Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe - indietro

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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe - indietro
10/5/2014
Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
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Critica delle verità ufficiali. Contro l’ipocrisia e l’uso di due pesi e due misure da parte del potere
Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe
da Pino Nicotri
Ma Wojtyla, il famoso papa polacco, predecessore dell’attuale papa Ratzinger, è davvero un beato? E può magari essere
dichiarato in futuro anche santo? Si tratta francamente di domande oziose, inutili. La Chiesa può dichiarare santo e beato chi più
le aggrada, esattamente come una tribù animista può dichiarare che in un baobab c’è uno spirito che fa miracoli o i buddisti e gli
induisti possono dichiarare che il Tal dei Tali è – appunto – un santone e venerarlo come tale. Se c’è chi crede certe cose, affari
suoi. L’importante è che non voglia costringere gli altri a credere anche loro in ciò che crede lui. Ecco perché è assurdo porsi
certe domande su Wojtyla o sugli altri “santi” e “beati” dichiarati tali dalla Chiesa. Alcuni dei quali peraltro erano fior di
mascalzoni, come per esempio S. Carlo Borromeo, il famoso vescovo e santo di Milano: grande cultore delle torture e dei roghi
dell’Inquisizione, ha in comune con Wojtyla l’essere scampato a un attentato con una pistola dell’epoca e avere voluto
interpretare l’essere rimasto illeso come un miracolo, un segno della benevolenza di Dio, quando si trattava invece solo di
imperizia dello sparatore e inefficienza dell’arma usata.
Tutto ciò premesso, che Wojtyla non sia degno di essere considerato beato, e quindi tanto meno santo, perlomeno nel senso
attribuito a tali termini dai laici, risulta chiaro da almeno due episodi. Il primo e senza dubbio il più grave è essere il responsabile
dell’ordine imposto ai vescovi di tutto il mondo nel marzo 2003 di tacere alle autorità civili dei propri Paesi qualunque caso di
pedofilia del clero. L’ordine, come ho scritto più volte, venne firmato dall’attuale papa, Ratzinger, e dall’attuale segretario di
Stato vaticano, Raffaele Bertone, nella loro veste, all’epoca, rispettivamente di responsabile e suo vice della Congregazione per
la dottrina della fede (ex tribunale dell’Inquisizione). Ma a volere quell’ordine, nell’ambito di un aggiornamento delle leggi
vaticane relative a una serie di delitti, e a ratificarlo è stato Wojtyla. Le conseguenze sono tristemente note. Gli scandali per i
casi di pedofilia del clero coperti dalle gerarchie locali sono esplosi un po’ ovunque, in Italia, negli Usa, in Australia, in Austria, in
Irlanda, ecc. Negli Usa la Chiesa in vari processi ha dovuto pagare alle vittime dei preti pedofili danni per cifre totali
astronomiche, e per quell’ordine del 2003 una corte del Texas nel 2005 ha accusato Ratzinger di ostruzione della giustizia. Per
evitare un devastante rinvio a giudizio è dovuto intervenire l’allora presidente George Bush junior, che ha imposto l’immunità
dovuta ai capi di Stato perché nel frattempo l’imputato era stato eletto papa, diventando così anche capo dello Stato del Vaticano.
Un’altra grave colpa di Wojtyla è avere voluto far credere che fosse un rapimento la scomparsa della giovanissima sua
concittadina vaticana Emanuela Orlandi, svanita nel nulla nel tardo pomeriggio del 22 giugno 1983. Emanuela era una bella e
vivace ragazzina di quasi 16 anni e non c’era assolutamente nessun motivo, nessun indizio che potesse legittimamente far credere
che fosse stata rapita anziché essere scappata di casa per un po’, come fanno migliaia di minorenni ogni anno anche in Italia, o
anziché essere rimasta vittima di qualcos’altro, come pure succede a centinaia di altri minorenni ogni anno, fino ai recenti casi di
Sarah Scazzi e Yara Gambirasio. Eppure un paio di settimane dopo quel 22 giugno, per l’esattezza la prima domenica di luglio,
Wojtyla alla fine della consueta preghiera dell’Angelus sorprese il mondo accreditando la pista del rapimento e lanciando un
appello perché la ragazza fosse rilasciata. Il tutto senza neppure interpretare o almeno avvertire i genitori della ragazza, il padre
della quale, Ercole Orlandi, era un fattorino di Wojtyla. Abitante in Vaticano con la famiglia, moglie, cinque figli e una sorella,
Ercole portava di persona ai destinatari residenti a Roma le lettere, i messaggi, gli inviti, le convocazioni, i doni, gli
incoraggiamenti e quant’altro del papa. L’appello di Wojtyla diede la stura alla bufala, durata un quarto di secolo, del rapimento
“politico”: per anni e anni si è infatti favoleggiato – con enorme clamore, ma sempre senza mai lo straccio di una prova – che
Emanuela era stata rapita per essere scambiata con Alì Agca, il terrorista turco condannato all’ergastolo per avere sparato in
piazza S. Pietro a Wojtyla una domenica d’estate del 1981. Per anni e anni si è anche favoleggiato che ad armare Agca fossero
stati i servizi segreti di Mosca, all’epoca capitate del colosso comunista URSS: la vulgata tenuta in scena per quasi 25 anni
affermava che i “servizi” di Mosca erano desiderosi di togliere di mezzo il papa polacco perché alimentava le proteste
anticomuniste della natia Polonia.
Sta di fatto che la ragazza non è tornata a casa neppure dopo che Agca è stato infine estradato in Turchia in occasione dell’”anno
santo” del 2000. Un mancato ritorno che è la prova lampante del fatto che la pista del “sequestro politico” era solo una colossale
montatura. Nei giorni scorsi è arrivato in libreria “Uccidete il papa”, libro nel quale il collega di Repubblica Marco Ansaldo
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dimostra, appunto, ciò che era chiaro fin dall’inizio: vale a dire, che la pista “comunista” dietro Agca era una balla. Nessuno però
osa trarre le conclusioni: e cioè che Emanuela Orlandi non è stata dunque rapita. Meglio tenere in scena la nuova montatura,
lanciata nel 2005, che vuole Emanuela comunque rapita: non più dagli amici di Agca, ma dalla banda della Magliana…
Come ho scritto nel mio libro “Emanuela Orlandi, la verità. Dai Lupi Grigi alla banda della Magliana” e come ho ribadito
nell’ultimo mio libro “Cronaca criminale. La Storia definitiva della banda della Magliana”, è ovvio che se davvero Emanuela
fosse stata rapita ai sequestratori dopo l’appello lanciato in mondovisione dal papa in persona non sarebbero rimaste che due
sole possibilità: liberare l’ostaggio o sopprimerlo. I rapitori si sarebbero ovviamente resi conto che dopo quel clamoroso appello
sarebbero stati fatti segno a una caccia senza quartiere, non solo da parte della polizia e dei carabinieri e neppure da parte dei
soli servizi segreti italiani. Insomma, gli eventuali rapitori non avrebbero avuto scampo: se non si fossero liberati in fretta della
ragazza, viva o morta, sarebbero stati braccati e catturati. Per giunta di appelli Wojtyla ne fece ben otto: se per scrupolo o
imperizia gli ipotetici rapitori non si fossero liberati di Emanuela dopo il primo appello, sicuramente lo avrebbero fatto senza
aspettare l’ottavo. Teniamo presente che in Italia nel 1983, anno della scomparsa di Emanuela, di casi di rapimenti a scopo
d’estorsione accumulati nel corso degli anni ’70 e dei primi anni ’80 se ne contavano a centinaia, non mancava quindi l’esperienza
per sapere che se si voleva risolvere felicemente un caso, cioè arrivare al rilascio o alla liberazione armi alla mano dell’ostaggio
vivo, era essenziale non fare troppo baccano.
Neppure un anticlericale incallito può pensare che un papa condanna a morte una ragazzina per quello che al massimo sarebbe
stato solo un inutile gesto di buonismo. Chiaro come il sole quindi che Wojtyla – e la segreteria di Stato vaticana che lo
consigliava – sapesse con certezza che Emanuela non era stata rapita, ma era morta per responsabilità, accidentale o meno, di
qualcuno d’Oltretevere. Qualcuno che non si poteva abbandonare al suo destino, nelle mani cioè della giustizia. Che in Vaticano
sapessero bene come stavano le cose, e cioè che per Emanuela non c’era più niente da fare, lo dimostra anche la testimonianza di
monsignor Francesco Salerno ai magistrati italiani: “Poiché mi occupavo di finanza vaticana e avevo quindi molte conoscenze, nei
giorni immediatamente successivi alla scomparsa della Orlandi proposi a monsignor Giovanbattista Re, dirigente di un settore
della Segreteria di Stato, di darmi da fare per cercare di sapere cosa le fosse successo. Ma il monsignore mi disse che era meglio
lasciare le cose come stavano”. Qualcuno potrebbe pensare che Salerno fosse un mitomane o un bugiardo. Ma si tratta di ipotesi
da escludere: il monsignore infatti, successivamente alla sua testimonianza, è stato nominato rettore della basilica di S. Giovanni
in Laterano. E ovviamente non si mette un mitomane o un bugiardo a capo di quella che dopo la basilica di S. Pietro è la più
importante chiesa dell’intero modo cristiano. Semmai, lo si promuove a un così prestigioso incarico per comprarne il silenzio.
I magistrati hanno anche intercettato una telefonata di monsignor Bertani, “cappellano di Sua Santità”, che ordina al vicecapo
della Vigilanza vaticana, Raul Bonarelli, di mentire agli inquirenti che lo avevano convocato per interrogarlo come testimone:
“Non dire che la Segreteria di Stato ha indagato. Dì che siccome la ragazza è scomparsa in territorio italiano la competenza delle
indagini è della magistratura italiana e non del Vaticano”.
Tutte queste notizie le ho scritte e ribadite nei libri che ho citato, senza ricevere mai neppure una smentita. Si tratta infatti di cose
certe, documentate, quindi NON smentibili. La conclusione è evidente, oltre che NON smentibile: Wojtyla ha scientemente
avvalorato una falsa pista, prestandosi a coprire la responsabilità di qualcuno in un delitto o in una disgrazia che ha avuto come
vittima Emanuela Orlandi. A essere precisi, e come pure dimostro nel mio libro sul caso Orlandi, Wojtyla si è prestato
scientemente nel suo ottavo appello per il “rilascio” di Emanuela ad avvalorare come rapimento anche la scomparsa di Mirella
Gregori, altra ragazza romana svanita nel nulla quasi un mese e mezzo prima di Emanuela. Senza annoiare il lettore, basti sapere
– e l’ho dimostrato nel mio libro – che è fin troppo chiaro che Mirella Gregori non è mai stata rapita: nell’ultimo numero del luglio
’83 il settimanale Panorama ne fece il nome come semplice esempio delle molte scomparse di minorenni in Italia. Ma chissà
perché Wojtyla volle “miracolosamente” far diventare anche quella scomparsa in rapimento, in modo da indurre l’opinione
pubblica a convincersi che i “rapimenti” erano due, e che quindi la scomparsa di Emanuela era sicuramente un “sequestro”.
Anche un cretino, purché onesto, capisce – e poteva capirlo subito fin dal luglio ’83 – che tanta fretta nel(lo stra)parlare di
rapimenti è chiaramente dovuta al bisogno di depistare le indagini sulla Orlandi allontanando i sospetti dal Vaticano.
Per giunta il papa polacco “santo subito!” si è prestato a usare strumentalmente il tutto per dare addosso all’Unione Sovietica.
Come beato o santo non c’è male….
Come si vede, anche tralasciando tutto il resto, compreso il non encomiabile viaggio in Cile dal golpista massacratore Pinochet, è
piuttosto difficile credere che Wojtyla sia davvero degno degli onori degli altari. Semmai, è legittimo il sospetto che lo si voglia
“santo subito!” per evitare che se ne indaghi troppo l’operato, compreso il losco comportamento attorno al caso Orlandi. Sì,
losco: non c’è infatti un altro termine per definire un comportamento che ha tenuto banco con una balla per così tanti anni, per
giunta ai danni – oltre che del giornalismo in generale – sia di privati che di interi Stati ingiustamente calunniati.
La Chiesa a suo tempo è stata indecisa se mandare Francesco d’Assisi al rogo o no, tanto dava fastidio con le sue prediche
all’andazzo vizioso, corrotto e carnascialesco dei papi e del Vaticano, poi decise di renderlo inoffensivo facendolo santo: il modo
migliore per evitare che la gente si mettesse in testa di capire bene cosa predicasse e perché. All’opposto, Carlo Borromeo fu
fatto santo per evitare si indagasse troppo sulla sua vita reale, ricca di lussi, sopraffazioni e condanne al rogo con la scuse più
ignobili.
In ogni caso: che tristezza e che stitichezza questi santi e beati. Fanno un miracolino, giusto per essere dichiarati beati, poi se
tutto va bene ne fanno un altro per essere dichiarati santi, ma sempre col contagocce. Evitando di farne troppi e ben chiari, di
miracoli, quasi fossero stitici. Poi, ottenuta la nomina e la gloria degli altari, i beati e i santi spariscono, si limitano a presenziare
nei calendari e i loro miracoli si vedono col binocolo o restano un ricordo. E poi, diciamo la verità, che strano: nonostante le
migliaia e migliaia di beati e santi, il cui numero aumenta inoltre in continuazione, il mondo continua poco miracolosamente ad
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andare come va: piuttosto male.
171 commenti
1 Peter { 27.04.11 alle 18:14 }
mi pare che Woitjla sia stato il papa che ha ‘fatto’ piu’ santi di chiunque altro. Uno piu’, uno meno…
Vendola ne era tanto ammirato che gli dedico’ il nuovo aeroporto di Bari
Peter
2 Linosse { 27.04.11 alle 19:01 }
A questo punto una domanda nasce spontanea:
farà santo anche quello che già da ora è unto?
L.
3 Pino Nicotri { 27.04.11 alle 19:38 }
x Peter
Di santi mi dicono ne abbia fatti 3-4 mila. Non so se sia vero, ma mi dicono anche che i fedeli che vogliono far dichiarare santo qualcuno
devono sborsare di spese varie più o meno un milione di euro, per il Vaticano. Che in totale grazie a Wojtyla si sarebbe messo in tasca
più o meno 3,000 milioni di euro, pati a 5-6.000 miliardi di lire. Roba da farlo santo subito! Peccato solo che il mondo vada male come
sempre.
Un saluto beato.
pino
4 Cerutti Gino { 27.04.11 alle 21:26 }
Bèh, il fatto che le pelandrane purpuree al di là del Tevere i conti se li sappiano fare, non credo sia una novità.
C.G.
5 Uroburo { 27.04.11 alle 21:48 }
Cara Silvy,
il contesto in cui lei ha vissuto sembra essere unico in tutto il panorama nazionale. Curioso che tanto furore ideologico sia tanto presente
in una zona in cui le sinistre sono sempre state nettamente minoritarie. Francamente la cosa mi sembra assai poco credibile o comunque
relativa solo a minuscole minoranze. Troppo piccole per fare una “guerra civile”, parole sue di cui non mi ha mai parlato nessun triestino.
Mai, e sottolineo MAI
Se c’è stato un momento di simpatia filo iugoslava nel PCI è terminato presto, prima del 1948: Vidali ha dato un indirizzo diverso ed ha
difeso l’italianità di Trieste, cosa che a me sembrerebbe dubbia. In condizioni normali credo che i triestini, come i trentini, preferirebbero
stare con l’Austria.
Io non confondo affatto Porzus con Portella delle Ginestre: che accidenti ha capito? Ho detto che per la successiva storia del paese
Porzus è solo un epifenomeno transeunte, mentre Portella delle Ginestre ha rappresentato un punto di non ritorno per l’intero paese..
Francamente non si capisce perché i comunisti non potessero avere il diritto di mettere una stella rossa sulla bandiera italiana. Sarà
sempre meglio che usarla come fa la Lega.
Il resto del suo messaggio mi sembra incomprensibile. Spero solo che non attribuisca a sinistra e sindacati anche lo stragismo nero.
Un saluto U.
6 Anita { 27.04.11 alle 22:13 }
Papa Giovanni Paolo II ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione – nelle quali ha proclamato 1338 beati – e 51 canonizzazioni, per
un totale di 482 santi.
Ha tenuto 9 concistori, in cui ha creato 231 (+ 1 in pectore) Cardinali.
Ha presieduto anche 6 riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio.
http://www.santiebeati.it/dettaglio/90026
Una volta per essere proclamato Beato/a e Santo/a si dovevano accertare miracoli compiuti.
Una mia lontana cugina era Saint Frances Xavier Cabrini, non ho la minima idea se abbia compiuto miracoli.
Quando avro’ tempo faro’ una breve ricerca.
Non sapevo che si pagava per essere nominati beati e santi.
Ma chi paga e perche’?
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Anita
7 Peter { 27.04.11 alle 22:28 }
x Anita
ma cara, si paga per tutto: la comunione dei santi, la remissione dei peccati e la vita eterna.
Non penserai mica di andare in paradiso gratis?!
Allora sei come i maledetti crucchi che fecero la riforma per non pagare il Peter’s pfenning…che il diavolo li danni (e con essi trentini e
triestini traditori).
Comunque, se hai gia’ una santa in paradiso sei a meta’ della meta. Ovvero, avrai lo sconto
Peter
8 david { 27.04.11 alle 22:51 }
x pino nicotri. tutte le certezze o le illazioni i comportamenti gli attegiamenti gli occultamenti le prese di posizione fanno parte come del
resto lei, sig.Nicotri, di un sistema che gira da più di 25 anni intorno al caso di E.O.. indi per cui mi domando e dico come possa lei
dubitare di un organizzazione cosiddetta “banda della magliana” e delle sue azioni. perchè spesso lei mette in dubbio anche la sua
esistenza, in quanto organizzazione presente a roma. questa potrebbe essere una premessa che avvalora di più la mia tesi iniziale, la
quale ancora non menzionata esplicitamente. la tesi centrale per me si incentra sull informazione! con questo voglio sottolinearle che tutti
fanno informazione, ma lei tende a demolire l informazione altrui, senza pensare che le sue notizie non sono altro che altro materiale che
si conforma con quello che lei ingiustamente ridicolizza e smentisce..nello specifico si delinea ormai da tempo le due fazioni che si
contrastano e smentiscono, quelle dei coll.di giustizia e quelle dei giornalisti più”sfacciati” legati ai familiari delle persone colpite. “se
qualcuno è stato colpito allora esitsteva una banda???”…
9 Anita { 27.04.11 alle 22:55 }
x Peter
Le suore me lo hanno gia’ fatto pagare.
Santa Cabrini non era ancora forse Beata, ma mia zia aveva gia’ sparsa la voce.
Le Suore non perdevano l’occasione di ricordarmelo e pretendevano che io mi comportassi come mia cugina…chissa’ quante volte
cugina rimossa.
Santa non ero, ero ribelle senza saperlo, forse mi ribellavo verso i miei genitori, verso mia mamma per avermi abbandonata e verso mio
papa’ per avermi sbattuta in collegio con un trucco.
Anita
10 Pino Nicotri { 27.04.11 alle 23:01 }
x Anita e Peter
Santa Cabrini? Se non sbaglio dalle sue monache ci ha studiato Selma Dell’Olio, detta anche Anselma (per giunta a volte Dell’Oglio).
‘Notte.
pino
11 Pino Nicotri { 27.04.11 alle 23:11 }
x david
Dove lei voglia andare a parare in futuro – e su quali argomenti – mi pare intuibile. In ogni caso, riguardo il caso Orlandi e la cosiddetta
“banda della Magliana” io sto agli atti giudiziari, alle prove accertate, alle sentenze e alle cose da me controllate e appurate. Se lei
preferisce le chiacchiere, sono affari suoi. Del resto le chiacchiere col Paese del Bunga Bunga e dei “responsabili” ci vanno a nozze,
sono perfino al governo.
Sul blablablà e le panzane attorno alla povera Emanuela e sui deliri dei “supertestimoni” superpallonari più o meno “maglianesi” ha
costruito le sue fortune un programma come “Chi l’ha visto?”. Che non s’è ancora vergognato per il lancio dell’ultimo “supertestimone”
dei miei stivali, il grande blateratore Maurizio Giorgetti. Sono quattro le colleghe, chiamiamole piamente così, che andrebbero
semplicemente radiate dall’Ordine per la quantità di fango che gettano su chi non c’entra niente pur di fare audience, vendere copie e
parare il culo al Vaticano.
Mi stia bene.
pino nicotri
12 Vox { 27.04.11 alle 23:58 }
di Paolo Sensini
QUELLO CHE HO VISTO IN LIBIA – I
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[...] una volta offertami la possibilità dal tenore Joe Fallisi di recarmi a Tripoli per verificare insieme a un gruppo di autentici «volenterosi»
denominati The Non-Governmental Fact Finding Commission on the Current Events in Libya come stavano realmente le cose, non ci ho
pensato due volte e ho deciso immediatamente di prender parte alla spedizione.
Dopo essere arrivati nel tardo pomeriggio del 15 aprile a Djerba con un volo da Roma in ritardo di più di tre ore sull’orario prefissato, il
viaggio in territorio libico ci ha presentato subito la dura realtà di uno scenario militare costellato da centinaia di posti di blocco che
coprivano l’intero tracciato dal confine tunisino fino a Tripoli.
Ma una volta giunti alle porte della capitale il contesto che si profilava angoscioso in quelle prime lunghe ore di viaggio muta di colpo in
uno scenario di piena normalità. E anzi troviamo una metropoli perfettamente in ordine, bella, molto ben tenuta e senza alcun segno
tipico di uno stato di guerra incipiente. Già questo primo impatto contraddiceva in nuce i racconti dei giornalisti embedded che avevano
descritto con sussiego gli scenari caotici, foschi e sanguinolenti delle «stragi» volute dal raìs.
La prima sensazione che ho avuto la mattina del 16 aprile mentre attraversavamo le strade di Tripoli diretti verso il Sud-Est del paese, è
stata quella di un forte appoggio popolare nei confronti di Gheddafi, un appoggio pieno, passionale e incondizionato, e non certo di
«risentimento e ostilità della popolazione» nei suoi confronti come strillavano da settimane i media. Del resto, come fa giustamente
rilevare l’analista politico Mustafà Fetouri, «una delle conseguenze inattese dell’intervento militare in Libia è quella di aver rafforzato la
credibilità del regime conferendogli ancora più forza e legittimità nelle zone sotto il suo controllo. In più ora, dopo l’aggressione, ha
ripreso massicciamente a battere il vecchio tasto sull’antimperialismo».
Arrivati nella città di Bani Waled, a circa 125 km a sud di Tripoli all’interno di un vasto distretto montagnoso, la nostra delegazione
viene accolta calorosamente dai responsabili della locale Facoltà di ingegneria elettronica. Questo territorio ospita la più grande Tribù
della Libia, i Warfalla o Warfella, che con i suoi 52 Clan e all’incirca un milione e cinquecentomila effettivi rappresenta la più grande
Tribù della Tripolitania, dove si trova il 66 per cento della popolazione libica (nella Cirenaica vive il 26-27 per cento, il resto è nel
Fezzan), estendendosi anche nel distretto di Misratah (Misurata) e, in parte, in quello di Sawfajjn.
Ci rechiamo poi nella piazza centrale della città, dov’è in corso una manifestazione contro l’aggressione della Coalizione occidentale nei
confronti della Libia.
Qui la sensazione avvertita qualche ora prima attraversando la capitale diventa realtà palpabile, e le dimostrazioni d’appoggio
incondizionato a favore del leader libico non danno adito ad alcun possibile fraintendimento. Lo slogan che ci accompagna lungo tutto il
nostro percorso è Allah – Muʿammar – ua Libia – ua bas! (Allah, Gheddafi, Libia e basta!), che è diventata una specie di colonna
sonora scandita un po’ dovunque.
Mentre, tra i nemici della Libia, Sarkozy è senz’altro quello più preso di mira e contro il quale si indirizzano la maggior parte degli
sberleffi («Down, down Sarkozy!»). Seguono poi gli altri leaders occidentali che si sono distinti nell’aggressione «umanitaria», come il
surrealistico Premio Nobel Barck Obama, soprannominato per l’occasione U-Bomba, e via via tutti gli altri.
Veniamo poi condotti in un ampio complesso abitativo circondato da mura, dove siamo accolti dai capi Tribù dei Warfalla, tutti quanti
fasciati nei loro tradizionali abiti. Aiutati da interpreti ma anche da un anziano capo clan che parla un buon italiano, ci viene ribadita la
stretta alleanza della tribù con Gheddafi e la loro completa determinazione a lottare, nel caso malaugurato fossero invasi militarmente,
«fino alla fine».
«Se decidessero di invadere la Libia, sapremo noi come rispondere», ci dice uno dei capo tribù brandendo in alto con le sue nodose
mani un fiammante kalashnikov. Non c’è nessuna tracotanza nelle sue parole, ma solo la fermissima determinazione a non permettere
che il loro paese venga gettato nel caos così com’è avvenuto per il Kosovo, l’Afghanistan e l’Iraq, che dall’occupazione militare angloamericana sono diventati forse i luoghi più pericolosi della terra e in cui si può morire semplicemente andando al mercato, a un ristorante,
in banca o anche solo camminando per strada. Questi i «risultati» a quasi un decennio dai primi interventi umanitari e dalle conseguenti
operazioni di Peacekeeping, che oggi qualche zelante «esportatore di democrazia» vorrebbe replicare pure in Libia…
Dovunque ci si muova, sia a Tripoli che nelle sue immediate periferie, la domanda che ci viene continuamente rivolta dalle persone con
cui veniamo in contatto è la seguente: «Perché Francia, Inghilterra e Stati Uniti ci bombardano? Che cosa gli abbiamo fatto? Perché
l’Italia, dopo aver stipulato col nostro paese un trattato di amicizia e di non aggressione, ci ha fatto questo?». Domande sacrosante, a cui
le aggressioni militari anglo-americane degli anni scorsi forniscono una risposta fin troppo scontata.
Nei giorni successivi continuiamo le nostre esplorazioni visitando scuole di vario ordine e grado a Tripoli e dintorni, dove ritroviamo le
stesse manifestazioni di appoggio e partecipazione. Ciò che stupisce in questi ragazzi, che la stampa occidentale vorrebbe dipingere
come scarsamente «emancipati» rispetto ai nostri selvaggi con telefonino, è la piena consapevolezza di ciò che sta avvenendo ai danni
del loro paese e il pericolo che incombe sulle sorti della Libia nel caso venisse invasa militarmente. Ma nei loro volti non vi è nessuna
arrendevolezza o rassegnazione al fato, quanto invece una ferma volontà di resistere «con ogni mezzo». E anche la voglia di tramutare la
pesantezza delle circostanze, per quanto possibile, in momenti di passione condivisa.
Dai sobborghi di Tripoli, dove incontriamo le persone sulle strade, nelle loro abitazioni o sui luoghi di lavoro, passando per i medici feriti
durante i bombardamenti e attualmente degenti in ospedale fino agli assembramenti nel cuore pulsante della città, dovunque è la stessa
disposizione d’animo verso la leadership del proprio paese e la situazione che, giorno dopo giorno, viene angosciosamente profilata dai
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bollettini radio-televisivi.
Unico elemento davvero anomalo e per molti versi stupefacente, soprattutto perché stiamo parlando di uno dei grandi paesi produttori di
petrolio al mondo, sono le file di chilometri e chilometri di automobili incolonnate ai bordi delle strade, e che cominciano già a formarsi
nelle prime ore della notte, in attesa del proprio turno di rifornimento alle stazioni di servizio. Anche questo è un paradosso, uno dei tanti
paradossi insensati di cui ogni guerra è prodiga.
Muovendoci in lungo e in largo per la capitale non riscontriamo nessun segno di bombardamenti contro la popolazione libica da parte di
Gheddafi, che è poi il motivo scatenante per cui sono state promulgate le due Risoluzioni onu che hanno di fatto aperto la strada
all’aggressione militare. Eppure per fare più di «10.000 morti», soprattutto quando si parla di bombardamenti in una grande città come
Tripoli, bisogna necessariamente aver prodotto gravi danni urbanistici e lasciato quantità e quantità di indizi disseminati per le strade. Ma
questo è un dettaglio che poco importa ai signori dell’informazione: ciò che conta è il panico virtuale creato ad arte, che però sta già
sortendo effetti concretissimi.
Gli unici riscontri tangibili di bombardamenti li troviamo invece in alcune località non distanti dai sobborghi di Tripoli, a Tajoura, Suk
Jamal e Fajlum, dove a seguito di ripetuti bombardamenti NATO hanno trovato la morte oltre quaranta civili…
Moussa Ibrahim, portavoce del governo libico, che ci illustra la posizione del governo a questo proposito. Dopo aver tracciato un
quadro sugli sviluppi bellici e diplomatici negli ultimi due mesi, Ibrahim si domanda perché gli organismi internazionali preposti non
abbiamo consentito, prima di dare inizio ai bombardamenti, l’invio in Libia di una missione d’inchiesta per verificare i fatti, come richiesto
da Gheddafi a più riprese, e accertare di persona i seguenti punti:
1) la reale dinamica dei fatti su come è nata la ribellione, fin da subito armata;
2) quali sono i suoi veri obbiettivi, se per caso anche secessionisti al di là della bandiera prescelta e del suo apparente leader, l’ex
ministro della Giustizia libico Jelil;
3) chi ha bombardato cosa;
4) fino a che punto e attraverso quali canali i ribelli si sono armati;
5) quante sono le vittime civili dei presunti bombardamenti di Gheddafi e di quelle dei cosiddetti “volenterosi”, e così via…
Perché questa ipocrisia dell’Occidente nei nostri confronti? Perché non è stata imposta una no-fly zone anche a Israele quando ha
bombardato Gaza per oltre un mese senza che nessun paese avesse nulla da eccepire? Perché due pesi e due misure, quando è ormai
stato appurato che non abbiamo mai bombardato, e lo ribadisco in maniera fermissima, la nostra popolazione».
[...] L’Occidente, o quel ristretto novero di paesi che si è arrogato abusivamente il diritto di parlare a nome del mondo intero, ha anche
rifiutato l’offerta di Chavez di fare da mediatore per la Libia, nonostante essa fosse sostenuta da molti paesi latino-americani e dalla
stessa Unione Africana.
[...] Non ci resta, prima di congedarci, che incontrare l’ultima personalità di rilievo in programma sulla nostra agenda, Monsignor
Giovanni Martinelli, il vescovo di Tripoli, uno degli ultimi tra gli italiani rimasti in città dopo l’esplosione della crisi che, insieme alla
combattiva rappresentante di import-export italo-libica Tiziana Gamannossi, ci conferma nel corso del colloquio quanto già avevamo
accertato durante la nostra missione d’indagine: ossia che «il governo libico non ha bombardato la sua popolazione, ma che gli unici
morti a causa dei bombardamenti sono stati provocati dalla NATO a Tajoura; che l’unica possibile soluzione del contenzioso è il
dialogo, non le bombe»; che «i ‘ribelli di Bengasi’ si sono macchiati di gravi crimini gettando il paese nel caos».
Martinelli aggiunge anche che l’attacco militare alleato nei confronti della Libia è ingiusto e sbagliato sia da un punto di vista tattico che
da quello strategico, perché «le bombe rafforzeranno Gheddafi e gli permetteranno di vincere». Il suo è un giudizio ponderato e sofferto,
espresso tra l’altro da un uomo che non nutre nessun favore aprioristico nei confronti del colonnello, ma del quale riconosce con
equilibrio meriti e demeriti nella sua conduzione del paese.
«Un uomo dal carattere fortissimo e deciso – soggiunge padre Martinelli – che ha favorito, da quando ha iniziato la sua opera di
governo, la libertà di movimento, la libertà politica, la libertà religiosa e che ha permesso che in Libia convivessero pacificamente ben
cinque confessioni religiose».
13 Vox { 28.04.11 alle 0:43 }
di Paolo Sensini
QUELLO CHE HO VISTO IN LIBIA – II
[...] L’incarico di riferire minuziosamente tutto ciò che è stato raccolto nel corso della missione viene affidato a David Roberts,
portavoce del British Civilians For Peace in Libya… Dopo l’esposizione dei risultati cui la commissione è pervenuta, si procede a
evidenziare tutte le omissioni e le manipolazioni vere e proprie compiute dai media fin dall’inizio della guerra…
La cosa non è affatto gradita ad alcuni giornalisti e mezzobusti delle grandi testate inglesi e americane presenti in sala, i quali sentendosi
chiamati in causa per le evidenti distorsioni a cui si erano prestati durante i loro servizi informativi e che le nostre ricerche sul campo
mettevano giustamente a nudo, reagiscono in maniera indispettita e rabbiosa negando di aver compiuto un «lavoro sporco» e
assicurando anzi di aver scrupolosamente fornito tutte le informazioni in loro possesso.
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Una patente menzogna, visto e considerato che con i nostri pochi mezzi a disposizione avevamo quasi totalmente decostruito il castello
montato per aria, è proprio il caso di dire, nei mesi precedenti… ho pensato di comunicare alla zelante bombardatrice della Libia Anna
Finocchiaro, capogruppo al Senato del pd, che sedeva una fila dietro di me sull’aereo che mi riconduceva da Tunisi a Roma. Ma
sarebbe stata tutta fatica inutile, mi sono poi subito detto, vista la determinazione assunta in prima persona dalla “sinistra” etimologica nel
condurre a un punto di non ritorno questa sporca guerra.
Le vere ragioni della guerra alla Libia
[...] in primo luogo, impossessarsi degli enormi giacimenti di petrolio libici, stimati in circa 60 miliardi di barili e i cui costi di estrazione
sono tra i più bassi del mondo, senza contare le enormi riserve di gas naturale valutate in circa 1.500 miliardi di metri cubi.
… 200 miliardi di dollari dei fondi sovrani libici [fanno] andare in fibrillazione gli occidentali. Perché tale è il denaro che circola nelle
banche centrali, in particolare in quelle britanniche, statunitensi e francesi. In preda a una crisi finanziaria senza precedenti, Francia, Gran
Bretagna e Stati Uniti vogliono a tutti i costi impossessarsi di questi fondi sovrani.
Più continua il caos, più la guerra dura e più gli occidentali traggono profitto da questa situazione che torna a loro vantaggio… Il caos
nella regione farebbe comodo a tutto l’Occidente. I britannici, soffocati dalla crisi della finanza, troverebbero così le risorse necessarie.
Gli statunitensi, per mire squisitamente militari, si installerebbero in modo definitivo nella fascia del Sahel e la Francia potrà ricoprire il
ruolo di subappaltatore in questa regione da lei considerata come una sua appendice.
L’assalto ai fondi sovrani libici, com’è facilmente prevedibile, avrà un impatto particolarmente forte in Africa…
Gli investimenti libici sono stati decisivi nella realizzazione del primo satellite di telecomunicazioni della Rascom (Regional African
Satellite Communications Organization) che, entrato in orbita nell’agosto 2010, permette ai paesi africani di cominciare a rendersi
indipendenti dalle reti satellitari statunitensi ed europee, con un risparmio annuo di centinaia di milioni di dollari.
Ancora più importanti sono stati gli investimenti libici nella realizzazione dei tre organismi finanziari varati dall’Unione africana: la Banca
africana d’investimento, con sede a Tripoli; il Fondo monetario africano (fma), con sede a Yaoundé, la capitale del Camerun; la Banca
centrale africana ad Abuja, la capitale nigeriana…
La creazione del nuovo organismo è (o era) ritenuta una tappa cruciale verso l’autonomia monetaria del continente… il congelamento
dei fondi libici e la conseguente guerra assestano un colpo durissimo all’intero progetto…
Ma se l’Occidente vuole veramente cacciare Gheddafi per appropriarsi della Libia e delle sue risorse, dovrà rassegnarsi presto a
cambiare strategia. In altre parole dovrà far scendere i propri eroici soldati dagli aerei e dalle navi, dove bombardano comodamente
seduti con in mano il joystick della playstation e mandarli in terra di Libia, a combattere, ammazzare e venire a loro volta ammazzati. A
quel punto sarà tuttavia necessario gettare la maschera, evitare di nascondersi dietro il pretesto di «interventi umanitari», manifestare
apertamente le proprie ambizioni e accettare la fila di bare che tornano a casa ogni settimana.
comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8229
====
Su Sensini (storico e saggista) ho personalmente parecchie riserve, specie quando parla di Urss, ma credo che nell’articolo qui sopra
riporti la sua testimonianza su Tripoli in modo abbastanza fedele, perche’ corrisponde a cio’ che descrivono altri giornalisti nonembedded.
14 sylvi { 28.04.11 alle 7:30 }
x Uroburo
lei ha fatto scientemente un minestrone di quel che ho inteso, facendone un frullato a piacere.
Ribadisco soltanto che di “guerra civile” aveva parlato LEI, nei post precedenti!!! Io ho solo confermato!
Ma la chicca è…anzi due chicche:
A-Se c’è stato un momento di simpatia del PCI verso la Yugoslavia-…
Simpatia così profonda da regalare le nostre terre…
…la sua gente era al sicuro in Lombardia…vero?
B”Francamente non si capisce perché i comunisti non potessero avere il diritto di mettere una stella rossa sulla bandiera italiana”…!!!!!!!
e la falce e martello …aggiungo io…ma certo…!!!
e qui saltano fuori i “desiderata più profondi”….Quindi, della Bandiera si può fare quel che si crede….perciò…
anche Bossi può farne ciò che vuole???
Se avessi la dentiera mi sarebbe già caduta!!!!
L’Austria era ormai finita!
A Trieste c’era da scegliere fra Italia e Yugoslavia…mio caro…e questa è storia che sanno anche i bambini!
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Quello che avrebbe scelto lei si è capito!!!
I triestini hanno scelto il male minore!!!
saluti
Sylvi
15 sylvi { 28.04.11 alle 7:38 }
…Allora sei come i maledetti crucchi che fecero la riforma per non pagare il Peter’s pfenning…che il diavolo li danni (e con essi trentini
e triestini traditori).Peter x Anita
x Peter
Tutto questo astio verso i crucchi soltanto per una lontana storia d’amore …finita male???
Non le pare esagerato???
Avrà avuto altri amore, albionici …dopo!!! O pugliesi!!!
Sa…siamo noi italici che abbiamo sempre tradito i patti con loro…mai il contrario!
Infatti ritengono gli italiani, con le dovute eccezioni …, inaffidabili!
Come dargli torto???
buonagiornata
Sylvi
16 Shalom: NO alla porcaggine del sionismo sposo di Comunione e Liberazione. Dalla MILANO DA BERE alla MILANO
D'ISRAELE { 28.04.11 alle 7:52 }
APPELLO PER UNA PRESENZA DI DENUNCIA E
CONTRO-INFORMAZIONE
IN OCCASIONE DEI “10 GIORNI DI ISRAELE” A MILANO
Con un primo lancio pubblicitario e solenni dichiarazioni delle autorità politiche cittadine e regionali lombarde è stato annunciato che
Milano sarà teatro in data misteriosa, ma “nella seconda metà del 2011” di una “10 giorni di Israele”(*), un evento che servirà a mettere
in mostra le “conquiste” e le “eccellenze” dello Stato sionista.
Questa iniziativa sarà una grande occasione per il governo israeliano ed i suoi amici italiani per cercare di “ripulire” l’immagine israeliana
dalla realtà dell’occupazione dei territori palestinesi, dai crimini quotidiani commessi attraverso l’assedio di Gaza, dal Muro
dell’Apartheid in Cisgiordania, dalla continua costruzione di colonie, dalle migliaia di prigionieri.
Insomma la quotidiana espropriazione della vita delle persone, della loro terra, delle loro case. Pratiche quotidiane che dovrebbero
rendere impossibile qualsiasi accordo di cooperazione internazionale che richiede il rispetto dei diritti umani quale condizione
pregiudiziale.
In questi 10 giorni si potranno ammirare le realizzazioni della tecnologia israeliana, ma difficilmente quella delle armi proibite utilizzate
contro i palestinesi di Gaza;
- si potranno ascoltare le voci degli scrittori israeliani, ma probabilmente non quelle critiche degli “arabi di Israele, e certamente non
quelle di scrittori palestinesi, marginalizzati o eliminati com’è successo a Ghassan Khanafani;
- si potrà assistere a concerti di musica israeliana, certo non di quegli artisti palestinesi cui viene negato il permesso di uscire dalla
prigione dei territori occupati.
Nemmeno ascolteremo la voce dell’altra Israele, quella anti-sionista, quella degli obiettori di coscienza, quella delle organizzazioni contro
il muro o la demolizione delle case, quella dei docenti che cercano di scrivere una storia di verità e non coloniale.
Non potremo incontrare i palestinesi, negati e repressi, divisi e cancellati dalle politiche sioniste di occupazione, colonizzazione,
espropriazione, espulsione.
In queste settimane nelle quali si salutano giustamente le rivoluzioni delle popolazioni arabe in tutto il Mediterraneo e medio oriente,
troppi dimenticano la condizione della popolazione palestinese, che ha bisogno di altrettanta solidarietà e sostegno visto che da 60 anni
sopporta una forma specifica di dittatura.
Pensiamo che sia grave questo “evento”, perché cerca di cancellare la realtà della violenza e della sopraffazione; pensiamo sia grave
l’apporto entusiasta delle autorità comunali, provinciali e regionali a questa iniziativa propagandistica e mistificatoria (con quali costi per il
cittadino?).
Vogliamo quindi organizzarci per tentare di bloccare ed eventualmente contestare il progetto mettendo in campo il massimo delle
iniziative possibili per:
* denunciare i crimini e le violazioni dei diritti umani commessi in nome del sionismo e delle politiche “di sicurezza” (di una sola parte);
* incontrare e far parlare l’”Altra Israele”, antisionista, democratica, non razzista;
* presentare e valorizzare la storia e la cultura palestinese;
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
* raccontare e denunciare le complicità europee (e italiane) nelle politiche israeliane, attraverso lo scambio economico, turistico, militare,
culturale, accademico e politico;
* approfondire la discussione sulla campagna di Boicottaggio, il Disinvestimento e Sanzioni (BDS) – lanciata dalle associazioni
palestinesi nel 2005 e diretta a contrastare la politica israeliana e l’ economia che la sostiene.
Si sono raccolte già diverse proposte di possibili iniziative ed alcune risposte positive al lancio di una prima richiesta di aiuto, un vero e
proprio CONCORSO DI IDEE per uno sforzo organizzativo collettivo.
CHIEDIAMO
quindi a tutti di collaborare alla Rete che promuove questa iniziativa,
e di proporre le loro idee e il proprio contributo in tempo, persone, contatti, mezzi e risorse utili alla miglior riuscita di questi obiettivi.
Obiettivi che per noi si collegano idealmente e politicamente con l’impegno che ha portato a Gaza Vittorio Arrigoni, la cui morte tragica
ci spinge a intensificare il nostro sostegno alla popolazione palestinese e alla sua resistenza.
Invitiamo quindi tutti gruppi locali e nazionali a partecipare alla prossima riunione della Rete,
sabato 30 aprile 2011, alle 14.00
in via dei Transiti 28, Milano (fermata Pasteur della linea rossa del metrò).
Khader Tamimi (Comunità palestinese Lombardia), Mariagiulia Agnoletto (Salaam Ragazzi dell’Olivo Milano), Filippo Bianchetti
(Comitato varesino per la Palestina), Lorena Facchetti (Salaam Ragazzi dell’Olivo Milano), Giorgio Forti (Rete ECO), Fiorella Gazzetta
(Comitato varesino per la Palestina),Ugo Giannangeli, Francesco Giordano (Forum Palestina), Roberto Giudici (Fiom), Gabriella
Grasso, Rodolfo Greco (Rete BDS Milano), Carmela Ieroianni (Rete BDS Milano), Federico Lastaria, Piero Maestri (Sinistra Critica),
Caterina Mari, Pino Pitasi (Centro Occupato Autogestito T.28), Annalisa Portioli (Rete BDS Milano), Marinella Sanvito, Francesco
Stevanato (Rete BDS Milano), Silvano (La Fucina)
(*)
ISRAELE: EVENTO IN PIAZZA DUOMO NEL 2011
http://faremilano.wordpress.com/2010/12/01/israele-evento-piazza-duomo-nel-2011/
Un maxi evento culturale è previsto il prossimo anno a Milano, lo hanno annunciato ieri il Presidente della Regione Lombardia Roberto
Formigoni, insieme a Gideon Meir, Ambasciatore di Israele, previsti una dieci di giorni di eventi culturali, sarà presente un padiglione di
circa 900 metri quadrati in Piazza Duomo. Israele punta sulla Lombardia per dare vita, per la prima volta, a una grande manifestazione
fuori dai suoi confini: nella seconda metà del 2011 si svolgerà, a Milano, un maxi evento culturale e scientifico della durata di 10 giorni.
Sarà il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ad aprire la manifestazione, che avrà luogo in piazza del Duomo e in alcuni teatri
milanesi. Ieri pomeriggio l’ambasciatore d’Israele Gideon Meir ha presentato in Regione Lombardia, assieme al manager di McKinsey
Yoram Gutgeld, il progetto, che prevede un investimento di 2,5 milioni di euro: ad applaudire all’iniziativa il presidente Roberto
Formigoni. “Vogliamo promuovere gli scambi culturali e scientifici tra Tel Aviv e Milano – ha detto Meir a Formigoni – anche in vista
dell’Expo 2015“. “L’obiettivo – ha rimarcato Gutgeld, senior partner di McKinsey – è quello di dare un’immagine di Israele diversa da
quella di Stato interessato da una situazione di conflitto. È la prima volta che Israele promuove una rassegna di questo tipo nel mondo“.
Sarà piazza del Duomo a ospitare un padiglione di 900 metri quadrati di plexiglas, illuminato anche di notte. All’interno saranno
presentate le punte di eccellenza della tecnologia israeliana. Nell’arco dei 10 giorni Milano sarà interessata da eventi culturali come un
concerto di Noa, una mostra a Palazzo Reale o a Palazzo Litta, un’installazione tra piazza Duomo e piazza Castello, una serie di incontri
con i principali scrittori israeliani, una mostra di design e 4 eventi realizzati con la Camera di commercio sul tema dell’acqua. Ci sarà
spazio anche per la sanità e per approfondire il tema dei rapporti consolidati tra la Regione Lombardia e Israele. “È un’idea eccellente –
ha commentato Formigoni -. Regione Lombardia è a disposizione per collaborare alla riuscita di questo evento“.
17 peter { 28.04.11 alle 8:37 }
x Sylvi
guardi che coi tedeschi ho un rapporto di amore-odio da sempre.
E la tedeschina nordica la lasciai io, non viceversa. Siamo ancora in rapporti amichevoli, anche se non ci si vede piu’…
In particolare, noto che hanno verso gli italiani in genere lo stesso rapporto ambiguo che i ‘polentoni’ hanno verso i meridionali in Italia
‘giorno
Peter
18 Uroburo { 28.04.11 alle 12:39 }
sylvi { 28.04.11 alle 7:30 }
1) lei ha fatto scientemente un minestrone di quel che ho inteso
2) di “guerra civile” aveva parlato LEI, nei post precedenti!!! Io ho solo confermato!
3) Simpatia (verso la Iugoslavia) così profonda da regalare le nostre terre … la sua gente era al sicuro in Lombardia…vero?
4) qui saltano fuori i “desiderata più profondi”….Quindi, della Bandiera si può fare quel che si crede….perciò… anche Bossi può farne
ciò che vuole???
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
5) A Trieste c’era da scegliere fra Italia e Yugoslavia…mio caro…e questa è storia che sanno anche i bambini! Quello che avrebbe
scelto lei si è capito!!!
——————————————————
Cara Silvy,
preciso che le citazioni in testa servono SOLO come promemoria e che mi riferisco a questo suo ultimo messaggio in toto. La
precisazione è ovviamente inutile ma non certo con lei.
1) Non ho fatto nessun minestrone, solo non condivido le sue affermazioni ed ho spiegato perché.
2) Certo che ho parlato io di “guerra civile” [Uroburo { 26.04.11 alle 15:36 }si era in una situazione di “guerra civile”, e non era facile
fare le dovute differenze] , ma ho messo il termine tra virgolette per dire che l’applicazione del termine e del concetto di guerra civile alla
situazione italiana del 1943-45 deve essere fatta con estrema prudenza.
Wikipedia dice che “La guerra civile è un conflitto armato di vaste proporzioni, nel quale le parti belligeranti sono principalmente
costituite da persone appartenenti alla popolazione di un unico Paese”.
In Italia c’era soprattutto una classica guerra tra potenze diverse (Germania ed Alleati) ed una guerra popolare italiana contro un
occupante straniero (sempre la Germania). All’interno di queste guerra contro un paese occupante c’è stato un conflitto, con aspetti di
conflitto ideologico, tra una parte della popolazione (genericamente antifascista) ed un’altra (fascista ed alleata alla suddetta potenza
occupante). Senza l’appoggio della potenza occupante, i crucchi, i loro alleati, i fascisti, sarebbero stati spazzati via in pochissime
settimane nonostante la loro superiorità di mezzi. Per questo, secondo me, il concetto di guerra civile si applica solo in piccola parte
all’Italia di quel tempo.
Comunque, ammesso e non concesso che ci sia stata una guerra civile, questa si è conclusa con la scomparsa de’ fascisti alla fine di
aprile 1945. Poi c’è stata solo la guerra civile dei governi contro il popolo italiano.
3) Cara ma lei si sente bene? Le “nostre terre” (che a me sembrano essere state assai poco nostre ma lasciamo perdere) non sono state
regalate ma sono state perdute in seguito ad un trattato di pace firmato non certo dal PCI ma dal governo italiano. Che non avrebbe
potuto fare null’altro dato che il trattato di pace veniva alla fine di una guerra perduta.
Evidentemente per lei dopo una guerra d’aggressione perduta bisogna guadagnare del territorio. Una concezione un po’ singolare ma
con lei è possibile tutto.
Cara, ripeto: ma lei si sente bene?
Non hanno pagato solo i giuliani (in senso lato) ha pagato tutta l’Italia. Abbiamo ceduto territorio alla Francia ed abbiamo dovuto
pagare dei debiti di guerra. La Germania e l’Ungheria hanno pagato molto più di noi.
Nella vita e nella storia si pagano sempre i propri errori, non lo sapeva? Se non si vuole pagare bisogna vincere, allora si fa pagare agli
altri. Noi ittagliani abbiamo perso ed invece di pagare dignitosamente e senza discutere il fio delle nostre porcherie frignamo come delle
donnette. Ancora una volta i crucchi dimostrano di essere meglio di noi.
4) Questa sua osservazione se non è in malafede è un altro dei suoi deliri.
Non vedo nulla di male se un gruppo aggiunge alla bandiera nazionale un suo simbolo che non nega il primo ma lo reinterpreta alla luce
di una determinata visione del mondo.
I Savoia hanno aggiunto la loro croce, i fascisti il loro funereo fascio, i socialisti il sol dell’avvenire, i comunisti la stella rossa oppure la
falce ed il martello. Che c’è di male?
Bossi non reinterpreta la bandiera nazionale la nega. Direi che ancora una volta che lei non capisce.
5) Quel che avrei scelto io l’ha capito solo lei, ma lei capisce solo quel che vuol capire.
Io ho detto “… difeso l’italianità di Trieste, cosa che a me sembrerebbe dubbia. In condizioni normali credo che i triestini, come i
trentini, preferirebbero stare con l’Austria”. Appunto: potendo scegliere avrebbero scelto l’Austria. Potevano nel 1900-1914 ma non
potevano più farlo nel 1945. Hanno scelto il male minore in una situazione ormai guastata.
Un saluto e si sforzi di capire …… U.
PS. Ovviamente so che cos’è l’ANPI. Non ho mai sentito parlare dell’APO.
19 Linosse { 28.04.11 alle 12:54 }
“Fortunato quel popolo che non ha bisogno di eroi”
Ancora più fortunati quelli che non hanno bisogno di papa e santi,specie se già papa
L.
20 Linosse { 28.04.11 alle 13:04 }
Sylvi hai letto i 102 e 103 dell’art precedente?
L.
21 Pino Nicotri { 28.04.11 alle 13:19 }
DA FAUST
—————http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/26/partigiani-e-salo-le-storie-di-ieri/107148/
…
Faust
22 Linosse { 28.04.11 alle 13:44 }
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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X Vox 12 e 13
Negli ultimi giorni il “cavaliere” ormai smascherato si è rivelato per quello che è e che gli ammerigani vogliono che sia,già da tempo:
un cow-boy di 74 anni che deve mantenersi in groppa a bufali imbizzarriti e che per la età ad ogni scossone si rincitrullisce
ulteriormente,fino a quando l’ultimo bufalo con l’ultima sgroppata lo farà cadere.
Sicuro che col bunga bunga si trova più a suo agio.
L.
23 il (cattivo) odore della santità « Vite da panda { 28.04.11 alle 13:47 }
[...] http://www.bambinisenzaonde.it/radio_vaticana.htm, http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-lecolpe/, [...]
24 sylvi { 28.04.11 alle 14:13 }
caro Linosse,
toccate e fughe sul blog!
Ieri ero impegnata ad insegnare a mio nipote febbricitante ” Ambarabà cici coco- …ovviamente in friulano che è molto più divertente e
non parla di “civette sul comò che fanno l’amore con la figlia del dottore…”!!!!!!!!
Alcune cose che ti dico valgono anche per Uroburo!
Voi ragionate da territori che non avevano “la cortina di ferro”, da territori dove non c’era una spaccatura devastante fra Partigiani,
anche prima della strage di Porzus.
Dove già arrivavano numerosi gli esuli…e molto, molto altro!
Compreso l’orto in Slovenia e la casa in Italia!!!
E chi meglio di te potrebbe saperlo???
Certamente i caduti in guerra c’erano in tutte le case d’Italia, certamente le distruzioni erano ovunque…ma l’ho già scritto…la nostra
ViaCrucis durò fino al ’56…gli odi maturati fra vicini di casa molto oltre.
x Uroburo
Abitai i primi dieci anni della mia vita in prov. di Venezia.
Ero in grado di misurare la diversità di aria che spirava…pur dopo una guerra persa e una situazione politica molto difficile ovunque.
Forse, ma conosco solo quello che ho letto di Pansa e poco altro, in Emilia c’era una situazione simile…ma forse…neppure!
lo sfruttamento proletario era diverso…diverse erano le zone diversi i miscugli di popolo…soprattutto Tito e il suo fido Kardelj non
avevano mire sull’Emilia!
Chissà, avrebbero trovato ponti d’oro…o forse no…gli emiliani non sono stupidi!!!
La ritengo “abbastanza” intelligente per pensare molto spesso il contrario di quello che mi scrive!…che dovessimo pagare lo capivo
anch’io…pensi…ma che c’entra il pagare i vincitori con le beghe di casa nostra (italiane), con le battaglie politiche , con il rivoltamento
della realtà e della verità???
Con il fatto che …chissà perchè, dopo quasi 70anni siamo ancora qui???
E lei vorrebbe farmi credere che non ha capito che io NON parlo di terre e di soldi???
La Bandiera!??? art. 12 della Carta…niente di più, niente di meno!!!
Ps: APO- Associazione Partigiani Osoppo!
saluti a entrambi Sylvi
25 lanzo { 28.04.11 alle 16:05 }
Caro Pino – mi permetto il tu, visto che qualche annetto in piu’ di te c’e’ l’ho.
Una cosa con non hai mai menzionato, e’ che Vaticano e famiglia Bush hanno interesi comuni nel Carlyle group, vado solo a memoria eh
! parecchi anni fa ci fu una riunione degli azionisti (in Svizzera ?) ove era presente un Bush (non so se il padre o il figlio semideficiente} e
Ratzinger in rappresentanza degli interessi finanziari vaticani….
Cane non mangia cane, da li’ si capirebbe l’intervento di Bush sul non perseguire Ratzi…
26 Pino Nicotri { 28.04.11 alle 16:33 }
x lanzo
Innanzitutto benvenuto.
Il tu me lo si può dare “a prescindere”, ovviamente. Questa degli interessi comuni nel Carlyle Group m’era sfuggita. Perché non
approfondisci l’argomento postando un commento più documentato? E’ un tema da non lasciar cadere.
Un saluto.
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
pino
27 Shalom: x Lanzo e x Nicotri { 28.04.11 alle 17:03 }
The Carlyle Group is, according to the Washington Post, “the largest private equity manager in the world,” which “buys and sells whole
companies the way some firms trade shares of stock.” It specializes in defense contractors. Other Carlyle Group members include
Secretary of State James Baker, former UK Prime Minister John Major, and former president and CIA chief George Bush Sr. In short,
Carlyle is the high-flying financier of the military-industrial complex—a complex blessed, apparently, by the likes of Opus Dei.
According to New York Newsday (April 21, 2005), “Neil Bush, the president’s controversial younger brother, six years ago joined the
cardinal who this week became Pope Benedict XVI as a founding board member of a little known Swiss ecumenical foundation. The
charter members of the board were all well-known international religious figures, except for Bush and his close friend and business
partner, Jamal Daniel, whose family has extensive holdings in the United States and Switzerland, public records show. The Foundation
for Interreligious and Intercultural Research and Dialogue was founded in Geneva, Switzerland, in 1999 to promote ecumenical
understanding and publish original religious texts, said a foundation official.”
28 Controccorrente { 28.04.11 alle 18:53 }
Caro Linosse,
il mondo è strano perchè è bello !
Da noi per anni la Scuola si disinteressò del 25 Aprile, salvo fare qualche piccolo santo mortale , per spiegare come mai Gagliardetto in
testa, si andava alla manifestazione..ovviamente chi voleva per carità..mentre erano tuoni e fulmini per gli assenti del 4Novenbre ,mentre
a Messa per l’inizio dell ‘anno scolastico si andava in Ore di lezione,senza che nessuno muovesse mosca.
Mi sale un atroce dubbio ..probabilmente per qualche atroce scherzo della Storia tutti gli InS com e di sin erano finiti tutti in Friuli,
mentre da Noi resistevano imperterriti, tutti quelli che in camicia nera impettiti ,portavano le Scolaresche per celebrare l?impero. Le
fotografie non mentono,,sai e in pensione ci andaro solo alla fine degli anni 50…e che se doveva fà (Epurali tutti ?)
Carità laica volle risparmiare l’infamia e ce li mandarono evidentemente tutti in piemonte, per il solito scherzo infame del solito destino di
propaganda infame !!
cc
ps . questa sera sono andato a controllare i documenti, perchè hi avuti dei seri dubbi su chi sono io, se sono nato in Italia ed abito
effetivamente qui in questo tempo spazio e non in un mondo parallero…
A leggere certi Post, viene il dubbio..credimi , fai pure tu un controllo..
29 Controccorrente { 28.04.11 alle 18:56 }
PS X Linosse Ci potrebbe essere un buco nello spazio-tempo per cui alcuni comunichino con altri attraverso due mondi sullo stesso
media di Pino Nicotri !
Non ho ancora capito chi sono i normali e chi i devianti secondo le teprie di Picht..
Oppure una intera regione italica di confine che galleggia tra due mondi
cc
30 sylvi { 28.04.11 alle 20:55 }
caro cc,
ho letto e riletto…questa volta sei troppo nebuloso…per le mie scarse capacità!
Vediamo…a Messa di inizio e chiusura di anno scolastico ci siamo sempre stati, fino a quando era obbligatorio!
Aggiungerò che, da quel che ricordo, ci sono state vivaci proteste dei genitori quando è stata abolita la Messa!
Il 25 aprile non era prassi obbligare le Scuole a partecipare a Cerimonie…il 4 novembre sì, ci sono andata per dovere professionale,
quando non facevo “altro” sempre per la Scuola!
Puoi prendere in considerazione la diversa Storia partigiana nelle nostre rispettive regioni?
Non è ininfluente!
In Friuli c’erano eccome i partigiani: la Regione FVG e la città di Udine sono medaglie d’oro!!!
Hai mai sentito parlare della repubblica libera di Carnia???
Perciò qualcosa si è fatto anche qui!!!!
Ma …era meglio non esagerare con le Cerimonie!
Ma vedo che …non ci senti!!!
Comunque non ho capito la tua ironia!
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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10/5/2014
Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Sylvi
Le mie foto di bambina testimoniano la mia partecipazione alle “feste degli alberi”…ma non fa testo!
31 sylvi { 28.04.11 alle 20:59 }
Ps xCC
Ho nominato, in altro post, Paola del Din , leggiti qualcosa della sua biografia.
E’ ancora viva e attiva; è Presidente regioale dell’ass. Caduti e Dispersi in guerra e riceve ancora insulti per le sue scelte partigiane!!!
Sylvi
32 Controccorrente { 28.04.11 alle 23:04 }
Cara Sylvi,
mi pare che invece tu questa volta sei stata chiarissima, sulle feste 25 aprile, 4 Novembra e Messa obbligatotia compresa.
Infatti il clima era proprio quello, a dimostrazione che in Italia comandavano i “”rossi” bolscevichi che avevano preso il potere,
sopprimendo la libertà in Italia.
Fregando gli Americani, che ,poverini , avevano sempre pensato di essere loro ad aver vinto .. ah questi servizi deviati..!!
Più chiari di così si muore !
cc
33 Anita { 29.04.11 alle 1:00 }
Oh, fratello! Perché?
Neil Bush has joined the great tradition of embarrassing presidential relatives. Peter Carlson reports.
Neil Bush si è unito alla grande tradizione dei parenti presidenziali imbarazzanti. Peter Carlson reports.
http://www.theage.com.au:80/articles/2004/01/08/1073437410662.html
Oh, fratello! Perché?
Ce n’e’ sempre uno in famiglia.
Neil Bush ha un passato ed un presente di un non-così-famoso Bush.
E’ certamente amato dai suoi genitori, ma senza che ne parlarlino troppo!
Anita
34 Anita { 29.04.11 alle 1:22 }
x CC
Dale 1943 al 1945 60’000 militari delle forze alleate persero la vita in Italia.
Senza contare le migliaia di feriti e dispersi.
50’000 tedeschi.
Una buona parte degli armamenti ed equipaggiamenti per gruppi partigiani erano stati forniti dalle forze alleate grazie ad opportuni lanci
durante le insurrezioni di Genova, Milano e Torino contro i tedeschi.
Anita
35 sylvi { 29.04.11 alle 12:42 }
cara Anita ,
l’ingratitudine è, per me, uno dei peggiori difetti, assieme all’invidia.
Non ho mai visto la sx, che si proclama partigiana e unica depositaria della salvezza d’Italia, portare una corona o un mazzolino di fiori al
cimitero degli alleati!
Non potevano chiamarli fascisti, come tutto il resto degli italiani che non la pensano come loro, e perciò li hanno ignorati!!!!
E quest’anno ci è andato il PDL e mi dà un fastidio terribile, perchè la ritengo un’offesa a quei ragazzi.
Ancora una volta la sx ha perso l’occasione di capire che cos’è la democrazia!
La sx si vergogni di aver lasciato l’iniziativa alla dx!
Non vinceranno MAI…perchè non hanno senso dello Stato, che è di tutti, e purtroppo ci terremo B. anche demente senile!
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
E cc mi vien fuori con la Messa di inizio anno scol.
Ma che vada a sclopit!!!!
A te un abbraccio.
Vado dalla parrucchiera, poi ti racconterò qualcosa di una “fascista” come la Paola del Din, medaglia d’oro alla resistenza, ma fascista
per certi sinistri!!!
ciao
Sylvi
36 Controccorrente { 29.04.11 alle 13:25 }
Cara Sylvi,
l’erba di sileno non va bene,ma evidentemente a te basta !
Per cui sei tranquilla quando ti ci mando io !
Ma che bel duetto, tu e Agenzia di Informazioni d’oltre atlantico..ve le raccontate e ve le suonate da sole, su cose mai dette su questo
Blog da nessuno di noi.
Una bella coppia disinformante e quagliereccia..eh si ragazze quando mancano argomenti..!!
Una fantasia travolgente, tra Bore infuriate e tornadi americani !
Attenta alle colorazioni, un tempo dicevano che facevano venire il mal di testa !
cc
37 Uroburo { 29.04.11 alle 14:06 }
Mia cara Silvy,
seguirla [sylvi { 28.04.11 alle 14:13 } ] è proprio difficile, anche perché lei fa riferimento a valori che sono radicalmente diversi dai miei.
Non esiste una verità in politica e spesso neppure in storia perchè la vita non è fatta di verità assolute ma di interpretazioni, è una tesi che
fonda la filosofia contemporanea, da Heidegger in poi, soprattutto con Gadamer.
Una parte dei comunisti friulani ha messo in primo piano in ordine di importanza l’internazionalismo proletario rispetto al concetto di
patria, un concetto sempre difficile da coniugare a sinistra che ha punti di riferimento del tutto diversi. Dove sta scritto che
l’internazionalismo vale meno del nazionalismo? E’ così solo dall’inizio dell’Ottocento in poi e questo non ha mai avuto valore per tutti.
Non c’è MAI stata nessuna verità negata: quel che lei dice sono solo balle! Ciascuno ha potuto portare avanti la sua visione delle cose e
mai nessuno ha impedito ai fascisti di continuare a menare il torrone con i profughi giuliani e dalmati per più di mezzo secolo ed ancora
ora. La versione della destra era esposta in libri e giornali dall’immediato dopoguerra al Panza, e mai nessuno l’ha impedito. Ovviamente
la sinistra ha una visione diversa, eccimancherebbe altro!
Non si capisce perché dovrebbe essere riammesso nel novero della civiltà e quindi accettata anche da noi una visione come quella
fascista che ha portato questo paese ad una gravissima regressione politica, mai più colmata nonostante il passar del tempo, oltre ad
infiniti lutti. Se a lei piace se la tenga ma perché mai dovrebbe piacere anche a me?
Io non ho nessun bisogno di governare questo paese: se gl’ittagliani preferiscono il Banana a questa sinistra (che è comunque meglio di
Totò Riina e dei suoi accoliti) facciano pure: ognuno sceglie quel che gli pare e poi si cucca le conseguenze. La Confindustria ha scelto il
Banana, se lo godano senza lamentarsi.
Tutte queste questioni per me hanno un’importanza trascurabile ma naturalmente nessuno le impedisce di pensare quel che le pare.
La sua polemica sulla bandiera mostra una rigidità straordinaria (epperfortuna che lei accusa me di esserlo!). Rimango del mio parere
perché ciascuno reinterpreta la patria secondo i suoi parametri, cosa che mi sembra del tutto legittima. La fiamma del MSI aveva il
tricolore, cosa del tutto legittima tanto quanto il metterci il sol dell’avvenire o la stella rossa.
Credo proprio che siamo l’espressione di due culture radicalmente differenti. Per fortuna, aggiungerei io.
Comunque un saluto U.
38 Peter { 29.04.11 alle 14:33 }
anch’io preferisco l’internazionalismo, ovviamente, come emigrante non potrebbe essere diversamente…
Tuttavi vi e’ il problema importante dell’identita’, che Uroburo trascura.
Insisto che la differenza tra senso nazionale e nazionalismo e’ una linea sottile. O meglio, il senso nazionale e’ parte dell’identita’
personale dei moderni, dal medioevo in poi (ma gia’ i romani ed i greci ne avevano dei propri), il nazionalismo e’ la sua
drammatizzazione che di solito avviene in momenti di crisi interna alla nazione, ed ha portato spesso a guerre sanguinose.
La storia non contiene verita’ assolute, e’ vero, ma i fatti non dovrebbero essere negati od alterati. Puo’ essere un’interpretazione
ammissibile, ancorche’ manipolatoria, che perdere una battaglia sia stato un vantaggio, ma negare di averla persa e’ revisionismo di
bassa lega, per fare un esempio.
Sylvi ha in fondo ragione quando si lamenta che i partigiani ‘rossi’ non difesero l’Istria e Trieste dai titini. Io non ho problemi ad
ammetterlo. Fu una scelta forse legittima, che io pero’ all’epoca NON avrei condiviso. Non si basava sull’internazionalismo, ma sul
preconcetto che la Iugoslavia era ‘rossa’ e quindi libera, mentre il resto era in mano ai capitalisti. Infatti sul fronte francese i partigiani
reagirono molto duramente e le perdite territoriali furono minime
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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10/5/2014
Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Peter
39 Anita { 29.04.11 alle 14:37 }
Sto solo accertandomi se il forum funziona.
Ho ricevuto da Pino che il blog era temporaneamente fuori uso.
Infatti non si apriva neanche dall’internet.
Ci sono entrata per via di un blog sconosciuto…che riportava un commento di questo sito.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
x Sylvi,
ma cara ci sono ancora quelli che negano l’olocausto, per questo intendo dire tutti i poveri cristi che sono periti nei forni e nelle gas
chambers.
Ciao,
Anita
40 Pino Nicotri { 29.04.11 alle 15:25 }
x TUTTI
Come forse già avrete appreso da qualche mass media, questa mattina un incendio nello stabile che ospita Aruba, il maggiore fornitore
di siti web in Italia, ha costretto a spegnere per precauzione tutte le apparecchiature. Questo è il motivo per cui anche il nostro blog,
oltre a molti altri siti anch’essi forniti da Aruba, è stato per qualche ora inaccessibile.
Mi spiace per l’inconveniente, che però non è dipeso dalla volontà di qualcuno.
Un saluto.
pino nicotri
41 Linosse { 29.04.11 alle 15:38 }
X Anita
Ci sono anche quelli che tra un quaglieggio e un’informazione metereologica non negano l’olocausto o azioni stellestrisciate particolari
ma solo “in alcuni casi”,il resto è ordinaria amministrazione.
C’è nè per tutti.
L.
42 sylvi { 29.04.11 alle 16:06 }
Non esiste una verità in politica e spesso neppure in storia perchè la vita non è fatta di verità assolute ma di interpretazioni, …U.
caro Uroburo…in linea teorica non contesto.
Ma lei sa che, prima quei pochi studi che ho fatto, poi le mie esperienze “sul campo”…e poi chissà…forse il mio essere donna… mi
hanno fatto deragliare da tutti quei bei concetti che spesso leggo sul blog!
Noi due partiamo forse dalla stessa boa…per fare una regata…ma poi ognuno di noi orza e straorza…annusa il vento…lo va a
cercare……è davvero una grande emozione capire se la rotta è quella che porta al traguardo!!
Già oggi sento un po’ di nostalgia di regate che sono…proprio come la vita!
Dimenticavo…il regatante che ha perso il vento…non ammaina la randa, non molla…ci crede…e lo cerca1!!!
Altrimenti che regatante è???
L’Internazionalismo proletario, fino a prova contraria che attendo, rientra nei sogni di chi guarda la regata seduto in poltrona, …per chi
battaglia col vento è contronatura!
Il Nazionalismo…è la vostra bestia nera, non la mia!
Le pulizie etniche, quelle si Nazionaliste, lei le chiama “menare il torrone”.
Ne prendo atto!
Ma lei è semplicemente chiuso a riccio!
Paradossalmente, e parlo in primis di mio marito, più coinvolto, non di me, la perdita dell’Istria e della Dalmazia è stata la “guarigione”
dal nazionalismo becero che ancora vi fa avere, ad alcuni, gli incubi di notte!!!
Non è facile, ma quando, da sconfitto, devi guardare all’altro,vuoi capire che cosa è successo e perchè, si matura una capacità di
andare più a fondo, di guardare l’uomo, sotto l’Idea.
Forse non sono chiara…ma non è facile.
Questo non significa rinunciare ad essere quello che siamo, ma significa impostare il discorso da diverse rotte per raggiungere un
traguardo comune!
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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10/5/2014
Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Questo per uscire possibilmente dai confini …mentali?
Io sono fuori dai vostri concetti di Nazionalismo, eppure mi sento veneto-friulana che abita in Italia, di cultura e origine ben chiare e
definite e proprio per questo curiosa di capire l’altrove!!!
Magari per scoprire che la “storia lunghissima ” degli umani si assomiglia parecchio!
Se non facciamo questo passo propedeutico, lei può studiare tutti i suoi tomi su come risolvere i problemi del mondo…ma non farà un
passo avanti!!!
Poi…certamente studieremo la NATURA dell’uomo che è di conservazione portata alla rapina, e cercheremo di capire la complessità
dei rapporti umani.
Lei mi dirà…gli emigranti provano tutto questo!…
Non è la stessa storia se non si va in un Luogo che fino a ieri ti era assolutamente estraneo e soprattutto ostile e nemico perchè rinchiuso
nelle pastoie identiche alle tue:
religiose, economiche e, perchè no, anche politicamente indirizzate a prevaricare.
Arrivati qui, non solo non ci sono più certezze assolute (la mia è la parte buona!!!) ma si finisce in un marasma di dubbi , da districare
uno per uno.
Si arriva anche a una Liberazione molto diversa di quella di cui voi parlate!
E a rapporti freschi e limpidi come un maestralino che ti accompagna di lasco al mattino sul mare!!!
Questa è la mia interpretazione della verità;
poi possiamo tornare a parlare di ideologie ormai vecchie e stanche, che non convincono nemmeno chi continua a portarle, rigidamente
eretto, in corteo fino a quando gli cascherà la dentiera!!!
Non oso pensare quello che dirà delle mie paranoie…ma che vuole ci sono un po’ affezionata!!!
cordialmente Sylvi
43 Anita { 29.04.11 alle 16:08 }
x Linosse e per CC
Io rispondo a quello che scrivete.
Anita
44 Peter { 29.04.11 alle 16:28 }
x Sylvi
‘io mi sento veneto-friulana…etc’
Per me e’ esattamente l’opposto. Sono, e non mi sento soltanto, un italiano nato e cresciuto in Puglia. Non mi vergogno certo di essere
pugliese, ma quando lei mi chiama pugliese non lo fa certo ‘innocentemente’, lei nega a bella posta l’italianita’, che subordina
all’appartenenza regionale dei ‘volghi spregiati’ (secondo me, ovvio, per lei essere friulana e’ una cosa pregiatissima…).
Analogamente, sono un cittadino italiano che e’ diventato anche britannico, e lo sono entrambi al 100%.
Purtroppo, sono anche suddito britannico, malgre’ moi, volens nolens, ma quello e’ un altro discorso.
Cionondimento, auguro oggi anch’io felicita’ e successo alle loro Altezze Reali William e Catherine (da oggi nessuno puo’ ancora
chiamarla Katie…).
Spero che a Catherine vada di gran lungo meglio che a Diana.
Fa piacere che sia figlia di una hostess d’aria, adusa a pronunciare la parola ‘toilet’ (sconosciuta presso la famiglia reale…)
Peter
45 sylvi { 29.04.11 alle 16:45 }
caro Peter,
l’ho detto: sotto il puglio- inglese bisogna cercare l’umano!!!
La fresca Altezza Reale credo si sia infilata in una burrasca sulla Manica.
E’ alle prese con una Fastnet!!!
ha veramente bisogno di tanti auguri!
Anche se …mi pare più “dotata” del Suo Augusto Sposo dritto come un manico di scopa, un po’ tontolone come …i genitori
ovviamente!!!
Che Dio gliela mandi buona!!!
Ho guardato la televisione per “ammirare” i cappellini delle Signore!!!
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Favolosi!!! Regina in primis!
In cappellini nessuno può competere!
Ne metterei uno sulla bandiera!
Sylvi
46 Controccorrente { 29.04.11 alle 19:23 }
Eh si mia cara la dentiera,..hai detto giusto prima o poi cascano tutte le dentiere..della storia, insieme alle cariatidi !!
cc
47 Faust e lOsteria Povero Diavolo di Torriana { 29.04.11 alle 20:22 }
… abbiamo un ristorante… (abbiamo una banca…) Anche i Poveri Diavoli hanno una trattoria… anzi un ‘Osteria… notizia saporita…
dovè Torriana…” Vado avvedere dove si trova…
Faust
Parini e il suo “riso in bianco”
Il giovane dell’anno per la Guida è lo chef dell’Osteria Povero Diavolo di Torriana. La sua cucina si caratterizza per un’apparente
semplicità che cela tecnica e riflessione. In questo riso bianco, cotto con un brodo di cipresso, mostra che l’assenza di colore non
corrisponde all’assenza di sapore. Anzi
http://espresso.repubblica.it/food/multimedia/parini-e-il-suo-quotriso-in-biancoquot/26417926
48 Faust ... santo subito o santo dubbio... { 29.04.11 alle 21:26 }
… dal Manifesto
http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2011/mese/04/articolo/4546/
e un commento…
Wojtyla non ha alcun titolo per essere accreditato “santo”. Oltre al soffocamento della teologia della liberazione e ai fiumi di denaro
spesi per combattere l’est comunista da voi ricordati, basterebbe solo pensare alle foto sorridenti in compagnia di Pinochet, al
vergognoso e indecente silenzio verso mons. Romero, e altre amene vicende politiche. E’ stato anche colui che ha definitivamente
rilanciato la Chiese come venditrice di idoli e indulgenze, attraverso lo sdoganamento di truffe quali “segreti” di Fatima e Medjugorje e la
santificazione di personaggi discutibili quando non criminali come il filofranchista Escrivà de Balaguer e il celeberrimo Padre Pio.
Giovanni Paolo II sarà stato “simpatico”, ma era una simpatia che faceva sempre parte di un finissimo calcolo mediatico, mentre
dovrebbe essere ricordato come uno dei papi più oscurantisti della storia moderna. Un papa che ha la colpa storica gravissima, tra le
altre, di aver picconato e distrutto progressivamente ogni svolta compiuta dal Concilio Vaticano II, un’opera che il suo successore sta
semplicemente portando a termine adesso.
Lo spettacolo portato dai media nazionali in questi giorni ha dell’indecente, e le centinaia di migliaia di fedeli che acriticamente lo
adorano e sborseranno milioni e milioni di euro in pernottamenti presso strutture ecclesiastiche e gadget del “santo” sono il perfetto
specchio del mercimonio che è la società cattolica italiana.
Un’ultima annotazione: non è stato sottolineato abbastanza, ma è un’ulteriore vergogna che si sia scelto in modo VOLUTO di celebrare
questa beatificazione il 1 maggio. E’ una sovrapposizione studiata e programmata, e inaccettabile. 29-04-2011 21:58 – Stefano Caffari
49 Uroburo { 29.04.11 alle 22:26 }
Cara Silvy,
l’internazionalismo proletario è stato un elemento fondante delle sinistre per un secolo; personalmente lo preferisco al nazionalismo, in
tutte le sue salse. Che sia più contro natura di un sentimento e di un’ideologia (il nazionalismo) che ha poco più di un secolo mi sembra
un’affermazione audace. Poi ciascuno ha le sue legittime preferenze.
Io non sono chiuso a riccio ma continuo a pensare che le pulizie etniche messe in atto dagli altri (iugoslavi, russi, polacchi ecc.) sono
state il risultato di quello che abbiamo fatto per primi noi ed i crucchi. Chi di spada ferisce non si lamenti se di spada viene ucciso.
Un saluto U.
50 Uroburo { 29.04.11 alle 22:27 }
Nazionalismo. Tendenza ideologica a esaltare il concetto di nazione esasperando il comune sentimento di attaccamento al proprio paese
• a. 1872
Nazione. Collettività etnica di individui coscienti di essere legati da una comune tradizione storica, linguistica, culturale, religiosa.
———————————————————–
Caro Peter,
il termine nazionalismo è nato alla fine dell’Ottocento, prima non ne esisteva né la parola, nè il concetto né il sentire.
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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10/5/2014
Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
I romani sentivano l’appartenenza ad uno stato che però era assai composito sul piano etnico, linguistico (il latino era solo la lingua
ufficiale e non ha mai soppiantato gli idiomi nazionali se non in alcune zone e per cause ben definite), culturale e religioso. I greci erano
un popolo di città stato nelle quali il nazionalismo avrebbe dovuto più propriamente esser definito campanilismo. I francesi dell’inizio
dell’età moderna non conoscevano il nazionalismo, forse conosciuto solo da spagnoli e portoghesi a causa delle loro secolari guerre
contro i mori.
Il nazionalismo è il senso di identità nazionale che non riconosce agli altri il diritto ad avere il loro.
Nel mio messaggio Uroburo { 29.04.11 alle 14:06 } dico sulle faccende orientali cose non diverse da quelle dette da lei.
Un saluto U.
51 Vox { 29.04.11 alle 23:18 }
NOAM CHOMSKY:
[...] Gli Stati Uniti e i suoi alleati occidentali sono certi di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per prevenire l’instaurarsi di una
vera democrazia nel mondo arabo.
Per capirne il perché, basta guardare gli studi dell’opinione pubblica araba, stilati dalle agenzie di sondaggio statunitensi. Anche se sono
state a malapena pubblicate, di sicuro sono note ai pianificatori. Rivelano che, per la schiacciante maggioranza, gli Arabi considerano gli
Stati Uniti e Israele le maggiori minacce da affrontare: questa è l’opinione del 90% degli egiziani, in tutta la regione si parla di più del 75
%.
Alcuni arabi ritengono che l’Iran sia una minaccia: il 10 %.
L’opposizione alle politiche degli Stati Uniti è così forte che la maggioranza crede che la sicurezza dell’area sarebbe migliorata se l’Iran
avesse le armi nucleari, in Egitto, l’80 %. Altri dati sono simili.
Se l’opinione pubblica dovesse influenzare la politica, gli Stati Uniti non solo non dovrebbero controllare la regione, ma ne sarebbero
espulsi, insieme agli alleati, minando alla base i presupporti fondamentali di dominio globale.
La mano invisibile del potere
Il supporto alla democrazia è il regno degli ideologi e dei propagandisti. Nel mondo reale, il disprezzo della democrazia da parte delle
élite è la norma. I fatti provano che la democrazia è sostenuta fino a quando contribuisce agli obbiettivi sociali e economici[...]
nel 1958, il Presidente Eisenhower manifestò la sua preoccupazione per la “campagna di rancore” del mondo arabo contro gli Stati
Uniti, non tanto da parte del governo, ma della gente. Il Consiglio Nazionale di Sicurezza (NSC) spiegò che c’era la convinzione, nel
mondo arabo, che gli Stati Uniti sostenessero le dittature e bloccassero la democrazia e lo sviluppo per assicurarsi il controllo sulle
risorse della regione. E la convinzione era fondamentalmente esatta… Gli studi del Pentagono condotti dopo l’11 settembre
confermarono che lo stesso avviene oggi[...]
http://www.tomdispatch.com/post/175382/tomgram:_noam_chomsky,_who_owns_the_world/#more
52 Vox { 29.04.11 alle 23:33 }
POSSIBILE UNA GUERRA USA CONTRO CINA E RUSSIA?
Da un’intervista di Press Tv a Paul Craig Roberts:
Sebbene le rivolte in Tunisia ed Egitto abbiano colto di sorpresa gli Stati Uniti, qualcuno ipotizza che ci siano proprio loro dietro le
ribellioni in Libia e Siria. Intanto, anche Cina e Russia osservano gli sviluppi della situazione.
Press TV:
Si dice che ai vertici di Washington sia stato consigliato di armare i ribelli in Libia. Ritiene che sia una buona idea?
Paul Craig Roberts:
Li stanno già armando. C’è qualcosa di unico nella rivolta in Libia. Non è una sollevazione pacifica; non sta avendo luogo nella capitale;
si tratta di una ribellione armata della parte orientale del paese. Sappiamo che la CIA è coinvolta direttamente, sul campo, quindi sono
già armati.
Press TV:
Che analogie vede tra questo intervento militare e quello in Bahrein?
Paul Craig Roberts:
Non vogliamo rovesciare il governo del Bahrein o dell’Arabia Saudita, due paesi i cui governi trattano con violenza i dissidenti, per il
semplice fatto che entrambi sono nostri burattini e abbiamo una grande base navale in Bahrein.
Vogliamo rovesciare Gheddafi e Assad in Siria perché vogliamo tagliare fuori dal Mediterraneo la Russia e la Cina… L’America si
impegna per negare l’accesso cinese alle risorse energetiche, proprio come hanno fatto Washington e Londra con i giapponesi negli anni
trenta…l’America dietro alle proteste in Siria. Ci interessano perché i russi hanno una grande base navale in Siria, che garantisce loro la
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
presenza nel Mediterraneo. Come vedete, Washington è decisa nell’intervento contro la Libia e spinge con sempre maggiore forza per
quello in Siria: questo perché vogliamo liberarci dei russi e dei cinesi…
Dovreste essere a conoscenza del fatto che il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato un documento in cui si dichiara che la ‘Age
of America’ è finita e che l’economia americana verrà sorpassata da quella cinese entro cinque anni, diventando così la seconda
economia al mondo. Per questo, una delle cose che Washington sta cercando di fare è di utilizzare le sue superiori capacità militari e
strategiche per bloccare l’acquisizione di risorse da parte della Cina, in modo da rallentarne lo sviluppo economico…
Sappiamo per certo che per un po’ di tempo la CIA ha seminato zizzania nella Libia orientale, è un dato di fatto. E la pubblicazione dei
cablo di Wikileaks ha dimostrato il coinvolgimento degli americani nel fomentare disordini in Siria.
Non abbiamo innescato alcuna sollevazione in Egitto, in Bahrein, in Tunisia né in Arabia Saudita. Siamo probabilmente responsabili delle
rivolte nello Yemen, perché siamo ricorsi a incursioni aeree e droni contro diversi elementi tribali…
Press TV:
Sta suggerendo che gli americani vogliono far fuori la Cina e rimpiazzare gli investimenti cinesi con aziende americane?
Paul Craig Roberts:
…Esattamente. Penso anche che i russi inizino a percepire l’intera faccenda siriana come una manovra contro di loro e la base che
hanno laggiù…Dunque, quello che stiamo facendo in realtà è inimicarci due grandi nazioni: la Cina, la cui economia è probabilmente
migliore di quella americana dal momento che i suoi abitanti hanno ancora un lavoro, e la Russia, che dispone di un arsenale atomico
potenzialmente illimitato. Stiamo quindi iniziando a fare pressione, in un modo molto imprudente, su due paesi molto forti; ci stiamo
comportando in maniera profondamente pericolosa e irresponsabile…
È un pericolo reale, stiamo rischiando una guerra di portata mondiale.
Press TV:
L’Italia dipende in larga misura dal petrolio libico.
Cosa può dire del ruolo dell’Italia (come membro della NATO) in Libia?
Paul Craig Roberts:
Cosa ci fa la NATO in una guerra in Africa? La NATO è stata formata per difendere da una possibile invasione sovietica i paesi
dell’Europa occidentale. L’Unione Sovietica non esiste più da vent’anni. Sotto la guida degli Stati Uniti e del Pentagono, la NATO è
stata trasformata in una forza ausiliaria, che ora è coinvolta in una guerra di aggressione in Africa. Perché qui stiamo parlando di una
guerra di aggressione, un attacco militare.
http://www.presstv.ir/detail/176776.html
53 Faust ... santo subito o santo dubbio... { 29.04.11 alle 23:34 }
… santo subito o santo dubbi-to
F.
54 Vox { 29.04.11 alle 23:46 }
Libia.
I volenterosi puntano al fondo sovrano libico
Manlio Dinucci
L’obiettivo della guerra in Libia non è solo il petrolio, le cui riserve (stimate in 60 miliardi di barili) sono le maggiori dell’Africa e i cui
costi di estrazione tra i più bassi del mondo, né il gas naturale le cui riserve sono stimate in circa 1.500 miliardi di metri cubi. Nel mirino
dei «volenterosi» dell’operazione «Protettore unificato» ci sono anche i fondi sovrani, i capitali che lo stato libico ha investito all’estero.
I fondi sovrani gestiti dalla Libyan Investment Authority (Lia) sono stimati in circa 70 miliardi di dollari, che salgono a oltre 150 se si
includono gli investimenti esteri della Banca centrale e di altri organismi. Ma potrebbero essere di più…
La guerra in Libia costa [all'Italia] cento milioni di euro al mese
I primi dati, solamente parziali, danno un’idea di quanto costa all’Italia la guerra in Libia. A partire da un confronto con i costi altrui, da
quelli relativi agli Stati uniti e alla Gran Bretagna, che sono tra i più resocontati.
Il segretario della U.S. Air Force, Michael Donley, calcola che dieci giorni di guerra aerea, dal 19 al 28 marzo, con impiego di 50
cacciabombardieri e 40 aerei di appoggio, sono costati agli Stati uniti circa 550 milioni di dollari (375 milioni di euro). Da quando, il 31
marzo, è iniziata l’operazione Nato «Unified Protector» ed è diminuito l’impegno statunitense, il costo è calato a circa 40 milioni di
dollari (27 milioni di euro) mensili. Si aggiunge quello, non quantificato ancora che riguarda le forze navali.
La Gran Bretagna ha speso per la guerra 100 milioni di euro in un mese.
All’Italia, secondo stime per difetto, l’impiego di 12 aerei è costato oltre 45 milioni di euro in un mese. Con l’accresciuto impegno, tale
cifra forse raddoppierà. Dipenderà da quanti missili spareranno i Tornado: uno Storm Shadow costa oltre 250mila euro. E tenere cinque
navi da guerra di fronte alle coste libiche costa oltre 10 milioni di euro al mese. Si arriva così a circa 100 milioni di euro mensili.
L’equivalente, in denaro pubblico, dei salari annui lordi di 4mila insegnanti.
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
(Il Manifesto)
http://www.umbrialeft.it/notizie/manlio-dinucci-guerra-libia-ci-costa-cento-milioni-euro-al-mese
55 Anita { 30.04.11 alle 1:57 }
x VOX e x Tutti
La guerra in Libia ci costera’ molto di piu’ dei tagli che i Repubblicani stanno cercando di fare per ridurre il deficit.
Obama e’ stato il primo a dichiarare: Mubarak has to go. (Egitto)
Senza neanche consultare il Congresso e’ entrato in guerra contro Gheddafi….
Quando io scrivevo che la stampa e’ bias non mi credevate, la stampa copre Obama, in tutto.
Pero’ in casa ha dato ordine di fermare la Shell in Alaska, dopo che Shell ha gia’ investito quasi 4 bilioni ( USD Billion ) nel progetto.
“Shell has invested more than $3.5 billion in the Arctic outer continental shelf, including $2.2 billion in leases in the Chukchi that have
been challenged.
Shell Alaska Vice President Pete Slaiby said in October that Shell needed a decision by December to move forward with its 2011
plans, which involve moving north a drilling ship and a small fleet of support vessels, including spill response boats.
Shell has continuously stressed that Arctic drilling would be in water far more shallow than the Macondo well, the site of the Gulf of
Mexico disaster, and that the risk of a spill is minimal.”
Non solo, 7 delle nostre piattaforme se ne sono andate dal Golfo del Messico, si sono trasferite in Brasile.
Perdita di migliaia di posti di lavoro per gli US.
Adesso vuole spendere miliardi per tubature dal Canada fino al Texas, il Canada e’ gia’ il nostro maggiore fornitore.
—————–
Da giorni osservo un via vai di camion cisterna di petrolio per riscaldamento, circa la meta’ dei miei vicini riscalda ad olio.
Stanno riempendo le cisterne sotterranee per il prossimo inverno, credo che temano un forte rincaro.
Non ho mai visto tanto traffico e tanti nomi di Co. sconosciute.
La misura media delle cisterne contiene oltre 300 galloni ed e’ comune averne due.
Io mi sono liberata dal petrolio il primo anno che abbiamo acquistata questa casa, nel 1967 ho fatto convertire a gas naturale, pulitissimo
e meno costoso.
Buonanotte,
Anita
56 Shalom: chi è Paul Craig Roberts, intervistato nel post 51 da Vox { 30.04.11 alle 9:20 }
Paul Craig Roberts è stato un editor del Wall Street Journal e un assistente segretario del Tesoro. Il suo libro più recente si intitola
HOW THE ECONOMY WAS LOST ed è stato pubblicato da CounterPunch/AK Press.
Non è quindi un buffone, non somiglia neanche da lontano ai Ferrara e affini un tanto al chilo. O al quintale….
57 Linosse { 30.04.11 alle 10:47 }
Caro CC
Ti stai preparando per festeggiare il 1º Maggio,la festa dei lavoratori?
Io sto già allestendo la bancarella che mi servirà per vendere ninnoli e cotillon ,come tutto il resto made in Cina ,vicino alla
parrocchia(Roma purtroppo è lontana,troppo),il parroco ha già assicuranto un tsunami di presenze.Comincerò alle 6 o 7 ,l’ora che volge
al desio con la fresca aria del mattino e penso di andare avanti almeno fino a quando “muore il giorno” ,Matteo Renzi docet.
Vorrei chiederti un consiglio,come sempre il dubbio potente si focalizza sul”che mi metto”,io penso a:
-tuta da lavoro (vecchiagloria),semplice e comoda da portare, ma in verde azzurrognolo mimetico
-grembiule spolverino che fa tanto fino in finto e professione in finto verde o in finto azzurro tendente al grigio?
Ti prego di darmi consigli ed indicazioni al più presto,il tempo stringe e non mi vorrei presentare domani, anche giorno del premio
bancarella,in modo improvvisato.Sono finiti i tempi dell’apporto personale , giocoso e creativo ,adesso bisogna essere disinvolti
nell’allineamento e copertura.
Spero che se hai intenzione di festeggiare anche tu questo giorno in cui “mirando ed essendo mirati in piazza in cuor ci rallegriamo”,in
modo consono con la tua bancarella riesca a trovare il giusto consenso nella clientela che ,anche lei lavora a tempo pieno negli acquisti(
famosa chiusura del ciclo produttivo)e dare così un apporto ecoproduttivo al paesello.
W il lavoro nel giorno dei lavoratori,forse ultimo avamposto temporale per poter lavorare ,almeno un giorno!
E poi dicono che va male…
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
L.
58 Controccorrente { 30.04.11 alle 11:23 }
Caro Linosse,
soltanto le” Loro Feste ” in genere meritano di essere santificate.
Oggi si svende “tutto ” tanto al KG o al Santo o Beato.
Il messaggio del Rottamato Renzi è chiaro , nel senso che Lui si adegua..,a Sinistra , al sollazzo commerciale generale..di santi e
beati,dimenticando però che la Bottega primordiale ha secoli di storia alle spalle..e si è gia venduta tanti pezzi di paradiso,nel
passato..che non c’è più posto…Indulgere con penunia santificatorum (latinus maccheronicus ,spaghetti ,pizza e mandolino)
Si dice infatti ..provate a chiedere agli Amerikan di tenere negozi aperti il giorno del tacchino, o ai francesi il giorno della beata
ghigliottina..e poi vedete che rispondono..
Devi capire caro Linosse, che nella bancarella oramai Noi ci mettiamo di tutto, pur di vendere..
Resistono sacche di furboni , che mentre loro hanno già svenduto di tutto , vogliono che pure ci si adegui..in sollazzo , in un rigurgito di di
Tradizioni , salami e formaggi , e sacre famiglie tanto all’etto..
Checcè voi fa…
Mondo friulo et garrulo !
cc
59 sylvi { 30.04.11 alle 11:56 }
caro CC,
se “almeno” un giorno all’anno “lavori”, non è mica la fine del mondo…socialista!!!
Ringrazia il Parroco che ti concede lo spazio privilegiato!!!
Per quanto riguarda l’abbigliamento, se tu fossi nei paraggi, ti impresterei un burnus marocchino o uno sciarpone chilometrico, tagelmust,
che sono ricordi di viaggi passati!
Sono nuovi di zecca, mai usati, nemmeno a Carnevale!!!
Però se vuoi vendere le vecchie copie del Vangelo che hai a casa,… qualcuno potrebbe trovare da ridire…meglio un Corano!!!
Io non metterei su bancarelle, però,…con i tempi che verranno…cineserie o no… tutto può tornare comodo!!!
Così festeggerei tranquillamente …il santo primo maggio!!!
Intanto però chi lavora…come un tedesco!!!…è Papa Razinger!!!
Domani a Roma…la prossima settimana a Venezia e Aquileia…gli tocca correre…altro che scarpetta!!!…ai confini dell’Impero…non
si sa mai che cosa combinano “questi comunisti”!!!
Aquileia come Cervignano sono notoriamente covi rossi!!!
Sylvi
60 sylvi { 30.04.11 alle 12:04 }
Ps: Quella ceramica “regale” che tu sai…mai la cederei!!!
Ieri trovavo molte reminiscenze col royal wedding…anche a una certa età si ha bisogno di sognare!!!
Sylvi
61 Linosse { 30.04.11 alle 12:32 }
Cara Sylvi 58
“Però se vuoi vendere le vecchie copie del Vangelo che hai a casa,… qualcuno potrebbe trovare da ridire…meglio un Corano!!!”
Ma no,ma no; cosa cè di meglio dell’ormai tradizionale ed ora del nuovo che avanza Vangelo avanza,infatti il famoso :
“Ricordati di santificare le feste”
osservato da vicino ed aggiornato si propone con:
santifica le feste ancora non sante e comincia da quelle della “concorrenza”
Caro CC 57
Pensa che bello lavurà ormai non più incatenati all’antico giogo della catena produttiva ma solo per vendere e riportare equilibrio nel
buco nero dello svenduto(ma un buco nero non assorbe tutto quello che è nelle vicinanze senza che sia possibile conoscere dove va a
finire?),solo così possiamo garantire lavoro anche ai discendenti dell ‘ ennesima generazione.
Nell’era del virtuale cosa c’è di meglio di un compenso virtuale per un lavoro virtuale per virtuosi?
Che svenditori lungimiranti ed altruisti che ci abbiamo!
Se non ci fossero dovremmo inventarli ma loro che sono generosi ci risparmiano la fatica e non è da tutti,riconosciamolo.
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L.
62 Anita { 30.04.11 alle 12:44 }
x CC
“Si dice infatti ..provate a chiedere agli Amerikan di tenere negozi aperti il giorno del tacchino, o ai francesi il giorno della
beata ghigliottina..e poi vedete che rispondono..”
—————————————————————————–
Caro CC,
sei rimasto indietro con i tempi.
Diversi negozi sono aperti Thanksgiving Day, alcuni a pieno orario (24 ore) altri a orari ridotti.
Sears, Toys-R-US, K-Mart, Wal-Mart, GAP…..
Supermarkets, Fast chain restaurants….
I ristoranti e alberghi hanno grandi buffets.
Anita
63 Controccorrente { 30.04.11 alle 12:52 }
Cara Sylvi,
checcè Voi fa, Noi (canavesani) nemmeno a Carnevale ci riesce di aprirci al mondo festaiolo , gaudente di santi,miracolati,beati, e
quant’altro…
Pure in quel giorno,”pagano” o “santo”?, resitono come emblemi la Mugnaia che alla fin fine tagliò gli Zebedei al Conte che voleva
approfittar delle Sue grazie, (si difese sul patibolo con la famosa sentenza dell’utilizzatore finale) e pure il Il general Napoleonico,portare
dell’albero Libertà (ahimè solo borghese e santa Laica oggi) ..ma si sa che la Storia avanza a gradini..picoli passi..
Virtualmente noi siamo santi, perchè tra Roma e i Suk, vediamo poca differenza…a quando si potranno vedere Carrocci dentro bocce
di acqua che a rigirarli vien giù la neve ?
Mia cara, Il parroco è preoccupato, il dilemma è il solito, salvar anime o aprir bottega al tempio ?
Magari con le ceramiche sante?
So che Voi veneti furlan da tempo avete risolto l’arcano dilemma , nella perfetta Tradission venessiana,ma mia cara anco Venessia
fadiga a restar a galla, nonostante dighe e punteruoli., pezze ect.l’inesorabile scorrere del tempo ..!!
cc
64 Controccorrente { 30.04.11 alle 12:58 }
Eh si cara Anita,
poveri tacchini da merchandising,Tacchini pieni di Antibiotici,da allevamento…poveri Padri Pellegrini che volevano edificar la
gerusalemme in terra …mo vedi che disastro avete combinato con tutti quegli immigrati “compresa ” te, anche se sei già di annata !
cc
65 Controccorrente { 30.04.11 alle 13:03 }
Cara Sylvi,
quale Vangelo, quello di Matteo, di Marco, di Giovanni,di Luca visto che ancor oggi non si sono messi ancora d’accordo sulle “ultime
parole del Cristo ” in terra sulla Croce..
Un bel dilemma, unità nella diversità eh ,eh
cc
66 Anita { 30.04.11 alle 13:12 }
x CC
Non tutti comprano tacchini pieni di antibiotici, c’e’ sempre la scelta.
Non mi sono mai sentita un emigrante, non sono venuta qui per stare, sono stata imbrogliata da un siciliano.
Il compagno di mia mamma diceva:
Tutto e’ lecito in amor e guerra….
Si vede che era anche il motto di mio marito.
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Anita
67 sylvi { 30.04.11 alle 14:14 }
caro CC,
la “dentiera” della Serenissima è in continuo pericolo di caduta! Sono d’accordo!!!
Ma …nel ’400/500 il Gran Consiglio aveva nominato tre “procuradori” …(non so se il nome è giusto, non vado a cercare)
che dovevano controllare la vita godereccia dei veneziani…che spendevano e spandevano in Carnevali, “done libare” e tanta
disolussion!!!
…amo pensare che i “procuradori” chiudessero un occhio…perchè quando Venezia doveva andare in guerra, e le succedeva spesso,
allora si che erano dolori per tutti…cominciando dai più ricchi, senza sconti, che dovevano non solo finanziare pesantemente…ma
dovevano anche partire!!!
Doge in testa! E non scherzavano…
Un Doge ha mandato a morte il figlio che ha tradito!
E non c’era festa di S. Marco che tenesse!!!
Sono caduti…ma hanno venduto cara la pelle…e ci hanno lasciato l’unica vera legislazione “democratica” per i tempi.
Basterebbe studiare!
Ps: Un nostro carissimo amico gradese ha due figli maschi: Matteo-Luca e Marco-Giovanni! Senza porsi tante fisime!!!
Sylvi
68 Controccorrente { 30.04.11 alle 14:25 }
Fisime..
E Io che ho detto !!
Giocanni , Matteo, Giacomo …quando si ha una bancarella mica si guarda al sottile ..e che diamine…caffè brasiliano , africano,
Lçavazza, Ylli ..tutto caffè ..non è vero ?
cc
69 Linosse { 30.04.11 alle 14:30 }
Cara Sylvi 66
Fai presente al carissimo amico che oltre ai 4×4 evangelisti si sta affermando il 5º(non ultimo) Giuda
Un Giuda gradese senza tante fisime sarà in arrivo?
L.
P.S.Sempre in tono con il sacro dì la tua sul 2011.
Una traccia:
il 1870 fu l’anno dell’infallibilità del papa,il 2011…..
70 sylvi { 30.04.11 alle 14:32 }
…non sono venuta qui per stare, sono stata imbrogliata da un siciliano. Anita
Cara Anita,
c’è sempre un imbroglio…in un matrimonio d’amore!!!
Uno ama di più…uno di meno!
Una volta toccava sempre a noi donne…e poi…non si conviveva “per provare”!
Non so se le cose sono cambiate in meglio o in peggio! E quanto!
Mia nuora ha chiesto come mai noi siamo in “comunione di beni”, molto stupita che esistesse una simile istituzione!
Le ho risposto che…,al tempo, e paiono trascorse ere storiche, non c’era una legislazione al riguardo;
anche perchè non è che ci fosse molto da dividere …il maschio comandava su tutto!!! Anche sulla dote!
Meno male che c’è stato Loris Fortuna…divorzista friulano!!!
Ma tu sei viva…e con la testa che ti ritrovi…
Ho fatto leggere qualche tuo post a mia figlia…è rimasta ammirata!
Il resto sono ricordi…più o meno piacevoli!
Ciao Sylvi
71 Linosse { 30.04.11 alle 14:38 }
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Sylvi
“c’è sempre un imbroglio…in un matrimonio d’amore!!!”
Fortuna che l’amore è cieco ma il matrimonio ha il potere di ridonare la vista.
Il vangelo secondo Brueghel.
L.
72 sylvi { 30.04.11 alle 15:08 }
x Linosse
Dovrei dire la mia sulla figura di Papa Wojtyla beatificando?
Personalmente non dimenticherò la data di morte: due giorni dopo mia madre!
Per il resto: la Chiesa è una multinazionale spiritual-temporale:
Dura da duemila anni, come minimo ha avuto dei Ceo veramente in Gamba!
Ma non sarebbe sufficiente per giustificare la sua potenza!
Ha saputo dare SPERANZA…e senza Speranza non si vive;
Speranza è Amore…poi i San Francesco…fino ai don Milani…ne ho conosciuto qualcuno anch’io e non sono diventati Santi!!!
Insomma un gran gazzabuglio di uomini e donne che hanno tenuto vivo il Vangelo…nonostante Roma!!!
E il Vangelo è sempre rivoluzionario!
Sylvi
73 Linosse { 30.04.11 alle 15:17 }
Cara Sylvi
Su Wojtila meglio una rapida beatificazione.
Non dimentichiamo che anche i prodotti ben congelati hanno una naturale scadenza.
I vangeli hanno saputo dare speranza,forse fede …a quando la carità,la condivisione dei beni materiali?
Forse quest’ultima è troppo “rivoluzionaria”?
Buona notte e sogni d’oro(elemento inossidabile più della friula)
L.
74 sylvi { 30.04.11 alle 16:07 }
caro Linosse,
senza scomodare San Paolo o altri Santi di prima fila…la Carità è Amore! In senso di donazione di sè …attiva naturalmente, non
passiva! E sempre presente!
Ricordo di aver , vecchia Scuola, portato all’esame a memoria tre canti di Dante per ogni Cantica.
In Paradiso, terzo canto, c’è una spiegazione “laica” della Carità!
Tu vai dritto alla condivisione dei beni materiali: Chi deve condividere con Chi?
E quello che ha ricevuto la condivisione è poi disposto a ricondividere???
Non prendiamoci in giro!
Ognuno, dopo aver fatto del suo meglio, condivida…condivida…
Ma per piacere…nel Vangelo …e persino nemmeno nella Divina Commedia ci dicono di essere fessi!!!
…Gesù dice del perdono infinito, Matteo; parla del Figliol prodigo, Luca, che io capisco soltanto come “un Padre deve essere sempre
misericordioso”, anche se il figlio fedele avrebbe ragione di essere un po’ incazzato!
“Il porgere l’altra guancia” sempre Luca…dicevo al mio teologo – meno male che di guance ne ho solo due!Insomma: Fede- Speranza e Carità non sono sinonimo di imbecillità!
Ps:I volontari della PC; quelli della Croce Rossa… alla AZ e molti altri…in tutte le attività sociali …sono tutti cristiani che seguono il
Vangelo!
Sylvi
75 Linosse { 30.04.11 alle 17:38 }
Sylvi ovvero la evangelista secondo la friula.
L.
76 Anita { 30.04.11 alle 18:30 }
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
x Tutti
Girovagando ho trovato un vecchio articolo di Pino Nicotri.
Settembre 2008.
E’ mia impressione o veramente i nostri post erano piu’ armoniosi, piu’ amichevoli?
http://www.pinonicotri.it/2008/09/bush-lo-smemorato-gelmini-la-scardina-scuola-pubblica-schifani-lisraeliano/
Anita
77 Shalom: l'odio israeliano per Gesù Cristo è ormai a vette davvero bestiali. Guardate questa infamia della tv israeliana {
30.04.11 alle 18:49 }
http://www.youtube.com/watch?v=JA6vRC1xW_c&feature=player_embedded
“In un programma tv israeliano è apparsa una ragazza in bikini, impegnata a prendere in giro la religione cristiana, mostrando Gesù come
una stupida scimmia appesa ad una croce. Nella clip si sente la ragazza dire che i ‘goyam’ (i cristiani) sono pericolosi verso gli ebrei…!”
Se in Italia o a Gaza o in un Paese musulmano o cattolico o buddista avessero mandato in onda una simile presa per il culo delle
religione ebraica sarebbe scoppiata la guerra.
78 Shalom: guarda guarda.... cosa ammette l'israeliano che ha impiccato Eichman { 30.04.11 alle 19:14 }
Il 20 marzo scorso il Corriere della Sera ha pubblicato una intervista all’israeliano che eseguì la sentenza di condanna a morte del nazista
Eichman. Il solito pio sito filosionista Informazione corretta (secondo loro!) lo pubblica con un commento che la dice lunga sul veleno e
l’ipocrisia dei supporter di Israele con la scusa della religione: http://www.informazionecorretta.it/main.php?
mediaId=2&sez=110&id=38959
Però nell’intervista il boia del Boia Eichmann dice un paio di cose interessanti. La prima è che i nazisti volevano sterminare non solo gli
ebrei, ma anche gli arabi (il boia dimentica gli zingari). La seconda è che nelle prigioni israeliane i detenuti palestinesi vengono picchiati,
cosa di cui nessuno dubitava (sappiamo anche che spesso vengono torturati). Riporto qui in basso le due parti dell’intervista che
contengono queste due ammissioni, che ipocritamente e schifosamente facciamo finta di non saperne nulla.
1- « si sa com’erano i tedeschi. Dicevano che non ci sarebbero stati arabi o ebrei nel mondo, i bastardi e poi si mostravano così puri,
così santi nelle loro azioni quotidiane… Eichmann leggeva tanto, mi diceva sempre “gracias”in spagnolo.
2 – « Vedevo le guardie che la notte picchiavano i detenuti: come siamo diventati crudeli, anche noialtri. Io avevo pietà dei miei
carcerati, anche se erano terroristi. Gli arabi sono stati creati pure loro a somiglianza di Dio. Sono un popolo, hanno un’anima. Proprio
come noi. E la legge ebraica dice che non devi uccidere. Non dice: non devi uccidere Mosè o Maometto. Dice che non devi uccidere. E
basta» .
79 Shalom: l'ultimo articolo di Vittorio Arrigoni che avrebbe dovuto essere stampato il giorno in cui l'hanno ammazzato { 30.04.11
alle 19:20 }
Si intitola “Perchè l’esercito israeliano uccide i bambini di Gaza?”
http://ilmalpaese.wordpress.com/2011/04/29/perche-lesercito-israeliano-uccide-i-bambini-di-gaza-vittorio-arrigoni/
80 Controccorrente { 30.04.11 alle 19:53 }
Caro Linosse,
ma l’interpretazione evangelica della Sylvi è effettivamente quella più corretta.
Se analizzi bene il suo Post precedente Ella da del Cristianesimo una interpretazione perfetta che si concretizza nelle tradizioni della Gens
….
Ovvero un solenne “pastrocchio” tipo un pò di prezzemolo e gusti vari laico.spirituali…solenne mischiati, del tipo ci sono preti santi e
preti meno santi, ognuno si sceglie il suo , il suo livello di santità e il suo grado di cristiano compatibile…
Infatti cristo secondo tradizione mica era un “fesso” ha fatto finta di morire in Croce era un colpo mediatico straordinario…ante litteram..
Parola del Signore ..;…. “Ma per piacere…nel Vangelo …e persino nemmeno nella Divina Commedia ci dicono di essere fessi!!!
Infatti è su questi valori che l?Europa dovrebbe riflettere ed accogliere finalmente le sue fondamenta cristiane è un atto dovuto…Infatti a
Bruxelles sono Ipocriti nel non voler accettare i pricipia della Sylvia.. Mica siamo fessi eh si…!!
Ma nemmeno però nel cara
Vai ad erba cucca !!
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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10/5/2014
Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
cc
Sia Lode alla alla Sylvi , alleluya e Osanna nell’alto dei Cieli !!
Amen
Lei mica è “ignava” alla dante..si schiera eccome ..solo che un tantino ipocritella..vorrebbe pure l’assoluzione dei sinistri , così è sicura
del regno dei Cieli e della terra..tanticchio presuntuosa nelle sue Verità , ma deboluccia in fondo ..la mia di assoluzione non c’è l’ha..poi
è anche simpatica a volte..ma peccatrice..
Riamen
81 sylvi { 30.04.11 alle 21:04 }
caro CC,
voler “l’assoluzione dei sinistri”? Io??? Ci mancherebbe!
Mio caro, mi tirate,( tu,Linosse…) per la giacchetta sulla Religione!!!
Dopo anni che scrivo sul blog ho dimostrato abbondantemente che
l’evangelizzazione di Pino Nicotri e dei suoi sodali non è fra le mie priorità, anche perchè …lo ritengo tempo perso!
Va inoltre contro il mio principio del rispetto del libero arbitrio!
E del rispetto della libertà individuale nell’ambito delle leggi sociali!
“nell’ambito del rispetto delle leggi sociali”…ribadisco…perchè qui cominciano i dolori!!!
Le leggi sociali emanate da chi? Con una Costituzione strattonata a dx e sx secondo comodo?
Se vuoi possiamo parlare di quello!
La lettura di Dante e il Vangelo restano sempre , fino a quando???, nelle libertà individuali.
Fra poco …non mi lascerete più citare nemmeno Pascoli o Carducci…troppo politicizzati entrambi!!!
Agonia G.Ungaretti
Morire come le allodole assetate
sul miraggio
O come la quaglia
passato il mare
nei primi cespugli
perché di volare
non ha più voglia
Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato.
Sylvi
82 Anita { 30.04.11 alle 22:17 }
x Shalom
Non so la provenienza del video.
Puo’ essere propaganda a loro scapito.
Ce ne sono molti prodotti dai Palestinesi contro gli infedeli e contro gli Ebrei.
Li abbiamo visti sulle nostre TV, e sono visionati nelle scuole islamiche.
Noi tutti siamo porci, cani, scimmie, subumani.
Parole messe in bocca ai bambini.
Vero, non vero, io non lo so.
Anita
83 Vox { 30.04.11 alle 23:51 }
Fox News:
NUOVA MEDICINA ANTI-RADIAZIONI
A DISPOSIZIONE DEI MILITARI USA (SOLO)
Un nuovo preparato, Ex-Rad, che si puo’ somministrare per bocca o iniezione, prima o dopo l’esposizione alle radiazioni, sembra agire
positivamente contro la contaminazione dell’organismo.
Il medicinale e’ a disposizione dei soli militari Usa.
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
http://www.foxnews.com/opinion/2011/03/16/ex-rad-militarys-radiation-wonder-drug/
US Military has anti-radiation drug ‘Ex-Rad’, not available to the public
US Military has developed an anti-radiation wonder drug called ‘Ex-Rad’, but it is not yet available to the public. The active ingredients
have not been disclosed. Fox Posted 2011 Mar 23.
“In what has to be one of the greatest accomplishments in the history of military medicine, the U. S. military has developed a radiation
protection drug known as Ex-Rad that can give protection through DNA repair against otherwise lethal dosages of radiation. Ex-Rad,
which is administered as an injection or orally, can be given either before or after exposure.”
=======
Bravi. Cosi’, senza rischiare troppo, potranno continuare a usare armi radioattive, come l’uranio impoverito e contaminare generazioni di
esseri viventi e territori, come hanno gia’ fatto in Giappone alla fine della IIGM, e di recente in Iraq e perfino in Libia negli ultimi giorni.
Sempre a scopo umanitario, obviously.
La guerra made in Usa, oltre a essere un racket e un lucroso business, tra droni e medicinali miracolosi che proteggono i militari, sta
diventando sempre piu’ come il tiro al piccione.
84 Antonio Zaimbri { 30.04.11 alle 23:56 }
BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI
Antonio — [email protected]
85 Vox { 01.05.11 alle 0:19 }
A osservare gli avvenimenti degli ultimi 20 anni, si avverte come una sorta di follia si sia gradualmente impadronita delle elite finanziarie,
corporative, militari e politiche del mondo occidentale. Come si potrebbe chiamare altrimenti, se non follia, per giunta cieca, quella che
guida ogni loro parola, azione, decisione, per giunta su scala globale? Scatenano crisi economiche, miseria e infelicita’ di proporzioni
bibliche, guerre senza fine, spaventosi disastri ecologici, arraffano, mentono, imbrogliano senza neppure piu’ coprirsi, senza vergognarsi,
senza preoccuparsi delle conseguenze e le studiano tutte su come distruggere e contaminare il piu’ possibile il pianeta, le acque, i
raccolti, i cibi.
Con la lucida follia che li guida verso il baratro, come Mida trasformano ogni cosa in oro per se’ e in merda per tutti gli altri, senza
capire che un giorno tocchera’ anche a loro mangiarne e non ci sara’ ritrovato miracoloso che tenga.
Ma ai matti non si lasciano guidare le banche, le industrie, i governi.
Ai matti si mette la camicia di forza, perche’ non possano piu’ nuocere.
86 Vox { 01.05.11 alle 0:24 }
@ AZ
Si, BUON 1 MAGGIO!
E speriamo che le piazze dei lavoratori superino di numero e forza quelle dei lobotomizzati patetici che ieri stavano incollati all’evento
nozze-del-secolo e domani allo spettacolo del santo-subito.
87 Vox { 01.05.11 alle 0:31 }
Intanto, per la gioia di israele, l’approccio dell’egitto nei confronti della palestina e’ mutato significativamente. E’ stata annunciata la
cessazione del blocco del valico con Gaza e la coalizione dei giovani rivoluzionari egiziani esorta grandi marce popolari a sostegno dei
palestinesi.
http://alethonews.wordpress.com/2011/04/29/egyptian-youth-call-for-million-man-marches-to-support-palestinians/
Egyptian youth call for million-man marches to support Palestinians
A call for “million-man” marches in support of the Palestinians has been made by Egypt’s Coalition of the Youth of the Revolution. The
first march, to be held in Alexandria on 13 May, will also demand the opening of the Egypt-Gaza border for food, medical and
humanitarian aid; marchers will head for the Israeli Consulate in the city.
88 Anita { 01.05.11 alle 2:06 }
x VOX
Personalmente non guardo gli spettacoli di pompa in TV.
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Ma non credo che gli 8.6 milioni che hanno seguito il matrimonio del Prince William e Kate Middleton su CBS siano lobotomizzati e
nemmeno lo credo per i milioni di persone che si riverseranno su Roma per vedere o assistere ad una cerimonia che ricorderanno per
tutta la loro vita.
Non capisco come una persona possa essere cosi’ acida, aspra, tetra….e offensiva.
Io invece ho guardato un breve ricordo del matrimonio di JFK e Jaqueline Bouvier nel 1953 a Newport Rhode Island, e il ricevimento a
Hammersmith Farm RI, 300 acres sul mare, casa dove Jackie ha passata la sua fanciullezza.
Non avendo reali JFK e Jackie erano i nostri Camelot.
Anita
89 Pino Nicotri { 01.05.11 alle 10:23 }
BUON PRIMO MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI A TUTTI.
90 Linosse { 01.05.11 alle 11:11 }
Festeggiamo UNITI questo 1º MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI.
Per la festa degli altri abbiamo già dato,TROPPO.
L.
91 Linosse { 01.05.11 alle 11:28 }
Meditiamo gente,metidiamo
Da Come don Chisciotte ,Chris Hedges
QUESTA VOLTA PORTEREMO CON NOI L’INTERO PIANETA
Poema di Percy Shelley “Ozymandias”
“Il mio nome è Ozymandias, re dei re:
Guardate le mie opere, o Potenti, e disperate!”
Nulla accanto rimane. Attorno alla rovina
Di quel colossale relitto, sconfinate e nude
Le sabbie solitarie e piatte si estendono all’infinito.”
L.
92 Pino Nicotri { 01.05.11 alle 14:40 }
x Sylvi
La ringrazio del gentil pensiero, ma sono già stato evangelizzato sin da neonato, come capita a quasi tutti in Italia. Poiché però certe cose
le prendo sul serio e non per conformismo, mi sono staccato dalla Chiesa mi pare attorno ai 15-16 anni. E solo negli ultimi anni ho
scoperto le nefandezze della storia della Chiesa, i falsi e le frottole su cui si regge. Non c’è nessuna differenza, tranne una maggiore
ipocrisia e cinismo, tra la storia e i metodi della Chiesa e quelli di qualunue altrto potere, specie se statale. Predicando fin da S. Paolo
l’eguaglianza di “tutti gli esseri umani in Cristo”, che peraltro non s’è mai sognato di voler fondare una religione, il cristianesimo ha fin
dall’inizio legittimato ogni sorta di disuguaglianza, a partire dallo schiavismo, che, come la pena di morte e la tortura, non è stata certo la
Chiesa ad abolirlo, e a finire alla sottomissione e discriminazione delle donne, ancora in corso.
Riguardo il fatto che la Chiesa abbia sempre dato la speranza, ecc., si tratta di una affermazione basata, anche questa, sull’ignoranza
della Storia. La speranza l’hanno data già prima del cristianesimo altre religioni e anche altri poteri temporali, per esempio quello dei
faraoni per ben 3.000 anni, e la Chiesa ne ha poco più della metà. Vada a leggersi per esempio le dichiarazioni di intenti al momento di
salire sul trono e le iscrizioni celebrative dei vari re mesopotamici di 4-5 mila anni fa. Per non dire dello stesso ebraismo giudaico prima,
fino grosso modo al 100 dC, e rabbinico dopo.
Anche riguardo lo “scandalo della morte” e il “portento della resurrezione” di Cristo, l’unico vero scandalo è l’ignoranza seminata dalla
Chiesa e l’unico portento è la sua faccia di bronzo. La Storia è piena di divinità morte e risorte ben prima di Cristo, tant’è che il
cristianesimo non è altro che un sincretismo di una infinità di culti, con molti santi che in realtà non sono mai esistiti ma sono
appropriazioni di culti pagani. Né più e nemmeno come il Natale, la Pasqua, ecc.
Ognuno è libero di credere in ciò che preferisce, ma la Chiesa ha sempre avuto il difetto di voler imporre a tutti i costi la sua “verità”, da
Carlo Magno in poi soprattutto con le armi. A me suscita un certo orrore l’esibizione di uno strumento di morte qual è la croce, e meno
male che Cristo non l’hanno impiccato o decapitato o ucciso con la sedia elettrica o la camera a gas, altrimenti agiterebbero cappi,
ghigliottine e altri attrezzi non solo i fedeli calati a Roma felici per la beatificazione di papa Wojtyla. Così come si dovrebbero prendere
le distanze da riti basati sul sacrificio umano, cioè sull’uccisione di persone “offerte a Dio” (!!!!!), e sul cannibalismo qual è in definitiva la
comunione sia pure in forma per fortuna sublimata. Si tratta di riti che sottintendono una visione semplicemente orribile di un Dio
orripilante, qual è il Dio della bibbia. Oltretutto, se l’umanità deve soffrire e partorire con dolore per via della stronzata della mela di
Eva, stronzata che la dice lunga sull’orribile Dio biblico, non si capisce che male abbiano fatto le decine di migliaia di specie animali,
visto che anche loro soffrono, si ammalano, partoriscono con dolore e infine muoiono. Che razza di mela o di altro frutto hanno
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
mangiato i loro antenati?
La romanizzazione del cristianesimo, cioè il cattolicesimo papalino, è una delle iatture del genere umano.
Credo nei valori cristiani come in tutti gli altri che predicano l’eguaglianza e la giustizia, ma proprio per questo non ho nessuna stima della
Chiesa. E neppure dei politici che vendono alla Chiesa la libertà degli italiani, da Mussolini alla Gelmini e Berlusconi, per avere in cambio
un potere più robusto.
Nulla avrebbe impedito la beatificazione di Wojtyla in altra data, ma l’usuale prepotenza e invadenza della Chiesa si sono impadronite
anche del Primo Maggio festa dei lavoratori. Come è noto, al peggio e all’impudenza non c’è mai fine. Quello di oggi sembra un trionfo
della Chiesa, in realtà, come il clamore planetario per un matrimonio londinese di due giovani privilegiati, si tratta dei bagliori che sempre
accompagnano un tramonto. Quando non intervengano anche tempeste e sperando che queste non ci piombino addosso anche se
stiamo facendo di tutto per attirarcele. Ah, ma certo: tanto ci sarebbe S. Wojtyla a salvare l’Italia, l’Europa e gli Usa….
Un cordiale saluto e buon primo maggio.
pino
93 Cerutti Gino { 01.05.11 alle 14:43 }
Obama ridicolizza Trump sul fatto che il riccastro repubblichino
(ripeto: repubblichino) aveva messo in dubbio, a beneficio dei gonzi che lo voteranno alle prossime elezioni presidenziali, che il
presidente US non fosse “ammeregano”.
Aspettiamoci la tiritera della signora Anita, la quale, mi ci gioco i baffi, ci delizierà con il suo proverbiale quaglieggio.
Buon Primo Maggio a tutti!
Cerutti sta sgobbando e tra logos, impaginazione e inkazzature varie perchè il cliente ha sempre ragione ma a volte è un pirla, se la mena
e si arrabatta con Pothoshop e con InDesign.
Due palle….
C.G.
94 Cerutti Gino { 01.05.11 alle 14:52 }
Tu quoque, Pino , fili mi?
Anche tu a smanettare la tastiera?
Almeno da parte tua fai lavorare la testa liberamente, mentre invece per quanto riguarda il sottoscritto, gli ci hanno messo un cilicio.
Mi sento tanto martire…
Buon pomeriggio.
C.G.
95 sylvi { 01.05.11 alle 17:32 }
caro Pino,
lei sa benissimo che quando si comincia a studiare Storia della Filosofia…da bravi adolescenti normali si comincia anche a porsi
domande e a cercare risposte.E a ribellarsi!
Non ho assolutamente la pretesa di conoscere la Storia delle Religioni come lei…anche perchè il mio “cercare”è stato diverso dal suo.
Ma, se mi permette, ( non posso ora rispondere a tutte le sue numerose sollecitazioni, perchè dovrei fare “uno scalone” non una
scaletta!), dicevo che , forse, il mio approccio alla Religione e , soprattutto, la mia “evangelizzazione” infantile può essere diversa dalla
sua; ho avuto un altro approccio!
Già la famiglia di mio padre era diversa da quella di mia madre!
Erano religiosissimi, entrambi, molto praticanti …ma il concetto della sofferenza insita nella vita terrena , in previsione soltanto del
Paradiso…non li convinceva molto, anzi!
Il messaggio che mi hanno tramandato, fin da piccola, è il concetto che la vita non può essere solo dolore; il dolore si affronta, si
possono cercare spiegazioni che non esistono…ma anche si supera…e si continua a vivere…possibilmente lieti!
I preti, si adeguavano, se erano intelligenti…altrimenti…
le previsioni di tuoni, fulmini e saette …si aggiravano!!
Ma la Storia di Venezia non è storia di Patriarchi, tantomeno di Papi, ma è storia di Dogi…e non è passata invano!
Mia nonna portava il lutto per i suoi figli, ma contemporaneamente preparava le fritole, le pinse e permetteva che si cantasse e si
suonasse e si ballasse!!!
Soprattutto che si fosse , possibilmente, liberi!
Vede dunque che il mio approccio alla Religione, alla Chiesa …e a Roma…poi!!!…era preliminare ai miei studi successivi!
Tutto quello che lei scrive è vero, ma è una parte!!…e che anche i popoli più antichi abbiano cercato lo “spirituale”, che da questo si
siano sviluppate le successive religioni, forse dà più ragione a me che a lei.
Sicuramente sa che la prima Basilica Aquileiese, nel 313 d.c.cr nasceva sulle fondamenta di una antica casa romana, con i meravigliosi
mosaici che ancora possiamo ammirare.. (insomma una Chiesa di seconda mano…) .ma…quello che mi colpisce sempre, quando ci
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
vado, sono i resti degli scarichi dell’acqua…li hanno mantenuti anche nella Chiesa, accogliendo quindi il passato dei politeisti romani.
Non si butta niente!
La questione della mela e del partorire con dolore, per castigo…se permette, mi ha sempre fatto sorridere…fin dall’età della ragione.
Ho studiato dai preti, ma dovevano essere preti abbastanza aperti per non soffocarci con le storie della Bibbia incredibili, per
presentarci al contrario le parti più “significative” del Libro Sacro!
O forse avevano un po’ di rispetto per la nostra intelligenza!
Anche se non nascondevano il maschilismo feroce di cui è permeato il Libro.
Poi…adolescente, ho letto Resurrezione di Tolstoi, all’indice; i Miserabili di Hugo, all’indice, sapendo di poter chiedere spiegazioni a un
prete! Non mi pare poco!
Queste sono le mie radici…poi le porcherie della Chiesa e dei suoi rappresentanti vanno giudicate e condannate.
Ma per farlo dobbiamo conoscerle…e si torna alla Scuola, all’Istruzione, che quando è corretta dà sempre la possibilità di…scegliere in
libertà!
Il mio Primo maggio è passato in casa , con una grigliatina in famiglia.
Mio marito era a Grado a finire di dare l’antivegetativa alla barca!
Se gli operai non lavorano…devono lavorare i “padroni”!!!
eh,eh,eh,.
Spero lei l’abbia trascorso bene.
cordialità Sylvi
96 Anita { 01.05.11 alle 17:39 }
x C.G.
Caro C.G.
mi puo’ spiegare perche’ ci sono voluti quasi tre anni per produrre un semplice certificato di nascita?
Tre’ anni di congetture e di scuse, di evasioni e molti soldi spesi.
Lo stesso per i documenti delle due universita’.
Le faccio sapere che la storia non e’ morta, dai polls il 38% crede che il documento presentato sia falso.
Altri certificati di nascita sono stati rilasciati da Kenya.
Donald Trump e’ un buffone, non so che gioco stia facendo, forse solo cerca pubblicita’…pochi lo prendono sul serio.
Devono inventare la colla per i suoi capelli, c’e’ un nome per quella capigliatura, “comb over”, prima si pettina da un lato all’altro, poi
dalla fronte indietro.
Anita
97 Vox { 01.05.11 alle 17:50 }
@ Anita
Tetro, acido, offensivo? Che esagerazione. Ho espresso un’opinione. Abbiamo ancora diritto alle opinioni, o sono gia’ state abolite
anche quelle?
Mettersi a seguire sbavando i fastosi matrimoni di potenti ricconi parassiti, la cui unica funzione sociale consiste nel vivere la loro favola
personale sulle tasse di un intero popolo (specialmente in epoca di crisi), lo trovo patetico e pietoso.
La gente che ha occupato le piazze di Londra e di Roma dall’alba per godersi le favole altrui mi suscita pieta’. Quelli di Roma, poi, li
considero davvero lobotomizzati, visto che si profondono in riverenze in modo assolutamente acritico e ignorante per un uomo che
avrebbe meritato ben altro che il seggio papale, let alone la beatificazione. Personalmente, lo vedo bene in compagnia di Bonifacio VIII,
laddove l’ha sistemato Dante Alighieri.
Invece, provo immensa stima e simpatia per i milioni di giapponesi che si raccolgono per ammirare, meditare e vivere la fioritura dei
ciliegi. Ecco dove risiedono il colore, la dolcezza, la profondita’ spirituale.
98 Vox { 01.05.11 alle 18:13 }
GLI USA UCCIDONO – ANCORA UNA VOLTA – DEI BAMBINI
NEL TENTATIVO DI FAR FUORI GHEDDAFI
LA MACABRA CACCIA A GHEDDAFI
CI MOSTRA COSA SIA VERAMENTE LA NATO
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
La pratica degli assassini mirati elude qualsiasi parvenza di legalità, nazionale o internazionale. Con gli omicidi extra-giudiziali, le indagini,
il processo e la giustizia in sé sono elusi, sminuiti e minati alle fondamenta. Gli Stati Uniti in particolare sono diventati i più grandi
pervertitori di questo tipo di ordine che una volta costituiva le vere fondamenta della propria Costituzione e dei propri valori di nazione
libera.
L’attacco NATO, di cui viene data notizia il 1° maggio 2011, in un tentativo di assassinio extra-giudiziale del leader libico Muammar
Gheddafi, si è preso la vita del figlio più piccolo Saif al-Arab Gheddafi, così come di molti dei suoi nipoti. La natura indiscriminata
dell’attacco e dell’uccisione dei bambini illustra nella sua interezza proprio il perché le nazioni civilizzate hanno da sempre condannato il
tentato omicidio e l’uso indiscriminato della forza militare su obbiettivi civili.
Quest’ultimo attacco ci ricorda un altro tentativo di assassinio da parte degli Stati Uniti che nel 1986 fallì nell’uccidere Gheddafi ma
riuscì a ammazzare Hanna, la sua figlia adottiva di 4 anni.
[...] va evidenziato che, secondo il Dipartimento della Difesa USA, non sono ancora state presentate prove credibili che giustifichino le
odierne operazioni militari, senza poi considerarne l’ulteriore espansione.
Mentre la maggior parte dei lettori informati non è assolutamente stupita da quello che la NATO rappresenta nella realtà, ossia una forza
militare sovranazionale che adempie a un agenda dettata dalla finanza delle grandi aziende, persino la persona meno aggiornata avrà
modo di capire che la NATO, con la sua occupazione senza fine in Afghanistan, il suo provocatorio accerchiamento della Russia e ora
l’assedio senza senso in Libia, è diventata una minaccia globale, che elude sia le leggi nazionali che dovrebbero gestire un uso moderato
della forza militare, sia le leggi internazionali che a parole dice di voler difendere.
[...] Proprio come il mondo chiudeva un occhio su Adolf Hilter e la sua macchina da guerra nazista mentre stava sempre più violando la
sovranità del popolo tedesco e di quella dei loro vicini, noi stiamo con le mani in mano a incoraggiare questa tirannia sciagurata che si
espande ovunque, rimanendo in silenzio tacitamente complici nel nostro sostegno ai politici e delle aziende che tirano le fila di
quest’agenda…
http://landdestroyer.blogspot.com/2011/04/us-murders-children-in-bid-to.html
Ecco come la coalizione “salva i civili”. As usual: facendoli fuori.
E l’ONU? Dov’e’ scritto, anche nella famigerata risoluzione 1973, che lo scopo della missione era di rovesciare il governo libico,
riportando menzogne vergognose (come quella sul viagra ai soldati!) e uccidendo Gheddafi???
99 Vox { 01.05.11 alle 18:24 }
Olocausti utili e olocausti inutili, stupri veri e falsi, necro-orgsami
e cecchini Nato
Mondocane
di Fulvio Grimaldi
Registriamo la vittoria, pur sotto il diluvio di missili e bombe stragiste Nato, delle forze patriottiche libiche nella riconquista dai briganti
vendipatria di tutto il confine con la Tunisia e della zona sudorientale (Cirenaica!) della Libia con capitale Kufra. Segno, se ce ne fosse
ancora bisogno, di quanto popolo stia con Gheddafi, a dispetto delle mattanze Nato e mercenarie, e quanto con i rinnegati jihadisti e
corrotti Cia innescati dall’Impero a Bengasi…
Stupratori robot
Non vi ricorda qualcosa delle “300mila donne stuprate dai serbi in Bosnia”, che dovevano coprire i 300mila serbi cacciati a ferro e
fuoco dalle Krajine, i tagliagole di Al Qaida-Cia spediti in soccorso al fascista Izetbegovic, i 300mila espulsi a cannonate ed eccidi dai
narcotrafficanti UCK dal Kosovo? Stupri per i quali fu calcolato che ci sarebbero voluti tutti i militari dell’esercito serbo per tutta la
durata del conflitto, che non avrebbero fatto nient’altro che violentare donne ininterrottamente”?
[...] Intanto silenzio e niente interventi umanitari a Bahrein, dove, dopo il massacro degli sgherri sauditi, il satrapo Khalifa, custode della
V Flotta Usa, ha preso a condannare a morte i manifestanti, questi sì non violenti, che chiedevano pane, lavoro, libertà e fine della
discriminazione degli sciti. E disinvoltura leggiadra anche sullo Yemen, dove il burattino Usa-Saudita Ali Saleh continua a far uccidere a
fucilate cittadini che dimostrano contro il despota e la miseria. Non basta questo per valutare correttamente quanto succede di vero e di
finto nel mondo arabo? I santoni che si agitano contro la pena di morte (abolita da Gheddafi), dove si rintanano di fronte alle pene di
morte di massa comminate dalla civiltà occidentale?
In gloria degli eredi divenuti i più ricchi del mondo grazie a pirateria,
rapine ed eccidi
Ubriacatura planetaria su due orrende cafonaggini di distrazione di massa: il matrimonio tra i due coglionazzi da basso impero risolto in
operetta, William e Kate, 2 miliardi di spettatori e qualche migliaia lungo il percorso; idem per la beatificazione di un satrapo vestito da
imperatore bizantino da parte di un altro satrapo vestito da carnevale cinese. Entrambe le degradanti manifestazioni, offese alla dignità e
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
all’intelligenza umane, ci ripropongono il messaggio del capitale putrescente nell’era del tardo imperialismo genocida: siamo tornati al
protocapitalismo ottocentesco degli eccidi coloniali, dello schiavismo di fabbrica, delle sette della superstizione che vanno a civilizzare i
selvaggi.
Ubriacatura mediatica da una parte, sobrietà assoluta, fino al silenzio tombale, dall’altra: un’altra notte di distruzione e stragi a Tripoli,
proprio nella zona di Tajura, dove ero stato giorni fa a farmi dimostrare dalla popolazione che i presunti combattimenti con ribelli e
relativi eccidi di Gheddafi, proprio quelli che servirono da pretesto per la risoluzione 1973 e l’intervento dei necrofagi, non erano mai
avvenuti. Ma che le decine di vittime cadute allora e in queste due ultime notti di inferno Nato possono tutte addebitarsi unicamente alla
“coalizione dei volenterosi”, con dentro oggi anche i mercenari italiani spediti dal guitto mannaro che ieri baciava le mani e benedetti dalle
più alte autorità costituzionale e religiosa. Gente da Norimberga. Ci facciamo sempre riconoscere come i più fetidi, dalla Crimea alle
guerre mondiali, squallide prostitute purchè se magna…
100 Peter { 01.05.11 alle 18:45 }
x Vox
che in Libia non esistesse la pena di morte mi pare una barzelletta, pero’…
O forse era un’abolizione ‘ufficiale’, mentre in pratica…
Io conosco dei libici, uno mi diceva che talvolta gli accusati di crimini ‘contro Dio’ venivasno giustiziati sommariamente dalla polizia, per
evitare scandali pubblici alle famiglie…
Anni fa lessi sull’Espresso che i servizi segreti italiani arrestarono un libico ricercato da Gheddafi per reati d’opinione. Per la precisione,
lo arrestarono i CC dopo che qualcuno gli aveva rubato il passaporto…venne cosi’ messo su di un aereo e rimandato a Tripoli, dove
venne impiccato poche ore dopo…
Peter
101 alex1 { 01.05.11 alle 18:47 }
L’omicidio politico ed il terrorismo nel civile occidente viene tranquillamente accettato dai politici ma anche dalla maggior parte dei
commentatori nei media e della “societa’ civile” se ad esserne colpito e’ chi risulta d’intralcio a progetti delle potenze democraticamente
imperialiste. Immaginiamo cosa sarebbe successo se un missile avesse centrato la casa di Sarkozi o di Sharon! Solidarieta’ orrore e
sdegno da tutto il mondo all’atto brutale, ogni ritorsione contro gli autori veri o presunti e contro qualunque stato sospetto di simpatia nei
confronti degli attentatori sarebbe giustificata o addirittura incoraggiata. Israele si prende il diritto di eliminare fisicamente quadri della
comunita’ palestinese ed anche semplici attivisti senza nessun problema, nessun interrogativo da parte dei “progressisti politically
correct”. Almeno non le chiama missioni umanitarie…
Mi chiedo pero’, come mai quando analogo avvenimento accadde nel 1986 grazie al cow-boy Ronald Regan, alcune voci di dissenso si
levarono. Quando Israele mando’ i suoi bombardieri su Tunisi per assassinare Arafat, persino Andreotti parlo’ di inaccettabile
rappresaglia. Cosa e’ cambiato nella societa’ Italiana da allora ad adesso. Ci siamo rincretiniti o stiamo “diventando disumani”?
102 Peter { 01.05.11 alle 18:51 }
x Anita
per la precisione, si calcola che le nozze reali siano state seguite da 2 miliardi di persone in TV, quasi un terzo della popolazione
mondiale…
Io non le ho viste, ma dopo mi sono divertito a guardare alcune immagini su internet. Curioso Phillip mentre cercava di salire sulla
carrozza, che per poco non si e’ ribaltata…la Regina furbetta gli aveva regalmente dato la precedenza…
Mi piace anche l’energia fraterna in gioco tra William ed Harry, sono decisamente due giovani inglesi moderni. Sembra che William
sussurrasse ad Harry ‘non hai idea di come si presenta’ (nuda, immagino), parlando di Kate subito prima del matrimonio, ed Harry
sogghignava contento. Cose del genere sarebbero state impensabili per quel manico di scopa del padre ed i suoi fratelli 30 anni fa.
Peter
103 Peter { 01.05.11 alle 18:55 }
a proposito, buon Primo Maggio a tutti, quello che resta del giorno…
Io l’ho passato rilassatamente in compagnia di amici, i quali sono appena partiti dalla mia ‘magione’…
Ieri ed oggi, menu’ rigorosamente italiano a casa mia, pasta, pizza, mozzarella, insalata , vini italiani (ma anche spagnoli, lo ammetto)
Viva il Labour!
Peter
104 Vox { 01.05.11 alle 18:59 }
venne cosi’ messo su di un aereo e rimandato a Tripoli, dove venne impiccato poche ore dopo…
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
@ Peter
Interessante. E lei come ha fatto a saperlo, se mi consente la curiosita’?
105 Vox { 01.05.11 alle 19:01 }
@ Oltre tutto, se il signore in questione fosse stato reo di qualche grave reato, dubito che glielo avrebbe confessato. Non l’avrebbe piu’
probabilmente buttata sulla persecuzione d’opinione? Insomma, qualche dubbio me lo consenta.
O no?
106 Vox { 01.05.11 alle 19:05 }
STORIA DEL VIAGRA AI SOLDATI LIBICI
SMENTITA PERFINO DAI MILITARI USA
http://www.antiwar.com/blog/2011/04/30/susan-rices-viagra-hoax-the-new-incubator-babies/
Susan Rice’s Viagra Hoax
On Thursday, US ambassador Susan Rice announced that Libyan government troops were being issued Viagra and told to rape as a
terror weapon. She made the comment as part of a debate with another envoy to highlight that “the coalition is confronting an adversary
doing reprehensible things.”
However, today, MSNBC was told by US military and intelligence officials that there is no basis for Rice’s claims. While rape has been
reported as a “weapon” in many conflicts, the US officials say they’ve seen no such reports out of Libya.
107 Vox { 01.05.11 alle 19:15 }
PROGETTO “NUOVO MEDIORIENTE”:
LA PROSSIMA IN LISTA E’ LA SIRIA…
… dove sta avvenendo uan rivoluzione colorata attivata dalla solita Compagniadellazia, in piena regola, con contorno di menzogne su
fantomatici cecchini che sparano alla popolazione… e (chissa’ perche’?) sui poliziotti e sui soldati del governo siriano.
Nel novero delle piu’ o meno genuine rivolte egiziana, tunisina, in Bahrain, Aarabia Saudita e Yemen sono state inserite rivoluzioni
colorate fasulle in Libia e Siria, programmate da molto prima dei fatti egiziani, per cambiare l’assetto geopolitico mediorientale.
Ma assaltare la Sirian vorra’ dire tirare in guerra anche l’Iran (col quale la Siria ha un patto di mutua assistenza militare). E da li’ alla III
GM il passo potrebbe essere molto breve. Le conseguenze potrebbero essere catastrofiche per tutti.
http://www.revoltoftheplebs.com/categories/features/us-intervention-in-syria/
US Intervention in Syria
Despite genuine popular Middle East/North Africa uprisings, Washington’s dirty hands orchestrated regime change plans in Egypt,
Libya, Yemen, Jordan, and Syria as part of its “New Middle East” project.
108 Anita { 01.05.11 alle 20:05 }
x VOX
Si legga quest’articolo da Repubblica.it, eppoi mi dica che sono tutti lobotomizzati:
IL RACCONTO
Tra i pellegrini globali del Papa Santo
“Per lui saremmo venuti anche a piedi”
A Roma l’invasione dei fedeli arrivati da tutto il mondo per la beatificazione. I polacchi sono i più numerosi. Molti erano bambini quando
“Lolek” divenne pontefice.
di VITTORIO ZUCCONI
http://www.repubblica.it/esteri/2011/05/01/news/zucconi_wojtyla-15604875/?rss
E’ lei che non rispetta le scelte e la FEDE degl’altri.
Lei scrive di essere atea/o, a me non interessa, non mi permetterei mai di dirle che e’ lobotomizzata per la sua preferenza.
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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10/5/2014
Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Anita
109 Controccorrente { 01.05.11 alle 20:16 }
Per la STORIA DELLA FILOSOFIA…
Dedicata al 1Maggio Maggio…
Una poesia al pennello !
Come dolce il pennello uh. uh !
Come gratta il gratteggio uh, uh, uh !
Gratta spennella gratta uh,uh un uh
Com’è dolce spennelar e sgrartugiar il Primo Maggio!
UH UH UH UH
Io godo nel mio orto, a piantar Cipollotti nel mio orto..
Ohhh, Yeahhhhhhhhhh
Ah Sylvina , ma quando la smetti di pignucolare e quando mai qualcuno ti ha impedito di citar Cristo e Dante , su questo Blog !!
Ci credo che è dolce lo spennalar a Grado !
dolce notte del !! de 1 de Mayo
UH;UH;UH oh Yahhhhhhhhhhhh !!!!!!!!!
cc
Trovo perfin bello Caparezza stassera !!E Camilleri mi par Dante,
OHHHHHH Yaahhhhhhh !!
Scusassero signori la “divagassion” retro futturista..ma se abbiam chiamato Vate il Water , tuto me permesso stassera, de santi e de
beati ..
OHH, YeahhhhhhhhhhUHUHUHUH
110 x Anita { 01.05.11 alle 20:34 }
Anziche’ gettare come al solito fango razzista sui palestinesi, prenda atto del fatto che quel video non e’ fasullo. Solo dei coglioni
masochisti metterebbero in giro un video di quel tipo smentibile. E si rassegni: se c’e’ qualcuno che ha falsato e falsa la realta’,
raccontando fior di balle per giustificare guerre, sono i suoi cari presidenti Usa e i loro compari in Israele.
Shalom
111 Peter { 01.05.11 alle 20:42 }
x Vox 105
il caso era solo uno dei tanti, ed era riportato dall’Espresso anni fa…O sono reati d’opinione solo quelli ammessi da lei?!
Peter
112 Anita { 01.05.11 alle 20:57 }
x Peter
Caro Pater,
io mi riferivo solo agli spettatori della CBS negli US.
Ha battuto tutte le altre stazioni televisive, forse perche’ ha riportato l’evento nella sua interita’.
“per la precisione, si calcola che le nozze reali siano state seguite da 2 miliardi di persone in TV, quasi un terzo della
popolazione mondiale…”
Secondo VOX, 2 miliardi di lobotomizzati.
Anch’io non ho seguito, ho solo visto spots qui e la’ nei notiziari.
Mi sembra una bella coppia, e gli auguro felicita’ nel loro matrimonio…a tall order.
—————————————http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Non mi pronuncio sull’accaduto in Libia perche’ i notiziari continuano a cambiare.
Hanno fatto vedere tre’ bare funebri, due adulti ed un bambino.
Si dice che uno e’ il figlio minore di Gheddafi, un suo amico, ed un nipotino del Rais.
Sembra che Gheddafi e sua moglie abbiano lasciata la casa poco prima.
Tutta questa faccenda non mi piace affatto.
Ci sono troppe cose che non vanno e che NON riusciamo a capire, gli US sono ricchi di petrolio, gas e carbone.
Perche’ mai non rilasciano i permessi di trivellare e cancellano quelli gia’ esistenti?
Ho gia’ scritto dei 4 miliardi fatti perdere alla Shell in Alaska e 5 anni di lavoro.
7 compagnie hanno lasciato il golfo del Messico.
Nel Texas e nel New Messico vogliono chiudere operazioni petrolifere per una specie di lucertoline quasi estinte.
Ecco:
Small lizard sparks big debate in Texas, New Mexico oil patch
http://fuelfix.com/blog/2011/04/28/small-lizard-sparks-big-debate-in-texas-new-mexico-oil-patch/
————Do you realize how many thousands and thousands of species of living things that have become extinct over the years this planet has
existed?
Most of the extinct species we’ve never known about and still the world and life goes on; if the lizard was to become extinct it would
just be another specie that at one time existed.
I just don’t understand the concern.
The same can be said about many other animal and plant species that have been ‘protected’ to the detriment of people.
Did they explore other areas? NO
Ciao,
Anita
OH, stiamo occupando milioni di ettari con i pannelli per l’energia solare, terra coltivata e coltivabile, e c’e’ scarsezza di grano e di
mais?
Le pale eoliche stanno facendo strage di uccelli, inclusi quelli in pericolo di estinzione.
113 Cerutti Gino { 01.05.11 alle 20:58 }
Ascoltando l’inno di Mameli arrangiato da Ennio Morricone in occasione del Primo Maggio:
http://tv.repubblica.it/copertina/l-inno-nazionale-secondo-ennio-morricone/67367?video=&ref=HREA-1
pensavo a quei buzzurri legaioli in camicetta verde.
E mi è venuto su un sorrisetto di compassione per loro.
C.G.
114 Cerutti Gino { 01.05.11 alle 21:05 }
Scusi, signora Anita,
se giacimenti di fossili come il petrolio mettessero, mettiamo il caso, al limite per ipotesi, in pericolo razze di cani come il suo Alex
farebbe lo stesso la schizzinosa come per le “lucertoline”?
E se gli piantassero una torre da traforo a 500 metri da casa sua, pure, anche?
Ci dica, mi dica.
C.G.
115 Anita { 01.05.11 alle 21:54 }
x C.G.
Ma vede quella e’ gia’ una zona dove ci sono raffinerie e attrezzi di trivellazione fitti come i grattacieli.
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Mi dica lei perche’ comprare il petrolio dagli stati Arabi e non utilizzare il nostro?
Gli Arabi si preoccupano di lucertoline o di pesciolini di un cm ?
Perche’ diamo bilioni al Brasile perche’ possano trivellare nelle loro acque?
Lei dice che le guerre sono per il petrolio, bene io voglio fermare le guerre ed usare il nostro petrolio.
Meglio le lucertoline che le vite umane.
NO?
Guardi che che non sono solo io a pensarla cosi’.
Siamo stanchi di essere dipendenti quando abbiamo le nostre risorse, anche Bush jr. voleva seguire questa agenda.
Percio’ lei pensa che sia preferibile trivellare a casa degli altri e non nella sua/nostra nazione?
Certo, si sfruttano le risorse rinnovabili, ma ad un passo limitato, non abbiamo le infrastrutture per usarle, non per molti anni.
Oggi il Presidente ha detto ad una famiglia di 10 persone: Compratevi un auto piu’ piccola…
Not funny !!!
Anita
116 Vox { 01.05.11 alle 21:56 }
Ah, be’, se lo ha detto l’Espresso, dev’essere vero per forza.
Come molte altre cose.
117 x Anita { 01.05.11 alle 22:02 }
Perche’ quando prima o poi il petrolio scarseggera’ e comincera’ a finire lo zio Tom avra’ il suo quasi intatto. Con gioia delle
lucertoline….
Shalom
118 Anita { 01.05.11 alle 22:03 }
x C.G.
“E se gli piantassero una torre da traforo a 500 metri da casa sua, pure, anche?
Ci dica, mi dica.
C.G.”
OK, mi rimborserebbero come fanno per gli aeroporti e cambierei casa.
Di solito danno una scelta, muovere la casa su fondamenta gia’ costruite, essere sicuri che la casa e’ intatta, o dare un offerta per la casa
esistente secondo i prezzi della zona.
Magari ci fosse petrolio nella mia proprieta’, meglio della lotteria.
No problem.
Anita
119 sylvi { 01.05.11 alle 22:04 }
caro CC,
vai sul Tirreno a bagnarti d’estate! E’ un consiglio!
Perchè se ti fai vedere nell’Alto Adriatico ti arpionerò col mezzomarinaio e ti terrò sotto fin che farai “bufole”.!!!
Vedremo se ti resterà fiato per cantare Bella Ciao!!!!
Sylvi
120 Anita { 01.05.11 alle 22:09 }
x Shalom
Lei pensi all’Italia che per forza deve essere dipendente.
Anita
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
121 Vox { 01.05.11 alle 22:10 }
Anni fa conobbi una signora polacca che mi racconto’ di aver fatto un’ “ascensione” in ginocchio. Alla mia evidente sorpresa, spiego’
che un gruppo di pellegrini (tra cui lei stessa) erano risaliti e poi ridiscesi da una collina, chi in ginocchio e chi a piedi nudi. Per il “loro”
papa.
Se qualcuno lo trova normale, vuol dire che l’anormale sono io.
Da come va il mondo, direi che di “lobotomizzati” ce ne sono anche piu’ di un paio di miliardi in giro: ovvero, povera gente
suggestionabile, che crede – o vuole disperatamente credere – a qualunque cosa, pur di dare un senso alla completa insensatezza delle
cose della vita. Anche che uno scaltro politicante possa essere un santo.
Del resto, se non ce ne fossero tanti, di suggestionabili, deboli e creduloni, non si spiegherebbe come sia possibile che una minoranza di
squali e di parassiti possa tenere nel sacco quasi 6 miliardi di esseri umani.
122 peter { 01.05.11 alle 22:12 }
x Vox
cara signora, il suo sarcasmo non porta da nessuna parte. Le sue ‘fonti’ sono di gran lunga meno attendibili e piu’ ridicole dell’Espresso
-di una volta…-, per il quale tra l’altro lavorava anche Pino. Lei continui pure a rallegrarci col donchisciotte.com e gli altri…
Peter
123 Vox { 01.05.11 alle 22:13 }
Lei pensi all’Italia che per forza deve essere dipendente.
@Anita
Non potrebbe essere piu’ chiara?
perche’ l’Italia dovrebbe “per forza” essere dipendente?
Purtroppo, lo e’.
Ma di certo NON dovrebbe esserlo.
124 x Anita { 01.05.11 alle 22:17 }
In Italia basterebbe infilare sonde nel terreno in varie zone per estrarre energia con il calore della lava. Si potrebbero fare molte piu’
centrali elettriche lungo i fiumi. Per non parlare dell’utilizzo delle maree. Se non lo si fa e’ solo perche’ l’Eni e’ un grande centro di
potere e la nostra classe politica come e’ ben noto e documentato e’ in gran parte corrotta.
Shalom
125 Vox { 01.05.11 alle 22:24 }
Be’, se per lei l’Espresso e’ il Vangelo, se lo tenga stretto.
Io di Vangeli non ne ho, anche se ho opinioni salde.
Comedonchisciotte pubblica sia notizie di valore che ca@@ate, come la maggior parte dei siti. Si tratta di analizzare, dubitare,
controllare. Molte delle notizie che riporto, prima di metterle qui le controllo in modo incrociato con altri siti, spesso non italiani. E
comunque, non sono il Verbo nemmeno io. Come non lo e’ nessun altro.
Tuttavia, come qualunque essere pensante, faccio i miei 2+2 e traggo le mie conclusioni e posto articoli che corrispondono, piu’ o meno,
al mio punto di vista.
Un blog e’ fatto (anche) per dare e avere spunti di riflessione e letture diverse da quelle comunemente diffuse su fatti quotidiani, storici o
altro.
126 Peter { 01.05.11 alle 22:33 }
x Vox
e dagli…dicevo l’Espresso cartaceo ‘di una volta’. Quello attuale non lo leggo praticamente da anni…
Mi fa piacere che ammetta che certi siti dicano anche caxate…
Io di vangeli non ne ho, a differenza di altri che -forse- in gioventu’ hanno venerato libretti rossi e scritti marxiani vari, oltre magari al
Vangelo vero e proprio…visto che le persone di fede sono in fondo sempre le stesse, a mio modo di vedere.
Anni fa l’Espresso metteva in risalto il servilismo del governo italiano verso la ‘comoda’ dittatura di Gheddafi. Al punto da rispedirgli
quei pochi dissidenti che trovavano rifugio in Italia in passato. Che facevano la fine che sappiamo. In quel contesto notiziario, le notizie
riportate erano attendibilissime, ma parlo di parecchi anni fa
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Peter
127 Anita { 01.05.11 alle 23:10 }
x Tutti
Come ho gia’ scritto quando sono stufa di politica guardo i vecchi sitcom degli anni 70 – 80 e 90.
I discorsi di allora sono i discorsi di oggi, esattamente.
Benzina, caro vita, energia rinnovabile, affitti, welfare, consumismo, emigranti, elezioni, guerre, chiesa, aborto, etc….
Niente e’ cambiato, solo il nuovo lingo, politicamente corretto.
Anita
Sitcom = An informal term for situation comedy.
128 Anita { 01.05.11 alle 23:37 }
x Shalom
L’energia rinnovabile e’ da sfruttare, certamente, ma il costo e’ altissimo per le infrastrutture, bisogna anche ristrutturare le case, i
business, i mezzi di trasporto….
Non e’ tanto semplice.
Negli US, se e’ vero, le auto elettrice hanno fatto un niente.
Ne hanno vendute 93, in una nazione di 310’000’000 plus.
Non ci sono le stazioni per caricarle, e quelle poche sono a distanze di molte miglia.
La mia bolletta elettrica elenca tutte le fonti di energia, le rinnovabili sono una minima %.
Il carbone e’ il numero uno.
—————
La vita e’ cambiata, quando io ero in Italia, tutti prendevano l’autobus o il tram.
Papa’ aveva la balilla, conservata come l’oracolo di Barnabe’.
L’unica cosa elettrica in casa era il ferro da stiro, la radio, il telefono e il campanello. (a Milano)
In Sicilia le gente cucinava col carbone in casa, non c’era acqua calda, non c’era nemmeno l’acqua.
La davano per un ora alle 8:00 AM.
Il trasporto era lo ‘gnuri’ col cavallo e la carrozza. (a Siracusa)
Il lusso erano i motorini.
L’Italia aveva la meta’ degli abitanti, gli USA idem!
Anita
129 peter { 01.05.11 alle 23:48 }
x Anita
la meta’ degli abitanti…gia’ il guaio e’ proprio quello, migliorano le condizioni di vita puramente biologica, e la popolazione aumenta.
L’Italia e’ a crescita zero da oltre 30 anni…ma l’immigrazione compensa, ed e’ sempre in aumento.
Il perche’ succeda e’ per me difficile da capire, l’aumento della popolazione e’ irrazionale. O almeno, se ci si riproduce senza controllo
come le altre specie, poi bisogna accettare la sorte di tutte le specie animali che giocano con la strategia dei grandi numeri: gli ‘esuberi’
periscono per cause ambientali e di competizione all’interno della specie e tra specie diverse, carenza di risorse, ‘catastrofi’ naturali etc
etc.
La stragrande maggioranza vive male o malissimo, ma tutti si preoccupano di vivere ‘a lungo’.
Siamo quasi 7 miliardi, non so perche’ Vox dica meno di sei…magari!
O forse per Vox cinesi ed iraniani non sono ‘controllati’ da pochi furbi come lo sono gli altri …
‘notte
Peter
130 Anita { 02.05.11 alle 0:49 }
x Peter
Population 7 Billion – Pictures, More From National Geographic magazine
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
http://ngm.nationalgeographic.com/2011/01/seven-billion/kunzig-text
Anita
131 Anita { 02.05.11 alle 4:19 }
x Tutti
Il Presidente Obama ha appena annunciato che Osama bin Laden e’ stato ucciso.
Anita
132 Alessio in Asia { 02.05.11 alle 5:15 }
La sovraesposizione mediatica crea la mitologia. E questo potrebbe bastare per spiegare la figura di Wojtyla.
133 Cerutti Gino { 02.05.11 alle 6:29 }
Ci voleva Obama per prendere quel fottuto.
Con l’altrettanto criminale Cheney e quel pagliaccio del G. Wisky Bush sarebbe campato cent’anni.
C.G.
134 Pino Nicotri { 02.05.11 alle 8:15 }
x tutti
Non vorrei che, come per i papi, morto un Bin Laden se ne facesse un altro. Tutte le realtà che lo hanno creato sono ancora intatte, anzi
peggiorate. Il problema non credo sia uccidere i Bin Laden, ma eliminare le cause che li creano.
Buona giornata.
pino nicotri
135 Finanza speculativa: il medico analizza, ma è il malato che comanda. Di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi** { 02.05.11 alle
9:48 }
Finanza speculativa: il medico analizza, ma è il malato che comanda
Di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**
I danni della ripresa dei giochi speculativi della finanza tossica dei derivati e affini potrebbero essere ben più gravi di quelli causati dai
tornado che si stanno abbattendo sugli Usa.
Leggere il recentissimo rapporto “Wall Street and the financial crisis: anatomy of a financial collapse” della Commissione d’indagine
bipartisan del Senato americano presieduta dal democratico Carl Levin e dal repubblicano Tom Coburn e nel contempo assistere ai
preparativi di una nuova e devastante crisi bancaria e finanziaria è davvero sconcertante..
Dati incontrovertibili hanno indotto infatti a gettare un nuovo allarme.
Nel 2010 le 5 maggiori banche americane vantavano un valore nozionale in derivati per 223 mila miliardi di dollari, pari al 96% del
totale. Queste operazioni hanno fatto incassare al sistema bancario profitti per 22,5 miliardi.
Gli hedge fund hanno aumentato le loro operazioni e superato tutti i record. Sfruttando la debolezza del sistema bancario, per la prima
volta essi hanno raggiunto il massimo dei capitali gestiti di ben 2.000 miliardi di dollari.
Con i mercati e le banche pieni di liquidità ampiamente elargita dalla Federal Reserve , le banche di investimento e le altre finanziarie
sono tornate a “confezionare” alla grande vecchi e nuovi titoli cosiddetti strutturati, cioè titoli emessi su altri titoli, come gli Asset-backed
Securities, i Cdo, i Cds.
In queste cartolarizzazioni esasperate regnano il rischio, l’opacità e l’illusione della finanza “creativa” sganciata dai processi economici
reali. Sono titoli potenzialmente tossici ed hanno per sottostante un debito spesso di incerta e bassa qualità.
Tra i sottostanti, oltre ai mutui, annoverano infatti i debiti delle carte di credito, quelli per l’acquisto di auto e di qualsiasi altro bene
comprato a rate o addirittura altri derivati. Non hanno altra garanzia che il costante flusso di cassa prodotto dai regolari pagamenti. Se
una qualsiasi causa, tornado naturale, sociale o politico, dovesse manifestarsi e interrompere il flusso, avremmo un’altra crisi come nel
2007-8.
Il Financial Stability Board, presieduto da Mario Draghi, di recente ha opportunamente avvertito di possibili “sviluppi inquietanti” di certi
derivati e dei loro effetti sui mercati, soprattutto quello delle commodity.
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Il complesso di questi operazioni di fatto costituisce il cosiddetto “sistema bancario ombra” che muove ben 16.000 miliardi di dollari, di
gran lunga più grande di quello ufficiale con cui comunque interagisce.
Il rilancio in atto della finanza tossica si scontra duramente con il Rapporto Levin che ancora una volta sottolinea come “la crisi non è
stato un disastro naturale, bensì il risultato di alti rischi, prodotti finanziari complessi, conflitti di interesse coperti, il fallimento degli organi
di controllo, il ruolo delle agenzie di rating e dello stesso mercato che hanno permesso e guidato gli eccessi di Wall Street”.
Detto rapporto di oltre 600 pagine rivisita con dovizia di dettagli la follia finanziaria sistemica che ha portato alla crisi. Nel capitolo
“Abusi delle banche di investimento: i casi della Goldman Sachs e della Deutsche Bank” si spiega come nel periodo tra il 2004 e il 2008
gli istituti finanziari americani abbiano emesso circa 2,5 trilioni di dollari in derivati Rmbs (basati su ipoteche di abitazioni) e altri 1,4
trilioni di Cdo legati ai mutui casa.
Oltre a ribadire le responsabilità della Goldman Sachs, è significativo, anche per la situazione europea, che si diano le prove a carico
della DB tedesca, che è diventata centrale nella “macchina Cdo” e nello “schema Ponzi”. Negli Usa una delle prime grandi piramidi
finanziarie degli anni venti orchestrata dall’italo americano Charles Ponzi fu così chiamata. Nel 2007 la DB gestiva sul mercato
americano 128 miliardi di dollari di Cdo che causarono al suo bilancio una perdita secca di 4,5 miliardi.
Questo fatto la dice lunga sulla partecipazione delle banche europee nella grande speculazione. Svela inoltre una malcelata debolezza del
sistema bancario tedesco che ha ancora centinaia di miliardi di euro in titoli tossici da smaltire. Speriamo che ciò spinga Berlino ad un
atteggiamento più costruttivo e unitario nell’affrontare i problemi finanziari e del debito pubblico dell’Ue.
Il rapporto della Commissione d’indagine del Senato americano è in definitiva un monito molto forte sui rischi di una ricaduta sistemica
nei vecchi schemi della finanza e conferma quanto da noi evidenziato nel libro “I gattopardi di Wall Street” recentemente pubblicato.
136 Peter { 02.05.11 alle 9:50 }
x Pino
cio’ che dice di Bin Laden e’ vero. I conflitti che lo hanno creato persistono, per cui viene da chiedersi se il mondo e’ ora davvero piu’
sicuro, o se gli USA hanno semplicemente eliminato un altro nemico in guerra.
Su papa Wojtila, vorrei dire una cosa. Come sa, della beatificazione non m’interessa, fenomeni mediatici del genere lasciano il tempo
che trovano. E’ tuttavia fuori dubbio che sia stato il papa piu’ amato dopo Giovanni XXIII, anzi di piu’, dato che la popolazione
mondiale e’ cresciuta di parecchio, e Wojtila viaggiava davvero tanto…
E’ sempre stato un papa molto conservatore, a differenza del ‘papa buono’, questo lo sappiamo. Vale pero’ la pena di chiedersi
pperche’ fosse stimato ed apprezzato in tutto il mondo, anche dai protestanti e dai musulmani
Peter
137 sylvi { 02.05.11 alle 10:08 }
x Vox
Non volevo rispondere alle sue affermazioni categoriche a proposito dei lobotomizzati; ci aveva già pensato Anita, impeccabilmente!
Ma mi vedo costretta a ribadire che anche lei ha un “vangelo” che non desta alcun dubbio nella sua intelligenza!!!
Quel che mi stupisce è che “appare “persona notevole…ma pare che le sue capacità di analisi si arenino davanti ai comandamenti
social-comunisti!!!! Se non è vangelo questo???
Sicuramente, e nessuno gliene fa una colpa, dimostra di essere del tutto digiuna degli ultimi studi sul cervello, sull’emozionalità, sui traumi
psico-fisici, sulla naturale regressione nel tempo….ecc. e loro conseguenze!!
Io ne so quanto lei…ma so che c’è il problema e quindi evito giudizi senza appello!
Sicuramente io non combatterei il Cristianesimo, il Cattolicesimo e i Papi…come si fa su questo blog…
raccontare i Fatti nudi e crudi non basta per educare e rieducare…altrimenti i genitori non avrebbero più problemi!!!
Forse basta come sfogo frustrato!
Non è la frustrazione,nè una fede imbecille, nè la lobotizzazione ad avermi spinto ad andare in TV o sul Web a caccia dei cappellini del
Royal wedding…ma altre motivazioni…fra le quali
l’ammirazione ( e qui a Peter casca la dentiera!!!) che ho per i cappellini inglesi…cominciando da miss Marple.
Sono il monumento alla sicurezza di sè , allo sprezzo del ridicolo che hanno fatto grande la GB e le sue donne.
Con donne così conciate orgogliosamente…gli inglesi non potevano che vincere!!!!
Mi dispiace soltanto che la mia inesperienza di internet non mi abbia fatto trovare il cappellino di donna Bona Frescobaldi…
un bel confronto che mi è mancato!!!
Un cordiale, un po’ lobotomizzato, saluto
Sylvi
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
40/57
10/5/2014
Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
138 Peter { 02.05.11 alle 10:38 }
x Sylvi
intanto, mia cara, la ringrazio per l’ammirazione che ha per noi britannici (he he he…). Detto cio’, la dentiera ce l’avra’ lei, io ho solo
qualche protesi fissa, dei capolavori di ingegneria ortopedica dentaria italica che hanno lasciato i dentisti inglesi (e non solo) di stucco…
infatti la caricatura dell’inno nazionale britannico su youtube recita ‘dentistry epic fail’ (odontoiatria fallimento epico…). Il dentista di
Berlusconi sara’ quindi di queste parti: i miei vecchi dentisti pugliesi avrebbero fatto di mooolto meglio di cosi’.
I cappellini delle signore??!!
Non saranno ridicoli, ma guardi che nessuna delle signore che conosco io (alcune molto rispettabili, e di Londra) li usano…E’
un’abitudine aristocratica, quindi ristrettissima ad una cerchia, che non fa testo sul carattere nazionale in toto, se mi permette.
Le guerre gli inglesi le hanno vinte per la loro dedizione alla causa ed all’integrita’ nazionale, a cominciare dalle working classes. Ed
anche perche’ ne hanno avuto i mezzi
‘giorno
Peter
139 Peter { 02.05.11 alle 10:50 }
x Sylvi
a proposito, il simbolo popolare britannico non e’ il cappellino per signora (ne’ la bombetta per signori…), ma la testa del mastino, il
bulldog…a volte si trova scherzosamente sulla bandiera…
Non e’ tanto simbolo di ferocia, quanto di vigilanza, dedizione, diciamo pure ostinazione
Peter
140 Pino Nicotri { 02.05.11 alle 11:28 }
x Peter
Che Wojtyla avesse una personalità molto superiore alla media è un fatto. Se è per questo, anche Giulio Cesare: ma non apprezzo il
fatto che per “coprirsi di gloria” sia andato a invedare territori altrui facendo una marea di morti. E di invalidi, visto che faceva tagliare la
mano destra a chi si ribellava a Roma, cioè a lui, per un totale di non meno di 100 mila galli.
Alla grandezza preferisco la giustizia e l’umanità. Anche degli umili. Un grande uomo è stato il carabiniere Salvo D’Acquisto, o il
sacerdote don Pappagallo della chiesa di via Balbo a Roma, fucilato dai nazisti perché dava rifugio a ricercati, ebrei, comunisti, ecc.
Wojtyla è stato un grande reazionario, quelli che ora sembrano suoi successi credo si riveleranno in futuro fallimenti.
Mi ha stupito che Scalfari domenica su Repubblica abbia molto insistito sul fatto che Wojtyla predicava sempre contro l’ingiustizia e le
diseguaglianze, addebitando a questo l’ammirazione anche da parte di musulmani ed ebrei. Wojtyla ha fatto carne di porco della teologia
della liberazione sudamericana, inveendo contro il sacerdote ministro sandinista che era andato ad accoglierlo all’aeroporto, il che è
inconciliabile con la asserita sete di giustizia ed eguaglianza. Wojtyla ha ribadito l’inferiorità di fatto della donna, anche ribadendo
ossessivamente il suo culto per la Madonna sempre vergine anche dopo il parto, una delle mostruosità antiumane della fede cattolico
papalina. Credo che musulmani ed ebrei lo apprezzino per questa sua opera di consolidamento dello status quo, apoteosi del
maschilismo anche teologico sul quale si basano pure quei monoteismi. Lo strano – e impoissibile – “volemose bene” di cristiani,
musulmani ed ebrei è una stentata alleanza tra zoppi. Una strana – e impossibile – alleanza tra la murena, l’aragosta e il polipo chiusi
nella stessa nassa…
Il discorso di Wojtyla in America Latina sugli indios che non vedevano l’ora di essere evangelizzati, cioè soprattutto eliminati a milioni, è
una vergogna che unisce ipocrisia suprema a cinismo supremo. Da sempre caratteristiche fondanti e dondamentali del papato.
Stendiamo un velo pietoso sul suo volenteroso supportare i falsi del “rapimento” di Emanuela Orlandi e di quello di Mirella Gregori.
Ciò detto, Wojtyla è stato certo un grande uomo, tenendo presente che gli esseri umani non sono perfetti. Diciamo che Wojtyla è una
grossa pepita d’oro. Che, come tutte le pepite, ha una parte di oro e una gran parte di ganga. Ovviamente lei sa bene che per estrarre e
per possedere l’oro si compiono infinite guerre, rapine e delitti da tempo immemorabile…. Se ci si accontentasse del pane e degli affetti
sarebbe meglio per tutti. Senza bisogno di “grandi uomini”.
Un abbraccio.
pino
141 Ratzy a Mary: anche Berluska è un grand'uomo. Da sempre. O no? La merda comunque è sempre merda { 02.05.11 alle
11:35 }
Luca Telese per “il Fatto quotidiano”
“Senta Evaristo, ci verrebbe questo fine settimana, ad Arcore, a fotografarmi?”. Evaristo Fusar oggi ha 77 anni. Ne aveva 34 nel 1977,
quando arriva quella telefonata, cortese ma insistente, da un giovane imprenditore in ascesa, che gli domanda un servizio su di sé. Tutto
poteva immaginare tranne che quelle foto le avrebbe fatte, malgrado all’inizio fosse perplesso. E che sarebbero rimaste negli annali come
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
i primi ritratti posati di Silvio Berlusconi (oggi valgono più di uno scoop di paparazzi su Belén Rodriguez).
E poi che lui, con “il Dottore” (così si faceva chiamare) avrebbe stretto un rapporto decennale. Alla fine, l’incredibile collaborazione che
sta per raccontarmi si concluderà con una proposta di assunzione prendere o lasciare: “Lasci tutto e venga alla Mondadori”. Proposta
rifiutata anche se economicamente allettante, per innato spirito di indipendenza del destinatario.
Alberto Roveri, invece, entra negli uffici della Edilnord nel 1977. È ormai giunto alla fine del suo servizio quando, mentre sta riponendo
con cura gli obiettivi nella sua borsa di pelle, guarda ancora per una volta il numero uno della società immobiliare. Non sa bene perché,
ma – a un tratto – gli sembra di poter immortalare un’inquadratura diversa dalle altre, una luce particolare che prima non aveva. Allora
riprende la macchina, la impugna, segue un impulso istintivo e gli dice: “Dottore, mi lascia fare un altro paio di scatti?”. Il diaframma
corre veloce, click, click, click. “Ci credi? Della presenza della pistola – racconta oggi divertito – mi sono accorto solo 30 anni dopo”.
Un altro scatto che vale oro.
Mauro Vallinotto “il dottore” lo aveva già conosciuto, e mi racconterà anche lui come. Ma resta folgorato dalla sua apparizione a
Viareggio, al concorso di Miss Italia del 1979: “Era sbarcato in riviera con un camper attrezzato con tanto di letto matrimoniale e due
operatori al seguito, per filmare la finale di Miss Italia. Rimasi stupito del fatto che un imprenditore come lui facesse il cronista.
In una delle pause – racconta Vallinotto – incuriosito per la scena, seguendo un impulso, scattai una foto che oggi pare innocente:
Berlusconi era seduto, accanto alle aspiranti miss, e scherzava con le ragazze. Quando sentii l’otturatore che scattava non potevo certo
immaginare che, proprio per via di quella foto, mi avrebbe urlato addosso, in pubblico, furibondo: ‘Vergogna! Mi hai rovinato la vita,
mascalzone!’”.
Né il colloquio di Fusar, né la pistola immortalata da Roveri, e nemmeno “il camper abborda-miss” sono elementi casuali. L’ingresso
nella villa di Arcore per Silvio Berlusconi è di più di un trasloco, l’anno zero della sua biografia, il punto di ripartenza di una palingenesi
pubblica e privata. È – per essere più precisi – il momento in cui riesce ad avviare un lungo e meticoloso processo di edificazione della
propria immagine.
Dagli scatti di gioventù, ridenti e fuggitivi, talvolta rubati o d’occasione, il fondatore di Mediaset sta passando al ritratto posato, alla
costruzione scientifica del proprio immaginario. Passa in quell’anno dal tempo dell’azione a quello della prosa plasmando, ex novo, un
personaggio e un immaginario fondati su un ingrediente fondamentale: se stesso.
È dunque quasi normale che il futuro imprenditore catodico si metta in cerca di talenti che possano documentare il suo prodigioso salto
di censo, raccontando il suo nuovo romanzo di formazione. Da questo momento in poi, l’iconografia ufficiale del berlusconismo non
consentirà più gli sguardi birichini del chansonnier giramondo, non ritrarrà mai il giovane arrampicatore sociale con mustacchi e capelloni
lunghi, o il giovanotto con la pipa pretenziosa e il sorriso ironico, ma solo l’imprenditore (aspirante) statista, il clone semiludico del duro
da cinema americano, il sovrano regnante che intorno alla dimora nobiliare strappata ai Casati ha edificato il proprio regno.
Sull’iconografia berlusconiana ha scritto un bellissimo libro Marco Belpoliti (Il Corpo del capo). Un libro che ha avuto una storia
travagliata, dal momento che l’editore abituale del saggista, l’Einaudi (di proprietà Mondadori) aveva rifiutato di pubblicare il testo (poi
uscito per Guanda).
142 Controccorrente { 02.05.11 alle 12:04 }
La Loba
Da tempo immemore, si aggira nelle acque dell’Alto Adriatico una strana figura di pescatrice.
Leggenda narra ch’Ella si l’ultima diretta discendente dei tritoni.
Tratto dalle fiabe della dalmazia…(verita e leggende storiche dei pirati dalmati da Cesare in poi…Edizioni del paradiso perduto..
Oggi che tecniche fotografiche d’avanguradia ci permettono gli scoop più atroci, pare che sia stata immortalata Una strana figura che a
mo di Achab sulla prua di un veliero, mentre con sguardo fiero impugna una “fioccina” indossa un strano cappellino color giallo..intenta a
fioccinare a destra e manca, i sinistri figuri che osano parargli incontro…
I pescatori la chiamano la loba e non si sa il perchè…., ma come si vede anche le leggende hanno un fondo di verità , che però non
resiste alla realtà dei fatti..
Tratto da Analisi socio culturali e leggende metropolitane odierne.. Edizioni vattelapesca ..distribuzione ignota..!
cc
ps- il leggendartio Achab , pare che si staccata la gamba di legno e bussi violentemente nella cassa, al Grido di datemi un Veliero,una
barcozza o anche solo una Tinozza, la mia fioccina , la mia fioccina!!!.ancora non si sa il perchè..!
143 Controccorrente { 02.05.11 alle 12:24 }
Proclamata una giornata di” lutto elettorale” per i Repubblikani e molti Indipendent
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Amen
144 Vox { 02.05.11 alle 12:43 }
OSAMA BIN LADEN UCCISO IL 1 MAGGIO IN PAKISTAN
E (CONVENIENTEMENTE) SEPOLTO IN MARE…
Come no? E il sole e’ blu e i coccodrilli volano.
Da troppo tempo, ormai, circolavano notizie e voci sul fatto che Bin Laden fosse morto da un pezzo (secondo alcune indiscrezioni,
addirittura il 2001 in ospedale a New York, di malattia renale). Era tempo dunque di “eliminarlo”, giustificando l’allargamento della
guerra al Pakistan, i droni, le migliaia di migliaia di morti ammazzati e, soprattutto, per riportare l’opinione pubblica dalla parte dei
guerrafondai Usa e del “premio Nobel per la pace” Obama (bin Maden). Grandi feste, adesso, gioa e tripudio. E soprattutto
distrazione.
Ormai, a quello che dicono i media (dopo le varie armi di DDM mai esistite, la “lapidazione” di Sakineh per “adulterio”, o il viagra ai
soldati libici e altre “notizie” del genere) non si dovrebbe credere nemmeno se ci dicessero che giorno e’.
Come diceva Orwell, menzogna e’ verita’, guerra e’ pace, schiavitu’ e’ liberta’.
Le nozze dei parassiti reali e’ tutto quello che ci meritiamo.
145 Controccorrente { 02.05.11 alle 12:48 }
caro Vox,
una trinità perfetta : Woitila beato, Oggi Sposi , Bin Laden morto !
Il Pianeta è a una svolta !
amen
146 Vox { 02.05.11 alle 12:57 }
comandamenti social-comunisti!!!! Se non è vangelo questo???
@ Sylvi
A dire la verita’, un vangelo ce l’ho. Ed e’ quello della fondamentale uguaglianza degli esseri umani, del loro diritto alla vita (che sia
VITA e non sopravvivenza) e alla felicita’, non a scapito di altri. Con le parole di Gesu’, che non bisogna fare agli altri quel che non si
vorrebbe fosse fatto a noi e che si faccia per gli altri quel che vorremmo fosse fatto per noi.
Quanto al resto della sua risposta, non mi aspettavo altro.
Spero si sia goduta la vista della regina e del suo cappellino.
Ho visto una foto su un giornale, sembrava un limone gigante.
Mah. De gustibus…
147 alex { 02.05.11 alle 13:14 }
“La Chiesa non è una democrazia” (K. Wojtyla)
Caro Pino, un paio di contributi sull’argomento.
Un saluto a tutti.
-–-–-–-“Wojtyla segreto: la prima controinchiesta su Giovanni Paolo II°” di G. Galeazzi e F. Pinotti
E’ stato un papa più simile ai Borgia che a San Francesco d’Assisi; un pontefice che ha fatto sua la massima di Machiavelli «Il fine
giustifica i mezzi», pur di perseguire il disegno di una Chiesa che doveva distruggere il comunismo.
Questo il ritratto di Giovanni Paolo II che emerge da «Wojtyla Segreto» (edito da Chiarelettere) la prima “contro-inchiesta” mai
pubblicata in materia e scritta dal vaticanista della Stampa Giacomo Galeazzi e dallo scrittore di inchiesta Ferruccio Pinotti.
Un lavoro che non fa sconti sulla figura del pontefice e che scava nelle contraddizioni di un uomo che è stato principalmente un «asset»
politico. Attraverso documenti e interviste esclusive (il consigliere della Casa bianca Brzezinski, il leader di Solidarnosc Lech Walesa,
l’ex primo ministro polacco Mazowiecki, il pm del processo Calvi-Ambrosiano Luca Tescaroli e molti altri), il libro restituisce la figura di
un papa che la cronaca non ha raccontato e che il processo di beatificazione ha volutamente evitato di prendere in considerazione,
mettendo a tacere ogni voce e testimonianza critica anche interna alla Curia vaticana.
WOJTYLA E L’UOMO DELLA CASA BIANCA
Di grande interesse l’intervista a Zbigniew Brzezinski, il potentissimo consigliere strategico della Casa Bianca di origine polacca che
teorizzò l’uso della religione come strumento per distruggere l’impero sovietico, sostenendo a Est la resistenza polacca e la Chiesa del
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Silenzio; e a Sud i mujaeedin che in Afghanistan contrastavano i sovietici dando però in seguito vita ad Al Qaeda.
Brzezinski ammette che già nel ’76, due anni prima della salita al soglio pontificio, lui e l’arcivescovo Wojtyla ebbero un incontro
riservato ad Harvard e che da lì nasce un’amicizia «calda e affettuosa» mai interrottasi.
Sarebbe stato Brezinski stesso, attraverso il cardinale Krol di origine polacca, a mobilitare la conferenza episcopale americana per
sostenere l’elezione di Wojtyla due anni dopo.
SOLIDARNOSC E I SOLDI DI ROBERTO CALVI
A confermare l’appoggio di Giovanni Paolo II al movimento polacco Solidarnosc è nel libro lo stesso Lech Walesa. Nel biennio 19801981 il Banco Ambrosiano, tramite il suo presidente Roberto Calvi inizia a versare capitali enormi al sindacato di Wałesa. Tutto è
avviato nella più assoluta segretezza. La cittadella di Solidarnosc ha bisogno di aiuto; la battaglia di resistenza in Polonia è solo una tappa
nel più impegnativo confronto con l’impero sovietico.
Insieme a Roberto Calvi, deus ex machina dell’intera operazione è Marcinkus, l’anima nera dello Ior, la banca del Vaticano. Marcinkus
sarà la figura chiave della politica di papa Wojtyla contro il comunismo. Una battaglia da vincere con ogni mezzo. Anche soldi sporchi,
passando per i paradisi fiscali.
Con Roberto Calvi, Marcinkus imbastisce una rete di società fantasma nei paradisi fiscali di mezzo mondo, dove arrivano fiumi di soldi.
Forte della benedizione vaticana, Calvi allaccia relazioni pericolose con Michele Sindona e il giro della Loggia P2, di cui è affiliato.
Giacomo Botta, dirigente del settore esteso del Banco Ambrosiano racconterà ai magistrati: «Già nel 1977-1978, quando divenni
consigliere [del Banco ambrosiano di Managua], Calvi mi disse che il gruppo che controllava il pacchetto di controllo dell’Ambrosiano
era lo Ior, che deteneva all’estero una consistente partecipazione del Banco. Seppi anche che le società che a quell’epoca l’Ambrosiano
di Managua finanziava erano del Vaticano. Calvi probabilmente intendeva mettermi al corrente di questi segreti che lui tutelava
gelosamente e intendeva altresì giustificare i finanziamenti, dicendo che erano imposti dal Vaticano, che era in sostanza il padrone del
Banco ambrosiano».
Panama, Bahamas, Lima, Managua. Arriva da lì il tesoro per sostenere Solidarnosc. Roberto Calvi fugge all’estero, braccato dai
creditori. Finirà la sua corsa il 17 giugno 1982 sotto un ponte di Londra, appeso a una corda con dei mattoni nelle tasche. Solo pochi
giorni prima scriverà una lettera drammatica, indirizzata a sua santità Giovanni Paolo II. Una lettera che fotografa un pezzo importante di
storia italiana e ci dice anche che Wojtyla non poteva non sapere.
LA LETTERA DI ROBERTO CALVI AL PAPA
“Santità, Ho pensato molto, molto, in questi giorni. E ho capito che c’è una sola speranza per cercare di salvare la spaventosa situazione
che mi vede coinvolto con lo Ior in una serie di tragiche vicende che vanno sempre più deteriorandosi e che finirebbero per travolgerci
irreversibilmente.
Ho pensato molto, Santità, e ho concluso che Lei è l’ultima speranza, l’ultima. Da molti mesi, ormai, mi vado dibattendo a destra e a
manca, alla disperata ricerca di trovare chi responsabilmente possa rendersi conto della gravità di quanto è accaduto e di quanto più
gravemente accadrà se non intervengono efficaci e tempestivi provvedimenti, essenziali per respingere gli attacchi concentrici che hanno
come principale bersaglio la Chiesa e, conseguentemente, la mia persona e il gruppo a me facente capo.
La politica dello struzzo, l’assurda negligenza, l’ostinata intransigenza e non pochi altri incredibili atteggiamenti di alcuni responsabili del
Vaticano, mi danno la certezza che Sua Santità sia poco e male informata di tutto quanto ha per lunghi anni caratterizzato i rapporti
intercorsi tra me, il mio gruppo e il Vaticano.
Santità, sono stato io ad addossarmi il pesante fardello degli errori nonché delle colpe commesse dagli attuali e precedenti rappresentanti
dello Ior, comprese le malefatte di Sindona, di cui ancora subisco le conseguenze; sono stato io che, su preciso incarico dei Suoi
autorevoli rappresentanti, ho disposto cospicui finanziamenti in favore di molti paesi e associazioni politico-religiose dell’Est e dell’Ovest;
sono stato io che, di concerto con autorità vaticane, ho coordinato in tutto il Centro-Sudamerica la creazione di numerose entità
bancarie, soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione e l’espandersi di ideologie filomarxiste; e sono io infine che oggi vengo
tradito e abbandonato proprio da queste stesse autorità a cui ho rivolto sempre il massimo rispetto e obbedienza.
Santità, la domanda che mi pongo è questa: «Ma a chi giova un tale atteggiamento? Certo non a me o al mio gruppo, ma anche più
certamente non giova agli interessi morali ed economici della Chiesa. E allora, Santità, mi convinco sempre di più che chi vuole male alla
Chiesa (e non sono in pochi) trova, all’interno di essa, numerosi e autorevoli alleati.
Ora si tratta di stabilire quanti di questi alleati sono in buona fede e quanti non lo sono.
Dunque, le ipotesi sono due: per quelli che sono coscienti del male che hanno fatto e che potrebbero ancora fare, non c’è alcun dubbio:
Lei, Santità, è l’obiettivo! Per quelli che invece sono in buona fede (ed è l’ipotesi meno credibile), Santità, non indugi un secondo, li
allontani urgentemente dal loro incarico prima che sia troppo tardi!
Certo, occorre molta buona volontà, per non dire che bisogna essere ciechi, per non vedere che si sta preparando una grande congiura
contro la Chiesa e la Persona di Sua Santità. E ciò è facile dedurlo dalle assurde risposte che si continua a dare alle mie disperate grida
di pericolo e ai miei reiterati inviti di chiarimento.
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Forse, senza forse, la grande popolarità e simpatia di cui Lei, Santità, gode in molte parti del mondo e l’espandersi di essa,
preoccupano, e non poco, i Suoi avversari interni ed esterni, sino al punto da far pensare a quelli interni, si capisce, il tanto peggio, tanto
meglio!
Gli avversari esterni lo sappiamo chi sono e Lei, Santità, lo sa meglio di tutti e li combatte meglio di tutti; ma quelli interni, interni alla
Chiesa voglio dire, e quelli affini, come alcuni democristiani, Lei, Santità, li conosce? Io credo proprio di no! Non sono un pettegolo e
neanche uno che accusa per dispetto o per vendetta.
E non mi interessa, perciò, soffermarmi sulle tante chiacchiere che si fanno su alcuni prelati e in particolare sulla vita privata del segretario
di Stato cardinale Casaroli (si sa, questo genere di chiacchiere non giova mai alla dignità e al buon nome della Chiesa), ma mi interessa
moltissimo segnalarLe il buon rapporto che lega quest’ultimo ad ambienti e a personaggi notoriamente anticlericali, comunisti e
filocomunisti, come quello con il ministro democristiano Nino Andreatta col quale, sembra, abbia trovato l’accordo per la distruzione e
spartizione del Gruppo ambrosiano.
Ma a quale disegno vuole o deve obbedire il segretario di Stato del Vaticano? A quale ricatto? Santità, un eventuale crollo del Banco
Ambrosiano provocherebbe una catastrofe di inimmaginabili proporzioni in cui la Chiesa ne subirebbe i danni più gravi! Bisogna evitarla
a ogni costo!
Molti sono coloro che mi fanno allettanti promesse di aiuto a condizione che io parli delle attività da me svolte nell’interesse della Chiesa;
sono proprio molti coloro che vorrebbero sapere da me se ho fornito armi o altri mezzi ad alcuni regimi di paesi del Sudamerica per
aiutarli a combattere i nostri comuni nemici, e se ho fornito mezzi economici a Solidarnosc o anche armi e finanziamenti ad altre
organizzazioni di paesi dell’Est; ma io non mi faccio e non voglio ricattare; io ho sempre scelto la strada della coerenza e della lealtà
anche a costo di gravi rischi!
Santità, a Lei mi rivolgo perché solo attraverso il Suo alto intervento è ancora possibile raggiungere un accordo tra le parti interessate e
respingere il terribile spettro di una immane sciagura. Ora, altro non mi rimane che sperare in una Sua sollecita chiamata che mi consenta
di mettere a Sua disposizione importanti documenti in mio possesso e di spiegarLe a viva voce tutto quanto è accaduto e sta accadendo,
certamente a Sua insaputa. Grato e nel bacio del Sacro Anello, mi confermo della Santità Vostra.
Roberto Calvi
LA P2 E I SOLDI DELLA MAFIA
Anche la Loggia P2 approvava i finanziamenti «anticomunisti» al sindacato polacco. Ricorda Licio Gelli: «Nel settembre 1980 Calvi mi
confidò di essere preoccupato perché doveva pagare una somma di 80 milioni di dollari al movimento sindacale polacco Solidarnosc, e
aveva solo una settimana di tempo per versare il denaro».
Perfino la mafia sarebbe coinvolta nel progetto del papa di fare a pezzi il blocco comunista. Dagli atti giudiziari del processo Calvi
emerge infatti che nella lotta al comunismo sarebbero stati investiti anche soldi frutto delle speculazioni edilizie della mafia in Sardegna.
Il pm Luca Tescaroli – intervistato da Pinotti e Galeazzi – ha maturato nel corso degli anni una conoscenza unica del complesso mondo
delle finanze vaticane e dei rapporti malati che in quegli anni il papato non disdegnò di intrattenere. Tescaroli è stato il primo magistrato
che, con il suo lavoro, è riuscito a evidenziare come la banca di riferimento del Vaticano, strettamente legata allo Ior, fosse divenuta negli
anni Settanta e Ottanta strumento del riciclaggio di denaro mafioso. Soldi utilizzati dal papato per contrastare il comunismo nell’Est
europeo e in America Latina.
Nel libro il pm ha raccontato aspetti inediti in merito: «Roberto Calvi, nel subentrare a Michele Sindona, risultò svolgere una funzione di
volano tra i vecchi e i nuovi equilibri strategici avvicendatisi in seno a Cosa nostra, a seguito della cosiddetta ultima guerra di mafia. Se
Calvi avesse messo in atto il manifestato proposito di riferire quanto a sua conoscenza, avrebbe svelato il canale di alimentazione del
Banco Ambrosiano, rappresentato dalle risorse finanziarie provenienti da Cosa nostra, e la destinazione dei flussi di quel denaro, ivi
compresa quella del finanziamento del sindacato Solidarnosc (di cui ha parlato Salvatore Lanzalaco), e ai regimi totalitari sudamericani
(ai quali fece espresso riferimento Calvi in alcune lettere dallo stesso sottoscritte).
Finanziamento attuato nell’interesse di una più ampia strategia del Vaticano, volta a penetrare nei paesi comunisti dell’Est europeo e a
congelare l’avanzata comunista nell’America Latina. Cosa nostra e, certamente, Calò non potevano accettare che emergesse e venisse
rivelata agli inquirenti quella tipologia di attività illecita, volta a far convogliare flussi di denaro mafiosi in quelle direzioni, e l’attività di
riciclaggio che attraverso il Banco Ambrosiano veniva espletata.»
ALTRO CHE FONDAZIONE DI BENEFICENZA
Pinotti e Galeazzi ricostruiscono anche, sempre sulla base di documento che hanno scelto di pubblicare in appendice al libro, il rapporto
segreto che legava papa Wojtyla al vescovo 007 monsignor Pavel Hnilica. Una figura leggendaria, al punto che nel 1951 dovette fuggire
a Roma, dove negli anni ’60 fondò la misteriosa Fondazione Pro Fratribus, dedita all’assistenza dei profughi dell’Est ma in realtà
strumento per convogliare aiuti alla resistenza anticomunista in tutta l’Europa orientale.
Giovanni Paolo II e Casaroli
Pinotti e Galeazzi pubblicano scannerizzati tutti gli assegni della Pro Fratribus, che documentano il vorticoso giro di denaro messo in
piedi dal vescovo 007 amico di Wojtyla sin dal dopoguerra.
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
maciel
Gli autori pubblicano poi l’assegno da 1,5 miliardi con il quale Hnilica – certamente con il consenso di Wojtyla – cerca di comprare da
Flavio Carboni la valigetta di Calvi contenente i documenti con cui intendeva ricattare il Papa. Un assegno non onorato dallo Ior solo
per l’intervento del cardinale Casaroli.
Ma l’appoggio del Papa al discusso padre Hnilica, condannato per ricettazione insieme a Carboni e al falsario Giulio Lena (se la
caveranno solo nei successivi gradi di giudizio) è acclarato, come testimonia la missione affidata da Wojtyla a Hnilica di una messa
segreta a Mosca nel 1984 che consacrasse la Russia al cuore immacolato di Maria.
UNA DECISIONE POLITICA
Nell’inchiesta di Pinotti e Galeazzi sono raccontati con dovizia di particolari molti altri capitoli oscuri, come la copertura offerta al
movimento dei Legionari di Cristo, guidato Marcial Maciel, così come l’appoggio indiscriminato a lobby di potere come Opus Dei, Cl,
Focolarini, Neocatecumenali. Movimenti integralisti che sono ormai vere e proprie «chiese nella chiesa».
Per tutte queste ragioni Pinotti e Galeazzi ritengono inopportuna la beatificazione lampo di Wojtyla ed ancor più rischiosa la probabile
canonizzazione, come sostenuto da un altro documento pubblicato in appendice: la testimonianza prodotta dal teologo Giovanni
Franzoni al processo di beatificazione.
Un documento nel quale il coraggioso sacerdote esplicita le ragioni per le quali Wojtyla non può e non deve diventare santo. Così
Franzoni: “E’ mio dovere elencare i gravi dubbi che non si possono tacere. Mi rendo conto che alcune mie affermazioni sembreranno
inaudite. L’ansia con cui molti ambienti lavorano alla beatificazione ha poco di evangelico. Chiedo che Wojtyla sia lasciato al giudizio
della Storia”.
Maggiori info qui:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/giovanni-paolo-ii-le-ragioni-contro-la-beatificazione-un-estratto-da-wojtyla-segreto-digiacomo-galeazzi-e-ferruccio-pinotti/
148 alex { 02.05.11 alle 13:15 }
“Santo? Dubito. Una lettura critica del pontificato di Giovanni Paolo II” a cura di Adista (agenzia di informazione religiosa internazionale
gestita da laici, nata nel 1967) e terrelibere.org.
Anno per anno, nome per nome, tutti i dati e gli eventi, i fatti e i misfatti, le contraddizioni e le ombre di un pontificato controverso. Dalla
repressione della Teologia della liberazione ai controversi rapporti con dittatori, Legionari di Cristo e Opus Dei, fino allo scandalo degli
abusi sui minori. Tutto quello che non avete mai letto sui media cattolici (e nemmeno su quelli laici), ma che avreste voluto sapere su
Wojtyla.
Fu vera santità?, ci si potrebbe chiedere parafrasando il Manzoni alla morte di Napoleone. Il poeta lasciava «ai posteri l`ardua
sentenza», dunque alla Storia. Nel caso di Wojtyla, morto il 2 aprile 2005 e beatificato in San Pietro il 1 maggio 2011, i posteri si sono
espressi in meno di 6 anni: il processo per la causa di beatificazione è iniziato praticamente subito dopo la morte di Giovanni Paolo II –
sull`onda di quel «santo subito!» ritmato dalla folla ai suoi funerali – e per dispensa pontificia, dato che la normativa vigente prevede che
non si dia avvio ad esso prima di cinque anni dal decesso.
Lo scorso 19 dicembre, papa Benedetto già autorizzava la promulgazione del Decreto sull`eroicità delle virtù. L`11 gennaio di
quest`anno la Congregazione per la Causa dei Santi emetteva unanime sentenza affermativa, ritenendo miracolosa la guarigione dal
Parkinson di suor Marie Pierre Simon, che aveva fortemente invocato il defunto papa.
Indiscutibile?
Il processo canonico, ha detto il 25 febbraio scorso mons. Slawomir Oder, postulatore della causa di beatificazione, è stato una
«conferma della totale trasparenza della sua vita come uomo e come sacerdote», una «conferma certa della fonte della sua coerenza,
energia, entusiasmo, profondità e naturalezza».
Ma non è convinzione unanime che la vita di Wojtyla costituisca un esempio da seguire per un cristiano che voglia “vivere il Vangelo`.
Basti pensare a quell`Appello alla chiarezza firmato nel dicembre 2005 da teologi di diverse nazionalità che elencava alcuni «punti» da
valutare «criticamente» nel processo di beatificazione di Giovanni Paolo II (accanto agli aspetti positivi del suo pontificato, quali
«l`impegno per la pace o il tentativo di ammettere le colpe storiche dei figli e figlie della Chiesa nel passato»).
Tra questi, «la repressione e l`emarginazione esercitate su teologi, teologhe, religiose e religiosi»; «la tenace opposizione a riconsiderare
– alla luce del Vangelo, delle scienze e della storia – alcune norme di etica sessuale»; «la dura riconferma del celibato ecclesiastico
obbligatorio», «ignorando il concubinato fra il clero di molte regioni e celando, fino a che non è esplosa pubblicamente, la devastante
piaga dell`abuso di minori da parte di ecclesiastici».
Le strutture di peccato
E ancora «il mancato controllo su manovre torbide in campo finanziario» dell`Istituto Opere di Religione (IOR, la banca vaticana); «la
riaffermata indisponibilità» ad aprire un «serio e reale dibattito sulla condizione della donna nella Chiesa»; «il rinvio continuo
dell`attuazione dei principi di collegialità nel governo della Chiesa romana», malgrado le delibere del Concilio Vaticano II».
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Infine, «l`isolamento ecclesiale e fattuale in cui la diplomazia pontificia e la Santa Sede hanno tenuto mons. Oscar Arnulfo Romero» e
«l`improvvida politica di debolezza verso governi – dal Salvador all`Argentina, dal Guatemala al Cile – che in America Latina hanno
perseguitato, emarginato e fatto morire laici, uomini e donne, religiosi e religione, sacerdoti e vescovi che coraggiosamente denunciavano
le “strutture di peccato` dei regimi politici dominanti».
Ognuno di questi punti è stato documentato da Adista – «anno per anno, nome per nome…», scrivevamo – nel numero 76 del 2003,
pubblicato in occasione dei 25 anni di pontificato di Giovanni Paolo II. Perché la voce della storia non vada perduta nel frastuono delle
celebrazioni incensanti del 1° maggio, abbiamo scelto di replicare quella raccolta di eventi che iniziano nel 1978, aggiornandola al 2
aprile 2005, momento della scomparsa, e accompagnandola con alcuni approfondimenti. Uno strumento di riflessione e memoria, oltre
che una voce critica.
149 Anita { 02.05.11 alle 13:18 }
x Sylvi e Peter
I cappelli da donna eleganti o strambi si usano anche qui per i polo matches e per i gran derby.
Ne ho uno ancora conservato, mi dispiaceva spendere i soldi per un cappello usato una sola volta.
(non e’ ridicolo)
Anita
150 Controccorrente { 02.05.11 alle 13:42 }
Per tutti quelli che..Siamo troppi..!!
tipo ..”L’Italia aveva la meta’ degli abitanti, gli USA idem
Non prendetevela con NOI, è il sistema che dice che il Motore dello sviluppo è il consumo è bisogna essere in tanti per consumare di
più..
Quindi ergo, fateci una cortesia ..se proprio non voltete accettare questa contraddizzione con tutti i suoi nessi e connessi e starnezze..
potete cominciare da Voi, a togliere il Disturbo per primi..
Noi poi vi ricorderemo e vi faremo Beati e Martiri,anche con le ceneri , quello che conta è il pensiero,,tanto per non occupare troppo
territorio,,ai vivi..
cc
per i contraccetivi prendetevela con altri sempre in contraddizione tra Fede Mistica e Sghei siete Voi..mica Noi !!
Intanto potreste togliervii Lobi” degli scrupoli che ancora vi perseguitano !!
151 Controccorrente { 02.05.11 alle 13:45 }
Cara Anita,
ma perchè oggi tu non festeggi, come molti tuoi connazionali ?
Dovresti essere un vulcano di felicità, una bomba H di tripudio ?
Su dai cara non farci mancare qualche traccia del tuo tripudio !
Lo aspettimao con gioia sublime !
cc
152 Controccorrente { 02.05.11 alle 13:47 }
Cara Anita,
su da brava , non distoglierci con i tuoi brillanti cappelini, su dai,parliamo delle teste che li portano !
cc
153 ... eqqueqqua... { 02.05.11 alle 13:51 }
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/Don-Cantini-gip-accoglie-archiviazione/02-05-2011/1A_000202733.shtml
… come previsto… cantini libero, ammorte gesu… cosi è la vita caro Pino… altro che arruotalibera… meglio la ruota della macina del
grano al collo e un bel tuffo… dove l’acqua è ppiu bblu… e la giustizia non ccè ppiu… ( o non cè mai stata… ¿¿¿)
Faust
154 Anita { 02.05.11 alle 14:03 }
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
x CC
Veramente ieri notte ho solo visto molti studenti che clamoravano davanti la Casa Bianca, felici per la morte di Osama bin Laden.
Anche a New York, la citta’ che non dorme.
Ho visto i videos su Repubblica.it
La foto di Osama morto e’ falsa, e’ una foto messa in giro dalla TV Pakistana.
Leon Panetta e’ stato messo in carico delle operazioni in Afghanistan, e il Generale David Petraeus e’ stato spostato come Capo della
CIA.
Ciao, Anita
155 alessandro { 02.05.11 alle 14:44 }
Caro Controcorrente,
belli i tuoi due pezzi sui sofisti;gia´ son quelli che(a differenza dei filosofi della natura) spostano il loro interesse sull´uomo(cultura
umanistica).
Chi non crede a una verita´ assoluta non puo´ non interessarsi a quella che e´ stata la prima forma di relativismo occidentale(homo
mensura)…ferma restando una distinzione di base piuttosto forte.
A differenza di Protagora(esiste una verita´ relativa),Gorgia, addirittura nega ogni verita´ e tutto e´ falso(le famose 3 tesi).
Mi son chiesto come mai tu abbia uscito questo discorso
e mi son risposto:
“di fronte all´insicurezza del presente…
di fronte a una verita´ data per sempre
ecc.ecc.
ecco ,che significato ha oggi l´idea del progresso?
e,forse, ti e´ sembrato spontaneo legarti proprio ai sofisti
e passare,poi, dalla filosofia alla fisica.”
E mi passano per la testa due cose:
1)fece un po´ di scandalo,tempo fa, una tua considerazione sulla Storia e sul progresso e ricordo pure la critica di Uroburo.
Cio´ che tu hai scritto possa essere inteso come se tu dicessi:
se ancora oggi ci sono bambini che muoiono e guerre inutili che senso ha ancora parlare di progresso?siamo sempre li´,forgiati da Saperi
ai quali della nostra felicita´ non interessa nulla;
2)se,come per i sofisti, non esiste una verita´ assoluta la Parola viene ad acquistare una sua autonomia:e la poesia,dunque,non mira al
vero,ma ai sentimenti(nasce quella che noi oggi chiamiamo estetica?).
Ora,
se la storia e´ una bufala
se la felicita´ un miraggio
se la verita´ assoluta non esiste
se ogni sapere e´ potere
e se ogni potere e´ dominio sui piu´ deboli
allora ciascuno e´ impossibilitato realmente a essere un essere sociale
perche´,in fondo, e tu lo hai detto benissimo, tutto e´ funzionale alla riproduzione della specie….
e se e´ cosi´ allora l´individuo per non diventare un pazzo o uno schiavo non puo´ che vivere poeticamente la realta´.
Non si puo´ combattere contro i mulini a vento.
P.S.
si sarebbe arrivati alla stessa conclusione se avessimo impostato il discorso non filosoficamente ma economicamente;potevamo
benissimo partire anche da Marx e dalla sua idea per cui e´ la struttura economica a formare le coscienze e non viceversa.
Non siamo ancora riusciti a essere uomini!
mi rileggero´ poi ancora una volta quanto da te scritto seguendo una certa fisica.
ciao
156 alessandro { 02.05.11 alle 15:12 }
per Nicotri:
del suo post in risposta al mio non condivido(ancora) la sua idea per cui quanto detto da Saviano su Israele e´ dettato dall
´opportunismo.
No so se Saviano abbia gia´ risposto ad Arrigoni…comunque sono convinto che non solo Saviano abbia il dovere di rispondere ma
anche che dira´ cose nuove.
157 Pino Nicotri { 02.05.11 alle 15:38 }
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
x Alessandro
Saviano ha già dichiarato, dopo l’uccisione, che NON ha nulla da rispondere ad Arrigoni. Mi pare una posizione quanto meno gelida,
priva di humana pietas, molto attenta a schivare eventuali difficoltà. Non ha risposto neppure a una mia e-mail con la quale lo sollecitavo
a potergli porre alcune domande, ma questo non è certo rilevante.
Non ho detto che Saviano è saltato sul carro di Israele per opportunismo, ho solo detto che secondo me lo ha fatto per questo motivo,
ma la mia è solo una supposizione, non una affermazione: non ho infatti prove.
Sul carro di Israele è saltato anche Vendola, e stando alle sue dichiarazioni lo ha fatto con motivazioni risibili. In questo non vedo come
Vendola si distingua da Uòlter.
Applaudire e allinearsi pecoronescamente non significa risolvere i problemi e far fare passi avanti alla pace, neppure alla sicurezza di
Israele, che ovviamente non può contare più della sicurezza degli altri.
Ciò che mi indigna è l’estrema ignoranza di questi supporter su cosa sia il sionismo, la storia di Israele, quella dell’ebraismo, il dibattito in
Israele, ecc. Sono solo pappagalli che ripetono slogan e “belle parole”, pro domo propria. In Israele ci sono intellettuali, giornalisti e
uomini e donne di buona volontà enormemente più avanti di questi nostri tristi “leader” ed “eroi” del cavolo, che oltre a conquistare loro
un posto al sole per se stessi non sono in grado di far conquistare nulla a nessun altro, tanto meno alla società italiana.
Un saluto. Anche per Rodolfo e Beniamino.
pino
158 alessandro { 02.05.11 alle 16:05 }
per Nicotri:
certe cose non si capiscono davvero;ho sempre pensato che il modo migliore per essere liberi e´ avere lo stretto necessario per
vivere:avendo lo stretto necessario avremmo una piu´ equa distribuzione delle risorse e,esistenzialmente parlando,la possibilita´ di non
essere ricattati e,soprattutto, di dire cio´ che si pensa,di esprimere il proprio punto di vista.
Ora,Saviano ha la scorta perche´ e´ stato minacciato di morte:cioe´,paradossalmente parlando, si trova nella condizione in cui
puo´ esprimere tutto cio´ che pensa.
In questa sua particolare condizione,quindi,io credo che l´opportunismo non abbia molto senso, considerando, soprattutto, che Saviano
e´ uno scrittore.
Credo che Saviano su Israele abbia detto le cose che semplicemente pensa in buona fede……………SOLO CHE mi sarei aspettato
che Saviano avesse risposto ad Arrigoni (e pure alla sua e-mail)ma non per una questione di pietas ma,piu´ semplicemente, in quanto gli
sono stati posti degli interrogativi sulle sue stesse dichiarazioni.
Piu´della pietas conta,almeno in questo caso, la verita´.
Inoltre Saviano ha, secondo me, una grande preoccupazione:quella di essere strumentalizzato………solo che lui dovrebbe sapere(e lo
sa sicuramente)che una volta fatte certe dichiarazioni e´ inevitabile iniziare un dialogo con tutti i rischi che ne possono seguire.
Infine ,il “non ho niente di commentare” non puo´ essere inteso come
lasciamo l´ultima parola ad Arrigoni?
perche´ qualcuno diceva che il vero conta meno del verosimile.saluti
159 Pino Nicotri { 02.05.11 alle 16:17 }
x Alessandro
Concordo. Ma non mi piace chi comincia a far calcoli su cosa conviene o non conviene per se stessi. Se si decide di entrare nell’arena,
non lo si può fare solo in parte e con la preocccupazione di non diventare un bersaglio.
Non avere nulla da dire sulla morte di qualcuno ucciso per il suo impegno per gli ultimi lo trovo – ripeto – gelido, anzi squallido, specie
se ci si rifiuta anche di rispondere alle domande posteci proprio dalla stessa vittima. E se non si ha nulla da dire in certe occasioni, allora
non si ha niente da dire su qualunque argomento che non sia il blablablà e l’autopromozione, magari per vendere libri e incassare soldi in
tv. O andare in parlamento. Ma a fare che?
pino
160 alessandro { 02.05.11 alle 16:31 }
per Nicotri:
lo so
lo so
ci si indigna per certe cose e io,in fondo, sono d´accordo con lei;cio´che mi ha fatto parlare e´ che credo che oggi esiste un´Italia(solo?)
dove ci sono uomini corrotti e, moltissimi, sotto minaccia o sotto ricatto.
E ho in mente alcune frasi di Gramsci sulla figura dell´intellettuale.
Ecco,nonostante certo mio radicale realismo senza consolazione,
l´idea d´un intellettuale scrittore opportunista ferisce quelle che si potrebbero ancora ,laicamente, chiamare speranze.
161 Damocle { 02.05.11 alle 16:31 }
2000 case palestinesi distrutte dall’inizio della seconda intifada
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Wojtyla “santo subito!”. Per nasconderne le colpe — ArruotaLibera
Dall’inizio della seconda Intifada, nel settembre 2000, decine di migliaia di abitazioni palestinesi sono state distrutte nella Striscia di
Gaza.
Un terzo del dato fa riferimento al periodo della guerra israeliana su Gaza “Piombo fuso”, tra il 2008 e il 2009.
In un rapporto divulgato in questi giorni, il ministero dei Lavori pubblici di Gaza ha fornito i dati esatti sulle case palestinesi distrutte e
sullo stato di riparazioni e ricostruzioni.
“Tra il 2000 e la fine del 2008 (poco prima della guerra israeliana), Israele ha distrutto 6.344 abitazioni mentre 4.334 sono ancora in
fase di ricostruzione grazie ai finanziamenti ricevuti nel 2010.
Le abitazioni totalmente distrutte a Gaza restano 3.407, sono case residenziali. Cento sono state risanate e 1.327 sono in fase di
riparazione.
Dall’ufficio del ministero si sono poi fatte alcune precisazioni sullo stato dei fondi di cui dispone il governo per eseguire i lavori.
“Abbiamo fondi per lavorare su 800 abitazioni mentre 1.200 case totalmente distrutte restano scoperte. A queste ultime vanno ad
aggiungersi le 12 abitazioni distrutte da Israele nel periodo successivo alla guerra ‘Piombo fuso’.
Il dato complessivo delle case palestinesi distrutte da Israele nella guerra ammonta a 48.445 unità abitative, di cui 3.500 unità rimaste
inagibili, quindi inabitabili, più altre 950 abitazioni rese pericolanti.
Le spese per le riparazioni delle case dei profughi palestinesi di Gaza distrutte da Israele sono state a carico dell’ Unwra per 58,415
milioni di dollari, mentre Undp ha sostenuto i lavori del resto delle abitazioni per 11 milioni di dollari.
Del budget totale delle spese, l’88% (73,554 dollari) è stato destinato alle riparazioni di quelle danneggiate, mentre si stima un deficit di
9milioni di dollari pari al 12% per i lavori restanti.
Gli sgangherati esportatori di democrazia cos’hanno da dire in proposito ?, forse i bambini, i vechhi, le donne e gli uomini palestinasi non
hanno il diritto di avere una casa e di aspirare ad una vita di pace e di lavoro ?.
162 alessandro { 02.05.11 alle 18:07 }
Per nicotri:stanno bene,
un saluto a tutti
163 Faust { 02.05.11 alle 18:48 }
che il modo migliore per essere liberi e´ avere lo stretto necessario per vivere:avendo lo stretto necessario avremmo una piu´ equa
distribuzione delle risorse e,esistenzialmente parlando,la possibilita´ di non essere ricattati e,soprattutto, di dire cio´ che si pensa,di
esprimere il proprio punto di vista.
… tutto vero… grazie Ale!! se tutti vivessimo con il necessario, senza consumismo e globalizzazione del libero mercato… nessuno ha da
rubare nulla all’altro… il mondo va al contrario quando è fondato sull’individualismo… ognuno fa quel cazzo che gli pare… mentre col
socialismo tutto è comunitario… l’individuo puo fare quello che gli pare… dentro la legge (!?) sono pieni gli scaffali di libri con leggi… e
non sono mai sufficenti… le galere continuano affiorire, la delinquenza non è mai diminuita… l’ingiustizia sociale del piu forte che
schiaccia il piu debole ( pensiero del maccotrompetta…) accumulare ricchezza x portarsela nella tomba… eqquesta la societa libera e
capitalista, ma se è societa di umani… non puo il profitto sullo sfruttamento dell’umanita sostituire l’umanismo e x organizzarsi ci si
organizza in societa fra tutti… questo è il socialismo tanto odiato dagli idioti o in mala fede…. Saviano non risponde xchhe sa che è
scivolato su una merda… e se non l’aiuta qualcuno, da solo non riesce ad alzarsi in piedi… addiferenza di Pino, penso che non sa cosa
rispondere ad Arrigoni… non l’ha fatto quando era vivo… e non lo fa da morto… Si vergogna e tace!!
ciao caro Abbacchi e Braci anche a te…
Faust
164 Faust { 02.05.11 alle 19:48 }
… quanta fretta x arricchirsi… da Edoardo Bennato… una canzone intelligente… Il gatto e la volpe… sono i propagandisti del
capitalismo ( adulatori del capitalismo… poveri con le pezze ar culo che parlano e spiegano come è bello essere ricchi…) … esssono
contenti il gatto e la volpe… cchi gli crede sono i pinocchi…
F.
http://www.youtube.com/watch?v=YoBuv7HR-Fw&feature=related
165 Faust { 02.05.11 alle 19:52 }
… chiedo scusa, il link di sopra non si apre… provo con un’altro…
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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http://www.youtube.com/watch?v=e9xtEzhcbQU&NR=1
F.
166 Vox { 02.05.11 alle 20:01 }
Ecco una faccenda che potrebbe essere plausibile, in linea con informazioni che circolano da diversi anni. La foto del presunto Bin
Laden morto sembra assai poco credibile, il naso, la fronte, la struttura cranica sono diversi, lo si vede a occhio nudo.
Ma che sia morto – e da moltissimo tempo – personalmente non ho molti dubbi. Pochi dubbi anche su coloro che da anni sono usi a
diffondere false notizie e usarle per portare avanti guerre illegali.
CADAVERE DI BIN LADEN NEL GHIACCIO PER UN DECENNIO?
da un art. di
Paul Joseph Watson
Una moltitudine di fonti diverse, sia pubbliche che private, incluse quella di un individuo che ha lavorato personalmente con Bin Laden, ci
ha riferito in prima persona che il cadavere di Osama è rimasto nel ghiaccio per almeno un decennio e che la sua ‘morte’ sarebbe stata
annunciata nel momento politico più propizio… mentre il corpo di Bin Laden sarebbe stato precipitosamente buttato in mare per
prevenire a chiunque di scoprire quando sarebbe effettivamente morto.
Nell’aprile del 2002, il membro del Consiglio delle Relazioni Estere, Steve R. Pieczenik, che ha ricoperto l’incarico di Assistente
Segretario di Stato sotto Henry Kissinger, Cyrus Vance e James Bake, ha detto all’Alex Jones Show che Bin Laden era già “morto da
mesi”.
Pieczenik è sicuramente nella posizione per conoscere queste informazioni, avendo lavorato direttamente con Bin Laden quando gli Stati
Uniti stava armando e finanziando il supremo terrorista nel tentativo di espellere i Sovietici dall’Afghanistan alla fine degli anni ’70 e nei
primi anni ’80 (un fatto storico documentato che i pappagalli nei media stanno negando oggi in vista degli ultimi sviluppi).
Pieczenik ha poi affermato che il videotape di un grasso Bin Laden, dove si prende la ‘responsabilità’ per l’11 settembre e che fu
realizzato nel dicembre del 2001, era “un imbroglio assoluto”, realizzato per “manipolare” la gente nel periodo di grande emotività che
seguì l’11 settembre[...]
In aggiunta a ciò, c’è un profluvio di altre fonti, sia dell’amministrazione statale che di agenti professionisti d’intelligence registrate negli
ultimi nove anni, che suggeriscono l’idea secondo la quale Bin Laden fosse molto probabilmente già morto e che era lampante che la
salute del leader di Al-Qaeda fosse in rapido declino a causa della malattia ai reni già dalla fine del 2001…
http://www.prisonplanet.com/inside-sources-bin-ladens-corpse-has-been-on-ice-for-nearly-a-decade.html
167 Vox { 02.05.11 alle 20:23 }
RISULTATI IMMEDIATI
L’uccisione di bin Laden fa volare la popolarità di Obama
La morte del leader del terrore è un tassello fondamentale in vista delle elezioni presidenziali del 2012
“Oggi, sotto la mia direzione – ha detto Obama, annunciando l’uccisione di Osama bin Laden – gli Stati Uniti hanno lanciato
un’operazione mirata contro il rifugio di Abbottabad, Pakistan. La morte di bin Laden segna il risultato più alto sino a ora nell’impegno
della nostra nazione per sconfiggere Al Qaeda”.
======
In un certo senso, il fatto di avere la pelle scura aiuta.
Se arrossisce, quando mente sapendo di mentire, non si vede.
Per quanto, a quei “livelli”, ho qualche dubbio che siano ancora capaci di vergognarsi di qualcosa.
168 Vox { 02.05.11 alle 20:37 }
E mentre tutti si trastullano col diversivo della cosidetta morte di Osama bin laden, Israele sembra si prepari ad attaccare l’Iran per
conto suo…
http://www.presstv.ir/detail/177824.html
‘Israeli jets prepare in Iraq to strike Iran’
Israeli jet fighters have reportedly conducted drills at a military base in Iraq in order to strike targets inside Iran.
A considerable number of Israeli warplanes were seen at al-Asad base in Iraq, reported a source close to prominent Iraqi cleric
http://www.pinonicotri.it/2011/04/wojtyla-santo-subito-per-nasconderne-le-colpe/#more-3102
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Muqtada al-Sader’s group.
The aircraft reportedly included F-15, F-16, F-18, F-22, and KC-10 jet fighters.
The warplanes carried out their week-long exercises at nights, the same source added.
The drills were reportedly aimed at preparing to strike Iran’s air defense systems, disrupt Iran’s radars and attack targets deep inside
Iran.
Iraqi officials had not been notified of the exercises, which were conducted in collaboration with the US military.
The United States maintains numerous bases in Iraq, and the Baghdad government is not involved in any of the military deployments
taking place there.
169 Anita { 02.05.11 alle 20:56 }
x Faust
Da qualche tempo i videos youtube non si aprono direttamente per me.
Quando clicco il link mi appare un annuncio che pero’ posso aprire cliccando: Open in a new window.
O se azzurro il link mi appare su Google toolbar e lo apro da li’.
Questo mi succede solo su questo forum.
Anita
170 Anita { 02.05.11 alle 21:16 }
x VOX
Le concedo che “the burial at sea” e’ stata una pessima scelta.
Apre la porta a congetture e sospetti che non finiranno mai.
Somehow it can give the feeling that we have been bamboozled.
Anita
171 Pino Nicotri { 03.05.11 alle 10:53 }
x TUTTI
E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
BUONA LETTURA.
pino nicotri
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I libri di Pino
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SOPRAVVISSUTO DI AUSCHWITZ: “POSSO IDENTIFICARMI CON I GIOVANI PALESTINESI”
Davvero le previsioni di Marx erano sbagliate?
FELICE PASQUA! Occhio però alla nuova bolla dei mercati valutari e al Quantitative Easing europeo, che farà felici le banche
Una lettura olistica della storia
Qualche nodo viene al pettine anche in Israele. Che con i palestinesi non cambia metodi
La banalità del male
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