SCHEDA TECNICA PROGETTO RICERCA in verticale

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SCHEDA TECNICA PROGETTO RICERCA in verticale
PROGETTI DI RICERCA-FORMAZIONE 2013-2014
Gruppo di lavoro per il curricolo di Italiano
Provincia di Ravenna
Rete del distretto faentino per le Indicazioni 2012
Verso la competenza lessicale: esempi di pratiche didattiche
in verticale
Introduzione generale
Con il presente lavoro siamo ad illustrare quanto elaborato dai team docenti
di tutti gli ordini di scuola degli Istituti Comprensivi del distretto faentino a
seguito degli stimoli raccolti e delle riflessioni scaturite in occasione del
progetto di ricerca-formazione sull’insegnamento dell’Italiano, progetto che
ha avuto come punto di riferimento imprescindibile le Indicazioni nazionali per
il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012.
Il modello di formazione ha puntato – come accennato sopra - a coinvolgere
tutti gli ordini di scuola in un’ottica verticale e ha previsto l’individuazione di
un aspetto disciplinare da approfondire e da rivedere nel testo delle
Indicazioni 2012, in vista dei traguardi di competenza.
I percorsi didattici qui esplicitati, quindi, verranno sperimentati nei tre
diversi livelli scolastici degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto.
Per il gruppo di italiano è stata scelta la riflessione sulla lingua come oggetto
di ricerca e di aggiornamento, a partire dai Quadri di riferimento delle prove
Invalsi e dal testo delle Indicazioni.
Tra le molteplici opzioni possibili i docenti hanno individuato “nel lessico” il
tema da sviluppare; il lessico e la sua organizzazione, infatti, rientrano negli
oggetti della riflessione sulla lingua. Tale scelta non è stata casuale; le
Indicazioni 2012, infatti, esortano i docenti di tutto il primo ciclo di istruzione
a promuovere la competenza lessicale attraverso attività diversificate e
sottolineano la necessità da parte degli allievi di acquisire competenze
lessicali adeguate ai diversi contesti. Affermano, inoltre, che lo sviluppo di
questa competenza deve rispettare gli stadi cognitivi del bambino e del ragazzo e
avvenire in stretto rapporto con l’uso vivo e reale della lingua, non attraverso forme
di apprendimento meccanico e mnemonico. 1
1 Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
di istruzione, Firenze, Le Monnier, Anno LXXXVIII, dicembre 2012, pag. 31 e segg.
1
Tanto le Indicazioni quanto il Qdr Invalsi presentano un’ idea di riflessione
sulla lingua come percorso di scoperta e di presa di consapevolezza della
grammatica implicita che gli alunni possiedono senza esserne coscienti.
Per questa ragione nel progettare gli itinerari didattici ci si è sforzati di
adottare metodi capaci di attivare pienamente le energie, le potenzialità e il
coinvolgimento di ogni bambino e ragazzo. La scelta metodologica è quindi
caduta su un approccio di tipo laboratoriale, imperniato sul fare, sul gioco,
sulla scoperta, in cui fossero gli alunni stessi, non il docente, i protagonisti
della costruzione dei saperi e delle competenze, coerentemente con una
pratica didattica non-trasmissiva. 2
La riflessione sulla formazione delle parole, il tema prescelto, è stata pensata
in un’ottica induttiva, senza introdurre troppo precocemente la terminologia
specifica, proprio per favorire lo sviluppo della curiosità verso la lingua e per
potenziare la riflessione sul lessico in modo ludico.
I docenti si sono inoltre sforzati di promuovere attività significative, nelle
quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle diverse discipline si potessero
intrecciare fra loro. Le Indicazioni sottolineano, infatti, la necessità di
ricercarne nella pratica didattica le occasioni di interconnessione, nell’ottica
di un rafforzamento della trasversalità che assicura unitarietà al processo di
apprendimento. 3
E, per concludere, alcune precisazioni sulla scelta del tema approfondito,
quello della Formazione delle parole. Anche l’argomento prescelto, a differenza
di altri possibili (l’uso del dizionario, l’approfondimento delle diverse
categorie lessicali), ha reso possibile una progettazione “in verticale” essendo
coerente con i prerequisiti e con gli stadi cognitivi di tutti discenti dei diversi
ordini di scuola coinvolti nel progetto.
Come ha recentemente avuto occasione di sottolineare anche Francesco
Sabatini in occasione di una serie di conferenze tenutesi nel nostro distretto,
la scuola ha una funzione fondamentale nell’arricchire gli alunni di concetti
nuovi e nel potenziare il linguaggio; il pieno possesso di questa facoltà è un
patrimonio personale che permette all’individuo di interagire con la realtà in
modo attivo ed efficace. 4
Di seguito si esplicitano i percorsi didattici declinati per i diversi ordini di
scuola precisando che, data la scelta del tema e considerati i diversi livelli di
maturazione cognitiva degli studenti, si è ritenuto indispensabile articolare il
2 Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali, cit. pag. 32
3 Ibidem, pag. 17-18
4 Francesco Sabatini, “Modelli e metodi di insegnamento dell’italiano” e “I giovani, oggi, e la lingua italiana”,
interventi tenuti presso l’Istituto Comprensivo di Brisighella (RA) in occasione della 2^ festa dell’Istituto
dedicata al tema “Dimmi come parli…” , 22-23 settembre 2014
2
percorso didattico per la Scuola Primaria in due distinti itinerari, uno rivolto
alle classi 1 e 2^, l’altro alle classi 3^- 4^ e 5^.
1. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
L’albero magico
Introduzione
Nel campo d’esperienza I discorsi e le parole delle Indicazioni Nazionali
per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione –
2012, si evidenzia: “Per i bambini la lingua, in tutte le sue forme, è uno
strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere chiaro il proprio
pensiero, per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati. I
bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico
significativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate
e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano
nuove capacità, quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni,
confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono
conoscenze, giocano con la lingua che usano e si cimentano con l’esplorazione
della lingua scritta.
Il percorso scelto è mirato all’arricchimento lessicale tramite la
valorizzazione delle parole già conosciute, la scoperta a partire da esse di
nuovi vocaboli e l’alterazione di alcuni di essi, avendo cura di creare
contesti in cui i bambini possano esprimersi e comunicare utilizzando la
lingua in tutte le sue forme e funzioni.
L’esperienza che vivranno i bambini, si è scelto di farla partire dal mondo
della natura, in quanto con la sua varietà e ricchezza, li affascina e li
stimola, sollecitando la curiosità e la voglia di porre domande e formulare
ipotesi.
SCHEDA TECNICA
Destinatari
3
Il progetto è rivolto principalmente alle sezioni seconde e terze della
Scuola dell’Infanzia degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto.
Tempi
Ore previste : 10
Periodo: da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014
Sette interventi di circa 1,30 h ciascuno.
Prerequisiti
Buone capacità motorie, percettive, comunicative, mnemoniche e attentive.
Metodi
• attività e conversazioni di gruppo
• attività grafo-pittoriche, manipolative
• osservazione
• giochi motori.
Strumenti
• oggetti raccolti durante l’esplorazione dell’ambiente naturale (legni,
foglie, pigne, corteccia …)
• immagini di alberi di autori vari
• tessere contenenti le immagini supportate dalla parola, per attività di
associazione, riconoscimento, composizione e scomposizione della
parola
• materiale di vario genere per la realizzazione di elaborati anche
tridimensionali.
Finalità generali del processo formativo
• acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive
• corretta pronuncia di suoni, parole e frasi
• incrementare le diverse modalità di interazione verbale
• sviluppare il pensiero logico e creativo
• sviluppare l’attività di nominazione
• allargare il lessico dei contesti d’uso.
4
Traguardi di competenza
• ascoltare e comprendere narrazioni, inventare storie, sperimentare
rime, filastrocche, drammatizzazioni
• inventare nuove parole, arricchire il proprio lessico, riconoscere e
sperimentare la pluralità di linguaggi.
Obiettivi specifici di apprendimento
• capacità di esprimersi in modo corretto
• analisi e commento di figure di complessità crescente
• saper descrivere una situazione
• saper raccontare un episodio del proprio vissuto.
Collegamenti ai campi di esperienza
Il sé e l’altro, il corpo e il movimento, immagini – colori e suoni, la
conoscenza del mondo.
Verifica
• Importante, sia all’inizio che in itinere, saper utilizzare le
osservazioni e i prodotti, le conversazioni dei bambini, per verificare
l’andamento delle proposte e l’efficacia delle strategie impiegate.
• Verifica finale in gruppo: realizzazione di una poesia in rima
inventata dai bambini, avendo come protagonista l’albero.
• Verifica individuale: realizzazione di un elaborato riguardante
l’albero magico “inventato” nella poesia.
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO
FASE 1 - Conosciamo l’albero magico
Organizziamo a sorpresa una merenda in giardino, sotto ad un albero
scelto dai bambini e l’insegnante li induce ad osservarlo nella forma,
struttura, dimensioni, colori … In seguito inviteremo loro a rappresentare
con il proprio corpo l’albero magico, a descriverlo verbalmente;
osservando l’ambiente circostante noteranno altri alberi evidenziando le
5
differenze che notano. Oltre alla vista verranno stimolati il tatto, l’olfatto,
l’udito facendo loro “toccare, annusare e ascoltare” le varie componenti
dell’albero (corteccia, foglie, rami …)
In questo modo i bambini si esprimeranno con termini nuovi, anche
inventati o alterati ( fogliolina, fogliolona, alberello, alberone …) e
l’insegnante verbalizzerà tutto ciò che dicono.
In seguito verrà rappresentato graficamente, con varie tecniche e materiali,
l’albero magico.
FASE 2 - Osservazione di un’immagine di albero di artista famoso
Le attività artistiche sono un’esperienza significativa per i bambini, perché
insegnano a liberare le capacità espressive di ciascuno, a dare ascolto alle
emozioni suscitate da ciò che li circonda.
Invitiamo i bambini a “leggere” l’opera d’arte proposta; ognuno
descriverà la parte che lo colpisce maggiormente, con parole proprie. In
questa fase verrà arricchito ulteriormente il bagaglio lessicale di ognuno.
L’insegnante verbalizzerà sempre ciò che viene detto dai bambini. Inoltre
alle fascia dei quattro anni verrà data una scheda con l’immagine
dell’albero da colorare, mentre i più grandi, nell’ottica del pregrafismo,
saranno invitati a disegnarlo.
FASE 3 - Inventiamo una poesia in rima
Per sviluppare ulteriormente la conoscenza e l’acquisizione di parole
nuove e le loro alterazioni, in un’attività di gruppo si invitano i bambini ad
inventare una breve poesia sull’albero, in rima. In tal modo viene data a
tutti la possibilità di parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i grandi
e i coetanei, lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di
espressione e comunicazione.
In seguito ognuno produrrà un elaborato tridimensionale rappresentante
l’albero “inventato” nella poesia.
Durante questi lavori, e nelle attività successive, l’insegnante cercherà di
favorire il riuso, da parte dei bambini, delle nuove parole che essi hanno
scoperto e che ha precedentemente annotato.
6
2 a. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIMA E SECONDA
Qual è la parola giusta???
Introduzione
Le recenti indagini sui livelli di apprendimento degli studenti italiani
mostrano sempre di più come uno dei punti deboli sia costituito dalla
capacità di leggere, comprendere interpretare un testo scritto di vario genere.
Se non si conosce il lessico di base di una lingua , se non si conoscono i
meccanismi che ne regolano la struttura e l'uso , diventa sempre più difficile
comprendere un testo in generale .
Il seguente percorso si pone l'obiettivo di migliorare la competenza lessicale,
in particolare nel campo della formazione delle parole, ricorrendo ad una
metodologia di tipo ludico interattivo e laboratoriale che, valorizzando le
competenze implicite dei bambini, ne faciliti il coinvolgimento e la
partecipazione, e insieme faccia crescere in loro la consapevolezza del
rapporto esistente nelle parole fra forma e significato.
SCHEDA TECNICA
Destinatari
Il progetto didattico è stato pensato per gli alunni delle classi 1^ e/o 2^ della
Scuola primaria degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto.
Tempi
Ore previste : 8 ( 4 ore + 4 ore per il rinforzo e il consolidamento
della competenza )
• Da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014.
•
7
Il percorso didattico verrà realizzato nell’arco di quattro settimane (verifica
compresa); le attività saranno svolte per 2 ore alla settimana in modo da
lasciare tempo alla riflessione ed alla interiorizzazione personale degli
stimoli forniti con attività di rinforzo .
Prerequisiti
Gli alunni devono:
•
•
•
saper ascoltare
saper interagire
saper osservare le immagini egli oggetti proposti
Metodi
•
•
•
•
•
•
didattica laboratoriale
didattica ludica e “di scoperta”
metodo induttivo
lavoro in gruppo
elaborazione di semplici disegni
lettura, analisi e conseguente riflessione lessicale a partire dalle
immagini “stimolo”, dal testo di semplici canzoncine
Strumenti
•
•
•
•
testi di canzoni
flash cards di varie dimensioni
strumenti multimediali: LIM
fotocopie.
Finalità generali del processo formativo
•
•
sviluppare la curiosità verso la lingua
migliorare le capacità di relazione e di dialogo (in particolare
attraverso i lavori di gruppo e le attività laboratoriali)
Traguardi di competenza
8
acquisire la consapevolezza che le parole hanno un uso puntuale e
non casuale
• migliorare le competenze linguistiche e comunicative sia nella
ricezione sia nella produzione attraverso la riflessione sulla
formazione delle parole
• potenziare la riflessione sul lessico
•
Obiettivi specifici di apprendimento
•
•
•
•
•
ampliare il patrimonio lessicale
comprendere il meccanismo di formazione delle parole
sperimentare l'uso dell'alterazione
capire parole non note all’interno di un testo
diventare consapevoli della modificazione del significato e della
forma
Collegamenti interdisciplinari
•
•
•
musica
arte e immagine
educazione motoria
Verifica
•
verifica finale
con due attività ludiche orali
Sopra sono stati riassunti schematicamente gli aspetti essenziali del lavoro
progettato; di seguito verrà illustrata l’articolazione delle diverse fasi del
percorso senza tralasciare le specifiche attività relative ad ognuna.
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO
FASE 1 (2 ORE) - Oggetti, immagini, parole
ATTIVITA’1
1.A
9
- Presentazione ai bambini di un oggetto normale e nelle sue alterazioni
(esempio: foglio, foglione, fogliettino, fogliaccio, oppure libro, librone, librino,
libraccio) chiedendo agli alunni di nominarli. ( OSSERVARE, CONVERSARE,
CONFRONTARE, RIFLETTERE )
- Presentazione di immagini di quattro oggetti: scarpa, scarpina (quella di un
neonato),scarpetta (quella di Cenerentola), scarpona (quella del clown),
scarpaccia (quella del pescatore sfortunato o della strega) o casa, casona,
casina, casetta, casaccia. Chiedere agli alunni di nominarle.( OSSERVARE,
CONVERSARE, CONFRONTARE, RIFLETTERE )
- Abbinare aggettivi agli oggetti nominati e ricercare sinonimi
1.B ( RINFORZO)
- Far disegnare 5 case diverse evidenziandone le differenze ( mostrare i
cartoncini dell'incontro precedente )
FASE 2 ( 2 ORE) Modifichiamo le parole..???? Cosa succede se….?????...
ATTIVITA' 2
2A
-Canto filastrocca del Cow boy di nome Piero accompagnata dalle immagini
su fogli A4 di: CASA, BOSCO, PIERO, CAVALLA, STALLA appese alla
lavagna
2B
-Presentazione delle stesse cinque immagini ridotte rispetto alle prime
sempre su fogli A4
creare il problema .....per far scoprire i DIMINUTIVI.( OSSERVARE,
CONVERSARE, CONFRONTARE, RIFLETTERE )
- RIFARE IL TESTO INSIEME
Canto nel “mondo piccolo” con i diminutivi
In una casina laggiù
nel boschetto nero
c’era un cowboy che
10
si chiamava Pierino
E la sua cavallina dormiva
nella stalletta
2C
- Presentazione delle stesse cinque immagini ingrandite per recitare la
filastrocca del cowboy Piero nel “mondo dei grandi” con gli alterati
accrescitivi
In una casona laggiù
nel boscone nero
c’era un cowboy che
si chiamava Pierone
E la sua
cavallona
dormiva nella stallona
2D ( RINFORZO)
Modificare INSIEME
ai bambini
la canzone del cowboy Piero
mantenendone la struttura, creandone una nuova....
In una barca laggiù
nel lago azzurro
c’era un pescatore che
si chiamava Mario
E il suo gatto
dormiva nel suo letto
2E
-Far disegnare i 4 elementi normali, grandi, piccoli su fogli A4
FASE 3 (2 ORE) - Le scatole magiche delle parole
ATTIVITA' 3
3A
- Preparare due scatole grandi e attaccare all'esterno le immagini dell'
attività 1, scrivere all’esterno delle scatole i suffissi relativi agli alterati che si
intendono far uscire da ogni scatola.
Le grandi in una le piccole nell'altra .
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I bambini prendono oggetti e li depongono nelle scatole pronunciando il
loro nome
Si chiudono le scatole e si fa una " magia"... Suscitare il problema ... Come si
chiameranno ora ?? Si apre la scatola e si proverà ad inventare il nuovo nome
modificato
3B ( RINFORZO)
- Rifare il gioco
- Preparare altre due scatole e stessa attività per creare il vezzeggiativo ed il
dispregiativo dei nomi degli oggetti inseriti ( fuori attaccare smile)
FASE 4 (2 ORE) - La sfida finale???
ATTIVITA' 4
4A
Verificare se i bambini sanno applicare i suffissi e hanno acquisito la
competenza lessicale dell'alterazione
Preparare una tabella con immagini variate nei 4 modi dell'alterazione da
proiettare sulla LIM . L'insegnante sceglie un oggetto e il bambino deve
nominarlo correttamente dopo averne osservato le caratteristiche
ed
elencato le qualità
(OSSERVARE , ANALIZZARE , RIFLETTERE,
NOMINARE)
es. Borsina, borsona, borsaccia , borsetta
4B
- Gioco del vero/ falso ( RIFLESSIONE LOGICO-LINGUISTICA )
L'insegnante pronuncia delle frasi e i bambini devono decidere sono vere o
false es.
Ho indossato una graziosa magliaccia FALSA
Hai mangiato un gelatone! Com'era piccolo!
- oppure completare le frasi: es
Ho coccolato un piccolo ............. GATTINO
Hai mangiato un gelatone! Com'era piccolo!
BIBLIOGRAFIA
12
Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo della
scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Firenze, Le Monnier, Anno
LXXXVIII, dicembre 2012
2 b. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA PRIMARIA:
CLASSI QUARTA E QUINTA
Paroliamo nell'autunno
Introduzione
Il presente lavoro intende esplorare l’ambito della formazione delle parole per
sviluppare la comprensione dei principali meccanismi quali la derivazione,
l’alterazione e la composizione.
SCHEDA TECNICA
Destinatari
Il progetto didattico è stato pensato per gli studenti delle classi 4^ e/o 5^
della Scuola Primaria degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto.
Tempi
• Ore previste : 8 (comprensive di 1 ora per la verifica finale e di 1 per
la restituzione della stessa)
• Da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014.
Il percorso didattico verrà realizzato nell’arco di quattro settimane (verifica
compresa); le attività verranno portate avanti in modo intensivo in blocchi
settimanali di due ore.
Metodi
• didattica laboratoriale
• didattica ludica e “di scoperta”
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metodo induttivo
cooperative learning: lavoro a coppie e in micro-gruppo
elaborazione di disegni
lettura, analisi e conseguente riflessione lessicale a partire da testi
proposti dall'insegnante
• invenzione di frasi, storielle, limerick, acrostici, mesostici, calligrammi...
Strumenti
•
•
•
•
•
•
•
•
immagini
strumenti multimediali: LIM e pc
fotocopie
cartoncini e materiali costruiti dall'insegnante
Finalità generali del processo formativo
• sviluppare la curiosità verso la lingua
• migliorare le capacità di relazione e di dialogo (in particolare
attraverso i lavori di gruppo e le attività di laboratorio)
Traguardi di competenza
• partecipare
a scambi comunicativi con compagni e insegnanti,
formulando messaggi chiari e pertinenti
• riflette sui testi propri e altrui per cogliere caratteristiche del lessico
Obiettivi specifici di apprendimento
• ampliare il patrimonio lessicale
• comprendere i principali meccanismi di formazione delle
parole (derivazione, alterazione) per capire parole non note
all’interno di un testo
Collegamenti interdisciplinari
• arte e immagine
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Verifica
verifica attraverso l'invenzione di frasi, storielle e limerick
che comprendano nomi alterati e derivati utilizzandoli in
modo appropriato
• verifica finale sommativa individuale.
•
Sopra sono stati riassunti schematicamente gli aspetti essenziali del lavoro
progettato; di seguito verrà illustrata l’articolazione delle diverse fasi del
percorso senza tralasciare le specifiche attività relative ad ognuna.
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO
FASE 1
Scoprire come un prefisso può cambiare sostanzialmente una parola
trasformandola in qualcosa di diverso
Presentare due elenchi (disegni e cartelli):
PREFISSI:
NOMI:
maxi – bis – s - tri - micro - super
uva – pera – foglia – peperone – zucca – patata
Invitare gli alunni a comporre nuove parole “deformate” (superuva, trizucca,
microfoglia....)
Inventare situazioni, frasi pazze, brevi storie e illustrarle.
FASE 2
I falsi alterati (scopriamo che non tutte le parole che finiscono con alcune
desinenze associabili alle alterazioni, sono realmente nomi alterati)
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Si propone agli alunni la parola PEPERONE (in collegamento con l'attività
precedente)
Si mostra il dipinto “Canestra di frutta” del Caravaggio (natura morta) e in
seguito si propone una “natura morta” composta da alterati: carotaccia,
perina, patatona, fogliolina...
Realizzazione del relativo disegno a coppie.
"Peperone" vorrebbe inserirsi in questa composizione, ma viene escluso:
perchè? Cos'ha di diverso?
Insieme agli alunni si fanno ipotesi sulla sua esclusione e per consolare il
povero peperone si propone un LIMERICK (fornendo ai bambini anche la
regola per costruirlo):
“C'era un maturo Peperone
di stazza assai possente e del color del limone
che voleva giocare nella canestra
e per entrarvi si tuffò dalla finestra
quel profumato e grosso Peperone”
Al termine del gioco e delle ipotesi, scoperto che Peperone è un falso alterato,si
propone ai bambini di trovare dei compagni di gioco per lui, che abbiano
qualcosa in comune, cioè altri falsi alterati (torrone, zucchina...).
In seguito si propone la costruzione, a gruppi, di altri limerick ispirati ai falsi
alterati proposti.
FASE 3
I derivati (scopriamo che le parole derivate cambiano sostanzialmente di
significato, rispetto alla parola primitiva da cui hanno origine)
Proponiamo la parola CASTAGNA (disegno e calligramma)
Giochiamo con acrostici e/o mesostici in tema
Cerchiamo i possibili derivati (preparando preventivamente anche immagini:
castagneto, castagnaro, castagnaccio, castagnata, castagnola, …
Confrontiamo le immagini per renderci conto delle differenze provocate dalla
derivazione e costruiamo delle frasi con le parole trovate.
16
Inventiamo uno scioglilingua con “castagna” e i suoi derivati.
BIBLIOGRAFIA
-
Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo della
scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Firenze, Le Monnier,
Anno LXXXVIII, dicembre 2012
-
Ersilia Zamponi I draghi locopei , Torino, Einaudi, 1982
3. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I
GRADO
La parola fatta a pezzi, la struttura della parola
Introduzione
Lo sviluppo della competenza lessicale gioca un ruolo fondamentale
nell’apprendimento linguistico.
Il presente itinerario didattico intende esplorare l’ambito della formazione
delle parole per far conoscere agli studenti i principali meccanismi quali la
derivazione, l’alterazione e la composizione.
Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) afferma che
la competenza lessicale “consiste nella conoscenza e nella capacità di usare il
lessico di una lingua”. 5
E’ importante, perciò, che gli alunni conoscano i meccanismi della
formazione delle parole. Nella progettazione del percorso ci si è sforzati di
5 Consiglio d’Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento,
valutazione, La Nuova Italia-Oxford, 2002, p.55 e segg.
17
abbandonare il tradizionale insegnamento di tipo quasi esclusivamente
strutturale-sintattico e si è cercato di sollecitare gli studenti ad osservare il
lessico per arrivare alla deduzione delle regole formali: si propongono testi
in cui individuare parole, poi si analizza come sono fatte. Si alternano, in tal
modo, momenti di analisi che partono da proposte di lavoro, a momenti di
"formalizzazione" delle scoperte, attraverso la collaborazione ed il confronto
all'interno del gruppo-classe.
Il percorso proposto intende portare gli studenti ad osservare come nella
nostra lingua il lessico si colori di particolari sfumature attraverso l'utilizzo
dei suffissi alterativi e come, con le dovute eccezioni, gli alterati mantengano
in genere le stesse caratteristiche grammaticali della base.
In particolare, attraverso le diverse attività, gli studenti vengono invitati a
scoprire le particolarità dell'alterazione nel nome: alcuni sostantivi sono solo
apparentemente alterati, mentre alcuni alterati, attraverso l'evoluzione della
lingua, si sono lessicalizzati, divenendo unità lessicali autonome dotate di un
loro significato preciso.
Anche l’utilizzo di prefissi e suffissi costituisce un procedimento molto
produttivo; particolare importanza hanno anche i suffissi e i prefissi di
origine greca e latina: i prefissoidi e i suffissoidi, definiti tali in quanto
derivano da parole che nella lingua greca e nella lingua latina avevano un
significato autonomo. Entrambi questi temi vengono esplorati dagli alunni
durante il percorso.
La consapevolezza dei meccanismi di formazione delle parole può, in tal
modo, consolidare negli alunni lo sviluppo della capacità di comprensione
di termini sconosciuti all’interno di un testo e favorire un miglioramento
delle competenze linguistiche e comunicative, sia nella ricezione che nella
produzione.
SCHEDA TECNICA
Destinatari
Il progetto didattico è stato pensato per gli studenti delle classi 1^ e/o 2^
della Scuola Secondaria di I° grado degli Istituti Comprensivi aderenti al
progetto.
Tempi
Ore previste : 7 (6 ore + 1 ora per la verifica finale e la restituzione
della stessa)
• Da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014.
•
18
Il percorso didattico verrà realizzato nell’arco di tre settimane (verifica
compresa); le attività verranno portate avanti in modo intensivo in blocchi
settimanali di tre ore per favorire negli studenti una più proficua riflessione
sugli stimoli forniti.
Prerequisiti
Oltre a quelli essenziali per frequentare la Scuola Secondaria di I Grado gli
alunni devono:
•
•
•
distinguere fra parole semplici e parole complesse
conoscere i concetti di radice e di desinenza
conoscere i principali prefissi e suffissi
Metodi
•
•
•
•
•
•
didattica laboratoriale
didattica ludica e “di scoperta”
metodo induttivo
cooperative learning: lavoro a coppie e in micro-gruppo
elaborazione di semplici disegni 6
ascolto, lettura, analisi e conseguente riflessione lessicale a partire da
semplici testi di canzoni o filastrocche
Strumenti
•
•
•
•
•
testi di canzoni
testi espositivi di tipo geografico
strumenti multimediali: LIM e pc
file audio-video (introduzione Alessandro Bergonzoni) 7
fotocopie
Finalità generali del processo formativo
•
sviluppare la curiosità verso la lingua
6 Si precisa che i ragazzi verranno supportati durante questa attività dai docenti di arte e immagine.
7 Si precisa che la visione del file-video di Alessandro Bergonzoni è un’attività opzionale per coloro che
dispongono in aula di una LIM.
19
•
migliorare le capacità di relazione e di dialogo (in particolare
attraverso i lavori di gruppo e le attività di laboratorio)
Traguardi di competenza
•
•
•
•
•
•
migliorare le competenze linguistiche e comunicative sia nella
ricezione sia nella produzione attraverso la riflessione sulla
formazione delle parole
potenziare la comprensione di enunciati e di testi di una certa
complessità
acquisire la consapevolezza che le parole hanno un uso puntuale e
non casuale
saper adottare un registro linguistico adeguato alla situazione
comunicativa
potenziare la riflessione sul lessico della lingua italiana e
promuoverne un uso consapevole
sviluppare, attraverso la riflessione sulla lingua, le modalità generali
del pensiero
Obiettivi specifici di apprendimento
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ampliare il proprio patrimonio lessicale sulla base dell’ascolto e della
lettura di testi di vario tipo e forma
conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole
(derivazione, alterazione, composizione) per capire parole non note
all’interno di un testo
comprendere il meccanismo della formazione delle parole alterate,
distinguere e classificare le diverse forme di alterazione nella nostra
lingua e riconoscerne le “sfumature” del significato
riconoscere i falsi alterati
riconoscere le parole derivate
riconoscere le parole composte formate da prefissoidi e suffissoidi
consultare il dizionario per ricavare informazioni sul significato delle
parole
potenziare un uso creativo del lessico
scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti
visivi seguendo una precisa finalità operativa
conoscere, descrivere e interpretare brani musicali
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Collegamenti interdisciplinari
•
•
musica
arte e immagine
Verifica
•
verifica finale sommativa individuale
Sopra sono stati riassunti schematicamente gli aspetti essenziali del lavoro
progettato; di seguito verrà illustrata l’articolazione delle diverse fasi del
percorso senza tralasciare le specifiche attività relative ad ognuna.
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO
Attività preliminari
a) Alessandro Bergonzoni: in funzione di ice-breaker si propone la visione di
un file-video di uno spettacolo del celebre comico per stimolare la curiosità
dei ragazzi in quanto l’autore propone un uso originale del lessico8 .
b) verifica dei prerequisiti: saper distinguere radice e desinenza e riconoscere
i più comuni prefissi e suffissi
FASE 1 (2 ORE) - Alla scoperta delle parole alterate
Ascolto della canzone “Buonanotte fiorellino” di Francesco De Gregori. A
partire dall’ascolto, dalla lettura e dalla comprensione del testo 9 si invitano
gli studenti ad individuare e a riflettere sulla forma della parola fiorellino e a
ricercarne di simili all’interno del testo analizzato. Si sollecitano poi i ragazzi
a far emergere le somiglianze fra le parole individuate e a riconoscere la
8 Attività facoltativa realizzabile in presenza di LIM in aula.
9 Si anticipa ai ragazzi che seguirà una riflessione interdisciplinare sul rapporto tra il contenuto e il tipo di
musica curata dall’insegnante di educazione musicale.
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differenza fra parole semplici e parole complesse indirizzandoli nella ricerca
della porzione di parola indicante la sfumatura di significato.
Si guidano poi i ragazzi alla scoperta di altre possibili alterazioni dello stesso
termine. A conclusione di questo segmento di percorso viene assegnata una
tabella nella quale i ragazzi dovranno indicare nomi primitivi, alterati e
suffissi alterativi. Inoltre, dopo la lettura della filastrocca “La botte non è un
bottone”, si richiede agli alunni di segnalare se le parole evidenziate in rosso
siano effettivamente alterati accrescitivi e perché.
Attraverso la riflessione prima individuale, poi di gruppo, si intende così
smascherare i falsi alterati.
FASE 2 ( 2 ORE) - I derivati
Ascolto della canzone “Siamo chi siamo” di Luciano Ligabue. A partire
dall’ascolto, dalla lettura e dalla comprensione del testo si invitano gli alunni
a riflettere sul termine insolazione. A coppie i ragazzi ne ricercano il significato
sul dizionario e attraverso un’attività di brainstorming l’insegnate li guida alla
scoperta del meccanismo della derivazione mediante l’aggiunta di prefissi e
di suffissi. I ragazzi poi dovranno autonomamente ricercare altre parole
derivate all’interno dei testi analizzati.
FASE 3 (2 ORE) - Smontiamo le parole
Attraverso il procedimento utilizzato nelle attività delle parti 1 e 2, e dopo
l’ascolto e la lettura del testo della canzone “Serenata rap” di Lorenzo
Jovanotti, ci si prefigge l’obiettivo di indagare e scoprire la natura delle
parole composte. L’insegnante proietta sulla LIM le consegne e gli alunni,
individualmente, ricercano nei testi delle canzoni fornite loro altre parole
dello stesso tipo. Seguono l’osservazione individuale, il dibattito e la
riflessione collettiva. Il docente fornisce poi agli alunni un elenco di parole
analoghe che i ragazzi, a coppie,
“smontano”, rilevandone anche
somiglianze e differenze; cercano, inoltre, di individuarne la categoria
morfologica. Solo alla fine delle attività viene introdotta la terminologia
specialistica e la relativa spiegazione. Di seguito si propongono attività
analoghe che abbiano come oggetto di riflessione prefissoidi e suffissoidi.
Il percorso si conclude con un’attività di scrittura creativa che prende le
mosse da una serie di parole inventate, create con prefissoidi/suffissoidi e
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parole piene, attività pensata sulla base delle indicazioni tratte da Il prefisso
arbitrario tratto da Grammatica della fantasia di Gianni Rodari.10
A conclusione del percorso seguirà l’attività di verifica individuale (1 ora) che
verrà poi restituita agli alunni e discussa collettivamente.
BIBLIOGRAFIA
-
-
Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo della
scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Firenze, Le Monnier,
Anno LXXXVIII, dicembre 2012
-
Causarano Tiziana, Un passato pieno di futuro, in Indire, Proposte per la
formazione continua dei docenti (PON 2007-2013)
-
Consiglio d’Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue:
apprendimento, insegnamento, valutazione, La Nuova Italia-Oxford, 2002
Rodari Gianni, Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie,
Torino, Einaudi, 1973
-
Zamponi Ersilia, I draghi locopei, Torino, Einaudi, 1982
SITOGRAFIA
-
www.anastasis.it
-
www.angolotesti.it
-
www.indire.it
-
www.paoline.it
10 Gianni Rodari, Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie, Torino, Einaudi, 1973
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