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www.umbriaradio.it 1,10 euro N. 28 Venerdì 26 Luglio 2013 SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UMBRIA Periodico settimanale - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC www.lavoce.it PERUGIA Tutto sulle campane della zona grazie a un appassionato LIPPIANO Pia Tavernelli ora riposa nel “suo” paese 17 18 DIOCESI ORVIETO Esperienze estive degli oratori e degli scout 20-21 TERNI Volontariato cattolico e Comune contro l’emergenza povertà 22 Fin dalle prime battute la Gmg di Rio de Janeiro con Papa Francesco si è rivelata memorabile. Lo scopo del viaggio nelle parole del Papa, la festa e i valori difesi dai giovani nella messa iniziale a Copacabana, l’omelia del Papa al santuario di Aparecida, la Madonna più amata dai brasiliani di Elio Bromuri I nutilmente qualcuno tenta di fare il conto sul numero di persone che, direttamente o indirettamente, sono venute a contatto in questi giorni con la figura e la parola di Papa Francesco nella sua visita a Rio de Janeiro. Non si tratta solo dei giovani. Il mondo intero in tutte le sue componenti sta affacciato alla finestra per osservare e ascoltare. Un giornale brasiliano ha scritto che Bergoglio può cambiare la storia e un altro lo invita a parlare e a dire la verità contro le menzogne del potere e dell’ideologia liberista dominante che ignora 24 Famiglia Arriva sul tavolo del Parlamento la legge contro l’omofobia. Giusta esigenza, che però potrebbe discriminare chi difende la famiglia tradizionale GUBBIO Con il Commissario si parla di Tares e di turismo 26 3 &11&15 10 l’editoriale Il messaggio di Francesco da Rio ASSISI Rinasce la locale sezione dei Medici cattolici (Amci) EVENTO SPECIALE Chiesa in Umbria Sport In concomitanza con la festa del Perdono, e tra le tappe di preparazione al 4 ottobre, il 1° agosto si tiene ad Assisi l’incontro regionale delle famiglie, con testimonianze in prima persona di famiglie “salvate” dalla capacità di perdonare Il caso della frode del “castello” in diocesi di Terni, che coinvolge due ex uomini di Curia. Intervento di mons. Ernesto Vecchi La morte dell’asso del motociclismo Andrea Antonelli, di origini umbre, solleva ancora una volta, tragicamente, la domanda sui limiti etici delle competizioni sportive le aspettative dei poveri. Sembra giusto pensare che tutti costoro abbiano sentito il fascino del personaggio e si siano lasciati contagiare dall’entusiasmo della folla. Interessante - anche se per ora vano - è il tentativo di misurare l’effetto che questa visita possa conseguire sulla Chiesa latinoamericana e sulla stessa società. È lecito e spontaneo fare degli auspici e avanzare qualche previsione. La presenza di un personaggio sorprendente e carismatico qual è Papa Francesco, nella sua specchiata fede cattolica connotata da forte attaccamento alla tradizione mariana e francescana di sapore popolare, è destinata a ridare slancio e coraggio alla comunità cattolica corrosa dall’avanzare della galassia magmatica del movimento evangelicale e dal proselitismo delle sette. Di ciò abbiamo preso coscienza in questi giorni in cui sono stati forniti i dati numerici e le indagini qualitative dello “stato di salute” del cattolicesimo 9 brasiliano (vedi dati numerici a pag.10). Si è stimato che negli ultimi venti anni il mondo cattolico abbia subito una forte emorragia. Sul quotidiano Il Sole 24 Ore di mercoledì il viaggio di Bergoglio in terra latinoamericana è messo a confronto con quello di Wojtyla in Polonia nel 1979. Nella sua patria, il polacco Giovanni Paolo II pronunciò parole di sfida al vigente oppressivo sistema comunista: “Nessuno ha il diritto di escludere Cristo dalla storia!”. Questo grido fu accolto da 16 minuti di applausi. Sedici minuti. Con parole e segni diversi, l’argentino Bergoglio sembra voler dire oggi: nessuno ha il diritto di escludere il cristianesimo cattolico dal Brasile e dall’America Latina. “Qui noi siamo di casa, insieme alla Madre Aparecida” sembra voglia dire. E come per Wojtyla, il cui messaggio religioso andava a toccare la sfera del sociale e del politico, così per papa Francesco: il suo discorso e il suo atteggiamento verso i poveri va a toccare la 4 6 sfera della libertà e della giustizia. Nell’omelia fatta nella chiesa della Madonna Nera, l’Aparecida, il Papa ha dettato un criterio per la vita della Chiesa: lo stretto legame tra i Pastori e i fedeli (vedi testo a p. 15), tra il magistero episcopale e la pietà popolare, tra la dottrina della fede e l’esperienza concreta di sofferenza e marginalità di molta gente. Giunge a dire che i pellegrini che si recano al santuario della Madonna sostengono, incoraggiano e “ispirano” la riflessione dei Vescovi, e possono essere considerati il punto di partenza per l’elaborazione dei piani pastorali, che a loro volta possono ispirare anche le scelte in ambito sociale e politico. Tutto ciò nel contesto di una riunione mondiale di giovani, che Francesco non cessa di invitare a non farsi rubare la speranza e ad avere il coraggio di sorprendersi per quanto il Signore della storia opera nella loro esistenza. Per essere informato su ciò che è importante. Per te Se non sei abbonato richiedi 8 copie omaggio. Per conoscerci meglio... Invia i tuoi dati all’indirizzo e-mail [email protected]; oppure riempi e spedisci il modulo sottostante a La Voce - Abbonamenti Piazza IV Novembre, 6 - 06123 Perugia. Puoi comunicarceli anche chiamando al numero 075 5720397 Sì, desidero ricevere otto copie omaggio del vostro settimanale al seguente indirizzo COGNOME .......................................... NOME .................................. VIA e N¡ ........................................... Le copie omaggio saranno recapitate a partire dal primo numero utile al ricevimento della richiesta .............................................. CITT¸ DESIDERIAMO INFORMARLA CHE I DATI DA LEI FORNITI SARANNO TRATTATI SECONDO LE INDICAZIONI DEL D.LGS. N. 196 DEL 30 GIUGNO 2003 (˙CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI¨). PER RICEVERE L INFORMATIVA IN DETTAGLIO PUæ RIVOLGERSI PRESSO GLI UFFICI DEL SETTIMANALE LA VOCE O CONTATTARCI AL NUMERO 075-5720397. .................................... CAP .................. PROVINCIA .............. TEL/CELL ............................. DIOCESI ............................................ LA VOCE ATTUALITÀ VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 SOCIETÀ/SESSUALITÀ. Arriva oggi in Parlamento il provvedimento che introduce in Italia il reato di omofobia. Una giusta tutela, che però potrebbe avere contraccolpi pericolosi ABAT JOUR A cura di Angelo M. Fanucci Chissà se A rriva in aula questo venerdì 26 luglio il provvedimento che introduce in Italia il reato di omofobia. Dopo che la Commissione ha approvato l’emedamento che elimina il riferimento alla definizione di “gender” contenuto nella bozza iniziale, il provvedimento, composto di un solo articolo, estende anche all’omofobia e alla transfobia gli effetti previsti dalla legge Macino che punisce con la reclusione il reato di “discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. Di fatto, avverte il fronte contrario al provvedimento, se il testo non cambia l’effetto sarebbe quello di discriminare coloro che credono nel matrimonio tra uomo e donna, e si rischierebbe il carcere anche a ricordare la condanna delle relazioni omosessuali contenuta nella Bibbia. Quattro deputati del Pdl hanno proposto la moratoria legislativa sui temi etici per “evitare l’introduzione di elementi divisivi nel senso comune del popolo”, proposta respinta dal Pd. Per Francesco D’Agostino, ordinario di Filosofia del diritto all’Università di Roma Tor Vergata, la moratoria può essere una “manovra tattica che può servire a raffreddare gli animi per rinviare il dibattito ed evitare che prima delle ferie estive si possano accelerare decisioni poco ponderate”, ma non risolutiva. Che significato antropologicoculturale può avere questa proposta? “Una richiesta di moratoria su temi che riguardano il bene comune, e preciso che non si tratta di bene confessionale dei cattolici, ha solo una valenza tattica: il dibattito sull’omofobia è importante ma mi sembra che alcuni dei promotori ne auspichino l’approvazione con toni esasperati. Il rischio è una legislazione frettolosa. Il nostro Paese ha invece bisogno di un salto di qualità”. In che senso? “Come cittadino, prima ancora che come cattolico, vorrei finalmente capire la reale strategia dei nostri cattolici in Parlamento. Si sentono già sconfitti a priori, e proprio per questo non ne hanno alcuna? Vorrei che, cattolici e non, tutti quelli che prendono sul serio il problema antropologico - non religioso! della sessualità e della famiglia, chiarissero la propria linea strategica”. Manifestazione contro l’omofobia (Foto di Daniela Tomasino) Qual è la sua opinione sul provvedimento sull’omofobia? “Non ho paura di una legislazione che sanzioni i residui di aggressività omofoba. Essi meritano di essere puniti, ma non voglio che una legislazione sanzionatoria dell’omofobia si trasformi in modo subdolo in una legge che limiti la libertà di espressione, pensiero e ricerca sui temi della sessualità e dell’omosessualità. Approviamo pure una buona legge sull’omofobia, oggi mancante e sollecitata anche dall’Ue e dal Presidente della Repubblica, a “Non vorrei - dice il filosofo del Diritto Francesco D’Agostino - che una legislazione sanzionatoria dell’omofobia si trasformasse in modo subdolo in una legge che limitasse la libertà di espressione, pensiero e ricerca” condizione che garantisca libertà di espressione e di ricerca, secondo le linee della nostra Costituzione”. Che cosa chiede, in concreto? “L’inserimento di una clausola di garanzia per evitare il rischio che chi afferma - in base alle sue ricerche scientifiche, antropologiche, religiose che l’omosessualità è una patologia, venga perseguito come omofobo, e che assicuri il rispetto della sua opinione. Non un ‘no’, ma un ‘sì’ detto con intelligenza e proposte calibrate, auspicabile anche in altri ambiti”. Ad esempio? “Pensando ai molti disegni di legge sulle unioni gay presenti in Parlamento, alla dilagante apertura in tutto l’Occidente ai matrimoni omosessuali e all’enorme pressione sociale e psicologica sul tema, non condivido l’idea, da più parti affermata, che l’omoaffettività, di per sé, meriti tutela. Potrebbero meritarla invece nuove forme di convivenza, sessuate o non sessuate, che oggi creano problemi sul piano del diritto come le ‘convivenze senili’ di chi coabita per condividere le spese, o le forme di convivenza presenti in alcune nuove espressioni di vita consacrata. Non si tratta di riconoscere forme alternative di famiglia, perché la famiglia è una sola: la famiglia generativa uomo-donna che progetta un futuro inter-generazionale e meriterebbe ulteriori tutele e forme di appoggio. Occorre però una legge intelligente che tuteli nuove forme di convivenza, non in chiave di alternativa o allargamento della famiglia tradizionale, ma come nuovo istituto giuridico giustificato da nuove esigenze sociali. All’interno di queste forme potrebbero rientrare anche le coppie omosessuali. E c’è un altro discorso, difficilissimo ma necessario…”. Che è... “Nel nostro Paese aumenta costantemente la popolazione islamica, al cui interno esistono forme di rapporti poligamici. Non dobbiamo assimilare la poligamia riconoscendola come alternativa al matrimonio monogamico sarebbe tradire la nostra tradizione - ma bisogna garantire anche alle eventuali seconde o terze conviventi, che, se venissero ripudiate, si troverebbero in mezzo alla strada, una tutela oggi non riconosciuta dal nostro ordinamento che le considera semplicemente ‘ospiti’ dell’uomo. Più che di tattica, abbiamo insomma bisogno di una nuova intelligenza giuridica a 360 gradi, volta a tutelare i soggetti più deboli per anticipare tensioni sociali che, una volta prodotte, sarebbero difficili da gestire”. Giovanna Pasqualin Traversa Già raccolte 800.000 firme in Europa a difesa dell’embrione Giornata nazionale di raccolta firme per la campagna “Uno di Noi” L 3 e firme per “Uno di noi”, la campagna tesa a riconoscere nell’embrione un essere umano, a livello europeo sono arrivate a 802.408. Il dato è di venerdì 19 luglio, e merita una menzione perché sta evidenziando non soltanto il progredire della raccolta, molto costante e significativo, ma anche una crescita progressiva della presa di coscienza culturale ed etica, su scala europea, del valore della vita umana. È questo infatti il commento che si sente a vari livelli, tra le associazioni ed i movimenti italiani ed europei che stanno ani- mando la raccolta di firme per la campagna “Uno di noi”, e che naturalmente si accentua al passaggio di livelli simbolici, quale è quello delle 800 mila firme: simbolico perché alto, simbolico e bene augurante perché sempre più vicino al milione di firme che è ora a portata di mano, forse con largo anticipo rispetto al termine del 31 ottobre. Ma questo risultato, oltre a una presa di coscienza, evidenzia anche l’azione conseguente che si sta materializzando e che induce il Comitato promotore nazionale a esprimere soddisfazione. Infatti le 802.408 firme mostrano chiaramente che c’è tanta gente che crede al valore della vita umana racchiusa nell’embrione e nella sua inviolabile dignità, che quindi non può essere manipolata a piacere per finalità quali la ricerca, lo sfruttamento economico, sanitario o di “brevetto” di ricerche sul Dna. A cosa si deve questo slancio progressivo nella raccolta firme? Al risveglio di alcuni Paesi, in particolare, oltre che alla tenuta e all’ascesa continua di nazioni quali l’Italia (+521,67%) e la Polonia (+374,20%) che hanno superato di 4 o 5 volte i rispettivi “minimi” fissati dalla Commissione europea per il conseguimento del requisito di 7 Paesi che superino la propria “asticella”. Superato il minimo anche in Francia, Austria, Spagna, Ungheria, Lituania, Olanda, Slovacchia. Si stano muovendo anche Romania e Portogallo mentre, notano al Comitato europeo, la Germania è ferma al 41,86%. Si attende la discesa in campo delle associazioni laicali per dare uno slancio più forte alla raccolta: con il loro contributo la campagna potrebbe avvicinare il traguardo finale molto in fretta. Si può firmare online dal sito www.oneofus.eu/it. Anch’io ho lavorato a lungo, come Gèremek, non alla storia della povertà, ma alla storia del rapporto fra Chiesa e poveri. L’ho fatto durante i dieci anni (1999-2009) nel corso dei quali ho insegnato Teologia II nella Didattica decentrata della Lumsa a Gubbio, sul tema “Chiesa e poveri nella storia”, e ho continuato a lavorarci anche dopo; forgiando anch’io per il mio futuribile parto mentale un titolo che non ha nulla da invidiare (ma - ahimè! - solo nel titolo) a quello cesellato da Gèremek: Un amore lungo e problematico, questo il titolo del mio potenziale libro sul secolare rapporto tra Chiesa e poveri. Che storia, ragazzi miei!, quella del rapporto fra Chiesa e poveri, che storia! Ma come fanno, i cristiani, a chiamare “grande storia della Chiesa” quella dei piccoli conflitti di potere tra Imperatore e Papa, angosciante riprova di come il potere troppo a lungo e troppo dannosamente abbia indebitamente intasato la vera storia della Chiesa; o la storia delle dispute teologiche che in realtà erano solo coperture ideologiche di interessi inconfessati, che puntavano - come fece l’antico Giacobbe nei confronti di quel trombone di suo fratello Esaù - a rubarsi questa o quella primogenitura che agli occhi di Dio non valeva nulla? E come fanno gli uomini a chiamare “grande storia” quella della beghe di confine tra nazione e nazione, i cui paletti, come diceva don Milani nella Lettera ai giudici, sono stati sempre in viaggio? Bah! Anch’io, nel seguire il più fedelmente che mi era possibile l’evolversi delle relazioni fra la Comunità dei discepoli e quei soggetti deboli che il Signore aveva loro affidato come il tesoro più prezioso, insieme con l’eucaristia, mi sono chiesto se esisteva una legge che stringesse o allentasse quel legame, e mi sono piaciuti i termini nei quali l’ha individuata il gesuita Gonzalez Ruiz: quando nella teologia e nella prassi cristiana è vivo e appassionante il tema dell’umanità di Cristo, i poveri sono sul piedistallo, quando invece la teologia devia verso le indagini “scientifiche” sul sesso degli angeli e i cristiani devoti corrono dietro alle apparizioni di san Pisterno da Roccacannucia, i poveri vengono o dimenticati oppure conservati nel retrocucina. Mi piacerebbe che quel libro venisse pubblicato. E che qualcuno lo leggesse. E che tra quelli che l’avranno letto ce ne fosse almeno uno che si esprimesse come si espresse il prof. Giuseppe Calzoni, allora magnifico rettore dall’Università di Perugia, quel giorno che, a Prevalle, Lina e Carlo Colaiacovo, ex vicepresidente del “mio” Movimento studenti eugubino, vollero che celebrassi la messa del loro 25° di matrimonio. Al termine della messa il Prof mi chiamò da una parte, si grattò la barbicchia, commentò favorevolmente l’omelia che avevo tenuto e concluse: “V’avessi da di’, ’n me pare proprio che sete ’n cojone!”. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 4 SetteGIORNI a cura di Enzo Ferrini L’UMBRIA PIACE SÌ AGLI STRANIERI, MA... L’Umbria piace agli stranieri, ma... Da un’indagine nazionale della Confesercenti risulta che cultura, ambiente e agriturismo sono i motivi principali che spingono gli stranieri a scegliere la nostra regione per trascorrervi una vacanza. Nella classifica dei giudizi complessivi dei turisti stranieri l’Umbria si classifica al terzo posto dopo Toscana e Valle d’Aosta. Tutto bene dunque? Non proprio, perché, quanto alla cortesia, nei giudizi degli ospiti stranieri si trova al 12° posto, per la facilità di reperire informazioni al 10° e per la sicurezza all’11° posto. Insomma, si potrebbe fare di più e meglio. Ci sono poi anche i dati del 2013 che non sono del tutto positivi. Da gennaio a maggio c’è stato un calo sia negli arrivi (meno 2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012) che nelle presenze (meno 4%). C’è però stata una significativa ripresa a maggio (più 4% negli arrivi e 7,4 nelle presenze) e anche la stagione estiva dovrebbe essere cominciata bene, visto il grande successo di pubblico di Umbria Jazz e del Festival di Spoleto. TRASIMENO PROMOSSO, PIEDILUCO QUASI Trasimeno promosso a pieni voti dalla “Goletta dei laghi”, la campagna di Legambiente che da otto anni controlla lo stato di salute dei bacini lacustri italiani. È risultato che tutti i campioni d’acqua prelevati rispettano i parametri di legge. Dati incoraggianti anche per il lago di Piediluco, dove solo un campione su quattro è risultato inquinato. Commentando la situazione del piccolo ma suggestivo lago vicino a Terni, Legambiente rileva che “restano alcune criticità, ma sono stati fatti significativi passi avanti nella qualità delle acque”. 1.500 KM A PIEDI OLANDA - TRASIMENO Troverà così un Trasimeno perfettamente balneabile anche il turista olandese che per venire a fare le vacanze in Umbria ha scelto il mezzo più antico: le sue gambe. Peer Van Bakel ha impiegato 84 giorni per percorrere i 1.500 chilometri tra Uden, la sua città, e la frazione di Casalini, sulle colline del Trasimeno, dove ha una casa. Ad attenderlo venerdì scorso, sotto una fitta pioggia, c’erano i familiari, tanti amici e la banda musicale di Paciano che ha suonato gli inni nazionali italiano e olandese. “Camminare da soli è riflettere - ha dichiarato van Bakel al Corriere dell’Umbria - e nella vita prendersi una pausa fa bene”. LE VACANZE INIZIANO DALL’AEROPORTO Per chi invece è un po’più pigro del camminatore olandese, le vacanze al mare, in rinomate località del Mar Rosso, Grecia e Baleari potranno cominciare comodamente dall’aeroporto “San Francesco di Assisi”. Dallo scalo umbro sono infatti in programma voli charter per Sharm El Sheik dal 7 agosto, per Creta e per Rodi dal 24 luglio e per Palma di Maiorca e Ibiza dal 25 luglio. ANTONELLI, CAMPIONE NELLO SPORT E NELLA VITA Campione nella vita e nello sport: Andrea Antonelli, il giovane pilota di Superbike di Castiglione del Lago morto domenica scorsa durante una gara in Russia, era un donatore di sangue e testimonial dell’Avis di Castiglione del Lago. “Oggi - lo ha ricordato il presidente dell’associazione, Paolo Brancaleoni - abbiamo perso un grande uomo, un donatore che con il suo impegno e la sua immagine ha fatto avvicinare all’Avis di Castiglione del Lago tanti giovani. Invitiamo tutti a venire a donare nel nome di Andrea, il campione che rimarrà per sempre nei nostri cuori”. Diocesi Terni. La vicenda che ha coinvolto due ex funzionari di Curia VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 “Fantastico castello” che puzza di truffa V olevano rivendere il castello di San Girolamo, alle porte di Narni, dopo che una società da loro gestita lo aveva acquistato dal Comune con un’asta ritenuta truccata da polizia e Guardia di finanza. Così, due ormai ex funzionari della Curia di Terni e un dirigente dell’Amministrazione narnese sono stati arrestati con l’accusa di associazione per delinquere. È finito sotto sequestro preventivo il complesso descritto come “il fantastico castello di San Girolamo” nella “verde e calda Umbria”. Si tratta di una complessa operazione immobiliare, che risale all’ottobre del 2010, nella quale la Curia ternana è considerata parte lesa. Dalle indagini è infatti emerso che il locale Istituto per il sostentamento del clero, nonostante fosse uscito dalla “costituenda” società che si era aggiudicata l’asta, aveva versato oltre un milione di euro per l’acquisto. Gli accertamenti condotti dalla Squadra mobile di Terni e dal nucleo speciale Polizia valutaria della Guardia di finanza di Roma - coordinati dalla procura di Terni - sono stati infatti avviati dopo che nelle casse della Chiesa ternana è emer- so un buco di bilancio di diversi milioni di euro. Le indagini si sono così concentrate su Luca Galletti, già direttore dell’Ufficio tecnico della Curia nonché presidente dell’Istituto per il sostentamento del clero, e Paolo Zappelli, ex economo (al quale per ragioni di salute sono stati concessi gli arresti domiciliari). Entrambi si erano dimessi dopo gli avvisi di garanzia ricevuti a marzo. Secondo gli investigatori, Galletti e Zappelli hanno svolto nel corso degli anni “un’infinità” di operazioni immobiliari sospette. Ora polizia e Guardia di finanza vogliono chiarire se abbiano attinenze con i problemi di bilancio della Curia. Al momento comunque l’attenzione si concentra sulla vendita del castello per un milione e 740 mila euro, il 10 per cento da versare in anticipo e con l’impegno a realizzare una struttura turistica. Squadra mobile e fiamme gialle ritengono che l’asta sia stata caratterizzata da numerose anomalie. Dalla ricostruzione emerge, tra l’altro, che dopo l’uscita dell’Istituto di sosten- tamento del clero dal gruppo di imprese, queste, guidate a quel punto dalla società gestita dai due ex tecnici della Curia, avevano perso i requisiti per partecipare alla gara. La procedura era però andata avanti “grazie anche alla complicità di alcuni amministratori del Comune di Narni”. Con l’ente che aveva infine stipulato la cessione con la sola “Iniziative immobiliari” srl di Galletti e Zappelli. Secondo gli inquirenti, della presunta associazione - finalizzata alla turbativa d’asta e alla truffa - faceva parte anche Antonio Zitti, dirigente del Comune di Narni, anche lui arrestato. Dagli accertamenti è, tra l’altro, emerso che Galletti e Zappelli hanno tentato più volte di vendere il castello, per 6 milioni di euro, per “garantirsi” l’intero profitto “senza avere tirato fuori un centesimo”, sottolineano gli investigatori. Gli arrestati, tramite i loro legali, hanno respinto le accuse e definito “ingiustificata” la misura cautelare. E. Q. “Proseguiamo con il lavoro di chiarificazione” L’intervento dell’amministratore apostolico mons. Vecchi sulla vicenda e il futuro della Curia Castello di San Girolamo a Narni S ulla vicenda che ha interessato la diocesi di Terni - Narni - Amelia e ha portato all’arresto di alcuni ex amministratori della stessa è intervenuto anche il vescovo amministratore apostolico mons. Ernesto Vecchi, inviato a Terni nel febbraio scorso per far fronte al momento di crisi. “Non sono troppo sorpreso - afferma mons. Vecchi -: sapevo che queste persone erano indagate dalla magistratura, ed evidentemente le indagini sono arrivate a qualche conclusione. Proprio per questo appena giunto a Terni, in febbraio, ho accettato le loro dimissioni a seguito degli avvisi di garanzia da loro ricevuti, nominando un sacerdote, don Tiziano Presezzi, come economo aggiunto, coadiuvato da esperti che in parte ho portato da Bologna. La Chiesa diocesana ha subìto un danno notevole, ma proseguiamo con il lavoro di chiarificazione avviato sul debito che esiste. Una situazione piuttosto complessa, per la quale stiamo cercando soluzioni adeguate. Da parte nostra abbiamo messo tutte le carte a disposizione della magistratura, e anche noi stiamo verificando la situazione”. Sulla questione del debito della diocesi, il vescovo Vecchi ha precisato alcuni aspetti legati al suo ruolo di amministratore apostolico: “I tempi della mia permanenza a Terni si prolungano, forse altri sei mesi, perché è necessario creare le condizioni per dare respiro alle finanze della diocesi, cercando un prestito a tasso favorevole. Il debito c’è, e va dai 20 ai 23 milioni di euro. Ho parlato a Papa Francesco della situazione durante la visita ad limina dei Vescovi umbri e poi all’incontro di preghiera della Cei a San Pietro. È stato lui che mi ha suggerito di chiedere un prestito decennale, senza interessi, per risolvere la situazione. Io stesso sto girando per ottenerlo e ho fondate speranze che arriverà presto. Poi abbiamo anche un pacchetto di immobili che dovranno esseri venduti in un periodo più congruo, ma non svenduti”. Quanto alla questione dei dipendenti, mons. Vecchi non nega che “il problema esiste, sono molti”, ma assicura che “non licenzieremo nessuno, a meno che non si trovino altre soluzioni”. Iniziative per lo speciale Anno francescano compostellano Con san Francesco a Santiago S ta per iniziare l’“Anno francescano compostellano”, per ricordare la tradizione del pellegrinaggio di san Francesco a Santiago de Compostela, che secondo alcuni studiosi - sarebbe avvenuto tra il 1213 e il 1215. Manca una prova storica decisiva, tuttavia esiste, lungo il Cammino di Santiago e a Santiago stessa, una tradizione molto forte. Anche la confraternita umbra di San Jacopo de Compostela parteciperà a questo evento, al quale il Comune di Assisi, la Xunta de Galicia e l’Ordine francescano intendono dare grande rilievo. Si tratterà di un pellegrinaggio “a staffetta” che partirà da Assisi il 2 agosto 2013 e arriverà a Santiago il 24 luglio 2014. Nelle soste tra una tappa e l’altra si terranno conferenze, mostre fotografiche, incontri, eventi di natura culturale. Il pellegrinaggio è aperto a tutti, confratelli e non, ma è necessario che chi intende partecipare si rivolga agli indirizzi indicati sul sito web www.confraternitadisanjacopo.it. Su sito della confraternira sarà aperto uno spazio speciale per informare sui vari passaggi. Ulteriore iniziativa è programmata per il 22 agosto, quando verrà inaugurata ad Assisi una mostra sull’iconografia francescana nell’arte spagnola. E infine, il 23 agosto partirà un volo diretto dall’aeroporto “San Il santuario di Santiago de Compostela Francesco” Perugia per Santiago de Compostela. Questo pellegrinaggio è guidato dall’Arcivescovo di Perugia e dal vicario generale don Paolo Giulietti, con la collaborazione diretta del Comune di Assisi e della confraternita. Per adesioni: [email protected], tel. 331 6659203. VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 5 ❖ TRASIMENO ❖ PROVINCIA DI PERUGIA ❖ FEDE E SCIENZA Il lago meno inquinato d’Italia Bambini “di Chernobyl” in vacanza Ad Assisi il congresso Aiempr Il Comune di Tuoro, ricevendo le ambite 5 vele, si è aggiudicato il primo posto nella classifica della “Guida blu” stilata da Legambiente e Touring club. A distanza di poche posizioni Castiglione del Lago, al quale sono state assegnate 4 vele. Ma è tutto il Trasimeno a distinguersi a livello nazionale, risultando il primo lago italiano senza valori di inquinamento che oltrepassino le soglie consentite dalla legge. Dalla campagna “Goletta dei laghi” 2013 di Legambiente giunge dunque una promozione a pieni voti per il lago umbro, che può vantare il rispetto dei limiti in tutti i punti campionati. I tecnici di Legambiente hanno monitorato anche il lago di Piediluco: su quattro punti campionati, uno è risultato inquinato. Restano alcune criticità ma significativi passi in avanti sono stati fatti nella qualità delle acque. Dopo il terribile incidente nucleare di Chernobyl, avvenuto nell’aprile 1986, molti soggetti, associazioni ed enti in Umbria hanno dato vita a programmi di accoglienza e aiuto rivolti ai bambini delle zone colpite. Anche la Provincia di Perugia fa la sua parte. Il 22 luglio il presidente Guasticchi e l’assessore alle Attività culturali e sociali Donatella Porzi hanno ricevuto un folto numero di bambini provenienti dalla Bielorussia. L’incontro che, rientra nel progetto “Vacanza terapeutica”, è stato realizzato in collaborazione con l’associazione “Orizzonti” di Assisi. “È un dovere - hanno affermato Guasticchi e Porzi - sostenere iniziative umanitarie che, purtroppo, vedono protagonisti i bambini, coinvolti in una tragedia di cui ancora si pagano le conseguenze”. Guasticchi ha donato ai presenti alcuni volumi che raccontano la storia dell’Umbria. È in corso ad Assisi il 19° congresso dell’Aiempr (alla Cittadella, dal 23 al 27 luglio) avente per tema “Oltre le identità. Polifonie, diverse umanità”. L’Aiempr è un’associazione internazionale, senza fini di lucro, nata in ambito cattolico negli anni Cinquanta per studiare i problemi di frontiera tra le scienze medico-psicologiche e le scienze religiose. Apertasi successivamente a protestanti e ortodossi, è oggi a-confessionale. Successivamente ha esteso i suoi interessi ad altre scienze umane come l’antropologia culturale, la sociologia, la filosofia, la storia, la pedagogia, ecc. Il Congresso vede la partecipazione di studiosi e professionisti di livello internazionale. AMBIENTE. In continua crescita la gestione “virtuosa” dei rifiuti, grazie ai cittadini, ai Comuni e ai gestori L’Umbria è sempre più “riciclona” M entre continua il dibattito Gualdo Cattaneo, Campello sul in Umbria sulla possibile Clitunno e Attigliano. utilizzazione dei camini “Solo tre anni fa - ha aggiunto Rodei cementifici e altri impianti inmetti - la raccolta differenziata sudustriali per bruciare i rifiuti che perava di poco il 30% e le diffinon possono essere riciclati, l’ascoltà di riorganizzazione dei sersessore regionale all’Ambiente vizi, in particolare nelle zone denSilvano Rometti ha espresso sodsamente abitate, sembravano indisfazione per la continua crescisormontabili. Al contrario, i risulta nella nostra regione del servizio tati di oggi confermano che, di raccolta differenziata. Lo ha fatquando sono rispettate le modato lunedì scorso a palazlità di raccolta previste zo Donini in occasione dal Piano regionale, in della consegna di un at- Premiati i 17 particolare per i rifiuti testato di merito ai 17 i Comuni che organici, è possibile Comuni umbri che nel conseguire lo scopo. primo semestre 2013 hanno Di questo dobbiamo hanno raggiunto o supe- superato rendere merito ai Corato l’obiettivo del 65% muni che, pure in un di differenziata, così co- il 65% di quadro drammatico me previsto dal Piano re- differenziata. della finanza pubblica, gionale di gestione dei ri- La media hanno creduto e invefiuti. stito risorse importan“Grazie all’impegno dei regionale è ti del bilancio comunacittadini, delle Ammini- del 50%. Per le”. strazioni comunali e dei Per Rometti è “di partigestori del servizio - ha l’assessore colare rilevanza è il detto Rometti - si è rag- Rometti, fatto che, per la prima giunto un risultato ecce- “risultato volta, fanno parte delzionale rispetto allo stall’elenco dei cosiddetti lo degli anni precedenti, eccezionale ‘virtuosi’ cinque Coche pone ora l’Umbria al rispetto allo muni di medie dimenprimo posto fra le Regiosioni (Bastia Umbra, ni dell’Italia centrale per stallo degli Marsciano, Todi, Umla raccolta differenziata anni bertide, Corciano) con dei rifiuti”. risultati che vanno anprecedenti” I 17 Comuni che in Umche oltre il 70% e che bria hanno superato il portano, nel mese di 65% di raccoltà differengiugno, la media reziata sono: Umbertide, Lisciano gionale di raccolta differenziata al Niccone, Bastia Umbra, Fratta To50%”. dina, Giano dell’Umbria, MarsciaL’assessore ha ricordato che la Reno, Monte Castello di Vibio, Todi, gione “ha fatto e continuerà a faPiegaro, Torgiano, Cannara, Dere la sua parte”, destinando risorruta, Massa Martana, Corciano, se del proprio bilancio, anche se “E I rappresentanti dei diciassetti comuni premiati LEGAMBIENTE La situazione non è così rosea. Ecco come migliorarla purtroppo “largamente insufficienti”, al cofinanziamento della riorganizzazione dei servizi di raccolta domiciliare da estendere nei prossimi mesi in tutti i Comuni. Il trend di crescita annuo della raccolta differenziata in Umbria è del 6% - ha ricordato il dirigente del servizio regionale Qualità dell’ambiente Andrea Monsignori ed ora più della metà dei rifiuti prodotti viene avviata a recupero e non finisce in discarica. “Bisogna continuare su questa strada, senza abbassare la guardia - ha detto l’assessore Rometti - seguendo l’esempio dei 17 Comuni premiati riguardo alle modalità e all’efficacia della riorganizzazione dei servizi”. Gli amministratori dei Comuni “virtuosi” si sono detti preoccupati sui possibili effetti negativi della Tares, la nuova tassa su rifiuti e servizi, e hanno sollecitato a introdurre benefici economici e forme di agevolazione per quei cittadini particolarmente attenti alla riduzione e selezione dei rifiuti. È questo un aspetto - ha assicurato Rometti - che verrà approfondito nelle prossime settimane nell’ambito del percorso che porterà all’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti. Enzo Ferrini I l giudizio della Regione sulla raccolta diferenziata non è condiviso da Legambiente. In occasione della consegna dei premi ai 1.293 “Comuni ricicloni” avvenuta a Roma all’inizio di luglio, l’associazione aveva definito “desolante” la situazione umbra, con solo 4 Comuni premiati in questa sua classifica nazionale che valuta la percentuale della raccolta differenziata ma anche la “buona gestione” dei servizi. Comuni virtuosi che rappresentano appena il 4,32% di quelli umbri, contro il 19,51% nelle Marche e il 7,32% in Toscana. Quelli umbri premiati in questa classifica nazionale sono solo 4. Il più “riciclone” è Giano dell’Umbria, al 18° posto della classifica nazionale dei Comuni del Centro al di sotto dei 10.000 abitanti, con una raccolta differenziata del 70,1%. Seguono Torgiano al 33° posto (raccolta differenziata del 73,7%), al 43° Fratta Todina (68,1%) e Monte Castello Vibio al 52° (67,4%). “Anche da questa edizione di Comuni Ricicloni - ha dichiarato il presidente di Legambiente Umbria, Alessandra Paciotto - emerge come l’Umbria stenti a raggiungere risultati eccellenti. Conosciamo con chiarezza i punti dolenti della gestione dei rifiuti in Umbria, su cui occorre concentrarsi: le città più grandi e ampie zone della regione, come Spoleto, Foligno e la Valnerina, ma anche il Ternano e l’Orvietano, dove ancora il peso delle discariche e i volumi della raccolta indifferenziata tengono l’Umbria lontana dall’essere una regione virtuosa. Dobbiamo spingere per ridurre i rifiuti prodotti - ha proseguito Paciotto -, passare al porta a porta spinto su tutto il territorio regionale, a cominciare dalla frazione organica, che non può più essere stradale e comprendere i pannolini, come invece avviene a Perugia (unica città d’Italia ad adottare questa modalità), dire stop ai termovalorizzatori vecchi e nuovi, costruire e rendere più efficienti gli impianti di riciclaggio”. Educare alla democrazia per costruire la Città dell’uomo ducare la democrazia. Costruire e abitare la città” era il tema del primo seminario estivo di formazione politica organizzato, anche quest’anno, dall’associazione dei cattolici democratici “Agire politicamente”, tenutosi a Massa Martana I temi al centro del dal 18 al 21 luglio. Un seminario estivo di seminario destinato formazione politica particolarmente ai giovani desiderosi di organizzato a “educarsi alla Massa Martana democrazia”, al quale hanno partecipato, oltre dall’associazione ad alcuni aderenti cattolica democratica all’associazione “Agire politicamente” dell’Umbria, numerosi Tommaso Campanella giovani in gran parte studenti o laureati della Facoltà di scienze della formazione è stato il coordinatore nazionale dell’Università di Perugia. A spiegare il dell’associazione, Lino Prenna, docente senso del titolo del seminario, “educare di Filosofia dell’educazione presso la politica” e non “educare alla politica”, l’Università di Perugia, che ha ripreso l’espressione da Tocqueville. La democrazia, infatti, si configura come un processo aperto, un sistema di strutture, di regole, di valori che ha bisogno di coltivazione, di crescita, di sviluppo. Perché - ha evidenziato Prenna -, insediare la democrazia, non significa che sia compiuto il processo di democratizzazione. Il seminario si è articolato su quattro relazioni: Prenna su “La modernità politica: dalla Città del sole alla Città dell’uomo”, Silvia Fornari, docente di Sociologia, su “Ai margini della città: la periferia sociale”, il domenicano Alessandro Cortesi su “Una spiritualità della città” e Roberta Platoni su “La formazione come dinamismo coscienziale”. Tutti i partecipanti hanno quindi approfondito le varie tematiche attraverso il lavoro di gruppo. Prenna ha analizzato le varie accezioni della “modernità”: quella temporalestoriografica contrassegna un periodo che si fa iniziare con il Rinascimento e arriva alla prima metà del ’900. Sul piano politico, il progresso s’identifica con il processo di democratizzazione. Tommaso Campanella nel 1602 scrive La Città del sole, come città di tutti, come comunità, ma rigidamente monocratica, governata dal “sole”, cui Prenna contrappone la Città dell’uomo: una città che ha per fine la persona umana, una città nella quale la vita è regolata dalle grandi aspirazioni dell’umanità di oggi, e che innanzitutto assicuri il principio della giustizia, intesa anche come “virtù”. Per cui tutti sono chiamati a essere giusti, e ciascuno è riconosciuto per ciò che è, e non per quello che ha. Alvaro Bucci LA VOCE SPORT 6 VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 Cuore e motore Motociclismo. La tragica scomparsa a Mosca di Andrea Antonelli, giovane promessa delle due-ruote, originario di Castiglione del Lago L a pioggia battente è l’unico rumore ormai: il cuore di Andrea si è fermato e il motore si è spento. Sono le 13.32 di domenica 21 luglio, e dalla nebbia in fondo al rettilineo finale della pista di Mosca esce un corpo sballottato ed esanime, ormai privato della sua moto che scivola in direzione diversa. È l’immagine conclusiva di un’esistenza che per Andrea Antonelli, un ragazzo 25enne di Castiglione del Lago, si era dipanata a cavallo di quel motore e aggrappato a quel manubrio. Come racconta il padre di Andrea a 24 ore di distanza dalla tragedia, nessuno avrebbe mai potuto “staccarlo” da quella motocicletta e dal suo sogno. Andrea era convinto e felice, aspirava a raggiungere la classe regina, la Superbike, e nella sua umiltà di ragazzo semplice desiderava arrivarci con il merito e i risultati. Aveva iniziato da ragazzino a coltivare questa passione, e piano piano si era affermato nelle Minimoto, poi passando alle 125 e ai campionati mondiali Superstock 600 e 1000. Da due anni correva nella classe Supersport, l’anticamera della Superbike. Nel mondiale 2013 era al settimo posto e la distanza da quel sogno ormai si era così assottigliata che poteva quasi toccarlo. Era sorridente e fiducioso, Andrea, anche per la gara di Mosca. Sebbene le con- dizioni meteorologiche fossero state incerte per tutto il fine settimana, era soddisfatto del suo quarto tempo. Intanto la gara viene posticipata di qualche ora perché una serie di rovesci si abbatte con insistenza sul circuito. Poi la partenza viene data, anche se le condizioni meteo sono analoghe. Il diluvio e la nebbia sollevata dalle ruote lanciate nel primi giri trasformano l’atmosfera in un girone dantesco. Tutti sanno che qualcosa può succedere da un momento all’altro. La tragedia si materializza in un istante. Andrea scivola in uscita dall’ultima curva, cade e prosegue la sua corsa “nuda” sull’asfalto intriso come se pattinasse sul ghiaccio. Potrerebbe essere una classica scivolata, ma sopraggiungono dietro di lui altri piloti, uno dei quali non può evitarlo e a 250 km/ora lo colpisce in pieno. I momenti successivi sono frenetici ma l’impressione, come racconterà papà Arnaldo, è che Andrea fosse già morto nell’impatto. A poche ore da quel momento, anche la pioggia si è fermata. Rimangono le lacrime del papà, il silenzio composto della mamma, il pellegrinaggio degli amici increduli e il cordoglio del mondo del motociclismo colpito ancora una volta da una morte così cruenta. Rimane il rumore delle polemiche fero- LE PAROLE DI MONS. BASSETTI DA RIO “H ci sugli organizzatori che hanno autorizzato l’inizio della gara impensabile, come hanno confessato altri piloti, soprattutto su quel circuito sprovvisto di asfalto drenante, non compatibile con le fredde temperature invernali di Mosca. Le polemiche si placheranno in fretta e le ruote ricominceranno a correre presto. Il coraggio di ribellarsi “prima” A Il giovane pilota di Castiglione del Lago Andrea Antonelli ndrea Antonelli correva nella categoria Supersport in una bufera di pioggia: il 25enne, come i suoi colleghi andava alla cieca a 250 orari sull’asfalto di Mosca, sperando in una sorte amica, che improvvisamente ha girato il volto al ragazzo di Castiglione del Lago, colpito alla testa da un’altra moto. Poi si può discutere sulla dinamica, sul modo di correre e sulla tempestività dei soccorsi, perfino sulle coincidenze tragiche che legano questo dramma a quello di Marco Simoncelli: resta il punto fermo di quel ragazzo a terra, con i medici attorno che scuotono il capo e con il papà Arnaldo che lo vede morire dai box, proprio come era accaduto a Paolo, padre del “Sic”. Di fronte a tutto questo, diventa quasi offensiva la levata di scudi dei piloti, che ora s’indignano perché con quella pioggia non si vedeva nulla e ci si doveva fermare per tempo. Prima o poi qualcuno avrà il coraggio di ribellarsi prima, e non dopo, all’arroganza e al cinismo di quello che alcuni chiamano ancora sport. Il paradosso è che Andrea non era una star del circuito, non godeva di ingaggi milionari. Era la passione a farlo correre: una passione sana, che aveva paletti ben piantati, tant’è vero che aveva aderito come testimonial a una campagna sulla guida sicura. Ma che alla fine è stata travolta, come la sua Kawasaki impazzita, in una nube d’acqua. Gmg con Papa Francesco insieme a un folto numero di giovani umbri. “Insieme con i ragazzi che sono qui a Rio - prosegue il messaggio del presule -, prego il Signore perché accolga Andrea nella sua pace e doni tanta consolazione e pace ai suoi genitori Rossella e Arnaldo. Il mio ricordo e la mia benedizione per la cara comunità parrocchiale di Sanfatucchio, così duramente provata da questa tragedia”. I funerali del giovane Antonelli si sono tenuti giovedì 25 luglio presso il campo sportivo in Sanfatucchio di Castiglione del Lago (Pg) e sono stati presieduti dall’arcivescovo emerito mons. Giuseppe Chiaretti. o appreso con dolore la notizia della morte del caro Andrea mentre mi trovo a Rio de Janeiro per la Giornata mondiale della gioventù. Anche i giovani perugini, che sono qui con me, sono rimasti profondamente colpiti da questa tragica, assurda, morte di Andrea Antonelli, grande campione di motociclismo, apprezzato e amato da tanti amici ed estimatori” è il messaggio di cordoglio che mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Ceu, ha fatto pervenire alla famiglia Antonelli attraverso il parroco, mentre è in Brasile per partecipare alla 28a Andrea non c’è più: il suo cuore non batte più e il suo motore è spento. Con lui è svanito il suo sogno, forse per responsabilità di chi quel sogno doveva custodire e regolare. Non solo i familiari, ma un paese intero lo piange. Andrea Franceschini CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PERUGIA BORSA MERCI DI PERUGIA Listino del giorno 23-07-13 QUOTAZIONI RIFERITE A TONNELLATA, SALVO DIVERSA INDICAZIONE DENOMINAZIONE DELLE MERCI Prezzi del 23.07.13 da euro a euro FRUMENTI produzione Provincia di Perugia a) teneri fino (peso spec. 79 kg/hl - glutine di buona qualità - c.e. 1%) umidità 13% .................................................... buono mercantile (peso spec. 76/78 kg/hl- c.e. 2%) - umidità 13% ............ mercantile (p. spec. 74/75 kg/hl - c.e. 2%) - umidità 13% ............................ FARINE DI FRUMENTO a) di grano tenero: (con caratteristiche di cui all’art. 7 della Legge 4-7-1967, n. 580) farina tipo 00 ..................................... farina tipo 0 ....................................... farina tipo integrale .......................... farina tipo 00 - sfarinato granulare (granito) ............................................. b) di grano tenero ad alto tenore di glutine: farina tipo 00 (cenere 0,45 - glutine 11-12, consistente) ........................... c) di grano duro: (con caratteristiche di cui all’art. 9 della Legge 4-7-1967, n. 580) semola .............................................. 186,000 191,000 181,000 185,000 175,000 180,000 DENOMINAZIONE DELLE MERCI b) altre provenienze: olio extra vergine di oliva,naz. con non più dell’8% in peso di acidità al kg. olio di oliva, con non più del 2% in peso di acidità .......................... al kg. olio extra vergine di oliva, est. con non più dell’0,8% in peso di acidità al kg. Prezzi del 23.07.13 da euro a euro 3,200 3,520 2,600 2,650 2,900 2,950 2,800 2,850 1,900 1,950 OLII DI OLIVA RAFFINATI olio di oliva raffinato, con non più dello 0,5% in peso di acidità ..... al kg. olio di sansa raffinato, con non più dello 0,5% in peso di acidità ...................................................al kg. 435,000 430,000 430,000 440,000 435,000 435,000 440,000 445,000 OLII DI SEMI olio di semi vari ........................ al kg. olio di arachidi........................... al kg. 0,990 1,780 0,995 1,790 595,000 605,000 olio di girasole .......................... al kg. olio di soja ................................ al kg. 1,050 0,980 1,055 0,990 417,000 423,000 209,000 168,000 165,000 210,000 169,000 166,000 198,000 162,000 167,000 200,000 163,000 188,000 GRANTURCO locale - umidità 14% ........................ 212,000 218,000 CEREALI MINORI E LEGUMINOSE orzo vestito nazionale p.hl. sop. 65. * orzo vestito nazionale p.hl. 60-64 ... * avena nazionale tipo Maremma ..... * avena estera (nazionalizzata) ........ * favino palombino per uso zootecnico fave per uso zootecnico..................... sorgo per uso zootecnico bianco ...... sorgo per uso zootecnico rosato ...... * impurità 175,000 170,000 145,000 n. q. n. q. n. q. 246,000 251,000 180,000 174,000 150,000 n. q. n. q. n. q. 249,000 254,000 SEMI OLEAGINOSI girasole ............................................. ---- n. q. FARINE PER USO ZOOTECNICO farina estrazione di girasole.............. farina estrazione di soia nazionale... farina integrale di granturco .............. 268,000 477,000 269,000 270,000 480,000 270,000 CASCAMI DI FRUMENTO a) tenero: farinaccio ......................................... crusca e cruschello tenero............... crusca e cruschello cubettato tenero b) duro: farinaccio duro.................................. crusca e cruschello duro................... crusca e cruschello cubettato............ OLIO DI OLIVA (Legge 13-11-1960, n. 1407) a) produzione Provincia di Perugia: olio extra vergine di oliva, con non più del 0,8% in peso di acidità G.P... al kg. 6,000 SEMENTI b) selezionate - esenti da cuscuta, purezza e germinazione e male erbe previste dalla legge per le singole specie - certificate - a seconda della varietà o ecotipo: erba medica varietale con calo 10% avena di 2a moltiplicazione orzo di 2a moltiplicazione ................. frumenti teneri di 2a riproduzione ....... favino di 2^ moltiplicazione ....... c) categoria commerciale selezionate - esenti da cuscuta, purezza e germinazione e male erbe previste dalla legge per le singole specie certificate - a seconda della varietà o ecotipo: favino .................................................. lupinella sgusciata ........................... UVE - MOSTI - VINI (di produzione Provincia di Perugia) Uva bianca sana, base .................... Uva nera sana, base ....................... Grechetto.............................................. Mosto bianco base ............................ Mosto rosso base ............................. Vino da tavola bianco fino a 11° a gr./q.le ................................................ Vino da tavola bianco oltre a 11° a gr./q.le ................................................ Vino da tavola rosso fino a 11° a gr./q.le ................................................ Vino da tavola rosso oltre 11° a gr./q.le ................................................. – – – 470,000 – – – – – 500,000 – – – – – – – – – – – – – – – – – – 4,000 4,500 4,500 5,000 3,300 3,700 3,800 4,200 6,500 Variazioni percentuali indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (già indice costo vita) PERIODO Maggio 2011 - Maggio 2012 Giugno 2011 - Giugno 2012 Luglio 2011 - Luglio 2012 Agosto 2011 - Agosto 2012 Settembre 2011 - Settembre 2012 Ottobre 2011 - Ottobre 2012 NAZION. + + + + + + 3,0 3,1 2,9 3,1 3,1 2,7 Capoluogo PERIODO prov. di PG + + + + + + 2,9 3,2 2,9 3,3 3,4 2,7 Novembre 2011 - Novembre 2012 Dicembre 2011 - Dicembre 2012 Gennaio 2012 - Gennaio 2013 Febbraio 2012 - Febbraio 2013 Marzo 2012 - Marzo 2013 Aprile 2012 - Aprile 2013 NAZION. + 2,4 + 2,4 + 2,2 + 1,8 + 1,6 ....+ 1,1 Capoluogo prov. di PG + 2,7 + 2,8 + 2,4 ..+ 2,0 + 1,7 ..+ 1,2 LA VOCE CULTURA VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 ❖ PREMIO “Poesia per Dio, quasi una preghiera” La casa editrice La Zisa indice un concorso per la selezione di opere poetiche a tema religioso, per promuovere la cultura, la poesia e la fede quali mezzi idonei a valorizzare gli ideali umani. La partecipazione è riservata a componimenti inediti (massimo 30 righe) a tema religioso su ogni aspetto della fede e valore cristiano e vi possono partecipare autori italiani e stranieri. I lavori devono essere indirizzati a: Edizioni La Zisa, via Lungarini 60 – 90133 Palermo e inviati entro e non oltre il 30 novembre 2013; in alternativa è possibile spedirli all’indirizzo e-mail: [email protected], in formato doc o pdf, inserendo anche le proprie generalità, l’indirizzo e-mail, il proprio recapito e numero telefonico. Si consiglia anche di allegare all’elaborato un breve profilo dell’autore. La segreteria comunicherà tempestivamente le opere selezionate che andranno a comporre l’antologia poetica di raccolta di tutti i lavori finalisti, antologia edita dalla casa editrice La Zisa che avrà per titolo“Poesia per Dio, quasi una preghiera”. Per richiedere ulteriori informazioni inviare una mail [email protected] oppure telefonare al numero 0915509295 7 ❖ MOSTRA ❖ FRANCESCANESIMO “Segni magici” dell’ass. padre Diego Donati Corso su “L’identità del cammino” ad Assisi Dal 18 luglio al 4 agosto presso l’ex chiesa S. Maria della Misericordia, in via Oberdan, a Perugia, sarà aperta la mostra “Segni magici”, collettiva di grafica della Biennale di Grafica contemporanea Edizione 2012, a cura dell’associazione “Padre Diego Donati”. Orario: lunedì-sabato:16.30-19.30; chiuso festivi. Info: [email protected] – tel. 339 2545351 Dal 23 al 27 settembre, ad Assisi (sala Romanica del Sacro Convento) si terrà un corso, promosso dalle Famiglie francescane dell’Italia centrale, Istituto teologico di Assisi su “L’identità in cammino ...” Le Costituzioni dei frati minori e l’osservanza di alcuni grandi temi della Regola. Tra i relatori fr. Luigi Pellegrini, frate minore cappuccino; don Felice Accrocca, della diocesi di Latina - Terracina - Sezze - Priverno; Pietro Maranesi, frate minore cappuccino; Luciano Bertazzo, frate minore conventuale; Giuseppe Buffon, frate minore. Per info Istituto teologico di Assisi, tel. 075.813061, fax 075.815421, email [email protected]. Vita di un cattolico (e) del nostro tempo A l termine di un lungo filato racconto della sua vita disteso in 180 pagine, l’autore Nicola Molè si domanda perché e per chi l’abbia scritto e con disarmante sincerità scrive: “Ne sentivo il bisogno”. Questa è la risposta vera, primaria, intima e profonda. Chi l’ha frequentato Molè ha potuto constatare Le memorie presente nelle sue autobio“esternazioni” il grafiche di bisogno di comunicare almeno a Nicola Molè sprazzi, la sua vicenda rimandano a umana e cristiana. A questa risposta si una stagione affiancano le altre: della politica perché me l’hanno e della Chiesa chiesto gli amici, perché rimanesse una di cui si ha di dell’esperienza nuovo urgente traccia fatta, e soprattutto per far sapere ai giovani necessità che si può avere una vita piena seguendo Cristo e che questa sequela non mortifica la libertà, la gioia e la possibilità di agire politicamente. Un motivo, in altre parole, non narcisistico e autocelebrativo, ma apologetico e testimoniale. L’autore si sente “uno dei tanti”, ma non di tutti. Non è una vita qualunque quella che viene raccontata, e “i tanti” sono tra loro tutti diversi. Quindi è una storia singolare, individuale, personale specificamente distinta da tutte le altre storie, anche quelle più simili per età, ambiente Artigianato I giorni del vetro a Piegaro P er l’estate sono numerose le iniziative promosse dal Museo del vetro di Piegaro. Tornano i Laboratori creativi: ogni giovedì fino alla fine di settembre, Il museo del vetro alle 16, spazio alla fantasia e ai colori, con le infinite possibilità che il vetro offre: piccole vetrate, mosaici, bijoux, perline, pittura e tanto altro. Dal 7 all’11 agosto, il paese sarà in festa con “I giorni del vetro”, organizzati dall’associazione Il Borgo in collaborazione con il museo. In programma eventi, spettacoli, incontri: per l’occasione il Museo del vetro proporrà “Riflessi e riflessioni”, una mostra dedicata a giovani artisti, che nello stesso periodo saranno anche docenti di alcuni workshop: vetrofusione, pittura a grisaglia, soffiatura del vetro. Per info: [email protected]. sociale e credo religioso. Vi sono qua e là spiragli di imprevedibilità e di occasionalità che fanno pensare a una vita non priva di quei segni o segnali che non sono stati gestiti se non dall’alto, da una mano invisibile e sapiente. L’aneddoto del berretto dimenticato che sta all’inizio, e apre - per così dire - tutta la successiva vicenda di formazione spirituale, ed è come la porta d’ingresso di tutta la vicenda personale di Molè; così come le dimissioni da presidente della Giac date al Vescovo e dopo alcuni giorni ritirate, quando però era troppo tardi, in quanto il Vescovo aveva già dichiarato pubblicamente di accettarle... insieme ad altre situazioni impreviste e imprevedibili, stanno a indicare che la vita di Molè non è stata piatta e liscia ma ricca di novità e aperta al soffio dello Spirito. Che cosa vuol far sapere quindi Molè? A me pare che in fondo vi sia una certa nostalgia per un mondo di cui oggi non si ha traccia, e di una Chiesa che non riesce più a formare personalità cristiane adulte e mature, capaci di prendere responsabilità in ambito sociale e politico con la libertà che lor compete. Il tipo di cristiano maturo, secondo Molè, è quello di chi è consapevole di essere chiamato, per la forza del battesimo, ad essere un testimone e di operare nelle realtà In primo piano Molè in occasione della visita di Scalfaro alle acciaierie di Terni nel 1998 umane considerate nella loro autonomia alla luce del vangelo. Il testo magisteriale che emerge in tutto il libro, e che sembra agli occhi dell’autore giustificare le legittimità delle sue scelte politiche, è il n. 76 della Gaudium et spes, riportato a p. 72, in cui si afferma la distinzione tra sfera religiosa e sfera politica, per cui la Chiesa e la società politica sono ambedue autonome nel loro ambito proprio. Ciò costituisce la base della legittimità di scelte politiche diverse da parte dei cristiani. Il volume, però, non fa trattazioni o discussioni teoriche, quanto narrazione di fatti che si legano insieme a ciò che Molè chiama “militanza religiosa e impegno politico”. La parte più felice e originale mi pare la preparazione formativa della militanza e dell’impegno, quella scuola dell’Azione cattolica che ha dato un’indelebile strutturazione alla ricca e tenace personalità dell’autore, rimasto nel proprio cuore, pur nell’evolversi delle stagioni, sempre quell’aspirante che insegue il sogno di essere “primo in tutto per l’onore di Cristo Re”. La minuziosa ricostruzione dei momenti storici dell’esperienza cristiana e umana di Molè è come una linea guida per la rivisitazione degli snodi della storia ecclesiale e politica del nostro Paese, a partire dal concreto svolgersi dei fatti di un territorio ben definito. In questo modo il libro può essere considerato non solo una memoria, ma anche una profezia, o - se non si vuole usare una parola così impegnativa - un messaggio necessario per il nostro presente e il prossimo futuro: un messaggio né ovvio né comune. Opportunamente Mario Tosti nella Presentazione scrive: “In un’epoca quale quella in cui viviamo, la sua testimonianza disinteressata appare una provocazione, attraente, eloquente, ma soprattutto confortante”. Elio Bromuri Nicola Molè, Uno dei tanti. Memorie tra militanza religiosa e impegno politico, editrice Ave, 2013 euro 10 ARTE. Un aspetto insolito del surrealista spagnolo L’Umbria di Salvador Dalí Q uesto articolo nasce da una scommessa. Data la passione, anzi la monomania del sottoscritto per l’arte di Salvador Dalí, mi è stato consentito di affrontare l’argomento sulle pagine de La Voce “a patto di” trovare qualche legame del grande pittore surrealista spagnolo con l’Umbria. Più facile a dirsi che a farsi, ma alla fine si è riusciti a spuntarla per il rotto della cuffia. In teoria l’impresa non sembrava troppo ardua. Dalí ha dipinto un’enorme quantità di quadri, circa 1.500, e dal 1951 in poi è stato colto da una crisi mistica sui generis, dedicandosi prevalentemente a soggetti di tipo religioso. In più, come il suo conterraneo Pablo Picasso, anche Dalí aveva una “cultura visiva” strepitosa, per cui nelle sue opere abbondano i riferimenti alla storia dell’arte di tutti i tempi. A queste condizioni, vuoi non trovare da qualche parte un san Francesco, o magari un personaggio ispirato a qualche affresco di Giotto? E invece, macché. Per quanto riguarda il Poverello di Assisi, non poteva essere in cima alle preferenze di Dalí, il quale amava un cristianesimo rinascimentale e barocco, trionfale, anche eccessivo, tra le pulsioni sanguigne della spiritualità spagnola e una reinterpretazione del Credo alla luce della Fisica quantistica. Il soggetto sacro per eccellenza raffigurato dall’artista catalano è la Madonna (avendo per modella la moglie Gala), che sia quella di Port Lilgat, l’Assunta o la Vergine di Guadalupe. Tra parentesi, la Madonna di Port Lligat del 1949 la portò a vedere a Pio XII, ma non sappiamo che giudizio ne abbia dato Papa Pacelli. In altri casi Salvador Dalí ha raffigurato santi delle sue parti, come san Narciso con il suo paradossale “miracolo delle mosche”. Neppure Giotto era un autore “citabile” per Dalí, perché a suo avviso la “vera” pittura è nata con la tecnica a olio, che consente di rendere in maniera perfetta le atmosfere luminose e l’incarnato umano. In pratica, dalla pittura olandese di fine Quattrocento in poi, un secolo e mezzo dopo Giotto. Ma Dalí, a quanto pare, ha riservato una “bella sorpresa umbra” agli ultimissimi anni della sua vita. Alla Fondazione Dalí La “Afrodite di Cnido” di Dalí di Figueras è conservato un quadro del 1981, largo un metro e alto un metro e mezzo circa, dal titolo Apparizione del volto della Afrodite di Cnido in un paesaggio. Afrodite è bellissima, ma a lasciare di stucco è il paesaggio. Un tipo di ambiente che il pittore spagnolo non aveva mai raffigurato prima: un terreno verdeggiante, visto dall’alto, su cui si susseguono file e file di laghetti rotondi, tra alberi e piccoli borghi. Un tardivo omaggio alla aeropittura del nostro Gerardo Dottori, futurista? Scommetterei di sì. Dario Rivarossa LA VOCE CHIESA&RELIGIONE 8 Riflessioni sulla figura delle due sorelle Marta e Maria e il loro modo di stare di fronte a Gesù PAPA FRANCESCO. L’Angelus prima della partenza per la Gmg di Rio I nnanzitutto il luogo: la casa di Marta e Maria, sorelle di Lazzaro, a Betania. E poi il clima che si vive in quella casa: regnano grande pace e armonia. È qui che entra Gesù, come racconta Luca nel suo Vangelo. Se domenica scorsa abbiamo imparato ad agire in modo misericordioso come il buon samaritano, oggi troviamo un verbo che accompagna il discepolo: ascoltare. Maria che si siede ai piedi di Gesù e ascolta la sua parola. Luca distingue il modo di avvicinarsi a Gesù delle due sorelle. Commenta Papa Francesco: “Entrambe offrono accoglienza al Signore di passaggio, ma lo fanno in modo diverso. Maria si pone ai piedi di Gesù, in ascolto, Marta invece si lascia assorbire dalle cose da preparare, ed è così occupata da rivolgersi a Gesù dicendo: ‘Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti’”. La risposta di Gesù è un rimprovero fatto con dolcezza, non per condannare ma per sottolineare, appunto, l’atteggiamento del discepolo: “Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una sola c’è bisogno”. La differenza è proprio qui, perché le due sorelle sono impegnate ad accogliere al meglio l’ospite: Maria si pone in ascolto, quasi mendicante che si presenta bisognoso di tutto; Marta pone in primo piano il servire. Maria mette al centro l’ascolto della Parola, Marta rende esplicita con i suoi gesti l’affermazione di Gesù, venuto non per essere servito ma per servire. Non c’è contrapposizione tra i due atteggiamenti, commenta il Papa all’Angelus, Cristo nella casa di Marta e Maria. JanVermeer (1654-55) “L’ascolto della Parola e il servizio concreto al prossimo - dice Francesco non sono atteggiamenti contrapposti ma, al contrario, sono entrambi essenziali per la nostra vita cristiana” l’ultimo prima della partenza per il Brasile, primo viaggio internazionale per la Giornata mondiale della gioventù, a Rio de Janeiro. Afferma infatti Francesco: “L’ascolto della parola del Signore, la contemplazione, e il servizio concreto al prossimo non sono due atteggiamenti contrapposti, ma, al contrario, sono due aspetti entrambi essenziali per la nostra vita cristiana. Aspetti che non vanno mai separati, ma vissuti in profonda unità e armonia”. Allora perché Marta è rimproverata? Ci viene in soccorso san Benedetto, che ai suoi monaci dava una precisa indicazione di stile di vita: ora et labora, prega e opera. Marta, in sostanza, vuole offrire al Signore il meglio della sua casa, e nella sua generosità mette al centro tutto ciò che possiede e che può dare: “Ha ritenuto essenziale solo quello che stava facendo, era cioè troppo assorbita e preoccupata dalle cose da fare”, dice Francesco. Maria ha un altro passo: si siede ai piedi di Gesù nell’atteggiamento del discepolo che si pone in ascolto e si prepara a ricevere il dono della parola: “In un cristiano, le opere di servizio e di carità non sono mai staccate Commento alla liturgia della Parola di Bruno Pennacchini* Le parole giuste per pregare I l Vangelo secondo Luca dedica ben undici capitoli alla salita di Gesù e dei discepoli verso Gerusalemme (9,51-19,27): la liturgia ne fa la lettura quasi continua in queste domeniche d’estate. Durante questa “lunga marcia” Gesù prepara i discepoli – e oggi anche noi – alla futura missione di testimoni. In questo quadro di formazione permanente si inserisce l’insegnamento sulla preghiera. Anche oggi l’introduzione al brano evangelico è tutt’altro che superflua. Gesù sta pregando. Da altri brani sappiamo che solitamente la sua preghiera era molto prolungata. Questo dovette impressionare i discepoli, che chiesero di imparare anche loro. Aggiungono che anche Giovanni Battista aveva istituito una scuola di preghiera per i suoi discepoli. Questo lascia trasparire la difficoltà che tutti avevano a farlo. Il problema non era la mancanza di formule: i discepoli, come ogni altro ebreo osservante, avevano a disposizione l’intero Salterio, composto di 150 Salmi, tutte le bellissime preghiere sinagogali e altro ancora. Al Maestro chiedevano di imparare un modo semplice ed efficace di relazionarsi con Dio. Avvertiamo anche noi oggi che utilizzare formule di preghiera è relativamente semplice; le difficoltà nascono quando vediamo le nostre domande restare senza risposta, nel non sapere come parlare con un Dio invisibile e spesso ignoto. La risposta di Gesù fu il Padre nostro. Colpisce la diversità del Pater, come lo conosciamo da VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 Nel “Padre nostro” Gesù non offre delle formule ma ci insegna quale atteggiamento anche insistente! Dio vuole da noi una formula precisa, ma piuttosto gli elementi essenziali che devono comporre ogni preghiera. Anzitutto l’invocazione: Padre. L’uomo non può nemmeno provare a immaginare Dio, che è al di fuori della sua portata; ma deve pur cercare un’attitudine di fronte a Lui. Nel prologo del suo Vangelo, Giovanni afferma che “Nessuno ha mai visto Dio; il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo sempre, con questo che ha rivelato”. Che cosa ci ha ascoltiamo oggi. La forma rivelato Gesù? Che Dio è il adottata dalla Chiesa Cattolica Padre. Noi siamo i figli. Negli fin dagli antichi tempi, e che ultimi versetti del Vangelo di abbiamo imparato da bambini, è oggi, questa rivelazione è resa quella tramandata dal Vangelo plasticamente: “Quale padre tra secondo Matteo. Come si vede, le voi, se il figlio gli chiede un due formule differiscono nei pesce, gli darà una serpe al posto particolari, ma sono uguali nella del pesce? O se gli chiede un sostanza. La forma tramandata uovo, gli darà uno scorpione? Se da Luca è più breve ed voi dunque, che siete cattivi, essenziale. Gli studiosi si sapete dare cose buone ai vostri domandano quale abbia figli, quanto più il Padre vostro insegnato Gesù. I pareri sono del cielo darà lo Spirito santo a discordi; qui non abbiamo spazio quelli che glielo chiedono!”. per elencarli. Alcuni pensano Come tutti sappiamo, il Pater è che Gesù non abbia insegnato diviso in due parti. Nella prima chiediamo che tutti al mondo lo della Domenica riconosciamo come l’Unico, PRIMA LETTURA da cui tutti Dal libro della Genesi 18,20-32 dipendiamo e che a tutti dona SALMO RESPONSORIALE esistenza, Salmo 137 energia e vita. SECONDA LETTURA Nel linguaggio biblico Egli è il Dalla Lettera di Paolo ai Colossesi 2,12-14 Nome. VANGELO Chiediamo Dal Vangelo secondo Luca 11,1-13 anche che si LA PAROLA dalla fonte principale di ogni nostra azione: cioè l’ascolto della parola del Signore, lo stare - come Maria - ai piedi di Gesù, nell’atteggiamento del discepolo”. Maria ha capito e mette in pratica il vero atteggiamento di chi vuole seguire Gesù, e cioè il Signore si accoglie stando davanti a lui senza pensare troppo alle cose da fare, da dire o da dare, prendendole dalle proprie ricchezze. Perché “di una sola cosa c’è bisogno” Preghiera e azione sono profondamente unite, dice il Papa: “Una preghiera che non porta all’azione concreta verso il fratello povero, malato, bisognoso di aiuto, il fratello in difficoltà, è una preghiera sterile e incompleta. Ma, allo stesso modo, quando nel servizio ecclesiale si è attenti solo al fare, si dà più peso alle cose, alle funzioni, alle strutture, e ci si dimentica della centralità di Cristo, non si riserva tempo per il dialogo con Lui nella preghiera, si rischia di servire se stessi e non Dio presente nel fratello bisognoso”. Il brano di Luca ci dice che l’ospitalità è duplice: bisogna accogliere l’altro non solo nella propria casa, ma anche nella propria vita; ed è solo da “un forte rapporto di amicizia con il Signore che nasce in noi la capacità di vivere e di portare l’amore di Dio, la sua misericordia, la sua tenerezza verso gli altri. E anche il nostro lavoro con il fratello bisognoso, il nostro lavoro di carità nelle opere di misericordia, ci porta al Signore, perché noi vediamo proprio il Signore nel fratello e nella sorella bisognosi”. Fabio Zavattaro XVII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C Vangelo G esù disse loro: “Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano; e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo a ogni nostro debitore; e non ci esporre alla tentazione”. Poi disse loro: “Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte e gli dice: ‘Amico, prestami tre pani, perché un amico mi è arrivato in casa da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti’; e se quello dal di dentro gli risponde: ‘Non darmi fastidio; la porta è già chiusa, e i miei bambini sono con me a letto, io non posso alzarmi per darteli’, io vi dico che se anche non si alzasse a darglieli perché gli è amico, tuttavia, per la sua importunità, si alzerà e gli darà tutti i pani che gli occorrono”. realizzi il Suo piano nella storia e che nessuno vi metta ostacoli. Nella seconda parte chiediamo di avere quotidianamente il cibo che ci alimenta: non solo quello che riempie lo stomaco, ma anche quello nutre il cuore, la mente, la vita. Poi chiediamo di essere perdonati, perché anche noi perdoniamo ai nostri simili. Sapere di essere perdonati e perdonare a nostra volta è la garanzia di un vivere sereno e pacificato. In ultimo chiediamo che non ci lasci soli, in balia della prova. Sono prove non solo le istigazioni al peccato, ma anche le difficoltà, le contraddizioni e tutte quelle circostanze che chiamiamo “croci”. Dopo la preghiera del Pater, Luca riporta una breve parabola, sulla certezza che “a chi bussa sarà aperto”, prima o poi. La narrazione è immaginaria, ma del tutto verosimile. C’è un tale a cui arriva un ospite improvviso durante la notte. Il tale non sa come fargli accoglienza, perché la dispensa momentaneamente è vuota. Senza farsi scrupoli, va casa di un amico, lo chiama da fuori e gli chiede tre pani. Giustamente scocciato a causa dell’ora importuna, gli risponde che è impossibile, perché a quell’ora tutti dormono: sveglierebbe moglie e figli. Ma l’amico insiste e alla fine, per levarselo dai piedi, si alza e lo accontenta. Per renderci conto del realismo della scena, non dobbiamo immaginare qualcosa di simile ai nostri appartamenti. Le case della gente comune erano formate da un’unica stanza, in genere a pianterreno, che di giorno serviva per mangiare e di notte per dormire, su stuoie distese a terra. Per arrivare alla madia del pane e poi alla porta d’ingresso, l’amico ha dovuto scavalcare diverse persone, fare rumore e sentire mugugni e proteste. Ma l’invadenza dell’amico l’ha avuta vinta. Sembra incredibile, ma Dio si aspetta di essere scocciato. * Esegeta, già docente all’Ita di Assisi (Il commento al Vangelo è anche sul sito www.lavoce.it. Collegati utilizzando il QR code) VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 LA VOCE PRIMO PIANO 9 L’incontro per le famiglie apre il percorso di preparazione delle diocesi umbre alla festa di san Francesco quando l’Umbria offrirà l’olio per la lampada votiva Il perdono in famiglia L ’itinerario di preparazione alla festa del 4 ottobre, quando l’Umbria tutta porterà l’olio per la lampada sulla tomba di san Francesco, inizia con un incontro dedicato alle famiglie. La data scelta dai vescovi umbri è quella della festa del Perdono che san Francesco chiese al Papa per permettere anche ai poveri, a coloro che non potevano andare nei santuari di Terra Santa o di Santiago e neppure di Roma, di ricevere il dono della Misericordia di Dio. Una festa, dunque, perchè il perdono, quello ricevuto da Dio ma anche quello donato dagli uomini, è sempre un atto che porta la vita e lo testimonieranno le persone invitate a portare la loro esprienza di perdono in famiglia, storie che vi anticipiamo in questa pagina. Giovedì 1 agosto, alle 21, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, si terrà la veglia penitenziale pensata per le famiglie, in particolare per gli sposi che saranno invitati a rinnovare le promesse matrimoniali. “Sarà una bella opportunità per invocare il perdono del Signore sulla nostra vita, sulla nostra famiglia, sulla nostra comunità, e se il cuore e gli occhi della fede saranno aperti potremo anche sperimentare la gioia del perdono, esperienza di cui nei se- I n concomitanza con la festa del Perdono di Assisi, ma anche come momento di preparazione alla festa di san Francesco del 4 ottobre, la sera del 1° agosto (ore 21.30) nella basilica di Santa Maria degli Angeli si terrà l’incontro regionale “Famiglia: il perdono è la tenerezza di Dio”. In quell’occasione, oltre al rinnovo delle promesse nuziali, alcune famiglie presenteranno l’esperienza concreta di perdono che hanno vissuto all’interno del proprio nucleo. Proponiamo qui di seguito alcuni passaggi delle testimonianze. Giulia e Simone Quando ci siamo sposati, eravamo certi della forza del nostro legame e del nostro sentimento reciproco... La crisi poi è arrivata realmente, ed è cresciuta a dismisura, tanto che non siamo più riusciti a contenerla, e la nostra vita insieme non era certo quella che avevamo immaginato. Abbiamo toccato la sofferenza che il matrimonio non va da sé, non si basa sui forti sentimenti e sulle grandi emozioni. Abbiamo sperimentato un dolore continuo coli hanno vissuto la ricchezza uomini e donne senza numero” ha scritto il delegato Ceu per la pastorale familiare mons. Mario Ceccobelli, vescovo di Gubbio, nella lettera inviata per invitare gli sposi a partecipare, in particolare le coppie che hanno un impegno di pastorale familiare e quelle che hanno partecipato alle giornate regionali di formazione che si sono succedute dopo il Convegno regionale di pastorale familiare del 2008 coinvolgendo decine di Il 1 agosto nella basilica di Santa Maria degli Angeli una veglia con testimonianze e il rinnovo delle promesse nunziali coppie delle otto diocesi umbre. La veglia del 1 agosto è l’ultimo evento curato dall’équipe guidata dai coniugi Elio e Letizia Giannetti assistiti da padre Luciano Temperilli cp della Madonna della Stella. La nomina dei nuovi coordinatori della Commissione, infatti, è giunta poche settimane fa quando la preparazione era già iniziata. Sono stati anni proficui per la pastorale familiare regionale seguita fin dall’inizio con attenzione e interesse dal corrispondente Ufficio pastorale Cei. I contenuti affrontati sono stati sempre presentati da relatori di alto livello ma si è data sempre attenzione agli aspetti “operativi”. Quest’anno, per esempio, il tema del come raccontare la fede ai bambini, agli adolescenti e nella società è stato affrontato anche nei “laboratori” tenuti da Maria Filomia sui “linguaggi” dei giovani ovvero Facebook e quant’altro offre il web. Il percorso fatto in questi anni, sottolinea padre Temperilli, ha permesso agli operatori di pastorale familiare delle diverse diocesi di “fare esperienza di Chiesa, di conoscersi e confrontarsi” e allo stesso tempo “testimoniare Cristo nella e per la famiglia”. Si è preso coscienza - aggiunge p. Temperilli - dell’importanza della famiglia nell’annuncio di Cristo nella società di oggi, poichè la famiglia è quella che può dare forza all’annuncio cristiano con il suo modo di vivere, così come avveniva nelle prime comunità cristiane”. Ora il testimone passa ai nuovi coordinatori della Commissione regionale di pastorale familiare Stefano e Barbara Rossi con l’assistente don Fabrizio Crocioni. Maria Rita Valli Così le diocesi umbre si preparano al 4 ottobre “I l 4 ottobre 2013 l’Umbria sarà di turno alla basilica di San Francesco in Assisi, per accendere la lampada votiva con cui l’intera nazione, rappresentata ogni anno da una regione, rende omaggio al Santo Patrono d’Italia”. Lo ricordano i Vescovi umbri nella Lettera pastorale del 1 gennaio 2013 “I passi della fede sulle orme di San Francesco”, nella quale invitavano i fedeli a “coniugare la Grazia dell’Anno della fede” con le “provvidenziali circostanze” del Giubileo eucaristico della diocesi di Orvieto-Todi e, appunto, della festa di san Francesco. In preparazione all’appuntamento che vede protagonisti i fedeli delle diocesi umbre di comune accordo con le Famiglie francescane sono stati preparati degli eventi comuni. Giovedì 1 agosto “Famiglia: il perdono è la tenerezza di Dio” incontro regionale delle famiglie per la Festa del Perdono. Basilica di Santa Maria degli Angeli giovedì 1 agosto, ore 21.30 Sabato 31 agosto - domenica 1 settembre VIII Giornata per la custodia del creato Si celebra ad Assisi la 8a Giornata nazionale per la custodia del creato con il convegno nazionale sul tema “La famiglia educa alla custodia del creato” in programma il 31 agosto e con, il 1° settembre, l’inizio della quinta edizione del pellegrinaggio a piedi “Il Sentiero di Francesco” da Assisi a Gubbio e la XXXIV edizione della Cavalcata di Satriano. Sabato 21 settembre “Fede, perdono, riconciliazione” evento regionale di evangelizzazione: otto incontri nelle piazze delle città umbre, richiamandosi alla predicazione francescana itinerante. Sabato 28 settembre Presentazione del volume L’Umbria e il francescanesimo realizzato al fine di mostrare come l’eredità di fede, cultura e arte lasciata da Francesco d’Assisi operi ancora nella società attuale. La testimonianza delle famiglie ad Assisi Perdono, la forza capace di salvare il nostro matrimonio e opprimente, come se non ci fosse possibilità di riprendere il respiro, perché ogni giorno si aggiungeva una ferita in più che ci rendeva sempre più estranei, fino a diventare nemici... Lasciarsi sarebbe stata quindi la scelta “giustificata” dal pensiero comune di quasi tutti intorno a noi. Diciamo “quasi” perché in tutto questo la nostra comunità parrocchiale ha sempre fatto il tifo per noi, ha pregato, ci ha sostenuto e ha permesso alla speranza di farsi largo tra le macerie della nostra storia. Oggi possiamo dire che è stato sicuramente il primo dono della grazia del sacramento affidata a noi il giorno delle nozze. È grazie al sostegno della comunità che abbiamo avuto la forza di accogliere il programma di Retrouvaille come occasione per riprendere in mano il nostro matrimonio. Renata Durante la sua grave malattia, mio marito mi chiedeva sempre di aiutarlo a guarire, prima, e a morire, poi. Una mattina mi dice: “Perché non mi aiuti a guarire? Non te ne importa niente di me, e hai ragione. Ho tanto sbagliato; quando non ci sarò più, potrai vivere in pace, cosa che non hai potuto fare con me in vita”. Gli ho risposto: “Io voglio vivere in pace con te in vita, perché io ti ho perdonato tutto il passato. E sono contenta che tu viva, non che muoia”. La parola “perdonato tutto” ha suscitato in lui una reazione. Mi è venuto vicino, mi ha preso la mano e mi ha invitato a pregare insieme, iniziando a recitare il Padre nostro. Abbiamo continuato con altre preghiere spontanee, ringraziando il Signore per tutti i doni ricevuti e chiedendo perdono per tutte le nostre mancanze... Mentre la fine si avvicinava, lui disse: “Ti auguro di avere sempre dei buoni rapporti con i figli e i nipoti. Dammi la mano e stammi vicino. Qual è la data stabilita?”. “Di che data parli?”. “Quella in cui vado da Dio”. “Non la conosco, ma promettimi che, quando vedrai Gesù, gli porterai i miei saluti”. Carmen e Michele Le nostre famiglie facevano pressioni perché non ci sposassimo, perfino qualche giorno prima delle nozze! Dopo il matrimonio, venivamo invitati a non avere figli per non “rovinare” le nostre situazioni lavorative. I piani di Dio erano diversi: l’arrivo di Francesco in un momento di precarietà non è stato accolto bene. Ma abbiamo avuto il coraggio di fidarci di Dio, che pensa a tutto: il giorno dopo, è arrivato tutto quello che serviva per Francesco! Abbiamo continuato a intessere e recuperare rapporti con le nostre famiglie, fondando tutto sul dialogo, anche se spesso unilaterale. Sentivamo che qualcosa stava cambiando, e che l’arrivo di nostro figlio avrebbe sconvolto, travolto tutti, facendoci rinascere a vita nuova. LA VOCE 10 IL DIARIO DI VIAGGIO di Maria Teresa GIOVANI UMBRI A RIO VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 IL PAPA ALLA GMG. Gli interventi da lunedì 22 (in viaggio) a mercoledì 24 (Aparecida) 22 LUGLIO nostri ragazzi oggi si sono svegliati presto per iniziare la giornata con una celebrazione eucaristica, alla quale hanno partecipato anche i giovani di Maricà che accompagnavano la messa con canti in lingua italiana e portoghese. Terminato questo momento di preghiera, come ogni mattina, li attendeva una colazione preparata per loro dai parrocchiani. Dopo essersi rifocillati sono partiti alla volta di Porto Negro dove hanno trascorso con gioia l’intera giornata assieme agli stessi ragazzi con i quali hanno trascorso momenti indimenticabili per tutta la settimana. Porto Negro è un posto molto suggestivo, la sua bellezza rimarrà impressa nella mente dei nostri giovani, così come il suo sole cocente d’inverno e le onde dell’Oceano. Da Maricà è tutto, o quasi, boa noite!! I I cattolici in Brasile S “F Festa a Maricà 21 LUGLIO a giornata di oggi è iniziata per i nostri giovani con un bellissimo momento di Adorazione e di confessione, durato fino all’ora di pranzo. Successivamente sono partiti alla volta di Itaipu, quartiere di Niteroi, per prendere la messa domenicale con altri ragazzi provenienti da tutto il mondo, incorniciati da un suggestivo paesaggio. Le bandiere cubane, messicane, argentine, polacche, italiane, brasiliane, paraguajane sventolavano al ritmo dei canti tutte insieme, simbolo di un’unità che va oltre la differenza etnica. Boa noite a todos! 01.10 Maricà - 06.10 Italia L Incontro con la parrocchia 20 luglio 2013 ggi è per il Brasile la giornata dell’amicizia, che i nostri ragazzi a Maricà festeggiano anche come giornata della famiglia. Ogni ragazzo infatti è stato tutto il giorno con le persone che lo ospitano, fino a sera, per ritrovarsi tutti insieme e festeggiare. La maggior parte delle famiglie ha portato i ragazzi a visitare posti chiave del paesaggio vicini a Maricà, la gran parte dei quali si specchiavano sull’Oceano. Questa giornata ha rafforzato la bellezza dell’accoglienza e della spontaneità che questi giovani hanno avuto l’opportunità di ricevere sin dal loro arrivo. Una riflessione che viene spontanea ai ragazzi è quella di mettersi nei panni delle famiglie e pensare se, a ruoli inversi, loro avrebbero fatto lo stesso. Sarebbero stati disponibili a ogni ora con il sorriso sulle labbra? Sarebbero stati un anno ad organizzare l’accoglienza per i giovani che avrebbero eventualmente ospitato? Avrebbero rinunciato al loro tempo per dedicarsi agli altri con gioia e serenità? Avrebbero seguito un corso di lingua per andare incontro a loro? E questi interrogativi hanno anche portato ad una conseguente riflessione sul tempo e su quanto in Italia sia tutto tremendamente frenetico. La giornata si è conclusa con un emozionante Padre nostro a due lingue … Boa noite e bom dia Umbria! 00.00 Maricà - 05.00 Italia O rancesco, Francesco, ti accogliamo con amore!” è il ritornello che il coro ha intonato al santuario di Aparecida al termine della messa celebrata dal Papa mercoledì mattina (pomeriggio in Italia; una sintesi dell’omelia si trova a pag. 15). Francesco ha concluso la liturgia benedicendo i fedeli tenendo in mano la statuina della Madonna più venerata dai brasiliani. Sceso dall’altare, si è poi a lungo intrattenuto con l’assemblea riunita all’interno della chiesa, soprattutto abbracciando i malati e gli anziani. Si è anche fermato a scambiare qualche parola con i rappresentanti delle altre confessioni cristiane e religioni presenti ad Aparecida. “Pregate per me. Che Dio vi benedica”: al termine della messa al santuario nazionale di Aparecida, Papa Bergoglio, dal balcone del seminario adiacente, ha salutato l’immensa folla che ha seguito la celebrazione sul piazzale antistante. Si è scusato: “Non parlo brasiliano” e in spagnolo ha ringraziato tutti i presenti, ai quali ha poi chiesto: “Una madre può dimenticarsi dei suoi figli? No, perché una Madre ama i suoi figli”. Il Pontefice ha quindi benedetto i presenti stringendo la piccola effige della Madonna di Aparecida, quindi l’ha posta su una colonna e le ha rivolto un battimani, seguito dai fedeli. “Che Nostra Signora pensi a voi, ai vostri figli, ai vostri cari e vi benedica”, ha concluso. Giovedì 25 è stata la volta di un altro ge- econdo alcune statistiche (Pew Forum), il Brasile, pur restando la nazione con il più alto numero di cattolici, ha subito un calo impressionante tra i fedeli alla Chiesa di Roma. Oggi i cattolici brasiliani sono 123 milioni; se nel 1970 erano il 92% della popolazione, oggi sono il 65%. I protestanti - in particolare le nuove Chiese pentecostali, ecc. - invece sono aumentati vertiginosamente, passando dal 5 al 22%. Sono poi passati da 6 milioni del 2000 ai 10 milioni del 2010 gli aderenti alle fedi afroamericane; mentre gli agnostici e gli atei sono passati da un milione del 1970 ai 15 milioni del 2010. sto di grande valore umano, cristiano, profetico: la visita a una favela. Oggi, venerdì, la Via crucis lungo la spiaggia di Copacabana. Sabato 27, la veglia a Campus Fidei, con testimonianze di giovani, esibizioni artistiche e numerose cappelle allestite per l’adorazione eucaristica. Infine, domenica 28, la messa del “mandato missionario”. Ricordiamo che gli eventi potranno essere seguiti in diretta sia su internet dal sito www.vatican.va, sia in televisione su Tv2000. Fin dal viaggio in aereo verso il Brasile, lunedì 22, Papa Francesco aveva cominciato ad affrontare le tematiche giovanili. “È vero - aveva affermato - che la crisi mondiale non fa cose buone con i giovani. Abbiamo il rischio di avere una generazione che non ha avuto lavoro, e dal lavoro viene la dignità della persona”. Il Papa ha quindi salutato i giornalisti del seguito, uno per uno, ricordando che in questo suo primo viaggio internazionale vuole andare a trovare i giovani nella concretezza del tessuto sociale in cui vivono. “Giovani non isolati dalla loro vita, perché quando noi isoliamo i giovani noi facciamo un’ingiustizia: i giovani appartengono a una famiglia, una patria, una cultura, una fede, hanno un’appartenenza. Non dobbiamo isolarli, loro davvero sono il futuro di un popolo... Noi siamo abituati a questa cultura dello scarto: con gli anziani si fa troppo spesso. Ma anche adesso con tanti giovani senza lavoro, anche a loro arriva la cultura dello scarto. Dobbiamo finire con questa abitudine di scartare! No! Cultura della inclusione, cultura dell’incontro, fare uno sforzo per portare tutti alla società! È questo un po’ il senso che io voglio dare a questa visita ai giovani”. La maggior parte dei partecipanti alla Gmg ha meno di 25 anni; sono in 355 mila, in maggioranza ragazze, e vengono da 175 Paesi del mondo. Gli italiani - con 7.700 iscritti - si posizionano al 4° posto nella graduatoria stilata per nazionalità e per numero di partecipanti. Sono il gruppo europeo più numeroso, seguito dalla Francia. Ma, oltre agli iscritti, sono migliaia le persone arrivate spontaneamente per seguire il primo viaggio di Papa Francesco in terra latino-americana. Sir La messa di inizio sulla spiaggia di Copacabana E rano in 600 mila, martedì, al primo appuntamento sulla spiaggia attorno all’arcivescovo di Rio de Janeiro, dom Orani Joao Tempesta: “È tempo di risvegliare fiducia e speranza! ha esclamato. - Un altro mondo è possibile!”. Divertimento ma anche intensi momenti di preghiera e silenzio. Copacabana si è trasformata in un immenso palcoscenico a cielo aperto carico di emozioni, colori, luci. È iniziata così la Giornata mondiale della gioventù. La festa non ha impedito di pregare in modo speciale per i giovani perseguitati, emarginati, che soffrono per qualche dipendenza, oppressi della vita. Per i giovani che hanno perso la propria vita a causa della violenza. Per tutti coloro che credono che un mondo nuovo è possibile. Tra i pellegrini ci sono anche dei giovani iracheni. “La guerra – dicono – toglie la luce dagli occhi e getta nell’oscurità”. Sono qui in 168, accompagnati da don Saad Sirop Hanna, il sacerdote caldeo iracheno rapito a Baghdad il 15 di agosto 2006 e liberato un mese dopo. A Copacabana hanno incontrato i giovani degli Stati Uniti e hanno unito le loro bandiere per inviare “ai loro rispettivi governanti un messaggio di pace”. La festa ha avuto inizio alle 15 ed è stata animata dai dj. Poi alle 18 improvvisamente la musica è cessata, le luci si sono spente e sul palco è apparso un enorme mappamondo con giovani vestiti di bianco che sventolavano bandiere colorate. Una coreografia trascinante che ha accompagnato con la musica dell’Emmanuel - inno della Gmg di Roma 2000 - la processione della Croce pellegrina e l’icona di Nostra Signora, simboli della Gmg. La messa presieduta dall’Arcivescovo di Rio si è conclusa con un saluto del card. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio consiglio per i laici: “Il Signore ha in serbo per ciascuno di noi tante sorprese! Per tutti voi saranno giorni indimenticabili, giorni di importanti scoperte, giorni di scelte decisive per la vostra vita!”. Il giorno dopo, mercoledì, Papa Francesco ha inaugurato a Rio de Janeiro un polo sanitario specializzato all’interno dell’ospedale “São Francisco de Assis na Providência de Deus”, nel popoloso quartiere di Tijuca. Un esempio concreto, sottolinea mons. Giovanni Battista Gandolfo, responsabile del Comitato per gli interventi caritativi a favore del terzo mondo, di come la Cerimonia di apertura della Gmg Chiesa italiana utilizzi i fondi dell’8 per mille. La nuova sezione dell’ospedale inaugurata dal Papa è il “Polo di attenzione integrale alla salute mentale”, destinato soprattutto alla cura e al recupero dei giovani tossicodipendenti. A Rio il problema si è amplificato sensibilmente con la diffusione, a partire dal 2000, del “crack”, una sostanza che genera elevata dipendenza e istinti violenti, disinibendo i principali centri di controllo del sistema nervoso. Di conseguenza, spesso porta all’alienazione sociale o comunque a forme di psicosi. LA VOCE VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 GIOVANI UMBRI A RIO “Se verrai in Italia, conta su di me” Maria Teresa ha tenuto un diario di viaggio sulla nostra pagina Facebook e sul nostro sito web. Questo è l’ultimo racconto che abbiamo ricevuto mercoledì, ma il racconto continua È Sulla spiaggia di Copacabana si svolge la cerimonia di apertura della Giornata mondiale della Gioventù ormai giunta al termine la settimana missionaria per i nostri giovani umbri. La mattina del 23 luglio, infatti, hanno salutato le famiglie dalle quali sono stati ospiti in questo periodo e la città di Maricà. Il distacco ha significato molto per i nostri ragazzi. La mattina si è respirato un clima di grande emozione, scaturito dal forte legame instauratosi in questi giorni: la dolcezza, la bellezza dei momenti trascorsi, la grande accoglienza hanno portato tutti a dire: “Mi casa es tu casa, quando vuoi venire in Italia sai che ci sarò”. La commozione è stata quasi necessaria, soprattutto dopo il video che i ragazzi di Maricà hanno montato in questi giorni, con le foto della loro preparazione alla settimana missionaria e della settimana stessa con i nostri giovani. I saluti sono stati molto lunghi, ma necessari. Verso le 10 i tre pullman con i nostri ragazzi sono partiti alla volta di Rio de Janeiro. Questi sette giorni hanno significato molto per i nostri giovani e per quelli della parrocchia di Maricà; la stessa frase ri- portata nel video tratta dal libro di Siracide: “Un amico fedele è una protezione potente, chi lo trova, trova un tesoro”, identifica la dolcezza degli attimi indimenticabili e sinceri vissuti da questi ragazzi. Dopo un’ora e mezzo di viaggio l’Umbria è scesa a Rio. L’accoglienza non è stata come quella trovata a Maricà e, al contrario di quanto si pensava, i giovani non staranno in una palestra e, per varie incomprensioni e problemi organizzativi, sono stati divisi tardi nelle famiglie che li dovranno accogliere in questa settimana di Gmg; anche in questa occasione, molto più che a Maricà, è evidente la condizione della famiglia, e per i ragazzi toccare con mano questa povertà dilaniante alle volte è quasi inconcepibile. Dopo essere stati assegnati si sono ritrovati alla chiesa di “Nossa Senhora do Rosario” per partire insieme per Copacabana, dove hanno preso la messa con tutto il mondo, uniti dalla preghiera e dal freddo. Per tutta la celebrazione c’è stata una pioggia fitta e leggera che ha accompagnato i nostri ragazzi da quando sono scesi dal pullman fino al termine della messa. Dalla giornata di domani inizieranno a vivere le catechesi e saranno una piccola goccia nell’oceano di folla formatasi a Rio per pregare assieme a Papa Francesco. Maria Teresa Cappannini Rio de Janeiro, 24 luglio GMG. I tanti modi di vivere l’evento anche restando in Umbria e regioni limitrofe S tiamo seguendo con grande partecipazione il viaggio dei circa 300 giovani umbri a Rio de Janeiro, ma molti di più sono quelli che vivranno in modi diversi la “loro” Gmg. Ci sono i giovani della diocesi di Orvieto - Todi che a Bolsena vivranno l’evento seguendo in diretta notturna la Veglia con il Papa (il programma a pag. 21). Un appuntamento diocesano, ma aperto agli amici delle altre diocesi umbre, nell’anno del Giubileo eucaristico per il miracolo che proprio a Bolsena trasformò il vino in sangue davanti agli occhi di un prete incredulo. C’è poi un altro evento che si svolge quasi in contemporanea con la Gmg, e che da 33 anni spinge i giovani ad affrontare a piedi una lunga strada per giungere alla Porziuncola di Assisi nel giorno del Perdono. È la Marcia francescana organizzata dai Frati minori d’Italia per giovani dai 18 ai 32 anni circa, che desiderano impegnarsi in un breve itinerario spirituale per dare luce alla propria vita interiore. “Elementi portanti e irrinunciabili del percorso saranno - spiegano gli organizzatori -, oltre al cammino giornaliero, lo spirito di fraternità e di sobrietà, la preghiera e l‘ascolto della Parola di Dio, la condivisione del poco o del tanto che portiamo nello zaino della nostra esistenza, il confronto sulle scelte di vita e sugli ideali che coltiviamo nel nostro cuore”. Ogni anno la Marcia presenta una tematica - pensata insieme dai Frati minori delle diverse regioni d’Italia - con lo scopo di poter approfondire man mano il tema del perdono e la riconciliazione che ciascuno è chiamato a vivere. Infine i giovani italiani ed europei che hanno scelto di accogliere l’invito del santuario di Lourdes che apre le porte ai giovani dal 23 al 28 per vivere in contemporanea la Gmg di Rio, troveranno ad accoglierli anche il vescovo di Foligno mons. Gualtiero Sigismondi. M. R. V. GMG. Le catechesi di mons. Bassetti ai giovani italiani Le Beatitudini della speranza S ta vivendo la sua Gmg insieme ai ragazzi dell’Umbria anche l’arcivescovo di Perugia - Città della Pieve mons. Gualtiero Bassetti. È uno dei 15 Vescovi invitati a tenere le tre catechesi che precedono la grande veglia con Papa Francesco. Non è la prima volta che mons. Bassetti partecipa, e di ciascuna delle cinque Gmg che ha vissuto ha ricordi vivi sia dei Pontefici che le hanno presiedute sia dei giovani che ha incontrato: da Roma nel 2000 con Giovanni Paolo II, a Colonia nel 2005 e Madrid nel 2007 con Benedetto XVI, e ora Rio de Janeiro con Papa Francesco. Ne ha parlato in una lunga intervista rilasciata a Umbria Radio prima di partire (si può riascoltare in pod cast sul sito www.umbriaradio.it), in cui ha sottoli- neato il clima che si crea nelle catechesi tenute davanti a centinaia di giovani. “Da parte dei ragazzi - ha detto - ho sempre visto, più che un’attenzione, una tensione, anche perché i ragazzi, quando arrivano alle catechesi, sono già stati preparati, sono già da una settimana e più nei vari luoghi della Gmg e hanno avuto esperienze o nelle parrocchie o con gruppi”. Ai Vescovi è chiesto di fare una riflessione di 15-20 minuti per poi lasciare spazio alle domande. Ed è questa la parte che mons. Bassetti preferisce, perché “i ragazzi ti fanno delle domande di senso, essenziali e sulla loro vita e anche sulle loro difficoltà” al punto di fare quasi confessioni pubbliche, e “questo vuol dire che veramente la Parola di Dio aveva maturato dentro i ragazzi”. Mons. Bassetti è partito avendo preparato le tracce delle tre catechesi (scaricabili dal sito www.lavoce.it) che quest’anno seguivano il tema della Gmg “Andate e fate discepoli tutti i popoli”, ma siamo certi che, com’è sua abitudine, guardando negli occhi i giovani davanti a lui, avrà lasciato qua e là il testo scrit- to per far parlare il cuore. La prima catechesi, mercoledì, era sulla speranza e mons. Bassetti ha invitato i giovani a considerare se essa possa essere valutata dal risultato o no; li ha invitati ad andare alla fonte e a “sposare la Speranza che è Cristo”. La seconda catechesi, giovedì, era sull’“Essere discepoli di Cristo”, su come sapere se si stia camminando sulla giusta via. La terza catechesi, venerdì, è sull’“Essere missionari”: è la catechesi dell’invito ad “annunciare Cristo con la nostra vita”, che, ricorda Bassetti, è quello che Papa Francesco chiederà a conclusione di questa Gmg. Per ciascuna catechesi mons. Bassetti propone ai giovani delle parole-chiave su cui riflettere e personaggi che prima di loro hanno vissuto la fede, chiudendo con le sue Beatitudini “della speranza”, “del discepolo di Cristo”, “del giovane missionario consapevole”. “Sono beato quando riconosco le braccia aperte del Cristo Redentore, quello sulla montagna del Corcovado, nell’ultima persona della mia città che aspetta me!”. Maria Rita Valli 11 IL DIARIO DI VIAGGIO di Maria Teresa Preghiera dei giovani italiani a Maricà 19 LUGLIO ggi per i nostri ragazzi è stata una giornata nella quale il clima della Jmj ha iniziato ad emergere, grazie alla messa conclusiva della giornata che ha reso possibile la preghiera comune di messicani, brasiliani, cubani, polacchi e italiani, in un anfiteatro di Maricà. La mattina si sono ritrovati per la catechesi, che ha approfondito il tema della croce, altra parola lasciata da Papa Francesco durante la messa della domenica delle palme; fra Salvio di Assisi ha ricordato la frase centrale per comprendere l’importanza di questa parola per un cristiano “La croce è il trono di Gesù, voi siete principi di un Re crocifisso”, parola che non identifica un segno bensì un simbolo. Nel pomeriggio hanno avuto l’occasione di visitare il municipio e la casa di cultura, una sorta di museo che raccoglie al suo interno cimeli e ospita al piano inferiore varie foto dell’Amazzonia. Quella di oggi era per Maricà la giornata della cultura, infatti la città era ricca di bancarelle che consentivano ad ogni venditore di esprimersi e farsi conoscere attraverso gli oggetti che egli stesso aveva fabbricato. La giornata si è conclusa con la messa multietnica, come sempre portatrice di forti emozioni, poiché anche se non si comprende la lingua con la quale viene trasmessa la Parola, questa arriva comunque al cuore. 00.00 Maricà - 05.00 Italia O In cima al Corcovado 18 LUGLIO ui sono le una di notte, quindi in realtà è ormai l’alba del 19! Per i nostri giovani umbri si è conclusa un’altra intensa e stupenda giornata verdeoro! La mattina presto alle 6.00 sono andati alla messa, al termine della quale sono saliti sui pullman per recarsi a Rio de Janeiro, per visitare il monte Corcovado a vedere l’imponente ed affascinante statua del Cristo Redentore e la vista a 360° che un’altezza del genere (710m) consente di avere sulla città. Arrivati in cima verso mezzogiorno hanno dedicato tutto il tempo necessario ed opportuno per ammirare la bellezza di quel luogo: i laghi, l’Oceano, le isole, il monte chiamato Pao de Açucar, l’infinito La ricca colazione a Rio traffico aereo, le favelas affiancate da palazzi, le spiagge di Copacabana e Ipanema e, ovviamente la scultura facente parte delle sette meraviglie del mondo moderno: il Cristo Redentore. I nostri ragazzi sono più di cento e uno spettacolo del genere richiede molto tempo se vuole essere ammirato correttamente, così si sono ritrovati a pranzare verso le tre in un locale italiano chiamato “Mamma Rosa”, terminato il quale sono ripartiti alla volta di Maricà dove li attendeva una festa sulla spiaggia organizzata dai ragazzi della parrocchia. Anche questa, come quella della sera precedente in pieno clima latinoamericano! Boa noite a todos! Q Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano esclusivamente il pensiero di chi le scrive. 12 “A mia insaputa” Ma com’è possibile? IL PUNTO Immigrazione: cosa è e cosa no S enza arrivare agli estremi dell’“orango” di Calderoli (ma, lui, si è mai guardato allo specchio?), moltissimi cittadini italiani dotati di buona fede e di buone intenzioni guardano con occhio ostile all’immigrazione e agli immigrati. Le motivazioni, almeno quelle dichiarate, sono molto diverse. C’è chi dice che sono tutti delinquenti; chi dice che rubano il posto di lavoro agli italiani; chi dice che cambiano il volto delle nostre città cancellando tradizioni e spirito civico. Sul fronte opposto ci sono il Papa e tutti i buoni credenti suoi seguaci, che all’immigrazione applicano la parabola del buon samaritano e il concetto del “farsi prossimo”. A questi ultimi qualcuno obietta che un conto è predicare e un conto è governare. Bene, parliamone con l’ottica di chi deve governare, badando agli interessi collettivi e non ai moralismi. Che vediamo, allora? Semplice: che l’immigrazione, piaccia o no, è un dato di fatto e di massa. Ci sono spostati e delinquenti, ma anche tantissimi lavoratori seri, che non rubano il posto a nessuno ma riempiono i vuoti lasciati dagli italiani che preferiscono fare altro. Cercate una badante, un manovale, un bracciante (ma anche un prete o una suora, un centravanti della nazionale), e vedete chi risponde all’appello. E una volta che sono qui, che ne facciamo? Li teniamo segregati? Vietiamo loro di sposarsi, di fare figli, di mandarli a scuola? Integrarli, cioè farli diventare a tutti gli effetti membri della nostra comunità, prima che un dovere morale è una necessità imposta dalla storia. Ma, si dice, la nostra identità nazionale e la nostra civiltà sono in pericolo. Vero, sono in pericolo, anzi hanno già un piede nella fossa, ma non per colpa degli immigrati: per colpa degli italiani di centesima generazione, ai quali non importa più nulla dei valori culturali e civici, del passato dell’Italia e del suo futuro, importa solo fare soldi per comprarsi il telefonino di ultima generazione e scambiarsi messaggi idioti. Ci sono molti oranghi (bianchi) fra loro. Pier Giorgio Lignani AVVISO AGLI ABBONATI Purtroppo ci vengono segnalati ritardi e mancate consegne del settimanale. Qualora non riceviate il giornale entro il venerdì o il sabato vi preghiamo di segnalarcelo (tel. 075 5720397; email: [email protected]) così che possiamo sollecitare Poste Italiane per un più puntuale recapito ed un migliore servizio. Perugia Maria Rita Valli piazza IV Novembre, 6 Tel. 075 572.78.71 [email protected] Orvieto - Todi Michela Massaro Via S. Lorenzo, 18 - todi 3339340325 [email protected] Terni Elisabetta Lomoro piazza Duomo, 9 Tel/fax 0744 546.525 [email protected] Assisi Roldano Boccali Tel. 330417028 [email protected] Gubbio Giampiero Bedini via Monteverdi,2 Tel. 075 927.21.16 [email protected] LA VOCE LETTERE&OPINIONI Città di Castello Moreno Migliorati, piazza Gabriotti,10 Tel. 075 8550167 [email protected] La discarica (dis)umana I l ministro dell’Interno Alfano per difendersi dallo scandalo Kazako (sequestro ed espulsione della moglie e della figlioletta di un dissidente) ha dichiarato: “La triste vicenda del rimpatrio forzoso si è svolta a mia insaputa”. Una giustificazione bizzarra (come insegna la vicenda dell’ex ministro Claudio Scajola) che non sempre ottiene risultati positivi. Purtroppo il dichiararsi “insaputi” è diventato ormai indegno costume di numerosi esponenti politici. L’ex ministro dello Sport Josefa Idem di recente ha detto: “A mia insaputa non è stata pagata l’Ici per una palestra di mia proprietà ma, come qualunque cittadino, se ci sono state irregolarità pagherò con gli interessi”. Umberto Bossi reagì così alla inchiesta sull’uso dei fondi del partito: “Denuncerò chi, a mia insaputa, ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare casa mia”. Francesco Rutelli dichiarò: “Le attività di Luigi Lusi sono state condotte per il suo tornaconto personale, a totale insaputa mia e del gruppo dirigente della Margherita”. Vittorio Sgarbi (sindaco di Salemi, prov. di Trapani), quando il suo Comune venne sciolto per infiltrazione mafiosa, precisò: “Io non mi sono mai accorto di niente”. Anche in quel caso tutto, ovviamente, è accaduto “a sua insaputa”. In modo analogo Fini, a proposito della svendita della casa di Montecarlo, disse che gli intrighi del cognato erano avvenuti a sua insaputa. Carlo Malinconico, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: “Chiesi con insistenza all’albergo chi, a mia insaputa, avesse pagato il conto del mio soggiorno. Mi fu risposto che non era possibile dirlo per ragioni di privacy”... P. L. G. Perugia Qualche volta può succedere pure, ma un così alto ricorso a dichiararsi ignari è sospetta ed inoltre per chi è tenuto a sapere e a controllare la scusa diviene un’aggravante. Se vai in vacanza, non abbandonare... l’anziano C aro Direttore, anche quest’anno è arrivato, per chi se lo può ancora permettere, il tempo delle vacanze e spunta il solito, giustissimo richiamo: attenzione, non abbandonate gli animali! Infatti molti che non possono portare i loro cani in vacanza, li lasciano sulle strade, quasi per liberarsene. Persone che fanno questo, a mio parere, sono più bestie di quelle di cui sono padroni! Sposo in pieno la buona volontà di chi si adopera sia pubblicamente che in privato, per porre soluzione e freno a questa deplorevole costumanza. Terence Hill nelle vesti di guardia forestale a cavallo ci ricorda che gli incendi sono pericolosi perché distruggono ettari di bosco e uccidono animali, dimenticandosi però che spesso negli incendi, dolosi e non, muoiono anche persone innocenti. Vorrei Materiale fotografico - Archivio La Voce - Enrico Milanesi (Città di Castello) - Gavirati (Gubbio) - Giancarlo Belfiore ASSOCIATO ALL’UNIONE DELLA STAMPA PERIODICA ITALIANA ISCRITTO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte T roppo spesso le nostre vite e, peggio, quelle dei nostri giovani, vengono consegnate alle soluzioni distruttive delle droghe, del gioco legalizzato, della banalizzazione del male e della cura feticista del corpo. Parallelamente i nostri anziani, i migranti, gli extracomunitari ecc., a causa di questo narcisismo e consumismo diventano “materiale di scarto”, vengono abbandonati nella “discarica esistenziale”. È la mancanza di amore che instaura la “cultura della discarica”. Quello che non serve, si butta via. È una cultura crudele che assimila cose e persone in base alla “ideologia del profitto” che nella società occidentale divide cose e persone in “quelle che servono” e “quelle che non servono più”… così l’esistenza delle persone può diventare “materiale di scarto”. Al riguardo Papa Francesco ha suggerito di fare una visita al Cottolengo. “Lì sono le frontiere esistenziali. Passare un po’ di tempo con il ritardato ricordare che nelle famiglie che vanno in vacanza ci sono, oltre e più spesso degli animali, le persone anziane oppure ammalate, che non si sentono di allontanarsi dalla loro casa e dalle loro abitudini.Nemmeno loro, a maggior ragione dei cani, si devono abbandonare! Umberto Benini Passignano sul Trasimeno Non è bello dover mettere in competizione uomini e animali. L’amore agli animali dovrebbe favorire l’amore agli uomini e viceversa. Siamo infatti tutti nella stessa barca, creature di Dio, soggette alla sofferenza e alla morte. Naturalmente l’uomo ha un livello più alto e diverso di coscienza che lo rende responsabile delle sue azioni ed anche soggetto a maggiore fragilità e sofferenza. Il matrimonio gay va contro la biologia G entile Direttore, ormai, tramite la legge sulla cosidetta omofobia (che altro non è che una legge liberticida), si punta sempre più a sdoganare il cosidetto matrimonio gay. Eppure, così facendo, non si va solo contro Dio e la Chiesa, come dicono alcuni; si va contro la biologia e i fatti. La biologia: un bambino nasce da un uomo e da una donna, da un ovulo e da uno spermatozoo. Un motivo ci sarà? O la natura va rispettata solo se parliamo di inquinamento o simili? Quanto ai fatti, basterebbe citare una testimonianze molto significativa, di Robert Oscar Lopez, professore alla California State University, che lo scorso 12 marzo ha dato testimonianza davanti al Parlamento del Minnesota chiamato a legiferare sul matrimonio omosessuale, in quanto cresciuto da due lesbiche. Lopez ha detto: “I bambini sentono potentemente la mancanza di un padre o di una mentale, il cerebroleso o il malato terminale… significa toccare la carne di Gesù, e invece quello che il mondo vuole fare sparire è proprio la carne di Cristo”. Ecco alcune recenti notizie di cronaca che fanno rabbrividire: “La polizia ha scoperto una bimba di sette mesi, appena partorita, e gettata in un cassonetto dei rifiuti”. “Donna massacrata di botte e chiusa nel sacco della spazzatura”. Uccisa dal compagno e nascosta nel congelatore. Profughi morti come tonni (cercavano di resistere al mare aggrappati a una gabbia per l’allevamento dei tonni. Sono morti così, intrappolati in quella che credevano fosse un’ancora di salvezza al traino di un motopeschereccio tunisino). Davvero sono molte le atrocità quotidiane, ma il male peggiore, come ha ricordato Papa Francesco a Lampedusa, è l’indifferenza. È l’indifferenza che procura l’anestesia dei cuori: siamo una società che ha dimenticato l’esperienza del piangere, del “patire con”, non sappiamo piangere nemmeno per le vittime. Solo la fede fa scoprire che l’uomo è custode della natura, e fonda una “ecologia della prossimità” che vede ogni essere umano al centro del creato, e mai come un rifiuto da discarica. Pier Luigi Galassi Perugia madre” e “provano una grande frustrazione, perché non sono in grado di fermare chi decide di privarli del padre o della madre”. Inoltre ha aggiunto: “Inquietante e classista, la posizione dei gay che pensano di poter amare senza riserve i loro figli dopo aver trattato la madre surrogata come un incubatore, o delle lesbiche che credono di amare i propri figli incondizionatamente dopo aver trattato il loro padre-donatore di sperma come un tubetto di dentifricio”. Lucio Visentin via e-mail Attualmente la discussione è sulla legge contro l’omofobia. Una legge in questa materia dovrebbe tener conto di una doppia esigenza: non offendere nessuno per il fatto che sia gay, lesbica o altro; non impedire a nessuno di potersi esprimere liberamente dichiarandosi contrario per ragioni etiche e sociali alle posizioni gay. Grandi figure laiche, giornali cattolici così così H o letto il bell’articolo di Lignani su Lazzati, su La Voce del 12 luglio. Mi spiace che alla fine, citando alcuni amici di Lazzati (Paolo VI, Dossetti) non abbia nominato il grande Giorgio La Pira, di cui dal 1986 è avviata la causa di beatificazione. Mi auguro vivamente che queste bellissime figure di Pastori (Paolo VI) e di laici impegnati (oltre ai citati metterei anche De Gasperi, Armida Barelli ecc.) nel politico e nel sociale vengano presto poste ad esempio e imitazione di tutti noi, che abbiamo perso per strada la lucentezza e l’entusiasmo umano e cristiano per l’uomo e la polis, la Città dell’uomo. Nota di cronaca: il vostro giornale me lo procura una cara amica di Ancona. Io ho poca, pochissima stima dei settimanali diocesani. Il vostro ha Direttore responsabile: Elio Bromuri Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugia tel. 075/57.27.871 • fax 075/57.31.066 [email protected] Amministrazione e Pubblicità: tel. 075/57.20.397 • fax 075/57.31.066 [email protected] Registrazione: Tribunale di Perugia N°145 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione N° 1.304 La testata “La Voce” fruisce dei Contributi Statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250. Stampa: Galeati Industrie Grafiche s.r.l., Via Selice 187/189, Imola (Bo) Abbonamenti Annuale Annuale + on-line Annuale solo on line Semestrale Sostenitore Benemerito almeno il merito di servire tutte le diocesi dell’Umbria. Nelle Marche si salva un po’solo Il nuovo amico di Pesaro, che almeno serve, con tutti i limiti e i difetti, tre diocesi: Pesaro, Fano e Urbino. Ho proposto varie volte di fare, almeno per la nostra Metropolia, un unico settimanale, anche come frutto del Cen del 2011, organizzato appunto dalla Metropolia che comprende AnconaOsimo, Loreto, Senigallia, Jesi e Fabriano. Mi è stato risposto, anche da qualche amico vescovo, che ogni diocesi è... gelosa del proprio giornale. Bel concetto di Chiesa! E i frutti si vedono. I settimanali uno più scarso dell’altro. Valerio T. Ancona Grazie del suo intervento. Faremo tesoro dei suoi suggerimenti. Quanto ai settimanali cattolici, mi creda, non è facile per nessuno portarli avanti. I limiti e le inefficienze dipendono anche dallo scarso sostegno dei lettori, soprattuto di quelli, moltissimi, che non esistono. Siamo d’accordo con la Boldrini: stop Miss Italia! S ono d’accordo con la presidente della Camera Laura Boldrini: Miss Italia è uno “spettacolo datato”. È da febbraio che noi dell’Aiart chiedevamo lo stop a Miss Italia. Le dichiarazioni della Boldrini ci trovano quindi del tutto d’accordo. Uno spettacolo datato che sempre meno italiani seguivano con interesse. Diciamocelo chiaro: la trasmissione di Miss Italia in tv poteva andare bene negli anni ’6070. Ma nel 2000 non aveva più senso. Bisognerebbe mettere fine a tutte quelle trasmissioni che hanno come principale motivo conduttore gli aspetti estetici delle donne. Luca Borgomeo presidente dell’associazione di telespettatori Aiart 43 e 55 e 35 e 23 e 68 e 150 e Versamento in c/c postale n. 11941069 Bonifico Bancario conto Unicredit Codice Iban IT 25 D 02008 03027 000029471611 intestato a: Chiesa di San Severo a Porta Sole - La Voce Piazza IV Novembre, 6 06123 Perugia Desideriamo informarLa che i dati da lei forniti saranno trattati secondo le indicazioni del D. Lgs n. 196 del 30 giugno 2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”).Per ricevere l’informativa in dettaglio può rivolgersi presso gli uffici del settimanale “La Voce” o contattarci al numero 075.5720397. Per informazioni sull’abbonamento: [email protected] Stampato su carta riciclata LA VOCE UMBRIA&DINTORNI VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 Corciano festival al borgo Quest’anno si tiene all’insegna dei 500 anni della pala dell’Assunta a cui è dedicata una mostra. Il 15 agosto corteo storico del Gonfalone La manifestazione si svolgerà dal 3 al 18 agosto tra musica, arte, teatro, poesia e ... Medioevo È ricco di iniziative e proposte il Corciano festival, che dal 3 al 18 agosto animerà lo splendido borgo medievale umbro, ricco di storia e di vestigia antiche. E proprio il 3 agosto, alle ore 17.30, presso i giardini del Torrione di Porta Santa Maria, verrà celebrata la riapertura del Torrione dopo il restauro, emblema di Corciano e da più di 40 anni l’elemento fondante delle rievocazioni storiche che si svolgono per la festa dell’Assunta di mezz’agosto. Il restauro è stato sovvenzionato da Brunello Cucinelli. Ma veniamo al programma della manifestazione che anche quest’anno seguirà la consueta scansione tematica. Ci sarà la sezione arti visive, di musica, i “Salotti dell’Umbria del cuore”, teatro, letteratura e poesia, sezione “Rievocazioni storiche: Corciano tra medioevo e rinascimento”. Dal 15 al 18 agosto “A spasso nel Medioevo”: lungo le vie del centro, impreziosite da bandiere e stendardi, si allestirà un grande campo medievale dove artigiani, cavalieri, armigeri offrono scene di vita quotidiana al castello, cene alla Taverna del Duca. Il 13 agosto Serenate dei menestrelli il 14 agosto la Processione del Lume, il 15 agosto il corteo storico del Gonfalone in ricordo di un’antica processione religiosa che si svolgeva nel borgo fin dal XVI secolo, ogni 15 agosto. Nei pomeriggi del 16 - 17 agosto i gruppi di figuranti provenienti da tutta Italia per rendere omaggio alla Madonna di mezz’agosto si sfideranno alle armi nel “Palio dell’Assunta”. Quest’anno Corciano ospiterà anche la mostra per i 500 anni della Pala dell’Assunta: “Con oro e colori preziosi e buoni. Perugino a Corciano. 1513 - 2013. Due le sedi espositive: la chiesa di Santa Maria Assunta (dove si trova la pala) e l’ex - chiesa di San Francesco. Difficile riportare qui l’intera proposta del festival. Per questo rimandiamo al sito del comune www.comune.corciano.pg.it.Tra le proposte più interessanti c’è il concerto di apertura del 3 agosto in piazza Coragino con la Corciano Festival Ensamble: anche quest’anno il tema sarà Verdi, in particolare il Balletto. Le musiche dell’Ensamble faranno da sfondo all’esibizione del corpo di ballo del Liceo musicale coreutico “International Montessori school” di Perugia e del Centro danza di Perugia. E poi serate con musica etnica, jazz, concerti per il 150° dell’organo Morettini della chiesa parrocchiale. La sezione musicale si chiuderà il 18 agosto con il concerto di chiusura del Corciano festival orchestra. Per i “Salotti dell’Umbria del cuore, incontri con personaggi che hanno scelto l’Umbria come luogo stabile i residenza o solo per vacanze: quest’anno saranno ospiti tra gli altri Giorgio Ferrara, Silvano Spada, Peppe Vessicchio, Antonio Lubrano, Marco Materazzi e Ilario Castagner. Per la sezione Teatro torna il Farneto teatro con il teatro di piazza. Due gli spettacoli che andranno in scena: il Mistero buffo di Dario Fo e La Mandragola di Niccolò Machiavelli. Infine per la sezione Letteratura e poesia una serata dedicata alla Pala del Perugino: compositori d’oggi scrivono ispirandosi all’opera e al personaggio con testi critico - letterali sul Perugino. a cura di Antonio C. Ponti, che curerà anche lo Scaffale umbro, presentazione di libri di autori umbri. Manuela Acito EVENTI in Umbria MONTONE Domenica 28 luglio, a Montone, alle ore 16.30 nell’ambito di Percorsi d’estate “Il Narratore animato” (per bambini dai 7 agli 11 anni). Un pomeriggio per bambini per conoscere le vicende e i personaggi che hanno fatto la storia di Montone. Un simpatico personaggio proporrà ai giovani partecipanti divertenti attività e avvincenti sfide per rievocare le gesta del grande condottiero Braccio Fortebraccio da Montone. Al termine sarà offerta una merenda. Quota di partecipazione euro 5. TREVI Dal 25 al 28 luglio e dall’11 al 22 agosto 2013, nell’ambito di “Estate a Trevi 2013” a Trevi si terrà l’International Guitar Festival. A Villa Fabri e alla chiesa di S. Francesco, mostra di liuteria, master class e tanti concerti. Nell’ambito dell’International Guitar Festival saranno coinvolti anche gli allievi della classe di chitarra dell’istituto “T. Valenti” di Trevi, gli allievi del conservatorio di Terni e della scuola Comunale di musica di Gubbio”. Info www.treviturismo.it TRASIMENO Dal 21 luglio al 22 settembre, “Navigando il Trasimeno”, itinerari alla scoperta dei segreti del lago. L’obiettivo consiste nel valorizzare questa area territoriale ad alta vocazione turistica attraverso l’organizzazione di “crociere”, percorsi ed itinerari, rivolti sia ai turisti, sia ai residenti delle città umbre. Eventi, spettacoli, sport, passeggiate itinerari, musica, minicrociere, visite guidate e tanto altro ancora. Info www.lagotrasimeno.net. 13 14 LA VOCE EVENTI IN UMBRIA ISOLA MAGGIORE Il 29 luglio alle ore 18.30, per “Music For Sunset Replay, l’isola che suona al tramonto” - presso Isola Maggiore (Pg) concerto di Jon Hassell. Il celebre trombettista e compositore statunitense musicherà a suo modo il tramonto dell’isola nel cuore dello specchio d’acqua umbro. Per info: www.musicforsunset.it FOLIGNO L’estate in città e al lago Per chi non va in vacanza e per chi sta per tornare le occasioni per passare piacevoli giornate tra musica, teatro, arte e altro ancora. Occasione per gustare piatti tipici della nostra regione in forma di “Apericena” con vini locali, birre artigianali e acque minerali. Il ritrovo è previsto alle ore 18 presso il sentiero 5 ai Campacci di Marmore. Si inizierà Mercoledì 31 luglio, a palazzo Trinci di Spoleto, per Serata a corte, alle ore 19 visita a Palazzo “guidati” da Costanza per scoprire come si viveva in una corte del Quattrocento. Alle ore 20 aperitivo. Ore 21 concerto finale degli allievi e insegnanti del IV Corso internazionale di musica medievale. La musica di Machaut ed il repertorio del ’300 italiano. Canto arpa gotica, Viella e Ribeca, percussioni, liuto, strumenti a fiato medievali. ASSISI Il 10 agosto, (si chiuderà il 6 gennaio) ad Assisi presso il Palazzo Monte Frumentario verrà inaugurata alle ore 18 la mostra “Antonio Canova: sculture, dipinti, e incisioni in mostra ad Assisi” provenienti dal museo e dalla Gipsoteca di Possagno. Al suo interno sarà allestito un laboratorio didattico che dimostrerà il modo di operare dello scultore. con l’introduzione all’evento e visita al sito oggetto del tema della serata. L’iniziativa è a numero chiuso ed è obbligatoria la prenotazione. Per info e prenotazioni: Andrea 3286557331; Antonio 3285743017; Emanuele 3288413702, [email protected] ALLERONA nell’antico borgo medievale di Allerona (Tr). La partecipazione è stata ristretta alle sole opere di autori italiani. Accanto ad opere di autori classici e contemporanei di sicuro richiamo vengono gradatamente proposti anche autori meno noti o comunque meno rappresentati ed opere di giovani autori alle loro prime esperienze. Martedì 30 luglio la serata sarà dedicata al concorso “Stella d’Argento” per i migliori monologhi il cui tema sarà la violenza sulle donne. L’incasso verrà devoluto a favore di una struttura protetta che accoglie le vittime della violenza. Info www.stelladoroallerona.it VALNERINA Il 31 agosto e il 1 settembre le strade e le piazze della Valnerina si riempiranno di saltimbanchi, giocolieri, fachiri, incantatori di folle e clown acrobati per il primo Festival dedicato agli artisti di strada, denominato Valnerina Itinerarte. A fare da cornice all’evento saranno cinque località, scelte tra le più belle della vallata: Campi di Norcia, Preci, Scheggino, Sellano e Vallo di Nera. Ognuna di queste cittadine medievali ospiterà a rotazione un totale di quattro Compagnie diverse. Tra uno spettacolo e l’altro si potranno gustare i migliori prodotti del territorio, dai salumi al prosciutto, dai legumi (lenticchia e cicerchia) al farro, dall’acqua minerale al tartufo nero e al cacio pecorino. Gli spettacoli verranno proposti in due fasce orarie nelle giornate di sabato e domenica: nel pomeriggio tra le 16 e le 19 e la sera per il gran finale alle 21.30. Spettacoli e proposte gratuiti. Info www.valnerinaitinerarte.com PETTINO CASCATA DELLE MARMORE Fino al 3 agosto, presso la Cascata delle Marmore a Terni, Archeoaperitivo, brevi viaggi tra assaggi e storia. Marmore Tourist propone delle degustazioni di prodotti tipici del territorio umbro VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 È partita il 20 luglio la 17esima edizione del Festival nazionale di teatro premio ”Stella d’Oro”, riservato alle compagnie non professionistiche, che avrà luogo Nei giorni 20 e 21 e dal 26 al 28 luglio a Pettino, paese nelle vicinanze delle Fonti del Clitunno, ci sarà la Festa della Montagna. Inoltre nei giorni 26, 27 e 28 luglio oltre al mercato di prodotti di artigianato, gastronomia e altre cose ancora ci sarà uno spettacolo equestre. Dalle ore 12.30 apertura stand gastronomici e ristorante, cena dalle 19.30. Info www.laprolocopettino.com 15 VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 Q uanta gioia mi dà venire alla casa della Madre di ogni brasiliano, il santuario di Nostra Signora di Aparecida! Il giorno dopo la mia elezione a Vescovo di Roma, ho visitato la basilica di Santa Maria Maggiore a Roma per affidare alla Madonna il mio ministero di successore di Pietro. Oggi ho voluto venire qui per chiedere a Maria nostra Madre il buon esito della Giornata mondiale della gioventù e mettere ai suoi piedi la vita del popolo latinoamericano. Vorrei dirvi anzitutto una cosa. In questo santuario, dove sei anni fa si è tenuta la V Conferenza generale dell’Episcopato dell’America Latina e dei Caraibi, è avvenuto un fatto bellissimo di cui ho potuto rendermi conto di persona: vedere come i Vescovi – che hanno lavorato sul tema dell’incontro con Cristo, il discepolato e la missione – si sentivano incoraggiati, accompagnati e, in un certo senso, ispirati dalle migliaia di pellegrini che venivano ogni giorno ad affidare la loro vita alla Madonna: quella Conferenza è stata un grande momento di Chiesa. E, in effetti, si può dire che il Documento di Aparecida sia nato proprio da questo intreccio fra i lavori dei Pastori e la fede semplice dei Quando cerca Cristo, la Chiesa bussa a Maria Papa Francesco L’omelia di Papa Francesco al santuario di Aparecida il 24 luglio, in apertura della Gmg pellegrini, sotto la protezione materna di Maria. La Chiesa, quando cerca Cristo bussa sempre alla casa della Madre e chiede: “Mostraci Gesù”. È da lei che si impara il vero discepolato. Ed ecco perché la Chiesa va in missione sempre sulla scia di Maria. Oggi, guardando alla Giornata mondiale della gioventù che mi ha portato in Brasile, anche io vengo a bussare alla porta della casa di Maria – che ha amato ed educato Gesù – affinché aiuti tutti noi, i Pastori del popolo di Dio, i genitori e gli educatori, a trasmettere ai nostri giovani i valori che li rendano artefici di una nazione e di un mondo più giusti, solidali e fraterni. Per questo, vorrei richiamare tre semplici atteggiamenti: mantenere la speranza, lasciarsi sorprendere da Dio, e vivere nella gioia. 1. Mantenere la speranza... Quante difficoltà ci sono nella vita di ognuno, nella nostra gente, nelle nostre comunità! Ma per quanto grandi possano apparire, Dio non lascia mai che ne siamo sommersi. Davanti allo scoraggiamento che potrebbe esserci nella vita, in chi lavora alla evangelizzazione oppure in chi si sforza di vivere la fede come padre e madre di famiglia, vorrei dire con forza: abbiate sempre nel cuore questa certezza: Dio cammina accanto a voi, in nessun momento vi abbandona! Non perdiamo mai la speranza!... 2. Il secondo atteggiamento: lasciarsi sorprendere da Dio. Chi è uomo, donna di speranza - la grande speranza che ci dà la fede - sa che, anche in mezzo alle difficoltà, Dio agisce e ci sorprende. La storia di questo santuario ne è un esempio: tre pescatori, dopo una giornata a vuoto, senza riuscire a prendere pesci, nelle acque del rio Parnaíba trovano qualcosa di inaspettato: un’immagine di Nostra Signora della Concezione. Chi avrebbe mai immaginato che il luogo di una pesca infruttuosa sarebbe diventato il luogo in cui tutti i brasiliani possono sentirsi figli di una stessa Madre? Dio sempre stupisce!... 3. Il terzo atteggiamento: vivere nella gioia... Il cristiano è gioioso, non è mai triste. Dio ci accompagna. Abbiamo una Madre che sempre intercede per la vita dei suoi figli, per noi... Gesù ci ha mostrato che il volto di Dio è quello di un Padre che ci ama. Il peccato e la morte sono stati sconfitti. Il cristiano non può essere pessimista! Non ha la faccia di chi sembra trovarsi in un lutto perpetuo. Se siamo davvero innamorati di Cristo e sentiamo quanto ci ama, il nostro cuore si “infiammerà” di una gioia tale che contagerà quanti vivono vicini a noi... Sì, Madre nostra, noi ci impegniamo a fare quello che Gesù ci dirà! E lo faremo con speranza, fiduciosi nelle sorprese di Dio e pieni di gioia. LA VOCE Perugia .Città della Pieve 16 Portò in spalla Gesù in persona BREVI ❖ PONTE DELLA PIETRA Serenata alla Vergine Maria Da 12 anni, all’interno della Festa di Maria Madre della Misericordia a Ponte della Pietra, la parrocchia organizza la “Serenata alla Vergine Maria”, una vera e propria serenata di amore e riconoscenza alla Madre di Gesù e Madre nostra. Non è una competizione, ma semplicemente una rassegna dove chiunque può fare un omaggio alla Vergine secondo la sua particolarità: se cantautore anche con un suo pezzo, altrimenti con un brano già noto, in gruppo o come solista, accompagnandosi con uno strumento o “a cappella”, etc. “Quest’anno particolarmente - scrive Francesco D’Andola - vorremmo allargare ancora di più i confini invitando tutti ad una generosa partecipazione, auspicando come già negli anni scorsi quella straordinaria presenza eterogenea di movimenti, oratori e tradizione popolare che genera sempre una grande ricchezza”. La Serenata si terrà venerdì 6 settembre alle ore 21 al Santuario di Ponte della Pietra. Per partecipare è sufficiente mettersi in contatto con Francesco (cell 349 8660460 e.mail [email protected]) ❖ SCUOLA DIOCESANA Corsi di teologia Il 3 settembre prenderà avvio il nuovo anno alla scuola diocesana di teologia “Leone XIII” di Perugia. La sede della scuola è a Montemorcino, accanto all’Hotel Mater Gratiae (via San Galigano 12/A- Perugia). Le lezioni si terranno ogni martedì dalle 18 alle 21.15. Il programma della formazione di base ha la durata di un quadriennio. I partecipanti vengono introdotti alla comprensione del mistero cristiano mediante corsi organici di Sacra scrittura, Teologia dommatica, Teologia morale, Storia della Chiesa. Ogni corso può essere coronato da un esame (colloquio, ricerca, tema scritto) allo scopo di consentire una sintesi personale. La scuola rilascia anche un Diploma diocesano in teologia, utile, a giudizio dei competenti uffici della curia arcivescovile, alla scelta dei Candidati ai Ministeri ecclesiali, dei candidati al diaconato permanente e ad altri incarichi. La scuola consente anche a chi ha già seguito il percorso di base di seguire corsi per la Formazione permanente. Le iscrizioni si effettuano il primo giorno di lezione. Per informazioni padre Rino Bartolini, convento Monteripido (Pg) tel. cell. 335.7027843 [email protected] oppure Simona Segoloni Ruta tel. cell. 347.3621727. Quota sociale annuale 100 euro. Gli incontri si terranno fino al 17 giugno. Passignano sul Trasimeno. La tradizionale festa di san Cristoforo I eri, giovedì 25 luglio, la parrocchia di Passignano sul Trasimeno, nel pieno delle manifestazioni in occasione del Palio delle barche, ha celebrato la festa del suo santo patrono e titolare della parrocchia, san Cristoforo. Di questo santo sappiamo solo quello che ci racconta la leggenda. Era un pagano della Palestina, e si chiamava Reprobo; convertito e battezzato dal vescovo Babila di Antiochia, si recò in Licia ove, sfruttando la sua statura gigantesca e la sua forza straordinaria, si mise ad aiutare gratuitamente i viandanti a passare un fiume caricandoseli sulle spalle. Un giorno un fanciullo lo pregò di farlo passare, ma il peso di lui era tale che solo a fatica il Santo poté giungere sull’altra riva. Allora gli fu rivelato di aver portato sulle spalle Colui che porta il mondo, e da allora fu chiamato Cristoforo, cioè “portatore di Cristo”. Secondo la leggenda, san Cristoforo subì il martirio sotto la persecuzione di Decio nel 250. A san Cristoforo è intitolata la chiesa più antica del paese, e che fu la prima parrocchiale, con il titolo di “pieve”. L’edificio, a tre navate, costruito tra la fine del XI e l’inizio del XII secolo, ospita al suo interno un pregevole ciclo di affreschi di stampo devozionale, eseguiti tra il XII e il Pieve San Cristoforo La maiolica sul portale Nel 1908 la regina Elena fece sosta a Passignano. Vista l’effigie di san Cristoforo in cattive condizioni, donò alla parrocchia una nuova statua: quella che vi è venerata tutt’oggi XV secolo. Al sommo dell’altare maggiore un prezioso Crocifisso della prima metà del 1500 si mostra ai fedeli all’interno di una settecentesca “macchina” in legno policromo di squisita fattura, su un fondale dipinto da Anton Maria Garbi raffigurante la Maddalena e san Cristoforo che adorano il Crocifisso. All’interno della pieve la grande statua del CASTEL DEL PIANO. Da settembre apre il nuovo nido e centro ricreativo “Ali d’angelo” “A li d’angelo” è il nome di un nuovo servizio alle famiglie di Castel del Piano. Si tratta di un nuovo nido - spazio gioco e centro ricreativo che dal prossimo settembre aprirà le sue porte in via Fausto Luciani. L’asilo, che può accogliere fino a 23 bambini, ha un ampio salone polivalente con diversi spazi per il gioco, il pasto e tanto altro come le attività di manipolazione, giochi di movimento, fiabe e drammatizzazioni. Sono solo alcune delle attività che i bambini possono praticare, programmate di settimana in settimana sotto la supervisione pedagogica di personale qualificato. La struttura nasce dalla passione e dal grande impegno di quattro ragazze della parrocchia di Castel del Piano, che, con la benedizione del parroco don Francesco Buono, hanno fondato la Il santo Anello sarà “calato” e poi esposto in cattedrale dal 28 al 30 luglio S i rinnova la tradizione della “Calata del sant’Anello” nella cattedrale di San Lorenzo a Perugia. Si tratta dell’esposizione della preziosa reliquia ritenuta dalla pietà popolare l’anello con cui la Vergine Maria fu sposata a san Giuseppe. L’esposizione è in programma domenica 28 luglio, alle ore 17.30, e nei giorni di lunedi 29 e martedì 30 luglio (dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 16 alle 19). L’esposizione è preceduta dalla suggestiva cerimonia della cosiddetta “Calata”, in quanto la reliquia è conservata in un antico reliquiario di argento e rame che si trova in una cassaforte posta in un piccolo ambiente nella parte alta della cappella del sant’Anello. Il reliquiario, attraverso un sistema meccanico, viene calato al piano dell’altare della VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 cappella. Altra particolarità è l’apertura della cassaforte, che avviene con ben 11 chiavi custodite - una ciascuno - dall’arcivescovo, dal Capitolo dei canonici della cattedrale, dal Collegio della mercanzia, dal Collegio del cambio, e le altre sette dalle autorità municipali. Da secoli questa suggestiva cerimonia si svolge il 29 luglio, un tempo memoria litur- gica dello sposalizio della Beata Vergine Maria. Inoltre, fino a qualche decennio fa, gruppi di pellegrini dell’Abruzzo e della Ciociaria venivano a Perugia, a fine luglio, per venerare il sant’Anello e poi raggiungere Santa Maria degli Angeli in Assisi per la festa del Perdono (2 agosto). La storia e la venerazione per questa reliquia risalgono a prima dell’anno Mille nella città di Chiusi, dove rimase fino al 1473, quando fu portata a Perugia dopo essere stata trafugata da un frate francescano. Per alcuni anni fu custodita dalle autorità cittadine nella cappella dei Decemviri del palazzo comunale dei Priori, e successivamente collocata nella cattedrale di San Lorenzo, affidandone la custodia ai Canonici della compagnia di San Giuseppe. Santo - che un tempo era portata in processione - testimonia un particolare legame tra Passignano e Casa Savoia. Nel 1908 sua maestà la regina Elena, dirigendosi a isola Maggiore per soggiornare in villeggiatura presso il castello dei marchesi Guglielmi (di cui la moglie Isabella era prima dama di compagnia) fa sosta a Passignano. Entrata in chiesa e, veduta l’effigie di san Cristoforo in miserevoli condizioni, la Regina decise di donare alla parrocchia e al popolo di Passignano una nuova statua di grandi dimensioni, in gesso pieno e policromo. Immagine tutt’oggi ancora venerata dai fedeli. Giovedì 25 si è celebrata la messa nella chiesa della pieve, a cui è seguita la tradizionale benedizione di auto e motocicli radunati nel parcheggio sottostante. Umberto Benini cooperativa sociale “Ali d’angelo” con l’obiettivo di rispondere a una specifica esigenza delle famiglie garantendo un servizio efficace e completo. Infatti, insieme al servizio di asilo, la cooperativa fornisce il servizio di spazio gioco e centro ricreativo. Il primo consente affidare anche solo per un’ora i propri bimbi a personale esperto in un luogo pensato realizzato a loro misura; il secondo invece, offre la possibilità di aiuto compiti, laboratori, gite e giochi strutturati anche per i più grandicelli. “L’attenzione al bambino è prioritaria, per questo abbiamo scelto di fornire un servizio completo, che possa sostegno ed aiuto alle famiglie” dice la presidente della cooperativa, Maria Elena Zucchetti, mamma a sua volta di due bambini. “La cooperativa aggiunge don Francesco Buono - sarà un luogo sano e formativo anche per i genitori che potranno partecipare”. Il nuovo nido, aperto anche il sabato mattina, prevede formule flessibili e personalizzate, pacchetti e tessere orarie, ma anche sconti sui secondi figli e famiglie numerose. San Feliciano sul Trasimeno I teenager organizzano cena pro famiglie in difficoltà L’ 11 luglio, presso i locali della “Gerusalemme celeste” della parrocchia di San Feliciano sul Trasimeno è stato organizzato, dai ragazzi del paese, un incontro sociale. Da soli si sono adoperati, ognuno con la propria fantasia, a mettere a punto una cena conviviale fatta di piatti tipici locali. La presenza di molti parrocchiani e di tanti bambini accompagnati dai propri genitori e del parroco don Vincenzo Esposito ha coronato e dato la possibilità a questi ragazzi di poter raggiungere lo scopo: raccogliere fondi per la solidarietà da destinare a persone bisognose del nostro paese che si trovano, in un momento di crisi come questo, a superare le difficoltà della vita. Lodevole e ammirevole la volontà e la bontà d’animo di questi giovani, tutti di età compresa tra i 14 e i 17 anni, che si sono mossi avvertendo essi stessi la momentanea difficoltà. Durante la serata si è svolta una gara tra tutti i presenti nel ricordare vecchi aneddoti e recitare poesie imparate a scuola tanti anni fa. Quindi, un “grazie per la vostra solidarietà” a Ilario Zoppitelli, Gabriele Carloni, Giulia Locchi, Stefania Menconi, Maria Giulia Tuteri, Nicola Terradura, Robert Wintingher, Salvatore Vetere, Pietro Sedini. Sandro Mattaioli LA VOCE Perugia .Città della Pieve VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 ❖ SAN FELICIANO Festa del giacchio ed eventi collaterali Presso i giardini del lungolago di San Feliciano di Magione, dal 26 luglio al 3 agosto si terrà la 33a Festa del giacchio. Si potranno degustare piatti a base di pesce di lago e ammirare gli splendidi tramonti del Trasimeno ascoltando musica e partecipando a spettacoli. La festa prende il nome dal giacchio, una rete da lancio a forma di tronco di cono, con la circonferenza maggiore di circa 15 ❖ PERUGIA metri, la minore di circa 30 cm e l’altezza di circa 3 metri. Di difficile impiego: la sua particolare tecnica di lancio, l’ampiezza della rete e il peso dei piombi ne determinavano un uso specialistico. È una antichissima rete da lancio, risalente all’epoca greca, etrusca e romana. Tra le iniziative proposte una gara podistica competitiva, una mostra collettiva al Museo della pesca, corsa delle barche, serate danzanti. Venerdì 26 luglio, ore 21, il paesano capitano Marco Zoppitelli parlerà delle Frecce tricolori e della sua esperienza nella pattuglia acrobatica. Apre la loggia presso il duomo A partire dal 1° agosto e per tutto il mese apre al pubblico la “loggia di Braccio Fortebraccio” in piazza IV Novembre. La loggia fu costruita nel 1423 dall’architetto bolognese Fioravante Fioravanti per volontà di Fortebraccio, signore di Perugia. Il PERUGIA. Un giovane appassionato ha studiato a fondo tutte le campane del territorio, e non solo portico, come testimoniano anche gli affreschi di Bonfigli nella cappella dei Priori, costituiva l’accesso al palazzo di Braccio. Il Museo del Capitolo di San Lorenzo amplia in questo modo la sua offerta, dando ai turisti la possibilità di accedere alla terrazza che si affaccia sul cuore antico della città. La loggia è visitabile dal martedì alla domenica, alle ore 10.30, 11.30 e 16, al costo di 2 euro a biglietto. Per informazioni: Museo del Capitolo di San Lorenzo, piazza IV Novembre, Perugia, tel. 075 5724853, email [email protected]. @ [email protected] 17 ❖ MUSICA DAL MONDO Concerti in cattedrale e a Santa Giuliana Nell’ambito di “Musica dal mondo”, venerdì 26 luglio alle ore 21.30 nella cattedrale di Perugia, concerto della Fairbanks Youth Simphony Orchestra, (Fairbanks, Alaska) diretto da George Rydlinski. Musiche di Schubert, Rossini, Mascagni. In collaborazione con Fog Festival orchestre giovanili di Firenze. Sabato 27 luglio, ore 21.30, nella chiesa di Santa Giuliana, concerto del St Davis Cathedral Choir (Pembroke, Galles - Inghilterra), diretto da Daniel Cook. Musiche di Gabrieli, Rossini, Bruckner. In collaborazione con Acfea tour consultants. A sinistra Luca Chianella, a destra Daniele Chiaraluce sul campanile della chiesa di Pieve di Campo al termine della “suonata” di mezzogiorno L a passione per le campane, Luca Chianella l’ha maturata sin da bambino. Forse era inevitabile - dice considerato che la sua casa è a pochi passi dalla parrocchia di Ponte San Giovanni, e quando poteva eccolo sempre lì, sotto il campanile, con il naso all’insù in attesa del loro tintinnio. Oggi Luca è un ragazzo di 22 anni. È cresciuto di pari passo con la sua inesauribile passione che nel corso degli anni è diventata qualcosa di più, tanto che nel tempo libero dalla scuola (ha studiato all’Istituto tecnico industriale) le campane sono diventate anch’esse oggetto di studio. Partendo dalla sua parrocchia e via via passando in altre chiese della diocesi e non solo: le ha fotografate, catalogate, alcune anche riparate, ripristinando in altre la programmazione analogica, realizzando anche dei video - ne ha fatti circa un centinaio, alcuni anche commentati - che ha postato su YouTube (100.000 le visualizzazioni avute finora). Scartabellando tra gli archivi parrocchiali, di ogni campanile ha scoperto una storia, ogni campana ha la sua particolarità e, come tradizione vuole, è dedicata a un santo, a un patrono o a un personaggio. “A Ponte Valleceppi Quanta storia c’è dietro ogni “din don dan!” ad esempio - racconta - ho scoperto che hanno un impianto ‘alla veronese’ (con 5 campane). Lo volle nel 1936 il parroco del tempo don Giuseppe Buelloni, che era di Mantova: quando decise di rifare le campane, i soldi non bastavano per comprare anche quella più grande. E allora don Giuseppe chiese a Mussolini, che conosceva di persona (prima di entrare in seminario aveva partecipato alla I Guerra mondiale) il bronzo dei cannoni. Dopo un primo diniego, Mussolini ci ripensò e, chiamatolo in gran segreto a Predappio, gli diede i soldi per acquistarla: l’avrebbe dedicata ai caduti di tutte le guerre. Ad attestare il dono oggi rimane la scritta incisa: Campana donata da Sua Eccellenza Benito Mussolini Duce d’Italia. E poi le parole in latino: Nemici in guerra, fratelli in pace”. La curiosità ha poi portato Luca a conoscere le realtà di altre regioni italiane, i diversi tipi di suono delle campane: c’è il sistema del Nord Italia, cioè quello ambrosiano, il veronese, bolognese, del Centro Italia (tra cui è compreso quello umbro) e del Sud. I più belli e spettacolari sono quelli del Nord che prevedono un sistema di suono a rotazione completa (a 360°). In genere prevedono 5-6 campane per arrivare, nel sistema ambrosiano, a 12 o di più. In Umbria, dove vengono usate generalmente 3-4 campane, si associa il sistema a rotazione di una campana con i Per Luca Chianella tutto è cominciato ascoltando il suono delle campane di Ponte San Giovanni ritocchi di campane più piccole che rimangono fisse (il cosiddetto rinterzo). “Devo molto delle mie conoscenze anche a Matteo Padovani, maestro e direttore tecnico artistico dei Suonatori di campane della cattedrale di Verona - tiene a precisare Luca che più volte ho incontrato e mi ha fatto salire sul campanile. La svolta - prosegue - è avvenuta nel 2011 grazie a don Paolo Giulietti (attuale vicario arcivescovile; a quel tempo parroco di Ponte San Giovanni) il quale aveva deciso di ripristinare il suono delle campane a mano nella chiesa di Pieve di Campo a Ponte San Giovanni in occasione della festa di san Giovanni. Per fare ciò chiamò Giorgio Zoppitelli (un tecnico della motorizzazione delle campane) e Giordano Ciabatta (organista, musicista). Da lì ho cominciato a imparare a suonare le campane, ho fatto anche degli incontri per bambini: la prima suonata - ricorda - è stata nella stessa parrocchia per l’ingresso del nuovo parroco don Gianluca Alunni il 23 ottobre”. Ora è Luca, insieme a Daniele Chiaraluce, anche lui campanaro da generazioni della parrocchia, che si occupa di far suonare le campane di Pieve di Campo, ogni domenica e nelle feste. Manuela Acito IN BREVE ❖ PERUGIA L’edizione 2013 del Festival internazionale laurenziano d’organo Perugia si appresta a vivere l’edizione 2013 del “Festival internazionale laurenziano d’organo” promosso in occasione della solennità liturgica del Santo titolare della cattedrale. Il Festival è in programma dal 3 al 13 agosto (cattedrale di San Lorenzo, ore 21.30) ed è un evento “con un’offerta di alto godimento estetico ed elevazione spirituale alla cittadinanza e ai suoi ospiti, da aggiungere ai ricordi di un piacevole soggiorno”, commenta mons. Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo della cattedrale e promotore dell’evento. “Il successo delle precedenti edizioni rappresenta uno stimolo per la nuova edizione, che quest’anno passa dai sette agli otto concerti” evidenzia il maestro Adriano Falcioni, direttore artistico del Festival e organista titolare della cattedrale. Il tema del Festival di quest’anno è il Romanticismo francese. Il 6 agosto il giovane Manuel Tomadin eseguirà la fantasia Ad nos ad salutarem undam di Liszt e proporrà una poco eseguita sonata di Ritter dedicata a Liszt. Il 7 agosto, Alessandro Bianchi con un programma tra la Francia e la musica contemporanea. L’8 agosto Falcioni proporrà l’integrale dell’opera organistica di Marcel Duruflè. Per il 9 e l’11 agosto sono previsti i concerti di Giulia Biagetti da Lucca e Bunckard Ascherl dalla Germania. Per concludere, il 13 agosto non poteva non mancare un omaggio a Verdi e Wagner nell’anno dell’anniversario; a eseguire il concerto sarà il parigino Jean Paul Imbert. Se non c’è posto al nido comunale avrai agevolazioni in quello privato U n aiuto per famiglie e asili nido. Il Comune di Perugia ha stabilito che, dal prossimo settembre, i nidi privati applicheranno tariffe agevolate per i bambini in lista d’attesa del servizio pubblico. In Umbria - ha detto Monia Ferranti, assessore ai Servizi educativi del Comune, alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa - vige un sistema integrato (nidi pubblici, pubblici a gestione indiretta e privati). Su proposta dell’asilo nido “La tana dei lupetti” di Ponte San Giovanni, è stato chiesto al Comune un sostegno da parte dei privati che a motivo della crisi economica da due anni a questa parte hanno posti vuoti, con conseguente difficoltà a coprire le spese per garantire gli standard. “Questo accordo - ha precisato l’assessore - è a costo zero per il Comune e ci permette di ottenere due risultati: dare un’ulteriore possibilità ai bambini in lista d’attesa, e sostenere l’imprenditoria privata affinché possa continuare a garantire elevati standard quantitativi e qualitativi”. A breve, quindi, sarà pubblicato un avviso del Comune diretto a ciascuno dei 28 nidi privati del territorio per richiedere l’adesione all’accordo, l’agevolazione che si intende applicare e i posti disponibili. Subito dopo, le famiglie i cui bambini sono in lista d’attesa per il servizio comunale, saranno informate di questa possibilità con la garanzia, qualora accettassero, di non perdere il posto nella graduatoria comunale. Il progetto sperimentale sarà operativo da settembre ed erogherà il servizio nelle forme e modalità che sarebbero state offerte dai nidi comunali (orari, calendario ecc.). Ogni struttura privata stabilirà la variazione tariffaria, ma sarà fissato un limite di agevolazione sotto al quale non si potrà andare, “per garantire che le strutture possano mantenere il rapporto educatore- bambino, il coordinatore, il livello educativo e il rispetto contrattuale del personale”, ha sottolineato l’assessore Ferranti. Ad oggi, sono 301 i bimbi in attesa di un posto nei nidi comunali per il prossimo anno educativo. Gli asili pubblici sono 14, più 3 in convenzione a gestio- ne indiretta; 832 i posti nei nidi, di cui 432 disponibili per l’anno 20132014, su 743 domande pervenute. I nidi privati garantiscono 759 posti con 493 iscritti a dicembre 2012. La retta privata in media si aggira su 350400 euro mensili per mezza giornata e 450-550 per l’intera giornata. Le rette dell’asilo nido comunale vanno dai 27 ai 489 euro mensili. Laura Lana LA VOCE Città di Castello 18 ❖ CORALE ABBATINI Due concerti il 27 luglio Si svolgerà sabato 27 luglio, alle ore 21,15 il concerto “Note di stelle”, organizzato dalla schola cantorum “Anton Maria Abbatini” diretta dal maestro Alessandro Bianconi. La serata avrà luogo a Pieve de’ Saddi, la più antica chiesa tifernate. Verranno letti anche alcuni racconti sulla storia dei santi Florido e Crescenziano. Promosso dalla stessa corale “Abbatini”, terminerà sabato 27 luglio anche la serie di concerti di musica sacra ospitati nella cattedrale di Città di Castello, “Al suono dell’Angelus”. Importante il successo che la manifestazione ha riscosso. A sottolineare la validità della proposta è stata la numerosa partecipazione di pubblico che ha particolarmente apprezzato la bontà dell’iniziativa e le varie esecuzioni che hanno visto la partecipazione dal flautista Riccardo Zangarelli, del soprano Marina Capaccioni e dell’organista Alessandro Bianconi. A chiusura dell’iniziativa si esibiranno, sabato 27, accompagnati all’organo dal m° Alessandro Bianconi, Maria Chiara Belli e Marta Gustinucci al flauto, vincitrici, rispettivamente del 2° premio cat. fiati III media e del 1° premio cat. fiati I media, al concorso nazionale “Enrico Zangarelli” 2013, allieve della prof.ssa Luisa Mencherini docente presso la scuola media “Alighieri - Pascoli”. In programma musiche di J. S. Bach, Benedetto Marcello, Nicolas Chedeville e Giuseppe Verdi. ❖ DIOCESI/1 ❖ DIOCESI/2 Il Perdono di Assisi Otto nuovi diaconi Dal mezzogiorno di giovedì 1° agosto fino alla mezzanotte di venerdì 2 si può lucrare, secondo le consuete condizioni, l’indulgenza plenaria del Perdono di Assisi. Nella diocesi di Città di Castello sono molti i luoghi tradizionali dove i fedeli si riuniscono per questa festa. Il primo è la chiesa di Castelfranco (nel Comune di Pietralunga). Celebre è l’antico convento di Buonriposto. Qui domenica 4 agosto sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria. Il programma inizierà alle ore 7, con la Via crucis che partirà dalla ex scuola elementare della Montesca per raggiungere l’eremo circa un’ora dopo; la preghiera che accompagnerà il cammino avrà come tema “Sulla via di Francesco, il santo della pace”. Nella chiesa dell’eremo la messa sarà celebrata alle ore 8.30 e alle ore 11; saranno disponibili anche sacerdoti per le confessioni. Sabato 31 agosto, alle ore 17, a S. Maria degli Angeli saranno ordinati otto diaconi, alunni del Seminario regionale umbro. Tra loro, Davide Tacchini e Simone Valori della diocesi di Città di Castello. La celebrazione sarà presieduta da mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Conferenza episcopale umbra. Assieme ai due tifernati riceveranno il diaconato Carlo Cecconi, Emanuele Frenguelli, Jacopo Tacconi, Lorenzo Marazzani, Marco Cappellato, Matteo Rubechini. Lippiano. Il Nelle parole di Pia paese ora accoglie i resti mortali di Pia Tavernelli, fondatrice delle Spigolatrici della Chiesa “E misi i voti e fui rimandata a Lippiano. Sognavo di andare in una terra lontana per dedicarmi ai fratelli più bisognosi e invece mi si lasciò nel piccolo paese dove insegnavo. Fu dopo questa obbedienza, che mi costò moltissimo, che feci la più grande scoperta, per una luce interiore credo dello Spirito santo. In una piccola e rovinata cappella in fondo al paese ci stava Gesù nella sua realtà di uomo-Dio. Ogni mattina rinnovava per me e per tutti il Suo sacrificio sull’altare e giorno e notte rimaneva lì, presente, ad attenderci, e quasi nessuno andava a trovarlo”. Proprio quella cappella sabato scorso ha accolto i resti mortali di Pia Tavernelli (16 agosto 1906 - 23 agosto 2001), autrice di queste righe introduttive, che a Lippiano fondò l’istituto delle Spigolatrici della Chiesa. Ora in questo paese al confine con la Toscana, sono stati riportati perché vi riposino nel cimitero locale. D on Domenico Pieracci, parroco di Lippiano ed ex alunno di Pia Tavernelli all’epoca insegnante elementare nel paese -, durante la celebrazione eucaristica ha voluto sintetizzare la vita di Pia con una citazione presa a prestito da sant’Agostino. Nelle Confessioni, il Santo di Ippona chiede al Signore: “Ti supplico, dimmi cosa sei per me”, e prosegue: “Correrò dietro questa voce e ti troverò”. La vita di questa donna - ha ricordato mons. Pieracci - è stata una corsa appassionata dietro il Signore. Prima come suora della congregazione delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore. Suor Angelica dell’Immacolata, questo il suo nome da religiosa, scoprì Gesù, presente e vivo, in una cappella rovinata e poco frequentata. L’obbedienza professata nella congregazione religiosa si trasformò nella scelta di rimanere nel piccolo paese e di inserirsi attivamente nella sua realtà socio-ecclesiale. Incomincia con la catechesi ai bambini della scuola, poi è la volta dei giovani e successivamente delle famiglie. E sente viva la mancanza di una chiesa a Lippiano. Il 29 settembre 1933, festa del patrono di Lippiano san Michele Arcangelo, Pia Tavernelli, VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 Un momento della celebrazione (alla sx del celebrante,l’urna con i resti di Pia) Di corsa dietro a Dio riordinando l’altare, si accorge di tracce evidenti di piccoli animali passati dentro il tabernacolo. Intuì che doveva occuparsi della ricostruzione della chiesa, che viene consacrata il 29 settembre 1945 dal vescovo diocesano mons. Filippo Maria Cipriani. Oggi la chiesa, grazie al contributo della Cei, dei fedeli e pure delle Spigolatrici, è interessata da lavori di ristrutturazione. A Lippiano, Pia fonda l’istituto secolare Spigolatrici della Chiesa. L’intuizione si fa chiara l’8 dicembre 1936, festa dell’Immacolata. Ne parla con i superiori del suo istituto e chiede di lasciare la congregazione allo scadere dei suoi voti semplici, nell’ottobre 1937. Ma viene consigliata a rimanere. Devono passare dieci anni per avere il primo “sì” della Chiesa; l’intuizione non è compresa, è ritenuta inutile e forse pericolosa, e quindi è fortemente contrastata. Nel dicembre 1945 Pia Tavernelli si reca a Roma con il permesso del vescovo Cipriani e viene ricevuta da mons. Pasetto, allora segretario della Sacra congregazione dei religiosi. L’indulto le viene concesso l’11 settembre 1946. Nel rispetto per l’autorità ecclesiastica, Pia attende l’autorizzazione del vescovo Cipriani per procedere a dare vita alla sua intuizione. E il IN LIBRERIA Visita a S. Giovanni Decollato che fu bottega del Signorelli Il futuro san Giovanni XXIII raccontato con le sue parole L’annuncio della canonizzazione di Giovanni XXIII non ha trovato impreparate le Edizione Dehoniane di Bologna che hanno pubblicato la Vita di Papa Giovanni; biografia di un pontefice (pag. 248, euro 16.90). Ne è autore Giuseppe Alberigo. Il libro, con prefazione di Alberto Melloni, è un profilo redatto dal massimo studioso del Papa Buono; l’autore ha infatti curato la sistemazione dei carteggi che sono serviti per la causa di canonizzazione (ai primi anni ’90). Tutta l’esistenza terrena di Roncalli rappresenta un’esperienza di vita esemplare, ma anche una chiave di lettura del cammino della Chiesa di questo tempo, le cui radici sono in larga misura nella novità che egli ha rappresentato nella storia del papato. Roncalli viene lasciato parlare in prima persona attraverso il suo Giornale dell’anima che lo ha accompagnato per tutta la vita. Il volume curato da Alfio Filippi Le chiavi della Bibbia (Edb, pag. 1136, euro 65) è un vocabolario della Bibbia di Gerusalemme. Se questa si caratterizza per la presenza delle note a piè di pagina che costruiscono un’intelaiatura di rimandi interni a tutto il testo sacro, il volume qui presentato è uno strumento di lavoro per orientarsi dentro quest’opera. Ogni voce è generata partendo dai versetti della Bibbia che motivano la nota chiave. È inoltre riportato il testo biblico di referenza per sottolineare che da quest’ultimo non si può mai prescindere, e men che meno nella consultazione di un vocabolario biblico. (F. M.) permesso giunge il 24 giugno 1947. Il Vescovo di Città di Castello approva l’istituto come pia unione con decreto dell’8 dicembre 1949, quando le Spigolatrici sono arrivate al numero di 12. Pia lascia Lippiano nel ’49 per Città di Castello, dove abita con Assuntina Rivi. Da allora la diocesi avrà sempre una presenza di Spigolatrici della Chiesa. Nel 1953, insieme ad altre ragazze che si sono unite a lei, si reca a Foligno, chiamata dal Vescovo a sostegno di alcune attività diocesane. Nel 1954 Pietro Fiordelli, nominato vescovo di Prato, chiama nella sua diocesi le Spigolatrici per gestire la casa di esercizi alla villa San Leonardo al Palco. E Pia ben presto si porta a Prato dove l’istituto, l’8 dicembre 1967, viene eretto come istituto secolare di diritto diocesano e nel 1973 ne vengono approvate le Costituzioni. Non sono mai state numerosissime le Spigolatrici; eppure insieme hanno voluto ringraziare il Signore per il dono di Pia che Egli ha fatto alla Chiesa. Nella cappella di Lippiano non sono mancati i saluti del vescovo mons. Cancian, presente spiritualmente alla celebrazione, delle autorità civili del Comune di Monte Santa Maria Tiberina e di tanti fedeli che hanno conosciuto Pia e le Spigolatrici della Chiesa. I resti mortali di Pia sono stati collocati in un’urna ricoperta da un telo ricamato con numerose spighe. Quell’intuizione di Pia non si è esaurita. Mentre lei corre a contemplare l’Onnipotente, le Spigolatrici corrono ad incontrare il Signore, “chiamate a cambiare il mondo dal di dentro”. Francesco Mariucci Affresco nella ex chiesa di San Giovanni N ell’ambito dell’iniziativa diocesana “Opere e monumenti da scoprire nella diocesi di Città di Castello” si terrà sabato 27 luglio alle ore 16 la visita guidata alla chiesa di San Giovanni Decollato in via Sant’Andrea a Castello. Il luogo è oggetto di grande interesse in quanto conserva affreschi di scuola signorelliana recentemente riscoperti e studiati. Attualmente la chiesa non è fruibile e in attesa di essere ristrutturata: la diocesi si sta muovendo nella direzione del reperimento dei fondi necessari per restituirla al culto e alla pubblica fruizione. Conserva opere mobili di pregevole valore come “macchine d’arte”. Le fonti storiche locali, quali le Memorie civili ed ecclesiastiche di G. Muzi, L’arte a Città di Castello di G. Magherini-Grazini e altri scrivono di questa chiesa come probabile cantiere di lavoro del cortonese Luca Signorelli (1445 circa - 1523). L’artista infatti ebbe numerose committenze, e non solo ecclesiastiche, nel territorio altotiberino, e si ritiene che il luogo fosse la probabile bottega di lavoro di giovani apprendisti al seguito del Maestro. Alcune opere del Signorelli sono ancora oggi visibili in città come il frammentario affresco raffigurante la Testa di san Paolo (1474) e il Martirio di san Sebastiano (ca. 1498) conservati presso la Civica Pinacoteca, e la Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Girolamo e beato Giovanni Colombini (1492) visibile al Museo diocesano. Nella chiesa di San Giovanni sarà possibile ammirare due affreschi raffiguranti un Battesimo di Cristo (ultimo decennio del sec. XV) di mano del Cortonese con interventi degli allievi, e una Madonna in trono col Bambino tra angeli (1495) recentemente attribuito al pittore tifernate Giovanni Battista attivo nella bottega del Maestro. Per la visita guidata è necessaria la prenotazione: 075 8554705, [email protected]. Gli eventi culturali proseguono anche nel mese di agosto: sabato 3 agosto alle ore 16 l’appuntamento è presso la ex chiesa di Santo Stefano (piano terra palazzo vescovile) e cattedrale. Catia Cecchetti LA VOCE Città di Castello VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 Uno snodo per il trasporto merci @ [email protected] 19 BREVI ❖ FESTIVAL NAZIONI Omaggio a Luciano Berio Infrastrutture. La posa della prima pietra della Piastra logistica altotiberina La 46a edizione del Festival delle Nazioni prenderà il via il 27 agosto e sarà dedicata all’Europa, con i legami storici e culturali che hanno dato corpo a quel progetto unitario che col tempo sarebbe diventato realtà. Con una serata speciale la kermesse renderà omaggio a Luciano Berio, compositore di fama internazionale e pioniere nel campo della musica elettronica. Il concerto del 31 agosto nella chiesa di San Domenico vedrà esibirsi la Nextime Ensemble fondata da Danilo Grassi, che di Berio ha curato la presentazione al Festival internazionale di musica contemporanea della Biennale di Venezia in programma a ottobre. (Sabina Ronconi) I deata nel 1997, dopo 16 anni di gestazione, la Piastra logistica altotiberina è realtà. Il progetto è stato presentato il 19 luglio, lo stesso giorno in cui è stata posizionata la prima pietra della struttura. Alla conferenza hanno partecipato molte personalità politiche locali e nazionali, ma a parlare sono stati i Sindaci dei due Comuni coinvolti, assieme a Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, e a Marcello Lepri, l’ingegnere tifernate che ha curato il progetto. “Credo che questa base logistica sia una risposta del territorio alla crisi; una struttura che evidenzia l’intraprendenza che contraddistingue da sempre il territorio tifernate” ha affermato il sindaco Luciano Bacchetta, che ha aggiunto: “Quello di oggi è un punto di partenza. Assieme a questa struttura dovremo poi pensare a un disegno più ampio di progettualità che possa rilanciare l’economia altotiberina”. “Questo momento è particolarmente importante per l’Altotevere: – ha poi aggiunto Fabio Buschi, sindaco di San Giustino. – Andare a posare la prima pietra di questa struttura crea la prospettiva per il rilancio del territorio. La Piastra logistica andrà certamente implementata con altri lavori, ma credo che nell’immediato sia importante per far ripartire alcuni settori, come quello dell’edilizia, colpiti dalla crisi, anche nel nostro territorio. Questa struttura, inoltre, offrirà si- ❖ FESTIVAL SPORT Ha successo la 1a edizione L’OPERA L curamente l’opportunità per la creazione di nuovi posti di occupazione”. Particolare rilievo da parte delle istituzioni politiche intervenute è poi stato dato all’importanza di questo interporto nel contesto della geografia dell’Italia centrale. A riguardo ha parlato anche Catiuscia Marini, che ha posto l’accento anche sul legame della Piastra logistica con un’altra struttura che dovrà essere realizzata in prossimità della stessa: la E78. La Marini ha cercato anche di rispondere ad alcune obiezioni riguardanti la realizzazione della Piastra logistica, aspramente criticata, anche da alcuni esponenti politici, soprattutto a causa della sua lontananza con la linea ferroviaria di Umbria Mobilità. “La scelta dell’area di realizzazione di questo interporto – ha affermato la Presidente regionale – è stata effettuata già nel 1997, ed è stata pensata in considerazione delle direttrici viarie dei mezzi a Piastra logistica che sarà realizzata in località Giove, nel territorio di confine tra i Comuni di Città di Castello e San Giustino, coprirà un’area di circa 7 ettari, ampliabile fino a 12. Il costo dell’infrastruttura, come affermato nella conferenza di presentazione dalla stessa Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, si aggirerà, in totale, attorno ai 20 milioni di euro; di questi, 5 saranno destinati ai costi di progettazione ed espropri, gli altri alla realizzazione dell’opera. Quest’ultima sarà totalmente effettuata da aziende del territorio, mentre per la consegna è stato stimato un arco di tempo di un anno e mezzo. di trasporto su gomma: la linea ferroviaria di Umbria Mobilità, infatti, non è autorizzata al trasporto di merci, avendo questa caratteristiche diverse da quella della rete ferroviaria italiana”. Francesco Orlandini Madonna del Latte. Apre nuova fontanella dell’acqua pubblica È stata inaugurata sabato scorso nel quartiere Madonna del Latte la quarta fontanella pubblica del territorio comunale di Città di Castello. Come negli altri impianti già presenti presso la sede di Umbra Acque, a Cerbara e a Trestina è possibile prelevare 24 ore su 24 acqua refrigerata naturale e gassata al costo di 5 centesimi per un litro e mezzo. L’evento riconferma la linea intrapresa dall’Amministrazione comunale nel dotare zone a forte densità abitativa di strumenti che possano favorire un buona pratica che associa alla tutela dell’ambiente una migliore gestione economica delle famiglie. L’impianto è ubicato in via Vasari, nei pressi dell’area verde attrezzata che presto verrà restituita alla comunità dei residenti dopo i lavori di ristrutturazione che hanno comportato l’istallazione di nuovi giochi per bambini, panchine, la realizzazione di una recinzione in legno e sono inoltre state messe a dimora alcune piante per rinnovare il giardino. Il quartiere, che vede così il perfezionamento di uno spazio ampliamente fruibile, potrebbe essere oggetto di modifiche alla viabilità con la realizzazione di una rotatoria posta all’incrocio tra via Togliatti e via De Gasperi, ma non prima della fine dei lavori di ampliamento della chiesa attualmente in corso. S. Ronc. Tutta l’arte da ammirare d’estate in Valle Tevere “U n immenso anfiteatro quale solo la natura può creare” dichiarò lo scrittore latino Plinio il Giovane riferendosi alla Valtiberina. E proprio il territorio della Valtiberina tra Toscana e Umbria è protagonista della nona edizione di Piccoli grandi musei, progetto promosso da ente Cassa di risparmio di Firenze e supportato da Regione Toscana e Regione Umbria con la collaborazione di Soprintendenze, enti locali, istituzioni e diocesi dei due territori. L’iniziativa “Capolavori in Valtiberina - da Piero della Francesca a Burri” si protrae per tutta l’estate, fino al 3 novembre, e traccia un percorso di cultura e tradizione tra questi luoghi che si presentano al visitatore come un “museo diffuso”. Museo Burri, esterno A Città di Castello, passando per il Museo del duomo e arrivando alla Pinacoteca comunale, si ripercorrerà la storia dei capolavori di Signorelli, Raffaello e Rosso Fiorentino. La cittadina dedica inoltre un omaggio speciale all’arte del maestro tifernate Albero Burri. Infatti, la Fondazione Palazzo Albizzini - Collezione Burri nei suggestivi spazi degli ex seccatoi del tabacco ospita la mostra “Anselm Kiefer: presenza/omaggio per Alberto Burri”, che si inserisce come il coronamento di un percorso di grande suggestione. Ad Anghiari, presso il Museo statale di palazzo Taglieschi, sarà esposta la Tavola Doria, ispirata all’affresco di Leonardo da Vinci raffigurante la battaglia di Anghiari. Sansepolcro rende omaggio a Piero della Francesca e ai sui capolavori, tra cui la Madonna del Parto che si può ammirare presso il museo di Monterchi. Per informazioni contattare il numero 0575 740536 o inviare una mail a: [email protected]. Eleonora Corgiolu Oltre 60 società, provenienti dall’intero comprensorio umbro e toscano della Valtiberina, hanno partecipato alla prima edizione del Festival dello sport. Un giusto riconoscimento a chi, nel corso di questi anni, si è impegnato con dedizione, passione e professionalità nel diffondere, tra i più e meno giovani, i veri valori dello sport. La serata, condotta da Gabrio Possenti e Michele Tanzi, ha visto sfilare sul palco oltre 120 tra atleti e dirigenti di varie discipline sportive. In rappresentanza delle Amministrazioni locali sono intervenuti gli assessori allo Sport dei Comuni di Città di Castello, San Giustino, Sansepolcro, Massimo Massetti, Massimiliano Manfroni, Andrea Laurenzi e il sindaco di Citerna Giuliana Falaschi. ❖ SANSEPOLCRO Una tela per il Millenario Un quadro per raccontare mille anni di storia. Un’opera d’arte per racchiudere il passato, ma anche il futuro di una comunità. Così la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro ha deciso di chiudere il Millenario del duomo e della città, con una grande tela realizzata da Stefano Camaiti. Chiesa, costruzione d’anime è il titolo scelto per l’allestimento, curato da Serena Nocentini, direttrice dell’ufficio Arte sacra della diocesi, assieme all’architetto Andrea Gori. L’esposizione resterà visibile fino a domenica 1° settembre all’interno del vescovado biturgense. “Questo Millenario - dice l’arcivescovo Riccardo Fontana ci ha consentito di guardare indietro per recuperare la consapevolezza degli ideali di giustizia e pace, ma anche di chiederci quanto sia rimasto della ‘piccola Gerusalemme sul Tevere’, sognata dai due pellegrini fondatori, nel sentire comune del nostro popolo. La sfida è ora quella di rilanciare, alla generazione giovane, un progetto d’identità cristiana”. “Quello intrapreso in questi anni - evidenzia Stefano Camaiti, autore della tela - non è stato solo un percorso artistico, ma anche di fede. Realizzare questo tipo di lavoro è stata una grande responsabilità, soprattutto per quello che l’opera rappresenta”. ❖ ASILO CAVOUR Impegno per il rilancio “Un impegno finanziario significativo che abbiamo ritenuto necessario ed indispensabile, pur a fronte di un contesto di grandissima difficoltà come l’attuale, per dare continuità a una istituzione che rappresenta davvero un pezzo fondamentale di storia di Città di Castelllo, legato come è al vissuto quotidiano di intere generazioni di tifernati”: così il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore alle Politiche scolastiche Mauro Alcherigi annunciano che la Giunta comunale di Città di Castello, nell’approvare la convenzione con l’opera pia - asilo d’infanzia “Camillo Benso di Cavour” per la gestione dello stesso centro educativo, ha anche provveduto “ad assumere l’onere economico di aumentare il proprio impegno finanziario a sostegno, onde evitarne la chiusura, e predisporne strumenti ed opportunità atti a garantire il rilancio di questo prestigioso presidio educativo a servizio del centro storico”. I due amministratori evidenziano come questa nuova convenzione “rivitalizzata e potenziata” consentirà al rinnovato Consiglio d’amministrazione e al Comune di “rendere sostanziale ed operativo un nuovo progetto gestionale finalizzato a garantire non solo la sopravvivenza, ma anche una reale occasione di miglioramento funzionale di questa importante realtà scolastica cittadina”. LA VOCE Orvieto .Todi 20 La Storia infinita è la tua BREVI ❖ TODI Tempio sotto osservazione Sono stati realizzati qualche giorno fa a Todi i rilievi tecnico-specialistici dello stato delle coperture in piombo delle quattro semicupole e della cupola centrale della Consolazione. Il tempio, opera architettonica unica al mondo per purezza di stile e perfetta sintesi del pensiero rinascimentale, denuncia già da alcuni anni pericolose infiltrazioni di acqua piovana, ormai ben visibili anche dall’interno della chiesa. Negli ultimi mesi l’Etab “La Consolazione”, l’ente tuderte di assistenza e beneficenza proprietario del tempio, si è attivato per un esame congiunto con la Soprintendenza ed esperti del settore al fine di monitorare il fenomeno e dare risposte immediate. Prioritaria è infatti una prima opera di manutenzione e riparazione finalizzata a eliminare le infiltrazioni, mentre si registra il positivo inserimento, da parte della Soprintendenza dell’Umbria, di un più importante intervento sulle coperture del tempio nella prossima programmazione triennale dei lavori. L’attivazione dello studio propedeutico alla progettazione consentirà di avere una mappatura delle aree e dei tipi di intervento urgenti e non derogabili, nonché una prima idea dell’investimento occorrente per il risanamento delle coperture. ❖ MASSA MARTANA Prove di “Albergo diffuso” Il Comune di Massa Martana ha indetto un esperimento di gara per la realizzazione e gestione di un “albergo diffuso” all’interno del centro storico negli edifici di disponibilità comunale, che scade il 2 agosto. La struttura ricettiva denominata “Albergo diffuso” è concepita per offrire agli ospiti l’esperienza di vita di un centro storico, potendo contare su tutti i servizi alberghieri, cioè su accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti, alloggiando in appartamenti che distano non oltre 150 metri dal “cuore” dell’albergo, nel quale sono situati la reception, gli ambienti comuni e l’area ristoro. Bando, capitolato ed informazioni sulla partecipazione su www.comune.massamartana.pg.it Il Grest organizzato dal Gruppo giovanile al centro pastorale di Villanova di Orvieto È stato un momento indimenticabile, un’esperienza che ci ha avvicinato a Dio attraverso il racconto fantastico de La StoGiovani del Grest di Sugano ria infinita di Michael Ende. Tutto è nato dalla proposta fattaci dalla Pastorale giovanile della nostra diocesi che ci ha invitato a utilizzare dell’omonimo libro, proponendo la visione come percorso formativo estivo quello pro- di alcune scene utili alla trattazione del teposto dall’Anspi, dal titolo “Una storia in ma giornaliero. 3B” L’8 luglio è iniziata l’avventura, con circa Subito, riuniti gli animatori, ci siamo mes- 30 bambini e dieci animatori. La missione si al lavoro per la preparazione del Grest proposta è stata avvincente e coinvolgente: che si è svolto presso il centro pastorale di Salvare Fantàsia dalla distruzione che il Villanova di Orvieto, luogo ideale sia per le Nulla le stava portando. strutture che per l’accoglienza. La storia raccontata era un continuo alterNella fase organizzativa abbiamo investito narsi di momenti e personaggi fantastici molto tempo perché l’annuncio, in qualsia- con spiegazione di personaggi e racconti si forma venga fatto, ha bisogno di prepa- biblici. Il filo conduttore del racconto era razione. Ogni momento è stato così curato Bastian, un ragazzo che, preso - o per menei dettagli, gli animatori hanno appronta- glio dire sottratto - un volume nella libreria to tutti i materiali utili allo svolgimento del- gestita dal sig. Coriandoli, nel leggerlo si le varie giornate, lavorando per molti po- rende conto che la storia raccontata divenmeriggi alla scenografia, realizzando car- ta man mano la sua storia. telloni e striscioni che riproducevano i luo- Personaggi come Atreiu, Falcor, Minuscoghi di cui si raccontava nel libro. lino, Mangiapietra, Fuoco fatuo, Morla e Per coinvolgere ancora di più i bambini, per l’Infanta Imperatrice ci hanno introdotto a tutta la durata del Grest, abbiamo fatto ri- numerose riflessioni che, alla fine della ferimento al film La Storia infinita tratto giornata, hanno permesso ai bambini di Don Epifani è salito al cielo Mentre andiamo in stampa ci giunge la notizia della morte di don Luciano Epifani, avvenuta mercoledì 24 luglio nella casa parrocchiale di Dunarobba, dove da tempo dimorava con i confratelli don Piero Grassi, don Antonio Cardarelli e don Giacomo Mancini. Nato a Collazzone il 5 giugno 1928 ed ordinato il 29 giugno 1955, don Luciano muore all’età di 85 anni, dopo diversi anni di malattia. Servizio approfondito nel prossimo numero. i è concluso il Grest dell’estate 2013, intitolato “FantaSì”, organizzato dall’8 al 18 luglio nella parrocchia di Montecastrilli-Farnetta. Grest ovvero “Grande estate” che ha tratto ispirazione da La Storia infinita di Michael Ende: una storia meravigliosa e coinvolgente, ricca di spunti, riflessioni, emozioni e con una ventata di deliziosa fantasia. Bastiano, Atreiu, l’Infanta Imperatrice e tanti altri abitanti di Fantàsia ci hanno fatto vivere dieci giorni davvero speciali, a partire da un nome che - come si legge nella introduzione del sussidio dell’Anspi che abbiamo anche noi adottato - vuole richiamare molti elementi: “FantaSì... vuol dire fantasia, centro e sfida dell’attività estiva 2013, oltre che elemento di urgenza nella crescita dei ragazzi nel contesto sociale odierno; FantaSì... presentare quanto era stato detto attraverso piccole rappresentazioni teatrali, laboratori, cartelloni e giochi. Bambini e animatori hanno imparato tante cose, ma prima fra tutte è la convinzione che, nella misura in cui avremo fiducia in Dio e in noi stessi, saremo capaci di dare il nostro contributo unico ed insostituibile alla costruzione della nuova Fantàsia, che per noi è l’anticipazione del Regno dei cieli, qui, dove ciascuno è chiamato a vivere. Il Grest si è concluso sabato 20 luglio alla presenza del vicesindaco Roberta Tardani, del responsabile della pastorale giovanile della nostra diocesi don Danilo Innocenzi e del nostro vescovo mons. Benedetto Tuzia il quale, dopo aver partecipato alla presentazione finale delle attività, ha celebrato l’eucarestia alla presenza festosa di bambini, animatori e genitori. Gruppo giovanile Vita nuova Sugano di Orvieto III Torneo interparrocchiale di calcetto “A. Papini” ❖ LUTTO S VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 Torneo interparrocchiale in memoria di Alessio Papini È terminato il 23 luglio il terzo torneo interparrocchiale di Orvieto. Lunedì 22 alle ore 10, presso il nuovo campetto accanto alla chiesa di Ciconia, è iniziato il girone per i ragazzi di V elementare, I e II media, dove si sono scontrate due squadre ciconesi (Ciconia 1 e Ciconia 2), due orvietane (Orvieto 1 e Orvieto 2) e una di Orvieto Scalo. Un torneo molto combattuto, deciso solo all’ultima partita: l’Orvieto 1, primo in classifica, perdendo contro il Ciconia 1, ha di fatto lasciato il trofeo ai ragazzi del Ciconia 2 poiché l’hanno raggiunto in cima alla classifica e hanno vinto per il criterio della differenza reti (con non poche contestazioni per questa decisione). Il premio miglior marcatore, con 11 goal, è stato vinto da Alessandro Dottarelli. Nella giornata successiva si sono scontrati i ragazzi di III media di Orvieto, Ciconia (con due squadre), Ponte del Sole e Todi presso l’oratorio San Filippo Neri di Orvieto centro. Torneo molto avvincente, dove nell’ultima sfida si sono scontrate le squadre di Orvieto e Ciconia 1, entrambe prime a 7 punti. Alla fine sono stati gli orvietani a vincere, grazie alle reti di Tatta (applauso a fine torneo per lui), Russo e Giorgini, mentre per il Ciconia 1 ha segnato Cotigni. Grande prova Allora, piaciuto l’oratorio estivo di Montecastrilli? (Fanta)Sì! Dieci giorni di divertimento e crescita interiore grazie ai personaggi della “Storia infinita” di Michael Ende nell’attività estiva… FantaSì, una storia a 3 B, per richiamare il personaggio principale: Bastiano Baldassarre Bucci”, il quale, insieme ad Atreiu, scopre “quanto sia importante l’amicizia e quanto sia fondamentale accettare Uscita dei ragazzi del grest a Monteluco se stessi, facendo memoria della propria storia”. I dieci giorni di oratorio sono ricorda Fantàsia, il luogo nel quale si stati sviluppati in modo che tutti i svolge l’avventura e nel quale ragazzi, sia bambini che adolescenti, si vorremmo si trasformasse ogni immedesimassero nella dimensione oratorio; FantaSì... richiama il Sì, la fantastica che veniva loro proposta. Si risposta affermativa, responsabile e iniziava alla ore 9, con un momento di piena di speranza che ciascuno di noi è accoglienza animato da preghiere, chiamato a dare di fronte alla proposta canti e balli, cui seguivano la visione di lasciarsi coinvolgere pienamente dei ragazzi di Todi e del loro “gioiello” Clementi. Premio come miglior marcatore assegnato a Filippo Russo con 5 goal. Questa la classifica finale del torneo: Orvieto: 10 punti Ciconia 1: 7 punti Todi: 6 punti Ciconia 2: 5 punti Ponte del Sole: 0 punti. Dopo il torneo è stata organizzata una grande cena all’oratorio, dove i ragazzi delle parrocchie della diocesi Orvieto-Todi hanno ringraziato, per l’ennesimo e fondamentale aiuto, don Danilo. Maurizio Paganino del film e le relative attività/giochi a tema; poi il pranzo tutti insieme e infine i giochi con le quattro squadre che si vedevano sfidare reciprocamente fino al saluto delle ore 16. Apprezzabile la motivazione e il coinvolgimento dei ragazzi nei momenti di catechesi che hanno avuto come spunto di riflessione l’amicizia, l’altro, l’identità, il coraggio, la salvezza, la speranza, la chiamata… La nostra esperienza di Grest si è conclusa con un’uscita a Monteluco di Spoleto, ottimamente riuscita grazie alla disponibilità di padre Luigi che ci ha accolto fraternamente, ci ha accompagnato in una splendida passeggiata nel Bosco sacro e ci ha fatto conoscere la storia del convento francescano, grazie alla vivacità e all’allegria dei ragazzi e alla pazienza e all’entusiasmo travolgente degli animatori, ma soprattutto grazie all’appoggio e alla guida essenziale del nostro parroco don Antonio. Un’opportunità di crescita significativa insieme a Gesù! Irene Brizi LA VOCE Orvieto . Todi VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 @ [email protected] 21 Montecastrilli. BREVI Un’estate scout piena di emozionanti avventure e occasioni per crescere insieme ❖ EVENTI Orvieto spazio musica Quella grotta preistorica era abitata da lupetti Iniziato lo scorso 22 luglio, si terrà fino al 31 agosto “Orvieto spazio musica - Opere e concerti”, la manifestazione promossa dall’associazione Spazio musica di Genova con il patrocinio del ministero per i Beni e le attività culturali, dell’assessorato alla Cultura del Comune, il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto e la collaborazione della Scuola comunale di musica “Adriano Casasole”. Si tratta della 35a edizione diretta da Gabriella Ravazzi che, come nelle precedenti, anima l’estate orvietana con concerti e spettacoli musicali, allestiti parallelamente ai Corsi di perfezionamento strumentale e vocale tenuti da prestigiosi docenti. Sotto la guida dei più valenti ed esperti maestri, Orvieto spazio musica permette infatti ai giovani artisti provenienti da tutto il mondo, di perfezionarsi e debuttare sul palcoscenico di importanti teatri. Soprattutto, Spazio musica vanta una lunghissima storia nel mondo della lirica, e una delle novità di quest’anno è la presenza di numerosi cantanti cinesi. Il programma completo di spettacoli, concerti e galà lirici su www.spaziomusica.org. ❖ CAMPO DELLA FIERA La 14a campagna di scavi E ccoci qua: dopo una stagione di attività all’insegna dell’avventura e del gioco, i ragazzi e le ragazze del gruppo scout di Montecastrilli partono per il tanto atteso campo estivo in quel di Gualdo Tadino, presso la base “La Colonia”. I lupetti del branco “Popolo libero” e gli esploratori e guide del reparto “Mafeking” hanno vissuto una settimana veramente intensa e divertente, ricca di attività tecniche, giochi e momenti di riflessione. Naturalmente sia le ambientazioni che le attività svolte dalle due branche sono state programmate in base alle potenzialità dei giovani scout: i lupetti si sono immersi nell’era preistorica in compagnia dei Croods, costruendo le loro caverne, cucinando i loro paleodolci e esibendosi in simpaticissimi sketch al fuoco della sera. Gli esploratori e le guide del reparto hanno realizzato con grande maestria le costruzioni di servizio (tavoli, cucine da cam- po, alzabandiera e tende), si sono cimentati in missioni di squadriglia volte all’esplorazione dei sentieri locali, e hanno messo a frutto le proprie capacità di espressione e animazione nei fuochi serali, tutto in un’atmosfera da villaggio indiano. L’impegno sia fisico che mentale degli educatori è stato ripagato in pieno dall’entusiasmo e dalla partecipazione dei ragazzi. Non sono mancati momenti difficili e di disagio, ma si sa che “gli scout ridono e cantano anche nelle difficoltà”, facendo dei momenti brutti occasione di crescita e condivisione. Verso fine settimana c’è stata la graditissima visita del nostro assistente, “Baloo”, don Antonio Cardarelli, che ci ha portato il calore della comunità dei nostri paesi e il suo personale contributo all’educazione di questa piccola famiglia che continua a crescere secondo i principi cristiani e scout. Questa bellissima settimana, momento conclusivo di una stagione di atti- vità, non sarebbe potuta esistere senza la collaborazione dei genitori dei ragazzi che educhiamo, sempre vicini e partecipi fin dalle prime riunioni, i quali hanno saputo accogliere una proposta educativa per molti sconosciuta. Quindi un grazie particolare va alle mamme e papà che hanno deliziato con fantastici pasti lupetti e capi, ai genitori che hanno messo a disposizione i mezzi per il trasporto dei materiali, e a tutte le famiglie dei ragazzi per la fiducia riposta nello staff di educatori. Ora per il Montecastrilli 1 è tempo di ferie e di riposo, ma le menti dei capi sono già al lavoro per programmare una nuova stagione ancora più divertente e ricca di avventure. E se qualche lettore si è incuriosito e vuole provare questa stupenda esperienza, basta che si presenti armato di buona volontà... a tutto il resto ci pensa il Signore. Gli educatori gruppo scout Montecastrilli 1 La Giornata mondiale della gioventù a Bolsena S Il manifesto dell’iniziativa abato 27 e domenica 28 luglio – come ormai sappiamo da tempo – si svolgerà a Bolsena la Giornata diocesana della gioventù, in contemporanea con quella mondiale a Rio de Janeiro. L’evento, dal titolo “A Bolsena con bRio”, è promosso e organizzato dalla Pastorale giovanile diocesana. Nel corso della manifestazione bolsenese sarà possibile seguire in diretta su grande schermo gli eventi di Rio in collegamento con TV2000. I ragazzi della diocesi si ritroveranno sabato 27 alle ore 17 a Bolsena davanti alla basilica di Santa Cristina. Seguirà una catechesi e alle 19.30 la cena al sacco. Alle 22.30 avrà inizio il Percorso giubilare, con veglia di preghiera e fiaccolata dalla chiesa parrocchiale del Ss. Salvatore alla basilica del miracolo eucaristico, dove ci sarà il passaggio della Porta santa. Alle ore 24, poi, inizierà la diretta da Rio de Janeiro. Dalle ore 2 alle 6 del mattino si svolgerà la “notte bianca della preghiera”, con la possibilità di confessarsi. Dopo il pernottamento sotto le stelle, risveglio alle 9, colazione e celebrazione della messa alle ore 11.30. A seguire, pranzo offerto ai partecipanti, pomeriggio in spiaggia e conclusione con i vespri alle 18.30. Ulteriori informazioni sul sito www.diocesiorvietotodi.it. M. M. Diocesi. Esce il quarto numero del bollettino storico “Colligite fragmenta” Chiesa e società dal Cinquecento all’Ottocento È uscito in questi giorni il quarto numero del bollettino storico della diocesi Colligite fragmenta, una miscellanea ricca di articoli e approfondimenti curati da studiosi locali. Nella prima sezione sono ricompresi studi con notizie storiche su La pievania di Castel Giorgio, di Luca Giuliani, L’Opera di carità Guazzaroni (approfondimento sull’attività di un ente ecclesiastico orvietano nell’epoca post-unitaria), di Franco Pietrantozzi, su Il Monte di pietà di Orvieto, di Claudio Urbani, sullo stato dei Chierici in cura d’anime nella diocesi di Todi al tempo della Visita apostolica del 1574, di Alessandro Fortunati, su Il pellegrinaggio a Roma delle confra- ternite di Todi per il giubileo del 1575, di Filippo Orsini, oltre ad approfondimenti storici sulla figura di Margherita Chiaramonti e la rinascita del dramma sacro a Todi, di Lorena Battistoni, e una ricostruzione della Mostra vaticana del 1888 allestita in occasione del giubileo sacerdotale di Leone XIII, di Aldo Lo Presti. La seconda parte del bollettino raccoglie la trascrizione di documenti importanti per la conoscenza della nostra storia religiosa antica e recente, quali Gli indici dei codici A,B,C, dell’Archivio vescovile di Orvieto, curata da Roberta Galli, il Prontuario delle unioni di vari benefizi della città e diocesi di Todi redatto da Bonaventura Pianigiani nel 1879, curato da Fausto Buchicchio, e la Monografia storica della basilica cattedrale di Todi compilata da Arminio Cori, curata da Giorgio Comez. Le copie sono a disposizioni degli interessati presso la biblioteca del Seminario vescovile di Todi e l’Archivio vescovile di Orvieto. C. U. Sono riprese in questi giorni a Orvieto le ricerche archeologiche condotte su concessione ministeriale dall’Università di Perugia e dirette dalla prof.ssa Simonetta Stopponi, a cui partecipano allievi di atenei italiani e stranieri. Un gruppo di studenti dell’Università di Foggia si dedica al completamento dello scavo della chiesa di San Pietro in vetere che nel 2014 tornerà interamente visibile. I lavori rientrano nell’ambito di un progetto reso possibile dalla Fondazione Cro che ha concesso fin dal 2009 il necessario sostegno finanziario; collaborano al progetto anche il Comune, l’Opera del duomo e a Protezione civile di Orvieto. Negli anni scorsi i lavori hanno consentito di mettere in luce strutture di edifici sacri etruschi, depositi votivi con frammenti di statue, ceramiche greche offerte al santuario, mosaici romani e tombe cristiane. I risultati finora ottenuti sono di grandissimo interesse, e alcuni fra i più importanti materiali sono già esposti presso il Museo archeologico nazionale di Orvieto. Quest’anno alcune attività sono anche indirizzate alla valorizzazione dell’area ai fini di una migliore fruibilità delle evidenze archeologiche. Durante la campagna saranno organizzate visite guidate dello scavo, e per la sera del 2 agosto è già in agenda la terza edizione dell’iniziativa “Sotto il cielo degli Etruschi. Notte bianca al Fanum Voltumnae”. ❖ TODI Tribunale occupato Da qualche giorno sembra ufficiale che la nuova dislocazione degli affari giudiziari della Media Valle del Tevere sarà nella città di Spoleto, e questa notizia ha dato luogo ad una nuova forma di protesta. Infatti gli avvocati della Media Valle del Tevere hanno simbolicamente occupato i locali del tribunale di Todi per manifestare il loro dissenso al previsto accorpamento. Lo spostamento degli uffici in un’altra città comporterà gravi disagi alle popolazioni interessate, rendendo più gravoso l’accesso alla giustizia. In tal senso, tanto gli operatori della giustizia quanto i Sindaci delle città interessate hanno più volte inoltrato apposite istanze per sollecitare l’adozione di un decreto correttivo che restituisca la competenza sui territori della Media Valle del Tevere umbro al Tribunale di Perugia. ❖ MONTENERO Una foto per Wikimedia Anche il castello di Montenero, come già il tempio della Consolazione e il castello di Petroro, partecipa al progetto “Wiki Loves Monuments Italia” promosso e coordinato da Wikimedia Italia, l’associazione di promozione sociale finalizzata alla diffusione della conoscenza libera. L’associazione sostiene, tra gli altri, questo progetto dedicato ai monumenti e invita tutti i cittadini a documentare la propria eredità culturale realizzando fotografie con licenza libera, nel pieno rispetto del diritto d’autore e della legislazione italiana in merito. Per partecipare al concorso fotografico, basta scattare una foto del castello di Montenero di Todi e caricare l’immagine, dal 1° fino al 30 settembre, seguendo le istruzioni pubblicate nel sito www.wikilovesmonuments.it. LA VOCE Terni.Narni.Amelia 22 BREVI ❖ ALCANTARA Premiata da Cofely Alcantara spa, azienda che produce l’omonimo materiale di rivestimento (uno dei prodotti dell’eccellenza del made in Italy) con stabilimento produttivo e centro ricerca e sviluppo a Nera Montoro, ha ottenuto un altro importante riconoscimento. Cofely Italia, gruppo Gdf Suez (che progetta, realizza e gestisce soluzioni che permettono di utilizzare al meglio l’energia riducendo impatto ambientale e costi) ha conferito i riconoscimenti della 4a edizione del premio Cofely per l’efficienza energetica e ambientale alle realtà che si sono distinte per la realizzazione di progetti virtuosi in termini di sostenibilità ambientale, assegnando una menzione speciale a una realtà industriale e a un museo. La realtà industriale è Alcantara spa, che ha presentato il progetto relativo ad una centrale di cogenerazione che fornisce energia elettrica e termica allo stabilimento produttivo di Nera Montoro. La centrale aumenta l’affidabilità dei sistemi di produzione energetica garantendo al contempo la produzione di acqua demineralizzata. In termini di risparmio riduce l’utilizzo di energia primaria e consente allo stabilimento di avere livelli di competitività sull’approvvigionamento energetico, comparabili con gli standard Europei. (Claudia Sensi) ❖ NARNI Stop violenza alle donne In Italia, ogni tre giorni una donna viene uccisa dal marito, dal fidanzato, dall’amante rifiutato. I numeri in Italia sono impietosi: nel 2012 sono morte a causa della violenza maschile 124 donne, quest’anno sono già 68 le donne uccise. Le città i comitati e le associazioni si mobilitano per dire no alla violenza sulle donne; e da Narni, l’associazione Narni Sotterranea partecipa alla serie di eventi che si vanno di giorno in giorno costituendo, in forme più o meno articolate. Proprio per questo, per il mese di agosto, tutte le guide di Narni Sotterranea indosseranno il colore rosso, scelto nel mondo come protesta contro la violenza sulle donne. L’evento avrà luogo presso i locali di Narni Sotterranea, acquisterà la forma di un flash-mob durante ogni visita guidata. ❖ IMPRESE In fase di aumento II trimestre dell’anno si è chiuso con un bilancio positivo tra iscrizioni e cessazioni delle imprese nella provincia di Terni. Secondo la rilevazione Movimprese, a Terni tra aprile e giugno hanno chiuso 234 imprese, ma 369 attività sono state avviate (saldo positivo per 135 unità). Rispetto al primo trimestre dell’anno si è pertanto rafforzato il tessuto imprenditoriale che da un punto di vista “anagrafico” è cresciuto da 21.861 a 21.995. A chiudere sono state tuttavia dal 1° aprile al 30 giugno quasi tre imprese al giorno. Analizzando l’andamento delle imprese secondo la forma giuridica, emerge come la lieve crescita del totale delle imprese sia dovuta in realtà alla “frenata” registrata dalle ditte individuali. Nel secondo trimestre hanno chiuso i battenti in 189 ma le “nuove nate” sono state 243 (il primo trimestre aveva chiuso con la “scomparsa” di 441 attività). Restano in terreno positivo le società di capitali con 62 iscrizioni e 25 cessazioni e le società di persone con 44 iscrizioni e 17 cessazioni. ❖ TERNI I bambini al fiume “La Signora Nera a due passi da te: il fiume e le sue risorse”, è questo il titolo dell’iniziativa estiva rivolta ai bambini che ha preso il via il 15 luglio al parco San Martino di Terni - Cda G. Tardioli. Il tema, con laboratori suddivisi in moduli settimanali dedicati ad acqua, aria, animali, terra, piante e fiori, sarà quello del fiume e l’ambiente che lo circonda, con una particolare attenzione alle tematiche dell’ecosostenibilità. L’accoglienza dei bambini avrà inizio dalle 8 per conciliarsi con gli orari di lavoro e la presenza del personale sarà garantita fino alle 13.45, dal lunedì al venerdì fino al 30 agosto. Immutati invece i costi, estremamente sostenibili e accessibili, 10 euro a settimana, che consentiranno a tutti di beneficiare di un’opportunità di gioco, divertimento e socializzazione a contatto con la natura e con un approccio salutare al trascorrere delle mattinate senza scuola. VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 TERNI. Iniziativa pubblica promossa dal Comune con il coinvolgimento di associazione San Martino, San Vincenzo de’ Paoli, Caritas diocesana, Sant’Egidio Gestire meglio la povertà, tra Comune e volontariato U n’iniziativa pubblica - “Dove abitano gli altri, Terni e le povertà” - per gestire meglio l’emergenza povertà, in particolare quella che si riflette sui temi dell’accoglienza, è stata promossa dal Comune di Terni con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato che si occupano di povertà ed emergenze sociali che da anni collaborano con i servizi sociali del Comune, come l’associazione San Martino, l’associazione San Vincenzo de’ Paoli, la Caritas diocesana, la Comunità di Sant’Egidio e l’Arci. L’incontro, coordinato dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Terni Stefano Bucari, è stato l’occasione per fare il punto sulle azioni messe in campo dalle istituzioni e dalle associazioni del territorio in materia di politiche sociali ed urbanistiche, ed interventi di sostegno ai soggetti deboli o a rischio di esclusione sociale. “Rilevante anche la presenza della Fondazione Carit e dell’Ater per il suo ruolo nelle politiche abitative - ha ricordato l’assessore Bucari -. Con tutti questi soggetti il Comune di Terni collabora con risultati apprezzabili e intende intensificare questa azione in quanto occorre, a fronte di una crisi economica pesante e strutturale, utilizzare al meglio il lavoro e l’impegno di tutti, con un coordinamento che può essere assicurato dalla creazione di un tavolo permanente delle povertà”. In città sono in costante crescita le situazioni di povertà estrema per le quali molto si è fatto ma che evidenziano quanto si vadano diversificando le problematiche a causa della crisi, delle si- tuazioni si disagio sociale, abitativo, lavorativo. Sul fronte dell’accoglienza è ormai concluso il progetto dei profughi dal Nord Africa, mentre si va sempre più diffondendo una criticità territoriale: “I pasti che distribuiamo alla nostra mensa ogni sera - ha ricordato il direttore della Caritas Claudio Daminato - sono passati da 80 a 105, e le case di accoglienza sono piene. Per questo, data questa nuova realtà che ci troviamo di fronte, è necessario strutturare interventi mirati in sinergia e senza strumentalizzazioni”. Un incontro di ampio respiro che ha dato origine alla proposta di un Protocollo di intesa formale e la costruzione di un Tavolo permanente sulla povertà con le istituzioni, le organizzazioni sindacali e le associazioni del territorio. Ad Amelia torna il Palio dei colombi, manifestazione unica al mondo S abato 27 luglio torna il “Palio dei colombi”, rievocazione storica della città di Amelia che prende spunto dagli Statuti del 1346 e che ogni anno vede la partecipazione di volontari di ogni età impegnati nelle sfilate, nei banchetti medievali e negli “angoli”, rappresentazione teatrale recitata dai componenti delle varie contrade. Il calendario della manifestazione parte sabato 27 con la cerimonia di apertura che prevede la consegna e la lettura del bando. Domenica 28 alle ore 11.30 presso il palazzo vescovile sarà inaugurata la mostra di arte sacra di Piero Cosentini su Madre Maria Eletta, monaca carmelitana di Terni. Sempre nella giornata di domenica si terrà il Campionato regionale tiro con balestra, e i banchetti di contrada. La settimana successiva è dedicata agli “angoli”, piccole rievocazioni storiche interpretate dalle cinque contrade, mentre il culmine della manifestazione sarà l’11 agosto con il Palio dei colombi. Il Palio è una giostra equestre unica nel suo genere: i cavalieri delle cinque contrade si affrontano due per volta percorrendo al galoppo il campo di gara con lo scopo di colpire, al termine della corsa, un piccolo bersaglio con la punta della lancia. Ogni contrada avrà in campo un cavallo, un cavaliere e un balestriere; ognuno di loro sfiderà i propri rivali rispettando l’ordine dettato dalla classifica dell’anno precedente. La spettacolarità della gara è garantita dalla brevità (circa 10 secondi) e dall’intensità delle varie tornate: i cavalieri si incrociano al galoppo a una distanza l’un dall’altro di circa un metro. Ad ogni cavaliere è abbinato poi un balestriere che, dopo ogni tornata, scaglia una freccia verso un bersaglio collegato a una colombaia che, in caso di centro, si apre liberando in volo un colombo. La contrada che ottiene il miglior punteggio (somma dei punti del proprio cavaliere e del balestriere) si aggiudica il Palio, un drappo di stoffa dipinto per l’occasione. Benedetta Rinaldi Gli eventi del Festival teatro ragazzi a Guardea G uardea, una città che si dedica ai ragazzi e che nel periodo estivo propone la 22a edizione del Festival teatro ragazzi. Nell’anteprima Festival il 31 luglio alle 21.30 a Frattuccia, piccola frazione di Guardea, sarà di scena la compagnia teatrale “La Bottega” di Venezia con la commedia di Carlo Goldoni La Bottega del caffè. Le compagnie professioniste del teatro ragazzi si alterneranno dal 2 al 4 agosto a partire dalle ore 17. Il 2 agosto il pubblico si troverà coinvolto in un’animazione teatrale a cura della compagnia “La tenda in circolo” di Pescara: Fantasmagoria. Alle ore 21.30 sarà la volta della compagnia “Glug teatro” con lo spettacolo L’incantesimo degli gnomi; a seguire la compagnia “Teatro di Oz” proporrà Mister Gulliver. Sabato 3 agosto i bambini saranno coinvolti in un’animazione che darà loro la possibilità di utilizzare trampoli ed altri strumenti teatrali, nello spettacolo Circobus a cura del Piccolo nuovo teatro. Arriverà nella stessa giornata anche la famosissima compagnia “Teatro verde” di Roma con lo spettacolo La strega bruttarella forte, da Jesi la compagnia “Teatro pirata” metterà in scena Premiata ditta Scintilla; concluderà la serata Mario Villani con il suo Omerocabaret. L’ultima giornata del Festival, domenica 4 agosto, inizierà alle 19 con il laboratorio Teatr’Attack a cura della compagnia teatrale “Il Draghetto”. Al termine dello spettacolo, un grande sacco sospeso in aria contenente oltre 500 cuscini verrà aperto sulla piazza e inizierà “La battaglia dei cuscini” a cura della compagnia “Il Melarancio” di Cuneo. Alle 21.30 il “Progetto Zatte- ra” di Varese allestirà lo spettacolo Distrattamente; a seguire la compagnia Atmo coinvolgerà ancora una volta il pubblico con lo spettacolo Circo in scatola. L’ingresso agli spettacoli è sempre gratuito. LA VOCE Terni.Narni.Amelia VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 Con la forza dell’eucaristia AMELIA. Festa di santa Cristina a Porchiano con indulgenza plenaria F La celebrazione nella chiesa di Porchiano in occasione della festa di Santa Cristina La festa è coincisa con il Giubileo eucaristico. A Porchiano è conservata una delle “pietre del miracolo” di Bolsena La celebrazione delle ore 18 è stata presieduta dal vescovo amministratore apostolico Ernesto Vecchi che, ricordando il miracolo eucaristico, ha sottolineato come “in questa celebrazione in mezzo a noi c’è Cristo nell’eucarestia che rappresenta quella forza inesauribile che introduce nel corpo sociale energie nuove e potenzialità inedite”. Sei ragazzi della parrocchia hanno ricevuto il sacramento della confermazione e tut- NARNI. Inaugurazione di casa per minori in concomitanza con la festa di sant’Anna T elevare al Signore una lode per il dono della santità che, nei secoli, rivolge ai battezzati, gratuitamente. Questo appuntamento ravviva la speranza grazie anche all’inaugurazione della nuova comunità per minori “Il Narciso”, voluta con grande passione da quanti compongono l’associazione Virtus Italia. Nel frastuono e nella superficialità causati dal limite umano, che caratterizza anche la nostra antica città medievale, sboccia questo nuovo “frutto di amore”, segno di una sensibilità propria di quanti ti coloro che hanno partecipato alle celebrazioni hanno ricevuto la papale benedizione con annessa indulgenza plenaria, da lucrarsi alle consuete condizioni della confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Papa. Proprio ai ragazzi il vescovo ha ricordato il significato della cresima come sacramento che conferma il battesimo e portatrice dei doni dello Spirito “che vi aiuta a superare le difficoltà della vita”. Facendo riferimento al 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale ha invitato i fedeli a pregare per le vocazioni “perché i giovani siano capaci di aprire la propria vita all’orizzonte che Dio dà. È necessario aiutare le nuove generazioni a capire il valore della fede e non basarsi solo su quello che propone la società contemporanea”. investono il loro tempo e le loro risorse all’interno dell’associazione Virtus Italia. Fare ogni sforzo per dare futuro ai minori che abitano le nostre città, spesso segnati dall’egoismo e dalla violenza degli adulti, accompagnare i giovani, significa interessarsi di quella “finestra attraverso la quale la luce entra in noi regalandoci il miracolo della visione” (cfr. discorso di benvenuto di Papa Francesco a Rio de Janeiro). Se una città, un paese, una parrocchia, pone il suo sguardo sui più giovani, significa che ha a cuore il futuro della società stessa; ed esso, il futuro, sarà robusto, carico di significato, gioioso. Don Angelo D’Andrea Visciano di Narni. Festa di santa Pudenziana martire Una chiesa con caratteristiche uniche L [email protected] 23 BREVI ❖ ALVIANO Pellegrinaggio esta solenne a Porchiano del Monte in Amelia in onore della patrona santa Cristina. Una festa che è coincisa anche con il Giubileo eucaristico della parrocchia di Porchiano per i 750 anni del miracolo eucaristico di Bolsena, avvenuto nell’estate del 1263 sulla tomba di santa Cristina a Bolsena, dove al momento della consacrazione, l’ostia s’insanguinò. Dalla stessa ostia, mentre, chiusa nel Corporale veniva trasportata verso la sagrestia, caddero delle gocce di sangue che bagnarono le pietre del pavimento. Una di esse si trova nella chiesa parrocchiale di Porchiano, la quinta pietra del miracolo di Bolsena, alta cm 15 e larga cm 10; nel mezzo, è tinta da una macchia di sangue tagliata da un foro. La pietra fu portata alla fine del Cinquecento, a seguito della richiesta del vescovo Bartolomeo Farrattini di Amelia e quello di Orvieto Giacomo Simoncelli per avere qualche reliquia di santa Cristina, la cui devozione era molto sentita nel paese e alla quale è dedicata la piccola chiesa ad unica navata risalente al X secolo. Cristina, figlia dodicenne di Urbano, prefetto di Volsini (Bolsena) e di madre nobile del casato romano della gens Anicìa, fu iniziata da un’amica alla fede cristiana all’insaputa dei suoi genitori, di fede pagana. Cristina, dopo molte persecuzioni, supplizi e torture a causa della fede, fu giustiziata il 24 luglio del 303 d.C. orna a Narni il consueto appuntamento, a cui sono invitati tutti i cittadini, nella memoria liturgica dei santi Gioacchino e Anna, il 26 luglio. Giacchino e Anna sono stati prescelti affinché fiorisse Maria, meraviglioso fiore di santità, e da lei Gesù. È la più grande manifestazione dell’amore misericordioso di Dio. Anche quest’anno presso l’ostello Sant’Anna di via Gattamelata sarà celebrata la messa alle ore 18. Una bella consuetudine che ci permette di @ a chiesa di Santa PudenConsiderata una delle chiese più ziana è una delle chiese belle del territorio sia perché è impiù affascinanti del terrimersa in un paesaggio suggestivo, torio: di origine romanica, si sia per le sue caratteristiche architrova nella campagna di Visciatettoniche, ha una torre campanano di Narni ed è stata realizzaria molto alta che contrasta con le ta da artigiani con materiali rudimensioni della chiesa. All’interdimentali e di recupero (capino è suddivisa in tre navate; non ci telli, colonne, lapidi e framsono volte, il tetto è sostenuto da menti di pavimenti a mosaico) travatura scoperta e composta da provenienti da costruzioni rocapriate. Ha un presbiterio molto Santa Prudenzia in Visciano mane e paleocristiane. particolare, da cui si sale attraverLa chiesa, che faceva parte di so dei gradini dalle navate lateraun antico monastero, fu costruita probabilmente li, e un altare quadrilungo di travertino. fra il 998 e il 1036 a opera dell’abate Pietro, por- Molto forte è la devozione che i fedeli hanno per tato in Italia da papa Silvestro II. La prima cita- questa santa, che si celebra il 19 maggio. Gli steszione della chiesa, chiamata anticamente S. Ma- si fedeli che la domenica successiva al 19 orgaria di Visciano, è nei beni del Capitolo della chie- nizzano festeggiamenti per onorare la Santa e colsa di S. Giovenale. laborano nella manutenzione della chiesa che da Di fronte alla mancanza di documentazioni ri- circa dieci anni, grazie anche al loro aiuto, è “torguardante l’edificio, non resta che far riferimen- nata a vivere”. to alle caratteristiche della chiesa per acquisire È possibile visitare la chiesa o prenotarla per la informazioni. La dedica a santa Pudenziana deri- celebrazione di matrimoni e per gli altri sacrava dal fatto che nelle vicinanze sono stati rinvenuti menti telefonando al numero 0744 735541 presso frammenti di laterizi bollati con il marchio di un il custode, e chiedendo informazioni alla parroccerto Pudente, creduto padre di santa Pudenziana chia di Taizzano. e santa Prassede, entrambe martiri. Benedetta Rinaldi La parrocchia di Alviano organizza per sabato 24 agosto un percorso a piedi sul territorio di 21 km con partenza della cappella delle Rondini e arrivo alla chiesa parrocchiale toccando voc. Coccianesi, eremo di Santa Illuminata, chiesa della Madonnella, Pupigliano, loc. Ramici ed edicola di Sant’Eurosia. “Camminare e pellegrinare - ricorda il parroco don Marcello D’Artista - è simbolo di fatica, ma non solo quella, vuole essere anche un’esperienza spirituale. Camminare e pellegrinare ha anche un altro significato: quello della riscoperta e della curiosità! Riscoperta del nostro territorio e curiosità che ben si addice a questo pellegrinare per la nostra terra di Alviano. Ricercare le radici della nostra comunità e della nostra cultura. Fa veramente bene riscoprire la terra di Alviano non solo con iniziative folkloristiche, eno-gastronomiche e culturali a vari livelli, ma anche entrando, o meglio camminandoci dentro,assaporando il piacere di saper amare Alviano, la sua natura e i suoi luoghi caratteristici, aiutati anche dalla fede semplice della nostra terra”. ❖ ROMEI Sulla via Lauretana La compagnia dei Romei di San Michele Arcangelo di Terni ha realizzato il pellegrinaggio a piedi lungo la via Lauretana, primo vero pellegrinaggio mariano. Il cammino è stato effettuato da 13 pellegrini con partenza dalla tomba di san Franesco in Assisi. Questo pellegrinaggio nasce dal desiderio della compagnia di completare la via Lauretana, visto che in precedenza erano stati compiuti i pellegrinaggi da Terni ad Assisi prima, e poi da Terni a Roma. “Oggi possiamo dire con orgoglio - dice il priore Alessandro Corsi - di aver percorso per intero la più antica e più importante via di pellegrinaggi mariani. La nostra confraternita ha nella sua missione quella di effettuare pellegrinaggi a piedi, e il pellegrinaggio alla Santa Casa di Loreto è il Panorama di Alviano pellegrinaggio mariano per eccellenza. La leggenda vuole che i pellegrini, per non addormentarsi durante l’ascesa a Loreto, utilizzassero la supplica litanica. Il beato Giovanni Paolo Il nella Lettera d Alviano il 26 luglio si celebra la per il VII Centenario lauretano festa di sant’Anna e sant’Antonio ha scritto: la Santa Casa di da Padova. Le tradizoni risalgono alla Loreto non è solo una fine della Seconda guerra mondiale, “reliquia”, ma anche una quando si decise di posticipare la preziosa “icona” concreta. festa di sant’Antonio (che si celebra il L’icona come segno attraverso 13 giugno) al 26 luglio poiché era il quale si opera, nella fede, difficile e in ogni caso “fastidioso” una specie di “contatto fermare in quelle giornate di duro spirituale” con il Mistero. lavoro i mietitori, e considerando invece che il 26 luglio, giorno di sant’Anna, comunque tutto il mondo agricolo, per tradizione, si fermava. La Dal Papa messa di ringraziamento a sant’Antonio per lo scampato pericolo Settanta pellegrini della dai bombardamenti che nei giorni di parrocchia di Sambucetole a giugno imperversarono nella zona fu fine giugno hanno partecipato unita a quella già preesistente di all’Angelus di Papa Francesco. sant’Anna. Anche quest’anno sarà Una giornata a Roma con la celebrata solennemente la ricorrenza visita alla basilica di San Pietro, con la messa alle ore 18 presieduta “poi l’attesa sotto il sole dal vescovo Ernesto Vecchi nel ricorda Avio Proietti. - Alle ore piazzale retrostante la chiesa di Ss. 12 in punto, si apre la seconda Anna e Antonio di Padova, cui seguirà finestra da destra dell’ultimo la solenne processione lungo le vie di piano del palazzo apostolico. Alviano Scalo con le statue dei santi e Dopo l’Angelus esplode un la benedizione dei mezzi agricoli e grande entusiasmo quando, degli animali presenti. Il popolo dagli altoparlanti, echeggiano i alvianese ha negli anni organizzando saluti di Papa Bergoglio ai feste civili sempre più belle, ha pellegrini di Sambucetole”. cercato di onorare al meglio la figura Dopo il pranzo, frugale visita al di questi due grandi santi: sant’Anna Gianicolo con vista legata alla tradizione popolare delle panoramica sulla Capitale, e campagne e della fertilità e poi a piazza Santa Maria sant’Antonio da Padova per “lo Maggiore e visita alla basilica, scampato pericolo” durante il la chiesa della Madonna, passaggio del fronte alla fine della quella del miracolo della neve, primavera 1944. con la messa cantata in latino. Doppia festa ad Alviano A ❖ SAMBUCETOLE LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo 24 BREVI ❖ PETRIGNANO Via dedicata a Setteposte Sabato 13 luglio, a conclusione di un lungo iter procedurale aperto nel 2009 da una proposta dell’ex sindaco Edo Romoli, il Comune di Assisi ha intitolato una via della popolosa frazione di Petrignano al medico Raffaello Setteposte (Perugia, 25 dicembre 1911 - Cerreto di Spoleto, 18 luglio 1995), figura esemplare di professionista le cui doti umane non sono state dimenticate dalla comunità, come ha dato atto nella toccante commemorazione il concittadino Alessandro Cianetti, autentica memoria storica del luogo. Dopo la parentesi bellica che lo vide impegnato in qualità di ufficiale medico dislocato in Croazia, assunse nel 1949 la estesa condotta medica di Petrignano che condusse fino al pensionamento avvenuto nel 1975, guadagnandosi l’appellativo di “medico dei Castelli” per essergli stata affidata in aggiunta la popolazione di Palazzo, Tordibetto, San Gregorio, Mora, Sterpeto, Pianello, Torchiagina. La presenza del sindaco Claudio Ricci e del vice sindaco Antonio Lunghi ha conferito all’evento una solennità pienamente giustificata. (Pio de Giuli) ❖ ASSISI Consuntivo sull’edilizia Il presidente della commissione Edilizia del Comune di Assisi Franco Brunozzi ha tracciato un consuntivo dei lavori svolti dall’organo collegiale negli ultimi 12 mesi (50 sedute per un totale di 1.051 pratiche esaminate e definite, con cui è stata completata l’istruttoria dagli uffici competenti). Oltre il dato statistico, di per sé significativo, il presidente ha definito il lavoro svolto con continuità e competenza dai sei esperti componenti della commissione (4 nominati dal Sindaco e 2 dal Consiglio comunale) quale incoraggiante “segno di tenuta economica” del territorio di riferimento. Rinasce l’Amci di Assisi Si ricostituisce l’Associazione medici cattolici, già presente in passato nella città serafica R isale al 5 luglio 1944 la nascita dell’Associazione medici cattolici italiani (Amci) per iniziativa di un gruppo di attivisti motivato dalLa riunione costitutiva al Serafico,al centro donVittorio Peri e mons. Domenico Sorrentino l’esigenza di sviluppare un percorso sintonizzato con la tradizione cristiana. Nella seconda metà degli anni Settanta si costituì una se- sede presso l’Istituto Serafico, dove si è te- cologica e sociale. È per questo motivo che zione anche in Assisi (cooptata successi- nuta la riunione costitutiva. “Non è stato abbiamo chiesto di poter istituire la sede vamente in quella perugina), seraphica ci- delineato ancora un singolo e peculiare della sezione presso l’Istituto Serafico”. vitas che tra l’altro ospitò presso il Sacro percorso, fermo restando che gli scopi del- Una domanda ci sorge spontanea. In un Convento un convegno nazionale parteci- l’Amci sono scolpiti nello Statuto naziona- mutato contesto storico, l’associazione – pato e denso di fermenti riflessivi e pro- le”: è quanto chiarisce il presidente San- pur con la sua specifica identità diocesaspettive. dro Elisei, specializzato in Psichiatria e na – non potrebbe essere tacciata di una Domenica 30 giugno scorso è stata rivita- psicoterapia analitica, autore di un ap- impronta integralista? Immediata la rilizzata la sezione diocesana, secondo le profondito libro fresco di stampa e appe- sposta di Elisei: “Se si riflette senza preaspirazioni di don Vittorio Peri, in accor- na pubblicato: Mi sono perso di vista. Ri- giudizi o ideologismi, non ci possono esdo con il vescovo Sorrentino che ha ma- trovare sentieri smarriti (Il Rubino edito- sere distinzioni tra i vari operatori che svolgono la professione di assistenza alla nifestato il suo convinto incoraggiamen- re). to. Agile, per numero di componenti e ruo- Lo stesso dichiara quanto segue: “Persiste persona che soffre. Integralismo? Risponli svolti, risulta il Consiglio direttivo for- tra noi associati locali la condivisione di do con le parole del nostro Vescovo che ha mato dai seguenti operatori sanitari: San- mettere al centro dell’interesse professio- ricordato, in occasione dell’atto costitutidro Elisei (presidente), Simonetta Brozzi nale la persona... Si sente un’assoluta ne- vo, l’origine greca della parola cattolico, (vice presidente), la giovane Daniela Eli- cessità di porre l’attenzione non solo alla che vuol dire visione d’insieme: coloro che sei (segretaria), Antonio Frascarelli (con- malattia, ma al malato in tutta la sua com- hanno veramente una visione d’insieme sigliere), don Vittorio Peri (assistente ec- plessità e soprattutto alla dimensione eti- relativamente a uno stesso problema, non clesiastico). ca e spirituale. È necessario meditare sui possono essere mai integralisti”. Francesco Frascarelli La sezione diocesana dispone di una sua numerosi volti della disabilità: fisica, psi- SANTA MARIA DEGLI ANGELI. Le celebrazioni legate alla solennità del Perdono di Assisi ❖ MOSTRA Isabelle Salari Allestita alla galleria “Le Logge” in Assisi, si è conclusa il 21 luglio la mostra personale della pittrice quindicenne, di origine italo-iraniana, Isabelle Salari, nata a Perugia il 23 novembre 1998, che ha già ottenuto a Roma vasto consenso di pubblico e di critica, documentato da una cospicua rassegna stampa aperta dallo scrittore Alberto Bevilacqua e dal critico Vittorio Sgarbi. Nelle 40 tele esposte in Assisi si coglie la grande sensibilità dell’artista nei confronti del colore usato seguendo l’istinto, senza quei calcoli progettuali che talvolta rendono stucchevoli e ripetitive le opere della pittura astratta. Tra i sostenitori di questa autentica baby star figura l’attore Franco Nero che ha seguito anche in Assisi la sua “protetta” per esaltarne le indubbie doti di cui si sentirà ancora parlare a lungo. (P. D. G.) ❖ ROTARY Dieci studenti stranieri Giovedì 11 luglio il Rotary club di Assisi ha ospitato dieci giovani studenti in età compresa tra i 19 e i 25 anni impegnati a frequentare il 59° corso mensile di lingua italiana offerto annualmente dai Rotary dell’Umbria ed attivato in situazione di “full immersion” presso l’Università di Stranieri di Perugia. Per la corrente edizione sono stati selezionati i giovani Avramesku Mihaela (Serbia), Dacevska Gabriela (Macedonia), Galagan Mariia (Ukraina), Garcia Fernandez Penelope (Spagna), Gunia Konstantine (Georgia), Narmandakh Lkmandari (Mongolia), Perez Medrano Alan Joaquim (Messico), Sholeb Sara Aly (Egitto), Van Guy Alina (Russia), Vidovic Thea (Croazia). Dopo la visita-lampo alla città, che con i suoi tesori di arte e di storia ha suscitato negli ospiti notevole interesse, il gruppo è stato accolto dal presidente del club Emanuele Concetti presso la struttura ricettiva del camping Fontemaggio per gustare i piatti migliori della gastronomia regionale. Al termine della piacevole serata, con i ringraziamenti individualmente espressi in lingua italiana, i giovani hanno offerto un saggio del risultato del loro studio che arricchisce i rispettivi “curricula” consentendo lo sviluppo di durevoli rapporti di amicizia, presupposto e speranza per un mondo migliore. (P. D. G.) VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 H a destato grande emozione e partecipazione a Gualdo Tadino la notizia della morte, avvenuta a Civitanova Marche lo scorso 17 luglio, di don Giuseppe Sabatini, sacerdote salesiano, all’età di 88 anni. Don Peppe è stato per decenni punto di riferimento autorevole e prezioso per molte generazioni di giovani che hanno frequentato l’Oratorio di Gualdo. Nativo di San Benedetto del Tronto, militante nella locale associazione di Azione Cattolica fin dall’infanzia, mentre era studente di ingegneria ed apprezzato calciatore della locale formazione calcistica militante in serie C (ala sinistra, opzionato dalla Juventus), poco oltre i vent’anni decise di lasciare tutto per entrare nella Congregazione di don Bosco e mettersi a servizio dei giovani. Pur avendo speso parte del suo ministero in altre città, quali Ortona, Fossombrone e Vasto, Gualdo Tadino è diventata la sua patria di adozione, avendo speso qui, in tre diverse riprese, oltre trent’anni del suo servizio Diocesi. Il Vescovo guiderà i volontari Pronti per l’Amazzonia? L a diocesi di Assimissionario diocesano, si-Nocera Umnella “sala della Spoliabra-Gualdo Tadizione” dell’episcopio: il no, tramite la Caritas vice provinciale dei ed il Centro missionaCappuccini dell’Amazrio diocesano, continua zonia, padre Assilvio, a sostenere il progetto frei Paolo e frei AcaMons. Sorrentino Javarì, che vede impecio hanno avuto un gnati sul fronte della cordiale incontro con il promozione umana e dell’evange- Vescovo, la Caritas e il Centro mislizzazione i nostri frati francesca- sionario. Sono stati affrontati vari ni Cappuccini. In tale contesto è argomenti, tra cui l’organizzaziostata lanciata l’idea di recarsi nel- ne del viaggio. Che è aperto a tutla zona dove operano i missionari ti coloro che vogliono partecipaper condividere fraternamente, re; anche se - per motivi logistici almeno per qualche giorno, il lo- il numero massimo non dovrebbe ro impegno, per conoscere le per- essere superiore a 10 persone. sone e le condizioni nelle quali si Ora si passa alla fase operativa: vive e si opera. per organizzare la trasferta in terIl nostro vescovo Domenico ha ra missionaria, serve avere le adeaccolto con entusiasmo la pro- sioni in tempi abbastanza brevi, in spettiva, e sarà proprio lui a gui- quanto si possono ottenere midare il gruppo diocesano che si gliori condizioni per l’acquisto dei recherà in Amazzonia, in Brasile biglietti aerei. Chiunque voglia (al confine tra Colombia e Perù), prendere parte, contatti perciò al dal 10 al 28 febbraio 2014. più presto il Centro missionario Così mercoledì 10 luglio c’è stato diocesano, aperto il mercoledì un incontro nella sede del Centro mattina alle ore 9. pastorale. A Gualdo si è dunque speso per l’animazione dell’Oratorio e dei gruppi di Azione Cattolica. Soltanto due anni fa, a causa delle precarie condizioni di salute e del ritiro della comunità salesiana da Gualdo, si era trasferito presso la casa di riposo dei salesiani di Civitanova Marche. La sua testimonianza ed i suoi insegnamenti vivono oggi attraverso molti dei suoi “exragazzi” che rendono ancora presente il carisma salesiano a Gualdo Tadino attraverso l’animazione dell’Oratorio e del Cinema Teatro “don Bosco”. G. C. ❖ ARMENZANO Ottava edizione di “Emozioni sotto le stelle” “E mozioni sotto le stelle”, la suggestiva manifestazione promossa dalla Pro loco di Armenzano di Assisi, è giunta all’8a edizione. Castello di poggio piuttosto popoloso nei secoli passati, ma abitato oggi da poco più di 20 persone, il sito mantiene viva la presenza di quanti cercano di rivitalizzarne l’essenza di borgo, in ogni stagione dell’anno (si pensi al caratteristico presepe vivente che richiama, in dicembre, centinaia di visitatori). Il 3 e 4 agosto, a partire dalle ore 17, apertura di mostre e mercatini e, per i più piccoli, attività di animazione all’aperto; dalle ore 19 sarà possibile rifocillarsi presso il punto ristoro. Sabato sera, a partire dalle ore 21, si succederanno allegri momenti canori a percorsi nel bosco, in compagnia degli astrofili del gruppo ‘Antares’ e delle associazioni ‘Ritmi’ e ‘Le voci di dentro’. Si raccomanda di partecipare con calzature adatte. Domenica 4 agosto escursione sul monte Subasio (partenza prevista alle ore 9) promossa da ‘Gli amici della montagna’ e dalla sezione folignate del Club alpino italiano. In serata, dopo cena, il piccolo borgo sarà teatro dell’esibizione del Mago Tomas e della compagnia teatrale ‘Le voci di dentro’, mentre il gruppo ‘Antares’ proporrà l’osservazione di corpi celesti. Elena Lovascio LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 @ [email protected] 25 GUALDO TADINO. Eventi, novità e premiati alla Festa della ceramica edizione 2013 BREVI ❖ PREMIO CAMPIELLO Per la terza volta in Umbria Sabato 19 luglio (ore 19.30), in piazza della Chiesa Nuova in Assisi, il sindaco Ricci e l’assessore Mignani hanno accolto i cinque finalisti del premio Campiello 2013 presentati al pubblico dallo scrittore e critico letterario Arnaldo Colasanti insieme a una sintesi delle opere in concorso. In ordine alfabetico, erano presenti Giovanni Cocco con La caduta, Valerio Magrelli con Geologia di un padre, Beatrice Masini con Tentativi di una botanica degli affetti, Ugo Ricciarelli con L’amore graffia il mondo e Fabio Stassi con L’ultimo ballo di Charlot. Il premio verrà assegnato il 7 settembre al teatro “La Fenice” di Venezia nel corso di una serata affidata ai vivaci presentatori Neri Marcorè e Geppi Cucciari. (P. D. G.) ❖ BASTIA UMBRA La nostra tradizione S T utt’altro che aria di crisi è quella che si è respirata alla 21a edizione della Festa della ceramica, che ha trasformato per due giorni l’intero centro storico di Gualdo Tadino in un atélier all’aperto, nel quale apprezzare la difficile arte del tornio e della lavorazione dell’argilla. Ma anche in un centro espositivo e commerciale, nel quale sfoggiare e proporre all’acquisto dei turisti e dei visitatori i prodotti tipici della ceramica a lustro. Ma anche in un salotto, nel quale incontrare i maestri internazionale della ceramica e altri importanti ceramisti italiani: da Michael Oberlik, Ernst Hager, Wolfgang Quast a Elettra Cipriani, Riccardo Monachesi, Riccardo Artini, Cristiana Vignatelli, Roberto Fugnanesi, Arianna Lorenzon, Paola Zago e Paolo Pompei. Ospite di questa edizione, inoltre, la città di Deruta, una delle “città della ceramica” della nostra regione. Particolarmente affollate le dimostrazioni dei tornianti, cui hanno preso parte molti bambini, che sono stati introdotti alla difficile arte della manipolazione decorazione dell’argilla. Successo anche per l’iniziativa di quest’anno del tutto nuova - di aprire un’esposizione dedicata alla ceramica storica, a cura del noto antiquario romano Luca Lispi, mentre sono stati numerosi i visitatori anche delle esposizioni delle collezioni dei maestri Bubboli e Santarelli rispettivamente presso la Rocca Flea e il Museo della ceramica “Cajani”. Affollatissima, infine, piazza Martiri per la tradizionale “Cena sotto le stelle”, un’enorme tavolata con tutti i ceramisti (gualdesi, italiani e stranieri), durante la quale sono stati consegnati gli ormai tradizionali riconoscimenti ai ceramisti gualdesi più in vista. Quest’anno, l’ambito premio “Ceramista dell’anno” è stato attribuito a Bruno Spigarelli che come recita la motivazione ufficiale “ha fatto della modellazione dell’argilla un arte, nel solco della tradizione gualdese che ha seguito sin da giovanissimo”. Spigarelli, infatti, ha lavorato come ceramista fin BASTIA. Eventi religiosi e di svago per la festa di san Lorenzo È in programma a Bastia dall’8 al 18 agosto la 38a edizione della festa di san Lorenzo, promossa dal locale Comitato festeggiamenti san Lorenzo guidato dal presidente Giuseppe Segatori. “Intraprendiamo questa avventura con rinnovato entusiasmo - afferma Segatori - e invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione che propone come sempre tante attrazioni. Tutte le sere si potranno degustare prelibatezze gastronomiche e si potrà ballare in pista con le migliori orchestre di liscio (ingresso libero). Il 10 agosto, alle ore 16, si svolgerà la gara ciclistica per giovanissimi sul circuito di S. Lorenzo. Domenica 11 alle ore 10 sarà celebrata la messa e poi è prevista ono finiti i tempi d’oro del comparto ceramico gualdese, quando nei ceramifici del territorio lavoravano oltre 1.500 addetti. Eppure, stringendo cinghia e denti, i maestri gualdesi ancora sfornano capolavori, tramandando la difficile arte della ceramica “a lustro”, caratterizzata da ben tre cotture, l’ultima delle quali nel forno “a muffola”. È per loro che la città, da oltre vent’anni organizza la “Festa della ceramica”, ogni anno sempre più ricca di ospiti e iniziative. Un omaggio meritato a chi ha messo la passione sopra ogni altra cosa. dall’età di 13 anni, divenendo uno dei tornianti più ricercati in città. Il Premio alla memoria, invece, è andato al recentemente scomparso Nedo Frillici, “il Matteo da Gualdo dell’era moderna, un vero maestro, stimato e riconosciuto come grande artista in tutta Italia”. Premio alla carriera, inoltre, a Giovanni Anastasi, anch’egli valente torniante, titolare di una propria azienda da oltre trent’anni. Pierluigi Gioia la processione con la statua del Santo; al termine verrà distribuito il tradizionale torcoletto di san Lorenzo. Il raduno delle Fiat 500 d’epoca derivate e nuove si terrà domenica 18. Vorrei anche segnalare la terza edizione di ‘Ballando sotto le stelle’, sfida di ballo senza iscrizione né abbigliamento formale. Ed infine la novità di quest’anno: tutte le sere sarà proposto il calciobalilla umano, e la finale si svolgerà il 18 agosto”. Ricordiamo che il ricavato di questa festa e la generosità dei cittadini (senza alcun contributo pubblico) hanno permesso la realizzazione della chiesa di San Lorenzo, che venne inaugurata il 4 agosto 1985 con una messa celebrata dall’allora vescovo mons. Sergio Goretti. In questi anni l’edificio religioso, che risulta molto accogliente, è stato impreziosito con bellissime opere di artisti locali. R. B. Prossimi eventi Estate Prosegue con successo “Bastia Estate 2013”, rassegna di danza, musica, teatro e gastronomia promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Bastia. Ecco i prossimi appuntamenti: 31 luglio, ore 21.30 Rocca baglionesca - “C’era una volta Bastia”, proiezioni e ricordi di un tempo a cura della Pro loco Bastia; 3 agosto, ore 21.30 piazza Mazzini - Galà internazionale di danza; 4 agosto, ore 21.30 piazza Mazzini - “E stasera tocca a noi”, esibizione scuole di danza e scuole di ballo di Bastia; 8 agosto, ore 22 Rocca baglionesca - “Soundsfood”, Bossa Nova&Pesce, Kavatik Ensemble / ritmi brasiliani e ristoranti del centro storico; 11 agosto, ore 21.30 chiostro monache Benedettine - “Dieci corde”, Francesco Vitilo (chitarra) e Beata Bukor (violino); seguirà cocktail offerto dal ristorante “La Cantina”. Bastia Estate si concluderà il 7 settembre. ❖ PURELLO Festa di sant’Apollinare Sant’Apollinare, protovescovo di Ravenna e primo evangelizzatore dell’Emilia-Romagna, visse al tempo dell’Impero bizantino d’Occidente, in periodo collocabile tra la fine del II e gli inizi del III sec. Secondo la tradizione, Apollinare proveniva da Antiochia e sarebbe stato addirittura discepolo dell’apostolo Pietro. Questi lo avrebbe destinato a ricoprire per primo la carica episcopale nella città imperiale di Ravenna. Questa tradizione nacque nel VII secolo e non è documentata storicamente. Sant’Apollinare è menzionato per la prima volta dal Martirologio gerominiano del V secolo in data 23 luglio quale “confessore” e “sacerdote”; ancora oggi il Martyrologium Romanum lo commemora in tale anniversario, anche se la memoria liturgica è anticipata di tre giorni. Purello, frazione di Fossato di Vico, da martedì scorso ha iniziato i festeggiamenti in onore del patrono con recita del rosario, messa e processione per le vie del paese; ieri, giovedì si è tenuta l’unzione degli infermi della casa di riposo. Per sabato è in programma un ricco programma d’intrattenimento per bambini, che si concluderà domenica 28 con il sacramento della cresima per 9 ragazzi. (M. G.) ❖ SIGILLO Festa di sant’Anna Gualdo Tadino. Salesiano, era punto di riferimento di tanti giovani È morto don Giuseppe Sabatini era l’anima dell’Ac e dell’oratorio Don Giuseppe Sabatini H a destato grande emozione e partecipazione a Gualdo Tadino la notizia della morte, avvenuta a Civitanova Marche lo scorso 17 luglio, di don Giuseppe Sabatini, sacerdote salesiano, all’età di 88 anni. Don Peppe è stato per decenni punto di riferimento autorevole e prezioso per molte generazioni di giovani che hanno frequentato l’Oratorio di Gualdo. Nativo di San Benedetto del Tronto, militante nella locale associazione di Azione cattolica fin dall’infanzia, mentre era studente di ingegneria ed apprezzato calciatore della locale formazione calcistica militante in serie C (ala sinistra, opzionato dalla Juventus), poco oltre i vent’anni decise di lasciare tutto per entrare nella Congregazione di don Bosco e mettersi a servizio dei giovani. Pur avendo speso parte del suo ministero in altre città, quali Ortona, Fossombrone e Vasto, Gualdo Tadino è diventata la sua patria di adozione, avendo speso qui, in tre diverse riprese, oltre trent’anni del suo servizio pastorale. A Gualdo si è dunque speso per l’animazione dell’Oratorio e dei gruppi di Azione cattolica. Soltanto due anni fa, a causa delle precarie condizioni di salute e del ritiro della comunità salesiana da Gualdo, si era trasferito presso la casa di riposo dei salesiani di Civitanova Marche. La sua testimonianza ed i suoi insegnamenti vivono oggi attraverso molti dei suoi “ex-ragazzi” che rendono ancora presente il carisma salesiano a Gualdo Tadino attraverso l’animazione dell’Oratorio e del Cinema Teatro “don Bosco”. G. C. Nonostante che di sant’Anna ci siano poche notizie e per giunta provenienti non da testi ufficiali, il suo culto è estremamente diffuso sia in Oriente che in Occidente. Il nome deriva dall’ebraico Hannah (grazia) e non è ricordata nei Vangeli canonici; ne parlano invece i vangeli apocrifi della natività e dell’infanzia, di cui il più antico è il cosiddetto Protovangelo di san Giacomo, scritto non oltre la metà del II secolo. La madre della Vergine, è titolare di svariati patronati, quasi tutti legati a Maria; è patrona di orefici e bottai; protegge i minatori, falegnami, carpentieri, ebanisti e tornitori, oltre a essere patrona dei tessitori, sarti, fabbricanti e commercianti di tele per la casa e biancheria. Anche la città di Sigillo si fermerà per omaggiare la protettrice. La novena è iniziata il 16 luglio con recita del rosario e messe; lo scorso sabato si è tenuta la messa e l’unzione degli infermi. Oggi, giorno di festa, si è iniziato con la messa e colazione con i nonni, alle ore 11 messa e sacramento della cresima nella chiesa di S. Andrea, messa che si terrà anche alle ore 18. Alle 23, spettacolo pirotecnico presso il parco Dalla Chiesa. (M. G.) LA VOCE Gubbio @ 26 [email protected] BREVI ❖ SCHEGGIA-PASCELUPO Domenico, 106 anni! Familiari, parenti e tutta la comunità di Scheggia e Pascelupo hanno festeggiato “nonno” Domenico Paparelli che ha Domenico compiuto ben 106 anni: una mente lucidissima, un bell’aspetto, con l’unico cruccio della vista che lo sta abbandonando. Un traguardo storico, un’occasione per esprimere auguri e manifestare sincera gratitudine a una persona che nell’arco della sua esistenza ha saputo meritarsi la stima ed il rispetto di tutti per le sue qualità umane, per l’attaccamento alla terra d’origine e alla famiglia. ❖ SCUOLA Auguri del Vescovo Il Vescovo ha fatto pervenire tramite “Camminiamo”, il periodico di informazione che la Curia diffonde con frequenza mensile, le “sue personali congratulazioni a tutti gli studenti che hanno superato l’anno scolastico al termine di mesi di studio e di lavoro ”. ❖ UMBERTIDE Sport e integrazione Sport, divertimento e integrazione hanno contraddistinto la terza edizione del Judo Summer Camp, iniziativa patrocinata dalla Uisp Alto Tevere e organizzata dal Kodokan Fratta di Umbertide. Nella piccola frazione di Corlo per tre giorni gli atleti ciechi o ipovedenti della Nazionale paralimpica si sono confrontati alla pari con i migliori atleti dell’Umbria e del Lazio e con i ragazzi del gruppo sportivo Fiamme oro. Al raduno, che ha coinvolto più di 100 atleti, si è unito anche il sindaco di Umbetide Marco Locchi che si è complimentato con gli organizzatori e ha voluto portare agli sportivi intervenuti il saluto della città. Il terzo Judo Summer Camp è stata la dimostrazione di come lo sport e in particolare il judo sia un’attività che unisce e che può essere praticata da tutti. (F. C.) ❖ PELLEGRINAGGIO I luoghi di Tonino Bello L’ufficio diocesano per la Pastorale dei pellegrinaggi, tempo libero, sport e turismo organizza in collaborazione con la Caritas diocesana un pellegrinaggio in Puglia “Sulle orme di don Tonino Bello”, uomo di pace impegnato e generoso verso la propria terra e la propria gente, in questo accomunato al patrono di Gubbio, sant’Ubaldo. Nel 1994, a un anno dalla morte, gli fu conferito alla memoria il premio Cultura della pace. I pellegrini visiteranno alcune città tra le più significative nella vita del religioso. La quota di partecipazione è di 230 euro, di cui un acconto di 50 euro da versare entro l’8 settembre. Info: Simone 331 2522277; Caritas diocesana 075 9221202. (Benedetta Pierotti) ❖ DIOCESI I giovani in Calabria Partiranno domenica 28 luglio i due pullman con i ragazzi che dalla diocesi eugubina raggiungeranno la Calabria. Qui, nell’assolata terra degli agrumi, si uniranno a molti altri giovani provenienti da tutta Italia per vivere un’esperienza di condivisione e di impegno: saranno impegnati per tutta la stagione nella raccolta delle arance, un momento di vita in comunione e semplicità,, a contatto con la frugalità della vita campestre, tra natura e solidarietà. Partenza curata dall’ufficio per la Pastorale dei pellegrinaggi e tempo libero. (Ben. Pi.) VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 Le due “T” che preoccupano GUBBIO. Forze sindacali e sociali a colloquio con il Commissario prefettizio in tema di turismo e di Tares D ue “T” preoccupano e intrigano allo stesso tempo: Turismo e Tares (tassa rifiuti e servizi). Sono stati gli argomenti - estrapolati dal documento redatto dalle forze sindacali e sociali illustrato e consegnato agli inizi del mese sui quali si sono confrontati in un recente incontro, svoltosi nella residenza comunale, il commissario prefettizio Maria Luisa D’Alessandro, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle forze sociali. Per quanto riguarda il turismo, alle prese purtroppo con notevoli problemi sottolineati da cifre che denotano (come altrove) una forte sofferenza negli arrivi e nelle presenze, è stata presentata l’opportunità di dare continuità ai progetti già programmati per il secondo semestre, con la raccomandazione di inserirsi in quelli legati alla visita in Umbria di Papa Francesco. Più complesso e delicato il discorso relativo all’applicazione della Tares, per la quale si prevedono ritocchi certamente gravosi rispetto alla vecchia Tarsu (tassa raccolta rifiuti solidi urbani), anche se non con lo stesso carico per tutti i contribuenti. Il relativo importo, cittadini e imprese dovranno versarlo in tre rate. Le prime due (20 agosto e 31 ottobre) a livello di acconto, riproporranno le cifre dello scorso anno, ma il saldo del 31 dicembre sarà “pesante” per tutti. Semplice il motivo. La Tares obbliga il Co- Turisti in Piazza Grande a Gubbio Per quanto riguarda la Tassa rifiuti e servizi, le prime due rate riproporranno le cifre dello scorso anno, ma il saldo del 31 dicembre sarà “pesante” per tutti mune a coprire con le imposizioni tutto il costo del servizio, oltre a prevedere 30 centesimi a metro quadrato in favore dello Stato, con un gettito presunto di 600.000 euro. Nel 2012, di fronte a una spesa di 3.900.000 euro per raccolta e smaltimento dei rifiuti, ne sono stati introitati “soltanto” 3.000.000; ne vanno recuperati quindi 900.000. Ci sono poi i 600.000 da versare direttamente allo Stato; rispetto allo scorso anno ci sono da recuperare 1,5 milioni, (900.000 + 600.000), vale a dire qualcosa come il 50%. Attenzione, non è detto che questo sarà l’aggravio della vecchia Tarsu per tutti, ma un aumento consistente va messo in preventivo. Il calcolo terrà conto dei metri quadrati, del numero dei componenti il nucleo familiare (chi più produce, più paga), del tipo di rifiuto prodotto (il cosiddetto “umido”, tipico di alberghi e ristoranti, ad esempio, ha una incidenza maggiore). È sempre più il tempo dei sacrifici; per questo è stato suggerito al Commissario di coinvolgere le organizzazioni di categoria per definire criteri ed aliquote impositive. G. B. Scheggia-Pascelupo. Oratorio estivo “Attenti al lupo” in chiave francescana U n grazie a tutti gli animatori, giovani e adulti della parrocchia di Scheggia, Isola Fossara e Pascelupo che hanno organizzato anche quest’anno l’oratorio estivo, dal titolo “Attenti al lupo”, liberamente ispirato a san Francesco. Il successo dell’attività si è visto nei volti felici dei bambini e ragazzi, circa un’ottantina che hanno condiviso le tre settimane, dal 1° al 20 luglio. I canti, i giochi di squadra, i laboratori, le passeggiate e la piscina sono stati per tutti non solo un’occasione di divertimento, ma un’opportunità per imparare a crescere nella propria capacità di ascoltare anche gli altri, nella pazienza, nella creatività. All’interno delle attività dell’oratorio I ragazzi dell’oratorio di Scheggia anche quest’anno è stato aperto per una ventina di bambini tra i 3 e i 6 anni Umbertide. Parla il missionario don Lucarelli “Il mio posto è là in Perù” G iusto il tempo di scambiare due battute, in un incontro inaspettato e casuale con don Vittorio Lucarelli, sacerdote umbertidese, dal 2004 parroco a Huacrachuco in Perù. Ora è restato qualche mese in città. L’ultima volta che ci siamo incontrati, ci parlava del problema del narcotraffico. È cambiato qualcosa? “Purtroppo no, tutta l’economia è in mano a poche grosse famiglie che si spartiscono la ‘torta’ . Io faccio la mia parte, come tutti devono fare la loro per combattere questo malanno della società; in parrocchia cerco di parlare coi giovani e cerco di metterli sulla buona strada, ma è difficile. I narcotrafficanti hanno in mano le armi del successo facile e del denaro, e questo rende tutto terribilmente duro”. Qual è il maggior problema, oltre a quello della droga, che rileva nella gioventù peruviana? “C’è il mito dell’Università: tutti vogliono vedere i propri figli laureati, come da noi negli anni passati; solo che laggiù c’è bisogno di gente che lavori duro per portare a casa il pane a fine giornata. Però, come si può, con mezzi leciti e illeciti, si iscrivono i figli all’Università. Con l’avvento di internet, poi, si è portato il messaggio globale in tutto il mondo, creando frustrazione, violenza, invidia, scontento in tanti giovani che rifiutano e, allo stesso tempo, invidiano gli stranieri”. Pensa di ritornare in Italia e magari nella sua diocesi di Gubbio? “Il mio posto è là in mezzo ai poveri. Sono incardinato in Perù e non credo, per il momento, di ritornare. Tengo la mia mente libera al cambiamento, magari passando a un’altra parrocchia. Un sacerdote deve fare le cose con entusiasmo e non si deve fossilizzare. Comunque, adesso il mio posto è là”. , F. C. uno spazio in cui anche i più piccoli hanno vissuto un momento di unione, divertimento e riflessione. Le attività si sono concluse con una cena a cui hanno partecipato tutte le famiglie, sfogliando insieme le foto dell’oratorio estivo, presso le strutture del Comune di Scheggia che, come ogni anno, collabora con la parrocchia mettendo a disposizione le proprie strutture, il teatro e gli impianti sportivi. Il parroco don Gaetano Umbertide Abdelkerim Hamdi: accadde un anno fa U mbertide ha ricordato con commozione Abdelkerim Hamdi, l’operaio 42enne di nazionalità marocchina che perse la vita un anno fa (17 luglio 2012) in un incidente sul lavoro nell’azienda metalmeccanica Proma di Umbertide. L’Amministrazione comunale, con il sindaco Marco Locchi e l’assessore Simona Bellucci, il direttore della Proma Sauro Ceccagnoli, rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e dei lavoratori per la sicurezza, i delegati delle Rsu, si sono ritrovati in piazza Caduti del lavoro per deporre un mazzo di fiori ai piedi del monumento eretto in memoria di chi ha perso la vita lavorando. Al termine della cerimonia in piazza Caduti, rappresentanti sindacali e delegati delle Rsu si sono spostati presso la residenza Balducci per un momento di incontro - confronto sulla tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro. Fabrizio Ciocchetti VENERDÌ 26 LUGLIO 2013 LA VOCE Foligno / Spoleto CANCELLI DI FOLIGNO. Campo Giovani nazionale dai 18 ai 35 anni. Sarà presente padre Adriano Sella: per molti anni ha lavorato in Amazzonia I [email protected] 27 Rendez - vous al chiostro S. Nicolò Spoleto. Arte, musica, danza, teatro. Tra gli ospiti il musicista Ramberto Ciammarughi. Il 27 luglio inaugurazione dell’istallazione monumentale “Cristallizzazione” di Ludwika Ogorzelec Nuovi stili di vita n agosto, dal 4 al 10, si realizzerà il 1° campo nazionale sui nuovi stili di vita per giovani, promosso dalla Commissione Nuovi stili di vita della diocesi di Padova con la collaborazione della Pastorale sociale ed il lavoro della diocesi di Foligno, l’Unità pastorale S. Eraclio-Cancellara. Il campo avrà luogo sulle splendide colline di Cancelli di Foligno ed è una proposta rivolta a tutti i giovani dai 18 ai 35 anni di età, provenienti da tutta Italia. Le giornate saranno dedicate all’approfondimento delle tematiche legate ai 4 nuovi rapporti che stanno a fondamento dei Nuovi stili di vita: con le cose, le persone, la natura, la mondialità. La giornata di venerdì si trascorrerà ad Assisi con San Francesco e il suo rapporto con il creato. Durante queste giornate sarà presente il responsabile @ nazionale della Rete interdiocesana sui nuovi stili di vita: padre Adriano Sella. Padre Sella ha lavorato per molti anni in Amazzonia, dove è stato coordinatore della Commissione Giustizia e pace e dell’organismo che si occupa della pastorale sociale all’interno della Conferenza dei vescovi dell’area ecclesiale Nord II del Brasile. Dal 2003 vive e lavora in Italia nella promozione dei nuovi stili di vita. A Vicenza ha promosso il movimento “Gocce di giustizia” e altre realtà che hanno come obiettivo creare una cultura di giustizia. A gennaio ha ricevuto il “Premio alla vita” 2013, riconoscimento istituito dal “Festival della vita” promosso dalla diocesi di Caserta e dalla Società San Paolo. Info: nuovistilidivitapadova.wordpress.c om Anacleto Antonini S aranno due settimane di spettacoli, tavole rotonde, mostre, performance, musica, teatro e danza quelle che animeranno nei prossimi giorni lo splendido chiostro di San Nicolò a Spoleto. Dal 27 luglio al 7 agosto come in un affascinante salotto all’aria aperta, si potranno seguire incontri con ospiti internazionali dedicati all’arte e alla fusione con essa. Il sipario verrà aperto sabato 27 e domenica 28 luglio con Rendez - vous invité special, una straordinaria due giorni nel corso della quale tra il chiostro ed il teatro di San Nicolò interverranno e verranno ad esibirsi personalità di livello internazionale come il musicista Ramberto Ciammarughi, l’Ensemble Novamusica, gli artisti Ludwika Ogorzelec, Julian Janowski, la Compagnia Carole Magnini-Evidanse, Gabriele Bastianelli, Elfrida Gubbini, Virginia Ryan, i critici d’arte Emidio de Albentiis e Dimitri Coromilas. Dal 29 luglio si susseguiranno, ogni giorno, dalle ore 18 alle 20 o dalle ore 20 alle 22, performance di danza, musica e teatro. L’8 e il 9 agosto il testimone passerà al Teatro Lirico Sperimentale con la performance mu- sicale “Eine Kleine”. Gran finale sabato 10 agosto con la serata-evento Rendez-Vous sotto le stelle. Alle ore 18.30 di sabato 27 verrà inaugurata l’istallazione monumentale “Cristallizzazione” di Ludwika Ogorzelec. L’ideazione e direzione artistica è di Carole Magnini e Roberta Taddei, con la collaborazione di Associazione Evidanse, Comune di Spoleto, Teatro Stabile dell’Umbria, Regione dell’Umbria, Provincia di Perugia, Con Spoleto e Cantina Adanti. “Voglio che la mia scultura – spiega Ogorzelec - sia simile ad un fenomeno effimero, scaturito dal mondo della biologia, dei congegni meccanici, degli strumenti. Attingendo significati dalle scienze biologiche e da quelle meccaniche, analizzo il problema del senso e dell’assurdo. I risultati delle mie ricerche sono strutture leggere, delicate, che ricompongono quegli stessi significati in un nuovo insieme basato sull’armonia”.