SENECA E IL CRISTIANESIMO

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SENECA E IL CRISTIANESIMO
SENECA
E IL
CRISTIANESIMO
SENECA
E IL
CRISTIANESIMO
Simili ed antitetici nelle rispettive
considerazioni sul tempo
“Seneca non sarebbe rimasto indifferente di
fronte al vangelo se gli fosse stato presentato
compatibile con la ragione e vicino ai suoi
temi etici”
Lattanzio (padre apologista)
SENECA
Il saggio è
concentrato sul
presente
Non rimpiange
il passato
Non teme il
futuro
LOGOS PROVVIDENZIALE
Seneca
Cristianesimo
• Non pensa che il
futuro cambi la
condizione umana
(insignificante nel
tempo)
• Dimensione di
speranza in un
futuro significativo
ma non ambizioso
SAGGIO vs CRISTIANO
TEMPO PER SE’ STESSI
Per coltivare la propria facoltà
razionale
TEMPO PER GLI ALTRI
Caritas
Infatti, nelle “Epistulae
“Epistulae ad
Lucilium”…
Lucilium
”…
Ita fac, mi Lucili: vindica te tibi,
et tempus quod adhuc aut
auferebatur aut subripiebatur
aut excidebat collige et serva.
Persuade tibi hoc sic esse ut
scribo: quaedam tempora
eripiuntur nobis, quaedam
subducuntur, quaedam
effluunt. Turpissima tamen est
iactura quae per neglegentiam
fit. Et si volueris attendere,
magna pars vitae elabitur male
agentibus, maxima nihil
agentibus, tota vita aliud
agentibus.
Fa’ ciò mio Lucilio: rivendica a te il
possesso di te stesso, e raccogli e
conserva il tempo che finora o era
sottratto e rubato o che sfuggiva.
Convinciti che ciò è così come
scrivo: una parte del tempo ci è
tolta, una parte è sottratta, una
parte scorre via. Tuttavia la perdita
più vergognosa è quella che
avviene per la nostra negligenza.
E se vorrai stare attento, gran
parte della vita sfugge a coloro
che agiscono male, massima
parte a coloro che non fanno
nulla, tutta la vita intera a coloro
che fanno altro.
appartiene sia allo stoicismo
(adottotato da Seneca) che al
cristianesimo
MA
arrivano a conclusioni differenti
Cristianesimo
Stoicismo
Razionale accettazione di
essere stati creati
Razionalità finalizzata al non
assaporare il triste destino.
Serve quindi a garantirsi
l’unica immortalità
possibile, quella della fama
(per aver fatto qualcosa di
utile alla collettività)
COMUNE E’ LA POSSIBILITA’
DI SALVARSI, LA
CONSIDERAZIONE
DEL TEMPO SPIRITUALE,
L’OCCASIONE
DATA ALL’UOMO PER AGIRE
BENE
Allora, se il tempo non è
materiale, perché utilizza un
lessico economicoeconomico-finanziario
per rappresentarlo?
Dal “De brevitate vitae”…
Sicut amplae et regiae
opes,ubi ad malum
dominum
pervenerunt,momento
dissipantur,at quamvis
modicae,si bono custodi
traditae sunt,usu
crescunt,ita aetas nostra
bene disponenti multum
patet.
Come le ricchezze abbondanti e
regali,quando sono giunte
nelle mani di un cattivo
padrone,vengono dilapidate in
un attimo,mentre le ricchezze
modeste quanto vuoi,se sono
state affidate ad un buon
amministratore,si moltiplicano
con l'uso,allo stesso modo la
nostra esistenza si estende
molto a chi ne dispone bene.
Perché alla razionalità
affianca la persuasione:
Come il capitale, il tempo, se
sfruttato, non è più poco.
Ma il tempo non è materiale
• Il tempo è ridotto all’attimo e fa tutt’uno con
l’eterno
• L’uomo vive ogni volta il presente in un
puntino nuovo
Elemento in comune con visione del tempo lineare cristiana
Seneca ama gli uomini, non il
prossimo
• Vuole libertà dalla folla (“Quid tibi vitandum
praecipue existimes quaeris? Turbam)
• Il primo dovere è essere sé stessi
Qui, invece, differisce dalla visione
cristiana, sebbene ammetta l’essere
solidali, in quanto tutti gli uomini sono
destinati alla morte allo stesso modo
In sintesi
Dio è il determinismo
immanente a cui non
obbedisco, ma acconsento.
L’orgoglio storico prevale
quindi sull’idea
trascendente cristiana
DIO
E’ necessità
E’ provvidenza
E’ fortuna mutevole
Costringe
Si avvicina
Muta
IMMANENTE