Biancorossi Olé n° 14 - Agosto 2014
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Biancorossi Olé n° 14 - Agosto 2014
n c a o i rossi B numero Periodico d’informazione della Polisportiva Madignanese Periodico di informazione della Polisportiva Madignanese [email protected] Supplemento al Nuovo Torrazzo Supplemento gratuitogratuito n. xx a Il Nuovo Torrazzo n. 33 di sabato 30 agosto 2014 Direttore responsabile don Giorgio Zucchelli. Stampato presso Fantigrafica srl - Cremona La madignanese diventa Development Center Arsenal Soccer Schools I CENTRI DI FORMAZIONE ( Development Center ) sono società sportive che vogliono mettere al servizio dei propri allievi le metodologie Arsenal F.C. per svolgere la propria attività calcistica. Numerose sono le possibilità di collaborazione: presenze programmate di istruttori Arsenal S.S. agli allenamenti, filo diretto con i loro Direttori Tecnici, tornei e soprattutto corsi di formazione ARSENAL SOCCER SCHOOLS per consentire agli allenatori della madignanese di essere sempre aggiornati, con un conseguente innalzamento del livello tecnico generale. 14 Agosto 2014 è l O Num. 14 SETTEMBRE 2014 L’anno scorso a Madignano abbiamo conosciuto Don Alessio Albertini, consulente nazionale CSI e vero fuoriclasse dello sport. Oggi ci parla di una squadra speciale: allenatori, istruttori, dirigenti. Non è solo un gruppo di volontari, ma persone che ogni giorno si spendono per i giovani, coltivano passioni, offrono disponibilità. Non insegnano solo lo sport, ma sono anche esempi positivi. “ Forse non tutti sapete dell’esistenza della squadra dei 7 NANI. Il numero 1 si chiama GIOCALO. Non è difficile scoprire che il motivo principale per cui un ragazzo viene al campo è di potersi divertire. Se domandassimo loro dove stanno andando con la borsa sulle spalle, ci risponderebbero: “Vado a giocare a pallone”. La loro prima preoccupazione non è sicuramente quella di essere educati, ma di potersi divertire. In difesa il n. 2 è ACCOGLILO: una presenza che sappia accogliere e soprattutto permetta di percepire questa accoglienza. Diceva Don Bosco: “Non basta amare i ragazzi, occorre anche si sentano amati”. Un ragazzo deve sperimentare una vicinanza senza secondi fini. Sentirsi accettati, amati, custoditi, apprezzati è questo che motiva un ragazzo ad intraprendere un impegno reale. Accanto, il n. 3, un altro difensore dal nome faticoso: SUDALO. Lo sport insegna ad attendere, ad assumere consapevolezza di poter raccogliere domani ciò che si semina oggi e a riconoscere che, nei confronti del successo, il caso e la fatalità hanno un ruolo molto esiguo rispetto all’impegno, alla fatica e alla passione. A centrocampo il n. 4 è CONDIVIDILO. Il calcio è uno sport di squadra e non si gioca da soli, anche se si è bravi. Il talento e la propria capacità va messa al servizio della squadra, solo così ne riceverai un beneficio anche tu. Con il 5, RIEMPILO. Una vita vuota, carente di valori è una vita che non è capace di scegliere, che non assume comportamenti, che non accetta la sfida della solitudine, che non sa per cosa battersi. Occorre riempire la vita di un ragazzo di valori positivi. In attacco, TESTIMONIALO. I valori si pongono nell’ordine di un’esperienza di vita e si trasmettono con la testimonianza di essi, potremmo dire che si passano da una vita all’altra per contagio. SIATE CREDIBILI. Educare è narrare per mezzo di storie credibili .. ( Segue a pag. 8 ) Provana Angelo s.a.s. di Provana Luciano & C. Madignano Numero 06 V. Giovanni XXIII Marzo 2012 p tel. 0373-65182 fax 0373-650119 AL MALANDRINO RISTORANTE PIZZERIA BAR VIA DEL CASTELLO, 4 RICENGO (CR) Tel. 0373 267850 Vendita e Riparazione Pneumatici [email protected] 2 Sezione CALCIO “ Fare in modo che ogni giovane atleta possa diventare il miglior giocatore che può essere ”. ( Arsène Wenger ) Vi piace il calcio ? A noi, da matti ! E la soddisfazione più grande è vedere tanti ragazzi divertirsi e condividere con noi questa passione. Parte una nuova stagione per la madignanese; ricominciamo da capo, ma non da zero. Avvicendamenti, squadre da completare e tesseramenti, non ci hanno impedito di concludere importanti accordi con società sportive di primo piano che saranno il fulcro della nostra attività: ARSENAL SOCCER SCHOOLS, ASD PIZZIGHETTONE e CREMA 1908. Sono scelte coraggiose, ma andare avanti senza obiettivi precisi è la prima cosa da evitare e per fare questo ci siamo concentrati su 3 aspetti: formazione degli allenatori, collaborazioni e nuove persone che tanto possono portare in termini di esperienza e professionalità. E’ l’occasione di crescita per tutti: a noi consentirà di migliorare gli aspetti organizzativi, confrontandoci con realtà importanti; istruttori preparati porteranno indubbi benefici ai ragazzi e all’intero movimento del settore giovanile. E’ vero, lo scorso anno non tutto ha funzionato subito e al meglio; siamo un’associazione e associare significa mettere insieme, ma non è semplice quando pochi volontari devono rispondere a tanti bisogni di programmazione, efficienza, coinvolgere il maggior numero di ragazzi, mantenere alto l’entusiasmo ... + Primi Calci Pulcini Esordienti Amatori Terza Categoria C’è necessità di progetti e modelli educativi, ma perché dirigenti e società, si “sottraggono” i ragazzi tra loro anziché cercare il dialogo ? Come fare se ogni anno si assiste al solito via-vai di ragazzi e famiglie attratti da avventure sporadiche in altre società ? Perché non pensare che i figli stanno bene qui, con i loro amici ad assaporare ogni minuto di questa bella esperienza sportiva, che con il passare del tempo non rimarrà più se non nei loro ricordi ? Tra mille difficoltà stiamo lavorando proprio perché le famiglie possano trovare qui, a Madignano, ciò che oggi tendono a cercare altrove. Ci vuole tempo, ma soprattutto serve fiducia. Sostenere lo sport non è tempo sprecato, ma un investimento che a lungo andare lascerà benefici a tutti e aiuterebbe la nostra realtà. Un grazie speciale a: PROVANA GOMME, RISTORANTE PIZZERIA IL MALANDRINO e GELATERIA BANDIRALI per l’essenziale contributo al progetto Arsenal. Non è tempo di polemiche, ma di risposte. Chiediamo allo sport di essere educativo, ma tu cosa hai deciso di fare perché lo diventi realmente ? Un fondamentale tassello si aggiunge al direttivo della madignanese. La carica di direttore sportivo è stata affidata a Fiorenzo Albertini. Classe 1954, insegnante e alle spalle una carriera calcistica importante alla Pergolettese, dalle giovanili fino alla Berretti. Albertini inizia l'attività di allenatore a Soresina (Eccellenza e Promozione) per passare poi tra i professionisti con le squadre categoria Berretti e Juniores nazionali a Pizzighettone e con il Pergocrema. Con quest’ultima nel 2001, vince il campionato nazionale Juniores e arriva ad esordire in serie D sulla panchina della 1a squadra. Da alcuni anni è passato dietro la scrivania come Direttore Sportivo con esperienze in Promozione, Eccellenza e coordinatore di Settori Giovanili. Uomo di sport e competenze, Fiorenzo, supportato dalla Polisportiva, si è messo subito al lavoro a 360° per allestire una prima squadra più competitiva rispetto al passato, ma anche per organizzare e rilanciare un settore giovanile di qualità e aperto a tutti. 3 Sezione KARATE Piccoli talenti crescono. La “pizzata” finale è ormai un ricordo. I Karateka madignanesi hanno già iniziato la nuova stagione sportiva. E’ sempre valido l’ invito a divertirvi con loro, provare il karate e scoprire che qui si coltivano nuovi piccoli talenti. ( N.B. e non hanno i baffi ) Sezione Scuola Tennis TENNIS Ogni Lunedi e Mercoledi dalle ore 17 alle 19 e Sabato dalle 15 alle 17 raccogliamo le iscrizioni ai corsi di tennis 2014-15 lezioni collettive e private per bambini ed adulti con maestri F.I.T. e CSEN in Slovenia alle finali CSEN regionale INFO cell. 333 6448021 L’estate del tennis, tra un match e l’altro, si è chiusa con il Totale white & wood, very good, un torneo originale dove i partecipanti hanno giocato come una volta, in divisa bianca e con “antiche” racchette di legno. Un omaggio ad uno sport di grande storia e tradizione. Ma la ciliegina sulla torta del tennis estivo è stata la partecipazione al MASTER FINALE JUNIOR FUN CUP 2014 a Portorose in Slovenia. La sezione tennis guidata Claudia e Luca, durante la stagione ha preso parte ai vari tornei agonistici CSEN, aggiudicandosi il podio nelle categorie Under 12, Under 14 e Under 18 e il secondo posto nella cat. Under 16. Brillanti risultati che per tanti ragazzi è valsa la partecipazione alle finali in Slovenia dal 4 al 7 settembre. Davvero una gran bella soddisfazione per questi giovani tennisti, per i loro istruttori e per la Polisportiva. L’insegnamento delle basi di attività motoria, la pratica del tennis, le competizioni agonistiche, ma anche tornei per ragazzi, sono un susseguirsi di attività che hanno fatto apprezzare la sezione in tutto il cremasco. Formazione e promozione del tennis ad ogni livello e per ogni capacità sono aspetti salienti di questa realtà. Valorizzata la polisportiva con i maestri Luca e Claudia, il progetto ha visto la scommessa di far crescere in casa nuovi istruttori. Nuvoletta Marin e Antonio Marinoni hanno raccolto la sfida e partecipato al corso specializzato per istruttori ad Andalo lo scorso maggio che prevedeva una parte teorica e prove pratiche di insegnamento. Nuvoletta e Antonio hanno superato gli esami finali conseguendo il diploma di " Istruttore di tennis ". Un percorso uniforme su tutto il territorio Nazionale che ha consentito loro di acquisire competenze tecniche ed educative, per svolgere l’attività di base nelle società affiliate CSEN. Non è detto che un giorno non si possa vederli affiancarsi ai maestri Federali e con loro insegnare tennis ai bambini della Polisportiva. Siamo certi che garantiranno un’offerta tecnica di preparatori eccellente, affidabile e di serietà professionale. La copertura del campo voluta dalla Polisportiva è stata fondamentale, ma quel che balza all’ occhio è il clima che si respira in questo ambiente: serenità, attenzione educativa, intraprendenza e tanta, tanta voglia di spendersi per lo sport e per i ragazzi. Isi, Nuvoletta, Walter, Fabio, Antonio, Claudio, Corrado, sono solo alcuni di un gruppo che merita la prima pagina per la passione che dimostrano, l’ impegno che mettono e l’amicizia che li unisce. il BUONO, il BRUTTO e il CATTIVO: a VOI la scelta … 4 A Madignano arriva il Mini Basket La Polisportiva madignanese e la Pallacanestro Crema organizzano corsi Mini Basket a Madignano per bambini e bambine. Istruttori qualificati della società cremasca aiuteranno i bambini ad avvicinarsi al basket con attività ludico-motorie e giochi insieme ai coetanei. Partecipando ai corsi minibasket, oltre a ricevere la divisa ufficiale, si potrà scoprire uno sport fantastico, imparare lealtà e gioco di squadra, fare movimento e divertirsi. Quando ? Lunedi e Giovedi dalle 16.30 alle 17.30 Dove ? Palestra Polisportiva Madignano A chi mi rivolgo ? Gloria cell. 3297051523 We are the “ Gunners ” Breve intervista a Mattia Piatti, tecnico Arsenal Soccer Schools, per capire meglio la filosofia dei Gunners. Mattia, con il boss Renato Lupi, l’ estroso e competente Simone Maganzini e Patrick Duverne simpaticissimo coach madrelingua arrivato a Madignano da Ipswich ( England ), hanno formato lo staff degli istruttori Arsenal Soccer Schools presenti allo Sport Camp di giugno. Sogno di tutti i bambini è diventare un calciatore. A questi sogni devono spesso dare una dimensione più “reale” gli allenatori di società dilett. Non avevamo dubbi sulle vostre qualità, ma la metodologia di insegnamento, la presenza sul campo, competenti e senza improvvisare, bravi nelle relazioni con i bambini è stata una piacevolissima sorpresa. Come ti sei trovato a Madignano e con la Polisportortiva ? Non me la sento di parlare di polisportiva perché la Madignanese è molto più di una semplice associazione sportiva: è un' insieme incredibile di persone votate al sacrificio e al duro lavoro, un nucleo splendido di uomini e donne accomunate da uno spirito altruistico immenso; credo che non ci potevamo trovare meglio in nessun altro luogo e di questo ve ne siamo infinitamente grati. Raccontaci il tuo curriculum e la filosofia di Arsenal S.S. Ho 24 anni, sono laureando in Scienze Motorie. Da 5 anni sono istruttore scuole calcio di società in provincia di Como e Varese. Ho avuto la fortuna di compiere viaggi d' istruzione presso varie soc. professioniste sia in Italia che all'estero tra cui Barcellona, Manchester City, Ajax, Inter e Milan. Sempre ho trovato un comun denominatore nella filosofia di Arsenal Soccer Schools, che già dopo il primo corso ho apprezzato moltissimo e condiviso con i piccoli calciatori nei camp estivi del nord Italia con Arsenal Tricolore. Si tratta di insegnare uno stile di gioco molto intenso e coinvolgente, dove le capacità tecniche obbligatoriamente devono essere abbinate ad allenamenti cognitivi per ottenere giocatori pensanti e non semplici calciatori. Con varie esercitazioni motorie, tecniche e situazionali si ricreano le stesse difficoltà riscontrabili sul campo da gioco solo presentate scomposte per gesto tecnico: al camp abbiamo lavorato su trasmissione, ricezione orientata, dominio della palla, dribbling e conclusioni a rete, approfondite un giorno ciascuna. Con i bimbi di 6/7 anni ho condiviso risultati incredibili grazie alla loro voglia di divertirsi e al loro entusiasmo: essere riusciti a gestire in maniera più che autonoma situazioni di 3vs3 è stata la nostra Champions ! I bambini vi hanno notato arrivare in anticipo sul campo, preparare gli attrezzi, pianificare con cura gli esercizi, sapere già cosa fare. Un metodo di allenamento che lasciava ben poco spazio all’ improvvisazione … Arsenal Soccer Schools ha idee chiare in proposito. Le linee guida sono comuni, spetta poi ai singoli istruttori adattarle alle esigenze del proprio gruppo di ragazzi. Puntualità, precisione e passione dilagante fanno parte di quel bagaglio professionale tipico di noi allenatori targati Arsenal. Passione per il calcio, competenza e buona dose di pazienza, qual è il requisito più importante di un istruttore ? E’ un modo per poter guidare dei bambini a scoprire la bellezza e e la reale semplicità del gioco del calcio, senza pretendere di istruirli, ma solo di accompagnarli e lasciare loro la libertà di compiere una decisione: che poi sia un dribbling sbagliato al posto di un passaggio al compagno poco importa, l'importante è avere il coraggio di scegliere e non di rimanere passivi e disfarsi del pallone senza pensare. Un grande allenatore tedesco, Horst Wein, mi ha detto che: "Giocare a calcio senza pensare è un po' come tirare in porta senza mirare", credo sia una frase che riassume benissimo il modo di lavorare negli Arsenal camp. Ciao a tutti i bambini e alla madignanese. Mattia Piatti. Patrick, Simone, l’orso, l’orso, Mattia e Renato 5 Gli Amatori calcio della Madignanese lo scorso maggio, vincendo all’ultimo respiro lo spareggio play-off con lo Sporting Juvenes, hanno conquistato una storica promozione in Eccellenza. Dopo un campionato “ alla grande ”, la squadra di mister Delindati ottiene cosi, al primo colpo, la promozione alla categoria maggiore del CSI. Affiatati e mai domi, Bianchini & co, hanno dimostrato di essere un gruppo organizzato e composto quasi esclusivamente da ragazzi di Madignano. L’avvio è stato un po’ in sordina, ma poi sono cresciuti fino a diventare il vero spauracchio del girone. Ora viene il bello, ma questa … è un’altra storia. C’era una volta Che belle le immagini sportive di un tempo, suscitano sempre emozioni e nostalgia. Come questa vecchia foto degli Allievi della madignanese, stagione sportiva 1971/72. E’ il ricordo di una squadra che in quegli anni “spadroneggiava” su ogni campo del cremasco (… forse non proprio tutti ). Oggi tra loro si possono riconoscere affermati professionisti, medici, geometri e persino un sacerdote, ma calciatori … nessuno, nonostante si affidassero in panchina ai consigli di allenatori come Rico e Pino ( in trench doppiopetto alla moda del tempo ) e in campo alla classe del Lodo, uno che la palla non la “ mollava ” nemmeno nelle foto. Le gare di bocce in notturna attirano sempre un folto pubblico di curiosi e appassionati. Durante l’ estate al centro sportivo si sono susseguite gare e tornei sempre molto combattuti e perfettamente organizzati dalla sez. bocce della polisportiva. A Giugno il primo appuntamento è stato con il Trofeo Gerundo, gara regionale di bocce che ha visto scendere sui campi gara 24 coppie e 136 individualisti provenienti da Lodi Milano, Bergamo e Brescia. Da sottolineare con Locatelli Senior ( Felice ) premia Pietro Ginelli Sotto: Ferruccio Bellani Pres. Circolo Gerundo Franco Cantelli segretario tuttofare e Locatelli junior ( Gianmarco ) consegna il “Lomar 2014” Sezione BOCCE matita rossa, l’ottima prestazione dell’ atleta di casa, Pietro Ginelli, giunto sino alla semifinale. Dal 14 al 18 Luglio è stata la volta del prestigioso Trofeo Lomar gara individuale provinciale di assoluto valore, giunto alla 9a edizione. 4 serate di gare con il solito pienone di atleti ( ben 176 ) e spettatori, hanno proclamato vincitore del Lomar ‘14 il giovane bocciofilo vaianese, Matteo Visconti. Impeccabile la regia a cura della sez. bocce diretta dal responsabile Felice Locatelli. A chiudere le notturne estive, dal 18 al 22, Trofeo di Ferragosto, gara regionale indiv. e premi alle società. 6 QUELLA STRANA PALLA A SPICCHI Di Martina Crescenzo. Perché il basket ? Perché dopo una giornata di m…., di studio, delusioni, puoi prendere in mano quella dannata palla arancione e sentirti finalmente libera. Ti senti te stessa, ti liberi di quei pesi, delle pressioni che tutti ti mettono. Quella palla diventa la tua migliore amica. Perché una bomba in faccia al tuo avversario eleva l’autostima, una stoppata ti rende invincibile. Perché serve il talento, ma in campo ci va soprattutto chi ha le palle. Perché quando indossi quella divisa, che di partite ne ha fatte, ti senti invincibile e quel numero 12 dietro le spalle che ti segue ovunque nella buona e nella cattiva sorte. Le scarpe che sono solo tue ... sono le tue ali, sono il mezzo per andare lontano. Perché certe cose ti rimangono dentro. Anche cose insignificanti che per la gente normale non contano nulla: l’odore di sudore degli spogliatoi, l'urlo prima della partita, la “ cazziata ” del tuo coach o la pacca sul culo della tua compagna ... tutto ha un senso, tutto è più importante, tutto ti migliora. Mi dispiace tanto, tantissimo per chi questo sport non lo ha capito e forse non lo capirà mai, per chi non potrà mai provare quello che sto provando io. La bellissima sensazione quando il Coach ti chiama dalla panchina per entrare, ma allo stesso tempo i mille tormenti nella tua testa quando ti tira fuori e ti vai a sedere in fondo alla panca con le lacrime agli occhi: non sai se sentirti delusa o incoraggiata. I mille disegni del tuo allenatore su quella lavagnetta bianca che ti si mischiano davanti agli occhi. Il sollievo quando butti dentro la palla, che sia da sotto, da tre o su tiro libero, ti senti bene ! I mille dubbi prima di un passaggio, ma allo stesso tempo la fermezza dei movimenti, perché spesso non è il gesto tecnico a far entrare la palla in quella retina, ma la convinzione di potercela fare ! Quel campo che ormai ti sogni anche di notte per quante volte lo hai percorso ... avanti - indietro, avanti – indietro, solo per difendere quel canestro. Mi hanno sempre detto che mi ero rovinata giocando a basket: " Sei una ragazza, la danza, la ginnastica, erano quelli gli sport che dovevi fare..." Ma sapete che vi dico ? Ho scelto io di giocare a pallacanestro, ed è stata la scelta più azzeccata che potessi mai prendere perché senza il basket oggi non sarei quello che sono, non sarei la Martina che tutti conoscono, sarei una ragazza meno forte. E non mi importa di quello che mi dicono, ho preso la mia scelta, che se ne facciano una ragione !!! Perché il basket è uno di quegli sport che ti rafforza come persona, è uno sport in cui sono fondamentali le scelte di ognuno, ma se non hai una squadra dietro non vai da nessuna parte. Non è uno sport per tutti. Ed lo sport più bello che ci sia. Sez. PODISMO Ti ricordi ancora … ? Ti ricordi ancora le corse podistiche di una volta ? Queste foto risalgono al 1973 e colgono i momenti di una esaltante gara con arrivo in volata nelle vie di Madignano. Atleti, organizzatori e un pubblico numeroso, testimoniano l’entusiasmo e la passione per la corsa, uno sport che oggi come allora riesce sempre a coinvolgere tanta gente di ogni età. A proposito, riconoscete il bambino a sinistra, nell’ultima foto ? 7 Alla corte del Barone Intervista con il mitico Ciano Barù. Chi è CIANO BARU’ ? Forse più di qualcuno, tra chi ci legge, non lo sa. E’ tra i volti più noti della Madignano storica, politica, artistica e sportiva, eccellendo nello sport in un ruolo davvero particolare: il massaggiatore. Classe 1938, Luciano Guerini Rocco ( Ciano ), è una persona gentile, generosa, ironica ed apprezzato da tutti per la sua capacità di creare relazioni. Biancorossi Olè, poteva forse dimenticarsi di lui ??? Abbiamo incontrato Luciano nella sua accogliente casa in cima al “Dos”, antico quartiere di Madignano. Invitati a vedere alcune vecchie foto, ci siamo trovati immersi in quello che si potrebbe definire un “piccolo mondo antico”. Una personalissima collezione di arnesi, strumenti di lavoro, foto e vecchi articoli di stampa su Madignano e la madignanese. A far gli onori di casa la gentil consorte, signora Angela, la baronessa. Ecco, appunto, vabbè che abiti nella zona più “in” di Madignano, ma addirittura fregiarti del titolo di Barone ( Barù ) ... “A dire il vero non l’ho mai saputo nemmeno io da dove viene. L’ho ereditato da mio padre che a sua volta l’aveva ereditato da mio nonno e quindi me lo sono tenuto. Ci sono in giro conti e marchesi, ma anche io sono pur sempre un Barone !” La casa di Ciano Barù è una sorta di museo pieno di ricordi d’infanzia e cimeli storici di varie provenienze che lui stesso ci presenta con grande soddisfazione. “Mi ha sempre appassionato raccogliere e collezionare pezzi storici, di tutti i tipi. Ho iniziato tanti anni fa e continuo ancora adesso. Al Mulino, il museo della vita contadina di Madignano, l’80% degli attrezzi proviene dalla mia collezione. Magari alcuni non hanno valore economico, ma hanno per me un grande valore affettivo. Come ad es. un piccolo attrezzo manuale legato alla mia infanzia che serviva per tagliare il ghiaccio e per fare le nostre granite. Raccolgo un po’ di tutto, possiedo vecchi strumenti musicali provenienti da varie parti del mondo, ma la cosa curiosa e divertente è che non ne so suonare nemmeno uno ! ”. E’ uno spettacolo vederlo mentre con quelle mani gira i fogli di vecchi libri e album fotografici carichi di ricordi. Quelle stesse mani utilizzate per lavorare il legno e il metallo e creare i suoi piccoli capolavori artistici. Quelle mani spese in una vita di massaggi sportivi e curativi. Si, perché Ciano è il massaggiatore per eccellenza. Leggete la sua storia: “ Sono sempre stato un grande amante dello sport, ma il ciclismo è in cima alle mie preferenze, più ancora del calcio e delle bocce. E’ proprio grazie al mondo del ciclismo, negli anni 60, che ho iniziato ad intraprendere l’ attività di massaggiatore. Una passione iniziale che si è trasformata quasi in un lavoro, tanto era l’impegno che mi richiedeva. A quei tempi lavoravo alla Bonaldi e la sera, quando tornavo a casa, per arrotondare lo stipendio, mi adattavo a fare anche altri lavori come ad esempio il muratore e appunto il massaggiatore “. Avrai fatto qualche scuola o seguito corsi specializzati: “ Ma che scuole !! Io non ho mai studiato né seguito professionisti o fisioterapisti. Ho imparato guardando gli altri, ma da solo. Alla sera a casa mia c’era la fila di atleti ad attendere i miei massaggi. Dal cremasco e dal cremonese venivano ciclisti, podisti, calciatori, tutti con qualche muscolo da “sciogliere” o polpacci “induriti”. Non lo dico per vantarmi ma, sotto le mie mani sono passati ciclisti del calibro di Enrico Pezzetti, 2 volte campione italiano juniores di ciclismo, lo stesso campione locale Ettore Monfredini, ma anche atleti di casa come il Cechi Pavesi, … ricordo che aveva 2 gambe che sembravano durissimi pezzi di legno, ma dopo i miei massaggi andava veloce come un treno, riuscendo pure a vincere qualche gara “. I tuoi trattamenti erano allora davvero miracolosi ? “ Usavo semplicemente olio di canfora, borotalco, tanta, tanta energia e .. qualche bicchierino di vino. I miei atleti urlavano dal male e mi lanciavano anche qualche parolaccia, ma poi avevo la soddisfazione di vederli correre ed arrampicarsi sui vetri ! Anche sui campi di calcio si notavano i risultati. Chiedetelo a Manlio Locatelli e il suo “socio” Batistì. Della gloriosa madignanese sono stato massaggiatore per circa 10 anni. Era, per intenderci, quella che vinceva i campionati, quella dell’ era Bolzoni; mi piace pensare di aver contribuito un po’ anch’io a quei successi. Così come mi piace anche essere ricordato come colui che legava e teneva unito lo spogliatoio. Oggi come un tempo, nello sport, ho sempre tifato per il più debole. A gara finita più che andare a complimentarmi con il vincitore, cercavo lo sconfitto per rincuorarlo. Tanti correvano a complimentarsi con chi segnava un goal, ma a me interessava dare coraggio a chi, il goal, l’aveva sbagliato o subito. Dopo una vita cosi intensa ci si aspetterebbe un pensionato dedito al riposo e invece eccolo li, ogni mattina, “nonno vigile” a dirigere il traffico davanti alla scuola, volontario nell’ Auser, indaffarato a sistemare il museo del mulino, attento scopritore di nuovi talenti nelle bocce e tifoso doc delle amate nipoti, durante le loro partite di volley in palestra. Con quell’ immancabile spiritosa battuta sempre pronta, l’aria bonaria, sorniona di chi ha sempre fatto le cose sul serio, senza mai prendersi troppo sul serio. Signori, questo è Barù, il Barone. Ciano Barù vigila sulla panchina del Dos e … sul campo di bocce Gelateria Bandirali V. Piacenza 93 Crema (CR) Tel. 0373 84068 Gelateria Pasticceria Sala da tè Il nostro gelato artigianale lo potete gustare anche nel NUOVO PUNTO vendita all'interno del Centro Comm. Gran Rondò Crema 8 ( Dalla prima pagina … ) soprattutto quella dell’allenatore e del dirigente che vive con lui. A centro area ecco il n. 7, pronto a ribattere in rete, LIBERALO. Si fa un gran parlare di libertà personale, di libertà di scelta, di essere se stessi fino in fondo. Tuttavia ci si ritrova ad essere come tutti, altrimenti sei fuori. Anche il calcio e lo sport prevede una tecnica di base che rende tutti capaci di disputare una partita. È necessario, però, che emerga qualcuno con un talento o con una scelta coraggiosa per rendere la partita meno prevedibile e le dia quel ritmo e quell’originalità che porta alla vittoria. Inoltre allo sport servono meno brutte parole e più belle parole perché, se ci pensiamo bene, uno sport che vuole eliminare il doping deve eliminare brutte parole come le bestemmie e i brutti gesti in campo e fuori che sono altre forme di doping. E voi – conclude Don Alessio – che vi siete assunti la responsabilità di educare i nostri ragazzi con lo sport, voi allenatori e dirigenti, volontari o anche solo genitori tifosi, a quale dei sette nani vi sentite di assomigliare di più ? E da quale, invece, vi sentite più distanti ? Lunedi 15 settembre - ore 20.45 Madignano, Sala Capriate - Ingresso Libero ” IL TESORO DEL CAMPO ” LUIGI GARLANDO PROGRAMMA di una settimana di Sport Domenica 7 settembre Ore 10.30 S. MESSA al Centro Sportivo. A seguire aperitivo per tutti offerto dal Circolo GERUNDO. Sabato 13 settembre Dalle ore 10 alle 17 TROFEO FOSCHI Torneo di calcio Pulcini con Madignano, Pizzighettone, Fanfulla, Crema 1908, Villa Guardia (Co). Sabato 13 settembre Dalle ore 18 TORNEO di TENNIS per ragazzi organizzato dalla Polisportiva e per i bambini PROVE GRATUITE di avviamento al Tennis con i Maestri F.I.T. Domenica 14 settembre 13° RALLY delle MADONNINE Campionato Provinciale di MTB Ore 9 - Centro Sportivo di Madignano. Uno dei migliori scrittori e giornalisti sportivi. Prima firma della Gazzetta dello sport, ha seguito due Olimpiadi e tre mondiali di calcio, tra cui Brasile 2014. Premio Coni per la sezione Racconti Sportivi. E’ Autore di libri di successo per ragazzi tra cui la serie GOL, sui positivi valori del calcio e " Per questo mi chiamo Giovanni ” tra i migliori libri di sempre per ragazzi. EUSEBIO DI FRANCESCO Allenatore del Sassuolo ed ex calciatore. Centrocampista di Empoli, Piacenza, Perugia e Roma dove colleziona 168 presenze, 14 reti e vince il Campionato nel 2000-2001. Con la Roma gioca anche in Coppa Uefa e viene convocato in Nazionale. Allievo di Zeman e Capello, è oggi tra gli allenatori emergenti della serie A. GIORGIO LAMBERTI Campione di nuoto. Carriera di successi e medaglie d' oro nei 100 e 200 stile libero, specialità in cui ha stabilito un record mondiale imbattuto per 10 anni. 7 volte primatista italiano dei 100 s.l. Campione del Mondo a Perth nel 1991. Unico nuotatore italiano con Novella Calligaris ad entrare nella Hall of Fame del nuoto. Con il patrocinio dell’ Amm.ne Comunale di Madignano e in collaborazione con : PROVANA GOMME