Le donne che leggono... - Rete Bibliotecaria di Romagna e San

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Le donne che leggono... - Rete Bibliotecaria di Romagna e San
ISTITUZIONE CULTURALE DELLA REGINA DEL COMUNE DI CATTOLICA
8 marzo 2009
Biblioteca Comunale di Cattolica
Le donne che leggono...
Le donne che leggono sono pericolose
perché non si annoiano mai
Le donne che leggono sono pericolose
perché nutrono i loro sogni
Le donne che leggono sono pericolose
perché trovano sempre una via di fuga
spigolature dal catalogo della Biblioteca,
tra opere recenti o recentemente ripubblicate.
Un omaggio alle nostre utenti pericolose...
ISTITUZIONE CULTURALE DELLA REGINA DEL COMUNE DI CATTOLICA
Fernanda Pivano
Diari (1917 - 1973)
Bompiani, 2008
Coll. MAG1 0A00 02953
I diari di Fernanda Pivano ripercorrono le tappe fondamentali della vita
di questa autrice, a partire dalle sue origini, dal contesto familiare e
culturale in cui inizia la sua formazione letteraria. Una formazione in cui
tanta parte ha avuto la scoperta e l'esplorazione del "Nuovo mondo"
degli scrittori americani, conosciuti in Italia grazie alla propaganda di
autori quali Cesare Pavese ed Elio Vittorini. Sono gli anni Cinquanta, e
la giovane Fernanda si reca in America per incontrare ed osservare sul
campo i maestri della nuova narrativa e lì scoprirà un mondo di sogni,
ideali e valori che non si stancherà più di celebrare. Dal pacifismo di Norman Mailer, ai maestri
della beat generation come Ginsberg, Kerouac, Corso, Ferlinghetti, che hanno fatto della vita una
forma di letteratura, fino a Don DeLillo e ai minimalisti. Un viaggio americano fra le contraddizioni
e le speranze segrete di un grande Paese, che si conclude, per Fernanda Pivano nel 1973, anno in cui
la stessa autrice individua una cesura nel suo rapporto con l'America e i suoi narratori.
Goliarda Sapienza
L'arte della gioia
Stampa Alternativa, 1998
Coll. SCAPE 853.9 SAP
Pubblicato per la prima volta nel 1998 da Stampa Alternativa, ma
realmente accettato solo oltralpe, L'Arte della Gioia, romanzo postumo
di Goliarda Sapienza, è l'opera-scandalo di una scrittrice italiana
singolare e coraggiosa. Nata a Catania da una famiglia socialista,
Goliarda Sapienza ebbe una formazione originale, tutta concentrata nel
piccolo universo anarchico della propria casa, fortemente orientata allo
sviluppo di una ricca diversità di pensiero, che traspare chiaramente
nelle pagine di questa opera. La storia è quella di Modesta, nata il primo
gennaio del 1900 in una povera casa di una terra ancora più povera, ma destinata, diversamente da
quanto poteva lasciar prevedere il suo nome, ad una vita di avventura, di scandalo e di coraggio, di
violenze e libertà che passo dopo passo la conducono, appunto, al traguardo della gioia. Ne nasce il
ritratto di una donna capace di costruire il proprio essere scelta dopo scelta, errore dopo errore, con
la coscienza, la volontà e la gioia di essere niente più che se stessa.
Benedetta Cibario
Rossovermiglio
Feltrinelli, 2008
Coll. SCAPE 853 CIB
Rossovermiglio è il nome di un vino, che rappresenta per la
protagonista di questo romanzo il lieto fine di un’audace avventura,
iniziata nella Torino degli anni venti e conclusasi in Toscana ai giorni
nostri. L’incipit è quello di molte storie: c’era una volta una ragazza
sottomessa alle convenzioni sociali, data in sposa dal padre ad un uomo
che non amava e costretta a vivere una vita di finzione. La trama è
invece quella di un romanzo rocambolesco: la giovane si ribella, fugge
dal matrimonio e si rifugia in una tenuta inospitale delle campagne
senesi, “La Bandita”, che ama fino alla fine dei suoi giorni, nonostante la guerra, le difficoltà
economiche, i dolori di un amore impossibile. La storia di una donna coraggiosa, che ormai
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anziana, ripercorre con la lucidità di una ventenne le trame di un’esistenza intensa, svelando al
lettore passioni e segreti che, come in tutte le storie di vita, attraversano il confine tra realtà e
apparenza, verità e menzogna, torto e ragione.
Daria Bignardi
Non vi lascerò mai orfani
Mondadori, 2009
Coll. SCAPE 858 BIG
Quando un genitore muore i figli rimangono orfani, qualunque sia la
loro età. La morte di un genitore lascia nei figli un vuoto incolmabile e
spesso richiama alla loro mente tutti i momenti della vita passata. Daria
Bignardi parla della morte della madre Giannarosa, del grande lutto che
l'ha colpita. Scavando nel dolore che sta provando, l'autrice allarga
l'ambito della narrazione per accompagnarci lungo un profondo e
intenso percorso autobiografico e di ricostruzione sociale e di costume.
Con intensità e leggerezza ci parla della vita della famiglia e insieme
della società italiana tra gli anni 60 e 70 del secolo scorso. Un racconto dove ai protagonisti
famigliari si accompagnano una miriade di personaggi, una girandola di ricordi, immagini, parole,
ricordate nel ricordare i genitori, sé stessa, la sorella. Daria Bignardi in questo intensissimo libro
non parla della morte ma della vita vista nelle sue mille sfaccettature, nelle luci e nelle ombre, nelle
gioie e nei dolori che la compongono. Un libro spesso commovente, ironico, divertente, ma
soprattutto molto coinvolgente.
Concita De Gregorio
Malamore. Esercizi di reistenza al dolore
Mondadori, 2008
Coll. SCAPE 362.82 DEG
Resistere al dolore è una delle più disarmanti capacità femminili:
mariti violenti, compagni sleali, donne picchiate per fragili pretesti
dominano ogni giorno le pagine dei giornali, scuotono le coscienze
dagli schermi televisivi. Si tratta spesso di una violenza subdola, che
approfitta della confidenza e della fiducia; opportunista, che si serve
della devozione e dell'abitudine; spietata, che conta sulla resilienza
delle proprie vittime per sfogare rabbia e frustrazione. Una violenza
che non risparmia nessuno: colpisce madri anonime e mogli
sconosciute, professioniste e donne di spettacolo, sottolineando
lacrima su lacrima la degenerazione della nostra società e dimostrando quanto l'amore possa essere
stravagante, così arrendevole, così condiscendente. Concita De Gregorio torna qui ad indagare le
ombre dell'amore e lo fa raccontando storie appassionanti e commoventi di donne che nell'illusione
di poter cambiare si sono abbandonate per anni ad un arido malamore.
Lilli Gruber
Streghe. La riscossa delle donne d'Italia
Rizzoli, 2008
Coll. SCAPE 305.4 GRU
"Tremate, tremate, le streghe son tornate!", con questo grido di battaglia
migliaia di donne hanno dato il via ad una rivoluzionaria campagna di
emancipazione che è sfociata nell'attuale indipendenza, autonomia e
autosufficienza del "gentil sesso". Le streghe sono tornate, ma non a
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cavallo di scope; dall'alto dei loro tacchi sono planate sulle poltrone del potere politico, economico,
giuridico e massmediatico della società attuale. Una società che, finalmente, declina le proprie voci
anche al femminile, come dimostrato dalle interviste che Lilli Gruber ospita all'interno di questa
inchiesta giornalistica, raccolte presso le più significative personalità femminili del panorama
attuale, italiano ed europeo. Da Rita Levi Montalcini a Gianna Nannini, da Rossana Rossanda a
Luciana Littizzetto, da Laura Morante a Mara Carfagna, Streghe racconta storie di donne che ce
l'hanno fatta, le cui vicende possono rappresentare simbolicamente tutto l'universo femminile che
nei secoli ha saputo conciliare aspirazioni e bisogni, ha tesaurizzato sudore e lacrime per ottenere la
soddisfazione di raggiungere mete che tradizionalmente gli erano state negate.
Emmanuelle de Villepin
La ragazza che non voleva morire
Longanesi, 2008
Coll. SCAPE 853 VIL
Il destino di Madina è scritto. Il suo Paese, padre severo ed esigente,
ha venduto sua figlia ad uno sposo feroce, e l'ha spinta all'altare con
un corredo di esplosivo, che cinge fianchi nati per vita e gioia, e
destinati invece a morte e dolore. Madina però non si arrende, ed è la
vita che sceglie. Decisa a non soccombere alla brutalità degli
avvenimenti di cui è stata protagonista, violata da soldati ubriachi,
espropriata ancora bambina dell'amore della propria famiglia, Madina
ha comunque una dote di amore e speranza, fatta dell'impegno di
personaggi forti e coraggiosi, come, in Cecenia, il nonno che l'ha cresciuta e lo zio che ha scelto la
ribellione e, in Francia, giornalisti determinati a salvarle la vita dalla ineluttabilità di un destino
amaro. Una vicenda appassionante di amore ed eroismo, questa raccontata ne La ragazza che non
voleva morire, che unisce alla cronaca severa di un Paese in guerra l'eco delle voci di tutti coloro
che credono sia possibile dare un senso positivo e un cambiamento netto al corso degli eventi.
Melania G. Mazzucco
La lunga attesa dell'angelo
Rizzoli, 2008
Coll. SCAPE 853 MAZ
La lunga attesa dell'angelo, prima parte di un dittico dedicato alla vita
del Tintoretto, racconta la storia intensa di una passione ardente. Lo
scenario è quello della Venezia della fine del Cinquecento; i protagonisti
sono un tormentato pittore, Jacomo Tintoretto, pronto a tutto per
affermare il proprio talento e la sua famiglia, sacrificata e rinnegata in
nome dell'arte e del successo. Unica superstite di questa strage degli
affetti è una figlia illegittima, Marietta, amatissima dal padre, educata
alla musica e alla pittura per restargli accanto. Strumentalizzata, vestita
da maschio, è lei la redenzione del pittore, lei che gli apre gli occhi alla fine della vita e gli mostra
ciò per cui vale la pena vivere e morire. Attraverso la vicenda di una personalità complessa, di un
uomo ironico, bugiardo ed imbroglione, il romanzo esalta in realtà il ruolo di una donna singolare,
dominata dall'amore e dal coraggio, determinata a trovare il proprio ruolo in una società patriarcale
a cui non soccombe, ma che guida e dirige con sensibilità e tenerezza. La storia di molte figlie,
madri e sorelle che sacrificano se stesse per curare gli uomini che amano.
ISTITUZIONE CULTURALE DELLA REGINA DEL COMUNE DI CATTOLICA
Suad Amiry
Niente sesso in città
Feltrinelli, 2007
Coll. SCAPE 305.4 AMI
Architetto palestinese, cresciuta fra Amman, Damasco, Beirut e Il Cairo,
Suad Amiry oggi vive e insegna a Ramallah, dove condivide con un
gruppo di amiche l'amore per la Palestina, la delusione per la vittoria di
Hamas alle elezioni del 2006, la paura per la menopausa in arrivo e la
speranza che la chirurgia plastica possa nascondere davvero i segni del
tempo. Le amiche sono le protagoniste dei ritratti raccolti in questo libro:
donne fragili e fortissime, sognatrici e ardimentose, piene di speranze ma
nel contempo deluse per il futuro del loro paese, oggi nelle mani di un
soggetto politico integralista. Le loro vicende personali fanno da controcanto alla storia
dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina nella quale le donne hanno militato e che con
la morte di Arafat e la vittoria di Hamas ha esaurito la propria forza propulsiva.
Storie piccolissime, di donne normali ed assieme speciali, che fanno a pezzi gli stereotipi femminili
con la forza debordante dell'ironia, buttando a mare i vittimismi e trasformando la curiosità in
un'arma invincibile contro i pregiudizi.
Lilli Gruber
Figlie dell'Islam
La rivoluzione pacifica delle donne musulmane
Rizzoli, 2007
Coll. SCAPE 305.42 GRU
La figura di Sherazade, l'eroina delle "Mille e una notte", rappresenta oggi
un modello insuperato per le donne che nel mondo musulmano si battono
per affermare i propri diritti e dire no alla sopraffazione maschile, usando
le armi della ragione, della creatività, della saggezza e anche della
sensualità. Attraverso un réportage all'interno dell'universo regolato dal
Corano, Lilli Gruber ha incontrato decine di donne impegnate a declinare
in modo innovativo i rapporti tra religione e politica, tradizione e futuro, diversità e uguaglianza.
Le testimonianze rappresentano le tante tessere di un mosaico ricco di luci e ombre, all'interno del
quale le donne si stanno ritagliando l'inedito ruolo di innovatrici e rivoluzionarie.
Scevro dalle certezze sulla presunta "superiorità" di quelle culture che permettono alle donne di
guidare l'auto o uscire di casa senza controlli, il libro si configura come un viaggio di scoperta
all'interno di un mondo che non risparmia sconcerto e perplessità all'osservatore occidentale, ma
che sa regalare anche momenti di meraviglia e di speranza nel futuro.
Baby Halder
Una vita meno ordinaria
Diario di una domestica indiana
Bompiani, 2007
Coll. SCAPE 823 HAL
Un'infanzia segnata dalla miseria e dalla fuga della madre, che la lascia in
balia di un padre indifferente; una adolescenza imprigionata nel
matrimonio con un uomo che la tratta come una serva; il trauma delle
prime esperienze sessuali marcate dall'abbrutimento e dalla violenza; una
vita adulta precocemente arrivata con la responsabilità della sussistenza
sua e dei figli. E poi un treno verso Delhi, alla ricerca di una nuova vita. Per Baby Halder il riscatto
ISTITUZIONE CULTURALE DELLA REGINA DEL COMUNE DI CATTOLICA
passa attraverso la biblioteca di un anziano professore presso il quale fa la domestica: comincia a
leggere una pagina dopo l'altra del primo libro. Poi passa ad un altro, e ad un altro ancora. Il
professore le regala un quaderno e una penna, invitandola a scrivere la storia della sua vita. Ne
nasce uno straordinario caso letterario, nel quale la vicenda di una ragazza poverissima si innalza al
ruolo di storia esemplare di affrancamento dal passato e fiducia nel futuro per migliaia di donne
indiane che vogliono incidere sulla propria sorte usando tutta la determinazione di cui possono
essere capaci.
Laura Maragnani, Isoke Aikpitanyi
Le ragazze di Benin City
La tratta delle nuove schiave dalla Nigeria ai marciapiedi d'Italia
Melampo, 2007
Coll. SCAPE 363.4 MAR
Isoke aveva un sogno nel cassetto: quello di partire per l'Europa e
costruirsi una vita nuova di zecca, lontana per sempre dalla miseria e dagli
stenti. Avrebbe fatto la commessa in un bel negozio; avrebbe potuto
mandare soldi a casa, si sarebbe comprata bei vestiti, e magari avrebbe
potuto anche trovare l'amore. Con questo sogno si imbarca in un viaggio
allucinante, durante il quale muoiono molti dei suoi compagni d'avventura. Ma la fame e gli stenti,
il freddo e il dolore non sono niente al confronto di ciò che l'aspetta: una vita sul marciapiede, per
riscattare un enorme "debito" contratto con chi l'ha comprata per fare di lei un vero e proprio affare.
Come lei, tante ragazze nigeriane vengono avviate alla prostituzione senza avere la minima
speranza di uscire da una spirale di violenza che le tiene praticamente prigioniere: senza documenti,
senza permesso di soggiorno, in totale clandestinità, senza persone di cui fidarsi e a cui chiedere
aiuto, e con il rischio concreto di ritorsioni verso i familiari in patria, nel caso qualcuna di loro pensi
bene di uscire dal giro.
Anilda Ibrahimi
Rosso come una sposa
Einaudi, 2008
Coll. SCAPE 853 IBR
Saba viene data in sposa, appena quindicenne, al più maturo Ymer, già
vedovo di sua sorella. La giovane, malvista da suocera e cognate, dovrà
imparare da sola a gestire marito e figli, specialmente dopo lo sterminio
dei suoi fratelli da parte dei nazisti. Nel difficile compito, Saba ha come
alleate dapprima le figlie e poi le nipoti, in un'epopea tutta al femminile
che attraverserà anche la lunghissima parentesi del comunismo. La fine
del comunismo è raccontata dalle sue discendenti, non senza rimpianti, perché per loro, pur tra tanti
lati oscuri, la dittatura riuscì a sollevare l'Albania da uno stato di arretratezza feudale. Le vicende
più vicine a noi sono raccontate da una nipote di Saba.
Ayse Onal
Delitti d'onore
Einaudi, 2009
Coll. SCAPE 362.82 ONA
Storie di coraggio e di amore. Storie che fanno rabbrividire e, insieme,
commuovono. Storie di ragazze che hanno amato l'uomo sbagliato e di
famiglie che le hanno ammazzate. La giornalista turca Ayse Onal scava
nei rimorsi, nell'ignoranza e nella stupidità degli assassini per capire
come si possa giungere a uccidere per onore persone che si amano. Con
ISTITUZIONE CULTURALE DELLA REGINA DEL COMUNE DI CATTOLICA
una scrittura piena di pietà, ma così rigorosa da non tacere nulla, riesce nell'impresa di illuminare le
figure delle vittime e ricostruire le vicende che le hanno condotte a morire. Tra disperati tentativi di
fuga, matrimoni forzati, amori improvvisi e travolgenti. Dopo botte, umiliazioni, violenze. E così,
leggendo dell'indomabile Remziye o dell'ingenua Papatya, si squarcia il velo di indifferenza che
avvolge un fenomeno di proporzioni immani. Nella sola Inghilterra si stima che circa 18 mila
ragazze ogni anno siano vittime di crimini legati all'onore. Una tragedia che non chiama in causa
soltanto la Turchia, dove il libro è ambientato, ma l'umanità intera. Anche l'Italia, sempre più
spesso, come dimostra la cronaca.
Darina al-Joundi, Mohamed Kacimi
Quando Nina Simone ha smesso di cantare
Einaudi, 2009
Coll. SCAPE 843 JOU
Darina è una donna giovane e bella. Una donna troppo libera in una
città dilaniata dalla guerra dove essere donne non è facile ed essere
libere è solo un sogno. O una condanna. 'Assim è suo padre. Un
intellettuale laico in esilio, innamorato dell'alcol, del poker e del jazz,
che insegna alla figlia il piacere del buon vino, l'amore per la
letteratura e ad esser sempre libera e ribelle. Libera dalle regole, dalle
tradizioni, dalle religioni, dagli uomini e dai mariti, da tutti quelli che
pensano, ad esempio, che la verginità sia una dote per la donna. Ma a
Beirut è l'inferno. Bombardamenti, massacri, fame, isolamento. Una lunga, agonizzante guerra
civile. L'unica legge è quella delle armi. Per gli adolescenti che vivono lì la guerra con la sua
adrenalina è una droga, come lo è l'hashish o il sesso che si fa per dimenticare l'orrore o la roulette
russa che si prova per sentirsi vivi. Darina lo sa e sperimenta tutto fino in fondo e fino in fondo paga
le conseguenze della sua folle ribellione. Poi una notte, dopo la morte del padre, viene picchiata e
rinchiusa dalla sua famiglia in manicomio dove l'unico modo che ha per sopravvivere è fingersi
pazza e scrivere su fogli immaginari la sua storia. Questa storia. Una storia vera, autobiografica,
raccontata ad alta voce.
Simonetta Tassinari
Che fine ha fatto Susy Bomb
Giunti, 2008
Coll SCAPE 853 TAS
Susanna Manara è oggi una integerrima professoressa di un liceo di
provincia del Sud, con un marito dirigente, due figli, una bella casa. Ma
nel suo immaginario è ancora e sempre Susy Bomb, la bomba sexy capace
di far girare la testa a mezza città. Finché a quarantasette anni, sei mesi e
due giorni Susann non scopre la paura di invecchiare. È l'inizio di una
serie di avventure impre in cui Susanna cercherà faticosamente di
ritrovare se stessa tenendo insieme la famiglia, gli amici, la carriera e l'improvvisa attrazione per un
aitante supplente di ginnastica con vent'anni di meno e la passione per la New Age.
ISTITUZIONE CULTURALE DELLA REGINA DEL COMUNE DI CATTOLICA
Elisabetta Severina
Quarantatre
Instar, 2008
Coll. SCAPE 853 SEV
Quarantatré è un romanzo articolato in sette capitoli, che prendono
ciascuno il titolo da una ricetta di cucina. La protagonista si rivolge alla
madre, morta più di trent'anni prima, quando lei era ancora bambina, e le
racconta la propria vita, secondo una scansione cronologica che diventa
però anche scansione tematica, segnata appunto dalle ricette che
rappresentano gli snodi cruciali di un'esistenza. Il colloquio con la madre
diventa un percorso alla ricerca di sé in un dialogo continuo tra identificazione e affrancamento
dalla figura materna. Ma è anche una sorprendente analisi di come i ricordi si modifichino nel
tempo adeguandosi ai nostri bisogni. Solo dopo aver raggiunto e superato l'età che aveva la madre
al momento della morte, quarantatré anni, la protagonista riesce a sentirsi davvero autonoma e
capisce che il modo più giusto e più bello per ricordarla consiste nel considerare la madre sua pari,
una donna adulta come lei, una figura forte, impossibile da dimenticare, il cuore della famiglia, il
nucleo da cui prende vita il senso delle cose.
Il mio cuore riposava sul suo
Lara Santoro
e/o, 2008
Coll. SCAPE 853 SAN
Questo romanzo è una variazione sul tema del "La mia africa". Più che
la savana con gli animali selvatici, oggi contano gli slums con le bande
di ragazzi affamati e i malati di Aids. Anna è un'inviata speciale. Beve
molto, ha un caratteraccio, vive pericolosamente, ma ha un cuore
grande che può contenere l'amore per due uomini, quello per l'Africa e
quello straordinario e salvifico per Mercy, la sua donna di servizio
nera, che diverrà amica e maestra di vita. Mercy è una donna
fenomenale. Corpulenta, vestita con pantaloni in finta pelle e una
stringata canotta rosa, esce ogni mattina dalla sua baracca per andare a servizio da Anna e aprirle gli
occhi sulla sua realtà di giovane bianca viziata, fino a trascinarla in una memorabile battaglia di
donne africane contro l'industria farmaceutica che specula sull'Aids e nega i farmaci salvavita. Lara
Santoro è una giornalista italiana che lavora per la stampa internazionale. Ha vissuto in Africa e
negli Stati Uniti. Ha scritto questo romanzo in inglese, pubblicandolo negli USA e in Gran
Bretagna.
Maristella Lippolis
Adele né bella né brutta
Piemme, 2008
Coll. SCAPE 853 LIP
In una cittadina dell'Italia centrale vive Adele, anni quarantacinque,
sposata con Antonio, senza figli. Dopo il matrimonio ha lasciato il lavoro
per occuparsi del marito e della casa. Appassionata di cucina, ha dovuto
accantonare il suo grande sogno: quello di diventare uno chef. Ma un
giorno scopre che il marito la tradisce e la sua vita cambia. È infelice per il
tradimento, ma si accorge che era infelice e insoddisfatta anche prima. Si
era imposta di adattarsi a dei confini troppo stretti e la noia la stringeva come in una morsa, anche
perché Antonio è pomposo, spesso violento, razzista. Così, approfittando della partenza del marito
per una battuta di caccia in Slovenia, fa la valigia e va a trovare una vecchia zia, padrona di un
ISTITUZIONE CULTURALE DELLA REGINA DEL COMUNE DI CATTOLICA
ristorante, dove era già stata a lavorare da ragazzina. Ora la zia le offre di fermarsi e di condurre
l'attività con lei. Ma Adele non è ancora pronta a ribaltare così all'improvviso le sue consuetudini e
torna a casa, a una quotidianità spenta, insieme al suo noiosissimo e infedele marito. Finché, il
giorno in cui Antonio, che si è presentato alle elezioni provinciali nelle liste della Lega, conducendo
una battaglia a tutto campo contro gli extracomunitari, le chiede di organizzare una grande cena per
tutti quelli che l'hanno sostenuto, Adele gli serve freddissima la sua vendetta.
Le cuoche che volevo diventare
Roberta Corradin
Einaudi, 2008
Coll. SCAPE 305.43 COR
Banale, ma vero: la parola chef non ha femminile. Ma se nessuna donna
è chef, allora tutte sono cuoche: stellate o no, si raccontano alla pari
attraverso il cibo che cucinano. In un mondo della ristorazione tutto al
maschile stelle, forchette, cappelli e allori non salvano nemmeno Nadia
Santini o Carmen Ruscalleda dal sospetto di trascurare la famiglia per la
mania di cucinare. C'è Amina, che parla solo arabo, eppure è lei che
insegna all'autrice la cucina marocchina a Fez; c'è Beth Partridge, che
cucina italiano in un ristorante di Chicago, sognando l'Italia dove non è mai stata; c'è Margherita,
maestra a Modica di quel che suo figlio, lo chef Carmelo Chiaramente, definisce "la cucina
imperfetta delle madri". C'è Sadja Masshour, insegnante di francese fuggita dall'Afghanistan che
ora cucina mantu e ashak nel suo ristorante a Parigi. C'è Jody Williams, che in Italia era
"l'americana" ma a New York fa la cucina che ha imparato dalle casalinghe italiane. E proprio
perché questo libro vuole essere fedele al gap linguistico per cui nessuna donna è chef, vi si trovano
raccontate e ritratte anche le cuoche domestiche, maestre anonime di gesti e virtù, con le loro ricette
più riuscite e i loro trucchi del mestiere. Un viaggio da Modica a Fès, da Barcellona a New York, da
Lione a Samoa nel mondo della cucina al femminile.
Persepolis
Mariane Satrapi
Lizard, 2008
Coll. SCAPE 741.5 SAT
Mariane Satrapi è nata nel 1969, di Rasht, sulle rive del Mar Caspio, Iran.
È un po' azera, un po' turcomanna, un po' musulmana, un po' zoroastriana,
è cresciuta a Teheran, a Vienna, a Strasburgo, e a Parigi dove ha
incontrato David B. che l'ha spinta a raccontare a fumetti la sua vita e
quella della sua famiglia. Questo volume raccoglie in edizione integrale i
quattro episodi della serie "Persepolis", uno spaccato autobiografico che
descrive infanzia e adolescenza dell'autrice iraniana più acclamata del
momento. Racconta la storuia della sua famiglia e di lei quando era bambina a Teheran, ai tempi
dello Scià e poi dell'inflessibile regime integralista di Khomeini e degli ayatollah. Poi le violenze
dei pasdaran, gli oppositori eliminati, le donne aggredite perché portavano i jeans, l'occupazione
dell'ambasciata statunitense, la guerra con l'Iran di Saddam Hussein. Nel 1984 Marjane Satrapi è
stata costretta a lasciare il suo paese, "perché parlavo troppo, dicevano preoccupati i miei genitori".
Un esempio di una tendenza nel fumetto internazionale: la storia, l'impegno civile, temi sociali e
reportage giornalistici attraverso le strisce disegnate. E spesso sono opere di "signore con la matita".
ISTITUZIONE CULTURALE DELLA REGINA DEL COMUNE DI CATTOLICA
Io e Mittee
Daphne Rooke
Elliot, 2008
Coll. SCAPE 823 ROO
Ambientato alla fine del XIX secolo nella provincia sudafricana del
Transvaal, il romanzo ha come protagoniste due giovani donne,
Mittee e Selina, cresciute insieme come sorelle ma divise dal
colore della pelle e dalla posizione sociale. Il loro rapporto oscilla
tra amore e odio, generosità e cattiveria, sentimenti che vengono
acuiti dalla passione che Selina nutre segretamente nei confronti
del ricco Paul Du Plessis, promesso sposo di Mittee. Il triangolo
amoroso si rivela ben presto insostenibile, divenendo fonte di
infelicità per tutti, mentre sullo sfondo infuria la guerra tra boeri e
inglesi. Interamente narrato dal punto di vista di Selina, "Io e Mittee" è il racconto di un'amicizia
senza tempo, un'appassionante storia d'amore, un vivido e inconsueto affresco storico del Sudafrica
di fine Ottocento - all'epoca terra di incontro tra razze e culture diverse - all'interno del quale spicca
un personaggio complesso e affascinante, dotato di uno sguardo profondo e di una voce che riesce a
trasmettere con efficacia il dolore e l'umiliazione legati alla propria condizione.
Rose al veleno, stalking. Storie d'amore e di odio
Federica Angeli, Emilio Radice
Bompiani, 2009
Coll. SCAPE 362.83 ANG
Stalking è un termine che indica il ripetuto tentativo da parte di un
individuo di diventare padrone della vita di un altro seguendone le tracce
e i movimenti, come in una caccia, ossessionandolo. Inizialmente con
modi gentili, via via con una insistenza impressionante e maniacale. E gli
esiti sono devastanti, talvolta mortali. Secondo l'ISTAT sono oltre 7
milioni in Italia le vittime di violenza fisica e/o psichica, in massima parte
donne. E poco meno della metà, ovvero 2 milioni e 777 mila, ha dovuto sopportare un'azione di
stalking. Come emerge da queste storie la vittima di uno stalker non ha una specifica tutela
giuridica, può difendersi al massimo con una denuncia per molestie (sei mesi di pena, nella
stragrande maggioranza dei casi mai scontati in carcere). Nulla in confronto al pericolo a cui si
espone con la sua stessa reazione. Questa inchiesta nasce da una ricerca condotta sul campo e porta
alla luce, per la prima volta, un fenomeno diffusissimo eppure ancora malcompreso e frainteso.
Perché non si possa più dire che non si sapeva.
La Biblioteca di Cattolica è aperta tutti i giorni feriali
martedì- sabato dalle 9,30 alle 12,30
lunedì-sabato dalle 14 alle 19,30
tel. 0541 966603/612 - email [email protected]
catalogo online: opac.sebina.ra.it
Buona lettura