade e le piazze della Valnerina si
riempiranno di saltimbanchi,
giocolieri, fachiri, incantatori di
folle e clown acrobati per il primo
Festival dedicato agli artisti di
strada, denominato Valnerina
Itinerarte. A fare da cornice
all’evento saranno cinque località,
scelte tra le più belle della vallata:
Campi di Norcia, Preci, Scheggino,
Sellano e Vallo di Nera. Ognuna di
queste cittadine medievali ospiterà
a rotazione un totale di quattro
Compagnie diverse. Tra uno
spettacolo e l’altro si potranno
gustare i migliori prodotti del
territorio, dai salumi al prosciutto,
dai legumi (lenticchia e cicerchia)
al farro, dall’acqua minerale al
tartufo nero e al cacio pecorino. Gli
spettacoli verranno proposti in due
fasce orarie nelle giornate di
sabato e domenica: nel pomeriggio
tra le 16 e le 19 e la sera per il gran
finale alle 21.30. Spettacoli e
proposte gratuiti. Info
www.valnerinaitinerarte.com
PETTINO
CASCATA DELLE MARMORE
Fino al 3 agosto, presso la Cascata
delle Marmore a Terni,
Archeoaperitivo, brevi viaggi tra
assaggi e storia. Marmore Tourist
propone delle degustazioni di
prodotti tipici del territorio umbro
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
È partita il 20 luglio la 17esima
edizione del Festival nazionale di
teatro premio ”Stella d’Oro”,
riservato alle compagnie non
professionistiche, che avrà luogo
Nei giorni 20 e 21 e dal 26 al 28
luglio a Pettino, paese nelle
vicinanze delle Fonti del Clitunno,
ci sarà la Festa della Montagna.
Inoltre nei giorni 26, 27 e 28 luglio
oltre al mercato di prodotti di
artigianato, gastronomia e altre
cose ancora ci sarà uno spettacolo
equestre. Dalle ore 12.30 apertura
stand gastronomici e ristorante,
cena dalle 19.30. Info
www.laprolocopettino.com
15
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
Q
uanta gioia mi dà venire
alla casa della Madre di
ogni brasiliano, il
santuario di Nostra Signora di
Aparecida! Il giorno dopo la mia
elezione a Vescovo di Roma, ho
visitato la basilica di Santa Maria
Maggiore a Roma per affidare
alla Madonna il mio ministero di
successore di Pietro. Oggi ho
voluto venire qui per chiedere a
Maria nostra Madre il buon esito
della Giornata mondiale della
gioventù e mettere ai suoi piedi
la vita del popolo
latinoamericano. Vorrei dirvi
anzitutto una cosa. In questo
santuario, dove sei anni fa si è
tenuta la V Conferenza generale
dell’Episcopato dell’America
Latina e dei Caraibi, è avvenuto
un fatto bellissimo di cui ho
potuto rendermi conto di
persona: vedere come i Vescovi
– che hanno lavorato sul tema
dell’incontro con Cristo, il
discepolato e la missione – si
sentivano incoraggiati,
accompagnati e, in un certo
senso, ispirati dalle migliaia di
pellegrini che venivano ogni
giorno ad affidare la loro vita
alla Madonna: quella
Conferenza è stata un grande
momento di Chiesa. E, in effetti,
si può dire che il Documento di
Aparecida sia nato proprio da
questo intreccio fra i lavori dei
Pastori e la fede semplice dei
Quando cerca Cristo,
la Chiesa bussa a Maria
Papa Francesco
L’omelia
di Papa
Francesco al
santuario
di Aparecida
il 24 luglio,
in apertura
della Gmg
pellegrini, sotto la
protezione materna
di Maria. La
Chiesa, quando
cerca Cristo bussa
sempre alla casa
della Madre e
chiede: “Mostraci
Gesù”. È da lei che
si impara il vero
discepolato. Ed
ecco perché la
Chiesa va in
missione sempre
sulla scia di Maria. Oggi,
guardando alla Giornata
mondiale della gioventù che mi
ha portato in Brasile, anche io
vengo a bussare alla porta della
casa di Maria – che ha amato ed
educato Gesù – affinché aiuti
tutti noi, i Pastori del popolo di
Dio, i genitori e gli educatori, a
trasmettere ai nostri giovani i
valori che li rendano artefici di
una nazione e di un mondo più
giusti, solidali e fraterni. Per
questo, vorrei richiamare tre
semplici atteggiamenti:
mantenere la speranza, lasciarsi
sorprendere da Dio,
e vivere nella gioia.
1. Mantenere la
speranza... Quante
difficoltà ci sono
nella vita di ognuno,
nella nostra gente,
nelle nostre
comunità! Ma per
quanto grandi
possano apparire,
Dio non lascia mai
che ne siamo
sommersi. Davanti allo
scoraggiamento che potrebbe
esserci nella vita, in chi lavora
alla evangelizzazione oppure in
chi si sforza di vivere la fede
come padre e madre di famiglia,
vorrei dire con forza: abbiate
sempre nel cuore questa
certezza: Dio cammina accanto
a voi, in nessun momento vi
abbandona! Non perdiamo mai
la speranza!...
2. Il secondo atteggiamento:
lasciarsi sorprendere da Dio. Chi
è uomo, donna di speranza - la
grande speranza che ci dà la
fede - sa che, anche in mezzo
alle difficoltà, Dio agisce e ci
sorprende. La storia di questo
santuario ne è un esempio: tre
pescatori, dopo una giornata a
vuoto, senza riuscire a prendere
pesci, nelle acque del rio
Parnaíba trovano qualcosa di
inaspettato: un’immagine di
Nostra Signora della
Concezione. Chi avrebbe mai
immaginato che il luogo di una
pesca infruttuosa sarebbe
diventato il luogo in cui tutti i
brasiliani possono sentirsi figli
di una stessa Madre? Dio
sempre stupisce!...
3. Il terzo atteggiamento: vivere
nella gioia... Il cristiano è
gioioso, non è mai triste. Dio ci
accompagna. Abbiamo una
Madre che sempre intercede per
la vita dei suoi figli, per noi...
Gesù ci ha mostrato che il volto
di Dio è quello di un Padre che
ci ama. Il peccato e la morte
sono stati sconfitti. Il cristiano
non può essere pessimista! Non
ha la faccia di chi sembra
trovarsi in un lutto perpetuo. Se
siamo davvero innamorati di
Cristo e sentiamo quanto ci ama,
il nostro cuore si “infiammerà”
di una gioia tale che contagerà
quanti vivono vicini a noi... Sì,
Madre nostra, noi ci
impegniamo a fare quello che
Gesù ci dirà! E lo faremo con
speranza, fiduciosi nelle
sorprese di Dio e pieni di gioia.
LA VOCE Perugia .Città della Pieve
16
Portò in spalla Gesù in persona
BREVI
❖ PONTE DELLA PIETRA
Serenata alla Vergine Maria
Da 12 anni, all’interno della Festa di Maria
Madre della Misericordia a Ponte della
Pietra, la parrocchia organizza la “Serenata
alla Vergine Maria”, una vera e propria
serenata di amore e riconoscenza alla Madre
di Gesù e Madre nostra. Non è una
competizione, ma semplicemente una
rassegna dove chiunque può fare un
omaggio alla Vergine secondo la sua
particolarità: se cantautore anche con un
suo pezzo, altrimenti con un brano già noto,
in gruppo o come solista, accompagnandosi
con uno strumento o “a cappella”, etc.
“Quest’anno particolarmente - scrive
Francesco D’Andola - vorremmo allargare
ancora di più i confini invitando tutti ad una
generosa partecipazione, auspicando come
già negli anni scorsi quella straordinaria
presenza eterogenea di movimenti, oratori e
tradizione popolare che genera sempre una
grande ricchezza”. La Serenata si terrà
venerdì 6 settembre alle ore 21 al Santuario
di Ponte della Pietra. Per partecipare è
sufficiente mettersi in contatto con
Francesco (cell 349 8660460 e.mail
[email protected])
❖ SCUOLA DIOCESANA
Corsi di teologia
Il 3 settembre prenderà avvio il nuovo anno
alla scuola diocesana di teologia “Leone XIII”
di Perugia. La sede della scuola è a
Montemorcino, accanto all’Hotel Mater
Gratiae (via San Galigano 12/A- Perugia). Le
lezioni si terranno ogni martedì dalle 18 alle
21.15. Il programma della formazione di
base ha la durata di un quadriennio. I
partecipanti vengono introdotti alla
comprensione del mistero cristiano
mediante corsi organici di Sacra scrittura,
Teologia dommatica, Teologia morale, Storia
della Chiesa. Ogni corso può essere coronato
da un esame (colloquio, ricerca, tema scritto)
allo scopo di consentire una sintesi
personale. La scuola rilascia anche un
Diploma diocesano in teologia, utile, a
giudizio dei competenti uffici della curia
arcivescovile, alla scelta dei Candidati ai
Ministeri ecclesiali, dei candidati al
diaconato permanente e ad altri incarichi.
La scuola consente anche a chi ha già
seguito il percorso di base di seguire corsi
per la Formazione permanente. Le iscrizioni
si effettuano il primo giorno di lezione. Per
informazioni padre Rino Bartolini, convento
Monteripido (Pg) tel. cell. 335.7027843
[email protected] oppure Simona
Segoloni Ruta tel. cell. 347.3621727. Quota
sociale annuale 100 euro. Gli incontri si
terranno fino al 17 giugno.
Passignano sul
Trasimeno. La
tradizionale festa di
san Cristoforo
I
eri, giovedì 25 luglio, la parrocchia di
Passignano sul Trasimeno, nel pieno
delle manifestazioni in occasione del
Palio delle barche, ha celebrato la festa
del suo santo patrono e titolare della parrocchia, san Cristoforo.
Di questo santo sappiamo solo quello che
ci racconta la leggenda. Era un pagano
della Palestina, e si chiamava Reprobo;
convertito e battezzato dal vescovo Babila di Antiochia, si recò in Licia ove, sfruttando la sua statura gigantesca e la sua
forza straordinaria, si mise ad aiutare gratuitamente i viandanti a passare un fiume
caricandoseli sulle spalle. Un giorno un
fanciullo lo pregò di farlo passare, ma il
peso di lui era tale che solo a fatica il Santo poté giungere sull’altra riva. Allora gli
fu rivelato di aver portato sulle spalle Colui che porta il mondo, e da allora fu chiamato Cristoforo, cioè “portatore di Cristo”. Secondo la leggenda, san Cristoforo
subì il martirio sotto la persecuzione di
Decio nel 250.
A san Cristoforo è intitolata la chiesa più
antica del paese, e che fu la prima parrocchiale, con il titolo di “pieve”. L’edificio, a tre navate, costruito tra la fine del XI
e l’inizio del XII secolo, ospita al suo interno un pregevole ciclo di affreschi di
stampo devozionale, eseguiti tra il XII e il
Pieve San Cristoforo
La maiolica sul portale
Nel 1908 la regina Elena fece
sosta a Passignano. Vista l’effigie
di san Cristoforo in cattive
condizioni, donò alla parrocchia
una nuova statua: quella che
vi è venerata tutt’oggi
XV secolo.
Al sommo dell’altare maggiore un prezioso Crocifisso della prima metà del 1500
si mostra ai fedeli all’interno di una settecentesca “macchina” in legno policromo di squisita fattura, su un fondale dipinto da Anton Maria Garbi raffigurante
la Maddalena e san Cristoforo che adorano il Crocifisso.
All’interno della pieve la grande statua del
CASTEL DEL PIANO. Da settembre apre
il nuovo nido e centro ricreativo “Ali d’angelo”
“A
li d’angelo” è il
nome di un nuovo
servizio alle famiglie
di Castel del Piano. Si tratta di
un nuovo nido - spazio gioco e
centro ricreativo che dal
prossimo settembre aprirà le
sue porte in via Fausto Luciani.
L’asilo, che può accogliere fino
a 23 bambini, ha un ampio
salone polivalente con diversi
spazi per il gioco, il pasto e
tanto altro come le attività di
manipolazione, giochi di
movimento, fiabe e
drammatizzazioni. Sono solo
alcune delle attività che i
bambini possono praticare,
programmate di settimana in
settimana sotto la supervisione
pedagogica di personale
qualificato. La struttura nasce
dalla passione e dal grande
impegno di quattro ragazze
della parrocchia di Castel del
Piano, che, con la benedizione
del parroco don Francesco
Buono, hanno fondato la
Il santo Anello sarà “calato” e poi
esposto in cattedrale dal 28 al 30 luglio
S
i rinnova la tradizione della “Calata del
sant’Anello” nella
cattedrale di San Lorenzo
a Perugia. Si tratta dell’esposizione della preziosa
reliquia ritenuta dalla
pietà popolare l’anello
con cui la Vergine Maria
fu sposata a san Giuseppe. L’esposizione è in
programma domenica 28
luglio, alle ore 17.30, e
nei giorni di lunedi 29 e
martedì 30 luglio (dalle
ore 9 alle 12 e dalle ore
16 alle 19).
L’esposizione è preceduta dalla suggestiva cerimonia della
cosiddetta “Calata”, in quanto
la reliquia è conservata in un
antico reliquiario di argento e
rame che si trova in una cassaforte posta in un piccolo
ambiente nella parte alta della cappella del sant’Anello. Il
reliquiario, attraverso un sistema meccanico, viene calato al piano dell’altare della
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
cappella. Altra particolarità è
l’apertura della cassaforte,
che avviene con ben 11 chiavi
custodite - una ciascuno - dall’arcivescovo, dal Capitolo dei
canonici della cattedrale, dal
Collegio della mercanzia, dal
Collegio del cambio, e le altre
sette dalle autorità municipali.
Da secoli questa suggestiva
cerimonia si svolge il 29 luglio, un tempo memoria litur-
gica dello sposalizio della
Beata Vergine Maria.
Inoltre, fino a qualche decennio fa, gruppi di pellegrini dell’Abruzzo e della
Ciociaria venivano a Perugia, a fine luglio, per
venerare il sant’Anello e
poi raggiungere Santa
Maria degli Angeli in Assisi per la festa del Perdono (2 agosto).
La storia e la venerazione
per questa reliquia risalgono a prima dell’anno
Mille nella città di Chiusi,
dove rimase fino al 1473,
quando fu portata a Perugia
dopo essere stata trafugata da
un frate francescano. Per alcuni anni fu custodita dalle
autorità cittadine nella cappella dei Decemviri del palazzo comunale dei Priori, e successivamente collocata nella
cattedrale di San Lorenzo, affidandone la custodia ai Canonici della compagnia di San
Giuseppe.
Santo - che un tempo era portata in processione - testimonia un particolare legame tra Passignano e Casa Savoia. Nel
1908 sua maestà la regina Elena, dirigendosi a isola Maggiore per soggiornare in
villeggiatura presso il castello dei marchesi Guglielmi (di cui la moglie Isabella
era prima dama di compagnia) fa sosta a
Passignano. Entrata in chiesa e, veduta
l’effigie di san Cristoforo in miserevoli
condizioni, la Regina decise di donare alla parrocchia e al popolo di Passignano
una nuova statua di grandi dimensioni, in
gesso pieno e policromo. Immagine
tutt’oggi ancora venerata dai fedeli.
Giovedì 25 si è celebrata la messa nella
chiesa della pieve, a cui è seguita la tradizionale benedizione di auto e motocicli
radunati nel parcheggio sottostante.
Umberto Benini
cooperativa sociale “Ali
d’angelo” con l’obiettivo di
rispondere a una specifica
esigenza delle famiglie
garantendo un servizio efficace
e completo. Infatti, insieme al
servizio di asilo, la cooperativa
fornisce il servizio di spazio
gioco e centro ricreativo. Il
primo consente affidare anche
solo per un’ora i propri bimbi a
personale esperto in un luogo
pensato realizzato a loro
misura; il secondo invece, offre
la possibilità di aiuto compiti,
laboratori, gite e giochi
strutturati anche per i più
grandicelli. “L’attenzione al
bambino è prioritaria, per
questo abbiamo scelto di
fornire un servizio completo,
che possa sostegno ed aiuto
alle famiglie” dice la
presidente della cooperativa,
Maria Elena Zucchetti,
mamma a sua volta di due
bambini. “La cooperativa aggiunge don Francesco
Buono - sarà un luogo sano e
formativo anche per i genitori
che potranno partecipare”. Il
nuovo nido, aperto anche il
sabato mattina, prevede
formule flessibili e
personalizzate, pacchetti e
tessere orarie, ma anche sconti
sui secondi figli e famiglie
numerose.
San Feliciano sul Trasimeno
I teenager organizzano cena
pro famiglie in difficoltà
L’
11
luglio,
presso i locali della “Gerusalemme celeste”
della parrocchia di
San Feliciano sul Trasimeno è stato organizzato, dai ragazzi
del paese, un incontro sociale. Da soli si
sono adoperati, ognuno con la propria fantasia, a mettere a
punto una cena conviviale fatta di piatti
tipici locali. La presenza di
molti parrocchiani e di tanti
bambini accompagnati dai
propri genitori e del parroco
don Vincenzo Esposito ha
coronato e dato la possibilità
a questi ragazzi di poter raggiungere lo scopo: raccogliere fondi per la solidarietà da
destinare a persone bisognose del nostro paese che si
trovano, in un momento di
crisi come questo,
a superare le difficoltà della vita.
Lodevole e ammirevole la volontà e
la bontà d’animo
di questi giovani,
tutti di età compresa tra i 14 e i 17
anni, che si sono
mossi avvertendo
essi stessi la momentanea difficoltà. Durante la
serata si è svolta
una gara tra tutti i presenti
nel ricordare vecchi aneddoti e recitare poesie imparate
a scuola tanti anni fa. Quindi,
un “grazie per la vostra solidarietà” a Ilario Zoppitelli,
Gabriele Carloni, Giulia Locchi, Stefania Menconi, Maria
Giulia Tuteri, Nicola Terradura, Robert Wintingher, Salvatore Vetere, Pietro Sedini.
Sandro Mattaioli
LA VOCE Perugia .Città della Pieve
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
❖ SAN FELICIANO
Festa del giacchio
ed eventi collaterali
Presso i giardini del lungolago di
San Feliciano di Magione, dal 26
luglio al 3 agosto si terrà la 33a
Festa del giacchio. Si potranno
degustare piatti a base di pesce di
lago e ammirare gli splendidi
tramonti del Trasimeno ascoltando
musica e partecipando a
spettacoli. La festa prende il nome
dal giacchio, una rete da lancio a
forma di tronco di cono, con la
circonferenza maggiore di circa 15
❖ PERUGIA
metri, la minore di circa 30 cm e
l’altezza di circa 3 metri. Di difficile
impiego: la sua particolare tecnica
di lancio, l’ampiezza della rete e il
peso dei piombi ne determinavano
un uso specialistico. È una
antichissima rete da lancio,
risalente all’epoca greca, etrusca e
romana. Tra le iniziative proposte
una gara podistica competitiva,
una mostra collettiva al Museo
della pesca, corsa delle barche,
serate danzanti. Venerdì 26 luglio,
ore 21, il paesano capitano Marco
Zoppitelli parlerà delle Frecce
tricolori e della sua esperienza
nella pattuglia acrobatica.
Apre la loggia
presso il duomo
A partire dal 1°
agosto e per tutto il
mese apre al
pubblico la “loggia
di Braccio
Fortebraccio” in
piazza IV
Novembre. La
loggia fu costruita
nel 1423 dall’architetto bolognese
Fioravante Fioravanti per volontà di
Fortebraccio, signore di Perugia. Il
PERUGIA. Un giovane
appassionato ha
studiato a fondo tutte
le campane del
territorio, e non solo
portico, come testimoniano anche
gli affreschi di Bonfigli nella
cappella dei Priori, costituiva
l’accesso al palazzo di Braccio. Il
Museo del Capitolo di San Lorenzo
amplia in questo modo la sua
offerta, dando ai turisti la
possibilità di accedere alla terrazza
che si affaccia sul cuore antico della
città. La loggia è visitabile dal
martedì alla domenica, alle ore
10.30, 11.30 e 16, al costo di 2 euro
a biglietto. Per informazioni: Museo
del Capitolo di San Lorenzo, piazza
IV Novembre, Perugia, tel. 075
5724853, email
[email protected].
@
[email protected] 17
❖ MUSICA DAL MONDO
Concerti in cattedrale
e a Santa Giuliana
Nell’ambito di “Musica dal mondo”, venerdì 26
luglio alle ore 21.30 nella cattedrale di Perugia,
concerto della Fairbanks Youth Simphony
Orchestra, (Fairbanks, Alaska) diretto da George
Rydlinski. Musiche di Schubert, Rossini,
Mascagni. In collaborazione con Fog Festival
orchestre giovanili di Firenze. Sabato 27 luglio,
ore 21.30, nella chiesa di Santa Giuliana,
concerto del St Davis Cathedral Choir (Pembroke,
Galles - Inghilterra), diretto da Daniel Cook.
Musiche di Gabrieli, Rossini, Bruckner. In
collaborazione con Acfea tour consultants.
A sinistra Luca Chianella, a destra Daniele Chiaraluce
sul campanile della chiesa di Pieve di Campo
al termine della “suonata” di mezzogiorno
L
a passione per le campane,
Luca Chianella l’ha
maturata sin da bambino.
Forse era inevitabile - dice considerato che la sua casa è a
pochi passi dalla parrocchia di
Ponte San Giovanni, e quando
poteva eccolo sempre lì, sotto il
campanile, con il naso all’insù in
attesa del loro tintinnio. Oggi
Luca è un ragazzo di 22 anni. È
cresciuto di pari passo con la sua
inesauribile passione che nel
corso degli anni è diventata
qualcosa di più, tanto che nel
tempo libero dalla scuola (ha
studiato all’Istituto tecnico
industriale) le campane sono
diventate anch’esse oggetto di
studio. Partendo dalla sua
parrocchia e via via passando in
altre chiese della diocesi e non
solo: le ha fotografate, catalogate,
alcune anche riparate,
ripristinando in altre la
programmazione analogica,
realizzando anche dei video - ne
ha fatti circa un centinaio, alcuni
anche commentati - che ha
postato su YouTube (100.000 le
visualizzazioni avute finora).
Scartabellando tra gli archivi
parrocchiali, di ogni campanile
ha scoperto una storia, ogni
campana ha la sua particolarità e,
come tradizione vuole, è dedicata
a un santo, a un patrono o a un
personaggio. “A Ponte Valleceppi
Quanta storia c’è dietro
ogni “din don dan!”
ad esempio - racconta - ho
scoperto che hanno un impianto
‘alla veronese’ (con 5 campane).
Lo volle nel 1936 il parroco del
tempo don Giuseppe Buelloni,
che era di Mantova: quando
decise di rifare le campane, i
soldi non bastavano per
comprare anche quella più
grande. E allora don Giuseppe
chiese a Mussolini, che
conosceva di persona (prima di
entrare in seminario aveva
partecipato alla I Guerra
mondiale) il bronzo dei cannoni.
Dopo un primo diniego,
Mussolini ci ripensò e,
chiamatolo in gran segreto a
Predappio, gli diede i soldi per
acquistarla: l’avrebbe dedicata ai
caduti di tutte le guerre. Ad
attestare il dono oggi rimane la
scritta incisa: Campana donata
da Sua Eccellenza Benito
Mussolini Duce d’Italia. E poi le
parole in latino: Nemici in guerra,
fratelli in pace”. La curiosità ha
poi portato Luca a conoscere le
realtà di altre regioni italiane, i
diversi tipi di suono delle
campane: c’è il sistema del Nord
Italia, cioè quello ambrosiano, il
veronese, bolognese, del Centro
Italia (tra cui è compreso quello
umbro) e del Sud. I più belli e
spettacolari sono quelli del Nord
che prevedono un sistema di
suono a rotazione completa (a
360°). In genere prevedono 5-6
campane per arrivare, nel
sistema ambrosiano, a 12 o di
più. In Umbria, dove vengono
usate generalmente 3-4
campane, si associa il sistema a
rotazione di una campana con i
Per Luca Chianella
tutto è cominciato
ascoltando il suono
delle campane di
Ponte San Giovanni
ritocchi di campane più piccole
che rimangono fisse (il cosiddetto
rinterzo). “Devo molto delle mie
conoscenze anche a Matteo
Padovani, maestro e direttore
tecnico artistico dei Suonatori di
campane della cattedrale di
Verona - tiene a precisare Luca che più volte ho incontrato e mi
ha fatto salire sul campanile. La
svolta - prosegue - è avvenuta nel
2011 grazie a don Paolo Giulietti
(attuale vicario arcivescovile; a
quel tempo parroco di Ponte San
Giovanni) il quale aveva deciso
di ripristinare il suono delle
campane a mano nella chiesa di
Pieve di Campo a Ponte San
Giovanni in occasione della festa
di san Giovanni. Per fare ciò
chiamò Giorgio Zoppitelli (un
tecnico della motorizzazione
delle campane) e Giordano
Ciabatta (organista, musicista).
Da lì ho cominciato a imparare a
suonare le campane, ho fatto
anche degli incontri per bambini:
la prima suonata - ricorda - è
stata nella stessa parrocchia per
l’ingresso del nuovo parroco don
Gianluca Alunni il 23 ottobre”.
Ora è Luca, insieme a Daniele
Chiaraluce, anche lui campanaro
da generazioni della parrocchia,
che si occupa di far suonare le
campane di Pieve di Campo, ogni
domenica e nelle feste.
Manuela Acito
IN BREVE
❖ PERUGIA
L’edizione 2013 del Festival
internazionale laurenziano d’organo
Perugia si appresta a vivere l’edizione 2013 del “Festival
internazionale laurenziano d’organo” promosso in occasione della
solennità liturgica del Santo titolare della cattedrale. Il Festival è in
programma dal 3 al 13 agosto
(cattedrale di San Lorenzo, ore 21.30)
ed è un evento “con un’offerta di alto
godimento estetico ed elevazione
spirituale alla cittadinanza e ai suoi
ospiti, da aggiungere ai ricordi di un
piacevole soggiorno”, commenta
mons. Fausto Sciurpa, presidente del
Capitolo della cattedrale e promotore
dell’evento. “Il successo delle
precedenti edizioni rappresenta uno stimolo per la nuova edizione,
che quest’anno passa dai sette agli otto concerti” evidenzia il
maestro Adriano Falcioni, direttore artistico del Festival e organista
titolare della cattedrale. Il tema del Festival di quest’anno è il
Romanticismo francese. Il 6 agosto il giovane Manuel Tomadin
eseguirà la fantasia Ad nos ad salutarem undam di Liszt e proporrà
una poco eseguita sonata di Ritter dedicata a Liszt. Il 7 agosto,
Alessandro Bianchi con un programma tra la Francia e la musica
contemporanea. L’8 agosto Falcioni proporrà l’integrale dell’opera
organistica di Marcel Duruflè. Per il 9 e l’11 agosto sono previsti i
concerti di Giulia Biagetti da Lucca e Bunckard Ascherl dalla
Germania. Per concludere, il 13 agosto non poteva non mancare un
omaggio a Verdi e Wagner nell’anno dell’anniversario; a eseguire il
concerto sarà il parigino Jean Paul Imbert.
Se non c’è posto al nido comunale
avrai agevolazioni in quello privato
U
n aiuto per famiglie e asili nido. Il
Comune di Perugia ha stabilito che, dal
prossimo settembre, i nidi
privati applicheranno tariffe agevolate per i bambini in lista d’attesa del
servizio pubblico.
In Umbria - ha detto Monia Ferranti, assessore ai
Servizi educativi del Comune, alla conferenza
stampa di presentazione
dell’iniziativa - vige un sistema integrato (nidi pubblici, pubblici a gestione
indiretta e privati).
Su proposta dell’asilo nido “La tana dei lupetti” di
Ponte San Giovanni, è stato chiesto al Comune un
sostegno da parte dei privati che a motivo della
crisi economica da due
anni a questa parte hanno posti vuoti, con conseguente difficoltà a coprire
le spese per garantire gli
standard. “Questo accordo - ha precisato l’assessore - è a costo zero per il
Comune e ci permette di
ottenere due risultati: dare un’ulteriore possibilità
ai bambini in lista d’attesa, e sostenere l’imprenditoria privata affinché
possa continuare a garantire elevati standard
quantitativi e qualitativi”.
A breve, quindi, sarà pubblicato un avviso del Comune diretto a ciascuno
dei 28 nidi privati del territorio per richiedere l’adesione all’accordo, l’agevolazione che si intende
applicare e i posti disponibili. Subito dopo, le famiglie i cui bambini sono
in lista d’attesa per il servizio comunale, saranno
informate di questa possibilità con la garanzia,
qualora accettassero, di
non perdere il posto nella
graduatoria comunale.
Il progetto sperimentale
sarà operativo da settembre ed erogherà il servizio nelle forme e modalità
che sarebbero state offerte dai nidi comunali (orari, calendario ecc.). Ogni
struttura privata stabilirà
la variazione tariffaria,
ma sarà fissato un limite
di agevolazione sotto al
quale non si potrà andare, “per garantire che le
strutture possano mantenere il rapporto educatore- bambino, il coordinatore, il livello educativo e
il rispetto contrattuale del
personale”, ha sottolineato l’assessore Ferranti.
Ad oggi, sono 301 i bimbi
in attesa di un posto nei
nidi comunali per il prossimo anno educativo. Gli
asili pubblici sono 14, più
3 in convenzione a gestio-
ne indiretta; 832 i posti
nei nidi, di cui 432 disponibili per l’anno 20132014, su 743 domande
pervenute. I nidi privati
garantiscono 759 posti
con 493 iscritti a dicembre 2012. La retta privata
in media si aggira su 350400 euro mensili per mezza giornata e 450-550 per
l’intera giornata. Le rette
dell’asilo nido comunale
vanno dai 27 ai 489 euro
mensili.
Laura Lana
LA VOCE Città di Castello
18
❖ CORALE ABBATINI
Due concerti il 27 luglio
Si svolgerà sabato 27 luglio, alle ore 21,15 il
concerto “Note di stelle”, organizzato dalla
schola cantorum “Anton Maria Abbatini” diretta
dal maestro Alessandro Bianconi. La serata avrà
luogo a Pieve de’ Saddi, la più antica chiesa
tifernate. Verranno letti anche alcuni racconti
sulla storia dei santi Florido e Crescenziano.
Promosso dalla stessa corale “Abbatini”,
terminerà sabato 27 luglio anche la serie di
concerti di musica sacra ospitati nella cattedrale
di Città di Castello, “Al suono dell’Angelus”.
Importante il successo che la manifestazione ha
riscosso. A sottolineare la validità della proposta
è stata la numerosa partecipazione di pubblico
che ha particolarmente apprezzato la bontà
dell’iniziativa e le varie esecuzioni che hanno
visto la partecipazione dal flautista Riccardo
Zangarelli, del soprano Marina Capaccioni e
dell’organista Alessandro Bianconi. A chiusura
dell’iniziativa si esibiranno, sabato 27,
accompagnati all’organo dal m° Alessandro
Bianconi, Maria Chiara Belli e Marta Gustinucci
al flauto, vincitrici, rispettivamente del 2°
premio cat. fiati III media e del 1° premio cat.
fiati I media, al concorso nazionale “Enrico
Zangarelli” 2013, allieve della prof.ssa Luisa
Mencherini docente presso la scuola media
“Alighieri - Pascoli”. In programma musiche di J.
S. Bach, Benedetto Marcello, Nicolas Chedeville
e Giuseppe Verdi.
❖ DIOCESI/1
❖ DIOCESI/2
Il Perdono di Assisi
Otto nuovi diaconi
Dal mezzogiorno di giovedì 1° agosto fino alla mezzanotte di
venerdì 2 si può lucrare, secondo le consuete condizioni,
l’indulgenza plenaria del Perdono di Assisi. Nella diocesi di Città di
Castello sono molti i luoghi tradizionali dove i fedeli si riuniscono
per questa festa. Il primo è la chiesa di Castelfranco (nel Comune
di Pietralunga). Celebre è l’antico convento di Buonriposto. Qui
domenica 4 agosto sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria. Il
programma inizierà alle ore 7, con la Via crucis che partirà dalla
ex scuola elementare della Montesca per raggiungere l’eremo circa
un’ora dopo; la preghiera che accompagnerà il cammino avrà
come tema “Sulla via di Francesco, il santo della pace”. Nella
chiesa dell’eremo la messa sarà celebrata alle ore 8.30 e alle ore
11; saranno disponibili anche sacerdoti per le confessioni.
Sabato 31 agosto, alle ore 17, a S. Maria
degli Angeli saranno ordinati otto
diaconi, alunni del Seminario regionale
umbro. Tra loro, Davide Tacchini e
Simone Valori della diocesi di Città di
Castello. La celebrazione sarà presieduta
da mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo
di Perugia e presidente della Conferenza
episcopale umbra. Assieme ai due
tifernati riceveranno il diaconato Carlo
Cecconi, Emanuele Frenguelli, Jacopo
Tacconi, Lorenzo Marazzani, Marco
Cappellato, Matteo Rubechini.
Lippiano. Il
Nelle parole di Pia
paese ora accoglie
i resti mortali di
Pia Tavernelli,
fondatrice delle
Spigolatrici della
Chiesa
“E
misi i voti e fui rimandata a Lippiano. Sognavo
di andare in una terra lontana per dedicarmi
ai fratelli più bisognosi e invece mi si lasciò nel piccolo
paese dove insegnavo. Fu dopo questa obbedienza,
che mi costò moltissimo, che feci la più grande
scoperta, per una luce interiore credo dello Spirito
santo. In una piccola e rovinata cappella in fondo al
paese ci stava Gesù nella sua realtà di uomo-Dio. Ogni
mattina rinnovava per me e per tutti il Suo sacrificio
sull’altare e giorno e notte rimaneva lì, presente, ad
attenderci, e quasi nessuno andava a trovarlo”.
Proprio quella cappella sabato scorso ha accolto i resti
mortali di Pia Tavernelli (16 agosto 1906 - 23 agosto
2001), autrice di queste righe introduttive, che a
Lippiano fondò l’istituto delle Spigolatrici della Chiesa.
Ora in questo paese al confine con la Toscana, sono
stati riportati perché vi riposino nel cimitero locale.
D
on Domenico Pieracci,
parroco di Lippiano ed ex
alunno di Pia Tavernelli all’epoca insegnante elementare
nel paese -, durante la
celebrazione eucaristica ha
voluto sintetizzare la vita di Pia
con una citazione presa a prestito
da sant’Agostino. Nelle
Confessioni, il Santo di Ippona
chiede al Signore: “Ti supplico,
dimmi cosa sei per me”, e
prosegue: “Correrò dietro questa
voce e ti troverò”. La vita di
questa donna - ha ricordato
mons. Pieracci - è stata una corsa
appassionata dietro il Signore.
Prima come suora della
congregazione delle Piccole
Ancelle del Sacro Cuore. Suor
Angelica dell’Immacolata, questo
il suo nome da religiosa, scoprì
Gesù, presente e vivo, in una
cappella rovinata e poco
frequentata. L’obbedienza
professata nella congregazione
religiosa si trasformò nella scelta
di rimanere nel piccolo paese e
di inserirsi attivamente nella sua
realtà socio-ecclesiale.
Incomincia con la catechesi ai
bambini della scuola, poi è la
volta dei giovani e
successivamente delle famiglie.
E sente viva la mancanza di una
chiesa a Lippiano. Il 29
settembre 1933, festa del patrono
di Lippiano san Michele
Arcangelo, Pia Tavernelli,
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
Un momento della celebrazione (alla sx del celebrante,l’urna con i resti di Pia)
Di corsa dietro a Dio
riordinando l’altare, si accorge di
tracce evidenti di piccoli animali
passati dentro il tabernacolo.
Intuì che doveva occuparsi della
ricostruzione della chiesa, che
viene consacrata il 29 settembre
1945 dal vescovo diocesano
mons. Filippo Maria Cipriani.
Oggi la chiesa, grazie al
contributo della Cei, dei fedeli e
pure delle Spigolatrici, è
interessata da lavori di
ristrutturazione. A Lippiano, Pia
fonda l’istituto secolare
Spigolatrici della Chiesa.
L’intuizione si fa chiara l’8
dicembre 1936, festa
dell’Immacolata. Ne parla con i
superiori del suo istituto e chiede
di lasciare la congregazione allo
scadere dei suoi voti semplici,
nell’ottobre 1937. Ma viene
consigliata a rimanere. Devono
passare dieci anni per avere il
primo “sì” della Chiesa;
l’intuizione non è compresa, è
ritenuta inutile e forse
pericolosa, e quindi è fortemente
contrastata.
Nel dicembre 1945 Pia
Tavernelli si reca a Roma con il
permesso del vescovo Cipriani e
viene ricevuta da mons. Pasetto,
allora segretario della Sacra
congregazione dei religiosi.
L’indulto le viene concesso l’11
settembre 1946. Nel rispetto per
l’autorità ecclesiastica, Pia
attende l’autorizzazione del
vescovo Cipriani per procedere a
dare vita alla sua intuizione. E il
IN LIBRERIA
Visita a S. Giovanni Decollato
che fu bottega del Signorelli
Il futuro san Giovanni XXIII
raccontato con le sue parole
L’annuncio della canonizzazione di Giovanni XXIII non ha trovato
impreparate le Edizione Dehoniane di Bologna che hanno
pubblicato la Vita di Papa Giovanni; biografia di un pontefice (pag.
248, euro 16.90). Ne è autore Giuseppe Alberigo. Il libro, con
prefazione di Alberto Melloni, è un profilo redatto dal massimo
studioso del Papa Buono; l’autore ha infatti curato la sistemazione
dei carteggi che sono serviti per la causa di canonizzazione (ai
primi anni ’90). Tutta l’esistenza terrena di Roncalli rappresenta
un’esperienza di vita esemplare, ma anche una chiave di lettura
del cammino della Chiesa di questo tempo, le cui radici sono in
larga misura nella novità che egli ha rappresentato nella storia del
papato. Roncalli viene lasciato parlare in prima persona attraverso
il suo Giornale dell’anima che lo ha accompagnato per tutta la
vita. Il volume curato da Alfio Filippi Le chiavi della Bibbia (Edb,
pag. 1136, euro 65) è un vocabolario della Bibbia di Gerusalemme.
Se questa si caratterizza per la presenza delle note a piè di pagina
che costruiscono un’intelaiatura di rimandi interni a tutto il testo
sacro, il volume qui presentato è uno strumento di lavoro per
orientarsi dentro quest’opera. Ogni voce è generata partendo dai
versetti della Bibbia che motivano la nota chiave. È inoltre
riportato il testo biblico di referenza per sottolineare che da
quest’ultimo non si può mai prescindere, e men che meno nella
consultazione di un vocabolario biblico. (F. M.)
permesso giunge il 24 giugno
1947. Il Vescovo di Città di
Castello approva l’istituto come
pia unione con decreto dell’8
dicembre 1949, quando le
Spigolatrici sono arrivate al
numero di 12. Pia lascia Lippiano
nel ’49 per Città di Castello, dove
abita con Assuntina Rivi. Da
allora la diocesi avrà sempre una
presenza di Spigolatrici della
Chiesa. Nel 1953, insieme ad
altre ragazze che si sono unite a
lei, si reca a Foligno, chiamata
dal Vescovo a sostegno di alcune
attività diocesane. Nel 1954
Pietro Fiordelli, nominato
vescovo di Prato, chiama nella
sua diocesi le Spigolatrici per
gestire la casa di esercizi alla
villa San Leonardo al Palco. E Pia
ben presto si porta a Prato dove
l’istituto, l’8 dicembre 1967, viene
eretto come istituto secolare di
diritto diocesano e nel 1973 ne
vengono approvate le
Costituzioni. Non sono mai state
numerosissime le Spigolatrici;
eppure insieme hanno voluto
ringraziare il Signore per il dono
di Pia che Egli ha fatto alla
Chiesa. Nella cappella di
Lippiano non sono mancati i
saluti del vescovo mons.
Cancian, presente spiritualmente
alla celebrazione, delle autorità
civili del Comune di Monte Santa
Maria Tiberina e di tanti fedeli
che hanno conosciuto Pia e le
Spigolatrici della Chiesa. I resti
mortali di Pia sono stati collocati
in un’urna ricoperta da un telo
ricamato con numerose spighe.
Quell’intuizione di Pia non si è
esaurita. Mentre lei corre a
contemplare l’Onnipotente, le
Spigolatrici corrono ad
incontrare il Signore, “chiamate
a cambiare il mondo dal di
dentro”.
Francesco Mariucci
Affresco nella ex chiesa di San Giovanni
N
ell’ambito dell’iniziativa diocesana “Opere e monumenti da
scoprire nella diocesi di Città di
Castello” si terrà sabato 27 luglio alle
ore 16 la visita guidata alla chiesa di
San Giovanni Decollato in via Sant’Andrea a Castello. Il luogo è oggetto
di grande interesse in quanto conserva affreschi di scuola signorelliana recentemente riscoperti e studiati. Attualmente la chiesa non è fruibile e in
attesa di essere ristrutturata: la diocesi si sta muovendo nella direzione del
reperimento dei fondi necessari per
restituirla al culto e alla pubblica fruizione. Conserva opere mobili di pregevole valore come “macchine d’arte”.
Le fonti storiche locali, quali le Memorie civili ed ecclesiastiche di G. Muzi,
L’arte a Città di Castello di G. Magherini-Grazini e altri scrivono di questa
chiesa come probabile cantiere di lavoro del cortonese Luca Signorelli
(1445 circa - 1523). L’artista infatti ebbe numerose committenze, e non solo ecclesiastiche, nel territorio altotiberino, e si ritiene che il luogo fosse la
probabile bottega di lavoro di giovani
apprendisti al seguito del Maestro. Alcune opere del Signorelli sono ancora
oggi visibili in città come il frammentario affresco raffigurante la Testa di
san Paolo (1474) e il Martirio di san
Sebastiano (ca. 1498) conservati presso la Civica Pinacoteca, e la Madonna
col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Girolamo e beato Giovanni Colombini (1492) visibile al Museo diocesano.
Nella chiesa di San Giovanni sarà possibile ammirare due affreschi raffiguranti un Battesimo di Cristo (ultimo
decennio del sec. XV) di mano del Cortonese con interventi degli allievi, e
una Madonna in trono col Bambino
tra angeli (1495) recentemente attribuito al pittore tifernate Giovanni Battista attivo nella bottega del Maestro.
Per la visita guidata è necessaria la
prenotazione: 075 8554705, [email protected]. Gli eventi culturali proseguono anche nel mese di agosto: sabato 3 agosto alle ore 16 l’appuntamento è presso la ex chiesa di Santo
Stefano (piano terra palazzo vescovile)
e cattedrale.
Catia Cecchetti
LA VOCE Città di Castello
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
Uno snodo per il trasporto merci
@
[email protected] 19
BREVI
❖ FESTIVAL NAZIONI
Omaggio a Luciano Berio
Infrastrutture.
La posa della
prima pietra
della Piastra
logistica
altotiberina
La 46a edizione del Festival delle Nazioni
prenderà il via il 27 agosto e sarà dedicata
all’Europa, con i legami storici e culturali che
hanno dato corpo a quel progetto unitario che
col tempo sarebbe diventato realtà. Con una
serata speciale la kermesse renderà omaggio a
Luciano Berio, compositore di fama
internazionale e pioniere nel campo della musica
elettronica. Il concerto del 31 agosto nella chiesa
di San Domenico vedrà esibirsi la Nextime
Ensemble fondata da Danilo Grassi, che di Berio
ha curato la presentazione al Festival
internazionale di musica contemporanea della
Biennale di Venezia in programma a ottobre.
(Sabina Ronconi)
I
deata nel 1997, dopo
16 anni di gestazione,
la Piastra logistica altotiberina è realtà. Il progetto è stato presentato il
19 luglio, lo stesso giorno
in cui è stata posizionata
la prima pietra della
struttura. Alla conferenza
hanno partecipato molte
personalità politiche locali e nazionali, ma a parlare sono stati i Sindaci
dei due Comuni coinvolti,
assieme a Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, e a Marcello Lepri, l’ingegnere
tifernate che ha curato il
progetto.
“Credo che questa base logistica sia una
risposta del territorio alla crisi; una
struttura che evidenzia l’intraprendenza
che contraddistingue da sempre il territorio tifernate” ha affermato il sindaco
Luciano Bacchetta, che ha aggiunto:
“Quello di oggi è un punto di partenza.
Assieme a questa struttura dovremo poi
pensare a un disegno più ampio di progettualità che possa rilanciare l’economia altotiberina”.
“Questo momento è particolarmente importante per l’Altotevere: – ha poi aggiunto Fabio Buschi, sindaco di San
Giustino. – Andare a posare la prima pietra di questa struttura crea la prospettiva per il rilancio del territorio. La Piastra
logistica andrà certamente implementata con altri lavori, ma credo che nell’immediato sia importante per far ripartire
alcuni settori, come quello dell’edilizia,
colpiti dalla crisi, anche nel nostro territorio. Questa struttura, inoltre, offrirà si-
❖ FESTIVAL SPORT
Ha successo la 1a edizione
L’OPERA
L
curamente l’opportunità per la creazione di nuovi posti di occupazione”.
Particolare rilievo da parte delle istituzioni politiche intervenute è poi stato dato all’importanza di questo interporto
nel contesto della geografia dell’Italia
centrale. A riguardo ha parlato anche
Catiuscia Marini, che ha posto l’accento anche sul legame della Piastra logistica con un’altra struttura che dovrà essere realizzata in prossimità della stessa:
la E78. La Marini ha cercato anche di rispondere ad alcune obiezioni riguardanti la realizzazione della Piastra logistica, aspramente criticata, anche da alcuni esponenti politici, soprattutto a causa della sua lontananza con la linea ferroviaria di Umbria Mobilità.
“La scelta dell’area di realizzazione di
questo interporto – ha affermato la Presidente regionale – è stata effettuata già
nel 1997, ed è stata pensata in considerazione delle direttrici viarie dei mezzi
a Piastra logistica che sarà realizzata
in località Giove, nel territorio di
confine tra i Comuni di Città di Castello
e San Giustino, coprirà un’area di circa 7
ettari, ampliabile fino a 12. Il costo
dell’infrastruttura, come affermato
nella conferenza di presentazione dalla
stessa Catiuscia Marini, presidente della
Regione Umbria, si aggirerà, in totale,
attorno ai 20 milioni di euro; di questi,
5 saranno destinati ai costi di
progettazione ed espropri, gli altri alla
realizzazione dell’opera. Quest’ultima
sarà totalmente effettuata da aziende
del territorio, mentre per la consegna è
stato stimato un arco di tempo di un
anno e mezzo.
di trasporto su gomma: la linea ferroviaria di Umbria Mobilità, infatti, non è
autorizzata al trasporto di merci, avendo
questa caratteristiche diverse da quella
della rete ferroviaria italiana”.
Francesco Orlandini
Madonna del Latte. Apre nuova fontanella dell’acqua pubblica
È
stata inaugurata sabato scorso
nel quartiere Madonna del Latte
la quarta fontanella pubblica
del territorio comunale di Città di
Castello. Come negli altri impianti già
presenti presso la sede di Umbra
Acque, a Cerbara e a Trestina è
possibile prelevare 24 ore su 24
acqua refrigerata naturale e gassata
al costo di 5 centesimi per un litro e
mezzo. L’evento riconferma la linea
intrapresa dall’Amministrazione
comunale nel dotare zone a forte
densità abitativa di strumenti che
possano favorire un buona pratica
che associa alla tutela dell’ambiente
una migliore gestione economica
delle famiglie. L’impianto è ubicato in
via Vasari, nei pressi dell’area verde
attrezzata che presto verrà restituita
alla comunità dei residenti dopo i
lavori di ristrutturazione che hanno
comportato l’istallazione di nuovi
giochi per bambini, panchine, la
realizzazione di una recinzione in
legno e sono inoltre state messe a
dimora alcune piante per rinnovare il
giardino. Il quartiere, che vede così il
perfezionamento di uno spazio
ampliamente fruibile, potrebbe
essere oggetto di modifiche alla
viabilità con la realizzazione di una
rotatoria posta all’incrocio tra via
Togliatti e via De Gasperi, ma non
prima della fine dei lavori di
ampliamento della chiesa
attualmente in corso.
S. Ronc.
Tutta l’arte da ammirare d’estate in Valle Tevere
“U
n immenso anfiteatro quale solo la natura può creare” dichiarò lo scrittore latino Plinio il Giovane riferendosi alla
Valtiberina. E proprio il territorio della Valtiberina tra Toscana e Umbria è
protagonista della nona edizione di
Piccoli grandi musei, progetto promosso da ente Cassa di risparmio di
Firenze e supportato da Regione Toscana e Regione Umbria con la collaborazione di Soprintendenze, enti locali, istituzioni e diocesi dei due territori.
L’iniziativa “Capolavori in Valtiberina - da Piero della Francesca a Burri” si protrae per tutta l’estate, fino al
3 novembre, e traccia un percorso di
cultura e tradizione tra questi luoghi
che si presentano al visitatore come
un “museo diffuso”.
Museo Burri, esterno
A Città di Castello, passando per il
Museo del duomo e arrivando alla Pinacoteca comunale, si ripercorrerà la
storia dei capolavori di Signorelli,
Raffaello e Rosso Fiorentino. La cittadina dedica inoltre un omaggio speciale all’arte del maestro tifernate Albero Burri. Infatti, la Fondazione Palazzo Albizzini - Collezione Burri nei
suggestivi spazi degli ex seccatoi del
tabacco ospita la mostra “Anselm Kiefer: presenza/omaggio per Alberto
Burri”, che si inserisce come il coronamento di un percorso di grande
suggestione.
Ad Anghiari, presso il Museo statale
di palazzo Taglieschi, sarà esposta la
Tavola Doria, ispirata all’affresco di
Leonardo da Vinci raffigurante la battaglia di Anghiari.
Sansepolcro rende omaggio a Piero
della Francesca e ai sui capolavori,
tra cui la Madonna del Parto che si
può ammirare presso il museo di
Monterchi. Per informazioni contattare il numero 0575 740536 o inviare
una
mail
a:
[email protected].
Eleonora Corgiolu
Oltre 60 società, provenienti dall’intero
comprensorio umbro e toscano della Valtiberina,
hanno partecipato alla prima edizione del
Festival dello sport. Un giusto riconoscimento a
chi, nel corso di questi anni, si è impegnato con
dedizione, passione e professionalità nel
diffondere, tra i più e meno giovani, i veri valori
dello sport. La serata, condotta da Gabrio
Possenti e Michele Tanzi, ha visto sfilare sul palco
oltre 120 tra atleti e dirigenti di varie discipline
sportive. In rappresentanza delle
Amministrazioni locali sono intervenuti gli
assessori allo Sport dei Comuni di Città di
Castello, San Giustino, Sansepolcro, Massimo
Massetti, Massimiliano Manfroni, Andrea
Laurenzi e il sindaco di Citerna Giuliana Falaschi.
❖ SANSEPOLCRO
Una tela per il Millenario
Un quadro per raccontare mille anni di storia.
Un’opera d’arte per racchiudere il passato, ma
anche il futuro di una comunità. Così la diocesi di
Arezzo-Cortona-Sansepolcro ha deciso di chiudere
il Millenario del duomo e della città, con una
grande tela realizzata da Stefano Camaiti. Chiesa,
costruzione d’anime è il titolo scelto per
l’allestimento, curato da Serena Nocentini,
direttrice dell’ufficio Arte sacra della diocesi,
assieme all’architetto Andrea Gori. L’esposizione
resterà visibile fino a domenica 1° settembre
all’interno del vescovado biturgense. “Questo
Millenario - dice l’arcivescovo Riccardo Fontana ci ha consentito di guardare indietro per
recuperare la consapevolezza degli ideali di
giustizia e pace, ma anche di chiederci quanto sia
rimasto della ‘piccola Gerusalemme sul Tevere’,
sognata dai due pellegrini fondatori, nel sentire
comune del nostro popolo. La sfida è ora quella
di rilanciare, alla generazione giovane, un
progetto d’identità cristiana”. “Quello intrapreso
in questi anni - evidenzia Stefano Camaiti, autore
della tela - non è stato solo un percorso artistico,
ma anche di fede. Realizzare questo tipo di
lavoro è stata una grande responsabilità,
soprattutto per quello che l’opera rappresenta”.
❖ ASILO CAVOUR
Impegno per il rilancio
“Un impegno finanziario significativo che
abbiamo ritenuto necessario ed indispensabile,
pur a fronte di un contesto di grandissima
difficoltà come l’attuale, per dare continuità a
una istituzione che rappresenta davvero un pezzo
fondamentale di storia di Città di Castelllo, legato
come è al vissuto quotidiano di intere
generazioni di tifernati”: così il sindaco Luciano
Bacchetta e l’assessore alle Politiche scolastiche
Mauro Alcherigi annunciano che la Giunta
comunale di Città di Castello, nell’approvare la
convenzione con l’opera pia - asilo d’infanzia
“Camillo Benso di Cavour” per la gestione dello
stesso centro educativo, ha anche provveduto “ad
assumere l’onere economico di aumentare il
proprio impegno finanziario a sostegno, onde
evitarne la chiusura, e predisporne strumenti ed
opportunità atti a garantire il rilancio di questo
prestigioso presidio educativo a servizio del
centro storico”. I due amministratori evidenziano
come questa nuova convenzione “rivitalizzata e
potenziata” consentirà al rinnovato Consiglio
d’amministrazione e al Comune di “rendere
sostanziale ed operativo un nuovo progetto
gestionale finalizzato a garantire non solo la
sopravvivenza, ma anche una reale occasione di
miglioramento funzionale di questa importante
realtà scolastica cittadina”.
LA VOCE Orvieto .Todi
20
La Storia infinita è la tua
BREVI
❖ TODI
Tempio sotto osservazione
Sono stati realizzati qualche giorno fa a Todi
i rilievi tecnico-specialistici dello stato delle
coperture in piombo delle quattro
semicupole e della cupola centrale della
Consolazione. Il tempio, opera architettonica
unica al mondo per purezza di stile e
perfetta sintesi del pensiero rinascimentale,
denuncia già da alcuni anni pericolose
infiltrazioni di acqua piovana, ormai ben
visibili anche dall’interno della chiesa. Negli
ultimi mesi l’Etab “La Consolazione”, l’ente
tuderte di assistenza e beneficenza
proprietario del tempio, si è attivato per un
esame congiunto con la Soprintendenza ed
esperti del settore al fine di monitorare il
fenomeno e dare risposte immediate.
Prioritaria è infatti una prima opera di
manutenzione e riparazione finalizzata a
eliminare le infiltrazioni, mentre si registra il
positivo inserimento, da parte della
Soprintendenza dell’Umbria, di un più
importante intervento sulle coperture del
tempio nella prossima programmazione
triennale dei lavori. L’attivazione dello studio
propedeutico alla progettazione consentirà
di avere una mappatura delle aree e dei tipi
di intervento urgenti e non derogabili,
nonché una prima idea dell’investimento
occorrente per il risanamento delle
coperture.
❖ MASSA MARTANA
Prove di “Albergo diffuso”
Il Comune di Massa Martana ha indetto un
esperimento di gara per la realizzazione e
gestione di un “albergo diffuso” all’interno
del centro storico negli edifici di
disponibilità comunale, che scade il 2 agosto.
La struttura ricettiva denominata “Albergo
diffuso” è concepita per offrire agli ospiti
l’esperienza di vita di un centro storico,
potendo contare su tutti i servizi alberghieri,
cioè su accoglienza, assistenza, ristorazione,
spazi e servizi comuni per gli ospiti,
alloggiando in appartamenti che distano non
oltre 150 metri dal “cuore” dell’albergo, nel
quale sono situati la reception, gli ambienti
comuni e l’area ristoro. Bando, capitolato ed
informazioni sulla partecipazione su
www.comune.massamartana.pg.it
Il Grest
organizzato
dal Gruppo
giovanile al
centro pastorale
di Villanova
di Orvieto
È
stato un momento indimenticabile, un’esperienza che ci
ha avvicinato a Dio attraverso il racconto fantastico de La StoGiovani del Grest di Sugano
ria infinita di Michael Ende.
Tutto è nato dalla proposta fattaci
dalla Pastorale giovanile della nostra diocesi che ci ha invitato a utilizzare dell’omonimo libro, proponendo la visione
come percorso formativo estivo quello pro- di alcune scene utili alla trattazione del teposto dall’Anspi, dal titolo “Una storia in ma giornaliero.
3B”
L’8 luglio è iniziata l’avventura, con circa
Subito, riuniti gli animatori, ci siamo mes- 30 bambini e dieci animatori. La missione
si al lavoro per la preparazione del Grest proposta è stata avvincente e coinvolgente:
che si è svolto presso il centro pastorale di Salvare Fantàsia dalla distruzione che il
Villanova di Orvieto, luogo ideale sia per le Nulla le stava portando.
strutture che per l’accoglienza.
La storia raccontata era un continuo alterNella fase organizzativa abbiamo investito narsi di momenti e personaggi fantastici
molto tempo perché l’annuncio, in qualsia- con spiegazione di personaggi e racconti
si forma venga fatto, ha bisogno di prepa- biblici. Il filo conduttore del racconto era
razione. Ogni momento è stato così curato Bastian, un ragazzo che, preso - o per menei dettagli, gli animatori hanno appronta- glio dire sottratto - un volume nella libreria
to tutti i materiali utili allo svolgimento del- gestita dal sig. Coriandoli, nel leggerlo si
le varie giornate, lavorando per molti po- rende conto che la storia raccontata divenmeriggi alla scenografia, realizzando car- ta man mano la sua storia.
telloni e striscioni che riproducevano i luo- Personaggi come Atreiu, Falcor, Minuscoghi di cui si raccontava nel libro.
lino, Mangiapietra, Fuoco fatuo, Morla e
Per coinvolgere ancora di più i bambini, per l’Infanta Imperatrice ci hanno introdotto a
tutta la durata del Grest, abbiamo fatto ri- numerose riflessioni che, alla fine della
ferimento al film La Storia infinita tratto giornata, hanno permesso ai bambini di
Don Epifani è salito al cielo
Mentre andiamo in stampa ci giunge la
notizia della morte di don Luciano Epifani,
avvenuta mercoledì 24 luglio nella casa
parrocchiale di Dunarobba, dove da tempo
dimorava con i confratelli don Piero Grassi,
don Antonio Cardarelli e don Giacomo
Mancini. Nato a Collazzone il 5 giugno 1928
ed ordinato il 29 giugno 1955, don Luciano
muore all’età di 85 anni, dopo diversi anni di
malattia. Servizio approfondito nel prossimo
numero.
i è concluso il Grest dell’estate
2013, intitolato “FantaSì”,
organizzato dall’8 al 18 luglio nella
parrocchia di Montecastrilli-Farnetta.
Grest ovvero “Grande estate” che ha
tratto ispirazione da La
Storia infinita di
Michael Ende: una
storia meravigliosa e
coinvolgente, ricca di
spunti, riflessioni,
emozioni e con una
ventata di deliziosa
fantasia. Bastiano,
Atreiu, l’Infanta
Imperatrice e tanti altri
abitanti di Fantàsia ci
hanno fatto vivere dieci
giorni davvero speciali,
a partire da un nome
che - come si legge nella introduzione
del sussidio dell’Anspi che abbiamo
anche noi adottato - vuole richiamare
molti elementi: “FantaSì... vuol dire
fantasia, centro e sfida dell’attività
estiva 2013, oltre che elemento di
urgenza nella crescita dei ragazzi nel
contesto sociale odierno; FantaSì...
presentare quanto era stato detto attraverso piccole rappresentazioni teatrali, laboratori, cartelloni e giochi. Bambini e animatori hanno imparato tante cose, ma prima fra tutte è la convinzione che, nella misura in cui avremo fiducia in Dio e in noi
stessi, saremo capaci di dare il nostro contributo unico ed insostituibile alla costruzione della nuova Fantàsia, che per noi è
l’anticipazione del Regno dei cieli, qui, dove ciascuno è chiamato a vivere.
Il Grest si è concluso sabato 20 luglio alla
presenza del vicesindaco Roberta Tardani,
del responsabile della pastorale giovanile
della nostra diocesi don Danilo Innocenzi e
del nostro vescovo mons. Benedetto Tuzia il quale, dopo aver partecipato alla presentazione finale delle attività, ha celebrato l’eucarestia alla presenza festosa di bambini, animatori e genitori.
Gruppo giovanile Vita nuova
Sugano di Orvieto
III Torneo interparrocchiale di calcetto “A. Papini”
❖ LUTTO
S
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
Torneo interparrocchiale in memoria di Alessio Papini
È
terminato il 23 luglio il terzo
torneo interparrocchiale di
Orvieto. Lunedì 22 alle ore
10, presso il nuovo campetto accanto alla chiesa di Ciconia, è iniziato il girone per i ragazzi di V elementare, I e II media, dove si sono
scontrate due squadre ciconesi (Ciconia 1 e Ciconia 2), due orvietane
(Orvieto 1 e Orvieto 2) e una di Orvieto Scalo.
Un torneo molto combattuto, deciso solo all’ultima partita: l’Orvieto 1, primo in classifica, perdendo
contro il Ciconia 1, ha di fatto lasciato il trofeo ai ragazzi del Ciconia 2 poiché l’hanno raggiunto in
cima alla classifica e hanno vinto
per il criterio della differenza reti
(con non poche contestazioni per
questa decisione). Il premio miglior
marcatore, con 11 goal, è stato vinto da Alessandro Dottarelli.
Nella giornata successiva si sono
scontrati i ragazzi di III media di
Orvieto, Ciconia (con due squadre),
Ponte del Sole e Todi presso l’oratorio San Filippo Neri di Orvieto
centro. Torneo molto avvincente,
dove nell’ultima sfida si sono scontrate le squadre di Orvieto e Ciconia 1, entrambe prime a 7 punti.
Alla fine sono stati gli orvietani a
vincere, grazie alle reti di Tatta (applauso a fine torneo per lui), Russo
e Giorgini, mentre per il Ciconia 1
ha segnato Cotigni. Grande prova
Allora, piaciuto l’oratorio estivo
di Montecastrilli? (Fanta)Sì!
Dieci giorni di
divertimento e
crescita interiore
grazie ai personaggi
della “Storia
infinita” di
Michael Ende
nell’attività estiva…
FantaSì, una storia a 3
B, per richiamare il
personaggio principale:
Bastiano Baldassarre
Bucci”, il quale,
insieme ad Atreiu,
scopre “quanto sia
importante l’amicizia e
quanto sia
fondamentale accettare
Uscita dei ragazzi del grest a Monteluco
se stessi, facendo
memoria della propria
storia”. I dieci giorni di oratorio sono
ricorda Fantàsia, il luogo nel quale si
stati sviluppati in modo che tutti i
svolge l’avventura e nel quale
ragazzi, sia bambini che adolescenti, si
vorremmo si trasformasse ogni
immedesimassero nella dimensione
oratorio; FantaSì... richiama il Sì, la
fantastica che veniva loro proposta. Si
risposta affermativa, responsabile e
iniziava alla ore 9, con un momento di
piena di speranza che ciascuno di noi è
accoglienza animato da preghiere,
chiamato a dare di fronte alla proposta
canti e balli, cui seguivano la visione
di lasciarsi coinvolgere pienamente
dei ragazzi di Todi e del loro
“gioiello” Clementi. Premio come
miglior marcatore assegnato a Filippo Russo con 5 goal.
Questa la classifica finale del torneo:
Orvieto: 10 punti
Ciconia 1: 7 punti
Todi: 6 punti
Ciconia 2: 5 punti
Ponte del Sole: 0 punti.
Dopo il torneo è stata organizzata
una grande cena all’oratorio, dove
i ragazzi delle parrocchie della diocesi Orvieto-Todi hanno ringraziato, per l’ennesimo e fondamentale
aiuto, don Danilo.
Maurizio Paganino
del film e le relative attività/giochi a
tema; poi il pranzo tutti insieme e
infine i giochi con le quattro squadre
che si vedevano sfidare
reciprocamente fino al saluto delle ore
16. Apprezzabile la motivazione e il
coinvolgimento dei ragazzi nei
momenti di catechesi che hanno avuto
come spunto di riflessione l’amicizia,
l’altro, l’identità, il coraggio, la
salvezza, la speranza, la chiamata… La
nostra esperienza di Grest si è conclusa
con un’uscita a Monteluco di Spoleto,
ottimamente riuscita grazie alla
disponibilità di padre Luigi che ci ha
accolto fraternamente, ci ha
accompagnato in una splendida
passeggiata nel Bosco sacro e ci ha
fatto conoscere la storia del convento
francescano, grazie alla vivacità e
all’allegria dei ragazzi e alla pazienza e
all’entusiasmo travolgente degli
animatori, ma soprattutto grazie
all’appoggio e alla guida essenziale del
nostro parroco don Antonio.
Un’opportunità di crescita significativa
insieme a Gesù!
Irene Brizi
LA VOCE Orvieto . Todi
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
@
[email protected] 21
Montecastrilli.
BREVI
Un’estate
scout
piena di
emozionanti
avventure e
occasioni
per crescere
insieme
❖ EVENTI
Orvieto spazio musica
Quella grotta preistorica
era abitata da lupetti
Iniziato lo scorso 22 luglio, si terrà fino al 31 agosto
“Orvieto spazio musica - Opere e concerti”, la
manifestazione promossa dall’associazione Spazio
musica di Genova con il patrocinio del ministero
per i Beni e le attività culturali, dell’assessorato
alla Cultura del Comune, il contributo della
Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto e la
collaborazione della Scuola comunale di musica
“Adriano Casasole”. Si tratta della 35a edizione
diretta da Gabriella Ravazzi che, come nelle
precedenti, anima l’estate orvietana con concerti e
spettacoli musicali, allestiti parallelamente ai Corsi
di perfezionamento strumentale e vocale tenuti da
prestigiosi docenti. Sotto la guida dei più valenti ed
esperti maestri, Orvieto spazio musica permette
infatti ai giovani artisti provenienti da tutto il
mondo, di perfezionarsi e debuttare sul
palcoscenico di importanti teatri. Soprattutto,
Spazio musica vanta una lunghissima storia nel
mondo della lirica, e una delle novità di
quest’anno è la presenza di numerosi cantanti
cinesi. Il programma completo di spettacoli,
concerti e galà lirici su www.spaziomusica.org.
❖ CAMPO DELLA FIERA
La 14a campagna di scavi
E
ccoci qua: dopo una stagione di
attività all’insegna dell’avventura e del gioco, i ragazzi e le ragazze del gruppo scout di Montecastrilli partono per il tanto atteso campo
estivo in quel di Gualdo Tadino, presso la base “La Colonia”. I lupetti del
branco “Popolo libero” e gli esploratori e guide del reparto “Mafeking” hanno vissuto una settimana veramente
intensa e divertente, ricca di attività
tecniche, giochi e momenti di riflessione.
Naturalmente sia le ambientazioni che
le attività svolte dalle due branche sono state programmate in base alle potenzialità dei giovani scout: i lupetti si
sono immersi nell’era preistorica in
compagnia dei Croods, costruendo le
loro caverne, cucinando i loro paleodolci e esibendosi in simpaticissimi
sketch al fuoco della sera. Gli esploratori e le guide del reparto hanno realizzato con grande maestria le costruzioni di servizio (tavoli, cucine da cam-
po, alzabandiera e tende), si sono cimentati in missioni di squadriglia volte all’esplorazione dei sentieri locali, e
hanno messo a frutto le proprie capacità di espressione e animazione nei
fuochi serali, tutto in un’atmosfera da
villaggio indiano.
L’impegno sia fisico che mentale degli
educatori è stato ripagato in pieno dall’entusiasmo e dalla partecipazione dei
ragazzi. Non sono mancati momenti
difficili e di disagio, ma si sa che “gli
scout ridono e cantano anche nelle difficoltà”, facendo dei momenti brutti occasione di crescita e condivisione. Verso fine settimana c’è stata la graditissima visita del nostro assistente, “Baloo”,
don Antonio Cardarelli, che ci ha portato il calore della comunità dei nostri
paesi e il suo personale contributo all’educazione di questa piccola famiglia
che continua a crescere secondo i principi cristiani e scout.
Questa bellissima settimana, momento conclusivo di una stagione di atti-
vità, non sarebbe potuta esistere senza
la collaborazione dei genitori dei ragazzi che educhiamo, sempre vicini e
partecipi fin dalle prime riunioni, i
quali hanno saputo accogliere una
proposta educativa per molti sconosciuta. Quindi un grazie particolare va
alle mamme e papà che hanno deliziato con fantastici pasti lupetti e capi,
ai genitori che hanno messo a disposizione i mezzi per il trasporto dei materiali, e a tutte le famiglie dei ragazzi
per la fiducia riposta nello staff di educatori.
Ora per il Montecastrilli 1 è tempo di
ferie e di riposo, ma le menti dei capi
sono già al lavoro per programmare
una nuova stagione ancora più divertente e ricca di avventure. E se qualche
lettore si è incuriosito e vuole provare
questa stupenda esperienza, basta che
si presenti armato di buona volontà... a
tutto il resto ci pensa il Signore.
Gli educatori gruppo scout
Montecastrilli 1
La Giornata mondiale della gioventù a Bolsena
S
Il manifesto dell’iniziativa
abato 27 e domenica 28
luglio – come ormai
sappiamo da tempo – si
svolgerà a Bolsena la Giornata
diocesana della gioventù, in
contemporanea con quella
mondiale a Rio de Janeiro.
L’evento, dal titolo “A Bolsena con
bRio”, è promosso e organizzato
dalla Pastorale giovanile diocesana.
Nel corso della manifestazione
bolsenese sarà possibile seguire in
diretta su grande schermo gli
eventi di Rio in collegamento con
TV2000. I ragazzi della diocesi si
ritroveranno sabato 27 alle ore 17 a
Bolsena davanti alla basilica di
Santa Cristina. Seguirà una
catechesi e alle 19.30 la cena al
sacco. Alle 22.30 avrà inizio il
Percorso giubilare, con veglia di
preghiera e fiaccolata dalla chiesa
parrocchiale del Ss. Salvatore alla
basilica del miracolo eucaristico,
dove ci sarà il passaggio della Porta
santa. Alle ore 24, poi, inizierà la
diretta da Rio de Janeiro. Dalle ore
2 alle 6 del mattino si svolgerà la
“notte bianca della preghiera”, con
la possibilità di confessarsi. Dopo il
pernottamento sotto le stelle,
risveglio alle 9, colazione e
celebrazione della messa alle ore
11.30. A seguire, pranzo offerto ai
partecipanti, pomeriggio in
spiaggia e conclusione con i vespri
alle 18.30. Ulteriori informazioni
sul sito www.diocesiorvietotodi.it.
M. M.
Diocesi. Esce il quarto numero del bollettino storico “Colligite fragmenta”
Chiesa e società dal Cinquecento all’Ottocento
È
uscito in questi giorni il quarto
numero del bollettino storico
della diocesi Colligite fragmenta, una miscellanea ricca di articoli e
approfondimenti curati da studiosi locali.
Nella prima sezione sono ricompresi
studi con notizie storiche su La pievania di Castel Giorgio, di Luca Giuliani, L’Opera di carità Guazzaroni
(approfondimento sull’attività di un
ente ecclesiastico orvietano nell’epoca post-unitaria), di Franco Pietrantozzi, su Il Monte di pietà di Orvieto, di
Claudio Urbani, sullo stato dei Chierici in cura d’anime nella diocesi di Todi al tempo della Visita apostolica del
1574, di Alessandro Fortunati, su Il
pellegrinaggio a Roma delle confra-
ternite di Todi per il giubileo
del 1575, di Filippo Orsini,
oltre ad approfondimenti
storici sulla figura di Margherita Chiaramonti e la rinascita del dramma sacro a
Todi, di Lorena Battistoni, e
una ricostruzione della Mostra vaticana del 1888 allestita in occasione del giubileo sacerdotale di Leone
XIII, di Aldo Lo Presti.
La seconda parte del bollettino raccoglie la trascrizione di documenti importanti per la conoscenza della nostra storia religiosa antica e recente,
quali Gli indici dei codici A,B,C, dell’Archivio vescovile di Orvieto, curata
da Roberta Galli, il
Prontuario delle unioni di vari benefizi della
città e diocesi di Todi
redatto da Bonaventura Pianigiani nel 1879,
curato da Fausto Buchicchio, e la Monografia storica della basilica
cattedrale di Todi compilata da Arminio Cori,
curata da Giorgio Comez.
Le copie sono a disposizioni degli interessati
presso la biblioteca del
Seminario vescovile di Todi e l’Archivio vescovile di Orvieto.
C. U.
Sono riprese in questi giorni a Orvieto le ricerche
archeologiche condotte su concessione
ministeriale dall’Università di Perugia e dirette
dalla prof.ssa Simonetta Stopponi, a cui
partecipano allievi di atenei italiani e stranieri. Un
gruppo di studenti dell’Università di Foggia si
dedica al completamento dello scavo della chiesa
di San Pietro in vetere che nel 2014 tornerà
interamente visibile. I lavori rientrano nell’ambito
di un progetto reso possibile dalla Fondazione Cro
che ha concesso fin dal 2009 il necessario sostegno
finanziario; collaborano al progetto anche il
Comune, l’Opera del duomo e a Protezione civile
di Orvieto. Negli anni scorsi i lavori hanno
consentito di mettere in luce strutture di edifici
sacri etruschi, depositi votivi con frammenti di
statue, ceramiche greche offerte al santuario,
mosaici romani e tombe cristiane. I risultati finora
ottenuti sono di grandissimo interesse, e alcuni fra
i più importanti materiali sono già esposti presso il
Museo archeologico nazionale di Orvieto.
Quest’anno alcune attività sono anche indirizzate
alla valorizzazione dell’area ai fini di una migliore
fruibilità delle evidenze archeologiche. Durante la
campagna saranno organizzate visite guidate dello
scavo, e per la sera del 2 agosto è già in agenda la
terza edizione dell’iniziativa “Sotto il cielo degli
Etruschi. Notte bianca al Fanum Voltumnae”.
❖ TODI
Tribunale occupato
Da qualche giorno sembra ufficiale che la nuova
dislocazione degli affari giudiziari della Media
Valle del Tevere sarà nella città di Spoleto, e questa
notizia ha dato luogo ad una nuova forma di
protesta. Infatti gli avvocati della Media Valle del
Tevere hanno simbolicamente occupato i locali del
tribunale di Todi per manifestare il loro dissenso al
previsto accorpamento. Lo spostamento degli uffici
in un’altra città comporterà gravi disagi alle
popolazioni interessate, rendendo più gravoso
l’accesso alla giustizia. In tal senso, tanto gli
operatori della giustizia quanto i Sindaci delle città
interessate hanno più volte inoltrato apposite
istanze per sollecitare l’adozione di un decreto
correttivo che restituisca la competenza sui
territori della Media Valle del Tevere umbro al
Tribunale di Perugia.
❖ MONTENERO
Una foto per Wikimedia
Anche il castello di Montenero, come già il tempio
della Consolazione e il castello di Petroro,
partecipa al progetto “Wiki Loves Monuments
Italia” promosso e coordinato da Wikimedia Italia,
l’associazione di promozione sociale finalizzata
alla diffusione della conoscenza libera.
L’associazione sostiene, tra gli altri, questo
progetto dedicato ai monumenti e invita tutti i
cittadini a documentare la propria eredità
culturale realizzando fotografie con licenza libera,
nel pieno rispetto del diritto d’autore e della
legislazione italiana in merito. Per partecipare al
concorso fotografico, basta scattare una foto del
castello di Montenero di Todi e caricare
l’immagine, dal 1° fino al 30 settembre, seguendo
le istruzioni pubblicate nel sito
www.wikilovesmonuments.it.
LA VOCE Terni.Narni.Amelia
22
BREVI
❖ ALCANTARA
Premiata da Cofely
Alcantara spa, azienda che produce l’omonimo
materiale di rivestimento (uno dei prodotti
dell’eccellenza del made in Italy) con
stabilimento produttivo e centro ricerca e
sviluppo a Nera Montoro, ha ottenuto un altro
importante riconoscimento. Cofely Italia, gruppo
Gdf Suez (che progetta, realizza e gestisce
soluzioni che permettono di utilizzare al meglio
l’energia riducendo impatto ambientale e costi)
ha conferito i riconoscimenti della 4a edizione
del premio Cofely per l’efficienza energetica e
ambientale alle realtà che si sono distinte per la
realizzazione di progetti virtuosi in termini di
sostenibilità ambientale, assegnando una
menzione speciale a una realtà industriale e a
un museo. La realtà industriale è Alcantara spa,
che ha presentato il progetto relativo ad una
centrale di cogenerazione che fornisce energia
elettrica e termica allo stabilimento produttivo
di Nera Montoro. La centrale aumenta
l’affidabilità dei sistemi di produzione energetica
garantendo al contempo la produzione di acqua
demineralizzata. In termini di risparmio riduce
l’utilizzo di energia primaria e consente allo
stabilimento di avere livelli di competitività
sull’approvvigionamento energetico, comparabili
con gli standard Europei. (Claudia Sensi)
❖ NARNI
Stop violenza alle donne
In Italia, ogni tre giorni una donna viene uccisa
dal marito, dal fidanzato, dall’amante rifiutato. I
numeri in Italia sono impietosi: nel 2012 sono
morte a causa della violenza maschile 124
donne, quest’anno sono già 68 le donne uccise.
Le città i comitati e le associazioni si mobilitano
per dire no alla violenza sulle donne; e da Narni,
l’associazione Narni Sotterranea partecipa alla
serie di eventi che si vanno di giorno in giorno
costituendo, in forme più o meno articolate.
Proprio per questo, per il mese di agosto, tutte le
guide di Narni Sotterranea indosseranno il colore
rosso, scelto nel mondo come protesta contro la
violenza sulle donne. L’evento avrà luogo presso
i locali di Narni Sotterranea, acquisterà la forma
di un flash-mob durante ogni visita guidata.
❖ IMPRESE
In fase di aumento
II trimestre dell’anno si è chiuso con un bilancio
positivo tra iscrizioni e cessazioni delle imprese
nella provincia di Terni. Secondo la rilevazione
Movimprese, a Terni tra aprile e giugno hanno
chiuso 234 imprese, ma 369 attività sono state
avviate (saldo positivo per 135 unità). Rispetto al
primo trimestre dell’anno si è pertanto
rafforzato il tessuto imprenditoriale che da un
punto di vista “anagrafico” è cresciuto da 21.861
a 21.995. A chiudere sono state tuttavia dal 1°
aprile al 30 giugno quasi tre imprese al giorno.
Analizzando l’andamento delle imprese secondo
la forma giuridica, emerge come la lieve crescita
del totale delle imprese sia dovuta in realtà alla
“frenata” registrata dalle ditte individuali. Nel
secondo trimestre hanno chiuso i battenti in 189
ma le “nuove nate” sono state 243 (il primo
trimestre aveva chiuso con la “scomparsa” di 441
attività). Restano in terreno positivo le società di
capitali con 62 iscrizioni e 25 cessazioni e le
società di persone con 44 iscrizioni e 17
cessazioni.
❖ TERNI
I bambini al fiume
“La Signora Nera a due passi da te: il fiume e le
sue risorse”, è questo il titolo dell’iniziativa estiva
rivolta ai bambini che ha preso il via il 15 luglio
al parco San Martino di Terni - Cda G. Tardioli. Il
tema, con laboratori suddivisi in moduli
settimanali dedicati ad acqua, aria, animali,
terra, piante e fiori, sarà quello del fiume e
l’ambiente che lo circonda, con una particolare
attenzione alle tematiche dell’ecosostenibilità.
L’accoglienza dei bambini avrà inizio dalle 8 per
conciliarsi con gli orari di lavoro e la presenza
del personale sarà garantita fino alle 13.45, dal
lunedì al venerdì fino al 30 agosto. Immutati
invece i costi, estremamente sostenibili e
accessibili, 10 euro a settimana, che
consentiranno a tutti di beneficiare di
un’opportunità di gioco, divertimento e
socializzazione a contatto con la natura e con un
approccio salutare al trascorrere delle mattinate
senza scuola.
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
TERNI.
Iniziativa
pubblica
promossa dal
Comune con il
coinvolgimento
di associazione
San Martino,
San Vincenzo
de’ Paoli,
Caritas
diocesana,
Sant’Egidio
Gestire meglio la povertà,
tra Comune e volontariato
U
n’iniziativa pubblica - “Dove
abitano gli altri, Terni e le povertà” - per gestire meglio l’emergenza povertà, in particolare quella che si riflette sui temi dell’accoglienza, è stata promossa dal Comune
di Terni con il coinvolgimento delle
associazioni di volontariato che si occupano di povertà ed emergenze sociali che da anni collaborano con i servizi sociali del Comune, come l’associazione San Martino, l’associazione
San Vincenzo de’ Paoli, la Caritas diocesana, la Comunità di Sant’Egidio e
l’Arci.
L’incontro, coordinato dall’assessore
alle Politiche sociali del Comune di
Terni Stefano Bucari, è stato l’occasione per fare il punto sulle azioni
messe in campo dalle istituzioni e dalle associazioni del territorio in materia
di politiche sociali ed urbanistiche, ed
interventi di sostegno ai soggetti deboli o a rischio di esclusione sociale.
“Rilevante anche la presenza della
Fondazione Carit e dell’Ater per il suo
ruolo nelle politiche abitative - ha ricordato l’assessore Bucari -. Con tutti
questi soggetti il Comune di Terni collabora con risultati apprezzabili e intende intensificare questa azione in
quanto occorre, a fronte di una crisi
economica pesante e strutturale, utilizzare al meglio il lavoro e l’impegno
di tutti, con un coordinamento che può
essere assicurato dalla creazione di un
tavolo permanente delle povertà”.
In città sono in costante crescita le situazioni di povertà estrema per le quali molto si è fatto ma che evidenziano
quanto si vadano diversificando le problematiche a causa della crisi, delle si-
tuazioni si disagio sociale, abitativo, lavorativo.
Sul fronte dell’accoglienza è ormai
concluso il progetto dei profughi dal
Nord Africa, mentre si va sempre più
diffondendo una criticità territoriale:
“I pasti che distribuiamo alla nostra
mensa ogni sera - ha ricordato il direttore della Caritas Claudio Daminato - sono passati da 80 a 105, e le case di accoglienza sono piene. Per questo, data questa nuova realtà che ci troviamo di fronte, è necessario strutturare interventi mirati in sinergia e senza strumentalizzazioni”.
Un incontro di ampio respiro che ha
dato origine alla proposta di un Protocollo di intesa formale e la costruzione
di un Tavolo permanente sulla povertà
con le istituzioni, le organizzazioni sindacali e le associazioni del territorio.
Ad Amelia torna il Palio dei colombi,
manifestazione unica al mondo
S
abato 27 luglio torna il “Palio
dei colombi”, rievocazione
storica della città di Amelia
che prende spunto dagli Statuti del
1346 e che ogni anno vede la
partecipazione di volontari di ogni
età impegnati nelle sfilate, nei
banchetti medievali e negli
“angoli”, rappresentazione teatrale
recitata dai componenti delle varie
contrade. Il calendario della
manifestazione parte sabato 27 con
la cerimonia di apertura che
prevede la consegna e la lettura del
bando. Domenica 28 alle ore 11.30
presso il palazzo vescovile sarà
inaugurata la mostra di arte sacra
di Piero Cosentini su Madre Maria
Eletta, monaca carmelitana di
Terni. Sempre nella giornata di
domenica si terrà il Campionato
regionale tiro con balestra, e i
banchetti di contrada. La settimana
successiva è dedicata agli “angoli”,
piccole rievocazioni storiche
interpretate dalle cinque contrade,
mentre il culmine della
manifestazione sarà l’11 agosto
con il Palio dei colombi. Il Palio è
una giostra equestre unica nel suo
genere: i cavalieri delle cinque
contrade si affrontano due per
volta percorrendo al galoppo il
campo di gara con lo scopo di
colpire, al termine della corsa, un
piccolo bersaglio con la punta della
lancia. Ogni contrada avrà in
campo un cavallo, un cavaliere e
un balestriere; ognuno di loro
sfiderà i propri rivali rispettando
l’ordine dettato dalla classifica
dell’anno precedente. La
spettacolarità della gara è garantita
dalla brevità (circa 10
secondi) e
dall’intensità delle
varie tornate: i
cavalieri si incrociano
al galoppo a una
distanza l’un dall’altro
di circa un metro. Ad
ogni cavaliere è
abbinato poi un
balestriere che, dopo ogni tornata,
scaglia una freccia verso un
bersaglio collegato a una
colombaia che, in caso di centro, si
apre liberando in volo un colombo.
La contrada che ottiene il miglior
punteggio (somma dei punti del
proprio cavaliere e del balestriere)
si aggiudica il Palio, un drappo di
stoffa dipinto per l’occasione.
Benedetta Rinaldi
Gli eventi del Festival teatro ragazzi a Guardea
G
uardea, una città che si dedica ai ragazzi e che nel periodo estivo propone la 22a edizione del Festival
teatro ragazzi.
Nell’anteprima Festival il 31 luglio alle
21.30 a Frattuccia, piccola frazione di
Guardea, sarà di scena la compagnia teatrale “La Bottega” di Venezia con la commedia di Carlo Goldoni La Bottega del
caffè.
Le compagnie professioniste del teatro ragazzi si alterneranno dal 2 al 4 agosto a
partire dalle ore 17.
Il 2 agosto il pubblico si troverà coinvolto in
un’animazione teatrale a cura della compagnia “La tenda in circolo” di Pescara:
Fantasmagoria. Alle ore 21.30 sarà la volta della compagnia “Glug teatro” con lo
spettacolo L’incantesimo degli gnomi; a seguire la compagnia “Teatro di Oz” proporrà
Mister Gulliver.
Sabato 3 agosto i bambini saranno coinvolti
in un’animazione che darà loro la possibilità di utilizzare trampoli ed altri strumenti teatrali, nello spettacolo Circobus a cura
del Piccolo nuovo teatro. Arriverà nella
stessa giornata anche la famosissima compagnia “Teatro verde” di Roma con lo spettacolo La strega bruttarella forte, da Jesi la
compagnia “Teatro pirata” metterà in scena Premiata ditta Scintilla; concluderà la
serata Mario Villani con il suo Omerocabaret.
L’ultima giornata del Festival, domenica 4
agosto, inizierà alle 19 con il laboratorio
Teatr’Attack a cura della compagnia teatrale “Il Draghetto”. Al termine dello spettacolo, un grande sacco sospeso in aria
contenente oltre 500 cuscini verrà aperto
sulla piazza e inizierà “La battaglia dei cuscini” a cura della compagnia “Il Melarancio” di Cuneo. Alle 21.30 il “Progetto Zatte-
ra” di Varese allestirà lo spettacolo Distrattamente; a seguire la compagnia Atmo
coinvolgerà ancora una volta il pubblico
con lo spettacolo Circo in scatola. L’ingresso agli spettacoli è sempre gratuito.
LA VOCE Terni.Narni.Amelia
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
Con la forza dell’eucaristia
AMELIA. Festa
di santa Cristina
a Porchiano
con indulgenza
plenaria
F
La celebrazione nella chiesa di Porchiano in occasione della festa di Santa Cristina
La festa è coincisa con
il Giubileo eucaristico.
A Porchiano è conservata
una delle “pietre del
miracolo” di Bolsena
La celebrazione delle ore 18 è stata presieduta dal vescovo amministratore apostolico
Ernesto Vecchi che, ricordando il miracolo eucaristico, ha sottolineato come “in questa celebrazione in mezzo a noi c’è Cristo
nell’eucarestia che rappresenta quella forza inesauribile che introduce nel corpo sociale energie nuove e potenzialità inedite”.
Sei ragazzi della parrocchia hanno ricevuto il sacramento della confermazione e tut-
NARNI. Inaugurazione di casa per minori
in concomitanza con la festa di sant’Anna
T
elevare al Signore una lode per il dono
della santità che, nei secoli, rivolge ai
battezzati, gratuitamente. Questo
appuntamento ravviva la speranza
grazie anche all’inaugurazione della
nuova comunità per minori “Il
Narciso”, voluta con grande passione
da quanti compongono l’associazione
Virtus Italia. Nel frastuono e nella
superficialità causati dal limite
umano, che caratterizza anche la
nostra antica città medievale, sboccia
questo nuovo “frutto di amore”, segno
di una sensibilità propria di quanti
ti coloro che hanno partecipato alle celebrazioni hanno ricevuto la papale benedizione con annessa indulgenza plenaria, da
lucrarsi alle consuete condizioni della confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del
Papa. Proprio ai ragazzi il vescovo ha ricordato il significato della cresima come sacramento che conferma il battesimo e portatrice dei doni dello Spirito “che vi aiuta a
superare le difficoltà della vita”. Facendo riferimento al 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale ha invitato i fedeli a
pregare per le vocazioni “perché i giovani
siano capaci di aprire la propria vita all’orizzonte che Dio dà. È necessario aiutare le
nuove generazioni a capire il valore della
fede e non basarsi solo su quello che propone la società contemporanea”.
investono il loro tempo e le loro
risorse all’interno dell’associazione
Virtus Italia. Fare ogni sforzo per dare
futuro ai minori che abitano le nostre
città, spesso segnati dall’egoismo e
dalla violenza degli adulti,
accompagnare i giovani, significa
interessarsi di quella “finestra
attraverso la quale la luce entra in noi
regalandoci il miracolo della visione”
(cfr. discorso di benvenuto di Papa
Francesco a Rio de Janeiro). Se una
città, un paese, una parrocchia, pone
il suo sguardo sui più giovani, significa
che ha a cuore il futuro della società
stessa; ed esso, il futuro, sarà robusto,
carico di significato, gioioso.
Don Angelo D’Andrea
Visciano di Narni. Festa di santa Pudenziana martire
Una chiesa con caratteristiche uniche
L
[email protected] 23
BREVI
❖ ALVIANO
Pellegrinaggio
esta solenne a Porchiano del Monte
in Amelia in onore della patrona santa Cristina. Una festa che è coincisa
anche con il Giubileo eucaristico della parrocchia di Porchiano per i 750 anni del miracolo eucaristico di Bolsena, avvenuto nell’estate del 1263 sulla tomba di santa Cristina a Bolsena, dove al momento della consacrazione, l’ostia s’insanguinò. Dalla stessa ostia, mentre, chiusa nel Corporale veniva trasportata verso la sagrestia, caddero
delle gocce di sangue che bagnarono le pietre del pavimento.
Una di esse si trova nella chiesa parrocchiale di Porchiano, la quinta pietra del miracolo di Bolsena, alta cm 15 e larga cm 10;
nel mezzo, è tinta da una macchia di sangue
tagliata da un foro. La pietra fu portata alla
fine del Cinquecento, a seguito della richiesta del vescovo Bartolomeo Farrattini
di Amelia e quello di Orvieto Giacomo Simoncelli per avere qualche reliquia di santa Cristina, la cui devozione era molto sentita nel paese e alla quale è dedicata la piccola chiesa ad unica navata risalente al X
secolo.
Cristina, figlia dodicenne di Urbano, prefetto di Volsini (Bolsena) e di madre nobile del
casato romano della gens Anicìa, fu iniziata
da un’amica alla fede cristiana all’insaputa
dei suoi genitori, di fede pagana. Cristina,
dopo molte persecuzioni, supplizi e torture
a causa della fede, fu giustiziata il 24 luglio
del 303 d.C.
orna a Narni il consueto
appuntamento, a cui sono
invitati tutti i cittadini, nella
memoria liturgica dei santi Gioacchino
e Anna, il 26 luglio. Giacchino e Anna
sono stati prescelti affinché fiorisse
Maria, meraviglioso fiore di santità, e
da lei Gesù. È la più grande
manifestazione dell’amore
misericordioso di Dio. Anche
quest’anno presso l’ostello Sant’Anna
di via Gattamelata sarà celebrata la
messa alle ore 18. Una bella
consuetudine che ci permette di
@
a chiesa di Santa PudenConsiderata una delle chiese più
ziana è una delle chiese
belle del territorio sia perché è impiù affascinanti del terrimersa in un paesaggio suggestivo,
torio: di origine romanica, si
sia per le sue caratteristiche architrova nella campagna di Visciatettoniche, ha una torre campanano di Narni ed è stata realizzaria molto alta che contrasta con le
ta da artigiani con materiali rudimensioni della chiesa. All’interdimentali e di recupero (capino è suddivisa in tre navate; non ci
telli, colonne, lapidi e framsono volte, il tetto è sostenuto da
menti di pavimenti a mosaico)
travatura scoperta e composta da
provenienti da costruzioni rocapriate. Ha un presbiterio molto
Santa Prudenzia in Visciano
mane e paleocristiane.
particolare, da cui si sale attraverLa chiesa, che faceva parte di
so dei gradini dalle navate lateraun antico monastero, fu costruita probabilmente li, e un altare quadrilungo di travertino.
fra il 998 e il 1036 a opera dell’abate Pietro, por- Molto forte è la devozione che i fedeli hanno per
tato in Italia da papa Silvestro II. La prima cita- questa santa, che si celebra il 19 maggio. Gli steszione della chiesa, chiamata anticamente S. Ma- si fedeli che la domenica successiva al 19 orgaria di Visciano, è nei beni del Capitolo della chie- nizzano festeggiamenti per onorare la Santa e colsa di S. Giovenale.
laborano nella manutenzione della chiesa che da
Di fronte alla mancanza di documentazioni ri- circa dieci anni, grazie anche al loro aiuto, è “torguardante l’edificio, non resta che far riferimen- nata a vivere”.
to alle caratteristiche della chiesa per acquisire È possibile visitare la chiesa o prenotarla per la
informazioni. La dedica a santa Pudenziana deri- celebrazione di matrimoni e per gli altri sacrava dal fatto che nelle vicinanze sono stati rinvenuti menti telefonando al numero 0744 735541 presso
frammenti di laterizi bollati con il marchio di un il custode, e chiedendo informazioni alla parroccerto Pudente, creduto padre di santa Pudenziana chia di Taizzano.
e santa Prassede, entrambe martiri.
Benedetta Rinaldi
La parrocchia di Alviano organizza per
sabato 24 agosto un percorso a piedi sul
territorio di 21 km con partenza della
cappella delle Rondini e arrivo alla chiesa
parrocchiale toccando voc. Coccianesi,
eremo di Santa Illuminata, chiesa della
Madonnella, Pupigliano, loc. Ramici ed
edicola di Sant’Eurosia. “Camminare e
pellegrinare - ricorda il parroco don
Marcello D’Artista - è simbolo di fatica, ma
non solo quella, vuole essere anche
un’esperienza spirituale. Camminare e
pellegrinare ha anche un altro significato:
quello della riscoperta e della curiosità!
Riscoperta del nostro territorio e curiosità
che ben si addice a questo pellegrinare per
la nostra terra di Alviano. Ricercare le radici
della nostra comunità e della nostra
cultura. Fa veramente bene riscoprire la
terra di Alviano non solo con iniziative
folkloristiche, eno-gastronomiche e
culturali a vari livelli, ma anche entrando, o
meglio camminandoci dentro,assaporando
il piacere di saper amare Alviano, la sua
natura e i suoi luoghi caratteristici, aiutati
anche dalla fede semplice della nostra
terra”.
❖ ROMEI
Sulla via Lauretana
La compagnia dei Romei di San Michele
Arcangelo di Terni ha realizzato il
pellegrinaggio a piedi lungo la via
Lauretana, primo vero pellegrinaggio
mariano. Il cammino è stato effettuato da
13 pellegrini con partenza dalla tomba di
san Franesco in Assisi. Questo
pellegrinaggio nasce dal desiderio della
compagnia di completare la via Lauretana,
visto che in precedenza erano stati
compiuti i pellegrinaggi da Terni ad Assisi
prima, e poi da Terni a Roma.
“Oggi possiamo dire con
orgoglio - dice il priore
Alessandro Corsi - di aver
percorso per intero la più
antica e più importante via di
pellegrinaggi mariani. La
nostra confraternita ha nella
sua missione quella di
effettuare pellegrinaggi a
piedi, e il pellegrinaggio alla
Santa Casa di Loreto è il
Panorama di Alviano
pellegrinaggio mariano per
eccellenza. La leggenda vuole
che i pellegrini, per non
addormentarsi durante
l’ascesa a Loreto, utilizzassero
la supplica litanica. Il beato
Giovanni Paolo Il nella Lettera
d Alviano il 26 luglio si celebra la
per il VII Centenario lauretano
festa di sant’Anna e sant’Antonio
ha scritto: la Santa Casa di
da Padova. Le tradizoni risalgono alla
Loreto non è solo una
fine della Seconda guerra mondiale,
“reliquia”, ma anche una
quando si decise di posticipare la
preziosa “icona” concreta.
festa di sant’Antonio (che si celebra il
L’icona come segno attraverso
13 giugno) al 26 luglio poiché era
il quale si opera, nella fede,
difficile e in ogni caso “fastidioso”
una specie di “contatto
fermare in quelle giornate di duro
spirituale” con il Mistero.
lavoro i mietitori, e considerando
invece che il 26 luglio, giorno di
sant’Anna, comunque tutto il mondo
agricolo, per tradizione, si fermava. La
Dal Papa
messa di ringraziamento a
sant’Antonio per lo scampato pericolo
Settanta pellegrini della
dai bombardamenti che nei giorni di
parrocchia di Sambucetole a
giugno imperversarono nella zona fu
fine giugno hanno partecipato
unita a quella già preesistente di
all’Angelus di Papa Francesco.
sant’Anna. Anche quest’anno sarà
Una giornata a Roma con la
celebrata solennemente la ricorrenza
visita alla basilica di San Pietro,
con la messa alle ore 18 presieduta
“poi l’attesa sotto il sole dal vescovo Ernesto Vecchi nel
ricorda Avio Proietti. - Alle ore
piazzale retrostante la chiesa di Ss.
12 in punto, si apre la seconda
Anna e Antonio di Padova, cui seguirà
finestra da destra dell’ultimo
la solenne processione lungo le vie di
piano del palazzo apostolico.
Alviano Scalo con le statue dei santi e
Dopo l’Angelus esplode un
la benedizione dei mezzi agricoli e
grande entusiasmo quando,
degli animali presenti. Il popolo
dagli altoparlanti, echeggiano i
alvianese ha negli anni organizzando
saluti di Papa Bergoglio ai
feste civili sempre più belle, ha
pellegrini di Sambucetole”.
cercato di onorare al meglio la figura
Dopo il pranzo, frugale visita al
di questi due grandi santi: sant’Anna
Gianicolo con vista
legata alla tradizione popolare delle
panoramica sulla Capitale, e
campagne e della fertilità e
poi a piazza Santa Maria
sant’Antonio da Padova per “lo
Maggiore e visita alla basilica,
scampato pericolo” durante il
la chiesa della Madonna,
passaggio del fronte alla fine della
quella del miracolo della neve,
primavera 1944.
con la messa cantata in latino.
Doppia festa
ad Alviano
A
❖ SAMBUCETOLE
LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo
24
BREVI
❖ PETRIGNANO
Via dedicata a Setteposte
Sabato 13 luglio, a conclusione di un lungo iter
procedurale aperto nel 2009 da una proposta
dell’ex sindaco Edo Romoli, il Comune di Assisi
ha intitolato una via della popolosa frazione di
Petrignano al medico Raffaello Setteposte
(Perugia, 25 dicembre 1911 - Cerreto di
Spoleto, 18 luglio 1995), figura esemplare di
professionista le cui doti umane non sono state
dimenticate dalla comunità, come ha dato atto
nella toccante commemorazione il
concittadino Alessandro Cianetti, autentica
memoria storica del luogo. Dopo la parentesi
bellica che lo vide impegnato in qualità di
ufficiale medico dislocato in Croazia, assunse
nel 1949 la estesa condotta medica di
Petrignano che condusse fino al
pensionamento avvenuto nel 1975,
guadagnandosi l’appellativo di “medico dei
Castelli” per essergli stata affidata in aggiunta
la popolazione di Palazzo, Tordibetto, San
Gregorio, Mora, Sterpeto, Pianello, Torchiagina.
La presenza del sindaco Claudio Ricci e del vice
sindaco Antonio Lunghi ha conferito all’evento
una solennità pienamente giustificata. (Pio de
Giuli)
❖ ASSISI
Consuntivo sull’edilizia
Il presidente della commissione Edilizia del
Comune di Assisi Franco Brunozzi ha tracciato
un consuntivo dei lavori svolti dall’organo
collegiale negli ultimi 12 mesi (50 sedute per
un totale di 1.051 pratiche esaminate e
definite, con cui è stata completata l’istruttoria
dagli uffici competenti). Oltre il dato statistico,
di per sé significativo, il presidente ha definito
il lavoro svolto con continuità e competenza
dai sei esperti componenti della commissione
(4 nominati dal Sindaco e 2 dal Consiglio
comunale) quale incoraggiante “segno di
tenuta economica” del territorio di riferimento.
Rinasce l’Amci di Assisi
Si ricostituisce
l’Associazione
medici cattolici,
già presente in
passato nella
città serafica
R
isale al 5 luglio 1944 la
nascita dell’Associazione
medici cattolici italiani
(Amci) per iniziativa di un
gruppo di attivisti motivato dalLa riunione costitutiva al Serafico,al centro donVittorio Peri e mons. Domenico Sorrentino
l’esigenza di sviluppare un percorso sintonizzato con la tradizione cristiana. Nella seconda
metà degli anni Settanta si costituì una se- sede presso l’Istituto Serafico, dove si è te- cologica e sociale. È per questo motivo che
zione anche in Assisi (cooptata successi- nuta la riunione costitutiva. “Non è stato abbiamo chiesto di poter istituire la sede
vamente in quella perugina), seraphica ci- delineato ancora un singolo e peculiare della sezione presso l’Istituto Serafico”.
vitas che tra l’altro ospitò presso il Sacro percorso, fermo restando che gli scopi del- Una domanda ci sorge spontanea. In un
Convento un convegno nazionale parteci- l’Amci sono scolpiti nello Statuto naziona- mutato contesto storico, l’associazione –
pato e denso di fermenti riflessivi e pro- le”: è quanto chiarisce il presidente San- pur con la sua specifica identità diocesaspettive.
dro Elisei, specializzato in Psichiatria e na – non potrebbe essere tacciata di una
Domenica 30 giugno scorso è stata rivita- psicoterapia analitica, autore di un ap- impronta integralista? Immediata la rilizzata la sezione diocesana, secondo le profondito libro fresco di stampa e appe- sposta di Elisei: “Se si riflette senza preaspirazioni di don Vittorio Peri, in accor- na pubblicato: Mi sono perso di vista. Ri- giudizi o ideologismi, non ci possono esdo con il vescovo Sorrentino che ha ma- trovare sentieri smarriti (Il Rubino edito- sere distinzioni tra i vari operatori che
svolgono la professione di assistenza alla
nifestato il suo convinto incoraggiamen- re).
to. Agile, per numero di componenti e ruo- Lo stesso dichiara quanto segue: “Persiste persona che soffre. Integralismo? Risponli svolti, risulta il Consiglio direttivo for- tra noi associati locali la condivisione di do con le parole del nostro Vescovo che ha
mato dai seguenti operatori sanitari: San- mettere al centro dell’interesse professio- ricordato, in occasione dell’atto costitutidro Elisei (presidente), Simonetta Brozzi nale la persona... Si sente un’assoluta ne- vo, l’origine greca della parola cattolico,
(vice presidente), la giovane Daniela Eli- cessità di porre l’attenzione non solo alla che vuol dire visione d’insieme: coloro che
sei (segretaria), Antonio Frascarelli (con- malattia, ma al malato in tutta la sua com- hanno veramente una visione d’insieme
sigliere), don Vittorio Peri (assistente ec- plessità e soprattutto alla dimensione eti- relativamente a uno stesso problema, non
clesiastico).
ca e spirituale. È necessario meditare sui possono essere mai integralisti”.
Francesco Frascarelli
La sezione diocesana dispone di una sua numerosi volti della disabilità: fisica, psi-
SANTA MARIA DEGLI ANGELI. Le celebrazioni
legate alla solennità del Perdono di Assisi
❖ MOSTRA
Isabelle Salari
Allestita alla galleria “Le Logge” in Assisi, si è
conclusa il 21 luglio la mostra personale della
pittrice quindicenne, di origine italo-iraniana,
Isabelle Salari, nata a Perugia il 23 novembre
1998, che ha già ottenuto a Roma vasto
consenso di pubblico e di critica, documentato
da una cospicua rassegna stampa aperta dallo
scrittore Alberto Bevilacqua e dal critico
Vittorio Sgarbi. Nelle 40 tele esposte in Assisi si
coglie la grande sensibilità dell’artista nei
confronti del colore usato seguendo l’istinto,
senza quei calcoli progettuali che talvolta
rendono stucchevoli e ripetitive le opere della
pittura astratta. Tra i sostenitori di questa
autentica baby star figura l’attore Franco Nero
che ha seguito anche in Assisi la sua “protetta”
per esaltarne le indubbie doti di cui si sentirà
ancora parlare a lungo. (P. D. G.)
❖ ROTARY
Dieci studenti stranieri
Giovedì 11 luglio il Rotary club di Assisi ha
ospitato dieci giovani studenti in età compresa
tra i 19 e i 25 anni impegnati a frequentare il
59° corso mensile di lingua italiana offerto
annualmente dai Rotary dell’Umbria ed
attivato in situazione di “full immersion”
presso l’Università di Stranieri di Perugia. Per la
corrente edizione sono stati selezionati i
giovani Avramesku Mihaela (Serbia), Dacevska
Gabriela (Macedonia), Galagan Mariia
(Ukraina), Garcia Fernandez Penelope (Spagna),
Gunia Konstantine (Georgia), Narmandakh
Lkmandari (Mongolia), Perez Medrano Alan
Joaquim (Messico), Sholeb Sara Aly (Egitto), Van
Guy Alina (Russia), Vidovic Thea (Croazia). Dopo
la visita-lampo alla città, che con i suoi tesori di
arte e di storia ha suscitato negli ospiti
notevole interesse, il gruppo è stato accolto dal
presidente del club Emanuele Concetti presso
la struttura ricettiva del camping Fontemaggio
per gustare i piatti migliori della gastronomia
regionale. Al termine della piacevole serata,
con i ringraziamenti individualmente espressi
in lingua italiana, i giovani hanno offerto un
saggio del risultato del loro studio che
arricchisce i rispettivi “curricula” consentendo
lo sviluppo di durevoli rapporti di amicizia,
presupposto e speranza per un mondo
migliore. (P. D. G.)
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
H
a destato grande emozione
e partecipazione a Gualdo
Tadino la notizia della
morte, avvenuta a Civitanova
Marche lo scorso 17 luglio, di don
Giuseppe Sabatini, sacerdote
salesiano, all’età di 88 anni. Don
Peppe è stato per decenni punto
di riferimento autorevole e
prezioso per molte generazioni di
giovani che hanno frequentato
l’Oratorio di Gualdo. Nativo di San
Benedetto del Tronto, militante
nella locale associazione di Azione
Cattolica fin dall’infanzia, mentre
era studente di ingegneria ed
apprezzato calciatore della locale
formazione calcistica militante in
serie C (ala sinistra, opzionato
dalla Juventus), poco oltre i
vent’anni decise di lasciare tutto
per entrare nella Congregazione di
don Bosco e mettersi a servizio dei
giovani. Pur avendo speso parte
del suo ministero in altre città,
quali Ortona, Fossombrone e
Vasto, Gualdo Tadino è diventata
la sua patria di adozione, avendo
speso qui, in tre diverse riprese,
oltre trent’anni del suo servizio
Diocesi. Il Vescovo guiderà i volontari
Pronti per l’Amazzonia?
L
a diocesi di Assimissionario diocesano,
si-Nocera Umnella “sala della Spoliabra-Gualdo Tadizione” dell’episcopio: il
no, tramite la Caritas
vice provinciale dei
ed il Centro missionaCappuccini dell’Amazrio diocesano, continua
zonia, padre Assilvio,
a sostenere il progetto
frei Paolo e frei AcaMons. Sorrentino
Javarì, che vede impecio hanno avuto un
gnati sul fronte della
cordiale incontro con il
promozione umana e dell’evange- Vescovo, la Caritas e il Centro mislizzazione i nostri frati francesca- sionario. Sono stati affrontati vari
ni Cappuccini. In tale contesto è argomenti, tra cui l’organizzaziostata lanciata l’idea di recarsi nel- ne del viaggio. Che è aperto a tutla zona dove operano i missionari ti coloro che vogliono partecipaper condividere fraternamente, re; anche se - per motivi logistici almeno per qualche giorno, il lo- il numero massimo non dovrebbe
ro impegno, per conoscere le per- essere superiore a 10 persone.
sone e le condizioni nelle quali si Ora si passa alla fase operativa:
vive e si opera.
per organizzare la trasferta in terIl nostro vescovo Domenico ha ra missionaria, serve avere le adeaccolto con entusiasmo la pro- sioni in tempi abbastanza brevi, in
spettiva, e sarà proprio lui a gui- quanto si possono ottenere midare il gruppo diocesano che si gliori condizioni per l’acquisto dei
recherà in Amazzonia, in Brasile biglietti aerei. Chiunque voglia
(al confine tra Colombia e Perù), prendere parte, contatti perciò al
dal 10 al 28 febbraio 2014.
più presto il Centro missionario
Così mercoledì 10 luglio c’è stato diocesano, aperto il mercoledì
un incontro nella sede del Centro mattina alle ore 9.
pastorale. A Gualdo si è dunque
speso per l’animazione
dell’Oratorio e dei gruppi di
Azione Cattolica. Soltanto due
anni fa, a causa delle precarie
condizioni di salute e del ritiro
della comunità salesiana da
Gualdo, si era trasferito presso la
casa di riposo dei salesiani di
Civitanova Marche. La sua
testimonianza ed i suoi
insegnamenti vivono oggi
attraverso molti dei suoi “exragazzi” che rendono ancora
presente il carisma salesiano a
Gualdo Tadino attraverso
l’animazione dell’Oratorio e del
Cinema Teatro “don Bosco”.
G. C.
❖ ARMENZANO
Ottava edizione di
“Emozioni sotto le stelle”
“E
mozioni sotto le stelle”, la suggestiva
manifestazione promossa dalla Pro loco di
Armenzano di Assisi, è
giunta all’8a edizione.
Castello di poggio
piuttosto popoloso nei
secoli passati, ma
abitato oggi da poco più
di 20 persone, il sito
mantiene viva la
presenza di quanti cercano di rivitalizzarne l’essenza di
borgo, in ogni stagione dell’anno (si pensi al caratteristico
presepe vivente che richiama, in dicembre, centinaia di
visitatori). Il 3 e 4 agosto, a partire dalle ore 17, apertura
di mostre e mercatini e, per i più piccoli, attività di
animazione all’aperto; dalle ore 19 sarà possibile
rifocillarsi presso il punto ristoro. Sabato sera, a partire
dalle ore 21, si succederanno allegri momenti canori a
percorsi nel bosco, in compagnia degli astrofili del gruppo
‘Antares’ e delle associazioni ‘Ritmi’ e ‘Le voci di dentro’. Si
raccomanda di partecipare con calzature adatte.
Domenica 4 agosto escursione sul monte Subasio
(partenza prevista alle ore 9) promossa da ‘Gli amici della
montagna’ e dalla sezione folignate del Club alpino
italiano. In serata, dopo cena, il piccolo borgo sarà teatro
dell’esibizione del Mago Tomas e della compagnia teatrale
‘Le voci di dentro’, mentre il gruppo ‘Antares’ proporrà
l’osservazione di corpi celesti.
Elena Lovascio
LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
@
[email protected] 25
GUALDO TADINO. Eventi, novità e premiati alla Festa della ceramica edizione 2013
BREVI
❖ PREMIO CAMPIELLO
Per la terza volta in Umbria
Sabato 19 luglio (ore 19.30), in piazza della Chiesa
Nuova in Assisi, il sindaco Ricci e l’assessore
Mignani hanno accolto i cinque finalisti del
premio Campiello 2013 presentati al pubblico
dallo scrittore e critico letterario Arnaldo
Colasanti insieme a una sintesi delle opere in
concorso. In ordine alfabetico, erano presenti
Giovanni Cocco con La caduta, Valerio Magrelli
con Geologia di un padre, Beatrice Masini con
Tentativi di una botanica degli affetti, Ugo
Ricciarelli con L’amore graffia il mondo e Fabio
Stassi con L’ultimo ballo di Charlot. Il premio
verrà assegnato il 7 settembre al teatro “La
Fenice” di Venezia nel corso di una serata
affidata ai vivaci presentatori Neri Marcorè e
Geppi Cucciari. (P. D. G.)
❖ BASTIA UMBRA
La nostra tradizione
S
T
utt’altro che aria di crisi è
quella che si è respirata alla 21a
edizione della Festa della
ceramica, che ha trasformato per due
giorni l’intero centro storico di
Gualdo Tadino in un atélier all’aperto,
nel quale apprezzare la difficile arte
del tornio e della lavorazione
dell’argilla. Ma anche in un centro
espositivo e commerciale, nel quale
sfoggiare e proporre all’acquisto dei
turisti e dei visitatori i prodotti tipici
della ceramica a lustro. Ma anche in
un salotto, nel quale incontrare i
maestri internazionale della ceramica
e altri importanti ceramisti italiani: da
Michael Oberlik, Ernst Hager,
Wolfgang Quast a Elettra Cipriani,
Riccardo Monachesi, Riccardo Artini,
Cristiana Vignatelli, Roberto
Fugnanesi, Arianna Lorenzon, Paola
Zago e Paolo Pompei. Ospite di questa
edizione, inoltre, la città di Deruta,
una delle “città della ceramica” della
nostra regione. Particolarmente
affollate le dimostrazioni dei
tornianti, cui hanno preso parte molti
bambini, che sono stati introdotti alla
difficile arte della manipolazione
decorazione dell’argilla. Successo
anche per l’iniziativa di quest’anno del tutto nuova - di aprire
un’esposizione dedicata alla ceramica
storica, a cura del noto antiquario
romano Luca Lispi, mentre sono stati
numerosi i visitatori anche delle
esposizioni delle collezioni dei
maestri Bubboli e Santarelli
rispettivamente presso la Rocca Flea
e il Museo della ceramica “Cajani”.
Affollatissima, infine, piazza Martiri
per la tradizionale “Cena sotto le
stelle”, un’enorme tavolata con tutti i
ceramisti (gualdesi, italiani e
stranieri), durante la quale sono stati
consegnati gli ormai tradizionali
riconoscimenti ai ceramisti gualdesi
più in vista. Quest’anno, l’ambito
premio “Ceramista dell’anno” è stato
attribuito a Bruno Spigarelli che come recita la motivazione ufficiale “ha fatto della modellazione
dell’argilla un arte, nel solco della
tradizione gualdese che ha seguito
sin da giovanissimo”. Spigarelli,
infatti, ha lavorato come ceramista fin
BASTIA. Eventi religiosi e di svago
per la festa di san Lorenzo
È
in programma a Bastia dall’8 al 18 agosto la 38a edizione della festa di san Lorenzo, promossa dal locale Comitato festeggiamenti san Lorenzo guidato dal presidente
Giuseppe Segatori. “Intraprendiamo questa avventura con
rinnovato entusiasmo - afferma Segatori - e invitiamo tutti a
partecipare alla manifestazione che propone come sempre tante attrazioni. Tutte le sere si potranno degustare prelibatezze
gastronomiche e si potrà ballare in pista con le migliori orchestre di liscio (ingresso libero). Il 10 agosto, alle ore 16, si svolgerà
la gara ciclistica per giovanissimi sul circuito di S. Lorenzo. Domenica 11 alle ore 10 sarà celebrata la messa e poi è prevista
ono finiti i tempi d’oro del comparto ceramico gualdese, quando
nei ceramifici del territorio lavoravano oltre 1.500 addetti. Eppure, stringendo cinghia e denti, i maestri gualdesi ancora sfornano capolavori, tramandando la difficile arte della ceramica “a lustro”, caratterizzata da ben
tre cotture, l’ultima delle quali nel
forno “a muffola”. È per loro che la
città, da oltre vent’anni organizza la
“Festa della ceramica”, ogni anno
sempre più ricca di ospiti e iniziative.
Un omaggio meritato a chi ha messo
la passione sopra ogni altra cosa.
dall’età di 13 anni, divenendo uno dei
tornianti più ricercati in città. Il
Premio alla memoria, invece, è
andato al recentemente scomparso
Nedo Frillici, “il Matteo da Gualdo
dell’era moderna, un vero maestro,
stimato e riconosciuto come grande
artista in tutta Italia”. Premio alla
carriera, inoltre, a Giovanni
Anastasi, anch’egli valente torniante,
titolare di una propria azienda da
oltre trent’anni.
Pierluigi Gioia
la processione con la statua del Santo; al termine verrà distribuito il tradizionale torcoletto di san Lorenzo. Il raduno delle
Fiat 500 d’epoca derivate e nuove si terrà domenica 18. Vorrei
anche segnalare la terza edizione di ‘Ballando sotto le stelle’,
sfida di ballo senza iscrizione né abbigliamento formale. Ed infine la novità di quest’anno: tutte le sere sarà proposto il calciobalilla umano, e la finale si svolgerà il 18 agosto”.
Ricordiamo che il ricavato di questa festa e la generosità dei cittadini (senza alcun contributo pubblico) hanno permesso la
realizzazione della chiesa di San Lorenzo, che venne inaugurata il 4 agosto 1985 con una messa celebrata dall’allora vescovo
mons. Sergio Goretti. In questi anni l’edificio religioso, che risulta molto accogliente, è stato impreziosito con bellissime opere di artisti locali.
R. B.
Prossimi eventi Estate
Prosegue con successo “Bastia Estate 2013”,
rassegna di danza, musica, teatro e gastronomia
promossa dall’assessorato alla Cultura del
Comune di Bastia. Ecco i prossimi appuntamenti:
31 luglio, ore 21.30 Rocca baglionesca - “C’era
una volta Bastia”, proiezioni e ricordi di un
tempo a cura della Pro loco Bastia; 3 agosto, ore
21.30 piazza Mazzini - Galà internazionale di
danza; 4 agosto, ore 21.30 piazza Mazzini - “E
stasera tocca a noi”, esibizione scuole di danza e
scuole di ballo di Bastia; 8 agosto, ore 22 Rocca
baglionesca - “Soundsfood”, Bossa Nova&Pesce,
Kavatik Ensemble / ritmi brasiliani e ristoranti del
centro storico; 11 agosto, ore 21.30 chiostro
monache Benedettine - “Dieci corde”, Francesco
Vitilo (chitarra) e Beata Bukor (violino); seguirà
cocktail offerto dal ristorante “La Cantina”. Bastia
Estate si concluderà il 7 settembre.
❖ PURELLO
Festa di sant’Apollinare
Sant’Apollinare, protovescovo di Ravenna e
primo evangelizzatore dell’Emilia-Romagna, visse
al tempo dell’Impero bizantino d’Occidente, in
periodo collocabile tra la fine del II e gli inizi del
III sec. Secondo la tradizione, Apollinare
proveniva da Antiochia e sarebbe stato
addirittura discepolo dell’apostolo Pietro. Questi
lo avrebbe destinato a ricoprire per primo la
carica episcopale nella città imperiale di
Ravenna. Questa tradizione nacque nel VII secolo
e non è documentata storicamente.
Sant’Apollinare è menzionato per la prima volta
dal Martirologio gerominiano del V secolo in data
23 luglio quale “confessore” e “sacerdote”;
ancora oggi il Martyrologium Romanum lo
commemora in tale anniversario, anche se la
memoria liturgica è anticipata di tre giorni.
Purello, frazione di Fossato di Vico, da martedì
scorso ha iniziato i festeggiamenti in onore del
patrono con recita del rosario, messa e
processione per le vie del paese; ieri, giovedì si è
tenuta l’unzione degli infermi della casa di
riposo. Per sabato è in programma un ricco
programma d’intrattenimento per bambini, che
si concluderà domenica 28 con il sacramento
della cresima per 9 ragazzi. (M. G.)
❖ SIGILLO
Festa di sant’Anna
Gualdo Tadino. Salesiano, era punto di riferimento di tanti giovani
È morto don Giuseppe Sabatini
era l’anima dell’Ac e dell’oratorio
Don Giuseppe Sabatini
H
a destato grande emozione e
partecipazione a Gualdo
Tadino la notizia della morte,
avvenuta a Civitanova Marche lo
scorso 17 luglio, di don Giuseppe
Sabatini, sacerdote salesiano, all’età
di 88 anni. Don Peppe è stato per
decenni punto di riferimento
autorevole e prezioso per molte
generazioni di giovani che hanno
frequentato l’Oratorio di Gualdo.
Nativo di San Benedetto del Tronto,
militante nella locale associazione di
Azione cattolica fin dall’infanzia,
mentre era studente di ingegneria ed
apprezzato calciatore della locale
formazione calcistica militante in
serie C (ala sinistra, opzionato dalla
Juventus), poco oltre i vent’anni
decise di lasciare tutto per entrare
nella Congregazione di don Bosco e
mettersi a servizio dei giovani. Pur
avendo speso parte del suo ministero
in altre città, quali Ortona,
Fossombrone e Vasto, Gualdo Tadino
è diventata la sua patria di adozione,
avendo speso qui, in tre diverse
riprese, oltre trent’anni del suo
servizio pastorale. A Gualdo si è
dunque speso per l’animazione
dell’Oratorio e dei gruppi di Azione
cattolica. Soltanto due anni fa, a causa
delle precarie condizioni di salute e
del ritiro della comunità salesiana da
Gualdo, si era trasferito presso la casa
di riposo dei salesiani di Civitanova
Marche. La sua testimonianza ed i
suoi insegnamenti vivono oggi
attraverso molti dei suoi “ex-ragazzi”
che rendono ancora presente il
carisma salesiano a Gualdo Tadino
attraverso l’animazione dell’Oratorio
e del Cinema Teatro “don Bosco”.
G. C.
Nonostante che di sant’Anna ci siano poche
notizie e per giunta provenienti non da testi
ufficiali, il suo culto è estremamente diffuso sia
in Oriente che in Occidente. Il nome deriva
dall’ebraico Hannah (grazia) e non è ricordata nei
Vangeli canonici; ne parlano invece i vangeli
apocrifi della natività e dell’infanzia, di cui il più
antico è il cosiddetto Protovangelo di san
Giacomo, scritto non oltre la metà del II secolo. La
madre della Vergine, è titolare di svariati
patronati, quasi tutti legati a Maria; è patrona di
orefici e bottai; protegge i minatori, falegnami,
carpentieri, ebanisti e tornitori, oltre a essere
patrona dei tessitori, sarti, fabbricanti e
commercianti di tele per la casa e biancheria.
Anche la città di Sigillo si fermerà per omaggiare
la protettrice. La novena è iniziata il 16 luglio con
recita del rosario e messe; lo scorso sabato si è
tenuta la messa e l’unzione degli infermi. Oggi,
giorno di festa, si è iniziato con la messa e
colazione con i nonni, alle ore 11 messa e
sacramento della cresima nella chiesa di S.
Andrea, messa che si terrà anche alle ore 18. Alle
23, spettacolo pirotecnico presso il parco Dalla
Chiesa. (M. G.)
LA VOCE Gubbio
@
26 [email protected]
BREVI
❖ SCHEGGIA-PASCELUPO
Domenico, 106 anni!
Familiari,
parenti e tutta la
comunità di
Scheggia e
Pascelupo
hanno
festeggiato
“nonno”
Domenico
Paparelli che ha
Domenico
compiuto ben
106 anni: una mente lucidissima, un
bell’aspetto, con l’unico cruccio della vista
che lo sta abbandonando. Un traguardo
storico, un’occasione per esprimere
auguri e manifestare sincera gratitudine a
una persona che nell’arco della sua
esistenza ha saputo meritarsi la stima ed
il rispetto di tutti per le sue qualità
umane, per l’attaccamento alla terra
d’origine e alla famiglia.
❖ SCUOLA
Auguri del Vescovo
Il Vescovo ha fatto pervenire tramite
“Camminiamo”, il periodico di
informazione che la Curia diffonde con
frequenza mensile, le “sue personali
congratulazioni a tutti gli studenti che
hanno superato l’anno scolastico al
termine di mesi di studio e di lavoro ”.
❖ UMBERTIDE
Sport e integrazione
Sport, divertimento e integrazione hanno
contraddistinto la terza edizione del Judo
Summer Camp, iniziativa patrocinata
dalla Uisp Alto Tevere e organizzata dal
Kodokan Fratta di Umbertide. Nella
piccola frazione di Corlo per tre giorni gli
atleti ciechi o ipovedenti della Nazionale
paralimpica si sono confrontati alla pari
con i migliori atleti dell’Umbria e del
Lazio e con i ragazzi del gruppo sportivo
Fiamme oro. Al raduno, che ha coinvolto
più di 100 atleti, si è unito anche il
sindaco di Umbetide Marco Locchi che si
è complimentato con gli organizzatori e
ha voluto portare agli sportivi intervenuti
il saluto della città. Il terzo Judo Summer
Camp è stata la dimostrazione di come lo
sport e in particolare il judo sia un’attività
che unisce e che può essere praticata da
tutti. (F. C.)
❖ PELLEGRINAGGIO
I luoghi di Tonino Bello
L’ufficio diocesano per la Pastorale dei
pellegrinaggi, tempo libero, sport e
turismo organizza in collaborazione con
la Caritas diocesana un pellegrinaggio in
Puglia “Sulle orme di don Tonino Bello”,
uomo di pace impegnato e generoso
verso la propria terra e la propria gente,
in questo accomunato al patrono di
Gubbio, sant’Ubaldo. Nel 1994, a un anno
dalla morte, gli fu conferito alla memoria
il premio Cultura della pace. I pellegrini
visiteranno alcune città tra le più
significative nella vita del religioso. La
quota di partecipazione è di 230 euro, di
cui un acconto di 50 euro da versare
entro l’8 settembre. Info: Simone 331
2522277; Caritas diocesana 075 9221202.
(Benedetta Pierotti)
❖ DIOCESI
I giovani in Calabria
Partiranno domenica 28 luglio i due
pullman con i ragazzi che dalla diocesi
eugubina raggiungeranno la Calabria.
Qui, nell’assolata terra degli agrumi, si
uniranno a molti altri giovani provenienti
da tutta Italia per vivere un’esperienza di
condivisione e di impegno: saranno
impegnati per tutta la stagione nella
raccolta delle arance, un momento di vita
in comunione e semplicità,, a contatto
con la frugalità della vita campestre, tra
natura e solidarietà. Partenza curata
dall’ufficio per la Pastorale dei
pellegrinaggi e tempo libero. (Ben. Pi.)
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
Le due “T” che preoccupano
GUBBIO. Forze sindacali
e sociali a colloquio
con il Commissario
prefettizio in tema di
turismo e di Tares
D
ue “T” preoccupano e intrigano allo stesso tempo: Turismo e Tares
(tassa rifiuti e servizi). Sono stati
gli argomenti - estrapolati dal documento redatto dalle forze sindacali e sociali illustrato e consegnato agli inizi del mese
sui quali si sono confrontati in un recente incontro, svoltosi nella residenza comunale, il commissario prefettizio Maria
Luisa D’Alessandro, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle forze
sociali. Per quanto riguarda il turismo, alle prese purtroppo con notevoli problemi
sottolineati da cifre che denotano (come
altrove) una forte sofferenza negli arrivi e
nelle presenze, è stata presentata l’opportunità di dare continuità ai progetti già
programmati per il secondo semestre,
con la raccomandazione di inserirsi in
quelli legati alla visita in Umbria di Papa
Francesco.
Più complesso e delicato il discorso relativo all’applicazione della Tares, per la
quale si prevedono ritocchi certamente
gravosi rispetto alla vecchia Tarsu (tassa
raccolta rifiuti solidi urbani), anche se
non con lo stesso carico per tutti i contribuenti. Il relativo importo, cittadini e imprese dovranno versarlo in tre rate. Le
prime due (20 agosto e 31 ottobre) a livello di acconto, riproporranno le cifre
dello scorso anno, ma il saldo del 31 dicembre sarà “pesante” per tutti.
Semplice il motivo. La Tares obbliga il Co-
Turisti in Piazza Grande a Gubbio
Per quanto riguarda la Tassa
rifiuti e servizi, le prime due rate
riproporranno le cifre dello
scorso anno, ma il saldo del 31
dicembre sarà “pesante” per tutti
mune a coprire con le imposizioni tutto il
costo del servizio, oltre a prevedere 30
centesimi a metro quadrato in favore dello Stato, con un gettito presunto di 600.000
euro. Nel 2012, di fronte a una spesa di
3.900.000 euro per raccolta e smaltimento dei rifiuti, ne sono stati introitati “soltanto” 3.000.000; ne vanno recuperati
quindi 900.000. Ci sono poi i 600.000 da
versare direttamente allo Stato; rispetto
allo scorso anno ci sono da recuperare 1,5
milioni, (900.000 + 600.000), vale a dire
qualcosa come il 50%. Attenzione, non è
detto che questo sarà l’aggravio della vecchia Tarsu per tutti, ma un aumento consistente va messo in preventivo.
Il calcolo terrà conto dei metri quadrati,
del numero dei componenti il nucleo familiare (chi più produce, più paga), del
tipo di rifiuto prodotto (il cosiddetto “umido”, tipico di alberghi e ristoranti, ad
esempio, ha una incidenza maggiore). È
sempre più il tempo dei sacrifici; per questo è stato suggerito al Commissario di
coinvolgere le organizzazioni di categoria
per definire criteri ed aliquote impositive.
G. B.
Scheggia-Pascelupo. Oratorio estivo
“Attenti al lupo” in chiave francescana
U
n grazie a tutti gli
animatori, giovani e
adulti della
parrocchia di Scheggia, Isola
Fossara e Pascelupo che
hanno organizzato anche
quest’anno l’oratorio estivo,
dal titolo “Attenti al lupo”,
liberamente ispirato a san
Francesco. Il successo
dell’attività si è visto nei
volti felici dei bambini e
ragazzi, circa un’ottantina
che hanno condiviso le tre
settimane, dal 1° al 20 luglio.
I canti, i giochi di squadra, i
laboratori, le passeggiate e
la piscina sono stati per tutti
non solo un’occasione di
divertimento, ma
un’opportunità per imparare
a crescere nella propria
capacità di ascoltare anche
gli altri, nella pazienza,
nella creatività. All’interno
delle attività dell’oratorio
I ragazzi dell’oratorio di Scheggia
anche quest’anno è stato
aperto per una ventina di
bambini tra i 3 e i 6 anni
Umbertide. Parla il missionario don Lucarelli
“Il mio posto è là in Perù”
G
iusto il tempo di scambiare
due battute, in un incontro
inaspettato e casuale con
don Vittorio Lucarelli, sacerdote
umbertidese, dal 2004 parroco a
Huacrachuco in Perù. Ora è restato qualche mese in città.
L’ultima volta che ci siamo incontrati, ci parlava del problema del narcotraffico. È cambiato qualcosa?
“Purtroppo no, tutta l’economia è
in mano a poche grosse famiglie
che si spartiscono la ‘torta’ . Io faccio la mia parte, come tutti devono fare la loro per combattere
questo malanno della società; in
parrocchia cerco di parlare coi
giovani e cerco di metterli sulla
buona strada, ma è difficile. I narcotrafficanti hanno in mano le armi del successo facile e del denaro, e questo rende tutto terribilmente duro”.
Qual è il maggior problema, oltre a quello della droga, che rileva nella gioventù peruviana?
“C’è il mito dell’Università: tutti
vogliono vedere i propri figli laureati, come da noi negli anni passati; solo che laggiù c’è bisogno di
gente che lavori duro per portare
a casa il pane a fine giornata. Però,
come si può, con mezzi leciti e illeciti, si iscrivono i figli all’Università. Con l’avvento di internet,
poi, si è portato il messaggio globale in tutto il mondo, creando
frustrazione, violenza, invidia,
scontento in tanti giovani che rifiutano e, allo stesso tempo, invidiano gli stranieri”.
Pensa di ritornare in Italia e magari nella sua diocesi di Gubbio?
“Il mio posto è là in mezzo ai poveri. Sono incardinato in Perù e
non credo, per il momento, di ritornare. Tengo la mia mente libera al cambiamento, magari passando a un’altra parrocchia. Un
sacerdote deve fare le cose con
entusiasmo e non si deve fossilizzare. Comunque, adesso il mio
posto è là”.
,
F. C.
uno spazio in cui anche i più
piccoli hanno vissuto un
momento di unione,
divertimento e riflessione.
Le attività si sono concluse
con una cena a cui hanno
partecipato tutte le famiglie,
sfogliando insieme le foto
dell’oratorio estivo, presso le
strutture del Comune di
Scheggia che, come ogni
anno, collabora con la
parrocchia mettendo a
disposizione le proprie
strutture, il teatro e gli
impianti sportivi.
Il parroco don Gaetano
Umbertide
Abdelkerim Hamdi:
accadde un anno fa
U
mbertide ha ricordato con commozione
Abdelkerim Hamdi, l’operaio 42enne
di nazionalità marocchina che perse la
vita un anno fa (17
luglio 2012) in un
incidente sul
lavoro nell’azienda
metalmeccanica
Proma di
Umbertide.
L’Amministrazione
comunale, con il
sindaco Marco
Locchi e l’assessore Simona Bellucci, il
direttore della Proma Sauro Ceccagnoli,
rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e dei
lavoratori per la sicurezza, i delegati delle Rsu,
si sono ritrovati in piazza Caduti del lavoro per
deporre un mazzo di fiori ai piedi del
monumento eretto in memoria di chi ha perso
la vita lavorando. Al termine della cerimonia
in piazza Caduti, rappresentanti sindacali e
delegati delle Rsu si sono spostati presso la
residenza Balducci per un momento di
incontro - confronto sulla tematica della
sicurezza nei luoghi di lavoro.
Fabrizio Ciocchetti
VENERDÌ 26 LUGLIO 2013
LA VOCE Foligno / Spoleto
CANCELLI
DI FOLIGNO.
Campo Giovani
nazionale dai
18 ai 35 anni.
Sarà presente
padre Adriano
Sella: per molti
anni ha
lavorato in
Amazzonia
I
[email protected] 27
Rendez - vous
al chiostro S. Nicolò
Spoleto. Arte, musica, danza,
teatro. Tra gli ospiti il musicista
Ramberto Ciammarughi. Il 27
luglio inaugurazione
dell’istallazione monumentale
“Cristallizzazione”
di Ludwika Ogorzelec
Nuovi stili di vita
n agosto, dal 4 al 10, si
realizzerà il 1° campo nazionale
sui nuovi stili di vita per
giovani, promosso dalla
Commissione Nuovi stili di vita
della diocesi di Padova con la
collaborazione della Pastorale
sociale ed il lavoro della diocesi di
Foligno, l’Unità pastorale S.
Eraclio-Cancellara. Il campo avrà
luogo sulle splendide colline di
Cancelli di Foligno ed è una
proposta rivolta a tutti i giovani dai
18 ai 35 anni di età, provenienti da
tutta Italia. Le giornate saranno
dedicate all’approfondimento delle
tematiche legate ai 4 nuovi
rapporti che stanno a fondamento
dei Nuovi stili di vita: con le cose,
le persone, la natura, la
mondialità. La giornata di venerdì
si trascorrerà ad Assisi con San
Francesco e il suo rapporto con il
creato. Durante queste giornate
sarà presente il responsabile
@
nazionale della Rete
interdiocesana sui nuovi stili di
vita: padre Adriano Sella. Padre
Sella ha lavorato per molti anni in
Amazzonia, dove è stato
coordinatore della Commissione
Giustizia e pace e dell’organismo
che si occupa della pastorale
sociale all’interno della
Conferenza dei vescovi dell’area
ecclesiale Nord II del Brasile. Dal
2003 vive e lavora in Italia nella
promozione dei nuovi stili di vita. A
Vicenza ha promosso il movimento
“Gocce di giustizia” e altre realtà
che hanno come obiettivo creare
una cultura di giustizia. A gennaio
ha ricevuto il “Premio alla vita”
2013, riconoscimento istituito dal
“Festival della vita” promosso dalla
diocesi di Caserta e dalla Società
San Paolo. Info:
nuovistilidivitapadova.wordpress.c
om
Anacleto Antonini
S
aranno due settimane di spettacoli, tavole rotonde, mostre, performance, musica, teatro e danza
quelle che animeranno nei prossimi
giorni lo splendido chiostro di San Nicolò a Spoleto. Dal 27 luglio al 7 agosto
come in un affascinante salotto all’aria
aperta, si potranno seguire incontri con
ospiti internazionali dedicati all’arte e
alla fusione con essa.
Il sipario verrà aperto sabato 27 e domenica 28 luglio con Rendez - vous invité special, una straordinaria due giorni nel corso della quale tra il chiostro ed
il teatro di San Nicolò interverranno e
verranno ad esibirsi personalità di livello internazionale come il musicista
Ramberto Ciammarughi, l’Ensemble
Novamusica, gli artisti Ludwika Ogorzelec, Julian Janowski, la Compagnia
Carole Magnini-Evidanse, Gabriele Bastianelli, Elfrida Gubbini, Virginia Ryan,
i critici d’arte Emidio de Albentiis e Dimitri Coromilas. Dal 29 luglio si susseguiranno, ogni giorno, dalle ore 18 alle
20 o dalle ore 20 alle 22, performance di
danza, musica e teatro. L’8 e il 9 agosto
il testimone passerà al Teatro Lirico
Sperimentale con la performance mu-
sicale “Eine Kleine”. Gran finale sabato 10 agosto con la serata-evento Rendez-Vous sotto le stelle.
Alle ore 18.30 di sabato 27 verrà inaugurata l’istallazione monumentale
“Cristallizzazione” di Ludwika Ogorzelec. L’ideazione e direzione artistica è di
Carole Magnini e Roberta Taddei, con
la collaborazione di Associazione Evidanse, Comune di Spoleto, Teatro Stabile dell’Umbria, Regione dell’Umbria,
Provincia di Perugia, Con Spoleto e
Cantina Adanti. “Voglio che la mia scultura – spiega Ogorzelec - sia simile ad
un fenomeno effimero, scaturito dal
mondo della biologia, dei congegni
meccanici, degli strumenti. Attingendo
significati dalle scienze biologiche e da
quelle meccaniche, analizzo il problema del senso e dell’assurdo. I risultati
delle mie ricerche sono strutture leggere, delicate, che ricompongono quegli stessi significati in un nuovo insieme
basato sull’armonia”.