La poesia che viene al mondo vi giunge carica di mondo. P. Celan

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La poesia che viene al mondo vi giunge carica di mondo. P. Celan
La poesia che viene al mondo vi giunge carica di mondo.
P. Celan, Microliti, ed. Zandonai
PROGRAMMA
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e si svolgono a partire dalle ore 21:00
Lunedì 3 agosto, ospiti dell'affascinante castello neogotico Manservisi di Castelluccio (Porretta Terme)
dentro un grande parco con alberi secolari e che si estende fino al Museo Laborantes, il più grande Museo
etnografico della montagna bolognese, due “regine” del panorama cantautorale e poetico nazionale,
Cristina Donà e Elisa Biagini, condivideranno per la prima volta il palco regalando al pubblico una raffinata
serata tutta al femminile. Con la sua “parola verticale”, sfrondata da ogni elemento ridondate, e per questo
motivo ancor più incisiva e limpida, la poetessa fiorentina annoderà i suoi versi con l'eco e il respiro delle
voci di Paul Celan e Emily Dickinson. Un dialogo elettivo e sentimentale composto da versi taglienti affacciati
“ai bordi” della vita e sempre tesi verso l'altro da sé. Dopo l'ascolto della poesia sarà la volta del live acustico
di Cristina Donà, uno dei talenti più cristallini e influenti emersi alla fine del millennio dalla nuova scena
milanese e poi decollata, grazie al suo talento vocale e al valore poetico dei suoi testi, verso un successo
internazionale. Per L'importanza di essere piccoli sarà accompagnata dal compositore, arrangiatore
multistrumentista Saverio Lanza, anche produttore dell'ultimo album Così vicini, un disco delicato e potente
composto da canzoni intime e “vicine”, adatte a una condivisione ravvicinata e più intima.
Nei giorni del festival nascono dei legami che durante l'anno continuano a crescere e a ramificarsi, per
questo motivo martedì 4 agosto saranno di nuovo gli ampi e assolati campi del circolo culturale ippico
Scaialbengo di Castel di Casio ad ospitare Francesco DI Bella e Guido Catalano. Il clima gioviale e
semplice dell'associazione che fa vivere allo stato brado i suoi cavalli, ben si addice con l'entropia di Guido
Catalano tra i poeti più irriverenti, odiati-amati e letti degli ultimi anni. Le ultime due raccolte di poesie,Ti amo
ma posso spiegarti e Piuttosto che morire m'ammazzo edite da Miraggi Edizioni, hanno venduto circa 18.000
copie e la sua fan page è seguita da quasi 20.000 persone. «Le poesie che fanno ridere di cuore e di pancia,
e i reading memorabili lo confermano come uno degli autori che riesce di più ai coinvolgere il pubblico.» Se
Catalano il rock l'ha portato tra i suoi versi, Francesco Di Bella, nel suo progressivo allontanamento dai 24
Grana, gruppo che assieme a 99 Posse e Almamegretta ha rappresentato il meglio della scena musicale
napoletana negli anni ’90, si è invece ritirato dai ritmi punk elettronici della band in una dimensione più intima
dedicandosi alla composizione pura. La sua voce appassionata e dolente chiuderà la serata attraverso un
viaggio nella Napoli settecentesca in cui, tra gioielli sconosciuti scoperti in decine di vinili-capolavoro,
confluiranno, anche dei brani più famosi dei 24 Grana. Nasce così Francesco Di Bella & Ballads Cafè
che accompagnerà gli spettatori nel centro della notte, con le sue canzoni ipnotiche dal suono corposo e
inebriante.
Vivere il margine non solo geograficamente ma anche nell'uso di lingue smarrite e in disuso, sono tra i temi
cari al festival che quest'anno focalizza la sua attenzione sulla poesia dialettale ospitando tre autori che
attraverso questa lingua “povera” riescono a raccontare in modo autentico la vita. Mercoledì 5 il poeta
veneto Longega e la romagnola Teodorani daranno vita a una lettura incentrata sulla musicalità della
parola nel borgo di Castagno di Piteccio, data che conferma la volontà del comune di Pistoia, partner del
festival dal 2014, di rafforzare il legame tra Toscana e Emilia Romagna. La chiarezza e schiettezza dei versi
di Annalisa Teodorani, paragonata ad «un meteorite precipitato sul parterre della poesia italiana»,
ricordano quelli di Tonino Guerra, di cui è da molti considerata erede. Dalla pastosità “amabile” della lingua
di Santarcangelo all'ariosità del veneto di Andrea Longega, un autore che fila e tesse le parole con la cura
dei lavori artigianali, un mestiere che richiede tempo e pazienza e che riconduce il lettore a una giusta
dimensione, più piccola e malinconica. Primo lustro è il suo libro più recente, da poco uscito per Nervi
Edizioni, casa editrice di Fabio Donalisio, Francesco Targhetta e Marco Scarpa, che presenteranno proprio
in questa serata il loro progetto editoriale. La tiratura di ogni volumetto è di cento copie, ognuna
caratterizzata da una attenta lavorazione, curata nella scelta dei titoli e nell'estetica dei formati. «L'idea di
tornare a fare libri partendo da scelte semplici ma consapevoli: un'impaginazione elegante, la scelta di un
carattere ben leggibile e piacevole alla vista, e una cura nell'assemblare tutto questo» sono, dalle parole
degli editori, il valore di questo progetto. Una poetica aderente a quella del festival che quest'anno ha deciso
di ospitare la casa editrice dando visibilità a un mestiere nobile e antico. La serata si concluderà con il live
acustico di Roberto Dellera, bassista degli Afterhours, un originale folletto, vintage e psichedelico, che si
muove attraverso epoche e stili con brillante disinvoltura.» Dopo il sorprendente debutto da solista, Colonna
sonora originale (2012), Dellera ritorna con il secondo albulm Stare bene è pericoloso, un disco di rock'n'roll
e, in quanto tale, contiene vari elementi: dal pop al rock, dalla psichedelia, al folk e al jazz ma soprattutto lo
spirito della musica popolare moderna.
Per l'ultimo appuntamento di giovedì 6 agosto si salirà verso uno dei luoghi più antichi dell'Appennino,
l'antica pieve romanica della Rocca di Roffeno, nel comprensorio del comune di Vergato. Un piccolo
curatissimo borgo immerso nel silenzio, tra ortensie e gerani, in grado di incantare con la semplice e robusta
architettura tipica della montagna. L'Abbazia, sorta nel X secolo per dare ristoro ai viandanti, ospiterà la
lettura del terzo poeta dialettale Emilio Rentocchini, di Sassuolo (Modena); di lui sulle pagine del Corriere
della Sera Giovanni Giudici ha scritto: «Rentocchini ci offre nella sua ricca tematica un dono di poesia antica
e nuova: il coraggio della malinconia; la vanità delle imprese umane». Dialetto in forma di sonetti che
rivelano una grande tecnica allacciata a una profonda ricerca dentro l'animo umano, approfondimento che
rivela una moralità che si manifesta dentro la materialità delle cose. E se Rentocchini è stato anche definito
"un virtuoso della musica per parole", sarà il cantautorato di alta qualità a concludere il festival con
l'omaggio ai grandi autori e compositori italiani interpretati da Diodato. A Ritrovar Bellezza è il disco con cui
Diodato omaggia quegli artisti che con le loro opere, a cavallo degli anni '60, hanno reso grande la musica
italiana nel mondo. Come Diodato stesso racconta “Queste canzoni ci appartengono, ancora ci raccontanoe
sono in grado di ricordarci di quanta forza e bellezza siamo ancora capaci.” La voce intensa e le originali
riletture di 'grandi classici', oltre al talento dimostrato nelle composizioni originali, hanno portato Diodato
all'attenzione nazionale prima grazie al successo ottenuto al 64esimo Festival di Sanremo e quindi
attraverso la costante presenza nelle puntate domenicali della scorsa stagione di "Che Fuori Tempo Che
Fa", parte conclusiva del programma di Fabio Fazio in onda su Rai 3.
Anche quest'anno poi il festival presenterà una serie di creazioni originali e uniche da parte di vari artisti e
artigiani che hanno realizzato opere specifiche per l’evento. Borse in lino e cotone cucite a mano, abbinate a
una chiocciolina di stoffa imbottita che riprende il tema dell'immagine di questa V edizione sono la proposta
di Carohandmade, una creativa della provincia di Livorno che ha preparato una serie ridottissima di questi
oggetti unici il cui acquisto darà una parte dei proventi a sostegno del festival. Ritroveremo poi i ‘miniquadri’
di Cifone, al secolo Simone De Berardinis, di cui il fumettista Maicol Rocchetti (il noto autore degli
‘Scarabocchi animati’ di maicol&mirko) ha detto “Cifone è uno dei più grandi artisti che mi è capitato di
conoscere. La potenza dei suoi disegni, dei suoi modellini di cartone e delle sue foto ricordo è devastante.
Cifone riesce a stupirmi da ormai trent'anni. Le sue cose sono sempre vere, giuste, entusiasmanti,
commoventi. Soprattutto non sono mai una truffa”. Saranno presenti poi i taccuini cuciti a mano della ditta
artigiana 13sedicesimi di Torino, che pensa, disegna, stampa e rilega meravigliosi quaderni che per il
festival riportano in copertina alcuni versi di Amelia Rosselli, tratti dal poemetto ‘La libellula, panegirico della
libertà’. Gli stessi versi, ovvero: “Io non so cosa voglio, tu non sai/ chi sei, e siamo quasi pari” sono impressi
su una serie di magliette realizzate dalla ditta Macron di Crespellano (BO) su generoso dono dell’Hotel
Helvetia Thermal Spa di Porretta Terme. Verranno inoltre presentati inoltre alcuni esemplari di poster d'arte
numerati, pezzi unici realizzati appositamente secondo le antiche modalità di lavoro tipografico dalla
tipografia d'arte bolognese Anonima Impressori. Tutti questi specialissimi piccoli grandi oggetti verranno
proposti al pubblico in una raccolta fondi a sostegno delle attività del festival.
Ad arricchire la rassegna saranno presenti i due bookshop della libreria “L' Arcobaleno” di Porretta e de “LO
SPAZIO di via dell'ospizio” di Pistoia.
INFO
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fb: L'importanzaDiEsserePiccoli
mob: 349 3690407 | 349 5311807
ufficio stampa SassiScritti: Daria Balducelli mob. 349 3690407; [email protected]