Circolare a tutto il personale - Primi adempimenti sulla sicurezza

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Circolare a tutto il personale - Primi adempimenti sulla sicurezza
M.I.U.R.
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “Pietro Canonica”
Via Donatori del Sangue snc 01019 Vetralla (VT)  0761/477452
fax 0761/460790  [email protected] - [email protected]
C.F.90017790560
con Sezioni Associate:
Liceo Sc. VETRALLA – ITG VETRALLA –
ITIS BASSANO R. – Liceo Sc. TUSCANIA
Prot. n. 4102 A23/a
Vetralla, 19 settembre 2015
COMUNICAZIONE AI DOCENTI N. 4
COMUNICAZIONE AL PERSONALE ATA N. 1
Oggetto: Primi adempimenti sicurezza lavoro.
All’avvio dell’anno scolastico, anche in considerazione dell’avvicendamento del personale docente,
amministrativo e tecnico sono riproposte all’attenzione di tutti i lavoratori l’insieme delle informazioni,
disposizioni e procedure di prevenzione attuative del DVR in atto nell’Istituto, elencate di seguito e allegate
alla presente comunicazione di cui costituiscono parte integrante.
1. Le note applicative della prevenzione dei rischi, dirette a tutto il personale, riguardanti:
. assegnazione compiti per il mantenimento e miglioramento delle misure di prevenzione
. rischi da situazioni strutturali e manutentive
. rischio da videoterminali
. rischio da macchine ed attrezzature
. rischio da sostanze pericolose
. rischio da movimentazione manuale dei carichi
. rischio biologico
. rischio da gravidanza e maternità
. rischio da alcol dipendenza
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. rischio da fumo
2. Le procedure operative riguardanti:
. ORGANIGRAMMA AZIENDALE PER LA PREVENZIONE (a tutto il personale, agli studenti, ai visitatori)
. GESTIONE DELLE EMERGENZE (a tutto il personale, agli studenti, ai visitatori)
. RISCHI PROPRI DELL’ATTIVITA’(a tutto il personale, agli studenti, ai visitatori, agli appaltatori)
. la gestione degli appalti: al DSGA, ai coordinatori di plesso, agli ASPP, ai collaboratori scolastici
. l’acquisto di macchine ed attrezzature: a tutto il personale
. l’acquisto di sostanze e preparati pericolosi: a tutto il personale
. la gestione degli infortuni: a tutto il personale;
. le segnalazione dei lavoratori: a tutto il personale.
. la somministrazione di farmaci salvavita: a tutto il personale
Le suddette procedure operative dovranno essere seguite nelle situazioni in esse richiamate, al fine di
procedere alla progressiva realizzazione di un sistema aziendale di gestione per l'igiene e la sicurezza sul
lavoro.
Le procedure operative (relative ad Infortuni , Appalti, Acquisto sostanze e preparati pericolosi , Acquisto
macchine ed attrezzature), si configurano come disposizioni aziendali di prevenzione e sono corredate da
specifici modelli documentali che, al fine di conseguire un sempre maggiore livello di sicurezza, i lavoratori
hanno l'obbligo di utilizzare.
3. Le istruzioni operative, al personale interessato all’attività, sono:
. uffici: per il personale amministrativo;
. pulizie locali e servizi igienici: per i collaboratori scolastici;
. manutenzione: per i collaboratori scolastici;
. erogazione didattica: per i docenti;
. laboratori: per i docenti e gli assistenti tecnici;
. vigilanza: per i docenti ed i collaboratori scolastici.
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Le suddette istruzioni operative si configurano come disposizioni aziendali di prevenzione ed integrano le
informazioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro già fornite ai lavoratori, indicando le modalità da
seguire per lo svolgimento delle diverse attività lavorative (Didattica, Vigilanza, Piccola manutenzione,
Pulizia locali e servizi igienici , Lavori d’ufficio) in piena sicurezza e concorrono alla progressiva realizzazione
di un sistema aziendale di gestione per l'igiene e la sicurezza sul lavoro. Le stesse sono trasmesse per gli
adempimenti conseguenti e dovranno essere seguite nelle situazioni in esse richiamate.
Colgo l'occasione per ricordare, ai fini della propria sicurezza e di quella di tutte le altre persone cui
possono ricadere gli effetti delle proprie azioni o omissioni, l'importanza e l'obbligo di prendere conoscenza
di tutta la documentazione di prevenzione presente nell'Istituto presso la bacheca per la sicurezza ed il sito
internet: 1-Documento di Valutazione dei rischi e Piano di Prevenzione, 2-Piano di Emergenza, 3Disposizioni ed informazioni per lavoratori ed allievi (trasferendo, nel caso dei Docenti, le relative
informazioni agli allievi).
Tutto il personale in servizio è tenuto alla lettura e all’applicazione delle disposizioni ivi contenute e ad
apporre la propria firma in calce o sul retro della presente comunicazione; i responsabili di
plesso/preposti effettueranno il controllo delle firme del personale già in servizio e del personale ancora
da nominare e che svolgerà supplenza durante l’anno scolastico.
Il Dirigente Scolastico
F.to Rosaria Faina
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Circolare per tutto il personale
Assegnazione dei compiti per il mantenimento ed il miglioramento
delle misure di protezione e prevenzione
Al fine di conseguire nel tempo il mantenimento ed il miglioramento delle misure di protezione e
prevenzione si rende necessario attivare una specifica procedura di controllo per tutti i possibili fattori di
rischio che potrebbero sfuggire al monitoraggio quotidiano di tutti i lavoratori, attivato con specifica
circolare.
I compiti assegnati sono:
Addetti al servizio di prevenzione e protezione
 Verifica quotidiana del registro contenente le schede di rilevazione compilate dai lavoratori
Addetti al primo soccorso
 verifica quotidiana relativa alla collocazione delle cassettine di primo soccorso
 verifica periodica(*) della completezza e dell’eventuale sostituzione o reintegrazione del
contenuto delle cassettine di primo soccorso
 verifica periodica del registro infortuni
Addetti all’emergenza antincendio ed evacuazione di emergenza
 verifica quotidiana relativa alla collocazione dei presidi antincendio
 verifica periodica(*) dell’efficienza dei presidi antincendio
 verifica periodica(*) della segnaletica e della funzionalità dei dispositivi di sicurezza degli
impianti (elettrico, termico, di sollevamento ecc.)
 verifica periodica(*) dei locali destinati a depositi, magazzini ed archivi per il relativo carico di
incendio
 verifica quotidiana e periodica della fruibilità delle uscite di emergenza
 verifica quotidiana e periodica della funzionalità delle porte tagliafuoco
 verifica quotidiana della fruibilità delle vie di fuga con particolare riferimento ad eventuali
ostacoli
 verifica quotidiana della segnaletica di emergenza
 verifica quotidiana della funzionalità dell’illuminazione di emergenza
 verifica periodica(*) della funzionalità dell’illuminazione di emergenza
 tenuta del registro dei controlli periodici antincendio
Collaboratori scolastici in servizio ai piani (per il piano di competenza)
 verifica quotidiana dei corpi illuminanti
 verifica quotidiana della funzionalità dei servizi igienici e dell’impianto idrico
 verifica quotidiana dell’integrità e chiusura dei quadri elettrici di piano
 verifica periodica(*) della funzionalità degli interruttori differenziali nei quadri elettrici di piano
Collaboratore scolastico in servizio in guardiola
 verifica quotidiana dell’integrità e chiusura del quadro elettrico generale
 verifica periodica(*) della funzionalità degli interruttori differenziali nel quadro elettrico
generale
 verifica periodica(*) del sistema di segnalazione di allarme ed evacuazione
(*) le verifiche periodiche, con cadenza mensile vanno registrate nel registro dei controlli periodici
antincendio
Dirigenti e preposti sono responsabili, unitamente ai lavoratori interessati, della corretta applicazione della
presente disposizione.
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Circolare per tutto il personale
Prevenzione del rischio conseguente a situazioni strutturali e manutentive
Come noto la normativa di igiene e sicurezza sul lavoro obbliga il Datore di lavoro, in presenza di pericoli
che possono comportare dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ad eliminare il rischio alla fonte
o quantomeno a limitare il numero degli esposti o il periodo di esposizione.
Per quanto attiene i rischi derivanti da pericoli connessi alla inosservanza delle norme di protezione tecnica
nella costruzione e manutenzione degli immobili in cui si svolge l’attività lavorativa, i relativi interventi sono
di competenza dell’Amministrazione tenuta alla fornitura e manutenzione dell’immobile.
Relativamente agli interventi necessari per assicurare il rispetto delle norme di protezione tecnica, si è già
provveduto alla relativa richiesta ai soggetti istituzionali interessati.
Nell’attesa del richiesto intervento risolutivo, è però necessario adottare tutte le misure sostitutive possibili
con le risorse a disposizione dell’istituzione scolastica, al fine di salvaguardare comunque la salute e la
sicurezza dei lavoratori.
A tal fine si è provveduto, oltre ai possibili interventi sostitutivi, ad applicare la prescritta segnaletica di
sicurezza al fine di evidenziare le situazioni di pericolo non altrimenti eliminabili.
Per tale motivo è fatto obbligo, per tutti i dipendenti, di attenersi alle indicazioni della segnaletica di
sicurezza, ponendo la massima cura di evitare comportamenti che possono pregiudicare la propria salute
e la propria sicurezza, nonché quella degli altri soggetti su cui possono ricadere gli effetti di eventuali
azioni o omissioni.
Dirigenti e preposti sono responsabili, unitamente ai lavoratori interessati, della corretta applicazione della
presente disposizione.
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Circolare per tutto il personale
Prevenzione del rischio da
esposizione ad apparecchiature munite di videoterminali
Come noto la normativa di igiene e sicurezza sul lavoro obbliga il Datore di lavoro, in presenza di pericoli
che possono comportare dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ad eliminare il rischio alla fonte
o quantomeno a limitare il numero degli esposti o il periodo di esposizione.
Il rischio connesso all’uso di apparecchiature dotate di videoterminale, riferito all’apparato oculo-visivo,
secondo la normativa di igiene e sicurezza sul lavoro, interviene a seguito di utilizzo di dette
apparecchiature per almeno 20 ore settimanali.
Non essendo possibile, vista la funzione insostituibile di dette apparecchiature, eliminare il rischio alla
fonte, l’unico intervento adottabile appare quello di non superare il predetto limite di esposizione.
Per tale motivo è fatto obbligo, per tutti i dipendenti che utilizzano dette apparecchiature, a limitare l’uso
delle stesse per un massimo di 18 ore settimanali. Qualora non sia possibile, è fatto obbligo di segnalare
tale situazione al proprio Dirigente.
Sarà cura del Direttore dei servizi generali ed amministrativi, ripartire il lavoro fra i propri collaboratori, in
modo tale che non venga superata tale soglia.
Analoga cura verrà posta dai docenti e dagli altri lavoratori che dovessero utilizzare apparecchiature munite
di videoterminale per ragioni didattiche o di studio.
Si rammenta inoltre che nell’uso delle apparecchiature munite di videoterminale il rischio dell’apparato
oculo-visivo è anche connesso al posizionamento della postazione video, soprattutto per quanto riguarda i
fenomeni di riflessione e di abbagliamento.
Al fine di evitare il rischio connesso è pertanto necessario che i lavoratori interessati assicurino un
posizionamento del terminale video secondo i criteri descritti nella relativa scheda di rischio contenuta nel
fascicolo 3 denominato “Disposizioni ed informazioni per lavoratori ed allievi”.
Dirigenti e preposti sono responsabili, unitamente ai lavoratori interessati, della corretta applicazione della
presente disposizione.
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Circolare per tutto il personale
Prevenzione del rischio derivante dall’uso di macchine ed attrezzature
Come noto la normativa di igiene e sicurezza sul lavoro obbliga il Datore di lavoro, in presenza di pericoli
che possono comportare dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ad eliminare il rischio alla fonte
o quantomeno a limitare il numero degli esposti o il periodo di esposizione.
Non essendo possibile, vista la funzione insostituibile delle macchine e delle attrezzature manuali o a
motore in uso, eliminare il rischio alla fonte, l’unico intervento adottabile è apparso quello di assicurarsi
che macchine ed attrezzature utilizzate siano rispondenti alle norme di igiene e sicurezza sul lavoro,
correttamente installate e regolarmente manotenute da personale qualificato.
Malgrado le macchine ed attrezzature in uso siano conformi, per costruzione ed installazione, alla
normativa di igiene e sicurezza sul lavoro ed in buono stato di conservazione, può comunque sussistere un
rischio residuo legato alle modalità d’uso delle stesse.
Per tale motivo è fatto obbligo, per tutti i dipendenti ad utilizzare, esclusivamente macchine ed
attrezzature di cui conoscono il corretto funzionamento e le modalità di utilizzo.
E’ fatto obbligo agli stessi lavoratori di utilizzare macchine ed apparecchiature esclusivamente per lo
scopo cui sono destinate, secondo le modalità d’uso previste dalle apposite istruzioni utilizzando, quando
previsto, i dispositivi di protezione individuale messi loro a disposizione.
E’ inoltre fatto divieto di modificare, in qualsiasi modo, macchine ed attrezzature.
I lavoratori hanno altresì l’obbligo, prima di collegare alla rete apparecchiature a motore elettrico, di
assicurarsi che le stesse siano collegate ad una presa idonea, per voltaggio e potenza, ai dati riportati
nella targhetta identificativa.
A tale scopo occorre prendere visione dei relativi manuali di istruzioni, disponibili nell’apposita cartella.
Tale disposizione si applica anche alle operazioni di sostituzione di eventuali materiali di consumo esausti.
Dirigenti e preposti sono responsabili, unitamente ai lavoratori interessati, della corretta applicazione della
presente disposizione.
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Circolare per tutto il personale
Prevenzione del rischio per il personale in gravidanza o in maternità
Come noto la normativa di igiene e sicurezza sul lavoro, ed in particolare il D. Lgs. 151/01, stabilisce
l’obbligo per il Datore di lavoro di valutare il rischio cui potrebbero essere esposte le lavoratrici in stato di
gravidanza o in maternità fino a sette mesi dal parto.
Facendo proprio l’obbligo di eliminare il rischio alla fonte, si è provveduto all’analisi delle possibili situazioni
di rischio, facendo esplicito riferimento alle lavorazioni e situazioni di lavoro previste dal D. Lgs. 151/01
allegati A, B, C.
Vista la possibilità del determinarsi di alcune delle situazioni di rischio indicate, si ritiene necessario che
le lavoratrici in stato di gravidanza diano avviso tempestivamente di tale situazione al fine di adottare le
necessarie misure preventive.
Tali misure comportano:
una specifica informazione sui rischi da esposizione alla rosolia o di contagio da toxoplasmosi
il divieto di movimentazione manuale dei carichi
il divieto di utilizzare sostanze pericolose e nocive, in particolare quelle ad alto assorbimento cutaneo
lo spostamento da attività:
richiedenti frequenti spostamenti su scale e dislivelli
richiedenti il mantenimento della postazione eretta per almeno metà dell’attività lavorativa
ad alto affaticamento fisico e mentale
di accudienza ad alunni con disturbi del comportamento
Non vengono prese in considerazione, in quanto non presenti nell’ambito dell’attività lavorativa e negli
ambienti di lavoro, altre tipologie di rischio quali :



esposizione al rumore ed alle vibrazioni
esposizione a radiazioni ionizzanti e non
esposizione a polveri di amianto e di silicio.
Dirigenti e preposti sono responsabili, unitamente ai lavoratori interessati, della corretta applicazione della
presente disposizione.
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Circolare per tutto il personale
Prevenzione del rischio derivante dall’uso di sostanze pericolose
Come noto la normativa di igiene e sicurezza sul lavoro obbliga il Datore di lavoro, in presenza di pericoli
che possono comportare dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ad eliminare il rischio alla fonte
o quantomeno a limitare il numero degli esposti o il periodo di esposizione.
Il rischio connesso all’utilizzo di sostanze e preparati pericolosi potrebbe concretizzarsi



nelle lavorazioni che comportano l’uso di prodotti per la pulizia,
nell’uso di sostanze di laboratorio,
nelle operazioni di sostituzione di materiali di consumo per macchine da ufficio
A tale riguardo si sta già provvedendo alla sostituzione dei prodotti pericolosi in uso con altri che non sono
classificati come tali.
Non essendo però possibile eliminare completamente il rischio alla fonte con la totale sostituzione dei
prodotti pericolosi, è necessario adottare alcuni interventi di prevenzione.
Per tale motivo è fatto obbligo, per tutti i dipendenti che utilizzano sostanze e/o preparati pericolosi, di:

di utilizzare tali prodotti secondo le prescrizioni d’uso e di conservazione riportati nelle schede di
sicurezza, allegate al registro delle sostanze e dei preparati pericolosi, o nelle etichette che li
accompagnano,

di conservare i prodotti stessi in armadietti o ambienti appositi, debitamente chiusi ed inaccessibili
ad altri se non alle persone autorizzate,

di utilizzare i necessari dispositivi di protezione individuale messi a disposizione.
Dirigenti e preposti sono responsabili, unitamente ai lavoratori interessati, della corretta applicazione della
presente disposizione.
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Circolare per tutto il personale
Prevenzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi
Come noto la normativa di igiene e sicurezza sul lavoro obbliga il Datore di lavoro, in presenza di pericoli
che possono comportare dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ad eliminare il rischio alla fonte
o quantomeno a limitare il numero degli esposti o il periodo di esposizione.
Il rischio connesso alla movimentazione manuale dei carichi (sollevamento, spostamento e trasporto di
carichi) e riguardante l’apparato muscolo-scheletrico interviene, come descritto nella relativa scheda di
rischio, per:
1. Caratteristiche del carico:










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è troppo pesante (25 Kg per gli uomini adulti, 15 Kg per le donne adulte)
è ingombrante o difficile da afferrare;
non permette la visuale;
è con spigoli acuti o taglienti;
è troppo caldo o troppo freddo;
contiene sostanze o materiali pericolosi;
è di peso sconosciuto o frequentemente variabile;
l'involucro è inadeguato al contenuto;
è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi;
è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal
tronco o con una torsione o inclinazione del tronco;
può, a motivo della struttura esterna c/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in
particolare in caso di urto.
2. Sforzo fisico richiesto:




è eccessivo
può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco
è compiuto con il corpo in posizione instabile
può comportare un movimento brusco del corpo
3. Caratteristiche dell'ambiente di lavoro:





lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente per lo svolgimento dell'attività richiesta
il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o di scivolamento per le scarpe calzate del
lavoratore
il posto o l'ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale dei carichi a
un'altezza di sicurezza o in buona posizione
il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli
diversi
il pavimento o il punto di appoggio sono instabili
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
la temperatura, l'umidità o la circolazione dell'aria sono inadeguate.
4. Esigenze connesse all'attività:




sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti e troppo prolungati
periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente
distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto
un ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore.
Non essendo possibile, vista l’esigenza di effettuare comunque saltuarie operazioni di sollevamento,
spostamento e trasporto dei carichi, eliminare il rischio alla fonte, l’unico intervento di prevenzione
adottabile appare quello di non effettuare tali operazioni nelle situazioni appena descritte.
Per tale motivo è fatto obbligo, per tutti i dipendenti che effettuano la movimentazione manuale dei
carichi, di evitare che tale lavorazione avvenga nelle situazioni di rischio di cui sopra ricorrendo, se
necessario, all’aiuto di altri colleghi di lavoro o utilizzando eventuali sistemi meccanici di sollevamento e
trasporto.
E inoltre obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione individuale (guanti in crosta, calzature
antinfortunistiche) messi appositamente a disposizione.
Dirigenti e preposti sono responsabili, unitamente ai lavoratori interessati, della corretta applicazione della
presente disposizione.
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Circolare per tutto il personale
Prevenzione del rischio biologico
Come noto la normativa di igiene e sicurezza sul lavoro obbliga il Datore di lavoro, in presenza di pericoli
che possono comportare dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, ad eliminare il rischio alla fonte
o quantomeno a limitare il numero degli esposti o il periodo di esposizione.
Le possibili situazioni di rischio sono riconducibili a:
Materiale documentale, arredi, tendaggi, polvere, impianti di climatizzazione
Contatto con bambini non autosufficienti ( feci, fluidi biologici)
Impianti di aerazione e idrici in cattivo stato di manutenzione
Arredi e tendaggi
Polvere
con possibili effetti sulla salute come:
Disturbi alle vie respiratorie, allergie, dermatiti, infezioni, Infezioni batteriche (scarlattina, otiti, faringiti),
pediculosi
infezioni virali (varicella, morbillo, rosolia, parotite, influenza, mononucleosi, raffreddore)
Non essendo possibile eliminare il rischio alla fonte, visto che la possibilità di essere esposti al rischio
biologico è insita nell’attività lavorativa d’aiuto, è necessario mettere in atto misure di prevenzione di
ordine comportamentale.
•
Effettuare frequenti ricambi d’aria negli ambienti di lavoro
Porre attenzione alla pulizia degli ambienti e riduzione della polvere
Curare l’igiene delle mani, soprattutto quando si è stati a contatto con fluidi corporei dei bambini
Utilizzo di guanti monouso e di mascherina antischizzi nelle operazioni di primo soccorso e di accudienza
ai bambini
Periodiche ispezioni delle possibili infestazioni ectoparassitarie dei bambini (pediculosi)
Profilassi vaccinale (se disponibile)
Dirigenti e preposti sono responsabili, unitamente ai lavoratori interessati, della corretta applicazione della
presente disposizione.
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Circolare per tutto il personale docente
Prevenzione dal rischio determinato dall’alcol dipendenza
oggetto: Disposizioni per la prevenzione dell’alcol dipendenza
In ottemperanza alle disposizioni relative alla prevenzione dell’alcol dipendenza, considerata nel
Provvedimento 16 marzo 2006 della Conferenza Stato-Regioni fattore di rischio nella attività
d’insegnamento, si dispone il divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche all’interno degli
edifici costituenti l’Istituzione Scolastica.
I Preposti hanno l’obbligo di vigilare sul corretto adempimento alla presente disposizione.
Si rammenta inoltre che, ai sensi della vigente normativa, il tasso di alcolemia nel sangue per il personale
insegnante deve essere pari a zero, pertanto gli insegnanti dovranno avere cura di non assumere bevande
alcoliche prima dell’inizio della loro attività.
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Circolare per tutto il personale, gli allievi e le altre persone presenti nell’Istituto
Disposizione applicativa del divieto di fumare
Disposizione
In applicazione del D.L. 104 del 12.09.2013 si dispone il divieto di fumare in tutti i locali dell’Istituto e nelle
relative pertinenze esterne.
Avvalendomi della facoltà concessa dall'art. 3, lettera d), DPCM 14/12/1995, per ragioni educative, il divieto
di fumare viene esteso, negli stessi luoghi, anche alle sigarette elettroniche.
Destinatari
La presente disposizione è diretta a tutto il personale dell’Istituto, agli allievi ed a quanti dovessero trovarsi,
anche occasionalmente all’interno dei locali e delle pertinenze esterne dell’Istituto.
Deve essere altresì attuata dai concessionari di servizi a favore della scuola e dai soggetti che utilizzano, a
qualunque titolo, gli immobili di proprietà della scuola.
Finalità
La presente disposizione, redatta in attuazione della vigente normativa, ha una finalità educativa e non
repressiva, prefiggendosi di:
educare al rispetto delle norme;
prevenire l’abitudine al fumo;
incoraggiare i fumatori a ridurre il numero giornaliero delle sigarette;
garantire un ambiente di lavoro salubre, conformemente alle norme di igiene e sicurezza sul lavoro;
proteggere i non fumatori dai danni derivanti dal fumo passivo;
educare gli allievi a scelte consapevoli, mirate alla salute propria ed altrui.
Soggetti preposti al controllo dell'applicazione del divieto
In attuazione dell'art. 4, comma 1, lettera b) del DPCM 14/12/1995 e dell'Accordo Stato-Regioni del
16/12/04, ho provveduto ad individuare formalmente i funzionari incaricati di vigilare e contestare le
infrazioni al divieto di fumare nelle persone di:
sig. TOLOMEI FRANCESCO : Sede centrale IIS Canonica – Vetralla –LICEO SCIENTIFICO – C.A.T. (Piani: terra,
primo, secondo, terzo, aree esterne)
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sig.ra PEPPETTI GIULIANA (LICEO SCIENTIFICO TUSCANIA, piano terra, piani aule/laboratori, aree esterne)
sig. TOFANI LUCA (ITIS BASSANO ROMANO, plesso, piano laboratori, piano aule, palestra, aree esterne)
Sarà compito dei predetti funzionari:
• vigilare sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile in tutti i
luoghi ove vige il divieto;
• vigilare sull'osservanza del divieto, accertare le infrazioni, contestare immediatamente al trasgressore la
violazione, verbalizzandola con l'apposita modulistica;
• notificare, tramite gli uffici amministrativi, la trasgressione alle famiglie dei minorenni sorpresi a fumare
ed ai trasgressori, comunque identificati, che hanno rifiutato la notifica.
Modalità di contestazione della violazione
Accertata l’infrazione i funzionari incaricati di vigilare e contestare le infrazioni al divieto di fumare:
Informano il trasgressore, che ha violato la normativa antifumo, di essere i Funzionari Incaricati a
contestare la violazione e stilare il relativo verbale, mostrando al trasgressore la lettera di
accreditamento ed eventualmente il documento di identità.
Richiedono al trasgressore un documento valido di identità, per prendere nota delle esatte generalità
e del suo indirizzo, al fine di redigere il verbale di accertamento della violazione in triplice copia.
In caso di rifiuto a fornire le generalità o di allontanamento da parte del trasgressore, si cercherà di
identificarlo tramite eventuali testimoni. Qualora si riesca a identificare, con le generalità complete, il
contravventore allontanatosi, sul verbale, in luogo della dichiarazione del trasgressore, andrà apposta
la nota: “Il trasgressore, a cui è stata contestata la violazione della legge e che è stato invitato a fornire
le generalità, non le ha fornite e si è allontanato rifiutando di ricevere il verbale”.
Nel caso in cui il trasgressore si rifiuti di firmare e ricevere il verbale, in luogo della dichiarazione del
trasgressore, si inserisce l’annotazione: “È stato richiesto al trasgressore se voleva far trascrivere nel
verbale proprie controdeduzioni e di firmare, ma si è rifiutato sia di mettere proprie osservazioni sia di
ricevere il verbale”.
Notificare il verbale al contravventore che deve firmarlo per conoscenza, con la facoltà di aggiungervi
eventuali osservazioni da riportare fedelmente.
In caso di mancata notifica, trasmettere agli uffici amministrativi il verbale in triplice copia, perché
venga notificato ai sensi del’art. 14 della Legge 24 novembre 1981, n. 689, al domicilio del trasgressore
o della famiglia del trasgressore minorenne, tramite raccomandata RR, entro 90 giorni
dall’accertamento, secondo la procedura di cui alla legge 20 novembre 1982, n. 890.
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In caso di notifica eseguita regolarmente, trasmettere agli uffici amministrativi le altre due copie del
verbale per il seguito di competenza.
Violazioni commesse da minorenni:
Art. 2 della L. 689/81:
“Non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non
aveva compiuto i 18 anni. Della violazione risponde chi era tenuto alla sorveglianza del minore, salvo che
provi di non aver potuto impedire il fatto”.
Nella scuola il minore è sottoposto alla vigilanza del Dirigente scolastico, dell’insegnante o di altro
personale della scuola. La violazione al divieto di fumare va quindi contestata al personale che aveva in quel
momento l’obbligo di sorveglianza.
La famiglia del minore non può considerarsi del tutto estranea al comportamento illecito dell’allievo e può
essere chiamata a risponderne, se previsto dal regolamento scolastico.
Sanzioni
Per effetto della legge 3/2003, come modificata dalla legge 30.12.2004 n° 311, la sanzione amministrativa
per i trasgressori è stabilita nel pagamento di una somma da € 27,50 a € 275,00. L’importo della sanzione è
raddoppiato se la violazione è avvenuta in presenza di donne in evidente stato di gravidanza o di bambini
fino a dodici anni (da € 55,00 a € 550,00).
La normativa prevede il pagamento della sanzione in misura ridotta: al fine di accedere a tale possibilità il
contravventore, entro il 60° giorno dalla notifica, deve effettuare il pagamento di una somma pari al doppio
della sanzione minima.
In caso di mancato pagamento o di notifica dello stesso, entro il 60° giorno dalla data dell’accertamento o
della comunicazione a mezzo posta, gli uffici amministrativi provvederanno ad informare il Prefetto
territorialmente competente trasmettendo copia del verbale con la prova delle eseguite contestazioni o
notificazioni.
Coloro che, pur essendo preposti al controllo dell'applicazione del presente regolamento, non fanno
rispettare le singole disposizioni, sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma
da € 200 a € 2000.
I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei locali dove è vietato fumare, in aggiunta alle
sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimento disciplinare.
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Ricorsi
Il destinatario del verbale di contestazione, oltre alla facoltà di far inserire sullo stesso verbale eventuali
osservazioni, ai sensi dell’art. 18 della legge n. 689/91, può fare pervenire al Prefetto, entro 30 giorni dalla
data di contestazione o notificazione della violazione, scritti difensivi e documenti e può chiedere di essere
sentito dalla medesima autorità.
Il Prefetto, sentiti gli interessati ove questi ne abbiano fatto richiesta ed esaminati i documenti inviati
nonché gli argomenti esposti:
se ritiene fondato l’accertamento, determina – con decisione motivata – la somma dovuta per la
violazione, in misura non inferiore ad 1/3 del massimo edittale, e ne ingiunge il pagamento;
se ritiene non fondato l’accertamento, emette ordinanza motivata di archiviazione degli atti.
Norma finale
Per quanto non espressamente previsto nella presente Disposizione si rimanda alle vigenti norme di legge
ed in particolare:
Legge 24/12/1934 n.2316 art. 25
Legge 11/11/1975 n. 584
Circolare Ministero Sanità 5/10/1976 n. 69
DPCM 14/12/1995
Circolare Ministero Sanità 28/03/2001 n. 4
Circolare Ministro della Salute 17 dicembre 2004
Accordo Stato Regioni 16/12/04 24035/2318
Circolare 2/SAN/2005 14 gen. 2005
Circolare 3/SAN/2005 25 gen. 2005
Legge 28/12/2001, n.448 art. 52 punto 20
Legge 16/01/2003 n.3
della L. 3 del 16/01/2003, art. 51
DPCM 23/12/2003
Legge finanziaria 2005
Decreto Legislativo n. 81 del 9-04-2008
D.L. 104 del 12.09.2013
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Organigramma Aziendale per la prevenzione
(parte da completare per ogni singola sede)
Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione aziendale:
Rosati Amalio
Consulente esterno
Nome e cognome
3939407816- 0774903270
telefono
Addetti antincendio ed evacuazione di emergenza:
Nome e cognome
qualifica
Addetti primo soccorso:
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Nome e cognome
qualifica
Addetti al Servizio di prevenzione e protezione aziendale:
Nome e cognome
qualifica
Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza:
ROSARIA AVOLOS
Nome e cognome
telefono
Preposto:
Nome e cognome
telefono
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Rischi propri dell’attività
A TUTTI I LAVORATORI, AL PERSONALE, AGLI STUDENTI
Fattori di rischio
Misure di prevenzione e protezione
Ambienti di lavoro
Aspetti strutturale e manutentivi:
Gli ambienti di lavoro rispondono ai requisiti di cui al titolo II ed Allegato IV del
D. Lgs. 81/08, eventuali momentanee situazioni strutturali e manutentive che
dovessero comportare rischi per la salute e sicurezza devono essere
adeguatamente segnalate.
Microclima:
Gli ambienti sono costruiti in modo tale da determinare situazioni
microclimatiche confortevoli, sia in termini di temperatura che di ventilazione.
I parametri microclimatici non confortevoli sono corretti con dispositivi di
ventilazione e di climatizzazione generale o localizzata.
Illuminazione
Tutte gli ambienti di lavoro sono illuminati naturalmente o artificialmente in
maniera tale da assicurare una sufficiente visibilità in relazione alle attività in
essi svolte
Elettrocuzione
L’impianto elettrico è costruito a norma del DM 37/08
E’ fatto obbligo ai lavoratori di:
Mantenere chiusi i quadri elettrici
Non effettuare interventi di manutenzione di propria iniziativa, facendo
ricorso al personale specializzato
Assicurarsi, prima di collegare apparecchiature elettriche, che le prese
sopportino il carico richiesto
Non utilizzare prese multiple
Non staccare le spine dalla presa tirando per il cavo.
Non utilizzare cavi volanti e comunque di non lasciare, in zone di passaggio,
cavi sul pavimento
Impianti tecnologici
Gli impianti presenti sono realizzati secondo le norme di cui al DM 37/08.
Attrezzature di lavoro
Le attrezzature in uso sono tutte rispondenti alle norme del DPR 459/96 e sono
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sottoposte a regolare manutenzione.
Il personale ha a disposizione i manuali d’uso e manutenzione
Il personale, laddove necessario, viene adeguatamente addestrato
E’ fatto obbligo ai lavoratori di
Non utilizzare macchine ed attrezzature se non espressamente autorizzati e,
se necessario, adeguatamente addestrati,
Non manomettere le macchine ed attrezzature in uso
Controllare a vista, prima dell’uso, macchine e delle attrezzature al fine di
verificarne l’integrità, evitando l’uso di quelle che non risultino integre e
segnalando subito se qualche protezione o dispositivo è spostato,
manomesso o inefficiente, richiedendone l'immediato ripristino.
Sostanze e preparati
pericolosi
Sono presenti, per le attività di pulizia ed esercitazioni didattiche, modesti
quantitativi di sostanze e preparati pericolosi con l’obiettivo della loro
sostituzione progressiva, laddove possibile ed in fase di acquisto, con prodotti
che non abbiano caratteristiche di pericolosità.
Per tutti i prodotti pericolo in uso occorre:
annotare, in apposito registro, tipologia del prodotto, quantità e soggetti
autorizzati all’uso
acquisire e mettere a disposizione dei lavoratori la scheda di sicurezza delle
sostanze e dei preparati pericolosi in uso
apporre di adeguata segnaletica ove vengono manipolati e/o conservati i
prodotti pericolosi e/o sia previsto l’utilizzo dei dispositivi di protezione
individuale,
qualora previsto dalla scheda di sicurezza, fornire ai lavoratori interessati i
dispositivi di protezione individuale,
mettere a disposizione dei lavoratori esposti a polveri idonei sistemi di
captazione,
mettere a disposizione dei lavoratori che utilizzano sostanze o preparati
pericolosi docce o flaconcini lava occhi
E’ fatto obbligo ai lavoratori di:
seguire scrupolosamente le indicazioni della scheda di sicurezza
evitare il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo, nel
caso di contatto cutaneo lavarsi abbondantemente con acqua; per
situazioni gravi (ustioni, ingestione, irritazioni, ecc.) ricorrere agli addetti al
primo soccorso,
non travasare i prodotti pericolosi in contenitori privi di etichetta,
messa a stoccaggio dei prodotti pericolosi in armadi chiudibili dotati di
fondo anti sversamento e, se volatili, di idoneo sistema di convogliamento
vapori;
divieto di mescolare tra loro prodotti che possono determinare la
produzione di sostanze volatili pericolose o di cui non si conoscono le
caratteristiche
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utilizzare, quando previsto, i dispositivi di protezione individuale messi a
disposizione
utilizzare i prodotti pericolosi con caratteristiche di volatilità solo sotto
cappa di aspirazione.
Agenti cancerogeni e
mutageni
Videoterminali
Non vengono utilizzate, né sono presenti, sostanze o preparati che possono
essere classificati come agenti cancerogeni.
Organizzazione del lavoro in modo da evitare l’utilizzo di apparecchiature dotate
di schermo video per più di 18 ore nell’arco della settimana lavorativa
Pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al
videoterminale.
Corretto posizionamento dello schermo rispetto alle fonti di illuminazione
Organizzazione della postazione di lavoro conforme alla normativa
Messa a disposizione di software di facile utilizzo e comprensibilità
Movimentazione
manuale dei carichi
Attività svolta solo occasionalmente per la cui prevenzione può essere
sufficiente una adeguata formazione ed informazione di tutto il personale
interessato, relativamente ai rischi legati movimentazione manuale dei carichi,
con particolare riferimento al peso ed alle caratteristiche del carico da
movimentare, alle situazioni ambientali ed alle modalità per una corretta
esecuzione dell’attività di movimentazione
Rumore
L’assenza di macchine o attrezzature rumorose fa ragionevolmente supporre
che non vengano superati i valori limite inferiori di azione e possono essere
esclusi rischi di esposizione a rumore.
Vibrazioni
L’assenza di sorgenti che producano vibrazioni fa ragionevolmente supporre che
non vengano superati i valori limite inferiori di azione e possono essere esclusi
rischi di esposizione a vibrazioni.
Radiazioni non
ionizzanti
Le macchine e attrezzature in uso, non rappresentando significativa fonte di
emissioni elettromagnetiche, anche se utilizzate contemporaneamente, non
possono determinare il rischio da esposizione a campi elettromagnetici.
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Radiazioni ionizzanti
L’assenza di apparecchiature con emissione significativa di radiazioni ottiche, fa
ragionevolmente supporre che possano essere esclusi rischi di esposizione a
radiazioni ottiche artificiali.
Radiazioni ottiche
artificiali
L’assenza di apparecchiature con emissione significativa di radiazioni ottiche, fa
ragionevolmente supporre che possano essere esclusi rischi di esposizione a
radiazioni ottiche artificiali.
Agenti biologici
Non vengono utilizzati né sono presenti agenti biologici salvo quelli legati
all’affollamento dei locali.
Per evitare l’insorgere di situazioni di rischio per la salute:
mantenere costantemente puliti gli ambienti di lavoro,.
garantire idonea ventilazione ed effettuare periodici ricambi d’aria per tutti
i locali di lavoro,
bonifica periodica degli ambienti esterni al fine di evitare la presenza oggetti
taglienti o acuminati che possano essere veicolo di spore tetaniche.
utilizzo di guanti in gomma e di camici nelle attività di pulizia e disinfezione
dei servizi igienici.
utilizzo di guanti monouso, mascherine e grembiuli idrorepellenti per le
attività che possono comportare il venire a contatto con fluidi corporei
(assistenza igienica a disabili e minori non autosufficienti, primo soccorso
ecc.);
Tutela della maternità
Divieto di utilizzo per le lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di
allattamento fino a sette mesi dopo il parto, anche adibendo la lavoratrice, in
via provvisoria, ad altra mansione, in lavorazioni che possono comportare
l’esposizione a fattori di rischio quali:
Virus della rosolia,
Movimentazione manuale di carichi,
Frequenza di spostamenti su scale e dislivelli,
Attività richiedenti la stazione eretta,
Attività ad alto affaticamento fisico e mentale,
Accudienza alunni con disturbi del comportamento,
Manipolazione sostanze pericolose.
Modifica dei ritmi lavorativi, in modo che essi non siano eccessivi e che non
comportino una situazione particolarmente affaticante
Rischi psicosociali
Al fine di evitare l’insorgere di rischi psicosociali lavoro correlati:
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lavoro-correlati
Antincendio
Coinvolgere i dipendenti ed i loro rappresentanti nella valutazione del
rischio e nella prevenzione dello stress psicofisico e del mobbing
Evitare definizioni imprecise di ruoli e mansioni
Dare ai singoli lavoratori la possibilità di scegliere le modalità di esecuzione
del proprio lavoro;
Diminuire l’entità delle attività monotone e ripetitive;
Aumentare le informazioni concernenti gli obiettivi;
Distribuire/comunicare efficacemente gli standard ed i valori
dell’organizzazione a tutti i livelli organizzativi;
Fare in modo che gli standard ed i valori dell’organizzazione siano noti ed
osservati da tutti i lavoratori dipendenti;
L’attività, data l’elevata presenza contemporanea di persone nell’edificio, viene
considerata a rischio d’incendio.
Le conseguenti misure di prevenzione prevedono:
Primo soccorso
redazione di un piano di emergenza comprensivo delle procedure per
l’evacuazione e di una adeguata cartografia per tutti gli ambienti di lavoro
Manutenzione periodica dei sistemi e delle attrezzature antincendio
Controllo periodico con registrazione nel Registro dei controlli periodici
antincendio:
- dei presidi antincendio
- della praticabilità delle vie di uscita e delle porte di emergenza,;
- dell’illuminazione di emergenza
- della segnaletica per le emergenze
- dell’illuminazione di emergenza
- delle porte REI
Divieto di fumo e di utilizzare fiamme libere
Limitazione dei carichi d’incendio negli archivi e depositi
Designazione e formazione del personale addetto ai servizi di emergenza
antincendio ed evacuazione di emergenza.
Formazione ed aggiornamento periodico del personale e degli studenti,
sulle procedure per l’esodo in caso di emergenza e dei nominativi degli
addetti alla gestione delle emergenze.
Realizzazione di almeno due esercitazione antincendio all’anno
L’attività è classificata come azienda appartenente al Gruppo B di cui al DM
388/03, le relative misure di prevenzione prevedono:
Messa a disposizione di almeno una cassetta di primo soccorso
Designazione e formazione del personale addetto ai servizi di emergenza di
primo soccorso.
Formazione ed aggiornamento periodico del personale e degli studenti,
sulle procedure di primo soccorso e dei nominativi degli addetti alla
gestione delle emergenze.
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Dispositivi di
protezione individuale
In relazione alle diverse attività:
Piccola manutenzione:
- occhiali protettivi
- guanti monouso
- guanti rischi meccanici
- scarpe sicurezza
- mascherina antipolvere
Movimentazione manuale dei carichi
- tuta da lavoro
- guanti rischi meccanici
- scarpe sicurezza
Pulizie
- guanti in gomma
- guanti monouso
- grembiule
- scarpe antiscivolo
- mascherina antipolvere
Assistenza disabili/minori non autosufficienti
- guanti monouso
- grembiule
- mascherina
Attività di laboratorio
- specifici in relazione alle attrezzature ed ai prodotti pericolosi
utilizzati
Primo soccorso
- guanti monouso
- occhiali protettivi
- mascherina
Antincendio
- coperta ignifuga
- guanti ignifughi ed anticalore
- elmetto di protezione con visiera
-
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Gestione delle emergenze
A TUTTO IL PERSONALE – AGLI ALUNNI – AI VISITATORI
Norme comportamentali generali
E’ compito di tutti:
segnalare prontamente agli addetti alle emergenze qualsiasi situazione pericolosa ;
mantenere sempre liberi le vie di uscita ed i percorsi di esodo;
non lasciare macchinari e attrezzature incustodite.
non fumare;
non utilizzare apparecchi elettrici personali
non manomettere estintori o altri tipi di presidi antincendio;
tenere sempre a mente i percorsi di esodo da utilizzare in caso di emergenza;
In caso di emergenza è necessario:
mantenere la calma;
interrompere ogni tipo di attività;
seguire le disposizioni del Piano di emergenza e/o impartite dagli addetti alle emergenze;
Segnalazioni per le situazioni di emergenza
Allo scopo di rendere rapide le comunicazioni interne alla scuola ed avvisare tutte le persone presenti al
fine di mettere in atto i comportamenti necessari, indicati nel Piano di emergenza, con rapidità e senza
inutili perdite di tempo, in occasione di eventuali situazioni di emergenza è previsto l’utilizzo della
campanella o, in caso di mancanza di energia elettrica, dei fischietti.
Le segnalazioni previste nelle diverse situazioni sono:
Allarme
Almeno una decina di squilli brevi
Cessato allarme
Tre squilli brevi
Evacuazione
Squillo continuo e prolungato
Le modalità di gestione dell’emergenza (allarme, cessato allarme o eventuale evacuazione) sono decise dal
Responsabile dell’evacuazione di emergenza.
Il segnale di allarme, diramato normalmente dal collaboratore scolastico in servizio in guardiola, può essere
diffuso, in casi di pericolo grave ed immediato, d’iniziativa da un qualsiasi componente della squadra di
emergenza o dal personale scolastico presente.
Il segnale di evacuazione, deciso dal Responsabile per le emergenze, comporta l’evacuazione dell’edificio
secondo le modalità indicate nel Piano di emergenza.
Il segnale di cessato allarme, diramato su indicazione del Responsabile per le emergenze, indica la fine della
situazione di emergenza, quando le condizioni di sicurezza all’interno della scuola sono state ripristinate e
ciascuno può riprendere la propria attività.
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Procedura di emergenza
Chiunque rilevi una possibile situazione di emergenza deve:
evitare di assumere iniziative personali se non adeguatamente formato (è assolutamente vietato
prendere qualsivoglia iniziativa che possa compromettere la propria e l’altrui incolumità;
avvisare ed allontanare quanto si trovino in prossimità del pericolo;
segnalare agli Addetti alle emergenze la situazione di emergenza rilevata;.
comunicare, qualora non si sia in grado di affrontare il pericolo, tramite personale di piano, a voce, lo
stato di allarme a tutti i componenti la squadra di emergenza ed eventualmente, in caso di pericolo
grave, a tutti i presenti, azionando l’allarme;
raggiungere il punto di raccolta esterno stabilito
Ricevutane comunicazione o udito il segnale di allarme ogni lavoratore deve:
interrompere le attività.
mettere in sicurezza le attrezzature o apparecchiature utilizzate;
in caso di evacuazione, accertare col responsabile della evacuazione di ciascun piano, che le vie di fuga
siano sgombre, seguendo le indicazioni dello stesso nel caso si debbano trovare delle vie alternative
raggiungere il punto di raccolta seguendo le vie indicate dalla cartellonistica e dalle planimetrie.
Procedura di gestione infortunio o emergenza sanitaria
In caso di infortunio di un lavoratore è necessario:
avvisare l’addetto al primo soccorso della scuola;
se addestrati, soccorrere il lavoratore utilizzando presidi e attrezzature rese disponibili ;
in assenza o in caso di non rintracciabilità dell’addetto al primo soccorso della scuola, avvisare il Pronto
soccorso esterno(118) e seguirne le indicazioni.
Se il tipo di rischi propri dell’attività dell’impresa prevede un contenuto diverso della cassetta di primo
soccorso presente nella scuola, l’impresa è obbligata a integrare la cassetta con i presidi sanitari ritenuti
necessari.
Norme comportamentali per i lavoratori esterni nelle situazioni di emergenza
I lavoratori dell’Impresa devono, prima di dare inizio all’attività lavorative, dovranno:
prendere visione e memorizzare, anche con la lettura del Piano di emergenza,
- le norme comportamentali generali
- i nominativi delle squadre antincendio e primo soccorso cui rivolgersi
- le segnalazioni previste in caso di emergenza
prendere visione e memorizzare tramite le planimetrie affisse nell’Istituto: ,
- i percorsi di esodo ed i punti di raccolta;
- l’ubicazione dei pulsanti di allarme, dei quadri elettrici e delle valvole d’intercettazione delle
alimentazioni idriche e del gas,
segnalare agli addetti all’emergenza eventuali situazioni di emergenza e la presenza di persone in
difficoltà;
in caso di allarme: sospendere ogni attività, mettere in sicurezza le eventuali attrezzature in uso e
provvedere al distacco di eventuali alimentazioni idriche, elettriche e di gas qualora in atto per la loro
attività,
in caso di evacuazione, raggiungere il punto di raccolta stabilito per l’ambiente in cui si trovano ad
operare;
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Disposizioni generali per la sicurezza dei lavori di appalto
AL DSGA, AI COORDINATORI DI PLESSO
Qualora i lavori da eseguirsi dovessero interferire in altro modo con la normale attività dell’Istituzione
Scolastica, i lavoratori delle ditte appaltatrici o autonomi hanno l’ obbligo di segnalare anticipatamente tale
situazione, per consentire alla dirigenza scolastica, di attivare la cooperazione ed il coordinamento previsti
dall’art. 26 comma 2 del D. Lgs. 81/08, a tutela dell’igiene e della sicurezza di tutti i lavoratori, degli allievi e
di quanti altri si trovino, anche occasionalmente, all’interno dell’Istituzione Scolastica,
Le imprese appaltatrici ed i lavoratori autonomi hanno l’obbligo di adottare tutte le misure di prevenzione e
protezione idonee a salvaguardare la propria salute e sicurezza e quella di quanti possono subire
conseguenze dalla loro attività; a tal fine dovranno:
prima di accedere alle aree interessate dall’intervento, concordare con il referente della scuola le
tempistiche e le modalità di effettuazione delle attività e formalizzare attraverso il verbale di
coordinamento le misure di prevenzione e protezione concordate,
esporre per tutto il tempo di permanenza nella scuola il cartellino di riconoscimento corredato di
fotografia contenente le sue generalità e l'indicazione del datore di lavoro,
prendere visione e seguire le indicazioni della cartellonistica e della segnaletica esposta nell’Istituzione
Scolastica, rivolgendosi, per eventuali chiarimenti, al personale della scuola,
evitare di accedere, senza precisa autorizzazione, a zone diverse da quelle interessate ai lavori ed in
particolare ove:
sia interdetto l’accesso per motivi di sicurezza;
siano presenti alunni o personale scolastico;
non sia stato espressamente consentito l’accesso dal personale scolastico
utilizzare, per l’esecuzione dei lavori oggetto dell’appalto, esclusivamente macchine o attrezzature di
sua proprietà conformi alle vigenti norme di legge e di buona tecnica,
segregare con idonea delimitazione e segnalare con relativo divieto di accesso ai non addetti, le zone
interessate dalle lavorazioni. L’estensione dell’area ad accesso interdetto deve comprendere anche:
eventuali depositi dei materiali impiegati e di risulta,
aree in cui avviene la movimentazione di materiali e/o attrezzature,
luoghi di stazionamento delle macchine, delle attrezzature, degli utensili,
spazi attraversati da cavi per l’energia elettrica o di tubi per l’adduzione idrica o da altri elementi
che potrebbero costituire pericolo alla circolazione;
predisporre, quando necessario, idonea segnaletica di sicurezza,
evitare di ingombrare, anche solo momentaneamente, le vie di fuga e le uscite di emergenza con
attrezzature e materiali vari.
evitare di dover lasciare, nelle aree di lavoro o di transito (anche se ad uso esclusivo del cantiere),
attrezzature incustodite che possano costituire fonte di pericolo se non dopo averle messe in sicurezza.
evitare di spostare, rimuovere od occultare i presidi e la segnaletica di sicurezza e di emergenza, se non
in caso di assoluta necessità e solo dopo avere sentito il referente della scuola.
Non lasciare incustoditi materiali, attrezzi o prodotti di alcun genere, evitando di depositare gli stessi
oltre il tempo necessario per l’intervento,
Segnalare preventivamente eventuali lavorazioni pericolose,
Le Imprese appaltatrici ed i lavoratori autonomi hanno inoltre l’obbligo di:
ridurre l’eventuale emissione dei rumori nei limiti compatibili con l’attività scolastica, se possibile anche
anticipando o posticipando le attività rumorose in orari in cui non viene svolta attività didattica,
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ridurre al minimo l’emissione di polveri, se necessario realizzando idonee barriere antipolvere al fine di
evitare la diffusione di polveri negli ambienti scolastici.
Qualora si renda necessario l’uso di fiamme libere o vengano svolte attività che presentino rischio incendio,
l’impresa dovrà informare preventivamente il referente della scuola al fine di individuare le misure di
prevenzione e protezione necessarie per eliminare o ridurre la situazione di rischio
Si ricorda inoltre che,
il Dirigente Scolastico, nella sua qualità di Datore di lavoro dell’unità produttiva, non è responsabile per
quanto attiene i rischi propri dell’attività dei lavoratori delle ditte appaltatrici o dei lavoratori autonomi
e i lavori da effettuare devono essere, oltre che a regola d’arte, rispondenti alla vigente normativa di
igiene e sicurezza sul lavoro
in ambito scolastico il Dirigente Scolastico (o il suo delegato) rappresenta la figura di riferimento ed ha
competenza a:
visionare il cartellino di identificazione dell’operatore,
dare disposizioni su norme di comportamento,
negare o consentire l’accesso a locali o ambiti dell’istituzione scolastica;
In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il
datore di lavoro, o referente di sede, potrà ordinare la sospensione del servizio in oggetto disponendone la
ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le
condizioni di sicurezza e igiene sul lavoro.
Per queste sospensioni e per quelle dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà
alcun compenso o indennizzo all’Appaltatore.
_____________________________
SOTTOSCRIZIONE DELL’INFORMATIVA e coordinamento
Luogo:
Il Dirigente Scolastico:
L’Impresa:
......................................................
......................................................
......................................................
......................................................
...............................
Data:
...............................
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Procedure operative per la situazioni di appalto
Al DSGA, agli ASPP, ai COORDINATORI DI PLESSO, ai COLLABORATORI SCOLASTICI
In caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi
all’interno dell’Istituzione Scolastica, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell’ambito
dell’intera attività lavorativa dell’Istituzione Scolastica, unitamente al rispetto della normativa per gli
appalti pubblici e a quelle sulla tracciabilità dei flussi finanziari, ai sensi della normativa di igiene e sicurezza
sul lavoro, preliminarmente all’affidamento dell’appalto o della commissione, Il DSGA dovrà verificare
l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai
servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione. La verifica
va effettuata sulla base della:
1. acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato, per la
specifica tipologia d’appalto;
2. acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi circa il possesso
dei requisiti di idoneità tecnico professionale per la specifica tipologia d’appalto;
3. acquisizione del DURC relativo alla regolarità contributiva previdenziale ed assicurativa dei lavoratori
dipendenti occupati nelle attività oggetto di appalto
4. acquisizione dell’autocertificazione relativa all’assolvimento degli obblighi derivanti dalle specifiche
normative riguardanti la materia dell’appalto (normativa HACCP per mense, bar interni e distributori
automatici di bevande/alimenti) e di quelli in materia di igiene e sicurezza del lavoro ed in particolare
di aver:
a) designato e formato i lavoratori addetti alle emergenze
b) fornito ai lavoratori la formazione e l’informazione di cui agli Art. 36-37 D. Lgs. 81/2008
c) fornito ai lavoratori eventuali dispositivi di protezione individuale
d) assicurato l’eventuale sorveglianza sanitaria
Inoltre, al fine di fornire all’appaltatore informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono
destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività
ed al fine di eliminare rischi dovuti alle eventuali interferenze tra le attività proprie e quelle oggetto
d’appalto, il Dirigente Scolastico, avvalendosi del proprio SPP, provvede ad elaborare uno specifico
documento di valutazione dei rischi da interferenze DUVRI. Nel DUVRI andranno indicati anche gli eventuali
costi per la sicurezza incidenti sull’appalto, costi non soggetti a ribasso).
Il DUVRI non va redatto per attività di durata inferiore a 5 uomini/giorno nell’arco contrattuale, per le
semplici forniture di materiali e per i servizi di natura intellettuale.
In caso di lavori o prestazioni d’opera non direttamente commissionate dall’Istituzione scolastica, (lavori
per interventi strutturali e manutentivi, servizi di refezione, servizi di pulizia ecc.) l’obbligo di
predisposizione del DUVRI è a carico del committente che dovrà indicare una valutazione ricognitiva dei
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rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare
dall’esecuzione del contratto.
Il D.S. dell’Istituzione Scolastica presso la quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio
dell’esecuzione, integra tramite il proprio RSPP il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da
interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione
dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.
In assenza di DUVRI, sarà compito del Coordinatore Responsabile di plesso consentire l’avvio delle attività
oggetto d’appalto o di prestazione d’opera solo dopo aver fornito le predette informazioni con la specifica
integrazione allegata alla procedura (Allegato1) controfirmata dal responsabile della ditta esecutrice dei
lavori.
In tutti i casi in cui non sia necessaria la predisposizione del DUVRI (lavori di manutenzione ordinaria di
durata non superiore a 5 uomini/giorno) i lavoratori autonomi o delle Ditte appaltatrici che accedono
nell’edificio Scolastico o nelle relative pertinenze esterne per svolgere attività lavorative (escluso quelle
intellettuali e di sola fornitura materiali), dovranno essere informati sui rischi specifici esistenti
nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate
dall’Istituzione Scolastica.
A conferma dell’avvenuto adempimento informativo andrà completato e fatto firmare, al Preposto della
Ditta appaltatrice o al lavoratore autonomo, l’apposito modulo (allegato 2).
Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto, il personale occupato dall’impresa
appaltatrice o subappaltatrice dovrà essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di
fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.
I collaboratori scolastici in servizio all’ingresso hanno il compito di far rispettare tale disposizione, negando
l’accesso ai lavoratori non identificabili con la predetta tessera di riconoscimento.
Destinatari
La presente procedura viene trasmessa al DSGA, ai componenti del SPP, ai Coordinatori Responsabili di
plesso ed ai collaboratori scolastici deputati al controllo degli ingressi.
Riesame e verifica
Le procedure, le istruzioni operative, le disposizioni sono riesaminate e revisionate in base all’esperienza
acquisita, in particolare in caso di modifiche organizzative e/o di segnalazioni ricevute dai lavoratori o dai
RLS per migliorare il sistema di gestione degli appalti di lavori e forniture di servizi.
DOCUMENTAZIONE
Informativa per appalti e lavori (sostitutivo del DUVRI). (Allegato 1)
Informativa per Ditte appaltatrici e lavoratori autonomi (attestante l’informazione sui rischi specifici
esistenti e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate). (Allegato 2)
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Allegato 1
Da utilizzare in tutte le situazioni di prestazione d’opera e/o servizi di durata superiore a 5 uomini/giorno.
Va fatto firmare, in assenza di DUVRI, al Preposto/Responsabile per la sicurezza della Ditta o al Lavoratore
autonomo
INFORMATIVA PER APPALTI E LAVORI
(D. Lgs. 81/08 - Art. 26 comma 2, 3, 3ter)
Premessa
Il datore di lavoro, ai sensi dell’Art. 26 c.3 del D. Lgs. 81/08, in caso di affidamento di lavori, servizi e
forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, o di una singola
unità produttiva della stessa, fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni:
sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e
di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
sui rischi da interferenza tra le proprie attività e le lavorazioni introdotte dall’esecutore dei lavori con le
relative misure di prevenzione.
In ottemperanza al dettato legislativo, vengono riportati di seguito:
1.
Rischi propri delle attività svolte nell’Istituzione Scolastica e le specifiche misure di prevenzione e
protezione messe in atto per la loro eliminazione o controllo;
2.
Rischi generali da interferenza tra le proprie attività e le lavorazioni introdotte dall’esecutore dei
lavori con le relative misure di prevenzione.
3.
Organizzazione aziendale per la prevenzione e le emergenze
4.
Gestione delle emergenze
5.
Disposizioni generali per la sicurezza dei lavori in appalto
Più dettagliate informazioni sui rischi propri delle attività svolte nell’Istituzione Scolastica e le specifiche
misure di prevenzione e protezione messe in atto per la loro eliminazione o controllo, sono riportate nel
Documento di Valutazione dei rischi - Piano di Prevenzione e nei suoi allegati che vengono messi a
disposizione unitamente alla presente informativa.
I lavoratori delle ditte appaltatrici sono pertanto invitati a prendere visione di tale documentazione resa
disponibile presso la sede e, qualora necessario, a richiedere chiarimenti agli Addetti al Servizio di
Prevenzione e Protezione o al Preposto responsabile dell’unità produttiva.
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Rischi propri dell’attività
Fattori di rischio
Misure di prevenzione e protezione
Ambienti di lavoro
Aspetti strutturale e manutentivi:
Gli ambienti di lavoro rispondono ai requisiti di cui al titolo II ed Allegato IV del
D. Lgs. 81/08, eventuali momentanee situazioni strutturali e manutentive che
dovessero comportare rischi per la salute e sicurezza devono essere
adeguatamente segnalate.
Microclima:
Gli ambienti sono costruiti in modo tale da determinare situazioni
microclimatiche confortevoli, sia in termini di temperatura che di ventilazione.
I parametri microclimatici non confortevoli sono corretti con dispositivi di
ventilazione e di climatizzazione generale o localizzata.
Illuminazione
Tutte gli ambienti di lavoro sono illuminati naturalmente o artificialmente in
maniera tale da assicurare una sufficiente visibilità in relazione alle attività in
essi svolte
Elettrocuzione
L’impianto elettrico è costruito a norma del DM 37/08
E’ fatto obbligo ai lavoratori di:
Mantenere chiusi i quadri elettrici
Non effettuare interventi di manutenzione di propria iniziativa, facendo
ricorso al personale specializzato
Assicurarsi, prima di collegare apparecchiature elettriche, che le prese
sopportino il carico richiesto
Non utilizzare prese multiple
Non staccare le spine dalla presa tirando per il cavo.
Non utilizzare cavi volanti e comunque di non lasciare, in zone di passaggio,
cavi sul pavimento
Impianti tecnologici
Gli impianti presenti sono realizzati secondo le norme di cui al DM 37/08.
Attrezzature di lavoro
Le attrezzature in uso sono tutte rispondenti alle norme del DPR 459/96 e sono
sottoposte a regolare manutenzione.
Il personale ha a disposizione i manuali d’uso e manutenzione
33
Il personale, laddove necessario, viene adeguatamente addestrato
E’ fatto obbligo ai lavoratori di
Non utilizzare macchine ed attrezzature se non espressamente autorizzati e,
se necessario, adeguatamente addestrati,
Non manomettere le macchine ed attrezzature in uso
Controllare a vista, prima dell’uso, macchine e delle attrezzature al fine di
verificarne l’integrità, evitando l’uso di quelle che non risultino integre e
segnalando subito se qualche protezione o dispositivo è spostato,
manomesso o inefficiente, richiedendone l'immediato ripristino.
Sostanze e preparati
pericolosi
Sono presenti, per le attività di pulizia ed esercitazioni didattiche, modesti
quantitativi di sostanze e preparati pericolosi con l’obiettivo della loro
sostituzione progressiva, laddove possibile ed in fase di acquisto, con prodotti
che non abbiano caratteristiche di pericolosità.
Per tutti i prodotti pericolo in uso occorre:
annotare, in apposito registro, tipologia del prodotto, quantità e soggetti
autorizzati all’uso
acquisire e mettere a disposizione dei lavoratori la scheda di sicurezza delle
sostanze e dei preparati pericolosi in uso
apporre di adeguata segnaletica ove vengono manipolati e/o conservati i
prodotti pericolosi e/o sia previsto l’utilizzo dei dispositivi di protezione
individuale,
qualora previsto dalla scheda di sicurezza, fornire ai lavoratori interessati i
dispositivi di protezione individuale,
mettere a disposizione dei lavoratori esposti a polveri idonei sistemi di
captazione,
mettere a disposizione dei lavoratori che utilizzano sostanze o preparati
pericolosi docce o flaconcini lava occhi
E’ fatto obbligo ai lavoratori di:
seguire scrupolosamente le indicazioni della scheda di sicurezza
evitare il contatto con la pelle, con gli occhi o con altre parti del corpo, nel
caso di contatto cutaneo lavarsi abbondantemente con acqua; per
situazioni gravi (ustioni, ingestione, irritazioni, ecc.) ricorrere agli addetti al
primo soccorso,
non travasare i prodotti pericolosi in contenitori privi di etichetta,
messa a stoccaggio dei prodotti pericolosi in armadi chiudibili dotati di
fondo anti sversamento e, se volatili, di idoneo sistema di convogliamento
vapori;
divieto di mescolare tra loro prodotti che possono determinare la
produzione di sostanze volatili pericolose o di cui non si conoscono le
caratteristiche
utilizzare, quando previsto, i dispositivi di protezione individuale messi a
disposizione
utilizzare i prodotti pericolosi con caratteristiche di volatilità solo sotto
cappa di aspirazione.
34
Agenti cancerogeni e
mutageni
Videoterminali
Non vengono utilizzate, né sono presenti, sostanze o preparati che possono
essere classificati come agenti cancerogeni.
Organizzazione del lavoro in modo da evitare l’utilizzo di apparecchiature dotate
di schermo video per più di 18 ore nell’arco della settimana lavorativa
Pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al
videoterminale.
Corretto posizionamento dello schermo rispetto alle fonti di illuminazione
Organizzazione della postazione di lavoro conforme alla normativa
Messa a disposizione di software di facile utilizzo e comprensibilità
Movimentazione
manuale dei carichi
Attività svolta solo occasionalmente per la cui prevenzione può essere
sufficiente una adeguata formazione ed informazione di tutto il personale
interessato, relativamente ai rischi legati movimentazione manuale dei carichi,
con particolare riferimento al peso ed alle caratteristiche del carico da
movimentare, alle situazioni ambientali ed alle modalità per una corretta
esecuzione dell’attività di movimentazione
Rumore
L’assenza di macchine o attrezzature rumorose fa ragionevolmente supporre
che non vengano superati i valori limite inferiori di azione e possono essere
esclusi rischi di esposizione a rumore.
Vibrazioni
L’assenza di sorgenti che producano vibrazioni fa ragionevolmente supporre che
non vengano superati i valori limite inferiori di azione e possono essere esclusi
rischi di esposizione a vibrazioni.
Radiazioni non
ionizzanti
Le macchine e attrezzature in uso, non rappresentando significativa fonte di
emissioni elettromagnetiche, anche se utilizzate contemporaneamente, non
possono determinare il rischio da esposizione a campi elettromagnetici.
Radiazioni ionizzanti
L’assenza di apparecchiature con emissione significativa di radiazioni ottiche, fa
ragionevolmente supporre che possano essere esclusi rischi di esposizione a
35
radiazioni ottiche artificiali.
Radiazioni ottiche
artificiali
L’assenza di apparecchiature con emissione significativa di radiazioni ottiche, fa
ragionevolmente supporre che possano essere esclusi rischi di esposizione a
radiazioni ottiche artificiali.
Agenti biologici
Non vengono utilizzati né sono presenti agenti biologici salvo quelli legati
all’affollamento dei locali.
Per evitare l’insorgere di situazioni di rischio per la salute:
mantenere costantemente puliti gli ambienti di lavoro,.
garantire idonea ventilazione ed effettuare periodici ricambi d’aria per tutti
i locali di lavoro,
bonifica periodica degli ambienti esterni al fine di evitare la presenza oggetti
taglienti o acuminati che possano essere veicolo di spore tetaniche.
utilizzo di guanti in gomma e di camici nelle attività di pulizia e disinfezione
dei servizi igienici.
utilizzo di guanti monouso, mascherine e grembiuli idrorepellenti per le
attività che possono comportare il venire a contatto con fluidi corporei
(assistenza igienica a disabili e minori non autosufficienti, primo soccorso
ecc.);
Tutela della maternità
Divieto di utilizzo per le lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di
allattamento fino a sette mesi dopo il parto, anche adibendo la lavoratrice, in
via provvisoria, ad altra mansione, in lavorazioni che possono comportare
l’esposizione a fattori di rischio quali:
Virus della rosolia,
Movimentazione manuale di carichi,
Frequenza di spostamenti su scale e dislivelli,
Attività richiedenti la stazione eretta,
Attività ad alto affaticamento fisico e mentale,
Accudienza alunni con disturbi del comportamento,
Manipolazione sostanze pericolose.
Modifica dei ritmi lavorativi, in modo che essi non siano eccessivi e che non
comportino una situazione particolarmente affaticante
Rischi psicosociali
lavoro-correlati
Al fine di evitare l’insorgere di rischi psicosociali lavoro correlati:
Coinvolgere i dipendenti ed i loro rappresentanti nella valutazione del
rischio e nella prevenzione dello stress psicofisico e del mobbing
Evitare definizioni imprecise di ruoli e mansioni
Dare ai singoli lavoratori la possibilità di scegliere le modalità di esecuzione
36
del proprio lavoro;
Diminuire l’entità delle attività monotone e ripetitive;
Aumentare le informazioni concernenti gli obiettivi;
Distribuire/comunicare efficacemente gli standard ed i valori
dell’organizzazione a tutti i livelli organizzativi;
Fare in modo che gli standard ed i valori dell’organizzazione siano noti ed
osservati da tutti i lavoratori dipendenti;
Antincendio
L’attività, data l’elevata presenza contemporanea di persone nell’edificio, viene
considerata a rischio d’incendio.
Le conseguenti misure di prevenzione prevedono:
Primo soccorso
redazione di un piano di emergenza comprensivo delle procedure per
l’evacuazione e di una adeguata cartografia per tutti gli ambienti di lavoro
Manutenzione periodica dei sistemi e delle attrezzature antincendio
Controllo periodico con registrazione nel Registro dei controlli periodici
antincendio:
- dei presidi antincendio
- della praticabilità delle vie di uscita e delle porte di emergenza,;
- dell’illuminazione di emergenza
- della segnaletica per le emergenze
- dell’illuminazione di emergenza
- delle porte REI
Divieto di fumo e di utilizzare fiamme libere
Limitazione dei carichi d’incendio negli archivi e depositi
Designazione e formazione del personale addetto ai servizi di emergenza
antincendio ed evacuazione di emergenza.
Formazione ed aggiornamento periodico del personale e degli studenti,
sulle procedure per l’esodo in caso di emergenza e dei nominativi degli
addetti alla gestione delle emergenze.
Realizzazione di almeno due esercitazione antincendio all’anno
L’attività è classificata come azienda appartenente al Gruppo B di cui al DM
388/03, le relative misure di prevenzione prevedono:
Messa a disposizione di almeno una cassetta di primo soccorso
Designazione e formazione del personale addetto ai servizi di emergenza di
primo soccorso.
Formazione ed aggiornamento periodico del personale e degli studenti,
sulle procedure di primo soccorso e dei nominativi degli addetti alla
gestione delle emergenze.
37
Dispositivi di
protezione individuale
In relazione alle diverse attività:
Piccola manutenzione:
- occhiali protettivi
- guanti monouso
- guanti rischi meccanici
- scarpe sicurezza
- mascherina antipolvere
Movimentazione manuale dei carichi
- tuta da lavoro
- guanti rischi meccanici
- scarpe sicurezza
Pulizie
- guanti in gomma
- guanti monouso
- grembiule
- scarpe antiscivolo
- mascherina antipolvere
Assistenza disabili/minori non autosufficienti
- guanti monouso
- grembiule
- mascherina
Attività di laboratorio
- specifici in relazione alle attrezzature ed ai prodotti pericolosi
utilizzati
Primo soccorso
- guanti monouso
- occhiali protettivi
- mascherina
Antincendio
- coperta ignifuga
- guanti ignifughi ed anticalore
- elmetto di protezione con visiera
-
38
Rischi generali da interferenza
A tutto il personale scolastico – All’impresa appaltatrice
SITUAZIONI DI
PERICOLO
RISCHI DA
LIVELLO
INTERFERENZE
RISCHIO
Possibile contatto
tra i lavoratori
della Ditta
Appaltatrice ed
altre persone
presenti nella
Istituzione
Scolastica
Esposizione ad
Transito, manovra
e sosta di
automezzi nelle
pertinenze
esterne all’edificio
scolastico in
Impatti tra
autoveicoli
presenza di altri
veicoli del
personale
scolastico, allievi,
visitatori e
personale di altre
imprese che
operano nella
scuola.
medio
agenti fisici,
chimici,
biologici,
Rischi
organizzativi
MISURE DA ADOTTARE DA
PARTE
MISURE DA
ADOTTARE
DELL’ IMPRESA APPALTATRICE
DA PARTE DEL D.L.
DELLA SCUOLA
L’attività oggetto di appalto
dovrà essere organizzata in
modo tale da evitare, per
quanto possibile,
sovrapposizioni ed interferenze
con quella scolastica.
Il personale scolastico
è tenuto a:
Non si potrà iniziare alcuna
attività, se non a seguito di
avvenuta sottoscrizione del
DUVRI, cui i lavoratori della
Ditta Appaltatrice devono
attenersi scrupolosamente.
alto
La Ditta Appaltatrice deve
concordare preventivamente,
le modalità di accesso alla
scuola e i percorsi interni da
utilizzare.
Nelle pertinenze esterne
all’edificio scolastico, durante
la manovra o transito con
automezzi è obbligatorio
procedere a passo d’uomo.
- rispettare le
delimitazioni e la
segnaletica collocata
dall’impresa.
- non utilizzare le
attrezzature di
proprietà
dell’impresa.
Il personale scolastico
ha l’obbligo di
rispettare la
segnaletica presente
e di procedere con
cautela.
Parcheggiare i veicoli in modo
che non siano d’intralcio e che
sia ridotto al minimo
l’ingombro della via di transito.
39
Investimento
alto
Nelle pertinenze esterne
all’edificio scolastico, durante
la manovra o transito con
automezzi è obbligatorio
procedere a passo d’uomo.
Il personale scolastico
ha l’obbligo di non
transitare o sostare
dietro autoveicoli in
fase di manovra.
In caso di scarsa visibilità o con
manovre in retromarcia,
accertarsi preventivamente che
l’area sia libera da pedoni e, se
necessario, facendosi
precedere da persona a terra.
Non transitare o sostare dietro
autoveicoli in fase di manovra.
Carico e scarico
materiali e/o
attrezzature e
movimentazione
di carichi con
mezzi meccanici o
manuale in
presenza di
pedoni (personale
scolastico, allievi,
visitatori e
personale di altre
imprese che
operano nella
scuola).
Urti, impatti,
schiacciamenti,
scivolamenti,
medio
Prima delle operazioni di
carico/scarico assicurarsi che il
veicolo sia con motore spento e
freno a mano inserito.
Accertarsi preventivamente alle
operazioni di carico/scarico che
l’area sia libera da pedoni.
Il personale scolastico
ha l’obbligo di obbligo
di rispettare la
segnaletica presente
e di non transitare o
sostare in prossimità
di materiali
depositati.
E’ vietato effettuare le
operazioni di carico/scarico in
prossimità delle uscite
dell’edificio scolastico, durante
l’ingresso e l’uscita degli allievi,
qualora le tali operazioni siano
già stata iniziate devono essere
immediatamente sospese e
riprese solo dopo aver avuto
esplicita autorizzazione da
parte del personale scolastico
preposto al controllo degli
accessi.
Qualora sia necessario
depositare momentaneamente
i carichi all’esterno della scuola
in apposita area riservata,
appoggiarli su superfici piane
40
verificando che gli stessi siano
stabili e sicuri in modo che non
si verifichi il loro ribaltamento,
rotolamento o scivolamento.
Accesso alle aree
interessate ai
lavori da parte di
estranei:
(personale
scolastico, allievi,
visitatori e
personale di altre
imprese che
operano nella
scuola).
Rischio
elettrico,
Presenza di
materiali di rifiuto
e/o di risulta
nell’edificio e
nelle pertinenze
esterne
dell’Istituzione
Scolastica.
Impatti,
urti,tagli,
abrasioni,
inciampi,
scivolamenti
medio
Urti, impatti,
schiacciamenti,
scivolamenti,
Esposizione ad
agenti fisici,
chimici e
biologici.
medio
L’Impresa Appaltatrice, laddove
le lavorazioni oggetto di
appalto lo richiedano, provvede
a delimitare o confinare le aree
di lavoro e a porre specifica
segnaletica informando il
referente della scuola
fornendogli informazioni sui
rischi introdotti (es. rischio
elettrico, sostanze pericolose,
ecc.).
Il personale scolastico
è tenuto a:
E’ obbligo dell’Impresa
Appaltatrice:
Il personale scolastico
è tenuto a rispettare
le delimitazioni e la
segnaletica collocata
dall’impresa.
-
delimitare e segnalare
eventuali momentanei
depositi di rifiuti
- provvedere allo
smaltimento di tutti i
residui delle lavorazioni e
delle forniture lasciando i
luoghi puliti ed in ordine.
Lo smaltimento di rifiuti speciali
e pericolosi deve
- rispettare le
delimitazioni e la
segnaletica collocata
dall’impresa.
- non utilizzare le
attrezzature di
proprietà
dell’impresa.
avvenire secondo la normativa
vigente.
Uso di sostanze e
preparati
pericolosi
Rischio chimico
medio
Eventuali lavorazioni con
sostanze e preparati pericolosi
andranno effettuate di norma
in assenza di personale
scolastico, allievi, visitatori e
personale di altre imprese che
operano nella scuola, qualora le
tali operazioni si rendessero
necessarie ed inderogabili,
l’impresa provvederà ad
informare preventivamente il
referente della scuola
Il personale scolastico
è tenuto a rispettare
le delimitazioni e la
segnaletica collocata
dall’impresa.
41
fornendogli informazioni sui
rischi specifici introdotti dalle
lavorazioni
Uso di fiamme
libere e/o gas
esplodenti
Incendio
esplosione
medio
Eventuali lavorazioni con
fiamme libere e gas esplodenti
andranno effettuate di norma
in assenza di personale
scolastico ed allievi, qualora le
tali operazioni si rendessero
necessarie ed inderogabili,
l’impresa provvederà ad
informare preventivamente il
referente della scuola .
Rumore
Rischio rumore
medio
Eventuali lavorazioni fonte
significativa di rumore
andranno effettuate di norma
in assenza di personale
scolastico ed allievi, qualora le
tali operazioni si rendessero
necessarie ed inderogabili,
l’impresa provvederà ad
informare preventivamente il
referente della scuola.
Polveri
Rischio chimico
medio
Eventuali lavorazioni che
comportino emissione di
polveri andranno effettuate di
norma in assenza di personale
scolastico ed allievi,.
Il personale scolastico
è tenuto a rispettare
le delimitazioni e la
segnaletica collocata
dall’impresa.
Qualora tali operazioni si
rendessero necessarie ed
inderogabili, l’impresa
provvederà ad informare
preventivamente il referente
della scuola assicurando una
adeguata compartimentazione
delle zone interessate alle
lavorazioni.
Ultimate le lavorazioni gli
ambienti interessati dovranno
essere adeguatamente
42
bonificati dalla presenza di
polveri
Emergenza:
ustioni,
Mancata
conoscenza
intossicazioni,
medio
Prima di iniziare l’attività
ciascun lavoratore
dell’impresa appaltatrice
operante all’interno
dell’edificio scolastico deve:
asfissia
del piano di
emergenza e delle
relative
procedure da
parte del
personale della
Ditta Appaltatrice.
-
prendere visione delle
planimetrie di piano ed
individuare in modo chiaro
i percorsi di emergenza, le
vie di uscita ed i presidi
antincendio.
- prendere visione del Piano
di emergenza delle relative
procedure di evacuazione.
In fase di emergenza i
lavoratori dell’impresa si
Il Dirigente scolastico
mette a disposizione
dell’Impresa il piano
di emergenza,
comprensivo delle
procedure di
evacuazione e dei
nominativi degli
addetti alle
emergenze.
dovranno attenere alle
disposizioni impartite dagli
addetti della scuola incaricati
alla gestione delle
emergenze.
I lavoratori dell’impresa, in
presenza di situazioni di
pericolo, devono
immediatamente darne
comunicazione agli addetti alle
emergenze dell’Istituzione
Scolastica.
Se presente, il personale della
Impresa Appaltatrice dovrà
partecipare alle prove di
evacuazione organizzate
nell’Istituzione Scolastica.
Emergenza :
Rimozione
segnaletica e
medio
Non spostare o occultare i
mezzi di estinzione e la
segnaletica di emergenza che
devono sempre essere
facilmente raggiungibili e
43
presidi
antincendio
visibili.
Tutti i materiai rimossi
(cartelli,segnali, presidi mobili
antincendio ecc.) deve essere
consegnato al personale
scolastico.
Emergenza :
contusioni,
Ingombro vie di
traumi
medio
esodo e rimozione ustioni,
presidi
antincendio
Emergenza :
mancanza di
informazioni su
eventuali persone
presenti nella
scuola
asfissia
intossicazioni,
contusioni,
traumi
ustioni,
asfissia
intossicazioni
medio
-
E’ assolutamente vietato
ingombrare le vie di esodo,
le stesse dovranno restare
sempre libere, in modo da
garantire il deflusso delle
persone in caso di
evacuazione.
- stazionare, anche
temporaneamente, in
prossimità delle uscite di
emergenza o ostruire le
stesse con qualsiasi
materiale o mezzo.
Qualora per motivi inderogabili
sia necessario rendere
impraticabili temporaneamente
delle vie o uscite di emergenza,
è fatto obbligo d’informare
preventivamente il Referente
della scuola, solo
successivamente e con il
consenso scritto dello stesso, si
potrà interdire la via di esodo o
l’uscita di emergenza; tale
condizione deve comunque
protrarsi per il minor tempo
possibile.
Qualora ricorrano
condizioni
inderogabili che
rendano necessaria
l’impraticabilità di
una uscita di
emergenza o di una
via di esodo, il
Dirigente Scolastico
provvederà ad
individuare i percorsi
di esodo
I lavoratori dell’impresa ha
l’obbligo di informare, al
momento del loro ingresso e
dell’uscita, il personale
scolastico preposto al controllo
degli accessi della loro
presenza all’interno
dell’edificio scolastico e degli
ambienti in cui svolgeranno la
loro attività lavorativa.
Il Personale Scolastico
preposto al controllo
degli accessi annoterà
la presenza del
personale della Ditta
Appaltatrice
alternativi e ad
informare, sulle
nuove procedure,
tutti gli occupanti la
scuola.
44
45
Allegato 2
Da utilizzare in tutte le situazioni di prestazione d’opera e/o servizi di durata inferiore a5 uomini/giorno
indipendentemente dalla committenza. Va fatto firmare al Preposto/Responsabile per la sicurezza della
Ditta o al Lavoratore autonomo interessato
INFORMATIVA PER DITTE APPALTATRICI O LAVORATORI AUTONOMI
Come noto l’art. 26 c. 1b del D. Lgs. 81/08 obbliga il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori
all’interno della propria unità produttiva, a fornire ai lavoratori delle ditte appaltatrici ed ai lavoratori
autonomi dettagliate informazioni:
sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare
sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate
In riferimento a tale norma, il sottoscritto ...........................................................................................
in qualità di Datore di lavoro dell’unità produttiva in cui vengono svolti i lavori, che la valutazione dei rischi
non ha evidenziato rischi specifici di cui fare menzione e che le possibili situazioni di rischio risultano
debitamente controllate con l’adozione di specifiche misure di prevenzione e protezione; le informazioni al
riguardo sono state opportunamente riepilogate nel Documento di Valutazione dei rischi e Piano di
Prevenzione e nei suoi allegati.
Nei predetti fascicoli, oltre alle misure di prevenzione e di emergenza adottate sono indicati, in particolare,
i nominativi dell’organizzazione aziendale di prevenzione che dovranno essere di riferimento nelle
situazioni lavorative e nelle eventuali situazioni di emergenza i lavoratori delle ditte appaltatrici o autonomi
sono pertanto invitati a prendere visione di tale documentazione resa disponibile presso:
Bacheca per la sicurezza - Atrio d’ingresso dell’edificio
Su tali informazioni, qualora necessario, i lavoratori delle ditte appaltatrici ed i lavoratori autonomi
potranno chiedere chiarimenti agli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione o al Preposto
responsabile dell’unità produttiva.
Si rammenta che in ambito scolastico il Dirigente Scolastico (o il suo delegato) rappresenta la figura di
riferimento ed ha competenza a:
visionare il cartellino di identificazione dell’operatore,
dare disposizioni su norme di comportamento,
negare o consentire l’accesso a locali o ambiti dell’istituzione scolastica;
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In merito ai comportamenti ed ai lavori da eseguire, i lavoratori delle ditte appaltatrici o autonomi hanno
l’obbligo di adottare tutte le misure di prevenzione e protezione idonee a salvaguardare la propria salute e
sicurezza e quella di quanti possono subire conseguenze dalla loro attività; a tal fine dovranno:
Esporre la tessera di riconoscimento corredata di fotografia, generalità del lavoratore e indicazione del
datore di lavoro,
Non accedere per le lavorazioni a luoghi dove:
. sia interdetto l’accesso per motivi di sicurezza;
. siano presenti alunni o personale scolastico;
. non sia stato espressamente consentito l’accesso dal personale scolastico
a tal fine i lavoratori delle ditte appaltatrici o autonomi devono prendere visione e seguire le indicazioni
della cartellonistica e della segnaletica esposta nell’Istituzione Scolastica, rivolgendosi, per eventuali
chiarimenti, al personale della scuola;
Segregare con idonea delimitazione e segnalare con relativo divieto di accesso ai non addetti, le zone
interessate dalle lavorazioni.
L’estensione dell’area ad accesso interdetto deve comprendere anche:
. eventuali depositi dei materiali impiegati e di risulta,
. aree in cui avviene la movimentazione di materiali e/o attrezzature,
. luoghi di stazionamento delle macchine, delle attrezzature, degli utensili,
. spazi attraversati da cavi per l’energia elettrica o di tubi per l’adduzione idrica o da altri elementi
che potrebbero costituire pericolo alla circolazione;
Predisporre, quando necessaria, idonea segnaletica di sicurezza,
Non lasciare incustoditi materiali, attrezzi o prodotti di alcun genere, evitando di depositare gli stessi
oltre il tempo necessario per l’intervento,
Segnalare preventivamente eventuali lavorazioni pericolose,
Garantire l’assenza di interferenze tra l’attività lavorativa e le attività didattiche.
Qualora i lavori da eseguirsi dovessero interferire in qualsiasi modo con la normale attività dell’Istituzione
Scolastica, i lavoratori delle ditte appaltatrici o autonomi hanno l’ obbligo di segnalare anticipatamente tale
situazione, per consentire alla dirigenza scolastica, di attivare la cooperazione ed il coordinamento previsti
dall’art. 26 comma 2 del D. Lgs. 81/08, a tutela dell’igiene e della sicurezza di tutti i lavoratori, degli allievi e
di quanti altri si trovino, anche occasionalmente, all’interno dell’Istituzione Scolastica,
Si ricorda inoltre che il Dirigente Scolastico, nella sua qualità di Datore di lavoro dell’unità produttiva, non è
responsabile per quanto attiene i rischi propri dell’attività dei lavoratori delle ditte appaltatrici o dei
lavoratori autonomi e che i lavori da effettuare devono essere, oltre che a regola d’arte, rispondenti alla
vigente normativa di igiene e sicurezza sul lavoro.
li ..........................
Il Dirigente Scolastico .........................................................................................
Descrizione lavori da eseguire ............................................................................................................
47
...............................................................................................................................................................
Per presa visione il :
..........................................................................................
(qualifica)
....................................................................
(Nome e cognome)
.........................................................................
(firma leggibile)
N.B. - E’ necessario che la documentazione di prevenzione, alla quale i lavoratori delle ditte appaltatrici
o i lavoratori autonomi possono accedere per acquisire le necessarie informazioni, sia effettivamente
disponibile nel luogo o presso la persona indicata
48
Procedure operative per l’acquisto macchine ed attrezzature
A TUTTO IL PERSONALE
La presente modalità operativa viene applicata ogni qual volta si intenda acquistare macchine ed
attrezzature per, attività d’ufficio, didattiche d’aula e di laboratorio, pulizie e manutenzione.
Con il termine macchina si intende:
l'insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un sistema di azionamento diverso dalla
forza umana o animale diretta, composto di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati
tra loro solidamente per un'applicazione ben determinata;
l'insieme di al p.to precedente, al quale mancano solamente elementi di collegamento al sito di impiego
o di allacciamento alle fonti di energia e di movimento;
l'insieme di cui ai 2 p.ti precedenti, pronto per essere installato e che può funzionare solo dopo essere
stato montato su un mezzo di trasporto o installato in un edificio o in una costruzione;
l'insiemi di macchine, di cui ai 3 p.ti precedenti, che per raggiungere uno stesso risultato sono disposti e
comandati in modo da avere un funzionamento solidale;
l'insieme di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro solidalmente e destinati
al sollevamento di pesi e la cui unica fonte di energia è la forza umana diretta.
non vanno considerati come macchine:
o
apparecchiature audio e video
o motori elettrici
o apparecchiature di collegamento e di controllo a bassa tensione
o trasformatori
o apparecchiature di collegamento e di comando
o tutte le armi (e non solo le armi da fuoco)
o i trattori agricoli e forestali
Con il termine Attrezzatura si intende:
qualsiasi macchina, apparecchio, utensile od impianto destinato ad essere usato durante il lavoro.
Scelta delle macchine e avvio della pratica per il loro acquisto
Tutte le macchine e le attrezzature, nuove o usate, che debbono essere acquistate dovranno rispondere ai
Requisiti Essenziali di Sicurezza dettati dal D. Lgs. 27 gennaio 2010 n° 17 che regola l’acquisto e la vendita
di macchine sia nuove che usate.
Macchina nuova:
Deve essere accompagnata da una dichiarazione "CE" di conformità che attesti il rispetto della macchina
ai Requisiti Essenziali di Sicurezza dettati dal D. Lgs. 27 gennaio 2010 n° 17 .
Deve essere accompagnata da un manuale d’uso e manutenzione;
Deve presentare apposta la marcatura "CE" con relativa targa di identificazione.
49
Macchina usata:
Se la macchina è stata costruita ed immessa nel mercato prima dell’entrata in vigore del D.P.R. 459 del 24
luglio 1996 deve essere correlata dell’attestazione di conformità alla legislazione previgente alla data di
entrata in vigore del suddetto decreto (Art. 11 comma 1).
Se la macchina è stata costruita ed immessa nel mercato dopo l’entrata in vigore del D.P.R. 459 del 24 luglio
1996:
Deve essere accompagnata da una dichiarazione "CE" di conformità;
Deve essere accompagnata da un manuale d’uso e manutenzione;
Deve presentare apposta la marcatura "CE" con relativa targa di identificazione.
Qualora tali condizioni non siano rispettate è vietato procedere all’acquisto della macchina.
Chiunque (DSGA, docenti di laboratori e officine, docenti) intenda effettuare acquisti di macchine ed
attrezzature, al momento della scelta, ne deve valutare le caratteristiche di pericolosità e orientarsi,
laddove possibile, verso l’acquisto di prodotti per nulla o meno pericolosi.
Gli ordini relativi agli acquisti dei prodotti pericolosi dovranno essere effettuati compilando in ogni sua
parte il modulo di richiesta (allegato 2) reperibile presso gli uffici amministrativi.
Al ricevimento del modulo per la richiesta di macchine o attrezzature, il DSGA o l’Ufficio Tecnico, a seconda
delle competenze, interpella preliminarmente il SPP della scuola.
Il SPP valuterà i rischi introdotti nel ciclo lavorativo dalla macchina/attrezzatura richiesta ed esprime
l’assenso o il dissenso dall’acquisto, in caso di dissenso (motivato) valuterà unitamente al richiedente, la
possibilità di sostituzione della macchina/attrezzatura richiesta con meno pericolosa.
Destinatari e modalità di trasmissione
La presente procedura viene trasmessa al DSGA, al Responsabile dell’Ufficio Tecnico ed ai docenti e
Responsabili di laboratorio che sono tenuti ad osservarla nella richiesta e l’acquisto di macchina o
attrezzature.
Riesame e verifica
Le procedure, le istruzioni operative, le disposizioni sono riesaminate e revisionate in base all’esperienza
acquisita, in particolare in caso di modifiche organizzative e/o di segnalazioni ricevute dai lavoratori o dai
RLS per migliorare il sistema di gestione per l’acquisto di macchina/attrezzature.
DOCUMENTAZIONE
50
Allegato 1- Richiesta di acquisto di macchine ed attrezzature
51
Allegato 1 - Richiesta di acquisto di macchine ed attrezzature
Prodotto da ordinare
Tipo di attività che ne richiede l’acquisto
Quantità
Rischi introdotti
(taglio, rumore, vibrazioni ecc.)
Ufficio richiedente
data
richiedente
firma richiedente
Valutazione dell’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione
(motivazioni dell’assenso o dissenso all’acquisto, ed indicazioni dell’eventuale prodotto sostitutivo consigliato)
L’acquisto può essere effettuato (barrare la casella scelta)
data
nominativo ASPP
si
no
firma ASPP
N.B.
Il DSGA/Ufficio Tecnico potranno procedere all’acquisto della macchina /attrezzatura solo in caso di
assenso da parte del SPP.
52
Procedura operativa per l’acquisto di sostanze e preparati pericolosi
A tutto il personale
La presente procedura operativa viene applicata ogni qual volta si intenda acquistare sostanze e preparati
pericolosi per attività di laboratorio, attività didattiche d’aula e pulizie.
Le sostanze pericolose sono riconoscibili dall’etichetta in cui sono riportati: i pittogrammi indicanti la
pericolosità, le indicazioni di pericolo ed i consigli di prudenza).
Scelta delle sostanze e avvio della pratica per il loro acquisto
Chiunque (DSGA, docenti) intenda effettuare acquisti di sostanze e preparati pericolosi, al momento della
scelta, ne deve valutare le caratteristiche di pericolosità e orientarsi, laddove possibile, verso l’acquisto di
prodotti per nulla o meno pericolosi.
Assolutamente da evitare i prodotti cancerogeni contrassegnati con frasi di rischio da H 340 H 351 e, in
presenza di personale/allievi di sesso femminile, i prodotti con frasi di rischio da H 360 a H 362.
Le caratteristiche di pericolosità si possono facilmente rilevare dall’etichetta e dalle schede di sicurezza che
devono obbligatoriamente accompagnare i prodotti.
Gli ordini relativi agli acquisti dei prodotti pericolosi dovranno essere effettuati compilando in ogni sua
parte il modulo di richiesta (allegato 1) reperibile presso gli uffici amministrativi.
Dovranno essere acquistati quantitativi strettamente necessari, evitando scorte ingiustificate.
Al ricevimento del modulo per la richiesta di acquisto di sostanza o preparato pericoloso, il DSGA o l’Ufficio
Tecnico, a seconda delle competenze, interpella preliminarmente il SPP della scuola.
Il SPP valuterà che strutture, impianti e DPI in uso, siano compatibili per il contenimento del livello di rischio
introdotto dalla sostanza/preparato pericoloso richiesto ed esprime l’assenso o il dissenso dall’acquisto, in
caso di dissenso (motivato) valuterà unitamente al richiedente, la possibilità di sostituzione del prodotto
con altri per nulla o meno pericolosi.
Come riconoscere le sostanze pericolose
Il Regolamento CE n. 1272/2008, denominato CLP (Classification, Labelling and Packaging), entrato in vigore
nell'Unione Europea il 20 gennaio 2009 ha introdotto, a partire dal 1 giugno 2015 al termine di un periodo
di transizione durante il quale sono applicabili sia il vecchio sistema che il nuovo, un più aggiornato sistema
di classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele (soluzione composta di due o
più sostanze).
Nel nuovo regolamento CLP sono previsti nove pittogrammi a forma di losanga con fondo bianco e bordo
rosso contenente il simbolo nero.
53
Rispetto ai simboli precedentemente utilizzati il simbolo della croce di Sant’Andrea scompare e, in qualche
caso, è sostituito da un punto esclamativo (il quale indica effetti lievi per la salute); mentre il pittogramma
con la persona danneggiata (gravi effetti per la salute), che caratterizza gli agenti chimici sensibilizzanti,
mutageni, cancerogeni, tossici per la riproduzione, tossici per particolari organi bersaglio (per esposizione
singola e ripetuta), sostituisce i tradizionali pittogrammi raffiguranti il teschio o la croce di Sant’Andrea
(vedasi Allegato 2 del presente documento).
I pittogrammi introdotti dal nuovo regolamento CLP non sono sempre riconducibili automaticamente ai
simboli di pericolo previsti dalla precedente regolamentazione.
Di seguito si riportano le indicazioni di pericolo e i consigli di prudenza previste nella nuova classificazione
secondo il Regolamento CLP.
Indicazioni di pericolo
H200
Esplosivo instabile.
H201
Esplosivo; pericolo di esplosione di massa.
H202
Esplosivo; grave pericolo di proiezione.
H203
Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d'aria o di proiezione.
H204
Pericolo di incendio o di proiezione.
H205
Pericolo di esplosione di massa in caso d'incendio.
H220
Gas altamente infiammabile
H221
Gas infiammabile.
54
H222
Aerosol altamente infiammabile.
H223
Aerosol infiammabile.
H224
Liquido e vapori altamente infiammabili.
H225
Liquido e vapori facilmente infiammabili.
H226
Liquido e vapori infiammabili.
H228
Solido infiammabile.
H240
Rischio di esplosione per riscaldamento.
H241
Rischio d'incendio o di esplosione per riscaldamento.
H242
Rischio d’incendio per riscaldamento.
H250
Spontaneamente infiammabile all'aria.
H251
Auto riscaldante; può infiammarsi.
H252
Auto riscaldante in grandi quantità; può infiammarsi.
H260
A contatto con l'acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi spontaneamente.
H261
A contatto con l'acqua libera gas infiammabili.
H270
Può provocare o aggravare un incendio; comburente.
H271
Può provocare un incendio o un'esplosione; molto comburente.
H272
Può aggravare un incendio; comburente.
H280
Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato.
H281
Contiene gas refrigerato; può provocare ustioni o lesioni criogeniche.
H290
Può essere corrosivo per i metalli.
H300
Letale se ingerito.
H301
Tossico se ingerito.
H302
Nocivo se ingerito.
H304
Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie.
H310
Letale a contatto con la pelle.
H311
Tossico per contatto con la pelle.
H312
Nocivo per contatto con la pelle.
H314
Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
55
H315
Provoca irritazione cutanea.
H317
Può provocare una reazione allergica della pelle.
H318
Provoca gravi lesioni oculari.
H319
Provoca grave irritazione oculare.
H330
Letale se inalato.
H331
Tossico se inalato.
H332
Nocivo se inalato.
H334
Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato.
H335
Può irritare le vie respiratorie.
H336
Può provocare sonnolenza o vertigini.
H340 Può provocare alterazioni genetiche <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di
esposizione comporta il medesimo pericolo>.
H341 Sospettato di provocare alterazioni genetiche <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra
via di esposizione comporta il medesimo pericolo>.
H350 Può provocare il cancro <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione
comporta il medesimo rischio>.
H350i
Può provocare il cancro se inalato.
H351 Sospettato di provocare il cancro <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di
esposizione comporta il medesimo pericolo>.
H360 Può nuocere alla fertilità o al feto <indicare l'effetto specifico, se noto><indicare la via di esposizione
se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>.
H360D Può nuocere al feto.
H360Df Può nuocere al feto. Sospettato di nuocere alla fertilità.
H360F
Può nuocere alla fertilità.
H360FD Può nuocere alla fertilità. Può nuocere al feto.
H360Fd Può nuocere alla fertilità. Sospettato di nuocere al feto.
H361 Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto <indicare l'effetto specifico, se noto> <indicare la via di
esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>.
H361d Sospettato di nuocere al feto.
H361f
Sospettato di nuocere alla fertilità
H361fd Sospettato di nuocere alla fertilità Sospettato di nuocere al feto.
56
H362
Può essere nocivo per i lattanti allattati al seno.
H370 Provoca danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> <indicare la via di esposizione
se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>.
H371 Può provocare danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> <indicare la via di esposizione
se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo>.
H372 Provoca danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> in caso di esposizione prolungata o
ripetuta <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo
pericolo>.
H373 Può provocare danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> in caso di esposizione
prolungata o ripetuta <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il
medesimo pericolo>.
H400
Molto tossico per gli organismi acquatici.
H410
Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H411
Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H412
Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H413
Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Indicazione di pericolo supplementari
EUH001 Esplosivo allo stato secco.
EUH006 Esplosivo a contatto o senza contatto con l’aria.
EUH014 Reagisce violentemente con l'acqua.
EUH018 Durante l'uso può formarsi una miscela vapore-aria esplosiva/infiammabile.
EUH019 Può formare perossidi esplosivi.
EUH029 A contatto con l'acqua libera un gas tossico.
EUH031 A contatto con acidi libera un gas tossico.
EUH032 A contatto con acidi libera un gas altamente tossico.
EUH044 Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato.
EUH059 Pericoloso per lo strato di ozono.
EUH066 L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle.
EUH070 Tossico per contatto oculare.
EUH071 Corrosivo per le vie respiratorie.
57
EUH201 Contiene piombo. Non utilizzare su oggetti che possono essere masticati o succhiati dai bambini.
EUH201A Attenzione! Contiene piombo.
EUH202 Ciano acrilato. Pericolo. Incolla la pelle e gli occhi in pochi secondi. Tenere fuori dalla portata dei bambini.
EUH203 Contiene cromo (VI). Può provocare una reazione allergica.
EUH204 Contiene isocianati. Può provocare una reazione allergica.
EUH205 Contiene componenti epossidici. Può provocare una reazione allergica.
EUH206 Attenzione! Non utilizzare in combinazione con altri prodotti. Possono formarsi gas pericolosi (cloro).
EUH207 Attenzione! Contiene cadmio. Durante l'uso si sviluppano fumi pericolosi. Leggere le informazioni fornite dal
fabbricante. Rispettare le disposizioni di sicurezza.
EUH208 Contiene <denominazione della sostanza sensibilizzante>. Può provocare una reazione allergica.
EUH209 Può diventare facilmente infiammabile durante l'uso.
EUH209A Può diventare infiammabile durante l'uso.
EUH210 Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta.
EUH401 Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso.
Consigli di prudenza
P101
In caso di consultazione di un medico, tenere a disposizione il contenitore o l'etichetta del prodotto.
P102
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
P103
Leggere l’etichetta prima dell’uso.
P201
Procurarsi le istruzioni prima dell’uso.
P202
Non manipolare prima di avere letto e compreso tutte le avvertenze.
P210
Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere /superfici riscaldate - Non fumare.
P211
Non vaporizzare su una fiamma libera o altra fonte di ignizione.
P220
Tenere/conservare lontano da indumenti/......./ materiali combustibili.
P221
Prendere ogni precauzione per evitare di miscelare con sostanze combustibili....
P222
Evitare il contatto con l’aria.
P223
Evitare qualsiasi contatto con l’acqua. Pericolo di reazione violenta e di infiammazione spontanea.
P230
Mantenere umido con....
P231
Manipolare in gas inerte.
58
P231 + P232
Manipolare in gas inerte. Tenere al riparo dall’umidità.
P232
Proteggere dall’umidità.
P233
Tenere il recipiente ben chiuso.
P234
Conservare soltanto nel contenitore originale.
P235
Conservare in luogo fresco.
P235 + P410 Tenere in luogo fresco. Proteggere dai raggi solari.
P240
Mettere a terra / a massa il contenitore e il dispositivo ricevente.
P241
Utilizzare impianti elettrici/di ventilazione/d’illuminazione a prova di esplosione.
P242
Utilizzare solo utensili antiscintillamento.
P243
Prendere precauzioni contro le scariche elettrostatiche.
P244
Mantenere le valvole di riduzione libere da grasso e olio.
P250
Evitare le abrasioni /gli urti/..../gli attriti.
P251 Recipiente sotto pressione: non perforare né bruciare, neppure dopo l’uso
P260
Non respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol.
P261
Evitare di respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol.
P262
Evitare il contatto con gli occhi, la pelle o gli indumenti.
P263
Evitare il contatto durante la gravidanza/l’allattamento.
P264
Lavare accuratamente ... dopo l’uso.
P270
Non mangiare, né bere, né fumare durante l’uso.
P271
Utilizzare soltanto all’aperto o in luogo ben ventilato.
P272
Gli indumenti da lavoro contaminati non dovrebbero essere portati fuori dal luogo di lavoro.
P273
Non disperdere nell’ambiente.
P280
Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/Proteggere il viso.
P281
Utilizzare il dispositivo di protezione individuale richiesto.
P282
Utilizzare guanti termici/schermo facciale/Proteggere gli occhi.
P283
Indossare indumenti resistenti al fuoco/alla fiamma/ignifughi.
P284
Utilizzare un apparecchio respiratorio.
P285
In caso di ventilazione insufficiente utilizzare un apparecchio respiratorio.
59
P301 IN CASO DI INGESTIONE
P301 + P310 IN CASO DI INGESTIONE: contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.
P301 + P312 IN CASO DI INGESTIONE accompagnata da malessere: contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico
P301 + P330 + P331 IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la bocca. NON provocare il vomito.
P302 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE
P302 + P334 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: immergere in acqua fredda/avvolgere con un bendaggio umido.
P302 + P350 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare delicatamente e abbondantemente con acqua e sapone.
P302 + P352 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con acqua e sapone.
P303 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli)
P303 + P361+ P353 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): togliersi di dosso immediatamente tutti gli
indumenti contaminati. Sciacquare la pelle/fare una doccia.
P304 + P340 IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l'infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che
favorisca la respirazione.
P304 + P341 IN CASO DI INALAZIONE: se la respirazione è difficile, trasportare l'infortunato all’aria aperta e
mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione.
P304 IN CASO DI INALAZIONE
P305 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI
P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: Sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le
eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P306 + P360 IN CASO DI CONTATTO CON GLI INDUMENTI: sciacquare immediatamente e abbondantemente gli
indumenti contaminati e la pelle prima di togliersi gli indumenti.
P306 IN CASO DI CONTATTO CON GLI INDUMENTI
P307 IN CASO DI ESPOSIZIONE
P307 + P311 In caso di esposizione, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.
P308 In caso di esposizione o di possibile esposizione
P308 + P313 In caso di esposizione o di possibile esposizione, consultare un medico.
P309 + P311 In caso di esposizione o di malessere, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.
P309 In caso di esposizione o di malessere
P310
Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI o un medico.
P311
Contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.
P312
In caso di malessere, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.
60
P313
Consultare un medico.
P314
In caso di malessere, consultare un medico.
P315
Consultare immediatamente un medico.
P320
Trattamento specifico urgente (vedere....... su questa etichetta).
P321
Trattamento specifico (vedere .......su questa etichetta).
P322
Interventi specifiche (vedere .....su questa etichetta).
P330
Sciacquare la bocca.
P331
NON provocare il vomito.
P332 + P313 In caso di irritazione della pelle, consultare un medico.
P332
In caso di irritazione della pelle
P333 + P313 In caso di irritazione o eruzione della pelle, consultare un medico.
P333
In caso di irritazione o eruzione della pelle
P334
Immergere in acqua fredda/ avvolgere con un bendaggio umido.
P335
Rimuovere dalla pelle le particelle.
P335 + P334 Rimuovere dalla pelle le particelle. Immergere in acqua fredda/avvolgere con un bendaggio umido.
bendaggio umido.
P336
Sgelare le parti congelate usando acqua tiepida. Non sfregare la parte interessata.
P337
Se l’irritazione degli occhi persiste
P337 + P313 Se l’irritazione degli occhi persiste, consultare un medico.
P338
Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P340
Trasportare l'infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che
favorisca la respirazione.
P341
Se la respirazione è difficile, trasportare l'infortunato all’aria aperta e mantenerlo a
riposo in posizione che favorisca la respirazione.
P342
In caso di sintomi respiratori
P342 + P311 In caso di sintomi respiratori, contattare un CENTRO ANTIVELENI o un medico.
P350
Lavare delicatamente e abbondantemente con acqua e sapone.
P351
Sciacquare accuratamente per parecchi minuti.
61
P352
Lavare abbondantemente con acqua e sapone.
P353
Sciacquare la pelle/fare una doccia.
P360
Sciacquare immediatamente e abbondantemente gli indumenti contaminati e la pelle
prima di togliersi gli indumenti.
P361
Togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati.
P362
Togliersi di dosso gli indumenti contaminati e lavarli prima di indossarli nuovamente.
P363
Lavare gli indumenti contaminati prima di indossarli nuovamente.
P370
In caso di incendio.
P370 + P376 In caso di incendio bloccare la perdita, se non c’è pericolo.
P370 + P378 In caso di incendio, estinguere con....
P370 + P380 + P375 In caso di incendio, evacuare la zona. Rischio di esplosione. Utilizzare i mezzi
estinguenti a grande distanza.
P370 + P380 Evacuare la zona in caso di incendio.
P371
In caso di incendio grave e di grandi quantità
P371 + P380 + P375 In caso di incendio grave e di grandi quantità, evacuare la zona. Rischio di esplosione. Utilizzare i
mezzi estinguenti a grande distanza.
P372
Rischio di esplosione in caso di incendio.
P373
NON utilizzare mezzi estinguenti se l’incendio raggiunge materiali esplosivi.
P374
Utilizzare i mezzi estinguenti con le precauzioni abituali a distanza ragionevole.
P375
Rischio di esplosione. Utilizzare i mezzi estinguenti a grande distanza
P376
Bloccare la perdita se non c’è pericolo.
P377
In caso d’incendio dovuto a perdita di gas, non estinguere a meno che non sia possibile bloccare la perdita
senza pericolo.
P378
Estinguere con ..
P380
Evacuare la zona.
P381
Eliminare ogni fonte d’accensione se non c’è pericolo.
P390
Assorbire la fuoriuscita per evitare danni materiali.
P391
Raccogliere la fuoriuscita.
P401
Conservare ...
62
P402 + P404 Conservare in luogo asciutto e in recipiente chiuso.
P402
Conservare in luogo asciutto.
P403 + P233 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato.
P403 + P235 Conservare in luogo fresco e ben ventilato.
P403
Conservare in luogo ben ventilato.
P404
Conservare in un recipiente chiuso.
P405
Conservare sotto chiave.
P406
Conservare in recipiente resistente alla corrosione/provvisto di rivestimento interno resistente.
P407
Mantenere un intervallo d’aria tra gli scaffali/i pallet.
P410
Proteggere dai raggi solari.
P410 + P403 Conservare in luogo ben ventilato e proteggere dai raggi solari.
P410 + P412 Proteggere dai raggi solari. Non esporre a temperature superiori a 50°C/122°F.
P411 + P235 Conservare in luogo fresco a temperature non superiori a ....°C...°F.
P411
Conservare in luogo fresco a temperature non superiori a ...°C/...°F.
P412
Non esporre a temperature superiori a 50°C/122°F.
P413
Conservare le rinfuse di peso superiore a .......kg/.....lb a temperature non superiori a ...°C/..°F.
P420
Conservare lontano da altri materiali.
P422
Conservare sotto ...
P501
Smaltire il prodotto/recipiente in ...
63
Allegato 1 - Richiesta di acquisto di Sostanza o preparato pericoloso
Prodotto da ordinare
Nome commerciale
Sostanza pericolosa contenuta nel
prodotto
Stato fisico (liquido, solido, ...)
Quantità / Numero di confezioni
Frequenza d'uso (giornaliera, mensile)
Simbolo di pericolosità (E, X, C, ...)
Frasi di rischio R
Consigli di prudenza S
Ufficio richiedente
data
richiedente
firma richiedente
Valutazione dell’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione
(motivazioni dell’assenso o dissenso all’acquisto, ed indicazioni dell’eventuale prodotto sostitutivo consigliato)
L’acquisto può essere effettuato (barrare la casella scelta)
Data
nominativo ASPP
si
no
firma ASPP
N.B. Il DSGA/Ufficio Tecnico potranno procedere all’acquisto della sostanza o prodotto pericoloso solo in
caso di assenso da parte del SPP.
64
Procedure operative per la gestione degli infortuni
A TUTTO IL PERSONALE
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente procedura si applica a tutti gli eventi definiti infortuni che si verificano a carico dei lavoratori dipendenti,
di lavoratori o persone terze all’Istituzione Scolastica e degli studenti e definisce le modalità per la segnalazione ed il
trattamento di essi.
In particolare si intende:
definire le procedure di intervento in caso di infortuni sul lavoro al fine di uniformare e migliorare le misure tecnico
- organizzative atte a ridurre gli effetti dannosi di tali incidenti.
definire i flussi informativi (interni ed esterni) al fine di ottemperare agli obblighi di legge previsti in caso di
registrazione e denuncia di infortunio agli organi delegati (INAIL, Autorità P.S.) con indicazione delle funzioni
attribuite alle diverse figure organizzative coinvolte.
mettere a punto e mantenere un sistema di controlli e accertamenti finalizzato ad individuare puntualmente e
statisticamente gli infortuni.
DEFINIZIONI
Infortunio: evento dannoso, imprevisto, avvenuto per causa violenta, in occasione di lavoro, da cui sia derivato un
danno all’integrità psicofisica del lavoratore indipendentemente della prognosi.
Infortunio in itinere (D. Lgs. 38/2000 art. 12)
L’infortunio “in itinere”riguarda l’infortunio occorso al dipendente durante il normale percorso di andata e ritorno dal
luogo di abitazione a quello di lavoro. Non rientrano in questa particolare fattispecie di infortunio sul lavoro le
interruzioni e le deviazioni dal normale percorso, a meno che vengano effettuate in attuazione di una direttiva del
datore di lavoro o per causa di forza maggiore o per esigenze essenziali e improrogabili o nell’adempimento di obblighi
penalmente rilevanti (es.: prestare soccorso a vittime di incidente stradale). Si considera infortunio “in itinere” anche
quello occorso nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato, purché necessitato.
MODALITA’ OPERATIVE PER LA DENUNCIA DI INFORTUNIO
RESPONSABILITA’
a) Adempimenti a carico del dipendente
Al verificarsi dell’infortunio, il dipendente deve darne immediata notizia al Dirigente Scolastico o al DSGA se facente
parte del personale ATA indicando le modalità di accadimento ed eventuali testimoni.
Gli studenti dovranno informare prontamente il docente presente nell’ora in cui è avvenuto l’infortunio.
Il dipendente ha l’obbligo di dare notizia al proprio Responsabile anche nel caso si tratti di infortunio causato da terzi
nel territorio scolastico.
65
Il dipendente infortunato ha, altresì, l’obbligo di far pervenire con la massima celerità il relativo certificato medico o
quello di eventuale prosecuzione dell’infortunio, nonché la dichiarazione di chiusura dell’infortunio (o il certificato
definitivo a chiusura dell’infortunio che però ha un costo).
b) Adempimenti a carico del personale docente
1. In caso di infortunio agli allievi il Docente, che è personalmente responsabile sul piano disciplinare, civile e/o
penale, è il "primo soccorritore" e quindi, nel limite delle proprie possibilità, deve mettere in atto le misure
immediate per la sopravvivenza dell’infortunato, avvertire i sistemi organizzati di soccorso, evitare l'aggravarsi
della situazione tenendo tranquillo l'infortunato e i compagni presenti, non compiere azioni della cui efficacia non
sia completamente sicuro.
2. Rivolgersi agli Addetti al Primo soccorso o in subordine al Pronto Soccorso ospedaliero (118) per i provvedimenti
del caso con le modalità stabilite dal Piano di emergenza;
3. Avvisare prontamente la Dirigenza e la famiglia dell’infortunato
4. Analizzare l’incidente e compilare l’apposito modulo di segnalazione infortuni;
5. Richiedere l’intervento del personale ausiliario e/o del SPP quando necessario all’eliminazione della causa
dell’infortunio.
6. Compilare il modulo relativo all’intervento di primo soccorso (qualora effettuato)
c) Adempimenti a carico degli uffici amministrativi
In considerazione del fatto che il mancato rispetto delle modalità e dei tempi per la denuncia di eventuali infortuni
può comportare gravi sanzioni a carico di questa Amministrazione, si raccomanda, qualora si verifichino incidenti sul
lavoro, di attenersi in maniera scrupolosa agli obblighi che, in caso di infortunio, gravano sul lavoratore e sul
responsabile della sede presso la quale lo stesso opera, che di seguito vengono ricordati:
L’Ufficio amministrativo notifica in via telematica all’INAIL (Tramite portale SIDI) tutti i casi di infortunio nonché al
sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro di cui all’articolo 8 del D. Lgs. 81/08, entro 48 ore
dalla ricezione del certificato medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul
lavoro che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giorno (obbligo ancora non attivo), escluso quello dell’evento
e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni,
all’INAIL ed all’Autorità di P.S. territorialmente competente,
Se si tratta di infortunio che abbia causato la morte, o per il quale sia prevedibile il pericolo di morte, la denuncia
deve essere inoltrata telegraficamente entro 24 ore dall’infortunio stesso, riservandosi di inviare le successive
integrazioni.
Se non è possibile inviare telematicamente la denuncia in questo arco temporale è possibile inviare il modulo cartaceo
4 Bis Prest (scaricabile dal sito INAIL) tramite Pec alla sede INAIL competente.
(http://www.inail.it/internet/default/Contatti/SediINAILePEC/index.html)
In caso di notifica cartacea il modello INAIL deve essere compilato in tre copie, ognuna delle quali deve recare allegato
(in copia) il certificato medico di Pronto Soccorso.
Di esse:
una viene spedita all’INAIL a mezzo fax oppure con raccomandata A/R, con accluso il certificato medico in
originale;
una viene trasmessa all’Autorità di P.S.;
una resta agli atti della Scuola.
66
Qualora si tratti di località dove non c’è l’autorità di Pubblica Sicurezza, la denuncia andrà inviata al Sindaco del luogo
ove è avvenuto il sinistro.
Nel caso l’infortunato presenti direttamente la denuncia di infortunio all’INAIL (saltando la scuola), l’INAIL invierà una
richiesta di denuncia di infortunio con allegata copia del certificato medico. Si raccomanda di prestare particolare
attenzione alla ricezione/gestione delle raccomandate con ricevuta di ritorno poiché, la data di ricezione della
raccomandata (che corrisponde al giorno in cui l’ufficio ha ricevuto la raccomandata) fa decorrere il termine di 48 ore
concesso alla scuola per presentare eventuali denunce e/o documentazioni.
REGISTRAZIONI
REGISTRO INFORTUNI E DENUNCE
Il registro infortuni è istituito, conservato ed aggiornato a cura degli Ufficio Amministrativi, il quale provvede ad
annotarvi, in ordine cronologico, tutti gli infortuni occorsi a scuola .
Al fine di migliorare la sicurezza globale dell’Istituzione scolastica, tutti gli infortuni accorsi e rientranti nella
definizione di infortunio (indipendentemente dalla prognosi) , devono essere annotati sul registro infortuni.
Analogamente per ogni intervento di primo soccorso, anche se non ha dato luogo a segnalazione d’infortunio, va
compilato a cura dell’Addetto intervenuto, il modulo di segnalazione degli interventi di primo soccorso.
CRITERI PER LA STESURA DELLA SEGNALAZIONE INFORTUNIO
Ogni segnalazione di infortunio deve contenere almeno i seguenti punti essenziali:
a) indicazione di data e luogo dell’incidente, nonché dell’attività in atto nel momento in cui esso è accaduto;
b) dichiarazione rilasciata dall’infortunato, completa di tutte le indicazioni richieste (nome, cognome, mansione,
ecc.);
c) descrizione chiara e sintetica di tutta la sequenza degli avvenimenti, dal momento di inizio dell’attività al momento
in cui è accaduto l’infortunio, con indicazione di ogni altro particolare che possa avere attinenza con l’infortunio e
rilevanza per gli accertamenti;
d) dichiarazioni rese dai testimoni, nonché, per una esatta comprensione del fatto e delle relative responsabilità,
l’indicazione della situazione e delle caratteristiche del luogo in cui l’infortunato stava effettuando l’attività
lavorativa e delle eventuali disposizioni, comunicazioni e/o procedure aziendali vigenti nell’ambiente di lavoro;
e) indicazione delle risultanze degli accertamenti desumibili da tutti gli elementi acquisiti (dinamica, ambiente, tempi
e contesto specifico) con specificazione delle eventuali responsabilità emerse, delle situazioni di pericolo e delle
cause dirette o indirette che hanno determinato l’infortunio.
A tale scopo è necessario utilizzare il modello di segnalazione allegato.
TRATTAMENTO DEGLI INFORTUNI, DEGLI INCIDENTI, DEI COMPORTAMENTI PERICOLOSI.
Il trattamento o risoluzione di infortuni, incidenti, comportamenti pericolosi prevede l’accertamento, l’analisi e la
successiva rimozione delle cause dell’evento segnalato con l’attuazione delle necessarie azioni correttive/preventive.
Tale attività viene condotta dal Datore di Lavoro con il SPP, RLS ed ogni altro eventuale soggetto utile allo scopo.
67
E’ importante che siano definite le azioni da attuare per evitare il ripetersi dell’evento, siano chiaramente definiti i
tempi di attuazione, ed individuati i soggetti incaricati dell’attuazione e della verifica.
Nell’analisi dell’evento sono da considerare le seguenti possibili cause:
procedure ed istruzioni di lavoro insufficienti;
personale non sufficientemente informato, formato,addestrato;
carenza di coordinamento/comunicazione con i lavoratori e/o i fornitori;
carenze tecniche o manutentive di impianti, strutture, attrezzature messe a disposizione degli operatori;
imprudenza, disattenzione degli operatori;
carenza nell’attività di vigilanza e controllo da parte di datore di lavoro, Preposti, Lavoratori;
dispositivi di protezione individuale non adeguati o non efficaci;
altro.
Le azioni correttive/preventive da adottare possono essere:
aggiornare/adeguare procedure ed istruzioni di lavoro;
adeguare l’informazione, la formazione e l’addestramento del personale;
migliorare la comunicazione interna ed il coordinamento con i fornitori esterni;
prevedere il richiamo formale e/o provvedimento disciplinare degli operatori interessati, ove necessario;
aggiornare la valutazione dei rischi;
migliorare/sostituire/manutenere le attrezzature ed i dispositivi di protezione individuale;
estendere le misure di sicurezza identificate ad altre situazioni di rischio analoghe presenti in azienda.
Nell’intervallo di tempo che intercorre tra il momento di rilevazione dell’evento e l’attuazione dell’azione
correttiva/preventiva il datore di lavoro mette in atto interventi d’urgenza necessari per la tutela della salute e della
sicurezza dei lavoratori.
La valutazione degli eventi e delle azioni correttive e preventive attuate costituisce parte integrante della riunione
periodica annuale (RPA) prevista dall’art. 35 del D. Lgs. 81/08 e/o di periodici incontri di Prevenzione.
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Modulo di segnalazione d’Infortunio
Infortunato/a ................................................................................................... classe ...................
L’infortunio è avvenuto alle ore ......... del giorno ....... presso la sede ……...............................
nello spazio adibito a ......................................................................................................................
Descrizione dell’infortunio:
1
circostanze in cui è avvenuto l’infortunio
......................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................
2
attività che stava svolgendo l’infortunato
......................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................
3
condizioni ambientali e/o imprevisti e/o comportamenti che hanno favorito/determinato l’evento
......................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................
4
conseguenze dell’evento sull’infortunato
.......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................
69
5
altre notizie
......................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................
6
Eventuali testimoni (altre persone presenti al momento dell’evento)
.....................................................................................................................................................
segnalazione compilata da
.....................................................................................................................
Data ...........................
firma ..............................................................................
70
Riservato al Servizio di prevenzione e protezione.
Infortunato/a ...........................................................................................................................
Condizioni di rischio che hanno causato/favorito l’evento
........……………………………………………………………………………………………………………
............................................................................................................................................................
Soluzioni e suggerimenti per prevenire incidenti analoghi
1. di tipo tecnico
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………..………….
2. di tipo organizzativo
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………
3. di tipo didattico
……………………………………………………………………………………………………………………
Data ..........................
firma .......................................................................
71
MODULO DI RILEVAZIONE DEGLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO
DATA .................. NOME DELL’INFORTUNATO O COLTO DA MALORE ..................................................................... classe..........
L’intervento ha riguardato :
contusione
sospetta
frattura
ferita
amputazione
corpo
intossicazione
ustione
ustione
chimica
estraneo
Capo o
collo
viso
occhio
tronco
Spalla o
braccio
dita o
mano
polso
gamba
Piede o
caviglia
Tipo di infortunio/malore accusato: .............................................................................................................................
Presidi di PS utilizzati per l’intervento:
L’intervento si è concluso con:
Ghiaccio
RICORSO AL 118
Bende
RICONSEGNATO AI GENITORI
Garze
ACCOMPAGNATO AL PRONTO SOCCORSO
Cerotti
PRELEVATO DA AMBULANZA
guanti
altro ...............................................
L’addetto al primo soccorso/lavoratore ..................................................... firma ....................................................
72
Procedure per le segnalazioni dei lavoratori
A TUTTO IL PERSONALE
Il D. Lgs. 81/08 prevede, fra gli obblighi in capo al Datore di lavoro, di attivare tutte le procedure necessarie
per il mantenimento ed il miglioramento nel tempo delle misure di prevenzione e protezione. Lo stesso
decreto legislativo obbliga i lavoratori a segnalare eventuali anomalie rilevate negli ambienti di lavoro.
Al fine di assolvere i due diversi obblighi e nell’obiettivo di rendere certa la segnalazione effettuata dai
lavoratori, per una loro deresponsabilizzazione in merito ad eventuali successivi danni a cose e persone,
sono state istituite le schede di rilevazione che seguono.
Le schede dovranno essere utilizzate dai lavoratori ogni qualvolta rilevino una anomalia inerente
all’ambiente di lavoro nel quale si trovino ad operare.
Le schede riportano per comodità gli elementi oggetto di osservazione, ma possono essere utilizzate per
segnalare qualsiasi tipo di anomalia o eventuali percezioni personali di possibile pericolo.
Ai lavoratori non viene richiesta alcuna capacità di tipo tecnico ma solo la normale capacità di
osservazione e di segnalazione che, da sempre, sono abituati a mettere in pratica.
Sarà compito degli Addetti e del Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione valutare se le
segnalazioni effettuate, di qualunque genere esse siano, corrispondono ad effettive situazioni di rischio ed
a stabilire le eventuali misure protettive e preventive.
Le schede compilate, complete dell’ubicazione, tipologia ed eventuale numero identificativo del locale o del
luogo cui si riferiscono, andranno inserite nell’apposito Registro delle segnalazioni dei lavoratori accessibile
presso il responsabile di plesso/preposto.
Nel registro il lavoratore annoterà, sulla prima riga libera, l’anomalia riscontrata ed apporrà sulla stessa riga
la data e la propria firma; dopodiché riporterà nel quadratino posto in basso alla scheda di segnalazione il
numero corrispondente alla riga utilizzata nel registro ed inserirà la scheda stessa nel registro.
Il Registro verrà esaminato giornalmente dagli addetti al Servizio di prevenzione e protezione e dal
Responsabile di plesso che si faranno carico della loro lettura, dell’attuazione delle eventuali misure
sostitutive e della eventuale segnalazione al Dirigente scolastico e, quando necessario, al Responsabile del
Servizio di prevenzione e protezione.
Per evitare la proliferazione di segnalazioni relative a situazioni strutturali e manutentive inadeguate
pregresse, è bene ricordare che si è già provveduto alla redazione della valutazione dei rischi.
Tuttavia il Servizio di prevenzione e protezione sarà ben lieto di verificare anche questo tipo di segnalazioni
che rappresentano una valutazione personale da parte di chi quotidianamente opera nel posto di lavoro e
quindi particolarmente importanti per gli aggiornamenti al Piano di Prevenzione
(Di seguito si riporta un esempio di compilazione delle schede)
73
ESEMPIO
SCHEDA DI SEGNALAZIONE
Locale
N°
Piano
12
Ad uso
S
Aula
T
1°
2°
3°
4°
Elemento interessato
5°
Anomalia riscontrata
Porta (Telaio, ante, maniglie,
vetri, etc)
Finestra (Telaio, ante, maniglie,
vetri, veneziane, serrande etc.)
La serranda è bloccata
Pavimento/ Pareti/Soffitto
Una mattonella è rotta e rialzata
Arredi
Presidi antincendio (estintori,
idranti, etc)
Cassettina primo soccorso
Macchine
Il cavo di alimentazione della fotocopiatrice presenta il rivestimento
deteriorato
Attrezzature manuali
Impianto elettrico (interruttori,
prese, corpi illuminanti, etc)
Impianto termico (tubazioni,
corpi radianti, centrale termica,
etc)
Il termosifone non è ben fissato alla parete
74
Impianto idrico (tubazioni,
rubinetti, sanitari etc)
Impianto gas (Tubi, rubinetti etc)
Cortile (Pavimentazione, scale,
recinzione, muretti, aree a
verde, scale etc.)
La copertura di un tombino vicino al cancello è rotta e rialzata rispetto
alla pavimentazione
Edificio (tetto, grondaie,
discendenti, cornicioni,intonaco)
Organizzazione lavoro
Scheda n°
16(*)
data .............................
firma ..............................................................
(*) Riportare all’interno del quadratino il numero di auto-protocollo corrispondente alla riga del Registro
delle segnalazioni in cui si è apposta la data e la firma
_______________________________________________________________________
interventi di prevenzione suggeriti dall’Addetto al S.P.P.
....................................................................................................................................................................
.........
....................................................................................................................................................................
.........
L’addetto ........................................................................
firma
................................................
75
PROCEDURA PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI A SCUOLA
A TUTTO IL PERSONALE
Premessa
L'esistenza di problematiche connesse alla presenza di studenti che necessitano di somministrazione di
farmaci in orario scolastico esige interventi finalizzati a tutelarne il diritto allo studio, alla salute ed al
benessere all'interno della struttura scolastica.
Considerato che:
1. il soccorso di alunni che esigono la somministrazione di farmaci si configura come attività che non
richiede il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l'esercizio di discrezionalità tecnica
da parte dell'adulto che interviene;
2. tale attività di soccorso rientra in un protocollo terapeutico stabilito da sanitari della ASL, la cui
omissione può causare gravi danni alla persona;
3. la prestazione del soccorso viene supportata da una specifica "formazione in situazione" riguardanti le
singole patologie, nell'ambito della più generale formazione sui temi della sicurezza.
4. nei casi il soccorso e l'assistenza debbano essere prestate da personale in possesso di cognizioni
specialistiche o laddove sia necessario esercitare discrezionalità tecniche, la ASL individuerà le modalità
atte a garantire l'assistenza sanitaria qualificata durante l'orario scolastico.
Iter procedurale/Modulistica
Per attivare la procedura che autorizza la somministrazione dei farmaci durante l'orario scolastico, i genitori
dell'alunno/a provvederanno a far pervenire al Dirigente scolastico formale richiesta sottoscritta da
entrambi i genitori, come da allegato modulo (all. A) autorizzazione medica, che i genitori potranno
richiedere, dietro presentazione della documentazione utile per la valutazione del caso: ai servizi di
Pediatria delle Aziende Sanitarie, ai Pediatri di Libera scelta e/o ai Medici di Medicina Generale in cui siano
chiaramente indicati i punti sotto riportati.
Nel rilasciare le autorizzazioni i Medici dovranno dichiarare:
stato di malattia dell'alunno
prescrizione specifica dei farmaci da assumere, avendo cura di specificare se trattasi di farmaco
salvavita o indispensabile;
l'assoluta necessità;
la somministrazione indispensabile in orario scolastico
la non discrezionalità da parte di chi somministra il farmaco, né in relazione all'individuazione degli
eventi in cui occorre somministrare il farmaco, né in relazione ai tempi, alla posologia e alle modalità di
somministrazione e di conservazione del farmaco;1
la fattibilità della somministrazione da parte di personale non sanitario;
76
Inoltre dovrà essere indicato in modo chiaro e leggibile:
nome cognome dello studente;
nome commerciale del farmaco;
descrizione dell'evento che richiede la somministrazione del farmaco;
dose da somministrare;
modalità di somministrazione del farmaco;
i possibili effetti collaterali ed gli interventi necessari per affrontarli
modalità di conservazione del farmaco;
durata della terapia.
Accettata la documentazione, precedentemente elencata, il Dirigente scolastico accertata la disponibilità
del personale (all. B), predispone l’autorizzazione con il relativo piano di intervento per la somministrazione
del farmaco, come da moduli allegati:
all. B/1 se trattasi di farmaco salvavita
all. C/1 se trattasi di farmaco indispensabile.
Ricevuta l’autorizzazione ed il relativo piano di le insegnanti procederanno a stilare un verbale al momento
della consegna farmaco da parte del genitore alla scuola, come da moduli allegati:
all. B/2 verbale per farmaco salvavita
all. C/2 verbale farmaco indispensabile
Per casi specifici riguardanti alunni minori, d'intesa con l'ASL e la famiglia, è possibile prevedere l'autosomministrazione.
Per poter soddisfare questa esigenza l'autorizzazione medica dovrà riportare, oltre a tutti i punti per la
somministrazione dei farmaci a scuola” anche la dicitura che: “ il minore può auto-somministrarsi la
terapia farmacologica, sorvegliato dal personale della scuola”.
La stessa dicitura dovrà essere indicata anche nella richiesta che i genitori presenteranno al Dirigente
Scolastico (all. D).
Resta invariata la procedura: il Dirigente scolastico predispone l’autorizzazione con il relativo piano di
intervento e le insegnanti provvedono a stilare il verbale di consegna farmaco da parte dei genitori alla
scuola, anche in questi documenti andrà specificato che: “il minore può auto-somministrarsi la terapia
farmacologica sorvegliato dal personale della scuola”.
La certificazione medica, presentata dai genitori, ha validità per l'anno scolastico in corso e va rinnovata
ad inizio di ogni anno scolastico ed in corso dello stesso, se necessario.
Si ricorda che a fine anno scolastico sarà opportuno stilare un verbale per l'avvenuta riconsegna del
farmaco da parte della scuola ai genitori.
______________________________
1
- La persona incaricata della somministrazione del farmaco deve attenersi strettamente alle indicazioni del
medico per quanto riguarda gli eventi in cui occorra somministrare il farmaco, i tempi di somministrazione,
la posologia, la modalità di somministrazione e conservazione del farmaco stesso.
77
Allegato A
RICHIESTA DI SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI
(Da compilare a cura dei genitori dell’alunno/a e da consegnare al D.S.)
I sottoscritti .................................................................... ..................................................................... genitori
di ................................................................. nato a ......................................... il .............. residente a
................................................. in via ................................................................................
frequentante la classe .......... della Scuola ...........................................................................................
sita a ................................................. in Via .........................................................................................
Essendo il minore effetto da …........................................................ e constatata l'assoluta necessità,
chiedono la somministrazione in ambito ed orario scolastico dei farmaci, come da allegata autorizzazione
medica rilasciata in data ................. dal dott. …...........................................................
Consapevoli che l'operazione viene svolta da personale non sanitario solleva lo stesso da ogni
responsabilità civile e penale derivante da tale intervento.
Acconsentono al trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs 196/3 (i dati sensibili sono i dati idonei a
rilevare lo stato di salute delle persone)
Luogo e Data ................................ il ........................
Firma dei genitori o di chi esercita la patria potestà
..................................................................................
..................................................................................
Numeri di telefono utili:
Pediatra di libera scelta/medico curante ...................................
Genitori ......................................... ........................................
78
Allegato B
VERIFICA DISPONIBILITA’ PERSONALE ALLA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI SALVAVITA
A tutto il Personale
In considerazione del fatto che nell’Istituto è presente un allievo affetto da patologia necessitante, in tempi
estremamente rapidi, della somministrazione di farmaci salvavita, si chiede a tutto il personale la propria
disponibilità alla somministrazione.
Pur trattandosi di un intervento non richiedente alcuna abilità di ordine sanitario, sarà cura della scrivente
richiedere alla ASL di competenza di effettuare una apposita “formazione in situazione”.
Il personale disponibile, fermo restando che per gli Addetti al Primo soccorso la disponibilità è già insita
nell’incarico, potrà comunicare la propria disponibilità inserendo il proprio nominativo e la relativa firma
nella tabella che segue.
Il Personale disponibile alla somministrazione
Nome e cognome
(firma):
Il Dirigente Scolastico
...................................................................
79
Allegato B/1
AUTORIZZAZIONE PIANO DI AZIONE PER SOMMINISTRAZIONE FARMACO SALVAVITA
(carta intestata dell’Istituto)
Al Personale Docente
Al Personle ATA
Oggetto: autorizzazione piano di azione per somministrazione farmaco salvavita
all’alunno/a .................................................................................. frequentante la classe .................
scuola ...................................................................................................................................................
A seguito della richiesta inoltrata, presso la direzione dell'Istituto,
dal/i Sig. ...............................................................................................................................................
per il/la figlio/a ...................................................................................................................................
relativa alla somministrazione del farmaco salvavita, il Dirigente Scolastico autorizza a somministrare il
farmaco con le procedure indicate nell’allegato piano di azione. 1
Luogo e Data ................................ il ........................
Per presa visione e conferma della disponibilità:
Personale Docente:
1
Personale ATA:
Definire un piano di intervento dettagliato come nell'esempio riportato in ultima pagina.
80
Allegato C/1
AUTORIZZAZIONE PIANO DI AZIONE PER SOMMINISTRAZIONE FARMACO INDISPENSABILE
(carta intestata dell’Istituto)
Al Personale Docente
Al Personle ATA
Oggetto: autorizzazione piano di azione per somministrazione farmaco indispensabile
all’alunno/a .................................................................................. frequentante la classe .................
scuola ...................................................................................................................................................
A seguito della richiesta inoltrata, presso la direzione dell'Istituto,
dal/i Sig. ...............................................................................................................................................
per il/la figlio/a ...................................................................................................................................
relativa alla somministrazione del farmaco indispensabile, il Dirigente Scolastico autorizza a somministrare
il farmaco secondo il seguente piano di intervento:
Il genitore consegnerà al personale della scuola una confezione nuova ed integra del
medicinale.................................. da somministrare ogni giorno alle ore ............... all'alunno/a nella dose
di ..................................................................................... come da prescrizione medica già consegnata in
segreteria e allegata in copia alla presente.
Il genitore provvederà a rifornire la scuola di una nuova confezione integra, ogni qual volta il medicinale
sarà terminato1.
Il medicinale sarà conservato in luogo sicuro per gli alunni, ma di facile accesso per il personale che
effettuerà la somministrazione2:
Il medicinale sarà somministrato all'alunno da3:
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
81
Luogo e Data ................................ il ........................
Per presa visione e conferma della disponibilità:
Il Personale incaricato (firma):
1
. Al momento della consegna sarà stilato il verbale di cui si allega prospetto
2
. Indicare il luogo della custodia
3.
Indicare il nominativo del personale incaricato e le eventuali sostituzioni
82
Allegato B/2
VERBALE PER CONSEGNA MEDICINALE SALVAVITA
(carta intestata dell’Istituto)
In data .......... alle ore .......... la/il sig. …...............................................................................................
genitore dell'alunno/a ..........................................................................................................................
frequentante la classe ......... della scuola .......................................................................................... consegna
alle insegnanti di classe un flacone nuovo ed integro del medicinale
............................................................................................................
da somministrare al/alla bambino/a in caso di1 …............................................................................ nella dose
.............................................. come da certificazione medica consegnata in segreteria e in copia allegata alla
presente, rilasciata in data …............ dal dott. ..................................................
Il genitore:
autorizza il personale della scuola a somministrare il farmaco e solleva lo stesso personale da ogni
responsabilità derivante dalla somministrazione del farmaco stesso.
provvederà a rifornire la scuola di una nuova confezione integra, ogni qual volta il medicinale sarà
terminato, inoltre comunicherà immediatamente ogni eventuale variazione di trattamento.
La famiglia è sempre disponibile e prontamente rintracciabile ai seguenti numeri telefonici:
......................................... ........................................
Luogo e Data ................................ il ........................
Il genitore
............................................................
1
Le insegnanti
........................................................................
Indicare l'evento
83
Allegato C/2
VERBALE PER CONSEGNA MEDICINALE INDISPENSABILE
(carta intestata dell’Istituto)
In data .......... alle ore .......... la/il sig. …...............................................................................................
genitore dell'alunno/a ..........................................................................................................................
frequentante la classe ......... della scuola .......................................................................................... consegna
alle insegnanti di classe un flacone nuovo ed integro del medicinale.................................. da somministrare
al/alla bambino/a ogni giorno alle ore ..….............. nella dose ............................... come da certificazione
medica consegnata in segreteria e in copia allegata alla presente, rilasciata in data …............ dal dott.
..................................................
Il genitore:
autorizza il personale della scuola a somministrare il farmaco e solleva lo stesso personale da ogni
responsabilità derivante dalla somministrazione del farmaco stesso.
provvederà a rifornire la scuola di una nuova confezione integra, ogni qual volta il medicinale sarà
terminato, inoltre comunicherà immediatamente ogni eventuale variazione di trattamento.
La famiglia è sempre disponibile e prontamente rintracciabile ai seguenti numeri telefonici:
......................................... ........................................
Luogo e Data ................................ il ........................
Il genitore
_____________________________
Gli insegnanti
______________________________
84
Allegato D
RICHIESTA DI AUTO-SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI
(Da compilare a cura dei genitori dell’alunno/a e da consegnare al D.S.)
I sottoscritti ...................................................................................................................................... genitori di
................................................................. nato a ......................................... il .............. residente a
................................................. in via ................................................................................
frequentante la classe .......... della Scuola ...........................................................................................
sita a ................................................. in Via .........................................................................................
Essendo il minore effetto da …........................................................ e constatata l'assoluta necessità,
chiedono che il minore si auto-somministri, in ambito ed orario scolastico, la terapia farmacologica con la
vigilanza del personale della scuola, come da allegata autorizzazione medica rilasciata in data ................. dal
dott. …...........................................................
Consapevoli che l'operazione viene svolta da personale non sanitario solleva lo stesso da ogni
responsabilità civile e penale derivante da tale intervento.
Acconsentono al trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs 196/3 (i dati sensibili sono i dati idonei a
rilevare lo stato di salute delle persone)
Luogo e Data ................................ il ........................
Firma dei genitori o di chi esercita la patria potestà
..................................................................................
..................................................................................
Numeri di telefono utili:
Pediatra di libera scelta/medico curante ...................................
Genitori ......................................... ........................................
85
PIANO DI AZIONE PER FARMACO SALVAVITA (esempio)
Il genitore consegnerà al personale della scuola una confezione nuova ed integra del medicinale
...............................................................................................................................................................
da
somministrare in caso di ..................................... (indicare l'evento) .....................................................
come da certificazione medica già consegnata in segreteria e allegata in copia alla presente.
Il genitore provvederà a rifornire la scuola di una nuova confezione integra, ogni qual volta il medicinale
sarà terminato. (Al momento della consegna del farmaco sarà stilato il verbale di cui si allega prospetto).
Il medicinale sarà conservato in un luogo sicuro per gli alunni, ma di facile accesso per il personale che
effettuerà la somministrazione: .......................... (indicare il luogo dove sarà conservato) .........................
Nel caso al bambino/a.............................................. dovesse presentarsi l'evento predetto il personale della
scuola interverrà attuando il seguente piano di azione:
Comportamenti del personale
Conservare la calma è particolarmente utile per poter affrontare adeguatamente la situazione.
È estremamente utile potersi avvalere di due persone:
• una persona per i contatti telefonici:
- chiama i genitori,
- informa il 118 e prende nota delle eventuali indicazioni ricevute.
• una persona per la somministrazione:
- accudisce il bambino
- somministra il farmaco indicato dal medico di famiglia con l’ apposito protocollo sanitario.
1) orario in cui l'insegnante di classe si trova da sola a gestire la classe ed un solo collaboratore
scolastico in turno:
a) l'insegnante di classe soccorre il/la bambino/a e chiama il collaboratore scolastico con il segnale
concordato
b) il collaboratore scolastico accorre, portando il medicinale all'insegnante, riunisce e porta i bambini
in un'altra classe, dandoli in consegna all'insegnante presente che effettuerà la sorveglianza
c) l'insegnante che sta soccorrendo il/la bambino/a somministra il farmaco
d) il collaboratore scolastico chiama il 118 e i genitori.
2) orario in cui l'insegnante di classe si trova da sola a gestire la classe e due collaboratori scolastici in
turno:
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a) l'insegnante di classe chiama il collaboratore scolastico con il segnale concordato e soccorre il/la
bambino/a
b) il collaboratore scolastico accorre, consegna il medicinale all'insegnante, porta gli altri bambini in
un’altra classe dandoli in consegna all'insegnante presente che effettuerà la sorveglianza
c) l'insegnante sta soccorrendo il/la bambino/a somministra il farmaco
d) il secondo collaboratore scolastico chiama il 118 e i genitori.
3) orario in cui due insegnanti sono in contemporaneità ed un solo collaboratore scolastico in turno:
a) un' insegnante soccorre il/la bambino/a
b) l'altra insegnante chiama il collaboratore scolastico con il segnale concordato, poi chiama il 118 e i
genitori
c) il collaboratore scolastico accorre consegna il medicinale all'insegnante, poi riunisce i bambini e li
porta nell'altra classe dandoli in consegna all'insegnante presente che effettuerà la sorveglianza
d) l'insegnante che sta soccorrendo il/la bambino/a somministra il farmaco.
Oltre alla normale organizzazione sono da prevedere le situazioni in cui sono presenti insegnanti supplenti
o supplenti del personale Ata che, al momento dell'entrata in servizio, dovranno essere informati del
presente piano di intervento dalle insegnanti di plesso.
Per la segnalazione della situazione di emergenza verranno forniti, al personale interessato, appositi
fischietti.
Il Dirigente Scolastico
...................................................................
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ISTRUZIONI OPERATIVE PER LE ATTIVITA’ D’UFFICIO
Nella presente istruzione operativa, a scopo informativo, vengono indicati i fattori di rischio e le misure di
prevenzione da adottare durante le attività d’ufficio al fine i garantire la piena tutela della salute e della
sicurezza degli addetti e delle altre persone presenti, favorendone la conoscenza degli elementi di pericolo
connessi all’attività, nell’obiettivo di prevenire i rischi che possono derivarne.
Nel rispetto dell’obbligo, per ogni lavoratore, di prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella
delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni,
conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro,le misure indicate, i
comportamenti e l’eventuale necessità di utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuale, rappresentano
obblighi per il lavoratore che è tenuto alla loro scrupolosa osservanza.
Nelle attività d’ufficio possono essere presenti pericoli che, se non debitamente controllati potrebbero
determinare l’insorgere di situazioni di rischio.
Le possibili situazioni di rischio riguardano:
1. affaticamento visivo per:
uso dei videoterminali ininterrotto per molte ore
scorretta illuminazione artificiale
illuminazione naturale scarsa, assente o non ben regolata
difetti visivi individuali privi di adeguata correzione
posizione errata dei VDT rispetto alle fonti di lilluminazione
Per prevenire l’affaticamento visivo, la cui sintomatologia è rilevabile da: bruciore, lacrimazione,
secchezza congiuntivale, ammiccamento frequente, fotofobia, visione annebbiata e difficoltà di messa a
fuoco, è indispensabile, fermo restando che l’illuminazione naturale deve essere adeguata all’ambiente
per tutte le postazioni di lavoro, un corretto posizionamento della postazione rispetto alle fonti di luce
naturali ed artificiali, evitando riflessi ed abbagliamenti ed il rispetto delle pause previste dalla
normativa per l’uso dei videoterminali .
2. affaticamento dell’apparato locomotore per
posizione di lavoro inadeguata, per errata scelta degli arredi
posizione di lavoro fissa per tempi prolungati
Per prevenire i rischi di affaticamento all’apparato locomotore con conseguenti disturbi muscoloscheletrici (lombalgie cervicali e dorsali in particolare), oltre d una corretta scelta degli arredi, è
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necessario che siano rispettate le pause previste dalla normativa per l’uso dei videoterminali, una
frequente variazione della posizione di lavoro e l’ausilio di esercizi di rilassamento, stiramento e rinforzo
muscolare.
3. disturbi da stress per
lavoro ripetitivo ed arido
carico di lavoro e di responsabilità eccessivo o ridotto
rapporto conflittuale uomo - macchina
conflitti nei rapporti con colleghi e superiori
fattori ambientali (rumore, presenza di pubblico...)
Per la prevenzione dei disturbi da stress, rilevabili da sintomi come: affaticamento mentale, facile
irritabilità, cefalea, gastrite, insonnia, depressione ed ansia oltre ad una adeguata informazione è
opportuno intervenire sull’organizzazione del lavoro con: rotazione delle mansioni e pause orarie al fine
di evitare monotonia e ripetitività, intervento autonomo del lavoratore nei processi lavorativi per
favorirne l’autostima, interventi di riduzione della rumorosità, dividendo le aree di lavoro dal possibile
contatto con l’utenza ed avendo cura di spegnere le apparecchiature elettriche da ufficio quando non
sono utilizzate.
4. disturbi da microclima per
aria troppo secca
sbalzi termici eccessivi tra la temperatura esterna ed interna
correnti d’aria
Per la prevenzione dei disturbi da non corretta climatizzazione, cui vanno ricondotti malattie
dell’apparato respiratorio, disturbi muscolo scheletrici e reumatici, è necessario oltreché il rispetto dei
valori microclimatici ottimali che l’aria venga frequentemente rinnovata tramite aerazione naturale
oppure con l’ausilio di un impianto di aerazione e condizionamento, badando che gli stessi non
determinino pericolose correnti d’aria sulle postazioni di lavoro
5. elettrocuzione
per l’uso di macchine ed attrezzature elettriche
Per la prevenzione dall’elettrocuzione, oltre ad un una corretta manutenzione delle attrezzature
elettriche, è importante:
non effettuare interventi di manutenzione e sostituzione su apparecchiature in tensione
evitare di eseguire riparazioni di fortuna o collegamenti elettrici improvvisati.
accertarsi che impianti e cavi elettrici in uso siano in condizioni di massima efficienza e
sicurezza
non ricorrere mai a prese multiple, riduttori e derivazioni occasionali, specie se di tipo
volante, ed evita accuratamente di creare i cosiddetti “alberi di Natale” che, con l’
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inevitabile sovraccarico, possono provocare surriscaldamento con rischio di corto
circuito o scossa elettrica. In caso di necessità utilizzare una “presa mobile a ricettività
multipla”,comunemente detta “scarpetta o ciabatta” possibilmente fissata al muro
evitare che i cavi di alimentazione siano volanti; qualora ciò non fosse
momentaneamente possibile, si deve prestare attenzione a che detti cavi siano raccolti
e non attraversino ambienti e passaggi
evitare di sottoporre le spine a sforzi di trazione ricordandosi che per sfilare le spine
dalle prese non si deve agire mai sul cavo ma direttamente sulle spine.
fare attenzione a non versare acqua o altre sostanze conduttrici in prossimità di
conduttori, prese di corrente e apparecchiature elettriche sotto tensione.
prima di inserire la spina di un’apparecchiatura in una presa, verificare che spina e
presa siano compatibili al fine di garantire il collegamento elettrico e di terra.
non utilizzare derivazioni o raccordi che non garantiscano la continuità del collegamento
a terra.
segnalare immediatamente qualsiasi difetto od inconveniente rilevato alle macchine ed
attrezzature in uso.
6. movimentazione manuale dei carichi, investimenti e cadute dall’alto per:
attività di archiviazione della documentazione
Il sollevamento e la movimentazione manuale di risme di carta, scatoloni e imballi di vario genere,
soprattutto nel caso si tratti di pesi eccessivi, se eseguiti in modo scorretto o prolungato nel tempo,
possono essere causa di infortunio con possibili ripercussioni alla colonna vertebrale e comparsa di
malattie professionali.
Per la prevenzione dei rischi legati alla movimentazione dei carichi, investimenti e cadute dall’alto
nell’ambito delle attività di archiviazione è necessario:
eseguire il sollevamento lo spostamento e la movimentazione di carichi e di
apparecchiature in modo corretto senza sottoporre la schiena a sforzi eccessivi e
pericolosi e piegandosi sempre sulle ginocchia. A tal fine si ricorda di valutare sempre
il peso da sollevare in relazione alle proprie forze e di scegliere la modalità di presa
che offra una buona tenuta (uso di entrambe le mani) e consenta una posizione
corretta.
evitare la movimentazione dei carichi con torsione sul tronco
al fine di evitare cadute del materiale trasportato, l’uso di carrelli per la
movimentazione dei carichi(raccoglitori, carta, materiale d’archivio,…) deve essere
attento e prudente e deve tenere sempre presente il pericolo rappresentato da tutte
le possibili fonti di incidente tra cui i gradini e i dislivelli nei pavimenti, le vetrate e le
porte a vetri, nonché le persone e gli eventuali ostacoli lungo il tragitto.
evitare di depositare o prelevare carichi a più di un metro e mezzo da terra
non arrampicarsi sulle scaffalature per raggiungere i ripiani più alti.
Qualora sia necessario depositare i materiali sui ripiani più alti, è vietato salire su davanzali, sedie,
tavoli o altri arredi o elementi non specificamente progettati per lo scopo, è obbligatorio l’uso di
scale in condizioni di perfetta efficienza.; le scale dovranno essere posizionate in modo saldo e
fermo, con una disposizione perpendicolare alla superficie da pulire. In caso di lavoro su scala è
necessaria la presenza di un secondo operatore a terra.
evitare di salire sulle scale se non si hanno ai piedi calzature idonee (tacchi alti e suole sdrucciolevoli
possono essere causa di inciampo o di caduta);
una volta saliti, non sporgersi per raggiungere parti lontane, ma piuttosto scendere e variare la
posizione della scala in modo tale da rendere più agevole l’operazione che si sta compiendo;
tenere sempre il volto verso i gradini e non salire in più persone sulla scala,
90
non caricare pesi eccedenti a quelli che possono essere sostenuti con una mano
non depositare materiali sulla sommità delle strutture.
stoccare sempre i materiali più pesanti sui ripiani più bassi delle scaffalature.
segnalare eventuali danneggiamenti causati alle scaffalature o agli armadi, per evitare la possibilità
di improvvisi cedimenti con conseguente caduta dei carichi.
si raccomanda di contribuire a mantenere il più possibile puliti i locali di archivio evitando il deposito
di oggetti a terra;
Per frequenti movimentazioni dei carichi è opportuno utilizzare scarpe con punta rinforzata e suole
antiscivolo e guanti in crosta
7. Inquinamento indoor per
uso fotocopiatrici e stampanti laser
Per la prevenzione dai rischi derivanti dall’inquinamento indoor, come conseguenza dei processi di
pirolisi durante le operazioni di stampa e fotocopiatura è necessario favorire la ventilazione naturale dei
locali di lavoro, in caso di utilizzo prolungato delle attrezzature citate, con apertura periodica delle
finestre.
Per evitare i rischi legati all’assorbimento cutaneo o per inalazioni delle polveri di toner, vista la scarsa
frequenza di tali operazioni, e sufficiente utilizzare guanti in lattice e mascherina antipolvere
Inciampi, urti, lacerazioni, ustioni per:
non corretta disposizione di arredi
uso di prolunghe e fili non raccolti
uso di taglierine, forbici, spillatrici ed altri attrezzi appuntiti e taglienti
Per prevenire infortuni legati all’utilizzo di uso di taglierine, forbici, spillatrici ed altri attrezzi appuntiti e
taglienti è’ importante:
riporre, subito dopo l’uso tutti gli oggetti appuntiti o taglienti nelle loro custodie, anche quando
sono conservati in cassettiere o armadi.
evitare di riporre oggetti appuntiti o taglienti nelle tasche (anche gli abituali portamina e le matite lo
sono), poiché nel caso di cadute possono essere causa di ferite;
al fine di evitare fastidiose lacerazioni,prestare attenzione anche al semplice utilizzo di fogli e buste
di carta poiché i bordi, specie quello dei fogli nuovi, è particolarmente tagliente: è quindi opportuno
prenderli agli angoli e non sui lati e inumidire eventuali buste o strisce gommate, usando le apposite
spugnette
fare un uso corretto ed attento delle taglierine, mantenendo attive le protezioni alla lama .
La cattiva abitudine di non sostituire le protezioni danneggiate o inefficienti annulla qualsiasi
condizione di sicurezza rendendo possibile il contatto o l’urto di dita, mani e avambracci contro la
lama, peraltro spesso lasciata erroneamente a riposo in posizione alzata.
richiudere sempre i cassetti delle scrivanie, delle cassettiere e dei classificatori e togliere
eventuali chiavi sporgenti onde evitare che urti o impigli divengano causa di ferite come
abrasioni o lacerazioni.
richiudere le ante degli armadi che ne sono provvisti, ogniqualvolta se ne sia fatto uso,
per evitarne urti accidentali; questa procedura è da tenere in particolare
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considerazione quando si tratta di ante in vetro trasparente, senza bordo in legno o di
metallo, poco visibili e particolarmente pericolose. Nel caso in cui le ante siano
scorrevoli, devono essere manovrate con le apposite maniglie per evitare
schiacciamenti delle dita.
disporre le documentazioni, il materiale cartaceo e i raccoglitori sui ripiani di armadi e
scaffali in modo ordinato e corretto, partendo dai piani inferiori ed osservando una
attenta distribuzione dei carichi onde evitare possibili ribaltamenti, specialmente
quando armadi e scaffali non sono ancorati al muro. Anche la presenza di cassettiere e
classificatori non ancorati a muro richiede accortezza nell’impiego e nella distribuzione
dei carichi poiché l’apertura contemporanea di più cassetti posti nella parte superiore
può provocarne il ribaltamento.
ricordare che i ripiani non possono essere caricati all’infinito e che anche la carta in
piccoli volumi raggiunge pesi notevoli: buona norma è quella di verificare
costantemente la stabilità dei ripiani e dei loro punti di appoggio onde evitare
pericolosi cedimenti.
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ISTRUZIONI OPERATIVE PER L’ATTIVITA’ DI PULIZIA LOCALI E SERVIZI IGIENICI
L’Istruzione operativa definisce le misure di prevenzione e le cautele da adottare durante l’attività di pulizia
locali e servizi igienici al fine i garantire la piena tutela della salute e della sicurezza degli addetti e delle
altre persone presenti, favorendone la conoscenza degli elementi di pericolo connessi all’attività,
nell’obiettivo di prevenire i rischi che possono derivarne.
Nella procedura, a scopo informativo, vengono indicati i fattori di rischio e le misure utili a garantire la
piena salute e sicurezza dei lavoratori.
Nel rispetto dell’obbligo, per ogni lavoratore, di prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella
delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni,
conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro,le misure indicate,
i comportamenti e l’eventuale necessità di utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuale, rappresentano
obblighi per il lavoratore che è tenuto alla loro scrupolosa osservanza.
I lavoratori addetti alle pulizie sono esposti quotidianamente a vari tipi di rischio.
La loro attività, infatti, richiede l’esecuzione di operazioni e l’uso di attrezzature e di prodotti che, in
determinate condizioni, potrebbero essere causa di infortuni e di danni alla salute come: traumi, ferite,
folgorazioni, ustioni e patologie di differente gravità.
1. Scivolamento e cadute a livello. Le superfici bagnate possono generare cadute per scivolamento;
questo tipo di rischio investe anche le persone non addette al lavoro e che si trovino a transitare
nell’area, in via preventiva:
a. il lavaggio dei pavimenti dovrà essere fatto nelle ore di scarsa o nulla presenza/affluenza di persone
nei locali, i corridoi dovranno essere lavati metà per volta nel senso longitudinale in modo da
lasciare sempre un percorso di passaggio.
b. è vietato lavare i pavimenti quando possono essere impegnati da altre persone, in caso di necessità
le persone in transito vanno avvisate tramite apposita segnalazione oppure occorre interdire l’area
interessata al lavaggio.
c. l’operatore dovrà apporre in modo visibile i cartelli che indicano il pericolo di caduta,
d. Il lavaggio andrà fatto evitando di bagnare eccessivamente le superfici, i prodotti utilizzati dovranno
essere idonei e non particolarmente scivolosi, è interdetto l’uso di cera e altri prodotti molto
scivolosi, durante le operazioni di lavaggio,
e. l’operatore dovrà calzare scarpe con suola antiscivolo
2. Cadute dall’alto. L’utilizzo di scale portatili, qualora sia necessario effettuare operazioni di pulizia in
elevazione espone l’operatore a rischio di caduta per scivolamento, vertigini o squilibri, a fini preventivi:
a. Vanno evitate le operazioni a più di 2 metri da terra. Qualora sia necessario effettuare pulizie che
richiedano comunque l’innalzamento da terra oltre un metro e mezzo, dovranno essere preferiti,
quando possibile, strumenti che permettano il lavoro da terra (prolunghe ai manici, ecc.).
b. è vietato salire su davanzali, sedie, tavoli o altri arredi o elementi non specificamente progettati per
lo scopo, è obbligatorio l’uso di scale in condizioni di perfetta efficienza
c. posizionare le scale in modo saldo e fermo, con una disposizione perpendicolare alla superficie da
pulire. In caso di lavoro su scala è necessaria la presenza di un secondo operatore a terra.
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d. prima dell’uso verificare sempre l’integrità e la stabilità della scala ed il corretto fissaggio dei gradini
e. i gradini vanno mantenuti puliti da sostanze grasse o untuose
f. le scale a libro vanno sempre aperte completamente, non devono essere mai usate come scale
semplici, vanno appoggiate perfettamente al suolo e posizionate su piani non inclinati.
g. evitare di salire sulle scale se non si hanno ai piedi calzature idonee (tacchi alti e suole sdrucciolevoli
possono essere causa di inciampo o di caduta);
h. una volta saliti, non sporgersi per raggiungere parti lontane, ma piuttosto scendere e variare la
posizione della scala in modo tale da rendere più agevole l’operazione che si sta compiendo;
i. tenere sempre il volto verso i gradini e non salire in più persone sulla scala,
j. durante l’uso la scala deve essere posizionata in luoghi sgombri e, se collocata dietro a una
porta, quest’ultima deve essere chiusa a chiave;
k. la pulizia di finestre e vetrate, compatibilmente con l’esigenza di non assumere posture faticose
per le spalle e dannose per la colonna vertebrale (in particolare per le vertebre cervicali), è
preferibile che sia eseguita da terra con attrezzi ad asta. In questo caso occorre evitare i
movimenti bruschi.
l. Durante la pulizia della superficie interna di una finestra con l’utilizzo di scala, la finestra
interessata deve essere tenuta interamente chiusa.
m. La pulizia delle superfici esterne di vetrate e di finestre, per i piani superiori a quello terreno, deve
avvenire in condizioni di assoluta sicurezza, con l’adozione di ogni accorgimento utile (compresa
eventuale cintura di sicurezza). Le parti non raggiungibili a braccio o con apposita strumentazione
vanno tralasciate.
n. Utilizzare scarpe con suola antiscivolo
3. Il sollevamento e la movimentazione manuale di carichi ( arredi, secchi pieni, attrezzature varie, sacchi
di rifiuti ecc.) soprattutto nel caso si tratti di pesi eccessivi, se eseguiti in modo scorretto o prolungato
nel tempo, possono essere causa di infortunio con possibili ripercussioni alla colonna vertebrale e
comparsa di malattie professionali. Per la prevenzione dei rischi legati alla movimentazione dei carichi, è
necessario:
a.
b.
valutare sempre il peso da sollevare in relazione alle proprie forze e di scegliere la
modalità di presa che offra una buona tenuta (uso di entrambe le mani) e consenta
una posizione corretta.
eseguire il sollevamento, lo spostamento e la movimentazione di carichi e di
apparecchiature in modo corretto, senza sottoporre la schiena a sforzi eccessivi e
pericolosi:
piegandosi sempre flettendo sulle ginocchia;
sollevando il peso mantenendolo quanto più vicino possibile al corpo;
raddrizzandosi con l’uso esclusivo delle gambe.
evitando la movimentazione dei carichi con torsione sul tronco
evitando di depositare o prelevare i carichi a più di un metro e mezzo da terra ed al di
sopra delle proprie spalle
c.
d.
distribuire il carico in modo equilibrato su entrambi i lati del corpo
l’operatore utilizzerà scarpe con punta rinforzata e suola antiscivolo, guanti antitaglio
con sufficiente destrezza e buona presa
4. Il rischio di punture, tagli ed abrasioni, principalmente alle mani causa del contatto occasionale con
oggetti appuntiti e taglienti è possibile nelle operazioni di raccolta dei rifiuti, nella
movimentazione manuale carichi e nello spostamento degli arredi . In via preventiva:
a. effettuare sempre la raccolta dei rifiuti solidi con prudenza.
b. Vista l’impossibilità di sapere che cosa viene depositato nei contenitori porta rifiuti delle aule, dei
laboratori, dei corridoi e delle aree esterne (non si può escludere a priori la presenza di oggetti
94
c.
d.
taglienti e di siringhe), è buona prassi rovesciare direttamente Il loro contenuto nei sacchi grandi
senza mettere le mani nei contenitori. Una volta riempiti, i sacchi grandi non vanno pressati
con le mani (per evitare punture e tagli), ma solo scossi, per favorire l’assestamento dei materiali
travasati.
Nelle operazioni di prelevamento, travaso e trasporto dei rifiuti, tenere recipienti e sacchi lontani
dal corpo.
Utilizzare sempre i guanti antitaglio con sufficiente destrezza e buona presa
5. Il rischio di esposizione a sostanze pericolose è possibile nelle operazioni di detersione e sanificazione
di ambienti ed arredi anche se la tipologia delle sostanze in uso(detergenti, disinfettanti e disincrostanti,
solventi e cere) ed il loro ridotto utilizzo fanno presupporre un rischio irrilevante per la salute e basso
per la sicurezza, in via preventiva è comunque necessario:
a. Usare un prodotto solo se è assolutamente necessario e solo nelle quantità previste,
b. Leggere attentamente le etichette dei contenitori (e le schede di sicurezza), per conoscere le
caratteristiche delle sostanze utilizzate, e rispettare rigorosamente le indicazioni d’uso,
c. non utilizzare prodotti conservati in contenitori senza etichetta e ritenere come sostanza pericolosa
un prodotto sconosciuto, privo dell’etichettatura prevista dalla legge,
d. non eseguire assolutamente travasi di prodotti dai contenitori d’origine in bottiglie
normalmente adibite ad altri usi (bottiglie di acqua minerale, bibite, ecc,) o in contenitori vuoti di
altri prodotti con o senza etichetta,
e. non annusare mai i prodotti,
f. tenere aperto un contenitore solo per il tempo strettamente necessario,
g. non riporre neppure provvisoriamente un contenitore (soprattutto se ancora aperto) in una
posizione precaria o su un sostegno instabile,
h. mantenere chiusi i contenitori con i tappi originari,
i. nell’eventuale diluizione rispettare scrupolosamente le indicazioni del produttore,
j. se un prodotto deve essere diluito in acqua, usare contenitori (secchi o vaschette) di dimensioni
adatte a evitare versamenti all’esterno,
k. non mescolare prodotti diversi,
l. quando si nebulizza un prodotto farlo a braccio teso in avanti e lasciarlo depositare prima di
riavvicinarsi, per evitare di inalarlo usare la mascherina e gli occhiali protettivi,
m. aerare gli ambienti quando si usano prodotti volatili,
n. durante l’impiego non fumare,
o. non utilizzare prodotti e non toccare stracci imbevuti di prodotti a mani nude,
p. stracci, carte e vestiario impregnati di particolari prodotti devono essere eliminati in appositi
contenitori,
q. a fine lavoro, pulire gli attrezzi e pulire sempre le mani; lavare i capi indossati se capita che ci si versi
addosso un prodotto,
r. usare i dispositivi di protezione individuale utili in rapporto alle diverse condizioni di lavoro e ai
prodotti stessi (guanti impermeabili in lattice ed in gomma fino all’avambraccio, grembiuli,
mascherine antipolvere, occhiali protettivi, scarpe antiscivolo),
6. Il sollevamento di polveri è frequente nelle operazioni di pulizia: la loro esposizione ed inalazione può
comportare infiammazioni o irritazioni agli occhi ed all’apparato respiratorio( congiuntivite, rinite, asma
allergica ecc.), a fini preventivi:
a. utilizzare, quando possibile attrezzature aspiranti;
b. in caso di asportazione manuale, effettuare l’operazione “ad umido” utilizzando stracci umidi o
umidificando prima le superfici
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c. utilizzare i dispositivi di protezione individuale (mascherine antipolvere)
7. Il rischio biologico è presente nelle operazioni di detersione e sanificazione per la possibilità di venire a
contatto con fluidi organici (sangue, feci, urine). Al fine di evitare il contatto va dunque sempre
prestata molta attenzione e:
a. utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale, di volta in volta più adatti, che riparino
efficacemente da contatti diretti e da schizzi repellenti (mascherine, occhiali, guanti di gomma fino
all’avambraccio, grembiule o tuta).
b. pulire con cura, dopo l’attività, i dispositivi di protezione individuale e le attrezzature utilizzate
(scopini, scopettoni, stracci, ecc.).
6. Microclima. Nei momenti in cui è attivo l’impianto di riscaldamento, il frequente passaggio, soprattutto
nelle stagioni più fredde, da ambiente interno ad ambiente esterno e la disposizione delle postazioni di
lavoro nell’atrio degli edifici o nelle aree di transito, espone al rischio microclimatico, cui vanno
ricondotti malattie dell’apparato respiratorio, disturbi muscolo scheletrici e reumatici, oltreché il
rispetto dei valori microclimatici ottimali è necessario:
a. aerare frequentemente gli ambienti di lavoro
b. posizionare la postazione di lavoro in modo da evitare di esporsi a pericolose correnti d’aria
c. indossare indumenti adeguati al clima ed alla temperatura, tenendo conto dello sforzo fisico.
7. L’utilizzo di attrezzature elettriche espone l’operatore al rischio di elettrocuzione, in termini preventivi,
oltre ad un una corretta manutenzione delle attrezzature elettriche, è importante:
a. non effettuare interventi di manutenzione e sostituzione su apparecchiature in tensione;
b. non intervenire mai su organi in movimento;
c. evitare di eseguire riparazioni di fortuna o collegamenti elettrici improvvisati.
d. accertarsi che impianti e cavi elettrici in uso siano in condizioni di massima efficienza e sicurezza
e. non ricorrere mai a prese multiple, riduttori e derivazioni occasionali, specie se di tipo volante, ed
evita accuratamente di creare i cosiddetti “alberi di Natale” che, con l’ inevitabile sovraccarico,
possono provocare surriscaldamento con rischio di corto circuito o scossa elettrica.
f. evitare che i cavi di alimentazione siano volanti; qualora ciò non fosse momentaneamente
possibile, si deve prestare attenzione a che detti cavi siano a terra e non attraversino ambienti e
passaggi, in caso contrario la zona di lavoro va delimitata.
g. evitare di sottoporre le spine a sforzi di trazione ricordandosi che per sfilare le spine dalle prese
non si deve agire mai sul cavo ma direttamente sulle spine.
h. fare attenzione a non versare acqua o altre sostanze conduttrici in prossimità di conduttori, prese
di corrente e apparecchiature elettriche sotto tensione.
i. non inserire mai la spina con le mani bagnate,
j. non disinserire la spina agendo sul cavo
k. verificare prima di inserire la spina in una presa, che spina e presa siano compatibili al fine di
garantire il collegamento elettrico e di terra.
l. non utilizzare derivazioni o raccordi che non garantiscano la continuità del collegamento a terra.
m. segnalare immediatamente qualsiasi difetto od inconveniente rilevato alle macchine ed
attrezzature in uso.
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ISTRUZIONI OPERATIVE PER L’ATTIVITA’ DI PICCOLA MANUTENZIONE
Nella presente istruzione operativa, a scopo informativo, vengono indicati i fattori di rischio e le misure di
prevenzione da adottare durante le attività di minuta manutenzione al fine i garantire la piena tutela della
salute e della sicurezza degli addetti e delle altre persone presenti, favorendone la conoscenza degli
elementi di pericolo connessi all’attività, nell’obiettivo di prevenire i rischi che possono derivarne.
Nel rispetto dell’obbligo, per ogni lavoratore, di prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella
delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni,
conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro, le misure indicate,
i comportamenti e l’eventuale necessità di utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuale, rappresentano
obblighi per il lavoratore che è tenuto alla loro scrupolosa osservanza.
I lavoratori addetti alla piccola manutenzione sono esposti a vari tipi di rischi, la loro attività, infatti, richiede
l’esecuzione di operazioni e l’uso di attrezzature che, in determinate condizioni, potrebbero essere causa di
infortuni e di danni alla salute come: traumi, ferite, folgorazioni, ustioni, patologie di differente gravità.
1. Cadute dall’alto nell’utilizzo di scale portatili: qualora sia necessario effettuare operazioni manutentive
in elevazione l’operatore è esposto al rischio di caduta per scivolamento, vertigini o squilibri, a fini
preventivi:
a. vanno evitate di norma le operazioni a più di 2 metri da terra. Qualora sia necessario effettuare
interventi che richiedano comunque l’innalzamento da terra oltre un metro e mezzo, dovranno
essere utilizzate scale a norma con l’ausilio di altro operatore a terra;.
b. è vietato salire su davanzali, sedie, tavoli o altri arredi o elementi non specificamente progettati per
lo scopo, è obbligatorio l’uso di scale in condizioni di perfetta efficienza;
c. non utilizzare scale inadeguate per lo scopo richiesto (scala troppo corta).
d. prima dell’uso verificare sempre l’integrità e la stabilità della scala ed il corretto fissaggio dei gradini
e. i gradini vanno mantenuti puliti da sostanze grasse o untuose; è fatto divieto di utilizzare scale che
presentino rotture di gradini, o di altre sue parti (catenella rotta o mancante, ganci di sicurezza rotti
o mancanti).
f. assicurarsi prima di salire che la catenella di sicurezza sia tesa o che i ganci di sicurezza siano
affrancati nella loro sede le scale a compasso vanno sempre aperte completamente,
g. le scale a compasso non devono essere mai usate come scale semplici, vanno appoggiate
perfettamente al suolo e posizionate su piani non inclinati;
h. una volta saliti, non sporgersi per raggiungere parti lontane, ma piuttosto scendere e variare la
posizione della scala in modo tale da rendere più agevole l’operazione che si sta compiendo;
i. non salire mai sul gradino più alto che va lasciato libero o utilizzato come piano di appoggio;
j. tenere sempre il volto verso i gradini e non salire in più persone sulla scala;
k. durante l’uso la scala deve essere posizionata in luoghi sgombri e, se collocata dietro a una porta,
quest’ultima deve essere chiusa a chiave;
l. durante gli interventi con l’utilizzo di scala in prossimità di una finestra, la finestra interessata deve
essere tenuta interamente chiusa;
m. tenere i piedi sullo stesso piolo
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n. tenere gli utensili da lavoro in borsa a tracolla o fissati alla cintura al fine di avere le mani sempre
libere, durante il lavoro su scale, gli utensili che non sono adoperati devono essere tenuti entro
apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta
o. utilizzare sempre s
elmetto di protezione nelle attività in
cui sia presente il rischio di cadute di oggetti o materiali dall’alto
2. L’uso di attrezzi e utensili, anche se di uso comune, può comportare il rischio di infortunio per incidente
dovuto a imperizia, disattenzione, malfunzionamento delle attrezzature, o altre cause fortuite.
a. L’uso delle attrezzature è strettamente riservato al personale debitamente informato sulle modalità
d’uso ed eventualmente addestrato;
b. Le attrezzature devono essere utilizzate solo per le lavorazioni cui sono destinate;
3. L’utilizzo di attrezzature elettriche espone l’operatore al rischio di elettrocuzione, in termini preventivi,
oltre ad un una corretta manutenzione delle attrezzature elettriche, è importante:
a. non effettuare interventi di manutenzione e sostituzione su apparecchiature in tensione;
b. non intervenire mai su organi in movimento;
c. evitare di eseguire riparazioni di fortuna o collegamenti elettrici improvvisati.
d. accertarsi che impianti e cavi elettrici in uso siano in condizioni di massima efficienza e sicurezza
e. non ricorrere mai a prese multiple, riduttori e derivazioni occasionali, specie se di tipo volante, ed
evita accuratamente di creare i cosiddetti “alberi di Natale” che, con l’ inevitabile sovraccarico,
possono provocare surriscaldamento con rischio di corto circuito o scossa elettrica.
f. evitare che i cavi di alimentazione siano volanti; qualora ciò non fosse momentaneamente
possibile, si deve prestare attenzione a che detti cavi siano a terra e non attraversino ambienti e
passaggi, in caso contrario la zona di lavoro va delimitata.
g. evitare di sottoporre le spine a sforzi di trazione ricordandosi che per sfilare le spine dalle prese non
si deve agire mai sul cavo ma direttamente sulle spine.
h. fare attenzione a non versare acqua o altre sostanze conduttrici in prossimità di conduttori, prese di
corrente e apparecchiature elettriche sotto tensione.
i. non inserire mai la spina con le mani bagnate,
j. non disinserire la spina agendo sul cavo
k. verificare prima di inserire la spina in una presa, che spina e presa siano compatibili al fine di
garantire il collegamento elettrico e di terra.
l. non utilizzare derivazioni o raccordi che non garantiscano la continuità del collegamento a terra.
m. segnalare immediatamente qualsiasi difetto od inconveniente rilevato alle macchine ed
attrezzature in uso.
n. nelle operazioni di foratura, accertarsi preventivamente che non si possano incontrare cavi elettrici
in tensione; in caso di dubbio, togliere corrente nella zona interessata e alimentare il trapano da
altre prese.
o. Non lasciare attrezzature o utensili elettrici collegati alla rete di alimentazione quando non utilizzati
p. Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale: grembiule o tuta da lavoro, guanti di
protezione antitaglio e presa antiscivolo, occhiali protettivi in caso di attività con possibile
proiezione di schegge, mascherina antipolvere nel caso di attività che comportano l’emissione di
polveri fini, elmetto di protezione nelle attività in cui sia presente il rischio di cadute di oggetti o
materiali dall’alto
4. Nelle operazioni di foratura, è possibile il sollevamento di polveri la cui esposizione ed inalazione può
comportare infiammazioni o irritazioni agli occhi ed all’apparato respiratorio( congiuntivite, rinite, asma
allergica ecc.): a fini preventivi:
a. utilizzare, quando possibile attrezzature aspiranti;
b. umidificando prima le superfici interessate all’intervento
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c. utilizzare i dispositivi di protezione individuale (mascherine antipolvere)
5. Le operazioni di manutenzione, svolte contemporaneamente alle altre attività, in presenza di lavoratori
ed allievi, può comportare l’esposizione di questi a pericoli da interferenza. A fini preventivi:
a. evitare di effettuare operazioni di manutenzione in presenza di altre attività;
b. segnalare e delimitare sempre la zona di lavoro;
c. evitare il collegamento delle attrezzature elettriche con cavi volanti che intralcino passaggi ed aree
di transito
d. evitare di lasciare le attrezzature ed i prodotti utilizzati incustoditi.
Servizio di Prevenzione e Protezione
Il Responsabile
99
ISTRUZIONI OPERATIVE PER L’EROGAZIONE DELLA DIDATTICA
La presente istruzione operativa definisce le misure di prevenzione e le cautele da adottare durante l’attività
didattica al fine i garantire la piena tutela della salute e della sicurezza degli allievi, favorendone la
conoscenza degli elementi di pericolo esistenti nell’ambiente scolastico con l’obiettivo di prevenire i rischi
che possono derivarne.
L’insegnante ha l’obbligo di vigilare e di tutelare gli allievi che gli sono affidati (gruppo classe, interclasse,
piccolo gruppo) per tutta la durata del suo servizio, a tal fine ha l’obbligo di essere presente in aula 5 minuti
prima dell’inizio delle lezioni.
Durante l’esercizio delle attività didattiche, il responsabile della vigilanza e tutela degli allievi della classe è il
docente assegnato alla classe in quella scansione temporale, coadiuvato dai Collaboratori scolastici.
Ai docenti spetta vigilare sulla sicurezza e l’incolumità dei minori ed adottare, in via preventiva, tutte le
misure organizzative e disciplinari idonee ad evitare situazioni di pericolo, compreso il comportamento
indisciplinato della classe, così da impedire non soltanto che gli allievi compiano atti dannosi a terzi, ma
anche che restino danneggiati da atti compiuti da essi medesimi.
In particolare i docenti devono adoperarsi perché il comportamento degli alunni sia improntato al rispetto e
alla buona educazione, in particolare perché:
gli studenti tengano un comportamento consono;
i banchi e le aule, sia normali che speciali, siano lasciate in ordine e pulite;
le attrezzature e il materiale della scuola sia utilizzato e conservato in perfetta efficienza e sia segnalata
immediatamente in segreteria ogni responsabilità individuale;
non siano consumati nelle aule panini o bevande, fatto salvo il momento della ricreazione;
non si fumi all’interno dell’Istituto e siano segnalate al personale incaricato (Legge 584/75) eventuali
infrazioni rilevate;
i telefoni cellulari restino spenti durante le lezioni.
Al fine di vigilare correttamente e di tutelare gli allievi i Docenti dovranno:
attenersi e far attenere gli allievi alle disposizioni emanate ai fini della prevenzione e protezione
individuale e collettiva;
utilizzare correttamente le apparecchiature, gli utensili, i materiali, nonché i dispositivi di sicurezza e
protezione;
non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza, segnalazione e controllo;
non compiere di propria iniziativa , operazioni o manovre che non siano di competenza ovvero che
possano compromettere la sicurezza propria o altrui;
informare gli allievi sulle eventuali situazioni di pericolo presenti nell’ambiente utilizzato per la didattica,
sui rischi che possono derivarne e sulle misure di prevenzione da adottare;
segnalare immediatamente al Capo di Istituto o al preposto tutte le eventuali deficienze dei mezzi di
prevenzione e protezione, condizioni di pericolo o di rischio di cui vengano a conoscenza;
assicurarsi che le vie di fuga siano costantemente tenute sgombre da qualsiasi materiale;
evitare di usare fiamme libere;
100
rispettare il divieto di tenere e usare negli ambienti scolastici stufette elettriche, scaldavivande, fornelli,
apparecchi con fili scoperti, attrezzi o componenti privi del marchio di conformità CE;
evitare di usare prolunghe, cavi volanti e più prese multiple collegate insieme;
consentire agli allievi di uscire durante le ore di lezione per recarsi ai servizi igienici solo in casi
eccezionali (salvo richieste giustificate formalmente dal genitore) e non più di un alunno alla volta;
non consentire, favorire o promuovere l’allontanamento degli allievi dall’aula. E’ fatto espresso divieto
di procedere all’allontanamento di allievi dall’aula per motivi disciplinari;
non permettere agli allievi di correre all’interno dell’aula; non permettere giochi pericolosi; non
lasciarli mai senza vigilanza di personale scolastico;
permettere gli spostamenti del gruppo classe dall’aula solo sotto la propria vigilanza
favorire un adeguato ricambio d’aria mantenendo aperto, dove esiste, il serramento a Vasistas; in
assenza di questo, provvedere ad arieggiare il locale con l’apertura periodica delle finestre;
evitare che porte e finestre sbattano per correnti d’aria, bloccandone la posizione;
mantenere una adeguata distanza dei banchi dalle finestre e dai termosifoni;
curare che l’arredo dell’aula sia sobrio e non ingombrante,
disporre i banchi e gli arredi in maniera tale da permettere il passaggio sicuro di allievi e insegnanti;
posizionare la cattedra, laddove possibile, vicino alla porta;
evitare il deposito di materiali, soprattutto in modo precario, sopra gli armadi e/o sopra il piano
superiore degli scaffali; per i materiali in esubero è bene utilizzare i locali di deposito;
non salire su banchi e sedie per svolgere lavori o attività in elevazione;
non depositare oggetti a terra, evitando di ingombrare il pavimento dell’aula con qualsiasi tipo di
materiale;
curare che gli zainetti vengano collocati in modo da non intralciare le zone di passaggio;
usare la massima precauzione nella scelta e nell'uso di attrezzature e di materiale didattico,
evitando in particolare l’uso di sostanze e preparati pericolosi ;
consentire l’uso didattico di strumenti e materiali potenzialmente pericolosi, (forbici, taglierine,
seghetti da traforo, chiodi, martelli, ecc.) rapportandolo all’età, all’autonomia ed all’abilità
maturata dagli allievi;
evitare l’uso improprio e/o non controllato degli strumenti e dei materiali potenzialmente
pericolosi;
evitare che strumenti, sostanze e materiali potenzialmente pericolosi, dopo l’uso, restino
incustoditi ed alla portata degli allievi, avendo cura di riporli in armadi chiusi.
101
ISTRUZIONI OPERATIVE PER ATTIVITA’ DI LABORATORIO
La presente istruzione operativa definisce le modalità da adottare per le attività didattiche in laboratorio.
Essa ha lo scopo principale di garantire uno standard che consenta la piena tutela della salute e della
sicurezza nello svolgimento dell’attività didattica, favorendo la conoscenza degli elementi di pericolo
esistenti nel laboratorio con l’obiettivo di prevenire i rischi che possono derivarne.
Il laboratorio è un luogo di lavoro e pertanto è soggetto alle norme del D. Lgs 81/08 sulla prevenzione e la
sicurezza sul lavoro.
Nelle attività di laboratorio, in relazione alle funzioni al momento esplicate, gli studenti sono assimilati ai
lavoratori e il personale docente assume la funzione di preposto.
1.
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13.
14.
I docenti, nella loro programmazione didattica, prevedranno prioritariamente un modulo didattico
dedicato alle norme antinfortunistiche previste per lo svolgimento in sicurezza delle attività di
laboratorio.
I laboratori sono dedicati esclusivamente all’attività didattica ed è consentito l’accesso
esclusivamente agli allievi delle classi previste dall’orario scolastico e solo in presenza del
personale docente o tecnico.
Gli studenti ed il personale, presenti in laboratorio per svolgere la loro attività, devono rispettare le
prescrizioni di sicurezza richiamate dalla cartellonistica o dai docenti.
Gli studenti devono mantenere sempre un comportamento rispettoso verso gli addetti e
utilizzeranno con attenzione le attrezzature in dotazione al laboratorio. Si presenteranno alle
lezioni dotati del necessario materiale didattico e delle dotazioni personali di sicurezza ( tuta,
camice, guanti, occhiali, cuffia per i capelli lunghi …) prescritte dai docenti.
Gli studenti ed il personale devono seguire le indicazioni relative allo smaltimento e allo stoccaggio
dei rifiuti speciali.
Al termine dell’esercitazione gli allievi riordineranno il loro posto di lavoro secondo le indicazioni
ricevute e consegneranno, in ordine, all’A.T. le attrezzature e i materiali eventualmente ricevuti
all’inizio della lezione.
In generale non è consentito portare o lasciare effetti personali nei laboratori. Gli studenti si
atterranno alle prescrizioni dei docenti. Al termine delle esercitazioni, solo se il laboratorio è dotato
di armadietti personali, gli studenti riporranno in essi quanto permesso dai docenti.
Durante l’intervallo e nelle ore in cui non sono previste lezioni è vietato l’accesso agli studenti. In
tali periodi il laboratorio è chiuso a chiave dall’A.T. o è consentita la presenza dei docenti e/o dell’
A.T. per la preparazione delle lezioni, per la manutenzione tecnica e per le attività necessarie al
buon funzionamento del laboratorio.
Ogni laboratorio è dotato di cassetta per il primo soccorso il cui contenuto è reintegrato a cura
dell’A.T.
E’ vietato manomettere o danneggiare le dotazioni antinfortunistiche presenti in laboratorio.
Specifiche disposizioni sono prescritte dal Responsabile di laboratorio e segnalate per iscritto con il
presente regolamento.
Il docente che avesse necessità di mettere a punto una esercitazione, prima della lezione senza
l’ausilio dell’A.T., deve chiedere la chiave in portineria. Qualora necessitasse la presenza dell’A.T.,
sarà necessario prendere anticipatamente accordi con lo stesso.
L’utilizzo del laboratorio è consentito anche a docenti di altra disciplina, previo consenso del
Responsabile di laboratorio e accordi con l’A.T.
Il laboratorio dopo le attività descritte al punto 12 e 13 devono essere lasciati in ordine.
102
15.
In ottemperanza al Regolamento delle studentesse e degli studenti, saranno presi provvedimenti a
carico di chi non si attiene alle presenti specifiche.
ADEMPIMENTI E FUNZIONI DEL DOCENTE TEORICO DI LABORATORIO
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12.
In accordo con l’I.T.P., all’inizio dell’anno, dopo il modulo di accoglienza, in relazione agli obiettivi e
finalità fissati dal Consiglio, programma le esercitazioni di laboratorio finalizzate agli obiettivi didattici
della materia, specifica i relativi compiti durante le lezioni di codocenza e concorda gli autonomi criteri
di valutazione.
Sovrintende o collabora alla consegna agli studenti, da parte dell’A.T., dell’eventuale materiale ed
attrezzatura necessaria allo svolgimento dell’esercitazione.
Durante le lezioni /esercitazioni, coadiuvato dall’I.T.P., fornisce agli allievi le informazioni necessarie per
far effettuare l’esercitazione. Sovrintende con l’I.T.P. e l’A.T. allo svolgimento della stessa e interviene
sugli allievi in difficoltà.
Controlla che le attrezzature vengano usate in modo consono evitando il loro danneggiamento.
Al termine della lezione verifica che la riconsegna del materiale venga effettuata con il dovuto ordine.
Tramite l’A.T., richiede al magazzino il materiale necessario alle esercitazioni utilizzando il buono di
prelevamento.
Al termine dell’a.s. collabora con tutte le figure presenti nel laboratorio alla stesura della richiesta di
materiale di consumo necessario per le esercitazioni dell’a.s. successivo.
Segnala al Responsabile di laboratorio la necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria.
All’inizio dell’a.s., in relazione alla programmazione didattica ed al P.O.F., sentito il D.S., concorda con i
colleghi di materia e/o settore la richiesta motivata di acquisto di attrezzature.
Nell’ipotesi di assenza programmata ( ferie) durante i giorni di lezione dell’A.T., concorderà con lo
stesso le modalità per permettere un regolare svolgimento delle attività di laboratorio.
Comporta grave responsabilità per gli insegnanti, sia teorici sia tecnico-pratici, allontanarsi per futili
motivi durante l'orario di servizio dai laboratori e dalle palestre o ritardare il cambio dell'ora.
In caso di assenza dell’A.T. Il docente o l’ITP, possono ritirare la chiave del laboratorio in portineria
firmando il ritiro e la relativa riconsegna.
ADEMPIMENTI E FUNZIONI DELL’I.T.P.
1.
2.
3.
4.
Al termine dell’a.s. collabora con tutte le figure presenti nel laboratorio alla stesura della richiesta di
materiale di consumo necessario per le esercitazioni dell’a.s. successivo.
All’inizio dell’a.s., in relazione alla programmazione didattica ed al P.O.F., concorda con i colleghi di
materia e/o settore la richiesta motivata di acquisto di attrezzatura in conto capitale da presentare
all’U.T./DSGA.
Comporta grave responsabilità per gli insegnanti, sia teorici sia tecnico-pratici, allontanarsi per futili
motivi durante l'orario di servizio dai laboratori o ritardare il cambio dell'ora.
In accordo con il docente teorico, all’inizio dell’anno, dopo il modulo di accoglienza, in relazione agli
obiettivi e finalità fissati dal Consiglio, programma le esercitazioni di laboratorio finalizzate agli
103
5.
6.
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10.
obiettivi didattici della materia, specifica i relativi compiti durante le lezioni di codocenza e concorda gli
autonomi criteri di valutazione.
In caso di assenza dell’A.T. Il docente o l’ITP, possono ritirare la chiavi del laboratorio in portineria
firmando il ritiro e la relativa riconsegna.
Prima dell’esercitazione predispone con l’A.T., il materiale e le attrezzature necessarie allo svolgimento
dell’esercitazione, verifica il buon funzionamento delle stesse e durante la lezione collabora con il
docente.
Secondo la programmazione didattica, almeno tre giorni prima della data fissata per l’esercitazione,
richiede all’A.T. di verificare e predisporre il materiale necessario allo svolgimento della lezione.
Sentito il docente, firma con il Responsabile di laboratorio, la richiesta di prelievo dal magazzino per la
scorta di laboratorio.
Titolare di autonoma valutazione degli studenti, durante le esercitazioni e/o lezioni in codocenza
svolge l’attività programmata all’inizio d’anno
Verifica con il docente teorico eventuali danni procurati dagli allievi e concorda la necessità di
manutenzione ordinaria e straordinaria da segnalare al Responsabile di laboratorio.
ADEMPIMENTI E FUNZIONI DELL’ASSISTENTE TECNICO
L’A.T. è addetto alla conduzione tecnica del laboratorio o laboratori a lui assegnati.
Seguendo le istruzioni ricevute dal Responsabile di laboratorio, delegato dal D.S., provvede:
1. Alla ordinaria manutenzione e custodia delle attrezzature, strumentazioni e materiale di facile consumo
in dotazione al laboratorio. All’approvvigionamento dal magazzino di tutto il materiale di facile
consumo necessario allo svolgimento delle esercitazioni, utilizzando i buoni di prelevamento;
2. Alla predisposizione degli strumenti, attrezzature e materiali necessari alle esercitazioni in base ad un
programma comunicatogli dal docente, almeno tre giorni prima della data fissata per la lezione;
3. Al termine delle esercitazioni, al ritiro del materiale consegnato all’inizio della lezione e ad un rapido
controllo degli strumenti e delle attrezzature utilizzate, segnalando immediatamente eventuali
anomalie e collaborando ad individuare gli eventuali responsabili;
4. Alla verifica periodica delle dotazioni antinfortunistiche a disposizione del laboratorio segnalando al
Responsabile di laboratorio eventuali carenze;
5. Collabora con il Responsabile di laboratorio, all’aggiornamento del registro dell’inventario di
laboratorio;
6. Ad eseguire, secondo un piano predisposto dal Responsabile di laboratorio, un controllo del
funzionamento e dello stato di conservazione della strumentazione e dell’attrezzatura per garantire
continuità nello svolgimento delle esercitazioni.
7. Segnala al responsabile eventuali anomalie;
8. Alla fine dell’anno scolastico, assieme al Responsabile di laboratorio, alla verifica dell’inventario di
laboratorio e partecipa alle operazioni di chiusura, negli armadi predisposti, delle attrezzature leggere;
alla verifica del materiale di consumo e, sentito il responsabile, all’eventuale scarico al magazzino
generale ;
9. Presente il Responsabile di laboratorio, presenzia, alla riapertura all’inizio dell’anno degli armadi delle
attrezzature e provvede al ritiro dal magazzino del materiale di consumo;
10. A tenere efficiente la cassetta di pronto soccorso in dotazione al laboratorio e a verificare l’efficienza
delle dotazioni antinfortunistiche;
11. Provvede al ritiro dal magazzino, nelle ore di apertura dello stesso, del materiale occorrente per le
esercitazioni, compilando e sottoscrivendo il buono di prelevamento.
104
12. Tiene le chiavi degli armadi contenenti le attrezzature, strumentazioni e materiale di consumo in
apposita cassetta delle chiavi. In caso di assenza dell’A.T., dove necessario, il docente utilizzerà la
doppia chiave tenuta in portineria firmando il ritiro e la riconsegna delle stesse. Il CCNL prevede che i
collaboratori scolastici sono tenuti alla apertura e chiusura dei laboratori. Al fine di migliorare
l’organizzazione interna e per il buon funzionamento dei reparti, l’ A..T. collaborerà e terrà le chiavi
durante l’intera giornata.
13. E’ presente in laboratorio durante le lezioni e collabora con i docenti nel verificare l’uso pertinente
delle attrezzature da parte degli allievi.
14. Qualora dovesse essere assegnato a più laboratori, concorda con i relative responsabili un orario di
presenza nei singoli reparti.
15. Nell’ipotesi di assenza programmata ( ferie) durante i giorni di lezione, concorderà con gli insegnanti le
modalità per permettere un regolare svolgimento delle attività di laboratorio.
16. Riceve all’inizio dell’anno le chiavi di accesso ai laboratori
N.B. Specifiche ed ulteriori indicazioni in aggiunta alle presenti possono essere dati dal Responsabile di
laboratorio
ADEMPIMENTI E FUNZIONI DEL RESPONSABILE DI LABORATORIO
1. All’inizio dell’anno scolastico in presenza dell’A.T., delegato dal D.S., riapre gli armadi e verifica lo stato
del laboratorio. Verrà redatto in duplice copia il verbale delle operazioni con l’inventario delle
attrezzature. Una copia del verbale e dell’inventario resterà al responsabile ed le altre copie all’addetto
dell’U.T. o DSGA
2. Sentito il D.S., fornisce specifiche indicazioni all’A.T., non previste dal regolamento generale e le allega
ad esso.
3. Riceve dai colleghi segnalazioni di manutenzioni. Concorda con l’A.T. la manutenzione ordinaria da
affidare a quest’ultimo e, compila l’eventuale modulo per richiedere il preventivo per la manutenzione
straordinaria da affidare ad aziende esterne.
4. Raccoglie le richieste di acquisto di attrezzature in conto capitale e ne verifica la motivazione e la
coerenza alle finalità didattiche previste dal profilo professionale e/o al P.O.F. .
5. Partecipa alle riunioni con il DSGA/U.T. al fine di proporre gli acquisti e eventuali manutenzioni
straordinarie per il settore nell’ambito del Budget assegnato.
6. Verificata, direttamente o indirettamente, la carenza di dotazioni antinfortunistiche del laboratorio,
richiede al DSGA/U.T. il necessario acquisto concordato con il Responsabile del Servizio di prevenzione
e protezione.
7. Nei casi di grave pericolo sospende le esercitazioni avvisando il D.S..
8. Coadiuvato dall’A.T. tiene aggiornato il registro dell’inventario, effettua e firma il collaudo delle nuove
attrezzature, stende la relazione di scarico inventariale e dichiara l’avvenuta manutenzione delle
attrezzature. Firma i buoni di prelevamento dal magazzino.
9. Per garantire l’efficienza e la sicurezza del laboratorio, predispone un programma di verifica periodica
delle attrezzature, strumentazioni e dotazioni antinfortunistiche da eseguire con l’A.T.
10. Alla fine dell’anno scolastico, in relazione alle classi da attivare, predispone, in accordo con i colleghi, la
richiesta di acquisto per il materiale di facile consumo necessario per le esercitazioni dell’anno
scolastico successivo.
11. Alla fine dell’anno scolastico con all’A.T., su indicazione e delega del D.S., chiude sotto chiave le
attrezzature mobili e chiude a chiave gli armadi, chiude le chiavi in una busta che siglerà. Verrà redatto,
105
in duplice copia, un verbale con l’inventario delle attrezzature presenti in laboratorio. Le chiavi e una
copia del verbale e dell’inventario saranno custoditi in Istituto, una copia del verbale e dell’inventario
resterà al Responsabile di laboratorio
ADEMPIMENTI E FUNZIONI DELL’ADDETTO ALL’UFFICIO TECNICO (laddove presente)
1. A seguito di circolari del Dirigente Scolastico, raccoglie le richieste di materiale e delle attrezzature
scientifiche dai Responsabili di laboratorio.
2. Contatta le Ditte esterne e riceve i rappresentanti e responsabili di Imprese.
3. Predispone l’invio delle richieste di preventivo ad almeno tre ditte dopo aver fatto verificare la giacenza
di magazzino.
4. Appronta i quadri comparativi dei preventivi ed in caso di elevati scostamenti di prezzo verifica con i
docenti, sostanziali differenze nelle caratteristiche del materiale offerto.
5. Sentito il Dirigente Scolastico, predispone i dati e gli atti necessari per le delibere di Giunta e di
Consiglio di Istituto ai quali partecipa in prima persona.
6. Predispone i buoni d’ordine, verifica e sollecita, all’occorrenza, i tempi di consegna indicati sugli ordini.
7. Archivia gli ordini evasi corredati dalla seguente documentazione:
- copia della richiesta dei docenti
- copia dell’ordine
- copia della delibera
- copia della comparazione
- copia dei preventivi
- copia della bolla di consegna.
8. Collabora con il DSGA e con le segreterie in particolare per quanto riguarda i pagamenti degli acquisti.
9. E’ delegato dal Dirigente Scolastico a firmare i buoni di prelevamento dal magazzino dei Responsabili di
laboratorio.
10. Collabora con i Responsabili di laboratorio per il collaudo delle nuove attrezzature.
11. In riferimento alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’Istituto contatta gli uffici competenti e
segnala eventuali inefficienze. Riceve inoltre le segnalazioni scritte di danni da parte dei collaboratori
scolastici provvedendo ad organizzarne la riparazione. Sentito il Dirigente Scolastico, coordina le ore
degli Assistenti Tecnici per la manutenzione generale di loro competenza necessaria al buon
funzionamento dei Reparti e dell’Istituto.
12. All’inizio dell’anno scolastico insieme al Responsabile di laboratorio ed all’A.T. partecipa alla verifica
dello stato dei laboratori.
13. A fine anno scolastico insieme al Responsabile di laboratorio ed all’A.T. partecipa alla chiusura a chiave
delle attrezzature mobili e degli armadi.
106
SPECIFICHE PER IL LABORATORIO DI CHIMICA
A completamento delle indicazione generali contenute nel Regolamento di Laboratorio è opportuno,
considerata la specificità del laboratorio di chimica, precisare meglio le funzioni dei diversi operatori che
in esso operano.
L’accesso al laboratorio è consentito solo agli insegnanti responsabili della didattica per la preparazione
delle esperienze, all’ Assistente Tecnico e agli studenti negli orari di svolgimento delle esercitazioni
didattiche. E’ opportuno, pertanto che l’ITP, almeno tre giorni prima della esercitazione, prenoti l’utilizzo
sull’apposito registro di laboratorio indicando la classe, le ore ed il tipo di esercitazione che sarà svolta.
A tal fine è opportuno che l’ITP, predisponga, per ogni esercitazione, una scheda di laboratorio, che sarà
utilizzata dall’A.T. per la predisposizione del materiale necessario allo svolgimento dell’esperienza, e dagli
studenti come traccia per l’esercitazione.
Le esperienze non collaudate devono essere preventivamente testate dall’ITP al fine di verificare le finalità
didattiche e la sicurezza delle stesse.
Per un corretto svolgimento dell’attività di laboratori e, per evitare eccessivi spostamenti degli studenti
all’interno del laboratorio, è indispensabile che, prima dell’inizio dell’esercitazione, tutto il materiale
relativo sia predisposto sui banconi nelle postazioni previste per gli studenti.
In particolare l’A.T. provvederà alla sistemazione della vetreria e dei reagenti secondo le indicazioni della
scheda di laboratorio, mentre l’ITP preparerà le eventuali soluzioni propedeutiche alla buona riuscita
dell’esperienza.
COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI IN LABORATORIO
E’ proibito agli studenti accedere al laboratorio senza la presenza di almeno un insegnante o dell’Assistente
Tecnico.
1. Gli studenti devono indossare il camice ed utilizzare tutti i necessari mezzi di protezione indicati
dall’insegnante per la specifica esercitazione. I capelli lunghi devono essere tenuti raccolti
2. In laboratorio è assolutamente vietato bere, mangiare, fumare.
3. Sono proibiti tutti gli esperimenti non autorizzati, non testati o che non siano stati preventivamente
illustrati e descritti dall’insegnante tramite l’apposita scheda di laboratorio.
4. Il pavimento e i passaggi tra i banconi e le vie di fuga devono essere sempre sgombri.
5. Gli studenti dovranno segnalare ai docenti o all’A.T. ogni incidente che si dovesse verificare, anche se di
lieve entità.
6. Al termine dell’esercitazione gli allievi collaboreranno nel riordinare il laboratorio, in particolare
dovranno pulire il proprio posto di lavoro, le attrezzature e la vetreria.
7. In caso di contatto accidentale con sostanze chimiche,lavare subito con abbondante acqua e poi
chiedere istruzioni all’insegnante.
107
L’ITP e l’A.T. assicureranno che il laboratorio sia lasciato in ordine per renderlo immediatamente utilizzabile
a successive esercitazioni
108
NORME ELEMENTARI PER L’USO E LA MANIPOLAZIONE DELLE SOSTANZE E PREPARATI CHIMICI
1. Tutte le sostanze e preparati utilizzati nel laboratorio devono essere riconoscibili attraverso etichette
riportanti tutte le indicazioni obbligatorie per legge (simboli di rischio, frasi di rischio e consigli di
prudenza..)
2. Tutte le sostanze e preparati utilizzati nel laboratorio devono essere corredate di una apposita scheda
di sicurezza conservata in luogo apposito, noto ed accessibile a tutti gli operatori del laboratorio.
(Nessuno deve asportare le schede di sicurezza se non per breve consultazione).
3. Prima di testare una nuova esercitazione leggere sempre attentamente l’etichetta e la scheda di
sicurezza dei prodotti che si devono usare e seguire le indicazioni d’uso ed i consigli di prudenza (non
utilizzare mai il contenuto di confezioni prive di etichetta o che non
siano etichettate
opportunamente).
4. Chiudere sempre bene i contenitori dei prodotti dopo l’uso.
5. Le sostanze in deposito vanno conservate in recipienti accuratamente sigillati (specie se trattasi di
solventi volatili) ed etichettati con il nome della sostanza ed il nome dell’operatore che ne ha
predisposto la conservazione.
6. E’ proibito conservare nei frigoriferi prodotti infiammabili o occorre conservarli in speciali frigoriferi
antideflagranti.
7. Non assaggiare mai una qualsiasi sostanza in laboratorio, anche quelle apparentemente innocue.
8. Evitare sempre il contatto di qualunque sostanza chimica con la pelle. Nel manipolare le sostanze
utilizzare sempre gli appositi attrezzi (spatole, contagocce, pipette di sicurezza, guanti, occhiali, cappe
aspiranti, pompette aspiranti ecc.) a seconda della pericolosità del materiale da utilizzare.
9. Prestare particolare cura nel preparare ed usare sempre i quantitativi minimi necessari di sostanze e
preparati, per evitare sprechi, rischi maggiori per chi lavora, inquinamento all’ambiente con lo
smaltimento di quanto non si è utilizzato.
10. Non dirigere l’apertura delle provette, durante il riscaldamento verso la persona vicina.
11. Non usare fiamme libere in presenza di sostanze infiammabili.
12. Le esperienze in cui si prevedono esalazioni o fumi vanno eseguite sotto cappa a vetro abbassato e
aspirazione in funzione.
13. Le superfici dei banchi o del pavimento su cui siano cadute eventuali sostanze chimiche devono essere
bonificate ed asciugate subito (avvisare sempre l’assistente tecnico e gli insegnanti)
14. Nel caso che le sostanze cadute o versate accidentalmente siano infiammabili, spegnere
immediatamente le fiamme libere e staccare la corrente generale del laboratorio.
15. L’istituto ha attivato la raccolta dei rifiuti tossici, tutto il personale deve seguire le indicazioni degli.
insegnante e/o dell’A.T.
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ISTRUZIONI OPERATIVE ACCOGLIENZA E VIGILANZA ALLIEVI
A TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO
Istruzioni operative
La presente istruzione operativa definisce le modalità adottate per l’accoglienza dell’utenza e la
vigilanza degli allievi per tutto il periodo di permanenza all’interno dell’Istituzione Scolastica
(edificio e relative pertinenze esterne). Essa ha lo scopo principale di garantire uno standard che
consenta agli allievi la piena tutela della salute e della sicurezza.
Orario
La Dirigenza stabilisce e rende nota al personale ed all’utenza l’orario d’ingresso e d’uscita dalle
lezioni.
Scuola secondaria di 2° grado (da completare a cura del responsabile di plesso secondo l’orario
approvato dal dirigente scolastico per plesso/ ordine e indirizzo di studi)
Le lezioni iniziano alle ore ....
L'ingresso degli allievi avviene, di norma, tra le ore .... e le ore ....
L’uscita avviene alle ore ....
Accesso nelle pertinenze esterne dell’edificio scolastico
E’ consentito l’accesso alle pertinenze esterne all’edificio scolastico anche a cicli, ciclomotori, e
motoveicoli condotti a mano o marcianti a passo d’uomo. I predetti mezzi di trasporto dovranno
circolare ed essere posteggiati unicamente nei percorsi e nei luoghi indicati.
Vigilanza durante l’intera attività didattica
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Tutto il personale, secondo le modalità che seguono, è responsabile della vigilanza degli allievi
durante la loro permanenza nell’Istituzione Scolastica (edificio ed eventuali pertinenze esterne). La
vigilanza va espletata senza soluzione di continuità, con particolare attenzione ai momenti
dell’ingresso, cambi orari, ricreazione ed uscita.
Compiti dei collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare sorveglianza per tutta la durata del loro servizio
presidiando costantemente la propria area/piano di servizio, per favorire nella classi l’alternanza
dei Docenti , per sorvegliare gli studenti che si recano ai servizi igienici e per intervenire
tempestivamente in caso di eventuali necessità (esigenze urgenti dei docenti e degli allievi).
A tal fine i collaboratori Scolastici sono tenuti a presidiare costantemente i corridoi del piano di
servizio, senza allontanarsi, se non per chiamata improcrastinabile degli Uffici della Scuola o per
esigenze impellenti avendo comunque cura di avvisare i docenti del loro settore.
Compiti dei docenti
L’insegnante ha l’obbligo di vigilare e di tutelare gli allievi che gli sono affidati (gruppo classe,
interclasse, piccolo gruppo) per tutta la durata del suo servizio.
Consente agli allievi di uscire durante le ore di lezione per recarsi ai servizi igienici, al di fuori del
tempo della ricreazione, solo in casi eccezionali (salvo richieste giustificate formalmente dal
genitore) e non più di un alunno alla volta, valutando se l’allievo ha le abilità necessarie per auto
tutelarsi da eventuali situazioni di pericolo.
Nel caso in cui per la vigilanza dell’allievo ritenga di dover ricorrere all’ausilio del collaboratore
scolastico dovrà assicurarsi della sua presenza nell’area/piano di competenza, richiamarne
l’attenzione e riceverne la disponibilità.
E’ fatto divieto ai docenti di assentarsi arbitrariamente dall’aula e lasciare incustodita la classe
durante l’ora di lezione.
In caso di necessità il docente ha l’obbligo, prima di allontanarsi dall’aula, di incaricare, per un
tempo limitato e strettamente necessario, un collaboratore scolastico o altro docente in servizio
nell’area/piano dell’edificio in cui si trova la classe, di vigilare momentaneamente sugli alunni.
Il Docente assicura la vigilanza del proprio gruppo classe in occasione di eventuali spostamenti per
raggiungere altri locali come: mensa, palestra, laboratori, biblioteca, teatro, aula magna ecc.
Accoglienza/Ingresso allievi
Al fine di avere il pieno controllo degli accessi andrà attivata una procedura, per l’identificazione e
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la registrazione degli accessi da parte di persone estranee all’Istituto( cartellino identificativo per
tutto il personale ed i visitatori, registro accessi):
Il direttore dei “Servizi generali e amministrativi” allo scopo di garantire la vigilanza, disporrà la
presenza dei collaboratori scolastici all’ingresso delle diverse aree/piani di servizio curando che la
postazione di lavoro sia disposta in modo da garantire il massimo della sorveglianza nell’area di
pertinenza.
Compiti dei collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici assegnati all’ingresso hanno il compito di aprire il cancello/portone
all’orario stabilito, sorvegliare il regolare e ordinato afflusso degli allievi in prossimità del
cancello/portone, che provvederanno a richiudere al termine dell’orario d’ingresso.
Gli altri collaboratori scolastici in servizio vigileranno il passaggio degli allievi nelle rispettive aree di
servizio fino all’entrata degli stessi nelle proprie aule.
In caso di assenza di un insegnante nella propria area/piano di servizio il collaboratore scolastico è
tenuto alla vigilanza del relativo gruppo classe, dandone comunicazione alla Dirigenza che
provvederà alla sostituzione o al frazionamento del gruppo classe per l’assegnazione ad altri
docenti.
Compiti dei docenti
L’insegnante ha l’obbligo di essere presente in aula 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni per
accogliere gli allievi del proprio gruppo classe.
In caso di ritardo o di assenza deve darne, se possibile preventivamente, comunicazione alla
dirigenza.
E fatto obbligo di non consentire, favorire o promuovere l’allontanamento degli allievi dall’aula,
con espresso divieto di procedere all’allontanamento di allievi dall’aula per motivi disciplinari;
Cambi orari/avvicendamento docenti
E’ un preciso dovere della Dirigenza dell’Istituzione Scolastica di provvedere alla definizione di un
orario che consenta l’avvicendamento del personale docente nel rispetto dell’obbligo di vigilanza
senza soluzione di continuità.
Compiti dei collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici, al suono della campanella del cambio orario, dovranno sospendere ogni
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altra attività per coadiuvare i docenti del piano/area di competenza nella vigilanza sugli allievi.
Se necessario, per consentire l’avvicendamento dei docenti, dovranno sostituire il docente, a
richiesta dello stesso, nella vigilanza di un gruppo classe.
Il collaboratore scolastico, avuto l’affidamento della sorveglianza sugli allievi da parte del docente,
vigilerà sulla scolaresca finché non sarà giunto l’insegnante in servizio nell’ora successiva.
Per contribuire ad assicurare la continuità della vigilanza sugli allievi durante il cambio di turno dei
docenti, i collaboratori scolastici, in caso di ritardo dell'insegnante subentrante, sorveglieranno la
classe fino al suo arrivo.
I collaboratori scolastici, all’inizio delle lezioni antimeridiane o pomeridiane o ai cambi orari,
devono accertarsi di eventuali ritardi o di assenze dei docenti nelle classi del piano/area di
competenza.
In caso di ritardo o di assenza dei docenti, non tempestivamente annunciati dagli stessi, i
collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli allievi dandone, nel contempo, avviso alla
dirigenza.
Compiti dei Docenti
Gli insegnanti, al suono della campana, assicurata con altro docente o collaboratore scolastico la
vigilanza del gruppo classe, si recheranno il più celermente possibile nell’aula in cui è programmata
la lezione successiva, consentendo al docente che era in attesa del proprio cambio di recarsi nella
classe di competenza; qualora il docente abbia terminato il proprio servizio, attenderà l’arrivo del
collega che lo deve sostituire.
Per favorire il cambio di turno e garantire continuità nella vigilanza sugli allievi, i docenti che
entrano in servizio in ore intermedie o che hanno avuto un’ora “libera”, sono tenuti a farsi trovare,
al suono della campanella, già davanti all’aula interessata per consentire un cambio rapido del
docente sul gruppo classe.
Ricreazione
E’ il momento in cui gli allievi vengono a trovarsi divisi tra aula, aree di transito e servizi igienici
richiedendo pertanto una maggiore attenzione nell’obbligo di vigilanza.
Compiti dei collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici vigileranno gli allievi in prossimità dei bagni nell’area/piano di propria
competenza, con particolare attenzione alle aree di transito.
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Compiti dei Docenti
La vigilanza degli allievi è a carico del docente in servizio sulla classe in quella frazione oraria o, in
caso di cambi orari, dell’ora precedente.
I docenti in compresenza collaborano, con identiche responsabilità, alla vigilanza del proprio
gruppo classe.
Nei limiti del possibile l’uscita degli allievi dall’aula va organizzata in maniera tale da non creare
eccessivi affollamenti lungo le aree di transito.
Uscita
Al fine di evitare situazioni di affollamento pericolose e poco controllabili nelle aree di transito la
Dirigenza organizzerà tempi e modalità di uscita delle diverse classi.
Compiti dei collaboratori scolastici
Il collaboratore scolastico in servizio all’ingresso dovrà posizionarsi presso l’uscita con il compito di
evitare affollamenti e prestare la dovuta vigilanza agli allievi.
Gli altri collaboratori scolastici vigileranno per favorire il regolare transito degli allievi nei rispettivi
piani/aree di competenza
Compiti dei Docenti
E vietato far uscire il gruppo classe dall’aula prima del suono della campanella.
Al termine delle lezioni i gruppi classe verranno accompagnati, fino al portone/cancello di uscita
dell’istituzione scolastica dall’insegnante dell’ultima ora di attività., per trasferirne la custodia ai
genitori o loro delegati, previo accertamento della loro identità. (L’opzione “portone” va attivata
quando siano ammessi nel cortile: cicli, motocicli e motoveicoli)
Vigilanza in caso di temporanea assenza del docente
E' vietato agli insegnanti di lasciare incustodita la sezione/classe durante le ore di lezione, salvo casi
eccezionali (malore dell’insegnante o di un alunno, convocazione urgente dalla Direzione).
Il docente che, durante l’espletamento dell’attività didattica debba, non per motivi non eccezionali,
assentarsi temporaneamente dalla classe, prima di allontanarsi dalla scolaresca provvederà a
incaricare un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe sino al suo ritorno,
limitando l’assenza al tempo strettamente necessario.
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Compiti dei Collaboratori Scolastici
Il collaboratore scolastico non si può rifiutare di effettuare la vigilanza su richiesta del docente,
come disposto dal “Profilo professionale” (CCNL 2006/2009).
Il collaboratore scolastico è responsabile per i danni subiti dagli alunni a causa della sua omessa
vigilanza, solo se aveva precedentemente ricevuto l’affidamento dei medesimi.
Vigilanza in caso di assenza del docente dalle lezioni
In mancanza dell'insegnante di sezione/classe assente per qualunque motivo, e fino al momento in
cui entrerà in servizio l'insegnante supplente, il personale collaboratore scolastico o gli insegnanti
delle classi viciniori devono provvedere alla vigilanza degli alunni sino al momento della
normalizzazione della situazione.
In mancanza di un supplente i collaboratori scolastici coadiuveranno i docenti per distribuire nel
miglior modo possibile gli alunni nelle varie classi.
Per la scuola secondaria si provvede alla sostituzione, mediante l’utilizzo di insegnanti disponibili.
Quando questo non fosse possibile, la classe scoperta verrà suddivisa in gruppi che andranno
stabiliti all’inizio dell’anno scolastico.
I docenti hanno l’obbligo di accogliere gli alunni affidati per suddivisione delle classi “scoperte” a
causa dell’assenza di un docente assumendo la responsabilità dei medesimi al pari di quella dei
propri allievi.
Sarà buona prassi segnalare sul registro o su apposito modulo allegato al registro la loro presenza
degli allievi affidati nell’occasione.
Visite guidate/Viaggi d’istruzione
La vigilanza sugli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi d’istruzione dovrà essere
costantemente assicurata dai Docenti accompagnatori, assegnati in tale compito nel rapporto di un
Docente ogni quindici alunni (C.M. n. 291/92).
In caso di partecipazione di uno o più alunni portatori di handicap, sarà designato – in aggiunta al
numero di accompagnatori dovuto in proporzione al numero dei partecipanti – un accompagnatore
(Docente sostegno) fino a due alunni disabili. Per gli alunni con sostegno sarà richiesta la presenza
del docente di sostegno e dell’assistente personale quanto presente nella classe/sezione.
Ai Docenti accompagnatori, non è consentito abbandonare la vigilanza sugli alunni, in
considerazione della imprevedibilità delle loro azioni. Per il periodo notturno, nell’impossibilità di
una vigilanza diretta, appare necessaria la scelta di sistemazioni in hotel che abbiano un costante
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controllo degli ingressi, ferma restando una vigilanza non diretta degli accompagnatori e la loro
agevole reperibilità in caso di necessità.
Per la partecipazione degli allievi minorenni è necessario acquisire sempre il consenso scritto da
parte dei genitori, in tale consenso va fatto esplicito riferimento all’impossibilità di vigilare
direttamente gli allievi dopo il loro accompagnamento nelle stanze d’albergo assegnate per il
riposo notturno e della corresponsabilità del genitore, per danni a persone o cose, nell’ambito della
“culpa in educando”.
Sarà cura della Dirigenza definire le modalità da seguire anche per:
Accesso all’edificio scolastico con cicli, motocicli e motoveicoli
Utilizzo pertinenze esterne edificio scolastico per autovetture e motocicli
Ritardi in ingresso
Assenze e relativa registrazione
Giustificazione delle assenze
Ingressi posticipati e uscite anticipate
Modalità di riconsegna ai genitori
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