Incontri “SALUTE E BENESSERE” Associazione
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Incontri “SALUTE E BENESSERE” Associazione 50&PIU' – Vicenza LE DISFUNZIONI DELL'EQUILIBIRO – Mercoledì 25 febbraio 2015 relatore: Dott. Paolo Bari otoneurologo, specialista in otorinolaringoiatria • Equilibrio visto come stabilità nella stazione eretta (equilibrio statico) nei movimenti (equilibrio dinamico) • Sistema posturale “fine”: sistema che permette con piccole oscillazioni del corpo (aggiustamenti) di mantenersi stabili, in equilibrio, con il minor dispendio di energia possibile • Principali manifestazioni delle disfunzioni dell'equilibrio 1. disequilibrio (instabilità o dizziness) 2. vertigine 3. caduta • Sistema vestibolare: sistema del controllo del nostro equilibrio entrate 1. visive 2. vestibolari 3. propriocettive (cute, muscoli, visceri...) uscite 1. VOR (riflesso vestibolo-oculomotore) – muscolatura estrinseca dell'occhio per i movimenti della testa assieme ai riflessi visivi 2. VSR (riflesso vestibolo-spinale) – muscoli antigravitazionali per controllo posturale interazione cerebrale (tronco encefalico – nuclei vestibolari) dove le varie informazioni si uniscono e viene scelta la miglior strategia posturale • Studio del sistema vestibolare – principali indagini diagnostiche strumentali 1. Videooculoscopia e Videonistagmografia: vengono indagati i movimenti oculari, mediante telecamere a infrarossi, in risposta a vari stimoli al sistema vestibolare (cambi di posizione, stimolazioni visive, cinetiche su sedia rotatoria, stimolazioni termiche...) 2. Video head impulse test (vHIT): sotto controllo di sofisticate telecamere viene studiata la componente canalare (canali semicircolari) dell'entrata vestibolare (si possono studiare separatamente tutti i sei canali) 3. VEMPs (cervical e ocular VEMPs): vengono registrati dei segnali, in risposta a stimoli acustici o vibratori, per lo studio degli organi otolitici (sacculo e utricolo) dell'entrata vestibolare 4. Posturografia su pedana stabilometrica: permette di studiare il sistema posturale fine e le interazioni tra i sistemi visivo – propriocettivo – vestibolare • VPP (vertigine posizionale parossistica) la più comune vertigine dell'entrata vestibolare; vertigine di tipo posizionale (cambi di posizione della testa, nell'alzarsi o stendersi nel letto...) deriva principalmente da traumi, alterazioni del microcircolo, patologie posturali, in • minima parte da cause “centrali”. Viene diagnosticata con particolari manovre dette di “posizionamento” che indagano il canale semicircolare interessato. Si risolvono con manovre dette “liberatorie” (Epley, “a barbecue”, Gufoni...) Cenni di terapia 1. farmacologica (occorre usare meno possibile e per pochi giorni farmaci a azione sedativa per non interferire con il meccanismo fondamentale del sistema di “compenso spontaneo”. Privilegiare farmaci che favoriscono il metabolismo cellulare per il recupero della funzione lesa 2. riabilitativa importantissimo meccanismo terapeutico che permette dopo una attenta valutazione dei danni del sistema di impostare tutta una serie di esercizi per il completo recupero della funzione lesa, altrimenti di proporre strategie posturali in alternativa o di “adattare” il sistema per eliminare la sintomatologia. Viene eseguita preferibilmente in centri specializzati (rieducazione strumentale) e poi proseguita a domicilio del paziente con gli esercizi indicati dal terapista CEV - centro per la diagnosi e la terapia delle vertigini e dei disturbi dell'equilibrio Dott. Paolo Bari Vicenza – via Divisione Folgore 9/C www.paolobari.com – [email protected]