SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO

Transcript

SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
Ente proponente il progetto:
ADOC
Codice di accreditamento:
Albo e classe di iscrizione:
NZ01079
NAZIONALE
I
CARATTERISTICHE PROGETTO
Titolo del progetto:
La forza dei diritti
Azioni di supporto all’anziano
Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE. SPORTELLO INFORMA E11
Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Descrizione generale del progetto
L'”Occidente, sempre oscenamente prodigo di dichiarazioni di buone intenzioni nei confronti
degli anziani, che alcune parafrasi permettono di trasformare in persone di una certa età o
della terza età - per evitare le parole che danno fastidio...-, … tratta i suoi vecchi come esseri
improduttivi, inutili, parassiti…”
Michel Onfray, Estetica del Polo Nord, 2011 ed. Ponte alle Grazie
L'anziano non è più colui che ha molto vissuto e molto sa, anzi, la società oggi ha dimenticato
la pietas e la ricchezza che può derivare dall’esperienza di chi ha molto vissuto.
Da queste premesse si è sviluppata l'idea del progetto da realizzare sul territorio lombardo
proponendo iniziative rivolte a un'utenza fragile quale quella in questione.
Il progetto vuole dare voce ai diritti degli anziani e anche se poco potrà contro la percezione
occidentale della vecchiaia, tenterà azioni che possano migliorare lo stile di vita degli anziani
stessi, cercando di avvicinare loro i giovani volontari del servizio civile, perché possano
fornire loro un supporto competente e mirato e allo stesso tempo, ricevere dagli stessi anziani
la ricchezza delle esperienze e del loro vissuto in uno scambio di relazioni, saperi diversi e
conoscenze.
Si vogliono quindi organizzare incontri tematici che forniscano, ad esempio, agli anziani i
mezzi per difendersi da truffe, violenze e molestie, per avvicinarli alle nuove tecnologie di
una realtà sempre più digitalizzata e per rendere meno lontani servizi che possono
semplificare il quotidiano. La possibilità di conoscere le potenzialità della Carta Regionale
dei Servizi, inoltre, si rivelerebbe di grande utilità per evitare code, o lunghe attese ai call
center.
Analisi del contesto
1. Premessa
Dalla fotografia scattata dall´Istat nell'ultimo censimento gli ultrasessantacinquenni sono oltre
un quinto della popolazione (20,3%) e negli ultimi 10 anni sono aumentati di 180 mila unità
l'anno (1,8 milioni in totale). Ciò conferma che l´Italia non è un paese per giovani. È allora un
paese per vecchi? Sì e no. È vero che oltre la metà della spesa sociale in Italia è dedicata agli
anziani, nella forma di previdenza. Ed è vero che gli anziani nel nostro paese sono l´unico
gruppo sociale che ha una forma di garanzia di reddito. Tuttavia ciò non li protegge del tutto
dal rischio di povertà. Soprattutto, alla garanzia di reddito non si accompagna una garanzia di
cure non sanitarie appropriate. I servizi per gli anziani autosufficienti e non sono ancora poco
sviluppati.
Con l’aumento dell’età aumenta il tempo libero, ma le statistiche (libro bianco 2012)
evidenziano che la maggior parte è dedicata alle attività fisiologiche di base.
2. Il contesto territoriale lombardo
La Lombardia non si discosta da questa fotografia. Pavia e la sua provincia, Milano Sesto San
Giovanni, Varese e Lecco sono l’ambito territoriale scelto per la realizzazione del progetto e
sono caratterizzate da una significativa presenza di persone ultra sessantacinquenni,
confermata dai dati demografici Istat 2012, come si può evincere dalla tabelle allegata (tab.1).
Tab.1 Statistiche Anno 2012 Popolazione per età*
Comune
% 0-14
% 15-64
% 65+
Abitanti
Indice
Vecchiaia
Età
Media
Belgioioso
13,5%
63,9%
22,6%
6.275
168,0%
44.2
Lecco
13,5%
61,4%
25,1%
46.673
186,03%
45,5
Voghera
11,2%
62,9%
25,9%
38.020
231.2%
47,0
Pavia
10,8%
62,7%
25,7%
68.352
244,3%
47,1
Sesto San
Giovanni
12,8%
62,2%
25,0%
76.432
194,4,%
45,6
Sannazzaro
de’ Burgondi
11,8%
64,5%
23,6%
5.626
200,0%
45,7
Vigevano
13,3%
62,5%
24,2%
60.002
181,8%
45.2
12.4%
Varese
62.6%
25,0%
79.405
201,2%
45,8
*Fonte: istat- elaborazione tuttitalia.it
Il territorio lombardo risulta percettivo in merito alle problematiche degli anziani. Comuni
e Regione propongono iniziative e servizi per gli anziani, soprattutto over 65 e non
autosufficienti.
Consultando i dati Istat risulta che in Lombardia le residenze assistenziali per anziani
autosufficienti sono 1028 mentre le residenze assistenziali per anziani autosufficienti over 65
sono 1058 (dati 2012).
Le sole istituzioni non riescono a coprire il fabbisogno della cittadinanza. Il welfare locale
e pubblico da solo non è sufficiente, non è in grado di provvedere ai bisogni individuali e
collettivi, che richiedono risposte sempre più diversificate.
Il cardine del sistema “comunità locale” resta sempre la famiglia. Famiglia che però non
ha sempre le forze economiche e fisiche per sopperire a questa richiesta. La Lombardia risulta
infatti essere il tipico esempio di società avanzata in cui l’invecchiamento della popolazione,
l’aumento delle aspettative di vita, lo scarso incremento e la debole crescita demografica
fanno emergere una maggiore richiesta di servizi sociali (tabella due) in modo particolare
verso l’assistenza degli anziani e del loro coinvolgimento in settori particolari della vita
sociale.
Le famiglie sempre più spesso non riescono a istituire una vera e propria rete familiare, in
quanto sempre più ridotta intermini di componenti, favorendo così l’isolamento e una
crescente solitudine degli anziani. Non solo; l’aumento dell’aspettativa di vita si accompagna
a un amento dell’età mediana della popolazione, aumentando la difficoltà di assistenza o di
accudimento.
L’idea progettuale parte da queste considerazioni e vuole intervenire per migliorare gli
stili di vita anziani offrendo servizi dedicati per le persone autonome sulle tematiche del
consumerismo per migliorare gli stili di vita della popolazione anziana. La tabella che segue
rappresenta una sintesi della realtà territoriale di riferimento, relativamente al numero di
nuclei familiari, al numero dei componenti degli stessi e il relativo reddito medio pro-capite.
Essa rappresenta un’istantanea di quanto detto più sopra: anziani prevalentemente soli con
una scarsa rete familiare ed un reddito medio pro-capite appena sufficiente per vivere in un
contesto territoriale caratterizzato per un alto costo della vita,
Tab.2 Principali valori della popolazione
Comune
Residenti
Numero
famiglie
Componenti
per famiglia
Reddito medio
procapite
Pavia
68.313
36.274
1
€ 19.850
Belgioioso
6.223
2669
2
€ 12.717
Voghera
38.020
18.851
2
€ 15.262
Sannazzaro
de’
Burgondi
5.530
2.485
2
€ 13.240
Vigevano
61.242
29.257
2
€ 14.019
Sesto San
Giovanni
76.791
38.880
2
€ 16.217
Varese
79.333
36.298
2
€ 16.982
Lecco
47.240
2
€ 17.276
21.534
Dati relativi al 2012 Fonte www.comuni-italiani.it
Per quanto riguarda i servizi, vi è una consistente offerta da parte degli enti pubblici e privati
ma che riguardano prevalentemente centri di assistenza, case residenziali o servizi di cura.
Pochi sono i servizi che incontrano la propria attività sugli aspetti relazionali ed inclusivi
finalizzati alla riduzione dello stato di solitudine e di bisogno di informazione circa le nuove
modalità di accesso ai servizi stessi. Il paradigma di riferimento con cui sono erogati i servizi
agli anziani è sempre quello “sanitario” incentrato sull’idea di assenza di patologia, senza
nessun approccio di tipo sociologico che intenda il “ben-essere”, non solo in termini di
assenza di malattie, ma anche e soprattutto, come una condizione di stato emotivo, oltre che
fisico, spirituale, mentale e sociale che consente alle persone di raggiungere e mantenere il
loro potenziale personale nella società, così come definito anche dall’OMS. Il ben-essere
riguarda tutti gli aspetti della vita di una persona a partire dall’ambiente di vita,
nell’organizzazione del lavoro, igiene alimentare, igiene personale, relazioni sociali, lo stile di
vita, la partecipazione sociale etcc.
Molte delle associazioni che si occupano di anziani appartengono al terzo settore e vengono a
formare quella rete informale che affianca la rete di supporto formale. Il loro ambito di
intervento è il più vario possibile dall’assistenza domiciliare, all’aiuto per la ricerca delle
badanti, dalla proposta di attività creative a servizi alla persona sempre più specialistici, ma
tuttavia sempre in un’ottica di aiuto di tipo “socio-sanitario”. Dai dati pervenuti dall’istat
2012 si rileva che il 52.3% degli anziani del territorio non conoscono i servizi di cui poter
usufruire, in quanto sono attive strutture semiresidenziali e centri di aggregazione ma
mancano sportelli o azioni mirate per informare e coinvolgere le persone anziane che
necessitano di aiuto, assistenza e quindi integrazione socio-sanitaria.
La tabella sotto riportata (tab.3) riporta alcuni servizi elargiti da Comuni, Regione e
Associazioni private.
Servizi
Tab. 3 Servizi per anziani
Descrizione
Centri anziani
A Sesto San Giovanni sono
presenti i seguenti centri anziani:

Centro Anziani
Rimembranze
via Milano 183,
tel. 02.24.24.465
Centri di aggregazione presenti
sul territorio regionale gestiti
autonomamente da associazioni
che svolgono attività ricreative
e culturali.
Presso i 9 Centri del Comune di
Pavia vengono proposte attività
pomeridiane finalizzate
Criticità
Scarsa conoscenza
dell’anziano o
difficoltà fisica o
psichica di
raggiungere il
centro. Spesso
bisogna versare una
quota associativa.
Richiesta maggiore





[email protected]
Centro Anziani
Tenebiaco
via XX Settembre 90
tel. 0226225636
danilo.bersani@fastweb
net.it
A.C.A.T.
via Tonale 40
tel. 022404294
[email protected]
Centro Anziani La
Parpagliona
via G. Cantore 145
tel. 0224860174
Centro Culturale
Ricreativo Carlo
"Nullo" Bulgarelli
via Boccaccio 385
tel. 3663488331
centrobulgarelli@gmail.
com
Centro socio-culturale
VI.PE.
via Tevere, 37
sede: cisrcoscrizione 4
Tel: 022489412
Centri anziani a Pavia

Bargiggia - Via S.
Spirito, 2 – 27100 Pavia
Aperto tutti i giorni:
14.30-17.30, tel. 0382576089

Borgo Ticino - Via dei
Mille, 130 – 27100
Pavia Aperto tutti i
giorni escluso il sabato:
15.00-18.00, tel. 0382302289

Brusaioli - P.le Torino,
40 – 27100 Pavia Aperto
tutti i giorni: 14.00-
all’aggregazione, gite e visite
culturali, pomeriggi o serate
musicali, letture di giornali e
poesie, feste, pranzi sociali e
gare di giochi.
Ogni Centro propone ogni anno
un calendario di attività
ricreative, culturali e di utilità
sociale che corrisponde alle
esigenze e alle peculiarità di
quel particolare ambito
territoriale
dell’offerta.
17.30, tel. 0382-461913

Cazzamali - Via F.lli
Cervi, 9 – 27100 Pavia
Aperto tutti i giorni:
14.00-18.00, tel. 0382423535

Città Giardino - Via
Acerbi, 27 – 27100
Pavia Aperto tutti i
giorni: 14.00-18.00, tel.
0382-476343

Fossarmato - Via
Fossarmato, 4 – 27100
Pavia Aperto tutti i
giorni: 15.00-18.00, tel.
0382-483290

Rovelecca - Via dei
Liguri, 6 – 27100 Pavia
Aperto dal lunedì al
venerdì: 14.00-18.00,
tel. 0382-21925

Salvo d’Acquisto - P.le
Salvo d’Acquisto, 7 –
27100 Pavia Aperto tutti
i giorni: 15.00-18.00, tel.
0382-565420

Scapolla – C.so
Garibaldi, 20 – 27100
Pavia
Assistenza domiciliare anziani
E’ un servizio svolto presso il
domicilio dell’anziano sette
giorni su sette in orario
concordato e riguarda interventi
di cura alla persona (igiene
ordinaria e/o straordinaria) e di
aiuto nelle piccole necessità
quotidiane (spesa e farmaci)
Per attivare i servizi di cure
domiciliari bisogna rivolgersi ai
Scarsa conoscenza
o inadeguata
posizione Isee dei
richiedenti.
CeAD territoriali.
* Centri anziani diurni integrati
in Lombardia.
Strutture in Lombardia 298 di
cui
-
1 a Sesto San Giovanni
-
2 a Varese
-
2 a Lecco
-
3 a Pavia
-
1 a Belgioioso
-
1 a Voghera
* R.S.A. presenti sul Territorio
-
Pavia 2
-
Belgioso 2
-
Voghera 1
-
Vigevano 1
-
Sannazzaro 1
-
Sesto San Giovanni 1
-
Lecco 3
-
Varese 2
* Alloggio protetto anziani
Regione Lombardia
Offrono assistenza, cura e
risposte ai bisogni di ogni
ospite.
Il servizio è supportato da
un'équipe composta , in genere
dal medico, dall'infermiere
professionale, dalle ausiliarie
socio-assistenziali,
dall'animatore e dal
fisioterapista.
Liste di attesa
La R.S.A. è l’unità d’offerta
che offre ad anziani non
autosufficienti, non assistibili al
domicilio, portatori di patologie
geriatriche, neurologiche
stabilizzate, un livello medio di
assistenza medica,
infermieristica e riabilitativa,
accompagnata da un livello “
alto” di assistenza tutelare ed
alberghiera. La R.S.A. prevede
forme di ospitalità permanenti,
temporanee e di sollievo
Lista di attesa per
cittadini
della
provincia e fuori
provincia.
Rivolto a persone di età
superiore ai 65 anni, singoli o
coppie che conservano un
sufficiente grado di autonomia
e che necessitano di un
ambiente controllato e protetto.
Si caratterizza per la presenza,
oltre alle abitazioni, di spazi
comuni e per l’offer-ta di
servizi/pre-stazioni sociali resi
Copertura
territoriale
capillare.
non
occasionalmente o
continuativamente dal gestore
del servizio.
Filo d'Argento
Servizio di telefonia sociale
dell’Auser impegnato a contrastare solitudine ed
emarginazione degli anziani.
Dal 2002 è dotato del Numero
Verde Nazionale totalmente
gratuito 800 995 988 attivo
dalle 8.00 alle 20.00 per tutti i
giorni dell’anno (festivi
compresi). In Lom-bardia,
grazie ad un accordo con la
Regio-ne, è attivo 24 ore su 24
per tutto l’anno.
Copre solo parte del
reale fabbisogno del
territorio lombardo.
Legami di cura
Sistema di interventi per la
permanenza a casa del malato
di Alzheimer e di demenze.
È un progetto di
grande valore, ma è
limitato al territorio
di Milano .
Serie di servizi offerti ad
anziani, loro famigliari e
badanti per accompagnare la
cura del malato.
Rete formata da A.I.M.A.
Associazione Italiana Malattia
Alzheimer, Cooperativa Piccolo
Principe, AMALO è
un’Associazione di
volontariato, “ad ombrello” che
raccoglie al proprio interno
gruppi di auto mutuo aiuto ed
associazioni in cui si propone la
promozione, il sostegno e la
diffusione della cultura e della
pratica del self-help2.
*Fonte open data Regione Lombardia
Dal Rapporto sulle condizioni sociali degli anziani in Italia Auser, 2012, emerge che dal
2003 al 2010 per un anziano che vive solo la spesa media mensile cresce nelle componenti
dei costi per abitazione, energia e trasporti, aumentando l’indice di povertà.
Infine un elemento interessante, che contribuisce a comprendere meglio che, il benessere per
l’anziano, non è solo assenza di malattia, riguarda lo stile di vita e la partecipazione sociale,
che per le province considerate si è rivelato molto importente.
I dati, infatti, rilevano che la maggior parte degli over 65 non pratica sport, tuttavia vi è un
graduale aumento d’interesse per l’attività fisica, portando ricadute positive sia dal punto di
vista della salute, sia della socialità. (dati -Istat 2010). Vi è stato un incremento di 5.4 punti
percentuali dal 2001 al 2010 degli anziani che praticano attività fisica.
L’altro indicatore, che rileva la partecipazione sociale, è l’attenzione per la vita politica che
negli ultimi anni ha mostrato un aumento dell’interesse per l’informazione soprattutto per la
fascia di uomini tra i 65 e i 74 anni (dati Istat 2010)
Un ultimo fattore riguarda l’utilizzo di mezzi informatici quali pc e internet che risulta essere
aumentato di circa 10 punti percentuali dal 2001 al 2010 per la fascia 65 -74 (dati Istat 2010).
Sia per l’interesse politico, sia per l’utilizzo di tecnologia gli uomini si informano e usano le
tecnologie più delle donne e dei cosiddetti “grandi anziani”. (Fonte “Il rapporto sulle
condizioni sociali degli anziani in Italia” 2012)
Nel contesto appena descritto, quindi, emergono tre criticità, a nostro giudizio, molto rilevanti
a cui il presente progetto tenta di rispondere.
 Il territorio lombardo offre una serie di servizi agli anziani, ma non sfruttati
pienamente per la scarsa conoscenza degli stessi da parte degli utenti, molto
probabilmente anche per un numero insufficiente delle strutture informative.
 Il welfare locale, comunque, non è in grado di soddisfare tutte le richieste e le
famiglie rimangono punto di riferimento principale, sebbene problemi economici e
logistici non consentono la cura necessaria alle esigenze degli anziani, spesso
abbandonati a se stessi.
 L’attività delle associazioni per anziani e quelle delle istituzioni pubbliche sono poco
conosciute e comunque insufficienti, con forti difficoltà a creare reti sociali, anche
per uno scarso coordinamento tra servizi formali e informali.
Destinatari e Beneficiari
Il progetto ha come destinatari anziani con età uguale e superiore a 65 anni residenti sul
territorio lombardo.
Del progetto beneficeranno indirettamente, attraverso le attività di comunicazione e
sensibilizzazione, tutta la cittadinanza.
Obiettivi del progetto:
Per garantire un processo di invecchiamento in buone condizione è necessario condurre
stili di vita sani e sviluppare relazioni all’interno di reti sociali. L’obiettivo fondamentale
dell’intervento progettale è dare voce ai diritti degli anziani over 65 dei comuni
lombardi coinvolti in tutte le articolazioni ed estensioni possibili, come terreno da indagare
e da valorizzare, in modo tale che gli stili di vita possano migliorare.
La vecchiaia, punto di partenza del progetto, che dovrebbe essere il periodo in cui si
raccolgono i frutti di una vita e dovrebbe portare la serenità necessaria per affrontare
l’ultimo viaggio, è invece spesso fonte di disagio, di solitudine, di malattie e purtroppo
anche di violenza.
Lo sguardo solidale che anima l’intervento progettuale si confronta con le esigenze di
promozione e sviluppo della società locale lombarda e vuole sensibilizzare e aggregare gli
anziani perché si confrontino con queste problematiche. Da qui l’individuazione dei campi
di intervento del progetto che sono, prioritariamente:
Obiettivi
1. Migliorare la qualità
della vita degli anziani,
2. Promozione del
benessere degli anziani del
territorio lombardo
coinvolto nel progetto
3. Sensibilizzare i cittadini
anziani attraverso azioni di
supporto per le scelte di
vita: per evitare truffe in
campo energetico,
telefonico; per orientarsi nel
campo della sanità e dei
diritti degli anziani; per
difendersi dalle violenze
domestiche
4. Informare la cittadinanza
delle attività proposte
attraverso l’aggiornamento
Criticità
Presenza di servizi sul
territorio lombardo ma
scarsa conoscenza degli
stessi da parte degli anziani
o numero insufficiente delle
strutture informative.
Il welfare locale non è in
grado di soddisfare tutte le
richieste.
Le famiglie rimangono
punto di riferimento certo,
ma problemi economici e
logistici, tempi di lavoro e
di spostamento non
consentono la cura
necessaria alle esigenze
degli anziani, spesso
abbandonati a se stessi.
Attività delle associazioni
per anziani e a livello di
istituzioni pubbliche poco
conosciute o insufficienti.
Scarsità di reti sociali:
fondamentale supporto per
la salute fisica e mentale dei
soggetti . la loro funzione è
di prevenzione o di
ammortizzazione Permane
uno scarso coordinamento
tra servizi formali e
informali (terzo settore).
Dai dati Istat 2007 in
Lombardia emerge che la
maggior parte degli anziani
over 65 conta sui familiari o
sugli amici e un numero
nettamente più basso sui
volontari.
Attività presentate da
associazioni dei
consumatori poco
conosciute o insufficienti.
Indicatori verificabili
dai 50 o 100 anziani
contattati tra l’elenco degli
iscritti Ada Lombardia
(associazione anziani) e
Adoc Lombardia
Poca dimestichezza degli
anziani nell’utilizzo di
strumenti informatici e
Raggiungere almeno 1500
anziani e le loro famiglie
attraverso la partecipazione
Pubblicazione materiale
informativo. Circa 1000 –
1500 copie da distribuire
agli sportelli per la platea
over 65.
Corsi su truffe,
telefonia,energia e sportello
dedicato – raggiungere
almeno 400 anziani
segnalati da associazioni di
consumatori e Ada
Lombardia
siti web e un’adeguata
campagna di
comunicazione.
social network.
al sito dedicato (blog).
Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Per la realizzazione degli obiettivi si usufruirà del coinvolgimento dell’associazione di
volontariato Sipem Sos Lombardia e dell’apporto di Ada Lombardia, che forniranno risorse
e professionalità per la realizzazione e l’organizzazione delle attività.
Le azioni che permetteranno il raggiungimento degli obiettivi per migliorare lo stile di vita
degli anziani sono:
Obiettivi
1. Migliorare la qualità
della vita degli anziani
2. Promozione del
benessere degli anziani del
territorio lombardo
coinvolto nel progetto
Attività
. Sportello dedicato
1.1 Sarà uno spazio dedicato alle problematiche degli
anziani. Si prevedono incontri con cadenza di due volte al
mese. In particolare, Sipem sos metterà a disposizione uno
spazio d’ascolto gestito da uno psicologo per rispondere a
problematiche degli anziani legate alla salute e aperto
anche ai familiari. Questo nell’ottica di tutelare il
benessere dell’anziano e attivare le sue risorse
psicologiche e di decision making. Offrirà anche
assistenza specialistica per i casi di emergenza (lutti,
traumi, violenze).
2. Organizzazione di 5 incontri di orientamento per anziani
con i seguenti argomenti:
2.1 Orientamento in campo energetico – la conciliazione
come mezzo di tutela. L’esperto conciliatore dello
sportello energia di adoc Lombardia trattaterà temi
riguardanti: l’Autorità dell’energia, le varie compagnie
energetiche, il mercato libero dell’energia, le possibili
truffe, i bonus energetici, le pratiche stragiudiziarie quali
le conciliazioni.
2.2 Il conciliatore di Adoc Lombardia fornirà orientamento
nel campo della telefonia. Saranno trattati i piani tariffari
delle varie compagnie telefoniche, sarà illustrato come
presentare un reclamo e quali sono i tempi per ricorrere e
conciliare. Sono previsti quattro incontri di due ore
ciascuno.
2.3 Una psicologa di Sipem sos esperta in tematiche
femminili in stati di emergenza condurrà due incontri di
due ore ciascuno sulla violenza alle donne over 65 nei
quali saranno presentate e discusse le ultime ricerche
pubblicate sul tema della violenza agli anziani.
3. Sensibilizzare i cittadini
anziani attraverso azioni di
supporto per le scelte di
vita: per evitare truffe in
campo energetico,
telefonico; per orientarsi nel
campo della sanità e dei
diritti degli anziani; per
difendersi dalle violenze
domestiche
2.4 A fronte delle azioni di diffusione della conoscenza
della Carta Regionale dei Servizi e delle sue potenzialità,
si intende “accompagnare” i cittadini verso una
conoscenza più approfondita dello strumento ed un
utilizzo sempre più diffuso dello stesso attraverso due
incontri tenuti da un docente esperto nel settore.
3. Formazione
3.1Formazione generale
3.2 Formazione specifica
3.3 Valutazione
4. Informare la cittadinanza
delle attività proposte
attraverso l’aggiornamento
siti web e un’adeguata
campagna di
comunicazione.
I corsi di formazione saranno tenuti da due docenti e due
esperti in campo di servizio civile e di problematiche
consumeristiche.
4. Sito dedicato e aggiornamento pagina sito web Adoc
Lombardia, la campagna di comunicazione prevede:
4.1 Apertura di un sito dedicato (blog)
4.2. aggiornamento pagina Lombardia del sito web di
Adoc
Le operazioni di avvio e coordinamento del blog e della
pagina web saranno seguite dal responsabile del settore
Comunicazione di Adoc Lombardia
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
I giovani volontari affiancheranno gli operatori e gli esperti nella realizzazione del progetto.
I volontari saranno impiegati nella campagna di comunicazione, nell’organizzazione degli
incontri, nella gestione degli appuntamenti dello sportello e in tutte le attività pratiche e
organizzative attinenti alla realizzazione del progetto.
1.1 I volontari terranno l’agenda dello psicologo, forniranno informazioni a chi chiamerà
per usufruire del servizio.
2.1 I volontari saranno impegnati nell’organiz-zazione dell’incontro. Invieranno mail di
invito, predisporranno il materiale informativo, accoglieranno gli ospiti degli incontri.
2.2 I volontari saranno impegnati nell’organi-zzazione dell’incontro. Invieranno mail di
invito, predisporranno il materiale infor-mativo, accoglieranno gli ospiti degli incontri.
2.3 I volontari saranno impegnati nell’organiz-zazione degli incontri. Invieranno mail di
invito, predisporranno il materiale informativo, accoglieranno gli ospiti degli incontri.
2.4 I volontari saranno im-pegnati nell’organizza-zione degli incontri. Invieranno mail di
invito, predisporranno il materiale informativo, accoglieranno gli ospiti degli incontri.
3.1 I volontari seguiranno il programma generale di formazione secondo le date stabilite
dall’associazione
3.2volontari seguiranno il programma stabilito dall’associazione
3.3 al termine del percorso formativo si verificheranno le prove di valutazione su quanto
appreso nel percorso formativo.
4.1 I volontari aiuteranno ad inserire le notizie e gli argomenti del blog
4.2 I volontari aiuteranno ad inserire gli aggiornamenti relativi alle attività del progetto e i
comunicati relativi nella pagina territoriale del sito di Adoc.
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
9
Numero posti con vitto e alloggio:
0
Numero posti senza vitto e alloggio:
9
Numero posti con solo vitto:
0
Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
1400
5
N.
Sede di attuazione del
progetto
1
2
3
4
5
Adoc
Adoc
Adoc
Adoc
Adoc
6
Adoc
7
8
Adoc
Adoc
Comune
Indirizzo
Cod. ident.
sede
N. vol. per
sede
Belgioioso
Pavia
Vigevano
Voghera
Lecco
San Nazzaro
de’ Burgondi
Varese
Busto Arsizio
Via Garibaldi 64
Via San Giovannino 4/B
Via Mulini 3
Via Garello 16
Corso Martiri 54
69139
3940
69122
69124
67682
1
2
1
1
1
Via Marconi 14
69128
1
Via Ernesto Cairoli 5
Via Crispi 26
120070
95369
1
1
Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Vedi sistema di selezione accreditato ADOC NZ01079
Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali.
E’ titolo di maggior gradimento:
 diploma di scuola media superiore;
 pregressa esperienza nel settore specifico del progetto;
 pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato;
 spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo
 capacità relazionali e dialogiche
 studi universitari attinenti
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NO
Eventuali tirocini riconosciuti :
NO
Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di
questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale:
 competenze tecniche
o specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare
attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale dell’ente
coinvolto;
 competenze cognitive
o funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa, quali:
capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di
iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving);
 competenze sociali e di sviluppo
o utili alla promozione dell’organizzazione che realizza il progetto ma anche
di se stessi, quali: capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e
propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro all’interno di un
gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di
creatività;
 competenze dinamiche
o importanti per muoversi verso il miglioramento e l’accrescimento della
propria professionalità, quali: competitività come forza di stimolo al saper
fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro,
ottimizzazione delle proprie risorse.
Le competenze e le professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
Servizio saranno validate e, nel rispetto delle normative e delle differenti procedure
regionali, certificate dall’ Ente no-profit di formazione OPES Formazione (C.F.
01579310507) ai fini dell’arricchimento curriculum vitae. (Si veda accordo allegato)
Formazione generale dei volontari
Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale ADOC
Modalità di attuazione:
In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori ADOC.
La formazione sarà realizzata attraverso i formatori dell’Ente. I formatori locali, per
l’affiancamento dei volontari, saranno istruiti con lezioni frontali del servizio di formazione
dell’Adoc, specificatamente costituito per la gestione e il potenziamento del progetto.
L’intero progetto formativo sarà basato su materiale didattico, dispense e formatori forniti
dall’Adoc Nazionale.
Role-play e simulazioni saranno gestiti da formatori esperti in comunicazione.
Le aule saranno fornite di postazioni didattiche, un tavolo per lavoro di gruppo, una
lavagna, un personal computer con schermo per proiezione di slide e, ove disponibile, di un
video-proiettore.
Si prevede la raccolta di singoli moduli formativi su supporti audio-video e l’invio degli
stessi presso le sedi di attuazione del progetto per utilizzarli come materiale didattico e
autodidattico di supporto.
ADOC si riserva di avvalersi anche di esperti che affianchino i propri formatori, secondo
quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei
giovani in servizio civile nazionale” emanate il 19 luglio 2013.
Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
ADOC sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative
centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle
modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci
didattici volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario.
La formazione sarà di tipo blended, che alterni i differenti setting formativi messi a
disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile
nazionale”.
Nello specifico si utilizzerà:
 formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie materie
trattate per 13 ore complessive;
 formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su:
team building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le
attività collaborative per 18 ore complessive;
 e-learning per 14 ore complessive.
Contenuti della formazione:
I contenuti della formazione erogata sono suddivisi in 14 moduli formativi sui seguenti
argomenti:
1. valori e identità del SCN: identità del gruppo in formazione;
2. dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale evoluzione storica, affinità e
differenze tra le due realtà. Approfondimento su Don Lorenzo Milani;
3. il dovere di difesa della patria;
4. la difesa civile non armata e non violenta;
5. normativa vigente e carta di impegno etico del SCN;
6. formazione civica e forme di cittadinanza;
7. la protezione civile;
8. la rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale;
9. presentazione dell’ente e delle associazioni dei consumatori;
10. lavoro per progetti;
11. l’organizzazione del servizio civile e le sue figure;
12. disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale;
13. comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti;
Durata:
45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del
progetto)
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale ADOC
Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da ADOC
Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”.
Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended ADOC intende una modalità
“mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a
distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i
momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale
impostazione costruttivista.
Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della
responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita
dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle
sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli
approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari,
rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo.
Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del processo
di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti che lo
alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio comunicativo nella
fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo, ma anche su quello
relazionale.
A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi
dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di esplicitazione
delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla complicità
affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed emotivamente
intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a distanza viene
sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa intima, basati
sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se l’assenza del linguaggio
corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto interno delle emozioni e una loro
relativa attività di cosciente esplicitazione verbale. Siamo in tal senso convinti che la
possibilità del “fare significato” assuma dignità e senso alla luce della forza relazionale del
gruppo in apprendimento.
L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace
nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo
chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti
nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione
condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della
conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione
della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo.
La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui 20
in presenza e 55 in e-learning.
Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento
all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicato ai
contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento del
corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e
formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro.
La piattaforma scelta da ADOC per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta
sia a ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera
flessibile e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo
stesso tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e
condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta dei
valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di volontariato).
Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di
accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul
proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per poter
fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione degli
apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di interazione
presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera).
Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di
accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che potrà
così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso di
formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per una
valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online.
Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più
efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi in
maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia cognitiva
e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità.
Per ADOC, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con l’idea
di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e riadattarsi
alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di riferimento”.
Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari
parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma.
Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati
nei Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e
discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui
sono inseriti i Volontari.
Contenuti della formazione:
Argomenti della formazione specifica:
In aula:
I APPROFONDIMENTO:
Modulo I: Gestire uno sportello informativo: il back-office e il front-office; Durata 20 ore
Modulo II: L’informazione ai cittadini: attività di orientamento e di ricerca; Durata 20 ore
II APPROFONDIMENTO:
Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 5 ore
 Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro
 Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza
 Organigramma della sicurezza
 Misure di prevenzione adottate
Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1,
lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Durata: 5 ore
 Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro
 Rischi meccanici ed elettrici generali
 Rischio biologico, chimico e fisico
 Rischio videoterminale
 Movimentazione manuale dei carichi
 Altri Rischi
 Dispositivi di Protezione Individuale
 Stress lavoro correlato
 Segnaletica di emergenza
 Incidenti ed infortuni mancati
Corso e-learning:
Diritti dei consumatori
• Com-sumo il ruolo del consumatore nella società della comunicazione
• Il mercato e la tutela del consumatore
• I diritti dei consumatori dalle leggi all’effettività
Comunicazione interpersonale
• Comunicazione interpersonale
• Ascolto attivo
• Feed back
• Empatia
• Stili di comunicazione
• Tecniche dell’assertività
• Regole di comportamento
Piani di comunicazione
• Analisi del contesto.
• Definizione degli obiettivi.
•
•
•
•
•
Definizione del target di riferimento.
Scelta delle strategie. Scelta dei contenuti.
Scelta delle attività e degli strumenti.
Comunicazione on-line e diretta
comunicazione e organizzazione pubblica
Contenuti della metaformazione:
Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista
in cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di metacompetenze quali:



capacità di analisi e sintesi
abilità comunicative legate alla comunicazione on line
abitudine al confronto e alla discussione
L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti
della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base
legate all'uso delle TIC e di Internet.
Durata:
75 ore