Comunicato Stampa

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Comunicato Stampa
Accademia di Belle Arti di Brera
Milano
***
dipartimento arti visive
scuola di scultura
prof. Vittorio Corsini - Nelida Mendoza - Massimo Pellegrinetti
Martedì
10
maggio,
alle
ore
14:30
presso
la
Chiesa
di
San
Carpoforo
dell’Accademia
di
Belle
Arti
di
Brera,
presentazione
del
libro:
Casciello.
I
“luoghi”
dell’arte
di
Massimo
Bignardi
(Gutenberg
Edizioni)
interverranno:
il
Direttore
prof.
Franco
Marrocco,,
il
prof.
Marco
Meneguzzo
(Accademia
di
Brera),
il
prof.
Francesco
Tedeschi
(Università
Cattolica,
Milano),
il
Prof.
Massimo
Bignardi
(Università
di
Siena),
Angelo
Casciello
artista.
Per
Angelo
Casciello,
da
anni
protagonista
dell’Arte
ambientale
italiana,
il
rapporto
con
lo
spazio
dell’architettura
implica
un
confronto
ravvicinato
con
l’esperienza
di
una
progettualità
collettiva,
in
pratica
un
dialogo
a
più
voci.
È
quanto
ricostruisce
Massimo
Bignardi
in
questo
volume,
evidenziando
la
necessità
da
parte
dell’artista,
di
operare
in
un
cantiere
aperto,
con
manualità
colte
come
si
evince
dal
fitto
repertorio
di
interventi
dettagliatamente
ordinato.
Un
tracciato
che
va
dai
progetti
per
Pompei
va
alla
piazza
di
Puglianello
della
fine
del
decennio
Novanta,
al
Palazzo
di
Giustizia
di
Napoli,
alla
scultura
Il
tempio
delle
libellule
per
l’ingresso
all’area
olimpica
di
Pinerolo
del
2002,
alla
stazione
di
Mugnano
della
MetroCampania
Nord‐Est
completata
nel
2009.
Il
libro
documenta
circa
tre
decenni
di
progetti
e
di
interventi,
evidenziando,
sin
alle
prime
pagine,
la
vocazione
ambientale
propria
della
scultura
di
Casciello,
resa
esplicita
da
un
progressivo
interrogare
i
luoghi:
da
Civitella
d’Agliano
con
l’intervento
del
1987
ai
“corpi
scultorei”
progettati
per
il
Nuovo
planetario
di
Napoli
del
1988;
a
Il
luogo
del
Minotauro,
per
il
C&A
di
Marsiglia,
dello
stesso
anno;
alla
Cappella
di
S.
Maria
di
Realvalle,
del
1989,
ad
Africa,
una
grande
scultura
eseguita
a
Malindi
in
Kenya,
per
il
parco
dell’African
Dream
Village,
nel
1989.
Seguono
in
ordine
di
tempo:
la
Porta
Penne,
del
1992
collocata
nel
centro
storico
di
Penne;
Un
fiore
per
Puglianello,
il
Ciclope,
per
il
Parco
del
Conero,
la
Scena
dei
frutti
della
terra,
per
il
Museo
Enogastronomico
di
Solopaca,
del
2005.
Saranno
poi
le
due
grandi
sculture,
lunghe
oltre
dieci
metri
ciascuna,
realizzate
nel
2001
per
la
sala
dell’Arengario
nel
nuovo
Palazzo
di
Giustizia
di
Napoli;
il
progetto,
non
realizzato,
di
sistemazione
di
piazza
Augusto
Imperatore
a
Roma
ideato
con
lo
scultore
Luigi
Vollaro
e
l’architetto
Esposito;
l’installazione,
nel
2003,
del
Pettine
di
Poppea,
all’interno
del
MÄ
a
Giffoni
Sei
Casali;
la
scultura
Il
solitario
collocata
nel
2004
nella
piazza
S.
Menna
a
Vitulano,
nel
beneventano;
le
porte
dell’Auditorium
Parmenide
della
Fondazione
Velia
nel
2005,
l’antica
città
di
Parmenide
per
la
quale
nel
2006
progetta
la
grande
installazione
Il
vento
di
Velia.
Seguono:
la
fontana
per
Il
luogo
della
purificazione
a
Santa
Maria
di
Castellabate,
del
2006,
e,
dell’estate
del
2009,
Il
tempio
del
vento
per
l’Anfiteatro
Fonte
Mazzola
di
Peccioli.
Più
recente,
del
2011,
è
l’
intervento
che
ha
coinvolto
l’intero
storico
Cine‐Teatro
Minerva
di
Boscoreale,
in
provincia
di
Napoli
e,
del
2014,
La
stanza
della
Pace,
per
la
Fondazione
La
Verde‐La
Malfa,
a
San
Giovanni
La
Punta.
Di
questa
attenta
ricostruzione
rendono
conto
significative
testimonianze
di
personalità
del
dibattito
storico
critico,
quali
Carlo
Chenis,
Enrico
Crispolti,
Gillo
Dorfles,
Claudio
Spadoni
e
Vincenzo
Trione.
.
ANGELO
CASCIELLO
scultore
e
pittore
italiano
nasce
nel
1957
a
Scafati,
ove
vive
e
lavora.
Il
suo
esordio
nel
mondo
dell’arte
risale
al
1977.
Nel
1979
tiene
una
mostra
personale
da
Lucio
Amelio
a
Napoli.
Ha
operato
in
Francia
e
Spagna
negli
anni
Ottanta.
Ha
partecipato
alla
Biennale
di
Venezia
negli
anni
1986,
2006
e
2011,
all’XI
Quadriennale
di
Roma
nel
1986,
nel
1987
partecipa
all’esposizione
Tendenze
dell’Arte
Italiana
negli
anni’90,
alla
Galleria
d’Arte
Moderna
di
Zagabria,
alla
Biennale
del
Sud,
all’Accademia
di
Belle
Arti
di
Napoli
e
alla
XXVI
Biennale
di
Gravure
a
Ljubliana.
Nel
1988
viene
invitato
alle
mostre:
Ucronos,
29
artistes
européen
a
Metz,
Musée
d’Art
et
d’histoire
Cave
Sanit,
Metz;
Ucronia,
13
artisti
italiani,
Kunstverein,
Ludwishafen
am
Rheim
Ev;
Trasport,
Ville
Charité,
Marseille.
Nel
1989
partecipa
alla
mostra
Saturno
al
Museo
Pablo
Gargallo
di
Saragozza.
Nel
1995
partecipa
alla
Biennale
Internazionale
del
Bronzetto
Piccola
Scultura,
Palazzo
della
Ragione,
Padova,
nel
1998
all’XI
Biennale
Internazionale
di
Scultura
Città
di
Carrara
a
Carrara,
nel
2005
all’esposizione
La
Scultura
Italiana
del
XX
secolo,
Fondazione
A.
Pomodoro,
Milano.
È
stato
invitato
a
vari
premi
tra
questi,
al
Premio
Michetti
a
Francavilla
a
Mare
(CH)
negli
anni
1979,1986,2010;
al
Premio
Marche
di
Ancona
negli
anni
1990,1996,1999;
al
Premio
Temoli
a
Temoli
negli
anni
1985,
1991;
al
Premio
Suzzara
a
Suzzara
(MN)
negli
anni
1992,1993,1999.
Ha
partecipato
dal
1988
al
2010
a
nove
edizioni
della
Biennale
d’Arte
Sacra,
presso
Il
Museo
Stauros
d’Arte
Sacra
Contemporanea,
Isola
del
Gran
Sasso
(
TE).
I
suoi
lavori
sono
stati
esposti
in
mostre
tenute
in
Belgio,
Cina,
Francia,
Germania,
Italia,
Iugoslavia,
Kenja,
Spagna,
Svezia,
Svizzera,
U.
S.
A.
.
Ha
tenuto
mostre
antologiche
all’Istituto
Francese
Grenoble
di
Napoli
nel
1987;
a
San
Pietro
in
Atrio
in
occasione
di
Contemporanea
Como3
a
Como
nel
1997,
al
Museo
Stauros
d’Arte
Sacra
Contemporanea
di
Isola
del
Gran
Sasso
/
Teramo
nel
2001;
al
Palazzo
Galeotti
di
Macerata
nel
2002;
al
Castel
dell’Ovo
di
Napoli
nel
2003;
negli
Appartamenti
Storici
nella
Reggia
di
Caserta
nel
2007,
al
FRAC.
Fondo
Regionale
d’Arte
Contemporanea,
Baronissi
(SA)
nel
2010,
al
Museo
Arcos
/
Museo
d’Arte
Contemporanea
Sannio
di
Benevento,
nel
2013
.
MASSIMO
BIGNARDI
è
professore
di
“Storia
dell’arte
contemporanea”,
di
“Arte
ambientale
e
architettura
del
paesaggio”
e,
fino
al
2015,
ha
diretto
alla
Scuola
di
Specializzazione
in
Beni
storico
artistici
dell’Università
di
Siena.
Dal
2003
dirige
il
Frac‐Baronissi
(Museo‐Fondo
Regionale
d’Arte
Contemporanea)
e
dal
2012
la
rivista
GeaArt,
periodico
di
cultura,
arti
visive,
spettacolo
e
nuove
tecnologie
creative.
Nell’ambito
della
sua
attività
di
progettista
di
interventi
e
di
studioso
di
arte
ambientale
ha
pubblicato,
oltre
a
numerosi
saggi,
i
volumi:
Architetture
delle
fornaci,
(Napoli
1999),
Praticare
la
città.
Arte
ambientale,
prospettive
della
ricerca
e
metodologia
d’intervento,
(Napoli
2013).
Inoltre
ha
collaborato
alla
curatela
di:
Marco
Pellizzola.
Il
Giardino
del
Gigante,
(Milano
2006);
Cantiere
Gibellina.
Una
ricerca
sul
campo,
(Roma
2008);
Mauro
Staccioli.
Volterra.
Luoghi
d’esperienza,
(Bologna
2009);
SUD.Mimmo
Paladino.
alla
Festa
dei
Gigli
Nola
2014,
(Nola
2015).