Osservatorio sulle Comunicazioni
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OSSERVATORIO SULLE COMUNICAZIONI N. 3/2015 Servizio Economico Statistico Indice 1. Comunicazioni elettroniche 3. Servizi postali e corrieri espresso 1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi 3.1 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei ricavi 1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori 3.2 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei volumi 1.3 Rete fissa: accessi broadband 1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità 1.5 Rete fissa: accessi broadband NGA 4. I prezzi dei servizi di comunicazione 1.6 Rete mobile: linee complessive 4.1 Prezzi: indici generali e altre utilities 1.7 Rete mobile: sim per tipologia di clientela 4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile 1.8 Rete mobile: sim per tipologia di contratto 4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali 1.9 Rete mobile: traffico dati 4.4 Prezzi: confronto internazionale 2. Media 2.1 Media: accesso ai mezzi di informazione e web 2.2 Media: audience TV e vendite quotidiani 2.3 Media: audience radio e Internet NOTA: I valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni e stime dell’Autorità su dati forniti dalle imprese e altre fonti. I dati raccolti sono aggiornati a giungo 2015 2 Servizio Economico Statistico 1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi Quote di mercato - giugno 2015 (%) Milioni di linee 22,34 21,90 21,44 20 7,35 7,60 7,89 20,88 20,65 20,58 20,48 20,37 8,05 8,00 8,10 8,20 8,30 15 60 59,3 13,3 15 10,8 12,28 12,08 5 0 giu-11 giu-12 giu-13 giu-14 Accessi fisici Telecom Italia Accessi diretti altri operatori Totale set-14 dic-14 mar-15 giu-15 0 Ultimi quattro trimestri 2,0 -2,1 Nota: Sono compresi gli accessi fisici Telecom Italia, Full ULL, SLU, Vula, DSL Naked, WLR, Fibra e FWA ● 0,4 +2 0 ● ● 4,1 Altri 12,48 BT Italia 12,65 Tiscali 12,83 10,2 Vodafone 13,55 5 10 Fastweb 14,30 Wind 14,99 Telecom Italia 10 -2 ● Calano gli accessi totali: - 510 mila linee negli ultimi dodici mesi Telecom Italia perde 750 mila accessi, gli altri operatori ne guadagnano 240 mila Negli ultimi 4 anni Telecom Italia ha perso 2,9 milioni di accessi di cui solo 950 mila sono migrati verso gli altri operatori ● ● ● 3 -0,2 +0,9 +0,7 +0,1 0,8 Differenza vs. giugno 2014 (punti percentuali) La quota di mercato di Telecom Italia nel mercato dell’accesso scende al di sotto del 60% Fastweb raggiunge il 10,8% con una crescita pari a +0,9 p.p. su base annua Wind mostra una flessione marginale (-0,2%) Cresce (+0,8 p.p.) il peso delle altre imprese, in particolare quelle legate all’offerta di servizi Fixed Wireless Access (FWA) Servizio Economico Statistico 1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori Ripartizione degli accessi diretti degli altri operatori giugno 2015 (%) 32,6 0,61 8,10 1,18 8,20 1,21 8,30 1,21 0,59 0,57 0,54 30 5 20 4 3 4,94 5,15 5,38 5,49 5,40 5,44 5,51 26,5 5,60 10 25,1 2 4,8 1 0 0,06 0,29 0,21 0,28 0,36 0,29 0,49 0,31 0,52 0,31 0,56 0,32 0,59 0,33 0,61 0,34 giu-11 giu-12 giu-13 giu-14 set-14 dic-14 mar-15 giu-15 0 FWA Rete Propria ULL, Slu, Vula* Wholesale Line Rental Naked dsl 1,0 +2 -2,3 0 Ultimi quattro trimestri Fibra 10,0 Altri 0,64 8,00 1,16 BT Italia 1,02 0,87 0,74 8,05 1,13 Tiscali 6 7,35 1,05 7,89 1,11 Vodafone 7 7,60 1,08 Wind 8 Fastweb Milioni di linee -0,4 +0,8 +0,4 +0,1 +1,5 -2 Totale Differenza vs. giugno 2014 (punti percentuali) Accesso alla rete Telecom * ULL include Virtual ULL ● ● ● Gli accessi degli altri operatori crescono su base annua di 240 mila linee Una consistente parte di questo incremento – 190 mila linee, di cui circa 130 mila in modalità Sub Loop Unbundling e Vula – si è concentrata nel primo semestre di quest’anno Gli accessi FWA (+120 mila su base annua) rappresentano circa il 50% dell’incremento annuale 4 ● Wind continua ad essere il primo operatore alernativo, ma perde 2,3 p.p. su base annua ● Cresce la quota di mercato di Fastweb (+0,8 p.p) ● L’incremento degli altri operatori (+1,5 p.p.) è ascrivibile alla dinamica positiva degli accessi FWA Servizio Economico Statistico 1.3 Rete fissa: accessi broadband Quote di mercato - giugno 2015 Milioni di linee 47,5 14,23 14,37 14,55 14,64 45 12 15,3 8 13,21 13,15 13,29 13,16 13,06 13,03 13,05 12,95 10 6 4 5 2 0 0 0,37 giu-11 0,51 0,67 1,04 1,17 1,35 1,50 1,69 giu-12 giu-13 giu-14 set-14 dic-14 mar-15 giu-15 ● 12,7 DSL Totale 6,6 +2 -1,3 0 Ultimi quattro trimestri -2 ● 14,7 3,2 Altre tecnologie ● Telecom Italia 15 10 Altri 14,20 Tiscali 13,96 Vodafone 13,65 Fastweb 13,58 Wind 14 Gli accessi broadband a metà anno hanno superato i 14,6 milioni, aumentando in un anno di 440 mila unità (+270 mila da inizio anno) Le linee DSL diminuiscono di 210 mila, per un totale di poco inferiore ai 13 milioni Gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie sono aumentati di 660 mila unità su base annua e di oltre 1,3 milioni sull’intero periodo considerato ● ● ● 5 -0,2 -0,3 +0,7 +0,5 +0,6 Differenza vs. giugno 2014 (punti percentuali) La quota di mercato di Telecom Italia si riduce di 1,3 p.p. su base annua Crescono le quote di Fastweb e di Vodafone (per complessivi +1,2 p.p.) La crescita degli altri operatori (+0,6 p.p.) è in larga parte dovuta ai servizi FWA Servizio Economico Statistico 1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità % Accessi per classi di velocità (%) 100 8,3 8,7 14,1 80 18,5 19,6 14,20 14,23 Accessi per classi di velocità (*1000 accessi) Totale in mln 22,0 14,37 22,5 14,55 24,6 14,64 15 14.500 13.577 12.500 13,65 2 Mbps ≤ velocità < 10 Mbps 11.500 60 10.500 73,7 79,4 13 75,4 72,6 40 71,9 70,1 70,1 68,5 4.000 3.000 10,6 0 giu-12 10.029 3.601 velocità ≥ 10 Mbps 2.632 2.397 2.000 12,3 giu-11 10.303 10.003 9.500 20 17,7 14.640 Totale accessi 13.500 13,96 13,58 14.199 giu-13 velocità < 2 Mbps 8,9 8,5 8,0 7,4 6,9 giu-14 set-14 dic-14 mar-15 giu-15 1.177 10 1.000 1.264 velocità < 2 Mbps 0 Ultimi quattro trimestri giu-11 2 Mbps ≤ velocità < 10 Mbps giu-12 giu-13 giu-14 set-14 dic-14 mar-15 1.010 giu-15 velocità ≥ 10 Mbps ● Su base annua, gli accessi con velocità ≥10 Mbps, con una crescita di 970 mila unità, raggiungono i 3,6 milioni (24,6% del totale) ● Nell’ambito di questi, con una crescita di 50mila unità, Vodafone riduce il gap nei confronti di Telecom Italia, Fastweb e Wind 6 Servizio Economico Statistico 1.5 Rete fissa: accessi broadband NGA Accessi NGA (*1000) Accessi NGA in % sul totale linee broadband / accessi totali 1200 8quota % 1072,7 6,2 902,6 6 776,8 800 538,8 600 290,0 4,5 301,5 4,4 3,8 2,2 2,1 2,2 2 200 1 5,3 3,8 4 3 294,3 5,4 5 640,2 7,3 % linee broadband 7 1000 400 % linee totali 3,1 2,6 1,3 1,3 1,4 giu-11 giu-12 giu-13 0 0 giu-11 giu-12 giu-13 ● ● giu-14 set-14 dic-14 mar-15 giu-15 giu-14 set-14 dic-14 ● Le linee broadband di nuova generazione (NGA) a fine giugno superano 1 milione di unità Nel primo semestre dell’anno la crescita è risultata pari a 296 mila unità, superiore a quella registrata nella seconda parte del 2014 (+238 mila) Gli accessi NGA hanno superato il 5% delle linee complessive e raggiunto il 7,3% di quelle broadband ● Fastweb e Telecom Italia, congiuntamente, detengono circa il 90% delle linee NGA 7 mar-15 giu-15 Servizio Economico Statistico 1.6 Rete mobile: linee complessive 32,3 26,7 30 92,3 91,2 92,7 89,3 88,1 87,5 86,8 86,5 15 30 22,9 20 0 10,6 H3G 40 Vodafone 60 Telecom Italia 80 3,5 4,3 4,9 6,6 6,7 6,7 6,6 6,7 giu-11 giu-12 giu-13 giu-14 set-14 dic-14 mar-15 giu-15 MVNO MNO Totale Nota: MVNO = Operatori virtuali MNO = Operatori infrastrutturati 0 3,6 3,5 0 -2 13,8 9,4 0 8,6 5,8 10,2 +2 +2 Ultimi quattro trimestri 15 Altri MVNO 93,2 Erg Mobile 93,4 Lycamobile 94,2 Coop Italia 94,8 Fastweb 95,8 Altri MVNO 97,6 Poste Mobile 96,6 94,6 52,2 50 Wind 100 Ripartizione MVNO – giugno 2015 (%) Quote di mercato – giugno 2015 (%) Poste Mobile Milioni di linee -1,4 +0,3 -0,2 +0,1 +0,7 +4,8 +0,5 -3,5 -4,3 0 +1,6 +1,2 +0,2 -2 Differenza vs. giugno 2014 (punti percentuali) ● ● ● Le linee totali sono diminuite di 2,7 milioni su base annua Nel dettaglio gli MNO fanno registrare una flessione di circa 2,8 milioni di linee, mentre gli MVNO incrementano le proprie linee di 0,1 milioni Le linee MVNO sono pari al 7,7 % di quelle degli operatori infrastrutturati ● ● ● 8 Su base annua la quota di Telecom Italia mostra un incremento marginale (+0,3 p.p.), mentre quella di Vodafone risulta in flessione di 1,4 p.p. Sostanzialmente stabile il peso degli MNVO: +0,3 p.p. (Poste Mobile e Altri MVNO) Poste Mobile supera il 52% degli utenti di servizi virtuali, anche a seguito della flessione mostrata da Lycamobile (-4,3 p.p. su base annua) Servizio Economico Statistico 1.7 Rete mobile: SIM per tipologia di clientela 30 Altri MVNO 4,1 3,8 0 15 Telecom Italia Poste Mobile 11,7 H3G Wind Vodafone Telecom Italia 15 6,2 6,9 0 Altri MVNO 25,6 26,0 Poste Mobile 26,9 Sim affari - giugno 2015 (%) (*) 58,1 H3G 27,5 30 60 Wind Sim residenziali - giugno 2015 (%) (*) (*) Vodafone Consistenza per tipologia di clientela 1,7 1,6 +2 +2 -0,1 0 -1,5 -0,2 +0,3 +0,9 +0,6 0 -0,3 +0,2 -0,1 +0,3 -2 -2 Differenza vs. giugno 2014 (punti percentuali) (*) - Dati non omogenei con quanto indicato in precedenza a seguito di riclassifiche operate nei dati di H3G ● ● Su base annua l’utenza affari (14,5 mln di sim) cresce di 0,6 mln di linee Parallelamente, le linee residenziali (78,7 mln di sim) segnano un arretramento di 3,2 milioni ● Nel segmento residenziale i tre principali operatori hanno quote simili; di rilievo la flessione di Vodafone (-1,5 p.p.) ● Nell’utenza affari Telecom Italia conserva una quota superiore al 58mentre cresce la quota di Wind (+0,3 p.p.) 9 Servizio Economico Statistico 1.8 Rete mobile: sim per tipologia di contratto 20 78,2 92,0 0 giu-11 giu-12 giu-13 Prepagate giu-14 91,0 0 90,0 +2 4,8 3,8 7,3 0,01 0 1,9 +2 giu-15 Abbonamento 6,8 15 25,8 22,5 Wind 93,0 79,1 Altri MVNO 93,2 15 H3G 94,0 79,3 30 27,3 Poste Mobile 95,0 81,1 27,9 96,0 94,6 82,6 40 29,4 30 40 (*) Altri MVNO 97,0 95,8 60 98,0 Wind 80 21,8 Vodafone 96,6 20,9 Telecom Italia 17,4 97,6 20,7 18,9 Sim in abbonamento - giugno 2015 (%) Poste Mobili Totale in milioni % 100 42,5 (*) H3G Sim prepagate - giugno 2015 (%) Vodafone (*) Telecom Italia Consistenza per tipologia di contratto -1,1 0 -0,1 +0,5 +0,1 +0,7 -2,2 0 -0,6 +1,0 -0,3 +2,0 -2 -2 Differenza vs. giugno 2014 (punti percentuali) (*) - Dati non omogenei con quanto indicato in precedenza a seguito di riclassifiche operate nei dati di H3G ● A giugno 2015 oltre il 78% (pari a 72,9 mln) della customer base è rappresentata da schede prepagate. In termini assoluti, su base annua, queste risultano in calo di 2,9 mln ● Allo stesso tempo le sim in abbonamento, sfiorando in giugno il 22%, hanno superato i 20 milioni, in marginale crescita (+0,2 mln) su base annua ● Nel segmento delle prepagate aumentano le quote di Wind (+0,5 p.p.) e di Poste Mobile (+0,7 p.p.) ● Nel segmento abbonamenti, Telecom Italia si conferma market leader con una quota di mercato del 42,5%, in crescita di 1,0 p.p.; diminuisce la quota di Vodafone (-2,2 p.p.), mentre cresce la quota di H3G (+2,0 p.p.) 10 Servizio Economico Statistico 1.9 Rete mobile: traffico dati Volumi traffico dati Sim con traffico dati (mln) (*) Sim-dati per tipologia contrattuale (%) (*) Traffico dati (Petabyte) 45,8 45 40,3 40 27,2 160 10 9,4 8,8 8,2 7,8 16,4 15,7 14,9 13,8 13,5 73,6 74,9 76,4 78,0 78,7 giu-11 giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 60 180 121 15 Contratto standard 10,0 330 230 25 20 Solo dati 280 224 24,7 Piano dati 100 80 32,3 35 30 333 % 380 40 130 86 20 80 5 0 0 30 giu-11 giu-12 giu-13 giu-14 giu-15 (*) - Dati non omogenei con quanto indicato in precedenza a seguito di riclassificazioni operate nei dati di H3G ● ● ● ● Nell’ultimo anno il numero delle sim con accesso a Internet è cresciuto del 13,7% arrivando a sfiorare i 46 milioni Da giugno 2011 le sim che hanno svolto traffico dati sono passate dal 26,1% ad oltre il 49% del totale La prima metà del 2015 registra, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, una crescita del traffico dati di poco inferiore al 50% Poco meno dell’80% delle sim che svolgono traffico dati adottano uno specifico piano dati 11 Servizio Economico Statistico 2.1 Media: accesso ai mezzi di informazione e web Accesso ai mezzi di comunicazione in Italia (% popolazione)* 2010 2015 TO TALE MEZZI 9 8 ,3 % 9 9 ,3 % Televisione 96,8% 96,3% Radio 67,6% 67,6% Internet 38,2% 54,1% Quotidiani 58,7% 50,4% *I dati si riferiscono all’utilizzo del mezzo nei 7 giorni precedenti la rilevazione Fonte: elaborazioni Agcom su dati Gfk Eurisko (per il 2010) e SWG (per il 2015) Principale fonte di informazione online Audience dei soli siti di informazione Sito* % Utenti web Brand* Active Reach** (%) Repubblica Google ANSA Facebook Corriere della Sera TGCOM24 Il Fatto Quotidiano Il Sole 24 Ore Youtube Wikipedia Libero Huffington Post La Stampa Rai Twitter 13,5 8,8 8,4 8,3 6,3 5,8 5,2 4,2 3,4 2,8 2,6 2,1 2,1 2,0 1,7 La Repubblica Corriere della Sera TGCOM24 Quotidiano.net Il Messaggero La Stampa.it Citynews Il Fatto Quotidiano Fanpage Quotidiani Espresso ANSA Il Post Il Sussidiario.net Leggo Il Giornale 39,4 33,2 28,4 22,2 21,1 20,8 20,4 16,5 15,1 13,6 13,4 13,2 13,0 10,4 10,2 *Sito considerato più importante per informarsi sugli avvenimenti nazionali e/o locali Fonte: elaborazioni Agcom su dati SWG (giugno 2015) Tempo medio mensile di navigazione per persona (hh:mm) 00:22:31 00:18:48 00:14:43 00:09:19 00:10:18 00:15:04 00:12:02 00:10:50 00:17:27 00:14:10 00:13:06 00:07:25 00:03:22 00:10:06 00:16:20 *Brand: è il nome di un sito web, pubblicamente distinto da altri, caratterizzato dalla possibilità di essere comunicato come entità autonoma e indipendente sul mercato **Active Reach: la percentuale di utenti attivi che hanno visitato un sito o utilizzato un’applicazione La rilevazione non include i social media e i motori di ricerca essendo gli stessi utilizzati dagli utenti per molteplici finalità e non solo per il reperimento di informazioni Fonte: Audiweb (giugno 2015) ● Il principale mezzo di accesso alle informazioni per i cittadini in Italia è rappresentato dalla televisione ● Spicca la crescita di Internet: dal 2010 al 2015 la quota di popolazione che dichiara di utilizzare Internet per informarsi è cresciuta di quasi 16 p.p. ● Il sito del quotidiano La Repubblica è considerato dagli utenti del web la fonte più importante per informarsi e raggiunge la quota maggiore di audience tra i siti di informazione ● Tra le fonti di informazione online ritenute più rilevanti compaiono anche motori di ricerca e social network (tra cui, Google al secondo posto e Facebook al quarto) ● Tra i siti di informazione, le pagine web dei quotidiani tradizionali continuano a detenere quote di audience più elevate delle testate native digitali e registrano un tempo mensile di navigazione per persona mediamente più alto 12 Servizio Economico Statistico 2.2 Media: audience TV e vendite di quotidiani Quotidiani: distribuzione delle vendite – giugno 2015 (%) TV: quote di ascolto annuale nel giorno medio (2010 - giugno 2015) 41,3 Totale vendite giugno 2015 3.426.858 40 40 37,4 35,2 20 2 0 4,9 3,1 1,0 0,5 2010 Fonte: dati Auditel ● ● ● 5 6,8 6,3 3,8 La 7 2012 * 2013 Discovery 2014 4,6 3,4 3,2 Altri 7,0 Si tratta di dati mensili rilevati su 64 quotidiani. I valori pertanto non sono confrontabili con quelli raccolti e diffusi annualmente dall’Autorità all’interno della Relazione Annuale, in quanto rilevati sull’intero universo 0 +1 1,5 2011 7,3 Monrif Sky+Fox 8 10 Caltagirone Editore 11,9 10 4 14,1 Altri Rcs Mediagroup 15 16 Il Sole 24 Ore 30 14 Nota: la distribuzione è calcolata sul totale vendite, inteso come somma delle copie vendute tramite i canali di vendita previsti dalle disposizioni di legge e dalle altre vendite, come rilevato da ADS 15,9 32,2 6 Variazione rispetto a giugno 2014: -9,4% 18,8 Corriere dello Sport Mediaset Editrice La Stampa (Itedi) 35 12 40,0 Rai Gruppo Editoriale L'Espresso % giu-15 0 -0,2 -0,1 +0,1 Viacom * Dato comprensivo dell’audience di Switchover Media (acquisita nel 2013) -1 Rai e Mediaset sono i due principali operatori in termini di audience, con il ● 35,2% e il 32,2% di quote di ascolto, seppure su livelli di share inferiori rispetto al 2010 ● L’audience di Discovery, grazie anche ad operazioni di M&A, fa registrare una crescita dal 2010 di 5,8 p.p. ● Da inizio 2015 l’audience degli operatori minori (Altri) è cresciuta di quasi 2 p.p. 13 +0,2 +0,4 -0,3 +0,2 Differenza vs. giugno 2014 (punti percentuali) -0,4 Fonte: elaborazioni Autorità su dati ADS (giugno 2015 – 2014) La tendenza generale è di una riduzione delle vendite di quotidiani di circa 350.000 copie rispetto a giugno 2014 Rcs Mediagroup e IL Gruppo Editoriale L’Espresso mantengono una posizione di leadership nella vendita di quotidiani Si registra, rispetto a giugno 2014, una leggera riduzione nelle copie vendute dagli altri editori (-0,4 p.p.) Servizio Economico Statistico 2.3 Media: audience radio e Internet Radio: ranking per ascoltatori nel giorno medio (1o semestre 2015) Internet: ranking per utenti unici (giugno 2015) 19,3 Posizione giugno 2015 1 (0) Google 2 (+1) RDS 100% Grandi Successi 13,6 2 (0) Facebook 3 (-1) RADIO DEEJAY 13,4 3 (0) Microsoft 72,9 01:25 4 (+1) RADIO 105 13,1 4 (+1) Banzai 59,3 00:21 5 (-1) RADIO ITALIA Solomusicaitaliana 12,0 5 (-1) ItaliaOnline*** 59,0 01:19 6 (0) RAI RADIO 1 12,0 6 (+3) WhatsApp 57,6 09:52 (-1) Yahoo 55,6 00:48 Posizione 1° semestre 2015 1 Differenza rispetto ranking 1° semestre 2014 (0) RTL 102.5 Emittente % ascoltatori Differenza rispetto ranking giugno 2014 Active Tempo medio mensile di Reach** navigazione per persona (%) (hh:mm) 05:13 95,3 13:23 81,2 Parent* 7 (0) RAI RADIO 2 8,7 7 8 (0) VIRGIN RADIO 6,7 8 (+2) Amazon 55,0 00:39 9 (0) RADIO 24 - IL SOLE 24 ORE 5,6 9 (-2) Wikimedia Foundation 53,7 00:19 10 (+2) RADIO KISS KISS 5,3 10 (-2) eBay 49,7 00:46 11 (0) M2O 4,9 11 (0) Gruppo Espresso 47,3 00:27 12 (-2) RADIO CAPITAL 4,7 12 (0) RCS MediaGroup 44,0 00:27 13 (0) RADIO R101 4,5 13 (+2) Triboo 42,6 00:13 14 (+1) RAI RADIO 3 4,0 14 (-1) Mediaset 39,4 00:27 15 (+1) RMC - RADIO MONTE CARLO 3,3 15 (+1) Seat Pagine Gialle 31,2 00:06 *Parent: il Parent rappresenta un’organizzazione che controlla determinati domini e URL, raggruppati in Brand Fonte: le percentuali di ascoltatori sono calcolate sulla base dei dati raccolti nell’ambito dell’indagine annuale condotta da RadioMonitor per il periodo gennaio - giugno 2015 ● I dati mostrano una sostanziale stabilità negli ascolti, con l’emittente RTL 102.5 che mantiene la leadership ● Rispetto al 1o semestre 2014 si evidenzia una maggiore concentrazione degli ascolti verso le emittenti posizionate ai primi posti nella graduatoria ***Al parent ItaliaOnline, non essendo disponibile il dato per il mese di giungo 2015, è stato attribuito l'ultimo dato disponibile relativo ad aprile 2014 14 **Active Reach (%): la percentuale di utenti attivi che hanno visitato un sito o utilizzato un’applicazione Fonte: dati Audiweb Giugno 2015 – Giugno 2014 ● Le prime posizioni del ranking sono occupate dagli operatori che forniscono in prevalenza servizi di tipo orizzontale, che spesso svolgono il ruolo di «porte d’ingresso al web» ● Le prime 3 posizioni non presentano variazioni su base annua: in particolare, Google resta stabile al primo posto con poco più del 95% degli utenti che navigano in Internet Servizio Economico Statistico 3.1 Servizi postali e corrieri espresso: andamento ricavi Quote di mercato in valore per i servizi postali non inclusi nel Servizio Universale – Anno 2014 (%) 75 Quote di mercato in valore per i servizi di corriere espresso – Anno 2014 (%) 70 23 2 0 +2 +1 0 -1 6 Fedex 1 13 SDA 1 18 TNT Global Express Postel 2 5 20 BRT Asendia 0 Altri 5 Fulmine 10 DHL Express Italy 15 Nexive 10 Poste Italiane 15 20 20 UPS Italia 19 20 -1,0 +1,4 -0,1 -0,3 -0,4 0 +0,4 -0,1 -2,1 +0,5 +1,3 +0,4 -2 Differenza vs. 2013 (punti percentuali) Fonte: Relazione Annuale 2015 ● Nel primo semestre dell’anno il valore del mercato dei servizi postali e di corriere espresso rimane sostanzialmente stabile, intorno ai 3 miliardi di euro, rispetto al corrispondente periodo del 2014 ● Tale risultato deriva da una flessione nell’ordine del 5% del complesso dei servizi postali, mentre i corrieri espresso crescono del 6,5% ● Il valore dei servizi di corriere espresso (1.569 mln) ha superato quello dei servizi postali (1.466 mln) Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express, Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS 15 Servizio Economico Statistico 3.2 Servizi postali e corrieri espresso: andamento volumi Volumi (milioni) 1200 1000 Variazione dei volumi - giugno 2014 / giugno 2015 1.147 giugno 2014 955 giugno 2015 828 800 +20% 790 Servizio Universale Altri servizi postali -16,7% -4,6% Corriere espresso 600 0 400 +15,0% 200 118 136 0 Servizio Universale Altri servizi postali -20% Corriere espresso ● I volumi delle attività comprese nel Servizio Universale risultano inferiori ad 1 miliardo di unità, con una flessione del 16,7% rispetto allo scorso anno ● Del medesimo segno, sebbene meno accentuata, risulta la riduzione – del 4,6% – degli invii degli altri servizi postali. ● Gli invii derivanti da attività di corriere espresso (136 milioni da inizio anno) mostrano invece una crescita del 15% Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express, Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS 16 Servizio Economico Statistico 4.1 Prezzi: indici generali e principali utilities Indici prezzi generali (2010=100) 150 Indici prezzi utilities (2010=100) Indice generale dei prezzi 150 Servizi regolamentati locali 140 Servizi regolamentati nazionali 130 Rifiuti (2) Luce (3) Gas (4) Treno (5) Trasporti urbani (6) 130 121,1 123,4 120 107,8 110 107,0 100 118,3 119,8 110 110,1 107,1 90 78,7 80 80 70 70 Codici Istat servizi considerati: (1) 04 41 (5) (2) 04 42 (6) (3) 04 51 (7) (4) 04 52 83,6 07 31 07 32 11 08 Fonte: Istat Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom ● ● ● 120 100 90 ● 145,1 Comunicazioni (7) 140 Indice di sintesi dei prezzi nelle comunicazioni (*) Acqua (1) L’«Indice Sintetico Agcom» (ISA) (*) di prodotti e servizi di comunicazione mostra un andamento più virtuoso e in decisa controtendenza rispetto a quello medio dei prezzi I prezzi dei servizi regolamentati su base nazionale mostrano una dinamica simile a quella generale dei prezzi I prezzi dei servizi regolati a livello locale evidenziano, invece, un andamento significativamente superiore a quello generale Tra le diverse utilities considerate, le comunicazioni sono le uniche a presentare un livello dei prezzi inferiore a quello del 2010 (*) - Sono inclusi i servizi postali, gli apparecchi ed i servizi per la telefonia fissa e mobile, il canone radiotelevisivo, la pay tv, l’editoria quotidiana e periodica, per complessive 10 distinte voci. Coerentemente con la procedura adottata dall'Istat per gli indici dei prezzi al consumo, l’indice aggregato delle comunicazioni è calcolato con la metodologia del concatenamento, che prevede l'aggiornamento annuale del sistema dei pesi attribuiti alle singole voci che compongono il paniere considerato 17 Servizio Economico Statistico 4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile Indici prezzi telefonia mobile (2010=100) Indici prezzi telefonia fissa (2010=100) 120 110 100 121,8 120 108,0 110 100 96,0 90 90 80 80 70 60 50 79,9 70 Codici Istat servizi considerati: (1) 08 20 10 (2) 08 30 10 (3) 08 30 30 60 50 Codici Istat servizi considerati: (4) 08 20 20 (5) 08 30 20 48,2 40 40 Terminali (1) Accesso / servizi di base (2) Terminali (4) Larga banda /Internet (3) Fonte: Istat Servizi (5) Fonte: Istat ● I prezzi dei servizi di accesso ad Internet broadband risultano inferiori a quelli del 2010 ● ● I servizi tradizionali presentano invece una variazione superiore alla media dei prezzi al consumo ● 18 La riduzione dei prezzi dei servizi mobili risulta particolarmente apprezzabile Si dimezzano i prezzi dei terminali, sempre più spesso commercializzati in bundle Servizio Economico Statistico 4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali Indici prezzi quotidiani, periodici e TV (2010=100) Indici prezzi servizi postali (2010=100) 130 130 125,9 125 125 120 120 115 115,6 115 113,0 110 110 105 105 104,1 103,9 100 100 95 95 90 90 Giornali (6) Riviste e periodici (7) Canone Rai (8) Servizi postali (9) Pay TV (8) Fonte: Istat Fonte: Istat Codici Istat servizi/prodotti considerati: (9) 08 10 00 Codici Istat servizi/prodotti considerati: (6) 09 52 10 (7) 09 52 20 (8) 09 42 30 ● Negli altri settori di interesse istituzionale dell’Autorità l’andamento dei prezzi risulta, nel complesso, piuttosto contenuto ● Il canone Rai fa registrare, nel periodo considerato (giugno 2011-giugno 2015), una leggera crescita (+2,6%), di poco superiore a quella dell’indice relativo ai periodici (+1,5%) ● Incrementi di prezzo maggiori si registrano per la pay TV (+15,1%), i servizi postali (+12,1%) e i quotidiani (+22,6%) 19 Servizio Economico Statistico 4.4 Prezzi: confronto internazionale Servizi Postali - (2005=100) Comunicazioni - (2005=100) COICOP* -08 Telecomunicazioni e apparati - (2005=100) COICOP * -082 -083 COICOP * -081 120 120 220 110 200 110 100 180 100 90 160 90 140 80 132,0 120 70 70,1 60 EU 28 Spagna Italia Germania Francia Regno Unito 80 100 70 80 60 67,6 EU 28 Germania Spagna EU 28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito Francia Italia Regno Unito *COICOP: Classification Of Individual COnsumption by Purpose, (standard internazionale di classificazione dei consumi individuali secondo lo scopo) ● Nel periodo considerato l’andamento dell’indice dei prezzi delle comunicazioni in Italia risulta più virtuoso rispetto alla media europea ● I prezzi dei servizi postali registrano un andamento lievemente inferiore rispetto a quello medio Europeo, mentre più significativo è il differenziale rispetto alla media europea dei prezzi dei prodotti e dei servizi di telecomunicazione (in giugno per l’Italia l’indice è pari a 67,6 contro un valore medio europeo di 84,2) Fonte: Eurostat 20 Servizio Economico Statistico Servizio Economico Statistico [email protected] Roma Via Isonzo 21/b - 00198 Napoli Centro Direzionale Isola B5 - 80143 21