COMUNICATO STAMPA Mostra: OTTO HOFMANN Berlin 1951 in
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COMUNICATO STAMPA Mostra: OTTO HOFMANN Berlin 1951 in
Comune di Genova Comune di S. Margherita Ligure COMUNE DI S.MARGHERITA LIGURE Castello Cinquecentesco GALLERIA MARTINI & RONCHETTI Via Roma 9 - Genova COMUNICATO STAMPA Mostra: OTTO HOFMANN Berlin 1951 in collaborazione con Goethe-Institut Genua con il patrocinio del Comune di Genova Periodo: Orari: dal 25 maggio al 31 luglio 2001 Castello Cinquecentesco, Santa Margherita Ligure tutti i giorni ore 10.00 - 12.30 e 15.00 - 18.00. Lunedì chiuso Galleria Martini & Ronchetti, Genova dal martedì al sabato ore 16.00 - 19.30 . Mattino su appuntamento. Inaugurazioni: mercoledì 23 maggio 2001, ore 18 Castello Cinquecentesco, Santa Margherita Ligure venerdì 25 maggio 2001, ore 18 - Galleria Martini & Ronchetti , Genova Internet: on line da lunedì 30 aprile 2001: http://www.martini-ronchetti.com L’esposizione, che si tiene contemporaneamente in due sedi, a Genova e S. Margherita Ligure in concomitanza del G8, si inserisce nel quadro delle manifestazioni dedicate alla Città di Berlino dal Goethe-Institut Genua, e si propone di focalizzare e documentare l’attività di Otto Hofmann nella Berlino Ovest del dopoguerra attraverso un corpus di 60 opere - quasi tutte inedite - che l’artista ha realizzato nel corso del 1951 dopo aver lasciato precipitosamente la Germania Orientale nel 1950 a seguito delle crescenti divergenze di ordine politico con la classe dirigente della DDR ed alle conseguenti limitazioni alla sua attività artistica. In questa città, lavorando in un clima di maggior libertà, il suo linguaggio subisce un significativo cambiamento e le opere di questo momento ne sono l’esempio, essendo connotate da un segno particolarmente netto ed incisivo e da una poetica dai contenuti rinnovati. In considerazione della storia e della personalità di Hofmann - uno dei più interessanti Artisti fra quanti condivisero l’esperienza del Bauhaus - e della peculiarità del suo lavoro, appare necessario rendere nota questa parte della sua opera oltre che con una mostra anche con l’ausilio di una pubblicazione che permetta agli studiosi ed al pubblico di cogliere esaurientemente l’aspetto di questo particolare momento creativo. Dopo questa duplice tappa iniziale la mostra sarà presentata nelle seguenti sedi: Settembre/Ottobre 2001 Galleria Martano, in collaborazione con Goethe-Institut Turin Milano , Novembre/Dicembre 2001 Galleria Cavenaghi Arte, in collaborazione con Goethe-Institut Mailand Firenze e Prato, Febbraio/Marzo 2002 Studio Aurelio Stefanini, Firenze in contemporanea con Galleria Open Art, Prato Roma, Aprile/Maggio 2002 Galleria Il Segno, in collaborazione con Goethe-Institut Rom Torino, Per questa occasione é stato edito un ampio catalogo bilingue (italiano e tedesco) a cura di Giovanni Battista Martini e Alberto Ronchetti contenente la riproduzione di tutte le opere esposte e corredato da un testo critico di Markus Krause e da ampi apparati biobibliografici illustrati da immagini e documenti d’archivio. Per ulteriori informazioni e/o richieste di materiale iconografico si prega di telefonare al n° 010586962 consultare il sito http://www.martini-ronchetti.com email: [email protected] Composizione senza titolo 1951 - carboncino e acquarello su carta Composizione senza titolo 1951 - carboncino e pastelli su carta o Composizione senza titolo 1951 - carboncino, acquarello e tempera su carta Composizione senza titolo 1951 - carboncino su carta Note biografiche Otto Hofmann nasce il 28 aprile 1907 a Essen, nella Ruhr. Trascorre la sua infanzia e la sua giovinezza a Jena, in Turingia, non lontano dalla città di Weimar. Verso la metà degli anni Venti conosce il pittore e grafico Walter Dexel, che dirige il Kunstverein di Jena e che lo incoraggia ad indirizzare i suoi interessi verso l’arte figurativa. Studia architettura alla Technische Hochschule di Stoccarda, dove si diploma nel 1928, in questo stesso anno si iscrive al Bauhaus di Dessau, dove si diploma nel 1931. In questo triennio di studi segue i corsi di Klee e Kandinsky. Con quest’ultimo, che dimostra interesse per la sua ricerca nel campo della pittura astratta , continuerà ad avere rapporti anche negli anni successivi al diploma. Collabora a diverse attività del Bauhaus, sperimenta varie tecniche, dalla fotografia al fotocollage. Nel 1930 tiene la prima mostra personale all'interno del Bauhaus e partecipa alla collettiva “Gruppe Junger Maler vom Bauhaus Dessau” al Kunstverein di Jena. Cresciuto in una famiglia socialista,formatosi nell’ambiente culturale del Bauhaus, critico teatrale del giornale democratico “Jenaer Volsblatt”, con l’avvento di Hitler al potere abbandona la Germania. Si reca a Zurigo, dove frequenta Arpe il gruppo dadaista, e poi a Parigi, dove conosce Léger e ritrova Kandinshy e lo stesso Arp. Nel 1934 realizza la serie Nacht Collagen di matrice dadaista e costruttivista. Costretto a rientrare Berlino per motivi familiari nel 1935, lavora per la Manifattura statale della porcellana. I nazisti gli notificano il divieto di dipingere e confiscano i quadri appartenenti alle collezioni pubbliche. A Berlino intrattiene rapporti con antinazisti e frequenta l’ambiente che gravita attorno a Dietrich Bonhoeffer. Il timore per l’incolumità della moglie, di origine ebraica, costringe la coppia a ritirarsi, nel 1938, in un piccolo paese della Turingia, Hainichen, dove l’artista continua a lavorare la ceramica. Nel 1939 viene arruolato e inviato prima in Francia e Grecia e poi sul fronte russo. Fatto prigioniero, rimarrà in Russia fono al 1946. Durante questi anni invia alla moglie lettere con disegni e acquerelli improntati alla sua poetica astratta, ma anche altri figurativi che documentano i campi di prigionia. Liberato, ritorna in Turingia, a Rudolstadt, dove lavora alla salvaguardia e conservazione del patrimonio artistico e architettonico. Tiene numerose mostre personali e si dedica alla xilografia pubblicando nel 1948 un album dal titolo Variationen e nel 1949 un altro dal titolo Von einer Insel . Nel 1950 lascia la Germania Orientale e si stabilisce a Berlino Ovest. La sua attività espositiva si fa sempre più intensa: tiene numerose personali ed è presente in importanti collettive in Germania, Olanda, Francia. Nel 1952 partecipa al Salon des Réalités Nouvelles di Parigi. Tra il 1953 e il 1965 vive a Parigi, frequenta Magnelli e Seuphor. Si sposta per lunghi soggiorni a Bruxelles, in Svizzera e nella Francia meridionale. Negli anni Cinquanta realizza numerosi bozzetti per papiers peints in cui attua un processo di semplificazione dell’immagine in funzione della riproducibilità industriale e dell’acquisizione da parte di un vasto pubblico. Dall’inizio degli anni Sessanta alterna l’attività di pittore a quella di designer, nel campo della ceramica e della porcellana. Dal 1966 al 1975 insegna all’Istituto di Belle Arti di Berlino e dal 1976 inizia a trascorrere la maggior parte dell’anno in Liguria, dove lavora intensamente, sempre nell’ambito della pittura astratta. Continua a esporre in Germania e in diversi paese europei. Negli ultimi anni, in concomitanza col rinnovato interesse per l’esperienza del Bauhaus, ottiene importanti riconoscimenti pubblici; mostre personali si tengono nel 1987 alla Kunsthaus di Colonia e nel 1991 al Stadtmuseum di Jena. Nel 1993 il Goethe-Institut di Bruxelles e l’Angermuseum di Erfurt allestiscono una significativa mostra di Hofmann, mentre tra il 1993 e il 1994 viene organizzata in Italia una importante mostra antologica, presentata nelle città di Genova, Palermo e Roma. Nel Novembre 1994 il Kunstverein di Jena gli dedica una vasta esposizione di acquerelli. Muore il 23 luglio 1996 Per ulteriori informazioni e/o richieste di materiale iconografico si prega di telefonare al n° 010586962 o consultare il sito all’indirizzo http://www.martini-ronchetti.com email: [email protected]