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Migrazioni e
Sviluppo
n.6
giugno 2009
Bollettino di informazione del progetto “Migrazioni e Ritorno:
Risorse per lo Sviluppo”
Editoriale
Sommaire
Il progetto “Migrazioni e ritorno, risorse per lo sviluppo”
ha condotto, nella sua seconda fase, una sperimenta zione volta a valorizzare i percorsi di due gruppi di
migranti marocchini qualificati: il primo intenzionato a
dare vita a progetti di “ritorno costruttivo” nel proprio
paese, il secondo a preparare e ad avviare un itinerario
di “migrazione intelligente” verso l’Italia.
pag. 1
Editoriale
pag. 2
I progetti di ritorno
costruttivo dei beneficiari
pag. 7
I percorsi migratori dei
beneficiari
In questo quadro, la sperimentazione ha permesso, non
solo di sostenere i beneficiari nella preparazione e nella
realizzazione dei loro percorsi, ma anche di osservare in
modo diretto la realtà che caratterizza il circolo migra torio virtuoso e il ruolo che i migranti qualificati possono
avere per il raggiungimento delle cosiddette “tre vittorie” (secondo l’espressione corrente).
Attraverso tale sperimentazione, pertanto, è stato possibile acquisire nuovi elementi conosciti vi circa i fenomeni che sono alla base dei due aspetti maggiormente visibili del circolo migra torio, vale a dire quello della “partenza intelligente” dal paese di origine e quello del “ritorno
costruttivo”.
Il progetto si concluderà con la pubblicazione di un testo di linee guida volto a fornire i princi pali elementi interpretativi circa tali processi, la loro complessità, la loro articolazione e le loro
caratteristiche centrali, nonché a proporre raccomandazioni e indicazioni operative per soste nere i migranti qualificati nella preparazione e nel l’implementazione dei propri itinerari.
Migrazioni e Sviluppo
Bollettino di informazione del progetto
“Migrazioni e Ritorno: Risorse per lo Sviluppo”
Haut Commissariat au Plan
CERED
CERFE
Fondation Hassan II
pour les Marocains
Résident à l’Etranger
Progetto realizzato con il contributo del Ministero degli
Affari Esteri - Direzione Generale Cooperazione allo
Sviluppo
Il notiziario è curato dal CERFE e dalla Fondation
Hassan II
Via Monte Zebio, 32 - 00195 ROMA
Tel. +39-06-45435461
Fax. +39-06-45435683
Sito web: www.migrationretours.org
In questo numero del bollettino si riportano l’elen co dei beneficiari che hanno deciso di utilizzare i
servizi di sostegno e di accompagnamento offerti
dal progetto e gli oggetti delle iniziative da loro
promosse e implementate. Nei riquadri, in partico lare, vengono presentati alcuni sintetici approfon dimenti di tali iniziative.
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I PROGETTI DI RITORNO
COSTRUTTIVO DEI BENEFICIARI
I beneficiari che hanno fruito con continuità
del sostegno e dell’assistenza tecnica fornita
dal progetto in Italia e in Marocco sono stati
41. Oltre a questi, ve ne sono altri 13 che, trovandosi ancora in una fase esplorativa e di
studio della fattibilità generale delle proprie
idee progettuali, hanno richiesto il sostegno
dell’assistenza tecnica in modo più saltuario.
I 41 beneficiari che hanno progetti di ritorno in
situazione avanzata o molto avanzata sono
elencati di seguito.
• Belkacem Latifa – progetto “Conoscere,
informare e formare” volto a creare una
scuola di formazione professionale per i giovani nella zona di Bejaad e a realizzare iniziative di supporto alla migrazione intelligente e
di prevenzione di quella clandestina.
• Moutassadik Abderrahim – creare una
cooperativa italo-marocchina per lo sviluppo agricolo della zona di Settat e aprire una
scuola di sensibilizzazione e di formazione
sullo sviluppo agricolo; dare vita a una società di postproduzione nel settore audiovisivo
e a una scuola di formazione per cameramen.
• Moutassadik Abderrazak – dare vita a una
cooperativa italo-marocchina per lo sviluppo agricolo della zona di Settat e aprire una
scuola di sensibilizzazione e di formazione
sullo sviluppo agricolo; costituire una società
per l’import export di pezzi di ricambio per
auto.
• El Ouafi Nourredine – creare una società di
servizi ecologici a El Kelaa Des Rarghna
(Marrakesh) nel settore della pulizia industriale (stabilimenti pubblici, uffici istituzionali,
ospedali) e delle strade (salvaguardia ecologica e raccolta differenziata rifiuti).
• Akil Nabila – sviluppare un’attività di intermediazione commerciale per l’importexport nei settori del marmo, del legno e dei
macchinari industriali.
• Moukrim Abdeljabbar – costituire un centro
per il trattamento delle superfici negli edifici
e nell’industria (filiale dell’azienda di famiglia
già esistente in Italia) a Casablanca; realizzare scambi formativi e trasferimenti sociali
sulla questione di genere tra Italia e
Marocco.
Esempi di percorsi di ritorno costruttivo sostenuti dal progetto
Di seguito si presentano in sintesi brevi informazioni riguardanti alcuni dei percorsi di ritorno
costruttivo attivati dai beneficiari del progetto “Migrazioni e ritorno, risorse per lo sviluppo”.
Aicha Bekhass (40 anni) ha seguito il corso di formazione a Roma e nei mesi scorsi ha avviato
il suo percorso di ritorno nell’ambito del quale sta progettando e realizzando una serie di attività. In particolare, nel mese di novembre 2008 ha aperto, assieme al fratello, il ristorante
Italiano “Garbatella” ad Oujda. Ha creato un’associazione femminile a Jerada per la promozione di iniziative sociali a favore di donne e minori in situazione di povertà o in difficoltà, con
la quale sta realizzando attività di sostegno all’orfanotrofio cittadino e sta organizzando un’iniziativa pubblica “La giornata dell’orfano”.
Samir Naqi (46 anni) sta lavorando al rilancio della sua officina elettromeccanica a El Jadida.
In questo quadro, con il sostegno fornito dal progetto e dalla CNA di Torino, ha predisposto un
business plan e ha avviato lo start up della sua attività che prevede l’impiego di 6 persone. Nel
dicembre 2008 ha acquistato e trasferito in Marocco macchinari italiani utili per la realizzazione di nuovi servizi da attivare entro il 2009.
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I PROGETTI DI RITORNO COSTRUTTIVO DEI BENEFICIARI
• Dehhani Abdellatif – creare un parco di
divertimenti e di intrattenimento per bambini, ragazzi e famiglie nella zona di Beni
Mellal; avviare una società informatica.
• Meftah El Kebir – Creare una cooperativa
italo-marocchina per lo sviluppo agricolo
della zona di Settat e aprire una scuola di
sensibilizzazione e di formazione sullo sviluppo agricolo.
• Farahat Mina – dare vita a servizi di sostegno
alle donne nella conciliazione lavoro-famiglia; aprire un istituto per l’assistenza e la formazione delle giovani coppie nel compito di
educatori dei figli.
Esempi di percorsi di ritorno costruttivo
sostenuti dal progetto (segue)
Mohamed Maarir (45 anni) sta progettando
l’avvio, entro il 2009, di un laboratorio per la
produzione di gastronomia “made in Italy”
che rifornisca ristoranti e alberghi nella zona
di Marrakesh con servizi “pronto a cuocere”.
A tale proposito ha messo a punto, con la
consulenza dal progetto (Cna di Torino), il
business plan in italiano e in francese ed ha
avviato la ricerca di opportunità di finanziamento tramite l’accesso al credito bancario
(Intesa San Paolo). Inoltre, con il sostegno del
progetto sta seguendo un’attività di incubazione presso un azienda di gastronomia di
Torino.
Malika Ghazoui (49 anni) sta operando al
fine di aprire, a Rabat, un servizio di orientamento e consulenza giuridica per sostenere
la migrazione intelligente verso l’Italia e, in
particolare, per il supporto alle donne che
vogliono realizzare il ricongiungimento in
Italia. Per tale attività, che già svolge in Italia
con la sua associazione locale, ha già avviato un partenariato con una consulente giuridica e sta collaborando con il Comune di
Torino.
• Sadek Said – ampliare le attività di importexport della sua società (già esistente), oltre
che al settore meccanico (ricambi auto),
anche a quello del marmo e dell’abbigliamento.
• Ouarid Asmaa – operare per il proprio reinserimento lavorativo come insegnante di italiano e, in prospettiva, avviare una propria attività autonoma in questo settore.
• Ouarid Kadija – attivarsi per il proprio reinserimento lavorativo come insegnante di italiano e, in prospettiva, svolgere una propria
attività autonoma in questo settore.
• El Ouafe Neza – promuovere iniziative di sensibilizzazione e di intervento in Italia e in
Marocco sui temi dell’integrazione e del
ritorno nel paese di origine, con particolare
riferimento al target delle donne.
• Ghazoui Malika – creare una società di servizi e di consulenza a Rabat per la gestione
e la soluzione di problemi giuridici e amministrativi connessi ai percorsi migratori; attivare
il Centro diurno “Casa degli Angeli” a Rabat
per persone affette da sindrome di down e
per il supporto alle loro famiglie.
• Bouhrim Said – creare un marchio marocchino di prêt-à-porter nel settore della moda
valorizzando il know-how di aziende italiane
interessate a collaborare in Marocco.
• Gargati Abdellatif – operare per il proprio
reinserimento nel mondo del lavoro come
insegnante di italiano giurato; aprire una
scuola privata di lingue.
• Belatik Muhsin – Creare in Marocco una filiale della sua impresa (Metallica) per la produzione e la commercializzazione di manufatti
in metallo; dare vita a una scuola infermieri
da formare anche per il mercato italiano.
• Abhari Mohamed – creare un’impresa per la
produzione di mobili in acciaio inox a
Marrakech.
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I PROGETTI DI RITORNO COSTRUTTIVO DEI BENEFICIARI
• Malayo Abderrazak – aprire una bottega
per il commercio equo e solidale; creare
uno stabilimento balneare.
Esempi di percorsi di ritorno costruttivo
sostenuti dal progetto(segue)
• Darif Aziz – creare due cooperative di
donne nel settore dell’artigianato (una a Fes
per la produzione e una in Italia per la commercializzazione); mettere in piedi un centro
per la preparazione della migrazione e di
insegnamento della lingua italiana.
Hassan Zitouni (40 anni) è rientrato in
Marocco con tutta la sua famiglia nel mese
di ottobre 2008, dopo aver pianificato in
Italia la sua futura attività professionale. In
patria, infatti, sta attivando, con la collaborazione del progetto, il suo percorso come
agente commerciale. In questo periodo, sta
realizzando alcune operazioni propedeutiche all’avvio delle attività come: il disbrigo
delle pratiche amministrative; la definizione
e l’ampliamento del portafoglio clienti per il
quale si avvale anche della collaborazione
dell’UNIDO di Rabat; la formalizzazione di
partenariati; la presentazione pubblica del
servizio offerto.
• Benaji Driss – creare una società informatica
per la delocalizzazione di alcuni software e
prodotti informatici; offrire un servizio per l’informatizzazione delle pubbliche amministrazioni locali.
• Drhourhi Mohamed – progetto “CMFCCentro mediazione di formazione e cooperazione”; creare una scuola per la formazione delle risorse umane e l'insegnamento
delle lingue straniere a Oued Zem.
• Harzafi Mohamed – avviare (in collaborazione con il Consolato di Torino) un Centro di
promozione di attività socio-culturali in favore dei marocchini residenti in Italia e di
cooperazione allo sviluppo con il Marocco.
• Houjri Abderrazak – operare per il proprio
reinserimento professionale come ingegnere
nel settore dell’industria mineraria.
• Traiki Zineb – partecipare a progetti di
cooperazione allo sviluppo in ambito educativo e sanitario, con particolare riferimento al target delle donne e dei minori in difficoltà.
• Laarouat Driss – realizzare una struttura di
agriturismo nella regione del Medio Atlas
(Fes).
Abderrazak Malayo (46 anni) ha avviato,
già dal 2007, il proprio progetto di ritorno
costruttivo. In questo quadro, il promotore
ha già aperto, presso il mercato di
Casablanca, una bottega per il commercio
equo e solidale centrando la propria attività
alcuni prodotti marocchini tra cui: olio di
oliva; olio di argan; miele; zafferano. Negli
ultimi mesi, anche con l’assistenza tecnica
garantita dal progetto, sta operando per il
consolidamento e l’accreditamento dell’attività commerciale in Marocco, nonché al
suo sviluppo al livello internazionale in diversi paesi europei (Italia, Francia, Spagna).
• Belatik Nadia – attivare un servizio di assistenza giuridica per i marocchini residenti in
Italia (con sede anche in Marocco).
• Zitouni Hassan – dare vita a un’attività autonoma di intermediazione nel settore dell’import-export tra Marocco e Italia.
• Nasrollah Naim – creare un presidio medico-chirurgico a Casablanca per gli italiani
all’estero e per la comunità locale; dare vita
a una scuola di formazione per personale
paramedico.
• Naqi Samir – riaprire e rilanciare l’officina
elettromeccanica di cui è proprietario a
Berrechid.
• Moukassi Brahim – aprire un bio-hotel nella
zona di Tangeri basato su una concezione
innovativa del turismo.
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I PROGETTI DI RITORNO COSTRUTTIVO DEI BENEFICIARI
• Chati Moustapha – realizzare un canale televisivo satellitare tematico sull’ambiente; collaborare a progetti di cooperazione allo sviluppo a Berrechid, nel settore della disabilità
mentale.
• Marrhoubi Abdel – operare per il proprio
reinserimento nel mondo del lavoro come
insegnante di italiano e come traduttore
giurato.
• Lhilali Abdellaziz – creare un’impresa edile
basata su nuove tecniche costruttive e su
criteri di sicurezza sul lavoro.
• Belatik Ouafe – attivare, nella città di Fes,
una Scuola per l’apprendimento della lingua e della cultura italiana.
• Kharfati Fouzia – realizzare campagne di
sensibilizzazione e di intervento sulla prevenzione del tumore al seno nelle aree rurali del
Marocco; creare una scuola per l’assistenza
infermieristica.
• Maarir Mohamed – creare a Marrakech un
laboratorio per la produzione di gastronomia
made in Italy con servizi “pronto a cuocere”
e pasta fresca.
Esempi di percorsi di ritorno costruttivo sostenuti dal progetto (segue)
Un gruppo di tre beneficiari residenti nella provincia di Torino (Abderrazak e
Abderrahim Moutassadik di 39 e 40 anni e El Khebir Meftha di 51 anni), ha
dato vita, a partire dal settembre 2007, ad un percorso di ritorno finalizzato
a contribuire allo sviluppo agroalimentare nella provincia di Settat.
L’iniziativa ha visto la creazione di due pozzi d’acqua su un terreno di quattro ettari, la preparazione di tale terreno per la coltivazione, l’avvio di un’attività di allevamento di conigli e di polli e la commercializzazione di tali prodotti. Rispetto a tale iniziativa di ritorno costruttivo, il progetto ha avviato, tra
l’altro, un’attività di assistenza tecnica per sostenere la creazione di una
cooperativa da parte dei beneficiari coinvolti, finalizzata alla realizzazione di
attività di formazione e alla diffusione di informazioni e di tecnologie appropriate tra gli agricoltori della zona.
Mohamed Abhari (51 anni) sta avviando una impresa per la produzione di
mobili in acciaio inox, attraverso la quale intende valorizzare il know-how da
lui acquisito in molti anni di esperienza presso una azienda multinazionale di
Torino. In questo quadro, sta lavorando anche alla creazione di un consorzio imprenditoriale, con altri soci torinesi, per la realizzazione di una scuola
professionale in questo settore.
• Bekhass Aicha – aprire un ristorante italiano
a Oujda; promuovere iniziative sociali a supporto delle giovani donne in difficoltà e dei
minori orfani nella città di Jerada.
• Bennajib Mourad – creare una fattoria didattica a Marrakesh, per l’allevamento di
capre, la produzione e la commercializzazione di latte e di prodotti derivati; promuovere
iniziative di sensibilizzazione e di educazione
alimentare.
• Assadi El Assan – operare per il proprio reinserimento nel mondo del lavoro come insegnante; creare il CMDI - Centro di mediazione, di documentazione e informazione nella
zona del “triangolo dei fosfati”.
• Habbid Eddine Fatima Zahra – operare per il
proprio reinserimento lavorativo nel settore
della tutela dei diritti umani/sociali; dare vita
a un’iniziativa autonoma nel settore del turismo sociale.
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I PROGETTI DI RITORNO COSTRUTTIVO DEI BENEFICIARI
I 13 beneficiari i cui progetti si trovano ancora
in una fase di tipo esplorativo sono elencati di
seguito.
• Khadija Firdaous – progetto “AMERAssociation Marocaine pour le Tourisme”,
volto alla creazione di un ristorante di pesce
a Harhora (Rabat).
• Fatima Achak – dare vita a un’attività di
commercializzazione in Marocco di pezzi di
ricambio per computer fissi e portatili e per
altre attrezzature informatiche.
• Khalid Fiddi – realizzare, con all’associazione
socio-culturale da lui fondata in Italia, il
gemellaggio tra la Provincia di Chieti e quella di Settat.
• Hafida Mekki – partecipare alla creazione
della cooperativa italo-marocchina per lo
sviluppo agricolo della zona di Settat (in collaborazione con altri colleghi del Corso) ed
estendere le attività alla coltivazione delle
olive sul terreno di sua proprietà.
Esempi di percorsi di ritorno costruttivo
sostenuti dal progetto (segue)
• Rachid Seqqai – partecipare alla creazione
della cooperativa italo-marocchina per lo
sviluppo agricolo della zona di Settat (in collaborazione con altri colleghi del corso).
Neza El Ouafe (37 anni), sta realizzando, già
da alcuni anni, in collaborazione con organizzazioni e amministrazioni locali italiane e
marocchine, progetti di sensibilizzazione e di
intervento per favorire l’integrazione dei
marocchini in Italia e per facilitare i percorsi
di ritorno nel paese di origine, con particolare riferimento al target delle donne migranti.
In questo quadro, ha avviato anche un attività di monitoraggio dell’applicazione del
nuovo codice di famiglia marocchino, in collaborazione con l’Istituto Paralleli di Torino e
con la Fondation Hassan II.
Abdel Marrhoubi (38 anni) - sta lavorando ad
un progetto di reinserimento lavorativo nel
suo paese come insegnante di lingua italiana e come traduttore/moderatore/consulente presso imprese italiane in Marocco o
rappresentanze marocchine in Italia. A questo proposito, oltre gli studi universitari condotti negli anni passati, a conseguito, nella
seconda metà del 2008, il master in promozione e insegnamento della lingua italiana a
stranieri presso l’Università di Milano. Sempre
negli stessi mesi, e con il sostegno del progetto, ha avviato contatti con enti e organizzazioni operanti in Marocco, potenzialmente
interessati al suo profilo professionale.
• Buchaib Naami – progetto “CINFA-Centro
Informativo e Assistenza” per la gestione e la
prevenzione dell’immigrazione clandestina
e per l’integrazione sociale degli stranieri (a
Casablanca).
• El Ghalia Sallah – sviluppare iniziative di
comunicazione e di sensibilizzazione per diffondere un'immagine positiva del Marocco
all’estero e in particolare in Italia.
• Dalal El Aloua – operare per il proprio reinserimento lavorativo nel settore del turismo.
• Mohamed Raki – svolgere un percorso di
reinserimento professionale come consulente per la gestione delle risorse umane per
imprese private.
• Mohamed Zaki – projet dans le secteur de la
avviare un progetto imprenditoriale nel settore delle copertura degli edifici industriali e
civili (smantellamento dell’amianto e ristrutturazione con materiali ecocompatibili).
• Nadia El Ghioueji – dare vita a un progetto
pilota di carattere ambientale nella provincia di Khouribga per la gestione del ciclo dei
rifiuti e la valorizzazione del patrimonio
ambientale locale.
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I PROGETTI DI RITORNO COSTRUTTIVO DEI BENEFICIARI
• Fouad Meslohi – creare una società per la
promozione dell’energia alternativa e per la
commercializzazione di prodotti per l’energia solare.
• Karim Meslohi – creare una società per la
promozione dell’energia alternativa e per la
commercializzazione di prodotti per l’energia solare.
I PERCORSI MIGRATORI DEI
BENEFICIARI
Nell’ambito del sostegno ai percorsi migratori
le attività di sperimentazione si sono concentrate principalmente sull’organizzazione di tirocini per i beneficiari. Oltre a ciò, è stato offerto un servizio di sostegno e di accompagnamento ai beneficiari che si sono trasferiti in
Italia per motivi di studio o di ricongiungimento familiare. Complessivamente, i beneficiari
che hanno condotto tali esperienze sono stati
16, elencati di seguito.
stage nel settore della comunicazione multimediale turistica presso il Gruppo Alpitour di
Torino.
• Nadia Essagmni – laureata in gestione di
impresa e iscritta al primo anno di economia
presso l’Università di Ancona, ha svolto uno
stage di 4 mesi presso la divisione Risorse
Umane di Auchan Ancona.
• Latifa Charafi – laureata in economia, ha
svolto uno stage di sei mesi presso la
Divisione Finance del Gruppo Autogrill di
Milano.
• Youssef Naboulssi – diplomato come tecnico specializzato in sistemi informatici, ha
svolto un tirocinio formativo presso il settore
Sistemi Informatizzati di Auchan – Porta di
Roma.
• Amal Aourik – diplomata come assistente di
direzione, ha svolto un tirocinio formativo di
tre mesi presso la CNA di Torino.
• Mohammed Charafi – laureato in letteratura
araba ha iniziato un tirocinio presso la Fazi
Editore di Roma.
• Omar El Khabbouli – diplomato in pittura
decorativa (come pittore decoratore), ha
svolto un tirocinio formativo di tre mesi presso la Torino Decor, che si occupa di restauro
di facciate d’epoca.
• Tarik Fatih – laureato in ingegneria informati ca, ha svolto uno stage presso la società
Spuma srl per lo sviluppo del software
PVQuality.
• Younes Edgoughi – diplomato come tecnico
in automatizzazione e strumentazione industriale (metrologo), ha svolto uno stage presso la divisione di misurazione elettrica in
campo metrologico dell’INRIM di Torino.
• Abdennour Sarih – in possesso del diploma
alberghiero (indirizzo cucina internazionale)
ha svolto un tirocinio formativo di tre mesi,
come chef de partie tornante, presso l’Hotel
Luna Baglioni (cinque stelle L) di Venezia, del
Gruppo Baglioni.
• Aziz Rachih – laureato in giurisprudenza e
iscritto al secondo anno di scienze turistiche
presso l’Università di Torino, ha svolto uno
• Khadijia Raiteb – diplomata come tecnico
specializzato in disegno di edifici, ha svolto
un tirocinio formativo di tre mesi come dise-
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I PERCORSI MIGRATORI DEI BENEFICIARI
gnatrice CAD presso lo studio di progettazione De Togni di Verona.
• Yassine Hammoucha – tecnico specializzato
in sistemi informatici, sta svolgendo un tirocinio formativo di tre mesi presso il Consorzio
Coesa di Pinerolo per la realizzazione del
loro sito web.
• Karim El Mostafa – laureato in sociologia, sta
per iniziare un tirocinio formativo di due mesi
presso l’Istituto Paralleli di Torino.
• Abdelmjid Reguig – diplomato come tecnico specializzato in sistemi automatizzati, è
attualmente iscritto al primo anno della
facoltà di Ingegneria Elettronica del
Politecnico di Torino.
• Jawad Wakil – diplomato in scienze e giunto
in Italia per ricongiungimento familiare, tramite il progetto ha partecipato, superandola, alla selezione per allievi manager presso il
Gruppo Autogrill di Milano.
• Mohammed Neddal – diplomato come tecnico specializzato in sistemi automatizzati, è
attualmente iscritto al primo anno della
facoltà di Ingegneria Elettronica del
Politecnico di Torino.
Altri beneficiari del progetto hanno interrotto o rinunciato a tale esperienza formativa o
lavorativa in Italia. Alcuni hanno avviato percorsi migratori verso altri paesi (Canada, USA
e Francia); altri non hanno trovato opportunità adeguate ai loro profili professionali; altri
ancora, in sette casi, hanno preferito cogliere opportunità lavorative qualificate nel proprio paese rispetto all’esperienza di stage loro proposta (presso enti quali Soleterre onlus di
Milano; Auchan Porta di Roma, Blu di Prussia srl, Fondazione Poliambulanze di Brescia,
Centro spedizionieri doganali di Macerata).