SCHEDA TECNICA PROGETTO RICERCA in verticale
Transcript
SCHEDA TECNICA PROGETTO RICERCA in verticale
PROGETTI DI RICERCA-FORMAZIONE 2013-2014 Gruppo di lavoro per il curricolo di Italiano Provincia di Ravenna Rete del distretto faentino per le Indicazioni 2012 Verso la competenza lessicale: esempi di pratiche didattiche in verticale Introduzione generale Con il presente lavoro siamo ad illustrare quanto elaborato dai team docenti di tutti gli ordini di scuola degli Istituti Comprensivi del distretto faentino a seguito degli stimoli raccolti e delle riflessioni scaturite in occasione del progetto di ricerca-formazione sull’insegnamento dell’Italiano, progetto che ha avuto come punto di riferimento imprescindibile le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012. Il modello di formazione ha puntato – come accennato sopra - a coinvolgere tutti gli ordini di scuola in un’ottica verticale e ha previsto l’individuazione di un aspetto disciplinare da approfondire e da rivedere nel testo delle Indicazioni 2012, in vista dei traguardi di competenza. I percorsi didattici qui esplicitati, quindi, verranno sperimentati nei tre diversi livelli scolastici degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto. Per il gruppo di italiano è stata scelta la riflessione sulla lingua come oggetto di ricerca e di aggiornamento, a partire dai Quadri di riferimento delle prove Invalsi e dal testo delle Indicazioni. Tra le molteplici opzioni possibili i docenti hanno individuato “nel lessico” il tema da sviluppare; il lessico e la sua organizzazione, infatti, rientrano negli oggetti della riflessione sulla lingua. Tale scelta non è stata casuale; le Indicazioni 2012, infatti, esortano i docenti di tutto il primo ciclo di istruzione a promuovere la competenza lessicale attraverso attività diversificate e sottolineano la necessità da parte degli allievi di acquisire competenze lessicali adeguate ai diversi contesti. Affermano, inoltre, che lo sviluppo di questa competenza deve rispettare gli stadi cognitivi del bambino e del ragazzo e avvenire in stretto rapporto con l’uso vivo e reale della lingua, non attraverso forme di apprendimento meccanico e mnemonico. 1 1 Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Firenze, Le Monnier, Anno LXXXVIII, dicembre 2012, pag. 31 e segg. 1 Tanto le Indicazioni quanto il Qdr Invalsi presentano un’ idea di riflessione sulla lingua come percorso di scoperta e di presa di consapevolezza della grammatica implicita che gli alunni possiedono senza esserne coscienti. Per questa ragione nel progettare gli itinerari didattici ci si è sforzati di adottare metodi capaci di attivare pienamente le energie, le potenzialità e il coinvolgimento di ogni bambino e ragazzo. La scelta metodologica è quindi caduta su un approccio di tipo laboratoriale, imperniato sul fare, sul gioco, sulla scoperta, in cui fossero gli alunni stessi, non il docente, i protagonisti della costruzione dei saperi e delle competenze, coerentemente con una pratica didattica non-trasmissiva. 2 La riflessione sulla formazione delle parole, il tema prescelto, è stata pensata in un’ottica induttiva, senza introdurre troppo precocemente la terminologia specifica, proprio per favorire lo sviluppo della curiosità verso la lingua e per potenziare la riflessione sul lessico in modo ludico. I docenti si sono inoltre sforzati di promuovere attività significative, nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle diverse discipline si potessero intrecciare fra loro. Le Indicazioni sottolineano, infatti, la necessità di ricercarne nella pratica didattica le occasioni di interconnessione, nell’ottica di un rafforzamento della trasversalità che assicura unitarietà al processo di apprendimento. 3 E, per concludere, alcune precisazioni sulla scelta del tema approfondito, quello della Formazione delle parole. Anche l’argomento prescelto, a differenza di altri possibili (l’uso del dizionario, l’approfondimento delle diverse categorie lessicali), ha reso possibile una progettazione “in verticale” essendo coerente con i prerequisiti e con gli stadi cognitivi di tutti discenti dei diversi ordini di scuola coinvolti nel progetto. Come ha recentemente avuto occasione di sottolineare anche Francesco Sabatini in occasione di una serie di conferenze tenutesi nel nostro distretto, la scuola ha una funzione fondamentale nell’arricchire gli alunni di concetti nuovi e nel potenziare il linguaggio; il pieno possesso di questa facoltà è un patrimonio personale che permette all’individuo di interagire con la realtà in modo attivo ed efficace. 4 Di seguito si esplicitano i percorsi didattici declinati per i diversi ordini di scuola precisando che, data la scelta del tema e considerati i diversi livelli di maturazione cognitiva degli studenti, si è ritenuto indispensabile articolare il 2 Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali, cit. pag. 32 3 Ibidem, pag. 17-18 4 Francesco Sabatini, “Modelli e metodi di insegnamento dell’italiano” e “I giovani, oggi, e la lingua italiana”, interventi tenuti presso l’Istituto Comprensivo di Brisighella (RA) in occasione della 2^ festa dell’Istituto dedicata al tema “Dimmi come parli…” , 22-23 settembre 2014 2 percorso didattico per la Scuola Primaria in due distinti itinerari, uno rivolto alle classi 1 e 2^, l’altro alle classi 3^- 4^ e 5^. 1. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA L’albero magico Introduzione Nel campo d’esperienza I discorsi e le parole delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione – 2012, si evidenzia: “Per i bambini la lingua, in tutte le sue forme, è uno strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere chiaro il proprio pensiero, per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati. I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità, quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze, giocano con la lingua che usano e si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta. Il percorso scelto è mirato all’arricchimento lessicale tramite la valorizzazione delle parole già conosciute, la scoperta a partire da esse di nuovi vocaboli e l’alterazione di alcuni di essi, avendo cura di creare contesti in cui i bambini possano esprimersi e comunicare utilizzando la lingua in tutte le sue forme e funzioni. L’esperienza che vivranno i bambini, si è scelto di farla partire dal mondo della natura, in quanto con la sua varietà e ricchezza, li affascina e li stimola, sollecitando la curiosità e la voglia di porre domande e formulare ipotesi. SCHEDA TECNICA Destinatari 3 Il progetto è rivolto principalmente alle sezioni seconde e terze della Scuola dell’Infanzia degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto. Tempi Ore previste : 10 Periodo: da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014 Sette interventi di circa 1,30 h ciascuno. Prerequisiti Buone capacità motorie, percettive, comunicative, mnemoniche e attentive. Metodi • attività e conversazioni di gruppo • attività grafo-pittoriche, manipolative • osservazione • giochi motori. Strumenti • oggetti raccolti durante l’esplorazione dell’ambiente naturale (legni, foglie, pigne, corteccia …) • immagini di alberi di autori vari • tessere contenenti le immagini supportate dalla parola, per attività di associazione, riconoscimento, composizione e scomposizione della parola • materiale di vario genere per la realizzazione di elaborati anche tridimensionali. Finalità generali del processo formativo • acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive • corretta pronuncia di suoni, parole e frasi • incrementare le diverse modalità di interazione verbale • sviluppare il pensiero logico e creativo • sviluppare l’attività di nominazione • allargare il lessico dei contesti d’uso. 4 Traguardi di competenza • ascoltare e comprendere narrazioni, inventare storie, sperimentare rime, filastrocche, drammatizzazioni • inventare nuove parole, arricchire il proprio lessico, riconoscere e sperimentare la pluralità di linguaggi. Obiettivi specifici di apprendimento • capacità di esprimersi in modo corretto • analisi e commento di figure di complessità crescente • saper descrivere una situazione • saper raccontare un episodio del proprio vissuto. Collegamenti ai campi di esperienza Il sé e l’altro, il corpo e il movimento, immagini – colori e suoni, la conoscenza del mondo. Verifica • Importante, sia all’inizio che in itinere, saper utilizzare le osservazioni e i prodotti, le conversazioni dei bambini, per verificare l’andamento delle proposte e l’efficacia delle strategie impiegate. • Verifica finale in gruppo: realizzazione di una poesia in rima inventata dai bambini, avendo come protagonista l’albero. • Verifica individuale: realizzazione di un elaborato riguardante l’albero magico “inventato” nella poesia. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FASE 1 - Conosciamo l’albero magico Organizziamo a sorpresa una merenda in giardino, sotto ad un albero scelto dai bambini e l’insegnante li induce ad osservarlo nella forma, struttura, dimensioni, colori … In seguito inviteremo loro a rappresentare con il proprio corpo l’albero magico, a descriverlo verbalmente; osservando l’ambiente circostante noteranno altri alberi evidenziando le 5 differenze che notano. Oltre alla vista verranno stimolati il tatto, l’olfatto, l’udito facendo loro “toccare, annusare e ascoltare” le varie componenti dell’albero (corteccia, foglie, rami …) In questo modo i bambini si esprimeranno con termini nuovi, anche inventati o alterati ( fogliolina, fogliolona, alberello, alberone …) e l’insegnante verbalizzerà tutto ciò che dicono. In seguito verrà rappresentato graficamente, con varie tecniche e materiali, l’albero magico. FASE 2 - Osservazione di un’immagine di albero di artista famoso Le attività artistiche sono un’esperienza significativa per i bambini, perché insegnano a liberare le capacità espressive di ciascuno, a dare ascolto alle emozioni suscitate da ciò che li circonda. Invitiamo i bambini a “leggere” l’opera d’arte proposta; ognuno descriverà la parte che lo colpisce maggiormente, con parole proprie. In questa fase verrà arricchito ulteriormente il bagaglio lessicale di ognuno. L’insegnante verbalizzerà sempre ciò che viene detto dai bambini. Inoltre alle fascia dei quattro anni verrà data una scheda con l’immagine dell’albero da colorare, mentre i più grandi, nell’ottica del pregrafismo, saranno invitati a disegnarlo. FASE 3 - Inventiamo una poesia in rima Per sviluppare ulteriormente la conoscenza e l’acquisizione di parole nuove e le loro alterazioni, in un’attività di gruppo si invitano i bambini ad inventare una breve poesia sull’albero, in rima. In tal modo viene data a tutti la possibilità di parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i grandi e i coetanei, lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di espressione e comunicazione. In seguito ognuno produrrà un elaborato tridimensionale rappresentante l’albero “inventato” nella poesia. Durante questi lavori, e nelle attività successive, l’insegnante cercherà di favorire il riuso, da parte dei bambini, delle nuove parole che essi hanno scoperto e che ha precedentemente annotato. 6 2 a. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIMA E SECONDA Qual è la parola giusta??? Introduzione Le recenti indagini sui livelli di apprendimento degli studenti italiani mostrano sempre di più come uno dei punti deboli sia costituito dalla capacità di leggere, comprendere interpretare un testo scritto di vario genere. Se non si conosce il lessico di base di una lingua , se non si conoscono i meccanismi che ne regolano la struttura e l'uso , diventa sempre più difficile comprendere un testo in generale . Il seguente percorso si pone l'obiettivo di migliorare la competenza lessicale, in particolare nel campo della formazione delle parole, ricorrendo ad una metodologia di tipo ludico interattivo e laboratoriale che, valorizzando le competenze implicite dei bambini, ne faciliti il coinvolgimento e la partecipazione, e insieme faccia crescere in loro la consapevolezza del rapporto esistente nelle parole fra forma e significato. SCHEDA TECNICA Destinatari Il progetto didattico è stato pensato per gli alunni delle classi 1^ e/o 2^ della Scuola primaria degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto. Tempi Ore previste : 8 ( 4 ore + 4 ore per il rinforzo e il consolidamento della competenza ) • Da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014. • 7 Il percorso didattico verrà realizzato nell’arco di quattro settimane (verifica compresa); le attività saranno svolte per 2 ore alla settimana in modo da lasciare tempo alla riflessione ed alla interiorizzazione personale degli stimoli forniti con attività di rinforzo . Prerequisiti Gli alunni devono: • • • saper ascoltare saper interagire saper osservare le immagini egli oggetti proposti Metodi • • • • • • didattica laboratoriale didattica ludica e “di scoperta” metodo induttivo lavoro in gruppo elaborazione di semplici disegni lettura, analisi e conseguente riflessione lessicale a partire dalle immagini “stimolo”, dal testo di semplici canzoncine Strumenti • • • • testi di canzoni flash cards di varie dimensioni strumenti multimediali: LIM fotocopie. Finalità generali del processo formativo • • sviluppare la curiosità verso la lingua migliorare le capacità di relazione e di dialogo (in particolare attraverso i lavori di gruppo e le attività laboratoriali) Traguardi di competenza 8 acquisire la consapevolezza che le parole hanno un uso puntuale e non casuale • migliorare le competenze linguistiche e comunicative sia nella ricezione sia nella produzione attraverso la riflessione sulla formazione delle parole • potenziare la riflessione sul lessico • Obiettivi specifici di apprendimento • • • • • ampliare il patrimonio lessicale comprendere il meccanismo di formazione delle parole sperimentare l'uso dell'alterazione capire parole non note all’interno di un testo diventare consapevoli della modificazione del significato e della forma Collegamenti interdisciplinari • • • musica arte e immagine educazione motoria Verifica • verifica finale con due attività ludiche orali Sopra sono stati riassunti schematicamente gli aspetti essenziali del lavoro progettato; di seguito verrà illustrata l’articolazione delle diverse fasi del percorso senza tralasciare le specifiche attività relative ad ognuna. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FASE 1 (2 ORE) - Oggetti, immagini, parole ATTIVITA’1 1.A 9 - Presentazione ai bambini di un oggetto normale e nelle sue alterazioni (esempio: foglio, foglione, fogliettino, fogliaccio, oppure libro, librone, librino, libraccio) chiedendo agli alunni di nominarli. ( OSSERVARE, CONVERSARE, CONFRONTARE, RIFLETTERE ) - Presentazione di immagini di quattro oggetti: scarpa, scarpina (quella di un neonato),scarpetta (quella di Cenerentola), scarpona (quella del clown), scarpaccia (quella del pescatore sfortunato o della strega) o casa, casona, casina, casetta, casaccia. Chiedere agli alunni di nominarle.( OSSERVARE, CONVERSARE, CONFRONTARE, RIFLETTERE ) - Abbinare aggettivi agli oggetti nominati e ricercare sinonimi 1.B ( RINFORZO) - Far disegnare 5 case diverse evidenziandone le differenze ( mostrare i cartoncini dell'incontro precedente ) FASE 2 ( 2 ORE) Modifichiamo le parole..???? Cosa succede se….?????... ATTIVITA' 2 2A -Canto filastrocca del Cow boy di nome Piero accompagnata dalle immagini su fogli A4 di: CASA, BOSCO, PIERO, CAVALLA, STALLA appese alla lavagna 2B -Presentazione delle stesse cinque immagini ridotte rispetto alle prime sempre su fogli A4 creare il problema .....per far scoprire i DIMINUTIVI.( OSSERVARE, CONVERSARE, CONFRONTARE, RIFLETTERE ) - RIFARE IL TESTO INSIEME Canto nel “mondo piccolo” con i diminutivi In una casina laggiù nel boschetto nero c’era un cowboy che 10 si chiamava Pierino E la sua cavallina dormiva nella stalletta 2C - Presentazione delle stesse cinque immagini ingrandite per recitare la filastrocca del cowboy Piero nel “mondo dei grandi” con gli alterati accrescitivi In una casona laggiù nel boscone nero c’era un cowboy che si chiamava Pierone E la sua cavallona dormiva nella stallona 2D ( RINFORZO) Modificare INSIEME ai bambini la canzone del cowboy Piero mantenendone la struttura, creandone una nuova.... In una barca laggiù nel lago azzurro c’era un pescatore che si chiamava Mario E il suo gatto dormiva nel suo letto 2E -Far disegnare i 4 elementi normali, grandi, piccoli su fogli A4 FASE 3 (2 ORE) - Le scatole magiche delle parole ATTIVITA' 3 3A - Preparare due scatole grandi e attaccare all'esterno le immagini dell' attività 1, scrivere all’esterno delle scatole i suffissi relativi agli alterati che si intendono far uscire da ogni scatola. Le grandi in una le piccole nell'altra . 11 I bambini prendono oggetti e li depongono nelle scatole pronunciando il loro nome Si chiudono le scatole e si fa una " magia"... Suscitare il problema ... Come si chiameranno ora ?? Si apre la scatola e si proverà ad inventare il nuovo nome modificato 3B ( RINFORZO) - Rifare il gioco - Preparare altre due scatole e stessa attività per creare il vezzeggiativo ed il dispregiativo dei nomi degli oggetti inseriti ( fuori attaccare smile) FASE 4 (2 ORE) - La sfida finale??? ATTIVITA' 4 4A Verificare se i bambini sanno applicare i suffissi e hanno acquisito la competenza lessicale dell'alterazione Preparare una tabella con immagini variate nei 4 modi dell'alterazione da proiettare sulla LIM . L'insegnante sceglie un oggetto e il bambino deve nominarlo correttamente dopo averne osservato le caratteristiche ed elencato le qualità (OSSERVARE , ANALIZZARE , RIFLETTERE, NOMINARE) es. Borsina, borsona, borsaccia , borsetta 4B - Gioco del vero/ falso ( RIFLESSIONE LOGICO-LINGUISTICA ) L'insegnante pronuncia delle frasi e i bambini devono decidere sono vere o false es. Ho indossato una graziosa magliaccia FALSA Hai mangiato un gelatone! Com'era piccolo! - oppure completare le frasi: es Ho coccolato un piccolo ............. GATTINO Hai mangiato un gelatone! Com'era piccolo! BIBLIOGRAFIA 12 Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Firenze, Le Monnier, Anno LXXXVIII, dicembre 2012 2 b. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA PRIMARIA: CLASSI QUARTA E QUINTA Paroliamo nell'autunno Introduzione Il presente lavoro intende esplorare l’ambito della formazione delle parole per sviluppare la comprensione dei principali meccanismi quali la derivazione, l’alterazione e la composizione. SCHEDA TECNICA Destinatari Il progetto didattico è stato pensato per gli studenti delle classi 4^ e/o 5^ della Scuola Primaria degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto. Tempi • Ore previste : 8 (comprensive di 1 ora per la verifica finale e di 1 per la restituzione della stessa) • Da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014. Il percorso didattico verrà realizzato nell’arco di quattro settimane (verifica compresa); le attività verranno portate avanti in modo intensivo in blocchi settimanali di due ore. Metodi • didattica laboratoriale • didattica ludica e “di scoperta” 13 metodo induttivo cooperative learning: lavoro a coppie e in micro-gruppo elaborazione di disegni lettura, analisi e conseguente riflessione lessicale a partire da testi proposti dall'insegnante • invenzione di frasi, storielle, limerick, acrostici, mesostici, calligrammi... Strumenti • • • • • • • • immagini strumenti multimediali: LIM e pc fotocopie cartoncini e materiali costruiti dall'insegnante Finalità generali del processo formativo • sviluppare la curiosità verso la lingua • migliorare le capacità di relazione e di dialogo (in particolare attraverso i lavori di gruppo e le attività di laboratorio) Traguardi di competenza • partecipare a scambi comunicativi con compagni e insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti • riflette sui testi propri e altrui per cogliere caratteristiche del lessico Obiettivi specifici di apprendimento • ampliare il patrimonio lessicale • comprendere i principali meccanismi di formazione delle parole (derivazione, alterazione) per capire parole non note all’interno di un testo Collegamenti interdisciplinari • arte e immagine 14 Verifica verifica attraverso l'invenzione di frasi, storielle e limerick che comprendano nomi alterati e derivati utilizzandoli in modo appropriato • verifica finale sommativa individuale. • Sopra sono stati riassunti schematicamente gli aspetti essenziali del lavoro progettato; di seguito verrà illustrata l’articolazione delle diverse fasi del percorso senza tralasciare le specifiche attività relative ad ognuna. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FASE 1 Scoprire come un prefisso può cambiare sostanzialmente una parola trasformandola in qualcosa di diverso Presentare due elenchi (disegni e cartelli): PREFISSI: NOMI: maxi – bis – s - tri - micro - super uva – pera – foglia – peperone – zucca – patata Invitare gli alunni a comporre nuove parole “deformate” (superuva, trizucca, microfoglia....) Inventare situazioni, frasi pazze, brevi storie e illustrarle. FASE 2 I falsi alterati (scopriamo che non tutte le parole che finiscono con alcune desinenze associabili alle alterazioni, sono realmente nomi alterati) 15 Si propone agli alunni la parola PEPERONE (in collegamento con l'attività precedente) Si mostra il dipinto “Canestra di frutta” del Caravaggio (natura morta) e in seguito si propone una “natura morta” composta da alterati: carotaccia, perina, patatona, fogliolina... Realizzazione del relativo disegno a coppie. "Peperone" vorrebbe inserirsi in questa composizione, ma viene escluso: perchè? Cos'ha di diverso? Insieme agli alunni si fanno ipotesi sulla sua esclusione e per consolare il povero peperone si propone un LIMERICK (fornendo ai bambini anche la regola per costruirlo): “C'era un maturo Peperone di stazza assai possente e del color del limone che voleva giocare nella canestra e per entrarvi si tuffò dalla finestra quel profumato e grosso Peperone” Al termine del gioco e delle ipotesi, scoperto che Peperone è un falso alterato,si propone ai bambini di trovare dei compagni di gioco per lui, che abbiano qualcosa in comune, cioè altri falsi alterati (torrone, zucchina...). In seguito si propone la costruzione, a gruppi, di altri limerick ispirati ai falsi alterati proposti. FASE 3 I derivati (scopriamo che le parole derivate cambiano sostanzialmente di significato, rispetto alla parola primitiva da cui hanno origine) Proponiamo la parola CASTAGNA (disegno e calligramma) Giochiamo con acrostici e/o mesostici in tema Cerchiamo i possibili derivati (preparando preventivamente anche immagini: castagneto, castagnaro, castagnaccio, castagnata, castagnola, … Confrontiamo le immagini per renderci conto delle differenze provocate dalla derivazione e costruiamo delle frasi con le parole trovate. 16 Inventiamo uno scioglilingua con “castagna” e i suoi derivati. BIBLIOGRAFIA - Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Firenze, Le Monnier, Anno LXXXVIII, dicembre 2012 - Ersilia Zamponi I draghi locopei , Torino, Einaudi, 1982 3. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO La parola fatta a pezzi, la struttura della parola Introduzione Lo sviluppo della competenza lessicale gioca un ruolo fondamentale nell’apprendimento linguistico. Il presente itinerario didattico intende esplorare l’ambito della formazione delle parole per far conoscere agli studenti i principali meccanismi quali la derivazione, l’alterazione e la composizione. Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) afferma che la competenza lessicale “consiste nella conoscenza e nella capacità di usare il lessico di una lingua”. 5 E’ importante, perciò, che gli alunni conoscano i meccanismi della formazione delle parole. Nella progettazione del percorso ci si è sforzati di 5 Consiglio d’Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione, La Nuova Italia-Oxford, 2002, p.55 e segg. 17 abbandonare il tradizionale insegnamento di tipo quasi esclusivamente strutturale-sintattico e si è cercato di sollecitare gli studenti ad osservare il lessico per arrivare alla deduzione delle regole formali: si propongono testi in cui individuare parole, poi si analizza come sono fatte. Si alternano, in tal modo, momenti di analisi che partono da proposte di lavoro, a momenti di "formalizzazione" delle scoperte, attraverso la collaborazione ed il confronto all'interno del gruppo-classe. Il percorso proposto intende portare gli studenti ad osservare come nella nostra lingua il lessico si colori di particolari sfumature attraverso l'utilizzo dei suffissi alterativi e come, con le dovute eccezioni, gli alterati mantengano in genere le stesse caratteristiche grammaticali della base. In particolare, attraverso le diverse attività, gli studenti vengono invitati a scoprire le particolarità dell'alterazione nel nome: alcuni sostantivi sono solo apparentemente alterati, mentre alcuni alterati, attraverso l'evoluzione della lingua, si sono lessicalizzati, divenendo unità lessicali autonome dotate di un loro significato preciso. Anche l’utilizzo di prefissi e suffissi costituisce un procedimento molto produttivo; particolare importanza hanno anche i suffissi e i prefissi di origine greca e latina: i prefissoidi e i suffissoidi, definiti tali in quanto derivano da parole che nella lingua greca e nella lingua latina avevano un significato autonomo. Entrambi questi temi vengono esplorati dagli alunni durante il percorso. La consapevolezza dei meccanismi di formazione delle parole può, in tal modo, consolidare negli alunni lo sviluppo della capacità di comprensione di termini sconosciuti all’interno di un testo e favorire un miglioramento delle competenze linguistiche e comunicative, sia nella ricezione che nella produzione. SCHEDA TECNICA Destinatari Il progetto didattico è stato pensato per gli studenti delle classi 1^ e/o 2^ della Scuola Secondaria di I° grado degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto. Tempi Ore previste : 7 (6 ore + 1 ora per la verifica finale e la restituzione della stessa) • Da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014. • 18 Il percorso didattico verrà realizzato nell’arco di tre settimane (verifica compresa); le attività verranno portate avanti in modo intensivo in blocchi settimanali di tre ore per favorire negli studenti una più proficua riflessione sugli stimoli forniti. Prerequisiti Oltre a quelli essenziali per frequentare la Scuola Secondaria di I Grado gli alunni devono: • • • distinguere fra parole semplici e parole complesse conoscere i concetti di radice e di desinenza conoscere i principali prefissi e suffissi Metodi • • • • • • didattica laboratoriale didattica ludica e “di scoperta” metodo induttivo cooperative learning: lavoro a coppie e in micro-gruppo elaborazione di semplici disegni 6 ascolto, lettura, analisi e conseguente riflessione lessicale a partire da semplici testi di canzoni o filastrocche Strumenti • • • • • testi di canzoni testi espositivi di tipo geografico strumenti multimediali: LIM e pc file audio-video (introduzione Alessandro Bergonzoni) 7 fotocopie Finalità generali del processo formativo • sviluppare la curiosità verso la lingua 6 Si precisa che i ragazzi verranno supportati durante questa attività dai docenti di arte e immagine. 7 Si precisa che la visione del file-video di Alessandro Bergonzoni è un’attività opzionale per coloro che dispongono in aula di una LIM. 19 • migliorare le capacità di relazione e di dialogo (in particolare attraverso i lavori di gruppo e le attività di laboratorio) Traguardi di competenza • • • • • • migliorare le competenze linguistiche e comunicative sia nella ricezione sia nella produzione attraverso la riflessione sulla formazione delle parole potenziare la comprensione di enunciati e di testi di una certa complessità acquisire la consapevolezza che le parole hanno un uso puntuale e non casuale saper adottare un registro linguistico adeguato alla situazione comunicativa potenziare la riflessione sul lessico della lingua italiana e promuoverne un uso consapevole sviluppare, attraverso la riflessione sulla lingua, le modalità generali del pensiero Obiettivi specifici di apprendimento • • • • • • • • • • ampliare il proprio patrimonio lessicale sulla base dell’ascolto e della lettura di testi di vario tipo e forma conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (derivazione, alterazione, composizione) per capire parole non note all’interno di un testo comprendere il meccanismo della formazione delle parole alterate, distinguere e classificare le diverse forme di alterazione nella nostra lingua e riconoscerne le “sfumature” del significato riconoscere i falsi alterati riconoscere le parole derivate riconoscere le parole composte formate da prefissoidi e suffissoidi consultare il dizionario per ricavare informazioni sul significato delle parole potenziare un uso creativo del lessico scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità operativa conoscere, descrivere e interpretare brani musicali 20 Collegamenti interdisciplinari • • musica arte e immagine Verifica • verifica finale sommativa individuale Sopra sono stati riassunti schematicamente gli aspetti essenziali del lavoro progettato; di seguito verrà illustrata l’articolazione delle diverse fasi del percorso senza tralasciare le specifiche attività relative ad ognuna. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO Attività preliminari a) Alessandro Bergonzoni: in funzione di ice-breaker si propone la visione di un file-video di uno spettacolo del celebre comico per stimolare la curiosità dei ragazzi in quanto l’autore propone un uso originale del lessico8 . b) verifica dei prerequisiti: saper distinguere radice e desinenza e riconoscere i più comuni prefissi e suffissi FASE 1 (2 ORE) - Alla scoperta delle parole alterate Ascolto della canzone “Buonanotte fiorellino” di Francesco De Gregori. A partire dall’ascolto, dalla lettura e dalla comprensione del testo 9 si invitano gli studenti ad individuare e a riflettere sulla forma della parola fiorellino e a ricercarne di simili all’interno del testo analizzato. Si sollecitano poi i ragazzi a far emergere le somiglianze fra le parole individuate e a riconoscere la 8 Attività facoltativa realizzabile in presenza di LIM in aula. 9 Si anticipa ai ragazzi che seguirà una riflessione interdisciplinare sul rapporto tra il contenuto e il tipo di musica curata dall’insegnante di educazione musicale. 21 differenza fra parole semplici e parole complesse indirizzandoli nella ricerca della porzione di parola indicante la sfumatura di significato. Si guidano poi i ragazzi alla scoperta di altre possibili alterazioni dello stesso termine. A conclusione di questo segmento di percorso viene assegnata una tabella nella quale i ragazzi dovranno indicare nomi primitivi, alterati e suffissi alterativi. Inoltre, dopo la lettura della filastrocca “La botte non è un bottone”, si richiede agli alunni di segnalare se le parole evidenziate in rosso siano effettivamente alterati accrescitivi e perché. Attraverso la riflessione prima individuale, poi di gruppo, si intende così smascherare i falsi alterati. FASE 2 ( 2 ORE) - I derivati Ascolto della canzone “Siamo chi siamo” di Luciano Ligabue. A partire dall’ascolto, dalla lettura e dalla comprensione del testo si invitano gli alunni a riflettere sul termine insolazione. A coppie i ragazzi ne ricercano il significato sul dizionario e attraverso un’attività di brainstorming l’insegnate li guida alla scoperta del meccanismo della derivazione mediante l’aggiunta di prefissi e di suffissi. I ragazzi poi dovranno autonomamente ricercare altre parole derivate all’interno dei testi analizzati. FASE 3 (2 ORE) - Smontiamo le parole Attraverso il procedimento utilizzato nelle attività delle parti 1 e 2, e dopo l’ascolto e la lettura del testo della canzone “Serenata rap” di Lorenzo Jovanotti, ci si prefigge l’obiettivo di indagare e scoprire la natura delle parole composte. L’insegnante proietta sulla LIM le consegne e gli alunni, individualmente, ricercano nei testi delle canzoni fornite loro altre parole dello stesso tipo. Seguono l’osservazione individuale, il dibattito e la riflessione collettiva. Il docente fornisce poi agli alunni un elenco di parole analoghe che i ragazzi, a coppie, “smontano”, rilevandone anche somiglianze e differenze; cercano, inoltre, di individuarne la categoria morfologica. Solo alla fine delle attività viene introdotta la terminologia specialistica e la relativa spiegazione. Di seguito si propongono attività analoghe che abbiano come oggetto di riflessione prefissoidi e suffissoidi. Il percorso si conclude con un’attività di scrittura creativa che prende le mosse da una serie di parole inventate, create con prefissoidi/suffissoidi e 22 parole piene, attività pensata sulla base delle indicazioni tratte da Il prefisso arbitrario tratto da Grammatica della fantasia di Gianni Rodari.10 A conclusione del percorso seguirà l’attività di verifica individuale (1 ora) che verrà poi restituita agli alunni e discussa collettivamente. BIBLIOGRAFIA - - Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Firenze, Le Monnier, Anno LXXXVIII, dicembre 2012 - Causarano Tiziana, Un passato pieno di futuro, in Indire, Proposte per la formazione continua dei docenti (PON 2007-2013) - Consiglio d’Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione, La Nuova Italia-Oxford, 2002 Rodari Gianni, Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie, Torino, Einaudi, 1973 - Zamponi Ersilia, I draghi locopei, Torino, Einaudi, 1982 SITOGRAFIA - www.anastasis.it - www.angolotesti.it - www.indire.it - www.paoline.it 10 Gianni Rodari, Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie, Torino, Einaudi, 1973 23 24