Peugeot Metropolis: il test di Motoblog

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Peugeot Metropolis: il test di Motoblog
Adriano
Il
costruttore
francese
esordisce nell’arena degli
scooters cittadini a 3 ruote
con un prodotto frutto della
collaborazione
con
la
Peugeot Auto.
Stabile e sicuro, il nuovo
Metropolis si propone come
l’anello di congiunzione tra i
mondi delle 2 e delle 4
ruote.
Dopo mesi di apparizioni in
vari saloni - la prima apparizione all EICMA risale all’ autunno 2011 - il primo scooter a tre ruote
della francese Peugeot è finalmente pronto ad affrontare il mercato con quella che è la sua
versione definitiva.
Il nome scelto è ‘Metropolis’ - non seguito da ‘400' e ‘400i’ come nelle precedenti denominazioni
ufficiale - e nei piani della casa francese sarà il capostipite di una nuova linea di scooter a tre ruote
con cui il gruppo transalpino punta a sfruttare la grande popolarità in patria di questo tipo di veicolo,
scommettendo implicitamente su una futura espansione di questo segmento anche al di fuori dei
confini nazionali.
Caratterizzato inevitabilmente dall’ aventreno a due ruote ‘ Dual Tilting Wheels ‘ (DTW) di
derivazione automobilistica (con sospensione a parallelogramma deformabile), il Metropolis si
presenta come un maxi scooter urbano fruibile anche fuori città che fa della stabilità, del comfort e
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della sicurezza alla guida i suoi punti cardine.
Il motore è un monocilindrico Peugeot LFE da 399 cc in grado di erogare 37.2 CV e 38.1 Nm di
coppia massima, abbastanza per consentire al Metropolis di toccare una velocità massima
dichiarata di 150 km/h.
Per stessa ammissione della casa del Leone, il suo primo scooter a tre ruote mira principalmente ad
una clientela per così dire ’stanca’ o ‘delusa’ dalla mobilità su quattro ruote piuttosto che a utenti di
estrazione motociclistica, e questo approccio appare evidente anche scorrendo la lista delle
caratteristiche del modello, alcuni delle quali di chiara matrice automobilistica.
Inoltre, il Metropolis è omologato nella categoria tricicli a motore (L5E) e si potrà quindi guidare
anche con la sola Patente B .
Tra gli high-lights principali del Peugeot Metropolis vanno sicuramente menzionati il sistema antitilting che blocca l’inclinazione, il freno a mano, la smart-key , il computer di bordo, gli specchietti
retrovisori asferici, il parabrezza regolabile, i sensori di pressione per le gomme e le luci LED diurne.
A causa del grande successo e delle numerose richieste già arrivate dal ‘mercato di riferimento’
francese, l’arrivo del Metropolis in Italia è stato posticipato a Settembre (con prezzi a partire da
7.720 €), ma noi abbiamo già avuto l’occasione di provarlo in anteprima nella Bassa Milanese.
Design
L’affinità del Metropolis con il mondo dell’automobile appare evidente sin dalla prima occhiata.
Va da sè che la visione frontale sia quella dove questo aspetto appare più evidente, e non solo per
la presenza dell’asse con due ruote: il design della parte anteriore, soprattutto per quanto riguarda
gruppi ottici e calandra flottante, riprende infatti i dettami stilistici adottati dai modelli più recenti di
Peugeot Auto (ed esempio la 208 , la 508 berlina e la 2008 ) e non passa certo inosservata la
presenza sulla piastra dell’avantreno tra le ruote delle luci LED DRL (Daytime Running Lights), uno
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degli accessori notoriamente più in voga di questi tempi in campo automobilistico e atto a garantire
maggior visibilità al veicolo anche di giorno.
Girando attorno al Metropolis, i richiami al mondo delle quattro ruote non finiscono certo qui: i cerchi
(da 12?) delle ruote anteriori ad esempio propongono un disegno a 9 razze che richiama nettamente
quello tipicamente automobilistico (ed in particolare, ovviamente, quello di certi modelli Peugeot) e lo
stesso si può dire della strumentazione, con tachimetro da una parte e contagiri dall’altra ad
incorniciare il display digitale, molto simile a quella che troviamo sul cruscotto della già menzionata
208.
Il parabrezza è regolabile manualmente (corsa totale 140 mm), mentre gli specchietti retrovisori
sono ‘asferici’, ossia con una superficie convessa per minimizzare gli angoli morti.
Discorso simile anche per la parte posteriore , con un design piuttosto ’squadrato’ che poggia sulla
ruota da 14? e l’accesso all’bauletto tramite il portellone posto tra i due gruppi ottici (con tecnologia
LED), che sfoggia al centro l’immancabile logo del Leone in alluminio spazzolato.
Le sella dispone di uno schienale conducente regolabile longitudinalmente con una corsa di 40 mm,
mentre gli ampi poggiapiedi per il passeggero sono ‘a scomparsa’.
L’aspetto del Peugeot Metropolis è quindi quello di un maxi-scooter massiccio, raffinato e
rassicurante, dalle linee ‘automobilistiche’ ma comunque sufficientemente accattivanti ed originali.
La sua imponente stazza si rispecchia nelle sue dimensioni : la lunghezza totale è 2.152 mm, la
larghezza al manubrio di 775 mm, l’altezza sella di 780 mm e l’interasse di 1.500 mm, mentre la
carreggiata dell’avantreno è di 465 mm.
Il peso a secco è di 256 kg.
Il Metropolis vanta anche una buona capacità di carico grazie ai numerosi e capienti vani di cui è
stato dotato: c’è il bauletto integrato posteriore, con illuminazione di cortesia, in grado di ospitare un
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casco integrale, il capiente vano sottosella, anch’esso illuminato e capace di accogliere in casco jet
con visiera (oltre a offrire altro spazio), e il cassetto al retroscudo, tutti accessibili solo con la SmartKey.
I primi due inoltre sono comunicanti, il che consente di alloggiarvi anche oggetti di una certa
lunghezza, tipo una racchetta da tennis.
Da segnalare anche la comoda pedana piatta (una novità per il segmento), la tasca al cruscotto con
presa 12V e i due maniglioni ergonomici per il passeggero, che potrà contare anche sullo
schienalino integrato nel bauletto posteriore.
La tecnica
Il Peugeot Metropolis si propone anche come un concentrato di tecnologia volta a soddisfare le
esigenze di una clientela che cerca soprattutto comfort, fruibilità e sicurezza.
La casa francese non fa mistero di considerare il Metropolis come una potenziale ’svolta’ per le sue
strategie industriali, e la sua speranza è quella di proporsi come marchio ‘Premium’ nel segmento
degli scooter a tre ruote spezzando l’egemonia quasi incontrastata del Piaggio MP3 (senza nulla
togliere agli altri competitors Gilera Fuoco 500 e Quadro 350 3D).
Contrariamente al trend generale dell’industria motociclistica, il mercato di questo tipo di veicolo è
infatti riuscito a mantenere pressochè costanti i suoi volumi di vendita, e proprio la Francia si è
dimostrata essere il mercato più ricettivo per questo genere di proposta: sulle quasi 17.000 unità
vendute in Europa nel 2012, ben il 66% è infatti stato acquistato dai cugini transalpini, seguiti da
Germania (12.8%), Italia (10%), Spagna (5.6%) e Gran Bretagna (4.3%).
Appare quindi più che logica la decisione di Peugeot Scooters di entrare in questo segmento
sfruttando anche il know-how di PSA.
Il Peugeot Metropolis debutterà in Italia con il motore 400i LFE (Low Friction Efficiency), un
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monocilindrico da 399 cc, 4 tempi, 4 valvole e raffreddato a liquido sviluppato appunto da Peugeot
Scooter e costruito in Francia: la potenza dichiarata è di 37.2 CV a 7.250 giri/min, la coppia massima
è di 38.1 Nm da 5.500 giri/min, mentre consumi ed emissioni sono piuttosto contenuti,
rispettivamente a 4.2 l/100km e 86.6 g/km di CO2 (ciclo RTM2).
Il raffreddamento è a liquido, mentre l’iniezione elettronica è Dell’Orto.
L’ avantreno DTW (Dual Tilting Wheels), utilizza uno schema sospensivo a quadrilatero deformabile
- con l’intera architettura in alluminio pressofuso - che utilizza un doppio triangolo associato a due
assorbitori armonici e a una sospensione idraulica, che permette alle ruote interconnesse di essere
indipendenti e inclinabili.
Il sistema utilizza anche una funzione anti-tilting a gestione elettronica che permette il blocco del
rollio, evitando così al conducente - per esempio - di dover mettere un piede a terra ai semafori.
Tre le condizioni necessarie per bloccare l’inclinazione delle ruote: velocità inferiore ai 10 km/h,
motore a regime minimo e guidatore seduto.
Un’apposita spia sul cruscotto segnala il raggiungimento di queste tre condizioni, avvertendo il
guidatore che è possibile inserire l’Anti-tilting tramite il comando sul lato destro del manubrio.
Il Metropolis dispone anche di un freno di stazionamento elettrico (assimilabile al ‘freno a mano’
delle auto) azionabile tramite un comando a pulsante posizionato al centro del manubrio, che agisce
su una pinza freno sulla ruota posteriore ed il cui inserimento è segnalato da una spia sul cruscotto.
Interessante anche il controllo permanente della pressione pneumatici, che tramite gli appositi
sensori avverte il conducente quando una ruota perde più di 200 g di pressione sul display digitale.
Il tutto è gestito dal Computer di Bordo, altra emanazione di Peugeout Auto.
Tra le innovazioni dal sapore automobilistico va annoverata anche la Smart-Key , cioè la chiave
elettronica dal design moderno che viene riconosciuta elettronicamente dal veicolo quando il
conducente di trova in un raggio di 2 metri permettendo l’accensione e l’apertura di alcuni vani
senza l’utilizzo di una chiave tradizionale.
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E’ comunque disponibile una chiave di emergenza integrata che permette di aprire il vano posteriore
in caso di problemi alla batteria.
L’ impianto frenante utilizza 3 dischi, due da 200 mm all’anteriore e uno da 240 mm, che possono
essere utilizzati insieme con il sistema di frenata integrale SBC (Synchro Braking System), azionata
dalla leva sinistra oppure dal pedale sul lato destro, con la leva destra delegata al funzionamento dei
freni sul solo asse anteriore.
La Guida
La Smart-Key è senza dubbio ‘ smart ‘: per poter avviare il Peugeot Metropils basta averla in tasca.
Tutto quello che occorre fare poi è spingere e girare il pulsante a rotazione sul lato destro del retroscudo e premere il classico tasto ’start’ tirando la leva del freno: il monocilindrico Peugeot prende
subito vita, ma se non si è già avvezzi ad un mezzo del genere occorre fare le cose con calma per
prendere un po’ di confidenza.
Per chi è abituato a moto o scooter ‘tradizionali’ - con due ruote, tanto per intenderci - l’approccio
con un tre ruote di questo genere richiede infatti un certo tempo per abituarsi alle particolarità che la
guida di un veicolo di questo genere richiede, e di primo acchito può essere in un certo senso anche
problematica.
In sella si sta comodi, questo è certo, con le braccia larghe, spazio a volontà per le gambe (in mezzo
alle quali non c’è nessun tunnel) ed un parabrezza che assicura la necessaria protezione
aerodinamica.
I comandi sono posti in maniera classica e razionale, con l’ampia e avvolgente strumentazione che
si rivela subito di immediata lettura.
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Una volta in strada, non è difficile distinguere subito la bontà del motore LFE tutto orgogliosamente
‘Made in France’ , fluido e poco rumoroso, che non manca di prontezza e corposità ai bassi come
agli alti regimi, ma la prima cosa da fare è trovare al più presto il giusto feeling con l’anteriore, ed è
probabilmente questo l’aspetto che rende le cose problematiche.
Per chi ha già esperienze pregresse con un qualsiasi mezzo a due ruote, le difficoltà nel
‘comprendere’ e ‘interpretare’ il comportamento dell’avantreno del Metropolis derivano dalla
considerevole mancanza di agilità di quest’ultimo rispetto ad un normale motociclo: la prima
sensazione è quella di un davanti ‘pesante’ e poco reattivo, che ti porta un po’ dove vuole lui, ma
questo in realtà è un falso problema perchè - come sottolineato dalla stessa Peugeot - non si tratta
di uno scooter, per cui bisogna un po’ resettare le abilità acquisite e familiarizzare con un tipo di
veicolo diverso, con una distribuzione dei pesi e una dinamica diverse, che va perciò anche guidato
in maniera diversa.
La prima cosa da mettersi in testa è che non puoi cadere, una banalità che però è facile trascurare
affrontando le prime curve.
La tendenza ad impostare le curve come se si fosse su una moto o uno scooter non funziona, anche
perchè in percorrenza, una volta che arrivi alla massima inclinazione consentita dall’avantreno,
quella è e quella rimane: se sei troppo veloce o un pelo largo, non puoi correggere inclinando un po’
di più, ma puoi tranquillamente usare i freni.
Il sistema sospensivo anteriore fa il suo dovere, assorbendo le asperità e regalando un grande
senso di stabilità e sicurezza, che è poi l’aspetto su cui il prodotto punta maggiormente visto il target
a cui si rivolge.
Prendere confidenza con il modo cui il Metropolis si destreggia in curva può richiedere qualche
tempo, ma una volta entrati nella sua ‘ottica’ non è difficile domarlo: rispetto agli scooter normali,
pecca di agilità e sfrontatezza - costringendo ad un approccio più ragionato alle curve che, in un
certo senso, ti obbliga a giocare d’anticipo - ma guadagna senza dubbio in stabilità e sicurezza,
rimanendo sempre ‘incollato’ alla strada.
In pratica è solo una questione di abitudine : una volta appreso come coordinarsi tra angoli di piega,
acceleratore, freni e manubrio, il Metropolis si dimostra sufficientemente agile negli spazi stretti del
traffico cittadino quanto godibile negli spazi aperti.
Nei cambi di direzione risulta inevitabilmente un po’ impacciato, ma niente di drammatico.
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Alla luce del peso non indifferente del Metropolis (256 kg a secco), la frenata non è affatto male,
potente e puntuale, stabile e sivura, senza mai arrivare al bloccaggio delle ruote: il freno anteriore è
più incisivo e comporta una leggera compressione dell’avantreno, mentre quello integrale SBC
rende il mezzo più stabile e si fa tutto sommato preferire per la sua modulabilità.
Una cosa da non fare invece è azionare contemporaneamente le due leve, che in tal caso si
induriscono entrambe con ovvi effetti controproducenti.
In conclusione , si può dure che il Peugeot Metropolis è un mezzo fedele a quella che è la
‘dichiarazione d’intenti’ che ha portato alla sua nascita, ossia la creazione di un mezzo studiato per
la mobilità urbana alternativo all’automobile che punta ad attrarre gli utenti delle quattro ruote alla
ricerca di un mezzo più agile nel traffico ma non ‘rischioso’ come può essere uno scooter o una
moto.
Peugeot ha fatto grandi investimenti in questo progetto - che in prospettiva vede come una possibile
alternativa alla ’seconda auto di famiglia’ - ed il Metropolis rappresenta il primo esempio di quella
che è destnata a diventare una nuova e corposa gamma di prodotti.
Arriveranno nuove motorizzazioni, l’ABS, e non è da escludere anche una versione con tettuccio.
Dopo il debutto sul mercato italiano in autunno, arrverà anche una versione per la clientela più
sportiva denominata Metropolis RS , dotata delle stesse caratteristiche della versione tradizionale
ma con look più aggressivo ed un ricco equipaggiamento esclusivo: colorazione esclusiva Titanio
opaco,, cupolino sport fumé, pedana poggiapiedi in alluminio, cerchi con fianchi arancioni e calandra
specifica.
Pregi e Difetti
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Piace
Motore Design originale Frenata sicura Finiture di qualità
Non piace
Avantreno da interpretare Mancanza dell’ABS Peso Scheda Tecnica
MOTORE
Tipo: MD16 Monocilindrico 4T LFE
Cilindrate (cm3): 399
Alimentazione: Iniezione elettronica
Potenza: 37,2 cv (27,4kW) a 7250 giri/min
Coppia: 38,1 Nm a 5500 giri/min
Alesaggio x corsa (mm): 84 x 72
Distribuzione: SOHC 4 valvole
Rapporto di compressione: 12 / 1
Raffreddamento: Liquido
Alimentazione: Iniezione elettronica Dell’Orto
Lubrificazione: Carter umido / pompa a olio
Consumi 4,2 l x 100 Km ciclo RTM2
Emissioni CO2 86,6 g/km ciclo RTM2
CICLISTICA
Lunghezza totale (mm): 2152
Larghezza manubrio (mm): 775
Altezza della sella (mm): 780
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Interasse (mm): 1500
Peso a secco (kg): 256
Sospensione anteriore: DTW, Mono ammortizzatore idraulico
Sospensione posteriore: Doppio ammortizzatore idraulico regolabile 4 posizioni
Freno anteriore: Disco 2 x 200
Freno posteriore: Disco 240
Pneumatico anteriore: Tubeless 120/70 - 12 (x2)
Pneumatico posteriore: Tubeless 140/70 - 14
Serbatoio benzina (l): 13,5
ALLOGGIAMENTI
Vano sottosella con apertura elettrica, 1 casco jet con visiera o un PC portatile
Sportello posteriore con apertura elettrica, 1 casco integrale
Vano portaoggetti
Gancio p.borse
Tasca portaoggetti
Peugeot Metropolis: il test di Motoblog é stato pubblicato su Motoblog.it alle 10:19 di mercoledì 24
luglio 2013.
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