Settore dei Tessuti tecnici per l`abbigliamento

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Settore dei Tessuti tecnici per l`abbigliamento
Osservatorio Unioncamere
2010
Proprietà Industriale
Approfondimento
tecnologico
TESSUTI TECNICI
PER
L’ABBIGLIAMENTO
In collaborazione con
Indice
INTRODUZIONE AL SETTORE TECNOLOGICO
3
QUADRO DELLE PUBBLICAZIONE SCIENTIFICHE
4
POSIZIONAMENTO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE
SPECIALIZZAZIONE SCIENTIFICA IN ITALIA
DELL’ITALIA
QUADRO BREVETTI EUROPEI
POSIZIONAMENTO INTERNAZIONALE DELL’ITALIA
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE IN ITALIA
PROFILO TECNOLOGICO IN ITALIA
Analisi di text mining e clusterizzazione
QUADRO MARCHI COMUNITARI
DISTRIBUZIONE
TERRITORIALE IN ITALIA
4
5
6
6
7
8
9
11
12
SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE
13
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
14
ALLEGATO 1: CATEGORIE TECNOLOGICHE DEI TESSUTI
TECNICI PER L’ABBIGLIAMENTO
15
ALLEGATO 2: STRATEGIE DI RICERCA
17
ALLEGATO 3: DISTRIBUZIONE DEI CODICE IPC
19
2
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Introduzione al settore tecnologico
I tessuti tecnici sono materiali che rispondono a elevate esigenze tecnicoqualitative e vengono utilizzati per realizzare prodotti con prestazioni superiori
che rispondano alle necessità del settore di loro applicazione, tra cui: sportivo,
medicale, agricolo, edile.
Nel sistema dei tessili tecnici vengono impiegate fibre tessili di tutte le tipologie naturali, sintetiche, artificiali, inorganiche – con una crescente diffusione delle
fibre sintetiche, perché è possibile conferire loro caratteristiche adeguate alle esigenze delle applicazioni. Le fibre tecniche sono progettate e realizzate per fornire
prestazioni non raggiungibili dalle fibre tessili tradizionali; si caratterizzano principalmente per elevati livelli di resistenza alle sollecitazioni meccaniche, alla fiamma, agli agenti chimici. Tali caratteristiche si possono ottenere intervenendo sul
processo o su altri parametri che, oltre alle fibre, concorrono alla formazione del
prodotto desiderato. I tessuti realizzati con l’impiego di fibre tecniche possono eccellere nella capacità di scambio termico, nella resistenza meccanica e nella durata. A seconda dell’ambito applicativo le caratteristiche tecnologiche possono essere accompagnate da aspetti di comfort e di stile.
Sempre più spesso i tessuti tecnici trovano impiego nel campo dell'abbigliamento,
che rappresenta quindi il punto d'incontro tra due mondi, moda e tecnico, che
presentano zone di sovrapposizione sempre più ampie. I tessuti tecnici per l’abbigliamento coniugano quindi comfort, resistenza, facilità d'uso e di manutenzione
con il design e l’utilizzo di tecnologie innovative, caratteristiche assicurate dalla
scelta delle fibre e dai processi di produzione.
Per raggiungere elevati livelli di prestazione dei tessuti tecnici, si utilizzano tecnologie innovative nella filiera produttiva, anche mutuate da altri settori tecnologici.
Ad esempio, per le applicazioni di termoregolazione, i capi di abbigliamento più
innovativi sfruttano le proprietà dei materiali a cambiamento di fase (phase change materials) che sono in grado di regolare la temperatura corporea, assorbendo
l’eccesso di calore sviluppato nel corso di un’attività fisica o fornendo calore in
caso di raffreddamento. Per rendere invece un capo di abbigliamento impermeabile all’acqua, in fase di finissaggio, i tessuti sono trattati con il Teflon1, che è in
grado di formare una barriera invisibile su ciascuna fibra impedendole di attirare
sporcizia o di assorbire liquidi. L’evoluzione di questo materiale prevede l’utilizzo
di nano particelle disperse o depositate sulla matrice polimerica del Teflon. Infine
per rendere ignifugo un capo di abbigliamento, l’attuale procedimento viene applicato su poliammide, poliestere FR (Flame Retardant) e modacrilico2, in fase di finissaggio o nel polimero stesso.
1
2
Sostanza prodotta dalla Dupont.
Acrilico modificato per resistenza alla fiamma
3
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Quadro delle pubblicazione scientifiche
Posizionamento scientifico internazionale dell’Italia
•
•
•
•
•
•
•
Nel periodo 1999-2008 le pubblicazioni scientifiche internazionali sui tessuti
tecnici nell’abbigliamento risultano essere 151.323, con un tasso di variazione
annuo del 5,8%.
Nel periodo 1999-2008 i Paesi del G7 si attestano su di una quota di pubblicazioni scientifiche sui tessuti tecnici nell’abbigliamento pari al 54,8%, con un tasso di variazione annuo del 2,1%.
Nel medesimo periodo i Paesi del BRIC si attestano su di una quota di pubblicazioni scientifiche sui tessuti tecnici nell’abbigliamento pari al 17,5%, con un
tasso di variazione annuo del 15,4%.
Gli USA detengono il primato delle pubblicazioni scientifiche con una quota
pari al 18,8%. Al secondo posto si trova il Giappone con il 9,2% e al terzo posto la
Cina con il 8,6%.
Nel periodo 1999-2008 gli autori italiani hanno pubblicato 4.147 articoli
scientifici sui tessuti tecnici nell’abbigliamento, posizionando l’Italia all’ultimo
posto fra i Paesi del G7 con una quota pari al 2,7%. Rispetto ai Paesi BRIC ci posizioniamo al di sopra del Brasile.
Il tasso di crescita delle pubblicazioni scientifiche italiane è del 7,5%, valore
superiore a quello del G7 (pari al 2,1%) e a quello internazionale (pari al 5,8%),
però inferiore al tasso di crescita dei BRIC (pari a 15,4%).
La Cina presenta il più elevato tasso di crescita per le pubblicazione sui tessuti tecnici nell’abbigliamento, con un valore del 21,2%. A seguire si posizionano
Brasile - con 14,7% di crescita – e India con il 9,6%.
Tabella 1. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: pubblicazioni scientifiche dei Paesi del G7 e BRIC
(Brasile-Russia-India-Cina) per il periodo 1999-2008.
Pubblicazioni scientifiche
Paese
USA
Giappone
Germania
Gran Bretagna
Francia
Canada
Italia
Totale G7
Cina
India
Russia
Brasile
Totale BRIC
Totale G7+BRIC
Totale internazionale
Quota %
1999
Quota %
2008
Quota %
1999-2008
Tasso di variazione
% annuo (CAGR)
22,0%
8,7%
8,4%
7,9%
6,1%
3,6%
2,4%
59,3%
5,5%
3,5%
2,7%
1,0%
12,7%
72,0%
11.372
19,9%
8,5%
8,6%
7,3%
6,0%
3,9%
2,8%
57,1%
6,9%
4,0%
2,8%
1,3%
15,0%
72,1%
20.060
18,8%
9,2%
8,1%
7,0%
5,7%
3,0%
2,7%
54,8%
8,6%
4,3%
3,1%
1,5%
17,5%
72,3%
151.323
0,8%
2,6%
1,7%
0,5%
2,5%
5,9%
7,5%
2,1%
21,2%
9,6%
1,0%
14,7%
15,4%
5,7%
5,8%
Fonte: elaborazione dati Unioncamere-Dintec su dati Dialog
4
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Specializzazione scientifica in Italia
Per descrivere la specializzazione scientifica dell’Italia in tema di tessuti tecnici per l’abbigliamento si sono individuate 8 categorie tecnologiche - riportate in Tabella 2 – e si è suddivisa la filiera produttiva in 5 fasi (Tabella 3).
Dalla distribuzione delle pubblicazioni italiane nelle categorie tecnologiche si riscontra
che il maggiore numero di documenti è riferito alla “resistenza allo strappo, al taglio, all’impatto”, seguito dalla categoria “protezione da onde elettromagnetiche, antistatici, conduttivi”.
Per quanto riguarda la filiera produttiva, il tema dei tessuti tecnici si concentra maggiormente su “produzione fibre/filati” e “confezionamento”. Si rileva che una parte delle pubblicazioni italiane sui tessuti tecnici non rientra nelle 5 fasi della filiera produttiva.
Tabella 2. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: pubblicazioni scientifiche di enti/istituti italiani
suddivise per categoria tecnologica (1999-2008)
CATEGORIE TECNOLOGICHE
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
DI ENTI-ISTITUTI ITALIANI 4
3
Resistenza allo strappo, al taglio, all’impatto
43,5%
Protezione da onde elettromagnetiche, antistatici,
conduttivi
17,3%
Antibatterico, antiodore, cosmetico, biomedicale
11,9%
Termoregolanti
10,8%
Resistenza agli Agenti Chimici
10,4%
Antimacchia, idrorepellente, oleorepellente, impermeabili, traspiranti, resistenti al vento
6,4%
Luminescenza e alta visibilità
6,3%
Antifiamma
4,8%
Totale pubblicazioni Italia
4.147
Fonte: elaborazione Unioncamere-Dintec su dati Dialog
Tabella 3. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: pubblicazioni scientifiche di enti/istituti italiani
suddivise per fase della filiera produttiva (1999-2008)
FASI FILIERA
3
1
2
PRODUTTIVA 5
Produzione materie prime
Produzione fibre/filati
3
Produzione tessuti
4
5
Trattamento e nobilitazione
Confezionamento
Totale pubblicazioni Italia
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
DI ENTI-ISTITUTI
ITALIANI 6
11,2%
19,8%
5,4%
4,8%
15,4%
4.147
Fonte: elaborazione
Unioncamere-Dintec
su dati Dialog
Nell’Allegato 2 sono riportate le keyword che individuano le categorie tecnologiche.
Lo stesso articolo scientifico può appartenere a più categorie tecnologiche, questo implica che la somma delle
quote% può essere maggiore del 100%.
5 Nell’Allegato 3 sono riportate le keyword che individuano le fasi della filiera produttiva.
6 Un articolo scientifico potrebbe non appartenere a nessuna fase della filiera produttiva, quindi la somma del5
le quote % potrebbe essere inferiore al 100%.
4
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Quadro brevetti europei
Posizionamento internazionale dell’Italia
• Nel periodo 1999-2008 le domande di brevetto pubblicate dall’Ufficio Brevetti Europeo (EPO)
in tema di tessuti tecnici per l’abbigliamento sono state 5.803, con un tasso di variazione
annuo del -3,4%.
• Sempre nel periodo 1999-2008 i Paesi del G7 si attestano su di una quota di domande di
brevetto pari al 87,9%: il contributo tecnologico sui tessuti tecnici presenta in 10 anni un
tasso di variazione annua del -3,8%.
• Gli USA detengono il primato delle domande di brevetto sui tessuti tecnici nell’abbigliamento
con una quota pari al 39,4%. Al secondo posto si trova il Giappone – con una quota del 19,2% - e al terzo posto la Germania con il 16,0%.
• Nel periodo 1999-2008 l’Ufficio Brevetti Europeo (EPO) ha pubblicato 209 domande di brevetto con richiedente italiano che trattano di tessuti tecnici nell’abbigliamento; questo porta
l’Italia a posizionarsi al quinto posto fra i Paesi del G7+BRIC.
• Il tasso di variazione annuo delle domande di brevetto dell’Italia (+11,6%) è il più elevato fra i
Paesi del G7+BRIC.
Tabella 4. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: domande di brevetto europeo per i Paesi del G7 e
BRIC (Brasile-Russia-India-Cina), pubblicate da EPO nel periodo 1999-2008.
Domande di brevetto EPO
Quota %
1999
Quota %
2008
Quota %
1999-2008
Tasso di variazione
% annuo (CAGR)
USA
41,5%
28,5%
39,4%
-6,9%
Giappone
18,8%
29,3%
19,2%
1,0%
Germania
Paese
15,5%
11,8%
16,0%
-6,0%
Francia
3,5%
4,1%
5,3%
-1,7%
Italia
1,5%
6,2%
3,7%
11,6%
Gran Bretagna
4,4%
1,3%
3,5%
-14,5%
Canada
1,1%
1,5%
0,9%
0,0%
86,2%
82,8%
87,9%
-3,8%
Cina
0,0%
0,8%
0,4%
n.d.
Russia
0,0%
0,0%
0,1%
n.d.
Brasile
0,2%
0,0%
0,1%
n.d.
India
0,0%
0,0%
0,1%
n.d.
Totale BRIC
0,2%
0,8%
0,7%
n.d.
86,3%
549
83,5%
389
88,6%
5.803
-3,7%
-3,4%
Totale G7
Totale G7+BRIC
Totale EPO
Fonte: elaborazione dati Unioncamere-Dintec su dati EPO.
6
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Distribuzione territoriale in Italia
•
Il Nord-Ovest è la macroarea in cui sono presenti il maggior numero dei brevetti
EPO con titolare italiano sui tessuti tecnici nell’abbigliamento - con una quota del
54,2% - seguita dal Nord Est con una quota del 27,2%.
Tabella 5. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: distribuzione per macroarea delle domande italiane
di brevetto europeo, pubblicate da EPO nel periodo 1999-2008.
Macroarea
Domande di brevetto
(quota %)
Nord Ovest
54,2
Nord Est
27,2
11,2
Centro
Sud ed Isole
5,9
1,6
Stranieri
TOTALE ITALIA
209
Fonte: elaborazione dati Unioncamere-Dintec su dati EPO
•
La Lombardia, il Veneto e la Toscana sono le prime tre regioni in termini di sviluppo
tecnologico sui tessuti tecnici nell’abbigliamento, con una quota di domande italiane di
brevetto EPO pari rispettivamente a 48,2%, 18,4% e 8,8%; queste regioni raggiungono
il 75,4% del totale italiano.
•
Ci sono 5 regioni italiane che non hanno domande di brevetto europeo pubblicate da
EPO nel periodo 1999-2008 sul tema dei tessuti tecnici per l’abbigliamento.
Tabella 6. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: distribuzione per regione delle domande italiane di brevetto europeo, pubblicate da EPO nel periodo 1999-2008.
Regione
Domande di brevetto
(quota %)
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia Romagna
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
3,8%
0,0%
0,6%
1,0%
5,7%
2,4%
1,0%
1,9%
48,2%
0,5%
Domande di brevetto
(quota %)
Regione
0,0%
4,1%
0,5%
0,0%
0,0%
8,8%
0,6%
1,0%
0,0%
18,4%
Molise
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino - Alto Adige
Umbria
Valle d'Aosta
Veneto
Stranieri
TOTALE ITALIA
Fonte: elaborazione Unioncamere-Dintec su dati EPO
1,6%
209
• Milano – con il 18,8% - e Bergamo – con il 10,8% - sono le città con il numero maggiore di
domande di brevetto EPO sui tessuti tecnici nell’abbigliamento.
• Alcune province minori dimostrano uno spiccato sviluppo tecnologico sui tessuti tecnici
nell’abbigliamento, tra cui: Vicenza, Treviso, Varese, Prato e Pavia.
7
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento Tabella 7. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: province italiane più attive per domande di
brevetto europeo, pubblicate da EPO nel periodo 1999-2008.
DOMANDE DI BREVETTO (QUOTA)
PROVINCIA7
MILANO
18,8%
BERGAMO
10,8%
VICENZA
7,9%
TREVISO
7,2%
VARESE
6,9%
PRATO
5,4%
BRESCIA
3,3%
PAVIA
3,3%
TORINO
2,6%
Totale Italia
209
Profilo tecnologico in Italia
• Come nel caso delle pubblicazioni scientifiche, anche le domande italiane di brevetto euro-
peo sono state distribuite in 8 categorie tecnologiche (vedi Tabella 8).
• La categoria tecnologica “resistenza allo strappo, al taglio, all’impatto” presenta il numero
maggiore di domande italiane di brevetto EPO per il periodo 1999-2008.
• La tutela delle tecnologie sui tessuti tecnici nell’abbigliamento si concentra inoltre su altre
due categorie tecnologiche: “protezione da onde elettromagnetiche, antistatici, conduttivi”;
“antimacchia, idrorepellente, oleorepellente, impermeabili, traspiranti, resistenti al vento”.
Tabella 8. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: suddivisione per categorie tecnologiche delle domande italiane di brevetto europeo pubblicate nel periodo 1999-2008.
CATEGORIE
TECNOLOGICHE
QUOTA % DOMANDE DI
BREVETTO
EPO CON TITOLARE ITALIANO8
Resistenza allo strappo, al
taglio, all’impatto
47,4%
Protezione da onde elettromagnetiche, antistatici, conduttivi
15,6%
Antimacchia, idrorepellente,
oleorepellente, impermeabili,
traspiranti, resistenti al vento
15,6%
FASI FILIERA
PRODUTTIVA
1 Produzione mate-
QUOTA %
DOMANDE DI
BREVETTO EPO
CON TITOLARE
ITALIANO9
19,9%
rie prime
2 Produzione fibre/
filati
51,2%
3 Produzione tes-
24,2%
suti
Termoregolanti
8,1%
4 Trattamento e
nobilitazione
27,0%
Resistenza agli Agenti Chimici
4,3%
5 Confezionamento
27,0%
Antifiamma
4,3%
Antibatterico, antiodore, cosmetico, biomedicale
2,4%
Luminescenza e alta visibilità
2,4%
Totale domande
di
brevetto EPO
dell’Italia
209
7
Nel caso di imprese i dati sono riferiti all’unità locale
Lo stesso brevetto può appartenere anche a più categorie tecnologiche quindi la somma delle quote % può essere maggiore del 100%.
9 Lo stesso brevetto può appartenere a più fasi della filiera quindi la somma delle quote % può essere maggiore
del 100%.
8
8
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Analisi di text mining e clusterizzazione
Il contenuto delle domande italiane di brevetto EPO sono state analizzate con un software di text mining10, al fine di individuare le competenze tecnologiche più significative in Italia nei tessuti tecnici per l’abbigliamento e le relative applicazioni industriali.
I documenti brevettuali sono stati sottoposti a un processo di clusterizzazione che ha
permesso di suddividere i brevetti in 10 gruppi di documenti. I risultati sono riportati
nella mappa di clusterizzazione di figura 1 e nella seguente tabella riassuntiva (tabella
10).
Ogni cluster è rappresentato da una circonferenza, la cui area è proporzionale al numero di domande di brevetto. Ad esempio il cluster 1 contiene il maggior numero di
domande di brevetto. Le similarità presenti tra gruppi diversi sono evidenziate per
mezzo di una linea, il cui spessore indica il grado di correlazione tra cluster diversi. Ad
esempio si nota una forte correlazione tra il cluster 1 – che tratta di “materiali: composizione, lavorazione, proprietà” – con il cluster 2 – che tratta di “chimica delle superfici:
processi e prodotti”. Dalla clusterizzazione emergono tre gruppi di domande di brevetto
– i cluster 7, 8 e 10 - che possiedono bassa similarità con gli altri gruppi.
Figura 1. Mappa dei cluster tecnologici dei tessuti tecnici per l’abbigliamento (domande
di brevetto EPO con richiedente italiano pubblicate nel periodo 1999-2008)
10
Si è utilizzato il software Online Miner Light distribuito da Synthema
9
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento Tabella 10. Cluster tecnologici dei tessuti tecnici per l’abbigliamento, risultanti dall’analisi di text
mining delle domande italiane di brevetto EPO (pubblicate nel periodo 1999-2008).
N. DESCRITTORI
DOMANDE
DI
BREVETTO
CONSIDERAZIONI SUI
CLUSTER TECNOLOGICI
1
layer; fabric; fibre;
sheet; composite;
resin; material; fiber;
coating;
composite_material
39
MATERIALI: COMPOSIZIONE, LAVORAZIONE, PROPRIETA'
composizione materiali compositi
competenze nei materiali a strati
condizioni di utilizzo di materiali compositi e polimerici
2
process; group;
compound; additive;
component; weight;
formula; paste; alkyl;
acid
25
CHIMICA DELLE SUPERFICI: PROCESSI E PRODOTTI
Modifica chimica di polimeri;
Composizione chimica delle fibre;
Metodologie di produzione di fibre con particolari proprietà (ad esempio antifiamma o resistenti al cloro);
Rivestimento di fibre per via chimica;
3
element; device; item;
plate; pin; tape;
chain; gripper; paint;
textile_fibre
apparatus; motor;
shoe; device;
assembly; station;
strip; bus; system;
chamber
fact ; belt ; part ; roll
er ; machine ; chemic
al ; bath ; barrel ; pro
duct
23
COMPONENTI, ACCESSORI E PARTICOLARI TIPOLOGIE
DI LAVORAZIONE
Ad esempio verniciatura
23
MACCHINARI TESSILI E MODALITA' DI UTILIZZO
21
COMPONENTI DI MACCHINE TESSILI; TRATTAMENTI E
METODI DI PRODUZIONE DEI TESSUTI
attrezzatura per la colorazione dei tessuti
lavorazioni per ottenere caratteristiche particolari dei
tessuti (protezione UV)
prodotti per il trattamento delle superfici;
19
INDUMENTI E TESSUTI CON RELATIVE CARATTERISTICHE TECNICHE
correlato con il cluster 1: dalla proprietà delle fibre
alle caratteristiche del tessuto
18
VARIE
Competenze nelle cinghie dentate
Lavorazione dei materiali per tessile-moda per ottenere
particolari proprietà
17
PROPRIETÀ AVANZATE DEI TESSUTI
traspirazione delle suole
tessuti con proprietà superficiali
4
5
6
7
8
thread ; filament ; fa
bric ; portion ; sock ; f
ibre ; garment ; direct
ion ; stage
material ; fiber ; elast
omeric_material ; resi
stant ; yarn ; tooth ; f
abric ; belt ; type ; fib
re
layer ; membrane ; th
read ; fabric ; sole ; in
ner_layer ; region ; co
nductive_fabric ; pape
r ; binding
9
braking ; body ; waterpr
oof_footwear ; portion ; i
nsole ; glove ; braking_b
ody ; edge ; abrasive
10
device ; textile_materi
al ; substance ; bath ;
unit ; printing ; drum
; element ; cooling ; s
ystem
11
SISTEMI DI FRENATA NELLE MACCHINE TESSILI;
GUANTI; CALZATURE
6
tessuti con altre proprietà: electromagnetic shielding,
etc..
10
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Quadro marchi comunitari
•
Nel periodo 1999-2008 sono state depositate presso l’Ufficio per l’Armonizzazione del
Mercato Interno (UAMI) 428 domande italiane di marchio comunitario da parte di
soggetti coinvolti a vario grado sui tessuti tecnici nell’abbigliamento: fornitura materie prime, produzione fibre, vendita capi di abbigliamento.
Distribuzione territoriale in Italia
•
Il Nord-Ovest è la macroarea in cui è presente il maggior numero di domande italiane
di marchio comunitario sui tessuti tecnici per l’abbigliamento - con una quota del
47,7% - seguita dal Nord Est con una quota del 25,5%.
Tabella 11. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: distribuzione per macroarea delle domande italiane di marchio comunitario, depositate presso UAMI nel periodo 19992008.
Macroarea
Domande di brevetto (quota %)
47,7%
25,5%
19,4%
7,5%
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud e Isole
428
TOTALE ITALIA
• La Lombardia, l’Emilia Romagna e le Marche sono le prime tre regioni in tema di tutela
di tessuti tecnici per l’abbigliamento con marchio comunitario. Si rileva una quota di
domande pari rispettivamente a 42,2%, 15,9% e 9,5%.
• Quattro regioni italiane non hanno depositato alcuna domanda di marchio comunitario
in tema di tessuti tecnici per l’abbigliamento.
Tabella 12. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: distribuzione per regione delle domande
italiane di marchio comunitario, depositate presso UAMI nel periodo 1999-2008.
Regione
Domande di marchio
comunitario (quota %)
Regione
Domande di marchio
comunitario (quota %)
Lombardia
Emilia
Romagna
Marche
Toscana
Veneto
42,2%
Lazio
0,9%
15,9%
9,5%
8,1%
7,7%
Abruzzo
Molise
Basilicata
Sardegna
Piemonte
Puglia
Campania
Trentino Alto Adige
Umbria
5,3%
3,7%
2,1%
1,9%
0,7%
0,5%
0,2%
0,2%
0,2%
0,9%
Liguria
Friuli Venezia Giulia
Calabria
Sicilia
Valle d'Aosta
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
TOTALE ITALIA 428
11
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
• Milano è la provincia italiana con il maggiore deposito di marchi comunitari ricon-
ducibili ai tessuti tecnici per l’abbigliamento;
• Bologna, Bergamo e Modena sono le altre province che hanno superato la quota del
5,0% di domande di marchio comunitario relative a tessuti tecnici per l’abbigliamento.
Tabella 13. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: province italiane più attive per domande di marchio comunitario, depositate presso UAMI nel periodo 1999-2008.
Provincia
Milano
Quote % domanda di marchio
24,2%
Bologna
6,5%
Bergamo
6,1%
Modena
5,4%
Torino
4,6%
Ascoli Piceno
4,4%
Prato
3,5%
Bari
3,5%
Macerata
3,4%
Firenze
3,4%
TOTALE ITALIA
428
12
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Soggetti operanti nel settore
•
Le imprese sono i soggetti che maggiormente tutelano tecnologie riconducibili ai
tessuti tecnici per l’abbigliamento, mentre è limitato il contributo degli Enti di ricerca e delle Università.
Tabella 14. Tessuti tecnici per l’abbigliamento: domande italiane di brevetto europeo suddivise
per tipologia di titolare, pubblicate nel periodo 1999-2008.
Tipologia di soggetto
Quota % domande di brevetto
Impresa
85,7%
Persona fisica
11,0%
Ente di ricerca - Università
1,7%
Stranieri11
1,6%
Totale Italia
209
Tabella 15. Tessuti tecnici nell’abbigliamento: principali imprese italiane titolari di domande
di brevetto europeo, pubblicate nel periodo 1999-2008.
Denominazione impresa
Provincia
Domande di brevetto
EPO
BG
TV
MI
CH
MI
9
8
4
3
3
L.G.L. Electronics S.p.A.
GEOX S.p.A.
ALCANTARA S.p.A.
DAYCO EUROPE S.r.l.
AUSIMONT S.p.A.
Tabella 16. Tessuti tecnici nell’abbigliamento: principali imprese italiane titolari di domande
di marchio comunitario, depositati nel periodo 1999-2008.
Denominazione impresa
Provincia
ALCANTARA S.p.A.
SPORTSWEAR COMPANY - S.P.A
SAATI S.p.A.
VIBRAM S.p.A.
FIAT AUTO S.P.A.
LENZI EGISTO S.P.A.
PARA' S.p.A.
SEAL S.p.A.
MI
BO
CO
VA
TO
PO
BG
MI
TOTALE ITALIA
11
Domande di marchio
UAMI
20
15
12
8
7
7
7
6
428
Nel caso di brevetti sviluppati congiuntamente da soggetti italiani e soggetti stranieri sono state
scorporate le quote brevetto dei soggetti stranieri.
13
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Considerazioni conclusive
• A livello internazionale le attività di ricerca scientifica sui tessuti tecnici per l’ab-
bigliamento sono in ascesa, con un tasso di variazione annuo del 5,8% per il periodo 1999-2008; il 72,3% delle pubblicazioni scientifiche individuate appartengono ai Paesi del G7 e ai Paesi BRIC12.
• Si rileva un significativo contributo alle pubblicazioni da parte dei Paesi BRIC,
con una quota della Cina che si attesta a 8,6% e un tasso di variazione annuo
del 21,2% per il periodo 1999-2008.
• L’Italia si posiziona al decimo posto per pubblicazioni scientifiche sul tema dei
tessuti tecnici per l’abbigliamento, considerando i Paesi del G7 e i Paesi BRIC,
con una quota del 2,7% per il periodo 1999-2008.
• A livello europeo le attività di tutela brevettuale sui tessuti tecnici per l’abbiglia-
mento stanno rallentando, con un tasso di variazione annuo di -3,4% per il periodo 1999-2008.
• L’Italia si posiziona al quinto posto per domande di brevetto europeo sui tessuti
tecnici per l’abbigliamento – con una quota del 3,7% - e con il più alto tasso di
variazione annuo fra i Paesi del G7+BRIC – pari a 11,7% - per il periodo 19992008.
• La specializzazione scientifica e tecnologica dell’Italia sui tessuti tecnici per l’ab-
bigliamento si concentra maggiormente nella categoria tecnologica “Resistenza
allo strappo, al taglio, all’impatto”.
• Emerge un gap per quanto riguarda il trasferimento delle conoscenze scientifiche
sui tessuti tecnici per l’abbigliamento (4.147 articoli pubblicati nel periodo 19992008) verso applicazioni tecnologiche industriali (209 domande di brevetto pubblicate nello stesso periodo). A questo proposito emergono ampi margini per il
trasferimento di tecnologie nella categoria tecnologica “Antibatterico, antiodore,
cosmetico, biomedicale”, in cui, a fronte di circa 495 pubblicazioni scientifiche,
l’Italia ha depositato 6 domande di brevetto EPO.
• La produzione di fibre e filati è la fase della filiera produttiva dei tessuti tecnici
che maggiormente si giova delle attività di ricerca scientifica e tecnologica in Italia.
12
L’acronimo BRIC indica Brasile, Russia, India e Cina.
14
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Allegato 1: categorie tecnologiche dei tessuti tecnici
per l’abbigliamento 1/2
Categoria
tecnologica
Descrizione13
RESISTENZA AGLI
Questa categoria raggruppa fibre e tessuti trattati in modo da sfavorire l’aggressione di alcune tipologie di sostanze chimiche. Ad esempio la resistenza
al cloro è una caratteristica finalizzata alla produzione di tessuti per costumi da bagno utilizzabili in piscina, ove, per motivi igienici, all’acqua vengono addizionate quantità variabili di cloro. Questo composto chimico è in
grado di aggredire i tessuti facendogli perdere elasticità e colore, oltre che
variarne le caratteristiche tessili. Per ovviare a queste problematiche si possono utilizzare fibre elastomeriche o tessuti elastici a base di poliestere o
poliammide, senza l’impiego degli elastomeri.
AGENTI CHIMICI
LUMINESCENZA E ALTA
VISIBILITÀ
ANTIBATTERICO,
ANTIODORE,
COSMETICO,
BIOMEDICALE
PROTEZIONE
DA ONDE
ELETTROMAGNETICHE,
ANTISTATICI,
CONDUTTIVI
13
Questa categoria raggruppa fibre e tessuti in grado di assorbire la radiazione luminosa (luce solare, fluorescente, incandescente, ultravioletta) e quindi di ri-emettere in una fase successiva tale radiazione luminosa, in modo
da apparire visibile in condizioni di scarsa illuminazione o in condizioni climatiche avverse. Questa caratteristica si ottiene con l’inserimento nelle fibre di pigmenti fotoluminescenti o di microsfere riflettenti.
Questa categoria raggruppa fibre e tessuti in cui vengono incorporati, o depositati, composti chimici in grado di contrastare la proliferazione batterica,
di ridurre la presenza di molecole odorigene o di rilasciare sostanze con proprietà cosmetiche o medicali.
I tessili antibatterici si suddividono in battericidi (eliminazione completa dei
batteri) e batteriostatici (inibiscono l’eccessiva proliferazione dei batteri).
Sono presenti in natura delle fibre naturali con caratteristiche antibatteriche intrinseche, che non necessitano di ulteriori additivi per esercitare la
loro attività antibatterica.
Per la realizzazione di tessuti antiodore si utilizzano: additivi antibatterici;
microcapsule contenenti sostanze profumate; catalizzatori chimici inseriti
nel tessuto, in grado di degradare l’inquinante con l’ausilio della luce solare.
I tessuti che rilasciano sulla pelle sostanze cosmetiche e profumate sfruttano la presenza di microcapsule tra le fibre. Per mezzo dello sfregamento o
per scambio di umidità fra la cute ed il tessuto, queste microcapsule sono
in grado di rilasciare gli elementi attivi delle varie essenze. Con le stesse
metodologie produttive si possono conferire anche caratteristiche medicali
alle microcapsule con l’utilizzo di principi attivi in grado di essere assorbiti
via cute.
Questa categoria raggruppa tessuti antistatici realizzati con filati che garantiscono una buona conduttività e che sfavoriscono l'accumulo di cariche
elettriche. In genere si tratta di fibre chimiche addizionate di piccole quantità di fibre conduttive (carbonio, acciaio o altri metalli), o ricoperte da uno
strato di pochi micron di rame, di carbonio o di argento - nel qual caso il
tessuto ha anche funzioni antibatteriche.
Questi tessuti possono essere utilizzati quali schermi protettivi nei confronti
dei campi elettromagnetici provocati da apparecchiature elettroniche, cellulari, elettrodomestici, e computer.
Vi sono tessuti in grado di proteggere dall’eccessiva esposizione alle radiazioni solari la cui componente UV può causare danni più o meno gravi all’epidermide. Tali tessuti possono esplicare la loro funzione schermante, mediante riflessione, filtrazione o assorbimento delle radiazioni nocive. Le caratteristiche protettive si possono ottenere grazie alla struttura dei tessuti o
con l’inserimento di particolari particelle ceramiche nelle fibre.
Le descrizioni sono state predisposte a partire dai contenuti dei seguenti documenti:
http://www.texclubtec.it/tex_innovation/pdf/Tex_Innovation_09.pdf
http://carpidiem.it/cfp/html/attach/30/307.Pubblicazione-tessili-tecnici.doc
15
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Allegato 1: categorie tecnologiche dei tessuti tecnici
per l’abbigliamento 2/2
Categoria
tecnologica
Descrizione
ANTIFIAMMA
Questa categoria raggruppa tessuti ignifughi realizzati in maniera tale da
bruciare solo in presenza di una quantità di ossigeno molto più alta di
quella che si trova normalmente nell'aria - pari a circa il 21% - oppure in
grado di ridurre la temperatura dei gas di combustione, in modo che questi
non alimentino la fiamma.
Le qualità ignifughe di questi tessuti sono espresse da un numero, accompagnato dalla sigla ILO (Index Limitee d'Oxygene), oppure LOI, che rappresenta la misura fisica con la quale si quantifica il grado di infiammabilità
dei materiali. Se il valore dell’ILO è nettamente superiore al tenore di ossigeno nell'aria la combustione del prodotto è altamente sfavorita, quindi il tessuto è definito ignifugo.
Attualmente il procedimento di realizzazione che conferisce le proprietà ignifughe viene applicato su poliammide, poliestereFR (Flame Retardant) e
modacrilico, in fase di finissaggio o nel polimero stesso.
RESISTENZA ALLO
STRAPPO, AL TAGLIO,
ALL’IMPATTO
Questa categoria raggruppa prodotti tessili ottenuti con l’utilizzo di fibre ad
alta tenacità ed a seconda della struttura del prodotto tessile, utilizzabile
per scopi antistrappo, antitaglio, antibalistico.
TERMOREGOLANTI
Questa categoria raggruppa i tessuti che sono in grado di regolare la temperatura corporea, assorbendo l’eccesso di calore sviluppato nel corso di un’attività fisica o fornendo calore in caso di raffreddamento.
I prodotti tessili possono acquisire proprietà di termoregolazione con l’ausilio dei materiali a cambiamento di fase (Phase Change Materials o PCM). I
PCM sono microcapsule - che possono essere mescolate alle fibre o depositate sulla loro superficie - contenenti una sostanza chimica che si presenta
solida a temperatura ambiente. Nel momento in cui la temperatura supera
un certo valore di soglia, la sostanza chimica presente nella capsula si scioglie accumulando calore che viene sottratto all’ambiente. Se la temperatura
scende, il materiale si solidifica e cede calore all’ambiente esterno.
ANTIMACCHIA, IDROREPELLENTE, OLEOREPELLENTE, IMPERMEABILE,
TRASPIRANTE, RESI-
Questa categoria raggruppa i tessuti che a seguito di un trattamento superficiale acquisiscono particolari caratteristiche. Si può utilizzare ad esempio
un trattamento al plasma per ottenere un tessuto con caratteristiche idrorepellenti o con una bassa propensione all’adesione di sporco e macchie.
Per regolare il grado di traspirazione di un tessuto, e quindi influire sulla
diffusione del vapore corporeo, si opera mediante l’applicazione sul tessuto
di un opportuno strato barriera, che può avvenire per spalmatura o per laminazione.
STENTE AL VENTO
16
Osservatorio
UnioncamereProprietà
Brevetti eIndustriale
Marchi
Osservatorio
Unioncamere
- Alimenti
funzionali
nel
settore
agroalimentare
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento - -
Allegato 2: strategie di ricerca 1/2
Banche dati utilizzate:
•
•
•
•
•
•
Ei Compendex
Pascal
World Textiles
SciSearch
Total Patent
Osservatorio Brevetti e Marchi Unioncamere-Dintec 1999-2008
Categoria tecnologica
Keyword
RESISTENZA AGLI AGENTI CHIMICI
PTFE or polytetrafluoroethylene or teflon or chlorine or
toxic or toxin* or chemical hazard or corrosive
luminiscent or reflective or fluorescent or high-visibility or
high visibility or prismatic grade or prismatic-grade
antimicrob! or anti microb! or anti-microb! or smell or
odour or deodorizing or hygiene or skin flora or skin-flora
or bacteria or inhibiting growth or inhibiting-growth or
microbe or fatty acid* or acetic acid* or propionic acid* or
butyric acid* or valerianic acid* or caproic acid* or nmethylamine* or mercaptan* or bacillus or escherichia or
pseudomonas or proteus or staphylococcus or klebsiella or
anti mosquito* or anti-mosquito* or fragrance or biological
substance* or biological-substance* or hospital or biocide
or personal care or personal-care or disinfectant or
isothiazolinone* or healthcare or skincare
LUMINESCENZA E ALTA VISIBILITÀ
ANTIBATTERICO, ANTIODORE, COSMETICO, BIOMEDICALE
PROTEZIONE DA ONDE ELETTROMAGNETICHE, ANTISTATICI, CONDUTTIVI
ANTIFIAMMA
RESISTENZA ALLO STRAPPO, AL TAGLIO, ALL’IMPATTO
antistatic or anti static or anti-static or antistress or anti
stress or anti-stress or conductive or high voltage or
electro-conductive or electroconductive or EMI or
electromagnetic shielding or static electricity or
electrostatic discharge* or electromagnetic wave* or
radiation*
flame retardant or heat resist! or hot resist! or fireproof or
fire proof or flame resist! or fire resist! or fire retardant
cut resist! or bullet or tearing strength or tensile force or
resist! or stretch or recovery or resilience or elastic or
compressibility
TERMOREGOLANTI
phase change material or PCM or cold resist! or
thermoregulation or insulation or thermo or thermosetting
or drying time
ANTIMACCHIA, IDROREPELLENTE,
OLEOREPELLENTE, IMPERMEABILI,
TRASPIRANTI, RESISTENTI AL VENTO
hydrofobic or breathable or wind resist! or waterproof or
water proof or oleophobic or stain or stain-proof or
stainproof or water repellent or repellen!
17
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Allegato 2: strategie di ricerca 2/2
Categoria tecnologica
Keyword
PRODUZIONE MATERIE PRIME
chemical process or raw material* or polymerization or cotton
picking or cotton harvest! or cotton ginning or silk cocoon or
silkworm or synthesis or synthesize or elastomer or picking or
fraying or carbonization or flocking or acetate or acrylic or
cellulose or nylon yarn or vulcanization or vulcanisation or wool
sorting or whiten or blanch
PRODUZIONE FIBRE/FILATI
fiber production* or continuous or discontinuous or carding or
combing or spinning or distaff or pallet or texture or coating or
interlacing or interlaced or reinforcing or twisting or warping or
sizing or covering or coupling or vaporization or warp beam or
discoloration or oiling or defelting or degumming or knitted
cloth or smoothing or fulling or woven or weaving or distaff or
reel or spool or titer or texturizing or throwing or twisting or
winding mill*
PRODUZIONE TESSUTI
knitting or weft or woof or filling or warp! or weaming or cloth
beam or loom or patch or chain or sizing or threading or creel or
packing or twisting or doubling or reel or bobbin or spotting or
linker or laundry
TRATTAMENTO E NOBILITAZIONE
ennoblement or printing or dyeing or dye bath or textile dye* or
natural dye* or synthetic dye* or pigment or colorant or mordant
or dyestuff or drying or bleaching or rinsing or decatising
steaming or lock or grinding or fulling or raising or shearing or
friezing or calendering or polish or needling or crease or
decorating or pleating or wrinkle or crease or ruffle or lainage or
shaving or teflon
CONFEZIONAMENTO
assembly or finishing or embroidering or labeling or enveloping
or ironing or cutting or accessories or quality control or edging
or button* or slot* or lining* or leaning or sewing or encoding
or barcode or bending or transport or label or hinge* or
warehouse or packaging or shipping.
18
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Allegato 3: distribuzione dei codice IPC 1/2
Nell’allegato si riporta l’elenco dei codici IPC utilizzati per l’individuazione dei brevetti
europei che descrivono tecnologie sui tessuti tecnici per l’abbigliamento. Per ogni codice è riportata la descrizione e la frequenza con cui compare nelle domande di brevetto individuate per il periodo 1999-2008.
Codice Descrizione
IPC
Frequenza
IPC
A41D
outerwear; protective garments; accessories
31
D04H
making textile fabrics, e.g. from fibres or filamentary material; fabrics
made by such processes or apparatus, e.g. felts, non-woven fabrics;
cotton-wool; wadding
weaving
29
28
D01
treatment, not provided for elsewhere in class d06, of fibres, threads,
yarns, fabrics, feathers, or fibrous goods made from such materials
natural or artificial threads or fibres; spinning
D06B
treating textile materials by liquids, gases, or vapours
15
A43D
13
D02
machines, tools, equipment or methods for manufacturing or
repairing footwear
dyeing or printing textiles; dyeing leather, furs, or solid
macromolecular substances in any form
yarns; mechanical finishing of yarns or ropes; warping or beaming
D06C
finishing, dressing, tentering, or stretching textile fabrics
10
B32B27/12
D04B
layered products essentially comprising synthetic resin next to a
fibrous or filamentary layer
knitting
9
B05D5
processes for applying liquids or other fluent materials to surfaces to
obtain special surface effects, finishes or structures
layered products essentially comprising synthetic resin as
impregnant, bonding, or embedding substance
layered products essentially comprising synthetic resin comprising
polyurethanes
decorating textiles
7
D03
D06M
D06P
B32B27/04
B32B27/40
D06Q
C14B
A62B
17/00
D06H
mechanical treatment or processing of skins, hides, or leather in
general; pelt -shearing machines; intestine-splitting machines
protective clothing affording protection against heat or harmful
chemical agents or for use at high altitudes
marking, inspecting, seaming, or severing textile materials
A61N
1/16
A62D
5/00
B63C
11/04
G21F
3/02
D05
screening or neutralising undesirable influences from atmospheric or
terrestrial radiation or fields
composition of materials for coverings or clothing affording protection
against harmful chemical agents
equipment for dwelling or working under water; means for searching
for underwater objects: resilient suits
shielding characterised by its physical form, e.g. granules, or shape of
the material: clothing
sewing; embroidering; tufting
F41H
1/02
armoured or projectile- or missile-resistant garments; composite protection fabrics
28
19
12
10
8
7
6
6
5
4
4
3
2
2
2
1
1
19
Osservatorio Unioncamere Proprietà Industriale
- Tessuti tecnici per l’abbigliamento -
Allegato 3: distribuzione dei codice IPC 2/2
Codice
IPC
Descrizione
Frequenza
IPC
A41H
appliances or methods for making clothes, e.g. for dressmaking, for tailoring, not otherwise provided for
layered products essentially comprising a layer with external
or internal discontinuities or unevennesses, or a layer of nonplanar form; layered products essentially having particular
features of form characterised by a discontinuous layer, i.e.
apertured or formed of separate pieces of material
layered products characterised by the relation between layers,
i.e. products essentially comprising layers having different
physical properties or products characterised by the
interconnection of layers
flying suits
0
B32B3/10
B32B7/00
B64D
10/00
B64G
6/00
C12S
11/00
D04C
D04G
D06G
D06J
G21F
3/025
G21F
3/03
G21F
3/035
0
0
0
space suits
0
treatment of textiles, e.g. cleaning
0
braiding or manufacture of lace, including bobbin-net or
carbonised lace; braiding machines; braid; lace
trimmings; ribbons, tapes, or bands, not otherwise provided
for
mechanical or pressure cleaning of carpets, rugs, sacks, hides,
or other skin or textile articles or fabrics; turning inside-out
flexible tubular or other hollow articles
pleating, kilting, or goffering textile fabrics or wearing apparel
0
shielding characterised by its physical form, e.g. granules, or
shape of the material: clothing completely surrounding the
wearer
shielding characterised by its physical form, e.g. granules, or
shape of the material: aprons
shielding characterised by its physical form, e.g. granules, or
shape of the material: gloves
0
0
0
0
0
0
20