minorenni costrette a prostituirsi, sgomi

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minorenni costrette a prostituirsi, sgomi
Ragusa – Tratta di donne
straniere:
minorenni
costrette a prostituirsi,
sgominata una banda VIDEO
Scoperta un’associazione a delinquere transnazionale dedita
alla tratta di esseri umani. Si tratta della seconda
operazione di questa portata, a distanza di pochi mesi dalla
conclusione delle indagine “BABA – LOA”. La Procura
Distrettuale Antimafia di Catania ha emesso 5 fermi per
evitare la fuga degli sfruttatori. Le vittime sono tutte donne
nigeriane sottoposte a rito voodoo e costrette a prostituirsi
per pagare un finto debito di 25.000 euro, alcune sono minori.
Una ragazza è stata liberata dalla Squadra Mobile di Ragusa a
Torino; doveva pagare 25.000 euro per essere libera dalla
schiavitù psicologica della magia nera. La rete criminale
aveva dei punti di riferimento in Libia, Nigeria e in diverse
regioni del nord Italia. Tutto iniziava in Africa, poi la
schiavitù scattava appena le donne approdavano in Italia nei
centri di accoglienza. Così una giovanissima vittima: “appena
arrivata al centro di accoglienza di Pozzallo mi hanno detto
che dovevo chiamare per farmi venire a prendere e che avrei
avuto un futuro, invece ho scoperto che avrei dovuto fare la
prostituta per pagare 25.000 euro altrimenti avrebbero usato
la magia nera sulla mia famiglia”.
L’indagine ha avuto inizio quando la Polizia di Ragusa,
durante uno dei tanti sbarchi di migranti presso il porto di
Pozzallo, notava un folto gruppo di ragazze nigeriane molte
delle quali minori. Una giovane interprete nigeriana,
anch’essa sbarcata a Pozzallo qualche anno fa, ora inserita in
modo stabile nei team investigativi, è stata fondamentale per
capire la situazione. Una migrante ha raccontato di essere
stata contattata in Nigeria da alcuni connazionali che le
offrivano un futuro migliore, fatto di studi e lavori come
baby sitter o badante. Al fine di “proteggerla” dagli spiriti
del male (questa l’iniziale motivazione), gli organizzatori la
sottoponevano al rito voodoo, tagliandole una ciocca di
capelli, i peli del pube e le unghie, scattandole anche una
foto, imponendole un giuramento magico. Poi un numero di
telefono da imparare a memoria da comporre appena giunte in
Italia. Le indagini sono durate pochi mesi ed hanno permesso
di individuare un network criminale operante in Italia nelle
città di Torino e Brescia ove si è proceduto alle catture. Chi
“vende” le ragazze opera in Nigeria e Libia; in posizione
diversa chi ha base in Italia o in nord Europa che prima
“ordina” le vittime, spesso minori, per poi obbligarle alla
prostituzione, pena disavventure prodotte dai riti voodoo.
Fortemente toccanti le violenze verbali usate dagli indagati,
in un crescendo di responsabilità caratterizzato tra l’altro
dalla totale assenza di rispetto della vita umana. Le persone
indagate sono risultate in possesso di regolare permesso di
soggiorno italiano, potendo così liberamente ritornare in
patria o spostarsi verso altri paesi, facendo poi perdere le
loro tracce. Le 4 persone catturate IGBINOSUN FRIDAY Susan
Osariemen, intesa “Joy” nata in Nigeria il 01.06.1989 e
AGHAYERINMWINRE Evans, nato in Nigeria il 21.08.1980 e di
Brescia per OMOREGIE UWA Patience intesa “Madame” nata in
Nigeria il 05.06.1966 e OMORODION Faith, intesa “Mama” nata a
Benin City (Nigeria) l’11.02.1972; uno dei destinatari del
fermo è tuttora irreperibile.