gennaio / febbraio 2015 - ISTITUTO NAZIONALE per la GUARDIA D
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gennaio / febbraio 2015 - ISTITUTO NAZIONALE per la GUARDIA D
GUARDIA D’ONORE Registrazione del Tribunale di Roma n° 300/86 del 10/06/1986 C/0553/2011 Italiano, patriota, cattolico, teorico della Monarchia 750 anni gennaio / febbraio 2015 1 SOMMARIO pag. GENNAIO - FEBBRAIO 2015 Rivista bimestrale dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon Direzione: 00186 Roma - Via della Minerva, 20 Tel. 06.67.93.430 Fax. 06.69.92.54.84 Indirizzo Internet: www.guardiadonorealpantheon.it E-mail dell’Istituto: [email protected] Direttore Responsabile: Ugo d’Atri Le lettere e gli articoli esprimono unicamente le opinioni degli autori. Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. per le riproduzioni anche se parziali, è fatto abbligo di chiederne preventiva autorizzazione, citarne la fonte, inviando all’Istituto una copia. Registrazione del Tribunale di Roma n.° 300/86 del 10-06-1986 Spedizione in abbonamento postale Del presente numero di 48 pagine sono state stampate 3700 copie Finito di stampare il 18 marzo 2015 Impaginazione e stampa: Co.Art s.r.l. www.co-art.it Prevista consegna alle poste il il 24 marzo 2015 SOMMARIO Il Consiglio Generale dell’Istituto 1 Il 137° anniversario della fondazione dell’Istituto 7 Dalla presidenza 9 Il Centenario della Grande Guerra 12 Lettere al Direttore 13 Quattro passi nel tesseramento 14 Quote Sociali 15 Avvisi 17 Firme di omaggio alle Tombe Reali 19 Servizi di guardia 2014 19 Cronache delle delegazioni 20 Prossimi eventi 39 Cultura 41 Note Liete 44 Necrologi 44 Nuovi Iscritti 46 Oggettistica 47 Modulo di Iscrizione 48 La collaborazione del Direttore e dei soci è da sempre gratuita e mai può assumere la forma di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma perché incompatibile con la natura volontaristica dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle reali Tombe del Pantheon, di cui la Rivista è organo. Fermo quanto precede, la direzione si riserva di ospitare, in attuazione all’art. 21 della Costituzione, interventi anche di non soci a titolo gratuito, riservandosi sempre e comunque il diritto di apportare tagli e modifiche ritenute necessarie. Ogni collaborazione implica accettazione integrale e senza riserve di quanto precede. Hanno collaborato a questo numero: Alessandro Berghinz Fabio Camillotti Ugo d’Atri Aldo Quadrani Mariano Torre GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 IL CONSIGLIO GENERALE DELL’ISTITUTO VERBALE DEL CONSIGLIO GENERALE DEL 17 GENNAIO 2015 Alle ore 9,30 il Presidente Cap. di Vascello Dr. Ugo d’Atri fatto l’appello, presenti novantadue (di persona ottantasei e per delega sei) su centoquarantadue aventi diritto, dichiara validamente aperto il Consiglio Generale. Vengono commemorati i membri del Consiglio Generale deceduti durante quest’anno, in particolare il Generale Riccardo Basile, e, su invito del Presidente, viene osservato un minuto di silenzio. Il Presidente ricorda che il rientro in Patria, nel Pantheon, delle salme dei nostri Sovrani tumulati provvisoriamente in terra d’esilio, è il più importante obiettivo fino ad oggi perseguito dal nostro Istituto, per il quale si lavora senza pace essendo un dovere al quale siamo chiamati come Guardie d’Onore e prima ancora come Italiani. Sul primo punto all’o. d. g. il Presidente dà la parola al Revisore Dr. Pietroni, il quale illustra le relazioni al bilancio consuntivo 2014 e preventivo 2015, distribuiti ai presenti. Interviene la G. d’O. Di Maria il quale nota con piacere che nonostante l’aumento delle quote i rinnovi in percentuale non sono diminuiti. Non essendovi altri interventi, il bilancio consuntivo viene messo ai voti ed approvato a maggioranza, nessun contrario, astenuto il Gen. Grassi, ritenendo che l’incremento della quota deciso lo scorso anno abbia avuto effetti negativi. Il Presidente precisa che in media ogni anno ci sono 500 nuove Guardie d’Onore le cui quote compensano in bilancio le perdite dei circa 500 che trascurano di rinnovare la tessera. Tuttavia quest’anno, continua il Presidente, il problema non è stato il mancato rinnovo, bensì la flessione delle iscrizioni, circa 240, cioè meno della metà del solito, fenomeno dovuto alla crisi, che indebolisce l’associazionismo, all’avvilimento collettivo degli Italiani, ed alla scarsa conoscenza pubblica dell’Istituto. Invitato dal Presidente ad aggiornare l’assemblea sulla procedura di sepoltura nel Pantheon delle salme dei nostri Reali ancora tumulati all’estero, l’Ispettore Arfilli riferisce che non esiste norma che discrimini le salme dei nostri Sovrani quanto al diritto di essere sepolti in Patria, che il Capitolo del Pantheon, titolare del diritto di sepoltura nella Basilica, si è espresso positivamente e si è chiesto il GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 nulla osta consultivo della Curia Romana, e che alle LL. MM. Vittorio Emanuele III ed Umberto II competono i funerali di Stato in quanto Capi di Stato Maggiore. La procedura ha richiesto la partecipazione di 22 eredi, circostanza che ha riavvicinato i membri di Casa Savoia, in particolar modo delle LL. AA. RR. Vittorio Emanuele e Maria Gabriella, i quali hanno trascorso insieme il Natale. Si passa poi a discutere il secondo punto all’o. d. g., cioè il bilancio preventivo 2015, a proposito del quale il Presidente sottolinea che non vi figurano le spese per la traslazione delle salme dei Sovrani. Intervengono a tal proposito le GG. d’O. Conzon, Arfilli, Giuliano e Restifo. Il Presidente d’Atri comunica che al momento opportuno potremo aprire una sottoscrizione per far fronte alle spese della traslazione. Messo in votazione, il bilancio di previsione è approvato a maggioranza, nessun contrario, astenuta la G. d’O. Restifo, che motiva l’astensione per la questione delle quote sociali. Il Presidente precisa che le quote sono invariate rispetto allo scorso anno e che per giustificati casi sono tollerate quote più basse, mentre la quota di ingresso limita il fenomeno del “turismo” nell’Istituto e saggia i reali intendimenti dell’aspirante Guardia d’Onore. Sul terzo punto all’o. d. g., relativo alle celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, il Presidente esorta le Delegazioni a mettere in campo iniziative volte a commemorare lo straordinario sacrificio dei nostri Soldati e delle loro famiglie e la riscossa italiana che, garantita agli alleati da S. M. Re Vittorio Emanuele III nel Convegno Interalleato di Peschiera del Garda l’8 novembre 1917, culminò nella terza Battaglia del Piave. Su invito del Presidente, le Guardie d’Onore Dionigi Ruggeri e Riccardo Balzarotti presentano la mostra itinerante sulla Prima Guerra Mondiale da loro stessi curata mediante l’allestimento di pannelli con 162 copertine illustrate della Domenica del Corriere accompagnate da brevi didascalie. La mostra, che sta girando per varie città italiane, suscita interesse tra i Delegati, alcuni dei quali intervengono per riferire su altre iniziative svolte e da organizzare. Intervengono le Guardie d’Onore del Mercato, Ruzzier, Cardellini, Ponza, Berghinz, Mastroianni, Allegrini, Iacona, Cipriani, Falzone, Previero, Chiriatti. 1 Dopo un interruzione per il pranzo, riprendono i lavori con il conferimento da parte del Presidente delle Medaglie di Benemerenza alle Guardie d’Onore Serena Savorani, Giovan Battista Mastrosanti, Giancarlo Flamigni, Enzo Falzone, Giuseppe Iacona, Luigi Mastroianni, Stefano Dragonetti, Giuseppe Restifo. Passando alle varie, viene data notizia di una Circolare del Ministero della Difesa sull’uso delle uniformi e di elementi accessori da parte delle Associazioni fra Militari delle categorie in congedo o pensionati, circolare tendente ad evitare confusioni tra membri in servizio e membri delle associazioni d’Arma. Intervengono sul tema le Guardie d’Onore Mazza, Di Maria, Arfilli, Gottardi, ed infine il Presidente, per chiedere ai presenti di fargli avere per iscritto le osservazioni utili a redigere un regolamento interno. Il Presidente lamenta poi la scarsità dei servizi di guardia ed invita ad incrementarli. Intervengono le Guardie d’Onore Mariani, de Tommasi Colombo, Mazza, Conzon, Costa, Berghinz, Duvina P., Polini, Suriano, Di Martino e Restifo. Il Presidente si sofferma sul progetto di aiutare l’Ass. Nazionale Carristi d’Italia nel restauro di un carro recuperato dalle sabbie di El Alamein per esporlo in Museo. Il Presidente annuncia anche la partecipazione dell’Istituto alla commemorazione della Battaglia di Dogali ed impartisce infine ai presenti le istruzioni per l’accesso all’Altare della Patria, per il corteo fino al Pantheon preceduto dalla Fanfara dei Bersaglieri, e per la cerimonia religiosa, al cui termine si svolgerà l’omaggio alle Reali Tombe. Presenti: d’Atri, del Mercato, Di Martino, Marini 2 Dettina, Tomaino, Morganti, Antonelli, Pietroni, Alicicco, Bruno M., A. Mattoli (delega a R. Mattoli), Monti Bragadin, Pellegrino, Zoppi, Longo, Grassi, Ruggeri, Duvina G., Cicconi Massi, Barlozzari, Ruffier, Lombardo di Cumia, Dragonetti, Suriano, Millimaci, Di Maria, Romano, Tabili de Andrade, Mariani di Corneto, Arfilli, degli Uberti, Pierato, Monescalchi, Cipriani, Gottardi, Cardellini, De Andrea, Bruno P., Pironi, Conzon, G. Triberti (delega a R. Triberti), Saponaro Monti Bragadin, Balzarotti, Mastroianni, Filimberti, Allegrini, Cotti Cometti, Bressani, Trentin, Giacalone, Garbin (delega a Giuliotti), Ponza, Sardos Albertini (delega a De Vecchi), Berghinz, De Tomasi, Angeli (delega ad Arfilli), Nardi, Ruzzier, Spaggiari, Tizzoni, Flamigni, Luciani, De Angelis, Forconi, Barzaghi, Sirabella, Caruso, Petri, Pasin, Savini, Orrino, Rocco di Torrepadula, Genovese, D’Errico, Moccia, Cassa, Piazzolla, delli Carri, Chiriatti, Mazza, Costa, Lapis, D’Appolito, Grancagnolo, Santoro (delega a Savica), Iacona, Restifo, Falzone, Saba, Carrier-Dalbion, Giuliano, Hoegen Dijkhof. Assenti: De Pasquale, Falcioni, Gadaleta, Garosci, Bertrand, Quadrani, del Pinto, Fata, Palaja G., Frau, Lazzarino de Lorenzo, Morale, Lovison, Dinucci, Chersola, Pastorino, Venturelli, Bosio, Belladonna, de Razza Planelli, Sciarrino, Colucci, Zani, Aiudi, Ardissone, Belli, Moschini, Picchiani, Pippi, Bernardinetti, Soldà, Agostinelli, D’Orazio, Selva, Calò, Mazza, Francica di Panaya, Palaja di Tocco A., Bonaventura, Terranova, D’Angelo, Jannetta, Boscu, Staglianò, Marmonti, Gentile, Coda di San Grato, Lombardo, Ierardi, Savoia. GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 3 N.B. La relazione reca erroneamente la data del 18 gennaio2015; è stata invece approvata il 17 gennaio 2015. 4 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 5 6 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 IL 137° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL’ISTITUTO Il 137° anniversario della fondazione dell’Istituto si è svolto con le consuete modalità. Alle 9.30 alcune centinaia di Guardie d’Onore si sono riunite in piazza Venezia e sono salite all’Altare della Patria. Colà due soldati hanno deposto al sacello del Milite Ignoto la corona d’alloro dell’Istituto, seguiti dal presidente, comandante d’Atri, e dai consultori, nob. avv. A. Marini Dettina e dr. Di Martino. Gli onori sono stati resi dal Comando Capitale dell’Esercito. Suonato il Silenzio. Rappresentanza militare con il colonnello carrista Morcella ed il maggiore dei Granatieri di Sardegna Librante. Dopo la breve cerimonia all’Altare della Patria si è formato un lungo corteo, preceduto da una fanfara dei Bersaglieri e dalle Bandiere e dai labari dell’Istituto del Nastro Azzurro e dell’Associazione Nazionale del Fante, dei Bersaglieri, dei Carristi e degli Artiglieri. Corteo guidato dalla Guardia d’Onore Gottardi, capitano dei Bersaglieri. Al Pantheon celebrazione liturgica da parte dell’arciprete della Basilica, mons. Micheletti, con undici concelebranti, fra i quali mons. Millimaci, cappellano GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 militare, ispettore dell’Istituto, e diverse altre Guardie d’Onore. La Guardia d’Onore Alberto Di Maria, ispettore dell’Istituto, ha letto il telegramma fatto pervenire da S. A. R. il Principe Vittorio Emanuele di Savoia. Almeno cinquecento le persone convenute, fra le quali quasi tutte le cariche sociali, il principe Gonzaga marchese del Vodice di Vescovato, le principesse Luciana e Mahera Hassan d’Afghanistan, il conte Giustiniani, la dr.ssa Garibaldi, il prof. P. L. Duvina, presidente della Consulta dei Senatori del Regno, il duca Lombardo di Cumia, il Gen. C. d’A. D’Errico, il Gen. C. d’A. Carrara, presidente dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia, il Gen. C. d’A. Fiore, presidente provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale del fante, la dr.ssa Menotti, segretaria generale dell’Istituto del Nastro Azzurro, l’on. Menicacci, l’on. Lembo, la segretaria dell’Ambasciata del Montenegro presso la S. Sede. Al termine della Santa Messa, concerto in piazza della fanfara dei Bersaglieri; colazione sociale all’hotel de la Minérve con novantasei partecipanti. 7 8 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 DALLA PRESIDENZA Quando era viva, Oriana Fallaci non mi era molto simpatica. Ora condivido gran parte dei suoi ultimi scritti. In verità, non saluto la mia Bandiera mettendomi la mano sul cuore, lo fanno gli Americani, io mi metto sull’attenti. Quanto all’Italia che vorrebbe la Fallaci, mi sento di dire che quella Italia è esistita. L’ha conosciuta mio padre, non io. Era il Regno d’Italia. U. d’A. VAIGGIO A UDINE Il presidente Capitano di Vascello (ris.) dr. Ugo d’Atri GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 9 PROGRAMMA DEL 4° RADUNO NAZIONALE ASSOARMA 20 maggio 2015 Ore 10.00: Conferenza stampa e presentazione del Programma del “4° Raduno”, nella Sala del Consiglio della Provincia di UDINE. Ore 15.00: Premiazione degli studenti vincitori dei bandi di concorso sul tema “24 maggio 1915: l’Italia entra in guerra” a “Villa Italia” di Martignacco (UD) sede della corte di V. E. III in operazioni. Ore 17.00: Inaugurazione Mostra storica sulla GG presso l’Ente Fiera di UD e GO, con contributi degli Stati Maggiori, delle Associazioni d’Arma, dei Musei della Regione e dell’Istituto Stringher. 21 maggio 2015 Ore 09.00: Alzabandiera solenne in Piazza Libertà a UDINE con fanfara e Picchetto armato e Labari delle Associazioni d’Arma. Ore 09.30: Convegno Storico sulla GG (tema proposto “24 maggio 1915: l’Italia entra in guerra”), con partecipazione di studiosi e storici locali, nazionali ed internazionali nel Salone del Parlamento del Castello di Udine. Ore 15.00: Proiezione di filmati sulla GG forniti da cineteche locali e nazionali al Cinema Visionario di Udine. 22 maggio 2015 Ore 09.00: Deposizione di corone presso Templi e Cimiteri italiani ed austro-ungarici (Aquileia, Palmanova, Medea, Oslavia, Caporetto, Timau) da parte di delegazioni italiane e straniere. Ore 09.00: Partenza della Fiaccola del Centenario portata da tre gruppi di marciatori: uno dal Sacrario di Timau, il secondo dal colle di S. Giusto a Trieste ed il terzo dal cimitero degli Eroi in Aquileia con arrivo a Udine nel pomeriggio per partecipare alla cerimonia in piazza Libertà. Ore 15.00: Deposizione di Corone ai Caduti da parte delle Associazioni davanti ai propri monumenti siti in varie piazze nel Comune di Udine. Ore 17.00: Santa Messa in suffragio dei Caduti, celebrata da SE l’Arcivescovo di Udine o dall’Ordinario Militare, nel Tempio Ossario di Udine con la partecipazione di tutte le Associazioni d’Arma. Ore 18.00: Deposizione di una corona ASSOARMA al Tempietto dei Caduti in piazza Libertà di Udine con la presenza di tutte le Associazioni di ASSOARMA, dei gruppi di marciatori con la Fiaccola del Centenario e lettura dei Caduti della GG dall’ALBO D’ORO, effettuata dagli studenti delle 10 Scuole udinesi. Ore 18.00: A cura delle Associazioni locali, esibizioni e concerti di Complessi musicali italiani e stranieri nelle Città di Cividale del Friuli, Gorizia, Trieste, Palmanova, Pozzuolo del Friuli, Martignacco e Pordenone. Ore 18.30: Concerto della banda della Brigata Sassari insieme con altri complessi bandistici delle Associazioni d’Arma, e carosello dei Granatieri nelle varie piazze di Udine. Ore 19.30: Incontro di ASSOARMA con le Autorità nazionali e locali, nella Sala di rappresentanza del Castello di Udine. Ore 21.00: Concerto di gala (Banda dell’Esercito, Orchestra del Conservatorio) nel Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”. 23 maggio 2015 Ore 08.00: Cerimonia formale solenne con ammassamento e sfilamento dei Radunisti alla presenza di Alta Carica Istituzionale. Ore 11.00: Eventuale passaggio della Pattuglia Acrobatica Nazionale (Frecce Tricolori), passaggio di aerei della GG e lancio di Paracadutisti. Ore 13.00: Rancio tricolore all’Ente Fiere Udine e Gorizia di Torreano di Martignacco. Ore 17.00: Esibizioni musicali varie con Bande e Fanfare nelle piazze cittadine udinesi. 24 maggio 2015 Ore 10.30: Chiusura el 4° Raduno nazionale ASSOARMA – Udine 2015 con la deposizione solenne di corone ai Caduti al Sacrario di REDIPUGLIA, con la partecipazione di tutti i radunisti delle Associazioni combattentistiche e d’arma e delle delegazioni straniere, alla presenza di Alta Carica Istituzionale. Eventuale passaggio delle Frecce Tricolori e lancio di Paracadutisti. Ore 18.00: Ammainabandiera in Piazza Libertà a Udine. PROGRAMMA DEL VIAGGIO ORGANIZZATO DALL’ISTITUTO IN OCCASIONE DEL IV RADUNO NAZIONALE DI ASSOARMA DAL 22 AL 24 MAGGIO 2015 22 maggio H. 8.00: Ritrovo dei partecipanti con l’accompagnatore e il pullman in Via Marsala (stazione Termini). Partenza in direzione di Udine. Pranzo libero lungo il percorso. Arrivo in hotel 4* e check-in. Disbrigo delle formalità in hotel e trasferimento al GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 centro di Udine per seguire le attività sociali organizzate in occasione del raduno. Nel pomeriggio il programma di Assoarma prevede: deposizione di Corone ai Caduti da parte delle Associazioni davanti ai propri monumenti siti in varie piazze nel Comune di Udine. Santa Messa in suffragio dei Caduti, celebrata da S.E. l’Arcivescovo di Udine e/o dall’Ordinario Militare, nel Tempio Ossario di Udine con la partecipazione di tutte le Associazioni di Assoarma. Lettura dei Caduti della GG, dall’ALBO D’ORO, effettuata dagli Alunni delle Scuole udinesi. Incontro di Assoarma con le autorità nazionali e locali, presso Sala di rappresentanza del castello di Udine. A cura delle associazioni locali, esibizioni e concerti di Complessi musicali italiani e stranieri nelle città di Cividale del Friuli, Gorizia, Trieste, Palmanova, Pozzuolo del Friuli, Martignacco e Pordenone. Proiezioni di filmati a Udine sulla GG forniti da cineteche locali e nazionali. Rientro in hotel e cena. Dopo cena, trasferimento al centro di Udine. Il programma di Assoarma prevede il “Concerto di gala” (Banda dell’Esercito, Orchestra del Conservatorio) al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” (non incluso). Rientro in hotel e pernottamento. 23 maggio Colazione in hotel. Trasferimento al centro di Udine per assistere alle attività sociali del raduno. In mattinata si assisterà alla Cerimonia formale solenne con ammassamento e sfilamento dei Radunisti alla presenza di alta Carica Istituzionale. Eventuale passaggio della Pattuglia Acrobatica Nazionale (Frecce Tricolori), passaggio di aerei della GG e lancio di Paracadutisti. Rancio Tricolore all’Ente Fiere Udine e Gorizia di Torreano di Martignacco. Dopo pranzo trasferimento a Trieste - tempo libero per la visita della città. Cena in ristorante tipico. Rientro in hotel e pernottamento. 24 maggio Colazione in hotel. Trasferimento per assistere alle attività sociali di chiusura del raduno. Chiusura del IV Raduno nazionale ASSOARMA Udine 2015 con deposizione solenne di Corone ai Caduti al Sacrario di Redipuglia, con la partecipazione di tutti i radunisti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e delle delegazioni straniere, alla presenza di Alta Carica istituzionale. Possibile passaggio delle Frecce tricolori e lancio di Paracadutisti. GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 Al termine della cerimonia, partenza e rientro verso Roma. Pranzo libero durante i percorso. Arrivo a Roma in serata, rilascio del gruppo in Via Marsala. QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE (quote calcolate su un numero di 45 persone, fino a un massimo di 50, per pullman): In camera doppia € 220; Supplemento Singola € 35; Iscrizione ed assicurazione obbligatoria € 20. Per consentire la partecipazione di Guardie d’Onore del Centro Nord il pullman potrà effettuare un’unica sosta in area di servizio autostradale. L’orario e il luogo unico prescelto per la fermata verranno comunicati direttamente agli interessati, che ne faranno espressa richiesta via mail al Tour Operator più sotto indicato. La quota comprende: Viaggio in pullman Pedaggi autostradali e parcheggi Accompagnatore da Roma e per tutta la durata del soggiorno Sistemazione in camera doppia con servizi privati in albergo 4 stelle Prime colazioni in hotel Pasti come da programma Programma attività come da dettaglio Cena in ristorante tipico a Trieste Assicurazione medico-bagaglio e annullamento. La quota non comprende: Pasti non menzionati nel programma Mance ed extra di carattere personale Quanto non espressamente indicato in “la quota comprende” Tutte le prenotazioni vanno effettuate entro il 25 marzo 2015 Per informazioni e prenotazioni prendere contatto con la Guardia d’Onore Dott. Armando Pietroni (cell. 3275904924) ovvero direttamente con il Tour Operator, Roman feelings by “I Viaggi delle Meraviglie s.r.l.” - Viale Trastevere 117-121, 00153 Roma, attraverso i seguenti contatti: e-mail: [email protected] - tel. 06/58237096 - cell. 3807153000 Modalità di pagamento delle quote: all’atto della prenotazione (da effettuarsi entro il 25 marzo 2015, via mail o per telefono) va versata l’intera quota di partecipazione a mezzo bonifico sul c/c bancario intestato a “I Viaggi delle Meraviglie s.r.l.”. IBAN: IT27X0303203222010000000227; dell’avvenuto pagamento andrà data conferma attraverso una email indirizzata al Tour Operator, contenente il CRO dell’operazione. 11 IL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA MOSTRA NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA In occasione del centenario della Ia Guerra Mondiale, l’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon vuole ricordare e celebrare con una grande mostra i tragici e gloriosi avvenimenti che la caratterizzarono. A documentazione dei fatti, per lo straordinario valore storico ed artistico delle immagini, si è pensato di avvalersi di un certo numero delle tavole realizzate da Achille Beltrame, con incredibile vigore realistico, per la “Domenica del Corriere” durante i cinque anni di guerra. Per motivi di spazio si sono utilizzate 162 delle 440 immagini prodotte dall’artista per l’intero scenario di guerra, scegliendo tra quelle che meglio caratterizzano i più significativi aspetti del conflitto, con particolare riguardo al fronte italiano: il racconto della guerra su tutti i fronti è perciò incompleto ma i testi e le immagini sono però sufficienti a documentare i sacrifici, il valore e l’amor patrio dimostrati da tutto il popolo italiano in quel periodo della sua storia, nel quale si realizzò e cementò effettivamente l’Unità d’Italia e ad onorare soprattutto chi cadde senza venir meno al doveroso rispetto per chi combatté dall’altra parte.Il racconto storico, scritto da Ugo d’Atri, Dionigi Ruggeri e Riccardo Balzarotti con il supporto grafico di Federica Balzarotti, è riportato su 34 pannelli di tela di metri 1x1,5. Nel primo pannello si spiega il perché della mostra, e si presentano l’I. N. G. O. R. T. P. e l’opera di Achille Beltrame; nel secondo le cause, gli effetti della guerra ed i protagonisti. Per ogni anno di guerra si sono realizzati 5 e 6 pannelli dei quali il primo riporta la cronologia essenziale dei fatti, un sommario degli avvenimenti dell’anno su tutti i fronti d’Europa ed altre notizie. Su ciascuno dei pannelli di ogni anno sono riprodotte 6 tavole della “Domenica del Corriere”. L’inaugurazione della prima tappa della mostra è avvenuta il 27 novembre scorso a Parma, a cui ha 12 fatto seguito Reggio Emilia con il patrocinio dei rispettivi Comuni. I pannelli sono a disposizione delle Delegazioni I. N. G. O. R. T. P che intendono organizzare l’esposizione secondo un calendario nazionale da concordare con la Presidenza dell’Istituto. MOSTRA AL VITTORIANO SULLA GRANDE GUERRA ROMA 26 luglio 2014 Un gruppo di Guardie d’Onore ha visitato al Vittoriano la mostra allestita per il centenario della Prima Guerra Mondiale. Erano presenti il principe Gonzaga, il capitano di vascello d’Atri, l’avv. Panariti, il col. pil. Caruso, il dr. Giulivi, il dr. T. Monescalchi, il cav. F. Monescalchi, il Lgt. Militano con la consorte e la figlia, il sig. Preziosi, il sig. Polini, il sig. Stoyanov. La mostra, pur presentando alcuni elementi positivi (i pannelli riguardanti le eroiche figure di padre Gemelli e di padre Semeria, la parte relativa ai camminamenti ed alle trincee italiane ed austriache) è molto povera e deludente. Prima osservazione: il fatto che la mostra si sia svolta nel 2014, quando l’Italia, è entrata in guerra nel 1915, lasciava presupporre un’ottica europeistica e non nazionale. Invece, inopinatamente, quasi tutto il contenuto della mostra riguarda il fronte italiano. A parte ciò, non c’è una Bandiera (evitare l’odiata Bandiera con lo stemma sabaudo?), non c’è un’arma (le guerre, come è noto, si fanno con i fiori, non con le armi), non c’è un’uniforme (ottica antimilitarista?). In compenso, c’è una sala dedicata ai prigionieri di guerra ed una dedicata ai disertori condannati a morte per codardia, con testi di sentenze adottate a nome del Re Vittorio Emanuele III, unica occasione in cui viene nominato il Re della Vittoria. Il numero delle condanne a morte viene indicato in GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 4.000, senza tener conto che meno di mille furono quelle eseguite. In compenso viene abbassato da 5.300.000 a 4.200.000 il numero dei mobilitati, come per comprimere il concetto che per l’Italia si trattò di una grande guerra di popolo, come scrisse quel grande patriota che fu Carlo Delcroix. All’ingresso, la mostra si apre con uno scritto di Alcide De Gasperi che esprime il suo sconcerto per lo scoppio delle ostilità (da che parte stava De Gasperi?). Si prosegue con un pannello che riporta il testo dell’art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana (L’Italia ripudia la guerra…). Nessun accenno al convegno di Peschiera, che, a due settimane da Caporetto, segnò, per merito del Re, che impose la sua volontà agli Alleati, la vera svolta nella guerra: un Paese sull’orlo del baratro, trovò da quel momento la forza per risollevarsi con la resistenza sul Piave, preludio della Vittoria. Nella mostra, viene dato vario spazio a maledizioni contro la guerra, non ce n’è per i volontari, non ce n’è per le più belle figure del combattentismo, da Baracca a Paulucci de’ Calboli, da Baruzzi a Enrico Toti, da Rossi Passavanti a Cantore. Insomma, che cosa sono morti a fare? In buona sostanza, nella mostra manca il cuore e quindi viene da chiedersi se, non essendoci il cuore, non sarebbe stato meglio evitare di spendere pubblico denaro. Ugo d’Atri LETTERE AL DIRETTORE Viterbo, 28 gennaio 2015 Ho avuto oggi il piacere di leggere il numero 6 della nostra rivista e ho sentito la necessità di scrivere, per la prima volta, queste poche righe al nostro Direttore e Presidente d’Atri. Uno dei problemi che maggiormente attanaglia la vita del nostro Istituto, come per tante altre Associazioni, è quello economico e da una lettura del nostro bilancio la parte maggiore delle uscite è quella della stampa del Bimestrale. Ebbene l’ultimo numero del nostro giornale è composto da 48 pagine più la copertina dove 11 pagine sono dedicate alle informazioni istituzionali e ben “37” sono dedicate all’attività delle Delegazioni. E sin qui tutto nella norma, ma bisognerebbe sollecitare le Delegazioni a non scrivere articoli che richiedono pagine e pagine del nostro Giornale, (articoli che riportano minuziosamente nomi, nomi e nomi…) poiché tali articoli sono solo ad uso e consumo della Delegazione scrivente ma che non apportano informazioni significative all’attività dell’Istituto se non quella di depauperare le nostre già provate casse. Nessuno me ne voglia, ma cerchiamo di pensare al bene dell’ Istituto e non alla propria forzata visibilità. L’Ispettore per il Lazio dott. Aldo Quadrani GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 Caro Aldo, la Tua lettera mi induce ad alcune considerazioni: 1. la lettura del bilancio smentisce l’esistenza di un problema finanziario per il nostro Istituto: a partire dal 2003, da un anno all’altro le oscillazioni della situazione patrimoniale sono state sempre pressoché irrilevanti; francamente ne sono orgoglioso. Non ci permettiamo niente, ma l’ordinaria amministrazione è coperta; 2. sui 157.000 di uscite del 2014, la rivista (5 numeri) ha comportato 35.000 euro si spesa. Non rimpiango i soldi per la pubblicazione (circa 21.000 euro), ma urlo dalla rabbia per quelli spesi per un servizio postale (circa 14.000 euro), mai così inefficiente per il ritardo nelle consegne e per le mancate consegne, che provocano per noi valanghe di telefonate di protesta da parte dei nostri iscritti; 3. articoli delle delegazioni. È vero, alcune delegazioni, o per entusiasmo o per voglia di apparire, mandano articoli kilometrici, a volte su dischetti ed io, pro bono pacis, per non doverli riscrivere, come spesso faccio, non li taglio (mea culpa); 4. nomi. È vero, io stesso abbondo nell’elencazione dei nomi. So che per molti il motivo principale, se non l’unico, per sfogliare la rivista è il desiderio di tro13 varvi il proprio nome ed io assecondo il desiderio nella speranza di rafforzare il legame fra gli iscritti e l’Istituto (altro mea culpa) e per sollecitarne la partecipazione di cui sono spesso insoddisfatto. Ugo d’Atri Ci sono persone che nella vita, pur conoscendole da sempre, non saranno mai nulla per te. Ce ne sono delle altre che, per quanto breve sia la conoscenza, diventano un riferimento, un esempio, un obiettivo verso cui tendere. Il Gen. Basile l'ho conosciuto il 29 giugno del 2012, appena due anni e mezzo fa. Eppure quest'uomo ha saputo rappresentare umanamente tutto quello che avrei voluto essere, è stato la persona che, a prescindere dal divario di età, incarnava i miei valori, le convinzioni, le mie passioni e una gioia di vivere all'ennesima potenza. Un uomo tenace, caparbio, incrollabile, un oratore unico. Se ne è andato senza che la vita lo avesse reso mondano, senza che l'esistenza lo avesse piegato od avesse intaccato i suoi ideali. A modo suo, nella sua umiltà, un eroe. Non potrò mai ringraziare abbastanza chi me l'ha fatto conoscere, la G. d’O. Aurora Gaspari, perché con lui non solo ho conosciuto la gioia sincera di far parte delle Guardie d'Onore, ma anche e soprattutto, perché con lui ho riscoperto la speranza in un mondo migliore, in cui le parole "vendersi" o "arrendersi" non esistono. Esiste sempre e solo il gettare il cuore oltre l'ostacolo per la Patria. Il Gen. Basile ha affrontato la vita a testa alta e petto in fuori, in mezzo a mille difficoltà, e ce l'ha sempre fatta: la morte lo ha colto vivo e in piedi fino all'ultimo respiro. A lui come uomo, come servitore dello Stato, quale patriota convinto ed incrollabile "istituzione" delle Guardie d'Onore di Trieste, primus inter pares, rivolgo il mio estremo saluto. Un grazie sincero per tutto quello che hai fatto e hai saputo rappresentare. Caro Riccardo, un abbraccio forte. Fabio Camillotti QUATTRO PASSI NEL TESSERAMENTO Ho assunto la presidenza dell’Istituto nel gennaio 2003. In questo ormai lungo periodo, abbiamo avuto, per quanto riguarda la nostra consistenza numerica, una onda lunga di crescita nei primi anni dovuta evidentemente all’interesse suscitato in Italia dal rientro in Patria della Famiglia Reale. L’onda lunga si è arrestata a metà del 2006, con l’ingiusto arresto del Principe Vittorio Emanuele, e da quel momento è iniziata una flessione, peraltro moderatissima. Generalmente, abbiamo avuto una media di 500/600 nuove iscrizioni l’anno (un po’ di più nel triennio precedente), che hanno sostanzialmente bilanciato le cosiddette “radiazioni” per morosità. Nel 2014, invece, il regresso è stato ben più consisten14 te. Abbiamo perso circa il 9% dei nostri iscritti. Fermo restando il numero delle morosità (poco meno di 500), abbiamo avuto appena 240 nuove iscrizioni. Provo ad ipotizzarne le cause: a. gli Italiani non hanno più soldi. Flettiamo noi, come il Rotary, il Circolo del Tennis, le Associazioni d’Arma, tutti; b. una sorta di demotivazione complessiva, in generale per tutti gli Italiani, per le ragioni di cui sopra, in particolare fra le Guardie d’Onore, perché non si scorge nulla di bello nell’immediato futuro; c. l’aumento delle quote sociali di ammissione, portate l’anno scorso da 50 a 100 euro. Difatti, le nuove ammissioni sono state particolarmente poche nell’Italia Meridionale, dove abbiamo avuto le perdite più sensibili (Campania, Puglia, Sicilia), mentre GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 il Nord ha sostanzialmente retto. Tuttavia non sono pentito dell’aumento, sia perché ho previsto deroghe per situazioni personali particolari, sia perché l’innalzamento delle quote farà diminuire il numero delle persone “in transito” nell’Istituto, cioè di quella gente poco convinta che entra, fa il minimo di ore di servizio per acchiappare un diploma e una medaglia, e poi fugge; d. lo scarso impegno di numerosi delegati (a fronte del lodevole impegno di altri). Scendendo nel dettaglio, bene Aosta, Asti, Genova, la Lombardia, Roma, l’Abruzzo, Taranto, la Basilicata e Cagliari. Altre situazioni stazionarie, altre situazioni negative. La battaglia continua. Ecco il riepilogo: QUOTE SOCIALI AMMISSIONE .............................................................100 Euro (senza fascia e cravatta/foulard) .....................................................................................150 Euro (con fascia e cravatta/foulard) RINNOVI ANNUALI ................................................... 50 Euro (sostenitori oltre i 50 euro) I versamenti possono essere eseguiti sul C.C.P. 59325001: INTESTATO A ISTITUTO NAZIONALE PER LA GUARDIA D’ONORE ALLE REALI TOMBE DEL PANTHEON Le coordinate bancarie dell’Istituto sono le seguenti: numero conto: 000000092139 IBAN (coordinate bancarie internazionali) IT84R 05390 03201 000000092139 BIC: ARBAIT 33042 Banca Etruria, via Uffici del Vicario n° 45/48, 00186 Roma, tel 06/69768340 Si avvisano i soci che, a decorrere dal 1° marzo 2015, il nuovo codice IBAN dell’Istuto è il seguente: IT 08 D 07601 03200 000059325001BIC: ARBAIT 33042 Da tale data tutti i bonifici dovranno avvenire su tale IBAN. Restano invariate le modalità di pagamento sul conto corrente postale. GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 15 I soliti ignoti (che poi si lamentano perché vengono cancellati per morosità) SOCI SOSTENITORI E BENEMERITI Abbiate Mario Aiudi Giancarlo Alicicco Francesco Amico di Meane Filippo Antonelli Clelia Aprile Nicola Barlozzari Stefano Berutti Ugo Blais Valerio Bonn Philip 16 Cafiero Gennaro Cantalamessa Antonio Carlini Lorenzo Casadei Alberto Cosentino Agatina Cotti Cometti Valter Cunsolo Acanfora Elia Cuomo Giuseppe Cuomo Lucia D’Avanzo Aniello D’Errico Antonio De Francesco Antonino De Murtas Enrico Di Giovanna Andrea Duvina Pierluigi Falaschi Roberto Falcioni Giovanni Fornaciari Paolo Gabusi Annibale Gadaleta Angelo Giordano Emilio Giussani Gallazzi Adriana Ilardi Ernesto Ilardi Roberto Lembo Alberto Leopardi M. Grazia Lesti Mauro Loddo Gianfelice Lombardo di Cumia Giannandrea Lovatti Marco Maffioli Torriani Daniele Maiorano Velia Mastrosanti Giovan Battista Mattoli Agostino Millesoli Antonio Orazio Notarnicola Angela Oliveri Giancarlo Patrone Amalia Pellegrino Walter Pietroni Armando Previero Leonardo Raddi Giampaolo Ranieri Massimo Sabina Rizzi Alberto Ruffier Christophe Sguazzo Raffaele Slongo Santino Giorgio Squiccimarro Nicola Suriano Pietro Tonizzo M. Teresa Assunta Valore Giuseppe Vigliar Falaschi Carla Weilenmann von Hofstetten Miranda Ginevra GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 AVVISI CIRCOLARE “USO DELLE UNIFORMI E DI ELEMENTI ACCESSORI DELL’ESERCITO DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI FRA MILITARI DELLE CATEGORIE IN CONGEDO O PENSIONATI”. 1. Riferimenti normativi a. Codice Penale art. 498. b. Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66 “Codice dell’Ordinamento Militare” (artt. 1472, 1473 e 1475). c. Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n. 90 “Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare (artt. 937–941). d. Decreto 25 luglio 2012, n. 162 “Tutela dei simboli in uso esclusivo al Ministero della difesa” e. Pub. SMD – G 010 “Regolamento per la disciplina delle uniformi”, ed. 2002 e successive modifiche (artt. 31 – 36). f. Pub. 6566 “Regolamento sulle uniformi dell’Esercito”, Ed. 2009 e successive modifiche. 2. Campo di applicabilità Personale appartenente alle Associazioni elencate dal Codice dell’Ordinamento Militare ovvero riconosciute dal Ministero della Difesa. 3. Policy di F. A. Al fine di evitare ogni possibile confusione nella distinzione uniformologica tra il personale in servizio attivo da quello appartenente alle Associazioni, tutelando, peraltro, l’immagine della F. A. in seno all’opinione pubblica, si è inteso fornire linee guida tese a disciplinare l’uso degli accessori uniformo logici utilizzati dalle Associazioni. È pertanto adottata la seguente policy: “il personale delle Associazioni formalmente riconosciute, che partecipa a cerimonie di Forza Armata ovvero nel corso di attività connesse con gli scopi/finalità dell’Associazione, è autorizzato ad indossare solo i seguenti elementi uniformo logici/accessori: copricapo di specialità o baschi/bustine, fazzoletti da collo o sovra colletti/baveri con i colori delle Armi/Specialità dell’Esercito; i membri delle Associazioni non riconosciute dal Ministro della Difesa non possono indossare uniformi e/o elementi GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 uniformologici in uso o che abbiano sensibili somiglianze con quelli dell’Esercito; le eventuali uniformi sociali adottate dalle Associazioni devono essere chiaramente distinguibili rispetto a quelle utilizzate dal personale della Forza Armata”. 4. Prescrizioni a. Solo il personale militare in servizio attivo è autorizzato all’uso dell’uniforme, salvo quanto previsto, per le categorie dei “militari in congedo”, dalla vigente normativa che, sulla base di una specifica procedura, offre agli stessi la possibilità di utilizzare l’uniforme in particolari occasioni. b. Si rammenta, altresì, che gli elementi accessori del’uniforme, ancorché utilizzati da personale in congedo, richiedono la medesima cura della persona quale quella dovuta dal personale in servizio attivo. c. Gli elementi uniformologici/accessori che possono essere utilizzati dal personale delle Associazioni sono solamente il: copricapo di specialità o basco/bustina; fazzoletto da collo o sovra colletto/bavero, con il colore dell’Arma/Specialità dell’Esercito di appartenenza. 5. Divieti I membri delle Associazioni non riconosciute dal Ministro della Difesa ovvero il personale civile non possono indossare uniformi e/o elementi uniformologici in uso o che abbiano sensibili somiglianze con quelli dell’Esercito, ancorché prive di stellette. È fatto divieto di utilizzare uniformi militari o similari (seppur prive di stellette) da parte di personale civile. 6. Responsabilità da parte delle Associazioni I Presidenti o rappresentanti legali delle predette Associazioni sono ritenuti responsabili dell’osservanza delle disposizioni riportate nella presente circolare da parte dei rispettivi membri/associati in occasione degli eventi cui l’Associazione partecipa. 17 All’atto della prevista comunicazione dell’elenco e grado del personale partecipante ad eventi/cerimonie, sarà cura delle Segreterie delle Associazioni rendere edotti i propri membri sulle norme in vigore e far pervenire preventivamente ai Comandi interessati illustrazione fotografica degli accessori uniformologici in uso per l’attività. 7. Controllo da parte della F. A. a. Il Comando Militare della Capitale, avvalendosi dei dipendenti Comandi territoriali, è preposto al controllo sull’uso di uniformi da parte di Enti ed organizzazioni civili affinché non si confondano con quelle dell’Esercito. b. I Comandanti di Corpo degli EDR della F. A., in accordo con i contenuti della presente circolare ed in aderenza ad eventuali ulteriori indicazioni di dettaglio emanate dai Vertici d’Area, potranno effettuare il controllo 18 all’accesso delle strutture, a cura del personale preposto, nei confronti degli appartenenti alle Associazioni in argomento e, ove sussistano i presupposti ovvero vi sia contrasto con le presenti disposizioni, impedirne la partecipazione agli eventi programmati. 8. Deroghe Sarà cura dello Stato Maggiore dell’Esercito o dello Stato Maggior della Difesa valutare eventuali deroghe alle sopra citate norme in relazioni a casi specifici, espressamente documentati (es. riedizioni storiche di eventi ecc.) con congruo anticipo. IL SOTTOCAPO DI SM DELL’ESERCITO Gen. C. A. Giovan Battista BORRINI GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 FIRME DI OMAGGIO 2014 Si riporta la serie storica iniziata nel 1978 delle firme di omaggio ai Sovrani d’Italia sepolti nel Pantheon, ad Altacomba, a Montpellier e ad Alessandria d’Egitto. Le firme sono state raccolte dagli appositi registri dei servizi di guardia. SERVIZI DI GUARDIA 2014 Si pregano le Guardie d’Onore di segnalare entro il 1° aprile 2015 le ore di servizio prestate nel corso del 2014. Nel conteggio delle ore si tiene conto anche dei servizi prestati presso le Tombe Reali provvisoriamente all’estero, per le quali sono state attribuite 4 ore per ciascun servizio, così come per le cerimonie di Roma (anniversario dell’Istituto, gennaio), e di Altacomba (marzo). Per le messe ufficiali al Pantheon sono state attribuite 2 ore di servizio. Si ricorda che i servizi di guardia sono esclusivamente quelli espletati presso le Tombe dei Re e delle Regine d’Italia (Pantheon, Alessandria d’Egitto, Montpellier, Altacomba), non altri. È stato quindi eliminato dal conteggio (e quindi dal totale) ogni altro tipo di servizio. Per quanto concerne i servizi resi a Superga e quelli resi a Monza nell’anniversario del regicidio, se ne terrà conto con riconoscimenti diversi. GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 19 CRONACA DELLE DELEGAZIONI AGRIGENTO 13 dicembre 2014 Come da calendario, si è conclusa la cerimonia per la commemorazione del 67° anniversario della morte di S. M. Re Vittorio Emanuele III, cerimonia che è stata anche allargata, visto il periodo, per gli auguri natalizi e per la presentazione ufficiale delle nuove guardie d’onore: Diecidue Antonino e Settecasi Salvatore. La cerimonia si è svolta nella chiesa Sacra Famiglia di Canicattì e concelebrata dal padre vocazionista don Massimiliano D’Auria assieme al Vicario Generale dei padri vocazionisti di Roma. I due sacerdoti sono stati ben felici di accogliere le Guardie d’Onore nella loro comunità, assieme ai tantissimi fedeli che hanno partecipato, attivamente, alla santa messa ed hanno dato qualche cenno, nel- l’omelia, delle grandi doti di S. M. RE VITTORIO EMANUELE III. La presentazione ufficiale delle Guardie d’Onore è stata fatta dal delegato provinciale, che ha presentato a tutta la comunità chi sono le Guardie d’Onore, quando si sono costituite, gli obiettivi, spiegando che proprio l’ultimo obiettivo è portare a casa i nostri Re e Regine sepolti ancora in esilio e inumarli nel loro posto naturale che è il PANTHEON DI ROMA. La G. d’O. Pio Vella alla fine ha parlato ampiamente di tutta la vita di S. M. RE VITTORIO EMANUELE III. Presenti alla cerimonia, oltre alla delegazione agrigentina, anche una rappresentanza di Caltanissetta ed una di Enna. Alla fine della Santa Messa ci si è recati tutti assieme presso il Ristorante “LA LOCANDA” nei pressi di Canicattì per la conviviale e gli auguri per il Santo Natale. Dopo il taglio della torta, il brindisi con una sola voce: CASA SAVOIA. ALESSANDRIA 2 novembre 2014 Su invito della Prefettura, la Delegazione, nelle persone della Delegata De Andrea e della G. d’O. Luxardo (Alfiere), ha partecipato alla Cerimonia di 20 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 Commemorazione dei Caduti di Tutte le Guerre presso il Cimitero Urbano di Alessandria e, a seguire, S. Messa presso la Parrocchia Madonna del Suffragio, già Chiesa della Vittoria. Dopo la Funzione Religiosa, celebrata dal Vescovo di Alessandria Mons. Gallese e la lettura della Preghiera per i Caduti di tutte le Guerre, la cerimonia è proseguita dietro l'altare dove è presente un Sacrario dei Caduti. 7 novembre 2014 Causa maltempo, la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate è stata celebrata il giorno 7, presso il Monumento ai Caduti in Corso Crimea. Alla presenza del Sindaco di Alessandria, del Prefetto, delle massime Autorità Militari, è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica alle Forze Armate, e del Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918. Un rappresentante delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma ha dato lettura delle motivazioni della Medaglia d'Oro al Valor Militare concessa al Milite Ignoto. Alcuni rappresentanti di studenti hanno letto loro riflessioni sulla Festa Nazionale. L'Alzabandiera, a cura dell'Arma Carabinieri, è stata accompagnata dall'esecuzione dell'Inno Nazionale da parte della Banda Civica, che ha eseguito anche La Canzone del Piave ed il Silenzio. Guardie presenti: De Andrea (Alfiere), Morotti, Sensi. Pecetto di Valenza (AL), 9 novembre 2014 Su invito del Sindaco del Comune di Pecetto di Valenza e del socio G. d’O. Alessio Ronza, alcuni rappresentanti la Delegazione hanno preso parte alla Cerimonia di inaugurazione di una Lapide dedicata ai Caduti pecettesi della 2a guerra Mondiale. Molte le Associazioni Combattentistiche e d'Arma presenti alla Cerimonia che si è svolta nella Piazza del Municipio, sotto il Monumento dedicato a Giuseppe Borsalino, originario di Pecetto e fondatore dell'omonima Azienda che ha portato il nome di Alessandria in tutto il mondo. Dopo la cerimonia ci si è spostati in Chiesa dove è stata celebrata la S. Messa a ricordo dei Caduti di Pecetto e di tutti quelli che hanno dato la vita per la Patria. Guardie presenti alla cerimonia: Delegata P. De Andrea (Alfiere); P. Scaffino (Alfiere); E. Lombardi; R. Pin; C. Morotti; A. Raspagni; A. Ronza; M. Lanzavecchia. GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 I soci Alessio Ronza e Maurizio Lanzavecchia hanno presenziato in qualità di ufficiali dell'U. N. U. C. I. Valenza Po, 7 dicembre 2014 Cerimonia organizzata dall'Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Valenza, a cui una rappresentanza della Delegazione alessandrina ha partecipato su invito del Presidente della sezione. La “Virgo Fidelis”, Patrona dell'Arma, è stata celebrata con una S. Messa in Duomo, alla presenza delle Autorità cittadine e delle Associazioni d'Arma, cui è seguito un raduno nella Sala Consiliare per il saluto del Sindaco e del Presidente di Sezione e consegna di riconoscimenti vari. Una targa commemorativa è stata consegnata al socio, Luogotenente Giampiero Cassero per l'impegno e l'organizzazione della cerimonia. Tutti i convenuti sono poi stati invitati ad un pranzo offerto dall'Associazione N. Carabinieri. Il Conte Niccolò Calvi di Bergolo, membro del Comitato d'Onore dell’Istituto, G. d’O.Gian Piero Gatti, G. d’O. Alberto Raspagni, la Delegata Paola De Andrea, hanno rappresentato l'Istituto in questa cerimonia. 27 gennaio 2015 Su invito dell'Amministrazione Comunale due rappresentanti della Delegazione (Lombardi – alfiere e Luxardo) più il socio Krizman con il labaro del Nastro Azzurro, hanno preso parte alla manifestazione che si è svolta ad Alessandria per tutta la giornata. Unitamente a studenti e a rappresentanti di varie Associazioni d'Arma le Guardie hanno sfilato in mattinata per le vie cittadine. Dopo la sosta davanti alla Sinagoga, il corteo è giunto in piazzale Deportati Ebrei, dove è stato acceso il Braciere della Memoria. Sono state recitate preghiere per le vittime della Shoah e sono intervenuti Autorità e studenti. Nel pomeriggio, in piazza Mafalda di Savoia, sono state ricordate, dal Sindaco di Alessandria, le vittime femminili della Shoah ed in modo particolare la Principessa Mafalda di Savoia Assia, morta nel campo di concentramento di Buchenwald nel 1944. 29 gennaio 2015 Si è riunita nei locali del Museo Etnografico della Gambarina l’assemblea ordinaria dei soci della Delegazione provinciale, che ha deliberato di affidare alcuni incarichi attribuiti a vari soci, che già colla21 borano a tutti gli effetti con la prof.ssa Paola De Andrea, delegata provinciale. La riunione è proseguita con l’illustrazione degli eventi programmati nel corso dell’anno, anche al di fuori della provincia, soprattutto relativamente alla celebrazione del centenario della Grande Guerra. Murisengo, 2 febbraio 2015 In una splendida giornata di sole, con panorama delle Alpi e delle colline del Monferrato, una delegazione di Guardie d'Onore di Alessandria si è recata a Murisengo, paese del basso Monferrato, ai confini della provincia di Alessandria, dove nel mese di novembre si svolge la Fiera Nazionale del Tartufo, che fonda le sue radici nell'antica tradizione agricolacommerciale risalente al 1530 con la Fiera di S. Martino. A Murisengo, durante la Fiera, oltre ai produttori agroalimentari ed enologici, sono presenti gli Artigiani dell'Eccellenza Piemontese, ovvero i Maestri dei mestieri di esperienza che espongono i loro prodotti. In un locale del paese abbiamo quindi incontrato il nuovo socio Angelo Manino a cui, dopo una bella conviviale, sono stati consegnati, a nome del Presidente Nazionale, tessera, statuto e distintivo, unitamente a fascia e cravatta sociale. La delegata De Andrea ha illustrato ai presenti (c'erano anche due ospiti oltre le Guardie) gli scopi e le finalità dell'Istituto, parole che hanno riscosso l'ammirazione e le congratulazioni per il lavoro portato avanti nell'ambito della conservazione di quella memoria storica che ci contraddistingue. Il Sig.Bracco Gianfranco, di Casale Monferrato, giunto a Murisengo con il socio Amisano Natalino, ha espresso in quell'occasione la sua volontà di aderire al nostro Istituto ed ha compilato la domanda di ammissione. La giovane presidente di un'Associazione culturale di Casale Monf.to, avvocato e giornalista, si è dimostrata molto interessata a ciò che il nostro Istituto rappresenta ed ha constatato la vicinanza di valori e finalità tra la sua Associazione e la nostra, confidando in una fattiva collaborazione ed ipotizzando una probabile sua iscrizione. Giornata quindi molto positiva, grazie anche al socio Natalino Amisano, instancabile promotore di iniziative e collaboratore prezioso. Le Guardie che hanno partecipato all'evento sono: Amisano, Gatti, Lombardi, Luxardo, oltre alla delegata De Andrea. 22 AOSTA 14 gennaio 2014 Riunione per programmazione e organizzazione per la partecipazione al 136° Anniversario della Fondazione dell’Istituto; aperitivo; aspetti relativi alla trasferta (mezzi di trasporto ed altro per i pernottamenti in Roma). Gressan, Venerdì 7 febbraio 2014 Serata conviviale/ludico-culturale, unitamente agli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, presso il ristorante “Amarcord Les Iles Gressan” - con breve allocuzione sull'uso corretto delle decorazioni a cura della G. d’O. MIRKO COMM. ARCH. FRESIA PAPARAZZO. A seguire, aperitivo; cena sociale; rimessa nuove tessere agli aspiranti GG. d’O. Hanno partecipato tra GG. d’O. e simpatizzanti 34 persone, tra cui componenti degli 0rdini Dinastici della Real Casa di Savoia della delegazione della Valle d’Aosta. Nus, 6 giugno 2014 Riunione con aperitivo conviviale, breve relazione sulle attività dell'anno 2014, valutazioni, proposte e inviti ricevuti, inerenti l'attività futura e cena conviviale presso il Ristorante IX Miglio. Alla serata hanno partecipato 10 GG. d’O. 3, 4 e 5 settembre 2014 Organizzazione in occasione del gemellaggio tra le delegazioni della G. d’O. della Valle d’Aosta e Rovigo; ricognizione presso l’albergo Hotel Express per la sistemazione logistica delle GG. d’O. di Rovigo e Adria; scelta del menù per la serata conviviale del Gemellaggio; incontro con l’assessore all’istruzione e Cultura della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, Emily Dott.ssa RINI, per l’ottenimento dell’ingresso gratuito al Castello Reale di Sarre per i circa 60 partecipanti. 25 e 26 ottobre 2014 Gemellaggio tra le delegazioni della Valle d’Aosta e di Rovigo, svoltosi secondo il seguente programma: sabato 25 ottobre alle ore 14:30 in Sarre presso il Castello Reale, gli ospiti veneti – guidati dal presidente Cavaliere e Ufficiale Luciano Garbin – sono stati accolti dal delegato Morale e dal Consigliere Regionale Claudio Restano in rappresentanza dell’Assessore all’Istruzione e Cultura, Emily dott.ssa Rini; dalle ore 15:00 alle ore 16:30, grazie alla sponsoGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 pletata dopo la sua morte dal fiammingo Jean De Malines. All’evento hanno partecipato oltre 70 persone tra GG. d’O., componenti degli ordini Dinasti della Real Casa di Savoia e simpatizzanti. rizzazione dell'Assessorato alla Cultura, le Guardie d’Onore (60 persone) hanno effettuato una visita guidata al castello reale di Sarre, cittadina che si trova all’imbocco della Valle di Cogne, residenza reale di caccia del Re d’Italia Vittorio Emanuele II, in una posizione tale che gli consentiva di raggiungere agevolmente la riserva che coincideva con quello che è oggi il Parco Nazionale del Gran Paradiso; ore 19:00, in Pollein (AO) presso l’Hotel Express serata conviviale/ludico-culturale, gemellaggio tra le delegazioni della Valle d’Aosta e Rovigo unitamente ad una rappresentanza della delegazione delle GG. d’O. di Adria con una folta rappresentanza degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia. A seguire, aperitivo; cena sociale; scambio di doni fra le Delegazioni; rimessa diplomi alle GG. d’O; breve conferenza di Mirko Fresia, Commendatore dell’Ordine al Merito di Casa Savoia e delegato per la Valle d’Aosta degli ordini dinastici della Casa Savoia, sul tema "Fedeltà sabauda della Valle d'Aosta" attraverso i libri di Mirko Fresia. Hanno partecipato, tra GG. d’O., componenti degli ordini Dinasti della Real Casa di Savoia e simpatizzanti, 75 persone. 26 ottobre 2014 Santa Messa presso la cattedrale officiata da BREDY Can. Fabio – Parroco di San Giovanni Battista della Cattedrale. Al termine della funzione religiosa, sponsorizzata dalla Diocesi di Aosta, è seguita la visita guidata della signora Efisia, Guardia d’Onore della delegazione di Aosta, al museo del tesoro della Cattedrale e agli affreschi ottoniani della cattedrale, con particolare attenzione al mausoleo sepolcrale di Tommaso II di Savoia. Nel Museo, collocato nel deambulatorio della cattedrale di Santa Maria Assunta, fra importantissimi e preziosi reperti, è stato possibile ammirare un dittico consolare di Onorio, testimonianza dell’arte tardo-romana e la grande cassa reliquiario di San Grato, la cui esecuzione, inizialmente affidata a Guglielmo di Locana, fu comGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 14 novembre 2014 Presso la sede dell’Associazione Nazionale Alpini, riunione della delegazione provinciale unitamente agli ordini dinastici della Real Casa di Savoia. Ordine del giorno: programmazione trasferte anno 2015 (Pantheon Roma, Altacomba-Francia e Superga Torino); valutazione colletta volontaria per l’acquisto del labaro per le esigenze istituzionali della delegazione; sollecito versamenti anno 2014; acquisto manti GG. d’O.; attuazione della circolare n. 6/3197/11.7.149 datata 14 settembre 2011 del Ministero della Difesa; cena. Alla riunione erano presenti 20 GG. d’O. Nel corso della riunione è stata raccolta la somma utile per l’acquisto del labaro. 21 dicembre 2014 Presso la Collegiata di Sant’Orso, riunione degli insigniti degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia e delle Guardie d’Onore della Valle d’Aosta. Il programma è stato il seguente: ore 17 rimessa dei diplomi, delle insegne e delle mozzette ai neo insigniti dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Reverendo Don Alessandro Cavallo e Reverendo Priore Aldo Armellin; ore 17:10 cerimonia di benedizione della Bandiera degli Ordini Dinastici della Real Casa Savoia, del Labaro delle Guardie d’Onore e dei manti da Chiesa; ore 17:30 celebrazione dei Vespri; 18:30 celebrazione della Santa Messa officiata dal Reverendo Don Alessandro Cavallo e dal Reverendo Priore Aldo Armellin, Guide Spirituali rispettivamente con i gradi di Cavaliere e Ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro; ore 20 cena conviviale degli auguri presso il ristorante Caveau du Vin. ASTI 1° giugno 2014 La delegazione di Asti ha partecipato, su invito della Società di Mutuo Soccorso “Fratellanza Militari in Congedo” di Asti, al Concerto del Coro Polifonico Astense e della Mandolinistica “P. Paniate” tenutosi nel bellissimo cortile della Fratellanza, in un caseggiato del ‘700. Sono stati ricordati i caduti di tutte le guerre e la se23 rata è stata dedicata in loro onore. Guardie d’Onore presenti: Giovanni Triberti – Delegato, Mario Bassignana, Paola Nebiolo, Osvaldo Dezzani, Giulio Cesare Saracco, Ivano Gavazza. 2 novembre 2014 La Delegazione provinciale, con il Delegato Comm. Giovanni Triberti, ha partecipato presso l’Insigne Collegiata di San Secondo, in Asti, ad una Santa Messa in suffragio degli Ufficiali defunti appartenenti a famiglie astigiane di antica tradizione militare. Sono stati ricordati il leggendario Ammiraglio Umberto Cagni, i Generali dei Carabinieri Cosma e Ferdinando Manera, il Generale dei Granatieri di Sardegna Manfredo Cagni, i Colonnelli Giorgio Cagni, Vittorio Lucrezi, Giovanni Trapassi, i Capitani Corrado Lucrezi, Umberto Manera, Manfredo Manera, il Maresciallo Fernando Manera, il Maggiore Luigi Manera, i Tenenti Cesare Cagni, Aldo Lucrezi, Paolo Cagni, Giovanni Cagni e la Crocerossina Vivina Manera. Alla cerimonia, officiata da Don Giuseppe Gallo, Guardia d’Onore e Rettore della Collegiata, erano presenti autorità civili e militari e le associazioni combattentistiche e d’arma con labari e bandiere. GG. d’O. presenti: Giovanni Triberti – Delegato, Luigi Caroli – Alfiere, Federico Bollito – Alfiere, Osvaldo Dezzani, Andrea Pellegrino, Ivano Gavazza, Dino Aresca, Alessandro Raviola, Giulio Cesare Saracco. 4 novembre 2014 La Delegazione provinciale ha partecipato alla celebrazione in ricordo dei caduti di tutte le guerre. La mattinata è iniziata con la Santa Messa in suffragio dei Caduti di tutte le guerre presso la collegiata San Secondo di Asti. La cerimonia è poi proseguita in piazza Primo Maggio, con lo schieramento del picchetto di formazione, alzabandiera, onoranza ai Caduti con deposizione della corona, preghiera del combattente e lettura del messaggio del Capo dello Stato. GG. d’O. presenti: Giovanni Triberti – Delegato, Federico Bollito, Osvaldo Dezzani, Ivano Gavazza, Dino Aresca, Luigi Caroli, Maurizio Mussano, Alessandro Bartolotti, Dario Buratto, Giuseppe Bagnato. Valfenera, 9 novembre 2014 La Delegazione provinciale ha partecipato alla commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Dopo la Santa Messa è seguita la solenne comme24 morazione al Monumento dei Caduti di tutte le guerre, con deposizione della corona d’alloro e con un commovente e significativo discorso, molto applaudito dai presenti, pronunciato dal Sindaco di Valfenera e Guardia d’Onore della Delegazione di Asti, Dr. Paolo Lanfranco. Presenti gli alunni della scuola primaria di Valfenera che, a turno, hanno letto alcune riflessioni sulle guerre delle varie epoche. GG. d’O. presenti: Giovanni Triberti – Delegato, Federico Bollito – Alfiere, Luigi Caroli – Alfiere, Andrea Ponzone – Alfiere, Paolo Lanfranco, Pier Carlo Bollito, Giuseppe Nobili, Francesco Agnusdei, Enrico Rosso, Marco Cerchio. Monale, 9 novembre 2014 La Delegazione provinciale ha partecipato alla commemorazione dei caduti di tutte le guerre. La cerimonia è iniziata con la deposizione della corona d’alloro, è seguita la Santa Messa durante la quale sono stati pronunciati discorsi commemorativi da parte delle autorità presenti. GG. d’O. presenti: Severino Agagliati – Alfiere, Osvaldo Dezzani, Ivano Gavazza, Dino Aresca. Costigliole d’Asti e Villanova d’Asti, 23 novembre 2014 La Delegazione provinciale ha partecipato, in mattinata, alla solenne cerimonia di ricorrenza della Virgo Fidelis, Santa Patrona dell’Arma Benemerita dei Carabinieri, nel 73° Anniversario della battaglia di Culqualber, su invito del Comandante della Stazione dei Carabinieri Maresciallo Capo Michele Sarcinelli e del Presidente della Sezione A. N. C. di Costigliole d’Asti S.Ten. Cav. Giancarlo Garbin. Una nutrita folla e numerose Associazioni d’Arma si sono riunite davanti al Comune e il corteo di partecipanti è proseguito fino al Monumento al Carabiniere, dove è avvenuta la deposizione della corona d’alloro, in onore dei caduti. È seguita una Santa Messa; la sfilata è stata ripresa dalla Rai e trasmessa l’indomani, durante la quale spiccavano le tre bandiere della Delegazione di Asti. È seguito un sontuoso rinfresco nel salone della parrocchia. La cerimonia è stata magistralmente organizzata dal bravissimo Comandante Maresciallo Capo Michele Sarcinelli. GG. d’O. presenti: Giovanni Triberti – Delegato, Nello Scrimaglio – Alfiere, Michela Morreale – Alfiere, CorGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 rado Rustichelli – Alfiere, Marco Chies, Pier Giuseppe Bugnano, Michele Sarcinelli, Osvaldo Dezzani, Luigi Caroli, Chiara Di Nunzio, Claudia Degol. Nel pomeriggio dello stesso giorno, la Delegazione ha partecipato, su invito del Comando di Compagnia di Villanova d’Asti, alla cerimonia di ricorrenza della Virgo Fidelis, Santa Patrona dell’Arma Benemerita dei Carabinieri, nel 73° Anniversario della battaglia di Culqualber. La cerimonia si è svolta al Colle Don Bosco, nella Borgata Becchi, paese natio di San Giovanni Bosco; durante la Santa Messa Canonica, celebrata nella Chiesa Superiore, sono stati ricordati i Carabinieri caduti e la Patrona dell’Arma. È seguito un buffet presso il salone dei Salesiani. Presenti tutti i Sindaci dei paesi facenti parte la Compagnia. GG. d’O. presenti: Francesco Agnusdei, Giuseppe Nobili, Piercarlo Bollito, Paolo Lanfranco, Carlo Alberto Goria, Andrea Ponzone, Enrico Rosso. San Damiano d’Asti, 31 gennaio 2015 La Delegazione provinciale, con il Delegato Comm. Giovanni Triberti, ha partecipato ad una solenne cerimonia nell’Insigne Confraternita SS. Annunziata, in ricordo dei 23 sandamianesi caduti e dispersi nell’infausta Campagna di Russia e dei reduci defunti dell’U. N. I. R. R. Sezione di Asti: Pia Natale (autore del libro “La storia di Natale”), Bruno Giuseppe, Gatto Monticone Secondo, Roffinella Angelo, Rampone Virgilio, Lucrezi Corrado, Cellerino Francesco, Bianco Dario (autore del libro “I rifiutati dalla morte”), Cravero Piero, Mons. Ruffino Italo e Bosia Giovanni. È stato anche ricordato Lorenzo Triberti, nell’anniversario della sua morte, fratello di Giovanni Triberti, Presidente U. N. I. R. R. di Asti, Vice Presidente Nazionale e Delegato di Asti del nostro Istituto. Ricorre in questi giorni il 72° Anniversario dei Caduti e dispersi nella steppa russa; la Confraternita della SS. Annunziata in San Damiano d’Asti, grazie all’impegno profuso dal Comm. Alberto Marinetto, facente funzione di priore, mantiene viva questa ricorrenza da ben 50 anni. Dopo la Santa Messa il Sindaco di San Damiano, Mauro Caliendo, ha sapientemente pronunciato un discorso commemorativo in memoria dei caduti e dispersi nell’infausta Campagna di Russia, così come pure l’Assessore Provinciale al Bilancio Luca Quaglia. Ha chiuso la cerimonia il Vice Presidente Nazionale GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 dell’U. N. I. R. R. Comm. Giovanni Triberti, ricordando i reduci defunti della Sezione U. N. I. R. R. di Asti e raccontando alcuni tragici aneddoti narrati dagli stessi reduci, quando erano ancora in vita, al Comm. Triberti. Erano presenti autorità civili, militari, associazioni d’ arma e di volontariato e un folto pubblico di fedeli. GG. d’O. presenti: Giovanni Triberti – Delegato, Severino Agagliati – Alfiere, Michela Morreale – Alfiere, Alena Malinouskaya – Alfiere, Vittorino Pia, Osvaldo Dezzani, Luigi Caroli, Federico Bollito, Giancarlo Bussi, Ivano Gavazza. Su iniziativa del Vice Presidente Nazionale, Presidente della Sezione di Asti dell’U. N. I. R. R. e Delegato di Asti delle Guardie d’ Onore, Comm. Giovanni Triberti, è stata promossa una raccolta fondi per mantenere agli studi i seminaristi appartenenti al Seminario di Asti, bisognoso di aiuti per sostenere le vocazioni. In questa occasione è stata raccolta, a tale scopo, la somma di € 120, donata dai fedeli, durante la Santa Messa. BARI 4 novembre 2014 Presso il Sacrario Militare Caduti d’Oltremare è stata officiata una cerimonia religiosa alla presenza del presidente del Senato Pietro Grasso, con la partecipazione di una rappresentanza di corazzieri, delle massime autorità civili, delle autorità militari di Marina, Esercito e Aeronautica, gonfaloni dei vari comuni della provincia di Bari, del presidente delle associazioni combattentistiche con i relativi labari e una rappresentanza politica del Ministero della Difesa. La cerimonia è stata caratterizzata da una grande commozione dei partecipanti, iniziata con l’accoglienza della Bandiera di Guerra e con lo schieramento delle varie Armi. Sempre presenti uno schieramento di carabinieri in alta uniforme ai lati di tutta la scalinata del sacrario. Prima della Santa Messa, il presidente del senato Pietro Grasso con due corazzieri ha deposto una corona ai piedi del sacrario. Nel corso della cerimonia religiosa il sacerdote ha ricordato i Caduti di tutte le guerre e delle missioni di pace e un trombettiere ha eseguito il “Silenzio” fuori ordinanza le cui note echeggiavano per tutto il sacrario, emozionando fortemente i presenti. 25 Alla cerimonia erano presenti, oltre al delegato provinciale di Bari, Oronzo Cassa, le seguenti Guardie d’Onore: Vincenzo Parato e Giuseppe Sisto, che hanno svolto l’incarico di alfieri, Nunzia Tarantini, Maristella Albino, Michele Mininno, Giuseppe Picicci, Giovanni Bucci, Renzo Gigante. Il delegato provinciale ha ricevuto dal comandante delle scuole dell’Aeronautica Militare – 3a Regione Aerea – e del presidio militare di Bari, Generale di Squadra Aerea Franco Girardi un ringraziamento per la partecipazione alla cerimonia. Molfetta, 12 dicembre 2014 L’ispettore per l’Italia Meridionale e le Isole, avv. Angelo Gadaleta e le Guardie d’Onore Sergio Ragno e Franco d’Agostino hanno partecipato al convegno LA REGIA MARINA E LA GRANDE GUERRA, con relatori il dott. Michele Spadavecchia e il C. F. Flavio Stefano Lagrasta, Comandante della Capitaneria di Porto di Molfetta. razione dei defunti e della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, è stata invitata a presenziare ad una duplice manifestazione commemorativa, alla quale ha preso parte con condiviso spirito partecipativo. Nella giornata della commemorazione dei defunti è stata officiata da Mons. Don Filippo Salvo, Vicario Episcopale della Diocesi Barletta – Trani – Bisceglie – Nazareth, una solenne funzione religiosa all’interno della Cappella comunale del Cimitero; successivamente sono stati prestati gli onori al Sacrario dei Caduti Italiani e all’Ossario dei Caduti Slavi, che nella circostanza è intervenuto il vice capo missione e Ministro Consigliare della Repubblica Slovena Rox Zagorski. Nella giornata dedicata alla Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, si è svolta, all’interno dei giardini del Castello Svevo di Barletta, una toccante manifestazione celebrativa dei Caduti in Guerra, con deposizione di una corona d’alloro alla lapide del Rivellino del Castello già Comando Presidio Militare. A seguire, tutti i partecipanti, in corteo si sono portati al monumento dei Caduti in Guerra e alla lapide dei Vigili trucidati nel 43, ove sono stati prestati gli onori con la deposizione di corone d’alloro. Infine il corteo si è spostato al Palazzo di Città per la Deposizione Corona alla Lapide in memoria dei Caduti decorati con “Medaglia d’Oro al Valor Militare”. In dette manifestazioni sono intervenute autorità civili, quali il Sindaco di Barletta Pasquale Cascella, il Presidente del Consiglio Comunale Carmela Peschechera, le Autorità militari (Carabinieri, Guardia di Finanza, Pubblica Sicurezza ed Esercito), Religiose i più alti esponenti delle Associazioni Combattentistiche quali l’A. N. M. I., Paracadutisti e il gruppo delle Guardie d’Onore della Delegazione BT, con il Delegato Cav. Dr. Ruggiero Piazzolla e dalle Guardie d’Onore Alberto De Nisi, Tommaso Distaso, Ruggiero Iodice, Filippo Antonio Piazzolla e Giuseppe Porcelluzzi. BARLETTA-ANDRIA-TRANI 2/4 Novembre 2014 La Delegazione, in concomitanza con la commemo26 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 BOLOGNA Carzano (TN), 20 settembre 2014 L’Ispettore regionale dell’Emilia Romagna Com. Dionigi Ruggeri, il Delegato di La Spezia Dott. Riccardo Balzarotti, il Delegato della Provincia di Bologna Cav. Andrea de Tomasi e la Segretaria della Provincia di Bologna, Dott.ssa Elisa Squerzanti, congiuntamente ad alcuni soci del Centro Studi Storico militari “Generale Gino Bernardini” di Bologna hanno partecipato alla manifestazione commemorativa del “Sogno di Carzano” organizzata dal Comitato 18 Settembre 1917 di Carzano (TN). Dopo una breve introduzione della Signora Piera Degan, i partecipanti sono stati introdotti alle vicende narrate dal Maggiore Pettorelli Lalatta nel libro che dà il nome alla manifestazione dal Dottore Luca Girotto. Questo apprezzatissimo relatore esperto di storia militare della grande Guerra nel Trentino ha condotto i convenuti lungo le strade di questo piccolo borgo riportando per un attimo indietro l’orologio del tempo a questa pagina di storia sconosciuta o dimenticata. Ne è seguita una visita al museo militare della Grande Guerra, la cena con canti tradizionali tirolesi e la cerimonia di Commemorazione domenica 21 Settembre 2014. 2 novembre 2014 Nella ricorrenza dei defunti sono stati ricordati dalle Forze Armate della Provincia di Bologna i Caduti delle due Guerre Mondiali. La cerimonia commemorativa che è cominciata con la deposizione di una corona d'alloro all'interno del chiostro della Basilica di S. Stefano – lapidario dei Caduti Bolognesi nella 1a Guerra Mondiale – è proseguita in Piazza Nettuno presso il Sacrario ai Caduti ed è terminata al Monumento Ossario dei Caduti della Seconda Guerra, presso il cimitero monumentale della Certosa. Il Delegato della Provincia di Bologna Cav. Andrea De Tomasi ha rappresentato le Guardie d'Onore a tutti e tre gli eventi, mentre alla deposizione della corona d'alloro presso la Certosa erano presenti anche l'Alfiere Raffaele Galliani e la Segretaria Provinciale Dott.ssa Elisa Squerzanti. liani, con il labaro della Delegazione e le Guardie Emilio Manzini, Franco Cacciari e Davide Nanni in divisa C. R. I. e il Nob. Niccolò Rocco dei Principi di Torrepadula. 12 novembre 2014 È stata celebrata la Commemorazione della Giornata del Ricordo dei Caduti Civili e Militari nelle missioni di Pace. Durante questa cerimonia, avvenuta al Parco della Montagnola in presenza delle autorità cittadine, è stato ricordato non solo l'attentato alla caserma Italiana dei Carabinieri a Nassiria, ma tutti i caduti italiani in missioni di pace. A presenziare il delegato Prov. Cav. Andrea De Tomasi, l'Alfiere Raffaele Galliani, e il Nob. Nicolò Rocco dei Principi di Torrepadula. 4 novembre 2014 Nell’anniversario della Vittoria è stata celebrata presso la Caserma "Mameli" il giorno dell'unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. Alla Cerimonia erano presenti l'Alfiere Raffaele GalGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 27 Bologna, 28 Dicembre 2014 La Delegazione provinciale ha organizzato, presso la Basilica di Santa Maria dei Servi, la tradizionale Santa Messa in suffragio di S. M. Re Vittorio Emanuele III, funzione che, come sempre, coinvolge sia le Dame ed i Cavalieri degli OO. DD. di Casa Savoia, che le Guardie d’Onore. Purtroppo, a causa delle condizioni meteo avverse (neve su tutta la regione), il numero dei partecipanti non è stato pari a quello delle edizioni precedenti, ragion per cui i presenti alla Cerimonia sono stati: in rappresentanza dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, l’Ispettore regionale I. N. G. O. R. T. P. e Vicario provinciale degli OO. DD. Dott. Comm. Dionigi Ruggeri, l’Avv. Adolfo Legnani Annichini (Cerimoniere) ed il Dott. Pietro Barbieri; in rappresentanza dell’Ordine al Merito Civile di Casa Savoja, l’Ing. Salvatore Caudarella ed il Cav. Patrizio Gagliardi; in rappresentanza della Guardia d’Onore, il Delegato della Provincia di Bologna Cav. Andrea de Tomasi, la Segretaria Provinciale Dott.ssa Elisa Squerzanti, l’Alfiere Sig. Raffaele Galliani e le Guardie d’Onore, Marchesa Renata Ramondini Talon, il Sig. Dario Mingarelli, il Sig. Emilio Manzini, il Sig. Franco Cacciari e il M.llo Capo G.d.F Luca Trabalzini che ha scattato le foto. BRESCIA Sasso Marconi, 23 novembre 2014 Si è tenuta nella Chiesa Parrocchiale di S. Pietro a Sasso Marconi la XIXa edizione della Cerimonia in suffragio dei Caduti di tutte le Guerre. Il Cappellano Militare Don Giuseppe Bastia, e Assistente Spirituale del Comando Regionale Emilia-Romagna della Guardia di Finanza, coadiuvato dal Parroco, Can. Dario Zanini, ha celebrato la Santa Messa in suffragio dei Caduti, durante la quale si è ricordato Mons. Enelio Franzoni, Cappellano Militare, reduce dell'Armir, M. O. V. M. Alla cerimonia ha partecipato la delegazione di Bologna presenziando con labaro portato dall'Alfiere Raffaele Galliani, al quale si sono uniti il Delegato Cav. Tomasi con famiglia e la Segretaria Dott.ssa Elisa Squerzanti con famiglia. 28 Concesio, 30 gennaio 2015 Nell’accogliente ed elegante cornice del Ristorante “La Locanda”, gestito dal Socio Salvatore Terranova si è tenuta la riunione delle Guardie d’Onore bresciane finalizzata alla programmazione dell’attività della Delegazione in occasione del centenario dell’inizio della Grande Guerra per la nostra Patria. Dopo la relazione sociale e le comunicazioni del Delegato Valter Luigi Cotti Cometti reduce dalla cerimonia per il 137° anniversario di fondazione dell’Istituto, unitamente ai Soci Antonella Belleri, Giorgio Gatelli e Franco Buffoli, si è provveduto a redigere il calendario di massima dell’attività sociale: a marzo p. v. partecipazione al pellegrinaggio ad Altacomba sulle tombe delle LL. MM. Re Umberto II e Regina Maria Josè; in primavera visita al Museo della Guerra Bianca di Temù (Brescia) ed organizzazione della annuale cerimonia al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (Brescia); il 24 maggio partecipazione al Raduno nazionale di AssoArma ad Udine; il primo GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 Pisogne, 7 febbraio 2014 L’Alfiere G. d'O. Roberto Didiano, la G. d'O. Efrem Piantoni e il Delegato Valter Luigi Cotti Cometti, su invito dell'Amministrazione comunale, hanno partecipato alla commemorazione del Giorno del Ricordo dell'esodo giuliano dalmata e dei Martiri delle foibe a Pisogne, organizzata dal Gruppo Alpini di Fiume diretto dal Socio Franco Pizzini. È stata una cerimonia di alto valore patriottico partecipata da numerose Associazioni d'Arma, dalle scolaresche e dalla popolazione della cittadina del Lago d'Iseo. Il lungo corteo si è snodato dal Municipio sino al monumento ai Martiri delle foibe per l'alzabandiera e l'onor Caduti ove il nostro Socio Efrem Piantoni ha partecipato alla deposizione dell'omaggio floreale. CAGLIARI fine settimana di ottobre organizzazione della annuale cerimonia in memoria del Sovrani defunti e dei Caduti al Sacrario del Passo del Tonale teatro della Guerra Bianca in Adamello. È seguito il momento conviviale che ha rinsaldato ulteriormente i già ottimi rapporti associativi e di amicizia tra i Soci a cui il Delegato, quale gesto di riconoscenza per l’impegno e la collaborazione, ha omaggiato il calendario dell’Istituto e un CD riportante alcuni inni patriottici e la marcia reale. Numerosa la partecipazione dei Soci accompagnati da un nutrito e qualificato gruppo di simpatizzanti che, apprezzando e condividendo i nostri valori, hanno aderito al nostro Istituto. Meritorio di menzione è il dodicenne Oscar, figlio dei Soci Giorgio ed Antonella Belleri, provetto elicotterista e prossimo Socio della Delegazione. GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 Manifestazioni di maggior interesse dell’anno. Per la ricorrenza dell’anniversario della fondazione dell’Istituto il 18/01 si è svolta nella sede della Delegazione, una assemblea in cui i partecipanti hanno contribuito a ricordare gli avvenimenti, a partire da quel lontano 18/01/1878 in cui S. M. Umberto I approvò tale fondazione. Il 30/01 è stata celebrata una Santa Messa di ringraziamento per la Beatificazione della Regina Maria Cristina Efisia di Savoia. Il 17/2 ed il 28/2, si è partecipato alle manifestazione che ricordano i bombardamenti dei centri abitati del 17 e 28 febbraio 1943. Il giorno 30/04 è avvenuta la visita del Presidente d’Atri che ha preso parte alla assemblea degli iscritti ed il giorno successivo ha assistito alla processione per la festa del Santo Patrono della Sardegna S. Efisio Martire. 29 CROTONE 7 novembre 2014 Il 20 ed il 24 maggio, sono stati ricordati i Caduti Sardi delle guerre per l’Unità d’Italia, presso il Sacrario Militare e di fronte al Monumento che ricorda gli Eroici combattenti delle Guerre per l’unità e l’Indipendenza d’Italia. Il 28 Agosto è stata celebrata una Santa Messa e deposta una Coccarda Tricolore, in memoria della Principessa Mafalda di Savoia d’Assia, morta a Buchenwald, il 28 agosto 1944. Nei primi giorni di novembre si è partecipato alle manifestazioni in ricordo dei soldati di tutte le guerre e di tutte le nazioni, organizzate dalle Forze Armate. Il giorno 29/11 la Delegazione ha partecipato ad una Eucarestia in suffragio dei Beati Fra Nicola da Gesturi e Maria Cristina Efisia di Savoia. La cerimonia religiosa si è svolta nella Chiesa Parrocchiale di Gesturi, dove il corteo, partito dalla “Casa del Conte Orrù di San Raimondo” con alla testa il Labaro della Delegazione, scortato da 20 Guardie d’Onore, è giunto alle ore 19. Il 12/12 ci si è riuniti riassumendo tutti gli avvenimenti sopra ricordati, inoltre si è dato un caro benvenuto al collega Potito Antolino, trasferito dalla Delegazione di L’Aquila a quella di Cagliari, era presente anche il Delegato della nostra Gemella Delegazione di Enna. Il giorno 18/12 si è concluso l’accordo con la Soc. Sant’Anna ed ottenuto l’uso dei locali della associazione per ogni Venerdì per l’intero anno 2015; gli altri giorni della settimana sono utilizzati dalle ass. d’Arma – Brigata Sassari e Genio Trasmissioni. Questa soluzione incrementa il rapporto di amicizia e collaborazione con le altre ass. d’Arma. 30 CUNEO Cavour, 30 novembre 2014 Il gruppo della Val Maira, presso l’Abbazia Santa Maria di Cavour, in stretta collaborazione con il Centro Studi Principe Oddone, nell’anniversario della morte di S. M. la Regina Elena ha organizzato una manifestazione intitolata: “Elena: la farfalla azzurra dello Smonly’’. La manifestazione è stata suddivisa in tre parti, nella prima sessione, alle ore 11 si è celebrata la Santa Messa in memoria di S. A. R. Elena di Savoia Regina d’Italia presso l’Abbazia Santa Maria di Cavour, celebrata da Can. Mons. Gianluca Gonzino. Alla celebrazione hanno partecipato diverse Delegazioni per la Guardia d’Onore del Pantheon, tra le quali la delegazione G. d’O. di Asti intervenuta con 13 rappresentanti, la delegazione di Novara con 2 rappresentati, la delegazione G. d’O. di Torino con 2 rappresentanti e le GG. d’O. Valle Maira CN con 27 rappresentanti. GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 Alla Manifestazione era presente inoltre, la delegazione dell’aeronautica militare di Caraglio con 4 rappresentanti. Dopo la Santa messa le delegazioni, accompagnate dal pubblico intervenuto per la commemorazione si sono spostate presso la Cascina Smiraglia per la conferenza indetta dal Centro Studi Principe Oddone,dove, avvolti dal racconto della vita di S.A.R. Elena di Savoia da parte della sig.ra Maura, rappresentante del Centro Studi Principe Oddone, i convenuti hanno partecipato al racconto intitolato: “Elena: la farfalla azzurra dello Smonly”. Dopo la conferenza, le Delegazioni con gli accompagnatori, hanno concluso la terza parte del programma degustando la colazione allietati dal canto della mezzo Soprano alternata ai canti popolari suonati da una banda musicale del paese. FIRENZE 21 dicembre 2014 Incontro natalizio delle delegazioni degli Ordini Dinastici di Casa Savoia e dell’Istituto. Dopo una Santa Messa alla Cappella della Misericordia (concelebrante la Guardia d’Onore don Borserini), hanno fatto seguito una riunione conviviale all’Hotel Michelangelo ed un concerto tenuto dalla Guardia d’Onore Maestro Previero. Un centinaio le persone presenti all’evento, fra le quali le Guardie d’Onore d’Atri, P. L. Duvina, G. Duvina, degli Uberti, Arfilli, Barzaghi, Rispoli, S. Belli, Castini, Razzanelli Duvina, Bubbi Restuccia, Ulivieri, Dal Toso, Mattiello, R. Astolfi, Zappa, Ambrosini, Lapucci, M. Duvina, C. Duvina, Bottura, Martini, R. Mattoli, Pucci. FOGGIA San Severo, 6 dicembre 2014 Nella bellissima sala Auditorium del Teatro G. Verdi di San Severo la Delegazione foggiana, in collaborazione con altre associazioni locali e con il Patrocinio dei Comuni di San Severo, San Paolo Civitate, Torremaggiore e Rignano Garganico il Meeting Interassociativo “Il falso Diplomatico Giorgio Perlasca e gli Ebrei di Budapest”. L’Auditorium era strapieno di pubblico, un pubblico attento ed in religioso silenzio all’ascolto del relatore dott. Franco Perlasca, GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 Guardia d’Onore, che ha tracciato il profilo del suo grande genitore. A beneficio di chi non ricordasse o di chi non ha mai sentito parlare di lui si traccia un breve profilo: Giorgio Perlasca nasce a Como nel 1910, negli anni della seconda guerra mondiale 1944/45 per lavoro si trova a Budapest, dove si occupa di importazione ed esportazione di carni bovine. Grazie ad una attestazione del governo spagnolo a firma del Generalissimo Franco si inventa il ruolo di Console Spagnolo, riuscendo a salvare 5200 cittadini ungheresi di religione ebraica. Questo italiano nella sua grande generosità e senza mettere in conto il rischio personale della sua vita si prodiga, allorquando i veri diplomatici spagnoli abbandonano le sedi dell’ambasciata e del consolato per mettersi in salvo. Giorgio Perlasca, si improvvisa diplomatico, tratta con i tedeschi e li convince a non deportare nei campi di sterminio questi cittadini ungheresi con doppia nazionalità, falsamente dichiarata, ed altrettanto falsamente certificata con timbri e documenti rimasti incustoditi nelle sedi diplomatiche. Tornato in Italia dopo la guerra redige un memoriale in triplice copia di cui una per sé, una per l’ambasciata di Spagna a Roma ed una per il governo Italiano. Nessuna risposta nessun commento, forse si pensa ad un mitomane, fino a quando dopo la ca31 duta del regime comunista i cittadini dell’est Europa possono varcare i confini nazionali verso l’occidente, una famiglia di Budapest, dopo affannose ricerche, si reca a Casa Perlasca, per ringraziarlo e per dimostrargli la gratitudine personale e quei tanti beneficiati del suo nobile gesto. La notizia fu data alla stampa prima, poi alle tv così è venuta alla luce una storia sconosciuta. La Rai negli anni 2002 ha realizzato una fiction il cui interprete Luca Zingaretti (universalmente noto come Montalbano) impersonava Giorgio Perlasca. Da quel momento i riconoscimenti e le attestazioni non si contano più, a lui sono dedicate scuole, strade, piazze e monumenti, in Israele è ricordato come uno dei “Giusti” con il suo profondo significato. Un grande merito nell’organizzazione dell’evento va riconosciuto all’Avvocato Matteo Calvano fiduciario per “l’altro Tavoliere delle Puglie” delle Guardie d’Onore del Pantheon della Provincia di Foggia. Nel suo indirizzo di saluto il Sindaco di San Severo Avv. Francesco Miglio, ha solennemente preso l’impegno di dedicare una via cittadina a Giorgio Perlasca, e forse anche un monumento, ed ha ricordato che l’impegno della Delegazione delle guardie d’onore di Foggia, a favore della Principessa Mafalda e delle vittime dei campi di concentramento vedrà la realizzazione, già in fase avanzata, di un monumento in un spiazzo cittadino già individuato. Altro relatore è stato il Prof. Francesco Giuliani docente dell’Università di Foggia, ha moderato i lavori il dott. Desio Cristalli. Non è riuscito ad essere presente fisicamente, l’Avv. Pagliara, Delegato della Comunità Ebraica di Napoli per la Puglia e Basilicata, ma ha inviato il seguente messaggio: «Shavua Tov (Buona settimana) a Lei ed ai Suoi collaboratori con i quali ha organizzato la bella manifestazione in memoria di Giorgio Perlasca, Giusto tra le Nazioni. Saluto, Suo tramite, le Autorità ed il pubblico intervenuto. Ho trascorso lo Shabbat Vayishlach ovviamente a Brindisi, molto distante, nella nostra bella ma lunga Puglia da S Severo ed abbiamo, da pochi minuti, celebrato la divisione tra lo Shabbat e gli altri giorni, tra la Luce e le tenebre, tra ciò che è buono e ciò che non lo è. I Maestri insegnano che basta una piccola luce, una fiammella magari sorta da un modesto fiammifero, ad illuminare una vasta stanza al buio. Se ciascuno di noi, indipendentemente del modo in cui prega, riuscisse a ricordarselo, probabilmente ciò che è male non prevarrebbe e non incomberebbe sulla vita di tutti noi. Giorgio Perlasca è stato un lumicino nell'enorme 32 tempesta della Shoah ideata, pianificata, organizzata e (purtroppo) quasi realizzata da uomini. Non dimentichiamolo! Il male non è una categoria estranea all'azione di ciascun essere umano. Come il Bene, anch'esso è presente in ciascuno di noi. Eppure l'esperienza, per tanti versi meravigliosa dell'uomo Perlasca che ha scelto deliberatamente e coscientemente di rischiare la propria vita, pur di non far morire la propria e l'altrui dignità e moralità, fa della sua piccola luce un Faro di Civiltà e di Umanità. Come ammoniscono i Maestri del Talmùd non importa quanto grande sia la tua Luce, essa è comunque sufficiente a rischiarare un'enormità di buio. Kol hakavòd (Onore) alla memoria di Giorgio Perlasca, Giusto tra le Nazioni! Onore alla sua memoria e auguriamoci, in tempi di barbarie e di tenebra come quelli che viviamo, nei quali persino chi prega alle prime ore del mattino, recitando gli Hallel (le Lodi) al Creatore, Santo Benedetto Egli sia, viene sterminato con addosso il manto di preghiera, nell'indifferenza generale di chi è più preoccupato delle sciocchezze e dalla futilità, la Luce ancora oggi viva e risplendente di Perlasca possa trasmettersi ad altre fonti di luce. E che Dio vigili sempre sugli uomini liberi che hanno a cuore la vita, la libertà e la dignità degli altri uomini! Shalòm leKullàm (Pace a tutti Voi)!» Dicembre 2014 A chiusura dell’anno sociale la Delegazione provinciale Foggiana ha ricordato i Reali di Casa Savoia, la Guardia d’Onore, Onorevole Stefano Cavaliere, Parlamentare per molte legislature, una delle giovani promesse del Segretario Covelli e del Partito della Stella e Corona, prima e poi democristiano ma con l’incrollabile ideale monarchico sempre in cuore. Nella funzione religiosa sono state onorate e ricordate le Guardie d’Onore decorate al valor Militare nelle guerre: italo-turca, italo-austriaca, Prima e Seconda GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 Guerra Mondiale. L’occasione ha richiamato numeroso pubblico e tante Guardie d’Onore. Durante la funzione il celebrante Monsignor Pierino Russo si è soffermato sulle figure dei Re e delle Regine di Savoia in particolare per coloro i quali, morti in esilio, non hanno ancora trovato degna sepoltura nel Pantheon in Roma. La cornice della manifestazione è stata la Rettoria della Chiesa dell’Addolorata, sita nel centro storico della città. A conclusione del sacro rito il Delegato ha letto la preghiera della Guardia d’Onore catturando l’attenzione dei presenti. Tra le Guardie d’Onore erano tra gli altri presenti: Regolo, De Giorgi, Delli Carri, Di Giorgio, Candolini, Bisciotti, Cupaiolo, Facenna. FORLÌ – CESENA 6 Maggio 2014 Presso l’Hotel “della Città”, il Rotary Club di Forlì ha ospitato il past Delegato di Arezzo, prof. dr. Luigi Borgia, a tenere una conferenza sugli elementi di base dell’araldica, materia e scienza della quale è uno dei massimi esperti europei. Alla termine della conviviale, il Relatore ha preso la parola, dopo una sua breve presentazione del Presidente del Club, rag. Giuseppe Rossi, ed ha letteralmente affascinato i numerosi intervenuti con la sua brillante esposizione, avvalendosi anche di diapositive illustrative, polarizzando l’attenzione e l’interesse su una materia di non usuale trattazione ed apparentemente ostica ai non esperti, seppur molto affascinante. Tutto ciò è valso la soddisfazione degli organizzatori della serata, in primis di Giancarlo Flamigni, che aveva a suo tempo proposto al Consiglio del Rotary questo incontro. Presenti, ospiti del Rotary Club, lo stesso Giancarlo Flamigni, l’Ispettore regionale comm. dr. Dionigi Ruggeri e la segretaria regionale Serena Savorani. Dovadola, 5 ottobre 2014 Presso il Teatro Comunale, il Delegato cav. rag. Giancarlo Flamigni ha organizzato una Conferenza tenuta da Anita Garibaldi sul tema: “Giuseppe Garibaldi: momenti di gloria e di sconfitta del Generale”. Prima dell’intervento del Relatore, il Sindaco di Dovadola Gabriele Zelli, avendo concesso alla manifestazione il Patrocinio del Suo Comune, ha introdotto l’argomento inquadrando il periodo storico nel quale Giuseppe Garibaldi si trovò a soggiornare GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 brevemente in quei luoghi, durante la Sua fuga, attraverso gli Appennini romagnoli, per raggiungere Cesenatico. La dr.ssa Garibaldi, nel Suo intervento, più che elencare le vittorie e le sconfitte nelle innumerevoli battaglie del Generale, ha tracciato un interessante quadro degli Ideali del Suo Bisnonno che hanno determinato le sue scelte politiche “di campo” sul nostro territorio nazionale e nel lontano Sud America, le battaglie in armi, ma anche quelle nell’ambito civile volte a migliorare le condizioni di vita, dell’istruzione e dell’organizzazione civica delle popolazioni. In chiusura dei lavori, l’Ispettore regionale comm. dr. Dionigi Ruggeri è intervenuto per ringraziare la Dr.ssa Garibaldi per il Suo intervento e della Sua presenza in regione. Dopo la Conferenza, la dr.ssa Garibaldi è stata accompagnata nella casa che ospitò il Suo illustre avo dove, ancor oggi è visibile una lapide a ricordo del suo passaggio. 4 novembre 2014 Nell’ambito delle celebrazioni di questa giornata storica, che è dedicata anche alle Forze Armate nazionali, il Delegato cav. rag. Giancarlo Flamigni ha partecipato con il Labaro, insieme alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma cittadine, al corteo che ha percorso il centro città fino al Monumento ai Caduti sito nel piazzale dedicato alla Vittoria nella Grande Guerra, dove è stata deposta una corona dall’alloro, alla presenza delle Autorità cittadine, dal Prefetto al Sindaco, al Col. Com.te del Comando provinciale dei Carabinieri, che sono intervenuti con un messaggio rievocativo della giornata. Presenti inoltre i militari del 66° Reg.to Fanteria di stanza a Forlì. 17 Dicembre 2014 Nel Salone delle Feste della Prefettura di Forlì-Cesena, si è svolto un matinèe musicale con la partecipazione del Soprano cav. di gr .cr. Wilma Vernocchi e di due noti storici forlivesi che ha avuto per titolo: “La Storia della Grande Guerra sulle Note della Musica”. La Manifestazione è stata organizzata dalla Delegazione di Forlì-Cesena, nella persona del Delegato cav. rag. Giancarlo Flamigni il quale, grazie a precedenti e cordiali incontri col Prefetto, dr.ssa Erminia Rosa Cesari, ha saputo coinvolgerla in questo progetto, ottenendone il Patrocinio e l’ospitalità, peraltro negata ad iniziative di altri sodalizi cittadini di grande prestigio. 33 “Flamigni Specialità Dolciarie”, fiore all’occhiello italiano anche all’estero. Sono intervenuti, insieme ad un prestigioso parterre di autorità civili e militari della Regione, numerosi forlivesi molto facoltosi, le GG. d’O.: Ispettore regionale comm. dr. Dionigi Ruggeri, l’Ispettore dr. Paolo Arfilli e Signora Antonella, il Delegato di Rimini mar.llo Gianni Ruzzier, rag. Bruno Padovano, Signora Raffaella Sparapano, dr. Alberto Casadei, oltre al Delegato di Forlì-Cesena cav. Rag. Giancarlo Flamigni e Signora Maria Luisa Bentivogli e Serena Savorani. Bertinoro, 20 gennaio 2015 Il concerto è nato con lo scopo di raccogliere fondi, attraverso una offerta libera da parte degli invitati, da donare al Liceo Musicale “Angelo Masini” di Forlì, per sostenere gli studi di alunni particolarmente meritevoli a proseguire la loro formazione artistica. Il pomeriggio si è articolato in un primo momento musicale durante il quale la Signora Vernocchi, accompagnata al pianoforte dal Maestro Giancarlo Peroni, ha cantato brani coevi al periodo della Grande Guerra, seguito poi dall’intervento di Marco Viroli e Gabriele Zelli che hanno letto brani di alcune lettere autografe dal fronte bellico di noti cittadini forlivesi, per poi concludere il programma, di nuovo la Signora Vernocchi, con l’interpretazione di tre ninne-nanne natalizie, dato l’imminente Santo Natale. Il pubblico, intervenuto numeroso, oltre le più rosee aspettative, ha visibilmente apprezzato quanto proposto ed il Prefetto stesso ha manifestato la Sua completa soddisfazione tanto da rivolgersi a Giancarlo Flamigni con le testuali parole: “Allora, Flamigni, a febbraio cosa facciamo?”, segno di un suo esplicito entusiasmo ad organizzare ancora eventi con la nostra collaborazione. A fine concerto è stato inoltre allestito un ricco buffet con una selezione di prodotti dolciari delle più famose ditte del territorio: la “Ditta Babbi” e la Ditta 34 Si è svolta una Santa Messa nella Co-Cattedrale per la "Festa delle Polizie Municipali" del forlivese posta sotto la protezione di San Sebastiano, alla presenza dei Sindaci dell'Unione dei Comuni della Provincia, tra i quali: Il Sindaco di Bertinoro, di Forlì, Cesena e molti altri e con la partecipazione delle più alte Cariche del Territorio delle Polizie Municipali e di altre Forze Militari. Presenti i Labari di altre Associazioni d'Arma. Il Delegato cav. rag. Giancarlo Flamigni (Alfiere) la Segretaria regionale e della provincia di Forlì Serena Savorani e la G. d’O. Dott. Alberto Casadei. GENOVA Dicembre 2014 Si è svolta la riunione annuale della delegazione provinciale, organizzata dalla delegata N. D. Raffaella Saponaro Monti Bragadin, svoltasi nella sala conferenze del circolo “Amici della Ricerca Medica” e del gruppo ligure di “Italia Reale – Stella e Corona”. Ospitati, come di consueto, dal Segretario Regionale di “Italia Reale”, Ing. Edoardo Brandone, i numerosi intervenuti hanno seguito con attenzione la GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 relazione del Nob. Prof. Stefano Monti Bragadin sul tema della “cavalleria”. L’Oratore ha sviluppato l’argomento, inquadrando la “cavalleria” attraverso la storia ed il suo procedere attraverso il tempo. Avvenimenti di “ieri” sono apparsi attuali, come le “crociate”, i “tornei”, le “corti medievali”, le vicende legate ai “templari” ed altri ordini cavallereschi, ospitalieri e militari. Stefano Monti Bragadin è riuscito ad evidenziare l’attualità dei “Valori” legati alla “cavalleria”, collegandoli anche al mondo di oggi, così confuso ed incerto. L’ispettore ligure delle “Guardie d’Onore”, Nob. Cav. Giacomo Zoppi di Zolasco, ha rappresentato, indubbiamente, un aspetto di questi Valori, legati all’attività delle “guardie” che rendono omaggio ai Sovrani d’Italia e ricordano costantemente la nostra storia più dignitosa e significativa. GORIZIA Redipuglia 4 novembre 2014 LECCE COMMEMORAZIONE 5° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DAVIDE RICCHIUTO Tiggiano, 17 settembre 2014 La mattina del 17 settembre 2009 sei militari italiani morirono in un attentato kamikaze a Kabul, rivendicato dai talebani e altri quattro rimasero gravemente feriti. Le vittime, tutte del 186° Reggimento Paracadutisti "Folgore", furono il Tenente Antonio Fortunato, il Sergente Maggiore Roberto Valente, il Primo Caporal Maggiore Matteo Mureddu, il Primo GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 35 Caporal Maggiore Davide Ricchiuto, il Primo Caporal Maggiore Massimiliano Randino e il Primo Caporal Maggiore Gian Domenico Pistonami. L'automobile carica di esplosivo, condotta da due talebani, lanciata contro il convoglio di militari italiani, provocò anche la morte di quindici civili afgani e il ferimento di altri cinquanta. In occasione della ricorrenza del 5° anniversario di tale tragico avvenimento, su invito del Presidente dell'Associazione Nazionale Sottufficiali d'Italia (A. N. S. I.) della Sezione di Miggiano, Maresciallo Aiutante Salvatore Cosi, la Delegazione Provinciale partecipava alla S. Messa commemorativa della morte del Primo Caporal Maggiore Davide Ricchiuto di Tiggiano. Alla S. Messa commemorativa, celebrata nella Chiesa del Cristo Redentore di Tiggiano da don Paolo Solidoro, Cappellano Militare e Capitano dei Bersaglieri, oltre ai genitori, parenti e amici del militare ucciso, provenienti dal vicino comune di Patù, vi erano anche i familiari di Marco Pedone, anch'egli caduto in Afganistan il 9 ottobre 2010, nell'esplosione di un ordigno durante il passaggio del convoglio di militari italiani. Alla cerimonia era presente il Col. Vito Margiotta, Comandante del Centro Documentale di Lecce, il Col. Nesta e il T. Col. Salvatore Sperti. Era infine presente anche la Delegazione Provinciale delle Guardie d'Onore con il Labaro, rappresentata dal Delegato Provinciale Luigi Mazza e dalle Guardie d'Onore Venere Miastkowski e Christian Tarantino (Alfiere). 43° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DELLA MELORIA Ruffano 2 ottobre 2014 Alle 5,45 del 9 novembre 1971 un aereo militare 36 C130 Lockheed Hercules della Royal Air Force, si inabissava nelle acque del Mar Tirreno, alle secche della Meloria, a circa sette chilometri al largo di Livorno, subito dopo la partenza dall’Aeroporto di Pisa-San Giusto, con a bordo 46 Militari Paracadutisti italiani, quasi tutti in servizio di leva, in forza al II Battaglione Paracadutisti Tarquinia, VI Compagnia Grifi, oltre a 7 militari inglesi membri dell'equipaggio; non vi furono superstiti. Erano diretti in Sardegna per l’esercitazione denominata "Cold Stream" (corrente fredda), ma alla zona di lancio di Villacidro (CA), non giunsero mai. L'operazione comprendeva un lancio tattico e un ciclo addestrativo, con marce forzate e di sopravvivenza, individuazione di obiettivi ed altro ancora. Un'esercitazione da sogno, in una zona di lancio mai vista prima, con sorvolo di mari e monti ed avrebbe visto impegnati 406 Paracadutisti: un'occasione da non perdere. All'esercitazione partecipavano un Hawker Siddeley Andover e nove C 130, ma due rimasero a terra per avarie ai motori. Il primo a decollare fu "Gesso 1", provvisto delle attrezzature necessarie a calcolare in volo il CARP (Calculated Air Release Point – calcolo del punto di rilascio). Alle 7, sopra la zona lancio (ZL) di Villacidro, in Sardegna, i dieci Sabotatori Paracadutisti del 9º Battaglione d'Assalto si lanciarono dall'aereo e giunti a terra si prepararono a segnalare e difendere la ZL, in attesa dell'arrivo dei nove C-130 con a bordo 220 Paracadutisti del 1º Reggimento, 100 Carabinieri Paracadutisti, 44 Artiglieri Paracadutisti, 12 Paracadutisti del Quartier Generale della Brigata Folgore e 20 della Compagnia Manutenzione, per un totale di 396 Paracadutisti, suddivisi in 46 per ogni aereo, insieme a due direttori di lancio. "Gesso 2", il primo dei nove C-130, si alzò dalla pista di Pisa alle 05,41 con a bordo il Generale Ferruccio Brandi, Comandante della Folgore, che quel giorno compiva 51 anni e altri 43 parà del 1º Reggimento. A pochi minuti dal decollo i piloti di "Gesso 5", che seguiva di quindici secondi "Gesso 4", dove erano imbarcati 44 parà della 6ª Compagnia e due direttori di lancio della Compagnia Comando del 2º Battaglione Paracadutisti "Tarquinia", videro davanti a loro una improvvisa fiammata sul mare. Il primo pilota informò allora il Comandante della formazione, Tenente Colonnello Scott, il quale cercò subito di stabilire un contatto radio con tutti i sette apparecchi in volo. "Gesso 4" non rispose. Scott informò allora la base e distaccò sul preGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 sunto luogo dello schianto "Gesso 8", mentre col resto della formazione procedette verso la Sardegna. All'aeroporto di Pisa, il Capo Ufficio Operazioni della Folgore, Maggiore Antonio Milani, appena saputo da "Gesso 8" che "Gesso 4 è in mare", si diresse a bordo di un elicottero AB-205 del 26º Gruppo Squadroni A. L. E. verso il luogo che "Gesso 5" aveva indicato come probabile punto dell'incidente: le secche della Meloria. Sul posto vennero visti galleggiare in una grossa macchia d'olio gli zainetti dei paracadutisti, il carrello del velivolo e battelli di salvataggio vuoti. Il Comandante della Folgore, Generale Brandi, venne avvisato dell'incidente non appena arrivò col paracadute a terra e subito intraprese il viaggio verso Livorno, mentre il resto dei parà proseguì l'esercitazione. Fu una delle più gravi sciagure che colpirono le Forze Armate italiane del dopoguerra. Tra i giovani coinvolti nella tragedia vi erano tre Paracadutisti leccesi, esattamente Franco Vantaggiato di Ruffano, Ubaldo De Mitri di Strudà e Leonardo Torsello di Casarano. Il corpo del Paracadutista Franco Vantaggiato di Ruffano, insieme a quello di altri dieci paracadutisti, non venne mai ritrovato a causa delle forti correnti e delle cattive condizioni atmosferiche. Nel corso delle successive operazioni di soccorso e recupero delle salme, perse la vita anche il sommozzatore Sergente Maggiore dei Paracadutisti Giannino Caria, appartenente al IX Battaglione Sabotatori Paracadutisti (attualmente IX Col Moschin). Alla commemorazione del Paracadutista Franco Vantaggiato di Ruffano, era presente con il proprio Labaro la Delegazione Provinciale di Lecce Erano presenti la G. d’O. Sc. Antonio Neglia, la G. d’O. Sc. Christian Tarantino e la G. d’O. Sc. Fernando Antonio Toma (Alfiere). pletamente troncato dall'elica di un Caproni, durante l'addestramento per il conseguimento del brevetto di Paracadutista, nonostante la grave menomazione, chiese ed ottenne di poter effettuare i primi tre lanci di brevetto e subito dopo di partire insieme ai suoi commilitoni per El Alamein, ove riportò diverse ferite in battaglia, che gli valsero il conferimento della Medaglia d'Oro al Valor Militare. L'opera, nata per manifestare il suo amore per la Folgore, con il tempo è divenuta meta di pellegrinaggio per tutti i vecchi folgorini e nel 1977 venne donata dai suoi familiari all'A. N. P. d'I. Il progetto era del Colonnello Paolo Caccia Dominioni conte di Sillavengo (lo stesso che ha progettato e realizzato il Sacrario in Egitto) e rispecchia a grandi linee il Monumento al Paracadutista eretto a Quota 33 di El Alamein, in Africa Orientale. Essa venne costruita su un terreno di proprietà di Giovanni Starace, su un piccolo promontorio proteso fra il mare Adriatico Meridionale e lo Ionio Settentrionale, attraversata dal 40° parallelo ed orientata a 135° nella direzione esatta del Sacrario di El Alamein. All'interno risalta il monumento bronzeo di un paracadutista della seconda guerra mondiale, con la gamba destra poggiata sull'affusto di un cannoncino anticarro 47/32, recuperato sui campi di battaglia e puntato verso l'Africa. I lavori di restauro si sono resi necessari dopo i lunghi anni di abbandono e degrado della Cappella e sono stati condotti e finanziati dall'A. N. P. d'I. (Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia), in collaborazione con lo stesso Comune di Castro. Alla cerimonia di riconsacrazione era presente il Generale di Corpo d'Armata Giorgio Battisti Coman- INAUGURAZIONE DELLA CAPPELLA DEI PARACADUTISTI Castro, 12 ottobre 2014 La Cappella votiva esistente sulla vetta rocciosa denominata "Punta Mucurune", in agro del Comune di Castro, circondata da piante secolari, vero e proprio monumento al Paracadutista, voluta ed edificata nel 1967 dalla Medaglia d'Oro al Valor Militare Giovanni Starace, eroe della battaglia di El Alamein, dopo i lavori di restauro e messa in sicurezza dell'intero corpo di fabbrica, è tornata all'antico splendore. L'allora Tenente Giovanni Starace, rimasto privo di parte della spalla e dell'intero braccio sinistro, comGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 37 dante del Nato Rapid Deployable Corps - Italy, il Generale di Brigata Lorenzo D'Addario, Comandante della Brigata Paracadutisti "Folgore", oltre naturalmente al Sindaco di Castro, Colonnello dr. Alfonso Capraro, compagno di corso di Accademia del Generale D'Addario. Era presente anche il figlio della Medaglia d'Oro Giovanni Starace, il Presidente Nazionale dell'A. N. P. d'I., Generale Giovanni Fantini, con il Medagliere Nazionale e i Labari delle Sezioni A. N. P. d'I. di Lecce-Supersano, Bari, Barletta, Trani, Foggia, Benevento, Catania, Napoli e Reggio Calabria. Erano presenti le Guardie d'Onore, nonché Paracadutisti Luigi Mazza (Delegato Provinciale), Antonio Neglia (Vice Delegato Provinciale) e l'ing. Massimo Alemanno. FUNERALI DELLA MOGLIE DELLA GUARDIA D'ONORE PASQUALE CICCCARESE Giuggianello, 24 ottobre 2014 Alcune Guardie d'Onore della Delegazione Provinciale hanno partecipato ai funerali della signora Vera Pranzo, moglie della Guardia d'Onore dottor Pasquale Ciccarese. La Delegazione Provinciale ha fatto affiggere alcuni manifesti listati a lutto, con le condoglianze alla famiglia ed ha partecipato con le Guardie d'Onore Luigi Mazza, Venere Miastkowski, Valentino Latorre e Christian Tarantino, a Cursi per porgere ai familiari le condoglianze e alla S. Messa per le esequie, che si sono tenute presso la Chiesa Madre di Giuggianello, paese di origine della defunta. 4 NOVEMBRE FESTA DELL'UNITÀ D'ITALIA E DELLE FORZE ARMATE Questa Delegazione Provinciale per i festeggiamenti del 4 novembre, festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, è stata invitata in diversi comuni della Provinciale di Lecce. Poiché non é possibile essere presenti ovunque, la presenza è stata assicurata nelle seguenti città. Cursi, 4 novembre 2014 La Guardia d'Onore dottor Pasquale Ciccarese, su invito del "Gruppo 4 Novembre", in collaborazione con il Comune di Cursi, ha rappresentato la Delegazione Provinciale ai festeggiamenti della giornata del 4 novembre in quel centro. Porto Cesareo 4 novembre 2014 La Guardia d'Onore Rocco Paladini ha rappresentato la Delegazione Provinciale per la commemorazione della giornata del 4 novembre nel Comune di Porto Cesareo, che come ogni anno ha fatto pervenire l'invito alla partecipazione. Corigliano d'Otranto, 9 novembre 2014 Presenti le Guardie d'Onore Luigi Mazza, Antonio Neglia, Christian Tarantino (Alfiere), Giuseppe De Lumè, Paolo De Santis, Antonio Sarcinella,Vincenzo Vittorio Erriquez, Giuseppe Plantera e Rocco Zappatore. Rappresentavano altre Associazioni le Guardie d'Onore Salvatore Moschettini, Fernando Antonio Toma, Mario De Sabato e Luigi Russo. Martano, 4 novembre 2014 Erano presenti con il Labaro della Delegazione le Guardie d'Onore Luigi Mazza, Christian Tarantino (Alfiere), Antonio Neglia, Paolo De Santis, Antonio Sarcinella e Rocco Zappatore. Erano inoltre presenti in rappresentanza di altre Associazioni. Nociglia, 4 novembre 2014 Presente la Guardia di Onore F. A. Toma. 38 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 PROSSIMI EVENTI Giovedì 12 marzo – Mercoledì 4 novembre 2015 Gaeta (LT), mostra storica sulla Grande Guerra curata dall’Istituto. Domenica 15 marzo 2015 Caltanissetta, parrocchia Santa Lucia, ore 18, Santa Messa per il 32° anniversario della morte di S. M. il Re Umberto II e presentazione delle nuove Guardie d’Onore. Seguirà una conviviale. Mercoledì 18 marzo 2015 Roma, Pantheon, ore 17, Santa Messa in suffragio di Sua Maestà il Re Umberto II e di S. A. R. il Principe Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, Duca degli Abruzzi. Giovedì 19 marzo – Martedì 31 marzo 2015 Biella, mostra storica sulla Grande Guerra curata dall’Istituto. Sabato 21 marzo 2015 Pecetto di Valenza (AL), centro comunale di cultura, via Borsalino n°2, ore 16.30, inaugurazione della mostra di pittura e scultura ad interpretazione libera “La Grande Guerra”. Conferenza su “Eroismo e coraggio al femminile” degli amici del museo Gambarina. Seguirà un rinfresco. Giovedì 26 marzo 2015 Roma, presidenza nazionale, ore 17.30, conferenza della G. d’O. avv. Giulio Murano, vicepresidente della sezione di Roma dell’Associazione Nazionale del Fante, su: “Etica ed onore militare”. Sabato 28 marzo 2015 Alessandria, ore 10 ritrovo dei soci della delegazione provinciale per una visita guidata del museo del cappello “Borsalino”, via Cavour n° 84; ore 12.30 pranzo in un ristorante di Pecetto di Valenza; ore 14.30 accoglienza da parte del sindaco di Pecetto di V., geom. Andrea Bortoloni, e presentazione del monumento a GiuGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 seppe Borsalino, fondatore dell’omonima industria. A seguire: visita alla Rocca di Pecetto (rovine del castello, giardino botanico, parco del cielo), visita della mostra sulla Grande Guerra ed esposizione di divise militari e cappelli che la ditta Borsalino produceva per gli Ufficiali dell’Esercito (collezione privata della Guardia d’Onore Lorenzo Torielli); ore 17.15 conferenza del professor Luciano Orsini sul tema:“Pecetto, Borsalino e la Grande Guerra”. Seguirà un aperitivo sulla Rocca con il gruppo astrofili “Galileo”. Domenica 12 aprile – Sabato 18 aprile 2015 Cirò Marina (KR), mostra storica sulla Grande Guerra curata dall’Istituto. Maggio 2015 Lodi, la delegazione provinciale organizza una cerimonia con deposizione di corona al monumento ai Caduti ed una Santa Messa per i Re e le Regine d'Italia. Seguirà una riunione conviviale. Sabato 9 maggio 2015 Canicattì (AG), teatro sociale, ore 17.30, conferenza: “L’Italia Unita per un’Idea”. Relatori: il sindaco Vincenzo Corbo; cap. di vasc. dr. Ugo d’Atri, presidente dell’Istituto; geom. Pino Iacona, delegato provinciale; dr. Pio Vella Cannella, Associazione Nazionale Combattenti e Reduci; prof. dr. Gabriella Portalone; prof. dr. Gaetano Augello; moderatore: dr. Vincenzo Racalbuto. Sabato 9 maggio 2015 Caltanissetta, ore 20, Gran Galà delle Debuttanti. Domenica 10 maggio – Giovedì 31 dicembre 2015 Milano, mostra storica sulla Grande Guerra curata dall’Istituto. Domenica 10 maggio 2015 Carpi (MO), chiesa di Santa Maria in Castello (La 39 Sagra), ore 9.30, Santa Messa; ore 10.30, sala Loria (adiacente a La Sagra), conferenza “Manfredo Fanti e l’unità nazionale: un esempio di servizio alla Patria”, relatori: prof. Ciro Romano e dr. Michele D’Andrea, moderatore Pier Luigi Senatore. Al termine, ore 13, riunione conviviale. Mercoledì 20 maggio – Domenica 24 maggio 2015 Treno storico-rievocativo da Torino a Udine. Domenica 24 maggio 2015 Caltanissetta, sala cineforum “Beata Maria Cristina di Savoia”, viale della Regione n° 1, ore 18.30, conferenza: “Vittorio Emanuele III, il Re Soldato, ed i 100 anni dall’inizio per l’Italia della Grande Guerra (IV Guerra d’Indipendenza)”. Sabato 30 maggio – Domenica 14 giugno 2015 Alessandria, mostra storica sulla Grande Guerra curata dall’Istituto. Domenica 31 maggio 2015 Padova, inaugurazione della mostra storica sulla Grande Guerra curata dall’Istituto. Sabato 6 giugno 2015 Caltanissetta, sala cineforum “Beata Maria Cristina di Savoia”, viale della Regione n° 1, ore 18.30, conferenza: “I martiri di via Medina ed il Referendum Istituzionale del 1946”. Sabato 13 giugno 2015 Roma, Pantheon, ore 17, Santa Messa in suffragio dei giovani caduti a via Medina nel 1946. 40 Luglio 2015 Monza (MB), la delegazione provinciale organizza una cerimonia nell'anniversario del regicidio di Sua Maestà il Re Umberto I. Seguirà una riunione conviviale. Mercoledì 29 luglio 2015 Roma, Pantheon, ore 18, Santa Messa in suffragio di Sua Maestà il Re Umberto I. Settembre 2015 La delegazione provinciale di Milano, Lodi e MonzaBrianza organizza una guardia solenne alle Reali Tombe del Pantheon. Settembre – Ottobre 2015 Civitavecchia (RM), mostra storica sulla Grande Guerra curata dall’Istituto. Sabato 31 ottobre – Domenica 15 novembre 2015 Campobasso, mostra storica sulla Grande Guerra curata dall’Istituto. Novembre 2015 Milano, la delegazione provinciale organizza il "corteo della Vittoria", cui seguirà pranzo di gala per la Vittoria. Sabato 28 novembre 2015 Roma, Pantheon, ore 17, Santa Messa in suffragio di Sua Maestà la Regina Elena. Lunedì 28 dicembre 2015 Roma, Pantheon, ore 17, Santa Messa in suffragio di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III. GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 CULTURA I PRIGIONIERI DI GUERRA ITALIANI IN INDIA di Mariano Torre Scrivendo queste poche pagine, a riguardo dei prigionieri italiani in India, il mio pensiero è rivolto ai nostri due marò che da oltre tre anni non possono tornare liberi in patria perché in attesa di un processo che non c’è e che chissà quando si farà. Non esistono prigionieri di serie A o di serie B. Il tempo passa e i patimenti sono attuali, quelli presenti come quelli del passato. Ma a ricordo antico. Silvio Pellico inizia il racconto della sua prigionia ponendo in evidenza i mille pensieri che vengono alla mente di chi è posto in cattività: la libertà perduta, l’orrendo risveglio nella notte di prigionia, l’essere divenuto un numero, senza volontà, senza scelta, senza diritti. È vero che si tratta di ben diversa prigionia e di tempi anche differenti, ma le analogie esistono. Chi ha studiato la psicologia del soldato in guerra sa che nel caposaldo, di fronte al rischio, nella scatola metallica di un sommergibile, come alla cloche di un aereo o in navigazione d’assalto o a scorta di un convoglio, le differenze dei caratteri, gli atteggiamenti disparati, derivanti da mille situazioni lasciate partendo per la guerra, gli stati d’animo dovuti ai differenti motivi di partecipazione al conflitto li livellano, si uniformano alla unica volontà possibile: vincere. Nel combattimento, lo spirito di conservazione stesso si confonde con l’impeto necessario a sopraffare il nemico. A battaglia finita, diverse sono le reazioni, pur tuttavia quei soldati hanno in comune il senso del dovere, la volontà di servire la Patria: hanno insomma sempre un ideale che li accomuna. In prigionia gli istinti si fanno sempre più prepotenti, la tensione del combattimento non può più sostituire le lunghe elucubrazioni, le interminabili assenze dal mondo che ci circonda. Ogni prigioniero si ritrae nel proprio guscio: in se stesso cerca conforto e spesso invece trova tormento. Si vorrebbe essere soli ed invece si ha tanto bisogno di compagnia; poiché la volontà, GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 la decisione, la suddivisione della giornata più non ci appartiene, si lascia via libera alla fantasia, ai sogni; ed i giorni passano uno dopo l’altro monotoni, uguali. Salvo che non sia il detentore a renderli pieni di emozioni, a trasformarli in cruciali, fatidici, indimenticabili: perché le sentinelle hanno ucciso un commilitone che tentava la fuga, o perché un altro è stato punito a pane e acqua in gabbia di segregazione, o con l’esposizione al sole tropicale, oppure con vergate e schiaffi; alle volte a rendere le giornate meno grigie sono le notizie captate con le radio galeniche costruite clandestinamente ed invano cercate dal detentore che diviene bestiale e si sfoga malamente. Quante volte un prigioniero ha guardato al di là del reticolato per ore e ore intere senza che l’occhio fissasse un punto determinato: si guardava all’orizzonte: al di là del ferro spinato vi era la vita, la libertà, la famiglia, la Patria. Quante volte si è conservato un fiore cresciuto spontaneo nel recinto oppure un oggetto costruito con la mollica o con la latta delle scatolette o qualsiasi altro aggeggio, e lo si è ben nascosto nell’intento di portarselo a casa per offrirlo alla mamma o alla moglie, in segno tangibile di avere sempre pensato a lei? Ma il nascondiglio quasi sempre non resisteva alle molteplici, minuziose perquisizioni: quando la guardia scopriva l’oggetto e lo requisiva, andava via un pezzo del loro affetto, un poco del loro ricordo. In prigionia è l’istinto che domina, le passioni, anziché sopite come paiono, sono invece scatenate dal di dentro, e urgono in petto e vorrebbero prorompere, ma allora non si sarebbe più umani, poiché gli istinti bestiali prevarrebbero. Il campo di prigionia è un mondo dove tutto ha un ruolo, dove il filo spinato ricorda ad ognuno, in ogni momento, la sua tragica situazione di uomo non libero; nel contempo, impedisce la circolazione di fatti e idee, nonché la conoscenza profonda degli avvenimenti. Il campo di prigionia è un crogiolo in cui 41 il buono e il cattivo si mescolano e nel contempo sono in continua lotta tra di loro. Dentro il reticolato vi è tutta la vita degli uomini. Per anni interi i prigionieri hanno vissuto, lottato e pensato in questo mondo così complesso e difficile con l’unico intento, non di sopravvivere fisicamente, bensì di fare sopravvivere le nobili idee in cui essi credevano. Per la perquisizione e la disciplina il nemico adoperava uomini di colore e nell’affronto più volgare ordinava spesse volte che i prigionieri venissero denudati all’unico scopo di alleggerirli di indumenti, oggetti, ricordi personali e denaro, all’ipocrita titolo di souvenir. In tutti i campi i prigionieri venivano spesso lasciati senza scarpe, in mutande, inquadrati sotto il sole cocente o la pioggia, o sotto l’umidità penetrante della notte. I prigionieri italiani potrebbero benissimo promuovere un processo a carico del detentore. I capi d’accusa potrebbero essere parte di quelli stessi di Norimberga. L’avere considerato la Convenzione di Ginevra un puro pezzo di carta inutile può essere il punto di partenza per questo processo. Se è un crimine uccidere prigionieri feriti, questo il nemico l’ha fatto; se è un crimine infliggere ai prigionieri di guerra ogni sorta di maltrattamento, il nemico è colpevole; se è un crimine fare sfilare prigionieri di guerra lungo le vie delle città nemiche per mostrare a scopo propagandistico il numero di questi prigionieri e le loro pessime condizioni, di questo reato il nemico si è coperto abbondantemente; se è un crimine procedere ad ogni sorta di crudeltà morali in modo da torturare non soltanto il prigioniero di guerra, ma anche le loro famiglie, facendo mancare loro notizie, non spedendo la posta e non distribuendo quella ricevuta, anche di questo reato il nemico è reo confesso o se è un crimine non soccorrere i malati e i feriti, il nemico ha compiuto anche questo reato tanto che in qualche ospedale i medici italiani dovettero procedere con normali siringhe a urgenti trasfusioni mentre nel locale affianco il nemico possedeva inutilizzato l’apparecchio completo per dette trasfusioni; se è un crimine non alimentare a sufficienza il prigioniero di guerra fornendogli invece spesso cibo avariato, brandelli di carne di mulo in decomposizione, gallette ammuffite, oppure sette chicchi di riso crudo con un cucchiaio di olio rancido, anche di questo crimine il nemico si è coperto; se è un crimine insultare, sputacchiare, incitare la folla ad inveire e ad offendere i prigionieri di guerra, la42 ceri e sfiniti, questo reato ha coperto abbondantemente di infamia il nemico; se è un crimine permettere il massacro di prigionieri di guerra e le torture di massa, anche questo crimine ha macchiato la coscienza del nemico. Inutile continuare sino all’infinito. Ricordare che i nostri prigionieri di guerra furono fotografati con la lavagnetta sul petto e il numero come comuni criminali. Ricordare le migliaia di prigionieri italiani che giorno per giorno, per lunghi mesi ed anni, boccheggiarono con il caldo e infradiciarono le ossa con le piogge. Ricordare la dissenteria che colpì il settanta per cento dei prigionieri di Bhopal e la malaria che ridusse a scheletri migliaia di nostri connazionali in cattività. Ricordare quel crimine di sempre rappresentato dalle punizioni collettive vietate dalla Convenzione di Ginevra ma ancor più dalla coscienza umana; punizioni collettive che significavano niente acqua per quarantotto ore, perquisizioni lunghe e snervanti con il selvaggio vilipendio alle fotografie dei congiunti, esasperanti “conte” sotto la pioggia o il sole, e altro, ancora. In una località dell’Himalaya, a metà tra Afghanistan e Tibet, sul 32° parallelo, durante la guerra degli anni ’40 gli inglesi costruirono un campo militare di concentramento chiamato “Yol”. Qui nel 1942 confluirono, dopo circa un anno di residenze provvisorie in attendamenti sparsi nell’India, gli ufficiali italiani di tutte le armi, prigionieri di guerra dell’esercito inglese, catturati nelle nostre colonie perdute o altrove. Si ritrovarono dunque in questa località himalayana 10.000 ufficiali italiani sfuggiti alla morte in insensate, ma inevitabili battaglie. Ci rimasero cinque anni e di questo gigantesco episodio non si sa quasi nulla. Si conosce tutto delle avventure nell’Himalaya, ma nulla delle disavventure nell’Himalaya di diecimila militari italiani superstiti di guerra. La ragione c’è. In quei lunghi anni di forzato soggiorno asiatico l’energia accumulata durante le interminabili meditazioni, le lunghe e costruttive discussioni con gli amici, le letture, gli ampliamenti delle proprie conoscenze attraverso le conferenze di specialisti in un’infinita gamma di discipline scientifiche, finanziarie, tecniche, artistiche, letterarie, oppure frequentando una para-università, ben organizzata per i più giovani, esplose impetuosamente in quei raGUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 gazzi, appena rimesso piede in Patria e, riassestata la salute, li precipitò nel lavoro di ricostruzione dell’Italia del dopo guerra. Soltanto dopo alcune decine d’anni s’iniziò a trovare un po’ di tempo per pubblicare qualcosa riguardante quella esperienza. Tuttavia, non si possono cancellare le sofferenze morali, la lunga attesa della posta, sino ad anni, le inibizioni, la tristezza, la rabbia, le lacrime nascoste e non, il rischio delle malattie locali, colera, tifo, carbonchio (gli antibiotici erano agli albori), malaria, gli inevitabili contrasti con i guardiani indiani e le conseguenti pallottole di fucile o mitragliatrice. Durante il secondo conflitto mondiale i prigionieri di guerra italiani in India provenivano da vari fronti: nord-Africa, Libia, Egitto, A. O. I. (Etiopia). Poche unità di prigionieri, aviatori e marinai, erano state catturate in diverse località marittime ed aeree, mentre la maggior parte dei prigionieri in India proveniva dai fronti libico-egiziano ed etiopico ed era costituito da unità di combattimento delle forze di terra dell’Esercito Italiano. Gli inglesi intrapresero contro le forze italiane in Libia tre controffensive, durante le quali venne catturata un’alta percentuale di truppe italiane che vennero internate nei campi in Egitto, Medio Oriente, India e Sud Africa, costituendone la maggiore presenza. Solo chi li ha conosciuti in tempo di guerra può stramaledire gli inglesi, in particolare modo se eri loro prigioniero. Mi ricordo i racconti dei miei due zii mariti di due sorelle di mia madre, tutti e due toscani di Pisa, che furono catturati in combattimento in Africa dagli inglesi. Gli zii in modo colorito, solo come i toscani sanno fare, rammentavano con dignità la loro prigionia non priva di patimenti. In questo racconto si narrano le vicende appassionate GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 di prigionia degli italiani, fino al desiderato ritorno in patria. Lo spirito che anima i campi di concentramento dove ufficiali e soldati non si piegarono alle dure imposizioni del nemico, anima pure le pagine dei giorni amari, in cui la tristezza del prigioniero è turbata dalle dure condizioni in cui si trovava l’Italia. Churchill leader britannico mantenne un atteggiamento di superiorità nel messaggio inviato al popolo italiano alla fine dell’agosto 1944; e questo voleva dimostrare quanto livore c’era nei confronti degli italiani, pagarono in prima battuta i prigionieri catturati in Africa e poi trasferiti in India, in Inghilterra ed in altri luoghi. «Quando una nazione si è lasciata cadere sotto il dominio di un regime tirannico non può andare esente dalla punizione che i delitti commessi da questo regime meritano, e, naturalmente, noi non possiamo dimenticare le circostanze nelle quali si è svolto l’attacco di Mussolini contro Francia e Gran Bretagna, quando noi eravamo più deboli e si pensava che la Gran Bretagna sarebbe perita per sempre, cosa che non è poi accaduta. In ogni modo, parlando a nome dei miei concittadini, io credo che la nazione britannica sarà felice di vedere il giorno in cui l’Italia, di nuovo libera e volta al progresso, prenderà posto tra le nazioni amanti della pace». Ed infatti gli inglesi furono più duri e severi degli americani, anche se questi ultimi espressero non poche riserve. Nelle sue memorie il cappellano militare Fra Ginepro di Sestri Levante ricorda la dura prigionia in India con attimi commoventi. Soldati sfortunati, ma con grandi ideali, senso del dovere e amore di patria. Rudolf Steiner diceva «Ogni idea che non diventa per te un ideale, uccide una forza della tua anima. Ogni idea invece che diventa un ideale, crea le tue forze vitali». 43 NOTE LIETE La Guardia d’Onore Marco Ghisolfo il 17 dicembre 2014 si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova. Alla cerimonia della discussione della tesi ha indossato la cravatta dell’Istituto. La Guardia d’Onore di Caltanissetta, cav. dott. Oscar Elia Lunetta annuncia la nascita della primogenita Francesca, avvenuta il 29 dicembre 2014. La Guardia d’Onore della Delegazione di Asti, Rag. Patrizia Poli, ha esposto alcuni suoi dipinti ad olio e olio acrilico alla mostra d’arte contemporanea “ Punti di vista “ – scultura, pittura, fotografia, che si è svolta a fine novembre 2014 nel complesso dei Dioscuri al Quirinale a Roma. Una qualificata ed esperta giuria le ha conferito il terzo premio assoluto, per il quadro ad olio acrilico figurativo dal titolo“Una donna con mazzo di fiori”; gli espositori erano più di cento. L’artista Patrizia Poli ha esposto nelle più importanti Gallerie d’Arte, fra cui Monaco, Montecarlo, Dubai, Miami, New York, San Francisco, Vienna, Lugano, Ginevra, Roma, Milano, Venezia, Torino, Varese, raccogliendo lodi, consensi e alti apprezzamenti dalla critica e dal mercato. Il 17 gennaio 2015 a Santiago del Cile è nato Piero Agostino Mattoli, quarto figlio di Giorgio e Macarena Mattoli. L’8 dicembre 2014, nella cattedrale di Pontremoli, la Guardia d’Onore don Emanuele Gianluigi Borserini è stato ordinato diacono dal Vescovo, mons. Giovanni Santucci, in attesa di essere ordinato sacerdote il 29 giugno p. v., nella basilica cattedrale di Massa. NECROLOGI BALDONI Giuseppe – Firenze – iscritto n° 12226 dal 29 novembre 1991 BASILE Riccardo – Trieste – iscritto n° 15107 dal 18 agosto 1999 CALICIOTTI Filiberto – Ferentino (FR) – iscritto n° 11769 dal 6 aprile 1990 D’AMICO SINATTI Franca – Cattolica (RN) – iscritta n° 19562 dal 15 maggio 2006 de’ MEDICI di OTTAJANO Giovan Battista – iscritto n° 22817 dal 25 gennaio 2013 GUELFI CAMAIANI Luigi – Firenze – iscritto n° 11092 dal 16 maggio 1987 MELCHIORRE Ferdinando – Benevento – iscritto n° 11883 dal 3 agosto 1990 NARDONE Gregorio – Como – iscritto n° 15051 dal 27 giugno 1999 ORLANDO Umberto – Bergamo – iscritto n° 11406 dal 4 ottobre 1988 PALAJA di TOCCO Antonio – Catanzaro – iscritto n° 15131 dall’8 settembre 1999 RONCHI Antonio – Imola (BO) – iscritto n° 21895 dall’8 febbraio 2011 ROTA Aldo – Milano – iscritto n° 9745 dal 30 ottobre 1980 SABELLI Camillo – Poggio Mirteto (RI) – iscritto n° 17822 dal 23 luglio 2003 SCIULLO Sergio Paolo – Monguelfo (BZ) – iscritto n° 10948 dal 25 ottobre 1986 VASSENA Enrica – Bergamo – iscritta n° 11407 dal 4 ottobre 1988 44 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 45 NUOVI ISCRITTI 46 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 OGGETTISTICA Fascia da Braccio Foulard Cravatta sociale Cravatta Marinella Dist. commemorativo per il trentennale della morte del Re Umberto II Distintivo G. d’O. Scelta € 20,00 € 30,00 € 30,00 € 100,00 € 30,00 € 20,00 Distintivo Ispettore Distintivo G. d’O. Scelta Ispettore Distintivo G. d’O. Medaglia al Merito di Servizio grande Medaglia al Merito di Servizio piccola Gemelli € 20,00 € 20,00 € 10,00 € 50,00 € 30,00 € 30,00 Barrette di riconferma perla Medaglia al Merito di Servizio piccola Calendario 2014 € 20,00 € 10,00 Centenario morte V.E. II € 30,00 Calendario 2015 Volume “Morire a Napoli” Volume “Storia e ruolo della Guardia d’Onore” € 10,00 € 10,00 € 15,00 DISTINTIVI COMMEMORATIVI Quarantennale Quarantennale Scudetto di stoffa morte V.E. III morte V.E. 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Per verificare l’effettiva disponibilità dei singoli articoli, consultare la sezione “Oggettistica” del nostro sito internet www.guardiadonorealpantheon.it GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 47 48 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 PER IL RE Gabriele d’Annunzio Salva il Re che, dimesso l’ermellino e la porpora, come il fantaccino renduto in panni bigi, sfanga nel fosso o va calzato d’uosa cercando nella cruda alpe nevosa, Dio vero, i tuoi prodigi. Salva il Re che partisce il pane scuro col combattente e non isdegna il duro macigno alla sua sosta né pe’ suoi brevi sonni strame o paglia sospesi ai rossi orli della battaglia che sotterra è nascosta. Proteggi il Re del sollecito amore, che in casta forza il tremante dolore cangia con l’occhio fermo, il Re che in fronte ha la ruvida ruga e pur sì dolce esser può quando asciuga la tempia dell’infermo. Proteggi il Re della semplice vita chinato verso ogni bella ferita che è rosa del suo regno, chinato verso il sorriso dei morti, verso il sorriso immortale dei morti, che è l’alba del suo regno. Dalla terza delle cinque “preghiere dell’avvento”, composta il 19 novembre 1915 GUARDIA D’ONORE N. 1 - 2015 49