la Valle della Loira e i suoi Castelli, questa volta il nostro obbiettivo

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la Valle della Loira e i suoi Castelli, questa volta il nostro obbiettivo
Ed eccoci ancora pronti per un nuovo viaggio in terra transalpina.
Dopo le meravigliose regioni della Normandia e Bretagna, nonché
la Valle della Loira e i suoi Castelli, questa volta il nostro obbiettivo
è il sud della Francia, (tralasciamo la Costa Azzurra; l’itinerario da
Montecarlo a St Tropez già fatto in un precedente viaggio) toccheremo la
Provenza, Linguadoca-Rossiglione e Midi-Pirenei per visitare:
Camargue-paesi catari-Lourdes.
Partiamo da Cassano d’Adda alle 5 del 16 Aprile. Entriamo in
autostrada, la percorriamo fino in Francia, siamo in ProvenzaAlpi-Costa Azzurra, (A10/E80/km385,h4,45), usciamo a Cannes perché
l’autostrada francese è un salasso, percorriamo le statali, passiamo
Aix en Provence (patria di Cézanne) dipartimento de Bouches du
Rhòne (Bocche del Rodano), percorriamo strade costellate di vigneti e
alle 17 fermiamo le ruote del camper nel vero cuore della
Provenza; Avignone. Sostiamo al Park and ride P+R “Ile Piot”
N43.95213 E04.79394 (con area dedicata ai camper, vicino Ponte Bénézet, a
circa 700mt dalle mura della città, basta attraversare il ponte. Senza servizi
gratuito con navetta gratuita per il centro che passa ogni 15m fino alle 20.30
(no domenica). Sosta massima consentita 24h. Adiacente vi è anche il camping
municipale e Camping International Bagatelle-proprio di fronte al palazzo dei
papi, dall'uscita una scalinata porta sul ponte che scavalca il Rodano e si è
davanti a una delle porte di accesso delle mura della città. Fuori dal camping
c'è un battello gratis che fa da sponda a sponda e porta anche le bici).
Giusti giusti per la navetta, la prendiamo al volo e in 5m siamo
sulla sinistra del Rodano. Davanti a noi...bella e imponente la città
medievale tutta chiusa entro le mura trecentesche è protetta da 39
torri e 7 porte. Percorriamo le viuzze piene di negozietti che con il
loro profumo di lavanda mi attirano come una calamita, non so
resistere e faccio man bassa di parecchi sacchettini di lavanda e
saponette profumate. Procediamo con la visita delle mura che
circondano la città, il percorso poi ci porta nella graziosa Place de
l’Horologe munita di giostra d’altri tempi e al più antico edificio
religioso di Avignone: la romanica Cattedrale di Notre Dame des
Doms (che significa Casa del Vescovo- del XII sec.), nella cappella accanto
alla sacrestia si trova la tomba di Giovanni XXII (1345), quindi i
vicini giardini da dove godiamo il panorama sulla città, sul
Rodano, sulla Torre che Filippo il Bello fece edificare per meglio
controllare il ponte Benezet che in quel tempo collegava le due
sponde del fiume, sul Fort St.Andre e sulle Chaine des Alpilles. Poi
arriviamo al Petit Palais antica residenza degli arcivescovi
(sec.XIV-XV) e infine allo straordinario Palais des Papes, residenza
dei pontefici nel XIV sec. ed epicentro della città, è il più grandioso
palazzo gotico d’Europa, a
due passi dal famoso ponte
Benezet (1177-1185-entrambi
patrimonio UNESCO-biglietto
cumulativo Palazzo dei Papi +
Ponte di Avignon €13,5o, con
audioguide portatili in italiano).
Nel palazzo visitiamo le 25
sale poi passiamo al ponte.
Devo spezzare una lancia
per i papi…quelli del
Trecento, merito loro se
questa cittadina può vantare un patrimonio storico di grande
prestigio. Usciamo dalle mura e costeggiamo il Rodano per una
rilassante passeggiata. Nel frattempo tutte le luci della cittadina si
sono accese, quasi a ricordarci che sé fatto tardi, indi ritorniamo al
camper per la cena.
Stamattina c’è la prendiamo comoda, facciamo pochi km e siamo a
Remoulins per una tappa al sito Unesco di Pont du Gard .
N43,93785 E4,55817 (park
gratuito), tramite un viale
alberato (circa 2,5km)
arriviamo al ponte
(ingresso €7,5). (Per chi non
vuole camminare c’è
parcheggio anche vicino al
ponte N43.94758 E4.53492, €18
con ingresso fino a 5 persone).
L’imponente struttura,
ancora intatta,
capolavoro dell'Impero
Romano è un'antico acquedotto gettato sul fiume, formato da
enormi blocchi squadrati e consta di tre ordini di archi
sovrapposti; in cima vi è la galleria dentro la quale scorreva
l’acqua. L’incredibile bellezza delle sue 35 arcate 50mt sopra il
fiume Gardon lo rende uno dei più bei monumenti romani nella
regione ed è il ponte romano più alto del mondo (costruito nel 19 a.C –
in soli 5 anni- dal generale Agrippa, genero dell'imperatore Augusto per
dotare Nimes di un acquedotto efficiente. Trasportava fino a 35.000 mt cubi
d’acqua al giorno e che faceva parte di un sistema di canali lungo 50 km,
l’acqua arrivata a Nimes in un
grande ripartitore (il Castellum), i
cui resti sono ancora visibili,
veniva poi inviata alle fontane
dei vari quartieri della città.
Pensare che questo popolo
riusciva a progettare e realizzare
opere come questa senza alcuna
gru o ausiliari dei giorni nostri è
veramente incredibile,).
Gironzoliamo tra i sentieri e
in riva al fiume, poi
ritorniamo al camper per il pranzo. Proseguiamo con il nostro
itinerario… entriamo nel Parco Naturale Regionale Des Alpilles
alla volta dell’Abbazia benedettina di Saint Pierre de Montmajour
(X- XIII sec.) N43.70624 E4.66439 (in Route de Fontvieille). Essa è composta
da più edifici, il monastero di St Pierre, la cripta e la cappella della
St.Croix e altre testimonianze dell'epoca. Dall'alto della torre
stupenda visione su Arles e le zone circostanti.
E…in un batter d’occhio (D17/D570-km7,m20) siamo nella celebre città
resa immortale dai
dipinti del suo ospite più
importante, Vincent Van
Gogh: Arles. AA,
N43.68324 E4.63018 (sosta e
C/S gratis, lungo le rive della
E’ un casino unico!
Purtroppo c’è il lunapark, lasciamo il camper
con un po’ di
preoccupazione, a Gigi
non da fiducia il luogo, detto da lui “è un postaccio”, quindi
visitiamo il paese un po’ velocemente. La cittadina non ha nulla da
invidiare alle più note città di questa regione tanto da possedere il
titolo di “città d’arte e storia” e patrimonio dell'Unesco (dal 1981).
Famosa per la ricchezza del suo patrimonio antico e romanico dei
suoi monumenti, cominciamo con l’eglise di S.Julian, le arene: il
grande anfiteatro rimasto quasi intatto, l'antico teatro e i
sotterranei del forum romano, proseguiamo in place de la
Republiche dove troviamo i criptoportici e la chiesa romanica di
Saint Trophime (XI sec). Sé fatto tardi e rinunciamo agli “alyscamps“
necropoli cristiane, punto di partenza del cammino d’Arles, (una
Rhone).
delle tre principali vie del pellegrinaggio per Santiago di Compostela, il cammino
d’Arles è meglio conosciuto con il nome di via tolosana),
indi ritorniamo al
camper. Attraversiamo il ponte sul Rodano, percorriamo una
strada molto bella in mezzo al verde, (per chi vuole a Comps N43.85337
E04.60878 C/S euro2-sosta euro3/24h, e vicino lungo la riva del fiume anche
griglie x barbecue). Entriamo nella regione Linguadoca-Rossiglione nel
dipartimento del Gard. Per chilometri e chilometri si susseguono
stagni, vigneti e prati che costeggiano la strada, mandrie di tori
neri, bellissimi cavalli bianchi e i classici uccelli di palude… e si…
siamo nel Parco Naturale e Regionale delle Camargue. (Un lembo di
terra composto da 100.000 ettari di sabbia, paludi, stagni e risaie, un immenso
parco di natura selvaggia e incontaminata, un tripudio di colori e di scorci
inviolati, in cui l'uomo sembra
essere ancora un ospite
temporaneo. Fra fenicotteri rosa
che placidamente camminano
nell'acqua, tori indomiti che
pascolano nella brughiera e
cavalli bianchi che vivono allo
stato brado, questo fazzoletto di
natura ci stupisce e affascina
allo stesso tempo). La nostra
meta è il famoso borgo
fortificato medievale,
esempio più importante dell'architettura militare del tredicesimo
secolo: Aigues Mortes. Tutti i parcheggi del paese sono vietati ai
camper, (la AA N43.56606 E04.18561 a bordo del canale ora è chiusa)
Sostiamo nella nuova AA N43.56527 E04.19590 (dalle 8/24 tariffa
massima €9,40).
La cittadina, una delle più importanti delle Camargue, deve il suo
nome alle acque morte, stagnanti, caratteristica di questa
superficie acquitrinosa e al regno del re Luigi IX (compresa
l’importanza di questa zona dovuta principalmente alla produzione di sale,
iniziò la costruzione delle possenti mura, 1640mt di perimetro, che il figlio
Filippo il Bello terminò in seguito. Da qui poi patirono diverse crociate per la
terra santa, ed è copia della fortezza che costruirono la). Essa è uno de più
superbi esempi
medievali di città
fortificata. E’
completamente
circondata da mura a
forma di quadrilatero
(XIII sec.), perfettamente
conservate che possono
essere percorse
interamente a piedi. La
vista dai bastioni; sulla
città e sulle paludi circostanti, che al tramonto si accendono di luci
e colori unici, è appagante. La Tour de Costance (1242) costruita
sulle rovine dell'antica torre Matafère, vigila il lato nord della
città verso la terraferma, nacque per proteggere il porto ed il borgo
ed è, con la cinta muraria che racchiude la cittadina, l'unico
elemento difensivo del paese. (Essa guarda su un piccolo fossato, al cui
interno furono imprigionate le donne ugonotte nel 1685 a causa dell’editto di
Nantes). Proseguiamo con la gotica chiesa di Notre Dame des
Sablons, monumento più vecchio del paese e dedicato alla Vergine,
in riferimento, sicuramente alle paludi sabbiose da cui era
circondata Aigues Mortes.
Oggi con il camper
costeggiamo i vari etang
(stagni) (DD718/D979km6.2)
passiamo da Le Grau du
Roi, (Sosta N43.53857 E4.14054
(in Quai Colbert vicino arena,)
sempre li AA con colonnina
servizi gratuita nel parcheggio
Fonfonne, dietro il cimitero,
vicino al porto vecchio),
continuiamo verso sud fino
ad arrivare alla più bella spiaggia della zona: Plage de l'Espiguette
N43.50235 E4.12447 (€13/24h) tra le dune sabbiose che si gettano in
mare per chilometri e chilometri. (oppure Camping de l' Espiguette N
43.506303 E4.128340). Siamo sulla Cote d’Amethyste, la marcia continua
(D255) sulla strada costiera (D62) molto spettacolare ed entriamo nel
dipartimento dell'Hérault, passiamo La Grande Motte, (lungo la D62
circa 20Km a SE di Montpellier in rue Carnon Plage C/S presso il parcheggio
Ventadour con sosta a pagamento) costeggiamo l'’Etang
de Mauguio per
un buon tratto,
fermandoci ogni tanto
per vedere i fenicotteri
rosa intenti nel loro
pasto. Gruppi di
centinaia creano
stupende macchie di
colore, sullo sfondo le
grandi distese salmastre
e lontanissime le colline
dietro Montpellier,
proseguiamo superando Palavas (AA. N43.53195 E3.92702 a
pagamento con tutti i servizi anche coperta. Nella zona trovate numerose di
queste aree) dove transitiamo ancora tra gli stagni costieri pieni di
fenicotteri ed ogni sorta di uccelli acquatici. Lasciamo
momentaneamente la costa, (risalendo sulla D185, sul cavalcavia appena
sotto vediamo un AA strapiena di camper) qui il nostro tour continua verso
Lourdes e i Pays Catares…vedi omonimo diario.Ritornando dai
Midi Pirenei-Linguadoca percorriamo la N112 costeggiamo l’Etang
de Pierre Blanche (D612) e rientriamo nel dipartimento delle
Bouches du Rhòne.
Continuiamo a percorrere strade che attraversano sconfinati prati
verdi con i tori al pascolo e i famosi cavalli bianchi, costeggiamo gli
stagni popolati di fenicotteri, tra ciuffi di gigli acquatici gialli
arriviamone nel cuore delle Camargue: Saint Marie de la Mer. AA
N43.45625 E4.42784 (€1o con C/S, circa 500mt dal centro e 800mt dal mare.
In alternativa nei dintorni ne trovate altre anche sul lungo mare).
Andiamo alla scoperta di
questo villaggio, iniziamo
con la visita del
monumento più
importante del paese; la
gotica chiesa NotreDame-de-la-Mer (o desSaintes-Maries), che ha
sempre avuto
un’importante funzione
strategica prima ancora
che religiosa. (Fu costruita
tra il IX e XI sec. come una vera e propria fortezza, serviva come torre di
avvistamento per proteggere gli abitanti dai pirati saraceni che allora
imperversavano nella zona). Scendiamo nella cripta e infine saliamo
sulla torre della chiesa (h15mt-€2,5) la vista non è delle migliori; tetti
e l’unica pecca del luogo: l’Arena per la corrida!!! Gironzoliamo
nelle stradine piene di negozi che vendono sale e riso delle
Camargue, inoltre troviamo bancarelle che vendono cappelli,
vestiti da ballerine di flamenco e nei ristoranti la specialità è la
paella, il villaggio francese…è turistico, molto spagnolo e con molti
molti italiani.Decidiamo di fare un'escursione in trenino (€7), nel
Parco Regionale della Camargue. Lungo il tragitto percorriamo
stradine che costeggiano prati, canali e dune sabbiose, vediamo le
case tipiche della zona, con tetti di paglia e persiane azzurre.
Siamo a contatto con la natura, in riva alla palude vediamo
centinaia di fenicotteri,
oltre che la razza di
tori tipici di questa
terra ci fermiamo a dar
da mangiare ai
cavalli… è uno
spettacolo emozionante
per noi abituati a
vivere in città,
assaporiamo ogni
istante di queste
bellezze e facciamo una
marea di foto per non perderci nulla. Nel pomeriggio non ancora
sazi, con il camper e cartina delle Camargue alla mano andiamo
alla scoperta di questo territorio incontaminato, percorriamo
strade di interesse turistico e… più lontano comitive a cavallo
passeggiano…
Passiamo il “Parc Ornithologique de Pont de Gau” (Situato a 5 Km. da
Saintes Maries de la Mer, sulla strada per Arles, è un’oasi naturalistica che si snoda
su 60 ettari ed ospita un gran numero di specie di uccelli, stanziali e migratori. Qui
tutto è stato pensato per agevolare la presenza e l’osservazione di centinaia di
fenicotteri, aironi, cicogne, rapaci, uccelli canori e di altri piccoli trampolieri. Ci sono
due possibili percorsi guidati
(lunghi rispettivamente 4 e 6
Km.). In mezzo alle paludi,
sentieri pedonali e posti di
osservazione offrono l'opportunità
di una rara vicinanza con la
fauna selvatica. Si possono
osservare e fotografare molte
specie di uccelli, fra cui i
fenicotteri rosa nel loro habitat
naturale, è sorprendente la
vicinanza tra visitatori ed
costeggiamo
l’etang du Vaccarès (D35)
animali.),
fino ad arrivare a Salin De Giraud. (AA N43.41276
E4.7315 (in Rue de la
Bouvine, comunale-segnalata. Colonnina Flot Bleu con servizi a gettone. Sosta
gratuita. In localita Salins du Midi vicino la caserma dei pompieri N43.404727
E4.724146- non verificato).
Guardiamo le saline, montagne di sale ricoprono il terreno, poi
proseguiamo sulla
bellissima strada che
segue la foce del
fiume, (circa 12km)
arriviamo ad uno
stagno con fenicotteri
rosa a perdita
d’occhio. Lo spettacolo
è mozzafiato. Il rosa
intenso emerge dal blu
dell’acqua, una
meraviglia, aironi e
fenicotteri che, con i loro lunghi colli e le loro zampe longilinee si
muovono agilmente immersi nella palude alla ricerca di cibo.
Poche centinaia di metri e qui la strada finisce e inizia una enorme
e lunghissima spiaggia che separa il mare dagli stagni. Plage du
Piemanson N43.347764 E4.785615. Non c’è nulla se non piccolo bar.
Ai nostri occhi si presenta uno spettacolo unico: sabbia, stagni e
paludi…e vento!!!
Oggi purtroppo dobbiamo lasciare le Camargue…comincia il
rientro. Ripercorriamo a ritroso un pezzo della D35, a Bac de
Barcarin c’imbarchiamo (camper e 2 persone €5) per arrivare
dall’altra riva del Rodano a Port-Saint-Louis, quindi impostiamo il
navigatore su “vai a casa” e il tour è finito!!
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