SSD-Trapianto di Midollo Osseo pediatrica

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SSD-Trapianto di Midollo Osseo pediatrica
SSD-Trapianto di Midollo Osseo
pediatrica
PO 75-20
MANAGEMENT GRAFT FAILURE
INDICE:
0.
TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
1.
SCOPO
2.
3.
4.
APPLICABILITÀ
RESPONSABILITÀ
MODALITÀ OPERATIVE
4.1 GENERALITÀ'
4.2 TRAPIANTO ALLOGENICO
4.3 TRAPIANTO AUTOLOGO
0.
5.
RIFERIMENTI
6.
REGISTRAZIONI
7.
ALLEGATI
TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI
AOR: Azienda Ospedaliera di Rilievo nazionale
SSD-TMO: Unità Semplice Dipartimentale Trapianto Midollo Osseo
SIMT: Servizio Immunoematologìa e Medicina Trasfusionale
PO: Procedura Operativa
R: Registrazione della Qualità
A: Allegato
DRP: Responsabile Unità Operativa e Direzione del programma
DRC: Direzione Clinica
DRS: Direzione raccolta staminali periferiche
DRM: Direzione raccolta midollo
SGQ: Quality Management System
MED: Medico
CMC: Coordinatore medici centro sangue
MCS: Medici centro sangue
CIC: Coordinatori infermieri centro sangue
ICS: Infermieri centro sangue
CAN: Coordinatore anestesisti
MES: Medici espiantatori
MRE: Medici reparto
CIS: Coordinatore infermieristico di sala
IRE: Infermieri reparto
OSS: Operatore socio sanitario
DAM: Data manager
CMS: Consulente medico specialista
CNM: Consulenti non medici
OPE: Operatore esterno (manutenzioni, pulizie, ecc)
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1.
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MANAGEMENT GRAFT FAILURE
SCOPO
Scopo della presente Procedura Operativa è indicare la gestione del mancato
attecchimento in pazienti affetti da emopatie maligne, emopatie non neoplastiche, da
tumori solidi sottoposti a trapianto di midollo osseo autologo o allogenico.
Il processo prevede tutte le possibili strategie terapeutiche allo scopo di ripristinare una
completa, stabile e duratura emopoiesi.
2.
APPLICABILITÀ
La presente Procedura Operativa si applica ai pazienti, ricoverati in Unità Intensiva e
sottoposti a trapianto di midollo osseo, che dopo circa tre settimane dalla infusione di
cellule staminali non presentino ancora segni ematologici di recupero della funzionalità
emopoietica.
3.
RESPONSABILITÀ
La responsabilità della corretta esecuzione e applicazione della presente procedura è di
DRC e del personale infermieristico.
In dettaglio, la responsabilità della corretta applicazione della presente procedura è
così definita:
DRP DRC MED
c
R
P
MRE
CIS
IRE
oss
P
P
P
p
Legenda: Rresponsabile, P partecipa all'attività, I informato, C controlla
4.
MODALITÀ OPERATIVE
4.1 GENERALITÀ'
La Graft Failure è una complicanza che può osservarsi durante il trapianto allogenico
da donatore familiare HLA compatibile o incompatibile per 1 o più lodi, o da donatore
non familiare (MUD), e, più raramente, in seguito a trapianto autologo.
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4.2TRAPIANTO ALLOGENICO
Paziente che dopo 3 settimane dalla infusione delle cellule staminali midollari o
periferiche presenta un numero di Granulociti Neutrofili inferiori a 500/\j\ oppure perdita
dell'emopoiesi a distanza di tempo dall'attecchimento e documentata in corso di
follow-up ambulatoriali.
In tal caso si rende necessario il ricovero e si procede come segue:
nel
caso di aspirato midollare con cellularità 0
(assenza di precursori
emopoietici), indagini virologiche complete (ChAV, EBV, HSV, HHVÓ, HHV8, Parvovirus)
negative e studio del chimerismo quantitativo con assente o con minima componente del
donatore:
terapia steroidea associata alla somministrazione di
alte dosi di Immunoglobuline
e fattore di crescita;
in caso di non risposta alla terapia steroidea e immunoglobulinica,
2° trapianto utilizzando lo stesso donatore o un altro donatore se esiste
l'alternativa. Il regime di condizionamento utilizzato deve essere di tipo immunosoppressivo
(scegliendo terapie come la Ciclofosfamide al dosaggio di 30-60 mg/kg per 2-4 giorni
oppure la Fludarabina al dosaggio di 30-40 mg/mq per 4-5 giorni in funzione del
Performance Status del paziente e sulla storia pregressa di eventuali complicanze infettive,
emorragiche) e utilizzando preferibilmente cellule staminali da sangue periferico per
accelerare l'attecchimento;
in caso di esami virologici positivi trattamento con antivirali quali Acyclovir e/o
Ganciclovir,
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se non risposta alla terapia antivirale, 2° trapianto seguendo lo schema
prima indicato;
•
se esami virologici negativi e presenza di discreta componente del donatore allo
studio del chimerismo rapida riduzione della profilassi immunosoppressivo comprendente la
Ciclosporina il cui dosaggio iniziale è di 1 mg/kg per uso endovenoso. La riduzione fino alla
sospensione deve avvenire entro 7-10 giorni.
o
se non risposta alla riduzione della profilassi immunosoppressivo, 2°
trapianto seguendo lo schema prima indicato.
4.3TRAPIANTO AUTOLOGO
Paziente che dopo 3 settimane dalla infusione delle cellule staminali midollari o
periferiche presenta un numero di Granulociti Neutrofili inferiori a 500/jjI oppure perdita
dell'emopoiesi a distanza di tempo dall'attecchimento e documentata in corso di
follow-up ambulatoriali.
Si rende necessario il ricovero e si procede come segue:
•
nel
caso di aspirato midollare con cellularità 0
(assenza di precursori
emopoietici), indagini virologiche complete (CMV, EBV, HSV, HHV6, HHV8,
Parvovirus) negative:
o
utilizzazione di cellule autologhe precedentemente conservate,
o
fattore di crescita (5 M9/k9 fino al recupero emopoietico),
o
contestuale
ricerca
di
un
donatore
familiare
HLA
compatibile
o
parzialmente compatibile; se la ricerca dovesse risultare negativa attivazione registro
internazionale donatori non familiari;
•
in caso di non risposta alla terapia medica sopra indicata e concomitante
disponibilità del donatore,
o
2° trapianto che sarà da donatore familiare o estraneo e applicando un
regime di condizionamento immunosoppressivo (scegliendo terapie
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come la Ciclofosfamide al dosaggio di 30-60 mg/kg per 2-4 giorni oppure
la Fludarabina al dosaggio di 30-40 mg/mq per 4-5 giorni in funzione del
Performance Status del paziente e sulla storia pregressa di eventuali
complicanze infettive, emorragiche) e utilizzando preferibilmente come
sorgente
di
cellule
staminali
il
sangue
periferico
per
accelerare
l'attecchimento;
o
in caso di mancanza di cellule autologhe e di mancanza di donatore
disponibile
e
compatibile,
trapianto
da
donatore
totalmente
incompatibile (aploidentico);
•
se esami virologici positivi trattamento con antivirali quali Acyclovir e/o
Ganciclovir;
o
se non risposta alla terapia antivirale 2° trapianto seguendo le procedure
sopra indicate.
5.
RIFERIMENTI
•
Norma UNI EN ISO 9001 ediz. 2008
•
•
JACIE quarta edizione
Tabbara IA, Zimmerman K, Morgan C, Nahleh Z. Allogeneic hematopoietic stem celi
transplantation: complications and results. Arch Intern Med. 2002 Jul 22; 162(14): 1558-
•
Craddock C. Haemopoietic stem-cell transplantation: recent progress and future
promise. Lancet Oncol. 2000 Dec;l :227-34. Review.
Bagby GC, Lipton JM, Sloand EM, Schiffer CA. Marrow failure. Hematology Am Soc
66. Review.
•
Hematol Educ Program. 2004;318-36. Review.
6.
REGISTRAZIONI
Non sono previste registrazioni richiamate dalla presente procedura.
7.
ALLEGATI
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Non sono previsti allegati alla presente procedura.
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