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Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. 2016 Bozze degli Standard per commento Proposte di modifica Versione con le modifiche evidenziate L’International Internal Audit Standards Board (IIASB) sta rilasciando la bozza di exposure che recepisce la proposta di modifiche agli Standards Internazionali per la Professione (International Standards for the Professional Practice of Internal Auditing Standards). Il periodo di exposure inizia il 1 Febbraio e termina il 30 Aprile del 2016. Per ciascuno Standard, Interpretazione o voce del glossario, la nuova versione è visualizzata in rosso; le parti cancellate sono visualizzate, in blu e il testo che viene mantenuto invariato è visualizzato in carattere normale. Vi invitiamo a usare come riferimento l'attuale versione degli Standard . Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. 1. Proposte di modifica dell'Introduzione STANDARD INTERNAZIONALI PER LA PRATICA PROFESSIONALE DELL'INTERNAL AUDITING (GLI STANDARD) Introduzione agli International Standard L'attività di internal audit è svolta in contesti giuridici e culturali diversi, all'interno di organizzazioni che variano per finalità, dimensioni, complessità e struttura, e da persone interne o esterne all'organizzazione. Mentre nei vari contesti ci possono essere differenze nello svolgimento dell'attività di internal audit, la conformità agli International Standards for the Professional Practice of Internal Auditing (gli Standard) dell'IIA è essenziale per l'adempimento delle responsabilità degli auditor e dell’attivitàactivitydi internal audit. Qualora leggi o regolamenti vietino agli internal auditor di operare in conformità con alcune parti degli Standard, essi dovranno tuttavia rispettarne tutte le altre parti e darne adeguata informativa. Se gli Standard sono utilizzati congiuntamente con standard pubblicati da altri organismi professionali riconosciuti, gli internal auditor possono comunicare anche l'uso di altri standard se opportuno. In tal caso, se esistono differenze tra gli Standard e altri eventualmente adottati, gli internal auditor devono rispettare gli Standard e possono conformarsi ad altri standard solo se questi sono più restrittivi. Gli Standard hanno lo scopo di: 1. delineare i principi base che prescrivono come deve essere svolta l'attività di internal audit. 2. fornire un quadro di riferimento per lo sviluppo e l'effettuazione di una vasta gamma di attività di internal audit a valore aggiunto. 3. definire i parametri per la valutazione delle prestazioni dell'internal audit. 4. promuovere il miglioramento dei processi organizzativi e operativi. Gli Standard fissano requisiti vincolanti, basati su principiche consistono in: Definizioni dei requisiti fondamentali per la pratica professionale dell'internal auditing e per la valutazione dell'efficacia dell'attività, applicabili internazionalmente a diversi livelli organizzativi e individuali. Interpretazioni che chiariscono termini e concetti contenuti negli DefinizioniStandard. Gli Standard, unitamente al Codice Etico, contemplano elementi vincolanti dell'International Professional Practices Framework (IPPF); pertanto, la conformità agli Standard e al Codice Etico è indicativa della corrispondente conformità a elementi Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. vincolanti dell'IPPF. Gli Standard utilizzano termini cui sono stati attribuiti significati specifici e che sono stati inclusi nel Glossario. Specificamente Per comprendere e applicare correttamente gli Standard, è necessario considerare sia gli Standard che le loro Interpretazioni, nonché i significati specifici riportati nel Glossario. Inoltre, gli Standard usano la parola "deve" per specificare un requisito vincolante e la parola "dovrebbe" per indicare un requisito vincolante a meno di circostanze ed eventi che, sottoposti a un giudizio professionale, ne giustifichino l'inosservanza. Per comprendere e applicare correttamente gli Standard, è necessario considerare sia le Definizioni che le loro Interpretazioni, nonché i significati specifici riportati nel Glossario. La struttura degli Standard è suddivisa in Standard di Connotazione e Standard di Prestazione. Gli Standard di Connotazione precisano le caratteristiche che devono possedere le organizzazioni e gli individui che effettuano attività di internal audit. Gli Standard di Prestazione descrivono la natura dell'attività di internal audit e forniscono criteri qualitativi in base ai quali valutarne l'effettuazione. Gli Standard di Connotazione e gli Standard di Prestazione to si applicano a tutti i servizi di internal audit. Sono inoltre previsti gli Standard Applicativi che approfondiscono l'applicazione degli Standard di Connotazione e degli Standard di Prestazione, stabilendo i requisiti relativi alle attività di assurance (A) o di consulenza (C). I servizi di assurance comportano una obiettiva valutazione delle evidenze da parte degli internal auditor finalizzata alla formulazione di un giudizio indipendente o di conclusioni relative a un'organizzazione, all'operatività, a una funzione, un processo, un sistema o altro ambito. L'internal auditor definisce la natura e l'ampiezza di un incarico di assurance. Le parti generalmente coinvolte nei servizi di assurance sono: (1) il process owner, cioè la persona o il gruppo direttamente coinvolti nell'organizzazione, operatività, funzione, processo, sistema o altro ambito, (2) l'internal auditor, cioè la persona o il gruppo che effettua la valutazione e (3) il destinatario dell'attività, cioè la persona o il gruppo che utilizzerà la valutazione. I servizi di consulenza sono attività di supporto e suggerimento e sono generalmente effettuati dietro specifica richiesta del cliente committente. Natura e ampiezza dell'intervento sono definiti in accordo con il cliente committente. Due sono, in genere, le parti coinvolte in tali servizi: (1) la persona o il gruppo che sta offrendo il servizio, cioè l'internal auditor, e (2) la persona o il gruppo che lo richiede, cioè il cliente committente. Nello svolgimento del loro compito, gli internal auditor dovrebbero mantenere l'obiettività e non assumere responsabilità di tipo manageriale. Gli Standard si applicano ai singoli internal auditor e alle singole attività di internal audit. Tutti gli internal auditor sono tenuti a rsipettare gli Standard inerenti l'obiettività, la competenza e la diligenza professionale. Gli internal auditor sono inoltre tenuti al rispetto Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. degli Standard che si applicano alle responsabilità del loro compito. Sui responsabili internal auditing ricade anche la responsabilità complessiva della conformità agli Standard da parte dell'attività di internal audit. Qualora leggi o regolamenti vietino agli internal auditor o all'attività di internal audit di operare in conformità con alcune parti degli Standard, essi dovranno tuttavia rispettarne tutte le altre parti e dare adeguata informativa. Se gli Standard sonosono utilizzati congiuntamente con standard pubblicati da altri organismi professionali riconosciuti, gli internal auditor possono comunicare nel modo più opportuno anche l'uso di altri standard. In tal caso, laddove l'attività di internal audit richieda di conformarsi agli Standard ed esistano differenze tra gli Standard e altri eventualmente adottati, gli internal auditor e l'attività di internal audit devono rispettare gli Standard e possono conformarsi ad altri standard solo se questi sono più restrittivi. La revisione e lo sviluppo degli Standard sono un processo in continua evoluzione. Prima di emanare gli Standard, l'International Internal Audit Standards Board (IASB) intraprende una vasta attività di consultazione e discussione, che comprende la diffusione di exposure draft a livello internazionale per raccogliere commenti dalla comunità degli auditor. Tutti gli exposure draft sono disponibili nel sito Web dell'IIA e vengono distribuiti a tutti gli istituti IIA. Motivazione: Si propone di aggiornare l'Introduzione agli Standard per recepire le modifiche apportate a luglio 2015 all'International Professional Practices Framework, per esempio l'inserimento dei Principi Fondamentali. Inoltre l'introduzione è stata lievemente modificata per renderla più chiara. 2. Modifiche allo Standard 1000 1000 – Finalità, poteri, e responsabilità Le finalità, i poteri e le responsabilità dell'attività di internal audit devono essere formalmente definiti in un Mandato di internal audit, coerente con i Principi Fondamentali per la Pratica Professionale dell'Internal Auditing, con la Definizione di Internal Auditing, il Codice Etico e gli Standard. Il responsabile internal auditing deve verificare periodicamente il Mandato e sottoporlo all'approvazione del senior management e del board. Interpretazione: Il Mandato dell'internal audit è un documento formale che definisce finalità, poteri e responsabilità dell'attività di internal audit. Il Mandato stabilisce la posizione dell'attività di internal audit nell'organizzazione, precisando la natura del riporto Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. funzionale del responsabile internal auditing al board; autorizza l'accesso ai dati, alle persone e ai beni aziendali che sono necessari per lo svolgimento degli incarichi di audit e definisce l'ambito di copertura delle attività di internal audit. L'approvazione finale del Mandato di internal audit è una responsabilità del board. Motivazione: Il nuovo IPPF ha introdotto i Principi Fondamentali che orientano le attività di internal audit e cui si dovrebbe fare riferimento nel determinare i contenuti del Mandato. 3. Modifiche allo Standard 1010 1010 - Riconoscimento dei Principi Fondamentali per la Pratica Professionale dell'Internal Auditing, della Definizione di Internal Auditing, del Codice Etico e degli Standard nel Mandato di internal audit Il carattere vincolante dei Principi Fondamentali per la Pratica Professionale dell'Internal Auditing, della Definizione di Internal Auditing, del Codice Etico e degli Standard deve essere riconosciuto rispecchiato nel Mandato di internal audit. Il responsabile internal auditing dovrebbe discutere la Mission, i Principi Fondamentali per la Pratica Professionale dell'Internal Auditing, la Definizione di Internal Auditing, il Codice Etico e gli Standard con il senior management e il board. Motivazione: Le finalità e il ruolo di un'attività di internal audit si basano sulla sua Mission. I Principi fondamentali per la Pratica Professionale dell'Internal Auditing, la Definizione di Internal Auditing, il Codice Etico e gli Standard sono tutti elementi vincolanti dell'IPPF ed è opportuno che vengano discussi con il senior management e il board. 4. Modifiche allo Standard 1110.A1 1110.A1 – L'attività di internal audit deve essere libera da interferenze nella definizione dell'ambito di copertura, nell'esecuzione del lavoro e nella comunicazione dei risultati. Il responsabile internal auditing deve comunicare dette interferenze al board e discutere delle relative implicazioni. Motivazione: Questa modifica chiarisce che il RIA è tenuto a discutere con il board di eventuali interferenze che incidano sull'ambito di copertura, sull'effettuazione o sulla comunicazione delle attività di internal audit. Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. 5. Nuovo Standard 1112 1112 – Ruoli del responsabile internal auditing (RIA) che esulano dall'internal auditing Qualora il responsabile internal auditing (RIA) abbia o si prevede che assumerà ruoli e/o responsabilità che esulano dall'internal auditing, devono essere predisposte misure di salvaguardia atte a limitare ripercussioni negative sull'indipendenza e l'obiettività. Interpretazione Al responsabile internal auditing può essere chiesto di assumere ruoli e responsabilità aggiuntivi che esulano dall'internal auditing, per esempio responsabilità in materia di conformità o di risk management. Questi altri ruoli e responsabilità potrebbero pregiudicare, o potrebbe sembrare che essi pregiudichino l'indipendenza dell'attività di internal audit dell'organizzazione o l'obiettività individuale dell'internal auditor. Per misure di salvaguardia si intendono le attività di supervisione, spesso attuate dal board, per affrontare tali potenziali ripercussioni negative; esse possono comprendere attività quali la valutazione periodica delle linee di riporto e delle relative responsabilità e la messa a punto di processi alternativi ai fini di ottenere assurance sugli ambiti di ulteriore responsabilità assunta. Motivazione: Negli ultimi anni al RIA sono state affidate o ci si aspetta che vengano gestite ulteriori responsabilità in materia di risk management e/o di controllo interno. Benchè i requisiti di indipendenza e di obiettività individuale siano ben conosciuti, questi possono essere messi a repentaglio quando le attività di internal audit vengono combinate con altre attività dell'organizzazione. 6. Nuovo Standard 1130.A3 1130.A3 – L'attività di internal audit può fornire servizi di assurance in ambiti sui quali abbia in precedenza fornito servizi di consulenza, purché il carattere della consulenza non pregiudichi l'obiettività e purché, nell'assegnare le risorse all'incarico, si salvaguardi l'obiettività individuale. Motivazione: Lo Standard 1130 attuale non contempla l'aspetto dell'assurance in seguito all'effettuazione di servizi di consulenza. La modifica proposta chiarisce questo aspetto, ribadendo la necessità di mantenere l'obiettività. Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. 7. Modifiche allo Standard 1210 1210 – Competenza Gli internal auditor devono possedere le conoscenze, capacità e altre competenze necessarie all'adempimento delle loro responsabilità individuali. L'attività di internal audit nel suo insieme deve possedere o dotarsi delle conoscenze, capacità e altre competenze necessarie all'esercizio delle proprie responsabilità. Interpretazione Con il termine Competenza ci si riferisce comunemente è un termine collettivo che si riferisce alle conoscenze, Knowledge, capacità e altre competenze è un termine collettivo che si riferisce alla competenza professionale richieste agli internal auditor per adempiere efficacemente alle proprie responsabilità professionali. Esso implica che vengano prese in considerazione le attività attuali, le tendenze e le problematiche emergenti per consentire di esprimere consigli e raccomandazioni pertinenti. Gli internal auditor sono incoraggiati a dimostrare la propria competenza conseguendo le opportune certificazioni e qualifiche professionali, come quella di "Certified Internal Auditor" e altre certificazioni rilasciate dal "The Institute of Internal Auditors" e da altri organismi professionali riconosciuti. Motivazione: Nell'ambito delle sue responsabilità l'internal auditor deve fornire analisi e consigli proiettati nel futuro. L'internal auditor dovrebbe assistere il management nel risolvere i problemi che vengono individuati. Ciò comporta la necessaria acquisizione delle opportune qualifiche per essere in grado di fornire le analisi e i consigli lungimiranti necessari per l'organizzazione. 8. Modifiche allo Standard 1300 1300 – Programma di assurance e miglioramento della qualità Il responsabile internal auditing deve sviluppare e sostenere un programma di assurance e miglioramento della qualità che copra tutti gli aspetti dell'attività di internal audit. Interpretazione Il disegno di un programma di assurance e miglioramento della qualità permette una valutazione di conformità dell'attività di internal audit agli alla Definizione di Internal Auditing e Standard e consente di verificare se gli internal auditor rispettano il Codice Etico. Il programma valuta inoltre l'efficienza e l'efficacia dell'attività di internal audit e identifica opportunità per il suo miglioramento. Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. Motivazione: Si propone di cancellare dall'Interpretazione la “Definizione di Internal Auditing” poiché essa è incorporata negli Standard e nel Codice Etico. Non necessita quindi di una valutazione separata per dimostrare la conformità agli elementi vincolanti dell'IPPF. 9. Modifiche allo Standard 1311 1311 – Valutazioni interne Le valutazioni interne devono includere: il monitoraggio continuo della prestazione dell'attività di internal audit; periodiche auto-valutazioni o valutazioni condotte da altre persone interne all'organizzazione che abbiano conoscenze adeguate delle metodologie di internal audit. Interpretazione: Il monitoraggio continuo costituisce parte integrante dell'attività quotidiana di supervisione, verifica e misurazione dell'attività di internal audit. Il monitoraggio continuo è incorporato nelle procedure utilizzate di norma per gestire l'attività di internal audit e viene svolto utilizzando processi, strumenti e informazioni necessari per valutare la conformità alla Definizione di Internal Auditing, al Codice Etico e agli Standard. Le valutazioni periodiche sono effettuate con l'obiettivo specifico di valutare la conformità alla Definizione di Internal Auditing, al Codice Etico e agli Standard. La comprensione di tutti gli elementi dell'International Professional Practices Framework è necessaria per una adeguata conoscenza della pratica professionale di internal audit. Motivazione: Si propone di cancellare dall'Interpretazione la “Definizione di Internal Auditing” poiché essa è incorporata negli Standard e nel Codice Etico. Non necessita quindi di una valutazione separata per dimostrare la conformità agli elementi vincolanti dell'IPPF. 10. Modifiche allo Standard 1312 1312 – Valutazioni esterne Le valutazioni esterne devono essere effettuate almeno una volta ogni cinque anni da Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. parte di un valutatore, o di un team di valutatori, qualificato e indipendente, esterno all'organizzazione. Il responsabile internal auditing deve discutere con il board: la modalità e la frequenza della valutazione esterna; le qualifiche e l'indipendenza del valutatore o del team di valutatori esterni, inclusa l'esistenza di qualsiasi possibile situazione di conflitto di interessi. Interpretazione: Le valutazioni esterne potenziano un programma completo di assurance e di miglioramento della qualità e possono essere condotte sotto forma di possono essere costituite da valutazioni esterne complete oppure di autovalutazione con convalida esterna indipendente. Il valutatore esterno deve accertare la conformità agli Standard; inoltre la valutazione esterna può comprendere commenti di carattere operativo o strategico. Un valutatore o un team di valutatori qualificati devono dimostrare di essere competenti in due ambiti: la pratica professionale dell'internal auditing e il processo di valutazione esterna. La competenza può essere dimostrata attraverso una combinazione di esperienza e conoscenze teoriche. L'esperienza acquisita presso organizzazioni analoghe per dimensioni, complessità, settore o comparto e specializzazione tecnica è più significativa di un'esperienza meno specifica. Nel team di valutatori, non è necessario che tutti i componenti del team posseggano tutte le competenze, in quanto è il team nel suo insieme a risultare qualificato. Nel determinare se un valutatore o un team di valutatori dimostrino competenza sufficiente per essere ritenuti qualificati, il responsabile internal auditing applica un giudizio professionale Il valutatore o il team di valutatori sono indipendenti quando non hanno alcun conflitto di interessi reale o percepitoreale o apparente e non fanno parte né sono sotto il controllo dell'organizzazione alla quale appartiene l'attività di internal audit oggetto di valutazione esterna. Il responsabile internal auditing dovrebbe incoraggiare il board a partecipare al programma di assurance e miglioramento della qualità al fine di ridurre i conflitti d'interesse percepiti o potenziali. Motivazione: Le modifiche proposte semplificano il linguaggio e chiariscono lo scopo della relazione del valutatore esterno, precisando che lo standard si prefigge di accrescere l'indipendenza del programma di quality assurance. 11. Modifiche allo Standard 1320 1320 – Comunicazione del programma di assurance e miglioramento della qualità Il responsabile internal auditing deve comunicare i risultati del programma di assurance e Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. miglioramento della qualità al senior management e al board. La comunicazione dovrebbe specificare: ambito e periodicità delle valutazioni interne ed esterne; conclusioni dei valutatori; piani d'azione correttivi; qualifiche e indipendenza del valutatore/dei valutatori o del team di valutazione, indicando i potenziali conflitti d'interesse. Interpretazione: La forma, il contenuto e la periodicità della comunicazione dei risultati del programma di assurance e miglioramento della qualità vanno concordati con il senior management e il board, considerando le responsabilità dell'attività di internal audit e del responsabile internal auditing definite nel Mandato. Per dimostrare la conformità alla Definizione di Internal Auditing, al Codice Etico e agli Standard, i risultati delle valutazioni periodiche esterne e interne vanno comunicati al termine del processo di valutazione, mentre i risultati del monitoraggio continuo vanno comunicati almeno una volta all'anno. I risultati devono includere la valutazione del valutatore o del team di valutatori sul livello di conformità. Motivazione: La nuova versione esprime più chiaramente il tipo di comunicazioni che ci si attende dal RIA nei confronti del board e del senior management in merito al programma di assurance e miglioramento della qualità. Si propone di cancellare dall'Interpretazione la “Definizione di Internal Auditing” poiché essa è incorporata negli Standard e nel Codice Etico. Non necessita quindi di una valutazione separata per dimostrare la conformità agli elementi vincolanti dell'IPPF. 12. Modifiche allo Standard 1321 1321 – Uso della dizione "Conforme agli Standard Internazionali per la Pratica Professionale dell'Attività di Internal Auditing” Il responsabile internal auditing può dichiarare che La dichiarazione che l'attività di internal audit è conforme agli Standard Internazionali per la Pratica Professionale dell'Attività di Internal Auditing è appropriata solo se le risultanze del programma di assurance e miglioramento della qualità avvalorano questa tale affermazione. Interpretazione: L'attività di internal audit risulta conforme agli Standard quando raggiunge i risultati descritti nella Definizione di Internal Auditing, nel Codice Etico e negli Standard. I risultati del programma di assurance e miglioramento della qualità comprendono i Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. risultati delle valutazioni interne ed esterne. Tutte le attività di internal audit devono essere oggetto di valutazioni interne. Le strutture di internal audit che operano da almeno cinque anni devono essere oggetto anche di valutazioni esterne. Motivazione: La nuova versione proposta chiarisce che i riferimenti alla conformità non sono di competenza esclusiva del RIA. Si propone di cancellare dall'Interpretazione la “Definizione di Internal Auditing” poiché essa è incorporata negli Standard e nel Codice Etico. Non necessita quindi di una valutazione separata per dimostrare la conformità agli elementi vincolanti dell'IPPF. 13. Modifiche allo Standard 1322 1322 – Comunicazione di non conformità In presenza di non conformità alla Definizione di Internal Auditing, al Codice Etico o agli Standard che influiscano in modo significativo sull'ambito complessivo di copertura o sull'operatività dell'attività di internal audit, il responsabile internal auditing deve comunicare le non conformità e il relativo impatto al senior management e al board. Motivazione: Si propone di cancellare dallo Standard la “Definizione di Internal Auditing” poiché essa è incorporata negli Standard e nel Codice Etico. Non necessita quindi di una valutazione separata per dimostrare la conformità agli elementi vincolanti dell'IPPF. Inserite eventuali vostri commenti sulle modifiche allo Standard 1322. 14. Modifiche allo Standard 2000 2000 – Gestione dell'attività di internal audit Il responsabile internal audit deve gestire in modo efficace l'attività al fine di assicurare che essa apporti valore aggiunto all'organizzazione. Interpretazione: L'attività di internal audit è gestita efficacemente quando: i risultati del lavoro dell'attività di internal audit permettono di raggiungere le finalità e le responsabilità indicate nel Mandato di internal audit. l'attività di internal audit è conforme alla Definizione di Internal Auditingagli Standard. Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. coloro che svolgono l'attività di internal audit dimostrano di operare in conformità al Codice Etico e agli Standard. L'attività di internal audit prende in considerazione le tendenze e le problematiche emergenti che potrebbero ripercuotersi sull'efficacia dell'attività di internal audit. L'attività di internal audit aggiunge valore all'organizzazione (e ai suoi stakeholder) quando tiene in debito conto strategie, obiettivi e rischi, si adopera per proporre modi per rafforzare fornisce assurance obiettiva e pertinente e quando contribuisce all'efficacia e all'efficienza dei i processi di governance, di risk management e di controllo; inoltre fornisce la relativa assurance con obiettività. Motivazione: Si propone di cancellare dall'Interpretazione la “Definizione di Internal Auditing” poiché essa è incorporata negli Standard e nel Codice Etico. Non necessita quindi di una valutazione separata per dimostrare la conformità agli elementi vincolanti dell'IPPF. Le aggiunte che si propone di inserire nell'Interpretazione sono tese a rispecchiare meglio i Principi Fondamentali, per esempio la necessità di operare in coerenza con le strategie, gli obiettivi e i rischi dell'organizzazione, fornire una risk-based assurance e operare con un approccio propositivo, proattivo e lungimirante. 15. Modifiche allo Standard 2010 2010 – Piano delle attività di internal audit Il responsabile internal auditing deve predisporre un piano della attività, basato sulla valutazione dei rischi, al fine di determinarne le priorità in linea con gli obiettivi dell'organizzazione. Interpretazione Per predisporre il piano risk based, il responsabile internal auditing deve, dapprima, considerare il modello aziendale di gestione del rischio e consultarsi con il senior management e il board, quindi trarre le conclusioni in base alla valutazione dei rischi condotta dall'attività di internal audit Il responsabile internal auditing deve predisporre un piano, basato sulla valutazione dei rischi, tenendo conto del modello aziendale di gestione del rischio e dei limiti di accettabilità dello stesso stabiliti dal management per le diverse attività o parti dell'organizzazione. Se non esiste un modello di riferimento, il responsabile internal auditing esprimerà un proprio giudizio sui rischi, dopo aver consideratole indicazioni fornite dal senior management e dal board. Il responsabile internal auditing deve rivedere e adeguare opportunamente il piano, ove necessario, in risposta ai cambiamenti intervenuti a livello di attività, rischi, operatività, programmi sistemi e controllo dell'organizzazione. Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. Motivazione: Si è semplificato il linguaggio usato nell'Interpretazione per evitare l'uso di alcuni concetti di risk management (per esempio, limiti di accettabilità del rischio) che non hanno una definizione universalmente accettata o compresa in tutti i settori di attività. La modifica chiarisce inoltre che la valutazione finale del rischio si basa sulle conclusioni emerse dal processo di valutazione dei rischi svolta dall’internal audit, che deve tener conto del contributo del senior management e del board. 16. Modifiche allo Standard 2050 2050 – Coordinamento delle attività e ricorso ad altri prestatori di servizi di assurance Il responsabile internal auditing dovrebbe condividere le informazioni e coordinare le diverse attività con i diversi prestatori, interni ed esterni, di servizi di assurance e consulenza , al fine di garantire un'adeguata copertura e di minimizzare le possibili duplicazioni. Interpretazione Nel coordinare le attività, il responsabile internal auditing può fare affidamento ad altri prestatori di assurance e di consulenza. Per il ricorso a prestatori terzi di assurance, dovrebbe essere definito un processo coerente specifico. Il responsabile internal auditing dovrebbe valutare la competenza, l'obiettività e la diligenza professionale dei prestatori di servizi di assurance e di consulenza. Inoltre dovrebbe comprendere chiaramente l'ambito, gli obiettivi e i risultati delle attività rese da altri organismi di assurance e di consulenza. Anche quando fa affidamento al lavoro di terzi, il responsabile internal auditing è responsabile di assicurare che le conclusioni e le opinioni formulate dall'attività di internal audit siano adeguatamente supportate. Motivazione: Poiché nell'organizzazione sono presenti numerose funzioni di assurance, un approccio compartimentale (silo approach) espone al rischio di inefficienza causato da una duplicazione degli sforzi. Il rischio di duplicazioni e d'inefficienza aumenta ulteriormente quando si ricorre a prestatori esterni di servizi di assurance e di consulenza. Potenzialmente, la collaborazione tra l'attività di internal audit e altre funzioni dell'organizzazione responsabili del rischio e del controllo (per esempio, compliance, ERM, controllo finanziario, ufficio legale, prevenzione e & sicurezza sul lavoro, assicurazione e controllo qualità) può ridurre le inefficienze, risparmiare sui costi, aumentare il livello di assurance e trarre maggiore beneficio dalle competenze specifiche. Riconoscendo che vi sono altre funzioni competenti in materia di assurance e responsabili di valutare i rischi dell'organizzazione, è essenziale predisporre guide Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. vincolanti che specifichino chiaramente le responsabilità dell'internal auditing riguardo agli eventuali prestatori interni ed esterni di servizi di assurance e di consulenza. 17. Modifiche allo Standard 2060 2060 – Informazione periodica al senior management e al board Il responsabile internal auditing deve informare periodicamente il senior management e il board in merito a finalità, poteri e responsabilità dell'attività di internal audit, nonché comunicare lo stato di avanzamento del piano, e la conformità agli Standard. Tale comunicazione deve comprendere inoltre i rischi e le problematiche di controllo significativi , inclusi quelli di frode, i problemi di governance e ogni altra informazione necessaria o richiesta dal che debba essere valutata dal senior management e/o dal board. Interpretazione Frequenza e contenuto dell'attività di comunicazione sono stabiliti dal responsabile internal auditing, di concerto con il senior management e il board. Frequenza e contenuto della comunicazione variano a seconda della rilevanza delle informazioni che devono essere comunicate e dell'urgenza dei relativi provvedimenti che competono al senior management e/o al board. L'informazione e le comunicazioni periodiche rese dal responsabile internal auditing al senior management e al board devono comprendere informazioni su: mandato al responsabile internal audit. indipendenza dell'attività di internal audit. piano dell'audit e relativo avanzamento. risorse necessarie. risultati delle attività di audit. livello di conformità agli Standard e piani d'azione per affrontare le problematiche di rilievo in materia di conformità. rischio accettato dal management che potrebbe essere inaccettabile per l'organizzazione. Questi e altri requisiti di comunicazione ai vertici aziendali sono precisati negli Standard. Motivazione: Le modifiche proposte riuniscono i vari requisiti di comunicazione disseminati negli Standard allo scopo di favorire la conformità. Inoltre le modifiche precisano meglio le informazioni specifiche che il RIA deve trasmettere al board, compreso il livello di conformità agli Standard. Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. 18. Modifiche allo Standard 2070 2070 – Prestatore esterno di servizi e responsabilità organizzativa sull'internal auditing Quando l'attività di internal audit è affidata a un prestatore esterno di servizi, quest'ultimo deve fare in modo che l'organizzazione sia consapevole di avere la responsabilità di mantenere un'attività di internal audit efficace. Interpretazione Questa responsabilità si dimostra attraverso il programma di assurance e miglioramento della qualità, che valuta la conformità alla Definizione di internal auditing, al Codice Etico e agli Standard. Motivazione: Si propone di cancellare dall'Interpretazione la "Definizione di internal auditing” poiché essa è incorporata negli Standard e nel Codice Etico. Non necessita quindi di una valutazione separata per dimostrare la conformità agli elementi vincolanti dell'IPPF. 19. Modifiche allo Standard 2100 2100 – Natura dell'attività L'attività di internal audit deve valutare e contribuire al miglioramento dei processi di governance, gestione del rischio e di controllo, tramite un approccio sistematico, e disciplinato e risk based. La credibilità e il valore dell'internal audit sono rafforzate se gli auditor operano in modo proattivo e se le loro valutazioni presentano soluzioni innovative e prendono in considerazione gli effetti futuri. Motivazione: Le modifiche proposte intendono recepire meglio la nuova definizione di Mission e i Principi Fondamentali, compresi i principi che prevedono che l'attività di internal audit fornisca assurance risk based e operi in modo propositivo, proattivo e lungimirante. Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. Modifiche allo Standard 2110 2110 – Governance L'attività di internal audit deve valutare e fornire appropriati suggerimenti volti a migliorare i processi di governance dell'organizzazione nel raggiungimento dei seguenti obiettivi: assunzione di decisioni strategiche e operative. supervisionare la gestione dei rischi e il controllo. favorire lo sviluppo di appropriati valori e principi etici nell'organizzazione. garantire l'efficace gestione dell'organizzazione e l'accountability. comunicare informazioni su rischi e controllo alle relative funzioni dell'organizzazione. coordinare le attività e il processo di scambio di informazioni tra il board, i revisori esterni, gli internal auditor, gli altri prestatori di servizi di assurance e il management. Motivazione: Le modifiche garantiranno una migliore rispondenza con la definizione di "governance" contenuta nel Glossario. In particolare, la presenza di processi decisionali solidi permette di orientare le attività dell'organizzazione verso il raggiungimento dei suoi obiettivi. I processi di risk management e di controllo permettono di gestire e di supervisionare il complesso delle attività dell'organizzazione. Inoltre, come previsto nel modello delle tre linee di difesa, si dovrebbero tenere in considerazione le attività e le informazioni degli altri fornitori di assurance. Grazie a questa modifica, lo standard riuscirà a recepire meglio i Principi Fondamentali, per esempio la necessità di operare in coerenza con le strategie, gli obiettivi e i rischi dell'organizzazione. 20. Modifiche allo Standard 2200 2200 – Pianificazione dell'incarico Per ciascun incarico gli internal auditor devono predisporre e documentare un piano che comprenda gli obiettivi dell'incarico, l'ambito di copertura, la tempistica e l'assegnazione delle risorse. Il piano deve prendere in considerazione le strategie, gli obiettivi e i rischi dell'organizzazione pertinenti all'incarico. Motivazione: Le modifiche proposte sono volte a recepire meglio i Principi Fondamentali, come la necessità di operare in coerenza con le strategie, gli obiettivi e i rischi dell'organizzazione. Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. 21. Modifiche allo Standard 2201 2201 – Elementi della pianificazione Nel pianificare l'incarico, gli internal auditor devono considerare: Le strategie e gli obiettivi dell'attività oggetto di audit, nonché le modallità di controllo del suo andamento. i rischi significativi dell'attività, propri gli obiettivi, le risorse e operazioni, nonché le modalità di contenimento dei rischi entro i livelli di accettabilità. l'adeguatezza e l'efficacia dei processi di governance, di gestione dei rischi e di controllo dell'attività oggetto di audit, rispetto a un quadro o modello di riferimento riconosciuto. le possibilità di apportare significativi miglioramenti ai processi di governance, di gestione dei rischi e di controllo dell'attività oggetto di audit. Motivazione: Le modifiche proposte sono volte a recepire meglio i Principi Fondamentali, come la necessità di operare in coerenza con le strategie, gli obiettivi e i rischi dell'organizzazione. 22. Modifiche allo Standard 2210.A3 2210.A3 – Per valutare la governance, la gestione dei rischi e dei controlli, sono necessari criteri adeguati. Gli internal auditor devono accertare che il management e/o il board abbiano stabilito criteri adeguati per valutare il raggiungimento di obiettivi e traguardi. Se tali criteri sono adeguati, gli internal auditor devono utilizzarli nell'effettuare la propria valutazione. In caso contrario, devono collaborare con il management e/o il board allo sviluppo di opportuni criteri di valutazione individuare opportuni criteri di valutazione di concerto con il management e/o il board. Interpretazione Gli internal auditor possono impiegare diverse tipologie di criteri di valutazione quali: criteri interni (per esempio, politiche e procedure dell'organizzazione). criteri esterni (per esempio, leggi e norme emanate dagli organi competenti). criteri basati sulle migliori prassi (per esempio, guide o prassi settoriali e professionali). Motivazione: Le modifiche ribadiscono che gli internal auditor devono considerare criteri fissati dal management e/o dal board e che, qualora tali criteri siano inadeguati, gli internal auditor devono individuare adeguati criteri di valutazione di concerto con il management e/o Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. il board. Non spetta agli internal auditor svilluppare i suddetti criteri. 23. Modifiche allo Standard 2230 Assegnazione delle risorse Gli internal auditor devono determinare le risorse necessarie e sufficienti per conseguire gli obiettivi dell'incarico in base alla valutazione della natura e complessità dello stesso, dei vincoli temporali e delle risorse a disposizione. Interpretazione: Per risorse necessarie si intende il mix di conoscenze, capacità e altre competenze necessarie per svolgere l'incarico. Per risorse sufficienti si intende la quantità di risorse necessarie per svolgere l'incarico con la dovuta diligenza professionale. Motivazione: La modifica dell'interpretazione ha lo scopo di recepire meglio i Principi Fondamentali, come dimostrare competenza e diligenza professionale. 24. Modifica dello Standard 2330 Documentazione delle informazioni Gli internal auditor devono documentare informazioni sufficienti, affidabili, pertinenti, e utili a supportare le conclusioni e i risultati e le conclusioni dell'incarico. Motivazione: Al testo si aggiungono i termini sufficienti, affidabili e utili per uniformare questo standard con lo Standard 2310: Raccolta delle informazioni. Poiché le conclusioni derivano dai risultati, nello standard si è invertito l'ordine di questi due termini. 25. Modifiche allo Standard 2410 & 2410.A1 2410 – Modalità di comunicazione La comunicazione deve includere gli obiettivi, i risultati, ee l'estensione dell'incarico. così come le pertinenti conclusioni, raccomandazioni e piani d'azione 2410.A1 – La comunicazione finale dei risultati dell'incarico deve contenere le relative conclusioni. Inoltre la comunicazione finale dei risultati dell'incarico deve includere tutte le raccomandazioni e/o i piani d'azione relativi. Laddove appropriato, dovrebbe riportare il giudizio degli internal auditor. contenere il giudizio o le conclusioni degli internal auditor. Quando espressi. Il giudizio o la conclusione deve tenere in considerazione le Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. aspettative del senior management, del board e degli altri stakeholder e deve essere corroborato da informazioni sufficienti, affidabili, pertinenti e utili. Motivazione: Come esplicitato, lo Standard 2410 prevede che tutti i servizi — di assurance e consulenza — comprendano le conclusioni dell'incarico, le raccomandazioni e i piani d'azione. Tuttavia, per alcuni incarichi che abbiano un rigoroso carattere di consulenza potrebbe non essere necessario formulare conclusioni, raccomandazioni e piani d'azione. Perciò, questa proposta di modifica sposta il requisito relativo alle conclusioni, alle raccomandazioni e/o ai piani d'azione all'assurance relativa allo Standard 2410.A1, pur prevedendo comunque che in tutte le comunicazioni relative a un incarico debbano figurare gli obiettivi, l'ambito e i risultati. Inoltre non è sempre opportuno o necessario inserire sia le raccomandazioni che i piani d'azione nelle comunicazioni relative agli incarichi di assurance, per cui si inserisce la doppia congiunzione e/o per segnalare che è ammissibile avere le une o gli altri o entrambi. 26. Modifiche allo Standard 2430 2430 – Uso della dizione "Effettuato in accordo con gli Standard Internazionali per la Pratica Professionale dell'Internal Auditing” Gli internal auditor possono dichiarare che i loroGli incarichi sono "effettuati in accordo con gli Standard Internazionali per la Pratica Professionale dell'Internal Auditing” solo se le risultanze del programma di assurance e miglioramento della qualità avvalorano tale affermazione. Motivazione: Questa modifica ha solo lo scopo di semplificare il linguaggio usato nello Standard 2430, uniformandolo allo Standard 1321. 27. Modifiche allo Standard 2431 2431 – Comunicazione di non conformità di uno specifico incarico Nel caso di non conformità alla Definizione di Internal Auditing, al Codice Etico o agli Standard che incidano negativamente su uno specifico incarico, la comunicazione dei risultati dell'incarico deve riportare: il principio di condotta del Codice Etico oppure lo standard che non è stato pienamente rispettato. la ragione/le ragioni della non conformità. le conseguenze della non conformità sull'incarico e sulla comunicazione dei relativi risultati. Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. Motivazione: Si propone di cancellare dallo standard la “Definizione di Internal Auditing” poiché essa è incorporata negliStandard e nel Codice Etico. Non necessita quindi di una valutazione separata per dimostrare la conformità agli elementi vincolanti dell'IPPF. 28. Modifiche allo Standard 2450 2450 – Giudizi complessivi Quando si esprime un giudizio complessivo, questo deve tenere in considerazione le strategie, gli obiettivi e i rischi dell'organizzazione, nonché le aspettative del senior management, del board e degli altri stakeholder. e e deve essere corroborato da informazioni sufficienti, affidabili, pertinenti e utili. Interpretazione: La comunicazione deve precisare comprendere: l'ambito di copertura, specificando il periodo di tempo cui si riferisce il giudizio. le limitazioni dell'ambito di copertura. tutti i progetti connessi che sono stati presi in considerazione, indicando l'eventuale ricorso ad altri fornitori di assurance. una sintesi delle informazioni a supporto del giudizio. il modello di rischio o di controllo o gli altri criteri usati come fondamento per esprimere il giudizio complessivo; il parere, il giudizio o la conclusione complessivi formulati. È necessario specificare i motivi dell'eventuale giudizio complessivo sfavorevole. Motivazione: La proposta di modifica allo Standard permette di evidenziare meglio il collegamento con il nuovo Principio "Operare in coerenza con le strategie, gli obiettivi e i rischi dell'organizzazione”. La proposta di modifica dell'interpretazione precisa che è importante che i giudizi poggino su evidenze sufficienti che permettano ai destinatari della comunicazione di sapere di poter fare affidamento nei risultati. 29. Modifiche alla definizione di board Board Per board si intende il massimo organo di governo, che ha la responsabilità di indirizzare e/o di supervisionare le attività e che è composto dal senior management dell'organizzazione. In genere, il board è costituito da un gruppo indipendente di Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. amministratori (per esempio, consiglio di amministrazione, consiglio di sorveglianza, consiglio dei governatori o dei trustee). Nei casi in cui questo gruppo non è presente, per “board” si può intendere la persona a capo dell'organizzazione. Il termine “board” può anche designare un Audit Committee al quale l'organo di governo abbia delegato determinate funzioni. Nonostante le differenze presenti nelle norme che regolano la governance nelle diverse giurisdizioni e nei diversi settori, in genere il board include membri che non fanno parte del management o non è composto solo da membri del management. Nei casi in cui non è presente il board, il termine “board” che figura negli Standard designa un gruppo o una persona responsabile della governance. Inoltre negli Standard il termine "board" può designare un comitato o un altro organo cui l'organismo di governo ha delegato determinate funzioni (per esempio, un Audit Committee o un Risk Committee). Motivazione: Le modifiche eliminano l'allusione al fatto che la ‘persona a capo di un'organizzazione’ possa essere considerata una valida alternativa a un board indipendente. Benché i possibili assetti di governance siano molto diversi, è preferibile istituire un organo di governo indipendente, perché l'indipendenza del RIA è tutelata quando quest'ultimo non è esposto all'influenza inopportuna da parte dei membri del board sottoposti a eventuali verifiche di internal audit. 30. Modifiche alla definizione di Responsabile internal auditing (RIA) (CAE Chief Audit Executive) Responsabile internal auditing Il responsabile internal auditing è la persona con ruolo direttivo che ha la responsabilità di gestire in modo efficace l'attività di internal audit, in conformità al Mandato di internal audit e alla Definizione di Internal Auditing, al Codice Etico e agli Standard. Il responsabile internal auditing o i collaboratori che riferiscono a lui sono in possesso delle opportune certificazioni e qualifiche professionali. La designazione specifica e/o il ruolo del responsabile internal auditing può variare nelle diverse organizzazioni Motivazione: Negli ultimi anni, alcuni responsabili internal auditing hanno ricoperto ruoli più ampi e responsabilità nell'ambito della gestione dei rischi, al di là delle competenze di internal auditing. Inoltre, il responsabile internal auditing ricopre nell'organizzazione un ruolo sempre più manageriale e meno tipico di un auditor professionista. Si ritiene quindi opportuno ridefinire la figura del responsabile internal auditing. Exposure delle modifiche evidenziate nel 2016 da parte dell’International Internal Audit Standards Board (IIASB) e relativo rationale per l’exposure. 31. Aggiunta di una voce al Glossario della definizione dei Principi Fondamentali per la Pratica Professionale dell'Internal Auditing Principi Fondamentali per la Pratica Professionale dell'Internal Auditing I Principi Fondamentali per la Pratica Professionale dell'Internal Auditing (Principi Fondamentali) sono elementi chiave che descrivono l'efficacia dell'attività di internal audit. I Principi Fondamentali sono alla base del Codice Etico e degli Standard. Motivazione: L'inserimento di questa voce definisce un nuovo elemento del nuovo IPPF emanato a luglio 2015. 32. Modifiche alla definizione di International Professional Practices Framework International Professional Practices Framework Schema concettuale che organizza l'insieme delle disposizioni normative (authoritative guidance) emanate dall'IIA. Dette Disposizioni Normative si suddividono in due categorie: (1) disposizioni vincolanti e (2) disposizioni fortemente raccomandate. Motivazione: Questa modifica rispecchia il cambiamento introdotto nel titolo della componente raccomandata del nuovo IPPF, emanato a luglio 2015.
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