Domenica
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•• ANNO X Num. 9 t'a ha Arebfab- ABBuoNAmravin 10 &lido — I' NEL: REGNO 5 semestre — 2, 50 trimestre Fuori Stato aumento svesti postali . UM5110 — nraryto Ativiidì dieC.4r.tn3itni 10 il nurrelrormtrata ANNUNZI E INSERZIONI Atti giudiziari, amministrativi e rvisi particolari ceni.. 25 per linea o spazio di linea. Inserzioni nel oarpo del giornale lire una per linea o spazio corrispondente: dopo la !Irina del gerente oent. 80 per line& o spazio corrispondente. GIO 13..N N.tti UFFICIALE PER GL! AIT n gonti VL1Ì I MetuoIiridauo. noli trintro ricir:uts firoi%tit .ds. 1 Direttore ?,,,,,nyrigario :,f`r.:.1!7•.iti.• d el , z„:„A„1, ,„ 1•7. 31 Gennaio 1875 Domenica rAgaum4ii non PO LlTIGea ED ArdrtiíNiSTRATIVI . PEa GL,•A_TT1 N esimenti 011160‘pa$ PítovacIALE E CoMUNA LE Pisa, 30 gennaio di dei prodotti nel recinto daportare e mettere in vendita le carni, doziarioL. 766000, 00 vranno pagare presso 1TM zio daziario Iella Dazio devoluto al Comune porta più. prossima al loro esercizio le somme stilla Minate vendita degii stessi che appreso, cioè: proietti 36000, 00 Cena 60 1.4er oeni capo di bestia yeecina . Tesai per la fabbricazione della birka e delle acque gasse 1000, 00 'Oent. .20 per ogni animale suino. o caprino. Diritte di occupazione di Cent. 15 per ogni animale pecorino. Il Sindaco di Pisa: spazii ed aree . pubbliche 30, 00 Dagli esercenti molto lontani dalla città, Tassa. sui cani 800, 00 Vista h delibf3razione de dì 7.dicembre come quelli di Riglione, Putignano, O ratojo, Diritti di segreteria spettanti decorso, approvata dalla Deputazione' prov iu- e S. Erinete, il pagamento della tassa sarà al Comune 1200, 00 ciale il di 4 stenta; Prodotti della revisione del fatto in meno 4 lei Veterinario steso, o (lei dazic-consumo 200, 00 Vista la deliberazione della Giunta del dì suoi aiuti debitamente riconosciuti, che no Tassa di licenza ginnatuale 1900, 00 23 detto; rilasceranno una ricevuta staccata da appoDetta, sugli esercizi e rivenNotifica,: sito bollettario. dite 1000, 00 1. Tutti gli esercenti il mestiere di maNulla è innovato rispetto alle altre dispoTributi comunali 130000, 00 cellare nella parte rurale del Comune, prima sizioni già in vigore, che non sono contrarie compresa la tassa sul valor lorativo, di cui di amin azzare qualunque bestia dovranno a quanto viene esposto nella presente notiin appresso sark tenuta parola. invitare il Veterinario a ciò destinato ,dal Tassa di difesa dall'Amo sui ficazione. Municipio, perchè proceda alla opportuna fabbricali (li città17200, 00 7. Sarà in fa,colta del Veterinario, o euoi Tassa sulla vuotatura dei pozzi neri, di visita ed apponga sulla bestia il bollo quanaiuti debitamente riconosciuti, di praticare cui pure, dice il relatore, sarà tenuta in apdo abbia riconosciuto che è sana. delle visite straordinarie nelie botteghe dei presso parola e 8000, 00 2. Prima, che sia levata intieramente macellati, sia da soli, sia in compagnia delle Totale della categoria 5. a L. 963330, 00 pelle dalla bestia già stata visitata prece- guardie municipali. Categeria 6. 3 — Contabilità speciali dentemente alla macellazione, dovrà essere 8. I contravventori alle disposizioni preordinarie. chiamato di nuovo il Veterinario che apporsenti incorreranno nella multa di lire 50, Quota per la percezione delle imposte agrà il bollo sulle carni in varie parti, e solo salva l'azione penale. giunte ai centesimi addizionali dopo questa operazione le carni stesse poL. 59000, 00 9_ Il perito incaricato della visita, del comunali tranno esser poste in vendita. parte ordinaria delle La Entrate, che ambollo delle bestie e delle Carni è il Veterimonta a lire 1,095,950,35 essendo eeaurita, 3. La bollatura dei suini dovrà regolarsi nario comunale Luigi Malvaldi, che potrà il Relatore dà lettura del dal Veterinario nel modo che esso reputerà valersi nel disimpegno delle sue funzioni di TITOLO II. più opportuno. due altri veterinari da lui dipenderai come Categoria 1.3 — Entrate straordinarie 4. Le carni macellate in campagna che si suoi aiuti, i quali saranno debitamente Aped eventuali. introducono in città, non ostante che siano provati e muniti d'une carta di recognizione Prezzo dì alienazione di beni munite del bollo, debbono essere accompacomunali 3000, 00 e di permesso firmata dall'Autorità coniu gnate ai pubblici ammazzatoi per una nuova i Mutui passivi 546332, 85 I nale. Premi sull'Imprestito naziorecognizione, secondo il disposto dell'art. 32 , i 10. Il Veterinario od alcuno dei suoi aiuti nale 6000, 00 del Regolamento del 23 giugno 1863. I sarà reperibile ai pubblici macelli nelle ore Ottava e nona rata d' amIl Veterinario non dovrà permettere la 5. in cui questi stanno aperti. mortamento dell'imprestito namacellazione delle bestie, nè la vendita dellee 11. Tutte le sopraespresse disposizioni an- zionale 27170, 00 carni, prima di essersi accertato dell'eseguito Rata dell'imprestito Canesi co- dranno in vigore col 1.0 febbraio pross'ino. pagamento della tassa di bollo, e d'avere al contratto 11 ottobre 1870 me 110, 00 Pisa, dal Palazzo municipale Entrate dell'anno precedente riconosciuto che il numero e la qualità deLi 27 gennaio 1875. da far fronte alle spese dell'algli animali e la quantità delle carni corri17 Sindaco — M. RIZZAI!. legato 62, ed economie e residui sponde alla denunzia fatta pel pagamento --• attivi verificabili nell'anno 1874 100000, 00. della tassa. Quando il Veterinario riconoTotale della categoria 1. a L. 682612, 85 scerà non esatta tale denunzia, sospenderà CONSIGLIO COMUNALE DI PISA Categoria 2. a — Contabilità la macellazione delle bestie e la vendita speciali straordinarie. delle carni, finchè il macellar° che richiede Sussidio del Governo poi Sessione ordinaria di autunno. von dell'Arim 26000, 00 la bollatura non siasi posto in piena regola, 2.a Convocazione. Somme ricavabili dai residui salva l'applicazione della multa ove ne sia (Continuazione e fine: vedi num. 8). dell'espropriazioni eseguite, dai il caso. Adunanza pubblica del dì 14 ottobre 1874. materiali delle detnolieioni delle 6. Per la tassa del bollo sanitario gli eserCategoria 5. a — Tasse e diritti diversi. case cc. 10000, 00 centi, innanzi di macellare le loro bestie o Dazio devoluto al Comune sull'introduzione Entrate impreviste por con- ira a del i nouesso PARTE UFFICIALE A -^ 'reschi a casa ed alterra ?osti ?pren unità ,arte, della li beni stima, isepredito 30 traiere, e .874 a CE 7e dei 5 proc. )priato Gaddo eo il 5 Corno o uesto ecai. . l - 5 siatezione quisto 3 chino anche APPENDXCE CORRIERE FIORENTINO Il Carnevale che ha ispirato una delle più nobili e belle poesie di Giosuè Carducci è la stagione abituale, come ognun sa, dei divertimenti. Veramente parrebbe che sulle espansioni intime la legge umana non dovesse avere influenza, e che il ricrearsi, anzichè da i desiLine da z ionate mon,icane ia può mza. doppio ire, da rIETTI. una convenzione sociale, fosse suggerito dall'animo disposto all'onesta letizia. I selvaggi che non hanno provato i benefici effetti della civiltà si divertono quando a loro pare, e quando ne sentono il desiderio e la capacità: a noi invece i programmi delle Società Carnevalesche limitano l'allegria a uno spazio breve, al più di trenta o quaranta giorni. Naturalmente questi consigli non sarebber dati se non trovassero frequenti e festose accoglienze tanto presso l'opulento signore che vi trova una occasione di dissipare la noia abituale, conio presso l'economo e modesto padre di famiglia, che dimentica le sue abitudini di temperanza e di parsimonia, quanto anche presso l'operaio pronto a sacrificare alle follie carnevalesche l'ultimo avanzo del talamo nuziale. Ma queste sono disquisizioni - e più che altro fuori di proposito : certo è produzioni scelte nel migliore repertorio franche lo spazio interposto fra l' Epifania e le cese e italiano furono: le Yillage elaboratisCeneri si rende gradito per le riunioni di fa- simo idillio di Feuillet, troppo fine per un miglia, perje agapi amichevoli, per le splen- pubblico ordinario, non per quello che lo sendide feste che riuniscono in gara di eleganza ti ed applaudi calorosamente, le Cachemire e di pompa i felici della terra, e per la fre- X-B-T di La,biche e Nus, pauchade esilarante, quenza ed il lusso degli spettacoli. Qui ognuno l'operetta graziosa Bonsoir Voisin; l'applaupuò scegliere il divertimento conforme alle dito proverbio di De Renzis; Tra moglie e sue abitudini e ai suoi gusti: io non esiterei marito non ínettere un dito, l'elegante comper gli spettacoli, specialmente quando si media di Castelnuovo Bere o affogare, e un tratti d'una buona commedia bene interpetra- proverbio nuovissimo: A nemico che fugge ta. Però questo gaudio purissimo dello spirito ponti d'oro di autore incognito, che non fu attraversano, o, l'ignoranza dei comici non più tale quando gli applausi lo costrinsero a sempre abili a rendere le delicatezze e le sfu- mostrarsi al pubblico; proverbio di cui ci rimature dal'autore, o le esigenze del pubblico serbiamo a parlare più estesamente fra poco. spesso ingiusto o male ispirato. Ciò non si può 11 pubblico era quanto si poteva desiderare di dire assolutamente delle due recite di bene- meglio: le notabilità letterarie e delld scienza ficenza che ebber luogo a Firenze nelle sere sparivano in mezzo alle fresche e gioviali fidel quindici e del diciotto di questo mese. sonomie delle eleganti signore dell'aristocrazia San Filippo Neri, quando sentiva l'allegro indigena ed esotica. Un lusso di toilette come fragore delle danze entrava nelle sale a chie- potrebbe esigere una festa di ballo, una pomder sussidii per i poveri: il comm. Carlo Peri, pa di colori vistosi, di veli serici, di stoffe provvido e premuroso direttore della pia Casa opulente facevan risaltare viepiù le bianche di lavoro, ha perfezionato questo sistema di carnagioni, morbide e liscio, gli occhi penegeniale filantropia, e le sue recite di benefi- tranti e ammaliatori, le abbondanti capigliacenza sono effetto di una idea opportuna e ture bionde come raggio di sole o nere come felicissima. Nessun impresario con maggiore ala di corvo. Gli attori superarono la fama abilità e fortuna del signor Peri seppe mai che gli avea preceduti e che gli diceva inicombinare un insieme di artisti così affiatati ziati ai difficili e fecondi misteri dell' arte : fra loro, così padroni della parte, quanto le già i più accreditati diari fiorentini mi hanno gentili e nobili signore e i cortesi cavalieri preceduto in queste °numerazione dei loro che acconsentirono a dare queste recite. Le meriti, e poco conseguentemente mi resta da , t Pubblicazione Giovedì e Domenica Non si assume responsabilità oth per , slasociazioni fatto ali' uffizio del giorntilo corsi del Governo e Provincia, e restauri L. 4000, 00 Entrate straordinarie ricavabili dall' affitto di alcune case e terreni espropriati 1800, 00 Incassi o rimborei per quote Governative e Provinciali sulle 200000, 00 imposte arretrate al 1872 Penali sugli incassi di contribuzioni arretrate •6000, 00 Altre entrate straordinarie (rata della liquidazione dei crediti per pregtazioni fatto alle truppe negli anni 1859, 60, 61) per partite di livello, frutti arre7200. 00 trati ec. Totale della categoria 2.a L. 255000, 00 Con questa utegor;a, dice il Relatore, rimane esaurita anche la parte straordinaria dello Entrate e con Pace?, l'intiero Bilancio r preventivo, la di cui reca,pitolazione dà i reguenti resultati: Entrate ordinarie L. 1095950, 35 Entrate straordinarie937612, 85 Totale delle Entrate spese ordinarie Spose straordinarie Totale delle Spese L. 2033563, 20 L. 1813927, 87 e 579635, 33 L. 2393563e 20 Eccedenza passiva L. 36000-0, 00 da sovrimporsi ai tributi diretti. A queeto punto il Relatore fa, es-ervere, come deduzione fatta dalle lire 360,00il sovrimposte ai tributi diretti, il defieil k Bilancio sarebbe di lire 54633'2, 8 i a la parte ordinaria o quella straordinaria; dovendo questo colmarsi con un muta.e Giunta ha bisogno di aver dal Consiglio una vera e propria autorizzazione a contrarre il mutue stesso appena essa lo creda conveniente. La Giunta, egli dice, ton.;cia della fiducia di cui l'avete sempre onorata, non esita anche a domandarvi facoltà pHtesto ampie in questo propoeito, ol è pereiò che essa presente atia v3:3tru, 3.1.nzione il seguente schema. Il Coneiglio: V:ste le resuitanze del Bilancio preventivo pel 1875 che tre la parte crlinerie quella, straordinaria si cle tele CO!! un deficit di lire 546322, 85, quale occorre colmare con un irnprestito, Sutorizen, le Giunta, ora per quando essa !o troverà cenvenientea a contreree il prestito sud letto in quei medi e sotto quella forme che reputerà più convenienti e vanteggiesi agli intaresei dei Coinune e. - dire. Nonostante mi piace ricordare l' abilità dei coniugi barone e baronessa di Ruimboldt che potrebbero sostenere il paragone dei Migliori attori francesi mobili e stanziali, e forse superarli: nelle scene del Mafie e del Bon soir Voisin, mastrarono di essere inarrivabili tanto nel patetico come nel comico; e non è gratuita l'asserzione del cronista della Gazzetta rt Italia, quando scrive che, dopo l'Aneli per cui fu scritto il Village, nessuno meglio della baronessa Ruirribeidt riuscì ad interpeteare la parte di moglie del notar°, parendoci impossibile colorire con maggior perfezione quel carattere. La contessa Oeloska, e il duca di Dino furono applauditissimi appena entrarono in scena, e la buona prevenzione si mantenne ed accrebbe durante la recita. Ugualmente piacquero i signori di 'Falleyrand-Perigord, il conte Alessandro Lardarel o madamigella Bianche Light, quantunque questi due ultimi avessero una parte piccolissima e nella quale la loro abilità fu sacrificata. Questi recitarono tutti in francese: in italiano recitarono il cav. Domenico Picciolli , antico filodrammatico, appassionatissimo per le scene e che ora ha tentato con unjeerto successo anche la parte di autore; il conte Enrico Gtarini che nn largo censo e un nome illustre allontanano dal culto assiduo dell'arte nella quale potrebbe riuscire emulo fortunato del Zoppetti e del Poli; e il signor Sebastiano Cellesi disinvolto o naturalissimo attore del quale, per non dir altro, si può - . Dopo brevi parole del conelgliere Antoni riconosciutasi dagli adunati l' assoluta convenienza del proposto schema di deliberazione, il Presidente lo pone ai voti e l è approvato per alzata e seduta alla unanimità, astenutisi i componenti la Giunta. Dopodichè, il Presidente invita gli adunati a votare l'i nsietne del Bilancio tanto dello attivo che del passivo, siccome è stato partita per partita approvato. Eeeguitasi la votazione per alzata e seduta, il Bilancio preventivo per l'anno 1875 è approvato alla unanimità dei voti favorevoli. Sospesa la seduta, dopo breve istante viene riaperta colla lettura " ed approvazione del verbale. Il Presidente quindi invita il consigl ier Dini a riferire sul Reeolamento per una tassa sul valor locativo, dichiarando the s'intenlerenne approvati tutti gli articoli sui quali non verranno fatte osservazioni, riservandosi poi la votazione sull'intiero regolamento al termine della discu;esione. Il Relatore dà lettura dei singeli articoli del regolamento; e dopo semplici schiarìmenti chiesti dai coadunati, e colla sola aggiunta fatta all'art. 4, che cioè « la imposta in parola sarà dovuta sia che i mobili si trovino in tutto o in parte dell'appartamento e e con una lieve modificazione all'art. 18 e l'aggiunta di una disposizione transitoria; dopo essere stato il regolamento medesimo articolo per articolo approvate, viene poi per alzata e seduta approvato alla unanimità dei voti favorevoli nel complesso del suo contesto, che resulta del seguente tenore: Regolamento per la tassa sul valore locativo. Art. 1. È istituita nel Comune di Pisa una tassa sul valore locativo delle abitazioni e immediate loro dipendenze ai termini del decreto legislativo 28 giugno 1866, numero 3023 e del R. decreto relativo 31 gennajo 1867 numero 3524, e del presente rePolamento. 22 Art. 2. Per immediate dipendenze delle abitazioni s'intendono indistintamente i siti e i locali che n@ formino un annesso o un'appendice, quand' anche siano materialmente disgiunti dalla casa o dall' appartamento, come i parchi, i giardini, le scuderie, i fondi e le rimesse, salve le eccezioni espresse negli articoli seguenti. 4rt. 3. La tassa è dovuta da o nni cittadino' o straniero che tenga a sua disposizione nel territorio del comune, sia come proprietario sia come affittuario, una o più case o uno o più appartamenti con mobili, siano questi .proprii od altrui, e sia che alle case, o appertanienti vadano uniti o no dei locali di immediata dipendenza, e quando tali abitazioni rientrino in una delle categorie che saranno determinate negli articoli seguenti. Art. 4. L'imposta è dovuta anche quando le case o gli appartamenti' non siano abitati o lo siano di rado o solo qualche mese dell'anno, ed anche quando per una parte dell'anno restino sprovvisti di mobili, e sia che i mobili si trovino in tutta o soltanto in parte delle case o appartamenti ridetti. Art. 5. Per le case o appartamenti che si affittano senza mobili l'imposta è dovuta da quegli che la tiene in affitto. - - E nel caso che questi li subaffitti in tutto o in parte con mobili o senza, egli è pure tenuto al pagamento dell' imposta, con diiitto di rivalersene verso i subinquilini. Art. 6. Per le case o appartamenti o camere che si affittano mobiliate, l'imposta è dovuta dal proprietario con diritto di rivalersene verso quello o quelli che lì prendono direttamente in affitto. Art. 7. La società, i circoli, i casini e stabilimenti privati sono imposti in nome collettivo e in ragione dei locali di cui hanno l'uso o la disponibilità. Art. 8. Sono esenti dalla imposta: a) Le case o quartieri *ho non siano forniti di mobili in verun tempo dell'anno; b) LA costruzioni rurali destinate esclusivamente all'abitazione dei coltivatori, o al ricovero del bestiame o alla conservazione e prima manipolazione dei prodotti agrarii; e) Gli opifizii e gli stabilimenti 'd'industria e commetetio di qualunque genere, coi magazzini che ne dipendono; d) I locali degli Uffizi pubblici, dei Convitti, dello Scuole pubbliche e private, delle Società di mutuo soccorso, degli stabilimenti di beneficenza, come Ospedali, Orfanotrofi, ed Asili infantili. Art. 9. L'esenzione non comprende le Camere o gli appartamenti abitati dai Direttori, Amministratori, Impiegati, ed insegnanti addetti agli uffici e stabilimenti indicati nell'art. precedente, e quand'anche non venga da essi per tali alloggi corrisposto alcun tto . Art. H. Agli effetti della clasazione si cumulane i fitti attribuiti a quartieri che sebbene materialmente divisi servono per abitazione di individui della medesima famiglia e che convivano insieme. Art. 11. Per l'applicazione della tassa sul valor locativo, la Giunta inviterà tutti i presunti contribuenti all'imposta a dichiarare su schede che saranno loro inviate colle necessarie indicazioni, a forma degli articoli 10, 11, 12, 13, del R. decreto 31 gennajo 1867, numero 3524, gli cementi necessarii alla tassazione relativa. Art. 12. I contribuenti saranno tenuti a restituire all'Ufficio comunale, colla loro dichiarazione, le echede loro trasmesse dal Sinbaco entro quindici giorni dall'avv enuto ricevimento. Art. 13. Tutti coloro che quantunque soggetti a tassa a norma del presente regolamento, non ricevessero la scheda per fare la loro dichiarazione, dovranno entro quindici giorni computabili da quello dell' avviso da pubblicarsi dal Sindaco, richiedere e restituire essi stessi la scheda all'Ufficio comunale. Art. 14. Le dichiarazioni di cui sopra potranno anche esser fatte oralmente agli incaricati di riceverle all'Uffizio comunale; i quali saranno tenuti a trascriverle immediatamente e in presenza del dichiarante sulle schede, registri o moduli a ciò destinati. Il dichiarante dovrà autenticare colla propria firma le dichiarazioni fatte. Se non sapesse scrivere, 'e dichiarazioni saranno firmate da persona che il dichiarante indicherà come di sua fiducia. Art. 15. Per l'applicazione dell'imposta, e per le ammende cui sarà soggetto il contribuente che omettesse di fare la sua dichiarazione o la facesse infedele, saranno seguite le prescrizioni degli articoli 10, 11, 12, 13, 14, del R. decreto 3 1 gennaio 1867, numero 3524. Art. 16. Le dichiarazioni presentate dai contribuenti saranno sottoposte all'esame di una Commissione di Sindacato per l'accertamento del valer locativo. Art. 17. Questa Commissione sarà nominata ogni anno non più tardi del mese di agosto dal Consiglio comunale, e si comporrà di tre membri effettivi, due almeno dei quali dovranno appartenere al Consiglio comunale, e di tre supplenti. I tre effettivi sceglieranno fra essi il Presidente della Commissione. Art. 18. Questa Commissione prenderà in eeame le schede presentate, e potrà valersi di tutti quei mezzi che crederà convenienti, d'accordo colla Giunta municipale, per accertarsi della veridicità o no delle denunzie fatte dai contribuenti, e rettificarle quando ne sia il caso. I contribuenti, gli inquilini e subinquilini dovranno presentarsi ad ogni invito che venga fatto loro dalla Commissione di Sindacato, e prestarsi a qualunque altra richiesta della Commissione stessa sotto pena di incorrere in un'ammenda da lire 2 a lire 50 quando essi si rifiutino: Art. 19. La Commissione di Sindacato inscriverà d'ufdcio e in apposita tabella, quei centribuenti che non avessero fatta la dichiarazione e che essa riterrà soggetti a tassa, colle indicazioni necessarie alla applicazione della tassa stessa. Art. 20. A cura della Commissione sarà formata la tabella dei contribuenti Al:imposta, facendo figurare insieme -alla imposta stessa il valore °cativo dai contribuenti dichiarato, e quello dalla Commissione accertato. A tale scopo la Commissione avrà a sua disposizione un Impiegato comunale. Art. 21. La tabella indicata nell'art. precedente resterà osteusibile nell'Ufficio comunale per 15 giorni computabili da quello dell'avviso da pubblicarsi dal Sindaco per avvertire in proposito i contribuenti, e invitarli, quando lo credano conveniente, a presentare i loro reclami. Art. 22. I reclami saranno presi in esame e risoluti dalla Commissione di Sindacato in un tempo non maggiore di un mese dal giorno in cui spirerà il termine per la presentazione dei reclami medesimi. Le decisioni saranno notificate agli interessati. Art. 23. Contro le decisioni della Commissione di Sindacato è ammesso il ricorso alla Deputazione provinciale entro 20 giorni dalla ricevuta notificazione, la quale deciderà entro un mese dal giorno in cui le sarà pervenuto il ricorso (articolo 21 del citato R. decreto), e saranno in tutto il resto osservatele prescrizioni degli articoli 22, 23, 24, 25 e 26 del R. decreto succitato. Art. 24. L'imposta sarà progressiva, e le pig oni saranno divise nelle 11 categorie se- Da 701 a 750 il 4 per cento • 751 a 800 il 4 112 • 801 a 85011 5 • 851a 900i1 51t2 » 901a 950i1 6 » 951 a 1000 il 6 112 • 1001 a 1100 il 7 a 1250 l' 8 • 1251 a 1500 il 9 • 1501 in su il 10 Art. 26. L'imposta sarà determinata ogni anno in base a questo articolo sino a nuova disposizione del Consiglio. Art. 27. Negli anni successivi a quello nel quale questa tassa andrà in vigore, la revisione dei valori locativi accertati nell'anno precedente e gli accertamenti dei -valori locativi delle abitazioni nuove o che siano sfuggite all'imposta saranno fatte colle norme precedentemente iudicate. Art. 28. La Gienta potrà, quando lo creda. conveniente , stabilire che vengano fatte revisioni straordiearie dei ruoli, e nuovi accertamenti secondo le norme precedenti. Disposizioni transitorie. La tassa s'intenderà andare in vigore al 1.0 gennaio 1875, e a quest'oggetto appena ottenute le superiori approvazioni per l'applicazione della tassa stessa, si procederà immediatamente alle operazioni di che negli articoli precedenti; allo scopo di porre al più presto possibile in esazione i ruoli della tassa per l'anno 1875. Il consiglier Fangacei propone che coloro che sono colpiti ad un tempo dalla tassa di famigiia e da, quella sul valore locativo debbano essere posti nella classe immediatamente inferiore a quella nella quale dovrebbero essere nella tassazione per la tassa di famiglia. Tale proposta essendo appoggiata, il Relatore dice che sarà aggiunto al regolamento sui tributi comunali un articolo così concepito: « Coloro che saranno colpiti ad un tempo dalla tassa di famiglia e da quella sul valor locativo saranno imposti per la prima di queste tasse nella classe immediatamente inferiore a quella nella quale, a forma del vigente regolamento pei tributi comunali, dovrebbero essere assegnati e. Esperimentatasi per ' alzata e seduta la votazione, viene il suesptesso articolo, da aggiungersi al regolamento sui tributi comunali, approvato alla unanimità. Si passa alla discussione del regolamento per la tassa sulla vuotatura dei pozzi neri, ed il Presidente dichiara che s'intenderanno approvati tutti gli articoli sui quali non nasceranno osservazioni, riservandosi poi la votazione sull'intiero regolamento al termine della discussione. Dopo breve discussione, alla quale prendon parte in special modo i consiglieri Garzella e Fe derighi i quali insistono p r la riduzione della tassa da l.1,50 a lire una per ogni botte di fino a 700 Categ. I dimensioni tali da dover essere trasportata II Da 701 a 750 • su carro con due animali; e per la riduzione 751 a 800 da lire una a centesimi 50 per ogni botte tale 801 a 850 e IV da poter essere trasportata sopra un veicolo V e 851 a 900 tirato da due animali o a mano; vengono 901 a 950 • VI approvati gli articoli 1.a e 2.° del regola mento ridetto, e resultano così concepiti: eVII t 951 a 1000 Art. 1. E stabilita una tassa per la vuo1001 a 1100 • VIII 7> tatura dei pozzi neri e cloache entro la città 1101 a 1250 IX e di Pisa. 1251 a 1500 • X Art. 2. « Questa tassa sarà di lire una per 1501 in SU. • XI ogni t, botte di dimensioni tali da dover esArt. 25. Le pigioni della prima catego- sere trasportata su carro con due animali, ria saranno esenti da imposta. Per quelle e sarà di lire 0,50 per ogni botte tale da delle altre categorie l'imposta verrà stabi- poter essere trasportata sopra un veicolo tirato da un solo animale o a mano ». lita nel modo seguente: - ,SSIMMOM1177,911~.,.. ricordare l' aver fatto molta figura recitando da primo attore giovane colla signora Marini. Con questi furono applauditi il marchese Filippo Torrigiani, la signorina Bandettini , e la contessina Righini leggiadra e furba soubret-te. Ma non credo di far torto al merito degli egregi signori che ho rammentato se affermo la contessa Giulia Cellesi-Amati aver diviso i trionfi delle due serate con i coniugi Ruimboldt. Questa signora, giovine e bella, alle grazie della persona aggiunge il dono d'una cultura fine e d'uno spirito intelligente. Non è la prima occasione questa nella quale io l'ho sentita recitare, ma adesso più che mai son convinto della perizia che ella vi adopera, disponendo, oltre le doti accennate, d'un timbro di voce carezzevole e soave, e d'una naturalezza così scevra d'affett azione, che non si può pretendere maggiors ient e. Pepe) ogni promessa va mantenuta, e non potrei chiudere questa rassegna senza parlare con diffusione del proverbio nuovissimo dell'autore incognito, cui piacque il pseudonimo di Rossi-Neri. Innanzi tutto mi par dovere dichiarare che il sig. Rossi-Neri è precisamente il conte Carlo Costa-Reghini, operoso patrizio pistoiese. Questo signore fornito d'un bollo o versatile ingegno, discorre con eguale fiecilità ed eleganza di letteratura e di commercio, di arte e d'industria, e la prova più chiara è questo proverbio scritto negli ozii del suo uffizio, che è quello di Direttore della Banca Nazionale to- scana. Lo scriver proverbi è divenuto una mania per italiani, solo paragonabile all'antica che vi era per i sonetti. Anche senza parlare dei tentativi rimasti prudentemente celati presso i rispettivi autori, dei proverbii che si recitano nelle case particolari, nelle riunioni campestri, non v'è compagnia sia di primo od ultimo ordine, la quale non ammannisca agli spettatori ordinari e abituali una dose non indifferente di lavori di questo genere. L'inconveniente più ovvio a osservarsi è che, in questa maniera il genere facilmente viene in uggia; l'altro meno facile a riflettersi è la difficoltà. di tentare questo genere che richiede una tendenza speciale dell'ingegne. Infatti il proverbio inteso come deve essere e come l'hanno inteso Alfredo de Musset ( Caprice', il faut que une porte soit ouverte ou ferraée), Arimmd Barte (eloineau de Lesbia), ha bisogno di sfumature così sottili e tenui le quali solo riescono a un ingegno squisitamente artistico. Ferdinando Martini vi è riuscito nel Peggio Passo, e questo proverbio sarà forse l'unico che rimarrà nella storia letteraria fra le molteplici e varie prove che fino ad ora sono state tentate. Gli innumerevoli autori dei proverbi non riflettendo a questo, sbagliano il titolo e fanno invece delle ceis medie, o meglio delle arse che mancano assolutamente d' una dote precipua del proverbio, la forma cioè eletta ed elegantissima. Il signor Righini ha fatto una cosa molto savia, e si è regolato in modo che il suo proverbio tiene dell' una e dell' altra maniera, e il suo lavoro riesce perciò più pregevole e attraente. Immagina egli che una marchesa Sofia, vedova s'intende, ami mi cavalier Enrico. Questo cavaliere Enrico va a trovarla in villa e vi combina un cugino, installatovi da qualche tempo, il quale ha qualche pretensione sulla Marchesa.! il Cavaliere accolto coll'usata premura se ne lamenta e mostra il desiderio che il cugino se ne vada;' desiderio divenuto più violento dopo una burla tentata a suo carico dal cugino, che per istinto in lui prevedeva un odioso rivale. A questo punto parrebbe che la Marchesa amando il Cevaliere dovesse principalmente cercare di contentarlo; ma allora il proverbio non avrebbe luogo. Per conseguenza la Marchesa, che per ragioni di convenienza dice di non potere subito dichiarare il suo amore e finirla in quel modo, cerca un mezzo meno sbrigativo per contentare l' irrequieto amante. E un mezzo glie l'offre la morte d' un suo 7,io materno, che abita a Parigi, e che le lascia una parte dell'eredità. 11 Caelaliere capisce a volo il partito che si può trarre da questa circostanza, e insiste presso il cugino, fingendosi incaricato dalla Marchesa di regolare, come persona di sua fiducia, le faccende dell'eredità. Il cugino reclama per se questo diritto come principio da entrare nelle buone grazie della Marchesa, e il Cavaliere lo nega per farnelo vie più invogliare. Finalmente dopo una curiosa e _comica scena lavorata con molta arte e che corre con rapidità e disinvoltura, il cugino si mostra pronto a partire, aiutato anche da un prestito di Enrico. Avanti di partire pèrò esige dalla Marchesa un amplesso , in linguaggio cavalleresco , col pretesto che essa l'aveva dichiarato suo cava!iere. La Marchesa dopo molte esitazioni l'abbraccia per levarselo davanti, e questi parte. Il Cavaliere capitava appunto nel momento di quest'amplesso, e le carezze della Marchesa non bastano a persuaderlo dell'amore che le portava, dimodochè dice: Tanto non concedesti a me che pur t'adoro, ed essa gli risponde: È vero: ma a nemico che fugge ponti cróro. Questa è la tela esposta in un modo molto sommario, ma anche un esame superficiale rivela la doppia natura del lavoro, comico al massimo grado nelle scene fra i rivali, delicato nelle leggiadre scene d'affetto fra i due amanti. Non mancano le frasi spiritose, le allusioni bene immaginate, e tutto ciò che può indicare nella vita dell'autore un uomo colto ed esperta La lingua è buona; i versi forse non tanto bene spezzati; le idee e la forma epesso poetiche. successo di sincera stima che ebbe, se non equivale in apparenza alle clamorose e continne ovazioni elle si fanno a molti lavori, di valore non importa pensar quanto, è molto lusinghiero per il carattere delle persone presso le quali fu ottenuto. C ento I ata ogni a nuova Il Presidente li Consigliere ansiamo M. Rizzai. F..CaTest. Il Segretario Dott. AUG. ROS3INI. PARTE NON UFFICIALE a quello rigore, la ti nell'anei ho siano 1:31 1 e noruando lo vengano , e nuovi 9. Grandi Manovre militari eseguite dai veCorrispondenza di Sicilia (Carlentini), A. Il resto senza affari. locipedisti. Nicolosi. L'oro piuttosto abbondante, ed il NapoIl prezzo dei biglietti è il seguente: per Idem di Toscana ( Sinalunga in Val di leone a 92, 10 circa. l'ingreeso cent. 50, per la seconda galleria - Chiami.), A. Marri di Salimbeni. oltre l'ingresso cent. 50, gradinate oltre l'inIdem di Lombardia (Lodi), G. Bellinzogresso lire 1, posti numerati sul palco sce- na, S. Cremonesi. C O IMUNICAZIONI. nico e prima galleria, oltre l'ingresso lire 2. Idem del Veneto (Verona), G. Pellegrini. Gli azionisti avranno libero ingresso in teatro Coltivazione del mandorlo in Liguria (Cone avranno pure libero accesso alla seconda tinuazione e fine), D. Mascarello. Al Collegio degli Avvocati di Pisa. galleria. Bullettino Agrario, G. Caruso. Il sottoscritto fa noto che per sua renunLa Direzione dei Negozianti prega i proPubblicazioni inviate in dono alla Direprietari delle case situate nelle vie per le zione dell'AGRICOLTURA ITALIANA. zla in. data 16 gennaio stante, cessò non tanto di essere Presi dente del Consiglio del» quali passa il corteo, ad ornare di tappeti Sommario del Bullettino Agrario. le finestre ed i balconi. 1. Ringraziamento. 2. Dichiarazione. 3. La I' Ordine, come ancora d'essere membro del Doryphora. decemlineata. 4. Congresso enolo- Consiglio medesimo. Che per conseguenza gli affari presentati — La Fiera al R. Teatro dei Ravvivati gico a Torino, 5. Provvedimenti contro la in quel torno di tempo alla cognizione di verrà chiusa lunedì primo febbraio invece di Phylloxera vaetatric in Austria e in Undetto Consiglio restarono sospesi attendendo domani, avendo la Società destinato che gheria. Questa pubblicazione agraria è la più ne prendeeee cognizione il Presidente da l'incasso del lunedì vada a totale benefizio grande e la più completa di quante se ne eleggersi dal nuovo Consiglio che il Collegio dei banchisti. degli Avvocati formò in adunanza generale La Fiera verrà, come di consueto, aperta pubblichino in Italia. Ogni fascicolo, oltre del 17 gennaio detto. gli articoli originali e alle monografie agraalle ore 6 pona.; v' interverrà la Banda della E4 il nuovo Co nsiglie come sopra formato, Società Filarmonica pisana; il teatro sarà rie, contiene non meno di tre o di quattro sua riunione del 29 dello stesso prenella rassegne, per mezzo delle quali s' informano splendidamente illuminato, e verrà eseguita sente mese avendo ritenuto, dopo ripetute i lettori dei progressi e dello questioni atuna lotteria speciale. Il biglietto d'ingresso a suo Presidente il medesimo sotvotazioni, tinenti alla chimica agraria o industriale, è di cent. 50, con diritto, ad un numero per toscritto, egli dichiara di non potere accetalla giurisprudenza agraria, alla botanica concorrere alla lotteria. tare tal presidenza, e, grato a quelli dei crittogamica, alla zoologia agraria, cc. Per Secondo tutte le previsioni questa serata ventitre (23) colleghi i quali con diciotto mezzo della rassegna sulla stampa si dà contezpromette di riuscire brillaaitisairua, tanto più voti lo posero nel ricordato nuovo Consiglio, che il Corpo musicale sopra accennato e za, dei lavori pubblicati nei principali giornadichiara di non poterne far parto e renunche giustamente gode le più vive simpatie il agrarii italiani ed esteri. IL bullettino .zia al compartitogli onore. agrario segna le notizie più notevoli, che posdel pubblico, eseguirà sotto la direzione delTanto perchè a cui spetta sia la reepenl'egregio maestro cav. Carlini, scelti pezzi di sano interessare gli agricoltori. Le corrisponsabilità delle cose da farsi. denze da ogni parte del Regno, prendono di musica. Questo dì 30 gennaio 1875. mira gl'interessi locali dell'agricoltura, e seAvv. G. SBARRA. — L' imperversare furioso del vento il 22 gnano le vicende dei mercati, l'andamento dei lavori campestri e dei mercati locali. corrente fu fatale allo scooner Eleonora, proQuindi crediamo utile raccomandare queveniente da Livorno, comandato dal capitano sta importante pubblicazione ai possidenti, Michele Labrano ed avente cinque uomini ESTRAZIONI DEL R. LOTTO agli agenti e agli agricoltori. d'equipaggio, il quale fu gettato contro la Del 30 gennaio 1875. L'associazione annua costa lire 12 per scogliera della spiaggia di San Vincenzo, per tutto il Regno, e le domande Si dovranno dicui andò in frantumi dopo inutili sforzi fatti Firenze . . 25 34 77 5 10 rigere all'Amministrazione dell'Agricoldall'equipaggio per salvarlo. Tutte le persoRoma . 24 68 88 25 81 ne peraltro poterono salvarsi mercè i pronti tura Italiana in Firenze, via San Gallo, num. 31. soccorsi di alcuni di quelli abitanti. Stante l'ora tarda, viene rimessa la prosecuzione della discnssione del regolamento in parola ad una prossima seduta. Previa lettura ed approvazione del presente processo verbale, la seduta è sciolta. Aiitikl..tiiíEs .441Y 30 gennaio. comunale si adunerà — Il Consiglio lunedì prossimo primo febbraio e giorni successivi. 1. 0 redenti. vigore al o appena per l'approcederà che negli Ire al più iella tassa che coalla tassa locativo m m ediaquale dola tassa Dpoggiat3, 11 regolacolo così un tempo a, sul vaprima di mente inna del vii inali, do3 Anta, la lo, da agli comu- olamento oz zi neri, enderanno ,li non napoi la voi termine - le prendon Garzella e fione della i botte di i asportata riduzione )otte tale un veicolo vengono I regolaacepiti: per la vuo,ro la città e una per dover ese ani mali, tale da li n veicolo no ». curiosa e 3 rte e che cugino si nche da un n'Ere pèrò » , in unessa che essa Marchesa levarselo ; capitava sso, e le persuaderchè dice: . doro, d'oro. odo molto superficiale Comico al di, delicato lue amanti. llusioni 15 indicare ed esperto. tanto bene »etiche. n ;e non equie continne di valoit .to presso le — La spoglie mortali di Sua Eminenza monsignore cardinale Corsi arcivescovo di Pisa, che si trovavano in deposito in una cappella del Camposanto urbano racchiuse in tre casse cinte da opera muraria fino dall'anno 1870, non essendo possibile inumarle nell'interno della Primaziale come il Corsi stesso, vivente, ne aveva mostrato desiderio, avevano ieri provvisoria sepoltura nel Camposanto suddetto. Alle ore 10 ant. Sua Eminenza monsignor arcivescovo Micallef celebrava nella • cappella maggiore una messa privata alla quale assistevano i canonici, la Università dei cappellani, diversi parroci, i seminaristi e la venerabile Arciconfraternita, della Misericordia. Terminata la messa muovevano processionahnente, prima la compagnia della venerabile Arciconfraternita della Misericordia, poi i seminaristi, poi i cappellani, quindi i canonici e per ultimo monsignor Micallef, e si dirigevano alla cappella dove si costudiva la bara. Questa intanto, con sopra la pianeta e la mitra, era stata deposta davanti alla porta della cappella stessa e circondata da grossi ceri. Fatto cerchio, sono state recitate le preci di rito e quindi la bara è stata portata e calata nella fossa, di là poco distante. Allora monsignor Micallef con la sua simpatica 'voce, che ci è parso tradire l'interna commozione, ha pronunziato l'ultimo requiem. Così ha avuto termine la pietosa cerimonia. Sebbene questa funzione sia stata fatta in forma privata e non ne fosse corsa voce per la città, abbiamo notato esservi intervenuta molta gente, la quale vi ha assistito coi segni del più profondo rispetto ed a capo scoperto. . ALESSANDRO BELIONI Gennte Resp, — La donna Prassede Buoncristiani di anni 68, scendeva circa le ore 6 pom. di giovedì scorso, la scala di una casa posta in via dell'Annunziata, allorchè giunta a mezzo di essa, perdeva uno zoccolo. Chinatasi per raccoglierlo precipitò giù per il rimanente della scala, necagionandosi due gravi lesioni al capo, che le produssero una congestione cerebrale, in seguito alla quale dopo due ore cessava di vivere. — Mentre certa Genuflessa Ferri;di anni 20, 'di Bibbona, si trovava nelle ore pom. del 25 a lavare della gremigna in un fosco, presa forse da repentino malore cadde nel medesimo, ove miseramente annegò. •■■■--.11-4/■-•■■• Dannai, 31, avrà luogo come già annunziamme, al Politeama Pisano il Gran Torneo dei Velocipedisti fiorentini, che, si deve alla Società Carnevalesca, dei Negozianti. Il programma è il seguente: Alle ore 11 i Velocipedisti saranno ricev uti alla stazione dalla Direzione della Società, e percorrendo le vie seguenti: via Vittorio Emanuele, Ponte di mezzo, Borgo, Piazza dei Cavalieri, via Santa Maria, tutto il Lungarno Regio e Mediceo, passeggio delle Piagge, giungeranno al Polileama. Al Politeama, saranno eseguiti i seguenti esercizi: — - —Nella decorsa settimana sono stati eseguiti i seguenti arresti : per lesioni 3, per disordini 5, per furto 11, per precedente condanna 1, per violenze 3, per ingiurie qualificate 2, per tentato omicidio 1, per vagabondaggio 1, per questua 6, per danno dato 7. - 4. Esercizio. Volteggi sopra il velocipede. 2. Un cappello roteante sopra il velocipede. 3. Salti del trappolino col velocipede. 4. Due cappelli roteanti sopra il velocipede. 5. Gruppi in due ed in tre sopra il velo.' cipede. 6. Giuoco e presa della rosa con quattro velocipedi. 7. Sbarra sopra il velocipede. 8. Salita sul tavolo e fermata eseguita da un giovinetto di 12 ann;.. . BIBLIOG RAFIA È stato pubblicato in questi giorni il fascicolo II dell' AGRICOLTURA ITALIANA, periodico mensile diretto dal professore Girolamo Caruso, direttore dell' Istituto Agrario nella nostra Università. Contiene le seguenti materie: Monografia sulla coltivazione del bergamotto, G. Carnso. Le razze italiane di animali bovini nei Concorsi regionali agrari, A . Zanelli. Considerazioni zootecniche sulla produzione cavallina in Italia, A. Vachetta. Relazione sul Concorso regionale di Novara, D. Mirabelli. Rassegna di chimica industriale agricola, L. Gabba. Rassegna economico-agraria, V. E. Rassegna della stampa, F.Mina Palumbo. - 4-111",..• Rivista finanziaria settimanale AFFITTO O VENDITA L'Esposizione finanziaria assai confortante, l'arrivo di Garibaldi passato tranqu illissimamente, nonchè lo splendido voto di fiducia ottenuto dal Ministero sull'ordine del giorno Cairoli valsero a trarre le nostre Borse da quello stato di atonia nel quale da qualche tempo erano cadute. La Rendita salì fino a 74, 05 per restare poi a 73, 90. Però l'opinione generale è piuttosto favorevole a questo titolo, ed i più credono che presto raggiungerà il corso di 75; corso non molto esagerato, ove si pensi ehe il 5 per cento francese ha da qualche tempo superato il corso di 100, e che le rendite degli altri Stati sono relativamente assai più alte della nostra. Più sostenute le Banche italiane a 1895, atteso il dividendo di lire 52 per azione. Crediamo che gli 'azionisti abbiano ad essere ben contenti del dividendo medesimo. Ed infatti con una crise finanziaria così grave quale si fu quella dei mesi passati, con tanti disastri, nessuno poteva sperare simili riLe Banche toscane da 1600, corso al quale si mantenevano da vario tempo caddero in pochi giorni a 1550. Causa di questo ribasso è la voce, piuttosto fondata, che il dividendo annuo non abbia ad essere superiore alle lire 85 per azione. Il eredito mobiliare con molti affari, dopo aver toccato il corso di 730 resta piuttosto sostenuto a 718. Sono tuttora molto incerte e molto contraddittorie le opinioni su questo titolo: conviene attendere l'adunanza che sarà tenuta in Firenze nel prossimo febbraio, per vedere un movimento di qualche importanza. Non ostante si prevede da era che il dividendo annuo non sorpasserà le lire 25 per azione. Assai sostenute le azioni delle strade ferrate livornesi a 320, e quello meridionali a 360. Le obbligazioni ricercate, specialmente quelle livornesi a 210. Il sottoscritto rende noto che in virtù di pubblico contratto del 23 gennajo 1874 rogato in Lucca notar° Pardi, reg. a 563, libro 54, f. 140, si fece acquirente di tutti gli utensili, attrezzi ed edifizi per la fabbricazione di pasta da cuocere spettanti una volta al di lui fratello Gustavo, addivenuto affittuario in forza del contratto medesimo. Gli attendenti che desiderassero entrare in trattative per prendere in affitto o comprare gli edifizi suddetti e quanto altro sono pregati di rivolgersi dal sig. Cristoforo Poli, fabbricante di pasta in Piazza delle Vettovaglie. Pisa, a di 28 gennaio 1875. LEOPOLDO GRESSI. ,A5.434 AVVISO INTERESSANTE Per il prossimo aprile si _Affitta e si Vende urla F'arnaacia posta in Asciano presso Pisa, parrocchia di oltre duemila abitanti, la quale trovasi sufficientemente fornita di tutti i suoi oggetti di uso farmaceutico, e provveduta di medici nali; a modicissirno prezzo nel primo, o secondo caso. Per le condizioni rivolgersi alla Farmacia Passerini in Pisa, dal sig. Enrico Bertuccel I i. Al centro del Lungarno Me. diceo allittasi un vasto e nuovo Magazzino: per le trattative dirigersi via Borgo largo n. 0 24, primo piano. Il primo lotto sarà posto all'incanto per lire novantaquattromilaquatAVVISO. trocentoquarantasei (lire 94446, 00); Con testamento pubblico del dì 27 Ed il secondo lotto per lire trenmarzo 1866 rogato Rosoni, regi- tottomiladuecentosettantaeette ( strato a Pisa il 20 aprile succes- re 38277). Descrizione dei beni. sivo, il signor Giov. Gualberto Bini Lotto I. - Una villa o fattoria di San Giovanni alla Vena istituì detta «Tegoni» con 'Casa padronale suoi eredi universali i suoi due fie annessi,- e num. 6 poderi con case gli maschi Lorenzo e Francesco coloniche e annessi, denominati Bini . 1 medesimi producendo la «santa Giacinta, terre a mano, qappiole, Poder Nuovo, Giardino, san fele di inerte del loro padre, avLorenzo e Petriolo, Fornaci e sant' venuta nel comnne di Vicopisano nel dì 25 dicembre 1867 e la copia Eugenia» situati per la massima parto in comunità di Radicondoli, e autentica del detto testamento,ha.nno per una piccola parte in comunità richiesto che fossero iu tes ta loro di Castel Nuovo di Val di Cecina, voltate sul registro sociale della confinati dal torrente Fodera, LanSocietà anonima costruttrice il ponte ducci, Pieragli , botrone , botro del sull'Arno preaso la Botte, le azioni ean Lorenzo e fosso Ricavolo. Due poderi con case coloniche i che appresso, accese in conto e faccia situati in comunità di Castel Nuovo del testatore. di Val di Cecina, denominati ertenIl sotto,. ri tto amnrinietratore, in { tia 1. 1 e Rantia 2.e confinati dal coerenza dell' articolo 131 dello sta- torrente Fodera, Lenzi, e beni sututo sociale invita chi ha da op- periormente descritti. Lotto II. - Tre poderi con case porre deduzioni contro le cartelle di numero 177 e 178, a presentarle coloaiche denominati «Querce, santa Giulia e Capannacce » situati in al sottoscritto entro un mese dal comunità di Castel Nuovo ci Val di della terza ed ultima pubblica- di Cecina, confinati dal fiume Cezione del' presente avviso; ed ai ter- cina, botro delle Burignanne, Ghilli, Serafini, Lenzi Michele ed altri, e mini del susseguente articolo 132 tali quali detti beni sono descritti so non comparirà veruna opposinel bando di vendita redatto dalla zione, 0980 amministratore unitaCancelleria di questo Tribunale li 7 mente al cassiere volterà le dette ottobre 1874, e nella perizia ginazioni, tanto sul registro sociale diciale del sig. Antonio Pilastri in atti esistente. quanto sulle cartelle, in cento e Volterra li 28 gennaio 1875. faccia dei richiedenti signori Bini. D. Luigi Bonichi pro c. (53) Vicopisano, li 22 gennaio 1874. (Terza pubblicazione). . 1 . ' L'Amministratore Dott. A. Pa,cini. (38-3) (Terza pubblicazione). prima nel 23 marzo 1864 al volume 135, articolo 82, in ordine a sentenza •del Tribunale di prima istanza di Pisa del dì 8 marzo detto, e l' altra del dì 29 gennajo 1866 al volume 146, articolo 46, accesa in ordine al contratto di transazione e convenzioni dei 30 dicembre 4865 rogato Marcacci, registrato a Pontedera il 19 gennaio 1866; Che la prima di dette iscrizioni gravava una casa posta in Pisa in via l'Amore, che fu al richiedente Marinesi espropriata dal Comune di Pisa ed oggi è demolita, e forma perciò ostacolo al ritiro del prezzo, ed al pagamento degli aventi interesse sul medesimo; Che peraltro non ha ragione di sussistere, in quanto la sentenza, in forza delda quale fu accesa la detta iscrizione, rimase inefficace per il successivo giudizio d' appello, che fu poi abban ionato; ed il credito relativn fu transatto col rammentato contratto rogato Marcacci, ed assicurato con l'altra iscrizione del 29 gennaio 1866; Che interessa sommamente che venga remosso quest' ostacolo al ritiro del prezzo suddetto, e venga dal Tribunale, con sentenza, ordineta la radiazione definitiva di quella iscrizione essendo difficile il potere ottenere dai contestati eredi Borsò il necessario consenso atteso il loro numero, ed il vario ed incerto loro domicilio. E tali contestazioni ferme stanti, sempre alle richieste che sopra, io sottoscritto usciere ho citato e cito i nominati signori Giuseppe, Antonio', Carlo e Giacomo Borsò, Bartolommeo Barsotti ne' nomi, Maria Carmignani vedova Borsò ne'nomi, Angiolo Borsò, Alaide Borsò nei Lupetti, Angiola Borsò nei Napoli, e Lorenzo o Vincenzo Borsò tutti sopra qualificati, e domiciliati, a comparire avanti il Tribunale civile e correzionale di Pisa udieuza fissa che sarà tenuta la mattina del dì diciannove febbrajo prossimo avvenire a ore dieci, per sentire, previa la contestazione dei fatti che sopra, ordinare con sentenza eeeguibile provvisoriamente nonostante opposizione o appello e senza cauzione, al sig. Conservatore dell'ufizio delle ipoteche di ! isa, la definitiva radiazione dai suoi registri della iscrizione accesa sotto dì 23 marzo 1864 al voi. 135, articolo 82, attesa la inefficacia del titolo dal quale resulte, e per sentire emettere ogni altra dichiarazione cli ragione e di giustizia, con portare le spese- del presente giudizio a carico degli assegnamenti esistenti presso il Comune di Pisa, o a carico di chinneine si facesse opponente alle giuste richieste dell' istante medesimo. Ho offerto infine ai detti Borsò comunicazione dei rammentati documenti mediante deposito nella Cancelleria del Tribunale nel terinine di legge. (50) L'usciere -Angiolo Zoi. AVVISO. Rendesi noto che all' udienza, tenuta dal Tribunale civile di Pisa del dì ventisei gennaio cadente fu rinviato l'incanto, per mancanza di oblatori, ilei beni espropriati a pregiudizio dei signori fratelli Carlo' , Virgilio ed altri Leoncini, di che nel bando del dì venti ottobre 1874, all' udienza del dì nove febbraio prossimo avvenire, e con un nuovo sbasso del I O per cento: e così il 1. 0 lotto per il prezzo di L. 1916, e cent. 46; il 2.° lotto per il prezzo di L. 2721, 57; il 3.0 lotto per il prezzo di L. 832, 55; il 4.0 lotto per il prezzo di L. 1342, 50; il 5.0 lotto per il prezzo di L. 6,863, 69. Questo dì 28 gennaio 1875. (51)D. Germano &verini. AVVISO. Con testamento pubblico del di 16 febbrajo 1869 rogato Santerini, registrato a Pontedera, il dì 9 settembre 1872, la signora Anna Rossoni nei Batini, di San Giovanni alla Vena, istituì suoi eredi universali nella quota disponibile i signori dott. Serafino, Santi, dott. Luigi e affaello %tini suoi figli maschi. I medesimi signori fratelli Batini producendo la fede di morte della loro madre avvenuta nel comune di Vicopisano sotto dì e la copia autentica del citato testamento, hanno richiesto che fossero in faccia loro voltate sul registro sociale de:ia, Società anonima costruttrice il Ponte sull' Arno presso L'anno 18settantacingne, e quela Botto, lo azioni che appresso, acsto di venticinque del mese di cese in conto e faccia della testagennaio; trice. Alle richieste di Silvestro MariIl sottoscritto amministratore, in nasi bracciante demiciliato in Pisa, coerenza dell'art. 131 dello statuto ammesso al benefizio del patrocinio sociale invita chi ha da opporre gratuito con decreto della Comdeduzioni contro lo cartelle di nu- missione presso il Tribunale, civile di questa città del 20 luglio 1874, mero 167, 168. 169 e 170, a pre- rappresentato dal procuratore legale sentarle al sottoseritto entro un avvocato Vincenzo Collodi, mese dal dì della terza ed ultima Io sottoscritto usciere del Tribupubblicazione del presente avviso; nale civile e correzionale di Pisa, od ai ternaiaì del susseguente ar- ivi domiciliato, al seguito, ed in coerenza del decreto di detto Triticolo 132 se non comparirà veruna, bunale del dì 4 settembre 1874 col opposizione,esso amministratore uni- quale fu autorizzata la citazione tamente al cassiere volterà le dette per pubblici proclami degrinfrascri tazioni, tanto sul registro sociale i ti eredi del fu Angiolo Borsò, quanto sulle cartelle, in conto e contestato e contesto ai signori faccia dei richiedenti signori Batini. Giuseppe, Antonio, Carlo, e Giacomo Borsò, Bartolommeo Bareotti Vicopisano, li 22 gennajo 1875. come tutore dei minori figli del fu L'Amministratore Gaetane Boreò, Maria Carmignaui (37-3) vedovadi Angiolo fu Giacinto Bersò, Dott. A. Pacini. conio madre, e rappresentante dei propri figli Ferruccio e Teresa Borsò, Angiolo e Alaide figli in età magAVVISO. gioro del fu Emanuele Borsò o di Si rende noto che uel 19 novem- Clementina Carmignani, la seconda bre 1874 non avendo avuto luogo, moglie di Giulio Lupetti, come ereper mancanza di offerenti, la vendita di ancora del loro fratello Ettore al pubblico incanto dei beni immo- Boreò, tutti domiciliati in Pisa; bili, sulle istanze del signor conte Angiola del fu Giacinto Borsò mosenatore Feclerigo De Larderel, e glie di Felice Napoli, e Lorenzo o quindi dei sigg. commendatore Tom- Vincenzo del fu Angiolo quond. Giamaso Mati e Alida Pochain nei Mieti cinto Borsò bis3erti domiciliati coniugi, 08C1188i a pregiudizio del Roma; sig. conte avv. Niccolò Carlo MaChe a carico di C990 richieriscotti, questo Tribunale civile di dente furono acceso all'uffizio delle Volterra rinviò l'incanto medesimo ipoteche di Rea due iscrizioni dai all'udienza del dì 25 febbrajo 1875 signori Gaetano, Giuseppe ed altri con un nuovo sbasso del dieci per Borsò, fra i queli figurano alcuni cento, o così: di essi contestati, e loro autori, la ( Tip. - aolewo, AVVISO PER NUOVO INCANTO Per mancanza di oblatori Anche al quarto incanto dei beni, che appresso, espropriati a danno di Angelo Aneuini di Todiano, mandamento di Norcia, e ad istanza del signor Giuseppe Mori amministratore dei signori Fratelli tlamaiori di Siene, domiciliato a Ca,etiglione della Pescaia, rappresentato dal suo procuratore legale avvocato Ernesto Ruggieri, e pei quali beni fu aperto l'incauto sul puzze di lire 2324,40; Il Tribunale civile di Volterra con sua ordinanzae del giorno 25 gennaio corrente,registrata con marce, da una lira posciaannullata, fissato un nuovo incanto per la udienza pubblica del giorno venticinque del mese di febbrajo prossimo venturo a ore undici antimeridiano col ribasso del venti per cento; per cui l'incanto sarà aperto sul prezzo di lire 1859,52, od alle condizioni tutte espresse nel relativo bando, ostensibile in questa cancelleria. Una casa in Piombino nella via già Leopolda ed oggi Vittorio Emanuele, segnata al numero civico 5 con botteghe e stanze annesse, di , - - - - ele-eeee- •dominio diretto dei figli ed eredi nobili sigg. Ca,mmillo ed Albizzo fradel fu Domenico Magnani di Pescia, telli Carini, rappresentataal catasto gravata dell'annuo canone livellare • della comunità stessa di Lari nella di lire 35, 48, descritta al catasto sezione colla particella di n. 506 della comunità di Piombino nella articolo di stima. La suddetta casa è di libera pra sezione A, particella di num. 349 in parte; articoli di stima 343, 343, prietà, e verrà esposta in vendita .nn solo lotto per il prezzo di ita della rendita imponibile di lire 381,,33, e per l'accertamento dei fab- liane lire 4266 (al netto di ogni • qualunque detrazione) attribuitogl bricati della rendita, imponibile di dal perito sig. Alessandro Valli con lire 253,50, a cui confina il Corso la sua relazione registrata a Ponte Vittorio Emanuele, Leopoldo dora il 20 marzo 1874, approvata Picini Giuseppe, Maberini Giuseppe dal Tribunale civile di Pisa con il ed Ulisse Foresi. Dalla Cancelleria del Tribunale suddetto decreto del 13 ottobre 1874 cui per tutti gli effetti dovrà aversi di Volterra ìi 27 gennaio 1875. sempre intiera relazione. Il Cancelliere Dott. A. °dalli. ( 56 ) Esattoria Comunale di Pisa Avviso per vendita coatta d'immobili. Si fa noto al pubblico che alle ore 10 antimeridiane del giorno 4 marzo 1875 p. v. avrà luogo nella Pretura del primo mandatnento di Pisa la vendita al pubblico incanto di un fabbricato posto in via Calcesana, spettante al sig. Dame Augusto di Giovanni debitore dell' Esattore comunale di Pisa, e rappresentato al catasto in sezione C, particelle n. 1332 e 1333 in parte, articolo di stima n. 1244, della rendita catastale di lire 79, 33, valutato per il prezzo di L. 773, 46. Se nel giorno suindicato non avrà luogo l'aggiudicazione, Si procederà ad un secondo a terzo incanto nei giorni 11 e 18 marzo suddetto. Coloro che vorranno concorrere all'asta dovranno giustificare i1 deposito fatto del 5 per cento sul prezzo che si apre l' incanto. Il deliberatario dovrà, entro tre giorni dall'aggiudicazione, pagare l' intiero prezzo. Le spese d'asta, tassa divegistro e contrattuali, sono a carico delPaggi Li dicatari o . Pisa 28 gennajo 1875. L'Esattore - G. Catola. (52) AVVISO D'ASTA. Si fa noto che all' udienza del Tribunale civile di Pisa del 26 gennajo 1875 rimasero invenduti i lotti di n.° 10 e 11 dei beni escussi a danno di Pellegrino ed altri Pellegrini di Calci investiti dal maggiore Alessandro Arding,hi, e il Tribunale ordinò un nuovo incauto per la udienza del 9 febbrajo prossimo con uu undecimo ribasso del 10 per cento - Per cui alla detta udienza saranno 'nuovamente esposti agli incauti il lotto decimo per lire 2332,01, e il lotto undecimo per lire 1387, 41. Fatto li 30 gennajo 1375. (54)G. Beltrami Proc. - ■ii.11111•39.=. 4111111MMIIMMIMMIN BANDO Per vendita d'immobili al pubblico incanto. In esecuzione del deereto proferito dal Tribunale civile di Pisa (Camera di Consiglio) il 13 ottobre 1874, sulle istanze del sig. Luigi Barnini possidente domiciliato Ponsacco, nella sua qualità di tutore del minore Davide del fu Devid Sordi, esso pure residente in Ponsacco, la mattina del dì otto febbraio 1875 a ore 10 antimeridiane , nella sala delle udienze della Regia Pretura di Lari, e davanti il sottoScritto cancelliere di questo , medesimo Tribunale, per la esecuzione dell'incanto >medesimo opportunamente delegato con il suddetto decreto 13 ottobre 1874, avrà luogo la vendita ai pubblico incan o al maggiore, e migliore offerente e secondo le prescrizioni di legge, dello infrascritto stabile di proprietà del suddetto minore David Sordi. Descrizione dello stabile. Una casa a due piani di numero dieci stanze tutta; con luogo comodo, forno con caldana, e cantina sotterranea, sorretta da archi murati, posta al di fuori del castello di Leri, e precisamente lungo la via Comunale detta di sotto la Chiesa di Lui e di circonvallazione del detto paese segnata, del munente civico A 1, ed alla quale confinano: le L% detta, "Via Comunale, 20 30 sig. Adriano Casini,40 . " Condizioni della vendita. 1.0 Chiunque vorrà rendersi offerente, dovrà prima dell'incanto depositare p: esso. il Cancelliere infraseritto il dechno del prezzo superiormente indicato; e più lire 300 per l'importare appr ossimativ o delle spese dell'incanto, della sentenza di vendita, registro, trascrizione e quant'altro etc. 2.0 compratore anderà al possesso dello stabile dopo che la vendita sarà pur essa divenuta inretrattabile. E da quel giorno corrisponderàcol frutto del 5 per 010 sul prezzo di liberazione ali' effettivo saldo del medesimo, non meno che le imposizioni regie e comunitative, e qualunque altra tassa gravar possa v ràli il 3detto stabile. compratore ritenersi nelle mani il prezzo fruttifero come è stato già detto, per erogarsi, e pagarsi cautamente e come gli verrà occorrendo, ordinato dal Tribunale. 4.0 Il casamento predetto s'intenderà venduto e reepettivamente comprato nello steto e grado in ceti si ritrova al giorno della liberazione, ne, il compratore potrà mai per qualsiasi titolo e causa avere diritto a nessuna riduzione, e defalco Le xiucauto, prezzo. sul5.. spese della sentenza di vendita, della tassa di registro, della trascrizione della sentenza, médesitna,iscrizione ipotecaria contratto, voltura estimale ed ogni altra relativa, saranno tucte a carico del compratore. Lari, dalla Cancelleria della Regia Pretura, li 28 gennaio Il C 18:ce. ?liere FRANCESCO MIIZZI. (55) ■ramer■Melm a ci silwOMMI■ Avviso per nuovo incanto. Per mancanza di oblatori al secondo incanto di parte dai beni di che appresso, espropriati a danno di Giovanni e Durvalle Cappellini come figli ed eredi del fu Giuseppe Cappellini possidenti domieiliati a Piombino, e ad istanza del sig. Sabatino Segnò poesidente dideniciliato in Firenze ed elettivamente in Volterra presso il suo procuratore lee gale avvocato Cesare Ridolfi, ed esposti in vendita per L. 14934, 36, Tribun • le . civile di Volterra con sua ordinanza del giorno 25 del corrente mese, registrata con inarca, da una lira, poscia annullata, ha fissato un nuovo incanto per la pubblica udienza del giorno 22 marzo prossimo venturo ore undici antimeridiane col ribasso di un ventesimo, e così l'incanto sarà aperto sul prezzodi L. 11947, 56,.ed alle condizioni tutte trascritte nel relativo bando verbale ostensibite, in questa cancelleria. Lotto settimo. - Un tenimento di terra , fondo livellare spettante, quanto al doiniaio diretto, ai signori Giuseppe , Alessandro ,e Leonetto fratelli Cipriani di Livorno, cui si corrisponde l'annuo canone di lire 1176, 01, situato nella comunità di Piombino, detto «Tenuta di Franciana » diviso in due predj, con aja, e casetta colonica di due stanze, capannone per il bestiame, ed un piccolo casotto annesso, rappresene tato sopra i campioni catastali della comunità stessa in sezione G dalle particelle di num. 86, 87, 83, 89, 90, 91, 215, 376, 378, 379, 384, 266, 267, 283, 284, 285, 345, 288, 289, 290, 291, 293. 292, 294, 295, 396, 297, 298, 299, 286, 287, 300,-341, 344 e 399, con la complessiva rendita imponibile di lire 639, 77. Dalla Cancelleria del Tribunale di Volterra, li 27 gennaio 1875. Il Cancelliere (57)D. A. Ortalli. e E