Salvagente, inserto del 22 febbraio 2007
Transcript
Salvagente, inserto del 22 febbraio 2007
A Tutto 1-5buono bis 15-02-2007 12:25 Pagina 1 Mensile a cura del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti Supplemento a “il Salvagente” n. 8 del 22 febbraio 2007 2 ••• Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (art. 136 del Codice del Consumo) Ministro dello Sviluppo Economico o suo delegato Presidente del CNCU Istituti di credito: nella bufera l’anomalia italiana ono state settimane di grande agitazione, S quelle appena trascorse, TRIPLA BOCCIATURA PER IL per il mondo bancario italiano. Ma i tre colpi, assestati nel giro di pochi giorni da parte d e l l ’ A n t i tr ust eur opeo, della Banca d’Italia e del Garante della con cor renza , hanno raccolto un consenso unanime, in particolare da parte delle associazioni dei consumatori, che già da anni denunciano alcune delle anomalie esistenti nel rapporto tra istituti di credito e risparmiatori. Alte commissioni per le carte di pagamento, barriere per evitare l’ingresso di altre realtà nel mercato del credito e ostacoli alla mobilità dei clienti, sono SOCIAZIONI SONO CAUTE SUL SISTEMA CREDITIZIO. E LE AS- “CONCILIATORE” DELL’ABI. solo alcune delle situazioni evidenziate in Italia da parte della Commissione europea in un’indagine pubblicata a fine gennaio e condotta su tutto il territorio dell’Unione. Ma desolanti sembrano soprattutto i confronti fatti con gli altri Paesi membri, visto che un conto in Italia costa mediamente il doppio rispetto alla Francia, il triplo rispetto alla Germania e ad- dirittura sei volte di più che in Olanda. Sulla stessa lunghezza d’onda è stato anche l’intervento del Garante della concor renza, Antonio Catricalà. Secondo l’Antitrust, infatti, una “fidelizzazione forzosa” del correntista e una scarsa trasparenza nelle comunicazioni sono realtà quotidiane con le quali i risparmiatori italiani devono confrontarsi. Passi avanti, a c c o l t i con soddisfazione dai consumatori, sono stati invece i provvedimenti messi in atto con le recenti li- IL NOSTRO SITO www.tuttoconsumatori.it Componenti: Pietro SPADONI Rappresentante delle Regioni designato dalla Conferenza unificata Clara GONNELLI Acu - Associazione Consumatori Utenti Paolo LANDI Adiconsum Carlo PILERI Adoc Elio LANNUTTI Adusbef Mario FINZI Assoutenti Walther ANDREAUS Centro Tutela Consumatori Utenti Verbraucherzentral Sudtirol Giustino TRINCIA Cittadinanzattiva Marco Maria DONZELLI Codacons Ivano GIACOMELLI CODICI - Centro Diritti del Cittadino Mara COLLA Confconsumatori Rosario TREFILETTI Federconsumatori Alessandro FEDE PELLONE La Casa del Consumatore Pietro PRADERI Lega Consumatori Lorenzo MIOZZI Movimento Consumatori Antonio LONGO Movimento Difesa del Cittadino Massimiliano DONA Unione Nazionale Consumatori La composizione del Consiglio potrà essere integrata con i rappresentanti delle associazioni che si iscriveranno nell’Elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale secondo i requisiti fissati dall’articolo 137 del Codice del Consumo (Dm 19 gennaio 1999, n. 20) beralizzazioni che hanno, fra le altre cose, eliminato le spese di chiusura dei conti correnti. Luci e ombre, infine, si sono addensate sul “conciliatore bancario”, una novità voluta dall’Abi per risolvere le controversie con gli istituti. I dubbi maggiori sul buon esito dell’iniziativa sono relativi ai costi del procedimento a carico del risparmiatore, alla non perfetta “terzietà” del conciliatore scelto dalle banche e alla mancanza di una “rappresentanza consumerista” di garanzia. Pagine 2-3 Caro-banche: io penso che... Pagina 4 “Sos Turista” non ti lascia solo Pagina 5 Se i consumatori salgono in cattedra Pagine 6-7-8 Le iniziative delle associazioni A Tutto 1-5buono bis 15-02-2007 12:25 Pagina 2 pagina tuttoconsumatori atteggiamento più collaborativo da parte delle banche. È questa la principale richiesta che Tuttoconsumatori ha raccolto dopo aver rivolto due domande alle 16 associazioni del Cncu sulla situazione del risparmio in Italia. Una maggiore collaborazione è, infatti, considerata necessaria per vincere le altre battaglie sul fronte della riduzione dei costi, della trasparenza e dell’adeguamento automatico dei tassi. Sono ancora molte le cose da cambiare, ma tra le ultime novità, quella del conciliatore bancario, non sembra riscuotere l’entusiasmo dei consumatori. Un LE RISPOSTE ACU Gianni Cavinato, presidente Prima un semplice deposito bancario garantiva quanto meno il mantenimento del capitale, oggi, con le spese sempre più care e i frequenti abbassamenti dei tassi creditori, l’utente bancario non riesce neppure a conservare quanto depositato. Questo è francamente insostenibile e rende difficile un recupero del rapporto di fiducia. Celerità, costi ridotti e composizione del rapporto senza vincitori o vinti: questi i vantaggi della conciliazione. Occorre però andare oltre, fare informazione e, soprattutto, formare gli operatori bancari alla “cultura conciliativa” perché lo strumento possa funzionare al meglio. ADICONSUM Paolo Landi, segretario generale L’Antitrust europeo ha confermato quanto denunciamo da anni sul conto corrente. Molte sono le 2 Due domande alle associazioni dei consumatori Caro-banche, io penso che... LE DOMANDE L’Antitrust europeo ha presentato di recente un’indagine che definisce il sistema bancario italiano come uno dei più cari d’Europa. Quali sono le soluzioni possibili perché questo recuperi credibilità e fiducia nei confronti dei consumatori? 1 2 L’Abi ha recentemente presentato la nuova procedura per la conciliazione bancaria. Quali sono i vantaggi e i limiti di questa iniziativa per il consumatore? banche, ma ancora insufficiente è la concorrenza. Il decreto Bersani porta alcuni elementi nuovi per rendere più facile il passaggio da una banca all’altra sia per il conto corrente che per i mutui, ma resta ancora il problema della durata delle condizioni bancarie pattuite. La nostra richiesta è di 12 mesi e in merito ha presentato un emendamento al Parlamento. Prima che nascesse il conciliatore bancario le associazioni consumatori hanno attuato circa 30mila conciliazioni attraverso un procedimento diretto, frutto di accordi sottoscritti con alcune importanti banche nazionali. Il conciliatore è un ulteriore strumento, ma intendiamo privilegiare la conciliazione diretta. ADOC Carlo Pileri, presidente Quello del costo dei conti correnti è un problema vivo e irrisolto. Ciò che chiediamo è di apportare simmetriche variazioni ai tassi. Le banche non possono guadagnare due volte: per il servizio reso al cliente e per la prassi di pagare il denaro alla Banca centrale meno di quanto lo facciano pagare al cittadino. Serve un riequilibrio del rapporto banca-cliente. Per noi rappresenta un passo indietro rispetto ai protocolli raggiunti con la maggior parte degli istituti italiani. Tenuto conto che esistono con l’Abi diversi tavoli aperti per giungere a una risoluzione delle controversie efficace e trasparente, ci aspettavamo un atteggiamento più coraggioso. Auspichiamo che ci sia un aggiustamento del sistema Adr per una risoluzione delle controversie paritetica e non arbitraria. ADUSBEF Elio Lannutti, presidente Dopo 20 anni di nostre denunce contro il cartello bancario promosso sotto gli “auspici dell’Abi”, le banche dovrebbero cambiare registro, non cercando il consenso di quelle associazioni, che si prestano a queste operazioni, ma cambiando totalmente mentalità. Le conciliazioni sono la dimostrazione più lampan- te dei disservizi e delle vessazioni praticate, non soltanto nel settore creditizio. L’Abi, cerca di replicare altri tentativi fallimentari, dall’Ombudsman bancario a “PattiChiari”, per infiocchettare usi e abusi quotidiani ancora presenti nei rapporti con i consumatori. ASSOUTENTI Mario Finzi, presidente Devono essere offerti prodotti personalizzati ed essenziali senza costringere i risparmiatori ad acquistare, in pacchetti, servizi di cui non hanno bisogno. In tal modo ognuno pagherebbe solo per quello che gli serve. L’informazione sui servizi offerti e sui loro costi deve essere espressa in modo comprensibile. Infine l’utente deve poter sapere quali costi e interessi sono fissi e quali possono essere oggetto di trattativa. Il modello proposto dall’Abi non incontra il nostro favore perché rifiuta lo schema paritario, è troppo squilibrato a favore delle imprese e non riconosce alcun ruolo alle associazioni dei consumatori. Ben di più abbiamo già conquistato nella decennale esperienza di conciliazione con importanti imprese. Quella dell’Abi è una soluzione superata dai fatti. CASA DEL CONSUMATORE Alessandro Fede Pellone, presidente Il sistema bancario italiano deve sicuramente aprirsi alla concorrenza non solo fra istituti nazionali, ma anche con quelli europei. Ma serve anche un’azione di coinvolgimento delle associazioni a difesa dei consumatori. I primi passi in questa direzione si stanno già realizzando grazie a sistemi di conciliazione o laboratori dove dirigenti bancari e rappresentanti dei consumatori possono incontrarsi per esaudire le esigenze dell’utente. L’aspetto della conciliazione è sicuramente molto importante per ridare credibilità al sistema bancario. Poter risolvere le controversie in via extra-giudiziale è sicuramente positivo e ci auguriamo che con questo passo, non solo si possano velocizzare la risoluzioni, ma ci sia un coinvolgimento sempre maggiormente delle associazioni dei consumatori. A Tutto 1-5buono bis 15-02-2007 12:25 Pagina 3 pagina 3 il Salvagente/22 febbraio - 1 marzo 2007 CENTRO TUTELA CONSUMATORI UTENTI Walther Andreaus, direttore Le banche devono cambiare decisamente atteggiamento: rispetto della trasparenza e della legge, maggiore professionalità, corretta informazione, riduzione dei costi sono solo alcune delle parole d’ordine che devono mettere al primo posto nel servizio alla clientela. Solo così potrà essere recuperata in parte quella credibilità e fiducia andate perse negli ultimi anni. Quello che conta in un organismo di conciliazione è l’assoluta imparzialità e un’effettiva rappresentanza del consumatore, requisiti che ci auguriamo possano essere davvero presenti nella nuova iniziativa, a differenza di precedenti analoghe esperienze come l’Ombudsman bancario. Qualche timore è comunque legittimo visti, per esempio, i costi, fissati, a quanto pare, in maniera proporzionale al valore della controversia. CITTADINANZATTIVA Giustino Trincia, vice segretario generale Da anni chiediamo un segnale tangibile che parta dalla riduzione dei costi dei servizi bancari, anche se è giusto ricordare che alcune banche si stanno muovendo in questa direzione. In secondo luogo è decisiva una forte ripresa di investimento del sistema del credito italiano sui giovani, soprattutto per quanto riguarda l’accesso alla casa, al lavoro e alla formazione di qualità. Il modello che preferiamo è quello paritetico, cioè del rapporto diretto tra la singola banca e il cittadino consumatore, ma il vero li- mite della procedura di conciliazione è dato però dalla profonda crisi del sistema di tutela legale. Se questo non funziona, viene meno il principale deterrente che può spingere le parti a prendere parte a un sistema efficace e rapido di conciliazione. CODACONS Carlo Rienzi, presidente I costi in Italia sono molto alti perché la concorrenza tra istituti di credito non c’è mai stata. Anche l’arrivo di gruppi stranieri non ha portato benefici perché si sono velocemente adeguati ai prezzi italiani. Ai consumatori suggeriamo di scegliere, dopo aver fatto più raffronti tra diversi sportelli bancari, senza fermarsi alla prima banca sotto casa. Suggeriamo, inoltre, di scegliere conti correnti utilizzabili via Internet che offrono grossi vantaggi economici rispetto a quelli tradizionali. Dopo essere rimasti tutti abbastanza delusi dall’Ombudsman vedremo alla prova dei fatti questo nuova Adr. Certo è che se sarà gestito con la stessa impostazione “verticistica” del primo non ci si potrà aspettare molto. CODICI Ivano Giacomelli, segretario nazionale Tre le misure da prendere: abbattimento dei costi, delle commissioni e delle spese bancarie, razionalizzazione degli sportelli bancari e delle risorse umane impiegate, nuova mentalità del sistema bancario che deve sostenere idee e progetti anziché chiedere garanzie e ipoteche Le procedure di conciliazione paritetiche sono viste favorevolmente in quanto riteniamo possano essere uno strumento rapido di soluzione delle controversie. Il grosso limite è che spesso tale procedura viene usata per ovviare a situazioni di danno create dagli stessi istituti bancari. CONFCONSUMATORI Mara Colla, presidente Occorre il giusto mix fra provvedimenti legislativi che rimuovano gli ostacoli alla concorrenza, da un lato, e lo sviluppo di procedure innovative e servizi nuovi a costi differenziati e più bassi per diversi target di clientela, dall’altro, che peraltro alcuni grandi gruppi stanno realizzando. Lo strumento è buono in sé. Va sperimentato e tarato per migliorarne i risultati riducendone i limiti iniziali. FEDERCONSUMATORI Rosario Trefiletti, presidente Le soluzioni si trovano nell’indagine effettuata dall’Antitrust italiana. Siamo assolutamente contrari alla nuova procedura di conciliazione bancaria presentata dall’Abi perché dannosa per i consumatori. LEGA CONSUMATORI Pietro Praderi, presidente La strada è quella della trasparenza e della concorrenza, mutuata dall’esperienza di “PattiChiari” e concordata fra Abi e associazioni dei consumatori. Essa ha interessato, sul versante dei consumatori, una porzione limitata dello scenario, ma è l’intero sistema che va coinvolto. Sotto il profilo imprenditoriale c’è poi il problema della razionalizzazione del sistema. L’Abi insiste su una procedura che vuole essere un aggiornamento dell’espe- rienza dell’Ombudsman bancario, ma lo fa in dissenso con le associazioni dei consumatori. Noi siamo favorevoli a una pluralità di modelli extragiudiziali, ma siamo convinti che alla fine prevarrà la conciliazione paritaria che rappresenta gli interessi dei risparmiatori con il tramite delle associazioni. MOVIMENTO CONSUMATORI Lorenzo Miozzi, presidente Prima di tutto la trasparenza. Basta prendere un estratto conto per capire il modo con cui le banche fanno una parte dei loro profitti. Balzelli di tutti i tipi, continui cambi di condizioni bancarie, oneri in uscita per tenere legato il cliente. Servono politiche di qualità nel servizio, trasparenza e concorrenza. nelle operazioni e migliore formazione del personale. Abbiamo contestato questa Adr perché i “conciliatori” sono scelti dal sistema bancario. Avevamo proposto di partecipare pariteticamente a questa designazione, ma ci è stata offerta soltanto una sorta di “comitato scientifico” che abbiamo rifiutato. I grandi gruppi bancari hanno già sottoscritto accordi di conciliazione paritetica, cioè con un conciliatore delle associazioni che tutela il risparmiatore e si confronta col conciliatore della banca. Lo strumento è del tutto insufficiente e in ritardo rispetto alle procedure di conciliazione che i principali gruppi bancari hanno già avviato con le associazioni dei consumatori. L’Abi ha scelto di mediare tra i propri associati, tra chi era più avanti e chi indietro, per produrre una forma conciliativa che vede il cliente abbandonato del tutto a se stesso. UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI Massimiliano Dona, segretario generale Il sistema bancario italiano è il più caro d’Europa e le associazioni dei consumatori lo stanno denunciando da anni, individuando aree di intervento che riducano alcuni costi legati a estinzione dei conti, trasferimento dei titoli, bancomat e carte di credito. Sarebbe opportuno che le banche procedessero a una effettiva azione di riduzione delle spese su operazioni ricorrenti operando con trasparenza e nel rispetto delle reali necessità del cliente. MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO Antonio Longo, presidente Non solo l’Antitrust europeo, ma la stessa Banca d’Italia ha detto che i costi dei servizi bancari sono troppo alti. Se davvero le banche italiane vogliono guadagnare fiducia, devono adeguarsi come qualità e livello dei prezzi alle banche europee. Servono quindi: abolizione dei balzelli, come la commissione sui prelievi bancomat, che le stesse banche italiane in altri Paesi non chiedono, flessibilità nei servizi, rapidità I vantaggi sono costituiti dalla possibilità per il risparmiatore di ricorrere a un organismo terzo. Finora dopo un esito negativo, o nessun esito, del reclamo, si faceva ricorso all’Ombudsman bancario, un organismo dell’Abi e quindi senza garanzie di terzietà. La nuova struttura di conciliazione è estranea al sistema, ma i soci sono comunque le banche e i conciliatori sono designati dalle società stesse senza possibilità di intervento per le associazioni dei consumatori. A Tutto 1-5buono bis 15-02-2007 12:25 Pagina 4 pagina tuttoconsumatori 4 Da dieci anni a tutela dei viaggiatori “Sos Turista” non ti lascia solo LE NOTE PIÙ DOLENTI: I PACCHETTI “TUTTO COMPRESO”. TRA LE NOVITÀ: I CAMPER, I CAMPEGGI, LE AUTOSTRADE. NEL BILANCIO DELLO SPORTELLO MODENESE, LA FOTOGRAFIA DEI RECLAMI E DELLE RICHIESTE DI AIUTO PIÙ FREQUENTI. DA TUTTA ITALIA. ono state più di 5.600 le persone assistite S nel 2006 dallo sportello “Sos Turista” gestito da Federconsumatori, Movimento consumatori e Adiconsum. L’iniziativa a tutela dei viaggiatori, nata dieci anni fa a Modena e poi divenuta un vero riferimento a livello nazionale, ha affrontato i casi più disparati: dai ricorsi contro le guide ai distributori di metano risultate sbagliate alle proteste per la carenza di indicazioni a Villa Adriana a Tivoli, in provincia di Roma. Ma non sono mancati neanche i casi curiosi, come quello di un’agenzia di viaggi che ha spedito il proprio cliente a San Salvador di Bahia, in Brasile, invece che, come richiesto, nella capitale della repubblica di El Salvador. Chi si rivolge allo sportello può: chiedere semplicemente informazioni, avere specifiche consulenze o aprire veri e propri contenziosi. Secondo le statistiche 2006, sono i pacchetti “tutto compreso”, nel 42 per cento dei casi, a scatenare maggiormente le ire dei viaggiatori. I reclami per gli “all inclusive”, infatti, pur calati in percentuale (erano al 50 per cento negli anni scorsi), rimangono, infatti, una delle note più dolenti. “Anche se - ha precisato il segretario generale della Fiavet, Federazione delle associazioni, imprese viaggi e turismo, Stefano Landi - i ‘tutto compreso’ sono solo il 10 per cento della spesa turistica degli italiani, ed è quindi molto probabile che in futuro ad aumentare saranno proprio gli altri tipi di ricorsi”. La vera novità del 2006, infatti, è rappresentata dai contenziosi legati al turismo cosiddetto “all’aria aperta” (camper e campeggi), ma anche ad altre voci come ostelli della gioventù, rifugi alpini, società Autostrade, noleggi di barche e stabilimenti balneari. Restano, invece, nei consueti valori il trasporto aereo, circa il 25 per cento dei reclami, e Il mese più “caldo” per i reclami è stato luglio, l’albergo (13 per cento). che per la prima volta ha superato quello tradizionale di agosto, ma gli operatori dello sportello, in realtà non si sono mai fermati, visto che anche a novembre, il mese più tranquillo, si sono rivolte allo sportello quasi 200 persone. Per quanto riguarda la tipologia di utenza c’è da sottolineare che, se oltre il 90 per Fonte: Rapporto 2006 Sos Turista cento è italiana (il 34 per cento solo dall’Emilia Ro- Fonte: Rapporto 2006 Sos Turista magna), non è mancato anche un 3 per cento di stranieri in Italia. Chi volesse rivolgersi allo sportello può farlo dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18, telefonando allo 059/2032557 oppure inviando un fax all’178225.6265. Per consulenze on line è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected] o visitare il sito www.sosvacanze.it. A Tutto 1-5buono bis 15-02-2007 12:25 Pagina 5 pagina 5 Le attività formative del Cncu no a giugno, affronta tematiche che vanno dalla tutela comunitaria del consumatore alle attività di comunicazione e gestione del prodotto, senza dimenticare il tema dell’accesso alla giustizia e delle associazioni dei consumatori. Un programma di lezioni in aula che sarà, comunque, integrato da seminari e stage in azienda. Il corso, rivolto ai laureati in Economia e commercio, Giurisprudenza, Scienze politiche e a tutti i laureati che già lavorano in enti pubblici o privati, riconoscerà 60 crediti formativi utili per connvestire in formazio- corsi e graduatorie ne e in risorse. Que- professionali. sto uno degli obiettivi Tra le altre attività formaperseguiti dal Consi - tive che il Cncu ha prog l i o N a z i o n a l e d e i mosso nei mesi scorsi, Consumatori e degli rientra anche la quarta Utenti (Cncu) che ha edizione del pr orinnovato tre dei suoi gramma di aggiornam e n t o “Di classici appunritto dei contamenti forma- Appuntamenti sumi” , tenutivi: il master con le tosi tra l’11 e il all’Università tematiche 16 dicembre di RomaTre, il e il diritto scorso e ospiprogramma di dei consumi tato dal dipartiaggiornamento intensivo per i quadri mento di Scienze giuridell’Università delle associazioni dei diche consumatori e il corso della Calabria nella sedi specializzazione sul- de di Rende, in provincia di Cosenza. la tutela del turista. Il master di secondo Un programma intensilivello dal titolo “Glo- vo sulle ultime questioni balizzazione dei mer- giuridiche in tema di dicati e tutela dei con- ritto dei consumi, rivolto sumatori”, che si svol- specificatamente ai quage presso la facoltà di dri delle associazioni dei Economia “Federico consumatori iscritte al Caffè” è partito il 26 Consiglio Nazionale dei gennaio nell’ateneo ro- Consumatori e degli Umano. Si tratta di un tenti e ai responsabili repercorso, organizzato gionali che operano nel con la collaborazione di settore. Poste italiane, che nel- La settimana di studi olle 1.500 ore previste fi- tre a prevedere la par- I Se i consumatori salgono in cattedra CON IL MASTER SU “GLOBALIZZAZIONE DEICHE MERCATI E TUTELA DEI CONSUMATORI”, IL 26 L’ANNUNCIATA RIDUZIONE DEI COSTI, DOVEVA SEGUIRE ALLA FINE DEL INIZIATO MONOPOLIO GENNAIO ALLA DI ECONOMIA DELL’UNIVERSITÀ ROMA TRE, IL CONSIGLIO TELECOM, SI È FACOLTÀ PERSA NELLA GIUNGLA DI NUMERI E DIDITARIFFE. I RITOCCHI SONONAZIONALE STATI MIDEI CONSUMATORI DEGLINE UTENTI RINNOVA ANCHE QUEST’ANNO IL SUOANZI, APPUNTAMENTO LA NIMI E DI SICUROENON HANNO BENEFICIATO I CONSUMATORI. SECONDO CON UN’INFORMAZIONE. FINO GIUGNO,SONO 1.500ADDIRITTURA ORE DI LEZIONEAUMENTATE DALLA TUTELA UE70 ALLA DAGINE DI MDC LE ATARIFFE DEL PERCOMUNICAZIONE. CENTO. tecipazione di venti corsisti in sede, ha dato anche la possibilità ad altre quaranta persone di seguire a distanza le lezioni attraverso il sito internet dell’università. Il Cncu, anche negli ultimi mesi, non ha voluto trascurare il dovuto approfondimento in materia di tutele giuridiche del turista-consumatore promuovendo nuo- corso vamente il “Mer c a t o , d i r i t t i e consumi” . Il ciclo di lezioni, che si è tenuto dal 20 al 25 novembre scorso presso il polo didattico dell’Università di Bologna che ha sede a Rimini, è stato specificatamente pensato e rivolto a quaranta partecipanti tra operatori delle associazioni dei consumatori e funzionari regionali impegnati nel settore consumeristico. La didattica ha alternato le classiche lezioni in aula, affidate a docenti universitari ed esperti del settore, ai workshop (esercitazioni, testimonianze, attività seminariali e tavole rotonde) caratterizzati da un coinvolgimento attivo dei partecipanti. UE: CON DOLCETA, INFORMAZIONE ON LINE PER I CONSUMATORI I consumatori europei hanno un nuovo strumento per conoscere e far rispettare i propri diritti: si chiama Dolceta, il nuovo sito ideato dalla Direzione generale Salute e tutela dei consumatori. Lo strumento, acronimo Sviluppo degli strumenti d’educazione del consuma inglese di “S tore on-line per adulti”, è una banca dati che fornisce informazioni e percorsi di formazione su diritti e doveri in ambito consumerista. Dolceta ha una struttura ad albero di facile consultazione anche per chi è alle prime armi con Internet. Il sito (www.dolceta.eu) è diviso in due moduli, uno riguardante i diritti del consumatore e l’altro riguardante i servizi finanziari. Nel primo si possono trovare temi come i contratti di vendita, l’indicazione dei prezzi, la vendita a distanza, la pubblicità, la sicurezza dei prodotti e dei servizi, la risoluzione delle controversie e il Mercato unico; nel secondo modulo gli argomenti trattati sono la gestione del budget famigliare, il credito al consumo, il credito immobiliare, il conto corrente, le modalità di pagamento, i risparmi e gli investimenti. Per ogni tema esistono tre livelli, a seconda del grado di informa zioni fornite (informazioni di base, più dettagliate, specializzate). Selezionando un livello si accede a un elenco di temi minori, ai quali corrispondono pagine con le risposte alle domande più frequenti. Molto utili sono anche il repertorio di link su ogni argomento e soprattutto i quiz per testare le conoscenze acquisite. Dolceta si propone anche come strumento didattico utilizzabile dagli insegnanti, offrendo una guida all’utilizzo in classe.
Documenti analoghi
educazione finanziaria per tutti
mercato già di per sé complesso e globalizzato, invaso da una gamma enorme di prodotti finanziari.
L’educazione finanziaria è uno strumento strategico da affiancare al nuovo processo di miglioramen...