SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO
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SCHEDA PROGETTO PER L`IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: ADOC Codice di accreditamento: Albo e classe di iscrizione: NZ01079 NAZIONALE I CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: La forza dei diritti Azioni di supporto all’anziano Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE. SPORTELLO INFORMA E11 Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Descrizione generale del progetto L'”Occidente, sempre oscenamente prodigo di dichiarazioni di buone intenzioni nei confronti degli anziani, che alcune parafrasi permettono di trasformare in persone di una certa età o della terza età - per evitare le parole che danno fastidio...-, … tratta i suoi vecchi come esseri improduttivi, inutili, parassiti…” Michel Onfray, Estetica del Polo Nord, 2011 ed. Ponte alle Grazie L'anziano non è più colui che ha molto vissuto e molto sa, anzi, la società oggi ha dimenticato la pietas e la ricchezza che può derivare dall’esperienza di chi ha molto vissuto. Da queste premesse si è sviluppata l'idea del progetto da realizzare sul territorio lombardo proponendo iniziative rivolte a un'utenza fragile quale quella in questione. Il progetto vuole dare voce ai diritti degli anziani e anche se poco potrà contro la percezione occidentale della vecchiaia, tenterà azioni che possano migliorare lo stile di vita degli anziani stessi, cercando di avvicinare loro i giovani volontari del servizio civile, perché possano fornire loro un supporto competente e mirato e allo stesso tempo, ricevere dagli stessi anziani la ricchezza delle esperienze e del loro vissuto in uno scambio di relazioni, saperi diversi e conoscenze. Si vogliono quindi organizzare incontri tematici che forniscano, ad esempio, agli anziani i mezzi per difendersi da truffe, violenze e molestie, per avvicinarli alle nuove tecnologie di una realtà sempre più digitalizzata e per rendere meno lontani servizi che possono semplificare il quotidiano. La possibilità di conoscere le potenzialità della Carta Regionale dei Servizi, inoltre, si rivelerebbe di grande utilità per evitare code, o lunghe attese ai call center. Analisi del contesto 1. Premessa Dalla fotografia scattata dall´Istat nell'ultimo censimento gli ultrasessantacinquenni sono oltre un quinto della popolazione (20,3%) e negli ultimi 10 anni sono aumentati di 180 mila unità l'anno (1,8 milioni in totale). Ciò conferma che l´Italia non è un paese per giovani. È allora un paese per vecchi? Sì e no. È vero che oltre la metà della spesa sociale in Italia è dedicata agli anziani, nella forma di previdenza. Ed è vero che gli anziani nel nostro paese sono l´unico gruppo sociale che ha una forma di garanzia di reddito. Tuttavia ciò non li protegge del tutto dal rischio di povertà. Soprattutto, alla garanzia di reddito non si accompagna una garanzia di cure non sanitarie appropriate. I servizi per gli anziani autosufficienti e non sono ancora poco sviluppati. Con l’aumento dell’età aumenta il tempo libero, ma le statistiche (libro bianco 2012) evidenziano che la maggior parte è dedicata alle attività fisiologiche di base. 2. Il contesto territoriale lombardo La Lombardia non si discosta da questa fotografia. Pavia e la sua provincia, Milano Sesto San Giovanni, Varese e Lecco sono l’ambito territoriale scelto per la realizzazione del progetto e sono caratterizzate da una significativa presenza di persone ultra sessantacinquenni, confermata dai dati demografici Istat 2012, come si può evincere dalla tabelle allegata (tab.1). Tab.1 Statistiche Anno 2012 Popolazione per età* Comune % 0-14 % 15-64 % 65+ Abitanti Indice Vecchiaia Età Media Belgioioso 13,5% 63,9% 22,6% 6.275 168,0% 44.2 Lecco 13,5% 61,4% 25,1% 46.673 186,03% 45,5 Voghera 11,2% 62,9% 25,9% 38.020 231.2% 47,0 Pavia 10,8% 62,7% 25,7% 68.352 244,3% 47,1 Sesto San Giovanni 12,8% 62,2% 25,0% 76.432 194,4,% 45,6 Sannazzaro de’ Burgondi 11,8% 64,5% 23,6% 5.626 200,0% 45,7 Vigevano 13,3% 62,5% 24,2% 60.002 181,8% 45.2 12.4% Varese 62.6% 25,0% 79.405 201,2% 45,8 *Fonte: istat- elaborazione tuttitalia.it Il territorio lombardo risulta percettivo in merito alle problematiche degli anziani. Comuni e Regione propongono iniziative e servizi per gli anziani, soprattutto over 65 e non autosufficienti. Consultando i dati Istat risulta che in Lombardia le residenze assistenziali per anziani autosufficienti sono 1028 mentre le residenze assistenziali per anziani autosufficienti over 65 sono 1058 (dati 2012). Le sole istituzioni non riescono a coprire il fabbisogno della cittadinanza. Il welfare locale e pubblico da solo non è sufficiente, non è in grado di provvedere ai bisogni individuali e collettivi, che richiedono risposte sempre più diversificate. Il cardine del sistema “comunità locale” resta sempre la famiglia. Famiglia che però non ha sempre le forze economiche e fisiche per sopperire a questa richiesta. La Lombardia risulta infatti essere il tipico esempio di società avanzata in cui l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle aspettative di vita, lo scarso incremento e la debole crescita demografica fanno emergere una maggiore richiesta di servizi sociali (tabella due) in modo particolare verso l’assistenza degli anziani e del loro coinvolgimento in settori particolari della vita sociale. Le famiglie sempre più spesso non riescono a istituire una vera e propria rete familiare, in quanto sempre più ridotta intermini di componenti, favorendo così l’isolamento e una crescente solitudine degli anziani. Non solo; l’aumento dell’aspettativa di vita si accompagna a un amento dell’età mediana della popolazione, aumentando la difficoltà di assistenza o di accudimento. L’idea progettuale parte da queste considerazioni e vuole intervenire per migliorare gli stili di vita anziani offrendo servizi dedicati per le persone autonome sulle tematiche del consumerismo per migliorare gli stili di vita della popolazione anziana. La tabella che segue rappresenta una sintesi della realtà territoriale di riferimento, relativamente al numero di nuclei familiari, al numero dei componenti degli stessi e il relativo reddito medio pro-capite. Essa rappresenta un’istantanea di quanto detto più sopra: anziani prevalentemente soli con una scarsa rete familiare ed un reddito medio pro-capite appena sufficiente per vivere in un contesto territoriale caratterizzato per un alto costo della vita, Tab.2 Principali valori della popolazione Comune Residenti Numero famiglie Componenti per famiglia Reddito medio procapite Pavia 68.313 36.274 1 € 19.850 Belgioioso 6.223 2669 2 € 12.717 Voghera 38.020 18.851 2 € 15.262 Sannazzaro de’ Burgondi 5.530 2.485 2 € 13.240 Vigevano 61.242 29.257 2 € 14.019 Sesto San Giovanni 76.791 38.880 2 € 16.217 Varese 79.333 36.298 2 € 16.982 Lecco 47.240 2 € 17.276 21.534 Dati relativi al 2012 Fonte www.comuni-italiani.it Per quanto riguarda i servizi, vi è una consistente offerta da parte degli enti pubblici e privati ma che riguardano prevalentemente centri di assistenza, case residenziali o servizi di cura. Pochi sono i servizi che incontrano la propria attività sugli aspetti relazionali ed inclusivi finalizzati alla riduzione dello stato di solitudine e di bisogno di informazione circa le nuove modalità di accesso ai servizi stessi. Il paradigma di riferimento con cui sono erogati i servizi agli anziani è sempre quello “sanitario” incentrato sull’idea di assenza di patologia, senza nessun approccio di tipo sociologico che intenda il “ben-essere”, non solo in termini di assenza di malattie, ma anche e soprattutto, come una condizione di stato emotivo, oltre che fisico, spirituale, mentale e sociale che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società, così come definito anche dall’OMS. Il ben-essere riguarda tutti gli aspetti della vita di una persona a partire dall’ambiente di vita, nell’organizzazione del lavoro, igiene alimentare, igiene personale, relazioni sociali, lo stile di vita, la partecipazione sociale etcc. Molte delle associazioni che si occupano di anziani appartengono al terzo settore e vengono a formare quella rete informale che affianca la rete di supporto formale. Il loro ambito di intervento è il più vario possibile dall’assistenza domiciliare, all’aiuto per la ricerca delle badanti, dalla proposta di attività creative a servizi alla persona sempre più specialistici, ma tuttavia sempre in un’ottica di aiuto di tipo “socio-sanitario”. Dai dati pervenuti dall’istat 2012 si rileva che il 52.3% degli anziani del territorio non conoscono i servizi di cui poter usufruire, in quanto sono attive strutture semiresidenziali e centri di aggregazione ma mancano sportelli o azioni mirate per informare e coinvolgere le persone anziane che necessitano di aiuto, assistenza e quindi integrazione socio-sanitaria. La tabella sotto riportata (tab.3) riporta alcuni servizi elargiti da Comuni, Regione e Associazioni private. Servizi Tab. 3 Servizi per anziani Descrizione Centri anziani A Sesto San Giovanni sono presenti i seguenti centri anziani: Centro Anziani Rimembranze via Milano 183, tel. 02.24.24.465 Centri di aggregazione presenti sul territorio regionale gestiti autonomamente da associazioni che svolgono attività ricreative e culturali. Presso i 9 Centri del Comune di Pavia vengono proposte attività pomeridiane finalizzate Criticità Scarsa conoscenza dell’anziano o difficoltà fisica o psichica di raggiungere il centro. Spesso bisogna versare una quota associativa. Richiesta maggiore [email protected] Centro Anziani Tenebiaco via XX Settembre 90 tel. 0226225636 danilo.bersani@fastweb net.it A.C.A.T. via Tonale 40 tel. 022404294 [email protected] Centro Anziani La Parpagliona via G. Cantore 145 tel. 0224860174 Centro Culturale Ricreativo Carlo "Nullo" Bulgarelli via Boccaccio 385 tel. 3663488331 centrobulgarelli@gmail. com Centro socio-culturale VI.PE. via Tevere, 37 sede: cisrcoscrizione 4 Tel: 022489412 Centri anziani a Pavia Bargiggia - Via S. Spirito, 2 – 27100 Pavia Aperto tutti i giorni: 14.30-17.30, tel. 0382576089 Borgo Ticino - Via dei Mille, 130 – 27100 Pavia Aperto tutti i giorni escluso il sabato: 15.00-18.00, tel. 0382302289 Brusaioli - P.le Torino, 40 – 27100 Pavia Aperto tutti i giorni: 14.00- all’aggregazione, gite e visite culturali, pomeriggi o serate musicali, letture di giornali e poesie, feste, pranzi sociali e gare di giochi. Ogni Centro propone ogni anno un calendario di attività ricreative, culturali e di utilità sociale che corrisponde alle esigenze e alle peculiarità di quel particolare ambito territoriale dell’offerta. 17.30, tel. 0382-461913 Cazzamali - Via F.lli Cervi, 9 – 27100 Pavia Aperto tutti i giorni: 14.00-18.00, tel. 0382423535 Città Giardino - Via Acerbi, 27 – 27100 Pavia Aperto tutti i giorni: 14.00-18.00, tel. 0382-476343 Fossarmato - Via Fossarmato, 4 – 27100 Pavia Aperto tutti i giorni: 15.00-18.00, tel. 0382-483290 Rovelecca - Via dei Liguri, 6 – 27100 Pavia Aperto dal lunedì al venerdì: 14.00-18.00, tel. 0382-21925 Salvo d’Acquisto - P.le Salvo d’Acquisto, 7 – 27100 Pavia Aperto tutti i giorni: 15.00-18.00, tel. 0382-565420 Scapolla – C.so Garibaldi, 20 – 27100 Pavia Assistenza domiciliare anziani E’ un servizio svolto presso il domicilio dell’anziano sette giorni su sette in orario concordato e riguarda interventi di cura alla persona (igiene ordinaria e/o straordinaria) e di aiuto nelle piccole necessità quotidiane (spesa e farmaci) Per attivare i servizi di cure domiciliari bisogna rivolgersi ai Scarsa conoscenza o inadeguata posizione Isee dei richiedenti. CeAD territoriali. * Centri anziani diurni integrati in Lombardia. Strutture in Lombardia 298 di cui - 1 a Sesto San Giovanni - 2 a Varese - 2 a Lecco - 3 a Pavia - 1 a Belgioioso - 1 a Voghera * R.S.A. presenti sul Territorio - Pavia 2 - Belgioso 2 - Voghera 1 - Vigevano 1 - Sannazzaro 1 - Sesto San Giovanni 1 - Lecco 3 - Varese 2 * Alloggio protetto anziani Regione Lombardia Offrono assistenza, cura e risposte ai bisogni di ogni ospite. Il servizio è supportato da un'équipe composta , in genere dal medico, dall'infermiere professionale, dalle ausiliarie socio-assistenziali, dall'animatore e dal fisioterapista. Liste di attesa La R.S.A. è l’unità d’offerta che offre ad anziani non autosufficienti, non assistibili al domicilio, portatori di patologie geriatriche, neurologiche stabilizzate, un livello medio di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa, accompagnata da un livello “ alto” di assistenza tutelare ed alberghiera. La R.S.A. prevede forme di ospitalità permanenti, temporanee e di sollievo Lista di attesa per cittadini della provincia e fuori provincia. Rivolto a persone di età superiore ai 65 anni, singoli o coppie che conservano un sufficiente grado di autonomia e che necessitano di un ambiente controllato e protetto. Si caratterizza per la presenza, oltre alle abitazioni, di spazi comuni e per l’offer-ta di servizi/pre-stazioni sociali resi Copertura territoriale capillare. non occasionalmente o continuativamente dal gestore del servizio. Filo d'Argento Servizio di telefonia sociale dell’Auser impegnato a contrastare solitudine ed emarginazione degli anziani. Dal 2002 è dotato del Numero Verde Nazionale totalmente gratuito 800 995 988 attivo dalle 8.00 alle 20.00 per tutti i giorni dell’anno (festivi compresi). In Lom-bardia, grazie ad un accordo con la Regio-ne, è attivo 24 ore su 24 per tutto l’anno. Copre solo parte del reale fabbisogno del territorio lombardo. Legami di cura Sistema di interventi per la permanenza a casa del malato di Alzheimer e di demenze. È un progetto di grande valore, ma è limitato al territorio di Milano . Serie di servizi offerti ad anziani, loro famigliari e badanti per accompagnare la cura del malato. Rete formata da A.I.M.A. Associazione Italiana Malattia Alzheimer, Cooperativa Piccolo Principe, AMALO è un’Associazione di volontariato, “ad ombrello” che raccoglie al proprio interno gruppi di auto mutuo aiuto ed associazioni in cui si propone la promozione, il sostegno e la diffusione della cultura e della pratica del self-help2. *Fonte open data Regione Lombardia Dal Rapporto sulle condizioni sociali degli anziani in Italia Auser, 2012, emerge che dal 2003 al 2010 per un anziano che vive solo la spesa media mensile cresce nelle componenti dei costi per abitazione, energia e trasporti, aumentando l’indice di povertà. Infine un elemento interessante, che contribuisce a comprendere meglio che, il benessere per l’anziano, non è solo assenza di malattia, riguarda lo stile di vita e la partecipazione sociale, che per le province considerate si è rivelato molto importente. I dati, infatti, rilevano che la maggior parte degli over 65 non pratica sport, tuttavia vi è un graduale aumento d’interesse per l’attività fisica, portando ricadute positive sia dal punto di vista della salute, sia della socialità. (dati -Istat 2010). Vi è stato un incremento di 5.4 punti percentuali dal 2001 al 2010 degli anziani che praticano attività fisica. L’altro indicatore, che rileva la partecipazione sociale, è l’attenzione per la vita politica che negli ultimi anni ha mostrato un aumento dell’interesse per l’informazione soprattutto per la fascia di uomini tra i 65 e i 74 anni (dati Istat 2010) Un ultimo fattore riguarda l’utilizzo di mezzi informatici quali pc e internet che risulta essere aumentato di circa 10 punti percentuali dal 2001 al 2010 per la fascia 65 -74 (dati Istat 2010). Sia per l’interesse politico, sia per l’utilizzo di tecnologia gli uomini si informano e usano le tecnologie più delle donne e dei cosiddetti “grandi anziani”. (Fonte “Il rapporto sulle condizioni sociali degli anziani in Italia” 2012) Nel contesto appena descritto, quindi, emergono tre criticità, a nostro giudizio, molto rilevanti a cui il presente progetto tenta di rispondere. Il territorio lombardo offre una serie di servizi agli anziani, ma non sfruttati pienamente per la scarsa conoscenza degli stessi da parte degli utenti, molto probabilmente anche per un numero insufficiente delle strutture informative. Il welfare locale, comunque, non è in grado di soddisfare tutte le richieste e le famiglie rimangono punto di riferimento principale, sebbene problemi economici e logistici non consentono la cura necessaria alle esigenze degli anziani, spesso abbandonati a se stessi. L’attività delle associazioni per anziani e quelle delle istituzioni pubbliche sono poco conosciute e comunque insufficienti, con forti difficoltà a creare reti sociali, anche per uno scarso coordinamento tra servizi formali e informali. Destinatari e Beneficiari Il progetto ha come destinatari anziani con età uguale e superiore a 65 anni residenti sul territorio lombardo. Del progetto beneficeranno indirettamente, attraverso le attività di comunicazione e sensibilizzazione, tutta la cittadinanza. Obiettivi del progetto: Per garantire un processo di invecchiamento in buone condizione è necessario condurre stili di vita sani e sviluppare relazioni all’interno di reti sociali. L’obiettivo fondamentale dell’intervento progettale è dare voce ai diritti degli anziani over 65 dei comuni lombardi coinvolti in tutte le articolazioni ed estensioni possibili, come terreno da indagare e da valorizzare, in modo tale che gli stili di vita possano migliorare. La vecchiaia, punto di partenza del progetto, che dovrebbe essere il periodo in cui si raccolgono i frutti di una vita e dovrebbe portare la serenità necessaria per affrontare l’ultimo viaggio, è invece spesso fonte di disagio, di solitudine, di malattie e purtroppo anche di violenza. Lo sguardo solidale che anima l’intervento progettuale si confronta con le esigenze di promozione e sviluppo della società locale lombarda e vuole sensibilizzare e aggregare gli anziani perché si confrontino con queste problematiche. Da qui l’individuazione dei campi di intervento del progetto che sono, prioritariamente: Obiettivi 1. Migliorare la qualità della vita degli anziani, 2. Promozione del benessere degli anziani del territorio lombardo coinvolto nel progetto 3. Sensibilizzare i cittadini anziani attraverso azioni di supporto per le scelte di vita: per evitare truffe in campo energetico, telefonico; per orientarsi nel campo della sanità e dei diritti degli anziani; per difendersi dalle violenze domestiche 4. Informare la cittadinanza delle attività proposte attraverso l’aggiornamento Criticità Presenza di servizi sul territorio lombardo ma scarsa conoscenza degli stessi da parte degli anziani o numero insufficiente delle strutture informative. Il welfare locale non è in grado di soddisfare tutte le richieste. Le famiglie rimangono punto di riferimento certo, ma problemi economici e logistici, tempi di lavoro e di spostamento non consentono la cura necessaria alle esigenze degli anziani, spesso abbandonati a se stessi. Attività delle associazioni per anziani e a livello di istituzioni pubbliche poco conosciute o insufficienti. Scarsità di reti sociali: fondamentale supporto per la salute fisica e mentale dei soggetti . la loro funzione è di prevenzione o di ammortizzazione Permane uno scarso coordinamento tra servizi formali e informali (terzo settore). Dai dati Istat 2007 in Lombardia emerge che la maggior parte degli anziani over 65 conta sui familiari o sugli amici e un numero nettamente più basso sui volontari. Attività presentate da associazioni dei consumatori poco conosciute o insufficienti. Indicatori verificabili dai 50 o 100 anziani contattati tra l’elenco degli iscritti Ada Lombardia (associazione anziani) e Adoc Lombardia Poca dimestichezza degli anziani nell’utilizzo di strumenti informatici e Raggiungere almeno 1500 anziani e le loro famiglie attraverso la partecipazione Pubblicazione materiale informativo. Circa 1000 – 1500 copie da distribuire agli sportelli per la platea over 65. Corsi su truffe, telefonia,energia e sportello dedicato – raggiungere almeno 400 anziani segnalati da associazioni di consumatori e Ada Lombardia siti web e un’adeguata campagna di comunicazione. social network. al sito dedicato (blog). Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Per la realizzazione degli obiettivi si usufruirà del coinvolgimento dell’associazione di volontariato Sipem Sos Lombardia e dell’apporto di Ada Lombardia, che forniranno risorse e professionalità per la realizzazione e l’organizzazione delle attività. Le azioni che permetteranno il raggiungimento degli obiettivi per migliorare lo stile di vita degli anziani sono: Obiettivi 1. Migliorare la qualità della vita degli anziani 2. Promozione del benessere degli anziani del territorio lombardo coinvolto nel progetto Attività . Sportello dedicato 1.1 Sarà uno spazio dedicato alle problematiche degli anziani. Si prevedono incontri con cadenza di due volte al mese. In particolare, Sipem sos metterà a disposizione uno spazio d’ascolto gestito da uno psicologo per rispondere a problematiche degli anziani legate alla salute e aperto anche ai familiari. Questo nell’ottica di tutelare il benessere dell’anziano e attivare le sue risorse psicologiche e di decision making. Offrirà anche assistenza specialistica per i casi di emergenza (lutti, traumi, violenze). 2. Organizzazione di 5 incontri di orientamento per anziani con i seguenti argomenti: 2.1 Orientamento in campo energetico – la conciliazione come mezzo di tutela. L’esperto conciliatore dello sportello energia di adoc Lombardia trattaterà temi riguardanti: l’Autorità dell’energia, le varie compagnie energetiche, il mercato libero dell’energia, le possibili truffe, i bonus energetici, le pratiche stragiudiziarie quali le conciliazioni. 2.2 Il conciliatore di Adoc Lombardia fornirà orientamento nel campo della telefonia. Saranno trattati i piani tariffari delle varie compagnie telefoniche, sarà illustrato come presentare un reclamo e quali sono i tempi per ricorrere e conciliare. Sono previsti quattro incontri di due ore ciascuno. 2.3 Una psicologa di Sipem sos esperta in tematiche femminili in stati di emergenza condurrà due incontri di due ore ciascuno sulla violenza alle donne over 65 nei quali saranno presentate e discusse le ultime ricerche pubblicate sul tema della violenza agli anziani. 3. Sensibilizzare i cittadini anziani attraverso azioni di supporto per le scelte di vita: per evitare truffe in campo energetico, telefonico; per orientarsi nel campo della sanità e dei diritti degli anziani; per difendersi dalle violenze domestiche 2.4 A fronte delle azioni di diffusione della conoscenza della Carta Regionale dei Servizi e delle sue potenzialità, si intende “accompagnare” i cittadini verso una conoscenza più approfondita dello strumento ed un utilizzo sempre più diffuso dello stesso attraverso due incontri tenuti da un docente esperto nel settore. 3. Formazione 3.1Formazione generale 3.2 Formazione specifica 3.3 Valutazione 4. Informare la cittadinanza delle attività proposte attraverso l’aggiornamento siti web e un’adeguata campagna di comunicazione. I corsi di formazione saranno tenuti da due docenti e due esperti in campo di servizio civile e di problematiche consumeristiche. 4. Sito dedicato e aggiornamento pagina sito web Adoc Lombardia, la campagna di comunicazione prevede: 4.1 Apertura di un sito dedicato (blog) 4.2. aggiornamento pagina Lombardia del sito web di Adoc Le operazioni di avvio e coordinamento del blog e della pagina web saranno seguite dal responsabile del settore Comunicazione di Adoc Lombardia 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto I giovani volontari affiancheranno gli operatori e gli esperti nella realizzazione del progetto. I volontari saranno impiegati nella campagna di comunicazione, nell’organizzazione degli incontri, nella gestione degli appuntamenti dello sportello e in tutte le attività pratiche e organizzative attinenti alla realizzazione del progetto. 1.1 I volontari terranno l’agenda dello psicologo, forniranno informazioni a chi chiamerà per usufruire del servizio. 2.1 I volontari saranno impegnati nell’organiz-zazione dell’incontro. Invieranno mail di invito, predisporranno il materiale informativo, accoglieranno gli ospiti degli incontri. 2.2 I volontari saranno impegnati nell’organi-zzazione dell’incontro. Invieranno mail di invito, predisporranno il materiale infor-mativo, accoglieranno gli ospiti degli incontri. 2.3 I volontari saranno impegnati nell’organiz-zazione degli incontri. Invieranno mail di invito, predisporranno il materiale informativo, accoglieranno gli ospiti degli incontri. 2.4 I volontari saranno im-pegnati nell’organizza-zione degli incontri. Invieranno mail di invito, predisporranno il materiale informativo, accoglieranno gli ospiti degli incontri. 3.1 I volontari seguiranno il programma generale di formazione secondo le date stabilite dall’associazione 3.2volontari seguiranno il programma stabilito dall’associazione 3.3 al termine del percorso formativo si verificheranno le prove di valutazione su quanto appreso nel percorso formativo. 4.1 I volontari aiuteranno ad inserire le notizie e gli argomenti del blog 4.2 I volontari aiuteranno ad inserire gli aggiornamenti relativi alle attività del progetto e i comunicati relativi nella pagina territoriale del sito di Adoc. Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 9 Numero posti con vitto e alloggio: 0 Numero posti senza vitto e alloggio: 9 Numero posti con solo vitto: 0 Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 1400 5 N. Sede di attuazione del progetto 1 2 3 4 5 Adoc Adoc Adoc Adoc Adoc 6 Adoc 7 8 Adoc Adoc Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Belgioioso Pavia Vigevano Voghera Lecco San Nazzaro de’ Burgondi Varese Busto Arsizio Via Garibaldi 64 Via San Giovannino 4/B Via Mulini 3 Via Garello 16 Corso Martiri 54 69139 3940 69122 69124 67682 1 2 1 1 1 Via Marconi 14 69128 1 Via Ernesto Cairoli 5 Via Crispi 26 120070 95369 1 1 Criteri e modalità di selezione dei volontari: Vedi sistema di selezione accreditato ADOC NZ01079 Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali. E’ titolo di maggior gradimento: diploma di scuola media superiore; pregressa esperienza nel settore specifico del progetto; pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato; spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo capacità relazionali e dialogiche studi universitari attinenti CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO Eventuali tirocini riconosciuti : NO Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale: competenze tecniche o specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale dell’ente coinvolto; competenze cognitive o funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa, quali: capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving); competenze sociali e di sviluppo o utili alla promozione dell’organizzazione che realizza il progetto ma anche di se stessi, quali: capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di creatività; competenze dinamiche o importanti per muoversi verso il miglioramento e l’accrescimento della propria professionalità, quali: competitività come forza di stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse. Le competenze e le professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del Servizio saranno validate e, nel rispetto delle normative e delle differenti procedure regionali, certificate dall’ Ente no-profit di formazione OPES Formazione (C.F. 01579310507) ai fini dell’arricchimento curriculum vitae. (Si veda accordo allegato) Formazione generale dei volontari Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale ADOC Modalità di attuazione: In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori ADOC. La formazione sarà realizzata attraverso i formatori dell’Ente. I formatori locali, per l’affiancamento dei volontari, saranno istruiti con lezioni frontali del servizio di formazione dell’Adoc, specificatamente costituito per la gestione e il potenziamento del progetto. L’intero progetto formativo sarà basato su materiale didattico, dispense e formatori forniti dall’Adoc Nazionale. Role-play e simulazioni saranno gestiti da formatori esperti in comunicazione. Le aule saranno fornite di postazioni didattiche, un tavolo per lavoro di gruppo, una lavagna, un personal computer con schermo per proiezione di slide e, ove disponibile, di un video-proiettore. Si prevede la raccolta di singoli moduli formativi su supporti audio-video e l’invio degli stessi presso le sedi di attuazione del progetto per utilizzarli come materiale didattico e autodidattico di supporto. ADOC si riserva di avvalersi anche di esperti che affianchino i propri formatori, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” emanate il 19 luglio 2013. Tecniche e metodologie di realizzazione previste: ADOC sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci didattici volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario. La formazione sarà di tipo blended, che alterni i differenti setting formativi messi a disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”. Nello specifico si utilizzerà: formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie materie trattate per 13 ore complessive; formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività collaborative per 18 ore complessive; e-learning per 14 ore complessive. Contenuti della formazione: I contenuti della formazione erogata sono suddivisi in 14 moduli formativi sui seguenti argomenti: 1. valori e identità del SCN: identità del gruppo in formazione; 2. dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà. Approfondimento su Don Lorenzo Milani; 3. il dovere di difesa della patria; 4. la difesa civile non armata e non violenta; 5. normativa vigente e carta di impegno etico del SCN; 6. formazione civica e forme di cittadinanza; 7. la protezione civile; 8. la rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale; 9. presentazione dell’ente e delle associazioni dei consumatori; 10. lavoro per progetti; 11. l’organizzazione del servizio civile e le sue figure; 12. disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale; 13. comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti; Durata: 45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del progetto) Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale ADOC Modalità di attuazione: In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da ADOC Tecniche e metodologie di realizzazione previste: L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”. Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended ADOC intende una modalità “mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale impostazione costruttivista. Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari, rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo. Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del processo di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti che lo alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio comunicativo nella fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo, ma anche su quello relazionale. A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di esplicitazione delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla complicità affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed emotivamente intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a distanza viene sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa intima, basati sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se l’assenza del linguaggio corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto interno delle emozioni e una loro relativa attività di cosciente esplicitazione verbale. Siamo in tal senso convinti che la possibilità del “fare significato” assuma dignità e senso alla luce della forza relazionale del gruppo in apprendimento. L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo. La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui 20 in presenza e 55 in e-learning. Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicato ai contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento del corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro. La piattaforma scelta da ADOC per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta sia a ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera flessibile e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo stesso tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta dei valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di volontariato). Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per poter fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione degli apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di interazione presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera). Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che potrà così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso di formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per una valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online. Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi in maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia cognitiva e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità. Per ADOC, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con l’idea di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e riadattarsi alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di riferimento”. Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma. Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati nei Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui sono inseriti i Volontari. Contenuti della formazione: Argomenti della formazione specifica: In aula: I APPROFONDIMENTO: Modulo I: Gestire uno sportello informativo: il back-office e il front-office; Durata 20 ore Modulo II: L’informazione ai cittadini: attività di orientamento e di ricerca; Durata 20 ore II APPROFONDIMENTO: Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 5 ore Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza Organigramma della sicurezza Misure di prevenzione adottate Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Durata: 5 ore Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro Rischi meccanici ed elettrici generali Rischio biologico, chimico e fisico Rischio videoterminale Movimentazione manuale dei carichi Altri Rischi Dispositivi di Protezione Individuale Stress lavoro correlato Segnaletica di emergenza Incidenti ed infortuni mancati Corso e-learning: Diritti dei consumatori • Com-sumo il ruolo del consumatore nella società della comunicazione • Il mercato e la tutela del consumatore • I diritti dei consumatori dalle leggi all’effettività Comunicazione interpersonale • Comunicazione interpersonale • Ascolto attivo • Feed back • Empatia • Stili di comunicazione • Tecniche dell’assertività • Regole di comportamento Piani di comunicazione • Analisi del contesto. • Definizione degli obiettivi. • • • • • Definizione del target di riferimento. Scelta delle strategie. Scelta dei contenuti. Scelta delle attività e degli strumenti. Comunicazione on-line e diretta comunicazione e organizzazione pubblica Contenuti della metaformazione: Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di metacompetenze quali: capacità di analisi e sintesi abilità comunicative legate alla comunicazione on line abitudine al confronto e alla discussione L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base legate all'uso delle TIC e di Internet. Durata: 75 ore