Domenica

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Domenica
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ANNO X Num. 9
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NEL: REGNO
5 semestre — 2, 50 trimestre
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dieC.4r.tn3itni 10 il nurrelrormtrata
ANNUNZI E INSERZIONI
Atti giudiziari, amministrativi e rvisi particolari
ceni.. 25 per linea o spazio di linea. Inserzioni
nel oarpo del giornale lire una per linea o spazio
corrispondente: dopo la !Irina del gerente oent.
80 per line& o spazio corrispondente.
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UFFICIALE
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31 Gennaio 1875
Domenica
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ED ArdrtiíNiSTRATIVI
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N esimenti 011160‘pa$
PítovacIALE E CoMUNA LE
Pisa, 30 gennaio di
dei prodotti nel recinto daportare e mettere in vendita le carni, doziarioL. 766000, 00
vranno pagare presso 1TM zio daziario Iella
Dazio devoluto al Comune
porta più. prossima al loro esercizio le somme
stilla Minate
vendita degii stessi
che appreso, cioè:
proietti
36000, 00
Cena 60 1.4er oeni capo di bestia yeecina .
Tesai per la fabbricazione
della birka e delle acque gasse 1000, 00
'Oent. .20 per ogni animale suino. o caprino.
Diritte di occupazione di
Cent. 15 per ogni animale pecorino.
Il Sindaco di Pisa:
spazii ed aree . pubbliche
30, 00
Dagli esercenti molto lontani dalla città,
Tassa. sui cani
800, 00
Vista h delibf3razione de dì 7.dicembre
come quelli di Riglione, Putignano, O ratojo,
Diritti di segreteria spettanti
decorso, approvata dalla Deputazione' prov iu- e S. Erinete, il pagamento della tassa sarà
al Comune
1200, 00
ciale il di 4 stenta;
Prodotti della revisione del
fatto in meno 4 lei Veterinario steso, o (lei
dazic-consumo
200, 00
Vista la deliberazione della Giunta del dì suoi aiuti debitamente riconosciuti, che no
Tassa
di
licenza
ginnatuale
1900,
00
23 detto;
rilasceranno una ricevuta staccata da appoDetta, sugli esercizi e rivenNotifica,:
sito bollettario.
dite
1000, 00
1. Tutti gli esercenti il mestiere di maNulla è innovato rispetto alle altre dispoTributi comunali
130000, 00
cellare nella parte rurale del Comune, prima sizioni già in vigore, che non sono contrarie
compresa la tassa sul valor lorativo, di cui
di amin azzare qualunque bestia dovranno a quanto viene esposto nella presente notiin appresso sark tenuta parola.
invitare il Veterinario a ciò destinato ,dal
Tassa di difesa dall'Amo sui
ficazione.
Municipio, perchè proceda alla opportuna
fabbricali
(li città17200, 00
7. Sarà in fa,colta del Veterinario, o euoi
Tassa sulla vuotatura dei pozzi neri, di
visita ed apponga sulla bestia il bollo quanaiuti debitamente riconosciuti, di praticare
cui pure, dice il relatore, sarà tenuta in apdo abbia riconosciuto che è sana.
delle visite straordinarie nelie botteghe dei
presso parola
e 8000, 00
2. Prima, che sia levata intieramente
macellati, sia da soli, sia in compagnia delle
Totale della categoria 5. a L. 963330, 00
pelle dalla bestia già stata visitata prece- guardie municipali.
Categeria 6. 3 — Contabilità speciali
dentemente alla macellazione, dovrà essere
8. I contravventori alle disposizioni preordinarie.
chiamato di nuovo il Veterinario che apporsenti incorreranno nella multa di lire 50,
Quota
per
la
percezione
delle imposte agrà il bollo sulle carni in varie parti, e solo
salva l'azione penale.
giunte ai centesimi addizionali
dopo questa operazione le carni stesse poL. 59000, 00
9_ Il perito incaricato della visita, del comunali
tranno esser poste in vendita.
parte
ordinaria
delle
La
Entrate,
che ambollo delle bestie e delle Carni è il Veterimonta a lire 1,095,950,35 essendo eeaurita,
3. La bollatura dei suini dovrà regolarsi
nario comunale Luigi Malvaldi, che potrà
il Relatore dà lettura del
dal Veterinario nel modo che esso reputerà
valersi nel disimpegno delle sue funzioni di
TITOLO II.
più opportuno.
due altri veterinari da lui dipenderai come
Categoria
1.3
— Entrate straordinarie
4. Le carni macellate in campagna che si
suoi aiuti, i quali saranno debitamente Aped eventuali.
introducono in città, non ostante che siano
provati e muniti d'une carta di recognizione
Prezzo dì alienazione di beni
munite del bollo, debbono essere accompacomunali
3000, 00
e di permesso firmata dall'Autorità coniu
gnate ai pubblici ammazzatoi per una nuova i
Mutui passivi
546332, 85
I nale.
Premi
sull'Imprestito naziorecognizione, secondo il disposto dell'art. 32 ,
i
10. Il Veterinario od alcuno dei suoi aiuti
nale
6000, 00
del Regolamento del 23 giugno 1863.
I sarà reperibile ai pubblici macelli nelle ore
Ottava
e
nona
rata
d'
amIl
Veterinario
non
dovrà
permettere
la
5.
in cui questi stanno aperti.
mortamento dell'imprestito namacellazione delle bestie, nè la vendita dellee
11. Tutte le sopraespresse disposizioni an- zionale 27170, 00
carni, prima di essersi accertato dell'eseguito
Rata dell'imprestito Canesi co-
dranno in vigore col 1.0 febbraio pross'ino.
pagamento della tassa di bollo, e d'avere
al contratto 11 ottobre 1870
me
110, 00
Pisa, dal Palazzo municipale
Entrate dell'anno precedente
riconosciuto che il numero e la qualità deLi 27 gennaio 1875.
da far fronte alle spese dell'algli animali e la quantità delle carni corri17 Sindaco — M. RIZZAI!.
legato 62, ed economie e residui
sponde alla denunzia fatta pel pagamento --•
attivi verificabili nell'anno 1874 100000, 00.
della tassa. Quando il Veterinario riconoTotale della categoria 1. a L. 682612, 85
scerà non esatta tale denunzia, sospenderà
CONSIGLIO
COMUNALE
DI
PISA
Categoria 2. a — Contabilità
la macellazione delle bestie e la vendita
speciali straordinarie.
delle carni, finchè il macellar° che richiede
Sussidio del Governo poi
Sessione ordinaria di autunno.
von dell'Arim
26000, 00
la bollatura non siasi posto in piena regola,
2.a Convocazione.
Somme
ricavabili
dai
residui
salva l'applicazione della multa ove ne sia
(Continuazione e fine: vedi num. 8).
dell'espropriazioni eseguite, dai
il caso.
Adunanza pubblica del dì 14 ottobre 1874.
materiali delle detnolieioni delle
6. Per la tassa del bollo sanitario gli eserCategoria 5. a — Tasse e diritti diversi. case cc.
10000, 00
centi, innanzi di macellare le loro bestie o
Dazio devoluto al Comune sull'introduzione
Entrate impreviste por con-
ira
a del
i nouesso
PARTE UFFICIALE
A
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-
5
siatezione
quisto
3 chino
anche
APPENDXCE
CORRIERE FIORENTINO
Il Carnevale che ha ispirato una delle più
nobili e belle poesie di Giosuè Carducci è la
stagione abituale, come ognun sa, dei divertimenti. Veramente parrebbe che sulle espansioni intime la legge umana non dovesse avere influenza, e che il ricrearsi, anzichè da
i desiLine da
z ionate
mon,icane
ia può
mza.
doppio
ire, da
rIETTI.
una convenzione sociale, fosse suggerito dall'animo disposto all'onesta letizia. I selvaggi
che non hanno provato i benefici effetti della
civiltà si divertono quando a loro pare, e
quando ne sentono il desiderio e la capacità:
a noi invece i programmi delle Società Carnevalesche limitano l'allegria a uno spazio
breve, al più di trenta o quaranta giorni. Naturalmente questi consigli non sarebber dati
se non trovassero frequenti e festose accoglienze tanto presso l'opulento signore che vi
trova una occasione di dissipare la noia abituale, conio presso l'economo e modesto padre
di famiglia, che dimentica le sue abitudini di
temperanza e di parsimonia, quanto anche
presso l'operaio pronto a sacrificare alle follie carnevalesche l'ultimo avanzo del talamo
nuziale. Ma queste sono disquisizioni
-
e più che altro fuori di proposito : certo è produzioni scelte nel migliore repertorio franche lo spazio interposto fra l' Epifania e le cese e italiano furono: le Yillage elaboratisCeneri si rende gradito per le riunioni di fa- simo idillio di Feuillet, troppo fine per un
miglia, perje agapi amichevoli, per le splen- pubblico ordinario, non per quello che lo sendide feste che riuniscono in gara di eleganza ti ed applaudi calorosamente, le Cachemire
e di pompa i felici della terra, e per la fre- X-B-T di La,biche e Nus, pauchade esilarante,
quenza ed il lusso degli spettacoli. Qui ognuno l'operetta graziosa Bonsoir Voisin; l'applaupuò scegliere il divertimento conforme alle dito proverbio di De Renzis; Tra moglie e
sue abitudini e ai suoi gusti: io non esiterei marito non ínettere un dito, l'elegante comper gli spettacoli, specialmente quando si media di Castelnuovo Bere o affogare, e un
tratti d'una buona commedia bene interpetra- proverbio nuovissimo: A nemico che fugge
ta. Però questo gaudio purissimo dello spirito ponti d'oro di autore incognito, che non fu
attraversano, o, l'ignoranza dei comici non più tale quando gli applausi lo costrinsero a
sempre abili a rendere le delicatezze e le sfu- mostrarsi al pubblico; proverbio di cui ci rimature dal'autore, o le esigenze del pubblico serbiamo a parlare più estesamente fra poco.
spesso ingiusto o male ispirato. Ciò non si può 11 pubblico era quanto si poteva desiderare di
dire assolutamente delle due recite di bene- meglio: le notabilità letterarie e delld scienza
ficenza che ebber luogo a Firenze nelle sere sparivano in mezzo alle fresche e gioviali fidel quindici e del diciotto di questo mese.
sonomie delle eleganti signore dell'aristocrazia
San Filippo Neri, quando sentiva l'allegro indigena ed esotica. Un lusso di toilette come
fragore delle danze entrava nelle sale a chie- potrebbe esigere una festa di ballo, una pomder sussidii per i poveri: il comm. Carlo Peri, pa di colori vistosi, di veli serici, di stoffe
provvido e premuroso direttore della pia Casa opulente facevan risaltare viepiù le bianche
di lavoro, ha perfezionato questo sistema di carnagioni, morbide e liscio, gli occhi penegeniale filantropia, e le sue recite di benefi- tranti e ammaliatori, le abbondanti capigliacenza sono effetto di una idea opportuna e ture bionde come raggio di sole o nere come
felicissima. Nessun impresario con maggiore ala di corvo. Gli attori superarono la fama
abilità e fortuna del signor Peri seppe mai che gli avea preceduti e che gli diceva inicombinare un insieme di artisti così affiatati ziati ai difficili e fecondi misteri dell' arte :
fra loro, così padroni della parte, quanto le già i più accreditati diari fiorentini mi hanno
gentili e nobili signore e i cortesi cavalieri preceduto in queste °numerazione dei loro
che acconsentirono a dare queste recite. Le meriti, e poco conseguentemente mi resta da
,
t
Pubblicazione Giovedì e Domenica
Non si assume responsabilità oth per
,
slasociazioni fatto ali' uffizio del giorntilo
corsi del Governo e Provincia, e
restauri
L.
4000, 00
Entrate straordinarie ricavabili dall' affitto di alcune case
e terreni espropriati 1800, 00
Incassi o rimborei per quote
Governative e Provinciali sulle
200000, 00
imposte arretrate al 1872
Penali sugli incassi di contribuzioni arretrate •6000, 00
Altre entrate straordinarie (rata della liquidazione dei crediti
per pregtazioni fatto alle truppe negli anni 1859, 60, 61) per
partite di livello, frutti arre7200. 00
trati ec.
Totale della categoria 2.a L. 255000, 00
Con questa utegor;a, dice il Relatore, rimane esaurita anche la parte straordinaria
dello Entrate e con Pace?, l'intiero Bilancio
r preventivo, la di cui reca,pitolazione dà i reguenti resultati:
Entrate ordinarie
L. 1095950, 35
Entrate straordinarie937612, 85
Totale delle Entrate
spese ordinarie
Spose straordinarie
Totale delle Spese
L. 2033563, 20
L. 1813927, 87
e 579635, 33
L. 2393563e 20
Eccedenza passiva L. 36000-0, 00
da sovrimporsi ai tributi diretti.
A queeto punto il Relatore fa, es-ervere,
come deduzione fatta dalle lire 360,00il sovrimposte ai tributi diretti, il defieil k
Bilancio sarebbe di lire 54633'2, 8 i a la
parte ordinaria o quella straordinaria; dovendo questo colmarsi con un muta.e
Giunta ha bisogno di aver dal Consiglio
una vera e propria autorizzazione a contrarre il mutue stesso appena essa lo creda conveniente. La Giunta, egli dice, ton.;cia della
fiducia di cui l'avete sempre onorata, non
esita anche a domandarvi facoltà pHtesto
ampie in questo propoeito, ol è pereiò che
essa presente atia v3:3tru, 3.1.nzione il seguente
schema.
Il Coneiglio:
V:ste le resuitanze del Bilancio preventivo pel 1875 che tre la parte crlinerie
quella, straordinaria si cle tele CO!! un deficit
di lire 546322, 85, quale occorre colmare con
un irnprestito,
Sutorizen, le Giunta, ora per quando
essa !o troverà cenvenientea a contreree il
prestito sud letto in quei medi e sotto quella
forme che reputerà più convenienti e vanteggiesi agli intaresei dei Coinune e.
-
dire. Nonostante mi piace ricordare l' abilità
dei coniugi barone e baronessa di Ruimboldt
che potrebbero sostenere il paragone dei Migliori attori francesi mobili e stanziali, e forse
superarli: nelle scene del Mafie e del Bon soir
Voisin, mastrarono di essere inarrivabili tanto
nel patetico come nel comico; e non è gratuita
l'asserzione del cronista della Gazzetta rt Italia, quando scrive che, dopo l'Aneli per cui
fu scritto il Village, nessuno meglio della
baronessa Ruirribeidt riuscì ad interpeteare la
parte di moglie del notar°, parendoci impossibile colorire con maggior perfezione quel
carattere. La contessa Oeloska, e il duca di
Dino furono applauditissimi appena entrarono
in scena, e la buona prevenzione si mantenne
ed accrebbe durante la recita. Ugualmente
piacquero i signori di 'Falleyrand-Perigord, il
conte Alessandro Lardarel o madamigella
Bianche Light, quantunque questi due ultimi
avessero una parte piccolissima e nella quale
la loro abilità fu sacrificata. Questi recitarono
tutti in francese: in italiano recitarono il cav.
Domenico Picciolli , antico filodrammatico,
appassionatissimo per le scene e che ora ha
tentato con unjeerto successo anche la parte di
autore; il conte Enrico Gtarini che nn largo
censo e un nome illustre allontanano dal culto
assiduo dell'arte nella quale potrebbe riuscire
emulo fortunato del Zoppetti e del Poli; e il
signor Sebastiano Cellesi disinvolto o naturalissimo attore del quale, per non dir altro, si può
-
.
Dopo brevi parole del conelgliere Antoni
riconosciutasi dagli adunati l' assoluta convenienza del proposto schema di deliberazione, il Presidente lo pone ai voti e l è approvato per alzata e seduta alla unanimità,
astenutisi i componenti la Giunta.
Dopodichè, il Presidente invita gli adunati
a votare l'i nsietne del Bilancio tanto dello
attivo che del passivo, siccome è stato partita per partita approvato.
Eeeguitasi la votazione per alzata e seduta, il Bilancio preventivo per l'anno 1875 è
approvato alla unanimità dei voti favorevoli.
Sospesa la seduta, dopo breve istante viene
riaperta colla lettura " ed approvazione del
verbale.
Il Presidente quindi invita il consigl ier Dini a riferire sul Reeolamento per
una tassa sul valor locativo, dichiarando
the s'intenlerenne approvati tutti gli articoli sui quali non verranno fatte osservazioni, riservandosi poi la votazione sull'intiero
regolamento al termine della discu;esione.
Il Relatore dà lettura dei singeli articoli
del regolamento; e dopo semplici schiarìmenti chiesti dai coadunati, e colla sola aggiunta fatta all'art. 4, che cioè « la imposta
in parola sarà dovuta sia che i mobili si trovino in tutto o in parte dell'appartamento e e
con una lieve modificazione all'art. 18 e l'aggiunta di una disposizione transitoria; dopo
essere stato il regolamento medesimo articolo per articolo approvate, viene poi per
alzata e seduta approvato alla unanimità
dei voti favorevoli nel complesso del suo
contesto, che resulta del seguente tenore:
Regolamento per la tassa sul valore locativo.
Art. 1. È istituita nel Comune di Pisa
una tassa sul valore locativo delle abitazioni
e immediate loro dipendenze ai termini del
decreto legislativo 28 giugno 1866, numero 3023 e del R. decreto relativo 31 gennajo 1867 numero 3524, e del presente rePolamento.
22
Art. 2. Per immediate dipendenze delle
abitazioni s'intendono indistintamente i siti
e i locali che n@ formino un annesso o un'appendice, quand' anche siano materialmente
disgiunti dalla casa o dall' appartamento,
come i parchi, i giardini, le scuderie, i fondi e le rimesse, salve le eccezioni espresse
negli articoli seguenti.
4rt. 3. La tassa è dovuta da o nni cittadino' o straniero che tenga a sua disposizione
nel territorio del comune, sia come proprietario sia come affittuario, una o più case o
uno o più appartamenti con mobili, siano
questi .proprii od altrui, e sia che alle case,
o appertanienti vadano uniti o no dei locali
di immediata dipendenza, e quando tali abitazioni rientrino in una delle categorie che
saranno determinate negli articoli seguenti.
Art. 4. L'imposta è dovuta anche quando
le case o gli appartamenti' non siano abitati o lo siano di rado o solo qualche mese
dell'anno, ed anche quando per una parte
dell'anno restino sprovvisti di mobili, e sia
che i mobili si trovino in tutta o soltanto
in parte delle case o appartamenti ridetti.
Art. 5. Per le case o appartamenti che
si affittano senza mobili l'imposta è dovuta
da quegli che la tiene in affitto.
-
-
E nel caso che questi li subaffitti in tutto
o in parte con mobili o senza, egli è pure
tenuto al pagamento dell' imposta, con diiitto di rivalersene verso i subinquilini.
Art. 6. Per le case o appartamenti o camere che si affittano mobiliate, l'imposta è
dovuta dal proprietario con diritto di rivalersene verso quello o quelli che lì prendono
direttamente in affitto.
Art. 7. La società, i circoli, i casini e
stabilimenti privati sono imposti in nome
collettivo e in ragione dei locali di cui hanno
l'uso o la disponibilità.
Art. 8. Sono esenti dalla imposta:
a) Le case o quartieri *ho non siano
forniti di mobili in verun tempo dell'anno;
b) LA costruzioni rurali destinate esclusivamente all'abitazione dei coltivatori, o al
ricovero del bestiame o alla conservazione
e prima manipolazione dei prodotti agrarii;
e) Gli opifizii e gli stabilimenti 'd'industria e commetetio di qualunque genere, coi
magazzini che ne dipendono;
d) I locali degli Uffizi pubblici, dei Convitti, dello Scuole pubbliche e private, delle
Società di mutuo soccorso, degli stabilimenti
di beneficenza, come Ospedali, Orfanotrofi,
ed Asili infantili.
Art. 9. L'esenzione non comprende le Camere o gli appartamenti abitati dai Direttori, Amministratori, Impiegati, ed insegnanti
addetti agli uffici e stabilimenti indicati
nell'art. precedente, e quand'anche non venga da essi per tali alloggi corrisposto alcun
tto .
Art. H. Agli effetti della clasazione si
cumulane i fitti attribuiti a quartieri che
sebbene materialmente divisi servono per
abitazione di individui della medesima famiglia e che convivano insieme.
Art. 11. Per l'applicazione della tassa
sul valor locativo, la Giunta inviterà tutti
i presunti contribuenti all'imposta a dichiarare su schede che saranno loro inviate colle
necessarie indicazioni, a forma degli articoli
10, 11, 12, 13, del R. decreto 31 gennajo
1867, numero 3524, gli cementi necessarii
alla tassazione relativa.
Art. 12. I contribuenti saranno tenuti a
restituire all'Ufficio comunale, colla loro dichiarazione, le echede loro trasmesse dal Sinbaco entro quindici giorni dall'avv enuto ricevimento.
Art. 13. Tutti coloro che quantunque soggetti a tassa a norma del presente regolamento, non ricevessero la scheda per fare la
loro dichiarazione, dovranno entro quindici
giorni computabili da quello dell' avviso da
pubblicarsi dal Sindaco, richiedere e restituire essi stessi la scheda all'Ufficio comunale.
Art. 14. Le dichiarazioni di cui sopra
potranno anche esser fatte oralmente agli
incaricati di riceverle all'Uffizio comunale; i
quali saranno tenuti a trascriverle immediatamente e in presenza del dichiarante sulle
schede, registri o moduli a ciò destinati.
Il dichiarante dovrà autenticare colla propria firma le dichiarazioni fatte. Se non sapesse scrivere, 'e dichiarazioni saranno firmate da persona che il dichiarante indicherà
come di sua fiducia.
Art. 15. Per l'applicazione dell'imposta,
e per le ammende cui sarà soggetto il contribuente che omettesse di fare la sua dichiarazione o la facesse infedele, saranno seguite le prescrizioni degli articoli 10, 11,
12, 13, 14, del R. decreto 3 1 gennaio 1867,
numero 3524.
Art. 16. Le dichiarazioni presentate dai
contribuenti saranno sottoposte all'esame
di una Commissione di Sindacato per l'accertamento del valer locativo.
Art. 17. Questa Commissione sarà nominata ogni anno non più tardi del mese
di agosto dal Consiglio comunale, e si comporrà di tre membri effettivi, due almeno
dei quali dovranno appartenere al Consiglio
comunale, e di tre supplenti. I tre effettivi
sceglieranno fra essi il Presidente della Commissione.
Art. 18. Questa Commissione prenderà
in eeame le schede presentate, e potrà valersi di tutti quei mezzi che crederà convenienti, d'accordo colla Giunta municipale,
per accertarsi della veridicità o no delle
denunzie fatte dai contribuenti, e rettificarle
quando ne sia il caso. I contribuenti, gli
inquilini e subinquilini dovranno presentarsi
ad ogni invito che venga fatto loro dalla
Commissione di Sindacato, e prestarsi a qualunque altra richiesta della Commissione
stessa sotto pena di incorrere in un'ammenda da lire 2 a lire 50 quando essi si rifiutino:
Art. 19. La Commissione di Sindacato inscriverà d'ufdcio e in apposita tabella, quei
centribuenti che non avessero fatta la dichiarazione e che essa riterrà soggetti a
tassa, colle indicazioni necessarie alla applicazione della tassa stessa.
Art. 20. A cura della Commissione sarà
formata la tabella dei contribuenti Al:imposta, facendo figurare insieme -alla imposta
stessa il valore °cativo dai contribuenti dichiarato, e quello dalla Commissione accertato.
A tale scopo la Commissione avrà a sua
disposizione un Impiegato comunale.
Art. 21. La tabella indicata nell'art. precedente resterà osteusibile nell'Ufficio comunale per 15 giorni computabili da quello
dell'avviso da pubblicarsi dal Sindaco per
avvertire in proposito i contribuenti, e invitarli, quando lo credano conveniente, a
presentare i loro reclami.
Art. 22. I reclami saranno presi in esame e risoluti dalla Commissione di Sindacato
in un tempo non maggiore di un mese dal
giorno in cui spirerà il termine per la presentazione dei reclami medesimi. Le decisioni saranno notificate agli interessati.
Art. 23. Contro le decisioni della Commissione di Sindacato è ammesso il ricorso
alla Deputazione provinciale entro 20 giorni
dalla ricevuta notificazione, la quale deciderà entro un mese dal giorno in cui le
sarà pervenuto il ricorso (articolo 21 del citato
R. decreto), e saranno in tutto il resto osservatele prescrizioni degli articoli 22, 23,
24, 25 e 26 del R. decreto succitato.
Art. 24. L'imposta sarà progressiva, e le
pig oni saranno divise nelle 11 categorie se-
Da 701 a 750 il 4
per cento
•
751 a 800 il 4 112
•
801 a 85011 5
•
851a 900i1 51t2
» 901a 950i1 6
» 951 a 1000 il 6 112
• 1001 a 1100 il 7
a 1250 l' 8
• 1251 a 1500 il 9
• 1501 in su il 10
Art. 26. L'imposta sarà determinata ogni
anno in base a questo articolo sino a nuova
disposizione del Consiglio.
Art. 27. Negli anni successivi a quello
nel quale questa tassa andrà in vigore, la
revisione dei valori locativi accertati nell'anno precedente e gli accertamenti dei -valori
locativi delle abitazioni nuove o che siano
sfuggite all'imposta saranno fatte colle norme precedentemente iudicate.
Art. 28. La Gienta potrà, quando lo
creda. conveniente , stabilire che vengano
fatte revisioni straordiearie dei ruoli, e nuovi
accertamenti secondo le norme precedenti.
Disposizioni transitorie.
La tassa s'intenderà andare in vigore al
1.0 gennaio 1875, e a quest'oggetto appena
ottenute le superiori approvazioni per l'applicazione della tassa stessa, si procederà
immediatamente alle operazioni di che negli
articoli precedenti; allo scopo di porre al più
presto possibile in esazione i ruoli della tassa
per l'anno 1875.
Il consiglier Fangacei propone che coloro che sono colpiti ad un tempo dalla tassa
di famigiia e da, quella sul valore locativo
debbano essere posti nella classe immediatamente inferiore a quella nella quale dovrebbero essere nella tassazione per la tassa
di famiglia. Tale proposta essendo appoggiata,
il Relatore dice che sarà aggiunto al regolamento sui tributi comunali un articolo così
concepito:
« Coloro che saranno colpiti ad un tempo
dalla tassa di famiglia e da quella sul valor locativo saranno imposti per la prima di
queste tasse nella classe immediatamente inferiore a quella nella quale, a forma del vigente regolamento pei tributi comunali, dovrebbero essere assegnati e.
Esperimentatasi per ' alzata e seduta la
votazione, viene il suesptesso articolo, da aggiungersi al regolamento sui tributi comunali, approvato alla unanimità.
Si passa alla discussione del regolamento
per la tassa sulla vuotatura dei pozzi neri,
ed il Presidente dichiara che s'intenderanno
approvati tutti gli articoli sui quali non nasceranno osservazioni, riservandosi poi la votazione sull'intiero regolamento al termine
della discussione.
Dopo breve discussione, alla quale prendon
parte in special modo i consiglieri Garzella e
Fe derighi i quali insistono p r la riduzione della
tassa
da l.1,50 a lire una per ogni botte di
fino a 700
Categ.
I
dimensioni tali da dover essere trasportata
II Da 701 a 750
•
su carro con due animali; e per la riduzione
751 a 800
da lire una a centesimi 50 per ogni botte tale
801 a 850
e
IV
da poter essere trasportata sopra un veicolo
V e
851 a 900
tirato da due animali o a mano; vengono
901 a 950
•
VI
approvati gli articoli 1.a e 2.° del regola
mento ridetto, e resultano così concepiti:
eVII t
951 a 1000
Art. 1. E stabilita una tassa per la vuo1001 a 1100
•
VIII 7>
tatura dei pozzi neri e cloache entro la città
1101 a 1250
IX
e
di Pisa.
1251 a 1500
•
X
Art. 2. « Questa tassa sarà di lire una per
1501 in SU.
•
XI
ogni
t, botte di dimensioni tali da dover esArt. 25. Le pigioni della prima catego- sere trasportata su carro con due animali,
ria saranno esenti da imposta. Per quelle e sarà di lire 0,50 per ogni botte tale da
delle altre categorie l'imposta verrà stabi- poter essere trasportata sopra un veicolo
tirato da un solo animale o a mano ».
lita nel modo seguente:
-
,SSIMMOM1177,911~.,..
ricordare l' aver fatto molta figura recitando
da primo attore giovane colla signora Marini.
Con questi furono applauditi il marchese
Filippo Torrigiani, la signorina Bandettini , e
la contessina Righini leggiadra e furba soubret-te. Ma non credo di far torto al merito degli
egregi signori che ho rammentato se affermo
la contessa Giulia Cellesi-Amati aver diviso i
trionfi delle due serate con i coniugi Ruimboldt.
Questa signora, giovine e bella, alle grazie della
persona aggiunge il dono d'una cultura fine e
d'uno spirito intelligente. Non è la prima occasione questa nella quale io l'ho sentita recitare,
ma adesso più che mai son convinto della perizia che ella vi adopera, disponendo, oltre le
doti accennate, d'un timbro di voce carezzevole
e soave, e d'una naturalezza così scevra d'affett azione, che non si può pretendere maggiors
ient e.
Pepe) ogni promessa va mantenuta, e non
potrei chiudere questa rassegna senza parlare
con diffusione del proverbio nuovissimo dell'autore incognito, cui piacque il pseudonimo di
Rossi-Neri. Innanzi tutto mi par dovere dichiarare che il sig. Rossi-Neri è precisamente il
conte Carlo Costa-Reghini, operoso patrizio
pistoiese. Questo signore fornito d'un bollo o
versatile ingegno, discorre con eguale fiecilità ed
eleganza di letteratura e di commercio, di arte
e d'industria, e la prova più chiara è questo
proverbio scritto negli ozii del suo uffizio, che
è quello di Direttore della Banca Nazionale to-
scana. Lo scriver proverbi è divenuto una mania per italiani, solo paragonabile all'antica
che vi era per i sonetti. Anche senza parlare
dei tentativi rimasti prudentemente celati presso i rispettivi autori, dei proverbii che si recitano nelle case particolari, nelle riunioni campestri, non v'è compagnia sia di primo od ultimo ordine, la quale non ammannisca agli spettatori ordinari e abituali una dose non indifferente di lavori di questo genere. L'inconveniente più ovvio a osservarsi è che, in questa
maniera il genere facilmente viene in uggia;
l'altro meno facile a riflettersi è la difficoltà. di
tentare questo genere che richiede una tendenza speciale dell'ingegne. Infatti il proverbio inteso come deve essere e come l'hanno inteso
Alfredo de Musset ( Caprice', il faut que une
porte soit ouverte ou ferraée), Arimmd Barte
(eloineau de Lesbia), ha bisogno di sfumature
così sottili e tenui le quali solo riescono a un
ingegno squisitamente artistico. Ferdinando
Martini vi è riuscito nel Peggio Passo, e questo proverbio sarà forse l'unico che rimarrà
nella storia letteraria fra le molteplici e varie
prove che fino ad ora sono state tentate.
Gli innumerevoli autori dei proverbi non
riflettendo a questo, sbagliano il titolo e fanno invece delle ceis medie, o meglio delle
arse che mancano assolutamente d' una dote precipua del proverbio, la forma cioè
eletta ed elegantissima. Il signor Righini ha
fatto una cosa molto savia, e si è regolato
in modo che il suo proverbio tiene dell' una
e dell' altra maniera, e il suo lavoro riesce
perciò più pregevole e attraente. Immagina
egli che una marchesa Sofia, vedova s'intende, ami mi cavalier Enrico. Questo cavaliere
Enrico va a trovarla in villa e vi combina
un cugino, installatovi da qualche tempo, il
quale ha qualche pretensione sulla Marchesa.!
il Cavaliere accolto coll'usata premura se ne
lamenta e mostra il desiderio che il cugino
se ne vada;' desiderio divenuto più violento
dopo una burla tentata a suo carico dal cugino, che per istinto in lui prevedeva un
odioso rivale. A questo punto parrebbe che
la Marchesa amando il Cevaliere dovesse
principalmente cercare di contentarlo; ma
allora il proverbio non avrebbe luogo. Per
conseguenza la Marchesa, che per ragioni di
convenienza dice di non potere subito dichiarare il suo amore e finirla in quel modo,
cerca un mezzo meno sbrigativo per contentare l' irrequieto amante. E un mezzo glie
l'offre la morte d' un suo 7,io materno, che
abita a Parigi, e che le lascia una parte dell'eredità. 11 Caelaliere capisce a volo il partito
che si può trarre da questa circostanza, e
insiste presso il cugino, fingendosi incaricato
dalla Marchesa di regolare, come persona di
sua fiducia, le faccende dell'eredità. Il cugino
reclama per se questo diritto come principio
da entrare nelle buone grazie della Marchesa,
e il Cavaliere lo nega per farnelo vie più
invogliare. Finalmente dopo una curiosa e
_comica scena lavorata con molta arte e che
corre con rapidità e disinvoltura, il cugino si
mostra pronto a partire, aiutato anche da un
prestito di Enrico. Avanti di partire pèrò
esige dalla Marchesa un amplesso , in linguaggio cavalleresco , col pretesto che essa
l'aveva dichiarato suo cava!iere. La Marchesa
dopo molte esitazioni l'abbraccia per levarselo
davanti, e questi parte. Il Cavaliere capitava
appunto nel momento di quest'amplesso, e le
carezze della Marchesa non bastano a persuaderlo dell'amore che le portava, dimodochè dice:
Tanto non concedesti a me che pur t'adoro,
ed essa gli risponde:
È vero: ma a nemico che fugge ponti cróro.
Questa è la tela esposta in un modo molto
sommario, ma anche un esame superficiale
rivela la doppia natura del lavoro, comico al
massimo grado nelle scene fra i rivali, delicato
nelle leggiadre scene d'affetto fra i due amanti.
Non mancano le frasi spiritose, le allusioni bene immaginate, e tutto ciò che può indicare
nella vita dell'autore un uomo colto ed esperta
La lingua è buona; i versi forse non tanto bene
spezzati; le idee e la forma epesso poetiche.
successo di sincera stima che ebbe, se non equivale in apparenza alle clamorose e continne
ovazioni elle si fanno a molti lavori, di valore
non importa pensar quanto, è molto lusinghiero per il carattere delle persone presso le
quali fu ottenuto.
C ento
I
ata ogni
a nuova
Il Presidente
li Consigliere ansiamo
M. Rizzai.
F..CaTest.
Il Segretario
Dott. AUG. ROS3INI.
PARTE NON UFFICIALE
a quello
rigore, la
ti nell'anei
ho siano
1:31 1 e noruando lo
vengano
, e nuovi
9. Grandi Manovre militari eseguite dai veCorrispondenza di Sicilia (Carlentini), A.
Il resto senza affari.
locipedisti.
Nicolosi.
L'oro piuttosto abbondante, ed il NapoIl prezzo dei biglietti è il seguente: per
Idem di Toscana ( Sinalunga in Val di leone a 92, 10 circa.
l'ingreeso cent. 50, per la seconda galleria - Chiami.), A. Marri di Salimbeni.
oltre l'ingresso cent. 50, gradinate oltre l'inIdem di Lombardia (Lodi), G. Bellinzogresso lire 1, posti numerati sul palco sce- na, S. Cremonesi.
C O IMUNICAZIONI.
nico e prima galleria, oltre l'ingresso lire 2.
Idem del Veneto (Verona), G. Pellegrini.
Gli azionisti avranno libero ingresso in teatro
Coltivazione del mandorlo in Liguria (Cone avranno pure libero accesso alla seconda tinuazione e fine), D. Mascarello.
Al Collegio degli Avvocati di Pisa.
galleria.
Bullettino Agrario, G. Caruso.
Il sottoscritto fa noto che per sua renunLa Direzione dei Negozianti prega i proPubblicazioni inviate in dono alla Direprietari delle case situate nelle vie per le zione dell'AGRICOLTURA ITALIANA.
zla in. data 16 gennaio stante, cessò non tanto di essere Presi dente del Consiglio del»
quali passa il corteo, ad ornare di tappeti
Sommario del Bullettino Agrario.
le finestre ed i balconi.
1. Ringraziamento. 2. Dichiarazione. 3. La I' Ordine, come ancora d'essere membro del
Doryphora. decemlineata. 4. Congresso enolo- Consiglio medesimo.
Che per conseguenza gli affari presentati
— La Fiera al R. Teatro dei Ravvivati gico a Torino, 5. Provvedimenti contro la
in
quel torno di tempo alla cognizione di
verrà chiusa lunedì primo febbraio invece di Phylloxera vaetatric in Austria e in Undetto
Consiglio restarono sospesi attendendo
domani, avendo la Società destinato che gheria.
Questa pubblicazione agraria è la più ne prendeeee cognizione il Presidente da
l'incasso del lunedì vada a totale benefizio
grande
e la più completa di quante se ne eleggersi dal nuovo Consiglio che il Collegio
dei banchisti.
degli Avvocati formò in adunanza generale
La Fiera verrà, come di consueto, aperta pubblichino in Italia. Ogni fascicolo, oltre
del 17 gennaio detto.
gli
articoli
originali
e
alle
monografie
agraalle ore 6 pona.; v' interverrà la Banda della
E4 il nuovo Co nsiglie come sopra formato,
Società Filarmonica pisana; il teatro sarà rie, contiene non meno di tre o di quattro
sua riunione del 29 dello stesso prenella
rassegne,
per
mezzo
delle
quali
s'
informano
splendidamente illuminato, e verrà eseguita
sente
mese avendo ritenuto, dopo ripetute
i
lettori
dei
progressi
e
dello
questioni
atuna lotteria speciale. Il biglietto d'ingresso
a suo Presidente il medesimo sotvotazioni,
tinenti
alla
chimica
agraria
o
industriale,
è di cent. 50, con diritto, ad un numero per
toscritto,
egli dichiara di non potere accetalla
giurisprudenza
agraria,
alla
botanica
concorrere alla lotteria.
tare
tal
presidenza,
e, grato a quelli dei
crittogamica,
alla
zoologia
agraria,
cc.
Per
Secondo tutte le previsioni questa serata
ventitre
(23)
colleghi
i quali con diciotto
mezzo
della
rassegna
sulla
stampa
si
dà
contezpromette di riuscire brillaaitisairua, tanto più
voti
lo
posero
nel
ricordato
nuovo Consiglio,
che il Corpo musicale sopra accennato e za, dei lavori pubblicati nei principali giornadichiara
di
non
poterne
far
parto e renunche giustamente gode le più vive simpatie il agrarii italiani ed esteri. IL bullettino
.zia
al
compartitogli
onore.
agrario
segna
le
notizie
più
notevoli,
che
posdel pubblico, eseguirà sotto la direzione delTanto perchè a cui spetta sia la reepenl'egregio maestro cav. Carlini, scelti pezzi di sano interessare gli agricoltori. Le corrisponsabilità
delle cose da farsi.
denze da ogni parte del Regno, prendono di
musica.
Questo
dì 30 gennaio 1875.
mira gl'interessi locali dell'agricoltura, e seAvv. G. SBARRA.
— L' imperversare furioso del vento il 22 gnano le vicende dei mercati, l'andamento dei
lavori
campestri
e
dei
mercati
locali.
corrente fu fatale allo scooner Eleonora, proQuindi crediamo utile raccomandare queveniente da Livorno, comandato dal capitano
sta
importante pubblicazione ai possidenti,
Michele Labrano ed avente cinque uomini
ESTRAZIONI DEL R. LOTTO
agli
agenti e agli agricoltori.
d'equipaggio, il quale fu gettato contro la
Del 30 gennaio 1875.
L'associazione annua costa lire 12 per
scogliera della spiaggia di San Vincenzo, per
tutto
il
Regno,
e
le
domande
Si
dovranno
dicui andò in frantumi dopo inutili sforzi fatti
Firenze . . 25 34 77 5 10
rigere all'Amministrazione dell'Agricoldall'equipaggio per salvarlo. Tutte le persoRoma
. 24 68 88 25 81
ne peraltro poterono salvarsi mercè i pronti tura Italiana in Firenze, via San Gallo,
num.
31.
soccorsi di alcuni di quelli abitanti.
Stante l'ora tarda, viene rimessa la prosecuzione della discnssione del regolamento
in parola ad una prossima seduta.
Previa lettura ed approvazione del presente processo verbale, la seduta è sciolta.
Aiitikl..tiiíEs .441Y
30 gennaio.
comunale si adunerà
— Il Consiglio
lunedì prossimo primo febbraio e giorni
successivi.
1. 0
redenti.
vigore al
o appena
per l'approcederà
che negli
Ire al più
iella tassa
che coalla tassa
locativo
m m ediaquale dola tassa
Dpoggiat3,
11 regolacolo così
un tempo
a, sul vaprima di
mente inna del vii inali, do3 Anta,
la
lo, da agli comu-
olamento
oz zi neri,
enderanno
,li non napoi la voi termine
-
le prendon
Garzella e
fione della
i botte di
i asportata
riduzione
)otte tale
un veicolo
vengono
I regolaacepiti:
per la vuo,ro la città
e una per
dover ese ani mali,
tale da
li n veicolo
no ».
curiosa e
3 rte e che
cugino si
nche da un
n'Ere pèrò
» , in unessa
che essa
Marchesa
levarselo
; capitava
sso, e le
persuaderchè dice:
.
doro,
d'oro.
odo molto
superficiale
Comico al
di, delicato
lue amanti.
llusioni
15 indicare
ed esperto.
tanto bene
»etiche. n
;e non equie continne
di valoit
.to
presso le
— La spoglie mortali di Sua Eminenza
monsignore cardinale Corsi arcivescovo di
Pisa, che si trovavano in deposito in una
cappella del Camposanto urbano racchiuse in tre casse cinte da opera muraria
fino dall'anno 1870, non essendo possibile inumarle nell'interno della Primaziale
come il Corsi stesso, vivente, ne aveva
mostrato desiderio, avevano ieri provvisoria sepoltura nel Camposanto suddetto.
Alle ore 10 ant. Sua Eminenza monsignor
arcivescovo Micallef celebrava nella
•
cappella maggiore una messa privata alla
quale assistevano i canonici, la Università
dei cappellani, diversi parroci, i seminaristi e la venerabile Arciconfraternita, della
Misericordia.
Terminata la messa muovevano processionahnente, prima la compagnia della
venerabile Arciconfraternita della Misericordia, poi i seminaristi, poi i cappellani,
quindi i canonici e per ultimo monsignor
Micallef, e si dirigevano alla cappella dove
si costudiva la bara. Questa intanto, con
sopra la pianeta e la mitra, era stata deposta davanti alla porta della cappella
stessa e circondata da grossi ceri. Fatto
cerchio, sono state recitate le preci di rito
e quindi la bara è stata portata e calata
nella fossa, di là poco distante. Allora
monsignor Micallef con la sua simpatica
'voce, che ci è parso tradire l'interna commozione, ha pronunziato l'ultimo requiem.
Così ha avuto termine la pietosa cerimonia.
Sebbene questa funzione sia stata fatta
in forma privata e non ne fosse corsa voce
per la città, abbiamo notato esservi intervenuta molta gente, la quale vi ha assistito coi segni del più profondo rispetto
ed a capo scoperto.
.
ALESSANDRO BELIONI Gennte Resp,
— La donna Prassede Buoncristiani di anni
68, scendeva circa le ore 6 pom. di giovedì
scorso, la scala di una casa posta in via dell'Annunziata, allorchè giunta a mezzo di essa,
perdeva uno zoccolo. Chinatasi per raccoglierlo
precipitò giù per il rimanente della scala, necagionandosi due gravi lesioni al capo, che
le produssero una congestione cerebrale, in
seguito alla quale dopo due ore cessava di
vivere.
— Mentre certa Genuflessa Ferri;di anni 20,
'di Bibbona, si trovava nelle ore pom. del 25
a lavare della gremigna in un fosco, presa
forse da repentino malore cadde nel medesimo, ove miseramente annegò.
•■■■--.11-4/■-•■■•
Dannai, 31, avrà luogo come già annunziamme, al Politeama Pisano il Gran
Torneo dei Velocipedisti fiorentini, che, si deve alla Società Carnevalesca, dei Negozianti.
Il programma è il seguente:
Alle ore 11 i Velocipedisti saranno
ricev uti alla stazione dalla Direzione della
Società, e percorrendo le vie seguenti: via
Vittorio Emanuele, Ponte di mezzo, Borgo,
Piazza dei Cavalieri, via Santa Maria, tutto il
Lungarno Regio e Mediceo, passeggio delle
Piagge, giungeranno al Polileama.
Al Politeama, saranno eseguiti i seguenti
esercizi:
—
-
—Nella decorsa settimana sono stati eseguiti
i seguenti arresti : per lesioni 3, per disordini
5, per furto 11, per precedente condanna 1,
per violenze 3, per ingiurie qualificate 2, per
tentato omicidio 1, per vagabondaggio 1, per
questua 6, per danno dato 7.
-
4. Esercizio. Volteggi sopra il velocipede.
2. Un cappello roteante sopra il velocipede.
3. Salti del trappolino col velocipede.
4. Due cappelli roteanti sopra il velocipede.
5. Gruppi in due ed in tre sopra il velo.'
cipede.
6. Giuoco e presa della rosa con quattro
velocipedi.
7. Sbarra sopra il velocipede.
8. Salita sul tavolo e fermata eseguita da
un giovinetto di 12 ann;..
.
BIBLIOG RAFIA
È stato pubblicato in questi giorni il fascicolo II dell' AGRICOLTURA ITALIANA, periodico
mensile diretto dal professore Girolamo Caruso, direttore dell' Istituto Agrario nella
nostra Università.
Contiene le seguenti materie:
Monografia sulla coltivazione del bergamotto, G. Carnso.
Le razze italiane di animali bovini nei
Concorsi regionali agrari, A . Zanelli.
Considerazioni zootecniche sulla produzione cavallina in Italia, A. Vachetta.
Relazione sul Concorso regionale di Novara, D. Mirabelli.
Rassegna di chimica industriale agricola,
L. Gabba.
Rassegna economico-agraria, V. E.
Rassegna della stampa, F.Mina Palumbo.
-
4-111",..•
Rivista finanziaria settimanale
AFFITTO O VENDITA
L'Esposizione finanziaria assai confortante,
l'arrivo di Garibaldi passato tranqu illissimamente, nonchè lo splendido voto di fiducia
ottenuto dal Ministero sull'ordine del giorno
Cairoli valsero a trarre le nostre Borse da
quello stato di atonia nel quale da qualche
tempo erano cadute.
La Rendita salì fino a 74, 05 per restare
poi a 73, 90. Però l'opinione generale è
piuttosto favorevole a questo titolo, ed i
più credono che presto raggiungerà il
corso di 75; corso non molto esagerato,
ove si pensi ehe il 5 per cento francese ha da qualche tempo superato il corso
di 100, e che le rendite degli altri Stati sono relativamente assai più alte della nostra.
Più sostenute le Banche italiane a 1895,
atteso il dividendo di lire 52 per azione.
Crediamo che gli 'azionisti abbiano ad essere
ben contenti del dividendo medesimo. Ed
infatti con una crise finanziaria così grave
quale si fu quella dei mesi passati, con tanti disastri, nessuno poteva sperare simili riLe Banche toscane da 1600, corso al quale
si mantenevano da vario tempo caddero in
pochi giorni a 1550. Causa di questo ribasso è la voce, piuttosto fondata, che il dividendo annuo non abbia ad essere superiore
alle lire 85 per azione.
Il eredito mobiliare con molti affari, dopo
aver toccato il corso di 730 resta piuttosto
sostenuto a 718. Sono tuttora molto incerte
e molto contraddittorie le opinioni su questo
titolo: conviene attendere l'adunanza che
sarà tenuta in Firenze nel prossimo febbraio, per vedere un movimento di qualche
importanza. Non ostante si prevede da era
che il dividendo annuo non sorpasserà le
lire 25 per azione.
Assai sostenute le azioni delle strade ferrate livornesi a 320, e quello meridionali a 360.
Le obbligazioni ricercate, specialmente quelle livornesi a 210.
Il sottoscritto rende noto che in virtù
di pubblico contratto del 23 gennajo 1874
rogato in Lucca notar° Pardi, reg. a 563,
libro 54, f. 140, si fece acquirente di tutti
gli utensili, attrezzi ed edifizi per la fabbricazione di pasta da cuocere spettanti
una volta al di lui fratello Gustavo, addivenuto affittuario in forza del contratto
medesimo.
Gli attendenti che desiderassero entrare
in trattative per prendere in affitto o comprare gli edifizi suddetti e quanto altro
sono pregati di rivolgersi dal sig. Cristoforo Poli, fabbricante di pasta in Piazza
delle Vettovaglie.
Pisa, a di 28 gennaio 1875.
LEOPOLDO GRESSI.
,A5.434
AVVISO INTERESSANTE
Per il prossimo aprile si _Affitta
e si Vende urla F'arnaacia
posta in Asciano presso Pisa, parrocchia
di oltre duemila abitanti, la quale trovasi
sufficientemente fornita di tutti i suoi oggetti di uso farmaceutico, e provveduta
di medici nali; a modicissirno prezzo nel
primo, o secondo caso.
Per le condizioni rivolgersi alla Farmacia Passerini in Pisa, dal sig. Enrico
Bertuccel I i.
Al centro del Lungarno Me.
diceo allittasi un vasto e nuovo Magazzino: per le trattative dirigersi via Borgo largo n. 0 24, primo piano.
Il primo lotto sarà posto all'incanto per lire novantaquattromilaquatAVVISO.
trocentoquarantasei (lire 94446, 00);
Con testamento pubblico del dì 27
Ed il secondo lotto per lire trenmarzo 1866 rogato Rosoni, regi- tottomiladuecentosettantaeette (
strato a Pisa il 20 aprile succes- re 38277).
Descrizione dei beni.
sivo, il signor Giov. Gualberto Bini
Lotto
I. - Una villa o fattoria
di San Giovanni alla Vena istituì
detta «Tegoni» con 'Casa padronale
suoi eredi universali i suoi due fie annessi,- e num. 6 poderi con case
gli maschi Lorenzo e Francesco
coloniche e annessi, denominati
Bini . 1 medesimi producendo la
«santa Giacinta, terre a mano, qappiole, Poder Nuovo, Giardino, san
fele di inerte del loro padre, avLorenzo e Petriolo, Fornaci e sant'
venuta nel comnne di Vicopisano
nel dì 25 dicembre 1867 e la copia Eugenia» situati per la massima
parto in comunità di Radicondoli, e
autentica del detto testamento,ha.nno per una piccola parte in comunità
richiesto che fossero iu tes ta loro di Castel Nuovo di Val di Cecina,
voltate sul registro sociale della confinati dal torrente Fodera, LanSocietà anonima costruttrice il ponte ducci, Pieragli , botrone , botro del
sull'Arno preaso la Botte, le azioni ean Lorenzo e fosso Ricavolo.
Due poderi con case coloniche
i
che appresso, accese in conto e faccia situati in comunità di Castel Nuovo
del testatore.
di Val di Cecina, denominati ertenIl sotto,. ri tto amnrinietratore, in { tia 1. 1 e Rantia 2.e confinati dal
coerenza dell' articolo 131 dello sta- torrente Fodera, Lenzi, e beni sututo sociale invita chi ha da op- periormente descritti.
Lotto II. - Tre poderi con case
porre deduzioni contro le cartelle
di numero 177 e 178, a presentarle coloaiche denominati «Querce, santa
Giulia e Capannacce » situati in
al sottoscritto entro un mese dal comunità di Castel Nuovo ci Val
di della terza ed ultima pubblica- di Cecina, confinati dal fiume Cezione del' presente avviso; ed ai ter- cina, botro delle Burignanne, Ghilli,
Serafini, Lenzi Michele ed altri, e
mini del susseguente articolo 132
tali quali detti beni sono descritti
so non comparirà veruna opposinel bando di vendita redatto dalla
zione, 0980 amministratore unitaCancelleria di questo Tribunale li 7
mente al cassiere volterà le dette ottobre 1874, e nella perizia ginazioni, tanto sul registro sociale
diciale del sig. Antonio Pilastri in
atti esistente.
quanto sulle cartelle, in cento e
Volterra li 28 gennaio 1875.
faccia dei richiedenti signori Bini.
D. Luigi Bonichi pro c.
(53)
Vicopisano, li 22 gennaio 1874.
(Terza pubblicazione).
.
1
.
'
L'Amministratore
Dott. A. Pa,cini.
(38-3)
(Terza pubblicazione).
prima nel 23 marzo 1864 al volume 135, articolo 82, in ordine a
sentenza •del Tribunale di prima
istanza di Pisa del dì 8 marzo
detto, e l' altra del dì 29 gennajo
1866 al volume 146, articolo 46,
accesa in ordine al contratto di
transazione e convenzioni dei 30 dicembre 4865 rogato Marcacci, registrato a Pontedera il 19 gennaio 1866;
Che la prima di dette iscrizioni
gravava una casa posta in Pisa in
via l'Amore, che fu al richiedente
Marinesi espropriata dal Comune
di Pisa ed oggi è demolita, e forma
perciò ostacolo al ritiro del prezzo,
ed al pagamento degli aventi interesse sul medesimo;
Che peraltro non ha ragione di
sussistere, in quanto la sentenza,
in forza delda quale fu accesa la
detta iscrizione, rimase inefficace per
il successivo giudizio d' appello, che
fu poi abban ionato; ed il credito
relativn fu transatto col rammentato contratto rogato Marcacci, ed
assicurato con l'altra iscrizione del
29 gennaio 1866;
Che interessa sommamente che
venga remosso quest' ostacolo al
ritiro del prezzo suddetto, e venga
dal Tribunale, con sentenza, ordineta la radiazione definitiva di
quella iscrizione essendo difficile il
potere ottenere dai contestati eredi
Borsò il necessario consenso atteso
il loro numero, ed il vario ed incerto loro domicilio.
E tali contestazioni ferme stanti,
sempre alle richieste che sopra, io
sottoscritto usciere ho citato e cito
i nominati signori Giuseppe, Antonio', Carlo e Giacomo Borsò, Bartolommeo Barsotti ne' nomi, Maria
Carmignani vedova Borsò ne'nomi,
Angiolo Borsò, Alaide Borsò nei
Lupetti, Angiola Borsò nei Napoli,
e Lorenzo o Vincenzo Borsò tutti
sopra qualificati, e domiciliati, a
comparire avanti il Tribunale civile
e correzionale di Pisa udieuza
fissa che sarà tenuta la mattina
del dì diciannove febbrajo prossimo
avvenire a ore dieci, per sentire,
previa la contestazione dei fatti
che sopra, ordinare con sentenza eeeguibile provvisoriamente nonostante
opposizione o appello e senza cauzione, al sig. Conservatore dell'ufizio delle ipoteche di ! isa, la definitiva radiazione dai suoi registri della iscrizione accesa sotto dì 23 marzo 1864
al voi. 135, articolo 82, attesa la
inefficacia del titolo dal quale resulte, e per sentire emettere ogni
altra dichiarazione cli ragione e di
giustizia, con portare le spese- del
presente giudizio a carico degli assegnamenti esistenti presso il Comune di Pisa, o a carico di chinneine si facesse opponente alle giuste
richieste dell' istante medesimo. Ho
offerto infine ai detti Borsò comunicazione dei rammentati documenti mediante deposito nella Cancelleria del Tribunale nel terinine di
legge.
(50)
L'usciere -Angiolo Zoi.
AVVISO.
Rendesi noto che all' udienza, tenuta dal Tribunale civile di Pisa
del dì ventisei gennaio cadente fu
rinviato l'incanto, per mancanza di
oblatori, ilei beni espropriati a pregiudizio dei signori fratelli Carlo' ,
Virgilio ed altri Leoncini, di che
nel bando del dì venti ottobre 1874,
all' udienza del dì nove febbraio
prossimo avvenire, e con un nuovo
sbasso del I O per cento: e così il
1. 0 lotto per il prezzo di L. 1916,
e cent. 46; il 2.° lotto per il prezzo di L. 2721, 57; il 3.0 lotto per il
prezzo di L. 832, 55; il 4.0 lotto
per il prezzo di L. 1342, 50; il 5.0
lotto per il prezzo di L. 6,863, 69.
Questo dì 28 gennaio 1875.
(51)D. Germano &verini.
AVVISO.
Con testamento pubblico del di
16 febbrajo 1869 rogato Santerini,
registrato a Pontedera, il dì 9 settembre 1872, la signora Anna Rossoni nei Batini, di San Giovanni
alla Vena, istituì suoi eredi universali nella quota disponibile i signori
dott. Serafino, Santi, dott. Luigi e
affaello %tini suoi figli maschi.
I medesimi signori fratelli Batini
producendo la fede di morte della
loro madre avvenuta nel comune
di Vicopisano sotto dì
e la copia autentica del citato testamento, hanno richiesto che fossero
in faccia loro voltate sul registro
sociale de:ia, Società anonima costruttrice il Ponte sull' Arno presso
L'anno 18settantacingne, e quela Botto, lo azioni che appresso, acsto di venticinque del mese di
cese in conto e faccia della testagennaio;
trice.
Alle richieste di Silvestro MariIl sottoscritto amministratore, in nasi bracciante demiciliato in Pisa,
coerenza dell'art. 131 dello statuto ammesso al benefizio del patrocinio
sociale invita chi ha da opporre gratuito con decreto della Comdeduzioni contro lo cartelle di nu- missione presso il Tribunale, civile
di questa città del 20 luglio 1874,
mero 167, 168. 169 e 170, a pre- rappresentato dal procuratore legale
sentarle al sottoseritto entro un avvocato Vincenzo Collodi,
mese dal dì della terza ed ultima
Io sottoscritto usciere del Tribupubblicazione del presente avviso; nale civile e correzionale di Pisa,
od ai ternaiaì del susseguente ar- ivi domiciliato, al seguito, ed in
coerenza del decreto di detto Triticolo 132 se non comparirà veruna,
bunale del dì 4 settembre 1874 col
opposizione,esso amministratore uni- quale fu autorizzata la citazione
tamente al cassiere volterà le dette per pubblici proclami degrinfrascri tazioni, tanto sul registro sociale i ti eredi del fu Angiolo Borsò,
quanto sulle cartelle, in conto e contestato e contesto ai signori
faccia dei richiedenti signori Batini. Giuseppe, Antonio, Carlo, e Giacomo Borsò, Bartolommeo Bareotti
Vicopisano, li 22 gennajo 1875.
come tutore dei minori figli del fu L'Amministratore
Gaetane Boreò, Maria Carmignaui
(37-3)
vedovadi Angiolo fu Giacinto Bersò,
Dott. A. Pacini.
conio madre, e rappresentante dei
propri figli Ferruccio e Teresa Borsò,
Angiolo e Alaide figli in età magAVVISO.
gioro del fu Emanuele Borsò o di
Si rende noto che uel 19 novem- Clementina Carmignani, la seconda
bre 1874 non avendo avuto luogo, moglie di Giulio Lupetti, come ereper mancanza di offerenti, la vendita di ancora del loro fratello Ettore
al pubblico incanto dei beni immo- Boreò, tutti domiciliati in Pisa;
bili, sulle istanze del signor conte
Angiola del fu Giacinto Borsò mosenatore Feclerigo De Larderel, e glie di Felice Napoli, e Lorenzo o
quindi dei sigg. commendatore Tom- Vincenzo del fu Angiolo quond. Giamaso Mati e Alida Pochain nei Mieti cinto Borsò bis3erti domiciliati
coniugi, 08C1188i a pregiudizio del
Roma;
sig. conte avv. Niccolò Carlo MaChe a carico di C990 richieriscotti, questo Tribunale civile di
dente furono acceso all'uffizio delle
Volterra rinviò l'incanto medesimo
ipoteche di Rea due iscrizioni dai
all'udienza del dì 25 febbrajo 1875
signori Gaetano, Giuseppe ed altri
con un nuovo sbasso del dieci per
Borsò, fra i queli figurano alcuni
cento, o così:
di essi contestati, e loro autori, la
( Tip.
-
aolewo,
AVVISO PER NUOVO INCANTO
Per mancanza di oblatori Anche
al quarto incanto dei beni, che appresso, espropriati a danno di Angelo Aneuini di Todiano, mandamento di Norcia, e ad istanza del
signor Giuseppe Mori amministratore dei signori Fratelli tlamaiori
di Siene, domiciliato a Ca,etiglione
della Pescaia, rappresentato dal suo
procuratore legale avvocato Ernesto Ruggieri, e pei quali beni fu
aperto l'incauto sul puzze di lire
2324,40;
Il Tribunale civile di Volterra
con sua ordinanzae del giorno 25
gennaio corrente,registrata con marce, da una lira posciaannullata,
fissato un nuovo incanto per la
udienza pubblica del giorno venticinque del mese di febbrajo prossimo venturo a ore undici antimeridiano col ribasso del venti per
cento; per cui l'incanto sarà aperto
sul prezzo di lire 1859,52, od alle
condizioni tutte espresse nel relativo bando, ostensibile in questa
cancelleria.
Una casa in Piombino nella via
già Leopolda ed oggi Vittorio Emanuele, segnata al numero civico 5
con botteghe e stanze annesse, di
,
-
-
-
-
ele-eeee-
•dominio diretto dei figli ed eredi nobili sigg. Ca,mmillo ed Albizzo fradel fu Domenico Magnani di Pescia, telli Carini, rappresentataal catasto
gravata dell'annuo canone livellare • della comunità stessa di Lari nella
di lire 35, 48, descritta al catasto sezione colla particella di n. 506
della comunità di Piombino nella articolo di stima.
La suddetta casa è di libera pra
sezione A, particella di num. 349 in
parte; articoli di stima 343, 343, prietà, e verrà esposta in vendita
.nn solo lotto per il prezzo di ita
della rendita imponibile di lire
381,,33, e per l'accertamento dei fab- liane lire 4266 (al netto di ogni •
qualunque detrazione) attribuitogl
bricati della rendita, imponibile di
dal perito sig. Alessandro Valli con
lire 253,50, a cui confina il Corso
la sua relazione registrata a Ponte
Vittorio Emanuele, Leopoldo
dora il 20 marzo 1874, approvata
Picini Giuseppe, Maberini Giuseppe
dal Tribunale civile di Pisa con il
ed Ulisse Foresi.
Dalla Cancelleria del Tribunale suddetto decreto del 13 ottobre 1874
cui per tutti gli effetti dovrà aversi
di Volterra ìi 27 gennaio 1875.
sempre intiera relazione.
Il Cancelliere
Dott. A. °dalli.
( 56 )
Esattoria Comunale di Pisa
Avviso per vendita coatta d'immobili.
Si fa noto al pubblico che alle
ore 10 antimeridiane del giorno 4
marzo 1875 p. v. avrà luogo nella
Pretura del primo mandatnento di
Pisa la vendita al pubblico incanto
di un fabbricato posto in via Calcesana, spettante al sig. Dame Augusto di Giovanni debitore dell' Esattore comunale di Pisa, e rappresentato al catasto in sezione C,
particelle n. 1332 e 1333 in parte,
articolo di stima n. 1244, della rendita catastale di lire 79, 33, valutato per il prezzo di L. 773, 46.
Se nel giorno suindicato non avrà
luogo l'aggiudicazione, Si procederà
ad un secondo a terzo incanto nei
giorni 11 e 18 marzo suddetto.
Coloro che vorranno concorrere
all'asta dovranno giustificare i1 deposito fatto del 5 per cento sul
prezzo che si apre l' incanto.
Il deliberatario dovrà, entro tre
giorni dall'aggiudicazione, pagare
l' intiero prezzo.
Le spese d'asta, tassa divegistro
e contrattuali, sono a carico delPaggi Li dicatari o .
Pisa 28 gennajo 1875.
L'Esattore - G. Catola.
(52)
AVVISO D'ASTA.
Si fa noto che all' udienza del
Tribunale civile di Pisa del 26 gennajo 1875 rimasero invenduti i
lotti di n.° 10 e 11 dei beni escussi a danno di Pellegrino ed altri
Pellegrini di Calci investiti dal
maggiore Alessandro Arding,hi, e il
Tribunale ordinò un nuovo incauto
per la udienza del 9 febbrajo prossimo con uu undecimo ribasso del
10 per cento - Per cui alla detta
udienza saranno 'nuovamente esposti agli incauti il lotto decimo per
lire 2332,01, e il lotto undecimo
per lire 1387, 41.
Fatto li 30 gennajo 1375.
(54)G. Beltrami Proc.
-
■ii.11111•39.=. 4111111MMIIMMIMMIN
BANDO
Per vendita d'immobili al pubblico
incanto.
In esecuzione del deereto proferito dal Tribunale civile di Pisa (Camera di Consiglio) il 13 ottobre
1874, sulle istanze del sig. Luigi
Barnini possidente domiciliato
Ponsacco, nella sua qualità di tutore
del minore Davide del fu Devid Sordi, esso pure residente in Ponsacco,
la mattina del dì otto febbraio 1875
a ore 10 antimeridiane , nella sala delle udienze della Regia Pretura di Lari, e davanti il sottoScritto cancelliere di questo , medesimo
Tribunale, per la esecuzione dell'incanto >medesimo opportunamente delegato con il suddetto decreto 13
ottobre 1874, avrà luogo la vendita
ai pubblico incan o al maggiore, e
migliore offerente e secondo le prescrizioni di legge, dello infrascritto
stabile di proprietà del suddetto minore David Sordi.
Descrizione dello stabile. Una casa
a due piani di numero dieci stanze
tutta; con luogo comodo, forno con
caldana, e cantina sotterranea, sorretta da archi murati, posta al di
fuori del castello di Leri, e precisamente lungo la via Comunale detta
di sotto la Chiesa di Lui e di circonvallazione del detto paese segnata, del munente civico A 1, ed alla
quale confinano: le L% detta, "Via Comunale, 20 30 sig. Adriano Casini,40
.
" Condizioni della vendita.
1.0 Chiunque vorrà rendersi offerente, dovrà prima dell'incanto depositare p: esso. il Cancelliere infraseritto il dechno del prezzo superiormente indicato; e più lire 300 per
l'importare appr ossimativ o delle spese dell'incanto, della sentenza di
vendita, registro, trascrizione e
quant'altro etc.
2.0 compratore anderà al possesso dello stabile dopo che la
vendita sarà pur essa divenuta inretrattabile. E da quel giorno corrisponderàcol frutto del 5 per 010 sul
prezzo di liberazione ali' effettivo
saldo del medesimo, non meno che
le imposizioni regie e comunitative,
e qualunque altra tassa gravar possa
v ràli
il 3detto stabile.
compratore ritenersi
nelle mani il prezzo fruttifero come
è stato già detto, per erogarsi, e
pagarsi cautamente e come gli verrà
occorrendo, ordinato dal Tribunale.
4.0 Il casamento predetto s'intenderà venduto e reepettivamente
comprato nello steto e grado in ceti
si ritrova al giorno della liberazione, ne, il compratore potrà mai per
qualsiasi titolo e causa avere diritto a nessuna riduzione, e defalco
Le xiucauto,
prezzo.
sul5..
spese
della sentenza di vendita, della tassa di registro, della trascrizione della sentenza, médesitna,iscrizione ipotecaria
contratto, voltura estimale ed ogni
altra relativa, saranno tucte a carico del compratore.
Lari, dalla Cancelleria della Regia
Pretura, li 28 gennaio
Il C
18:ce. ?liere
FRANCESCO MIIZZI.
(55)
■ramer■Melm
a
ci
silwOMMI■
Avviso per nuovo incanto.
Per mancanza di oblatori al secondo incanto di parte dai beni
di che appresso, espropriati a danno
di Giovanni e Durvalle Cappellini
come figli ed eredi del fu Giuseppe
Cappellini possidenti domieiliati a
Piombino, e ad istanza del sig. Sabatino Segnò poesidente dideniciliato
in Firenze ed elettivamente in Volterra presso il suo procuratore lee
gale avvocato Cesare Ridolfi, ed
esposti in vendita per L. 14934, 36,
Tribun • le . civile di Volterra
con sua ordinanza del giorno 25
del corrente mese, registrata con
inarca, da una lira, poscia annullata, ha fissato un nuovo incanto per
la pubblica udienza del giorno 22
marzo prossimo venturo ore undici
antimeridiane col ribasso di un ventesimo, e così l'incanto sarà aperto
sul prezzodi L. 11947, 56,.ed alle condizioni tutte trascritte nel relativo
bando verbale ostensibite, in questa
cancelleria.
Lotto settimo. - Un tenimento di
terra , fondo livellare spettante,
quanto al doiniaio diretto, ai signori
Giuseppe , Alessandro ,e Leonetto
fratelli Cipriani di Livorno, cui
si corrisponde l'annuo canone di
lire 1176, 01, situato nella comunità
di Piombino, detto «Tenuta di Franciana » diviso in due predj, con aja,
e casetta colonica di due stanze, capannone per il bestiame, ed un
piccolo casotto annesso, rappresene
tato sopra i campioni catastali della
comunità stessa in sezione G dalle
particelle di num. 86, 87, 83, 89,
90, 91, 215, 376, 378, 379, 384, 266,
267, 283, 284, 285, 345, 288, 289,
290, 291, 293. 292, 294, 295, 396,
297, 298, 299, 286, 287, 300,-341,
344 e 399, con la complessiva rendita imponibile di lire 639, 77.
Dalla Cancelleria del Tribunale di
Volterra, li 27 gennaio 1875.
Il Cancelliere
(57)D. A. Ortalli.
e
E