Lezione 12 Introduzione ai servizi del Sistema Operativo

Transcript

Lezione 12 Introduzione ai servizi del Sistema Operativo
La quarta conoscenza
Lezione 12
Introduzione ai servizi del Sistema Operativo
Nel seguito di queste pagine si descriveranno:
 Il Sistema Operativo. La gestione dei documenti (file system): documento (file), cartella o
fascicolo (directory), operazioni e gestione: L’interfaccia: la metafora della scrivania (desktop),
finestra e sua struttura, operazioni e gestione. Brevi cenni alla sicurezza dei dati.
 Cenni a tablet, smartphone e PC
La lezione è un primo approccio alla funzione e ai servizi offerti dal Sistema Operativo, con alcuni
cenni al significato di “sicurezza dei dati”.
In particolare saranno illustrati la funzione, le operazioni e le modalità di gestione de:
i file (o archivi o documenti)
le directory (o cartelle o fascicoli)
le finestre
Giacomo Piscitelli
Primi elementi di SISTEMI OPERATIVI
Caratteristiche di base
I sistemi operativi (SO oppure OS) per PC fissi o mobili (come Windows, Mac OSX, ecc.) sono in genere
“multitasking” e dotati di “interfaccia utente di tipo grafico” (GUI).
Con il termine “multitasking” si intende la possibilità di eseguire più programmi contemporaneamente.
Un’interfaccia grafica rappresenta tutti gli oggetti come immagini (icone, pulsanti, menu). L’utente può
interagire con essi attraverso il mouse, cliccandovi sopra il puntatore.
•
•
•
•
Gli elementi principali di tale interfaccia sono:
Desktop (scrivania): è il piano (virtuale) su cui poggiano tutti gli elementi di Windows.
Icone: sono immagini che possono essere associate ad oggetti (finestre, documenti, programmi) per
rendere più intuitivo il loro significato.
Finestra: una sorta di schermo nello schermo attraverso il quale un programma “comunica” con l’utente.
Ogni programma ha una propria finestra che viene aperta nel momento in cui esso va in esecuzione e
viene chiusa quando il programma termina. Allo stesso modo, chiudere la finestra di un programma
equivale a far terminare l’esecuzione dello stesso.
Barra delle applicazioni: è la barra grigia posta sul bordo inferiore dello schermo. Viene chiamata così
perché mostra (attraverso dei pulsanti) tutti i programmi in esecuzione in quel momento.
Nel prosieguo di queste note si farà esplicito riferimento al Sistema Operativo Windows nella sua
versione 10, anche se quanto verrà riportato vale, con qualche rara eccezione e con piccole modifiche, non
solo per le versioni precedenti di Windows, ma anche per quasi tutti i SO multitask per PC fissi o mobili.
Giacomo Piscitelli
pag. 2 di 19
IL DESKTOP
Si rimanda alla lezione 3 per una più dettagliata descrizione delle caratteristiche di un’interfaccia grafica
e, in particolare, della scrivania (o desktop), che comprende una serie di componenti:
le icone dei programmi che possono all’occorrenza essere avviati;
la barra delle applicazioni, che raggruppa le icone dei programmi già avviati;
il pulsante di avvio o tasto start, che consente di accedere ad un insieme di comandi) attraverso i quali si
possono svolgere tutte le funzioni principali di Windows.
Giacomo Piscitelli
pag. 3 di 19
LE ICONE
Operazioni sulle icone
• Selezione: per selezionare un’icona è sufficiente cliccare su di essa con il mouse.
• Spostamento: è sufficiente cliccare sull’icona e spostarla tenendo premuto il tasto sinistro del mouse
(d’ora in poi tale azione verrà indicata con i termini “trascinare” o “spostare”).
• Cambio nome: selezionare l’icona, cliccare una seconda volta sul nome (sotto l’icona), immettere il
nuovo nome (o modificare quello esistente dopo essersi spostati con i tasti cursore nel punto in cui
modificare).
• Cancellazione: selezionare l’icona e premere il pulsante “Canc”.
• Esecuzione del programma associato: per eseguire il programma associato all’icona bisogna cliccare
velocemente per 2 volte di seguito (doppio click) sull’icona o, in alternativa, selezionare l’icona e
premere il tasto “Invio”.
Molte delle operazioni indicate sopra possono essere effettuate anche cliccando il tasto destro del mouse
sull’icona; questo fa apparire un menù detto “menù contestuale” perché i comandi che contiene cambiano a
seconda del punto su cui viene premuto il suddetto tasto. A questo punto è sufficiente scegliere la voce che
interessa.
Giacomo Piscitelli
pag. 4 di 19
I FILE
1/2
I file sono tutti i documenti che è possibile, creare, leggere, modificare e gestire con il computer; file è
l’elemento usato per memorizzare qualunque tipo di dati su una memoria di massa: programmi, documenti,
immagini, brani musicali vengono memorizzati sempre sotto forma di file.
Quando lavoriamo sul computer e salviamo il nostro lavoro creiamo un file.
Un file è un documento che sul computer viene rappresentato con un’icona.
Ogni file è caratterizzato da un nome. Il nome di un file lo decidiamo noi al momento del salvataggio.
Il nome deve essere univoco, non possono cioè esistere due file con lo stesso nome. In Windows il nome
dei file può essere lungo fino a 255 caratteri e può contenere lettere, cifre numeriche, spazi e caratteri speciali
ad eccezione dei seguenti \ ? : * ? " < > |
Il nome di un file ha sempre una struttura del tipo seguente: Nome Del File.Ext dove:
• Nome Del File - è il nome vero e proprio.
• Ext - è l’estensione, cioè una sigla (in genere di 3 o 4 lettere) che indica di che tipo di file si tratta
(programma, testo, immagine, ecc.). Ogni programma ha una estensione che identifica i documenti
realizzati con esso.
•
•
•
•
•
•
•
Le estensioni più usate sono:
EXE, DLL, COM, VXD - identificano i programmi;
TXT - identifica un file di testo semplice;
DOC, XLS, MDB, PPT - identificano rispettivamente documenti realizzati con i programmi Word (testo), Excel
(foglio elettronico), Access (base di dati), PowerPoint (presentazione);
ZIP, RAR - identificano file compattati;
GIF, JPG (o JPEG), BMP - identificano file contenenti immagini;
WAV, MIDI, MP3 - identificano file contenenti suoni e brani musicali;
HTM, HTML - identificano file contenenti pagine web.
Giacomo Piscitelli
pag. 5 di 19
I FILE
2/2
Oltre al nome e alla sua estensione (o tipo), un file è caratterizzato da altre proprietà, tra le quali:
Date: ad un file vengono associate 2 date: data di creazione e data di ultima modifica. La prima indica
la data in cui il file è stato creato, la seconda quella in cui il file è stato modificato per l’ultima volta.
Dimensione:
(Mb).
•
•
•
•
numero di byte occupati dal file. Di solito si usano i multipli Kilobyte (Kb), e Megabyte
Attributi: Sono proprietà che indicano il tipo di accesso che si può fare al file; i principali sono:
archivio - il file rappresenta un documento normale accessibile sia in lettura che in scrittura;
sola lettura - il file può solo essere letto, ma non modificato;
nascosto - il file non è visibile;
sistema - il file è un file del sistema operativo e quindi “dovrebbe” poter essere modificato solo da
questo.
Un’altra caratteristica tipica dei file è la sua “dislocazione”; cioè il componente in cui si trova il documento
sul computer, lo spazio della memoria del computer in cui è possibile andare per ritrovarlo quando se ne ha
bisogno.
Giacomo Piscitelli
pag. 6 di 19
I FILE (documenti) e LE DIRECTORY (cartelle)
Directory o cartella - è un elemento in grado di contenere gruppi di file o altre directory. E’ utile per
organizzare i file per insiemi dello stesso tipo e quindi per facilitarne la classificazione e la ricerca.
Le cartelle (o fascicoli o, in inglese, directory) sono la metafora con cui vengono organizzati i documenti
all’interno del computer. I nostri computer possono contenere migliaia di cartelle e sotto cartelle in cui sono
ordinati i documenti per tipo, per nome, per data e naturalmente secondo l’ordine che più ci interessa
mantenere.
Come già detto, ogni cartella può contenerne altre; ciascuna di queste a sua volta può contenere file e
altre cartelle e così via in una struttura gerarchica che può essere anche molto estesa. Le cartelle contenute
in un’altra prendono il nome di sottocartelle o subdirectory.
Per creare un nuovo file o cartella – nella cartella in cui creare l’oggetto, premere il tasto destro del
mouse su una parte vuota, selezionare “Nuovo” nel menu che appare (“Menu contestuale” riportato nella
pagina successiva), e scegliere il tipo di oggetto da creare dall’elenco (cartella, file di testo, documento,
ecc.). Sostituire il nome standard dato all’oggetto con uno significativo. Se si vuol creare l’oggetto sul
desktop, premere analogamente il tasto destro del mouse su una parte vuota del desktop e scegliere
“Nuovo” dal menu “Menu contestuale”.
È anche possibile visualizzare le proprietà di file, cartelle e memorie di massa:
• scegliendo nel “Menu contestuale” la voce “Proprietà”
• premendo il tasto destro del mouse sull’oggetto (sia esso file, cartella o dispositivo di memoria di
massa), dal menù che compare scegliendo la voce “Proprietà” (in genere è l’ultima voce dell’elenco).
Giacomo Piscitelli
pag. 7 di 19
I FILE E LE DIRECTORY: LE OPERAZIONI
Menu contestuale e tipi di oggetti da creare
Giacomo Piscitelli
Le operazioni per gestire e ordinare file
e cartelle sono:
Copia – copiare il file in un’altra cartella,
lasciando il file anche nella cartella
originaria.
Taglia – togliere il file da una cartella per
spostarlo in un’altra. Subito dopo il
comando taglia è necessario incollare il file
in una qualche cartella, altrimenti si rischia
che questo venga perso.
Incolla – per inserire nella cartella in cui ci
si trova i file precedentemente tagliati o
copiati.
Elimina – per cancellare dal computer il
file selezionato. Se per errore si elimina un
documento, si può recuperarlo nel cestino
presente sul desktop. Se invece si elimina
un file anche dal cestino, esso non potrà
più essere recuperato.
Cambiare nome a un file o cartella:
• selezionare il file, cliccare di sinistro
sull’icona oppure premere il tasto F2
• cliccare di destro sull’oggetto, scegliere
“Rinomina”
e poi inserire il nuovo nome.
pag. 8 di 19
LO SPAZIO DELL’UTENTE
Windows 10 prevede che nel PC, fisso o mobile che sia, vengano definite le seguenti 6 cartelle principali:
Desktop
• Per raccogliere tutti gli oggetti riportati sul piano della scrivania
Documenti
• Per contenere lettere, conti etc. in gran parte risultato dei programmi Word (per scrivere),
Excel (per far di conto), Power Point (per approntare presentazioni), Access (per ccostruire e
gestire Basi di Dati), ecc.
Download
• per raggruppare tutti gli oggetti scaricati da Internet o allegati a messaggi di posta
Immagini
• Per contenere fotografie, in gran parte prese con la propria macchina fotografica digitale o il
proprio smartphone e poi “scaricate” sul proprio computer
Musica
• Per contenere brani musicali, in gran parte scaricati tramite siti specializzati o copiati da propri
CD
Video
• per raggruppare tutti i video d’interesse disponibili in Internet o ripresi con la propria
videocamera o il proprio smartphone e poi “scaricati” sul proprio PC
A tali cartelle si possono aggiungere tutte le ulteriori cartelle o sottocartelle necessarie per raccogliere i
propri lavori.
Giacomo Piscitelli
pag. 9 di 19
LE FINESTRE
Ogni attività sul computer viene visualizzata attraverso una finestra. Una finestra, come già si è visto, è
un rettangolo che si apre sopra al desktop. Ogni finestra è delimitata da un bordo.
L’interno della finestra è uno spazio di lavoro: appaiono gli oggetti o gli strumenti con cui è possibile
interagire. In alto a destra ci sono i bottoni di chiusura e riduzione delle dimensioni.
E’ anche possibile aprire più finestre contemporaneamente. Ogni nuova finestra andrà a sovrapporsi sulle
altre come fossero tanti libri messi uno sopra l’altro. Quando ci sono aperte più finestre, è possibile lavorare
solo su quella che appare sopra le altre.
Nella diapositiva al lato viene riportata
un esemplare di come può essere fatta
una finestra. Sarà probabilmente diversa
da quella che si vede sul proprio schermo.
Infatti, anche se la struttura di massima è
sempre la stessa, il modo in cui una
finestra è visualizzata è configurabile
dall’utente attraverso la voce “visualizza”
del menu contestuale associato alla
finestra, ottenibile cliccando di destro in un
punto “bianco” della finestra stessa.
Giacomo Piscitelli
pag. 10 di 19
La tipica struttura di una finestra
Gli elementi caratteristici di una finestra sono:
La Barra del titolo, che visualizza il titolo del programma a cui essa è associata e i pulsanti di controllo.
I Pulsanti di controllo, che servono rispettivamente:
 a ridurre la finestra ad icona; la finestra è ancora attiva (il programma è in esecuzione), ma non viene
visualizzata; l’unica cosa visibile è un pulsante sulla barra di avvio del DeskTop;
 a ingrandire la finestra fino a farle occupare l’intero schermo oppure a ripristinare la dimensione
personalizzata della finestra quando la finestra è a schermo intero;
 a chiudere la finestra; in tal caso anche il programma ad essa associato verrà terminato.
A questi pulsanti si aggiunge quello con
l’icona della finestra che si trova sulla
barra del titolo all’estrema sinistra (in questo
esempio). Esso serve a mostrare un menù
con le funzioni di controllo della finestra.
La Barra dei menu: Contiene i comandi
utilizzabili dal programma. Ogni parola della
barra attiva un elenco di comandi, che viene
mostrato quando si seleziona una delle voci.
Le Barre di scorrimento (Scroll bar):
servono a scorrere il contenuto della finestra
se esso occupa un’area maggiore di quella
mostrata dalla finestra. In questo caso sono
presenti sia la scroll bar verticale (a destra)
che quella orizzontale (in basso), ma può
essercene anche una sola o nessuna. Sono
attivate trascinando il cursore con il mouse
oppure cliccando sui pulsanti di scorrimento.
Giacomo Piscitelli
pag. 11 di 19
LE FINESTRE: le principali operazioni
Spostare o ridimensionare una finestra
Se una finestra non è a tutto schermo, essa può essere spostata o se ne possono cambiare le
dimensioni:
Spostamento di tutta la finestra:
cliccare di sinistro sulla barra del titolo;
tenere premuto il tasto (agganciare);
spostare il mouse (trascinare) nel punto
desiderato; rilasciare il tasto;
Cambiamento di dimensioni della
finestra: posizionare il mouse sulle bordi
laterali, sul bordo inferiore o sugli angoli in
basso a destra o a sinistra; il cursore
cambia forma (doppia freccia nella direzione
dello spostamento); cliccare di sinistro,
tenendo premuto il tasto (agganciare);
spostare il mouse (trascinare) nel punto
desiderato; rilasciare il tasto.
Giacomo Piscitelli
pag. 12 di 19
Esercitazione!
Giacomo Piscitelli
pag. 13 di 19
Cenni alla sicurezza dei dati e alla protezione dai virus
La sicurezza dei dati riguarda 2 aspetti:
• evitare le perdite accidentali (cancellazione di file, rottura dell’hard disk, virus);
• evitare che dati privati (personali o aziendali) finiscano in mani non autorizzate.
Un virus è un piccolo programma che svolge 2 funzioni fondamentali:
• Riproduzione - esso si inserisce in un altro programma e resta collegato a questo in modo invisibile.
Quando il programma “infetto” viene eseguito, il virus cerca altri programmi e inserisce in essi unasua
copia. Se uno di questi viene copiato ed eseguito su un altro computer, anche i programmi di
quest’ultimo verranno infettati.
• Danneggiamento - in un momento deciso dall’autore del virus (una particolare data, una particolare
operazione), quest’ultimo esegue operazioni che vanno dalla semplice comparsa di frasi o schermate
particolari alla cancellazione di una parte o tutti i dati presenti sull’hard-disk.
Osservazione: in ogni caso il virus non può distruggere l’hard-disk; questo può infatti essere riutilizzato
riformattandolo.




Per evitare i virus è necessario seguire alcune semplici regole:
Non usare programmi non originali o comunque di cui non si conosce la provenienza.
Acquistare la licenza d’uso di un programma antivirus. Tenere aggiornato il programma (in genere ci
sono aggiornamenti a cadenza trimestrale o quadrimestrale).
Eseguire periodicamente la scansione dell’hard disk per controllare che non sia entrato un virus nei nostri
programmi.
Evitare di scaricare programmi sconosciuti da internet.
Giacomo Piscitelli
pag. 14 di 19
Cenni alla sicurezza dei dati: evitare le perdite accidentali
Per far fronte al primo tipo di problema della sicurezza è necessario:
• Salvare frequentemente i dati sull’hard disk mentre si lavora su un documento. Infatti i dati su cui si sta
lavorando sono memorizzati sulla RAM e questa memoria perde le informazioni se viene a mancare la
corrente. Pertanto in tale evenienza tutti i dati non ancora salvati su hard disk verrebbero persi
“irrimediabilmente”.
• Per limitare il problema suddetto è anche opportuno usare un gruppo di continuità, cioè un dispositivo
dotato di batteria in grado di garantire un certo periodo di autonomia in caso di mancanza di corrente.
• Realizzare periodicamente copie di backup (cioè di riserva) dei documenti su data catridge, CD-ROM o
dischi esterni. Ciò ci garantisce da perdite dovute al malfunzionamento dell’hard disk o all’azione di virus.
• Analizzare frequentemente l’hard disk con un software antivirus così da individuare ed eliminare
eventuali virus prima che possano far danni.
Per quanto riguarda la conservazione di CD-ROM e data catridge è opportuno:
 etichettarli in modo da sapere sempre cosa contengono;
 riporli in un luogo sicuro;
 proteggerli da scritture accidentali;
 evitare di esporli a polvere e fonti di calore (sole, stufe, ecc.);
 per i dischi evitare di esporli a campi magnetici (non metterli vicino ad apparecchiature elettriche).
Giacomo Piscitelli
pag. 15 di 19
Cenni alla sicurezza dei dati: evitare che dati privati finiscano in mani non autorizzate
•
•
•
•
Per far fronte al secondo tipo di problema (soprattutto in ambito aziendale) è necessario:
Sistemare computer e archivi magnetici in posti sicuri.
Realizzare sistemi di controllo degli accessi ai dati e ai computer, suddividendo gli utenti in gruppi con
diversi livelli di autorizzazione per leggere e immettere dati.
Prevedere codici utente e password per usare il computer.
Crittografare i dati riservati.
Giacomo Piscitelli
pag. 16 di 19
Cenni a tablet, smartphone e PC
Si rimanda al manuale “Il tablet e lo smartphone”, edito dalla Fondazione Mondo Digitale e pubblicato a
Roma nel marzo 2015.
In tale manuale vengono dapprima illustrate le “quattro cose da sapere” sui tablet, quali sono le
caratteristiche principali da valutare, cosa sono le cosiddette “application” (in gergo app) e cos’è lo store (il
negozio presso cui fornirsi, in alcuni casi pagando un modico prezzo, delle app ritenute utili) e si riportano
poi in breve le illustrazioni di alcune app “degne di nota” e le modalità per acquistare le app a pagamento.
Tutte le considerazioni fatte per i tablet possono essere ritenute valide anche per gli smartphone,
dispositivi portatili nati per coniugare insieme le funzionalità di un telefono cellulare con quelle per la
gestione dei dati.
Gli smartphone possono quindi essere definiti i “telefoni di internet”, proprio perché esprimono al
massimo le loro potenzialità quando sono connessi alla rete. Caratteristica fondamentale degli smartphone
è infatti la possibilità di accrescere le proprie funzionalità attraverso l’installazione di programmi applicativi,
anche in questo caso le ormai già note app. Allo stesso modo dei tablet anche gli smartphone hanno i loro
sistemi operativi e i loro negozi virtuali nei quali poter acquistare o scaricare gratuitamente tutti i contenuti
che andranno a personalizzare il dispositivo.
Il manuale termina con la “sensazione di spaesamento” da cui si viene presi, perché non si sa bene cosa
scegliere tra un tablet o un PC, tra l’uno o l’altro tablet o, come si può tranquillamente affermare, anche tra
uno smartphone ed un PC.
Purtroppo, non esistono delle regole generali per scegliere l’acquisto di uno o l’altro di questi dispositivi.
Sicuramente chi usa questi strumenti per lavoro ha bisogno di un tablet di un certo tipo e magari di un
computer vicino capace di “dialogare” con esso. Così facendo la produttività di quell’utente viene migliorata
e resa più efficiente.
Giacomo Piscitelli
pag. 17 di 19
I tablet o gli smartphone sono leggeri, comodi, sottili, pratici; hanno la caratteristica di essere “tutto in
uno”; sono molto più semplici da utilizzare rispetto a mouse e tastiera del PC.
Ma proprio la loro semplicità, dovuta al fatto che sono dispositivi touch (basati cioè sul fatto di prevedere
un’interazione basata sul “tatto” ovvero che funzionano in base a uno o più tocchi delle nostre dita), non
consente di mettere a disposizione una quantità notevoli di funzioni e servizi sofisticati, che sono resi
possibili dall’interfaccia “grafica” di un PC, la cosiddetta “Graphical User Interface – GUI”, basata invece sul
riconoscimento/attivazione di simboli (le icone).
Giacomo Piscitelli
pag. 18 di 19
Dopo tutta questa fatica, è giusto concedersi un po’ di svago con qualche gioco. Pigiare di sinistro
sul link riportato di seguito.
I giochi di Galileo
Giacomo Piscitelli
pag. 19 di 19