progetto per la costituzione di un centro di aggregazione

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progetto per la costituzione di un centro di aggregazione
PROGETTO PER LA COSTITUZIONE DI UN CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE
NEL TERRITORIO DI COMPETENZA DELL' AUSL RM-H
PIANO OPERATIVO
Ente titolare: ASL RM H
Ente partner: Associazione Saman
Durata progetto: 12 mesi
Data avvio progetto 19.09.2005
Data conclusione progetto: 18.09.2006
PREMESSA:
Con il presente progetto si intende costituire una rete di Centri aggregativi nei quali i giovani del territorio di
competenza dell'AUSL RM-H possano, sia partecipare ad attività ludiche, creative ed espressive, sia
usufruire di un supporto educativo e psicologico offerto da un'équipe integrata di professionisti (educatori,
animatori, psicologi) esperti di dinamiche adolescenziali. L'estensione del territorio cui si rivolge il progetto,
oltre a richiedere una forte integrazione con le istituzioni e le organizzazioni in esso già attive, consiglia di
optare per la costituzione di più sedi operative, affiancando alla sede centrale di Ciampino, due sedi
distaccate nei Comuni di Frascati e Pomezia, ritenuti, per densità abitativa e caratteristiche demografiche,
particolarmente confacentesi agli scopi dell'intervento qui prospettato.
La finalità precipua di questi Centri è rappresentata dalla volontà di offrire ai giovani momenti di
aggregazione e confronto creativo, oltre all'opportunità di poter affrontare le difficoltà evolutive, proprie del
periodo adolescenziale, attraverso il supporto del gruppo di pari e di specifiche figure professionali.
L'approccio psico-educativo si orienta al potenziamento delle competenze cognitive e relazionali del
giovane e delle capacità di adattamento evolutivo dei gruppi, andando a coprire anche una funzione di
prevenzione primaria rispetto a potenziali forme di disagio e marginalizzazione.
Riteniamo, infatti, che il supporto che gli adulti possono offrire al percorso evolutivo del giovane non debba
disgiungere la componente culturale da quella psicologica e che, proprio nella dimensione del gruppo di
pari, questa sintesi possa trovare la propria dimensione ideale. E' necessario, poi, che tale sintesi non si
realizzi solo nelle attività interne ai Centri, ma che si sostanzi anche nel rapporto tra questi e il territorio in
cui sono inseriti; in questo senso, il lavoro svolto in questi anni dall'AUSL RM H, con e per i giovani della
Provincia di Ciampino, diventa il presupposto fondamentale per la ramificazione ed il radicamento
territoriale del progetto, integrandosi e trovando un valore aggiunto nell'esperienza maturata
dall'Associazione Saman nel lavori con scuole e servizi sociali nell'ambito della prevenzione delle
dipendenze e dei comportamenti a rischio.
MOTIVAZIONI DELL'INTERVENTO:
Come confermano tutti gli studi e gli approcci teorici al riguardo, la prevenzione primaria deve essere un
intervento costante e ripetuto, che corrobora la sua efficacia solo nella misura in cui si consolida sul
territorio una cultura diffusa della prevenzione, costituita principalmente dall’attenzione e dalla capacità di
ascoltare e interagire con i bisogni dei minori e comunque della popolazione maggiormente esposta ai
rischi. Spesso gli interventi preventivi, oltre ad essere piuttosto saltuari e frammentari, sono
prevalentemente focalizzati sull’informazione, mettendo in secondo piano veri e propri interventi di
accompagnamento educativo mirato e specifico. In quest'ottica, la strutturazione di uno specifico Centro
Giovanile può diventare occasione per creare una base operativa che si diffonda nel territorio e migliori i
collegamenti tra gli spazi e le persone che quotidianamente entrano in contatto con i ragazzi.
Passando da una prospettiva teorica ad una più strettamente operativa e alla luce delle esperienze
pratiche maturate in questi anni, risulta evidente che, nel lavoro con le fasce adolescenziali della
popolazione, i confini tra prevenzione primaria e secondaria sono spesso labili e difficilmente definibili,
poiché, sia le evidenze cliniche sia quelle epidemiologiche, testimoniano come si stia abbassando l'età
media di primo contatto con le sostanze psicotrope (alcol ovviamente incluso) e come tali consumi si
estendano a tipologie di soggetti e di contesti un tempo immuni da queste problematiche. Sebbene le
caratteristiche dell'intervento qui prospettato non contemplino interventi necessariamente terapeutici, è
necessario che gli operatori coinvolti nel progetto raggiungano una consapevolezza dei livelli di
complessità cui saranno esposti. Il grado di complessità muta ovviamente in funzione dei contesti e la
specificità del nostro territorio di riferimento è una variabile decisiva nella progettazione dell'intervento.
Sulla scia delle considerazioni sopra riportate, è importante inserire, tra le motivazioni del progetto, i
contributi offerti dalle recenti teorie della peer-education e dall'importanza da queste attribuita all'efficacia
formativa e informativa della comunicazione tra pari. Il confronto tra coetanei e la possibilità per gli
educatori di osservare i movimenti dei singoli all'interno di gruppi autogestiti offre notevoli contributi
all'interpretazione delle modalità di gestione delle emozioni e dei comportamenti da parte di giovani.
Esistono, quindi, una serie di evidenze che supportano la necessità di sperimentare nuove modalità
aggregative, organizzate per e dai ragazzi che reputeranno attrattivo il ventaglio di opportunità offerto dal
Centro.
ANALISI DI CONTESTO
Il territorio della AUSL RM H comprende un totale di 21 comuni e si sviluppa lungo la fascia sud orientale
della provincia di Roma. Si tratta di una zona vasta, ad elevato tasso di eterogeneità economica e socioculturale. La sola estensione del territorio rende naturalmente difficoltoso ai Servizi istituzionali locali porre
in essere interventi di informazione e di prevenzione aventi come destinatari i giovani. Ad una difficoltà
morfologica si aggiunge, poi, la scarsa presenza di strutture e di interventi di tipo primario.
Come tutte le Province, anche in quella qui analizzata si risente, infatti, di una subalternità rispetto al
capoluogo e si manifesta una minore accessibilità ai servizi per i cittadini, primariamente per ciò che
concerne l'offerta culturale oggetto del nostro intervento:
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Sale teatrali, rispetto a Roma: 0,7 teatri ogni 100.000 abitanti “in provincia” contro i 7,6 della capitale .
Sale cinematografiche: 6,3 ogni 100.000 abitanti in provincia contro 8,9 a Roma;
Librerie: 6,1 ogni 100.000 abitanti al di fuori della Capitale e 7,9 nel Capoluogo;
I musei: 1 ogni 100.000 abitanti in provincia contro 2,4 a Roma.
Bene accessibilità servizi intrattenimento: in meno di 15 minuti il 99% dei residenti per le biblioteche, dal 90% per gli
impianti sportivi, dal 78,2% per il cinema e dal 75,3% per le sale da ballo.
Sono soprattutto i servizi per la ricerca di lavoro ad essere definiti inadeguati dalla maggior parte del campione
(70,9%), così come la connessione alle reti informatiche (70,7%), fondamentali per lo sviluppo tecnologico e per
l’accesso ai nuovi servizi informatici.
Fonte: Eures, Aprile 2004
Il nostro progetto intende concentrarsi sui tre fulcri territoriali di Ciampino (35.913 ab.), Frascati (19.303
ab.) e Pomezia (42.031 ab.) che, per il numero di istituti scolastici e di luoghi di ritrovo presenti, risultano
maggiormente frequentati dai giovani e possono agire da collante rispetto ai Comuni più piccoli.
Interlocutori primari della nostra équipe saranno, quindi, i Servizi Sociali di questi Comuni e gli Istituti
Scolastici che vi hanno sede.
SCUOLE MEDIE SUPERIORI
CIAMPINO
ISTITUTO D'ARTE SEZIONE STACCATA "P. MERCURI" DI MARINO
VIA GORIZIA 18 00043 - CIAMPINO - Tel 067914368
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI "M. AMARI"
VIA L. ROMANA 11/13 00043 - CIAMPINO - Tel 067960023
LICEO SCIENTIFICO "V. VOLTERRA"
VIA DELLE PANTANELLE 2/A 00043 - CIAMPINO - Tel 067960366
FRASCATI
IST. PROF.LE PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E DELLA PUBBLICITA' "M. PANTALEONI"
VIA B. PASTORINO 27 00044 -FRASCATI - Tel 069420406
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI "M. BUONARROTI"
VIA A. CELLI, 1 00044 - FRASCATI - Tel 069420234
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE "E. FERMI"
VIA C. MINARDI 14 00044- FRASCATI - Tel 0694289324
LICEO GINNASIO "M. T. CICERONE"
VIA FONTANA VECCHIA 2 00044 - FRASCATI - Tel 069416530
LICEO GINNASIO LEGALMENTE RICONOSCIUTO "VILLA SORA"
VIA TUSCOLANA 5 00044 - FRASCATI - Tel 069421831
LICEO LINGUISTICO LEGALMENTE RICONOSCIUTO "MAESTRE PIE FILIPPINI"
VIA C. MINARDI, 12 00044 - FRASCATI - Tel 069421834
LICEO SCIENTIFICO LEGALMENTE RICONOSCIUTO "VILLA SORA"
VIA TUSCOLANA 5 00044 - FRASCATI - Tel 069421831
POMEZIA
ISTITUTO D'ARTE
VIA CAVOUR 5 00040 - POMEZIA - Tel 069121134
LICEO CLASSICO "SELVA DEI PINI"
VIA PONTINA KM. 31,400 00040 - POMEZIA - Tel 069107054
LICEO LINGUISTICO "SELVA DEI PINI"
VIA PONTINA KM. 31 00040 - POMEZIA
LICEI SCIENTIFICI "B. PASCAL"
VIA SALVO D'ACQUISTO 00040 - POMEZIA - Tel 069123126
OBIETTIVI GENERALI DELL'INTERVENTO
La nostra ipotesi operativa parte dalla volontà di proporre, nel Centro Giovanile, una serie di attività
ludiche/ricreative con finalità educative e di integrarle con interventi di supporto psicologico orientati alla
prevenzione del disagio e al miglioramento delle risorse individuali e gruppali di fronteggiamento delle
difficoltà emotive e relazionali.
Nel dettaglio gli obiettivi generali sono così riassumibili:
¾ migliorare la capacità dei giovani di progettare il loro futuro, nell’ottica di una crescente stima del
sè, valorizzando il protagonismo attivo e partendo dai loro interessi, capacità e attitudini;
¾ promuovere la motivazione allo studio e alla partecipazione, utilizzando le alleanze tra coetanei per
coinvolgere i ragazzi più svantaggiati sul piano socio-culturale;
¾ contrastare, attraverso l’ascolto e la vicinanza, forme di disagio familiare e socio-ambientale,
nonché prevenire la dispersione scolastica in collaborazione con altre istituzioni attive nel territorio;
¾ prevenire la diffusione dei consumi di sostanze psicotrope e l'insorgere di condizioni atte a
favorirne gli abusi;
¾ sviluppare nel territorio una cultura di attenzione alle istanze e alle problematiche dei giovani.
Riferimento al disagio e alle problematiche deel'adolescenza (gestione delle emozioni, immagine
corporea)
OBIETTIVI SPECIFICI DELL’INTERVENTO
¾ porre l'accento sulla pluralità delle forme espressive, attraverso un percorso di vitalizzazione
culturale, al fine di individuare e di gestire quelle che risultano essere le risorse dei giovani
frequentatori del Centro Giovanile;
¾ promuovere ed organizzare iniziative proposte dai giovani e/o realizzate per i giovani, favorendo lo
scambio di esperienze e progetti;
¾ attivare momenti di supporto e sostegno scolastico, grazie all’ausilio di personale idoneo, finalizzati
ad affrancare i giovani alle realtà istituzionali preposte alla gestione del processo educativo e
contribuendo a fornire parziali risposte alle connesse esigenze, entro una rete strutturata di invii e
mutua collaborazione tra lo stesso Centro e diversi attori quali le scuole, il Comune, i Servizi
Sociali;
¾ offrire, all’interno del Centro, spazi e momenti di ascolto destinati precipuamente ai ragazzi, grazie
alla presenza di uno psicologo con esperienze nell’ambito della prevenzione primaria e del lavoro
con minori;
¾ promuovere, di concerto con il gruppo operativo, l’esistenza e gli obiettivi del Centro nelle scuole e
negli spazi aggregativi dei giovani.
DESCRIZIONE INTERVENTO
L’intervento da noi ipotizzato si sostanzia in un Centro Giovanile quale spazio di aggregazione aperto, dove
i ragazzi possano incontrarsi e confrontarsi con i coetanei, acquisire nuove competenze, sperimentare
nuovi modi di stare insieme. All’interno della struttura la modalità di gestione pensata si focalizzerebbe in
un lavoro di gruppo, coadiuvato da operatori qualificati, secondo una prospettiva socio-educativa sia
attraverso la realizzazione di momenti strutturati sia attraverso una serie di attività libere o semi-strutturate.
L’obiettivo è quello di avviare un percorso di crescita per l’individuo e per la collettività stessa, stimolando le
competenze individuali e relazionali di ognuno e ricorrendo all’offerta di vari strumenti di incontro, confronto
e all’attivazione di un programma di attività ludiche, culturali ed espressive che tengano conto degli
interessi dei fruitori del servizio. Il processo educativo e ricreativo ideato si svilupperebbe nella costituzione
di laboratori in cui sia possibile educare “facendo” e “creando”.
Nello stesso tempo il Centro si proporrebbe come un luogo in grado di fornire supporto e sostegno a
valenza psicologica, pedagogica e formativa, grazie all’ausilio di personale quale presenza umana e
professionale capace di attenzione, ascolto attivo e di suggerimento di procedure. Questa funzione
risulterebbe complementare a quella sostanziatesi nelle attività del Centro Giovanile, perseguendo
l’obiettivo di ridurre il disagio e di aiutare a gestire elementi legati all’emotività, alla personalità e al
relazionarsi che spesso, nella fascia pre-adolescenziale ed adolescenziale appaiono problematici.
Le attività previste sono così declinabili:
¾ attivazione di laboratori entro cui sviluppare una serie di attività a carattere ludico,ricreativo ed
artistico organizzati in modo da stimolare i ragazzi ad esprimersi liberamente e ad interpellarsi sul
senso di ciò che si fa, privilegiando sia l’aspetto relazionale che quello cognitivo. Il ventaglio di
proposte contempla diversi percorsi: teatrale, cinematografico, musicale, informatico, fotografico, di
ginnastica dolce, yoga e danza contemporanea. La scelta e la realizzazione sarà collegata alla
domanda ed al livello di interesse manifestato dai giovani fruitori del Centro Giovanile;
¾ promozione di attività di sostegno scolastico poste in essere in base alle concrete necessità che si
andranno a presentare, tenuto conto della situazione del singolo frequentatore del centro, delle
esigenze del territorio locale, delle richieste formulate dalle istituzioni pubbliche e scolastiche con
cui il Centro andrà ad interagire; (gruppo di sostegno tra pari)
¾ creazione di un “centro di ascolto” cui i ragazzi possano rivolgersi per problemi, difficoltà, ma
anche solo per la ricerca di canali comunicativi alternativi;
¾ integrazione operativa con il gruppo di lavoro, che garantisca una prospettiva privilegiata per
l'osservazione dei giovani nei loro movimenti individuali e gruppali; (specificare)
¾ strutturazione di Gruppi modulabili, che possano essere terapeutici, nei casi di emersione di forme
di disagio e sofferenza, semi-strutturati, per il lavoro sulle relazioni e sulle percezioni, o
destrutturati, per il lavoro sulle emozioni e sulle paure;
¾ supporto e affiancamento psicologico delle molteplici attività ludico-ricreative, attraverso la
diluizione della propria funzione psicologica all'interno delle attività del Centro;
¾ organizzazione nel territorio di momenti finalizzati alla promozione delle attività del Centro.
DESTINATARI:
Il Centro Giovanile è concepito per un target di giovani nella fascia pre-adolescenziale ed adolescenziale di
ambo i sessi come spazio di aggregazione libero ed aperto a tutti. Non è prevista l’applicazione di alcun
criterio di preferenza sulla base del grado di marginalità sociale, dello status socio-economico e di
particolari condizioni di disagio denunciate e manifeste. Fruitore della struttura sarà, quindi, il ragazzo che
per scelta o per curiosità farà il suo ingresso nel Centro ed, altresì, il ragazzo segnalato od indirizzato da
agenti pubblici quali la scuola, i servizi sociali del comune di appartenenza, il nucleo familiare. L’intenzione
è quella di dare vita e di animare un gruppo non chiuso e basato su di un’unica tipologia di utenti, tendente
bensì allo scambio, al confronto, all’arricchimento reciproco tra pari che spontaneamente e nel corso
dell’evolversi delle attività, supportato costantemente a livello psico-educativo da professionisti, vivrà un
processo di mutuo aiuto, riequilibrio ed individuazione di figure trainanti tra i ragazzi.
MODALITA’ ATTUATIVE DELL’INTERVENTO
L’operatività del Centro Giovanile è sottesa alla attivazione, ma più realisticamente al rafforzamento grazie
al supporto della AUSL RM H, di una rete integrata di istituzioni pubbliche e private a fini “promozionali” per
fare conoscere il centro e stabilirne i contatti. I luoghi privilegiati per la pubblicizzazione e per la
divulgazione del progetto di costituzione del Centro saranno, in primis, le sedi tradizionali quali i Comuni, i
Ser.T., i Servizi Sociali, le associazioni, le scuole, le parrocchie, i centri sportivi e di ritrovo. Un importante
contributo in tale senso sarà dato dall'esperienza dello “Sportello sociale territoriale a bassa soglia”,
progetto promosso e gestito dalla ASL RMH, attivo da quattro anni, che ha realizzato, e continua a farlo,
interventi significativi a livello di informazione, orientamento, counselling.
Contemporaneamente alla fase di collegamento con gli attori locali presenti sul territorio che,
auspicabilmente, si protrarrà in un rapporto interattivo e compartecipativo per l’intera durata di attività del
Centro, si procederà alla organizzazione delle azioni e degli specifici interventi nelle tre sedi,
congiuntamente alla predisposizione del gruppo di lavoro. Come anticipato la sede principale sarà ubicata
in Ciampino, attiva quattro ore pomeridiane al giorno per quattro giorni a settimana, mentre le sedi
decentrate di Pomezia e di Frascati saranno funzionali per attività specifiche definite nel corso della stessa
operatività del Centro ed offriranno la disponibilità di spazi dove potere porre in essere occasioni di
incontro, organizzazioni di eventi e laboratori specifici. A questo proposito, il Centro prevede la
realizzazione di un ricco ventaglio di laboratori, la cui scelta sarà determinata principalmente sulla base
delle preferenze espresse dagli stessi destinatari del servizio. In linea generale, è contemplata l’attivazione
dei seguenti laboratori:
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Teatro;
Cinema;
Musica;
Fotografia;
Informatica;
Yoga;
o Arti marziali;
o Ginnastica dolce;
o Danza contemporanea.
Queste attività assumeranno particolare importanza nei casi di accertata marginalità scolastica, in funzione
preventiva rispetto al rischio dispersione. La dispersione scolastica rappresenta da sempre un fattore di
rischio nello svolgimento della funzione scolastica ed è senza dubbio un fenomeno complesso, che trova i
suoi elementi costitutivi nella mancata iscrizione, nella ripetenza, nel ritardo, nel ristagno, nell'abbandono,
nell'insuccesso, tutti eventi che assumono estrema importanza sia a livello personale che in termini
economico-sociali, aumentando per gli alunni la probabilità di confluire in aree sociali "a rischio". La catena
di insuccessi sul piano dell’apprendimento può infatti contribuire a creare nell’alunno una situazione di
marginalità psicologica, che si traduce in marginalità scolastica. La marginalità scolastica si accompagna di
solito alla marginalità sociale, determinando un circolo vizioso che demotiva progressivamente i soggetti,
che si sentono inadeguati rispetto alle richieste della scuola. Ecco perché le attività dei laboratori possono
rappresentare una risorsa in più, sia in termini di attivazione delle competenze personali, sia in termini di
valorizzazione del percorso extra-scolastico svolto, che può, d’accordo con le scuole di provenienza,
diventare “materia di studio” a tutti gli effetti.
E’ inoltre prevista una serie di interventi formativi ed informativi, coadiuvati dalla AUSL RM H e condotti
grazie all’ausilio di personale qualificato, che si concretizzerà nella realizzazione di gruppi coinvolgenti i
fruitori del centro. Nello specifico:
o Gruppi di prevenzione primaria della durata di venti ore ciascuno;
o Gruppi di lavoro su opinion leader della durata di venti ore ciascuno.
Il Centro predisporrà poi uno Sportello con precipue finalità di ascolto e di accoglienza della domanda dove
il giovane, qualora ne faccia richiesta, potrà avvalersi della presenza e del supporto di uno psicologo nella
prospettiva di una riduzione e di una prevenzione di forme di disagio e di marginalità. Verranno predisposti
degli incontri gruppali, da uno psicoterapeuta sistemico, che permetteranno attraverso il ricorso
all’elemento ludico-ricreativo ed attraverso strumenti di lavoro quali simulazioni, role playing, finalizzati a
contrastare forme di disagio e di sofferenza e ad agire sulle relazioni emozionali e sulle percezioni.
VALUTAZIONE:
Un intervento come quello qui prospettato, caratterizzato dalla volontà di dare spazio alle istanze dei
giovani e supportarli nel loro percorso evolutivo, comporta la necessità di focalizzare la valutazione su
quegli indicatori di processo che possano confermare, non solo la valenza trasformativa del progetto
rispetto alle modalità aggregative dei giovani, ma anche la capacità di incidere sul loro tessuto sociale di
riferimento. Per questo, un primo criterio valutativo intermedio sarà dato dalla quantità e qualità delle
collaborazioni attivate con scuole, servizi sociali e oratori, mentre il numero di nuovi accessi (incidenza) ai
Centri ci fornirà indicazioni sull'efficacia delle strategie "promozionali" utilizzate. Il grado stesso di
integrazione dell'équipe e la sua capacità di programmazione delle attività, verrà utilizzato come indicatore
di processo e come criterio di analisi dei presupposti operativi
Un livello successivo di valutazione riguarderà invece la capacità attrattiva dei Centri nei confronti
dell'universo giovanile e la loro efficacia nel creare gruppi coesi e motivati di ragazzi che, a loro volta,
diventino il traino per altri giovani e soprattutto per coloro che più difficilmente accedono alle opportunità
ricreative. Questi elementi sono più complessi da oggettivare e devono essere analizzati in base all'incrocio
di variabili quantitative (prevalenza di accessi, numero di laboratori attivati, continuità di frequenza, ecc.) e
qualitative (livello di partecipazione, motivazione e coinvolgimento, eterogeneità socio-demografica dei
frequentatori, tipologia delle iniziative promosse).