Anteprima - Kalat Ambiente SRR

Transcript

Anteprima - Kalat Ambiente SRR
MeridioNews
6 FEBBRAIO 2017
Rifiuti, Regione gestirà appalti per i nuovi impianti
Esperto: «Il governo esercita dei poteri che non ha»
Il presidente Rosario Crocetta punta ad accelerare le procedure per la realizzazione delle
strutture che dovranno gestire i rifiuti riciclabili, nell'attesa che le Srr inizino a funzionare
così come dovrebbero. Per il docente di Sociologia dell'Ambiente, Aurelio Angelini, però un
eccesso di emergenzialismo rischia di sconfinare negli abusi
Un braccio di ferro durato un’intera estate. È quello che, durante la lunga emergenza rifiuti che ha
investito la Sicilia nella seconda metà del 2016, ha visto protagonisti i sindaci e la Regione. Con gli
amministratori locali pronti a dichiarare guerra a palazzo d’Orleans al grido di «ci impongono la
differenziata, ma mancano gli impianti» e il governo a puntare il dito contro gli imbarazzanti
livelli di raccolta di rifiuti pronti per il riciclo raggiunta dai Comuni.
La scorsa settimana, ecco la nuova e «rivoluzionaria» ordinanza di Crocetta, predisposta dal
dipartimento Rifiuti, secondo cui le Srr potrebbero essere commissariate tra meno di dieci giorni
per far finalmente transitare il personale dagli Ato in liquidazione da anni e rendere operative le
società. C’è di più: la Regione con un colpo di coda prende in mano la gestione dell’impiantistica.
Le gare d’appalto per gli impianti di competenza territoriale (impianti di compostaggio e di
smistamento dei rifiuti riciclabili, come plastica, vetro o carta e cartone) saranno indette
direttamente dal dipartimento rifiuti e dal suo dirigente generale. Soltanto una volta espletate le
gare, i nuovi impianti costruiti potranno essere gestiti dalle Srr.
Un’operazione che Crocetta ha annunciato come epocale, ma che solleva più di un dubbio tra gli
esperti del settore. È così per Aurelio Angelini, docente di Sociologia dell’Ambiente all’Università
di Palermo, secondo cui «la Regione può esclusivamente stabilire le tipologie degli impianti e quali
siano le aree idonee: qualunque atto al di fuori di questo perimetro sarebbe un abuso».
Secondo Angelini, «attraverso un emergenzialismo costante, la Regione si è appropriata di poteri
di cui non dispone, mentre avrebbe dovuto occuparsi della programmazione e della verifica».
Angelini sottolinea come la scelta dell’impiantistica di cui dotarsi appartenga «alle comunità
locali».
Resta, però, un dato: se per molti la nuova ordinanza sarebbe il risultato di una forzatura,
l’inadempienza nelle procedure per i nuovi impianti di compostaggio e smistamento del rifiuto
differenziato è da attribuire alle Società di regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti,
quelle Srr istituite con la legge 9 del 2010 e i cui soci sono, appunto, i sindaci. Quegli stessi sindaci
che a ogni emergenza si fanno scudo delle responsabilità della Regione. Anche quando
l’amministrazione regionale non avrebbe avuto poteri d’intervento, ma soltanto di pianificazione.
Nelle prossime settimane, intanto, il dipartimento Rifiuti dovrebbe rendere noto l’elenco dei siti in
cui sorgeranno i nuovi impianti. Una localizzazione effettiva, infatti, non è ancora stata redatta per i
piccoli e medi impianti di compostaggio e smistamento, anche se sembra che gli uffici si siano già
messi all’opera. I commissari delle Srr si insedieranno a breve, «salvo che - ha sottolineato il
dirigente generale del dipartimento Maurizio Pirillo, in conferenza stampa - qualche presidente di
Srr non si attiverà immediatamente per farsi trovare pronto alla data del 15 febbraio. Se c'è la
volontà - ha concluso - sono ancora in tempo per rimediare».