Voce di capitolato impianti di trattamento acque di

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Voce di capitolato impianti di trattamento acque di
Voce di capitolato
impianti di trattamento acque di autolavaggio vers. AL
Premessa
L'inquinamento delle acque di autolavaggio costituisce un problema complesso a
causa dei numerosi fattori che influiscono in maniere diverse.
I principali inquinanti "tipici" delle acque reflue da autolavaggi possono essere
riassunti come segue:
Solidi sospesi e sedimentabili, sono causa di torbidità e di depositi melmosi,
spesso provocano intasamenti alle condutture. Contengono materiali organici che
originano processi putrefattivi con conseguenti emissioni di cattivi odori. Alcune
sostanze possiedono azione fitotossica, soprattutto su piante acquatiche.
Oli minerali, causano un'inibizione dei processi di autodepurazione delle acque in
quanto rivestono con un sottile velo impermeabile le sostanze organiche
biodegradabili; inoltre riducono gli scambi gassosi delle acque, soprattutto
dell'ossigeno, provocando asfitticità dell'ambiente e liberazione di sostanze tossiche
provenienti dalla degradazione della sostanza organica in maniera anaerobica.
Tensioattivi, favoriscono la formazione di emulsioni stabili che impediscono la
separazione degli oli minerali anche in disoleatori a gravità. Sono i principali
responsabili di schiume.
Sostanze organiche, vengono utilizzate ed ossidate biologicamente da vari tipi di
microrganismi che utilizzano l'ossigeno disciolto nelle acque, rendendole quindi
asfittiche.
COMPOSIZIONE DELLA LINEA DI TRATTAMENTO STANDARD
La linea di trattamento proposta dalla NALDI ECOLOGIA è basata su una serie di
processi fisici e biologici tra loro perfettamente integrati per consentire la rimozione
dei diversi tipi di inquinanti presenti nelle acque.
Ogni fase singola di trattamento avviene in diverse sezioni costituite da prefabbricati
modulari in VTR che consentono una facile e veloce installazione, e permettono una
flessibilità impiantistica in grado di adattarsi anche a reflui che si discostano da quello
tipico medio di autolavaggio.
La linea di trattamento standard è generalmente costituita da tre stazioni base più
due sezioni opzionali:
Scolmatore (se presente)
Vasca fanghi
Deoleazione e accumulo oli
Biofiltrazione (se presente)
Stazione di rilancio e post-trattamento su sabbie quarzifere e carboni attivi
DESCRIZIONE DELLA LINEA EFFETTIVAMENTE PREVISTA
SCOLMATORE vers. SC (se presente)
Da eseguirsi in opera su disegno NALDI (ma non di fattura NALDI)
Parallelepipedo verticale generalmente realizzato in C.A. avente La _____ mm , Lu
_____ mm ed H ____ mm
Tubazione di ingresso avente D _____ mm, e quota fondo tubo di _____ mm
Tubazione di uscita avente D _____ mm, e quota fondo tubo di _____ mm
Tubazione di by-pass avente D _____ mm, e quota fondo tubo di _____ mm
dotato di opportuna copertura
DECANTAZIONE vers. VA (presente)
a) cilindrico verticale avente diametro di _____ mm ed altezza di ____ mm
dotato di copertura superiore di tipo pedonabile del diametro di _____ mm
b) cilindrico orizzontale avente diametro di _____ mm e Lu ____ mm
dotato di passo/i d’uomo del diametro di _____ mm
La vasca avente le seguenti caratteristiche dimensionali,
Vasca fanghi
VA
Volume totale
Dim. costruttive
avrà conseguentemente alle potenzialità del presidio un volume complessivo di
contenimento pari a ____ m3, e sarà costituito da due differenti comparti; l’uno di
sedimentazione del materiale grossolano (sabbie, fanghiglie etc.), l’altro di
chiarificazione benchè con presenza più o meno importante di idrocarburi e sostanze
oleose in genere, da dover poi sottoporre al successivo trattamento di deoleazione.
Il comparto di sedimentazione, avente un volume di _____ m3, sarà localizzato nella
parte iniziale ed inferiore della vasca fanghi. Il comparto di sedimentazione riceverà il
liquame in ingresso attraverso un apposito dispositivo di convogliamento verticale in
tubo di ____ avente DN ___ mm.
Il comparto di chiarificazione, avente volume di _____ m3, sarà costituito dal restante
volume della vasca . Le parti grossolane decantate nel comparto di sedimentazione
per effetto della differenza di peso specifico tenderanno a concentrarsi sul fondo
addensandosi sino a creare una coltre più o meno spessa da dover poi rimuovere. Il
sistema di carico, qualora il trasferimento avvenga in pressione veicolerà a portata
costante il chiarificato nella vasca di deoleazione in coda. Ciò sarà ovviamente
predisposto in maniera tale da pescare ben al di sopra della suddetta superficie di
defangazione e questo grazie ad un sistema innovativo a galleggiamento che
permette di agire in prossimità del pelo libero superficiale.
Le caratteristiche di targa del dispositivo di carico sono le seguenti:
POMPA FANGHI
mod
quantità
n°
Tensione
Volt
Potenza
Kw
Ass.elettrici
Amp
Portata
mc/h
Prevalenza
Peso
mmH2O
Ingombro
DxHxH*
Racc. aspirazione
Kg
Dx"
Il dispositivo di carico agisce sotto priorità di un sistema di sensori di livello che
definisce e regola l’escursione idrica funzionale.
sensori livello marcia
mod
Le tubazioni in ingresso ed in uscita della vasca fanghi saranno in PVC conglobato
nel PRFV avente DN -? mm.
DEOLIATORE vers. NP (se presente in alternativa al mod. C)
Il deoleatore, avente la potenzialità di trattamento di una portata idraulica di _____
m3/h, avrà un volume complessivo di ____ m3, e sarà costituito da tre differenti
comparti: comparto di sedimentazione del materiale grossolano, comparto di
deoleazione e comparto di raccolta degli oli separati.
Il comparto di sedimentazione, avente un volume di _____ m3, sarà localizzato nella
parte inferiore del comparto di deoleazione. Il comparto di sedimentazione riceverà il
liquame in ingresso attraverso un apposito dispositivo di convogliamento verticale in
tubo di PVC avente DN ___ mm.
Il comparto di deoleazione, avente volume di _____ m3, presenta un dispositivo a
coalescenza a pacco lamellare in materiale plastico resistente alla corrosione (PVC o
PE), aventi lamelle inclinate di 60° rispetto al piano orizzontale ed a direzione
contrapposta, e con un volume di ____ m3. Nel comparto è installato inoltre un
dispositivo di estrazione dell’olio separato. Questo dovrà essere di tipo a sfioramento
con lunghezza di sfioro di 300 mm, e con possibilità di regolazione della quota di
estrazione. Il dispositivo di estrazione dell’olio sarà costruito in materiale plastico
resistente alla corrosione ed alle sollecitazioni meccaniche. L’olio affiorante nel
comparto di deoleazione sarà trattenuto dall’uscita attraverso una paratia verticale in
PRFV posta nella parte superiore del comparto stesso.
Il comparto di raccolta degli oli separati, avente volume di ____ m3, sarà
completamente separato dagli altri due comparti tramite una paratia verticale in
PRFV a tenuta stagna, e raccoglierà gli oli sfiorati dal dispositivo di estrazione
dell’olio.
Le tubazioni in ingresso ed in uscita del deoleatore saranno in PVC conglobato nel
PRFV avente DN ____ mm.
DEOLIATORE vers.C (presente)
Il deoleatore, avente le seguenti caratteristiche dimensionali,
Deoliatore
C
Volume totale
Portata nominale
Dim. costruttive
osserva una potenzialità di trattamento con portata idraulica pari a ____ l/s, un
volume complessivo di 2 m3, e sarà costituito da tre differenti comparti: comparto di
sedimentazione del materiale grossolano, comparto di deoleazione e comparto di
raccolta degli oli separati.
Il comparto di sedimentazione, avente un volume di _____ m3, sarà localizzato nella
parte inferiore del comparto di deoleazione. Il comparto di sedimentazione riceverà il
liquame in ingresso attraverso un apposito dispositivo di convogliamento verticale in
tubo di PVC avente DN ____ mm .
Il liquame sarà carico di particelle che tenderanno a depositarsi sul fondo avendo
una massa volumica superiore a quella dell'acqua (fenomeno della "decantazione").
Detto comparto di decantazione dei fanghi può anche essere una vasca a sé situata
subito a monte del modulo di separazione degli oli. Anche nel caso di portate
superiori ai 10l/sec. e in caso di utenze in cui si preveda un'elevata quantità di sabbia
e fanghi depositabili, è possibile dimensionare allo scopo una vasca indipendente dal
comparto per la separazione degli oli.
Per i separatori della serie “C”, la norma prevede un dimensionamento specifico del
comparto di defangazione, che può essere sia interno che esterno al modulo di
deoleazione. Nel comparto di deoleazione avente un volume di ____ m3, è presente
un dispositivo ad otturatore galleggiante avente le seguenti caratteristiche
Otturatore galleggiante
quantità
Portata
Ingombro max
IN/OUT
Materiale costr.
Peso
modello
n°
l/s
LuxLaxH
mm
Kg
Attraverso questo dispositivo passano le acque dopo la prima separazione per
differenza di peso specifico dagli idrocarburi. Durante questo passaggio le acque
attraversano obbligatoriamente il filtro a coalescenza dall’esterno all’interno. E’ qui
che le piccole particelle degli idrocarburi rimasti, vengono captate dalla superficie
delle fibre di vetro e subiscono l’effetto di coalescenza e in forma di goccie più grandi
risalgono verso la superficie all’interno del corpo del filtro.
Lo strato degli idrocarburi raccolto sulla superficie d’acqua nel separatore provoca
l’abbassamento del galleggiante dell’otturatore con la sua sede, quindi la chiusura
dell’uscita dal separatore.
Lo spessore degli idrocarburi che provoca la chiusura viene prestabilito con la
taratura del peso del galleggiante e la regolazione della lunghezza delle aste che
collegano il galleggiante con la valvola.
Il terzo comparto, di raccolta oli, avente un volume di ____ m3 è dotato nella sua
versione standard di un particolare dispositivo opportunamente dimensionato
costituito da un profilo asolato orientabile dalle seguenti caratteristiche
Profilo asolato
quantità
ingombro
Materiale costr.
mod
n°
mm
PA90
1
Ø90xLu600
PVC
Tale dispositivo si comporta come uno skimmer che per sfioramento, fa defluire l’olio
all’interno dello scomparto di stoccaggio oli ove la presenza peraltro di un sensore di
livello meccanico a bulbo ne rileva la condizione di max riempimento emettendo un
segnale audio-visivo.
sensori livello allarme
quantità
Materiale costr.
Lunghezza cavo
mod
n°
m
FAES_ri/sv
1 x Max oli
Neoprene-PVC
10
A richiesta può prevedere un dispositivo di scarico oli alterrnativo del tipo anch’esso ad assetto galleggiante come l’otturatore
automatico e sempre realizzato in materiale AISI resistente alla corrosione ed alle sollecitazioni meccaniche. Il peso del
galleggiante viene tarato in modo che quest’ultimo galleggi a pelo d’acqua nel separatore.
Grazie alla flessibilità del tubo di collegamento il galleggiante segue i cambiamenti di livello dell’acqua in funzione del flusso,
evitando l’entrata dell’acqua nel tubo di collegamento con la vasca di raccolta dei idrocarburi. Con la presenza degli idrocarburi
sulla superficie dell’acqua nel separatore il galleggiante si abbassa rispetto al livello nell’ acqua pulita, permettendo l’entrata
degli stessi nel tubo verticale e il loro scarico nella vasca di raccolta. Eventuali corpi solidi presenti sulla superficie vengono
fermati all’esterno del corpo scarico evitando eventuali intasamenti in deflusso.
Le tubazioni in ingresso ed in uscita del deoleatore saranno in PVC conglobato nel
PRFV avente DN ____ mm.
BIOFILTRAZIOBE vers. LB_rs_up (se presente)
Il refluo privato anche degli oli non emulsionati giunge in modo inerziale od anche in
pressione, se in presenza di stazione volano a monte, nel comparto di biofiltrazione
avente un volume di ____ m3. La presenza di particolari microrganismi anaerobici ed
aerobici, ossidano la sostanza organica biodegradabile presente distruggendola.
In questa fase vengono rimossi la maggior parte del carico organico (BOD5, COD ed
SV) ed i tensioattivi biodegradabili. Questo sistema mediante la biomassa aerobica
adesa al supporto fisico posto al suo interno e’ simile al filtro aerobico ma la
direzione del flusso dei liquami è contraria e pertanto comunemente detto “up-flow”
ovvero del tipo ascendente rispetto alla massa filtrante. Tale massa avente un
volume di ____ m3 rappresenta il cuore del sistema ed è costituita da corpi di
riempimento di materiale e geometria costruttiva particolarmente efficaci all’uso
specifico. Il refluo in ingresso viene convogliato nel filtro attraverso un'apposita
tubazione distributrice in tubo di PVC avente DN ___ mm posta in fondo al letto
filtrante e, costretto ad attraversare la massa adesa gradualmente ed
uniformemente dal basso verso l’alto, viene a contatto con i microrganismi disposti
sul filtro che ne aggrediscono il carico organico. Grazie alla presenza di una
elettrosoffiante a canale laterale opportunamente dimensionata ed avente le
seguenti caratteristiche di targa, V ____, Kw ____, Q aria _____, Hmax ____, il refluo
viene contemporaneamente investito in modo equicorrente dal flusso d’aria di
risalita. Il liquame così depurato obbligato a risalire in superficie viene raccolto da un
profilo di captazione in tubo di PVC avente DN ___ mm e defluito per inerzia nella
stazione a valle.
FILTRAZIONE vers. FLT (presente)
Premessa
La filtrazione è uno dei primi e fondamentali trattamenti per la chiarificazione delle
acque e consiste principalmente nel trattenere i solidi sospesi sedimentabili e non,
presenti nelle acque reflue, facendoli passare attraverso gli interstizi di un letto
filtrante in modo da rendere un affluente limpido e chiarificato.
I solidi sospesi non sedimentabili sono costituiti da particelle solide (fanghi, limo),
sostanze argillose e colloidali di dimensioni ridotte e di difficile sedimentabilità, che si
vengono a trovare nelle acque reflue , in misura tale da impedirne gli usi sia a
scopo civile che industriale.
STAZIONE DI SERVIZIO
Questa vasca avente un volume di 2 m3 assolve alla funzione di rilancio del
chiarificato in colonne di filtrazione dinamica a quarzo e carboni attivi.
Servizio filtri
VA
Volume totale
Dim. costruttive
La portata è gestita da dispositivo di carico avente le seguenti caratteristiche di targa:
Pompa carico
Quantità
Tensione
Potenza
Ass.elettrici
Portata
Prevalenza
Peso
Ingombro
Racc. aspirazione
Modello
n°
Volt
Kw
Amp
mc/h
mmH2O
Kg
dxHxh
“
SC
1
400
0,55
1,7
2,4
26000
10
127x420
11/4”
La presenza di un sistema di sensori di livello meccanici a bulbo min-max-all
garantisce il corretto funzionamento della pompa nella sua funzione di carico e
svuotamento vasca.
sensori livello
quantità
Materiale costr.
Lunghezza cavo
mod
n°
m
FAES_ri/sv
3 x min-max-all
Neoprene-PVC
10
COLONNA A QUARZO
Il filtro è costituito da letti stratificati di quarzite naturale in granulometrie molto fini
(0,4/0,8 mm.) in modo da ottenere una porosità del letto filtrante di almeno il 50%del
volume unitario.
I letti filtranti sono costituiti da materiale ad alto o diverso peso specifico in modo da
poter contenere l'espansione del letto in controlavaggio e permettere al filtro di
espellere anche le particelle filtrate più pesanti senza fuga di materiale filtrante.
COLONNA A CARBONI ATTIVI
Il filtro e costituito da letti di materiale eterogeneo ed incoerente e permette di
ottenere portate molto alte anche con torbidità elevate (oltre 50 mg/lt ). I letti filtranti
sono costituiti da materiale a basso peso specifico in modo da poter contenere
l'espansione del letto in controlavaggio e permettere al filtro di espellere anche le
particelle filtrate più pesanti senza fughe di materiale filtrante.
La tecnica della filtrazione su carbone attivo granulare è particolarmente adatta per la
eliminazione del cloro, dell'ozono, del permanganato, contaminanti organici, (cattivi
odori, B.O.D., cattivi sapori, saponi e tensioattivi ecc.).
Prefabbricati monoblocco di forma cilindrica a sviluppo verticale, dotato di tutti gli
accessori atti al regolare funzionamento delle varie fasi richieste.
Modello colonna quarzite
VTR_EUROPA
Dim. costruttive
Volume
-quantità quarzite (letto di posa):
Materiale di costruzione
esecuzione
-trattamento int/est :
-pressione min esercizio :
-pressione max di esercizio :
D500xH1500 mm
200 kg
kg 75
P.R.F.V.
verticale
2 bar
6 bar
VTR_EUROPA
Modello colonna carboni
Dim. costruttive
Volume
-quantità carboni attivi
-materiale costruzione :
-esecuzione :
-trattamento int/est :
-pressione min esercizio :
-pressione max di esercizio :
D500xH1500 mm
200 kg
Kg 125
P.R.F.V.
verticale
2 bar
6 bar
STAZIONE DI LAVAGGIO
Questa vasca avente un volume di 1 m3 assolve alla funzione di lavaggio in
controcorrente delle colonne di filtrazione a quarzo e carboni attivi.
Lavaggio filtri
VA
Volume totale
Dim. costruttive
La portata è gestita da dispositivo di lavaggio avente le seguenti caratteristiche di
targa:
Pompa carico
Quantità
Tensione
Potenza
Ass.elettrici
Modello
n°
Volt
Kw
Amp
SC
1
400
0,55
1,7
Portata
Prevalenza
Peso
Ingombro
Racc. aspirazione
mc/h
mmH2O
Kg
dxHxh
"
2,4
26000
10
127x420
11/4"
La presenza di un sistema di sensori di livello meccanici a bulbo min-max-all
garantisce il corretto funzionamento della pompa nella sua funzione di carico e
svuotamento vasca.
sensori livello
quantità
Materiale costr.
Lunghezza cavo
mod
n°
m
FAES_ri/sv
3 x min-max-all
Neoprene-PVC
10
Tutto il sitema di trattamento è interfacciato ad un quadro elettrico di comando,
controllo e protezione termica avente le seguenti caratteristiche:
N.B.
I filtri che proponiamo possono essere completamente automatici o manuali e non richiedono
operazioni con consumo di prodotti chimici, ma solo di un lavaggio per il riassetto dello strato filtrante.
Essi vengono inoltre utilizzati per rifinire la fase biologica di alcuni impianti di depurazione per il
trattamento di acque di scarico, di lavorazioni industriali.
NALDI ECOLOGIA
L’amministratore unico
R. Naldi
+39 0542 640138
+39 0542 640871
+39 335 6076660
[email protected] - www.naldiecologia.it