Le schede dei film

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Le schede dei film
SCHEDE DEI FILM
2007/2008
> Una notte al museo
> Little Miss Sunshine
> Mio fratello è figlio
unico
> Rosso malpelo
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UNA NOTTE AL MUSEO
(Night At the Museum)
Regia: Shawn Levy; Sogg.: Milan Trenc; Scenegg.: Ben Garant; Fotogr.: Guillermo Navarro; Mont.: Don Zimmerman; Musica: Alan Silvestri; Interpreti: Ben Stiller, Carla Gugino, Dick Van Dyke, Mickey
Rooney, Robin Williams, Pierfrancesco Favino; Origine: USA, 2006;
dur. 108’.
Capita raramente che la fabbrica hollywoodiana metta in campo tante star per
un film pensato per i più piccoli. È accaduto con Una notte al Museo che, al
fianco del suo protagonista Ben Stiller, uno dei migliori attori del genere brillante, vede il camaleontico Robin Williams in veste di co-protagonista e due
vere e proprie icone della storia del cinema come Dick Van Dyke e Mickey Rooney nei panni degli improbabili cattivi. Il cast, però non è l’unico pregio di questo film, corredato da buoni effetti speciali, da un buona storia (non priva di
lentezze) che mescola avventura a tanti spunti di approfondimento, e che soprattutto ha avuto il coraggio di puntare su una location, il museo, che non
sempre raccoglie l’entusiasmo del pubblico scelto come target.
Il fatto è che il Museo di Storia Naturale di New York è veramente speciale,
non solo perché vi sono condensati ambienti e animali provenienti da tutto il
pianeta, ma anche perché tracciando una linea ideale a congiungere i vari personaggi ospitati, in versione fossile o statua di cera, è possibile ripercorrere il
cammino dell’Uomo dalla sua comparsa sulla terra fino ai giorni nostri. E, cosa ancora più importante, questi personaggi in preda ad una oscuro incantesimo, nelle ore notturne prendono vita. Il museo, quindi, unanimemente pensato come il luogo della fruizione passiva, delle lunghe e noiose spiegazioni,
della cultura nozionistica, diventa l’ambientazione di un videogame in cui è
possibile interagire con i personaggi, ci sono prove da superare, strumenti da
scoprire e tattiche da elaborare, tutto al fine di mettere fine al caos e ricomporre un ordine.
Un ordine però che non significa riportare tutto alla stasi della distanza (si vedano le proteste del direttore all’inizio del film), ma socializzare la ricchezza
del contatto (la festa finale), avvicinare l’oggetto dello studio, percepirlo come
vivo, farlo parlare con il visitatore. Un museo parco-giochi insomma in cui si
attua la regola dell’imparare giocando e in cui si sentono accolti non solo gli
accademici ma anche la gente comune che, in questo modo, può recuperare
parte della propria identità. Un museo siffatto ci aiuterà infatti a ricordare sempre che la Storia, seppur, per sua definizione, si occupa di cose passate, continua a vivere nel presente e che la natura umana, che sembra essere sempre
uguale a se stessa (si veda la battaglia tra cow boy e antichi romani) può mutare e maturare se ha ben presenti le proprie radici.
Schede dei film 2007
Larry viene assunto come guardiano notturno
al Museo di Storia Naturale di New York. Ma
quello che di giorno appare un museo come
tanti altri, di notte cela uno straordinario segreto: le creature esposte prendono magicamente vita. Feroci dinosauri come il Tirannosaurus Rex, gladiatori romani, indigeni Maya
e cow boy si danno battaglia in una spirale di
caos e distruzione senza controllo. Larry dovrà
trovare un modo per fermare l’incantesimo e
salvare il museo. Quando tutto sembra perduto, Larry prende coraggio e insieme a suo figlio e ai piccoli e grandi nuovi amici venuti dal
passato, sconfiggerà i cattivi e riporterà la pace al museo.
Itinerari didattici
Il film
• Traccia il profilo del protagonista, il guar-
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Schede dei film 2007
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diano Larry, considerando i suoi aspetti fisici e caratteriali, mettendo in evidenza l’evoluzione che il personaggio compie dall’inizio alla fine della storia.
Larry accetta il posto di guardiano al museo
per salvare il rapporto con suo figlio: descrivi il personaggio del piccolo Nick e i momenti del film che segnano la crisi e la riconciliazione con la figura paterna.
Gli anziani guardiani sono delle figure ambigue che avranno un ruolo decisivo all’inizio e alla fine del film. Traccia il profilo delle diverse personalità in relazione alle scene sopra citate.
Un personaggio centrale del film è il presidente Teddy Roosevelt. Come si potrebbe definire il ruolo che svolge all’interno della narrazione?
Quale significato nasconde la battaglia tra romani e cow boys? Quale ruolo svolgono questi personaggi nello scioglimento finale?
Descrivi l’ambiente del museo sottolineando le diverse atmosfere che lo caratterizzano di giorno e di notte.
Il racconto è sottolineato da vari momenti di genere comico. A quali personaggi
è affidato questo tipo di narrazione? Cita alcuni momenti significativi sottolineando gli elementi essenziali che fanno scaturire la risata.
Percorsi di approfondimento
• Il tema dell’ingresso in mondi fantastici è ricorrente nella narrazione cinemato-
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grafica: confronta Una notte al museo con altri film (Jumanji di Joe Johnston, La
storia infinita di Wolfgang Petersen, Fuga dal mondo dei sogni di Ralph Bakshi)
mettendo in evidenza gli elementi di similitudine e di differenza nel racconto e
nella esperienza dei protagonisti
Anche i salti temporali sono spesso al centro di film d’avventura: visiona e analizza Jurassick Park di Steven Spielberg e Un ragazzo alla corte di Re Artù di Michael Gottlieb
La scena in cui Larry viene legato dai piccoli ospiti del museo è una chiara citazione del libro I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift che cosa unisce e separa le
esperienze dei due protagonisti?
Che casa è un museo? Quale funzione svolge?
Racconta una tua esperienza di visita ad un museo sottolineando le cose che ti
sono rimaste impresse, ciò che hai imparato e le sensazioni che hai provato
Inventa una storia che abbia come scenario un museo
Dovendo progettare un museo, su quale argomento lo faresti? Prova a disegnarne
una mappa
Prova ad ordinare secondo una linea temporale i personaggi principali che animano il museo. Quale idea di Storia emerge da questo film? La sua visione ti ha
aiutato a capire perché è così importante studiarla?
Alcuni ospiti del museo vengono rappresentati con caratteristiche molto marcate: a partire dal loro ritratto tracciato nel film fai un percorso di approfondimento su Teddy Roosvelt, Attila e Cristoforo Colombo
Il contributo italiano alla storia dell’umanità viene incarnato in questo film dagli antichi romani e da Cristoforo Colombo. Perché?
Che cosa pensi di Larry come genitore? Traccia il profilo del tuo padre ideale.
LITTLE MISS SUNSHINE
(Little Miss Sunshine)
Regia: Jonathan Dayton, Valerie Faris; Sogg. e Scenegg.: Michael
Arndt; Fotogr.: Tim Suhrstedt; Mont.: Pamela Martin; Musica:
Mychael Danna; Interpreti: Greg Kinnear, Steve Carrel, Toni Collette,
Alan Arkin, Abigail Breslin, Paul Dano; Origine: USA, 2006; dur. 102’.
Jonathan Dayton e Valerie Faris sono una coppia di registi che, dopo una lunga esperienza in campo pubblicitario, hanno debuttato con
Little Miss Sunshine, nel mondo cinematografico creando una commedia che ha
tutte le caratteristiche della piccola opera e che selezionata nei migliori festival di
cinema a basso costo (tra i tanti Locarno e il Sundance), ha riscosso anche un ottimo gradimento da parte del pubblico. Trattandosi di una storia completamente incentrata sulle dinamiche familiari, la sceneggiatura di Michael Arnt non poteva trovare registi migliori visto che Dayton e la Faris sono una coppia anche nella vita e
hanno saputo traghettare la loro esperienza privata nel racconto.
Little Miss Sunshine infatti è un film corale, dove le singole personalità, diverse
per temperamento, risaltano nelle dinamiche collettive. L’immagine del gruppo
famiglia, diviso nell’incip attraverso la sintetica rappresentazione delle diverse
individualità, troverà nel comune obiettivo di accompagnare la piccola Olive ad
un concorso di bellezza, l’occasione per rimodulare e ricontrattare le basi del vivere comune e le aspettative individuali.
La descrizione del padre, in particolare, impegnato a descrivere ad una platea quasi deserta il suo metodo per trasformarsi da perdenti in vincenti, crea la fondamentale cornice per inquadrare le ossessioni dei diversi personaggi. Da una parte
ci sono i ragazzi, alle prese con i loro sogni per il futuro: Olive vuole diventare Miss
mentre il fratello pilota di jet; dall’altra due adulti impegnati nel fronteggiare differenti situazioni di declino: il nonno non vuole cedere alla vecchiaia e lo zio è in preda a crisi depressive per il progressivo crollo della sua carriera accademica. Al centro Sheryl e Greg, la coppia dei genitori che dovrebbe tenere sotto controllo questo
caos, ma che si trova in perenne conflitto sulle modalità di gestione: il padre, vuole tutti vincenti, la madre ammette serenamente la possibilità del fallimento. Il film
declina questi temi attraverso due lunghe scene che si svolgono nella sala da pranzo della casa e nel pulmino che la famiglia utilizza per intraprendere il viaggio. Costringere i personaggi ad agire in questi contesti angusti, privi di vie di fuga, in cui
la convivenza è obbligatoria, rende possibile il contatto reciproco, il chiarirsi, lo
scoprirsi, la creazione di piccole alleanze elettive (Olive e il nonno – il ragazzo e lo
zio). Le vicissitudini che si susseguono, e le difficoltà da superare, il pulmino che
bisogna spingere, la morte del nonno, la scoperta del daltonismo di Dwayne, rafforzano dei legami che consentiranno alla famiglia di affrontare in maniera compatta il mostruoso mondo dei concorsi di bellezza per bambine con cui dovranno
fare i conti nel finale del film. In quel contesto, l’ingenuità provinciale, ma anche
l’umanità dei personaggi uscirà fuori in tutta la sua potenza e allora ben venga essere perdenti se vincere significa diventare esseri di plastica.
Un plot perfetto, dunque, impreziosito dal contributo dei due registi che, anche
per la particolare adesione alla materia narrata, sono stati capaci di dare una forte impronta realistica alle scene in cui domina un carattere di naturalezza anche
ai momenti ironici o tragici.
Schede dei film 2007
Per quanto sembri una bimba con ben poche chances, la
piccola Olive sogna di vincere il premio californiano di
“Little Miss Sunshine” e il nonno la allena a un numero
danzante. Il padre crede nella spinta individuale al successo, la madre nella famiglia, e il gruppo parte in pulmino per attraversare gli States, portando con sé il figlio
adolescente chiuso in un ostinato mutismo e uno zio depresso. In un crescendo di delusioni e contrattempi, e rischiando la galera, il provino si farà. Nessuno vincerà
nulla, ma il senso della famiglia ne uscirà rafforzato.
Itinerari didattici
Il film
• Olive è il motore del plot: è infatti per accompagnarla al concorso che la famiglia
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ha l’occasione di ricompattarsi. Descrivi le sue caratteristiche e il ruolo che svolge all’interno del racconto
Costruisci la carta d’identità dei genitori e sottolinea il diverso modo che hanno di affrontare l’impresa
Metti a confronto le figure del nonno e dello zio evidenziando le caratteristiche
comuni e quelle che li differenziano
Descrivi il personaggio di Dwayne in relazione alle scene più significative
Analizza l’incip del film in cui si descrivono i vari personaggi e commentalo in
relazione alla scena in cui tutta la famiglia si riunisce per la cena
Descrivi la lunga sequenza del concorso di bellezza soffermandoti sull’ambiente,
i personaggi di contorno, e sottolinea i comportamenti dei diversi protagonisti
Elenca le scene più significative in relazione all’evoluzione dei rapporti familiari ed esponi le tue considerazioni
Descrivi l’ambiente casa in rapporto ai caratteri dei diversi personaggi
Il pulmino è il luogo in cui si svolge gran parte del film. Descrivilo e crea dei collegamenti rispetto alle caratteristiche della famiglia.
Proposte di approfondimento
Schede dei film 2007
• C’è un film che, con toni completamente diversi, racconta il sogno di una madre
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di vedere la propria figlia recitare al cinema. Il film è Bellissima di Luchino Visconti. Visionalo e analizzalo in relazione a Little Miss Sunshine.
Per approfondire i temi legati ai rapporti familiari può essere utile analizzare altri film: Matilde Sei Mitica, Fuga dalla scuola media.
Ti è mai capitato di avere degli imprevisti durante un viaggio con la tua famiglia?
Racconta l’episodio e soffermati sulle reazioni dei presenti.
La lunga scena della cena è un momento in cui si evidenziano i rapporti tra i personaggi: racconta, cogliendone i lati ironici, cosa accade in casa tua quando siete a tavola.
Olive e suo fratello si danno da fare per realizzare un proprio sogno: che cosa
vorresti per il tuo futuro? Che cosa fai perché le tue aspettative si realizzino?
Nel film si descrive una realtà ben presente in america, quella dei concorsi di
bellezza per bambine. Che effetto ti ha fatto la sequenza? Esponi le tue emozioni e le tue considerazioni
Il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza è molto utilizzato anche nella pubblicità commerciale: raccogli degli esempi sfogliando dei giornali e commentali.
Quali prodotti vengono pubblicizzati? Che caratteristiche hanno i modelli prescelti?
Olive partecipa al concorso senza essere troppo sicura di essere bella. Che significa per te essere belli? Cosa pensi di te stesso in proposito? Parteciperesti
mai ad un concorso?
MIO FRATELLO È FIGLIO UNICO
(Little Miss Sunshine)
Regia: Daniele Luchetti; Sogg.: tratto dal romanzo di Antonio Pennacchi Il fasciocomunista; Scenegg.: Stefano Rulli, Sandro Petraglia, Daniele Luchetti; Fotogr.: Claudio Collepiccolo; Mont.: Mirco
Garrone; Musica: Franco Piersanti; Interpreti: Elio Germano, Riccardo Scamarcio, Anna Bonaiuto, Angela Finocchiaro, Massimo Popolizio, Luca Zingaretti; Origine: Italia/ Francia, 2007; dur. 100’.
Si è soliti diffidare di quei film che piacciono unanimemente. Che prendono premi ai festival ufficiali e che hanno un buon riscontro di pubblico. Si è tentati di cercare in loro qualcosa di qualunquistico che mette d’accordo tutti impedendo però una vera condivisione.
Non è il caso di Mio Fratello è figlio unico un film che: ha partecipato al festival di Cannes nella sezione di qualità Un Certain Regarde: ha vinto diversi David di Donatello,
importanti da un punto di vista tecnico (sceneggiatura, montaggio, suono in presa diretta) e da quello artistico (attore protagonista e attrice non protagonista): ha ottenuto un vasto consenso di pubblico: è un bel film, leggero, ironico, toccante che ha il merito di parlare ad ognuno di noi perché tutti, saremo, siamo o siamo stati giovani.
La regia di Daniele Luchetti in quel suo voler girare guardando e non disegnando,
mettendosi a disposizione degli avvenimenti con una macchina da presa mobile, impegnata a cogliere le azioni nel loro dispiegarsi, non ha però rinunciato a momenti di
poesia come quando, in una delle scene finali, la disperazione della madre viene rappresentata con un dettaglio in controluce dei capelli scomposti della donna. Il racconto, affidato alle mani sapienti della coppia Rulli – Petraglia, riesce con dolcezza
ed ironia, ad entrare nelle pieghe dei caratteri e a fornirci sempre le coordinate generali in cui le azioni si svolgono. Gli attori, tutti giusti nelle loro parti, lavorano come un corpo armonico, che rende credibile le asprezze e le intensità dei rapporti.
Da questa alchimia esce fuori un film che, volendo raccontare la storia di due fratelli, Accio e Manrico, divisi da caratteri diversi e da scelte politiche opposte nell’Italia
altrettanto divisa degli anni ’60 e ’70, fornisce invece un valido affresco di quella parte della vita che è la gioventù.
La passione con cui qui ragazzi, fascisti o comunisti, anche se su fronti opposti, affrontano il loro ingresso nella collettività, restituisce il senso di una ricerca che è sociale ma anche personale. Il superamento della solitudine, attraverso un esempio
autoritario, ma rassicurante, o attraverso il senso di appartenenza ad un gruppo paritario, è lo scopo delle azioni di tutti i personaggi giovani del film, che si confrontano con una generazione precedente tesa a mantenere l’esistente o comunque a gestire il cambiamento. Dentro questa griglia di contenuto, allora sembrano quasi inevitabili i destini dei due protagonisti: Manrico, fedele alla linea, generoso, ma più insicuro, si troverà coinvolto nelle drammatiche vicende post ’68 che condurranno alla
lotta armata; Accio, attraversando tutte le possibilità, dal seminario all’adesione al
fascismo fino allo scavalcamento di campo verso il comunismo, riuscirà, avendo bene in mente un suo concetto di giustizia, a trovare una propria dimensione interiore
e ad agire il bisogno di servire gli ultimi.
Schede dei film 2007
Accio, padre operaio e madre casalinga e manesca, vive
la propria adolescenza a latina negli anni ’60, accanto al
fratello Manrico e alla sorella Violetta. Lo spediscono in
seminario (un prete in famiglia fa sempre comodo) ma si
fa espellere; vorrebbe fare il classico ma lo iscrivono a
geometri; desideroso di giustizia e lealtà si iscrive al
M.S.I., ma poi insoddisfatto si avvicina ai movimenti di sinistra (in cui già milita Manrico); s’innamora di Francesca, la ragazza del fratello, ma ha una relazione con la
matura Bella, moglie di Mario, suo mentore nell’adesione al fascismo. Intanto la lotta politica si fa violenta, e i
morti cominciano a restare sul terreno. Accio sceglie una
propria via alla maturità e all’impegno, e forse finalmente si riconcilierà con se stesso e con il proprio animo ribelle e assetato di giustizia.
Itinerari didattici
Il film
• Delinea il profilo fisico e caratteriale dei due fratelli,
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Schede dei film 2007
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Accio e Manrico, soffermandoti anche sulla interpretazione che di questi personaggi fanno gli attori.
Quali peculiarità psicologiche sono alla base dei
diversi percorsi di crescita dei due protagonisti?
Elenca le scene principali in cui il rapporto di amoreodiotraiduefratellisievinceinmanieraesplicita.Qualelinguaggiosonosolitiutilizzareperiloroconfronti?
Quali soluzioni tecniche elabora il regista per rappresentare i mondi contrapposti di Accio e Manrico?
Descrivi le figure dei genitori mettendoli in relazione con quelle di Mario e Bella Nastri. Come si
muove Accio nel mondo di questi adulti?
Il personale senso di giustizia che Accio elabora
in base alle sue esperienze di vita, è ciò che gli permetterà, sul finale, di ricongiungersi con se stesso. Come si evolve questo valore nel corso delle
vicende narrate nel film?
Il luogo in cui si svolge l’azione è Latina: che tipo
di ambiente ti è sembrato? Come viene rappresentata la città in termini di scelte narrative e di regia?
L’ambiente casa è importantissimo nella descrizione delle varie personalità e
dei legami familiari. Descrivi le situazioni che ti sembrano più significative anche in relazione al finale del film.
Percorsi di approfondimento
• Il film è tratto dal romanzo di Antonio Pennacchi Il Fasciocomunista. Leggi alcuni
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brani (es. incipit e finale) e metti a confronto la pagina scritta con la traduzione cinematografica. Quali differenze emergono nel trattamento della storia e dei personaggi?
Il riferimento temporale agli anni ’60 e ’70 rimarca una divisione del paese che i due
protagonisti incarnano. Approfondisci le dinamiche storiche, sociali e culturali che
hanno portato al ’68 e crea dei riferimenti con le varie situazioni descritte dal film.
1968 –2008: visionate il film di Marco Tullio Giordana (sceneggiatura di Rulli e
Petraglia) La meglio gioventù mettendo a confronto la storia dei fratelli Benassi con quella dei fratelli Carati e prendendolo a spunto per delineare il percorso
di quarant’anni di storia italiana.
Pier Paolo Pasolini, intellettuale di sinistra, fu una delle voci più controcorrente nella lettura dei fatti del ’68 e dei loro possibili sviluppi: una delle sue pagine
più controverse fa riferimento al rapporto tra giovani studenti in lotta e i poliziotti. Leggi Il PCI ai giovani!! (Pagine Corsare) e fai le tue considerazioni.
Attraverso le esperienze che Accio e Manrico vivono, viene suggerita una lettura interessante sul rapporto tra privato e politico. Fai le tue considerazioni.
Mario Nastri parla ad Accio dell’architettura razionalista del ventennio fascista.
Fai una ricerca per saperne di più e rintracciane i segni nella nostra città.
Il ‘68 fu un momento di grande protagonismo delle nuove generazioni. Che cosa è rimasto nell’immaginario tuo e dei tuoi coetanei? Quali ideali e quali forme
di partecipazione alla vita sociale prevalgono in questo momento tra i giovani?
Raccogli le impressioni sul film da adulti, schierati nei fronti opposti, che hanno vissuto il ’68 e utilizza il materiale raccolto per un dibattito in classe.
I legami familiari, uniti ai caratteri individuali determinano i destini dei due protagonisti. Come ècambiata la famiglia dagli anni ’60 ad oggi? Quanto sono importanti
i rapporti familiari per il tuo benessere?
In una scena del film Manrico fa riflettere Accio sull’importanza di avere lo stesso sangue. Come definiresti il rapporto con i tuoi fratelli?
ROSSO MALPELO
LIBERIAMO DALLA SCHIAVITÚ DEL LAVORO I BAMBINI DEL MONDO
100 SCUOLE ADOTTANO 100 BAMBINI
Regia: Pasquale Scimeca; Sogg.: (tratto dalla novella di Giovanni
Verga) Pasquale Scimeca; Scenegg.: Nennella Buonaiuto, Pasquale
Scimeca; Fotogr.: Duccio Cimatti; Mont.: Babak Karimi; Musica: Miriam Meghnagi; Interpreti: Antonio Ciurca, Omar Noto, Vincenzo Albanese, Marcello Mozzarella, Raffaella Esposito; Origine: Italia,
2006; dur. 90’.
Rosso Malpelo è per un
terzo finanziato con fondi della Comunità Europea (POR Sicilia) e per gli
altri due terzi dai soci della Arbash e dai lavoratori, dai tecnici e dagli attori che hanno deciso di
prestare la loro opera con
paghe al minimo sindacale e di dedicare tutti gli
utili del film sin dal primo
euro, ad un progetto che
mira, adottandoli a distanza, a liberare e recuperare i bambini che lavorano in miniera (per
evitare qualsiasi equivoco o fraintendimento, sarà aperto un conto speciale presso la Banca Etica, dove andranno tutti i soldi che il film incasserà nelle sale cinematografiche e
con la vendita dei diritti tv. A gestire questo conto saranno chiamati delle personalità di alto valore morale che si faranno garanti con la loro faccia e la loro storia,
affinché non un solo euro venga perduto o rubato).
Le miniere dove ancora oggi lavorano i bambini sono sparse su tutto il pianeta. Ve
ne sono in Asia, in Africa, in America Latina. Dovendo per forza fare una scelta, si è
deciso di concentrare le finalità del progetto sulla Bolivia, nella regione del Potosì.
Qui vi sono dei villaggi, senza acqua né elettricità, che sorgono attorno alle miniere su altopiani che vanno dai duemila ai tremila metri di altezza. Le madri che vanno a lavorare in miniera spesso si portano dietro i loro figli, così anche loro lavorano e guadagnano qualcosa.
Il progetto vuole intervenire su questa aberrazione. Pagare lo stipendio alle famiglie e garantire ai bambini la scuola e due pasti al giorno per cinque anni.
Schede dei film 2007
Rosso Malpelo è stato girato in Sicilia, in quei luoghi dove una volta c’era il più grande bacino minerario per l’estrazione dello zolfo d’Europa e oggi c’è il Parco Minerario di Floristella-Grottacalda ed è tratto da una delle novelle più belle e conosciute del grande scrittore Giovanni Verga. Prima di iniziare questo, stavamo lavorando
a un altro progetto dal titolo Senza terra. Un film da girare in Brasile sulle condizioni
di vita dei ragazzi di strada che vivono nelle favelas di Rio de Janeiro. E’ venuto così naturale superare la dimensione verista per una lettura tragica di “Rosso Malpelo”. La tragedia non ha tempo e non ha storia. La miniera sprofonda nelle viscere
della terra dove il tempo e la storia si annullano in sé. Lo sfruttamento e la solitudine dei bambini sono di ogni tempo e di ogni storia. (Pasquale Scimeca).
Itinerari didattici
• Lo sfruttamento minorile ieri e oggi: le inchieste giornalistiche.
L’inchiesta del 1876 di Franchetti - Sonnino sullo sfruttamento dei carusi in miniera o gli articoli di
Adolfo Rossi dello stesso periodo confrontati con i tanti documenti (dagli articoli di giornali, alla
documentazione sul Web, alle statistiche) che incontriamo nella vita di ogni giorno.
1. Studiare l’evoluzione di queste forme di scrittura.
2. Individuare i processi economico-sociali e le connessioni che legano il mondo industrializzato
con quello dei bambini poveri del terzo mondo.
3. l’uso del Web. La scrittura elettronica.
• La letteratura della zolfara.
Il tema può essere considerato un approfondimento dell’ argomento precedente dal punto di vista
della letteratura.
1. Il diverso approccio diVerga e Pirandello sul tema dei carusi (Rosso Malpelo e Ciaula scopre la luna).
2. Gli scrittori a noi più contemporanei: Carlo Levi Le parole sono pietre, Leonardo Sciascia Gli zii
di Sicilia, Vincenzo Consolo Di qua dal faro.
3. Sul tema della realtà dei bambini di strada, si consiglia la lettura del romanzo di Jorge Amado:
Capitani della spiaggia.
Schede dei film 2007
• Verga precursore del romanzo moderno
“La modernità – scrive Luperini – inizia con Verga e con la sua nuova concezione di narratore. Mettendo in crisi l’onniscienza di chi narra e portando il lettore subito e senza preavvisi nel fatto nudo e crudo, lo scrittore siciliano realizza per primo una frattura fra autore ed opera che sarà propria del Novecento”.
In questo senso proponiamo un viaggio nei diversi realismi che si sono sviluppati a partire dal verismo. Dal rapporto di Verga con De Roberto, Capuana e Pirandello, al realismo magico di Vittorini e al romanzo storico-sociale di Sciascia, con un salto nella letteratura sud americana di Garcia
Marquez e di Jorge Amado.
Sarebbe interessante, ad esempio, sviluppare il confronto tra il romanzo di Amado Capitani della
spiaggia e Rosso Malpelo.
• Malpelo come Amleto. Rosso Malpelo tragedia moderna.
In Rosso Malpelo, l’ingegnere, mentre Mastro Misciu resta schiacciato dalla frana, si trova a teatro
ad assistere alla rappresentazione di Amleto. In questo modo Verga ci offre una chiave di lettura
della novella. Amleto è l’eroe moderno per eccellenza. Il cattivo, vendicatore e vittima. Il suo parlare ha la durezza della verità. È l’immagine dell’uomo moderno in un ‘mondo fuori squadra’ che si sta
trasformando. L’ossessione del padre morto, la madre che lo ha tradito. Sono tutti tratti che condivide con Malpelo. Sarebbe interessante uno studio sui due testi. Considerando anche che la struttura delle due opere è senza intrecci secondari: tutto è concentrato sui due protagonisti.
• Dal verismo al neorealismo. La tradizione letteraria entra nel linguaggio cinematografico.
Nella prefazione a Dal tuo al mio, Verga scrive:
“Al lettore non sfuggono, come non sfuggono al testimonio delle scene della vita, il senso recondito, le sfumature di detti e di frasi, i sottintesi e gli accenni che lumeggiano tante cose coi freddi
caratteri della pagina scritta, come la lagrima amara o il grido disperato suonano nella fredda parola di questo metodo di verità e di sincerità artistica – quale deve essere, perché così è la vita ,
che non si svolge, ahimé, in belle scene e teatri eloquenti. – …”.
Le parole di Verga sembrano preludere a quella che sarà la rivoluzione del cinema italiano del dopoguerra che va sotto il nome di neorealismo.
Capire la specificità del linguaggio cinematografico rispetto a quello letterario con autori che si rifanno direttamente o indirettamente alla letteratura verista.
Le possibilità sono molte. Ne indichiamo qualcuna.
1. Un raffronto tra La terra trema di Luchino Visconti e I Malavoglia di Verga.
2. I film di Roberto Rossellini sull’infanzia: Paisà, Germania anno zero, Europa ‘51.
3. I film di Vittorio De Sica: Ladri di biciclette, Sciuscià.
• Percorsi interdisciplinari: Storia. Geografia. Scienze. Società.
1) La storia delle miniere. Dall’epoca romana ai giorni nostri.
2) Dove si trovano le miniere oggi. Quale ruolo hanno nelle varie economie degli Stati. Che cosa
si estrae e con quali metodi. Quante persone vi lavorano. Quali sono le miniere dove vengono
impiegati i bambini. Perché vengono impiegati i bambini.
3) Quali sono le caratteristiche dei minerali che vengono estratti. I processi di raffinazione. Il loro impiego nelle industrie e nella vita di ognuno di noi.
4) Le miniere a cielo aperto e le miniere del sottosuolo.
5) Le discariche di immondizia delle grandi metropoli del terzo mondo possono essere considerate come delle miniere? Quanti sono i bambini che vi lavorano e qual è il loro tenore di vita?