irlanda - Unicredit

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irlanda - Unicredit
Political Risk & Country Analysis
Luglio, 2013
IRLANDA – Guida Paese
IRLANDA
Superficie: 70.273 km²
Città principali: Dublino, Cork, Limerick, Kilkenny
Popolazione ed età media: 4,7 mln; 35,4 anni
Lingue: inglese
Forma di governo: Repubblica parlamentare
Agenzie di rating
S&P’s
Moody’s
Fitch
SACE 1
Contesto operativo
Fare business 2
Competitività 2
Corruzione 2
Dati macroeconomici
Fonte: CIA, The World Factbook, 2013
Opportunità per il business internazionale 3
Rating
Outlook
BBB+
Ba1
BBB+
0/7
Stabile
Negativo
Stabile
-
Classificazione
15° (su 185 paesi)
27° (su 144 paesi)
25° (su 176 paesi)
2011
2012
2013S
2014S
226
211
217
217
49.950
46.160
46.860
46.430
2,2
0,1
-0,3
1,0
50,6
50,4
50,0
49,4
2,6
1,7
0,6
0,7
Disoccupazione (%)
14,6
14,7
13,7
13,5
Bilancio pubblico (% PIL)
-13,0
-7,5
-7,8
-5,7
Debito pubblico (% PIL)
106,4
117,6
124,2
127,8
0,71
0,77
0,76
0,77
PIL ($ mld)
PIL pro capite ($)
Variazione del PIL (%)
Consumi privati (% )
Inflazione (%)
Cambio EUR/USD
Fonte: The Economist Intelligence Unit, luglio 2013
Interscambio mln €
2011
2012
Export Italia
937
971
Import Italia
3.112
2.833
Saldo Italia
-2.175
-1.862
Finanze pubbliche: a seguito
del salvataggio del sistema
bancario i livelli di disavanzo e
di debito pubblici rimangono
tra i più alti dell’Eurozona.
Alto livello di indebitamento
dei privati: uno dei più alti tra
le economie avanzate. Il debito
delle famiglie irlandesi in
rapporto al PIL è del 155%
rispetto al 55% della Grecia.
Alto livello di disoccupazione:
la percentuale dei senza lavoro
ha toccato il 14,7%, nel 2012
contro il 4,5% del 2007.
Vulnerabilità ad eventuale
recrudescenza crisi debiti
sovrani: l’Irlanda è ancora
molto vulnerabile nel caso si
verificasse una recrudescenza
della crisi dell’Eurozona. Ciò
potrebbe spingerebbe verso
l'alto i rendimenti irlandesi ad
un livello proibitivo.
Fonte: Istat, luglio 2013
1.
Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0
a 7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo.
2
Fare business: World Bank, Doing Business 2013
Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2013
Corruzione: Transparency International, Corruption Perceptions Index 2012
3
L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del
documento.
UniCredit – Political Studies
Punti di debolezza
Pag. 1
Punti di forza
Base strategica per le
multinazionali: sono più di
mille le multinazionali
(informatiche, farmaceutiche,
specializzate in media digitali)
che hanno scelto l'Irlanda
come base per il suo
eccellente contesto operativo.
Tassazione competitiva:
vanta una sistema fiscale
vantaggioso per le imprese
con una delle aliquote di
imposta sulle società più
basse al mondo (12,5%)
Capitale umano: vanta una
delle popolazioni più giovani
d'Europa, con un'età media di
35,4 anni ed una forza lavoro
qualificata e flessibile.
Crediti di imposta: le aziende
possono usufruire di un credito
d'imposta del 25% se
investono in ricerca e sviluppo.
Proprietà intellettuale: vanta
un quadro giuridico per la
tutela dei diritti di proprietà
intellettuale che rende il Paese
attraente per le aziende che
utilizzano i brevetti.
Disclaimer nell’ultima pagina.
Luglio, 2013
Political Risk and Country Analysis
IRLANDA – Guida Paese
QUADRO POLITICO
Contesto politico
Indicatori politico-sociali
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati The
Economist Intelligence Unit, 2013
QUADRO ECONOMICO
Contesto economico
Composizione del GDP 2012
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA The
World Factbook, 2013
Political Studies
1) Scenario politico.
Il nuovo Governo che ha vinto le elezioni nel 2011 si è trovato a dover affrontare
una difficile situazione economica. Formato dal partito di centrodestra Fine Gael
(del Premier Kenny) e dal Partito laburista, l’attuale esecutivo è un governo di
coalizione che gode di una maggioranza relativamente stabile di 113 seggi su
166. Sebbene i due partiti al governo siano stati entrambi all'opposizione dal ‘97 al
2011, sono entrambi determinati a rispettare l'accordo di coalizione.
2) Tematiche attuali.
Il Governo ha ereditato una difficile situazione economica in risposta alla quale le
misure intraprese sono state:
 Rispetto degli impegni del piano di salvataggio di €85 mld di UE e FMI: nel
2011 e 2012 la BCE, la Commissione Europea e il Fondo Monetario Internazionale
hanno constatato il rispetto da parte dell’Irlanda degli impegni previsti dal
piano di salvataggio di €85 mld (accordato al Paese nel 2010 a seguito
dell’onere che la ricapitalizzazione del sistema bancario eseguita dal governo
dopo lo scoppio della bolla immobiliare aveva comportato per le casse dello
stato). Grazie al rispetto degli impegni del piano di salvataggio, il deficit di
bilancio dall’iniziale 30% del PIL è diminuito all’7,5% nel 2012.
 Massicce misure di austerità: il pacchetto di aiuti è stato accordato
subordinandolo all’attuazione di massicce misure di austerità.
3) Scenari futuri.
Il Paese non presenta particolari rischi politici. A causa dell’andamento
dell’economia e delle massicce misure di austerità, la popolarità dei partiti al
governo è in netta diminuzione. Il partito di opposizione di centro-destra Fianna
Fail (prima al governo) è ancora una volta il partito più popolare. Anche se
divergenze sulla politica fiscale sono emerse, in particolare sui tagli alla spesa, sugli
aumenti delle tasse e sul welfare state, nessun dei due partiti al governo ha però
incentivi ad elezioni anticipate. La coesione della coalizione sarà messa alla prova
dalla capacità del governo di favorire un miglioramento dei conti ed una ripresa
dell’economia alla vigilia delle prossime elezioni del 2016.
1) Elementi di forza.
 Progressi nel consolidamento fiscale, nonostante un contesto difficile.
 Domanda per il debito è stata ottimale: il FMI è ottimista sul fatto che l'Irlanda
possa riguadagnare pieno accesso al mercato obbligazionario entro fine 2013.
L'Irlanda ha già raccolto il 75% del suo obiettivo di emissione per il 2013.
2) Elementi di debolezza.
 Bolla immobiliare: dopo essere cresciuta di oltre il 7% nel 1999-2007, la
performance economica della ex "Tigre celtica" ha subito un drastico calo nel
2009 (-6,4%). La crescita è stata trainata dai bassissimi tassi di interesse
nominali e dalla bassa pressione fiscale che ha accelerato il flusso di IDE nel Paese
alimentando anche un’importante bolla immobiliare. Al sopraggiungere della crisi
finanziaria mondiale, la flessione del prezzo delle case e il conseguente scoppio
della bolla immobiliare sono stati alla base della crisi bancaria irlandese.
Questo ha portato il governo a dover nazionalizzare i principali gruppi bancari e
richiedere l’intervento dell’UE-FMI per salvarsi dal default.
 Lenta crescita PIL: è prevista una flessione della crescita pari allo - 0,3% nel
2013, a causa delle misure di austerità e della continua debolezza della domanda
esterna. Una graduale ripresa è prevista a partire dal 2014 (1%).
 Alti livelli di indebitamento pubblico e privato: il deficit di bilancio è sceso al
7,5% del PIL nel 2012, ma si prevede un leggero aumento nel 2013 (-7,8%) a
causa delle questioni ancora irrisolte nel settore bancario che gettano un'ombra di
incertezza sulle prospettive a medio termine. Il debito è atteso 124,2 % del PIL
nel 2013. Il debito privato è del 155% del PIL rispetto al 55% della Grecia
 Disoccupazione: preoccupante appare ancora la situazione del mercato del lavoro,
con un livello di disoccupazione nel Paese pari ad un tasso del 14,7% nel 2012.
3) Scenari futuri.
La politica economica continuerà ad essere caratterizzata dall’attuazione delle
misure di austerità. Per il futuro, la questione cruciale è se il governo sarà in grado
di fare a meno del programma del FMI-UE e tornare sui mercati per il proprio
finanziamento entro la fine del 2013, quando il Paese sarà a corto di fondi.
Pag. 2
Disclaimer nell’ultima pagina.
Luglio, 2013
Political Risk and Country Analysis
IRLANDA – Guida Paese
INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE
Import dall’Italia per settori (mln €,
2012)
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati ICE, 2013
1) Scambi con l’Italia.
Nel 2012 l’interscambio tra Italia ed Irlanda è stato pari a € 3.804 mln in
diminuzione rispetto al 2011 (€ 4.049 mln). Nel 2012, le esportazioni italiane sono
state pari a € 971 mln mentre le importazioni hanno raggiunto i € 2.833 mln.
Il permanente saldo favorevole a favore dell’Irlanda è sintomatico del fatto che
l’Italia costituisce un grande mercato per i prodotti della chimica, dell’elettronica,
della farmaceutica e della telematica delle multinazionali estere presenti in Irlanda.
2) Import settoriale dall’Italia.
L’Italia esporta prodotti chimici di base, medicinali e preparati farmaceutici, altri
prodotti chimici, altre macchine di impiego generale ed articoli in materie
plastiche.
3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE).
L’Irlanda vanta una politica commerciale di forte apertura agli scambi ed
un’economia fortemente basata sulla presenza di grandi aziende straniere.
Nel 2012, le esportazioni irlandesi sono aumentate dello 0,9% rispetto al 2011
raggiungendo € 92 mld, rispetto ai circa € 91,2 mld del 2011. L’export irlandese si
è mantenuto costante anche durante la fase recessiva, grazie ad una domanda
esterna per i prodotti irlandesi sostanzialmente rigida, in particolare per quanto
riguarda i prodotti farmaceutici e quelli agricoli e agro-alimentari. Il principale
mercato di sbocco dei prodotti irlandesi (quasi il 40%) rimane l’Eurozona. Le
importazioni irlandesi sono state nel 2012 pari a € 49 mld, generando un surplus
della bilancia commerciale pari a € 43 mld. Nel 2011 il flusso di investimenti
diretti esteri in entrata in Irlanda è stato pari al 6,03% del PIL in netta diminuzione
rispetto al 2010 quando gli IDE sono stati pari al 12,74%.
QUADRO OPERATIVO
Contesto operativo
1) Contesto operativo.
La creazione di un ambiente favorevole alle imprese attraverso la legislazione e la
bassa tassazione alle imprese ha facilitato la robusta crescita economica degli
anni 90. Il governo si propone di mantenere la tassa sui profitti di impresa
all’aliquota del 12,5%. L'ambiente operativo è eccellente (forza lavoro qualificata,
burocrazia efficiente, concertazione tra governo e sindacati). Il Doing Business 2013
colloca il Paese al 15 ° posto su 185 mentre l’Indice sulla Competitività 2012-13
lo colloca al 27° posto su 144 paesi..
2) Pagamenti e riscossioni.
La cambiale è poco utilizzata mentre il bonifico è diffuso. Le procedure per la cause
di insolvenza durano in media 0,4 anni, comportando spesso la vendita dell’azienda.
Il tasso medio di recupero è di 87,5 centesimi per ogni dollaro. L’Irlanda è al 9°
posto su 185 nel Doing Business per quanto concerne la risoluzione d insolvenze.
Principali indicatori DB 2013
I 5 fattori maggiormente problematici per fare business
Fonte: Rielaborazione Unicredit su dati World Bank, Doing Business
2013 (0 = migliore performance).
Fonte: Rielaborazione Unicredit su dati World Economic Forum, The
Global Competitiveness Report 2012-2013. *Classifica stilata in base
alle risposte ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati.
Political Studies
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IRLANDA – Guida Paese
Political Studies
Political Studies:
Francesca Nenci (Head of Political Studies)
Political Risk & Country Analysis*:
Angelica Attolico (Political Analyst);
Luciano Mario Bencivinni (Political Analyst);
Esra Gulfidan (Political Analyst);
Alessia Messina (Political Analyst).
* Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, BA, BG, CZ, DE, EE, HR, HU,
LT, LV, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’ Asia, l’ Africa, il Medio Oriente e l’America del Sud.
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Political Studies
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