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ENZO IACCHETTI
NINA ZILLI
CANTA GABER MA CHIEDE
SCUSA AL SIGNOR G
EMOZIONE: IL PUBBLICO CANTA
LA TUA CANZONE
STEFANIA SANDRELLI
KEVIN EYRES DIRETTORE
PIANO E FUKSAS
GIANNI CHIOSTRI UMORISTA
UN DEBUTTO DA REGISTA
I GRATTACIELI: TORINO
COME NEW YORK
GENERALE LINKEDIN EUROPE
EVENTI ESOF 2010
LUCA MERCALLI
Pubblicazione quadrimestrale Numero XIV - Giugno 2010
MAPPAMONDO STORIE DI VIAGGI
GUERRA TOTALE ALLO SPRECO E VIAGGIATORI: L’ANTARTIDE
PLUS MAGAZINE
RUBRICHE
E PROPOSTE
GUSTI E PIACERI
MEDICINA E SALUTE
BENESSERE
HOBBY E PASSIONI
COMUNICAZIONE E IMMAGINE
IDEE E SERVIZI
MODA
SPORT E TEMPO LIBERO
CONVENZIONI
GITE
SPETTACOLI
14
Enzo Iacchetti
Periodico dell’Associazione FABI Plus
per la cultura e il tempo libero
IN QUESTO NUMERO
02
06
10
22
26
PLUS MAGAZINE
Periodico quadrimestrale dell’Associazione
Fabi Plus per la cultura e il tempo libero
Numero 14 - giugno 2010
Reg. presso il tribunale di Torino
n. 5919 dell’8/11/2005
Redazione e Amministrazione
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
www.fabiplus.org/plusonline/
[email protected]
Direttore editoriale
Paola Gomiero
Enzo Iacchetti: canta Gaber ma chiede scusa al signor G
Protagonisti
Stefania Sandrelli: un debutto da regista
Protagonisti
Piano e Fuksas: Torino come New York
Protagonisti
Luca Mercalli: guerra totale allo spreco
Protagonisti
Nina Zilli: l’emozione è sentire il pubblico
cantare la tua canzone
30 Protagonisti
Gianni Chiostri: Umorista dallo stile personalissimo
14
32
Eventi
54
62
Recensioni
Tecnofuturo
Direttore responsabile
Mauro Bossola
Caporedattore
Pietro Gentile
Esof 2010: Euroscience Open Forum
intervista a Kevin Eyres direttore generale
LinkedIN Europe
libri, film, fumetti, mostre
Mappamondo storie di viaggi e viaggiatori: l’Antartide,
l’ultimo continente
Segreteria di redazione
Milena Lagnese
Photo editor
Alessandro Lercara
Cosimo Torraco
Copertina
U
SS
PLU
I
FAB
Hanno collaborato a questo numero:
Roberta Barovero, Elisabetta Ercole,
Dario Migliardi, Felice Minoletti, Barbara Odetto,
Laura Pavia, Giovanna Raballo, Mariangela Salvalaggio,
Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi, Lucio Valetti
Fotografie
F. Chiapperini, Cus Torino, Aristide Fiscaretti,
Daniele Musso, Maurizio Pattoglio, Sergio Pitamiz,
Ufficio Stampa Mercalli, flickr.com.
Pubblicità
Nova Labor Servizi srl
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
Grafica e impaginazione
Fantinel Graphic Designers
Torino
Stampa
Garabello Artegrafica
San Mauro Torinese
La redazione non si assume alcuna
responsabilità per notizie, foto, marchi,
slogan utilizzati dagli inserzionisti.
Il materiale inviato non viene restituito.
È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto
d’autore ogni forma di riproduzione dei
contenuti di questa rivista, compresi gli
spazi pubblicitari, senza autorizzazione
scritta dell’editore.
In copertina
Enzo Iacchetti
LE RUBRICHE
16
36
40
44
45
46
50
58
76
80
Gusti e Piaceri
Medicina e Salute
Benessere
Hobby e Passioni
Comunicazione
e Immagine
Idee e Servizi
Moda: viva il colore!
Sport e Tempo libero
Gli esperti rispondono
La parola ai lettori
LE PROPOSTE
70 Convenzioni
74 Gite
75 Biglietteria
Si,
viaggiare
Paola Gomiero
direttore Fabi Plus
Per molti l’estate è il periodo di vacanza più lungo da trascorrere con la famiglia o con gli
amici e la voglia di scoprire nuovi luoghi porta a sfogliare i cataloghi di viaggi oppure organizzare un itinerario personalizzato.
Per l’uomo il viaggio rappresenta uno dei piaceri più antichi ed affascinanti. L’individuo
sente il bisogno di trovare altrove quello che manca nella sua terra, di confrontarsi con realtà
diverse. Questo tema è descritto da poeti, scrittori e cantanti e come non pensare al mitico
viaggio di Ulisse.
Valentino: fontana
dei dodici mesi
(foto F. Chiapperini)
Il viaggio è un’esperienza sempre emozionante ed è una metafora della vita: conoscere
nuovi luoghi e popoli, venire a contatto con i loro usi e costumi comporta un adattamento ed
a posteriori una riflessione.
Viaggiando cerchiamo di evadere dal tran tran di tutti i giorni, in modo da allontanarci,
sia fisicamente sia psicologicamente, dalle tensioni per il lavoro e dalla frenesia che scandisce il
nostro vivere quotidiano.
Lo stesso “sognare” di partire, quando si è rinchiusi tra le mura di casa o dell’ufficio, è
stimolante perché ci si innamora di luoghi sperduti che si conoscono solo sulla carta geografica:
immaginiamo di attraversare oceani o deserti oppure di scalare montagne o più semplicemente
di aggirarsi per le vie sconosciute di qualche stupenda città.
Ho provato questa piacevole sensazione mentre rileggevo la bozza di Plus Magazine, fantasticando su un paese veramente fuori dal mondo, tutto bianco, dove fa più freddo di quanto si
possa immaginare, persino d’estate, un luogo da scienziati o esploratori: l’Antartide. (v. articolo
a pag. 62/69).
Ma le proposte turistiche non finiscono qui …. chissà magari tra le possibili mete per le
vacanze, un giorno non poi così remoto, ci sarà anche la Luna!
Ed effettivamente l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) in occasione dei festeggiamenti
dei 40 anni dallo sbarco sulla luna ha realizzato il sito www.vacanzesullaluna.com che in modo
ludico, fornisce informazioni che potrebbero interessare chi guarda il satellite con occhi da turista! Addirittura una società spagnola ha in progetto un investimento per costruire un hotel sulla
luna. Gli ospiti durante il loro ipotetico soggiorno, potranno vedere l’alba 15 volte nella giornata,
fare il giro del mondo ogni 80 minuti e indosseranno tute ad hoc per combattere l’assenza di
gravità.
…. forse già nel 2020 potremo prenotare questo viaggio galattico …e intanto buone vacanze terrestri a tutti!
[email protected]
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | EDITORIALE
01
COPERTINA
IL MATTATORE
DI STRISCIA LA NOTIZIA
STRAVOLGE
E RISCRIVE
LE CANZONI
DEL CANTAUTORE
MILANESE
CHE CONSIDERA
UN FILOSOFO
DEL NOVECENTO.
Iacchetti
di MARIANGELA
SALVALAGGIO
02
canta Gaber
COPERTINA
M
ario Luzzatto Fegiz ha definito il suo show
“un esilarante Hellzapoppin”. Il parallelo con
il musical comico che rimase a Broadway
per quattro anni inorgoglisce Enzo Iacchetti.
“Il disco è stato accolto benissimo anche dai
critici più cattivi. Per questo abbiamo pensato al tour teatrale,
con le canzoni e alcuni monologhi scritti da me e da Giorgio
Centamore”.
Il conduttore di Striscia da mesi porta in scena Chiedo scusa al
signor Gaber. È stata un’operazione di successo far riascoltare
canzoni del cantautore milanese, da Com’è bella la città in salsa
New York New York a Barbera e champagne in cui irrompe una
citazione rap di Jovanotti. I brani rivisitati con la Witz Orchestra
sono i più famosi del primo periodo gaberiano: Torpedo Blu,
Una fetta di limone, Porta Romana e altri.
“Non è come un disco di Ramazzotti o Pausini – ammette Iacchetti – ma resterà nei negozi a lungo, la gente avrà modo di
vederlo e magari di comprarlo. Ho voluto scherzare con le canzoni più famose di Giorgio, con arrangiamenti e sonorità moderne. Per questo gli chiedo scusa, ma il mio intento è quello
di farlo scoprire a chi non lo conosce e di non farlo dimenticare
a chi sa e apprezza l’opera di quello che considero un filosofo
del ‘900. Ho scherzato con le sue canzoni e dentro di me sono
convinto che questo scherzo gli sarebbe piaciuto”.
Come è nata questa idea?
“Da un disco che volevo fare da anni, in ricordo di un amico
e di un grande artista come Gaber, ma non avevo ancora avu-
ma chiede scusa
al signor G
to un’idea originale. Poi ho pensato che prendendo alcune sue
canzoni e inserendo contaminazioni di canzoni attuali sarebbe
venuto fuori qualcosa di originale. Così abbiamo provato con
un paio di pezzi e poi abbiamo fatto il disco e dopo abbiamo
pensato di fare il tour portando in giro le canzoni di Gaber che
sembrano le più banali, le più commerciali, e invece secondo
me sono ancora attualissime e piacciono molto, soprattutto ai
ragazzi. Possono sembrare cover ma non lo sono, diventano
canzoni nuove. Ho pensato di portare in teatro le canzoni che
Giorgio non usava mai, se non quando faceva i bis”.
Come hai conosciuto Giorgio Gaber?
“Per me era l’unico maestro insieme a Iannacci. Andavo
a vedere i suoi spettacoli fin da ragazzo, anche quando
non avevo i soldi per pagare il biglietto e lo rubavo. Dopo
il Costanzo Show, negli anni Novanta, ci siamo incontrati. Lui già mi conosceva. Da lì non ci siamo più mollati.
Siamo diventati amici e colleghi e ci siamo sempre confrontati: io gli chiedevo consigli ma anche lui mi chiedeva cosa ne pensavo delle sue cose. Un rapporto anche
molto professionale”.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | COPERTINA
03
COPERTINA
Hai sempre ammesso di esserti ispirato al
pensiero di Gaber…
“Quando avevo le idee un po’ confuse andavo a
un suo spettacolo e tutto diventava più chiaro.
E mi piacerebbe molto sapere cosa pensa della
situazione attuale.
C’è una canzone, L’orgia, che sembra scritta
oggi. Tutto quello che ha scritto e cantato è stato
all’avanguardia. Forse perché l’Italia è rimasta
sempre la stessa in fondo: prima il Riccardo aveva il biliardo, oggi nei bar ci sono le macchinette; prima c’era il barbera, oggi siamo circondati
da happy hour”.
A proposito di grandi artisti, se dico Raimondo Vianello cosa ti viene in mente?
“L’ultimo baluardo della comicità, quella che
piace a me, quella inglese. Quella comicità che
non ha bisogno di parolacce per scaturire una
risata. Un principe della comicità. Ho pianto
molto nel ricordare che, in una delle sue ultime
interviste quando gli chiesero quali comici gli
piacevano di più, ha citato il mio nome prima
degli altri. Forse perché aveva capito che anche
io uso un po’ lo stesso sistema.
Non era di quei comici che ti fanno ridere a crepapelle, come Stanlio e Ollio quando si picchiano con le pentole.
04
Era un comico capace di far sorridere e di farti stupire per l’intelligenza.
Raimondo era l’ultimo comico che non perdevo mai”.
Tra poco la tua squadra, l’Inter, gioca la finale di Champions.
Sei felice?
“Dopo la semifinale non ho dormito per due notti. Sono rientrato da Barcellona perché avevo uno spettacolo a Civitanova. Ero senza voce ma sono
riuscito a portare a casa la serata con una fiala di cortisone. Pensa che
quella sera hanno anche rubato il furgone della mia orchestra, eppure
nulla poteva rattristarmi. Immagina un po’ come sono felice! Comunque
vada, siamo veramente una grande squadra”.
COPERTINA
Hai conosciuto Mourinho?
“No, cerco di allontanarmi dai miti per non avere delusioni conoscendoli. L’unico che ho voluto
conoscere era Giorgio Gaber e ho avuto ragione
perché era ancora più mitico nella parte umana
che in quella professionale.
I calciatori li conosco, con noi comici hanno
sempre un buon rapporto. Ad esempio ceno
spesso con Zanetti, che da vent’anni abita qui.
Ci vediamo al suo ristorante”.
E quel ragazzone di 19 anni, molto alto e con
l’accento bresciano…
“Dici quello che ha un neurone solo? Ora stiamo cercando di operarlo per inserire in quella
testa un paio di altri neuroni nuovi in modo tale
che si raccapezzi.
Sono sincero, mi piace quando gioca al calcio
ma non credo resterà all’Inter. Credo che lo abbiano già perdonato troppe volte”.
Dal primo di giugno ti vedremo in tv nel programma estivo e itinerante di Canale 5 che si
chiama Velone…
“A Greggio fanno fare Veline, a me danno le vecchiette! Ci sarà un motivo? Forse perché sono
un po’ più anziano di lui e forse perché sono
anche un po’ più dolce di lui.
Mi piace stare con gli anziani, così come con i
bambini. Penso di piacere a un pubblico trasversale. Seriamente, è la prima volta che Canale 5 mi offre un programma intelligente, oltre a
Striscia; ad altre proposte avevo detto di no”.
Ti hanno fotografato a Milano con la tua
compagna. Che periodo è?
“Ho una fidanzata da due anni che non centra
con il mondo dello spettacolo, grazie a Dio, e
quindi siamo anche più tranquilli! I paparazzi
ci hanno preso la prima volta ma adesso ci lasciano stare. Stiamo bene, viviamo alla giornata
e non mi manca nulla”.
Cosa ti piace leggere? Giornali, libri?
“Non compro il quotidiano ogni mattina e non
mi piacciono nemmeno quei giornali gratuiti
che trovi nei bar dove non ci sono commenti
ma solo i titoli delle notizie e poco più. Anche
al bar i giornali non li leggo, tranne la Gazzetta.
Non mi piacciono neanche i telegiornali perché
so già da che parte pendono, tranne Striscia la
notizia, ovviamente.
I libri li ho letti tutti da ragazzo, qualsiasi libro
nel mondo. Adesso leggo molti copioni, teatrali
e di film, che mi mandano per lavoro.Una volta
ogni due anni rileggo il libro di Gabriel Garcia Marquez Cent’anni di solitudine e Opinioni di un clown di Heinrich Böll.
Sono libri che so quasi a memoria ma che ogni volta che li rileggo mi
insegnano sempre qualcosa”. Plus Magazine lo legge chi lavora in banca, le frequenti?
“Sì, purtroppo. Le banche sono l’unico posto dove mettere quei quattro
soldi che uno ha. Non ho mai rubato niente al Fisco e devo tenere per
forza i soldi in banca, sotto gli occhi di tutti. Certo è che se ci fosse una
rivoluzione le banche dovrebbero diventare tutte dei teatri! Non mi piacciono le barche, le grandi auto, ho solo una casa”.
Allora fai la spesa come tutti?
“No, ci mando la mia filippinetta…”.
Tornerai a Torino?
“Sì, Torino è sempre stata una piazza che mi ha amato, anche in teatro.
È Torino che dovevo dire, vero?”.
SCHERZA ANCORA ENZINO,
PRIMA DI SALUTARCI CON AFFETTO.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | COPERTINA
05
PROTAGONISTI
Signora Sandrelli ci parli di questo film.
Pochi conoscono il nome di Cristina da Pizzano. Cristina è stata una
figura esemplare nella storia della letteratura.
Seppur fosse italiana, ha vissuto in Francia in un momento particolare,
quello del passaggio dalla notte del Medioevo all’alba dell’Umanesimo.
È stata la prima donna a vivere grazie soltanto alla propria penna, cioè
scrivendo e pubblicando opere poetiche.
CHRISTINE CRISTINA È IL FILM
CHE SEGNA IL DEBUTTO ALLA REGIA
DI STEFANIA SANDRELLI.
IL FILM È STATO PRESENTATO FUORI
CONCORSO-ANTEPRIMA AL FESTIVAL
INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA
ED È USCITO NELLE SALE LO SCORSO
7 MAGGIO. PER QUESTA OCCASIONE
STEFANIA SANDRELLI
HA SCRITTO LA SCENEGGIATURA
ASSIEME A GIACOMO SCARPELLI
E MARCO TIBERI CON LA SUPERVISIONE
DI FURIO SCARPELLI, FIGURA
STRAORDINARIA DEL CINEMA ITALIANO,
SCOMPARSO LO SCORSO 28 APRILE,
CHE IN COPPIA CON AGE HA SCRITTO
ALCUNI DEI CAPOLAVORI DELLA COMMEDIA
ITALIANA, COME I SOLITI IGNOTI,
LA BANDA DEGLI ONESTI,
SEDOTTA E ABBANDONATA CHE SEGNÒ
IL DEBUTTO DI UNA GIOVANISSIMA
STEFANIA SANDRELLI.
Poeti si nasce o si diventa?
Nel caso di Cristina, nel film interpretata da una bravissima e credibile Amanda Sandrelli, diventare poetessa fu una conquista, una grande
conquista. Ed è proprio la storia di questa conquista avventurosa che ho
voluto raccontare.
Ci può dire qualcosa di più sulla trama?
Cristina, passa da un’agiata condizione alla miseria più nera, con due
figli piccoli, nell’imperversare delle lotte tra Armagnacchi e Borgognoni.
A questo punto per Cristina c’è un solo imperativo: sopravvivere.
Dapprima è costretta a immergersi nella Parigi insidiosa dei derelitti
schiacciati da guerre centenarie. Qui Cristina dopo aver toccato il fondo
dovrà risorgere, vincendo la fame, la paura e la disperazione.
La trama è avvincente ma riuscirà Cristina nel suo intento?
Ci riuscirà grazie alla scoperta di un dono che porta dentro di sé senza saperlo: il talento poetico. Quella di Cristina è una poesia che parla
dell’anima semplice delle cose, vicina ai deboli e alle donne, in contrapposizione con la cultura del tempo esclusivamente maschile, che
promuoveva una letteratura artificiosa. Peripezie, battaglie intellettuali,
palpiti sentimentali, gli elementi e i momenti di questa narrazione che,
edificata su basi drammatiche, ha tuttavia i toni della commedia.
Stefania
un debutto da regista per raccontare
di DARIO MIGLIARDI
foto di Daniele Musso e Aristide Fiscaretti
Se si parla di commedia vuol dire che ci sarà anche dell’ironia, è
così?
Il personaggio di Cristina è visto anche con una partecipe ironia che
accentua l’umanità della figura.
Cristina è da sola o ha qualche persona su cui appoggiarsi?
Due mentori, apparentemente antitetici tra loro e in realtà complementari, l’accompagnano nella sua avventura umana e intellettuale. Prima
Charleton – interpretato benissimo da Alessandro Haber – un cantastorie da osteria che la aiuta a conoscere quel mondo degli umili che amerà
la sua poesia, poi Jean Gerson, - Alessio Boni… un teologo sopraffino,
combattuto tra l’amore per Cristo e quello per Cristina.
06
PROTAGONISTI
Sandrelli
la storia di una grande donna
La storia si fa intrigante...
Cristina dovrà percorrere da sola la sua strada e superare gli ostacoli
eretti dai rappresentanti della cultura dominante. La ricerca della verità
che emerge all’osservazione della realtà, la compenetrazione nella condizione degli umili e un anelito di pace sono i temi ricorrenti e sorprendentemente moderni della vita di Cristina da Pizzano.
Come è venuta a conoscenza di questa storia?
Cercando in occasione del Natale alcuni libri, vidi nella vetrina di Gremese la miniatura di una donna che attirò la mia attenzione. Piccola,
quasi eterea, compita e attenta davanti a un mobile scrivania, seduta in
posizione di scrittura. La moltitudine dei colori, la sospensione tra cielo
e terra di quel luogo misterioso, mi incuriosì.
Frugai tra le pagine di quel libro e trovai Cristina da Pizzano. La sua vita ricca di imprevisti
dolorosi, romantici, allegri, la sua forza piena
di femminilità e di grazia mi toccò il cuore e
provai un senso di vicinanza con una donna
così lontana.
E che cosa ha scoperto?
Cristina nacque a Venezia nel 1364, ma dopo
pochi anni la famiglia si trasferì in Francia perché il padre, considerato un eccellente astrono-
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | PROTAGONISTI
07
PROTAGONISTI
Nel film ho preferito soffermarmi sul desiderio
di pace, di serenità, di dignità che Cristina ha
così chiaramente manifestato nella sua vita.
Che tipo di donna è Cristina?
Non è una donna che si risparmia, si consegna
nelle mani di un destino che spesso le sembra
ostile, ma che in fondo le ha dato l’occasione
per far ammirare al mondo la bellezza e la potenza della sua femminilità.
È così che riuscì ad aprirsi la strada là dove
una strada non c’era?
Riuscì ad accedere alla scrittura, facendo di necessità virtù.
E la sua scrittura innovativa si contrappose a
quella accademica per giungere all’umanesimo. Un percorso magico che mi ha conquistata e che sento talmente vicino da aver sentito
forte il desiderio di rappresentarlo.
mo, venne convocato da re Carlo V che lo voleva al suo fianco. Cristina
visse negli agi dovuti alla sua fortunata condizione, ma quando il re
morì, in pochi anni tutto cambiò repentinamente. Da quel momento
iniziò la seconda parte della sua vita, piena di lotte e di momenti difficili,
ma anche di soddisfazioni personali e di trasporti sentimentali.
Rimase sola con tre figli, senza nessun aiuto economico, senza uomini
al suo fianco pronti a sostenerla perché le malattie e le guerre le avevano
strappato sia il padre che il marito Étienne.
Lei ha deciso di mettersi in gioco un po’ come è accaduto nella storia
di Cristina?
Sentivo che il suo modo di rimboccarsi le maniche e di affrontare quello
che la vita le offriva, sia nel bene che nel male, mi apparteneva, sentivo
empatia per le sue decisioni a volte giuste a volte errate, ma sempre vitali e
appassionate. La sentivo vicina nei momenti in cui la vita le ha offerto delle occasioni e per tutte le volte che le occasioni le sono sfuggite dalle mani.
Mi sono sentita trasportata dentro le sue emozioni e le ho fatte mie.
Come vorrebbe che fosse ricordata Cristina nella mente degli spettatori?
Vorrei che il film ricordasse quella miniatura, sospesa nell’aria, piena di
grazia, bellezza e fierezza che mi ha commossa quella sera di dicembre.
08
Che tipo di film vedremo?
Ho pensato a un film fatto di interni, di calore,
di passione come quella che esplose nel cuore
di Cristina quando un giorno incontrò Jean.
Una mente illustre, ma priva di arroganza e
preconcetti.
Un uomo che conosceva la fatica di emergere in un mondo chiuso e ristretto come quello
del Trecento, ma nello stesso tempo un uomo
coraggioso, appassionato e passionale. Tra loro
nacque un grande amore, basato sul sostegno,
la consapevolezza, la solidarietà. Purtroppo
un amore impossibile essendo Jean uomo di
chiesa.
Una donna coraggiosa?
Cristina si è sempre consegnata alla vita senza
paura, vergogna, timore, ma sempre con coraggio, femminilità e fermezza.
Ho pensato a un film ricco di grazia, ritmo,
momenti ironici, lievi, e colorati.
Il film è dedicato alle donne?
La mia idea è di dedicarlo a Cristina e con lei, a
tutte le donne di ieri e di oggi.
Dopo questo debutto è pronta al bis?
Col cavolo, come attrice mi sento più che appagata e come regista non mi sono sentita una
debuttante, anche per banali motivi d’età. Ho
avuto la fortuna di dirigere una “banda” come
se fossi stata una direttrice di una banda più
che di un’orchestra. Volevo fare un piccolo
film e ci sono riuscita, tutto qui.
PROTAGONISTI
di MARIANGELA SALVALAGGIO
CON I GRATTACIELI
DI PIANO
E FUKSAS
LAVORI IN VISTA A TORINO.
LAVORI CHE SVILUPPERANNO
LA CITTÀ IN ALTEZZA.
È IN PROGRAMMA, INFATTI,
ENTRO L’ESTATE L’APERTURA
DEI CANTIERI PER LA
COSTRUZIONE DI DUE NUOVI
GRATTACIELI: QUELLO
INTESA SAN PAOLO PROGETTATO
DA RENZO PIANO E QUELLO
FIRMATO DA MASSIMILIANO
FUKSAS E DESTINATO
AD OSPITARE GLI UFFICI
DELLA REGIONE PIEMONTE.
10
Torino
PROTAGONISTI
C
olui che progettò il New York Times Building ha vinto il concorso
internazionale per disegnare la torre del gruppo bancario. A Torino l’architetto genovese con studio a Parigi aveva già firmato
l’Auditorium e il Pathé del Lingotto.
Il grattacielo di Intesa San Paolo sarà un edificio che “restituirà ciò che
toglie: spazio, luce, panorama” – racconta Renzo Piano, che in un’intervista pubblicata ad aprile sul quotidiano La Stampa aggiunge: “Sarà una
struttura in gran parte pubblica, sempre aperta ai torinesi.
Con facciate di cristallo: la città ritroverà se stessa e rifletterà i colori, l’ambiente, la luce, l’atmosfera. Ecco, sarà un grattacielo «atmosferico».
Ma ci sono anche cose molto più concrete: nei primi sei piani, oltre all’atrio,
c’è un auditorium da 400 posti che dovrà diventare un luogo di ritrovo per i
torinesi.
Ancora: sulla cima ci saranno tre piani con una serra, una sala per le mostre
d’arte, un ristorante, un belvedere aperto a tutti. Insomma, spazi che sono e
dovranno restare pubblici”.
Il grattacielo Intesa San Paolo sorgerà a Torino nel quartiere di Cit Turin, tra corso Inghilterra, corso Vittorio Emanuele II, via Cavalli e via
Falcone. Il progetto è stato modificato nell’altezza: sono 166 metri, uno
in meno della Mole per rispettare il simbolo della città.
come NewYork
Ospiterà uffici e questo rassicura quanti temevano
un trasferimento a Milano. Per il riscaldamento si
consumerà un quinto dell’energia necessaria per
normali palazzi adibiti ad uffici, grazie a pannelli fotovoltaici e all’energia geotermica che attinge
dalle falde sotterranee. Per l’illuminazione ci sarà
un computer che accenderà le luci solo quando calerà la luminosità esterna.
* * *
Il nuovo Palazzo della Regione, a firma dell’architetto Massimiliano Fuksas, si inserisce invece
all’interno di una proposta generale di riqualificazione dell’area di Torino “Ex Fiat Avio” e accoglierà, come detto, tutti gli uffici regionali in un unico
edificio. Tre gli elementi principali: la torre, nella
quale saranno collocati gli uffici, il centro congressi ospitato nell’edificio più basso e la corte interrata su due livelli.
Una torre alta 181 metri con 44 piani per una superficie totale di 70mila mq. E intorno all’edificio
verrà sviluppata un’area da adibire a verde pubblico e a residenza civile. Non manca niente: dagli
archivi alla mensa, dal presidio medico alla sala
per gli autisti e per il fitness. Un tunnel sospeso e
vetrato collegherà la torre al centro congressi.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | PROTAGONISTI
11
PROTAGONISTI
La struttura accoglierà in un unico edificio le 40 sedi ora sparse sul territorio cittadino.
Saranno insieme tutti gli assessorati ma lei ha più volte aggiunto che
“avranno anche una vita insieme”…
Oggi gli impiegati ogni giorno arrivano e poi si inseguono l’un l’altro
recandosi in un’infinita distesa di sedi. Grazie a questa realizzazione
i differenti attori non si dovranno spostare più da un ufficio all’altro e
forse anche per questo si potrà lavorare meglio.
Sicuramente sarà un luogo diverso da quello di prima. Il problema è
che diversità si vuole creare. Noi abbiamo voluto innanzitutto creare un
quartiere a misura d’uomo. Sono particolarmente fiero dell’asilo nido
che ospiterà 75 bambini e non solo per i dipendenti della Regione ma
anche del quartiere.
Questo diventerà un luogo dove il consumo di spazio e di energia sarà
inferiore perché verranno realizzati 1200 posti auto interrati collegati
sempre in sotterranea con il sistema tangenziale. E poi ci sono i mezzi
pubblici: ci si arriverà con la metropolitana e con la ferrovia. Sono previsti una fermata della linea 1 della metropolitana e un maquillage per
lo scalo ferroviario del Lingotto. In prospettiva ci sarà la stazione-ponte
fortemente voluta dal Comune.
Cambierà il volto di questa area della città?
Direi di sì, con poche macchine posteggiate solo nei parcheggi sotterranei, con la metropolitana e la tangenziale, con il treno e l’attraversamento pedonale. Questo è un grande progetto perché finalmente hanno
trovato un’intesa tre istituzioni che in Italia non vanno mai d’accordo: le
Ferrovie, la Regione e il Comune.
Questa area della città cambierà con tutte le infrastrutture. Una città si
basa fondamentalmente su due elementi: la mobilità e la governance
che sono sinonimi di democrazia. Questa è la base del ragionamento:
l’architettura è un attributo di questi due elementi ed è alla fine di tutto
quello che rimane, sia nel bene che nel male.
Quali sono le linee guida del progetto?
Come prima cosa una grande quantità di verde
che travolge qualunque tipo di sentimento. Il
tetto, ad esempio, sarà un giardino pensile con
ruscelli e laghetti custoditi da una vetrata alta
20 metri. La seconda è la piazza, intesa come
luogo di incontro e confronto. Terza cosa: i servizi e principalmente le infrastrutture. Ci ritorno perché questo è il tempo delle infrastrutture, sono loro che governano tutto, soprattutto
quelle che riducono le emissioni. In questo
progetto saranno vicine allo zero.
A quali altri progetti sta lavorando?
Stiamo facendo l’aeroporto di Shenzhen in
Cina che è il quarto scalo nel mondo, in una
città di 15 milioni di abitanti che trent’anni fa
ne aveva solo 25mila. Poi stiamo costruendo
gli archivi di Francia nella Petite Couronne, ovvero in quello che sarà le Grand Paris. Il primo
progetto voluto da un presidente della Repubblica in Francia.
Che futuro ha l’architettura?
L’architettura sarà sempre fatta di dibattiti,
discussioni, amori e odi, passioni e contrasti,
tentazioni che tendono a rimuovere il passato
con la voglia, però, di vedere il futuro attraverso il passato.
Torino in questo è un modello perché è una
città che definirei “di stratificazione”: ha avuto
nel tempo una grande capacità di rinnovarsi
rimanendo sempre se stessa.
12
EVENTI
a luglio
l’Euroscience open forum
Torino
capitale europea della scienza
di MARIANGELA
SALVALAGGIO
“Passion for science”. Questo è lo
slogan che presenta Esof – Euroscience open
forum – meeting europeo dedicato alla ricerca
e all’innovazione scientifica che si svolge ogni
due anni in una grande città del Vecchio Continente. Per l’edizione 2010 è stata scelta Torino. La città metterà a disposizione, dal 2 al 7
luglio, gli spazi espositivi del Lingotto.
Il capoluogo piemontese ha la scienza nel suo
Dna: a Torino sono stati presentati i primi
studi di Benjamin Franklin sull’elettricità e
sempre qui nacque il motore elettrico di Galileo Ferraris. Grazie ad Amedeo Avogadro si
14
svilupparono i moderni concetti di molecola e
atomo e partì da Torino la diffusione in Italia
delle teorie darwiniane. Conosciuta nel mondo
come la culla storica dell’automotive italiano,
la città vanta oggi eccellenze nel campo delle
nanotecnologie, dell’aerospazio e del design.
Per il pubblico degli appassionati di scienza questo è un appuntamento imperdibile:
un’occasione di confronto per discutere sulle
frontiere del progresso tecnologico. Cuore della manifestazione è il programma scientifico,
sviluppato attraverso un numero consistente di incontri, conferenze e seminari sui vari
EVENTI
Il chimico britannico
Harold Kroto,
Premio Nobel nel 1996.
Ha scoperto il C60,
definito il composto
più importante scoperto
nel XX secolo.
campi del sapere con un occhio di riguardo
alla comunicazione scientifica e al rapporto tra
scienza e società.
Ha visto Esof nascere Vittorio Bo, presidente
di Codice Edizioni e direttore del Festival della
scienza di Genova.
Bo fa parte del comitato internazionale che ha
il compito di definire i temi scientifici di Esof
e di ideare il programma della manifestazione.
“Sono dieci i temi individuati – spiega Bo – tra
cui la sostenibilità ambientale e la mobilità, la
scienza quantistica, le risposte alle sfide globali,
l’evoluzione e lo sviluppo degli organismi, i linguaggi, le politiche per la ricerca e anche la memoria naturale e artificiale. L’edizione di Torino è
molto ricca, più di quelle che l’hanno preceduta: ci
sono sette Premi Nobel ma non è solo una questione numerica, piuttosto direi qualitativa. La ricerca
e l’innovazione sono fondamentali per la crescita
di un Paese. Per questo c’è una prospettiva rivolta
al pubblico dei non addetti ai lavori con temi interessanti e legati all’attualità come la bioetica”.
Esof 2010 sarà un meeting con appuntamenti
differenti: sono in programma infatti workshop
dedicati alle imprese, ai potenziali imprenditori
e agli operatori del settore dei media. Sarà approfondita la ricerca applicata al business e alla
comunicazione scientifica. Sono previsti interventi di relatori e divulgatori di fama nazionale
e mondiale e verranno posti in evidenza i casi
di successo delle eccellenze torinesi nel campo
dell’innovazione tecnologica.
L’Esof succede al Tosm – Torino software and
systems meeting – evento sull’information e
communication technology che si è svolto al
Lingotto nel maggio scorso. Camera di commercio e Unione Industriale di Torino hanno
fortemente voluto il Tosm, un appuntamento
nato per creare un punto di visibilità per le migliori realtà piemontesi dell’Ict. “Oltre 5mila
persone in tre giorni si sono incontrate al Lingotto
– racconta il direttore di Torino Wireless, Mario
Manzo – per discutere di nuovi trend tecnologici. E questo si ripeterà anche a luglio, quando la
comunità scientifica internazionale si riunirà per
l’EuroScience Open Forum, che Torino è riuscita ad aggiudicarsi insieme al titolo di Città della
Scienza dopo una serrata competizione con le città
di Copenhagen, Parigi e Wroclaw (Breslavia)”.
Altre iniziative saranno rivolte ai giovani ricercatori come i progetti “Science speed dating” e
“Pizza with the Prof”: chiacchierate informali
con grandi personalità della ricerca. I giovani ricercatori europei avranno l’opportunità di dialogare con Premi Nobel del calibro di Sir Harold
Kroto, presidente onorario del Comitato internazionale di Esof, oppure
di conversare sul nucleare con Alexei Sisakian, direttore dell’istituto russo di Dubna.
Esof 2010 coinvolgerà tutti i torinesi: strade e piazze saranno animate
fino a tarda sera da eventi di intrattenimento per il grande pubblico e
altri luoghi della città ospiteranno convegni, premi e raduni.
Anche chi non sarà a Torino avrà l’opportunità di seguire i lavori della
manifestazione via rete, grazie alla tecnologia free streaming. Oltre ad
assistere alle conferenze in tempo reale, è prevista la possibilità di intervenire in videoconferenza e di scaricare i contenuti dei vari interventi
dal sito www.esof2010.org.
Esof 2010 è organizzato da un’associazione composta dal Centro Agorà
della scienza dell’Università di Torino, dalla Compagnia di San Paolo e
dall’Associazione CentroScienza Onlus. Innumerevoli sono i partner:
dagli Atenei al centro ricerche Fiat, passando per Thales Alenia e l’Osservatorio astronomico di Pino Torinese. La manifestazione è sostenuta
da tutte le istituzioni del territorio e dal Ministero dell’Istruzione e della
Ricerca.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | EVENTI
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GUSTI E PIACERI
di Emanuela Truzzi
La Prima Moreno:
UN MODO
DIVERSO
DI FARE
LA SPESA
C
osa caratterizza, Moreno, la tua
cucina estiva?
Nella nostra cucina siamo sensibili ai
mutamenti stagionali rispettando sempre la genuinità, la primizia reale, quindi
il primo raccolto e la ricerca dei prodotti
autentici, considerando che le variabili
meteorologiche possono determinare
cambiamenti nei gusti e nella cottura.
Nell’estate si privilegia il gusto della freschezza con condimenti leggeri e lo stato sensitivo degli elementi di stagione,
cucinati con i giusti tempi determinati
proprio dalla loro freschezza.
Tutto quello che è in natura ha una tipologia di trasformazione e la ricerca continua dei gusti semplici premia sempre
in cucina.
Naturalmente ci vuole anche creatività
e fantasia nella realizzazione dei piatti,
per soddisfare la vista oltre al gusto e
all’olfatto.
Ci fai un esempio di piatto realizzato
con del pesce tipicamente estivo?
Prendiamo le fragole, il melone, l’anguria e dei bastoncini di mela verde, pic-
16
un nome, una garanzia!
cole insalatine croccanti in un melange
abbinato ai crostacei freddi come ad
esempio i gamberi di Imperia oppure
l’astice, e mescolando il tutto diventa
una splendida insalata con condimento
ginger!
E per gli amanti della carne cosa ci
proponi?
Per un piatto con la carne invece scegliamo il melograno, componiamo una
salsa agrodolce e la abbiniamo a un
vitello chiaro, tipo sanato, e nel piatto
lo serviamo con una passata di barbabietole ed ecco un perfetto connubio tra
agro e dolce.
Che poi nei periodi estivi il nostro palato
predilige i gusti tra il salato e il dolce.
Moreno, allora stuzzicaci con un primo piatto…
Una pasta tipicamente estiva fatta di
grano saraceno e ripiena di pesto leggero, quindi senza aglio, punte di asparagi, al sapore di menta, burro noisette e
parmigiano… et voilà!
È doveroso terminare con un dessert.
Utilizziamo le piccole prugnette cotte
che i piemontesi conoscono come “ramasin”, ciliegie, albicocche, pesche per
creare delle composte di frutta servite
fredde, ricoperte da una crema gelata,
che non è il gelato alla crema e gli intenditori comprendono bene la differenza!
Ci hai fatto venire l’acquolina in
bocca! E per chi non ha ancora avuto
il piacere di apprezzare la tua cucina è
un invito.
Bene cara Emanuela, tu mi conosci da
molti anni e so quanto ci teniate alle
convenzioni voi associati della Fabi
Plus, così ho deciso di proporre per il
pranzo delle 12.30 un prezzo di € 35,00
tutto compreso e per la sera di € 45,00,
seguendo le proposte della giornata secondo la spesa del mercato, per garantire sempre la genuinità e la freschezza
dei prodotti. In questo modo, affidandosi ai miei suggerimenti, i Clienti sono
tranquilli sapendo a priori cosa spendano anche con il vino incluso nelle due
proposte.
Chi desidera dei piatti particolari può
ordinare alla carta?
La mia cucina soddisfa i palati più esigenti e chi predilige un piatto specifico
o ricercato, scegliendo una particolare e
importante bottiglia di vino avrà sempre
uno sconto del 15%.
Che vini consigli per l’estate?
Partiamo dal presupposto che un buon
bicchiere di vino ci vuole, serve e fa
bene.
Una convinzione personale sui vini rossi di possibile raffrescamento, come ad
esempio il Refosco, il Pinot nero o una
Barbera d’Alba non troppo strutturata.
Il vino rosso appaga di più, se ne beve
meno e ha una maggiore acidità. Ricordiamoci che appartiene alle vecchie tradizioni contadine bere vino rosso, che
si teneva nel “crutin” per avere la giusta
temperatura. Così si beve bene e meno!
RISTORANTE LA PRIMA MORENO
Corso Unione Sovietica 244
Torino - tel. 011 3179191
Condizioni agevolate associati FABI Plus
GUSTI E PIACERI
Dolcidea
per i golosi di gelato e non solo
S
imona Bori ha aperto 20 anni fa il
negozio Dolcidea di via Madama
Cristina 19 e negli ultimi 7 la sorella Roberta la affianca nel laboratorio sovrastante il negozio con la preparazione
dei gelati.
L’arte del gelato le è stata tramandata
dal padre, Maestro Gelatiere, e Roberta
ha conquistato i suoi Clienti con un prodotto squisitamente artigianale.
Oltre ai gusti tradizionali vi è una varietà
di proposte con particolare riguardo al
cioccolato, utilizzato con abbinamenti
originali e ottimi come l’extra dark senza latte e proteine del latte per gli intolleranti al lattosio oppure il cioccolato al
latte con essenza di violetta, un gusto
delicato e profumato e, ancora, dalla ricetta della nonna, il cioccolato pesca e
amaretto. Insomma, una varietà di gusti
offerti a rotazione per soddisfare gli appassionati più esigenti.
È importante sottolineare che il cioccolato utilizzato è quello prodotto nel loro
laboratorio di Roletto, dove vengono
preparate anche le squisite praline con
grappa, rhum, limoncello, nocciole, pistacchio da Alessandro Rabbia, Maestro
Cioccolatiere.
Straordinarie sono le creazioni di torte
gelato e semifreddi e, su ordinazione,
vengono soddisfatte tutte le richieste di
gusti.
I gelati alla frutta sono sempre rigorosamente preparati con frutta di stagione
e completano il vasto assortimento di
ben 20 diversi gusti tra basi al latte, al
cioccolato e alla frutta stessa.
Anche per i ghiaccioli viene utilizzata
soltanto frutta fresca frullata con aggiunta di zucchero e acqua, senza latte
e proteine, un energetico per chi tiene
alla linea.
Una chicca di Roberta è il bicchierino
di semifreddo e la tazzina di cioccolato
con dentro il semifreddo, idea originale
per cene con ospiti, per proporre un dolce invitante e comodo grazie alle porzioni monouso.
Simona gestisce da tanti anni con
successo questa attività e la clientela
apprezza la sua cordialità e il vasto assortimento di prodotti dolciari come
caramelle, biscotti, caffè, bonbon e ogni
tipo di leccornia.
Nel negozio viene servito il caffè Illy,
venduto anche in barattoli che si possono utilizzare nelle confezioni regalo con
altri prodotti.
Per chi vuole regalare dei dolci questa
è una soluzione ideale e Simona riesce
a creare delle confezioni veramente graziose ed originali.
Per festeggiare i 20 anni di attività Dolcidea ha rinnovato totalmente i locali
affidandosi all’estro dell’architetto Lucia
De Masi che ha valorizzato lo spazio
dando un’immagine colorata e festosa,
con luci arancioni e gialle, che riflette
proprio il carattere solare delle due sorelle Bori.
Per ogni associato FABI Plus che si reca
da Dolcidea e acquista una torta di semifreddo o una vaschetta di gelato Simona e Roberta regalano 1 confezione
di cremina gianduia da spalmare, naturalmente di loro produzione!
DOLCIDEA
Via Madama Cristina 19
10125 Torino
Tel. 011 6698239
[email protected]
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | GUSTI E PIACERI
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GUSTI E PIACERI
I FASTI DEL RAJASTHAN
E LA CUCINA DEI MAHRAJA
SI FONDONO IN UN SOGNO
DALLE MILLE E UNA NOTTE
Ristorante
indiano
Jaipur
L’India, con eleganza
J
aipur è l’unico ristorante indiano a
Torino che riporta l’atmosfera indiana
in tutto il suo splendore, ricordando lo
stile architettonico del Jaipur e la bellezza unica dell’India con i suoi sapori
indimenticabili.
Un affascinante viaggio nella cultura più
antica del mondo attraverso i sapori e i
colori, un mondo dove le spezie, con la
loro festa di profumi, sono la vera chiave d’accesso alla magia dei gusti. Chi ha
avuto occasione di visitare l’India ritroverà immagini, colori e sapori di questa
magica terra.
La cucina è semplice ed equilibrata e
si basa su ricette e principi millenari.
La sua magia è racchiusa nelle spezie:
dolci, pungenti, aromatiche e seduttive,
portatrici di piaceri esotici che nei loro
colori e nei loro sapori nascondono il
grande segreto della cucina indiana.
Spezie delicate combinate fra di loro
accompagnano piatti a base di carne
d’agnello, pollo, pesce e verdure: una
cucina ayurvedica, in dieci menu degustazione a partire da € 18,00 a € 28,00,
e un’ampia scelta alla carta, come il famoso piatto Murgh Curry (bocconcini di
pollo passati in padella con pomodoro,
spezie e curry), Roganjosh (bocconcini di
agnello con pomodoro, cannella e chiodi
di garofano in salsa di spezie) e Chicken
Tandoori (cosce di pollo marinate in
yogurt e spezie, cotte al forno tandoori,
un forno tipico indiano fabbricato in pietra ollare dove si cuoce anche il famoso
Naan, pane indiano a diversi gusti).
All’arrivo, con eleganza
e classe, si è accolti e
accompagnati al tavolo
dai camerieri che spiegheranno in che cosa
consiste ogni pietanza
e daranno dei consigli.
Il tutto è cucinato da due Chef, specializzati nel nord dell’India: Chef al curry
Manish Kumar del Punjab e al Tandoor
Chef Vinay Sharma del New Delhi.
Alla cucina si unisce la raffinata cultura
delle bevande: thé aromatizzato con diverse spezie o al latte, lassi (bevanda a
base di yougurt, salata, dolce o aromatizzata alla frutta), Aam Ras, polpa di
mango, e infine la tradizionale birra indiana ed i vini, ottimi Cabernet indiani.
E come non rimanere affascinati dalle
ambientazioni fiabesche e dalle salette
raccolte ed accoglienti che evocano con
sfumature ocra-rosate tinte di Haveli i
sogni delle Mille e una Notte.
Il Ristorante Jaipur è stato premiato
nell’ottobre 2009 col Premio Speciale
“Gotha” per la miglior cucina indiana e
per la migliore accoglienza.
Il locale, climatizzato, è diviso su tre
livelli, con una vista della cucina, dalla
quale si può osservare la preparazione
delle pietanze.
Si organizzano anche
serate a tema accompagnate dalla danza
indiana, e il ristorante è
a disposizione per matrimoni, compleanni, anniversari, feste
di laurea, ecc. Per tutta la permanenza,
la musica vi avvolgerà in un mistero indimenticabile.
Il ristorante è aperto tutte le sere dalle
19,30 alle 23,30, e venerdì, sabato e domenica anche a pranzo, dalle 12,00 alle
14,30.
Situato nel cuore di Torino, a due passi
dalla zona Crocetta, nel Ristorante Jaipur ritroviamo nella cucina e nell’ambientazione i sapori e i colori dell’India.
RISTORANTE JAIPUR
Corso Orbassano 23 – Torino
Tel. 011 3298932 – 338 3715937
www.jaipur.to.it
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sconto 10%
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | GUSTI E PIACERI
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GUSTI E PIACERI
di Elisabetta Ercole
Mangiare bio e sano
acquistando comodamente
da casa è possibile
Se invece un prodotto si danneggia durante il trasporto, lo inseriamo a costo
zero nell’AgriSpesa successiva.
Posso conoscere il prezzo dei singoli
prodotti?
Sul nostro sito tutti i prodotti vengono
accompagnati dal loro rispettivo prezzo
al pezzo e al chilogrammo.
C
ascina Cornale è una cooperativa
agricola che ha avviato un nuovo
sistema chiamato AgriSpesa, per consentire l’incontro diretto tra chi produce
il cibo e chi lo acquista garantendo alimenti sani e genuini.
Abbiamo incontrato Elena Rovera ideatrice del progetto.
Elena, nell’ambito dei prodotti di stagione, si possono richiedere quantità e
varietà (ovviamente anche per la carne
e i formaggi)?
Con l’AgriSpesa Scegli Tu la famiglia può
comporre liberamente la propria AgriSpesa, scegliendo tra i prodotti disponibili sul carrello che pubblichiamo tutte
le settimane sul sito.
Di ogni prodotto è chiaramente indicato
il produttore, il prezzo e anche la percentuale del prezzo che va all’agricoltore.
Se arrivano prodotti “avariati” si possono restituire o avere un rimborso?
Può capitare di aver ordinato un prodotto, ma che all’ultimo momento, principalmente per cause atmosferiche, il
produttore non abbia potuto raccoglierlo. In quel caso inseriamo in AgriSpesa
un prodotto in sostituzione (molte famiglie, prevedendo quel caso, ci indicano dei
prodotti particolarmente graditi).
20
Posso conoscere il nome delle aziende
produttrici che mi danno la certificazione bio e zero chilometri?
Nella sezione “produttori” si possono trovare tutte le informazioni sulle
aziende agricole che collaborano con
Cascina Cornale: sono circa 80 aziende di agricoltura nativa. Sono aziende
a dimensione familiare o cooperative
che associano piccole aziende. Tutte le
aziende agricole producono nel rispetto del territorio, dell’ambiente e delle
stagioni. Tutte rispondono ai requisiti
espressi dal regolamento qualità di Cascina Cornale (produzioni biologiche o
a lotta integrata, animali all’aperto per
lunghi periodi dell’anno, produzione diretta dell’alimentazione degli animali).
Elena, questa non è una domanda
ma una proposta: è possibile ridurre od
evitare i costi di consegna che incidono
sul conto finale della spesa?
Il contributo alle spese di trasporto varia a seconda della zona. Si ottiene una
riduzione del 50% sul contributo alle
spese di trasporto se si riceve insieme
ad un’altra famiglia presso un unico recapito. Si può ridurre ulteriormente se a
ricevere insieme è un gruppo di colleghi
ai quali recapitiamo presso il posto di
lavoro.
Mi devo impegnare all’acquisto settimanale o posso inviare il mio ordine a
seconda delle mie esigenze? Penso ai periodi di ferie o assenza per altri motivi..
Chi desidera sospendere la consegna per
una o due settimane può farlo entrando
nella propria area riservata nella sezione
“calendario consegne”, togliere la spunta
alla settimana in cui non desidera ricevere e comunicare la sospensione con
una mail al [email protected] o
telefonando allo 0173/386204.
Per chi invece desidera effettuare saltuariamente l’acquisto di AgriSpesa,
esistono:
l AgriSpesa singola: si può acquistare
un’unica AgriSpesa con il valore minimo di € 48,00;
l AgriSpesa al telefono: si può “dettare” la propria AgriSpesa con un valore
minimo di € 48,00.
La famiglia chiamerà la prima volta per
fissare con noi il giorno e l’ora più comodi per l’appuntamento telefonico.
Da Cascina Cornale richiameremo al
momento fissato per informare sui prodotti disponibili all’acquisto in quella
settimana e ricevere l’ordine.
Le consegne sono in giorni fissi della
settimana?
A seconda della zona di consegna sono
previsti giorni e fasce orarie prefissate,
che comunichiamo telefonicamente al
nostro cliente nella prima telefonata di
benvenuto.
CORNALE
soc. coop. a r.l.
C.so Marconi 64
Magliano Alfieri (Cn)
tel. 017386204
www.cornale.it
[email protected]
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GUSTI E PIACERI
Ristorante La Lenza:
25 anni di passione ed entusiasmo
A
ntonietta e le sorelle Ghiosso festeggiano a Settembre del 2010
ben venticinque anni di ristorazione in
Volpiano e dedicano questa pagina a
tutti i Clienti che hanno contribuito al
successo del Ristorante La Lenza, trascorrendo momenti felici e occasioni
indimenticabili come matrimoni, battesimi, comunioni, compleanni e feste
aziendali.
Ogni Cliente che ha avuto modo di apprezzare, in qualità di invitato, la cucina
di Antonietta e delle sue nipoti è tornato
successivamente per la bontà e la genuinità dei piatti e per l’ambiente cordiale
e famigliare.
Il luogo suggestivo che fa da cornice
al ristorante permette di rilassarsi e di
godere un panorama in riva al lago veramente consigliato nei mesi estivi dove,
con poca distanza da Torino, si può dimenticare il traffico e il caos cittadino.
Antonietta, cosa caratterizza la vostra cucina?
Da noi le porzioni sono rapportate
all’appetito del cliente: chi viene qui sa
di mangiare tanto e bene al giusto prezzo con la certezza che la nostra cucina è
fatta di ingredienti sani come le verdure,
anche del nostro orto. Per le carni o i
salumi e i formaggi garantiamo la bontà
dei prodotti. Colgo l’occasione per ringraziare i nostri fornitori, tra i quali ci
sono anche dei nostri parenti, che hanno contribuito al nostro successo.
Come festeggerete i 25 anni di ristorazione?
Con una grande festa a Settembre dove
si mangerà a un prezzo di cortesia.
Le mie nipoti Enza e Silvia in cucina
creeranno dei piatti prelibati e particolari mentre Renata e Claudia si occuperanno dell’organizzazione nelle sale per
un ricevimento impeccabile, degno di
memoria!
Chi è interessato a festeggiare con noi
può contattarci per conoscere la data
stabilita.
Che cosa proponete per chi rimane in
città nel periodo estivo?
Di venirci a trovare per trascorrere una
giornata al lago, godere il panorama, divertirsi a pescare e pranzare in allegria.
E chi viene da altre città può anche pernottare da noi e trascorrere un piacevole weekend in un ambiente famigliare e
confortevole. Il complesso del ristorante
si completa nella parte superiore con
l’Albergo Turistico Il Tiglio. Abbiamo
avuto dei turisti americani che sono rimasti incantati per la bellezza del luogo
ma soprattutto per la bontà del cibo.
E per ferragosto?
Grande festa con pranzo e ballo nel pomeriggio con musicisti bravi e coinvolgenti.
Quali sono, Antonietta, i vostri piatti
forti?
Tutti quelli della tradizione piemontese: dagli agnolotti agli arrosti e regna
sovrano il fritto misto, da noi una vera
prelibatezza. La cucina annovera anche
piatti tipicamente mediterranei e le mie
nipoti Enza e Silvia non finiscono di stupire per la capacità di combinare piatti
del nord con quelli del sud, ma sempre
rigorosamente della cucina italiana!
Il ristorante La Lenza dedica anche
una particolare attenzione per i celiaci.
Sì, infatti Enza e Silvia hanno frequentato il corso organizzato dall’Associazione
Celiaci e preparano dei piatti garantendo l’assoluta assenza di glutine e farine
attraverso l’utilizzo di pentole riservate
e un’accurata selezione degli ingredienti
per non aver nessun tipo di contaminazione.
E per chi vuole trascorrere una giornata
serena con i bambini questo è il ristorante che fa per voi: giochi nel parco e la
possibilità di provare la pesca agevolata
che rende felici grandi e piccini nello sfidarsi a chi riesce a pescare più trote.
E poi tutti a tavola per mangiare tanto
e bene!
RISTORANTE LA LENZA
Zona Laghi – Reg. Cravero 30
Volpiano (TO)
Tel. 011 9882385
www.lalenza.it
Convenzione associati FABI Plus
Sconto del 10%
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | GUSTI E PIACERI
21
PROTAGONISTI
D
ove nasce la sua passione per la
meteorologia?
Nasce tra l’infanzia e l’adolescenza in un momento della mia vita
in cui ho trovato interesse e curiosità verso i fenomeni naturali e per la montagna in particolare. A Torino frequentavo le
Alpi e da lì mi è venuto questo interesse per
i ghiacciai, per la neve. Forse se fossi nato in
un’altra città e se avessi avuto un altro percorso
e se non fossi stato portato in montagna dalla
mia famiglia nel momento giusto, sarei finito
a fare l’impiegato postale.
Le dice qualcosa “Il colonnello Bernacca”?
Certo!
Ha avuto un’influenza nella sua vita?
No, non particolarmente al di là di vedere le
previsioni del tempo. Il mio interesse si riferisce ai primi anni ‘80, lui non c’era già più in
TV. La mia formazione è avvenuta soprattutto
attraverso i libri. Poi chiaramente la scuola.
Luca Mercalli:
guerra totale allo spreco
Solo studi o c’è dell’altro?
L’ottanta per cento riguarda la caparbia, la volontà di arrivare e il venti per cento di fortuna.
Perché è chiaro che le cose devono andare in
una certa direzione, nella vita non si può controllare tutto. Comunque mi sono dato molto
da fare affinché questo diventasse il lavoro della mia vita. Faccio il lavoro più bello che potrei
fare per me.
di DARIO MIGLIARDI
22
Qual è il libro che lei consiglia per iniziare
ad amare la meteorologia?
Non voglio dare nomi di meteorologia scientifica, sarebbero un’altra cosa, sono libri tecnici
e non costruiscono passioni.
Un autore che mi è piaciuto tantissimo anche per la sua attenzione al clima e da grande
conoscitore dei luoghi locali è Mario Rigoni
Stern. Un grande autore italiano, anzi, prima
di tutto un montanaro oltre a tutta la sua letteratura classica legata alla guerra, come Il bosco
degli urogalli, o Il sergente nella neve, in cui parla
con grande competenza di amore e semplicità
dell’ambiente di montagna dove sono le stagioni le protagoniste.
PROTAGONISTI
I libri che consiglio sono: Le stagioni di Giacomo, Sentieri sotto la neve e
Inverni lontani. Già dati titoli è facile capire che si parla di inverni, di
stagioni, di clima, ecc...
Guardo alla finestra e dico, rosso di sera... o cielo a pecorelle... è proprio così? Come si fa a prevedere quale sarà il tempo nei prossimi giorni,
ma anche nei prossimi mesi? C’è un sistema matematico, lo spieghi con
parole semplici.
Oggi la meteorologia non si fa guardando le nuvole, ma si fa con le
equazioni della fisica. L’aria è un gas, la terra è un oggetto che ruota,
il sole ci invia dell’energia e quindi la meteorologia è fatta con la legge
della fluidodinamica e della termodinamica.
Accoppiata alla disponibilità dei super computer. Senza di questi non
si riuscirebbe a fare nulla. La quantità di calcoli da eseguire è stratosferica, la meteorologia esprime un lavoro di squadra che è una squadra
planetaria. Io non potrei nemmeno dirle il tempo di domani mattina se
non ci fosse una rete che funziona in tutto il mondo a misurare. Il meteorologo è soltanto un professionista deputato a trasferire al pubblico
le informazioni.
Diciamo che c’è una rete di decine di migliaia di persone che lavorano
assieme e se non ci fossero non potrei dire un bel niente o forse potrei
usare i proverbi di cento anni fa.
LUCA MERCALLI
CLIMATOLOGO E METEOROLOGO
È AUTORE DI NUMEROSI SAGGI
ED È CONOSCIUTO
AL GRANDE PUBBLICO
PER LA SUA PARTECIPAZIONE
AL PROGRAMMA “CHE TEMPO CHE FA”
DI FABIO FAZIO IN ONDA SU RAITRE.
Si parla tanto di riscaldamento terrestre. Ma abbiamo avuto un inverno freddo e piovoso. Serve per riportare la neve sui ghiacciai?
No, non è assolutamente vero. Quando parliamo del riscaldamento
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | PROTAGONISTI
23
PROTAGONISTI
Civile, per le assicurazioni, ecc... L’altro mestiere è la climatologia.
Quando parliamo del fatto che la terra si sta
riscaldando, quella è climatologia. Gli spazi di
indagine della meteorologia non sono di 4/5
giorni, sono di quattro miliardi di anni.
Fino a quando si può descrivere il clima del
passato e occuparci anche di quello del futuro? Quello del futuro però non come previsione meteorologica che significa guardare
almeno ai prossimi 400 anni. Cioè, se aumentano i gas come potrà essere la terra? Più
calda o più fredda?
della terra del globo, parliamo del pianeta. Queste impressioni sono
dovute agli andamenti del tempo locale. Allora è verissimo che in Europa abbiamo avuto un inverno freddo. Ma l’Europa è una porzione
minuscola della superficie del pianeta. Se si analizzano i dati dello
scorso inverno scopriamo che a livello di pianeta abbiamo vissuto dei
mesi caldissimi. Addirittura il mese di marzo scorso è stato il più caldo
nella storia del pianeta.
In Canada abbiamo avuto un inverno caldissimo. Molto spesso crediamo che quello che succede a casa propria sia sempre al centro del
mondo. E invece non è così. Riassumendo, è stato freddo in Italia e in
Europa, ma non nel mondo.
Domani vado in montagna, a che sito mi connetto per essere sicuro
dell’equipaggiamento?
Se vado all’estero mi collego con il sito del rispettivo servizio meteorologico nazionale. Se sono in Italia abbiamo una situazione un po’ più
variegata. Il nostro servizio meteorologico nazionale fa capo all’Aeronautica Militare. E quindi come tale ha la peculiarità di essere attento
agli usi dell’aeronautica.
Disponiamo invece in tutte le regioni di servizi meteorologici locali
espressi in genere da delle agenzie regionali che sono quasi sempre
le Arpa. Quindi il mio consiglio è: per uno sguardo generale va bene
il sito dell’Aeronautica Militare. Se invece voglio andare in montagna
a fare un’escursione in una valle oscura delle Dolomiti guardo il sito
dell’Arpa del Veneto.
Se devo andare sul Rocciamelone?
Guardo il sito dell’Arpa Piemonte.
Una domanda per i giovani, che percorso bisogna seguire per diventare meteorologi?
Distinguiamo i due grandi mestieri di questo settore: il Meteorologo
che si occupa del tempo dei prossimi tre, cinque giorni, che è colui che
fa la previsione per chi va in montagna o al mare o per la Protezione
24
Un consiglio per ridurre gli impatti ambientali e per vivere in un ambiente più attento alla
natura?
Pensiamo sempre che la natura sia una cosa
fuori da noi, una cosa da rispettare per buona
educazione. La natura siamo noi, noi siamo
un pezzo della natura, se la natura non funziona non funzioniamo neanche noi. Se l’inquinamento interagisce con la vita e fa venire
delle malattie, questi sono problemi nostri.
Questo spesso non si riesce a cogliere.
Se non voglio che la temperatura del pianeta
salga, prima di tutto è per me, perché né io né
lei staremmo bene in un mondo con 5 gradi
in più.
Ci sarebbe la siccità, ci sarebbero problemi
enormi con l’agricoltura e così via e quindi bisogna cogliere questo elemento di partecipazione profonda del nostro benessere. Allora
inquinare di meno vuol dire meno rischi di
prenderci delle malattie, perché se mangiamo
del cibo che ha dei prodotti chimici tossici prima o poi ci becchiamo il cancro, se respiriamo l’aria inquinata o se mangiamo il pesce
con il mercurio queste cose non fanno bene
al nostro organismo. Se ci sono i rifiuti che
costellano il nostro paesaggio stiamo male
spiritualmente.
Il suggerimento è uno solo: guerra totale allo
spreco, non sprecare, usare ciò che serve e
usarlo bene.
Qual è la scuola in Italia più accreditata?
L’Università di Bologna, che ha il corso di laurea in meteorologia.
PROTAGONISTI
Nina
26
PROTAGONISTI
Zilli:
P
di DARIO MIGLIARDI
“L’emozione vera è sentire il pubblico
che canta la tua canzone”
er Nina Zilli il debutto al Festival di Sanremo è stato un
passaggio, un grande traguardo e un sogno che aveva da bambina, quando lo guardava in televisione e diceva alla mamma
che anche lei da grande sarebbe stata lì. Ora che il sogno si è
realizzato ed è stata la più importante rivelazione tra le nuove
proposte che si sono ascoltate, ha davanti un futuro che, possiamo scommettere, sarà pieno di soddisfazioni.
Anche se sei una “debuttante plurivittoriosa” è da molti
anni che sei nell’ambiente musicale, raccontaci cosa hai fatto
prima di Sanremo.
A 12 anni ho scritto la prima canzone (orribile!) e più o meno
subito dopo è arrivato il primo concerto. Da allora ho continuato a scrivere e cantare, da Chiara&Gliscuri ai Franziska, per
arrivare agli Africa Unite e ‘dulcissimus’ in fundo, ho duettato
con Giuliano Palma.
Sanremo ti ha cambiato la vita?
Il Festival mi ha dato una grande possibilità
che si è andata ad incrociare con il film “Mine
Vaganti” di Ferzan Ozpetek. Il risultato è stato
un’onda gigantesca! La mia vita non è cambiata, ho solo meno tempo libero. Per il resto continuo a cantare in tour e appena riesco, scrivo.
Una differenza importantissima la fa la gente:
sentirli cantare mi emoziona.
Come è nato il brano “L’uomo che amava le donne”?
Per caso, come spesso capita. Ero annoiata sul divano in una
giornataccia grigiomilano. Facendo zapping mi sono trovata
davanti i titoli iniziali del film e non potevo non riguardarlo. È
stato il tentativo di rimettere in musica una delle pellicole più
belle di François Truffaut. Ho arrangiato il pezzo pensando che
fosse il 1958 e un paio di giorni prima di registrare la voce ho
rimescolato il testo con il genio pazzo di Pippo Kaballà, perché
a volte tu gust is megl che uàn! è stato bellissimo lavorare con lui,
sintonia istantanea.
Fin da bambina hai girato molto, ci racconti
qualcosa dei tuoi viaggi in Irlanda prima e negli
Stati Uniti dopo?
Da piccola ho vissuto in un paesino glaciale in
Irlanda per imparare l’inglese. Uno dei primi
film che ho visto è stato ‘The commitments’, (di
Alan Parker e tratto dal libro di Roddy Doyle
ndr) non ho capito un gran che, ma ho amato
istantaneamente la musica.
Dopo le superiori invece sono stata un paio
d’anni negli States e come direbbe Elwood:
‘ho visto la luce!!!!’ Sono rimasta folgorata da
un certo tipo di musica black... dal soul motown
al rithm’n’blues della stax e dell’atlantic, per
arrivare fino al rocksteady di studio one e della
trojan...
Scrivi prima le parole o prima la musica?
Quasi sempre prima la musica. Alle parole ci penso subito
dopo, magari prendendo spunto dal quadernino su cui scrivo
frasi che dimenticherei.
Quanto sono stati importanti per la tua formazione?
Ho vissuto a Chicago, la casa della Chess record
e della divina Etta James, non potevo non ac-
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | PROTAGONISTI
27
PROTAGONISTI
Ti ha chiesto lui il brano ?
In verità un attore ha fatto la spia prima che me lo ufficializzassero e mi
ha lasciato a bocca aperta.
Ti aspettavi che lo utilizzasse in quel modo?
Una volta visto il risultato ho sorriso estasiata. Sentirmi in un film è stata
una grande emozione e vedere Riccardo Scamarcio che ballando mi canta non ha prezzo. Penso che Ferzan sia riuscito a fondere perfettamente
la canzone nel film, c’è allegria ma lascia un po’ d’amaro in bocca.
Il videoclip è cantato con Giuliano Palma, quanto è stato importante
questo incontro?
Giuliano è sempre stato uno dei miei riferimenti musicali e stilistici, la
sua voce è blu come il velluto. Ho avuto la fortuna di conoscerlo anni fa e
l’amore per la stessa musica ha creato un legame fortissimo. Oggi siamo
grandissimi amici e il suo appoggio è stato per me molto importante.
È stato uno dei primi ad ascoltare i provini e il brano 50mila l’ha conquistato da subito. Non smetterò mai di ringraziarlo.
Nel tuo “girovagare”, Torino ha una certa importanza, ci racconti il
tuo rapporto con la città e con le persone?
Di Torino adoro le persone, l’atmosfera, la città e il fermento culturale che sembra essere svanito a Milano. La città è molto romantica, la
musica è ottima e ci abitano molti amici, perché non andarli a trovare
appena posso?!?! Viva Torino, viva l’imbarchino, viva Giancarlo e viva i
torinesi.
corgermene! Sicuramente i miei viaggi sono
stati importanti, mi hanno dato possibilità e
regalato esperienze uniche ma vero è che oggi,
grazie ad internet, si ha la storia della musica a
portata di mano, basta essere curiosi.
Ami molto il cinema, quali sono i tuoi film
preferiti?
Fellini, Kubrick e Woody Allen sopra tutti. Tra i
film preferiti anche Pi greco Il teorema del delirio
e Requiem for a dream di Darren Aronofsky.
Conosci il film di Valerio Zurlini “La ragazza
con la valigia”, è il titolo giusto per definirti?
Sarebbe il titolo perfetto per questo mio 2010,
da gennaio sono in giro come una trottola e
non mi sono ancora fermata. Se invece ti riferisci al personaggio della Cardinale, no, per
fortuna!
Come è stato il rapporto con Ferzan Ozpetek per il brano “50 mila”?
Ferzan ha scelto la canzone tra tante, mi sono
sentita onorata e molto fortunata. È un regista
molto dotato.
28
Cosa ci dici invece di Carlo U. Rossi e dello suo studio di registrazione
Transeuropa?
Transeuropa significa Revigliasco, che mi ricorda casa, mi piacciono la
pace e la vista, e la piscina di Carlo U.! Lavorare con lui è stato un privilegio. È un super professionista e mi ha conquistato in cinque minuti
perché in quello che fa mette tutto il suo amore e la sua passione per la
musica.
Hai qualche consiglio per i giovani che vogliano intraprendere la carriera da musicista? Meglio i Talents o una propedeutica gavetta?
Io sono per i piccoli passi. Hai più tempo per accumulare esperienze,
capire quello che vuoi fare e in che modo, quindi consiglio semplicemente di cantare a chi vuol cantare e di scrivere a chi vuole scrivere, non
c’è niente di meglio.
Progetti per il futuro?
Tour, tour, tour! Fino a fine settembre....e poi nuove canzoni per un
nuovo disco!
C’è una canzone che più ti sta a cuore, vuoi parlarcene?
Penelope è una canzone dedicata a tutte le femmine del mondo. È una
canzone a cui tengo particolarmente perché è femmina al 100%. Sono
preoccupata per noi ragazze. L’immagine veicolata dai mass media è di
una superficialità imbarazzante che purtroppo vedo rispecchiarsi nella
società. Quando canto ‘mi aspetto la rivoluzione’ non intendo dire alle
donne di bruciare i reggiseni, ma di riprenderci la dignità che ci spetta.
È un inno al girl power, quello vero, non quello delle spice girls!!!!!!!!
La sua voce è sensuale, calda, il suo modo di stare in scena è frutto di
un talento innato e che seduce con le proprie movenze, ma la sua arte è
anche il segno di un lavoro che dura da molti anni.
PROTAGONISTI
H
o avuto modo di conoscere Gianni
Chiostri, umorista di mestiere e poeta nei contenuti. Ha la capacità di
riuscire a tradurre i suoi sogni e le
sue sensazioni disegnandole sulla carta con
una matita. Devo dire che, vederlo lavorare dal
vivo è un’esperienza entusiasmante. Veloce, la
penna corre sul foglio, interpretando situazioni
ed emozioni per creare vignette, ritratti e strisce, in una girandola di creatività.
di PAOLA GOMIERO
Gianni Chiostri:
A che età è iniziata la sua passione per il disegno?
Sono nato impugnando una matita (anzi un
lapis come diceva il mi’ babbo che era fiorentino). Il mio più remoto ricordo? Io che disegno
sul tavolo di marmo della cucina (avevo cinque
anni) e mia madre che, allungando il collo alle
mie spalle, mi dice: “Gianni, i tuoi disegni fanno ridere”. L’ho presa come un’ovvietà, perché
l’aspetto umoristico, nella mia matita, non solo
prevale, ma è praticamente l’unico presente.
una mano corre veloce, un disegno nasce in pochi secondi, una
battuta lo conclude e il buon umore zampilla come una sorgente
Nasce a Torino nel 1947. Umorista raffinato e
dallo stile personalissimo. Usa la carta non solo
per disegnare in modo inimitabile,
ma anche per creare sculture, patchwork,
oggetti di delicato fascino.
Collabora come illustratore con quotidiani
nazionali (La Stampa, Avvenire, Il Giornale,
Il Sole 24 ore), periodici e case editrici.
Dal 1987 ha partecipato in video
a numerosi programmi RAI (tra i quali
“Robinson & Venerdì”, su Raitre) con i suoi
siparietti poetico-satirici.
Sono numerose le mostre, le esposizioni
di figure in cartone, disegni di carri allegorici,
incontri umoristici (ad esempio “Umorismo
in musica”, in cui intrattiene e disegna
su temi musicali)
e libri … disegnati: “Ingannare il tempo”,
“Scherzi d’amore”, “Perbacco!”,
“L’altra metà del sorriso” (tutti ed. Ancora)
e, ultimo, “Scampoli di gioia” (Genesi, 2006).
30
Era un divoratore di fumetti e strisce disegnate?
Nooo, tutt’altro! Mia madre, donna molto affettuosa ma severa, ci proibiva i fumetti (ho
una sorella più grande): “Diseducano a parlare
e scrivere”, diceva; in effetti, come negare che le
frasi-scheletro contenute nel fumetto inaridiscano il linguaggio? C’era però una concessione…annuale, l’Albo d’oro natalizio di Topolino,
da noi attesissimo. Lì ho apprezzato Paperino,
le cui disavventure hanno sempre un risvoltohumor, se non comico. Ma la sua domanda
mi fa pensare: dev’essere stato quel “digiuno”
fumettaro a favorire, in me, le vignette senza
testo (una mia caratteristica), che anche un aborigeno può agevolmente guardare divertendosi!
Infatti, l’immagine è immediatamente fruibile
e universale.
Quale è stato il primo approccio col mondo
dell’umorismo?
Da ragazzino disegnavo…catastrofi automobilistiche: disastri di camion-auto-taxi-furgoni
accartocciati e circondati da rottami; poi, con
gli studi, modificavo le illustrazioni dei libri di
PROTAGONISTI
testo, aggiungendo particolari che inducevano al
riso; anche caricature dei professori (ahimé!…). Era
già evidente la mia vena, accompagnata da senso
della prospettiva e del movimento.
Come ha influenzato il suo percorso il surrealismo di Magritte?
Le dirò, io non sono un intellettuale: anzi, come
spesso ripeto, la mia grande forza è non aver mai
capito niente. Tuttavia, Magritte è stata una scoperta: in un certo senso mi ha liberato dalla…forza di
gravità. Tutto può fluttuare nell’aria, essere scomposto o guardato dall’interno, anche il corpo umano,
le cui parti sezionate faccio vivere autonomamente.
Evasione, lenta ma sicura, da schemi che un po’
mi impedivano i movimenti. Ciò ha favorito anche
la mia vena poetica, sempre più presente con la maturità (maturo io? Mah…). Una volta, uno mi definì
“post-moderno”: a me, che sono un pre-antico?
Ha fonti particolari d’ispirazione quando crea
un’illustrazione umoristica o una vignetta?
L’osservazione della realtà, tutto lì. Ma ci si deve
anche concentrare, eh, perché spesso l’idea la senti
e l’avverti soltanto, ma non ne sei ancora sicuro;
allora ti metti sulle sue tracce, scarabocchiando:
fino ad acciuffarla e farla tua sulla carta. Se rido
sonoramente, vuol dire che è una buona idea!
i miei pensieri e le mie ossessioni (ma pure le ossessioni, sole con me,
non è che se la passino meglio); raramente ascolto la radio, che commento ad alta voce. Spesso parlo da solo e faccio i rumori delle cose che
sto disegnando: un’auto, un aereo, la folla…; chiunque dovesse vedermi
di nascosto, chiamerebbe immediatamente la neuro.
Esiste un percorso (di studi o altro) per diventare un disegnatore
umorista? Ci sono possibilità per i giovani?
Guardi, io non ho neppure fatto l’Accademia; spesso rifletto: mi avrebbe poi favorito? Son domande senza risposta. Il senso dell’umorismo
è come il coraggio di Don Abbondio: se uno non ce l’ha, non se lo può
dare. E non è neanche detto che troppa cultura lo favorisca, sa; qui, non
ci sono regole. Se all’interno di te stesso c’è un “humor” che è anche “vis
durans”, forza propulsiva, allora possiedi un motore per fare strada e,
forse, anche per decollare. Ma si può benissimo fare l’umorista (e vincere concorsi) anche svolgendo altri lavori: dipende da mille varianti.
So che sta preparando una mostra dedicata ai bancari o ai banchieri…
ci vuole anticipare qualcosa?
Destino fatale, questo mio imbattermi in Banchieri & Finanzieri: doveva
succedere! Avendo io sempre considerato l’economia come un mezzo,
la modernità me l’ha imposta come un fine: vedo un Chiostri/Dante che
scende all’Inferno scortato da un Pound/Virgilio…
Sulla Banca, sono indeciso: la ringrazio perché custodisce il mio gruzzoletto? O l’accuso per i “costi-addebiti-competenze-bolli vari” distribuiti
generosamente nell’E/Conto?
Infine, le rivelo un segreto: mia sorella ha sposato un bancario. Ah, ahi,
ahi, la legge del contrappasso!
La sua più grande passione è diventata anche il
suo mestiere, che sensazione prova?
Gratitudine. Verso il Padreterno, che mi ha dotato
di un dono divino; verso i miei, che mai mi hanno ostacolato (ma neanche osannato: ha presente
quelle famiglie tutte strette intorno al genietto di
casa? Ecco, l’opposto). Poi un certo stupore: riuscire a stare a galla facendo quel che piace, beh, non
lo trova un miracolo?
So che si dedica anche a incontri col pubblico…
E’ stata la mia esperienza televisiva (1987-1997)
ad aver favorito quel passo. Parlo e intrattengo il
pubblico su di un tema (la comunicazione, la donna, la famiglia…) aiutandomi con una lavagna luminosa e uno schermo alle mie spalle: una mano
corre veloce, un disegno nasce in pochi secondi,
una battuta lo conclude e il buonumore zampilla
come una sorgente. Il pubblico mi piace, ma va
rispettato; niente satira greve, doppi sensi o trivialità, che hanno allontanato molti e altrettanti han
messo sulla difensiva. Impugni un fioretto, non
una scure! Garbo e discrezione, invece: ma è così
difficile capirlo?
Come affronta il suo lavoro?
Ho uno studio in zona precollinare. Essere solo è
condizione necessaria per concentrarmi: solo con
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | PROTAGONISTI
31
TECNOFUTURO
INTERVISTA
A KEVIN EYRES,
DIRETTORE GENERALE
DI LINKEDIN EUROPE
Mr.
di PIETRO GENTILE
NON SOLO FACEBOOK:
IL MONDO DEL LAVORO
SCOPRE
I SOCIAL NETWORKS
P
arlando di Web 2.0 e Social Networks è forse l’evento
europeo più importante dell’anno: stiamo facendo riferimento a “Le Web” la conferenza svoltasi a Parigi e
che ha visto la partecipazione dei più importanti protagonisti del Web 2.0 mondiale a partire dai Top Manager di Google,
YouTube, FaceBook, LinkedIN, MySpace, Twitter solo per indicare
i più famosi.
In questo contesto abbiamo avuto la possibilità di impostare l’intervista con il Direttore Generale di LinkedIN Europa che si è poi
concretizzata successivamente.
Parlando di Social Networks, tutti noi abbiamo sicuramente sentito ampiamente trattare di YouTube o Facebook, in quanto anche
i media generalisti ormai da anni si occupano di tali dirompenti
fenomeni della Rete. Nel segmento Business, il più importante e
famoso Social Network è invece LinkedIN che con i suoi 55 milioni
di professionisti iscritti ha oggi una “potenza di fuoco” in termini
di reperimento di professionalità, di potenzialità nella creazione di
nuove iniziative economiche e nella formazione di nuove aziende
2.0, impareggiabili a livello mondiale.
Poter avere direttamente dal Direttore Generale di LinkedIN una
visione di ciò che ci può attendere nei prossimi anni in termini di
nuovi Business è un’opportunità non indifferente: è un punto di
vista privilegiato fornito da una società che – a differenza degli altri
social networks – è già profittevole da alcuni anni (dal 2006).
32
TECNOFUTURO
È possibile considerare LinkedIN quale il “Facebook” dei Social Networks orientati al Business? Qual è la chiave di successo, parlando di
LinkedIN?
LinkedIN è un Social Network professionale focalizzato nel fornire valore
aggiunto ai propri membri sia che si parli di mantenere il controllo della
propria identità professionale in rete, sia che si tratti di connettersi con altri professionisti per scoprire nuove opportunità di business o condividere
informazioni che possano aiutare il singolo professionista nel progresso
della propria carriera. Offriamo quindi un servizio differente rispetto al classico social network generalista.
La specializzazione sugli aspetti Business e professionali è il motivo per cui
siamo stati scelti da 55 milioni di professionisti in tutto il Pianeta.
LinkedIN è il più grande e più potente Social Network professionale al mondo, conta solo in Europa ben 11 milioni di iscritti, mentre a livello mondiale
copre ben 170 settori economici in 200 nazioni.
Può fornirci qualche esempio di “Best Practice” e casi di successo in
relazione alla Social Collaboration all’interno del Network di LinkedIN?
Qual è l’area geopolitica mondiale in più rapida espansione all’interno
del Network Globale?
Collegando il singolo professionista con altri esperti del suo settore, LinkedIN
fornisce un accesso immediato alle rispettive conoscenze ed esperienze.
Ciò rende semplice il reperimento di “Best Practice”, soluzioni innovative
e notizie che possono aiutare i professionisti ad essere più efficienti e produttivi nell’ambito della propria attività.
Riceviamo moltissime segnalazioni di storie dai nostri iscritti che descrivono come hanno tratto vantaggio dall’uso del Network, tra queste segnaLinkedIN ha sede in California, in Mountain View,
è stata fondata nel dicembre del 2002 e lanciata
nei primi mesi del 2003, quindi con qualche mese
di anticipo rispetto ai vari Facebook o Myspace.
La logica operativa di LinkedIN è basata sulla
legge dei sei gradi di separazione. Un contatto
viene costituito dall’utente attraverso le sue connessioni dirette: ogni connessione dei contatti
dell’utente rappresenta il secondo livello a cui
l’utente può avere accesso direttamente attraverso una presentazione dei suoi contatti. LinkedIN
prevede la possibilità di “raccomandare” i propri
contatti quando si apprezza particolarmente la
professionalità della persona con cui si è lavorato
o di essere “segnalato” dai propri contatti. È previsto inoltre nella versione “premium” la possibilità di poter raggiungere direttamente personaggi
di particolare “visibilità” per poter proporre loro
le proprie idee o una candidatura lavorativa.
Come anticipato nell’intervista, nel corso del
mese di aprile del 2010, LinkedIN è “sbarcata” in
Italia con la versione del proprio social network
nella nostra lingua, come fecero a suo tempo
Yahoo! e Google per i propri portali ed applicazioni.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | TECNOFUTURO
33
TECNOFUTURO
lo quella di un Direttore Generale italiano di una azienda multinazionale,
che rispondendo ad alcune richieste su un GruppoLinkedIN fu contattato
nell’arco di 48 ore dal Responsabile delle Risorse Umane di una azienda
farmaceutica indiana interessata alla sua figura professionale. Tutto ciò
non avrebbe potuto accadere senza LinkedIN.
L’Europa ha un importante ruolo nell’ambito delle strategie di sviluppo di
LinkedIN. Stiamo investendo nello sviluppo del nostro Servizio in molti
mercati tra cui l’Italia. Abbiamo lanciato le versioni nazionali in lingua originale in Francia, Germania, Spagna e altre nazioni europee seguiranno
nel 2010.
A livello globale il nostro mercato con la maggiore rapidità di espansione è
l’India che al momento conta poco meno di 4 milioni di iscritti.
La Regina Rania Al Abdullah
di Giordania durante il suo competente
e appassionato intervento
a “Le Web” di Parigi. La Regina
ha affermato che Real Time Web
può realmente cambiare
i destini dell’umanità e ha illustrato
il suo impegno per aiutare i bambini
che non hanno accesso all’istruzione.
34
È già possibile misurare il valore della riduzione dei costi e guadagno
di produttività ottenuti grazie all’utilizzo di social networks professionali
quali LinkedIN?
I membri di LinkedIN possono usare il Network e gli strumenti software
in esso presenti per migliorare la qualità del proprio lavoro in un infinito
numero di possibilità. Come detto noi connettiamo i professionisti con le
proprie Reti di contatti per velocizzare il flusso delle loro conoscenze e delle
informazioni. Ciò può fornire un valore reale agli iscritti che sono quindi in
grado di gestire nuove opportunità che in passato non si sarebbero potute
creare.
TECNOFUTURO
Uno dei migliori esempi di tale affermazione è il
servizio fornito ai “cacciatori di teste” o alle società di Recruitment: dando loro accesso al Network di LinkedIN essi possono trovare non solo
professionisti che stanno “attivamente” cercando nuove opportunità di lavoro ma anche professionalità non necessariamente in cerca di lavoro
(“posizioni non attive”) che però sarebbero perfettamente adatte alla posizione ricercata. Questo fenomeno espande in modo impressionante
la base di talenti a cui una compagnia può attingere trovando esattamente la persona giusta per
l’incarico desiderato, risparmiando denaro sulla
ricerca e ottimizzando il processo produttivo velocizzando i tempi che intercorrono tra l’identificazione del ruolo da ricoprire ed il reperimento
finale del giusto candidato per esso.
Qual è il ruolo del software Open Source
nello sviluppo di nuove applicazioni?
Aprendo le applicazioni a sviluppatori appartenenti a terze parti, abbiamo permesso ad una
enorme comunità di programmatori di creare
innovazioni potenzialmente illimitate basate
sulla nostra piattaforma, influenzando il successo economico di milioni di professionisti nel
mondo ed accelerando il processo complessivo dell’innovazione. Le persone investono una
quantità incredibile del loro tempo nel creare la
propria identità professionale e sviluppare le proprie relazioni e noi crediamo di poter amplificare
tale attività in qualsiasi luogo del pianeta ed in
qualsiasi tipo di settore economico.
Importanti Corporation hanno integrato le proprie applicazioni con LinkedIN con grande successo, tra queste Microsoft, IBM, Palm, BlackBerry, Nokia, SAP, il “New York Times” e “Business
Week”.
Quali sono i vostri prossimi passi in termini
di nuove applicazioni, alleanze ed integrazioni
con altri Social Networks?
Il recente sviluppo delle nostre applicazioni potrà
alimentare molte interessanti e valide applicazioni nei mesi a venire. Oltre al recente annuncio di
integrazione con Twitter, LinkedIN sarà integrato
nella nuova versione di Microsoft Outlook disponibile all’inizio di quest’anno come parte del nostro progetto “Outlook Social Connector”.
Quanto sarà differente il modo di lavorare
della nuova generazione (quella dei Nativi Digitali) che affronterà nei prossimi anni il mercato
del lavoro?
La prossima generazione di giovani professioni-
sti che entrerà nel mercato del lavoro sarà la più “connessa” di sempre.
Come esperti di Social Networks essi avranno gli skills necessari per gestire
in modo naturale la propria identità professionale online e ottenere con i
nuovi strumenti il massimo per la propria carriera.
È normale oggi per le aziende che valutano i candidati, cercare informazioni
su di loro su Google, così come da alcuni anni anche su LinkedIN. Questo
fatto dà ai giovani professionisti la possibilità di controllare cosa le aziende
possono vedere di loro online, dimostrare la propria attività e la propria serietà professionale. Questo meccanismo fornisce inoltre ai giovani laureati
la migliore chance di ottenere il lavoro desiderato. Noi di LinkedIN stiamo
aiutando la nuova generazione digitale a svolgere questa attività fornendo
la migliore piattaforma possibile per trasferire i loro skills dal mondo dei
Social Networks generalisti (che essi conoscono bene) a quella dei Social
Networks professionali.
I giovani laureati di oggi possono avere la possibilità di cambiare molti più
lavori ed in differenti settori economici di quanto possano aver fatto i loro
genitori.
Stabilendo una propria rete professionale, il giovane professionista sarà
in grado di tenere traccia delle connessioni che stabilirà lungo tutto il suo
percorso professionale, accumulando un network di persone che conosce
bene e di cui si può fidare.
Condividendo i reciproci aggiornamenti professionali e scambiando le
proprie conoscenze nell’ambito del network, i nuovi professionisti digitali
saranno in grado di avvantaggiarsi delle nuove opportunità lavorative ed
accedere alle migliori informazioni per gestire la propria carriera negli anni
a venire.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | TECNOFUTURO
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MEDICINA E SALUTE
LA SALUTE
di CARLO
GARGIULO
a cura di
Laura Pavia
Q
IN VIAGGIO
ECCOCI TORNATI DI NUOVO AL NOSTRO
APPUNTAMENTO CON L’ESTATE E AL
MERITATO PERIODO RIPOSO.
DI CERTO, COME OGNI ANNO, NON MANCANO
MAI I SOLITI DILEMMI: MARE O MONTAGNA?
RIPOSO O ESCURSIONI?
ualunque sia la vostra meta,
ricordate sempre, però, che
l’estate e le vacanze sono spesso accompagnate dal rischio di
piccoli e fastidiosi disturbi che rischiano di
rovinare le vostre sospirate ferie: eritemi e
scottature, ma anche traumi, punture d’insetto, disturbi intestinali, febbre e altri malanni. Per prevenire queste “malattie estive”, è d’obbligo non sottovalutare i piccoli
disturbi persistenti che devono essere affrontati insieme al medico di famiglia; non
assumete farmaci in modo superficiale e
leggete sempre con attenzione i foglietti
illustrativi, seguendo le indicazioni di medici e farmacisti.
Un modo semplice per cautelarvi da inconvenienti e disagi, prevenendo malanni, che, ovviamente, tutti scongiurano, è
dedicare un piccolo spazio della vostra
valigia ad un kit base di farmaci che vi permetterà di automedicarvi senza incorrere
in spiacevoli inconvenienti se siete in un
Paese in cui, magari, non solo l’italiano,
ma anche le altre lingue come l’inglese, il
francese oppure lo spagnolo potrebbero
non essere così scontate…
Come prima cosa potete rivolgervi al vostro medico curante, per avere dei consigli
36
utili che tengano in considerazione il posto in cui vi recherete, ma soprattutto la
vostra storia clinica. Se soffrite di malattie croniche, dovrete portare con voi dosi
sufficienti di quei farmaci che prendete
abitualmente. Potreste trovarvi ad averne
bisogno in momenti e luoghi in cui non
sarà così facile reperirli.
Soprattutto in previsione di un viaggio in
un Paese straniero, poi, sarebbe un’idea
valida quella di annotarsi il principio attivo
della medicina richiesta, in modo tale che,
se la marca o il nome commerciale non
dovessero essere riconosciuti, almeno
non si può sbagliare sulla composizione
del medicinale.
Anziché parlare di Aspirina (benché sia
universalmente conosciuta) potremo
ricordare che, in caso di febbre o di lievi
dolori, basterà chiedere un medicinale a
base di acido acetilsalicilico, oppure un
antipiretico a base di Paracetamolo o di
Ibuprofene.
Anche per i dolori causati da infiammazioni sarà prezioso sapere che l’Aulin o
l’Oki sono medicinali il cui principio attivo
è il Nimesulide, e così via per ognuno dei
principali medicinali di cui si potrebbe avere bisogno. Detto ciò, un mini kit da portare in viaggio può essere utile a se stessi e
altri: poco ingombro e molta sicurezza.
Va detto, inoltre,che è sempre bene avere
con sé tutto il necessario per il pronto soccorso: pinzette, siringhe, garze, disinfettanti e perfino cerotti. Questi ultimi, poi,
oltre che per coprire le ferite, potranno tornare utili anche per evitare le vesciche ai
piedi, spesso inevitabili in seguito ad una
lunga passeggiata tra le rocciose Dolomiti
o ad un’avventurosa camminata alla scoperta del Rio delle Amazzoni.
Oltre al necessario per un proprio soccorso, però, bisogna anche prevedere che,
cambiando abitudini e modo di nutrirsi, il
nostro fisico potrebbe reagire in modo diverso da ciò che ci aspetteremmo. Recarsi
in Paesi i cui cibi sono molto speziati, o le
cui acque non sono così controllate come
noi spereremmo, potrebbe creare disturbi
gastrointestinali in grado di rovinare buona parte della nostra vacanza.
Tra i primi medicinali da ricordarsi, dunque, occorre avere sempre disinfettanti di
ogni genere: da quelli per le ferite (coralli,
ricci di mare, spine varie sempre in agguato), ai disinfettanti, quali l’Amuchina, per
sterilizzare bagni, disinfettare l’acqua e gli
utensili da cucina, oppure disinfettanti intestinali, antidiarroici quali il Bimixin, che,
a loro volta, saranno corredati da una serie di integratori della flora batterica, come
l’Enterogermina, che ci aiutano a riprenderci una volta subito il danno. In realtà,
in alcuni casi, basterebbe anche avere una
maggiore attenzione per ciò che si mangia
e si beve, evitare le bevande che non siano
sigillate o il ghiaccio nelle bevande stesse,
non mangiare alimenti crudi. Curate la
propria igiene, usando salviette detergenti per pulire le mani e acqua minerale per
lavarsi i denti, soprattutto se si intende andare in quei Paesi le cui norme igieniche
sono molto differenti da quelle del nostro
Paese.
Un’altra buona abitudine è quella di portar
con sé, oltre alla serie di disinfettanti, anche gli antipiretici o analgesici, in caso di
febbre; gli antidolorifici e gli antinfiammatori, caso mai un colpo di freddo intendesse bloccarci la schiena o, peggio,un atroce
mal di denti; gli antibiotici per le infezioni
sempre in agguato; gli antidiarroici di cui
prima, gli antinausea (che si vada per via
mare o via aria possono sempre tornare
MEDICINA E SALUTE
utili, per sé o per gli altri), gli antistaminici
e gli antiallergici.
Senza dimenticare, poi, la categoria delle
creme e pomate: dalle creme per proteggersi dai raggi UVA, sia che ci si trovi al
mare sia in montagna, alle creme doposole; dalle pomate contro le ustioni o gli
spray repellenti e le pomate per rimediare
alle punture di insetti. Sali minerali per
riequilibrare i liquidi, vitamina C per proteggerci dall’esposizione solare, gocce auricolari per intervenire in caso di lievi otiti
e collirio che risolva i fastidi determinati
dal sole, dal vento, dall’aria condizionata
o secca, completeranno il vostro kit.
Una volta definito il kit, con qualche anticipo rispetto alla data di partenza, informatevi con il vostro medico di famiglia se
per il Paese in cui vi state recando, soprattutto se andate all’estero e in località tropicali, sia necessario sottoporsi ad alcune
vaccinazioni.
L’unica richiesta da quasi tutti i Paesi è
l’antiamarillica, altrimenti conosciuta come vaccinazione contro la febbre gialla.
Le altre non sono obbligatorie, ma raccomandate e, talune, sono consigliate anche
in Italia a titolo di prevenzione personale,
come nel caso dell’antiepatite A e B.
Le principali vaccinazioni assolutamente
consigliate se vi recate in Paesi ad alta
endemia per determinate malattie sono:
l’antitifica se si pensa ad un viaggio in
Africa, America Latina e Paesi Orientali;
l’anticolerica, necessaria per alcuni Paesi,
anche se L’Organizzazione Mondiale per
la Sanità (OMS) la sconsiglia per via della
sua breve durata e scarsa efficacia; infine,
l’antitetanica e l’antidifterica, soprattutto
se ci si reca negli Stati ex sovietici, per le
quali basta la somministrazione di un vaccino o un semplice richiamo. Per la malaria, invece, non esistono vaccini, ma viene consigliata una profilassi specifica da
iniziare prima del viaggio e che continua
anche dopo, al rientro.
Un ultimo consiglio, cercate di munirvi di
passaporto sanitario, uno strumento molto valido che accompagna milioni di persone che ogni anno si mettono in viaggio:
un documento distribuito gratuitamente
in farmacia e contenente importanti informazioni sulla salute del viaggiatore. Le
indicazioni all’utilizzo delle varie sezioni
sono in 7 lingue, così che il medico che
prende in eventuale cura il viaggiatore
provvisto di tale strumento sappia destreggiarsi alla perfezione tra le informazioni in esso contenute. Si tratta di una
vera e propria carta di identità sanitaria
che accompagna il viaggiatore e, in casi
estremi, può anche salvare la vita.
Pronti per partire, dunque: a questo punto
non resta che chiudere la valigia e, sicuri del fatto proprio, partire per l’agognata
destinazione.
INDICAZIONI UTILI PER VIVERE BENE
E IN SALUTE IL PERIODO ESTIVO
Evitare la disidratazione. Durante l’estate bisogna
bere molto, almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Il caldo e il sudore, infatti, portano a perdere più
liquidi che devono essere reintegrati. L’acqua, però,
non deve essere troppo fredda per evitare blocchi di
digestione e congestioni.
Difendersi dalle punture d’insetti. Zanzariere,
zampironi, repellenti in pomata e spray sono generalmente efficaci per tenere lontane le zanzare. Chi è
stato pizzicato può ricorrere a creme da spalmare sulla zona colpita o può
provare a mettere del ghiaccio sulla puntura.
Abbronzatura. Per proteggersi dai raggi del sole è meglio non dimenticare
di portare con sé e usare le creme solari, che devono essere specifiche per il
tipo di pelle.
A tavola. Con il caldo, anche i processi digestivi sono meno efficienti. Da
preferire, quindi, cibi leggeri, frutta e verdura che permettono di evitare problemi di cattiva digestione, stipsi, diarrea o bruciore di stomaco.
Attenzione agli occhi. Luce del sole, acqua del mare e vento possono metterli a dura prova. Usare dei buoni occhiali da sole ed alleviare le irritazioni,
se non molto intense, con colliri decongestionanti.
Per il mal di viaggio. Per il mal di mare, aria e auto sono efficaci specifici
farmaci in pasticche, gomme da masticare o cerotti, da chiedere al proprio
medico di famiglia.
Pressione bassa. Il caldo contribuisce ad abbassare la pressione e chi generalmente soffre di pressione bassa subisce particolarmente gli effetti del
caldo. Un po’ di zucchero può essere utile per rialzare un piccolo sbalzo di
pressione, ma è consigliabile recarsi dal proprio medico per farsi indicare i
medicinali opportuni .
Traumi e dolori muscolari. Strappi e distorsioni, dolori muscolari come il
torcicollo possono essere alleviati con alcune pomate, creme o unguenti
specifici.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | MEDICINA E SALUTE
37
MEDICINA E SALUTE
dott.ssa Renata Migliardi
UNO SGUARDO
GIOVANE
La chirurgia e la blefaroplastica hanno raggiunto gradi di
perfezionamento e sicurezza che rendono ogni intervento
della regione perioculare sicuro e di grande capacità
migliorativa, previa una corretta diagnosi preoperatoria.
S
i assiste in questi anni ad una domanda sempre più crescente di
interventi estetici, sia chirurgici che
medici, ed in effetti le tecniche di cui oggi
disponiamo consentono di ottenere risultati sicuri e naturali.
Di grande importanza è lo sguardo e le
palpebre vengono colpite in maniera rilevante dai meccanismi di invecchiamento,
pertanto la blefaroplastica è un intervento
considerevole nel processo di ringiovanimento. Fondamentale è non considerare
le palpebre come delle strutture indipendenti ed a sé, ma considerarle insieme al
sopracciglio ed alla porzione superiore
della guancia.
Il chirurgo che effettua questo tipo di intervento deve essere in grado di agire anche
sul sopracciglio e sulla regione malare o
almeno riconoscere quando un intervento
di sola blefaroplastica non sarebbe sufficiente ed indirizzare il paziente ad un collega. Non bisogna infatti dimenticare che
le palpebre hanno una funzione essenziale che è quella di proteggere l’occhio.
Inoltre vi sono alcune patologie oculari che
vanno riconosciute e diagnosticate prima
dell’intervento, così come è necessaria la
misurazione della vista.
38
A volte si tende a banalizzare l’intervento di
blefaroplastica che a mio parere andrebbe
svolto in ambiente sterile, con monitorizzazione dei parametri vitali ed in presenza
di un anestesista, anche se ciò comporta
un costo più alto. È un intervento che si
effettua in anestesia locale potenziata da
una sedazione per via venosa per rendere
indolori le iniezioni di anestesia stessa.
La blefaroplastica superiore prevede
un’incisione a livello della piega palpebrale, asportazione della cute, del muscolo
orbicolare e del grasso in eccesso.
La blefaroplastica inferiore può essere
svolta per via congiuntivale (senza cicatrici) se vi è solo eccesso di grasso e per via
cutanea se c’è eccesso di cute e muscolo.
In entrambi i casi i punti vengono rimossi
a 5 -7 giorni ed è necessario evitare sforzi e
svolgere una vita tranquilla.
Se fosse necessario aggiungere del tessuto e non toglierlo, si possono utilizzare
materiali sintetici come l’acido ialuronico
oppure il prelievo e la reiniezione di grasso (lipostruttura). I fillers di nuova generazione sono estremamente sicuri e consentono di ottenere risultati naturali non
solo a livello della regione orbitaria, ma su
tutto il viso, e sono di fondamentale aiuto
alla chirurgia.
La chirurgia palpebrale è importante anche
in caso di patologie come malposizioni o
tumori o nella riabilitazione del paziente
con orbitopatia distiroidea; in questi casi è
necessaria una corretta diagnosi e terapia
ed una riabilitazione estetica.
È fondamentale il colloquio preoperatorio
con il paziente, di cui si devono capire le
aspettative e la possibilità di ottenere ciò
che desidera. Ma una qualità fondamentale di un bravo chirurgo è anche quella
di sapere dire “non è possibile, l’intervento
non è indicato”.
Sono troppe le complicanze che ormai si
vedono a causa della chirurgia e medicina
estetica e questo spesso è dovuto a una
diagnosi scorretta e non a un errore chirurgico.
L’invecchiamento a livello cutaneo oggi si
può trattare con tecniche sempre meno
invasive e più sicure che si possono accoppiare alla chirurgia potenziandone i risultati, per esempio un peeling, l’iniezione
di un filler, un ciclo di trattamenti con luce
pulsata o altre tecniche.
Tengo a sottolineare l’importanza della
visita oculistica: non bisogna sottovalutare l’intervento di blefaroplastica, che è
comunque un intervento e come tale va
considerato per evitare complicanze.
La dottoressa Renata Migliardi terrà una
conferenza agli associati presso i locali di
via Guarino Guarini 4 a Torino il 26 ottobre
dal titolo: “L’importanza dello sguardo”.
Dott.ssa Renata MIGLIARDI
Specialista in Oculistica
Corso Galileo Ferraris 120 G – Torino
Tel. 011 501234
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MEDICINA E SALUTE
LA PREVENZIONE
È LA MIGLIOR
CURA
La paura è sempre più forte nelle persone,
anche a seguito di stati di ansia o di stress
che l’individuo vive già per suo conto.
L’apparente aumento della conoscenza
della materia odontoiatrica e peggio ancora la propensione ad assorbire false notizie
pensando che tutto sia fattibile e facile oppure difficile o impossibile, prima ancora
di sentire il parere di uno specialista, crea
ulteriore ansia nel paziente. Una volta ci si
affidava al proprio dentista senza porsi delle domande, oggi si cercano sempre delle
risposte… Quindi è importante riporre la
giusta fiducia nel medico che con anni di
studio, esperienza e di continui aggiornamenti esercita con professionalità.
Oggi parliamo con il dott. Carlo Alberto
Cirnigliaro che rappresenta un esempio di
alta professionalità.
Perché è così importante la prevenzione?
Più sono frequenti i controlli periodici e
meno sono invasivi i lavori da effettuare
nella bocca del paziente che, monitorato
nel tempo, ha un miglior risultato. Infatti
con un’attenta prevenzione la piccola carie intercettata in fase iniziale comporta
un minor danno biologico ed una cura
meno invasiva, oltre ad un minore impegno economico.
Se il paziente è diligente nell’eseguire la
cura domiciliare, anche i lavori effettuati
dal dentista avranno una maggiore durata
nel tempo.
Ogni quanto è necessaria una visita
di controllo?
L’ideale è ogni sei mesi, proprio per monitorare la pulizia dei denti e la vigilanza
al corretto svolgimento dell’igiene domiciliare. Dopo ogni visita il paziente viene
rimotivato all’uso adeguato di tutti gli strumenti utili per la propria pulizia orale quotidiana mentre se passa troppo tempo…
spesso dimentica cosa e come deve fare.
Frequentando lo studio diminuiscono il
timore e l’ansia in quanto lo studio dentistico diventa un ambiente familiare ed il
paziente si reca più volentieri.
Cosa ci dice, dott. Cirnigliaro, dei
viaggi organizzati per le cure dentistiche
all’estero?
Sotto la falsa illusione di spendere meno,
i rischi maggiori sono non sapere in che
mani ti affidi, non avere la certezza della
qualità dei materiali utilizzati e nessuna
garanzia di una corretta sterilizzazione
dello strumentario o delle condizioni di
igiene dello studio stesso. In una cura riabilitativa vi sono dei tempi da rispettare
per ottenere la guarigione biologica ed un
valido risultato. Inoltre i manufatti protesici e le cure dentali vanno seguiti nel tempo
per avere una garanzia di durata.
Tutto questo non puo’ essere dato toutcourt in un solo viaggio.
Tra l’altro per il paziente che vive già stati
d’ansia o di stress, l’idea di un viaggio per
affrontare una cura medica ed affidarsi a
chi non si conosce dovrebbe essere un
forte deterrente.
Dott. Cirnigliaro è impegnativo il costo della visita di controllo?
No, perché con la visita e la detartrasi due
volte all’anno il nostro paziente spende
quanto per una prima visita con l’ablazione del tartaro. Per l’associato FABI Plus ricordiamo che, fruendo della convenzione
ha un maggior vantaggio e invitiamo gli
associati fino al 31 dicembre 2010 ad una
visita di controllo gratuita per verificare la
salute della bocca.
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giugno 2010 | Plus Magazine 14 | MEDICINA E SALUTE
39
BENESSERE
di Barbara Odetto
Alessandra’s Style
L’acconciatura: una passione
lunga una vita
T
alvolta è il destino a decidere per
noi. Talvolta siamo noi che seguiamo percorsi diversi e il destino lo
creiamo in maniera autonoma. Nel caso
di Alessandra Rizzolo, è lei l’artefice del
proprio successo. Sin da piccola giocava a
fare la parrucchiera, ma nella vita ha seguito altre inclinazioni. Finché un giorno
ha deciso di tornare all’amore delle origini: una scelta vincente, confutata anche
dalla clientela.
Isa Acconciature prima e Alessandra’s Style adesso: il salone è un’istituzione per Castelnuovo Don Bosco?
“Non voglio essere presuntuosa, ma direi di sì. Mamma ha aperto quarant’anni fa ed ha sempre avuto una clientela
fidelizzata che l’ha seguita nel tempo.
Il negozio ha una buona posizione perché è nel centro del paese, ma molte
signore vengono da Moncalieri, Chieri
e Torino”.
Alessandra, quando ha deciso di aprire un salone tutto suo?
“Ho sempre amato l’hair style. Mia madre era parrucchiera ed io sono nata
e cresciuta nel suo negozio, che è poi
quello che ho rilevato e dove lavoro attualmente. Fino allo scorso anno si chiamava Isa Acconciature, ma da gennaio
sono diventata la titolare ed ho cambiato il nome in Alessandra’s Style”.
Quali sono i plus che determinano il
suo successo?
“Innanzitutto la scelta dei prodotti: utilizzo solo marchi di alto livello come
Wella e Revlon perché credo che la
qualità sia fondamentale. Poi il rapporto
con la clientela e il servizio offerto. L’ambiente è intimo e informale: ogni donna
per me è unica e quindi studio styling
e soluzioni mirate. Questo la cliente lo
percepisce e lo apprezza”.
La sua è una passione radicata?
“Assolutamente. Da bambina tagliavo
i capelli alle bambole, poi però ho se-
40
guito altre strade. Ho
studiato lingue e lavorato come commessa,
anche se saltuariamente
tornavo in salone per
aiutare mia madre. Le
clienti si dimostravano
soddisfatte e volevano
che mi occupassi di loro
in prima persona, così
ho deciso di dedicarmi
a tempo pieno a questa
attività. Da cinque anni
lavoro esclusivamente
nell’acconciatura e sono
soddisfatta”.
Qual è il target del suo salone?
“Donne dai 15 agli 80 anni, che per me
sono ragazze a prescindere dall’età. Nonostante le differenze anagrafiche e di
gusto, nonostante le esigenze siano diverse, ognuna di loro ha un suo stile che
cerco sempre di interpretare al meglio”.
Come definirebbe Alessandra’s Style?
“Un salotto accogliente e luminoso
dove si ritrovano delle amiche. Lo spazio è di medie dimensioni ed è diviso
in due aree: una per il finish ed una più
appartata per i lavori tecnici quali colore
o permanente”.
Quanto conta la formazione nella
sua professione?
“Credo sia fondamentale. Io ho iniziato
seguendo corsi di styling per poi proseguire con i seminari di taglio e colore.
Caratterialmente sono umile e quindi
mi giudico un’esordiente: per questo
voglio studiare e perfezionarmi sempre
più”.
Il suo lavoro in un aggettivo?
“Appassionante. Se non fosse così non
potrei farlo perché richiede molto impegno in termini di energia e di tempo.
Solo la passione mi regala entusiasmo e
voglia di soddisfare le mie clienti giorno
dopo giorno”.
ALESSANDRA’S STYLE
di Alessandra Rizzolo
Piazza Dante, 77
Castelnuovo Don Bosco (TO)
Tel. 011 9876295
BENESSERE
IN PERFETTA FORMA
per l’estate
le e riduce i fenomeni sclerotici implicati nella cellulite. Naturalmente l’efficacia
del prodotto è sempre coniugata alla
ottima manualità del massaggio personalizzato.
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l centro estetico Il Regno delle Donne
ci propone una straordinaria azione
urto per affrontare l’estate con maggior serenità ed una taglia in meno. Il
sogno di ogni donna può finalmente realizzarsi grazie ai processi evolutivi della
nuova metodologia Sculptur Integral
Phytomer che concentrandosi nella zona
addome/glutei/cosce determina una soluzione radicale per rimodellare la figura
femminile ottenendo un’efficacia massimale: una taglia in meno con soli 5 trattamenti!
Quali sono sig.ra Antonella i componenti utilizzati nel trattamento Sculptur
Integral Phytomer?
Il prodotto concentré amincissant contiene la galenica, un gel cremoso che ha
un’azione lipolitica potente ed unita ad
altri principi stimola la circolazione con
effetto drenante e levigante sulla buccia
d’arancia. Il serum remodellant, creato
per l’addome, limita l’espansione del
tessuto adiposo, è antiossidante specifico per gli adipociti e aumenta il collagene per la tonicità muscolare. Questo
prodotto è particolarmente utile per le
donne over 50 per le quali il processo di
lipolisi addominale è più lento.
Il brume raffermissante è una lozione
che ricompatta i tessuti e rassoda la pel-
Quanto dura ogni trattamento?
Abbiamo due ore di completa dedizione
alla Cliente: iniziamo con la prima fase
per rilassarla completamente affinchè i
tessuti possano essere più ricettivi, per
tutta la durata del trattamento.
Andiamo a distribuire sulle zone dell’addome, glutei e cosce un avvolgimento
che si lascia agire per mezz’ora in posa,
mentre coccoliamo la Cliente stessa
con un massaggio ai piedi e tonificante sulle braccia; poi, dopo una doccia,
utilizziamo sieri e prodotti specifici per
effettuare un massaggio personalizzato
per ogni parte del corpo e terminiamo
con il massaggio relax alla schiena per
far sentire alla Cliente un benessere diffuso e una piacevole sensazione di leggerezza.
Sono così certi i risultati di questo
nuovo metodo?
Assolutamente, e lo dico considerando
anche il mio scetticismo iniziale, ma
avendolo provata io stessa, oltre che
numerose nostre Clienti, posso tranquillamente sostenere la validità di questo metodo innovativo che peraltro non
prevede controindicazioni e può essere
consigliato a tutte le età sia per la cellulite sia per l’adipe con risultati veramente
d’eccellenza.
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giugno 2010 | Plus Magazine 14 | BENESSERE
41
BENESSERE
Curarsi alle Terme
Azione sull’apparato genitale
femminile.
Grazie alle proprietà antinfiammatorie
e di stimolo endocrino, le cure termali
sono indicate anche per la cura di numerosi fastidi legati a infiammazioni
dell’apparato genitale, quali prurito vulvare, vaginiti, sterilità tubarica, postumi
di interventi chirurgici. Acqua salsobromojodica e/o sulfurea, attraverso irrigazioni, fanghi, bagni parziali o totali.
N
ote ed apprezzate sin dagli antichi romani, le Terme di Salice sono ancora oggi uno degli
stabilimenti d’eccellenza nel panorama
italiano.
Collocate in provincia di Pavia, distano
circa un’ora dalle principali città del
nord Italia e godono di un microclima
unico grazie al parco di 15 ettari che le
circonda ed in cui è possibile passeggiare ed effettuare numerosi sport.
Il patrimonio idrominerale delle Terme
di Salice è uno dei più completi del
mondo grazie alla ricchezza delle acque
sulfuree e salsobromojodiche.
L’acqua sulfurea della fonte “Mont’Alfeo”
è tra le più ricche d’idrogeno solforato
d’Italia. Tale concentrazione consente
un ventaglio estremamente ampio di
applicazioni, sia in ambito curativo che
estetico. L’acqua salsobromojodica della fonte “Sales” è rinomata per l’azione
antinfiammatoria e di stimolo nell’attività cellulare, per la quale, grazie alla forte concentrazione di sali mineralizzati,
vengono accelerati i processi metabolici
più importanti.
Azione sull’apparato locomotore
ossa, muscoli ed articolazioni.
Le Terme hanno sempre contribuito alla
riabilitazione post infortunio, a risolvere
traumi, ad eliminare forme artrosiche e
infiammatorie di muscoli e tendini.
Acqua salsobromojodica, attraverso immersione totale o parziale del corpo.
42
Azione sull’apparato otorinolaringoiatrico e broncopolmonare – orecchio,
naso, gola, bronchi.
Azione preventiva o curativa per stimolare le difese immunitarie, migliorare la
capacità respiratoria e depurativa dei
bronchi anche nelle patologie croniche
e in forme allergiche. Acqua sulfurea e
salsobromojodica, attraverso cure inalatorie.
Azione sull’apparato gastroenterico
fegato, stomaco ed intestino.
L’assunzione sotto forma di bibita
dell’acqua termale favorisce l’eliminazione della bile, migliora la mobilità intestinale e la secrezione gastrica. Acqua
sulfurea, attraverso assunzione orale.
Azione sull’apparato cutaneo – pelle.
L’acqua termale favorisce la corretta funzionalità delle cellule cutanee, risultando particolarmente efficace nella cura di
dermatiti, psoriasi, acne, eczemi. Acqua
sulfurea, attraverso immersione o balneoterapia.
Azione sull’apparato circolatorio
periferico - vene e vasi linfatici.
L’acqua salsobromojodica migliora la
circolazione venosa degli arti inferiori,
determinando un’evidente riduzione
del gonfiore grazie all’eliminazione dei
liquidi in eccesso. Acqua salsobromojodica attraverso idromassaggio con possibile aggiunta d’ozono e/o linfodrenaggio subacqueo e percorso vascolare a
temperature differenziate.
Alle Terme di Salice è possibile accedere
con l’impegnativa del medico di base ed
effettuare un ciclo di cure termali all’anno a carico del S.S.N. pagando solo il
ticket.
Le Terme di Salice sono anche estetica, benessere e remise en forme.
Numerose tipologie di massaggi per
ogni desiderio, altissima professionalità
per trattamenti estetici di viso e corpo,
una splendida piscina termale interna,
tecnologie di ultima generazione per chi
vuole rimettersi in forma ed acquisire un
aspetto fresco e luminoso: tutto questo
e molto altro è la proposta del Centro
Benessere Terme di Salice.
Infine da quest’anno al Caffè delle Terme
un ricco e variopinto buffet per il pranzo. Selezione di cruditè e verdure cotte
al vapore, numerose proposte light,
selezione di formaggi, numerosi tipi di
pane e ogni giorno zuppe e primi piatti
diversi, ideale per chi sceglie un’alimentazione sana ed equilibrata.
Ecco perché il ventaglio di cure e trattamenti proposti è davvero ampio, ecco
perché le Terme di Salice sono al centro
del tuo star bene.
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BENESSERE
C
he piacere camminare a piedi
nudi e sentire il contatto diretto
con il terreno! L’uomo primitivo
sollecitava costantemente la pianta del
piede a contatto con le irregolarità del
terreno e questo esercizio quotidiano e continuo era uno stimolo ed un
massaggio per rafforzare la pianta del
piede e far circolare bene il flusso sanguigno.
Oggi i nostri piedi sono chiusi dentro
belle scarpe e in particolar modo, noi
donne sottoponiamo i nostri piedi a
duri sacrifici quando li costringiamo in
scarpe esteticamente fantastiche ma
strette e con tacchi alti!
Il piede soffre e si formano fastidiosi
e dolorosi calli, oltre al danno per la
nostra circolazione venosa e le nostre
gambe che dopo i quarant’anni hanno
bisogno di molte cure per prevenire le
varici. Insomma i nostri piedi sostengono tutto il corpo e ci aiutano ad essere centrati ed in equilibrio.
Allora dobbiamo averne cura e in particolar modo in estate, quando finalmente li liberiamo e li facciamo tornare
a quella piacevole sensazione primordiale a contatto con la natura, con la
sabbia, con l’acqua, facendoli respirare
in scarpe aperte.
Ecco, ricordiamoci di dedicare loro attenzioni e cure che vanno ben oltre la
pedicure estetica per avere lo smalto
colorato sulle unghie.
Noi del Centro Estetico Rossiny proponiamo una cura per i vostri piedi cominciando con una detersione agli olii
essenziali di lavanda, un massaggio
esfoliante ai piedi, una pedicure curativa ed infine un massaggio con la tecnica di riflessologia, un vero toccasana
per le vostre estremità!
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giugno 2010 | Plus Magazine 14 | BENESSERE
43
HOBBY E PASSIONI
di Felice Minoletti
foto Maurizio Pattoglio
LA DISCESA
DELL’ ARDÈCHE
Un tranquillo
week end di ....Emozioni!!!
Jon Voight, Felice Minoletti, Burt Reynolds, Maurizio Pattoglio. Cos’hanno
in comune questi noti attori americani e l’autore ed il fotografo di questo servizio?
Tutti hanno vissuto un memorabile “tranquillo week-end”, gli attori “di paura”
(cfr. film del 1972) noi invece di: “emozioni” ed è appunto di questo che voglio raccontare.
tina di chilometri. Balliamo, rischiamo
di ribaltarci da un momento all’altro ma
passiamo con un urlo liberatorio, poi
via un’altra e un’altra ancora e proprio
quando pensiamo di averle domate
pluff: ci ribaltiamo.
Pagaie da una parte, bidoni dall’altra e
canoa sommersa. Procediamo al recupero di tutto e via di nuovo per altri bagni ed altre cavalcate.
L’ultimo tratto è un lungo e tranquillo
canalone che ci consente di riprendere le forze e di rilassarci per approdare
all’arrivo stremati ma eccitatissimi e
pronti a rifarlo.
Siamo tornati varie volte con condizioni
di acqua diverse e, per goderne appieno, abbiamo deciso di scendere in due
giorni bivaccando a metà percorso in
A
lla continua ricerca di nuove “sfide”
ed avventure, alcuni decenni fa, venuti a conoscenza di un canyon in Francia a circa 450 km da Torino che si poteva scendere in canoa affrontando una
serie di rapide, decidiamo di partire.
Detto fatto, cartina alla mano e via. Monginevro, Gap, Vallon Pont d’Arc e quindi
dopo una serie di curve interminabili
finalmente l’arrivo a Pont St. Esprit, la
porta dell’Ardéche.
Proprio come i protagonisti del film ci
troviamo in mezzo alla provincia più
profonda in cui il tempo sembra essersi
fermato.
Riusciamo ad accordarci e l’indomani
all’alba caricati su un pulmino senza
tempo guidato da un reduce di Woodstock, con le canoe al seguito, veniamo
trasportati in cima al fiume.
Senza tanti preamboli ci mollano sulla
riva, ci vengono affidati una canoa tipo
indiana in vetroresina e due bidoni in
cui mettere vestiti di ricambio, un po’
di sussistenza per il tragitto ed acqua a
volontà.
Cominciamo a pagaiare in una grossa
pozza verde smeraldo passando sotto
un maestoso arco di roccia naturale dirigendoci verso un canalone delimitato
da pareti altissime di roccia bianca e
calcarea che hanno la caratteristica di
rimandare lungo il percorso, nei mesi
44
estivi, un simpatico calore che giustifica
la grande provvista d’acqua.
Di colpo, da dietro una svolta sentiamo
un rumore sordo che ci fa correre un
brivido lungo la schiena: la prima di una
serie di rapide che ci accompagneranno
lungo il percorso lungo circa una tren-
un’area attrezzata dove alla sera l’odore
delle grigliate, la musica delle chitarre
che spuntano da chissà dove, i cori di
ragazzi di vari paesi e il vino che scorre
a…… fiumi – per rimanere in tema –, ci
danno delle emozioni che ci porteremo
dentro fino alla prossima volta.
Dalla nostra prima esperienza molte
cose sono cambiate. L’organizzazione è
migliorata così come l’assistenza facendo sì che quest’avventura sia alla portata di chiunque sia dotato di un minimo
di acquaticità e spirito sportivo e cerchi
emozioni non preconfezionate senza
però correre rischi inutili.
Adesso salutiamo perché dobbiamo organizzare il raid di quest’anno.
Ciao a tutti: Mino e Patt. COMUNICAZIONE E IMMAGINE
di Emanuela Truzzi
La comunicazione
e la televisione
I
n Italia, dal punto di vista sociologico, la televisione è il mezzo di comunicazione più diffuso ed è anche il
più discusso. Ci sono persone che non
riuscirebbero a vivere senza la tv e c’è
chi ne fa un utilizzo parsimonioso.
Sicuramente la tv riempie molte solitudini, in particolar modo agli anziani,
che tengono nella loro abitazione il televisore acceso durante il giorno come
forma di compagnia. Per i bambini la tv
è diventata un intrattenimento ludico e
per i genitori una presenza rassicurante, che permette loro di svolgere altre
faccende domestiche mentre i piccoli
sono impegnati.
Al di là della scelta dei programmi, peraltro molto discutibile per la fruizione
passiva dello spettatore che spesso
segue senza una riflessione critica ciò
che sta vedendo in tv, il pericolo preponderante non è solo l’emulazione di
comportamenti e di personaggi purtroppo diventati “famosi”, ma ciò che
la tv impedisce di fare.
La maggior parte delle famiglie italiane
si riunisce durante l’ora del desinare
proprio perché gli impegni di lavoro
spesso non permettono di incontrarsi
o incrociarsi durante il giorno e la sera
è il momento in cui genitori e figli si
trovano finalmente tutti
insieme per raccontarsi
la giornata e confrontarsi
su quanto accaduto a ciascuno. Ecco, questo scenario idilliaco da famiglia
stile “mulino bianco” è
drasticamente sconvolto
da una presenza inquietante: il televisore acceso
in cucina!
A volte è il padre che dice
di fare silenzio perché deve ascoltare
il telegiornale quando non la partita,
a volte i figli che stanno seguendo un
programma che fa ridere o che obnubila la mente.
La comunicazione nelle famiglie è
strettamente legata alla dipendenza
televisiva: più la tv è protagonista e
meno si comunica.
Non è quindi la tv ad essere insidiosa
ma il ruolo che le affidiamo e il tempo
che le dedichiamo. E come dice Jean
Luc Godard “la televisione crea l’oblio, il
cinema ha sempre creato dei ricordi”.
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Invito i lettori e fruitori attivi di questo
articolo ad una nuova sfida: provate per
una sera alla settimana a tenere spento il televisore durante la cena e vedete
cosa accade. Certo ci saranno tensioni
e liti da sedare ma se siete decisi e determinati a superare questa ardua prova, coinvolgendo i vostri cari, vedrete
che nuovi stimoli e parole dimenticate
torneranno ad affacciarsi sulle vostre
labbra.
Questa prova possiamo definirla superiore a quelle proposte dai programmi
tipo “L’isola dei famosi” e non solo…
ascoltando cosa ha da raccontarci la
nostra sorellina o il fratello più grande
avrete uno spaccato di vita sociale coinvolgente ancor più dei racconti dei protagonisti de “Il grande fratello”, perché
quella persona che cerca di parlare e
non è ascoltata con la dovuta attenzione e partecipazione, fa parte della
vostra famiglia!
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | COMUNICAZIONE
45
IDEE E SERVIZI
di Barbara Odetto
EUROM
ARREDAMENTI
Il punto di riferimento
per “vestire” la casa con stile
Eurom Arredamenti è un’impresa famigliare fondata nel 1982 da Ciro Tagliafierro. La
sede originaria, in Moncalieri, è stata sostituita da una più grande, a Trofarello, e poi
da una terza – sempre a Trofarello – che
è quella attuale. Nello show room lavorano il capo famiglia, la consorte, i due figli
e ancora due commesse e una squadra di
tre montatori. Una realtà importante che fa
della passione per la casa il proprio motto,
come sottolinea la figlia Silvia.
Come è strutturato lo show room?
“La sede è di mille metri quadri disposta
su due piani, dei quali settecento al piano
interrato. L’open space al piano terra è suddiviso da pareti in cartongesso per creare
ambientazioni ad hoc in modo che il visitatore abbia la percezione della singola
stanza, mentre al piano di sotto c’è un’area
dedicata esclusivamente alle cucine”.
Silvia, quali stili proponete?
“Negli ultimi anni abbiamo puntato sul
moderno e su arredamenti di design. Collaboriamo con aziende come Pianca e Jesse
per le zone giorno e notte e Scavolini per
le cucine. Abbiamo anche linee classiche
di taglio più contemporaneo come Bruno
Piombini”.
Quale tipo di servizio offrite alla clientela?
“Un servizio completo che va dalla consulenza alla progettazione sino all’attività post
46
vendita. Dopo aver ascoltato le esigenze del
cliente formuliamo la soluzione di arredo
più adatta e, grazie alle elaborazioni in 3D
fatte al computer, riusciamo a mostrare
quello che sarà il risultato finale. Puntiamo
non solo sull’estetica, ma soprattutto sulla funzionalità, perché le abitazioni di oggi
hanno spazi ridotti e l’arredamento deve
seguire le esigenze della vita moderna.
L’esperienza acquisita negli anni ci permette di formulare proposte belle e pratiche allo stesso tempo”.
Avete un cliente tipo?
“In realtà no. La nostra clientela è eterogenea ed è composta da giovani che arredano
la prima casa, da coppie che hanno acquistato l’abitazione della vita e desiderano
rinnovare l’arredamento e da persone più
mature che cercano mobili di qualità.”
Ritenete che la formazione del personale
sia importante per interagire con
il pubblico?
“Crediamo sia fondamentale, per questo sia
noi sia le dipendenti seguiamo spesso dei
corsi organizzati dalle aziende che sono nostre partner. I seminari sono utili per essere
aggiornati sulle novità in materia di arredo
e per capire meglio come si muove il mercato e quali sono le esigenze del target”.
Qual è la filosofia di Eurom Arredamenti?
“Soddisfare la clientela, sempre. Chi si trova bene poi ritorna o consiglia ad altri di
venire da noi. Per questo seguiamo con
attenzione ogni fase: dalla progettazione
dell’arredo ai rilievi in cantiere, dal montaggio al servizio post vendita. Tutti in azienda
concorrono a creare l’immagine di Eurom
Arredamenti. Ecco perché anche il personale di montaggio che entra nelle case dei
clienti è educato, professionale e affidabile.
I complimenti che riceve sono segno della
qualità che offriamo“.
Il vostro claim è “La passione per la casa”:
perché?
“Perché da due generazioni viviamo di arredamento. Amiamo questo settore e non lo
consideriamo solo un lavoro, ma un modo
di vivere. Consigliare il cliente e soddisfarlo
sono la nostra missione”.
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La famiglia Rubello inzia la propria operatività nel 1968 con
attività inerenti i trasporti e successivamente amplia i suoi
orizzonti.
Nel 1979 nasce la DREA Immobiliare nell’isolato dove sorgeva il birrificio Dreher in via San Donato 68 e la DREA consolida la sua presenza sul territorio torinese con le filiali di via
Gioberti 53/b, via San Donato 52/a, la sede legale di via Cibrario 72/a, ubicazione storica della Failla e Bertinetto acquisita
nel 2003 dal Gruppo DREA e, infine, la prestigiosa sede in
corso Vittorio Emanuele II 83.
Il sig. Igor Marini, amministratore del Gruppo DREA Immobiliare, ci illustra i servizi offerti da questa azienda.
La DREA Immobiliare è quindi una grande realtà nel tessuto
urbano.
Sì, infatti siamo 42 tra dipendenti, agenti immobiliari e consulenti e tutti noi seguiamo dei percorsi formativi continui
per essere sempre aggiornati ed efficienti nel servizio che offriamo ai nostri Clienti. Per la preparazione e l’aggiornamento giuridico ci affidiamo agli avvocati Mariasole Sibilla e Paolo
Fais in qualità di consulenti esterni.
In qualsiasi agenzia del nostro gruppo si rivolga, il Cliente ha
sempre la certezza di ricevere un servizio omogeneo, all’altezza delle sue aspettative.
Voi trattate sia alienazione sia locazione?
Certamente, anche di immobili commerciali.
Per gli associati Fabi Plus che si affidano a noi con fiducia per
la vendita del proprio immobile offriamo un dimezzamento
della provvigione e lo stesso trattamento lo riserviamo nel
caso di acquisto tramite il Gruppo DREA.
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Allora è decisamente conveniente rivolgersi a voi per la ricerca di un immobile e questo invoglierà tanti giovani che
cercano casa…
Noi del Gruppo DREA siamo anche titolari della DREA Costruzioni che si occupa di edilizia, sia come nuove costruzioni
sia come restauro. Chi desidera effettuare una ristrutturazione dell’unità immobiliare può contattarci e il nostro staff di
professionisti sarà a sua disposizione. Abbiamo un ottimo
architetto, un valido ingegnere e un esperto geometra che
garantiscono un servizio a 360° con il vantaggio dello sconto
del 15%. Per quanto concerne i trasporti sappiamo di offrire
l’eccellenza per la sicurezza del mobilio e la tranquillità del Cliente, e
anche per questo tipo di servizio offriamo sempre uno sconto del 15%.
Invitiamo il lettore a visitare il nostro sito www.gruppodrea.it per apprezzare tutti i nostri servizi e le proposte immobiliari.
Il sig. Marini ne parla con grande senso di partecipazione ed orgoglio:
Il Gruppo DREA è una grande struttura che è arrivata al successo grazie
all’impegno profuso da ogni singola persona che collabora con noi e il
Gruppo DREA è orgoglioso di lavorare con loro: per questo desidero
ringraziare tutti. In particolare nulla sarebbe stato senza l’aiuto di mia
moglie e socia Loredana Rubello: GRAZIE!
GRUPPO DREA Sede centrale
Corso Vittorio Emanuele II, 83 – 10128 Torino Tel. 011/5623703
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GRUPPO DREA Via Cibrario 72/a – 10144 Torino Via Gioberti, 53/b – 10129 Torino Via San Donato, 52/a – 10144 Torino Via San Donato, 68 – 10144 Torino Tel. 011/7742747
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giugno 2010 | Plus Magazine 14 | IDEE E SERVIZI
49
MODA
Tribal dream
Il fascino magnetico e statuario
delle cacciatrici Masai, regine di
una bellezza felina e ammaliante,
domina le passerelle di Fisico.
I colori accesi dei tramonti
equatoriali fanno capolino sui
caftani e sulle tuniche in mussola
di cotone e seta, impreziosite da
collari ricamati con perline in
vetro e in legno e da applicazioni
di filati multicolor.
I costumi interi, vere icone di
femminilità, scolpiscono il corpo
con oblò laterali e tagli grafici,
mentre i bikini sono rivestiti di
cristalli swarovski sfumati.
Per una “lei” che vuole essere
glam a bordo piscina come in riva
al mare.
di BARBARA ODETTO
50
MODA
La primavera-estate
targata 2010 si accende
di nuances vitaminiche
e multicolor e sceglie
una palette che punta
sui toni del sole
e del tramonto.
Viva
il colore!
Linee sofisticate e
rivisitazioni anni ’80
si mescolano per dare vita
ad una moda dalle mille
interpretazioni,
nella quale ogni donna
può giocare con il look
e trovare la propria
ispirazione.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | MODA
51
MODA
Urban Style
Il vero must have della
primavera estate? Il nuovissimo
stivale aperto davanti e sul
tallone. Quello proposto da
Manas Lea Foscati è in pelle e
coniuga praticità e stile.
Adatto per la città, ma anche
per le passeggiate serali
sul lungomare, slancia la
silhouette e può essere
abbinato sia ad abiti dallo
stile retrò e provenzale sia
a tubini o shorts vertiginosi.
Per giocare con la moda e
trasformare la donna da
romantica a super sexy.
52
MODA
Ditelo... con borse e
foulard
Originali e inimitabili come le donne
che le indossano: sono le bags
e i foulard firmati Miss Crumb,
creatrice di una linea di accessori in
cui gioiosamente trasferisce parole e
sensazioni del suo mondo interiore.
Pratiche e colorate, le borse in pvc
hanno forme che variano dal
bauletto alla sacca e sono
perfette per la città come per la
spiaggia. Non solo: si declinano
in modo versatile per una colazione
di lavoro o per una soirée elegante.
I foulard in tuille di seta sono invece racconti di vita e di emozioni e sono
pezzi unici, proprio come le borse. www.misscrumb.it
Parola
d’ordine:
stile
Come una diva
Ispirazione rock per i sunglasses Valentino, che puntano su una forma oversize avvolgente
e ideale per proteggere con eleganza gli occhi. La linea sinuosa e il design sofisticato
sono intervallati dalla femminilità di un pizzo realizzato in metallo che conferisce nuova
leggerezza a questo occhiale moderno e ultra contemporaneo. Indossarlo significa
diventare simbolo di un certo tipo di lifestyle e di una raffinatezza che va oltre la tendenza
del momento.
Luisa Spagnoli è da sempre
sinonimo di uno style fresco
e ricercato, che unisce in
un mix perfetto capi dalle
linee dinamiche e moderne
a raffinati abiti da cocktail.
I colori più trendy della
stagione sono verde, corallo,
bluette, tutte le gradazioni
del viola e giallo, come quello
proposto in questo splendido
scamiciato in piquet di
cotone con margherite in
macramè.
G di Gioielli... G di Gucci
La vocazione orafa artigiana di Gucci non delude mai.
La nuova collezione punta sulla modernità e sull’eleganza e
si ispira alla tela diamante, un tessuto dal design esclusivo
tipico della maison fiorentina. Diamantissima è la
linea di anelli e bracciali in oro giallo o bianco 18 kt
caratterizzati da un grafismo a losanghe che non passa
certo inosservato. Monili preziosi per chi crede che la moda
sia fatta di particolari.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | MODA
53
CINEMA
Film
Sex and the City 2
Data di uscita: 04 giugno 2010
Cast: Sarah Jessica Parker, Kim
Cattrall, Kristin Davis, Cynthia
Nixon, Chris Noth, David Eigenberg, Evan Handler, Jason
Lewis, Penélope Cruz, Liza
Minnelli.
The A-Team
Data di uscita: 11 giugno 2010
Cast: Bradley Cooper, Quinton
“Rampage” Jackson, Jessica Biel.
Dopo aver affrontato dure prove
durante la loro permanenza in
Iraq per la guerra, una squadra
di veterani viene accusata, dai
propri superiori, di aver commesso un crimine. Innocenti ma
impossibilitati a dimostrarlo, gli
ex militari si daranno alla clandestinità per poter dimostrare la
loro totale estraneità ai fatti che
vengono loro attribuiti...
a portare avanti la sua vendetta e, formato un suo esercito,
cercherà di uccidere la ragazza,
che dovrà inoltre prendere una
decisione per quel che riguarda il suo amore per il vampiro
Edward e l’amicizia con il licantropo Jacob...
estate
sce per ritrovarsi in una folle versione alternativa di Molto Molto
Lontano, dove gli orchi vengono
cacciati, Tremotino è re e Shrek
e Fiona non si sono mai incontrati. Ora tocca a Shrek disfare
tutto quello che ha dovuto combinare per salvare i suoi amici,
riprendere il potere e riconquistare il suo unico vero amore.
Innocenti bugie
Data di uscita: 24 Settembre 2010
Riecco sul grande schermo
Carrie, Samantha, Miranda e
Charlotte e le loro storie di donne emancipate a New York. In
realtà in questo nuovo episodio,
il gruppetto di amiche volerà
verso il Marocco e pare anche
che ci sarà un bel matrimonio...
chissà chi saranno i fortunati...
Shrek e vissero felici e contenti
Data di uscita: 25 Agosto 2010
The Twilight Saga: Eclipse
Data di uscita: 30 giugno 2010
Cast: Kristen Stewart, Robert
Pattinson, Taylor Lautner, Billy
Burke, Ashley Greene, Jackson
Rathbone.
Arrivata ormai al traguardo del
diploma, Bella, suo malgrado,
si trova di fronte ad altri problemi. La vampira Victoria é decisa
54
Cast (voci): Mike Myers, Cameron Diaz, Eddie Murphy, Antonio Banderas, Julie Andrews,
Justin Timberlake.
Dopo aver sfidato un terribile
drago, salvato una bella principessa e preso le redini del regno
dei suoceri, cosa può fare d’altro
un orco?
Beh, se siete Shrek, diventerete
un ottimo uomo di casa. Invece di spaventare gli abitanti del
villaggio come una volta, Shrek
si trova ad autografare forconi.
Cosa è successo al ruggito di
quest’orco?
Colmo di nostalgia verso i giorni
in cui si sentiva un “vero orco”,
Shrek stringe un patto con il
nano Tremotino. Così Shrek fini-
Cast: Tom Cruise, Cameron
Diaz, Peter Sarsgaard, Maggie
Grace, Paul Dano, Marc Blucas, Viola Davis, Jordi Mollà,
Liam Ferguson, Stream, Nicole
Signore.
Un incontro casuale nei corridoi dell’aeroporto, catapulterà
un’innocente ragazza in partenza per fare da damigella ad un
matrimonio, nell’avventuroso e
pericoloso mondo di un agente
segreto. L’unica cosa che può
fare per stare al sicuro, é stargli
attaccata il più possibile...
Libri
recensioni
LETTURE
Donna alla finestra
di Catherine Dunne
La caccia al tesoro
di Andrea Camilleri
Questa volta al commissario
Montalbano si presenta un caso
più insolito degli altri.
Nella casa in pieno stato d’abbandono e riempita di crocifissi
dei fratelli Gregorio e Caterina
Palmisano viene ritrovata una
bambola gonfiabile senza un
occhio e molto malconcia; qualche giorno dopo ne viene ritrovata un’altra, in un cassonetto di
Vigàta, e Montalbano comincia
a sentire puzza di bruciato.
Negli stessi giorni comincia inoltre a ricevere delle strane lettere
anonime contenenti le istruzioni
per una strana caccia al tesoro:
man mano che risolve gli indovinelli e le sciarade capisce che
qualcosa di oscuro è celato dietro a quel gioco e che è giunta
l’ora di risolverlo davvero.
Una ragazza è scomparsa e
mentre Montalbano segue le
sue ultime tracce che si perdono verso un lago misterioso gli
arriva l’ennesima inquietante
lettera.
Lynda e Robert Graham possono dirsi soddisfatti della vita che
si sono costruiti.
Una bella casa in un quartiere
benestante di Dublino, la sicurezza economica, due figli invidiabili, Katie e Ciaràn.
Nonostante qualche nuvola
passeggera e qualche preoccupazione legata al comportamento un po’ aggressivo del figlio
adolescente, i Graham vedono
scorrere la loro esistenza placidamente, riflessa nel giardino
giapponese che ogni mattina
all’alba Lynda si ferma qualche
attimo a contemplare con l’orgoglio dell’artista.
C’è solo un neo in questo perfetto quadro famigliare: si tratta
di Danny, il fratello minore di
Robert, uno scapestrato che periodicamente sconvolge la loro
routine con le sue pretese e i
suoi modi prepotenti.
Per fortuna, nella casa dei Graham arriva una persona che
porta un po’ di serenità. Ciaràn
infatti presenta ai suoi Jon, un
amico bello, educato e sensibile,
che presto diventa una presenza fissa al punto da trasferirsi
da loro. Agli occhi di tutti Jon
sembra l’ospite perfetto, forse
troppo: l’istinto di Lynda le suggerisce che qualcosa non va...
Chi è veramente il dolce e disponibile Jon?
Il veleno del crimine.
Storie dell’Italia oscura
di Carlo Lucarelli
Un libro di storie che si leggono
con il fiato in gola. «Le storie che
presento in questo libro possono
apparire, come sempre, mancanti di verità ed eventi ancora
più recenti, oppure sconosciute,
misteriose, vere e proprie scoperte
anche per chi quegli eventi recenti li conosce e li sta seguendo. Sia
che queste storie parlino della
strage silenziosa dell’amianto, o
di Ilaria Alpi e dei rifiuti tossici in
Somalia, o del clan camorrista
dei Casalesi e delle discariche... O
della mafia al nord, che fa collegamento tra nord e sud del mondo, un sud del mondo utilizzato
come discarica... Ma la sensazione è appunto che la storia recente
del crimine nel nostro Paese non
possa più essere la storia della
“metà oscura” della vita nazionale. La sensazione è che, sempre di più, il crimine sia diventato
pervasivo e tenda a colpire e inquinare direttamente le diverse
sfere della società, in sostanza la
nostra vita».
“Mi raccomando ... guaglio’!”
La solitudine degli umili
di Giovanni Berardi
“Mi raccomando…guaglio’” sono le ultime parole che il maresciallo Rosario Berardi disse al
figlio Giovanni prima di cadere
sotto i colpi delle Brigate Rosse.
Parole rimaste incise nella memoria di Giovanni, il cui ricordo
lo porta a scrivere un libro sulla
tragedia che ha colpito la sua
famiglia, raccontando una verità
che solo i familiari delle vittime
possono, nella loro semplicità
e umiltà, tramandare affinché
rimanga vivo il ricordo dei loro
cari.
La prefazione di Mario Calabresi
che accompagna questo libro è
importante e significativa e contribuisce a sottolineare la sofferenza di chi queste tragedie le
ha subite, con la speranza che il
ricordarle serva a tutti noi a non
dimenticare coloro che hanno
pagato con la vita la loro fedeltà
allo Stato durante gli anni bui
del terrorismo.
marzo 2010 | Plus Magazine 13 | RECENSIONI
55
FUMETTI & CARTOONS
F&C
recensioni
di Salvatore Taormina (il Tao)
[email protected]
L’anno di Tex:
Tex Gigante serie attuale
n. 594 - aprile 2010
QUEL TRENO
A MEZZOGIORNO
Edizioni Bonelli
Brossurato € 2,70
In edicola
Partiamo dalla recensione del
Tex inedito attualmente in edicola (un piccolo capolavoro e
come non potrebbe esserlo se la
storia è scritta in maniera “Frizzante” da Mauro Boselli e disegnata magistralmente dal “Maestro” Alfonso Font) per parlare
del nostro Ranger preferito: il
2010 sarà infatti un anno indimenticabile per i fan di Aquila
della notte che a ottobre taglierà il traguardo delle 600 uscite
mensili.
Lo farà con una storia ambientata nel Grande Nord, disegnata
appunta
menti
Rimini Comics
23/25 Luglio
Piazza Federico Fellini - Rimini
Per chi vuole unire una vacanza
estiva alla scoperta delle ultime
novità editoriali e/o partecipare a
incontri e dibattiti sul fumetto di
alto livello.
Fumettopoli Milano
25/26 settembre
ATA HOTEL EXECUTIVE
Centro Congressi
Viale Sturzo 45 - Milano
Uno dei più grandi appuntamenti per appassionati dedicato al
fumetto, ai giochi di ruolo e non
solo. Adatta a tutta la famiglia,
consigliata in particolar modo ai
giovanissimi e non solo.
56
da un altro “Grande” Maestro:
Giovanni Ticci; e nel numero
601 ci sarà l’attesissimo ritorno
nella serie regolare del copertinista Claudio Villa e i fan sono
in trepida attesa visto che sono
passati ben otto anni dalla sua
ultima pubblicazione.
La Sergio Bonelli Editore ci propone (e continuerà a farlo nel
tempo) ancora una volta fumetti di alta qualità.
Bologna Comics
16/17 ottobre
PALANORD
Via Stalingrado 82 – Bologna
Una mostra principalmente dedicata a tutti gli amanti del collezionismo di fumetti, cartoline,
manifesti ecc.
Lucca Comics and Games
29 ottobre – 1 novembre
Piazza Napoleone
Centro di Lucca
La principale fiera italiana, vi si
riuniscono tutti i principali editori
nazionali e esteri, punto d’incontro per giovani aspiranti fumettisti che possono far visionare i
loro lavori agli “Editor” delle Case
editrici, momento di presentazione di tutte le principali novità del
settore. Ampio spazio dedicato
anche ai “Games” che godono di
ampi spazi a loro dedicati. Presenti anche molti rivenditori di
ottimo antiquariato. Davvero per
tutta la famiglia.
GUIDA PRATICA
AL COLLEZIONISMO 7
GABBIA DORATA
n.2 :“DRAMA”
Edizioni “Gli Amici del Fumetto”
Cartonato € 14,90
In libreria e fumetteria
“Vivianne e Viv s’incontrano laddove tempo e spazio perdono di
significato.
Segreti svelati fanno da cornice
ad un dramma comune: Viv scopre la verità sul suo Jean Luc, ma
toccherà a Vivianne compiere la
scelta più difficile della sua vita.
Tuttavia, spesso vittima e carnefice coincidono, e il dubbio è l’unica
certezza nella Gabbia Dorata.”
Con queste parole le autrici introducono la nuova avvincente
storia delle due (?) donne che,
pur vivendo in due epoche diverse, riescono ad interagire nel
tempo dell’altra.
Thriller ed erotismo sono ben
conditi in questa serie oramai
diventata un “Cult” per gli appassionati del genere. Capolavoro.
Edizioni “Gli Amici del Fumetto”
Cartonato € 13,00
In libreria e fumetteria
Sinceramente provo un po’ d’imbarazzo nel parlare di questo
volume, visto che l’autore del
volume e di questa recensione
sono la stessa persona. In altri
momenti avrei lasciato tranquillamente quest’onere ad altri, ma
in un momento come questo, di
grande confusione e incertezza,
in un mercato – quello del fumetto da collezione – dove l’informazione obiettiva è diventata
una chimera e in cui i falsi d’autore circolano tranquillamente
spacciati per originali, un volume
serio che dia delle indicazioni
precise su numeri rari, prezzi
d’acquisto e modi per riconoscere gli originali, costituisce (come
tutti gli altri volumi della collana)
un’ancora di salvezza e una guida sicura per il neofita che vuole
approcciarsi a questo mercato
che da sfogo nostalgico è diventato anche e soprattutto d’investimento. Il giudizio sul volume
lo lascio quindi tranquillamente
ai lettori.
ARTE, SCIENZA E COSTUME
estate
Mostre
Mimesi Permanente
Una mostra su simulazione e realismo
Riunisce tredici artisti internazionali delle ultime generazioni e provenienti da Europa, Stati
Uniti e Asia. Attraverso fotografia, pittura,
scultura, installazione e video, gli artisti in mostra offrono una riflessione su quel particolare
momento in cui le immagini si rivelano come
costruzioni evidenti e illusioni manifeste.
21x21. 21 Artisti x il 21° secolo
Mostra dedicata alla giovane arte italiana, promossa da Confindustria e Unione Industriale di Torino. Strutturata in forma di percorso
tematico, presenta una selezione di lavori di
21 giovani artisti, riunendo produzioni che riflettono su un argomento di interesse tanto
nel campo artistico che in quello della cultura industriale: la tensione creativa che anima
ogni cambiamento.
mutare delle forme, delle tecniche e dello stile
disegnativo con cui Fontanesi affronta il paesaggio nel maturare degli anni. Ma propone
anche temi non scontati, come la figura e la
veduta. Si rivedranno anche i grandi e impegnativi disegni a fusain in cui la traccia del
carboncino veniva sfumata in modo infinito e
impalpabile, con esiti di suggestione non inferiore a quelli della pittura.
Gam – Galleria Civica d’Arte Moderna
e Contemporanea
Via Magenta 31 – Torino
Dal 10/6 al 26/9/2010
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16/A – Torino
Dal 24/3 al 31/8/2010
Questa mostra esplora il lavoro di artisti che
oggi riflettono sul tema dell’immagine digitale
ma attraverso l’impiego di media analogici e
formati “tradizionali”, come la pittura, la scultura e il disegno.
Gam – Galleria Civica d’Arte Moderna
e Contemporanea
Via Magenta 31 – Torino
Dal 10/6 al 26/9/2010
Gesu’. Il corpo, il volto nell’arte
In concomitanza con l’Ostensione della Sacra
Sindone, la Reggia di Venaria organizza negli
spazi della Scuderia Juvarriana una mostra
sull’interesse che la persona fisica di Cristo
ha suscitato nell’arte: oltre 150 capolavori di
pittura e scultura dal paleocristiano al barocco
prestati da chiese e musei italiani e stranieri.
Alberto Garutti
È considerato una delle figure più importanti
e influenti della scena artistica italiana. La sua
poetica associa l’arte alla natura preservandone da una parte il senso mistico e misterioso
e legandola dall’altro a un aspetto scientificotecnologico. Per la mostra Garutti realizzerà
“Temporali”, con cui ha recentemente vinto
il Premio Terna: l’opera è un grande oggetto
luminoso simile a un lampadario le cui luci
si illumineranno simultaneamente ogni volta
che un fulmine cadrà sul territorio italiano.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16/A – Torino
Dal 25/3 al 31/8/2010
La Venaria Reale
Piazza della Repubblica, 4 – Venaria (To)
Dall’1/4 all’1/8/2010
Antonio Fontanesi
Declinazioni sul tema del paesaggio
La scelta tra i duecentocinquanta fogli della
collezione vuole far rilevare la ricchezza e il
marzo 2010 | Plus Magazine 13 | RECENSIONI
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SPORT E TEMPO LIBERO
di Giovanna Raballo
Un’estate al CUS!
in collaborazione con Ufficio Stampa CUS Torino
XVI MEETING INTERNAZIONALE DI ATLETICA LEGGERA
CITTÀ DI TORINO
XI MEMORIAL
PRIMO NEBIOLO
Stadio Nebiolo
di Torino
(Parco Ruffini)
inizio gare ore 19.00
Tariffe 2010
12
GIUGNO
2010
Biglietti interi:
rettilineo arrivo 20,00 €
curve e rettilineo opposto 10,00 €
Biglietti ridotti
(solo per curve e rettilineo opposto):
universitari con libretto
o CUS Card 5,00 €
militari in divisa 5,00 €
coupon 5,00 €
tesserati FIDAL 5,00 €
Gratuità:
Disabili e accompagnatore
Biglietteria: c/o CUS Torino, Via Braccini 1,
10143 - Torino. (SOLO il giorno dell’evento,
biglietteria direttamente presso lo Stadio Primo
Nebiolo a partire dalle ore 16.00 e fino ad esaurimento biglietti)
www.memorialprimonebiolo.org
In alto: Memorial Primo Nebiolo 2009 - premiazione di Fabio Cerutti
vincitore dei 100 metri con SAS Alberto II di Monaco
A fianco: Il campione paralimpico Oscar Pistorius in azione allo Stadio
Nebiolo nel 2009)
25
LUGLIO
2010
XII CONCERTO
IN ALTURA
Domenica 25 Luglio 2010
ore 11.00
Bardonecchia
Pian del Sole
Orchestra Filarmonica
Balkan Festival diretta
dal Maestro Ovidiu Balan
Concerto in Altura edizione 2009,
oltre 5000 persone ad assistere ed applaudire
il Maestro Valentin Doni e la sua orchestra.
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SPORT E TEMPO LIBERO
2010
ATTIVITÀ POLIVALENTE
NON RESIDENZIALE
Corso Sicilia Periodo: 14 giugno – 30 luglio 2010
da lunedì a venerdì
30 agosto – 10 settembre 2010
da lunedì a venerdì
Età: dai 6 ai 14 anni
Villanova d’Asti
Periodo: 14 giugno – 6 agosto 2010
da lunedì a venerdì
30 agosto – 10 settembre 2010
da lunedì a venerdì
Età: dai 6 ai 14 anni
Via Panetti
Periodo: 14 giugno – 2 luglio 2010 da
lunedì a venerdì
Età: dai 6 ai 14 anni
Barrocchio
Periodo: 14 giugno – 30 luglio 2010 da
lunedì a venerdì
Età: dai 6 ai 14 anni
ATTIVITÀ SPECIFICA
RESIDENZIALE E NON
Pallavolo
Via Panetti
Periodo: 5 luglio – 16 luglio 2010
da lunedì a venerdì
Età: dai 8 ai 16 anni
Bibione
Periodo: 20 giugno – 02 luglio 2010
Età: dai 10 ai 16 anni
Bardonecchia
Periodo: 18 luglio – 24 luglio 2010
Età: dai 10 ai 16 anni
Per informazioni generali:
Silvia Lovera - cell. 340.1802662
email: [email protected]
Iscrizioni presso le segreterie CUS
Torino.
Visitate il sito del CUS Torino al link:
http://www.custorino.it/under18/estatecus.aspx
CUS TORINO
Via Braccini, 1 – Torino
Telefono 011 388307
Fax 011 3827394
www. custorino.it
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Convenzione associati FABI Plus
Sconto del 30% sul costo della Cus Card
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | SPORT E TEMPO LIBERO
59
SPORT E TEMPO LIBERO
È importante guardare gli altri giocatori?
Il tempo dedicato all’osservazione è
estremamente importante per apprendere la tecnica del golf ed è soprattutto utile
offrire un feed-back al giocatore stesso,
nel senso che attraverso l’analisi video
che noi operiamo si possono capire bene
i propri errori e assimilare la strategia migliore suggerita dall’insegnante per correggere gli automatismi non idonei.
Mentre agli associati FABI Plus già
competenti cosa offri?
Applichiamo sempre lo sconto del 10%
per qualsiasi tipo di lezione sia individuale sia di gruppo.
IL GOLF
praticare lo sport
immersi nel verde
Molti associati hanno risposto positivamente alla proposta del maestro di
golf Emanuele Bianco e sono andati al
Circolo Golf Grugliasco per “iniziare”
questo nuovo e affascinante sport.
Emanuele, quali nuove proposte riservi
per gli associati FABI Plus che ancora non
ti conoscono e non hanno alcun tipo di
esperienza di golf?
Questo è uno sport che non pone limiti di età al praticante e per chi desidera
provare senza alcun tipo di impegno per
valutare l’interesse, offro una lezione con
me totalmente gratuita. Se l’esito è soddisfacente, allora l’associato FABI Plus
60
può effettuare il pacchetto delle 5 lezioni
a 75,00 Euro, comprensive di ingresso al
circolo, attrezzature e palline.
Veramente un’offerta straordinaria e stimolante anche per i più scettici!
Sì, sono certo che provando molti avranno la possibilità di ricredersi e scoprire
uno sport straordinario che si pratica in
un contesto suggestivo, anche per il clima favorevole del periodo estivo.
Suggerisco di venire in compagnia di
un’amica oppure un amico per godersi
il panorama e rilassarsi, mentre l’altro effettua la prova e viceversa.
Abbiamo tavolini e sedie all’aperto dove
poter stare comodamente sorseggiando
un drink e osservando gli altri mentre
giocano.
E per coloro che ad Agosto rimangono
a Torino, sei disponibile per le lezioni individuali?
Sì, e devo dire che è un mese dove si può
lavorare con molta tranquillità e maggiore disponibilità di scelta per gli orari delle
lezioni.
Mi dicevi che il golf è in grado di provocare effetti positivi sulla mente di chi lo
pratica. Mi puoi spiegare meglio?
Certamente! Stare all’aria aperta e camminare a lungo immersi nel verde in un
ambiente lussureggiante contribuisce a
rilassare la mente e riequilibrare il nostro
sistema nervoso, troppo spesso sotto
stress a causa dei pressanti impegni quotidiani, professionali e non. Una pratica
costante di questo sport comporta benefici a livello emotivo che si evidenziano in
una ritrovata capacità di relazionarsi con
il prossimo e in una migliore qualità del
sonno. È un rimedio privo di controindicazioni che può sostituire egregiamente
gli ansiolitici e molti medici oggi lo consigliano proprio per ristabilire il tono
dell’umore in modo del tutto naturale.
EMANUELE BIANCO
Professionista di Golf
Cell.: 392 3087117
[email protected]
Condizioni agevolate
associati FABI Plus
MAPPAMONDO
STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI
testo di Lucio Valetti
foto di Sergio Pitamiz
62
Ant
MAPPAMONDO
artide
L’ULTIMO CONTINENTE
ANTARTIDE
Chi ci pensava fino a ieri? Noi viaggiatori, intendo, perché quel paese tutto bianco che non
sai neppure esattamente cos’è, quella cosa giù in fondo al mondo è sempre
stata roba da scienziati. Invece ecco che, un po’ sull’onda di un desiderio di
conoscenza e curiosità sempre più forti, un po’ perché bisogna pur sempre
trovare destinazioni inedite per il business turistico, eccola qui l’Antartide.
A portata di turista. E a portata di navi da crociera. Se poi una di questa si mette
ad emulare il Titanic, fortunatamente con nessuna conseguenza per i passeggeri e va a sbattere contro un iceberg alimentando ancora più la leggenda, ecco
che la voglia di Antartide fa un’impennata.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | MAPPAMONDO
63
MAPPAMONDO
COME FUNZIONA? Parte tutto dal Sudamerica.
Finisce con la Terra del Fuoco, che si chiama così
per via degli incendi che gli indigeni provocavano per spaventare gli spagnoli invasori, ma fa un
freddo cane, poi ci sono un po’ di isole perse nel
mare (tra cui quella di Capo Horn, il posto più
famoso del mondo per chi va in barca) e poi c’è
il mare. Uno dei mari più difficili del mondo essendo l’incontro-scontro tra oceano Atlantico e
Pacifico. Vanto di ogni marinaio è essersi fatto
frullare da quelle onde mitiche, sulle orme di sir
Chichister o il capitano Joshua Slocum.
Si chiama Passaggio di Drake quel tratto di mare,
nome inglese perché da queste parti chi passava
dava un nome a qualcosa e tradotto in termini
di viaggio vuol dire una cinquantina di ore di
navigazione nel vuoto totale. Perché l’Antartide è davvero in fondo al mondo, ti dà proprio
l’idea di essere arrivati da dove non si prosegue,
ma si può solo tornare. Il modo per arrivarci,
da scienziato, è quello di far parte di una delle
tante basi internazionali che stanno lì a studiare
questo concentrato di informazioni. Da turistaviaggiatore, i modi sono pochi. O hai il fegato
di armare una barca e andarci da solo con il tuo
equipaggio come qualcuno fa, oppure ti appoggi
a un tour operator che ha in catalogo il paese
fuori dal mondo.
Il viaggio è stato organizzato dal Tour Operator
Tour 2000 (www.tour2000.it) e siamo partiti con
la Antarctic Dream, una nave di 85 metri, vecchio
cargo-rompighiaccio costruito in Olanda usato
per un po’ dalla marina cilena e rimesso a posto
un paio di anni fa come nave da crociera.
Dove c’erano i containers hanno costruito un
salone in legno e ottoni perfettamente old style
marinaro, ponti e stive sono stati trasformati in
cabine perfettamente equipaggiate e piacevoli
da vivere. 39 in tutto su 4 ponti, tutte con servizi privati, tv a circuito chiuso. Spazi comuni
come una sala da pranzo per 100 persone, bar,
biblioteca, auditorium, sala proiezioni, eliporto,
palestra, sauna, infermeria con medico a bordo
e boutique.
Il resto è quel che serve dal punto di vista tecnico: uno scafo a prova di ghiacci, spesso in prua
anche 90 cm in grado di frantumare banchise di
una certa stazza, attrezzature di sopravvivenza
in caso di problemi, tecnologia di navigazione e
propulsori all’avanguardia.
64
Poi dentro, nella nave, ci sono anche studiosi,
come un ornitologo, un antropologo, un geologo, perfino un cartografo. C’è un capo spedizione, ci sono i piloti dei gommoni, ci sono i gommoni. Poi il vestiario in dotazione (parka, stivali:
portatevi pantaloni, berretti e guanti) per andare
a terra. E tutto questo fa assomigliare straordinariamente il viaggio a una spedizione.
Certo, quando non si scende a terra uno staff di
cuochi ti fa sentire mollemente coccolato. E così il
continente, in fondo, meno immaginato, sognato, diventa una realtà, budget permettendo, alla
portata di tutti.
Ci sono anche navi da crociera tipo Caraibi per
intenderci che incontri sulle rotte verso sud,
roba da mille cabine e duemila posti, bazzica
perfino la Queen Mary da queste parti e immagino che la sera ci siano spettacoli di prestigiatori e musica ballabile.
Ma lo spirito non è quello giusto e poi l’Antartide la vedono da lontano. Noi invece ci abbiamo
appoggiato gli stivali, sull’Antartide.
MAPPAMONDO
STORIE DI VIAGGI
E VIAGGIATORI
DENTRO, NELLA NAVE, CI SONO
ANCHE STUDIOSI, COME UN
ORNITOLOGO, UN ANTROPOLOGO,
UN GEOLOGO, PERFINO UN
CARTOGRAFO. C’È UN CAPO
SPEDIZIONE, CI SONO I PILOTI DEI
GOMMONI, CI SONO I GOMMONI.
POI IL VESTIARIO IN DOTAZIONE
PER ANDARE A TERRA. E TUTTO
QUESTO FA ASSOMIGLIARE
STRAORDINARIAMENTE IL VIAGGIO
A UNA SPEDIZIONE.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | MAPPAMONDO
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MAPPAMONDO
COME FUNZIONA. Partenza da
Ushuaia, ultimo avamposto argentino (qualche volta si parte da
Punta Arenas, Cile), canali della
Terra del Fuoco (già spettacolari di
per sé, si scende con i gommoni a
vedere i fiordi con i ghiacciai che
ci scivolano dentro e le colonie di
foche sulle sponde), Capo Horn e
poi il mare aperto. Il vuoto di due
giorni, ma non si è mai soli perché
in cielo volano albatros, petrelle,
aquile di mare (quando si avvicina
la terra) e il mare brulica di balene,
orche, pinguini in formazione di
cento o duecento. Poi all’improvviso arriva una striscia di terra bianca che sono le South Shetland con il mare che improvvisamente
si placa e diventa amico e un paesaggio di pochi colori capace di
darti un infinito senso di pace.
Il bianco del ghiaccio, il nero delle poche rocce vulcaniche, che
nel periodo più caldo escono allo scoperto, l’azzurro del mare
piatto e silenzioso.
Un silenzio che è dappertutto e ti avvolge come un piumino.
Rotto semmai solo dal frastuono gracchiante delle colonie di
pinguini di tante specie, gli animali più buffi e teneri del pianeta.
Appena sbarchi ti trovi circondato da questi buffi animali a due
zampe vestiti di rosso che da parecchi decenni non fanno del
male a nessuno. Anzi c’è l’impegno a fare in modo che tutto
rimanga perfetto e a misura di pinguino. È, questo, certamente
il luogo più protetto del mondo. Non appartiene a nessuno ma
all’intera umanità e a saperlo studiare può raccontare tutta la
storia dell’umanità.
Sappiate che non è come il Polo Nord una semplice distesa di
acqua gelata, ma è un continente vero, fatto di terra e roccia.
Una dozzina e passa di milioni di chilometri quadrati con una
temperatura media di meno 50 gradi e punte di meno 90, con
una piovosità pari a quella del Sahara con la particolarità che ogni
goccia che cade, da milioni di anni, resta, congelata, ghiacciata.
Così certe vallate antartiche sono cancellate da una coltre perfino
di 5000 metri (cinque chilometri, non ho sbagliato a scrivere) di
ghiaccio. C’è chi pagherebbe oro per farsi un Martini utilizzando
il ghiaccio del Pleistocene. Si va un po’ per isole, George Island,
Petermann Island, Cuverville Island, Deception Island e un po’ si
tocca la costa sulla della Penisola Antartica. Neko Bay, Pleneau,
Paradise Bay, Whaler’s Bay, Pendulum Cove: piccoli fiordi, anfratti, ghiaccio, spettacolari visioni di iceberg, la banchisa che si frantuma e galleggia a cubi sul mare, perché noi turisti si va nell’estate antartica, che fa caldo e il ghiaccio si frantuma e il continente
scopre perfino lembi di terra, là dove i vulcani bruciano nel suo
ventre. Stivali, parka, guanti, berretti e si va calando di volta in
volta i gommoni a perlustrare questo mondo di incanti candidi.
Il più strano e più lontano spettacolo naturale del mondo.
66
QUESTO È CERTAMENTE IL LUOGO
PIÙ PROTETTO DEL MONDO.
NON APPARTIENE A NESSUNO,
MA ALL’INTERA UMANITÀ
E A SAPERLO STUDIARE
PUÒ RACCONTARE TUTTA
LA STORIA DEL GENERE UMANO.
MAPPAMONDO
STORIE DI VIAGGI
E VIAGGIATORI
Sulle orme
di Amundsen
e di Shackleton
Fu Roald Amundsen, norvegese,
il primo a piantare la bandiera al
Polo Sud il 14 dicembre del 1911, fregando Robert Falcon Scott, inglese, in una specie di gara.
Ma il personaggio più affascinante legato alle esplorazioni antartiche
è certamente Ernest Henry Shackleton, irlandese, che nel 1909 arrivò
a soli 180 chilometri dal Polo Sud con una marcia di 2700 chilometri
in 128 giorni e nel 1914 visse la leggendaria avventura raccontata in
un libro affascinante, della traversata, tra mille traversie, del conti-
nente dal Mare di Weddel fino al Mare di Ross.
Dopo qualche giorno si finisce quasi per immedesimarsi nel vecchio Skackleton e nella sua fatica. Perché raggiungerla, l’isolona
di 14 milioni di chilometri quadrati non è facile. Prima i canali della Terra del Fuoco, con i ghiacciai che scendono verso il mare, poi
il mare aperto e duro che dura 50 ore e che si scatena perché il
posto più puro del pianeta sa difendersi. Anche se gli 85 metri di
solido metallo sanno attaccare e affrontare quel mare perennemente frullato.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | MAPPAMONDO
67
MAPPAMONDO
Visti e passaporti
Nessun visto né documento specifico è richiesto per l’ingresso in Antartide. È sufficiente il passaporto in corso di
validità. Può essere utile, per eventuali formalità doganali
nei Paesi del Sud America, portare con sé alcune fotocopie e i dati anagrafici. Tuttavia, poiché i piani di navigazione dipendono totalmente dall’imprevedibilità delle
condizioni atmosferiche e del ghiaccio, anche se possedete un biglietto per un viaggio diretto, oltre al passaporto potrebbe essere conveniente avere un visto valido
per ognuno dei paesi in cui la vostra nave potrebbe essere
costretta a cercare riparo in porto.
Vaccinazioni e altre informazioni sanitarie
Non sono richieste vaccinazioni.
Consigliamo precauzioni e attenzione per problemi di ipotermia, scottature solari, disidratazione, congelamento e cecità da riflesso della neve.
Le crociere con la Antarctic Dream sono vendute in Italia da TOUR 2000 con partenze
in autunno e in inverno che corrispondono
all’estate australe caratterizzata da una luce
diurna 24 ore al giorno.
Prossima partenza: dal 13 al 28 novembre
2010 con assistenza in italiano a bordo.
Durata: 15 giorni, prezzo per persona in cabina doppia: a partire da 5.180 euro (più volo
intercontinentale).
Vedi programma in dettaglio:
http://www.viaggiantartide.it/viaggi/crociera-spedizione-in-antartide-14-nov
TOUR 2000
Via Santa Teresa 10
10121 Torino
tel. 011 5172748 - fax 011 5172789
www.tour2000.it
Sonia Belforte [email protected]
cell. 340 3324945
Per gli associati FABI Plus
sconto del 12%
68
MAPPAMONDO
STORIE DI VIAGGI
E VIAGGIATORI
Vestiario
Per essere adatto alle regioni polari, l’abbigliamento deve:
E’ fortemente consigliato stipulare polizze assicurative personali per l’assistenza medica ed altri servizi alla persona durante il Vostro viaggio. Tutte
le navi dispongono di un medico a bordo e di un’infermeria, ma in caso di
bisogno é bene essere coperti da polizze stipulate nel paese di origine.
Le condizioni climatiche nelle zone dell’Antartide normalmente visitate non
sono così difficili come si potrebbe immaginare. Tuttavia si tratta sempre di
zone estremamente inospitali, senza strutture e lontane da qualsiasi punto
di soccorso rapido, eccezion fatta per la nave.
1. mantenere caldo il corpo e specialmente le mani e i piedi,
2.evitare la sudorazione,
3.consentire la libertà dei movimenti,
4.essere confortevole nelle diverse condi- zioni di clima.
Il modo migliore per realizzare questi obbiettivi è impiegare il “metodo degli strati”.
Più strati sovrapposti di tessuti leggeri risultano molto più efficaci di uno o due strati di
tessuti pesanti: infatti permettono la traspirazione cutanea e allo stesso tempo trattengono più strati di aria, che esercitano un notevole effetto termoisolante. Il numero degli
strati e il tipo di tessuto possono essere scelti di volta in volta in funzione delle condizioni
meteorologiche.
Per gli sbarchi lo staff fornirà ai passeggeri
capi di abbigliamento speciali da indossare
(parka e stivali)
Per questa ragione è importante:
●
essere consci delle proprie capacità e dei possibili pericoli e comportarsi
di conseguenza; programmare le proprie attività tenendo sempre presente la sicurezza personale;
● in terra come in mare, mantenere una distanza di sicurezza dalla fauna;
● rimanere con il proprio gruppo e seguire le istruzioni del capogruppo;
● non camminare sui ghiacciai e sulle distese di neve senza l’equipaggiamento adatto: c’è il pericolo reale di cadere nei crepacci;
● non confidare troppo nell’aiuto altrui; programmarsi seriamente per essere autosufficienti, cosa che riduce anche il rischio.
Come indicazione generale non devono
mancare:
• Occhiali da sole/binocolo.
Gli occhiali scuri o gli occhiali da neve polarizzati sono sempre indispensabili,
per proteggersi dal riverbero della luce solare sui ghiacci.
• Parka e Pile
• Cappello, guanti e sciarpa
• Abbigliamento termico
• Creme solari
• Costume da bagno
• Scarpe confortevoli
• Stivali di gomma (preferibilmente alti almeno fino al ginocchio)
• Abbigliamento informale per la vita a bordo della nave
• Preferibilmente abbigliamento termico e non sintetico
• Creme solari
• Costumi da bagno
• Scarpe confortevoli per camminare
• Molto utile può rivelarsi una piccola borsa impermeabile, da portare sulle spalle, a tracolla o applicata alla cintola.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | MAPPAMONDO
69
CONVENZIONI
Iniziative
e servizi agli associati
ARCHITETTO LUCIA DE MASI
Ristrutturazioni, arredamento di interni e progettazione edilizia nei settori
residenziale e commerciale. Uno stile
inconfondibile fatto di modernità e tradizione.
Per gli associati FABI Plus
condizioni agevolate
Per appuntamenti arch. Lucia De Masi
[email protected]
BIVERBROKER srl
Società specializzata sul mercato nazionale per la gestione dei servizi assicurativi e di risk management.
Per gli associati FABI Plus polizza
RC Auto e la polizza casa in convenzione.
Possibilità per i dipendenti bancari
di aderire a prezzi convenzionati alle
polizze R.C. Ammanchi di cassa
e R.C. professionali stipulate dalla
FABI e Biverboker srl.
Richiedere modulistica a FABI Plus
tel. 011 5611153 o [email protected]
www.biverbroker.com
CASCINA CORNALE
Cooperativa agricola nata nel 1997 che
ha come obiettivi la tutela dell’agricoltura nativa e la realizzazione di relazioni
economiche sostenibili fondate su rapporti di fiducia e rispetto tra le persone
e con l’ambiente.
Tramite l’abbonamento spesa si può
ricevere al proprio domicilio il pacco
settimanale composto da prodotti sani
e genuini.
Per gli associati FABI Plus
condizioni agevolate
C.so Marconi 64 - Magliano Alfieri (Cn)
tel. 0173 66669 fax 0173-266835
www.cornale.it
[email protected]
70
CENTRO MEDICO PIFFETTI
Prestazioni effettuabili: visite mediche
specialistiche, ambulatoriali e domiciliari, visite mediche per idoneità sportiva,
diagnostica ecografia internistica, ginecologia e cardiologia anche domiciliare,
test intolleranze alimentari.
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Sconto del 20% su diagnostica
Sconto del 10% su visite specialistiche
Via Piffetti 33/C – Torino
tel. 0114736100
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COMPAGNIA ITALIANA DEL LUSSO
Gioielli, orologi ad altissimo livello e una
collezioni di quadri d’autore.
Pezzi d’antiquariato del ‘600, ‘700, ‘800
fino agli anni ’30 con certificato di autenticità dell’opera e la provenienza.
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Via Cassini 39 – Torino
tel. 011 5089996
www.compagniaitalianalusso.it
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CTA- CONSORZIO TORINESE
AUTOSERVIZI
Noleggio di auto con autista, servizi di
rappresentanza e cerimonia. Parco Auto:
Lancia Thesis, Mercedes cl E, Peugeot
607, Chrysler 300C, BMW , Lancia Phedra, Minibus, Autobus Iveco/Mercedes
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sconto del 10% Es. Torino (zona Centro o Crocetta € 35,00 + IVA)
Aeroporto “Sandro Pertini” piano arrivi
- Caselle Torinese
tel. 011 9963090 - fax 011 9915743
Numero verde 848788711
www.ctataxi.it - [email protected]
CONVENZIONI
CUS TORINO
Per gli associati FABI Plus riduzione
della CUS CARD da € 15,00 a € 10,00
e applicazione del piano agevolato per
tutte le attività organizzate.
Per informazioni rivolgersi alle Segreterie del CUS Torino presentando la card
FABI Plus
Via Braccini 1 – Torino
tel. 011 388307 – 011 337221
Via Panetti 30 – Torino
tel. 011 6057106
www.custorino.it
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tel. 011 5623703
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all’insegnamento della Scuola Nazionale Professionisti Federazione Italiana
Golf. Esercita al Circolo Golf Grugliasco e segue i suoi allievi anche in altri
Circoli per lezioni individuali.
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Dal 1929 rappresenta il più antico studio immobiliare torinese.
Servizi alla clientela:
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locazione
– gestione ed amministrazioni patrimoniali, perizie e giudizi di stima
– consulenze e check-up immobiliari
– progettazione architettonica e
ristrutturazioni
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giugno 2010 | Plus Magazine 14 | CONVENZIONI
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giugno 2010 | Plus Magazine 14 | CONVENZIONI
73
GITE
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rivolgersi a FABI Plus Tel. 011 5611153
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12 – 13 GIUGNO
WEEK END AD ARDECHE
IL CANYON PIU’ FAMOSO D’EUROPA
Canyon selvaggio, acque limpide, natura
rigogliosa. Nel Sud della Francia, questo
luogo incantevole, riserva naturale protetta, ricca di fauna e anfratti scavati
nella roccia, offre la possibilità di una
discesa in canoa per 32 chilometri di acqua pulita e movimentata da una serie
di facili “rapide”, in un ambiente integro
e maestoso.
Quota individuale di partecipazione: € 40,00
(quota viaggio A/R in pullman via traforo del Frejus)
5 SETTEMBRE - VAL VIGEZZO
TRENINO DELLE CENTO VALLI
La Val Vigezzo, a pochi km dal confine
italo-svizzero è conosciuta come “Valle
dei Pittori” perché pennellata da innumerevoli sfumature, proprio come la tavolozza di un pittore.
Quota individuale
di partecipazione: € 14,00
+ € 26,00 circa per battello e trenino
Bambini e ragazzi fino anni 16: € 11,00 + € 13,00 circa per battello e trenino
10 OTTOBRE
PARCO DIVERTIMENTI
DI GARDALAND
Gardaland è il Parco divertimenti n° 1 in
Italia, ricco di attrazioni, spettacoli, avventure da sogno, magia. Ogni giorno,
da aprile a ottobre, offre tanti tipi di
spettacoli diversi, 4 villaggi a tema, 4 ristoranti, 18 punti di ristoro negozi.
Quota individuale
di partecipazione: € 20,00
+ ingresso al parco
Bambini e ragazzi fino anni 16: € 15,00 + ingresso al parco
74
SPETTACOLI
Tramite il circuito ticket.it
spettacoli:
vendita di biglietti per gli
Per prenotazioni e ritiro biglietti
rivolgersi a FABI Plus Tel. 011 5611153
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GODS OF METAL 2010
Collegno (TO) – Parco Certosa Reale
25, 26, 27 giugno 2010 – ore 12.00
Posto unico € 46,00
DALLA – DE GREGORI
Venaria Reale (TO)
Giardini della Reggia di Venaria
5 luglio 2010 – ore 21.00
Tribuna numerata € 28,75
Platea A gold € 69,00
CORRADO GUZZANTI
Venaria Reale (TO)
Giardini della Reggia di Venaria
20 luglio 2010 – ore 21.00
Tribuna numerata € 28,75
Settore A € 46,00
Settore B € 36,80
MASSIVE ATTACK
Venaria Reale (TO)
Giardini della Reggia di Venaria
6 luglio 2010 – ore 21.00
Prato € 34,50
Tribuna numerata € 46,00
CRANBERRIES
Venaria Reale (TO)
Giardini della Reggia di Venaria
8 luglio 2010 – ore 21.00
Tribuna numerata € 41,40
Prato € 34,50
GIGI D’ALESSIO
Venaria Reale (TO)
Giardini della Reggia di Venaria
12 luglio 2010 – ore 21.00
Prato € 25,30
Tribuna numerata € 32,20
ELIO E LE STORIE TESE
Collegno (TO) – Parco Certosa Reale
23 luglio 2010 – ore 21.30
Posto unico € 23,00
LITFIBA
Collegno (TO) – Parco Certosa Reale
26 luglio 2010 – ore 21.00
Posto unico € 36,00
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | SPETTACOLI
75
IL MEDICO RISPONDE
Continua la collaborazione con il Dr. Bartolomeo Olivero - medico chirurgo esperto in nutrizione ed intolleranze alimentari. Risponderà alle
domande ricevute in redazione a 360 gradi sulle problematiche di tipo
internistico. Inviate i vostri quesiti a [email protected].
Negli ultimi mesi sono risultato essere
intollerante a 12 tipi di sostanze alimentari diverse. Ho eliminato dalla mia dieta
tali alimenti, ma i fastidi gastrointestinali
che ho, mi attanagliano ugualmente.
Le chiedo cortesemente cosa posso fare per cercare di risolvere questo,
“drammatico problema”.
Paolo
Per curare le intolleranza alimentari si
deve seguire un percorso di eliminazione del cibo in questione e dei suoi collaterali per un periodo più o meno lungo
che si calcola basandosi sul grado di intolleranza (es. grado 1 due mesi, grado 2
quattro mesi, grado 3 sei mesi). Inoltre
a livello intestinale ci sono diverse variabili da tenere in considerazione: la flora
batterica in primis, poi l’acidità gastrica,
la possibilità di avere dei diverticoli etc.
Buongiorno.
Alla fine di giugno partirò per il Brasile, dove trascorrerò le vacanze estive.
Mi hanno detto che ci sono molte zone
a rischio per la febbre gialla, tuttavia
mi è stato sconsigliato di fare il vaccino
tradizionale, che sembra possa avere effetti collaterali anche gravi. So però che
la febbre gialla risulta mortale in circa la
metà dei casi e quindi sono un po’ preoccupata.
Vorrei sapere se è possibile utilizzare
rimedi vegetali per rafforzare le difese immunitarie contro questa malattia, portata da una zanzara.
Grazie, Chiara.
In Brasile è richiesta la vaccinazione se
si è stati nei sei mesi precedenti in paesi
infetti o è raccomandata se si visitano
le zone rurali del nord ovest o centro,
nonché la profilassi antimalarica. Il vaccino può essere pericoloso se eseguito
in imperfette condizioni di salute.
Per potenziare il sistema immunitario
sicuramente la Vitamina C ad alte dosi
2-3 grammi al dì può essere d’aiuto iniziando almeno 30 giorni prima.
Mi rendo conto che forse è un po’
tardi, ma il mio ragazzo, che ha 21 anni,
soffre da molto tempo di una forte allergia ai pollini, con bruciore, prurito, arrossamento degli occhi e malessere, e si sta
curando con massicce dosi di antistaminici. Questo uso eccessivo di farmaci mi
fa temere per la sua salute.
Esistono soluzioni naturali che possano essere adottate anche adesso?
Attendo una sua cortese risposta.
Sara.
Per le allergie al polline esistono diverse
strategie: la più sicura è il vaccino però è
tardi e si può prendere in considerazione per l’anno prossimo, in alternativa
c’è l’agopuntura, oppure dei sintomatici
a base di cortisone nel collirio o nei devices inalatori.
Gli antistaminici hanno un effetto solo
giornaliero e possono dare sonnolenza
o, se contengono vasocostrittori, anche
sintomi cardiaci e vanno usati con cautela.
Vorrei sapere se ci sono delle controindicazioni o degli effetti collaterali nell’uso
della melatonina come aiuto per addormentarsi.
Grazie, Franco.
Sono personalmente favorevole all’uso
della melatonina come sostanza favorente dei ritmi fisiologici quali ad esempio il ritmo sonno-veglia alla dose di 1-3
milligrammi la sera.
76
L’ESPERTO IMMOBILIARE RISPONDE
Il Dr. Cesare Furbatto, titolare dell’omonimo studio immobiliare torinese, collabora con la nostra rivista per dare la possibilità ai lettori di
avere risposte esaustive alle domande inerenti il settore casa. Potete inviare le vostre richieste a [email protected].
“Sono proprietario di un immobile
che si è appena liberato e ho deciso di
riaffittarlo. Che tipo di contratto mi consiglia di fare?”
Mario
Esistono due tipi di contratti: quello
“uso non abitativo” e “uso abitativo”.
I contratti “uso non abitativo” sono regolati dalla legge n° 392 del 27 luglio
1978 e vengono utilizzati per l’affitto
di uffici, negozi, laboratori, capannoni
etc…
Le caratteristiche principali sono:
A)la durata è di sei anni (rinnovabile
di ulteriori sei anni. La durata può
anche essere superiore e qualora superi i nove anni sussiste l’obbligo di
trascrizione);
B)l’aggiornamento annuale del canone
è in base all’indice ISTAT e non può
superare il 75% del “costo della vita”;
C)la disdetta deve essere inviata con 12
mesi di preavviso.
Se l’oggetto del contratto è ad es. un
negozio e l’inquilino ha un contatto
diretto con il “pubblico dei consumatori” in caso di disdetta ha diritto a 18
mensilità dall’ultimo canone pagato,
che diventano 36 se il nuovo inquilino svolge la stessa attività.
La disdetta (nel primo quadriennio può
essere inviata solo per specifiche ragioni) deve essere inviata con 6 mesi di
preavviso.
2)Contratti “convenzionati”
La durata è variabile da 3/4/5/6 anni
con possibile rinnovo di ulteriori 2 anni.
Il canone non è libero ma fissato in base
ad un accordo territoriale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni degli inquilini.
Torino è stata suddivisa in 6 zone e ciascun immobile, in base ad uno specifico
elenco, rientra in una di queste.
Ogni zona ha quindi un valore locativo
al mq minimo e massimo con una ulteriore differenziazione in funzione della
presenza di certi “elementi” (es. presenza di porta blindata/doppi vetri/doppi
servizi ecc.).
Il canone viene quindi calcolato in funzione della durata del contratto (più è
lungo maggiore è il canone consentito)
della zona di riferimento, di quanti elementi dispone l’appartamento, e delle
superfici (100% dei mq calpestabili effettivi, 80% del box, 25% delle cantine/
soffitte/balconi/terrazzi).
Normalmente il canone che si raggiunge è inferiore ai contratti “liberi” ma beneficia di grosse agevolazioni fiscali:
a) ICI ridotta (es. Torino applica aliquota
1 per mille),
I contratti “uso abitativo” sono regolati
dalla legge n° 431 del 9 dicembre 1998,
e si suddividono in 4 categorie:
b) riduzione della base imponibile IRPEF del 40,5% anziché del 15% consentita per i canoni “liberi”
1) Contratti “liberi”
La durata è di 4 anni (minimo) con possibile rinnovo di ulteriori 4 anni. Il canone di locazione è libero e quindi lasciato alla libera negoziazione tra le parti.
L’aggiornamento del canone è in base
all’ISTAT 100%.
c) riduzione dell’imposta per la registrazione annuale del contratto del 30%.
Un ulteriore grosso vantaggio è che potendo locare con un affitto concorrenziale, la selezione dell’inquilino risulta
molto più semplice dal momento che
spesso ci sono più persone interessate.
L’aggiornamento ISTAT annuale è del
75%.
3) Contratti “transitori”
Vengono utilizzati in presenza di specifiche situazioni di transitorietà: es. persone che vengono trasferite per lavoro per
brevi periodi.
La durata consentita varia da 1 mese
fino al limite massimo di 18 mesi. Il
canone di locazione non é “libero” ma
“convenzionato” (senza agevolazioni fiscali) e l’aggiornamento ISTAT é del 75%
del costo della vita.
4) Contratti “universitari”
Sono contratti stipulati per le esigenze
abitative di studenti universitari.
La durata consentita varia da 3 a 36
mesi. Il canone di locazione non è “libero” ma “convenzionato” (con agevolazioni fiscali) e l’aggiornamento ISTAT
é del 75%.
In conclusione, mi auguro di averle
chiarito maggiormente le idee per poter
decidere con più serenità il tipo di contratto da sottoscrivere.
Risulta tuttavia evidente che la presente
esposizione è una estrema sintesi dei
possibili contratti ammessi dalla legge italiana ed è quindi consigliabile un
maggior approfondimento giuridico oltre che tecnico e commerciale.
Al netto della fiscalità molto spesso risulta più conveniente affittare con un
canone “convenzionato” più basso rispetto ad un canone “libero” più alto.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | GLI ESPERTI RISPONDONO
77
L’ARCHITETTO RISPONDE
L’architetto Lucia De Masi si occupa di ristrutturazioni di locali oltre
che di abitazioni e a Torino molti ristoranti, negozi, uffici e palestre
portano la sua firma. La sua opera si trova in esercizi commerciali del
Piemonte, Liguria, Toscana, spingendosi fino in Francia. Noi lettori
ne abbiamo apprezzati alcuni già nelle pagine della rivista e sempre
la caratteristica che la contraddistingue è questo straordinario gioco
di luci per esaltare gli spazi ed i volumi.
Gentile architetto, vorrei creare nel
salone della mia casa un’atmosfera teatrale, cosa mi consiglia? Alessandra
Cara Signora Alessandra,
è vero, la casa è come un teatro perché
rappresenta la persona che la vive, è uno
scrigno prezioso di ricordi e di momenti
vissuti, è un luogo vivo avvolgente che ci
accoglie, diventa un rifugio sicuro nella solitudine ma è anche un momento di gioia
da condividere con gli altri, la casa rispecchia la personalità di chi la vive, perché è
un insieme di emozioni, momenti scenografici di questa esistenza. Se lei desidera
78
un salone con degli effetti teatrali è indispensabile creare un contesto adeguato,
in cui la luce sicuramente potrà essere una
grande protagonista e contribuire a magnificare l’ambiente che però deve avere un’armonia come nelle immagini proposte
Architetto De Masi, ho visto pubblicata su un numero di AD di alcuni anni
fa una casa da lei totalmente ristrutturata e arredata con ottimo gusto.
Avendo acquistato da poco un immobile di nuova costruzione, mi chiedo è
possibile avere la sua consulenza solo per
la scelta dell’arredo? Barbara - Intesa
Cara Signora Barbara, sarebbe un piacere
aiutarla a progettare degli spazi da vivere
con gioia realizzando un contesto in cui
lei possa sentirsi a proprio agio.
Il compito di un architetto è quello di
mettere la propria competenza al servizio
del cliente entrare in sintonia senza fermarsi agli aspetti formali, ma tradurre in
progetto i desideri, lo scopo è realizzare
una casa intelligente funzionale che deve
avere l’anima di chi la vive, una casa che
possa trasmettere felicità e portare pensieri positivi e perché no! un luogo in cui
si realizzano anche i sogni, quelli che non
devono mai mancare.
L’AVVOCATO RISPONDE
Pubblichiamo alcuni dei quesiti posti dai nostri lettori all’avvocato
Giuseppina Verduci alla quale abbiamo chiesto, per ciascuno di essi,
di esprimere il suo parere. Come al solito tra le richieste pervenute in
redazione si è cercato di scegliere quelle con una valenza di interesse
generale.
Potete inviare le vostre domande per l’avvocato Verduci direttamente a [email protected].
Mi scrive il sig. Massimo: “Alcuni
mesi fa, durante la notte, ho subito un
furto nel mio appartamento, che si trova
al quarto piano di un condominio. Per introdursi in casa mia, i ladri si sono serviti
dei ponteggi che erano stati montati da
un’impresa incaricata dal condominio di
ridipingere le pareti esterne. Posso chiedere all’impresa o al condominio il risarcimento dei danni, dato che mi sono stati
rubati diversi oggetti di valore?”.
Egregio sig. Massimo, in risposta al
Suo quesito debbo precisare che la possibilità di domandare il risarcimento
all’impresa, dipende dalle modalità di
installazione dei ponteggi dalla stessa
seguite. Se il ponteggio non era sufficientemente illuminato, oppure non era
dotato di adeguate protezioni, idonee
ad impedire l’accesso di malintenzionati, allora si può ritenere che la condotta
dell’impresa appaltatrice sia connotata
da negligenza, presupposto necessario
per l’addebito della responsabilità per
danni. Quanto al condominio, esso può
essere ritenuto del pari responsabile
qualora non abbia vigilato sull’operato
dell’impresa appaltatrice o abbia scelto
un’impresa manifestamente inadeguata
all’esecuzione dell’opera. Se, al contrario, la condotta dei due soggetti è stata ispirata ai criteri che Le ho indicato,
non sussistono gli estremi per ritenerli
tenuti al risarcimento del danno da Lei
patito.
Scrive la sig.ra Elena: “L’anno scorso ho acquistato un appartamento per
il tramite di una agenzia immobiliare.
Appena firmato il compromesso con il
proprietario, l’agenzia ha preteso il pagamento della provvigione, calcolato in
proporzione al prezzo di vendita. A causa
di alcuni problemi relativi alle caratteristiche dell’appartamento, che non corrispondeva alle caratteristiche promesse, io
ed il venditore ci siamo accordati per una
sensibile riduzione del prezzo indicato
inizialmente. Posso chiedere all’agenzia
immobiliare che ricalcoli la provvigione e
mi restituisca la differenza?”
Cara Elena, direi proprio di sì. La legge riconosce al mediatore il diritto alla
provvigione dal momento in cui viene
concluso l’affare, che coincide con la
sottoscrizione del contratto preliminare
di compravendita. L’entità della provvigione, però, deve tener conto del reale
valore dell’affare concluso. Ciò significa
che se, come nel Suo caso, il prezzo
effettivo di vendita è inferiore a quello
pattuito in sede di compromesso, il mediatore può essere chiamato alla restituzione di quanto versatogli in eccesso. Le
consiglio pertanto di proporre all’agenzia la riduzione della provvigione in
proporzione alla riduzione del prezzo di
vendita e, conseguentemente, la restituzione della differenza.
Scrive la sig.ra Laura: “Qualche settimana fa ho acquistato in un centro commerciale un forno a microonde di una famosa marca, che all’inizio mi sembrava
funzionasse perfettamente. Dopo circa
due settimane, però, ho provato alcune
funzioni particolari indicate sul libretto
delle istruzioni e mi sono accorta che il
forno non funzionava bene: di conseguenza sono ritornata al centro commerciale, chiedendo la sostituzione del
forno con un altro nuovo. Gli impiegati,
però, si sono rifiutati e mi hanno detto
che, essendo passati più di otto giorni
dall’acquisto, avrebbero soltanto potuto
spedirlo al produttore per le riparazioni in
garanzia. È vero che non ho più diritto
alla sostituzione?”
Cara sig.ra Laura, il rifiuto oppostoLe
dal personale del negozio dove ha acquistato l’elettrodomestico è del tutto
contrario alle norme vigenti in materia
di tutela dei consumatori.
Il Codice del Consumo, in vigore dal
2005, prevede che il venditore sia responsabile di qualsiasi difetto di conformità del prodotto esistente al momento
della consegna e che si manifesti entro
due anni dall’acquisto. Il consumatore
ha l’obbligo di denunciare il difetto entro due mesi dalla scoperta: se rispetta
tale termine, ha diritto di scegliere fra
la riparazione del prodotto o la sua sostituzione, salvo che non si tratti di un
difetto di minima entità, circostanza che
non mi pare si presenti nel Suo caso. Se
dunque, come mi dice, ha immediatamente riportato il forno al venditore, ha
certamente diritto di ottenere la sostituzione del prodotto, senza nessun costo
a Suo carico.
giugno 2010 | Plus Magazine 14 | GLI ESPERTI RISPONDONO
79
La parola
ai lettori
nato e avere dei dubbi, e il fatto che ci sia un’iniziativa
da parte vostra in questo senso è una garanzia anche per
coloro che vogliono collaborare.
Speriamo che il nostro contributo possa servire a costruire un futuro migliore per questi ragazzi.
Marcella - Unicredit
u
Spettabile Direzione
La vostra rivista è ben fatta e ricca di contenuti, ottima la grafica e lo spazio dedicato alle convenzioni, carine le interviste ai personaggi famosi.
Io mi occupo del periodico FABI VARESE dove scrivo la rubrica “Girovagando” dedicata alle convenzioni o
alle attività nella nostra provincia.
Mi piacerebbe poter collaborare con la vostra redazione per articoli reciproci sul territorio, luoghi, paesaggi,
e perché no, punti di ristoro. Il mondo è piccolo e qualcuno dei vostri e dei nostri iscritti potrebbe trovarsi nelle
rispettive province senza avere un punto di riferimento.
Pensi sia fattibile?
Vincenzo Scaringella
Caro Vincenzo
Mi fa piacere che anche tu ti occupi di comunicazione agli associati. Uno scambio di articoli o ricette
del territorio sarebbe proficuo per entrambi.
Speriamo che il nuovo Dipartimento Servizi e
Tempo Libero della FABI possa mettere in comune le
tante esperienze che ci contraddistinguono in tutta la
nostra bella Italia.
Per quanto riguarda la nostra collaborazione possiamo iniziare già con i prossimi numeri.
u
Spettabile FABI Plus
Sono una vostra associata da diversi anni e volevo
esprimere il mio sostegno al vostro progetto di solidarietà
in Lituania, di cui ho letto nell’ultimo numero di Plus
Magazine.
Con tutto quello che si sente in giro, a volte chi vuole
dare un contributo per una buona causa può essere fre-
80
È vero, molte volte ci sfiora il dubbio che il ricavato dai progetti di solidarietà non venga devoluto
completamente alle iniziative benefiche promesse.
In questo caso sono stata personalmente a Kaunas in Lituania e ho visto la collaborazione attiva del
Sindaco e degli Assessori al nostro programma.
La costruzione delle case per i ragazzi orfani e
tutto l’iter burocratico sono seguiti direttamente sul
posto da un nostro collega, Sergio Paterlini, ideatore
e coordinatore del progetto, che ci aggiornerà sulla
sua realizzazione.
La ringrazio per quanto vorrà devolvere a favore
di questi ragazzi.
u
Buongiorno Direttore
Con piacere constato che la rubrica e le convenzioni
dedicate al settore salutistico si sono ampliate e le chiederei gentilmente di segnalarci anche un valido dermatologo e urologo per necessità famigliari per poter utilizzare la convenzione per noi associati.
Grazie
Carla Baldi
La ringrazio per la segnalazione Sig.ra Baldi, inseriremo sicuramente nel nostro circuito delle convenzioni anche un valido dermatologo e un altrettanto
valido urologo, che, come ormai consuetudine presenteremo agli associati in incontri su un argomento
specifico.
IN QUESTO NUMERO
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26
PLUS MAGAZINE
Periodico quadrimestrale dell’Associazione
Fabi Plus per la cultura e il tempo libero
Numero 14 - giugno 2010
Reg. presso il tribunale di Torino
n. 5919 dell’8/11/2005
Redazione e Amministrazione
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
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Direttore editoriale
Paola Gomiero
Enzo Iacchetti: canta Gaber ma chiede scusa al signor G
Protagonisti
Stefania Sandrelli: un debutto da regista
Protagonisti
Piano e Fuksas: Torino come New York
Protagonisti
Luca Mercalli: guerra totale allo spreco
Protagonisti
Nina Zilli: l’emozione è sentire il pubblico
cantare la tua canzone
30 Protagonisti
Gianni Chiostri: Umorista dallo stile personalissimo
14
32
Eventi
54
62
Recensioni
Tecnofuturo
Direttore responsabile
Mauro Bossola
Caporedattore
Pietro Gentile
Esof 2010: Euroscience Open Forum
intervista a Kevin Eyres direttore generale
LinkedIN Europe
libri, film, fumetti, mostre
Mappamondo storie di viaggi e viaggiatori: l’Antartide,
l’ultimo continente
Segreteria di redazione
Milena Lagnese
Photo editor
Alessandro Lercara
Cosimo Torraco
Copertina
U
SS
PLU
I
FAB
Hanno collaborato a questo numero:
Roberta Barovero, Elisabetta Ercole,
Dario Migliardi, Felice Minoletti, Barbara Odetto,
Laura Pavia, Giovanna Raballo, Mariangela Salvalaggio,
Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi, Lucio Valetti
Fotografie
F. Chiapperini, Cus Torino, Aristide Fiscaretti,
Daniele Musso, Maurizio Pattoglio, Sergio Pitamiz,
Ufficio Stampa Mercalli, flickr.com.
Pubblicità
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Grafica e impaginazione
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Stampa
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San Mauro Torinese
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È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto
d’autore ogni forma di riproduzione dei
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scritta dell’editore.
In copertina
Enzo Iacchetti
LE RUBRICHE
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Gli esperti rispondono
La parola ai lettori
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ENZO IACCHETTI
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CANTA GABER MA CHIEDE
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STEFANIA SANDRELLI
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GIANNI CHIOSTRI UMORISTA
UN DEBUTTO DA REGISTA
I GRATTACIELI: TORINO
COME NEW YORK
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EVENTI ESOF 2010
LUCA MERCALLI
Pubblicazione quadrimestrale Numero XIV - Giugno 2010
MAPPAMONDO STORIE DI VIAGGI
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Enzo Iacchetti
Periodico dell’Associazione FABI Plus
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