2A)Relazione special. imp. ant

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2A)Relazione special. imp. ant
RELAZIONE TECNICA DI
PREVENZIONE INCENDI
D.P.R. 1 Agosto 2011 n. 151
D.M.I. 27 Luglio 2010
SCUOLA MATERNA "SORELLE AGAZZI"
VIA DON SILVIO CUCINOTTA N. 8
98042 - PACE DEL MELA (ME)
Data : 08/05/2012
Relazione Tecnica di Prevenzione Incendi
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DATI GENERALI
Attività: (67) Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti;
Individuata al punto < 67 > del D.P.R. 01/08/2011 N. 151
RIFERIMENTO NORMATIVO
DECRETO DEL M.I. DEL 26 AGOSTO 1992.
Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica.
DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO - 16/02/2007.
Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione.
DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO - 9/03/2007.
Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale
dei vigili del fuoco.
D.P.R. N° 37 DEL 12 GENNAIO 1998.
Regolamento recante disciplina dei provvedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'articolo 20,
comma 8, delle legge 15 marzo 1997 n° 59.
DECRETO 4 MAGGIO 1998.
Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l'avvio dei
procedimenti di prevenzione incendi, nonché all'uniformità dei connessi servizi resi dai comandi provinciali
dei vigili del fuoco.
CIRCOLARE N. 9 del 5/5/1998.
D.P.R. 12 GENNAIO 1998, n° 37 - Regolamento per la disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione
incendi - Chiarimenti applicativi.
D.M. 30/11/1983.
Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi.
Decreto n. 37 del 22/1/2008.
Regolamento concernente l'attuazione dell'art. 11 quartedecies, comma 13, let. a) della legge n. 248 del 2
dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti degli
edifici..
DECRETO del MINISTERO DELL'INTERNO del 7 gennaio 2005.
Norme tecniche e procedurali per la classificazione ed omologazione di estintori portatili di incendio.
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RELAZIONE TECNICA
Il complesso scolastico che ospita la scuola materna “SORELLE AGAZZI”, oggetto della presente relazione,
è stato realizzato intorno al 1960 ed è sito in Pace Del Mela (ME) in Via Don Silvio Cucinotta n. 8. L’edificio è
costituito da due corpi di fabbrica affiancati e separati da un giunto tecnico di 5 cm. Entrambi i corpi sono ad
una elevazione fuori terra, hanno un’altezza esterna di 4,80 ml ed hanno la copertura a tetto piano non
accessibile. Il corpo di fabbrica realizzato negli anni ’60 è in muratura di mattoni pieni, mentre l’altro corpo di
fabbrica, realizzato in epoca successiva, è in cemento armato.
La presente relazione ha per oggetto la verifica dei criteri di sicurezza antincendio, allo scopo di tutelare
l'incolumità delle persone e salvaguardare i beni contro il rischio di incendio. L'attività risulta esistente prima
del D.M. 18/12/1975.
TERMINI E DEFINIZIONI
I termini le definizioni e le tolleranze adottate sono quelli di cui al D.M. 30/11/1983.
1Classificazione
L'attività ai sensi della normativa in vigore viene classificata come scuole con n. di presenze contemp. da
101 a 300 persone. Nella scuola ci sono n. 4 aule e ciascuna aula è occupata da max 25 persone.
2 Ubicazione
L'attività è ubicata in edificio isolato.
Caratteristiche dell'edificio
N. piani fuori terra = 1
Altezza antincendio = 1.30 m
Edificio ad 1 piano f.t. avente superficie pari a 290.5 mq in muratura piena
Elenco piani edificio dell'attività
Piano
Superficie
Superficie servizi
(m²)
(m²)
Piano Terra
290.5
45
Carico incendio
(MJ/m²)
260
Descrizione
L'attività non comunicherà con attività di qualunque genere ad essa non pertinente.
3 Reazione al fuoco dei materiali
I materiali di arredo e rivestimento, per i quali sono richieste particolari prescrizioni in termini di reazione al
fuoco saranno installati in conformità alle prescrizioni di sicurezza di cui al Decreto del M.I. del 26/06/1984, in
particolare i materiali installati avranno le seguenti caratteristiche:
- negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, nei passaggi in genere, sarà consentita
l'installazione di materiali di classe 1 in ragione del 50% max della loro superficie totale (pavimenti + pareti +
soffitto + proiezioni orizzontali delle scale). Per le restanti parti saranno impiegati materiali di classe O
- in tutti gli altri ambienti, qualora fosse richiesto da esigenze funzionali, saranno utilizzati pavimenti di classe
2
- tutti i rivestimenti saranno di classe 1
- eventuali rivestimenti lignei saranno trattati con vernici omologate di classe 1 di reazione al fuoco secondo
le modalità di cui al D.M. 6/3/1992
- i materiali di rivestimento combustibili, ammessi nelle varie classi di reazione al fuoco come rivestimenti
ecc. saranno posti in opera in aderenza agli elementi costruttivi, di classe O escludendo spazi vuoti o
intercapedini
- i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi, ecc.) ove presenti, saranno di
classe di reazione al fuoco non superiore ad 1
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4. MISURE PER L'EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA
L'attività sarà provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli
occupanti verso l'esterno.
La misurazione delle uscite sarà eseguita nel punto più stretto delle vie di esodo.
Le porte che si aprono verso corridoi interni utilizzati come vie di deflusso saranno realizzate in modo da non
ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi.
Tutte le uscite di sicurezza saranno munite di infissi, apribili verso l'esterno e dotate di maniglioni antipanico.
Il sistema di apertura delle porte sarà realizzato con maniglioni antipanico, che consentiranno l'apertura delle
porte con semplice spinta esercitata dal pubblico.
I maniglioni antipanico saranno installati in conformità con quanto stabilito dal D.M. 3 novembre 2004 (G.U.
n. 271 del 18/11/2004), in particolare:
- i dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo saranno installati in conformità alla EN
179 relativa a "Dispositivi per uscite d'emergenza azionati mediante maniglia a leva o piastra a spinta".
Sulle porte di uscita saranno installati cartelli con la scritta USCITA DI SICUREZZA - APERTURA A SPINTA
- ad un'altezza non inferiore a due metri dal suolo.
Le uscite di sicurezza saranno segnalate anche in caso di spegnimento dell'impianto di illuminazione e
mantenute sempre sgombre da materiali o da altri impedimenti che possono ostacolarne l'utilizzazione.
I locali saranno dotati di un numero di uscite di sicurezza, tali da permettere la rapida evacuazione di tutti gli
occupanti l'edificio in caso di emergenza.
CALCOLO DELL'AFFOLLAMENTO E VERIFICA DELLE VIE DI ESODO
Il tipo, il numero, l'ubicazione e la larghezza delle uscite sono determinate in base al massimo affollamento,
calcolato secondo quanto segue:
Densità di affollamento
- aule: numero persone effettivamente presenti
- aree destinate a servizi: persone effettivamente presenti + 20%
- refettori e palestre: densità di affollamento pari a 0.4 persone/m², si considerano quelle ad uso non
esclusivo
L'attività avrà, una massimo affollamento pari a:
Piano
Piano Terra
Persone aule
100
Elenco aule
Ubicazione
Piano Terra
Aree Servizi (n.
persone + 20%)
125
Persone Palestre
(densità di affoll. 0.4
persone/m²)
0
Aula n.
Persone Refettori
(densità di affoll. 0.4
persone/m²)
0
TOTALE
(persone)
225
Persone presenti
1
25
Piano Terra
2
25
Piano Terra
3
25
Piano Terra
4
25
Capacità di deflusso
- c.d. = 60 per ogni piano
Si ha la seguente necessità di moduli, derivante dal calcolo effettuato con la formula:
- moduli necessari = (max affollamento del piano) / (capacità di deflusso del piano)
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Numero moduli necessari
Piano
Moduli necessari
Piano Terra
4
Max affollamento
225
Capacità deflusso
60.00
Misure in termini di moduli e di massimo affollamento consentito:
(N.B.: Per ADDUZIONE si intende lo sbocco della via di esodo, mentre per LUNGHEZZA si intende la
lunghezza del percorso di esodo fino a luogo sicuro).
Elenco uscite
Ubicazione
Piano Terra
1
Larghezza (m)
1.2
Lunghezza (m)
20
Adduzione
Luogo sicuro
N. moduli
2
Piano Terra
2
1.2
20
Luogo sicuro
2
Piano Terra
3
0.90
15
Luogo sicuro
1
Elenco ingressi
Ingresso N.
1
Uscita N.
Larghezza [m]
1.60
Tipo
Apribile verso l'esterno
Persone evacuabili e max affollamento ipotizzabile
Piano
N. Totale Moduli
Persone Evacuabili
Piano Terra
5
300
Ubicazione
Piano Terra
Max Affoll. Ipotizzabile
225
5. SPAZI A RISCHIO SPECIFICO
5.1 Servizi Tecnologici
5.1.1 Impianti di condizionamento e ventilazione
Caratteristiche impianto di condizionamento:
- tipo: Localizzato
- potenza: 14.08 [kW]
Le strutture di separazione presentano resistenza al fuoco non inferiore a REI 60 e le eventuali
comunicazioni in esse praticate avverranno tramite porte con caratteristiche almeno REI 60 dotate di
congegno di autochiusura.
Le condotte non attraverseranno:
- luoghi sicuri che non siano a cielo libero
- vie di uscita
- locali che presentino pericolo di incendio, di esplosione o di scoppio
Nei casi in cui sarà necessario l'attraversamento di strutture che delimitano i compartimenti, nelle condotte
sarà installata, in corrispondenza degli attraversamenti, almeno una serranda avente resistenza al fuoco pari
a REI 60.
5.1.1.1 Dispositivi di controllo
Gli impianti saranno dotati di comando manuale, situato in un punto, facilmente accessibile, per l'arresto dei
ventilatori in caso di incendio.
L'impianto di condizionamento al fine di impedire che lo stesso possa essere un rischio per la
sicurezza antincendio dell'attività, è realizzato in modo da assicurare:
- il mantenimento e l'efficienza delle compartimentazioni
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- il non ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti pericolosi
- la non produzione, a causa di avarie e/o guasti propri, di fumi che si diffondano nei locali serviti
- il non costituire elemento di propagazione di fumi e/o fiamme.
6 IMPIANTI ELETTRICI
Generalità
L'impianto elettrico dell'attività dovrà essere conforme a quanto previsto dal D.M. 37/08 e dalla Norma
CEI64/8.
Inoltre l'attività sarà munita di interruttore generale, posto in posizione segnalata, che permetterà di togliere
tensione all'impianto elettrico dell'attività; tale interruttore sarà munito di comando di sgancio a distanza,
posto nelle vicinanze dell'ingresso o in posizione presidiata.
La rispondenza alle vigenti norme di sicurezza sarà attestata con la procedura di cui alla normativa vigente.
Impianto elettrico di sicurezza
L'attività sarà dotata di un impianto di sicurezza alimentato da apposita sorgente, distinta da quella ordinaria.
L'impianto elettrico di sicurezza alimenterà le seguenti utilizzazioni, strettamente connesse con la sicurezza
delle persone:
- illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo
che garantisce un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux a 1 metro di altezza del piano di calpestio delle
vie di esodo;
- impianto di allarme;
L'impianto elettrico di sicurezza avrà inoltre le seguenti caratteristiche:
- il tempo di intervento della illuminazione di sicurezza inferiore a 0.5 secondi;
- nessuna apparecchiatura elettrica sarà collegata all'impianto elettrico di sicurezza;
- l'alimentazione dell'impianto di sicurezza potrà inserirsi anche con comando a mano, posto in posizione
conosciuta dal personale;
- l'autonomia della sorgente di sicurezza non sarà inferiore ai 30 minuti;
- il dispositivo di ricarica degli accumulatori sarà di tipo automatico e consentirà la ricarica degli stessi in
tempi inferiori a 12 ore.
Saranno installate lampade singole del tipo autoalimentato con tempo di ricarica inferiore a 12 ore.
7 SISTEMA DI ALLARME
7. 0 Generalità
L'attività sarà munita di un sistema di allarme in grado di avvertire gli alunni e il personale presenti, in caso di
pericolo. Il sistema di allarme avrà caratteristiche atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti ed il suo
comando sarà posto in locale permanentemente presidiato durante il funzionamento dell'attività.
7.1 Tipo Impianto
Il sistema di allarme sarà costituito dallo stesso impianto a campanello usato normalmente per l'attività,
convenendo un particolare suono.
Il funzionamento del sistema di allarme sarà garantito anche in assenza di alimentazione elettrica principale
per un periodo non inferiore a 30 minuti.
8 MEZZI E IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI
8.0 Generalità
Le apparecchiature e gli impianti di estinzione degli incendi saranno realizzati a regola d'arte.
8.1 Estintori
L'attività sarà dotata di un adeguato numero di estintori portatili.
Gli Estintori saranno di tipo omologato dal Ministero dell'Interno ai sensi del D.M. del 7/01/2005 (Gazzetta
Ufficiale n. 28 del 4.02.2005) e successive modificazioni.
Saranno distribuiti in modo uniforme nell'area da proteggere, e si troveranno:
- in prossimità degli accessi
- in vicinanza di aree di maggior pericolo
Saranno ubicati in posizione facilmente accessibile e visibile.
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Appositi cartelli segnalatori ne faciliteranno l'individuazione, anche a distanza.
Caratteristiche tecniche
- disposti 1 ogni 200 mq di pavimento, o frazione, con un minimo di 1 estintore per piano
- capacità estinguente non inferiore a 13A - 89B
Elenco estintori
Piano
Piano Terra
N.
3
Tipo
Polvere chimica
Classe 1
13A
Classe 2
89B
8.2 Impianto idrico antincendio
Sarà presente un impianto idrico antincendio e gli idranti correttamente corredati saranno:
- distribuiti in modo da consentire l'intervento in tutte le aree dell'attività.
- dislocati in posizione facilmente accessibile e visibile
Appositi cartelli segnalatori ne agevoleranno l'individuazione a distanza.
Ogni naspo sarà corredato da una tubazione semirigida lunga 20 m, realizzata a regola d'arte.
Ogni idrante sarà corredato da una tubazione flessibile lunga 20 m.
Rete di tubazioni
L'impianto idrico antincendio sarà costituito da una rete di tubazioni, con n. 1 montante.
Dal montante sarà derivato, con tubazione di diametro interno non inferiore a DN40 mm, un attacco per
idranti DN 45 e, con tubazione di diametro interno non inferiore a DN25 mm, un attacco per Naspi.
La rete di tubazioni sarà indipendente da quella dei servizi sanitari.
Le tubazioni saranno protette dal gelo e dagli urti, ove se ne ravveda la necessità.
La rete sarà di tipo a pettine.
Numero montanti = 1
Tipo montante = A giorno
Alimentazione
Sarà predisposto un serbatoio di accumulo in acciaio da 7 m³.
L'impianto idrico antincendio sarà alimentato da un gruppo pompe UNISHELT-60 UNI 11292 da esterno UNI
EN 12845 costituito da 1 Pompa elettrica con Potenza 3kW, 1 Pompa Diesel con Potenza 4,6kW ed 1
Pompa Pilota con Potenza 0,8kW.
L’alimentazione elettrica sarà da linea preferenziale esterna indipendente dalle altre utenze elettriche e dal
quadro elettrico generale.
Caratteristiche idrauliche: (viene applicata la normativa UNI 10779)
N. idranti DN 45 = 1
N. naspi UNI 25 = 3
- alimentazione in grado di alimentare in ogni momento contemporaneamente tutti gli idranti e naspi;
- portata per ognuno degli idranti non inferiore a 120 l/min;
- portata per ognuno dei naspi non inferiore a 35 l/min;
- pressione non inferiore a 2 bar in fase di scarica.
- alimentazione con autonomia non inferiore a 30 min.
Calcolo volume riserva idrica
Area di livello 1 (area di rischio definita da UNI 10779)
N. di UNI 25 più sfavoriti = 2 (numero di naspi massimi da considerare contemporaneamente in funzione)
Volume riserva idrica MINIMA = (2 * 35 * 30) / 1000 = 2.10 m³ (Volume riserva idrica per n. 2 UNI 25 per
funzionamento minimo di 30 min)
N. idranti DN 45 = 1
Volume riserva idrica MINIMA = (1 * 120 * 30) / 1000 = 3.60 m³ (Volume riserva idrica per n. 1 UNI 45 per
funzionamento minimo di 30 min)
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Volume riserva idrica TOTALE NECESSARIA = 5.70 m³ < 7 m³ (Volume riserva idrica di progetto)
L'impianto mantenuto costantemente in pressione sarà munito di attacco UNI 70, per il collegamento dei
mezzi dei Vigili del fuoco, installato all'esterno dell’edificio, in posizione ben visibile e facilmente accessibile
ai mezzi di soccorso.
IMPIANTO DI RIVELAZIONE INCENDI
In considerazione dei potenziali rischi di incendio è stata rilevata la necessità di installare un impianto di
rivelazione di incendio; questo sarà progettato e realizzato a regola d'arte, in conformità alla Circolare del
Ministero dell'Interno n. 24 del 26/1/1993, e quindi alle norme UNI 9795.
Caratteristiche tecniche:
- la segnalazione di allarme proveniente da uno qualsiasi dei rivelatori utilizzati determinerà una
segnalazione ottica ed acustica di allarme incendio nella centrale di controllo e segnalazione, la quale sarà
ubicata in ambiente sempre presidiato (Ufficio)
- l'impianto consentirà l'azionamento automatico dei dispositivi di allarmi posti nell'attività entro i seguenti
tempi:
a) 2 minuti dall'emissione della segnalazione di allarme proveniente da due o più rivelatori o
dall'azionamento di un qualsiasi pulsante manuale di segnalazione di incendio
b) 5 minuti dall'emissione di una segnalazione di allarme proveniente da un qualsiasi rivelatore, qualora la
segnalazione presso la centrale di allarme non sia tacitata dal personale preposto
Lungo le vie di esodo e in luoghi presidiati, saranno installati dei dispositivi manuali di attivazione del sistema
di allarme; questi saranno installati sottovetro in contenitore ben segnalato.
Sarà altresì installato un martelletto per permettere l'agevole rottura del vetro di protezione del pulsante di
attivazione manuale del sistema di allarme.
L'impianto sarà a servizio dell'intera attività.
9 SEGNALETICA DI SICUREZZA
Sarà installata cartellonistica di emergenza conforme al D. Lgs. n. 81/2008, avente il seguente scopo:
- avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte
- vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo
- prescrivere determinati comportamenti necessari ai fini della sicurezza
- fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza, o ai mezzi di soccorso o salvataggio
- fornire altre indicazioni in materia di sicurezza
Sarà segnalato l'interruttore di emergenza atto a porre fuori tensione l'impianto elettrico dell'attività.
Saranno apposti cartelli indicanti:
- le uscite di sicurezza dei locali
- gli idranti posizionati all'interno dei locali
- gli estintori posizionati all'interno dei locali
Saranno installati cartelli di:
- divieto
- avvertimento
- prescrizione
- salvataggio o di soccorso
- informazione in tutti i posti interni o esterni all'attività, nei quali è ritenuta opportuna la loro installazione
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SEGNALETICA UTILIZZATA
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10 NORME DI ESERCIZIO
A cura del titolare dell'attività sarà predisposto un registro dei controlli periodici ove saranno annotati tutti gli
interventi ed i controlli relativi all'efficienza degli impianti elettrici, dell'illuminazione di sicurezza, dei presidi
antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell'osservanza della
limitazione dei carichi d'incendio nei vari ambienti dell'attività.
Tale registro sarà mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte dell'autorità
competente.
Sarà predisposto un piano di emergenza e saranno fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso
dell'anno scolastico.
Le vie di uscita saranno tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale.
Sarà fatto divieto di compromettere la agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di
sicurezza, durante i periodi di funzionamento dell'attività, verificandone l'efficienza prima dell'inizio delle
lezioni.
Le attrezzature e gli impianti di sicurezza saranno controllati periodicamente in modo da assicurare la
costante efficienza.
Nei locali ove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili sarà fatto
divieto di fumare o fare uso di fiamme libere.
I travasi di liquidi infiammabili saranno effettuati in locali appositi e con recipienti e/o apparecchiature di tipo
autorizzato.
Nei locali dell'attività, non appositamente all'uopo destinati, non saranno depositati e/o utilizzati recipienti
contenenti gas compressi e/o liquefatti. I liquidi infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che
possono comunque emettere vapori o gas infiammabili, saranno tenuti in quantità strettamente necessarie
per esigenze igienico-sanitarie e per l'attività didattica e di ricerca in corso.
Al termine dell'attività didattica o di ricerca, l'alimentazione centralizzata di apparecchiature o utensili con
combustibili liquidi o gassosi sarà interrotta azionando le saracinesche di intercettazione del combustibile, la
cui ubicazione sarà indicata mediante cartelli segnaletici facilmente visibili.
Negli archivi e depositi, i materiali saranno depositati in modo da consentire una facile ispezionabilità,
lasciando corridoi e passaggi di larghezza non inferiore a 0.90 m.
Eventuali scaffalature saranno poste a distanza non inferiore a m 0.60 dall'intradosso del solaio di copertura.
Il titolare dell'attività procederà affinché nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di
sicurezza. Egli si avvarrà per tale compito se necessario, di un responsabile della sicurezza, in relazione alla
complessità e capienza della struttura scolastica.
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