L`albergo del futuro – Le principali tendenze dell`industria alberghiera

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L`albergo del futuro – Le principali tendenze dell`industria alberghiera
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L’albergo del futuro –
Le principali tendenze
dell’industria alberghiera
La risposta dell’hotellerie alle nuove richieste ed esigenze della clientela, le tesi sul
futuro dell’industria alberghiera e le tendenze del settore: tutto questo viene illustrato in maniera esaustiva nel seguente report. (Rita Geson)
Gli alberghi del futuro dovranno offrire proposte sui generis in grado di rispecchiare i vari individualismi.
L’hotel c0m’è e come potrebbe
diventare
Le richieste e le esigenze della clientela alberghiera mutano
in continuazione, nel futuro si lavorerà in misura maggiore
su gruppi target ben definiti e sulla segmentazione (nuovi
concetti e canali di vendita, benchmark permanente). Le
catene alberghiere diventano sempre più forti, ma l’hotellerie
privata si difende con l’innovazione e con una clientela più
fedele. Gli ospiti si sono trasformati in consumatori consapevoli, che sanno esattamente cosa chiedere e cosa aspettarsi
da un albergatore: sono diventati dei prosumerI. Chi si mette
in viaggio lo fa per raggiungere l’autoriflessiva “Destination
Ich”, ossia un luogo che rispecchi il proprio ego, e questo
è un fenomeno che gli operatori turistici devono tenere in
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considerazione. Oggi non conta più dove il turista vuole
andare, ma cosa si aspetta da quel posto. Stiamo assistendo
ad un rinascimento dei valori, la gente ha voglia di prossimità,
di immediatezza, di una nuova semplicità. In un mondo caratterizzato da catastrofi naturali imprevedibili cresce la voglia
di sicurezza, di protezione. Ecco, proprio la sicurezza sarà uno
dei temi chiave dell’hotellerie del futuro. Le grandi catene
alberghiere offrono standard ad alta tecnologia, l’albergatore
privato è sinonimo di affidabilità. Il divario tra ricchi e poveri è
destinato ad aumentare. Le risposte del comparto alberghiero
si chiamano Limited Service (servizi ridotti all’essenziale nel
segmento Budget Market) oppure Full Service nell’hotellerie
di lusso. Valorizzazione del marchio e negazione del marchio
viaggiano di pari passo. Gli alberghi di marca avranno sempre
più successo perché la notorietà del brand è importante per
l’ospite, ma al contempo c’è da dire che per le generazioni
digitali e per gli individualisti i marchi non hanno molto appeal. E la para-hotellerie eroderà sempre più fette di mercato
all’industria alberghiera tradizionale.
Sei possibili scenari dell’hotellerie
di domani
SCENARIO 1: I VIAGGIATORI DEL FUTURO SI MUOVERANNO SEMPRE PIÙ TRA LAVORO E TEMPO LIBERO.
Il confine tra vita privata e lavorativa è destinato a diventare
sempre più sottile. Le persone creative sono piene di idee
e amano andare in posti altrettanto ricchi di ispirazione. Si
L’hotellerie di lusso si distingue per la qualità dei servizi.
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calcola che nel 2020 oltre il 50% della popolazione attiva avrà
un lavoro creativo, e allora gli alberghi dovranno decidere –
tra le altre cose – se essere un comodo posto di lavoro oppure
un buen retiro, insomma un hotel “on line” o “offline”. Alcuni
alberghi-convento aggiungono, al digiuno e alla fuga dalla
quotidianità, una pessima ricezione dei telefoni cellulari. Il
resort “Haus Hirt” (www.haus-hirt.at) invece si propone come
posto rigenerante ma anche ideale per persone creative che
vogliono essere sempre “on line”.
SCENARIO 2: IL LUSSO GIOCHERÀ UN RUOLO SEMPRE PIÙ
IMPORTANTE, MA I CONTENUTI CAMBIERANNO.
Nei prossimi anni il segmento medio del mercato turistico,
che da solo produce il 50% circa del fatturato, sarà ancora più
forte nonostante solo il 33% dei turisti venga inquadrato in
questo settore. Per intendersi: il segmento low cost genera il
62% dei viaggiatori ma appena il 26% del fatturato! L’ospite
che cerca il lusso rimane un target importante per l’industria
alberghiera, laddove si consideri che il 27% del denaro speso
per le vacanze proviene dalla tasche del 5% di tutti quei
viaggiatori inquadrati nella fascia Top. Ma il concetto di lusso
sta cambiando: oggi questo segmento cerca autenticità, ha
come primo obiettivo la qualità della vita e ricerca il benessere individuale. Vuole avere tempo per sé, ma anche vivere
un’esperienza che sia totale.
SCENARIO 3: LA VACANZA COME VIAGGIO VERSO IL
PROPRIO IO.
Per il turista del futuro la cosiddetta “Destination Ich” conterà
più del posto stesso in cui si passeranno le ferie. Questo
concetto di destinazione è un mix di partecipazione, intuito, network ed emozioni. Gli EcoHotel saranno sempre più
gettonati perché la gente vorrà fare qualcosa di buono per
l’ambiente anche durante le vacanze, pur senza rinunciare
ad alcunché. La voglia di conoscenza è diventata una delle
componenti naturali della nostra vita, e talvolta per conoscere
bisogna viaggiare. Ecco quindi che alcuni alberghi possono
persino trasformarsi in luoghi di apprendimento. La gente
cerca incontri veri, e un albergo può offrirli pressoché quotidianamente. L’hotel “Aveda” ad esempio dispone della classica
sala comune per la prima colazione ma anche di tavolini in disparte dove poter iniziare la giornata conversando con gli altri
ospiti. L’esperienza vissuta è diventata la quarta dimensione,
ed è in questo contesto che sempre più alberghi si stanno
trasformando in strutture a tema.
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SCENARIO 4: LE DESTINAZIONI DEL FUTURO?
GLI ALBERGHI.
Applicando oculate strategie di marketing e presentandosi
in maniera chiara, in futuro sarà l’albergo stesso ad essere
la destinazione, a prescindere dal luogo del pianeta in cui si
trova. Prendiamo la “Haus berge” di Aschau, una struttura con
16 “Quartieren” (www.moormann-berge.de) dove gli ospiti,
pur sborsando da 80 a 180 euro a notte, devono provvedere
da sé al vettovagliamento. Berge non fa altro che applicare
il concetto minimalista di quel segmento High End in cui i
clienti vogliono semplicità e libertà ma senza rinunciare ad un
contesto esclusivo. Gli ospiti di domani cercheranno sempre
più luoghi particolari e rituali in cui sentirsi bene, per cui la
famosa “Destination Ich” troverà il suo complemento ideale in
quegli alberghi capaci di offrire situazioni fuori dall’ordinario.
Il nostro cervello infatti lega i ricordi ai posti agendo su tre
livelli: il luogo nel suo contesto fisico, l’architettura e i rituali
che si consumano in quel determinato luogo.
SCENARIO 5: VACANZA 2.0 SIGNIFICA CHE IL VIAGGIO
INIZIA GIÀ PRIMA DELLA PARTENZA CON LA NAVIGAZIONE SUL WEB.
Internet è croce e delizia per il settore alberghiero, alle prese
con recensioni negative da una parte e con prenotazioni
inattese e raccomandazioni dall’altra. Per un albergo avere
un sito web è ormai scontato, ma un sito serve a poco se non
permette di accedere rapidamente alle informazioni e alle
immagini più importanti per il cliente. Le nuove apparecchiature mobili (smartphone, tablet ecc.) permettono di utilizzare
Internet in maniera innovativa, con le applicazioni che stanno
guadagnando sempre più importanza perché antepongono il
divertimento e la creatività alla produttività.
SCENARIO 6: NEL FUTURO CI SARÀ POSTO ANCHE PER
GLI ALBERGHI DI NICCHIA.
Le nicchie di mercato hanno un futuro garantito, in quanto
cresce continuamente il numero di persone in cerca di esperienze diverse dalla massa. Tocca però all’albergatore riflettere
bene per capire quale possa essere la nicchia che fa al caso
suo: le nicchie, infatti, bisogna viverle in prima persona.
Tanta voglia di salute anche in futuro
(Future Health)
Nei prossimi anni la voglia di stare bene sarà sempre più
determinante per l’individuo. Il trend del wellness si sta
Anche in futuro il rapporto personale con l’ospite sarà determinante.
espandendo a macchia d’olio in diversi concetti di nicchia, ma
da solo non può bastare a soddisfare la crescente richiesta di
benessere da parte di persone sempre più attente alla propria
salute. In fatto di “Future Health” pertanto, il comparto turistico deve essere in grado di sviluppare un’offerta che abbia
al proprio centro il concetto di “SelfnessII”, che sottintende
l’incremento delle competenze per la vita (grafico). La salute
deriva essenzialmente da quattro grandi fattori: allenamento
(attività fisica), relax (wellness o rigenerazione), trattamenti
(preventivi o sintomatici) e terapia. Le persone hanno voglia
di conoscere se stesse e il loro corpo, ed è su questo aspetto
che l’albergatore deve puntare.
SOFT HEALTH COME BASE PER OGNI OFFERTA SALUTISTICA DEL FUTURO
Il concetto di “Soft Health” riguarda la vita di tutti i giorni
e può comprendere la stanza d’albergo che aiuta l’ospite a
sentirsi bene così come i ristoranti che, invece di piatti dietetici, propongono concetti di alimentazione basati sul gusto e
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COMPETENZA
EMOTIVA
COMPETENZA
CORPOREA
Capacità di avere un buon work
life balance e un positivo
approccio emotivo nei
confronti del contesto sociale,
dei partner, del lavoro
e della famiglia
Capacità di nutrirsi in
maniera sana, praticare
sport e rimanere in forma
SELFNESS
COMPETENZA
BIOGRAFICA
COMPETENZA
MATURA
Capacità di prendere decisioni in
autonomia di fronte a situazioni
complesse o critiche
Capacità di apprendere e di
voler imparare dalle esperienze
fino ad età avanzata
sempre più diffusi. Le stanze dell’Hotel Rafayel
(www.hotelrafayel.com) di Londra sono illuminate con lampade
a tecnologia Blue WaveIII, che hanno un effetto rilassante e
fanno anche superare l’effetto Jet Lag. La vastissima cultura
del rilassamento si manifesta in svariate applicazioni: rigenerazione, intimità e sostenibilità.
RIGENERAZIONE
Anima, spirito e fede saranno sempre più prese in considerazione, come ad esempio nell’ayurveda, mentre il fitness della
mente diventerà imprescindibile nei settori che si occupano
di ringiovanimento. Secondo uno studio dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, fino al 2020 lo stress continuerà ad
essere uno dei fattori scatenanti delle cinque malattie più
diffuse a livello planetario. Il wellness contribuisce a ridurre
lo stress, magari visitando la “AlmYURVEDA”, la versione
bavarese della filosofia ayurvedica (www.almyurveda.de). Il
“Work-Life Balance” giocherà un ruolo sempre più decisivo per
il benessere fisico e psichico, soprattutto per quanti lavorano
con la creatività e tendono a sovrapporre professione e tempo
libero: la metà di queste persone infatti, secondo un’indagine
condotta dall’Istituto di futurologia, preferirebbe una vacanza
breve in un albergo dove sia possibile abbinare lavoro e svago.
INTIMITÀ
In una società che tende a mettere in piazza la vita propria
e quella degli altri, la sfera privata sta diventando un bene
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sempre più prezioso. Il mondo del wellness questo l’ha capito,
e propone rifugi sicuri con il comfort della Spa. In particolare
è il settore High End a cercare con maggiore frequenza un’esperienza Spa da vivere nella piena intimità.
SOSTENIBILITÀ
In futuro gli imprenditori del settore wellness dovranno
attrezzare quanto più possibile le loro strutture con prodotti
ecologici, traendone anche un ritorno in termini economici.
Alcuni esempi: sistemi di illuminazione a basso consumo
energetico, materiali edili biologici e sicuri, materiali isolanti
alternativi. Il “Lagaciò Mountain Residence” di San Cassiano
in Badia dispone di 24 eco-suite realizzate con legno locale,
pavimenti in pietra, rivestimenti in legno e loden
(www.lagacio.com). Non solo lusso, comunque: in futuro la
sostenibilità sarà una richiesta trasversale a tutti i settori, perché chi vorrà rilassarsi vorrà farlo con la coscienza tranquilla.
C’È VOGLIA DI RIMANERE IN FORMA ANCHE IN FERIE.
Lo sport è una delle componenti principali di chi vuole mantenersi in buona salute. Il fitness è sinonimo di sanità di corpo
e di spirito ed è espressione di disciplina, dinamismo, vitalità
e forza di volontà. Il “Radical Fitness” si spinge verso l’ascesi e
l’autodisciplina, e poi c’è anche il Sightjogging: a Barcelona la
città si scopre facendo jogging con una guida
(www.sightjogging-barcelona.com).
Medical Wellness
Il Medical Wellness comprende misure sanitarie scientificamente
supportate per il miglioramento sostenibile della qualità della
vita e della percezione soggettiva dello stato di salute attraverso
l’auto-prevenzione e la promozione della salute, ed è fonte di
motivazione per uno stile di vita attento al proprio benessere. Il
Medical Wellness è il frutto della simbiosi tra medicina e turismo,
e i luoghi in cui esso viene praticato non sono né ospedali né
alberghi benessere. Nell’albergo “artepuri hotel meerSinn” di
Rügen gli ospiti possono scegliere tra check up completi, trattamenti e profilassi. (www.meersinn.de)
IL FUTURO DEL FUTURE HEALTH:
Questa tendenza non potrà che fare bene al comparto turistico,
perché le persone badano sempre di più alla salute. Nei prossimi
anni quindi le strutture ricettive avranno tutto l’interesse a dedicarsi al turismo del benessere, sia esso il Medical Wellness nel
suo complesso o anche il più semplice “Soft Health”.
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La salute diventerà il meta-requisito della vita moderna.
Le potenzialità del Digitainment
Il boom della digitalizzazione registrato all’inizio del terzo
millennio è destinato a proseguire anche nei prossimi anni. I
social network diventano ogni giorno di più dei potenti opinioni maker ed anche il settore turistico ha dovuto prenderne
atto. I siti di recensioni alberghiere hanno cambiato la vita
delle strutture ricettive, laddove un’indagine ha reso noto che
il 56% dei turisti prende spunto dalle valutazioni degli altri
ospiti per scegliere dove passare le ferie. Bisogna dire che per
un albergo non è fondamentale essere presente su tutte le
piattaforme di incontro virtuali, ciò che conta è prendere sul
serio il fenomeno e rispondere in maniera adeguata alle nuove situazioni. Chi non reagisce a quanto pubblicato sui social
network è destinato a perdere, mentre chi affronta il popolo
del web e si spiega, verrà valutato positivamente dal cliente.
Se la tecnologia viene sfruttata per semplificare la vacanza
dell’ospite, il futuro avrà un colorito roseo. Un esempio: in
attesa di fare il check in un albergo della catena Andaz (gruppo Hyatt) (www.andaz.com), l’ospite viene fatto accomodare
nell’accogliente lounge e gli vengono offerti un tablet e un
bicchiere di vino.
Anche le applicazioni per smartphone sono sempre più diffu-
se – ormai hanno superato il mezzo milione di unità – e molte
di esse sono dedicate ad alberghi e operatori turistici. Le app
alberghiere dovrebbero essere un semplice ma soprattutto
utile strumento di servizio: guida linguistica, sveglia, prenotazione tavoli… Gli alberghi del futuro dovranno offrire ai clienti
varie possibilità di Digitainment (intrattenimento digitale),
partendo dal presupposto che si dovrà poter accedere al web
sempre e ovunque. L’hotel Hyatt Regency di Kioto
(kyoto.regency.hyatt.com) fornisce ai propri clienti, per l’intera durata del soggiorno, l’ultimo modello di iPhone con tanto
di applicazioni già installate, una piccola guida linguistica e
turistica ed un sistema di navigazione integrato che ne rende
l’utilizzo un gioco da ragazzi.
Ma parallelamente alla grande massa digitale continuano a
proliferare le nicchie, perché anche essere “offline” è diventato “in”. Nella lussuosa residenza “Schlossgut Oberambach” gli
ospiti, immersi in un ambiente totalmente biologico, hanno
a disposizione natura, tempo e pace interiore proprio come i
monaci che una volta vi risiedevano (www.schlossgut.de).
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Per sostenere i contadini di montagna si può andare ad aiutarli nei lavori agricoli ricevendo in cambio vitto e alloggio.
A PROPOSITO DI DIGITAINMENT
Andremo sempre più in cerca di esperienze. Saremo consapevoli dell’esistenza di una vita reale-digitale che su svariati
livelli ci offre nuove relazioni e possibilità di intrattenimento,
ci fa conoscere gente attraverso nuovi canali e ci semplifica
la vita grazie all’automatizzazione. La crescente diffusione
e influenza dei social media e dei social network apporterà
nuove forme di libertà ma anche una maggiore responsabilità
nel trattamento di dati e informazioni.
Il concetto di Regiofair
Gli alberghi sono luoghi all’interno di altri luoghi, in cui sono
inseriti e da cui sono influenzati. I mercati turistici stanno
sviluppando una nuova sensibilità nei confronti di ciò che è
locale, dell’origine dei prodotti e dell’approccio con l’ambiente
circostante. La natura sta assumendo una nuova valenza agli
occhi delle persone, che vogliono avere un buon rapporto
con essa e soprattutto vogliono conservarla per le future
generazioni.
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UN TURISMO SEMPRE PIÙ VICINO ALLA NATURA E ALLA
GENTE DEL POSTO. ANCHE PER AIUTARLA.
Circondati come siamo da un mondo sempre più globale,
connesso e virtuale, cresce anche la voglia di fare esperienze
reali, a contatto con il territorio. In futuro le persone cercheranno in misura ancora maggiore vacanze e alberghi che
siano in grado di veicolare in maniera credibile le origini di
una terra, di una cultura, di un’architettura o di un design. E
possibilmente senza emettere anidride carbonica. Sulla scia
dei LOHASIV, il settore alberghiero sta sviluppando uno stile
di vita basato su architettura genuina, risorse energetiche
rinnovabili, design naturale, cucina regionale e trattamenti
wellness con prodotti locali. L’esclusivo resort neo-ecologico
con appena 12 posti letto “Sadie Cove Wilderness Lodge”
(www.sadiecove.com) realizzato in Alaska, si trova in un posto
tanto sperduto quanto straordinario. Gli alloggi sono stati
realizzati con legname galleggiante e per ogni ospite che
arriva viene piantato un alberello. E tra i turisti consapevoli
si sta diffondendo a macchia d’olio anche il principio della
condivisione: per sostenere i contadini di montagna altoatesini che si trovano in difficoltà, ad esempio, si può andare nei
loro masi ed aiutarli nei lavori agricoli ricevendo in cambio
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vitto e alloggio (www.bergbauernhilfe.it). In questi casi però, è
fondamentale innanzitutto credere in quello che si fa.
IL MOTTO DEL FUTURO:
MAGGIORE ATTENZIONE ALL’AMBIENTE.
L’aumento costante di alberghetti di paese, resort sulle malghe e compagnia bella dimostra come sempre più turisti cerchino un’alternativa al classico hotel per tutti i gusti. Adesso
si sta molto più attenti all’individualità e alla particolarità di
un albergo o di un posto. Il “Naturhotel Waldklause” si trova
nel bel mezzo di una foresta ed è fatto interamente – rimesse
sotterranee comprese – di legno di cirmolo e di abete, con
rifiniture in pietra e vetro (www.waldklause.at).
La voglia di ecologia ha cambiato anche l’approccio delle
strutture alberghiere verso l’ambiente. Adesso il motto è diventato: utilizzare le risorse presenti in natura, abbassare i costi dell’approvvigionamento energetico e fare uso di energie
rinnovabili. Il “Boutique-Hotel Stadthalle” di Vienna è il primo
albergo al mondo (in ambito urbano) a bilancio energetico
zero, con un’insegna che produce da sé l’energia necessaria
ad illuminarla e due stazioni di ricarica che consentono agli
ospiti di fare gratis il pieno di corrente alla loro auto elettrica
(www.hotelstadthalle.at)
BIOLOGICO NON BASTA PIÙ: IL TURISTA ORA VUOLE UN
PRODOTTO CHE SIA ANCHE LOCALE.
Già oggi l’80% delle strutture ricettive fa regolarmente uso
di alimenti biologici nella preparazione dei cibi. Ma il bio
appartiene ormai al passato: il futuro si chiama regionale e genuino. Sempre più consumatori vogliono prodotti provenienti
dal territorio in cui si trovano e che siano, se possibile, anche
specialità tipiche del posto.
Gli alberghi lavorano a stretto contatto con i produttori locali
o addirittura producono da sé gli alimenti. Un caso particolare
è rappresentato dall’Hotel Vitale (www.hotelvitale.com) di
San Francisco, dove lo chef accompagna gli ospiti dell’albergo
nel vicino Farmers Market per far conoscere loro i contadini
e i produttori ma anche per far loro assaggiare e annusare i
prodotti che saranno poi cucinati assieme da cuochi e ospiti.
A PROPOSITO DI REGIOFAIR
Qui le aspettative sono tante, ma tanti sono anche i timori
come ad esempio quelli legati alle catastrofi naturali o alle
situazioni poco chiare nei Paesi meno sviluppati. In questo
contesto gli alberghi sono il crocevia dello spirito dei tempi,
un luogo a cui le persone chiedono sempre di più. La scelta di
un albergo piuttosto che un altro è in fin dei conti strettamente personale ed è una sorta di affermazione dell’ospite.
Oggi si dà molta importanza all’individualità e alla particolarità di un albergo o di un posto.
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Room Food Style (spazio, cibo, stile)
Il profumo può essere fonte di benessere ed è parte dello
spazio, un elemento dell’ambiente al pari di lampade, piante
e mobili. L’effetto Cross SensoryV o sinestesia si identifica con
un concetto di globalità in cui tutti i dettagli contribuiscono
a creare nell’ospite un determinato stato d’animo. Le cose
che rimangono impresse nella memoria sono frutto della
stimolazione di più sensi, e da sempre i migliori albergatori
sono quelli che riescono a creare ricordi nella mente dell’ospite, la cui attenzione si focalizza essenzialmente su tre aspetti:
spazio, cibo e stile.
SPAZIO
Quando si parla di spazi in cui si celebra il rito del mangiare,
gli scenari possibili sono tre. In un ristorante ad esempio, la
natura degli spazi dedicati alla funzione primaria si riflette
nell’allestimento di tavoli, sedie, lampade ecc. Negli spazi che
puntano a creare emozioni, invece, l’obiettivo è sollecitare
quanti più sensi possibili. Al centro c’è il gusto, non il nutrimento, e ciò significa che bisogna creare un palcoscenico che
renda protagoniste le pietanze. Gli spazi stimolanti infine non
si limitano ad assolvere alla loro funzione di base ma riescono
a motivare i commensali, inducendoli ad esempio a concentrare il loro interesse sulla scoperta di nuovi sapori e consistenze. Il mantra del futuro si chiama ispirazione, e pertanto
nei prossimi anni ciò che conterà maggiormente saranno il
software e il concetto di un albergo, mentre lo spazio rappresenterà solo l’elemento materiale – l’hardware.
CIBO
Il tema del gusto deve essere inteso come un’intensa e variegata stimolazione dei sensi, associata ad una sensazione di
benessere fisico e mentale. La tavola apparecchiata diventa
luogo di piacere e di convivialità. In primo piano non ci sono
più i cibi di marca o i prodotti blasonati come il foie gras o
l’aragosta. Ciò che conta è l’origine, il vissuto che sta dietro
alla materia prima, e che comprende in primis naturalità,
genuinità e freschezza nonché un processo di lavorazione
artigianale. In futuro sentiremo sempre più spesso parlare dei
seguenti gruppi: Foodies (persone con una passione smisurata per tutto ciò che ha attinenza con il cibo), Food Snob
(mangiatori particolarmente critici e schizzinosi), Gutesser
(mangiatori responsabili: persone che a tavola badano soprattutto all’aspetto etico del cibo) e Localvoren (divoratori locali:
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La cura dei dettagli contribuisce a creare nell’ospite il giusto stato d’animo.
persone che attribuiscono grande importanza agli alimenti
regionali e che per averli sono disposti a investire più tempo
e denaro). Dal punto di vista multisensoriale non c’è niente di
meglio del mangiare e del bere come canale per trasmettere
valori, mentalità e know-how specifico. Tra le altre tendenze
legate al cibo segnaliamo New Fusion FoodVI, Local FoodVII
e Cheap BasicsVIII (per il quadro completo rimandiamo al
“Foodreport”). Anche il settore delle bevande sta vivendo una
nuova era. L’acqua ad esempio non è più solo una bevanda
d’accompagnamento ma un prodotto che risponde alla voglia
di autenticità, naturalezza e purezza. La classificazione delle
bevande è stata rivoluzionata e oggi si parla di healthy drink
(bevande salutari come acqua, spremute di frutta e verdura,
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the), local drink (bevande a base di erbe e frutti stagionali, vini
locali) e savouring drink (bevande gustose come vini, birre,
alcolici e caffè aromatici). Tra le idee che potrebbero prendere
piede figurano i drink bar specializzati in acque, the e succhi
di frutta oppure le degustazioni di acque minerali prima di
impugnare le posate.
STILE
Gli alberghi dovranno individuare qual è lo stile più adatto a
loro, evitando di copiare gli altri. È possibile individuare sei
diverse tipologie di stile:
>> ORIGINALE – Primo requisito, la genuinità. Questo stile si
caratterizza per l’amorevole rispetto della tradizione tramandata nel tempo, senza però scimmiottare il passato. I possibili
sviluppi: la ricerca di autenticità è una delle caratteristiche
primordiali dell’uomo che negli ultimi anni si è intensificata di
parecchio. Le cose autentiche sono quelle che oltre ad avere
un passato anche un futuro.
>> SUPERCOOL – Volutamente eccentrico. Il design rasenta
la scomodità d’uso e punta tutto sulla messa in scena. I possibili sviluppi: gli alberghi supercool si adegueranno ai cambiamenti globali e si evolveranno in strutture “mooding”, “casual”
o “ecologiche”.
>> OPULENZA – Il trionfo dell’eccesso. La voglia di barocco e
di voluttà, di oro e di lusso come voglia di un mondo migliore.
La riscoperta dell’opulenza. I possibili sviluppi: la crisi è destinata a lasciare tracce e pertanto questo stile ha meno chances
di diffusione rispetto agli altri. E comunque l’opulenza dovrà
giocoforza accompagnarsi a segnali di umiltà: opulente sì ma
anche ecologico ed equo.
>> ÖKOSIGN – Nel solco della filosofia LOHAS si sta facendo
strada uno stile che mette in primo piano la genuinità, i
materiali non trattati e le superfici naturali, senza per questo
rinunciare al design di alta classe. I possibili sviluppi: questo
stile ha un enorme margine di sviluppo. Nel cammino che
porterà a prediligere nuove fonti energetiche, elettromobilità
e consumo etico, l’Ökosign è in prima fila.
>> CASUAL – In questi alberghi gli ospiti amano l’informalità
e la libertà dell’essere sé stessi. Qui nulla è perfetto ma tutto
è in ordine. L’ambiente è assolutamente “casual”, familiare e
accogliente. I possibili sviluppi: quanti più viaggiatori creativi
si uniranno alla folla dei turisti, tanta più popolarità godranno
gli alberghi con pochi fronzoli. E le previsioni di crescita sono
molto incoraggianti.
>> MOODING – Giocare con le emozioni. I materiali sono
ridotti al minimo per lasciare il maggior spazio possibile a
variazioni e umori. In buona sostanza il concetto di “mooding”
punta sulla seduzione sensoriale, lasciando l’ospite libero di
scegliersi l’umore che vuole. I possibili sviluppi: il turismo continuerà ad essere una questione di scelte soggettive, per cui
anche negli anni a venire il giocare con le emozioni continuerà
a riscuotere successo.
A PROPOSITO DI ROOM, FOOD, STYLE:
la sapiente miscela di spazio, cibo e stile ha delle enormi
potenzialità, laddove non si può affermare che qualcosa sia
totalmente giusto o sbagliato ma conta stabilire se il concetto
sia voluto oppure affidato al caso. E quanto più consapevole
sarà l’armonia e la composizione degli elementi, tanto più
grande sarà il suo influsso sui sensi.
Il caffè aromatico appartiene alla categoria dei savouring drink.
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CONSIDERAZIONI FINALI:
>> 1. GLI ALBERGHI DEL FUTURO NECESSITANO DI CONCETTI INDIVIDUALI FORTI: gli ospiti di domani andranno
in cerca di quelle proposte sui generis in grado di rispecchiare i vari individualismi.
>> 2. L’ASPETTO CULINARIO DI UN ALBERGO FINIRÀ
ANCOR PIÙ SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO: il
concetto gastronomico sarà sempre più decisivo per il
successo o l’insuccesso di un albergo.
>> 3. IL TERRITORIO DOVRÀ SODDISFARE LA VOGLIA DI
NATURA DEL TURISTA: la crescente richiesta di natura da
parte del consumatore amplierà il mercato degli alberghi
che puntano su concetti ecologici ed etici, e in questo
contesto il territorio giocherà un ruolo decisivo.
>> 4. LA SALUTE DIVENTERÀ IL META-REQUISITO DELLA
VITA MODERNA: le persone vogliono rimanere in buona
salute “per il futuro”. Da qui un intreccio tra turismo e medicina/salute ancora più stretto e reciproco, dall’albergo al
Medical Wellness, dall’ospedale alla clinica-albergo.
>> 5. IL FUTURO È DIGITALE: la tecnologia digitale di
domani dovrà semplificare o abbellire l’esistenza. Ma la
diffusione ancora più massiccia della connessione totale
offrirà anche nuovi spazi a chi propone un turismo offline.
>> 6. IL MONDO REALE DIVENTERÀ ANCORA PIÙ IMPORTANTE: in una società sempre più digitalizzata, bisognerà
tenere in considerazione anche il mondo parallelo che
continuerà a preferire la realtà sensoriale. In futuro gli alberghi diventeranno dei luoghi esperienziali in cui i sensi
potranno essere sollecitati, concentrati o semplicemente
rilassati.
>> 7. I VIAGGIATORI D’AFFARI HANNO VOGLIA DI ESPERIENZE FUORI DALL’ORDINARIO: in futuro la gente che
si sposta per lavoro andrà in cerca di creatività, connessione e rigenerazione.
>> 8. L’ALBERGO CON LE PARETI DI VETRO: clienti e ospiti
tendono sempre più a far conoscere e condividere le loro
esperienze al resto del mondo. Per gli albergatori questa
trasparenza rappresenta un’opportunità per instaurare un
dialogo diretto con i desiderata dei loro ospiti.
NOTE
I.
Il termine inglese Prosumer è una crasi dei termini
producer e consumer e indica quei consumatori o clienti
che sono al contempo produttori. Il termine viene
spesso usato in relazione con i Social Media e anche per
indicare il cliente professionale (consumatore).
II. Selfness è un termine coniato da Matthias Horx che
associa il wellness alla scoperta di sé prospettando una
nuova cultura dell’autocambiamento.
III. Tecnologia basata su luci al laser blu dall’elevata sensibilità.
IV. L’acronimo LOHAS (dall’inglese Lifestyles of Health and
Sustainability) indica uno stile di vita caratterizzato dalla
prevenzione e dalla tutela della propria salute sempre nel rispetto dei principi di sostenibilità. Lo stesso
termine viene utilizzato nel marketing per definire una
tipologia di consumatore.
V. Il coinvolgimento di più sensi in una sfera multisensoriale.
VI. Fusione tra cibi e gusti alimentari di nazioni diverse; la
cucina dominante è quella asiatica.
VII. Generi alimentari di produzione artigianale e provenienza regionale, espressione del territorio e delle genti che
ci vivono.
VIII. L’enorme varietà dell’offerta fa sì che il prezzo diventi
un elemento importante. Materie prime semplici e sane,
senza tanti fronzoli, pure e lavorate in maniera genuina,
rendono il prodotto “semplicemente più buono”.
Fonte: “Hotel der Zukunft – Die wichtigsten Trendfelder für die
Hotellerie” – Harry Gatterer, Hanni Rützler, Zukunftsinstitut,
Kelkheim, 2012
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Contatto: Rita Geson (Ricerche di mercato) . Tel. +39 0471 999 826 . [email protected]