Olinda - Fondo Shops Fondo Comune di investimento Immobiliare
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SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Olinda - Fondo Shops Fondo Comune di investimento Immobiliare di tipo chiuso Giudizio di congruità alla data del 9 luglio 2014 sull’offerta di acquisto dell’intero portafoglio da parte di AXA Real Estate Investment Managers S.A. e Apollo Global Management L.L.C. Group, riemessa in data 16 dicembre 2014 con riferimento all’effettivo portafoglio immobiliare oggetto di cessione, in esecuzione dell’accordo del 10 luglio 2014, al fondo ‘Reitaly’ gestito da AXA REIM SGR S.p.a. DICEMBRE 2014 SEDE LEGALE: PIAZZA FRANCESCO MOROSINI, 12 – 00136 ROMA SEDE OPERATIVA: GALLERIA PASSARELLA 1 – 20122 MILANO – TEL. 02/36564523 – FAX 02/36564791 VIALE LIEGI, 14 – 00198 ROMA – TEL. 06/8558802 R.A. – FAX 06/84241536 VIA BERTINI, 3/A – 20154 MILANO - TEL. 02/33100705 – FAX 02/33103099 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Indice 1. Premessa ..................................................................................................................................... 1 2. Definizioni di valore di mercato e di prezzo di vendita ............................................................. 1 4. Andamento generale del mercato immobiliare del commercio .................................................. 6 5. Metodologie utilizzate per esprimere il giudizio di congruità.................................................. 14 6. Caratteristiche principali dell’operazione ................................................................................. 17 7. Criticità dell’operazione di vendita del portafoglio .................................................................. 19 8. Giudizio di congruità ................................................................................................................ 20 8.1 Individuazione delle cessioni/acquisizioni immobiliari realizzate fra il 2013 e il 2014 e assimilabili agli immobili oggetto di congruità .............................................................. 20 8.2 Considerazioni sullo scostamento ritenuto congruo tra il valore di mercato e il prezzo 22 9. Giudizio di congruità ................................................................................................................ 25 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Milano, 16 dicembre 2014 1. Premessa Scenari Immobiliari S.r.l. (in seguito Scenari Immobliari) con incarico conferitole da Prelios SGR S.p.a. (in seguito SGR) è stata chiamata, anche ai fini della pubblicazione dello stesso, a riemettere il documento ‘Giudizio di congruità sull’offerta di acquisto dell’intero portafoglio da parte di un investitore istituzionale’ datato 9 luglio 2014 (successivamente denominato ‘Giudizio di Congruità’), con il quale si dava un parere favorevole sull’offerta di acquisto degli asset immobiliari pari a 291.500.000 euro. Tale riemissione tiene in considerazione l’esercizio di due prelazioni da parte dei conduttori degli immobili oggetto di cessione. Il Consiglio di Amministrazione di Prelios SGR S.p.a. ha approvato l’offerta di acquisto ricevuta sul portafoglio del fondo e la società ha sottoscritto l’accordo denominato ‘Preliminary sale and purchase agreement’ in data 10 luglio 2014, secondo cui si prevede l’esecuzione entro il 19 dicembre 2014. Successivamente, sono stati esercitati i diritti di prelazione, spettanti ai conduttori, per l’immobile di Reggio Emilia e per una porzione del complesso immobiliare di Vergiate. Il Giudizio di Congruità riemesso ha quindi come oggetto l’accordo sottoscritto in data 10 luglio 2014, relativo all’intero portafoglio immobiliare di Olinda Fondo Shops, ad esclusione dei beni sui quali è stato esercitato il diritto di prelazione, e pari complessivamente a: 282.360.000 euro (duecentottantaduemilionitrecentosessantamila/00) 2. Definizioni di valore di mercato e di prezzo di vendita Per la stima del valore corrente di mercato degli immobili oggetto della presente relazione, Scenari Immobiliari ha adottato metodi e principi di generale accettazione, rispondenti a quelli contenuti nel Titolo V – Capitolo IV, sezione II, Punto 2.5 del Regolamento Banca d’Italia dell’8 maggio 2012 e successivi aggiornamenti, che recita: 2.5 Beni immobili Ciascun bene immobile detenuto dal fondo è oggetto di singola valutazione. Più beni immobili possono essere valutati in maniera congiunta ove gli stessi 1 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE abbiano destinazione funzionale unitaria; tale circostanza è opportunamente illustrata dagli amministratori nella relazione semestrale e nel rendiconto di gestione del fondo. Il valore corrente degli immobili è determinato in base alle loro caratteristiche intrinseche ed estrinseche e tenendo conto della loro redditività. Sono caratteristiche di tipo intrinseco quelle attinenti alla materialità del bene (qualità della costruzione, stato di conservazione, ubicazione, ecc.), di tipo estrinseco quelle rivenienti da fattori esterni rispetto al bene, quali ad esempio la possibilità di destinazioni alternative rispetto a quella attuale, vincoli di varia natura e altri fattori esterni di tipo giuridico ed economico, quali ad esempio l’andamento attuale e prospettico del mercato immobiliare nel luogo di ubicazione dell’immobile. Il valore corrente di un immobile indica il prezzo al quale il cespite potrebbe essere ragionevolmente venduto alla data in cui è effettuata la valutazione, supponendo che la vendita avvenga in condizioni normali, cioè tali che: il venditore non sia indotto da circostanze attinenti alla sua situazione economico-finanziaria a dover necessariamente realizzare l’operazione; siano state espletate nel tempo ordinariamente richiesto le pratiche per commercializzare l’immobile, condurre le trattative e definire le condizioni del contratto; i termini dell’operazione riflettano le condizioni esistenti nel mercato immobiliare del luogo in cui il cespite è ubicato al momento della valutazione; l’acquirente non abbia per l’operazione uno specifico interesse legato a fattori non economicamente rilevanti per il mercato. Il valore corrente degli immobili può essere determinato: 1. ove siano disponibili informazioni attendibili sui prezzi di vendita praticati recentemente per immobili comparabili a quello da valutare (per tipologia, caratteristiche, destinazione, ubicazione, ecc.) sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali, tenendo conto dei suddetti prezzi di vendita e applicando le rettifiche ritenute adeguate, in relazione alla data della vendita, alle caratteristiche morfologiche del cespite, allo stato di manutenzione, alla redditività, alla qualità dell’eventuale conduttore e ad ogni altro fattore ritenuto pertinente; 2. facendo ricorso a metodologie di tipo reddituale che tengano conto del reddito riveniente dai contratti di locazione e delle eventuali clausole di revisione del canone. Tali metodologie presuppongono, ad esempio, la determinazione dei redditi netti futuri derivanti dalla locazione della proprietà, la definizione di un valore di mercato del cespite e l'attualizzazione alla data di valutazione dei flussi di cassa. Il tasso di attualizzazione va definito tenendo conto del rendimento reale delle attività finanziarie a basso rischio a medio- 2 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE lungo termine a cui si applica una componente rettificativa in relazione alla struttura finanziaria dell'investimento e alle caratteristiche del cespite; 3. sulla base del costo che si dovrebbe sostenere per rimpiazzare l'immobile con un nuovo bene avente le medesime caratteristiche e utilità dell'immobile stesso. Tale costo dovrà essere rettificato in relazione a vari fattori che incidono sul valore del bene (deterioramento fisico, obsolescenza funzionale, ecc.) ed aumentato del valore del terreno. Per gli immobili dati in locazione con facoltà di acquisto, il valore corrente è determinato, per la durata del contratto, attualizzando i canoni di locazione ed il valore di riscatto dei cespiti, secondo il tasso del contratto eventualmente rettificato per tener conto del rischio di insolvenza della controparte. Per gli immobili dati in locazione con facoltà di acquisto, il valore corrente è determinato, per la durata del contratto, attualizzando i canoni di locazione e il valore di riscatto dei cespiti, secondo il tasso del contratto eventualmente rettificato per tener conto del rischio di insolvenza della controparte. Alternativamente, il valore dei cespiti è determinato sulla base del valore corrente all’atto in cui gli stessi sono concessi in locazione, ridotto della differenza maturata tra il valore corrente di cui sopra e il valore di riscatto alla conclusione della locazione. Per gli immobili in corso di costruzione, il valore corrente può essere determinato tenendo anche conto del valore corrente dell’area e dei costi sostenuti fino alla data della valutazione ovvero del valore corrente dell’immobile finito al netto delle spese che si dovranno sostenere per il completamento della costruzione. Il valore corrente dell’immobile è determinato al netto delle imposte di trasferimento della proprietà del bene. Il valore corrente dei diritti reali immobiliari è determinato applicando, per quanto compatibili, i criteri di cui al presente paragrafo. Le operazioni di leasing immobiliare aventi natura finanziaria sono rilevate e valutate applicando il c.d. “metodo finanziario”. Definizione di fair value (RICS Red Book) La definizione di fair value è riportata in diversi testi riguardanti la scienza estimale con accezioni diverse. Al fine del presente documento si riporta la definizione adottata nel Red Book di RICS (Royal Istitution of Chartered Surveyors) edizione gennaio 2014. …‘Esistono due definizioni riconosciute di fair value, ed è fondamentale che il valutatore specifichi quale sta adottando di volta in volta per il caso in questione. Le due definizioni dono le seguenti: a) la definizione adottata dall’International Accounting Standards Board (IASB nell’IFRS 13: 3 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione b) la definizione adottata dall’IVSC al paragrafo 38 dell’IVS Framework: Il prezzo stimato per il trasferimento di un’attività o passività tra parti ben informate e consenzienti, il quale rispecchi adeguatamente gli interessi di tali parti…’ La seconda definizione è quella da ritenersi corretta per lo scopo del presente documento. Definizione di Forced Sale Value Per la definizione di valore di vendita forzata riportiamo uno stralcio di quanto indicato nelle “Linee guida per la valutazione degli immobili in garanzia e delle esposizioni creditizie, maggio 2011” di ABI. Il Forced Sale Value rappresenta l’ammontare derivabile, ragionevolmente, dalla vendita di un immobile in un tempo più breve rispetto a quello che verrebbe richiesto dalla definizione di valore di mercato e considera che: • la vendita forzata implica un prezzo derivante da circostanze straordinarie; • il valore di vendita forzata deve riferirsi a specifiche assunzioni; • il valore di vendita forzata è tendenzialmente inferiore a quello di mercato; le assunzioni nella stima possono riguardare l’applicazione di un criterio convenzionale basato sulla simulazione del processo di formazione del prezzo riferito alle caratteristiche immobiliari. 3. Limiti dell’incarico Nell’esprimere il presente Giudizio di Congruità, Scenari Immobiliari agisce in qualità di Esperto Indipendente in conformità a quanto convenuto con l’incarico ricevuto da SGR, avvalendosi pertanto delle informazioni contenute nella documentazione a propria disposizione e in considerazione dei seguenti limiti: • il presente documento è redatto basandosi sulle condizioni esistenti al momento della sottoscrizione dell’accordo del 10 luglio 2014; • il giudizio di congruità è stato realizzato per il committente con lo scopo di individuare il prezzo di vendita secondo le definizioni contenute nel Capitolo 2; 4 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE • non sono state effettuate analisi per verificare la presenza di eventuali sostanze nocive nei terreni o nei manufatti e l’esistenza di sorgenti di campi elettromagnetici dannosi per la salute; • i sopralluoghi hanno avuto come obiettivo la verifica sommaria della corrispondenza tra destinazioni ed uso effettivo delle superfici e dello stato di conservazione e di manutenzione dei beni immobili; • la documentazione fornitaci dalla società committente è stata assunta come veritiera, in particolare per quanto riguarda l’identificazione e la delimitazione degli oggetti da valutare; • le certificazioni urbanistiche, catastali, di provenienza e le altre documentazioni fornite dalla proprietà sono state assunte come veritiere; • il computo delle superfici è effettuato sulla base della documentazione fornitaci dalla SGR; • i valori di riferimento (prezzi e canoni di mercato) sono stati acquisiti dal mercato immobiliare, sulla base di rilevazioni dirette, utilizzando i principali prezziari a disposizione oltre che la Bancadati – Scenari Immobiliari; • la presente Relazione è stata elaborata assumendo che l’immobile oggetto di stima sia immune da vizi che limitino, anche solo parzialmente, l’alienabilità o l’uso cui sarà destinato, quali ipoteche, servitù, diritti di terzi sulle proprietà e altri asservimenti di qualsiasi titolo e specie; si evidenzia peraltro che la SGR ha dovuto necessariamente informare gli attuali conduttori i quali hanno potuto esercitare il diritto di prelazione. Questo diritto, come evidenziato nella sezione III paragrafo 3.01 capoverso (A) dell’offerta di acquisto, non pregiudicherà in alcun modo l’operazione; • in riferimento all’incarico ricevuto o all’attività effettuata in esecuzione dello stesso, Scenari Immobiliari non assume alcuna responsabilità che non sia ricompresa tra quelle espressamente contenute nell’incarico; • l’utilizzo da parte di terzi delle informazioni, dei dati, delle analisi e delle valutazioni contenute nel presente documento è soggetto ad autorizzazione scritta da parte di Scenari Immobiliari; • la presente Relazione non costituisce un’offerta di vendita né una sollecitazione all’acquisto di azioni, né vuole fornire alcun suggerimento o raccomandazione in termini di investimento. 5 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE 4. Andamento generale del mercato immobiliare del commercio L’economia italiana corre il rischio di non agganciare la ripresa, seppur debole, dell’area euro. L’incertezza politica mina la fiducia degli investitori e la caduta dei livelli di produzione è talmente forte che sarebbero necessari spinte notevoli per ritornare alle condizioni precisi. L’attuale andamento stabile, con assenza di cadute, rischia di essere soltanto una situazione di passaggio, anziché una vera ripresa. Occorrerà vigilare e attendere almeno l’inizio dell’anno prossimo per avere una valutazione più certa. Principali indicatori economici italiani (variazioni % annuali) 2012 2013* Pil -2,4 -0,6 Consumi delle famiglie -4,3 -0,5 Importazioni totali -7,7 -1,6 Esportazioni totali 2,3 -1,9 Investimenti fissi lordi -8,0 -3,3 Fonte: Banca d’Italia I consumi delle famiglie hanno registrato una forte contrazione, a luglio sono calati del 2,9%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una forte diminuzione soprattutto per i beni e servizi legati alla mobilità (meno 4,1%), seguiti da quelli alimentari, bevande e tabacchi (meno 3,9%), così come i beni e servizi per la casa (meno 2,1%). Soltanto i beni e servizi per la comunicazione hanno registrato un segno positivo (più 1,1,%). Con il finire dell’estate, all’interno dei singoli comparti continuano ad alternarsi aumenti e diminuzioni, senza mostrare una decisa o sicura fase di ripresa. Il clima di fiducia delle famiglie e delle imprese è migliorato ma la criticità degli elevati livelli di disoccupazione impediscono un incremento dei redditi e di conseguenze un aumento della domanda dei consumi. 6 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Indicatori dei consumi (quantità – variazioni % annue) 2011 2012 2013* Beni e servizi ricreativi 3,0 -2,9 -0,3 Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa 0,1 -1,2 -0,8 Beni e servizi per la mobilità -4,7 -14,3 -4,1 Beni e servizi per la comunicazione 2,1 0,8 1,1 Beni e servizi per la cura della persona 0,8 -0,1 -1,7 Abbigliamento e calzature -3,5 -4,5 -1,8 Beni e servizi per la casa -1,5 -2,6 -2,1 Alimentari, bevande e tabacchi -1,8 -3,0 -3,9 TOTALE BENI -2,5 -4,9 -2,9 Fonte: Confcommercio Tutti segni negativi per le vendite del commercio fisso al dettaglio nei primi cinque mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Fa eccezione soltanto il comparto alimentare della grande distribuzione che ha segnato un timido 0,8%. In totale la contrazione per piccole e grandi superfici di prodotti alimentari e non è stata del 2,9%. Variazioni dell’indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti (base 2010=100) Alimentare Non alimentare Totale var % (genn - mag 2013/ genn - mag 2012) var % (genn - mag 2013/ genn - mag 2012) var % (genn - mag 2013/ genn - mag 2012) Grande distribuzione 0,8 -2,7 -1,6 Piccole superfici -4,0 -4,0 -4,0 Totale -1,6 -3,5 -2,9 Fonte: Istat Per quanto riguarda la Gdo, la contrazione del valore delle vendite nello stesso periodo di tempo, è stata di meno 1,6% con punte più alte per ipermercati (meno 2,5%) e supermercati (meno 1,8%). Si mantengono invece con segno positivo soltanto i discount alimentari (più 1,3%). 7 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Variazioni dell’indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti per tipologia di esercizio della grande distribuzione (base 2010=100) var % (genn - mag 2013/ genn - mag 2012) Ipermercati -2,5 Supermercati -1,8 Hard discount alimentare +1,3 Esercizi specializzati -1,3 Totale Gdo -1,6 Fonte:Istat In relazione ai prodotti non alimentari, tutte le categorie hanno avuto un segno negativo, nessuna esclusa. Tre i comparti con le variazioni più forti, nell’ordine: foto – ottica e pellicole (meno 5,1%), cartoleria, libri, giornali e riviste (meno 4,9%) e mobili, articoli tessili e arredamento (meno 4,7%). Variazioni dell’indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti per gruppo di prodotti (base 2010=100) var % (genn - mag 2013/ genn - mag 2012) Non alimentari Prodotti farmaceutici -3,1 Abbigliamento e pellicceria -3,9 Calzature, articoli in cuoio e da viaggio -3,7 Mobili, articoli tessili, arredamento -4,7 Elettrodomestici, radio, tv e registratori -4,0 Dotazioni per informatica, telecom, telefonia -1,2 Foto-ottica e pellicole -5,1 Generi casalinghi durevoli e non durevoli -3,1 Utensileria per la casa e ferramenta -2,9 Prodotti di profumeria, cura della persona -1,8 Cartoleria, libri, giornali e riviste -4,9 Giochi, giocattoli, sport e campeggio -4,5 Altri prodotti (gioielleria, orologeria) -4,2 Totale -2,9 Fonte:Istat 8 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Il mercato immobiliare del commercio I mercati immobiliari europei sono fortemente condizionati dalla complessità dello scenario economico generale, con un progressivo ampliamento del divario negli andamenti dei diversi Paesi. Mentre le principali nazioni dell’Europa del nord registrano un trend di crescita positivo, quelli dell’Europa meridionale invece si trovano in difficoltà. Il timore dello scoppio di bolle immobiliari sembra essere superato pressoché ovunque. Si rileva qualche rischio soltanto nelle aree in cui il mercato ha un andamento brillante, come nei Paesi nordici, dove i prezzi sono cresciuti in maniera costante durante l’ultimo decennio. Dovrebbero sostenere il mercato ed evitare squilibri, la presenza di una domanda consistente, accompagnata da una politica immobiliare moderata ed efficace. Nel mercato immobiliare commerciale europeo la fase discendente dei prezzi sembra essere terminata, anche se emerge un crescente squilibrio tra domanda e offerta. Molte società europee sono in cerca di opportunità di investimento, ma l’offerta di qualità è scarsa. Il mercato premia le aree di pregio delle piazze più importanti, come Mosca, Londra e alcune città tedesche, dove i canoni di locazione sono in aumento e l’offerta scarseggia. Per gli immobili secondari, invece, le quotazioni sono in diminuzione mentre l’offerta è in costante aumento. In Italia come in Europa il mercato immobiliare risente pesantemente del calo del volume delle vendite e della contrazione del flussi di cassa. La redditività è diminuita e la situazione patrimoniale ha subito un deprezzamento. Per la maggior parte dei retailer gli ultimi dodici mesi sono stati caratterizzati da una revisione dei contratti di locazione, alla ricerca di condizioni più vantaggiose. Attualmente il comparto appare polarizzato, in termini di localizzazione, premiando ampiamente alcune aree, penalizzandone significatamente altre. La progressiva contrazione del potere d’acquisto delle famiglie ha modificato la spesa, non soltanto in termini di razionalizzazione nella scelta dei prodotti, ma anche nella selezione dei luoghi dove acquistare i beni. Da un lato, si predilige il negozio di quartiere per limitare le compere allo stretto indispensabile, senza aggiungere ulteriori costi di trasporto. Dall’altro, si sceglie il centro commerciale per trovare promozioni e sconti vantaggiosi, unendo spesso attività di svago allo shopping, ma ciò solo se la struttura è caratterizzata da una buona accessibilità. In questo modo i retailer tendono a posizionarsi secondo il bacino d’utenza, scegliendo tra il centro delle città oppure il centro commerciale maggiormente frequentato. Molti importanti brand hanno abbandonato le vie centrali dei centri storici, per trasferire i propri negozi in grandi strutture commerciali collocate fuori dai centri abitati. Alcune vie delle città più amate dal turismo mondiale, 9 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE soprattutto quello proveniente da economie in forte sviluppo come Cina e Russia, sono per il retailer una irrinunciabile vetrina internazionale, dove è fondamentale essere presenti con un proprio punto vendita. In questi casi la domanda supera di gran lunga l’offerta e le quotazioni raggiungono livelli molto elevati, fuori dalla medie di mercato. Inoltre spesso accade che, nelle vie adiacenti a quelli frequentate dai turisti, l’attività commerciale si sia drasticamente ridotta. I centri commerciali meglio performanti registrano un aumento delle presenze e contemporaneamente una diminuzione della spesa media sostenuta. Per quelli in maggiore difficoltà il turnover è elevato e gli spazi vuoti sono sempre presenti. Per tutti la richiesta di riduzione dei canoni di locazione è una costante. In alternativa, si ricorre anche alla sospensione temporanea delle spese condominiali, spesso molto onerose, che riducono comunque l'esborso complessivo. In generale, il potere contrattuale dei tenant è elevato e sale con l’importanza del retailer. Il settore del food presenta un andamento diverso, con un forte ritorno verso i piccoli supermercati di quartiere, sia nelle zone centrali che in quelle periferiche, dove una buona conduzione e un basso livello di concorrenza consentono di ottenere margini positivi. Questo è un settore d’interesse soprattutto per i piccoli investitori privati che cercano redditività di livello medio alto. Il mercato immobiliare è anche interessato dal fenomeno della multicanalità del commercio, con la conseguenza che lo spazio fisico non è più l’unico strumento per offrire prodotti e servizi. Per molte società si tratta di un’occasione per razionalizzare il proprio patrimonio, riducendo la superficie di vendita e costi di gestione. L’offerta di spazi in vendita o in locazione è aumentata significativamente pressoché ovunque. Il fenomeno ha interessato perfino le vie principali delle grandi città, dove ciò non accadeva da oltre un decennio. Le quotazioni sono scese mediamente, a livello nazionale, del 4,3% nei prezzi e del 8,6% nei canoni di locazione, con conseguente contrazione dei rendimenti. In alcuni centri urbani la flessione è stata contenuta, a causa di una minore flessibilità da parte dei proprietari, spesso singoli privati, che hanno preferito lasciare lo spazio sfitto in attesa di condizioni di mercato migliori. In generale, per le grandi città la diminuzione è stata del 3,7% nei prezzi e del 7,6% nei canoni di locazione, sebbene per le posizioni prime sia rimaste sostanzialmente stabili. Il trend si è mantenuto discretamente positivo per gli immobili trofeo e le posizioni primarie. Importanti transazioni sono state registrate nelle vie centrali di Roma e Milano, a quotazioni molto elevate, ad indicare quanta 10 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE importanza rivestano nelle decisioni di investimento la qualità e la posizione dell’immobile, sia per i retailer che per gli investitori. Il secondo semestre del 2013 ha mantenuto lo stesso andamento, senza segnali significativi per un’inversione di tendenza. Il fatturato del mercato immobiliare commerciale in Italia (valore dei beni scambiati con contratti di vendita o locazione), è stata di circa a 7,2 miliardi di euro, con una variazione rispetto all’anno precedente di meno 4,0%. La variazione più significativa riguarda il commerciale retail, con un fatturato pari a 2,3 miliardi di euro ed una variazione di meno 4,2%. Pure consistente, sebbene inferiore, la contrazione del fatturato per il commerciale Gdo, meno 3,9% per un totale complessivo di 4,9 miliardi di euro. Fatturato del mercato immobiliare commerciale in Italia (milioni di euro) 2012 2013 var% 2013/2012 Commerciale gdo 5.100 4.900 -3,9 Commerciale retail 2.400 2.300 -4,2 Toale commerciale 7.500 7.200 -4,0 Fonte: Scenari Immobiliari Variazioni % delle quotazioni (giugno 2012/giugno 2013) 0 grandi città città inte rmedie piccole città -2 -4 -3,7 -4,2 -8 -7,6 -10 -4,3 -5,0 -6 MEDIA ITALIA -8,4 -8,6 -9,8 -12 prezzi canoni Fonte: Scenari Immobiliari 11 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Il mercato immobiliare degli immobili commerciali L’andamento dei consumi nel primo semestre del 2014 ha stentato a riprendersi. Nei primi mesi dell’anno i volumi delle vendite, rispetto al trimestre precedente, sono rimasti invariati per i prodotti alimentari, mentre si sono leggermente contratti per i beni non alimentari (meno 0,1 per cento). La variazione risulta più accentuata se il confronto si effettua rispetto allo stesso periodo del 2013. Infatti, la riduzione dei consumi in questo caso è pari allo 0,5 per cento per i beni alimentari, e dello 0,8 per cento per i prodotti non alimentari. Tuttavia, in relazione al tipo di distribuzione le vendite dei beni alimentari per la grande distribuzione è stata positiva, sebbene in maniera contenuta (più 0,1 per cento), invece per la piccola distribuzione il segno è stato fortemente negativo (meno 2,3 per cento). Per i prodotti non alimentari le vendite nella grande distribuzione sono rimaste invariate (variazione pari a zero), per la piccola superficie si è registrato una contrazione dell’1,2 per cento. In riferimento al tipo di esercizio, le diminuzioni più forti si sono avute per gli ipermercati (meno uno per cento) e per i supermercati (meno 0,7 per cento), mentre per i discount alimentari e per gli specialisti a prevalenza non alimentare il segno è stato positivo (più 3,1 e più 0,9 per cento rispettivamente). Il mercato immobiliare commerciale, in termini di volumi scambiati, ha rallentato fortemente la curva di risalita intrapresa nelle seconda parte del 2013, sebbene risulti in miglioramento se confrontato con l’omologo periodo dell’anno precedente. Sono stati particolarmente attivi gli investitori istituzionali, sia nazionali che stranieri, mostrando uno spiccato interesse soprattutto per i centri commerciali. Infatti, il settore retail rappresenta una interessante asset class in un’ottica di diversificazione del portafoglio, perché attualmente gode di una reddittività elevata, di un rischio più contenuto e di un livello di quotazioni più adeguato rispetto ad altri comparti. Tutti elementi che concorrono ad alimentare la domanda globale che cerca prodotto ben posizionato, qualitativamente valido, in un’ottica di investimento di breve periodo. In Italia, negli ultimi sei mesi sono stati oggetto di transazioni importanti asset con valori di mercato molto elevati, nello specifico sono stati compravenduti circa sette gallerie e/o centri commerciali distribuiti lungo tutta la penisola. Continua ad avere una grande attenzione il commercio urbano, in posizione prime, dove i principali retailer desiderosi di aprire una propria vetrina superano di gran lunga l’offerta disponibile sul mercato. 12 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Tutto il settore immobiliare commerciale è influenzato dallo scenario competitivo imposto dall’e-commerce. È in atto un processo di integrazione tra ambiente fisico e acquisto on-line, dove il livello di servizio e grado di esperienzialità offerto, possono costituire l’elemento determinante nel raggiungimento dei fatturati per i retailer. Le difficoltà di accesso al credito negli ultimi anni hanno praticamente bloccato lo sviluppo di nuove iniziative, il credito è indirizzato principalmente all’esistente. Tuttavia, alcuni segnali di apertura da parte degli istituti di credito hanno dato spazio ad alcuni progetti che dovrebbero avviarsi nel breve periodo. Per quanto riguarda le quotazioni nei primi sei mesi dell’anno, in confronto al semestre precedente, i prezzi medi di vendita sono rimasti sostanzialmente invariati, mentre i canoni di locazione sono leggermente diminuiti (meno 0,2 per cento). 13 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE 5. Metodologie utilizzate per esprimere il giudizio di congruità Metodo sintetico-comparativo o di comparazione delle vendite Questo metodo si basa sul principio che nessun acquirente razionale è disposto a pagare un prezzo superiore al costo di acquisto di proprietà similari che abbiano lo stesso grado di utilità. Le condizioni di applicabilità di questo metodo sono legate alla quantità e qualità di informazioni di mercato disponibili, in grado di permettere la costruzione di un significativo campione di transazioni comparabili. Il dato selezionato, per essere considerato attendibile e quindi utilizzabile ai fini di un confronto di mercato deve superare tre accurate fasi: 1) identificazione e raccolta delle informazioni, 2) identificazione delle unità comparabili e analisi degli elementi di comparazione, 3) definizione e impiego dei parametri di aggiustamento. La prima fase, corrisponde alla raccolta dei dati comparabili. Nella seconda fase è necessario far emergere dagli immobili utilizzati come paragone gli elementi oggettivi di similitudine: destinazione d’uso, caratteristiche fisiche, localizzazione, ecc. L’ultima fase del processo è anche quella più delicata, perché comporta la scelta di adeguati parametri di aggiustamento in modo tale da ottenere dati omogenei, quindi perfettamente comparabili. Tra gli elementi che si possono prendere in esame, ci sono: - l’ubicazione e l’accessibilità - la dimensione - la qualità edilizia - la presenza di elementi accessori (parcheggi, verde ecc) Ciascuna di queste voci è esplicitata mediante un valore percentuale. La somma delle percentuali dà luogo al coefficiente correttivo, che conferisce omogeneità al valore unitario del bene utilizzato come comparazione. Per ciascuna destinazione d’uso la corrispondente quotazione media, dopo il processo di aggiustamento, viene associata alla relativa superficie commerciale (lorda). La somma dei prodotti (superficie per valore medio) definisce il valore stimato del bene con il criterio di mercato (sintetico-comparativo). 14 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Metodologia dcf a reddito Il Discounted Cash Flow, o DCF, è il criterio di calcolo del valore immobiliare basato sull’analisi dei flussi di cassa, positivi e negativi, generabili dall’immobile in un periodo medio o medio-lungo: 10, 15-20 anni. Alla base di questo criterio è il concetto che l’investitore è disposto a pagare per un bene il valore corrispondente all’attualizzazione di tutti gli incassi ed i costi generati dallo stesso, in un periodo prefissato, al tasso di rendimento atteso, in funzione delle caratteristiche intrinseche ed estrinseche del bene. Il grado di rischio dell’investimento immobiliare deriva direttamente da tutti gli elementi (tipologia, ubicazione, stato locativo, dimensioni, ecc.) che caratterizzano il bene. Per l’applicazione del DCF è necessaria la costruzione di un modello (rappresentato da una tabella) che descrive su un arco di tempo prefissato quella che, in effetti, è un’operazione immobiliare: acquisizione al tempo 0, valorizzazione per N anni, e alienazione all’ultimo anno. Il valore di acquisizione (che rappresenta il nostro obiettivo come valutatori) è costituito dalla somma dei flussi di cassa attesi attualizzati e del valore attualizzato del bene al termine dell’arco temporale. I passaggi affrontati nell’applicazione del criterio sono stati: 1. costruzione della distribuzione dei flussi di cassa attesi 2. determinazione del più idoneo tasso di attualizzazione 3. determinazione del più probabile valore finale del bene A fine modello, si simula la vendita dell’immobile stimandolo per capitalizzazione del reddito netto di allora (valore di uscita); il valore finale verrà cioè determinato nel seguente modo: Vfinale = (reddito netto ultimo anno) / (tasso di uscita) Nell’elaborazione del modello è inoltre necessario fare delle ipotesi di carattere quantitativo relativamente a: - evoluzione del mercato immobiliare nei prossimi anni (andamento dei prezzi di vendita e dei canoni di locazione); - tempi medi necessari per la locazione delle unità sfitte o liberate; - costi di adeguamento sulla base delle possibili richieste di nuovi conduttori per le unità da locare; - costi di gestione. Una volta definito il modello sulla base delle informazioni raccolte e delle ipotesi fatte, il valore immobiliare verrà determinato mediante attualizzazione dei flussi di cassa sulla base di un tasso che viene determinato ponendo a 15 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE confronto le aspettative di rendimento degli operatori nel settore immobiliare e quelle riscontrabili nei mercati mobiliari. Questo tasso viene individuato tenendo conto del fatto che la remunerazione attesa per un qualsiasi tipo di investimento è direttamente proporzionale al livello di rischio associato al medesimo. Tale tasso è il frutto di un calcolo di ponderazione tra mezzi di terzi (Debito) e mezzi propri (Equity). Metodo dello sconto per immediato realizzo La stima di un valore diverso da quello di mercato si deve basare sui dati adeguati alla valutazione. La stima può essere ottenuta utilizzando tecniche e metodologie appropriate, alla presenza di sufficienti informazioni per supportare le conclusioni. La ricerca del valore si basa sulla volontà di addivenire, in tempi non adeguati allo stato del settore immobiliare di riferimento, allo scambio del bene, procedendo alla definizione del prezzo attraverso la compravendita, senza il tempo necessario alla commercializzazione e alla contrattazione che permetta al mercato di riconoscere il giusto valore dell’immobile. Il metodo impiegato per la determinazione di questo tipo di valore utilizza l’applicazione del metodo sintetico comparativo di altro metodo ritenuto idoneo, e l’individuazione di indicatori (pesi %) sulla base delle caratteristiche intrinseche dell’immobile e del mercato immobiliare di riferimento. Per ottemperare al principio di prudenza in merito alle valutazioni, nella consapevolezza che il prezzo ottenibile in un immediato realizzo, a non può essere previsto realisticamente con semplicità, si definisce uno sconto massimo e uno sconto minimo per il valore. La percentuale di peso (sconto) applicato può essere considerato come quantificazione del rischio/opportunità da parte della domanda nel prendersi l’onere di procedere all’acquisto confidando, senza aver avuto il tempo necessario per sondare il mercato, che il bene in oggetto sia adeguato alle esigenze, da parte dell’offerta di ripagare tale fiducia. Gli elementi quali caratteristiche, ubicazione, qualità dei conduttori per gli immobili a reddito, ecc., portando ad ampliare o restringere tale intervallo. 16 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE 6. Caratteristiche principali dell’operazione Le caratteristiche principali dell’operazione in oggetto, comprese dai documenti forniteci dalla SGR, sono riassumibili nei seguenti termini: • accettazione da parte del consiglio di amministrazione il 9 luglio 2014 dell’offerta di acquisto vincolante; • sottoscrizione dell’accordo denominato ‘Preliminary sale and purchase agreement’ in data 10 luglio 2014; • ricezione dell’esercizio di prelazione da parte di due conduttori degli immobili oggetto di cessione; • compravendita per l’acquisto del portafoglio di immobili entro il 19 dicembre 2014. Il diritto di prelazione sugli immobili del portafoglio è stato esercitato, dai rispettivi conduttori, per l’immobile cielo-terra sito in Reggio Emilia e per una porzione del complesso immobiliare sito in Vergiate. 17 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Scenari Immobiliari S.r.l., in qualità di esperto indipendente è stato chiamato a esprimere un giudizio di congruità sull’offerta di acquisto per la parte che riguarda la componente immobiliare, pari a: 282.360.000 euro (duecentottantaduemilionitrecentocentosessantamila/00) Offerta di acquisto complessiva COSI’ SUDDIVISA 291.500.000 euro (duecentonovantunomilionicinquecentomila/00) Offerta di acquisto sulla totalità degli asset immobiliari (escluso le quote della società Olinda Center S.r.l.) meno l’esercizio di prelazione dei seguenti immobili 1.500.000 euro (unmilionecinquecentomila/00) Reggio Emilia 7.640.000 euro (settemilioniseicentoquarantamila/00) Porzione del complesso sito in Vergiate 18 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE 7. Criticità dell’operazione di vendita del portafoglio Il portafoglio oggetto dell’offerta di acquisto e gli attori coinvolti possiedono caratteristiche eterogenee sintetizzate per semplicità nella seguente swot analysis. SWOT ANALYSIS OLINDA FONDO SHOPS PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA La diversificazione geografica e la destinazione commerciale Le difficoltà del settore commerciale causata dal prolungarsi della crisi dei consumi I Nuovi contratti siglati con importanti conduttori 2013-2014 La scadenza definitiva del Fondo al 31 dicembre 2014 OPPORTUNITA' MINACCE L'affidabilità della controparte dalla quale l'offerta è pervenuta, La proposta è da considerarsi eccezionale per le sue caratteristiche La mancata risposta da parte del legislatore sui necessari correttivi in merito ai fondi chiusi quotati Il beneficio sul prezzo delle quote scambiate in borsa per gli azionisti L'incertezza sulla presenza di offerte che possano ritenersi affidabili 19 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE 8. Giudizio di congruità Il giudizio di congruità sul prezzo di acquisto è stato espresso sulla base di considerazioni riguardanti l’andamento del settore immobiliare di riferimento, le prospettive dello stesso, l’apprezzamento che il mercato chiede in ragione dell’accorciamento dei tempi di commercializzazione, lo sconto sul valore dipendente dal volume di grandi dimensioni che viene transatto ( si veda la superficie media degli scambi per immobile commerciale). A tal fine appare necessario ricordare, in questa sede, che il più probabile valore di mercato dei beni alla data del 30 giugno 2014 è stato individuato secondo la definizione riportata al Capitolo 2 e da tale valore discendono le successive considerazioni. 8.1 Individuazione delle cessioni/acquisizioni immobiliari realizzate fra il 2013 e il 2014 e assimilabili agli immobili oggetto di congruità L’andamento degli scambi avvenuti negli ultimi diciotto mesi poggia su fattori congiunturali e strutturati associati al settore di riferimento, tra i quali: • scarsità delle transazioni del comparto di riferimento degli immobili oggetto del portafoglio; • difficoltà nel reperire debito per operazioni immobiliari; • allungamento del tempo per l’effettiva monetizzazione dell’investimento immobiliare causati dall’espansione dei rischi di mercato e rischi operativi; • assenza di controllo e scarsa liquidità dell’investimento che presuppongono la piena disponibilità degli immobili da parte del proprietario e la vendita sul mercato dello stesso senza particolari condizioni di illiquidità. 20 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE NOME IMMOBILE Anno della Provincia transazione Ipermercato Centro Commerciale di Ortona Center Toys Center Gran Shopping Mongolfiera Città Indirizzo Superficie Valore Rendimento mq € % 2013 CH Ortona 11.800 18.860.000 2013 RM Roma Via Flaminia 5.500 5.000.000 2013 BA Molfetta Via Adriano Olivetti 14.000 67.500.000 Galleria commerciale Auchan 2013 BG Bergamo Via Carducci 10 2.000 7.850.000 Galleria commerciale Via Larga 2013 BO Bologna Via Larga 21.000 36.100.000 Via Valdilocchi 2013 SP La Spezia Via Valdilocchi 4.600 8.180.000 Da Vinci Market Central 2013 RM Fiumicino Via Gemiano Montanari 56.000 130.000.000 Franciacorta Outlet Village 2013 BS Rodengo Saiano Piazza Cascina Moie 1/2 32.000 126.000.000 Meraville Parco Commerciale 2013 BO Bologna 35.400 80.000.000 Il Parco 2013 PD Camposampiero 24.000 29.370.000 Supermercato Palestrina 2013 RM Roma Valecenter e Airone 2013 - 75.400 144.500.000 Supermercati Emilia-Romagna e Andria Ipermercati Emilia Romagna 2013 - - Emilia-Romagna e Andria (BT) 2013 - - Emilia-Romagna 10.500 38.000.000 7.300 47.000.000 Via Tito Carnacini Via Prenestina Antica, 220 I-L - Carrefour Limbiate 2013 MB Limbiate Immobili Coin 2014 MI Milano Le Mura 2014 FE Ferrara Ex SS 527 angolo Via Garibaldi Via Cuneo, corso San Gottardo, via Spadari Via Copparo, 132 Le Fonti del Corallo 2014 LI Livorno Via Gino Graziani, 6 Galleria Vialarga 2014 BO Bologna Via Larga Terminal Nord 2014 UD Udine Galleria Parco Dora 2014 TO Borgogioioso-Brindisi-Valdichiana 2014 - NOME IMMOBILE Ipermercato Centro Commerciale di Ortona Center Toys Center Gran Shopping Mongolfiera Torino Via Livorno - Carpi, Brindisi, Val di Chiana 10,00% 2.300.000 43.500.000 115.400.000 21.000 140.000.000 7,10% 77.000.000 7.413 32.100.000 32.340 55.000.000 78.000 170.000.000 14.400.000 Tipologia Venditore Compratore Commerciale GDO Bnp Paribas REIM SGR p.A. - 9,00% Commerciale GDO IDeA Fimit Gioco S.r.l. Commerciale GDO Foruminvest Italia S.r.l. Investitore privato Foncière LFPI Italia Galleria commerciale Auchan Commerciale GDO Prelios SGR Galleria commerciale Via Larga Commerciale GDO Bnp Paribas REIM SGR p.A. - Via Valdilocchi Commerciale Retail Bnp Paribas REIM SGR p.A. Foncière LFPI Italia Da Vinci Market Central Commerciale Retail AIG/Lincoln Italia S.r.l. Gwm Franciacorta Outlet Village Commerciale Retail Aberdeen Asset Management Blackstone Group Meraville Parco Commerciale Commerciale GDO Pradera Orion Capital Managers Il Parco Commerciale Retail Bnp Paribas REIM SGR p.A. Doss S.p.A. Supermercato Palestrina Commerciale GDO - Valecenter e Airone Commerciale GDO IDeA Fimit Sierra Developments Italy S.r.l. (gruppo Sonae Sierra) Supermercati Emilia-Romagna e Andria Ipermercati Emilia Romagna Carrefour Limbiate Blackstone Group Commerciale GDO Bnp Paribas REIM SGR p.A. Coop Estense Commerciale GDO Bnp Paribas REIM SGR p.A. Coop Estense Commerciale GDO CBRE Global Investors Italy ING Insurance Immobili Coin Commerciale Retail Maiora Group Sorgente Group Le Mura Commerciale Retail Bnp Paribas REIM SGR p.A. Le Fonti del Corallo Commerciale GDO IGD SIIQ Investitore istituzionale italiano Bnp Paribas REIM SGR p.A. Galleria Vialarga Commerciale Retail Bnp Paribas REIM SGR p.A. Nordiconad Soc. Coop. Terminal Nord Commerciale GDO Pillar Retail Europark Fund Benson Elliot Galleria Parco Dora Commerciale Retail Nova-Coop Foncière LFPI Italia Borgogioioso-Brindisi-Valdichiana Commerciale Retail Aberdeen Asset Management Blackstone Group 21 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE 8.2 Considerazioni sullo scostamento ritenuto congruo tra il valore di mercato e il prezzo Il prezzo rappresenta la quantità di moneta alla quale i beni verranno transatti la cui entità si può discostare dal valore di mercato in considerazione delle particolari condizioni a cui tale scambio avverrà. Il giudizio di congruità ha lo scopo di verificare la quantità e la qualità di tali condizioni. Nel caso specifico sono tre gli elementi che incideranno sulla determinazione del prezzo. 1. La consistenza fisica. Il portafoglio Olinda - Fondo Shops è, tenuto conto delle prelazioni esercitate, formato da 25 immobili ad esclusiva vocazione commerciale, che sono quantificabili in circa 260.000 mq. 2. La possibilità, attraverso il ricorso alla proposta di acquisto analizzata, di eliminare il tempo necessario alla normale commercializzazione di immobili con questa localizzazione, dimensione e caratteristiche. Il tempo declinabile in tassi di assorbimento agisce sul valore in modo evidente e diretto dipendente dalla difficile situazione del comparto commerciale di riferimento in merito all’allungamento dei tempi medi di vendita e alla domanda fortemente rarefatta. Ne consegue una prassi diffusa ad applicare un consistente margine di sconto in sede di trattativa tra prezzo richiesto e prezzo finale concordato nelle transazioni effettuate negli ultimi diciotto mesi. E’ opinione di Scenari Immobiliari che, rispetto al valore di mercato stimato e nell’ottica di controllare la variabile tempo, sia congruo applicare uno sconto di portafoglio in fase di vendita dell’intero pacchetto. Questo è quantificabile in un intervallo che può rappresentare uno scenario prudenziale e uno scenario di tipo ottimistico. 3. L’esistenza dell’alea estimale è l’elemento meno quantificabile ed è rilevabile solo al momento della formazione del prezzo. Ciò dipende dal carattere previsionale delle stime, uno dei principi della disciplina. L’estimo è probabilistico e non deterministico, l’automatica trasformazione in prezzo non è affatto scontata. Si veda a tale riguardo il fenomeno attuale delle aste dei beni immobiliari che vanno deserte. Date le premesse, al fine di congruire l’offerta di acquisto, si è ipotizzato un programma di vendita in base alle previsioni di assorbimento che gli immobili del portafoglio potrebbero realizzare se posti sul mercato al valore individuato nelle perizie al 30 giugno 2014. Sono stati immaginati due scenari, il primo, ottimistico, si basa su un tempo necessario per l’assorbimento di tutto il patrimonio di circa quattro anni; il secondo, prudenziale, su uno scenario complessivo di circa sette anni. 22 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Nell’elaborazione del modello è necessario fare delle ipotesi per l’individuazione dei tassi di attualizzazione con il maggior grado di plausibilità, in funzione del portafoglio immobiliare in oggetto. Il tasso più idoneo è stato determinato sulla base delle seguenti considerazioni: • il rapporto composto da 50% mezzi di terzi e 50% mezzi propri è quello individuato come più adeguato alla tipologia dell’investimento; • il costo medio del debito è stato definito pari a 5,40%; • nel determinare il costo del capitale proprio si è tenuto conto delle aspettative degli investitori per iniziative paragonabili e corrette in funzione di rischi specifici. Il tasso equity è stato determinato in base ai seguenti parametri: • • • risk free: media degli ultimi 12 mesi del Rendistato con fascia di vita residua tra 8 anni 7 mesi e 12 anni e 6 mesi pari al 3,89%; premio sistema: 3,00%; premio specifico: sono stati individuati due premi specifici, uno che individua un rischio alto pari a 7,83% e uno che individua un rischio basso pari a 5,37% formato dalle seguenti componenti: - rischio ubicazione identifica la distribuzione geografica degli immobili appartenenti al portafoglio; - rischio tipologia non cambia anche se gli immobili ospitano differenti attività commerciali; - rischio dimensione visto la notevole superficie del portafoglio e il numero degli asset oggetto dell’offerta di acquisto è alto; - rischio di mercato identifica due possibilità sugli andamenti del segmento di riferimento in base alle nostre conoscenze attuali del ciclo immobiliare uno positivo e uno di stasi. Tenuto quindi conto che il rapporto mezzi di terzi / mezzi propri è pari a 50% / 50% e, considerando un costo del capitale proprio pari, nel primo caso a 14,72%, e nel secondo caso a 12,26%, il Costo medio ponderato del capitale (WACC) quindi nei due scenari è pari a 10,06% nella prospettiva di rischio alto e a 8,83% nella prospettiva di rischio basso. In questo modo si individuano quattro scenari i cui calcoli sono riassunti di seguito in allegato. 23 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE In sintesi: N° Tempi Rischio Prezzo Sconto 1 Prudenziale Basso € 250.300.000 35% 2 Prudenziale Alto € 264.800.000 31% 3 Ottimistico Basso € 294.000.000 23% 4 Ottimistico Alto € 304.100.000 21% Nei contesti assimilabili per caratteristiche immobiliari strutturali e congiunturali tale sconto (combinazione dello sconto di portafoglio e di immediato realizzo) è quantificabile tra il 21% e il 35% del valore di mercato complessivo ottenuto. 24 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE 9. Giudizio di congruità Pertanto tutto ciò premesso è opinione di Scenari Immobiliari S.r.l. che l’offerta di acquisto, sottopostici da Prelios SGR S.p.a., pari a: 282.360.000 euro (duecentottantaduemilionitrecentosessantamila/00) è da ritenersi CONGRUA Maurizio Sinigagliesi (Consigliere delegato) Milano, 16 dicembre 2014 25 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE Allegati SCENARIO PRUDENZIALE RISCHIO BASSO Anno solare 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Totale 17.700.000 20.384.753 16.305.871 3.755.668 51.165.218 85.992.525 5.625.216 224.335.068 425.264.318 (531.000) (611.543) (489.176) (112.670) (1.534.957) (2.579.776) (168.756) (6.730.052) (12.757.930) (531.000) (611.543) (489.176) (112.670) (1.534.957) (2.579.776) (168.756) (6.730.052) (12.757.930) 49.630.261 83.412.749 RICAVI Totale Ricavi COSTI Commercializzazione 3,0% Totale costi 17.169.000 Ricavi - costi Periodi Fattore di attualizzazione 10,06% Flussi di cassa attualizzati Valore attuale netto Valore attuale netto arrotondato 15.816.695 3.642.998 5.456.459 217.605.016 0,25 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00 0,976 0,909 0,826 0,750 0,682 0,619 0,563 0,511 16.762.455 Euro Euro 19.773.210 17.965.846 250.304.593 250.300.000 26 13.057.401 2.732.564 33.824.278 51.651.732 3.069.968 111.240.349 412.506.389 250.304.593 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE SCENARIO PRUDENZIALE RISCHIO ALTO Anno solare 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Totale 17.700.000 20.384.753 16.305.871 3.755.668 51.165.218 85.992.525 5.625.216 224.335.068 425.264.318 (531.000) (611.543) (489.176) (112.670) (1.534.957) (2.579.776) (168.756) (6.730.052) (12.757.930) (531.000) (611.543) (489.176) (112.670) (1.534.957) (2.579.776) (168.756) (6.730.052) (12.757.930) 49.630.261 83.412.749 RICAVI Totale Ricavi COSTI Commercializzazione 3,0% Totale costi 17.169.000 Ricavi - costi Periodi Fattore di attualizzazione 0,25 8,83% 0,979 Flussi di cassa attualizzati Valore attuale netto Valore attuale netto arrotondato 16.809.618 Euro Euro 19.773.210 1,00 0,919 18.168.896 264.805.080 264.800.000 27 15.816.695 2,00 0,844 13.354.219 3.642.998 3,00 0,776 2.826.266 4,00 0,713 35.379.529 5,00 0,655 54.637.308 5.456.459 6,00 0,602 3.284.121 217.605.016 412.506.389 7,00 0,553 120.345.124 264.805.080 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE SCENARIO PRUDENZIALE RISCHIO BASSO Anno solare 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Totale 0 61.625.725 49.300.986 83.717.671 210.775.409 0 0 0 405.419.791 0 (1.848.772) (1.479.030) (2.511.530) (6.323.262) 0 0 0 (12.162.594) Totale costi 0 (1.848.772) (1.479.030) (2.511.530) (6.323.262) 0 0 0 (12.162.594) Ricavi - costi - 59.776.953 47.821.956 81.206.141 - - - 393.257.198 RICAVI Totale Ricavi COSTI Commercializzazione 3,0% Periodi Fattore di attualizzazione 10,06% Flussi di cassa attualizzati Valore attuale netto Valore attuale netto arrotondato 0,25 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00 0,976 0,909 0,826 0,750 0,682 0,619 0,563 0,511 - Euro Euro 204.452.147 54.313.059 294.043.211 294.000.000 28 39.479.198 60.911.648 139.339.306 - - - 294.043.211 SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE SCENARIO OTTIMISTICO RISCHIO ALTO Anno solare 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Totale 0 61.625.725 49.300.986 83.717.671 210.775.409 0 0 0 405.419.791 0 (1.848.772) (1.479.030) (2.511.530) (6.323.262) 0 0 0 (12.162.594) Totale costi 0 (1.848.772) (1.479.030) (2.511.530) (6.323.262) 0 0 0 (12.162.594) Ricavi - costi - 59.776.953 47.821.956 81.206.141 - - - 393.257.198 RICAVI Totale Ricavi COSTI Commercializzazione 3,0% Periodi Fattore di attualizzazione 8,83% Flussi di cassa attualizzati Valore attuale netto Valore attuale netto arrotondato 0,25 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00 0,979 0,919 0,844 0,776 0,713 0,655 0,602 0,553 - Euro Euro 204.452.147 54.926.907 304.050.064 304.100.000 29 40.376.631 63.000.353 145.746.173 - - - 304.050.064