LdI_p08_LeRetiTelema.. - Università degli Studi di Milano

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LdI_p08_LeRetiTelema.. - Università degli Studi di Milano
Le reti telematiche
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Schema di indirizzamento
• Un generico dispositivo connesso ad
Internet deve essere identificabile in modo
univoco
• Per questo motivo a ogni computer
connesso viene associato un indirizzo
internet (o più di uno), definito nell’ambito
del protocollo TCP/IP
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Schema di indirizzamento
• Ogni indirizzo IP è definito da 32 bit e
concettualmente diviso in due parti
– la rete fisica a cui il dispositivo è collegato
– il singolo dispositivo nell’ambito della rete fisica
• Il numero di computer dipende dalla classe
della rete, scritta nei primi bit dell’indirizzo
– classe A: 3 byte (24 bit)
– classe B: 2 byte (16 bit)
– classe C: 1 byte (8 bit)
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Classi di reti
0
classe
A
rete
computer
27 = 128 reti
224 = 16 777 216 computer
1 0
classe
B
rete
computer
214 = 16 384 reti
216 = 65 536 computer
1 1 0
classe
C
rete
221 = 2 097 152 reti
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computer
28
= 256 computer
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Indirizzo numerico
• Gli indirizzi IP vengono rappresentati in
forma decimale, un numero (da 0 a 255)
per ogni byte
• Ogni host sulla rete è identificato
univocamente da un indirizzo numerico
– Esempio: 159.149.151.81
• La gerarchia dalla macchina alla rete si
legge da destra a sinistra nell’indirizzo
numerico
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Indirizzo numerico
159
.
149
.
151
.
81
1 0 0 1 1 1 11 1 0 01 0 1 0 1 1 0 0 1 0 1 1 1 0 1 0 1 0 0 01
classe
B
rete 21756
computer 71122
Più generico
Meno generico
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Indirizzo simbolico
• Gli indirizzi IP vengono (più comodamente)
rappresentati in forma simbolica da un insieme
di identificativi mnemonici
• Ogni indirizzo simbolico identifica univocamente
un host sulla rete
– Esempio: laren.dsi.unimi.it
• La gerarchia dalla macchina alla rete si legge da
sinistra a destra nell’indirizzo simbolico
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Indirizzo simbolico
• laren.dsi.unimi.it
– it: lo stato (Italia)
– unimi: l’istituzione (Università di
Milano)
– dsi: il dipartimento (Scienze
dell’Informazione) all’interno
dell’istituzione
– laren: il laboratorio (Reti Neurali)
all’interno del dipartimento
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Più
generico
Meno
generico
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Osservazioni
• Un indirizzo numerico è sempre formato
da 4 parti, un indirizzo simbolico no
(esempio: www.unimi.it)
• Non c’è corrispondenza tra le singole parti
di un indirizzo numerico e quelle di un
indirizzo simbolico
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Indirizzi IP
• Gli indrizzi numerici sono forniti ufficialmente
dallo IANA (Internet Assigned Numbers
Authority, http://www.iana.org), quelli
simbolici dal NIC (Network Information Center,
http://www.internic.net)
• Il suffisso simbolico è fisso è prende il nome di
top-level domain (TLD)
• Le rimanenti parti dell’indirizzo simbolico
possono variare a piacere
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TLD generici
• Definiti quando Internet era diffuso entro
gli Stati Uniti
– .edu (education): università e centri di ricerca
– .com (commercial): organizzazioni
commerciali
– .mil (military): enti militari
– .gov (goverement): enti governativi
– .net (network): enti di gestione della rete
– .org (organization): organizzazioni non-profit
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TLD generici
• Esempi
– il MIT: www.mit.edu
– la IBM: www.ibm.com
– la marina militare statunitense:
www.navy.mil
– la NASA: www.nasa.gov
– l’ente che gestisce gli indirizzi IP simbolici
www.internic.net
– il WWF: www.wwf.org
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TLD generici
• Aggiunti nel 2000
– .aero: industrie aeronautiche
– .biz: organizzazioni commerciali
– .coop: associazioni cooperative
– .info: uso generico
– .museums: musei
– .name: uso generico
– .pro: professionisti (medici, avvocati, ...)
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TLD nazionali
.ad, .ae, .af, .ag , .ai, .al, .am, .an, .ao, .aq, .ar, .as, .at, .au, .aw, .az, .ba, .bb, .bd, .be,
.bf, .bg, .bh, .bi, .bj, .bm, .bn, .bo, .br, .bs, .bt, .bv, .bw, .by, .bz, .ca, .cc, .cf, .cd, .cg, .ch,
.ci, .ck, .cl, .cm, .cn, .co, .cr, .cs, .cu, .cv, .cx, .cy, .cz, .de, .dj, .dk, .dm, .do, .dz, .ec, .ee,
.eg, .eh, .er, .es, .et, .fi, .fj, .fk, .fm, .fo, .fr, .fx, .ga, .gb, .gd, .ge, .gf, .gh, .gi, .gl, .gm, .gn,
.gp, .gq, .gr, .gs, .gt, .gu, .gw, .gy, .hk, .hm, .hn, .hr, .ht, .hu, .id, .ie, .il, .in, .io, .iq, .ir, .is,
.it, .jm, .jo, .jp, .ke, .kg, .kh, .ki, .km, .kn, .kp, .kr, .kw, .ky, .kz, .la, .lb, .lc, .li, .lk, .lr, .ls, .lt,
.lu, .lv, .ly, .ma, .mc, .md, .mg, .mh, .mk, .ml, .mm, .mn, .mo, .mp, .mq, .mr, .ms, .mt, .mu,
.mv, .mw, .mx, .my, .mz, .na, .nc, .ne, .nf, .ng, .ni, .nl, .no, .np, .nr, .nt, .nu, .nz, .om, .pa,
.pe, .pf, .pg, .ph, .pk, .pl, .pm, .pn, .pr, .pt, .pw, .py, .qa, .re, .ro, .ru, .rw, .sa, .sb, .sc, .sd,
.se, .sg, .sh, .si, .sj, .sk, .sl, .sm, .sn, .so, .sr, .st, .su, .sv, .sy, .sz, .tc, .td, .tf, .tg, .th, .tj,
.tk, .tm, .tn, .to, .tp, .tr, .tt, .tv, .tw, .tz, .ua, .ug, .uk, .um, .us, .uy, .uz, .va, .vc, .ve, .vg, .vi,
.vn, .vu, .wf, .ws, .ye, .yt, .yu, .za, .zm, .zr, .zw
ISO country codes, fonte: http://www.bcpl.net/~jspath/isocodes.html
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TLD nazionali
• Alcuni hanno ricreato
le strutture generiche
(ad esempio il Regno
Unito: .ac.uk, .co.uk)
• Altri no (ad esempio
l’Italia: unimi.it,
finanze.it, wwf.it)
.is
.no
.fi
.lt
.se .lv
.ee
.ru
.ie .uk .dk
.nl .pl
.ua
.be .cz
.lu.de
.md
.hu
.fr .ch.li.at.hr .ro
.bg
.it .sm .ba.mk
.mc
.al
.va .gr .tr
.pt .es .ad
.gi
.tn
.mt .cy
.ma .dz
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IPV6
• E’ la prossima versione dello standard per
gli indirizzi IP
• Basato su 128 bit, contro i 32 attuali
• Implementa direttamente elementi di
instradamento, qualità del servizio e
sicurezza
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Internet
• Internet è una infrastruttura che collega tra
loro un grandissimo numero di reti di
calcolatori utilizzando il protocollo TCP/IP
• Appoggiandosi a questo protocollo
vengono inviate informazioni codificate
secondo altri protocolli, stabiliti dalle
applicazioni utilizzate dagli utenti per
generare le informazioni
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HyperText Transfer Protocol
• Uno di questi protocolli di alto livello è
l’HyperText Transfer Protocol (HTTP), che
consente l’accesso a risorse distribuite su
diversi host sulla rete con un approccio di
tipo ipertestuale
• I documenti ipertestuali sono codificati
secondo le specifiche dettate dallo
standard HTML: HyperText Markup
Language
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Rivoluzioni culturali
• 1993: introduzione di un’interfaccia grafica
per gli utenti di Internet - nasce il WWW
(Tim Berners-Lee, CERN)
– per rispondere all’esigenza dei fisici teorici di
poter scambiare, attraverso la rete, materiale
di natura essenzialmente non testuale
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World Wide Web
• Che cos’è
– parte di internet
– vasta collezione di informazioni distribuita
– rete client-server distribuita
• WWW (confidenzialmente web ragnatela) è la rete costituita dai server
che forniscono accesso alle loro
informazioni tramite il protocollo http
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World Wide Web
• Gli host si collegano ai server usando un
programma client detto browser (colui
che curiosa)
– Netscape, Internet Explorer, Mozilla, Opera,
Safari, Lynx
• Il browser permette la consultazione
interattiva di documenti ipertestuali e
multimediali con modalità point-and-click
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World Wide Web
• Le informazioni sono raggruppate in siti, a loro
volta divisi in pagine
• Le pagine contengono informazioni di diverso
– formato (testo, suoni, immagini, filmati, software)
– contenuto (scientifico, ludico, commerciale, ...)
• o forniscono servizi di
– prenotazioni, iscrizione a eventi, ...
– accesso a biblioteche e basi di dati, ...
– compravendiva, consulenza finanziaria, ...
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Identificazione delle risorse
• Le risorse disponibili sulla rete (i
documenti sui server) devono essere
identificabili in modo univoco
• I browser identificano le risorse tramite
indirizzi detti URL (Uniform Resource
Locator)
• Un indirizzo URL ha la forma
protocollo://server:porta/pathname
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Identificazione delle risorse
• protocollo indica il tipo di protocollo
utilizzato
• server rappresenta l’indirizzo IP
(numerico o simbolico) del computer a cui
si vuole accedere
• porta identifica la porta a cui il protocollo
fa riferimento
• pathname indica il percorso completo del
file cercato
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Identificazione delle risorse
• Alcune informazioni possono essere
omesse (il server e/o il client sceglierà
implicitamente dei valori predefiniti, detti di
default)
– il protocollo (per default http)
– la porta (per default 80, quella associata a
http)
– il nome del file (per default index.html,
home.html o altri) ma non il suo percorso
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Identificazione delle risorse
• In altre parole i seguenti URL sono
equivalenti
http://laren.dsi.unimi.it:80/index.html
http://laren.dsi.unimi.it/index.html
http://laren.dsi.unimi.it:80
laren.dsi.unimi.it:80/index.html
http://laren.dsi.unimi.it
http://159.159.151.81
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Connessione diretta ad Internet
• Per visitare un sito web con un browser, si
deve specificarne l’indirizzo
(esplicitamente o selezionando un link)
• Il client invia la richiesta di connessione,
formulata nel modo specificato da http
• Ricevuta la richiesta, il server web
trasmette le informazioni al computer e il
browser provvede a visualizzarle
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Collegamento via modem (dialup)
• In caso di collegamento tramite un
modem, le informazioni tra client e server
passano attraverso il provider
connessione diretta
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connessione dial-up
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Il successo del web
• Immediatezza di accesso alle informazioni
– i protocolli precedentemente usati (FTP) prevedevano
che i documenti fossero copiati sul computer client
prima di poter essere consultati
– le fasi di scaricamento (download) e consultazione
erano separate
• Tramite il web è invece possibile consultare i
documenti on-line
– il trasferimento dei documenti viene effettuato
automaticamente e in modo trasparente all’utente
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Il successo del web
• Consente di accedere in modo uniforme a
informazioni di natura eterogenea
(immagini, testo, animazioni, suoni, filmati,
componenti multimediali)
• Con l’introduzione di componenti attive
(form, applet, javascript, php, ...) è anche
possibile utilizzare i browser per
trasmettere informazioni dal client al
server
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Il successo del web
• Permette all’utente di scegliere l’ordine di
consultazione dei materiali
• Svincola l’associazione logica da quella
fisica: su una stessa pagina possono
esserci dei rimandi (link) o delle
componenti che risiedono su server
distanti migliaia di chilometri
• E’ facile da usare, basandosi su interfacce
grafiche con interazione point-and-click
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Il successo del web
• E’ indipendente dall’ambiente di lavoro: la
stessa informazione può essere visualizzata
– su differenti tipi di computer
– sul medesimo computer, usando differenti sistemi
operativi
– su un dato computer con un dato sistema operativo,
utilizzando diversi browser
• una stessa pagina può però apparire in modo
diverso a seconda della configurazione usata
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Una time-line essenziale
•
•
•
•
•
•
1991: Gopher
1991: WWW
1993: Mosaic, White house e ONU on-line
1994: Banche e negozi su web, Netscape
1995: Java
1996: MS Internet Explorer
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Ipertesto
• Un ipertesto è un testo che può essere
letto sequenzialmente oppure seguendo i
rimandi (link) associati alle sue diverse
parti
• Il lettore può scegliere il percorso di lettura
che preferisce, assecondando liberamente
i suoi interessi
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Ipertesto
• In ogni punto del documento può
comparire un collegamento (link)
– link ad un’altra parte del documento,
hyperlink ad un altro documento
– visualizzato dai browser in modo diverso (in
genere sottolineato e cambia al passaggio del
mouse)
– la selezione (point-and-click) viene
interpretata dal browser come una richiesta di
visualizzare il documento specificato
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Esempio di documento
ipertestuale
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Multimedialità
• Indica l’insieme delle tecnologie finalizzate
alla gestione integrata di informazioni
basate su media differenti
– testo
– singole immagini
– immagini in movimento (animazioni, filmati)
– suoni
– programmi
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Es. di doc. ipertestuale
multimediale
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Altri servizi via web
• Tutti i browser implementano il protocollo
HTTP, ma in genere sono multiprotocollo,
in grado cioè di comunicare con altri tipi di
server
• In genere fungono anche da client per
– la posta (SMTP/POP/IMAP)
– il trasferimento di file (FTP)
– le news (NNTP)
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Esempi
• mailto:[email protected]
• ftp://ftp.microsoft.com
• news:it.scienze
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Posta elettronica
• Sistema di messaggistica e scambio di file
che riproduce alcuni aspetti del sistema
postale
– rende pressoché trasparente la
comunicazione fra applicativi/reti/protocolli
diversi
– è forse il servizio di rete più popolare, anche
per la facilità d’uso
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Protocolli di posta elettronica
• SMTP (Simple Mail Transfer Protocol): per
inviare messaggi
• POP (Post Office Protocol): per ricevere
messaggi
Protocolli
Protocolliutili
utiliper
perlala
gestione
gestionedella
dellaposta
postaquando
quando
ililprogramma
di
programma diposta
posta
locale,
locale,in
inrealtà,
realtà,non
nonrisiede
risiede
sul
sulcomputer
computerdell’utente
dell’utentema
ma
su
quello
del
suo
provider
su quello del suo provider
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Condizioni generali
Ogni utente ha un indirizzo
[email protected]
• name può essere la login di un utente
reale o di una lista di distribuzione
• server, generalmente, è un server su cui
gira il programma di gestione della posta
• domain è l’indirizzo dell’organizzazione
presso la quale si trova il server
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Condizioni generali
• Ad esempio
[email protected]
• Per ogni parametro sono possibili alias
• Il carattere @ si legge “at”
• Gli indirizzi sono case-insensitive:
possono essere scritti usando
indifferentemente le lettere minuscole o
maiuscole
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Formato del messaggio (SMTP)
•
•
•
•
•
•
Date: ora e data di spedizione
From: login del mittente (automatica)
To: uno o più indirizzi
Subject: oggetto del messaggio
(una linea vuota)
Il messaggio vero e proprio (per
definizione del protocollo SMTP solo in
formato ASCII)
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Formato del messaggio (SMTP)
Altri campi dell’intestazione sono
• Reply to: indirizzo cui inviare la risposta
• Cc: carbon copy, equivale a “per conoscenza”
• Bcc: non mostra gli indirizzi dei co-destinatari
• Encrypted: tecnica crittografica usata
• Received: gateway che ha inoltrato il mess.
• Message-ID: identificativo univoco del mess.
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Formato del messaggio (SMTP)
Attachments (allegati)
• immagini, testo formattato con word
processor, file audio sono spediti come
allegato (attachment) con una codifica
ASCII ad hoc (MIME)
• il file viene ricopiato in coda al messaggio
ed arriva al destinatario con la stessa
forma (nome, tipo, ...)
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Formato del messaggio (SMTP)
Attachments
• permettono la distribuzione mirata ed
attiva di novità, aggiornamenti, ecc.
• ma anche la distribuzione indiscriminata di
spam e di virus
• alternativa alla distribuzione universale (a
meno di siti riservati) e passiva attraverso
la pubblicazione sul web
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Software lato server
Il software lato server è
• il programma che si occupa di instradare e
distribuire i messaggi
• è presente su alcune macchine che svolgono la
funzione di server di posta elettronica
– sendmail, comunemente in ambiente Unix/Linux
– exchange, comunemente in ambiente Microsoft
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Software lato server
sendmail e gli altri permettono di
• comunicare effettivamente sull’internetwork,
rendendo i protocolli e il percorso dei messaggi
sostanzialmente trasparente agli utenti finali
• risolvere gli indirizzi con il nome effettivo del
server del destinatario (tabelle di alias)
• accumulare i messaggi non ancora consultati
(utenti scollegati, interruzione della rete, ...)
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Software lato client
Il software lato client, sul nostro computer, è
il programma che permette di
• ricevere e leggere messaggi e attachment
• cancellare/salvare i messaggi e attachments
• rispondere ai messaggi oppure inoltrarli per
conoscenza
• tenere alias mnemonici degli indirizzi più usati e
di liste di distribuzione
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Software lato client
•
•
•
•
Pine (Unix/Linux, formato testo)
KMail, ... (Linux, formato grafico)
Eudora (Win, Mac)
i browser Navigator e Internet Explorer,
direttamente (tutti i sistemi operativi per
cui ne esiste una versione)
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L’ufficio postale
• Il protocollo SMTP implementa alcuni
servizi dell’ufficio postale
– sistema distributivo trasparente
– notifica di utente ignoto/mancata consegna
– effettiva lettura non garantita
– fermo posta: non perdiamo messaggi
restando scollegati
– autenticazione del mittente non garantita (chi
scrive?)
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Protocolli di posta elettronica
• POP - Post Office Protocol
– per la gestione della posta quando il
programma di post locale non risiede sul
computer dell’utente ma su quello del suo
provider
– gestisce l’accesso dell’utente alla casella di
posta, fornendo funzioni di autenticazione
utente e di gestione della casella di posta
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Telnet
• Connessione a calcolatori remoti: il
proprio calcolatore è impiegato come
terminale a interfaccia alfanumerica
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FTP: File Transfer Protocol
• Trasferimento di file tra calcolatori
• E’ possibile trasferire qualsiasi tipo di file
• Si chiamano
– freeware i programmi distribuiti gratuitamente
e utilizzabili da chiunque senza limitazioni
– shareware i programmi distribuiti
gratuitamente così che sia possibile provarli
prima di acquistarli; spesso hanno limitazioni
(temporali, funzionali)
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HTML
• HyperText Markup Language
– permette la creazione di documenti
multimediali ipertestuali
– è il linguaggio per la creazione di pagine web
– essendo salvato in formato ASCII è
universale: può essere visualizzato da tipi
differenti di computer e da tipi diversi di
browser su uno stesso computer
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Tag
• E’ basato sull’uso di tag (marcatori), cioè parole
chiave racchiuse tra i segni minore (<) e
maggiore (>), che svolgono funzioni di
– formattazione dello stile del testo
– inserimento di collegamenti ipertestuali (link) ad
altre risorse disponibili
– defininizione di maschere di inserimento dati
– inclusione di oggetti complessi (quali immagini, suoni,
viedo o componenti multimediali)
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Esempi
•
•
•
•
•
•
<b> </b> delimitano del testo in grassetto
<i> </i> delimitano del testo in corsivo
<br> inserisce un’interruzione di linea
<p> </p> delimitano un paragrafo
<hr> inserisce una linea
Alcuni prevedono un identificatore di inizio
e di fine marcatura, altri sono singoli
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Entity
• Rappresentano in modo universale e
indipendente dalla piattaforma i caratteri non
coperti dalla codifica ASCII
– lettere accentate (&egrave; = è)
– lettere appartenenti ad altri alfabeti (&ccedil = ç)
– simboli matematici (&larr; = →)
• A ogni simbolo è associato un nome scrivibile in
caratteri ASCII, delimitato da & e ;
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Tag
• Molti tag hanno attributi speciali che
permettono una scelta tra alcune opzioni
• Gli attributi possiedono valori
• In genere i valori vanno racchiusi tra
virgolette
• L’uso di spazi, tabulazioni, maiuscole e
minuscole ha il solo scopo di migliorare la
leggibilità del codice
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Traduzione dei tag
• Il browser utilizzato traduce correttamente
i tag HTML per visualizzare una pagina,
includendo eventuali oggetti
• Ad esempio l’istruzione
<IMG SRC=“figura.jpg” ALIGN=“center”>
viene interpretata inserendo l’immagine
indicata, allineandola rispetto al centro
della pagina
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Struttura di un documento
<HTML>
<HEAD>
<TITLE> Titolo della pagina </TITLE>
Altre informazioni generali sulla pagina
</HEAD>
<BODY>
Contenuto della pagina
</BODY>
</HTML>
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Esempio
<HTML>
<HEAD>
<TITLE>La mia pagina</TITLE>
</HEAD>
<BODY BGCOLOR=#ffffff>
<H1>Benvenuti!</H1>
Questa &egrave; una pagina di
prova. Visita il sito del
<A HREF =
"http://www.dsi.unimi.it“
>DSI</A>.
</BODY>
</HTML>
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32
Tag per formattare
• Titoli: <H1> </H1>, ..., <H6> </H6>
• Paragrafi: <P [ALIGN=LEFT|CENTER|
RIGHT]> </P>
• Fine riga: <BR>
• Linea:
<HR[SIZE=n][WIDTH=m][ALIGN=LEFT|
CENTER|RIGHT]>
• Testo a spaziatura fissa preformattato: <PRE>
</PRE>
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Tag per i caratteri
• Stile del testo
– Grassetto: <B> </B>
– Corsivo: <I> </I>
– A spaziatura fissa: <TT> </TT>
– Enfatizzato: <EM> </EM>
– Sottolineato: <U> </U>
– Apici: <SUP> </SUP>
– Pedici: <SUB> </SUB>
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Liste ed elenchi
<UL TYPE=CIRCLE>
<LI> Primo elemento
<LI> Secondo elemento
<LI> Terzo elemento
</UL>
<OL>
<LI> Primo elemento
<LI> Secondo elemento
<LI> Terzo elemento
</OL>
<OL>
<LI> Primo elemento
<OL TYPE=a>
<LI> Secondo elemento
</OL>
<LI> Terzo elemento
</OL>
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Immagini
• E’ possibile includere nella pagina delle
immagini
• E’ necessario indicare il nome del file in
formato GIF o JPEG specificandone la
collocazione mediante un URL
<IMG SRC="http://host.domain/path/file.gif" [HEIGHT=h]
[WIDTH=w] [BORDER=n] [ALIGN=LEFT|CENTER|RIGHT|TOP|MIDDLE
|BOTTOM] [ALT="testo alternativo“]>
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Immagini
<IMG SRC="/gif/mczolor.gif" ALT="Mozilla">
Questa &egrave; una immagine visualizzata alla
destra del testo...
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Collegamenti ipertestuali
• Definizione di un’etichetta collegata a un
URL
<A HREF=“http://host.domain"> etichetta </A>
• Definizione di un’ancora per identificare
un punto specifico all’interno di un
documento
<A NAME=”ancora">testo</A>
• Collegamento a un punto specifico
<A HREF=http://host.domain#ancora“> etichetta </A>
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Form
• E’ possibile costruire delle maschere o
moduli (form) per l’invio di dati al server
• I singoli componenti delle form sono
descritti tramite tag specifici
• I dati vengono inviati al server che li
elabora a seconda dei casi (ad esempio
l’iscrizione a una mailing list oppure a un
servizio web)
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Form
<HTML>
<HEAD> <TITLE>E-Mail Form</TITLE> </HEAD>
<BODY>
<FORM METHOD="POST" ACTION="invio.php">
<P>Your Name:<BR>
<INPUT TYPE=“TEXT" NAME="sender_name" SIZE=30>
</P>
<P>Your E-Mail Address:<BR>
<INPUT TYPE=“TEXT" NAME="sender_email" SIZE=30>
</P>
<P>Message:<BR>
<TEXTAREA NAME="message" COLS=30 ROWS=5></TEXTAREA>
</P>
<INPUT TYPE=“SUBMIT" VALUE="Send This Form">
</FORM>
</BODY> </HTML>
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Form
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I linguaggi della rete
• Quali alternative per creare pagine web?
HTML puro
ASP
Frame
CGI
CSS
PERL
DHTML
PHP
JavaScript /
JAVAScript
VBScript
server
Java
ActiveX
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Frame
• Un’aggiunta ad HTML che permette di
gestire più sorgenti HTML su una stessa
pagina
– posso aggiornare singole parti del sito senza
toccarne altre
– posso inserire informazioni variabili (come
un’intestazione oppure un elenco dei
contenuti) in una sezione della pagina
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Frame
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CSS: Cascading Style Sheets
• Consentono di impostare molteplici
proprietà per tutti gli elementi della pagina
marcati da un tag, offrendo quindi maggior
flessibilità nella formattazione delle pagine
• Possono essere definiti all’interno o
all’esterno del documento
• Separano la specificazione della grafica
dalla struttura logica del documento
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Cascading style sheets
<HTML>
<HEAD>
<TITLE>La mia pagina con i CSS</TITLE>
<STYLE>
H1 {color:Lime;font: normal 24pt “Arial”, “Times”
P {color:Blue; font: normal 18pt "Times"}
</STYLE>
</HEAD>
<BODY BGCOLOR=#ffffff>
<H1>Benvenuti!</H1>
Questa &egrave; la mia pagina. Visita il sito del
<A HREF="http://www.dsi.unimi.it">DSI</A>.
</BODY>
</HTML>
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Cascading style sheets
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Script
• Semplici programmi il cui codice è inserito
in una pagina web
• Vengono eseguiti localmente dal browser
• Sono scritti tipicamente in JavaScript
• Rappresentano le fondamenta dell’html
dinamico (DHTML)
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Script
<HTML><HEAD>
<TITLE>Esempi di script
</TITLE></HEAD>
<BODY>
<SCRIPT LANGUAGE = “JAVASCRIPT"
TYPE = “TEXT/JAVASCRIPT">
DOCUMENT.WRITE("Today is
"+DATE())
</SCRIPT>
<P>Testo testo …
</BODY></HTML>
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DHTML
• Dynamic HTML = HTML dinamico
• E’ un insieme di regole che permettono di
usare i fogli di stile e un linguaggio di
script per modificare l’aspetto e il
contenuto di una pagina web a seguito di
un evento (selezione di un link, passaggio
del puntatore su un’area, ...)
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DHTML
• Introduce l’interattività nelle pagine web
senza richiedere eccessivi tempi di
elaborazione
• In sé non esiste: deriva dalla convergenza
di tecncologie esistenti
– un linguaggio per definire la struttura dei
documenti (HTML)
– un linguaggio per specificarne gli stili (CSS)
– un linguaggio di script per definire effetti
dinamici (JavaScript)
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Java
• E’ un linguaggio di programmazione
sviluppato da Sun
– il codice Java è lo stesso per tutti i sistemi
operativi
– cambia la macchina virtuale che lo trasforma
in codice eseguibile
• Un programma Java (applet) può essere
inserito direttamente all’interno di una
pagina web
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ActiveX
• E’ una tecnologia sviluppata da Microsoft
per introdurre su web pagine dinamiche e
applicazioni interattive
• Tramite ActiveX si possono introdurre
nelle pagine web vere e proprie
applicazioni (come grafici di funzioni,
visualizzatori di oggetti particolari, ...)
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ASP: Active Server Page
• Una tecnologia in ambiente Microsoft (e
quindi legato a una precisa piattaforma)
che permette di costruire dinamicamente
pagine web
• Permette di tenere tutta la logica sul
server e di scaricare pagine in puro HTML
• Possibilità di accedere a basi di dati
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CGI/PERL
• Tecnologie multi-piattaforma che
permettono di costruire dinamicamente
pagine web
• Permettono di tenere tutta la logica sul
server (sotto forma di programmi scritti
tipicamente in perl) e di scaricare pagine
in HTML puro
• Possibilità di accedere a basi di dati
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PHP
• Una tecnologia multi-piattaforma (open
source e free) che permette di costruire
dinamicamente pagine web
• Permette di tenere tutta la logica sul
server e di scaricare pagine in puro HTML
• Possibilità di accedere a basi di dati
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Ambienti per lo sviluppo
• Ogni componente richiede uno strumento
specializzato
– Editor HTML
– Editor di immagini
– Editor di animazioni
– Editor audio
– Editor di filmati
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Riassunto
•
•
•
•
•
Schema di indirizzamento
Indirizzi IP, ULR, TLD
Identificazione delle risorse (URL)
Il successo del web
Posta elettronica: protocolli, SW server, SW
client
• Altri protocolli applicativi
• Introduzione a HTML
• Strumenti aggiuntivi
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